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Recensioni :: Film :: Grindhouse

Pubblicato da Gamberetta il 1 ottobre 2007 @ 14:02 in Film,Non Fantasy,Recensioni,Straniero | 11 Comments

L’ultimo progetto di Tarantino & Rodriguez era realizzare uno spettacolo che riproducesse l’esperienza di un drive-in anni ’70 dedito ai film di serie B. Per far questo ognuno dei due ha realizzato un film, da proiettarsi uno dietro l’altro, inframmezzati da trailer di film che non esistono.

Locandina di Grindhouse
Locandina di Grindhouse

Non ho idea se l’esperimento abbia avuto successo. Intanto negli anni ’70 non ero ancora nata, poi non sono mai stata in un drive-in in vita mia e infine in Italia e su DVD i film sono usciti separatamente e senza i trailer farlocchi (a pare quello per Machete, presente sul DVD di Planet Terror). In compenso le versioni DVD sono versioni estese dei due film (in particolare il film di Tarantino, Death Proof, ha quasi 25 minuti di pellicola in più).

Trailer di Grindhouse

Nel tentativo di rimanere fedele all’idea di partenza di Tarantino e soci, ho visto in una sera entrambi film e i trailer scaricati da YouTube, nell’ordine di proiezione originaria, ovvero:

  • Trailer per Machete (regia di Robert Rodriguez)
  • Film Planet Terror (Robert Rodriguez)
  • Trailer per Werewolf Women of the S.S. (Rob Zombie, regista di House of 1000 Corpses e The Devil’s Rejects)
  • Trailer per Don’t (Edgar Wright, Shaun of the Dead, Hot Fuzz)
    Trailer per Thanksgiving (Eli Roth, Hostel, Hostel: Part II)
  • Film Death Proof (Quentin Tarantino)

Premesso che i falsi trailer sono spassosissimi, il film di Rodriguez è senza pretese ma molto divertente, mentre quello di Tarantino è noioso, sebbene si risollevi nel finale. Nel complesso è stata una serata piacevole. Sia Rodriguez sia Tarantino sono ottimi registi, mi rimane però il dubbio che siano bravissimi a sfruttare le idee altrui, ma loro personalmente non abbiano niente di originale da dire.

Planet Terror
Death Proof


Planet Terror

Locandina di Planet Terror Titolo originale: Planet Terror
Regia: Robert Rodriguez

Anno: 2007
Nazione: USA
Studio: Troublemaker Studios
Genere: Azione, Orrore, Commedia, Fantascienza
Durata: 1 ora e 45 minuti

Lingua: Inglese

Planet Terror è una sorta di parodia dei film dell’orrore con gli zombie e al contempo è esso stesso un decente film dell’orrore, con un’adeguata quantità di macelleria. In questo mi ha ricordato Shaun of the Dead, sebbene lo stile di Rodriguez sia diversissimo da quello di Wright. Per altro Planet Terror è un film divertente ma nulla più, mentre Shaun of the Dead è un mezzo capolavoro.

La trama di Planet Terror: alcuni reduci dall’Iraq tornano in America infettati da un’arma batteriologica che tramuta gli uomini in zombie mangia cervelli. Dalla base militare l’infezione si diffonde a una vicina cittadina texana e da lì al resto del mondo. I pochi immuni dovranno affrontare le orde dei morti viventi.
Gli immuni comprendono il misterioso El Wray, in grado di massacrare gli zombie con qualunque arma, la spogliarellista Cherry Darling, che si ritroverà un fucile mitragliatore montato al posto di un gamba divorata dai nonmorti, lo sceriffo Hague in compagnia del suo goffo assistente Tolo, e molti altri bizzarri personaggi.

Il film ha bel ritmo, con una serie dietro l’altra di sequenze d’azione grottesche e sanguinarie in maniera esagerata. Non mancano squartamenti, eviscerazioni, e un elicottero che vola radente al suolo mozzando la testa agli zombie con le pale (sì, c’è una sequenza praticamente identica anche in 28 Weeks Later, solo che almeno qui non si pretende venga presa sul serio).
L’ambientazione è moderna (il personaggio interpretato da Bruce Willis ha appena ucciso Bin Laden!) tuttavia il film ha un aspetto volontariamente trasandato, da residuato di magazzino non più proiettato da trent’anni. La pellicola è rovinata apposta, i colori spesso sono sbiaditi o troppo saturi, l’audio è pieno di rumori e addirittura manca un intero pezzo del film (con tanto di cartello di scuse da parte del gestore del cinema!)

