Archivio per ottobre 2007

Orrore Cosmico 4: Death Trance

Ricordo che il “piano dell’opera” è qui.

Locandina di Death Trance Titolo originale: Death Trance
Regia: Yûji Shimomura

Anno: 2005
Nazione: Giappone
Studio: Fever Dreams
Genere: Fantasy
Durata: 1 ora e 30 minuti

Lingua: Giapponese
Sottotitoli: Inglese

Un uomo senza nome trascina un sarcofago, seguito da una bambina, in una sorta d’incrocio fra Ogami Itto e Django. L’uomo senza nome ha trafugato il sarcofago dal Tempio dell’Est, dov’era stato custodito negli ultimi cento anni. Se riuscirà a portare il sarcofago in un determinato luogo nella Foresta dell’Ovest, leggenda vuole che una volta aperto ogni desiderio verrà realizzato.

Sarcofago
Uomo, sarcofago, e bambina sul sarcofago

Ma non è il solo a volere il sarcofago: briganti e criminali di ogni risma sono attratti dalla prospettiva di realizzare i loro desideri, mentre un apprendista monaco è stato incaricato di ritrovare il sarcofago e riportarlo al monastero. In realtà la storia dei desideri è una panzana: se il sarcofago dovesse venire aperto, sarebbe la fine del mondo!
mostra il finale del film ▼

Death Trance è spesso accostato a Versus di Kitamura, tanto che in alcune nazioni è stato spacciato con il sottotitolo di Versus 2. In realtà la storia non ha niente a che fare con quella di Versus, anche se ci sono molti elementi in comune: il regista di Death Trance è stato il regista per le scene d’azione di Versus, Tak Sakaguchi, l’attore che interpreta l’uomo senza nome, era già stato protagonista di Versus, e anche l’ambientazione è simile.
Peccato che Yûji Shimomura non sia bravo come Ryuhei Kitamura e che dunque Death Trance non risulti così divertente come Versus.

Comunque non è un brutto film. L’ambientazione è molto particolare, ispirata appunto a Versus, ma anche ai western e Final Fantasy. È una sorta di Giappone post-atomico tornato medievale, dove però sono rimasti avanzi tecnologici, quali pistole, fucili, motociclette e persino un lanciarazzi. I combattimenti si svolgono a colpi di spade, pugni e pistolettate, con uno stile che mi ha ricordato molto Equilibrium. Spettacolare se non altro dal punto di vista visivo il duello finale, con il sangue nebulizzato in sospensione, quasi lo scontro si svolgesse in assenza di gravità.

Lanciarazzi
Lanciarazzi

Direi un competente film d’azione fantasy. La storia è molto flebile ma ha il solo scopo di passare da una scazzottata all’altra, i dialoghi sono pochi ma quasi sempre ironici al punto giusto, i personaggi simpatici e il finale almeno evita di essere banale. In negativo c’è una realizzazione non sempre all’altezza delle intenzioni e una certa tendenza a mettere troppa carne al fuoco, mischiando assieme monaci, vampiri, zombie, angeli (caduti), dee, e tutto quanto ci sta in mezzo.

Sanità Mentale. Malgrado le premesse il film è sorprendentemente razionale, a parte le ultimissime sequenze, che però non mi portano via più di 1 punto. Ero a 45, sono a 44.

Trailer di Death Trance

Approfondimenti:

bandiera EN Death Trance su IMDb

bandiera EN Versus su IMDb

 

Giudizio:

Interessante ambientazione. +1 -1 Troppa “gente” che dovrebbe stare in altri film.
Buoni i combattimenti. +1 -1 Storia ai minimi termini.
Degno finale. +1

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Orrore Cosmico 3: Meatball Machine

Ricordo che il “piano dell’opera” è qui. (nota: per un problema tecnico ho dovuto rimandare la visione di Funky Forest, perciò ho proseguito con gli altri film)

Locandina di Meatball Machine Titolo originale: Meatball Machine
Regia: Yudai Yamaguchi e Junichi Yamamoto

Anno: 2005
Nazione: Giappone
Studio: King Records
Genere: Fantascienza, Orrore
Durata: 1 ora e 29 minuti

Lingua: Giapponese
Sottotitoli: Inglese

Yudai Yamaguchi non è nuovo a dirigere film assurdi avendo alle spalle pellicole quali Battlefield Baseball e Chromartie High – The Movie, al cui confronto questo Meatball Machine sembra quasi razionale, mentre tale Yamamoto è al suo primo film.