Manca un pezzo di film!
ops…

Film divertente, con molte situazioni e dialoghi tanto assurdi da far sghignazzare. Alcune trovate però potrebbero apparire di cattivo gusto per chi non apprezza la macelleria.

 

Giudizio:

Macelleria a profusione. +1 -1 Che però potrebbe risultare di cattivo gusto per alcuni.
Bruce Willis ha un piccola ma importante particina. +1 -1 Anche Quentin Tarantino ha una particina, peccato non sappia recitare.
Divertente. Forse divertente in maniera un po’ cretina, ma sempre divertente. +1
Personaggi e storia bizzarri al punto giusto. +1

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Intermezzo

Trailer di Werewolf Women of the S.S.

Death Proof

Locandina di Death Proof Titolo originale: Death Proof
Titolo italiano: A Prova di Morte
Regia: Quentin Tarantino

Anno: 2007
Nazione: USA
Studio: Troublemaker Studios
Genere: Thriller, Azione, Chiacchiere
Durata: 1 ora e 54 minuti

Lingua: Inglese

Nel film di Tarantino non ci sono zombie. In compenso c’è Kurt Russell nella parte di Stuntman Mike, uno stuntman psicopatico che usa la propria automobile di scena (rinforzata ad arte per essere 100% a prova di morte, appunto Death Proof) per massacrare mediante spettacolari incidenti ragazze non troppo furbe.
Detto così sembra divertente, e forse lo sarebbe, se gli atti di vandalismo stradale di Mike non fossero inframmezzati da estenuanti conversazioni tra le ragazze future vittime, che vanno avanti a chiacchierare per intere mezz’ore. E purtroppo non è un’esagerazione.

La prima strage di Stuntman Mike e il doppio inseguimento che chiude il film sono sequenze bellissime e spettacolari, purtroppo in totale non superano i 20 minuti su quasi due ore di film. Il resto è NOIA. Non succede niente, letteralmente, se non chiacchiere, e chiacchiere e ancora chiacchiere, fra l’altro su argomenti quali le auto d’epoca o la cinematografia anni ’70, argomenti che non dubito eccitino Tarantino, ma che personalmente mi lasciano indifferente.

Come nel film di Rodriguez l’azione si svolge ai nostri giorni, sebbene anche qui siano stati usati tutta una serie di espedienti per ricreare un’atmosfera anni ’70. Anche sotto questo aspetto Rodriguez credo abbia svolto un lavoro migliore, mentre Tarantino è incappato in alcune brutte cadute di stile (per esempio, ogni volta che un personaggio prende in mano un cellulare è sempre evidentissima la marca).
Tarantino si è riservato per sé una particina anche in Death Proof, con il risultato di confermare che come attore è ridicolo.

Stuntman Mike
Stuntman Mike

Film non bruttissimo ma eccessivamente lungo per la storia che vuole raccontare. Forse è il film meno riuscito nella carriera di Tarantino.

 

Giudizio:

Kurt Russell è ottimo nella parte di Stuntman Mike. +1 -1 Tarantino è protagonista di un altro penoso cameo.
Bel finale. +1 -1 Peccato ci vogliano due ore di noia per arrivarci.
-1 Quintali di chiacchiere su argomenti inutili.
-1 Pubblicità non troppo occulta.