Yoji, un operaio giapponese apatico e imbranato, è segretamente innamorato di una taciturna ragazza, tale Sachiko. La loro storia però viene interrotta sul nascere, perché Sachiko è infettata da una creatura aliena che la trasforma in un’abominevole creatura biomeccanica, a metà fra un Borg di Star Trek e una versione a colori di quel che diventa il protagonista di Tetsuo di Tsukamoto.

Sachiko
Sachiko

Appurato che non c’è cura per Sachiko, Yoji decide che l’unica azione misericordiosa è dare una morte rapida alla ragazza. Purtroppo non ne è in grado, almeno finché anche lui non viene infettato…
mostra il finale del film ▼

Malgrado nella prima parte del film ci sia un certo approfondimento della psicologia e delle motivazioni dei personaggi, in particolare riguardo a Yoji, dal momento in cui Sachiko diventa un “mostro”, la storia degenera in una pura vicenda di macelleria, con un susseguirsi di occhi trapanati, sbudellamenti, amputazioni, e uso improprio di sega circolare, il tutto sotto una costante pioggia di sangue.
Nonostante ciò la violenza è tanto esagerata da risultare quasi a livello di cartone animato. A parte, forse, tre brevi scene: la prima trapanazione oculare, Yoji che uccide una bambina più o meno per sbaglio e Sachiko “violentata” dall’alieno all’inizio della mutazione, una sequenza quasi hentai.

Il sangue abbonda
Sangue come se piovesse…

Battlefield Baseball mi aveva molto divertita, anche perché era un film che non si prendeva minimamente sul serio. Qui invece gli intenti di Yamaguchi non sono chiari: per i primi 40 minuti pare voglia dirigere un film horror drammatico e impegnato, poi va tutto a rotoli e la chiacchierata finale tra gli alieni è al limite del ridicolo.
Ho apprezzato make-up, effetti speciali e in generale il design delle creature, sebbene non sia originalissimo, ma al di là di questo c’è poco altro. Film godibile solo per i feticisti del biomeccanico grottesco & perverso.

Sanità Mentale. Il film è troppo sopra le righe per far presa, mi ha lasciata quasi del tutto indifferente. Tolgo 1 punto per le tre brevi scene già ricordate e 1 per un’altra scena all’inizio del film, durante la quale il protagonista è picchiato in strada da un travestito: ripensandoci è l’unico momento di reale violenza. Ero a 47, scendo a 45.

Trailer di Meatball Machine

Approfondimenti:

bandiera EN Meatball Machine su IMDb

bandiera EN Tetsuo su IMDb

 

Giudizio:

Make-up, effetti speciali e mecha design. +1 -1 Storia esile.
Quale discreta scena di macelleria. +1 -1 Esagerato: non spaventa e neanche disgusta più di tanto.
-1 Nel complesso più stupido che bizzarro.
-1 Finale ridicolo.

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Orrore Cosmico 2: Long Dream

Ricordo che il “piano dell’opera” è qui.

Locandina di Arch Angels Titolo originale: Nagai Yume
Titolo inglese: Long Dream
Regia: Higuchinsky

Anno: 2000
Nazione: Giappone
Studio: Omega Micott Inc.
Genere: Fantasy, Fantascienza, Orrore
Durata: 58 minuti

Lingua: Giapponese
Sottotitoli: Inglese

Come già Uzumaki, Long Dream è una produzione di Higuchinsky e Junji Ito: manga di Ito e regia di Higuchinsky. In questo caso non posso giudicare sulla qualità dell’adattamento, non avendo letto il manga originario, ma è un bel film, mi è piaciuto. Non è strano come Uzumaki, però non è privo di alcune deliziose bizzarrie.

Un giorno si presenta in un ospedale giapponese Mukoda, un giovane che accusa sintomi molto strani: sostiene che i suoi sogni si allunghino sempre più. Nelle poche ore notturne, Mukoda sostiene di vivere giorni e settimane in sogno e purtroppo per lui spesso più che sogni sono incubi.
Ricoverato in osservazione, Mukoda a ogni notte peggiora, con sogni sempre più lunghi, tanto che gli è progressivamente più difficile ricordare chi sia, trascorrendo ormai interi anni nel mondo dei sogni. Peggio, comincia a mutare anche fisicamente, trasformandosi in un mostro orribile (in verità del tutto ridicolo, causa effetti speciali da recita scolastica).

Il mostro
Il “mostro” di Long Dream, già celebre tra gli intenditori

Mukoda diventa talmente brutto che quando esce dalla sua stanza viene scambiato per la Morte in persona dalla diciassettenne Mami, ricoverata per un tumore benigno. Frattanto il dottor Kuroda, il medico di Mukoda, comincia a vedere ovunque l’immagine di una giovane donna, morta anni prima.
mostra il finale del film ▼

A parte il finale, intuibile, è un film che si guarda volentieri. Per essere un film d’orrore non ci sono particolari spaventi, però la tensione è palpabile e le implicazioni della premessa sono inquietanti, basti pensare al povero Mukoda e a uno degli ultimi suoi sogni, un orribile incubo durato dieci anni. È interessante anche l’idea che i sogni potrebbero arrivare a durare all’infinito, pur in uno spazio temporale limitato, idea che ha qualche analogia con quella del fisico J. Tipler, che immagina una civiltà in grado di sopravvivere in eterno nel corso dei soli ultimi istanti di vita dell’universo.

Orologi
Gli orologi di sfondo sono sintomo d’implicazioni metafisiche

Bravi tutti gli attori coinvolti, che riescono a non far pesare le ristrettezze del budget (l’intero film si svolge in non più di tre stanze diverse), e bravo Higuchinsky del quale ora mi rimane da vedere solo Tokyo 10+01.

Sanità Mentale. Il “mostro” è troppo ridicolo per far paura davvero, perciò non credo di aver perso più di 1 punto, mentre la storia dei “lunghi sogni”, se ci si riflette andando a dormire, è angosciante, vale almeno 2 punti. Ero a 50, sono adesso a 47.

Trailer di Long Dream

Approfondimenti:

bandiera EN Long Dream su IMDb

bandiera EN Il Punto Omega di J. Tipler su Wikipedia

 

Giudizio:

Interessante l’idea di fondo. +1 -1 Finale un po’ scialbo.
Ben recitato. +1 -1 Effetti speciali terribili.
Storia con il giusto grado di tensione e inquietudine. +1

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Orrore Cosmico 1: Arch Angels

Ricordo che il “piano dell’opera” è qui.

Locandina di Arch Angels Titolo originale: Warau Mikaeru
Titolo inglese: Arch Angels
Regia: Issei Oda

Anno: 2006
Nazione: Giappone
Studio: Geneon Entertainment
Genere: Fantasy, Commedia, Follia
Durata: 1 ora e 32 minuti

Lingua: Giapponese
Sottotitoli: Inglese

Fumio (interpretata dalla brava Juri Ueno, già tra le protagoniste del bellissimo Swing Girls) ha appena perso la madre. Durante le onoranze funebri trova però un fratello, del quale aveva ignorato l’esistenza fino a quel giorno. Il fratello si rivela essere un ricchissimo nobiluomo.