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Approfondimenti:

bandiera EN Grindhouse su IMDB
bandiera EN Planet Terror su IMDB
bandiera EN Death Proof su IMDB

bandiera EN Robert Rodriguez su Wikipedia
bandiera EN Quentin Tarantino su Wikipedia


11 Comments (Mostra | Nascondi)

11 Comments To "Recensioni :: Film :: Grindhouse"

#1 Comment By Alex McNab On 1 ottobre 2007 @ 21:58

Che bello il tuo blog!
Me lo sto praticamente leggendo tutto in una serata ^_^
Tra l’altro concordo sulla tua valutazione bassa riguardo a Grindhouse. E pensare che, avendo osato “bocciarlo” parlando coi miei amici (virtuali e non), mi sono sentito spesso dare dell’ignorante…
De gustibus…
Planet Terror è molto molto meglio!
E poi io sono un cultore degli zombie-movies…quindi…

PS: ti posso linkare, vero?

#2 Comment By Capitan Gambero On 1 ottobre 2007 @ 22:14

Sono contento che ti piacciano gli articoli di Gamberetta.

PS: ti posso linkare, vero?

Se vuoi si, ma noi non possiamo ricambiare: abbiamo deciso fin dall’atto di fondazione del sito di evitare qualunque scambio link fisso reciproco.

Grazie lo stesso.

#3 Comment By Angra On 2 ottobre 2007 @ 07:36

Mi pare che “Werewolf Women of the SS” sia un omaggio a “Ilsa, Shewolf of the SS” di Jesus Franco. Forse molti non l’avranno mai sentito nominare, ma è un culto tra gli appassionati di z-movies di genere sado-erotico-horror-porno, con al suo attivo qualcosa come 186 film solo come regista. Tra l’altro, ha girato anche un paio di “Fu manchu”. I suoi film son quasi tutte schifezze inguardabili, ma con qualche eccezione: Vampyres del 1975 ad esempio non era niente male, segno che quando ci si metteva sapeva anche fare le cose per bene. Una curiosità: nel suo “Marquis de Sade: Justine” i protagonisti erano nientemeno che Klaus Kinski e una giovanissima Romina Powers. Meno male che poi è arrivato Albano a “salvarla” da questi brutti giri… :))

#4 Comment By Gamberetta On 2 ottobre 2007 @ 13:37

Non facciamo confusione con le cose serie! ^_^

Il Coniglietto Grumo ci tiene a precisare che:
Ilsa, She Wolf of the SS(1975) è stato diretto da tale Don Edmonds responsabile anche di Ilsa, Harem Keeper of the Oil Sheiks(1976). Mentre Ilsa, the Tigress of Siberia(1977) è stato diretto da Jean LaFleur. Jesus Franco ha girato Greta – Haus ohne Männer(1977) che a dispetto del titolo tedesco è diventato in inglese: Ilsa, the Wicked Warden.
IMDB segna Vampyres(1974) come diretto da José Ramón Larraz. Franco può vantare un Vampiros lesbos(1971) che con un 5.4 di votazione credo sia uno dei film di Franco maggiormente apprezzati dal pubblico di IMDB.
È vero invece che Marquis de Sade: Justine(1969) di Franco ha come protagonisti Romina Power e Klaus Kinski. Ed è anche vero che a quel tempo Romina Power ha interpretato oltre a tale Justine diversi altri film dal titolo equivoco: Assicurasi vergine, I Caldi amori di una minorenne, Femmine insaziabili, …

Io posso solo dire che letta la trama sono quasi sicura di aver visto Mondo Cannibale(1980) di Franco in TV, anche se essendo appunto in televisione è probabile fosse censurato.

#5 Comment By Angra On 2 ottobre 2007 @ 18:32

Secondo alcuni “gombloddisdi”, però, i vari Don Edmonds e soci in realtà sarebbero degli pseudonimi dietro ai quali si nasconderebbero altri, tra cui Jess Franco che ha usato almeno una cinquantina di pseudonimi tra maschili e femminili nella sua lunga carriera. Mah, chissà. Fatto sta che alcuni attribuiscono a Franco anche Vampyres e il ciclo di Ilsa. Tarantino sembra quasi aderire a quest’idea, mettendo nello stesso trailer il riferimento a Fu Manchu (sicuramente di Franco) e alla lupemannare delle SS. Ma in fondo, a noi, che ci frega? ^_^ Tanto erano dei filmacci immondi… :)) (a parte, appunto, Vampyres).