Fumio si trasferisce a vivere in una vera e propria reggia e inizia a frequentare l’Accademia di St. Michael, un esclusivo liceo accessibile solo alle ragazze delle più importanti famiglie del Giappone.
L’Accademia di St. Michael assomiglia alla corte di Versailles, ed è tanto vasta da occupare un’intera isola. Qui Fumio conosce due ragazze in particolare: Kazune e Yuzuko. Le tre hanno molto in comune, tra le altre cose la passione per il ramen col pollo e i cioccolatini. Durante un pranzo improvvisato nel bosco, Fumio appicca un incendio. Mentre lei e le amiche tentano di spegnerlo, dal cielo ricevono superpoteri.

L'Accademia di St. Michael
L’Accademia di St. Michael

Questi poteri (forza sovrumana, controllo del vento, controllo dell’elettricità) verranno presto messi alla prova: una misteriosa organizzazione guidata da una malvagia donna italiana sta rapendo ragazze in tutta l’Asia. Quando anche le studentesse dell’Accademia diventano bersaglio dei criminali, Fumio e socie non possono esimersi dall’intervenire.

Per cercare di arginare la pazzia ho provato a razionalizzare la trama. In realtà la storia è molto più sconclusionata e frammentaria. Qualche bizzarria in ordine sparso: un cane nero CG del quale si scoprirà la vera natura solo alla fine, miracoli attribuibili all’intercessione dell’Arcangelo Michele in persona, il rapporto quasi incestuoso tra Fumio e il fratello con assurdo colpo di scena conclusivo, e volonterosi giapponesi che tentano di parlare in pessimo italiano. Il tutto in un’ambientazione che unisce particolari moderni a un mondo ottocentesco.

Atmosfera da sogno
Atmosfera da sogno

È difficile discernere i miei sentimenti di fronte ad Arch Angels. Il film è purtroppo a tratti noioso, sebbene ricompensi lo spettatore paziente con alcune scene notevoli. Gli effetti speciali sono bruttini, anche se ho avuto l’impressione che in più di un’occasione sia stata una scelta voluta. Gli allucinati colori pastello fanno sembrare il film un anime (e del resto non mancano degli inserti con veri e propri cartoni animati).

Sanità Mentale. Ho perso punti con il cane, anche se non posso rivelare di più. La Fumio gigantesca CG al culmine del film anche è difficile da digerire per una mente razionale. Direi che ho perso almeno 2 punti con il cane e 3 con Fumio, ero a 55 sono a 50.

Trailer di Arch Angels

Approfondimenti:

bandiera EN Arch Angels su IMDb

bandiera EN L’Arcangelo Michele su Wikipedia

 

Giudizio:

Trama che confina con la follia. +1 -1 Trama che confina con la follia.
A tratti affascinante. +1 -1 A tratti noioso.
Il cane nero. +1 -1 Fumio gigantesca.
Fumio e il fratello. +1 -1 I Giapponesi che imitano gli Italiani.

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Perdita della Sanità Mentale

Ho deciso di cominciare a giocare un RPG su carta, Call of Cthulhu. C’è però un problema: diverse regole sono legate alla sanità mentale dei personaggi (SAN) che diminuirebbe a ogni incontro con gli orrori cosmici lovecraftiani. Il problema consiste nel fatto che io adoro gli orrori cosmici! Per dirne una, Nyarlathotep passa spesso a trovarmi, si ferma volentieri a pranzo e qualche volte anche a cena. Io gli racconto pettegolezzi riguardo alle mie compagne di scuola e lui mi parla degli intrighi alla corte del Dio Demente Azathoth.

Cthulhu
Cthulhu

Un mio amico allora mi ha suggerito di rivolgermi a un altro tipo di orrore cosmico: la cinematografia contemporanea giapponese. Su suo consiglio, ho preparato sette film giapponesi degli ultimi anni, di genere fantasy (nell’accezione più ampia del termine), che hanno in comune il fatto di far sembrare le storie incomprensibili di David Lynch esempi di narrazione semplice e lineare.

Ogni giorno, per un settimana vedrò un film diverso. Li vedrò da sola e di notte. Non perché voglia spaventarmi, ma perché mi vergognerei di giorno, se qualcuno mi beccasse a guardare certe cose, e al contempo dubito troverei persone disposte ad accompagnarmi in tale viaggio nella follia. Per esempio, mio fratello a tale proposta ha solo fatto il gesto dell’indice che gira a vuoto puntando alla tempia: sì, lo so, può essere che mi manchi una rotella!

Il giorno successivo a ogni visione scriverò una breve recensione del film in questione. Sempre che abbia sanità mentale sufficiente. Il mio personaggio parte con SANITY uguale a 55.

I sette film sono:

Arch Angels (Warau Mikaeru, Giappone, 2006, regia di Issei Oda)
Trama: un manipolo di perfidi italiani(?!) sta rapendo ragazzine in tutto l’oriente, per ragioni misteriose. Tre studentesse dell’Accademia di Sant Michael scoprono di possedere superpoteri e con l’aiuto dell’Arcangelo Michele e di un cane nero, danno la caccia agli italiani. Visto!

Locandina di Arch Angels
Locandina di Arch Angels

Long Dream (Nagai Yume, Giappone, 2000, regia di Higuchinsky)
Trama: una strana malattia si sta diffondendo in Giappone. Chi ne è affetto ha la sensazione che i suoi sogni durino progressivamente sempre di più, alla fine anche interi anni, sebbene siano trascorse solo poche ore. Peggio, questi malati di “lunghi sogni”, hanno la brutta tendenza a trasformarsi in mostri… Visto!

Locandina di Long Dream
Locandina di Long Dream

Funky Forest: The First Contact (Naisu no Mori: The First Contact, Giappone 2005, regia di Katsuhito Ishii, Hajime Ishimine e Shunichiro Miki)
Trama: non sono riuscita a trovare da nessuna parte una trama semicoerente per questo film. Pare che parli di alieni che viaggiano in navi spaziali grandi come insetti, di partite di ping pong e di lotte con i cuscini, dovrebbero esserci citazioni da Naked Lunch di Cronenberg intervallate da numeri musicali e cartoni animati… Visto!

Locandina di Funky Forest: The First Contact
Locandina di Funky Forest: The First Contact

Meatball Machine (Meatball Machine, Giappone 2005, regia di Yudai Yamaguchi e Junichi Yamamoto)
Trama: alieni invadono la terra trasformando gli esseri umani in grottesche armi biochimiche, con le quali gli invasori stessi si divertono a combattersi fra loro. Visto!

Locandina di Meatball Machine
Locandina di Meatball Machine

Death Trance (Death Trance, Giappone 2005, regia di Yûji Shimomura)
Trama: un sarcofago contiene il corpo della Dea destinata a distruggere il mondo. Il sarcofago viene trafugato dal monastero dov’era custodito ed è compito dell’ultimo monaco rimasto ritrovarlo. Visto!

Locandina di Death Trance
Locandina di Death Trance

The Calamari Wrestler (Ika Resuraa, Giappone 2004, regia di Minoru Kawasaki)
Trama: un misterioso lottatore s’impone come campione nell’ambito del wrestling professionistico giapponese. Peccato sia un calamaro gigante. Nessuno però pare dare importanza a questo “dettaglio”. Visto!

Locandina di The Calamari Wrestler
Locandina di The Calamari Wrestler

Izo (Izo, Giappone 2004, regia di Takashi Miike)
Trama: nel 1865 un samurai di nome Izo è catturato e crocifisso. La sua anima però non muore e comincia a vagare per lo spazio-tempo incarnandosi via via in punti diversi, dove potrà continuare una sistematica opera di affettamento del prossimo. Visto!

Locandina di Izo
Locandina di Izo

Inizio stanotte. A domani. Spero.


Approfondimenti:

bandiera EN Arch Angels su IMDb
bandiera EN Long Dream su IMDb
bandiera EN Funky Forest: The First Contact su IMDb
bandiera EN Meatball Machine su IMDb
bandiera EN Death Trance su IMDb
bandiera EN The Calamari Wrestler su IMDb
bandiera EN Izo su IMDb

bandiera EN David Lynch su IMDb

bandiera EN Chaosium produttori di Call of Cthulhu

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