#6 Comment By Reshi On 14 giugno 2008 @ 18:15

Devo dire che non sono d’accordo con la tua recensione di Death Proof ed in generale con come è stato presentato il progetto Grindhouse.
Prima di tutto occorre dire che questi due film dovevano essere un unico film di poco più di 2 ore inframmezzato dai trailer come hai già detto. Secondo me ciò che non sei riuscito a sottolineare è che questi due film sono un tentativo di ricostruzione filologica dei film da drive-in degli anni ’70: i Grindhouse in quegli anni erano i drive-in in cui venvano proiettate le cosiddette double feature, ovvero due film al prezzo di uno. Quindi i due registi rovinano apposta la pellicola, eliminano intere scene come se queste si fossero bruciate, distorcono l’audio e così via (quando ho visto al cinema Death Proof la gente si stupiva del fatto che l’audio saltava e che i colori mancavano). I film proiettati nei drive-in erano infarciti di elementi che potessero attirare un pubblico giovane che in quel periodo disertava i cinema, quindi belle donne, sesso gratuito, violenza e sangue. Elementi che ovviamente ritroviamo nei due film in modo diverso: Rodriguez è più portato all’eccesso di Tarantino quindi il suo film punta molto più sul sangue e sul grottesco, mentre Tarantino, essendo molto più cerebrale del suo amico messicano, punta su un citazionismo estremo e sulla forza dei dialoghi. Personalmente credo che Death Proof, di cui solo la prima parte faceva parte del film Grindhouse, punti sulla normalità dei dialoghi per aumentare l’aspettativa di ciò che accadrà alla fine del film, ovvero la morte delle 4 ragazze. Tarantino gioca con i personaggi, trasformandoli in tutti i cliché del genere. Inoltre quello che secondo me è il colpo di genio finale è l’introduzione del personaggio dello sceriffo di Kill Bill e del suo vice.

#7 Comment By Carlo On 16 giugno 2008 @ 00:10

Io negli anni ’70 c’ero, mi dispiace che non ci hai capito un cazzo dei dialoghi, che sono forse la cosa migliore che Tarantino sa fare. :-)

#8 Comment By Fingon On 1 settembre 2008 @ 02:09

D’accordo con Carlo…ma tu hai mai visto qualche altro film di tarantino? I dialoghi SONO il FILM…c’è poco da dire…Tarantino piace e non piace…se nn ti piacciono i dialoghi non ti piace tarantino…e se è davvero così bhé…che Dio abbia pietà della tua anima…

#9 Comment By Ema On 26 maggio 2009 @ 14:46

rinnovo decisamente l’obiezione di Carlo e Fingon (citazione ;) ).
Grindhouse è un brutto film, niente da dire. Le scene di inseguimento sono noiose e tremendamente scontate, e tutta la seconda metà del film è espressione della vena maschio-masochista di Tarantino che come fantasia più sfrenata ha quella di farsi umimliare da qualche bella gnocca (lo dice lui).
La prima metà del film, i dialoghi tra le svitate, l’interpretazione di Kurt Russell SONO la cosa bella del film. E trovo che Tarantino come “caratterista” sia straordinario (cosa non ti piace della sua recitazione?). Come già detto da altri, i dialoghi di Tarantino (da Le iene a Pulp Fiction a Kill Bill) sono ciò che rende i suoi film geniali, specie quando si disquisisce fino alla morte di argomenti futili o insignificanti. E’ lì che riconosci l’impronta. Poi, su altre cose non si regola proprio, come un bambino a cui chiedi di nutrirsi di nutella ma con moderazione.

#10 Comment By ??? On 3 ottobre 2009 @ 17:56

@ Gamberetta

Ieri ho visto Inglourious Basterds.
Non m’è dispiaciuto come film. Uno storico alternativo alla Tarantino.

Se l’hai visto, che ne pensi?

Farai una recensione?

Ciaoz

#11 Comment By Gamberetta On 4 ottobre 2009 @ 23:37

@???. Guarderò il film di Tarantino quando uscirà in Rete su BR/DVD, però non so se lo recensirò. Credo lo farò solo se è bello.


URL dell'articolo: http://fantasy.gamberi.org/2007/10/01/recensioni-film-grindhouse/

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