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Ebook e Distribuzione Gratuita

Pubblicato da Gamberetta il 7 gennaio 2008 @ 20:17 in Insalata di Mare,Libri,Links | 57 Comments

Prima di entrare nel vivo dell’argomento è il caso di chiarire un paio di concetti, ovvero cosa sia un ebook, e come sia possibile leggerlo.

Cos’è un ebook

Un ebook è un libro in formato digitale. In pratica è un file che contiene almeno il testo del libro in questione, e nella maggior parte dei casi preserva anche impaginazione, eventuali illustrazioni e quant’altro.
Tali file si presentano sotto diverse fogge, i formati più comuni sono:

.pdf Portable Document Format (.pdf) Inventato da Adobe è forse il formato più diffuso di documento elettronico. Questa diffusione capillare fa sì che un PDF sia leggibile con qualunque tipo di computer o apparecchio. Ci sono lettori PDF per Windows, Linux, Mac OS e persino per i cellulari. Il PDF è forse il formato migliore se lo scopo è la stampa, tuttavia per la lettura a video su schermi di piccole dimensioni ci possono essere dei problemi, in quanto un PDF non è facilmente reimpaginabile (e per esempio non è possibile cambiare al volo la grandezza dei caratteri usati, si può al massimo effettuare un ingrandimento dell’intera pagina, ma non lasciando ferma la pagina ingrandire solo le parole).

.doc Document (.doc) È il formato di Microsoft Word. Diffusissimo perché Word è il programma di elaborazione testi più diffuso. È leggibile oltre che da Word anche da altri programmi di elaborazione testi (per esempio OpenOffice) ma la completa compatibilità è garantita solo con il programma di Microsoft. In altre parole non è una buona idea diffondere libri in formato DOC.

.rtf Rich Text Format (.rtf) Anche questo formato è stato inventato da Microsoft, ma a differenza del DOC, lo scopo dell’RTF era proprio quello di poter essere utilizzato anche da chi non avesse Word. L’RTF è simile all’HTML, cioè è testo con dei tag a definirne le proprietà. Per esempio con l’HTML per fare il testo in grassetto si usa il tag <b>testo in grassetto</b>, nell’RTF è {\b testo in grassetto}. Data questa semplicità, non ci sono problemi a leggere file in formato RTF con qualunque tipo di apparecchio.

.htm HTML (.html, .htm) Be’, non c’è bisogno di spiegazione. Si è diffuso con l’avvento di Internet ed è usabile dappertutto.

.chm Compiled HTML (.chm) Un altro formato di Microsoft. Il CHM è una serie di pagine HTML e relative immagini “incollate” assieme in un unico file. È leggibile direttamente da Windows, ma solo da Windows. Tuttavia Microsoft stessa offre un programma (HTML Help Workshop) per smontare un CHM e recuperare i file HTML che lo compongono. Nonostante questa scomodità è un formato piuttosto diffuso per gli ebook.

.lit LIT (.lit) Ancora un formato di Microsoft. Questa volta pensato per il Microsoft Reader un programma di Microsoft per leggere ebook. Il Microsoft Reader funziona solo sotto Windows (naturalmente) anche però sulle versioni di Windows usate da alcuni palmari e telefonini. Uno dei pochi negozi di ebook italiani, quello di Mondadori, vende i suoi libri in questo formato. Per fortuna esistono programmi (ConvertLIT) che consentono di convertire i file dal formato LIT ad altri formati più maneggevoli (HTML).

.prc Mobipocket (.pdb, .prc, .mobi). Mobipocket è una delle più importanti aziende che vendono ebook, e li vendono in un loro formato. Nel corso del tempo il formato si è evoluto e da qui i cambi nell’estensione del nome del file. Il formato Mobipocket è basato sull’HTML ed è pensato in particolare per i lettori portatili (palmari, cellulari, ecc.) tuttavia è leggibile anche da qualunque computer ed è facile, in caso di necessità, trasformarlo in HTML.

.txt Text (.txt) Il formato più semplice e leggibile ovunque e dovunque, lo stesso del Blocco Note di Windows. Purtroppo il TXT ha il problema di non potere mantenere l’impaginazione di un libro, né può contenere immagini o altro.

Ci sono poi decine di altri formati, ma quelli elencati sono i più diffusi e coprono il 99% di tutti gli ebook esistenti.
Da notare però che di certi libri e documenti non si trova il testo, bensì nient’altro che la fotografia delle pagine. In questo caso non si ha perciò un solo file, ma tante JPEG (.jpg) quante sono le pagine dell’opera. Infine, per risparmiare spazio, spesso i file sono “zippati” o “rarrati” (hanno estensione .zip o .rar) e prima di poter essere usati vanno decompressi. Esistono decine di programmi a tale scopo, sotto Windows uno dei più conosciuti è WinRAR.

Come leggere un ebook

Appurate le varie incarnazione di un ebook, come lo si legge?
Stampa. Si stampa il file e lo si legge. Per documenti di poche pagine non è un problema, ma per interi libri le cose non sono così semplici. Il miglior compromesso qualità/tempi/costi è probabilmente quello di una stampante laser con stampa fronte retro automatica. Ciò nonostante si può arrivare a spendere parecchio in termini di carta e consumo d’inchiostro, senza neanche entrare nel merito della rilegatura. Se l’ebook lo si è comprato, alla fine è probabile si venga a spendere più che non prenderlo direttamente di carta.
A video. La soluzione più semplice. Avendo a disposizione una poltrona comoda e un bel monitor LCD non è un’attività faticosa o particolarmente stancante. Ci sono però delle (grosse) limitazioni: il monitor non lo si può portare in giro, non si può leggere a letto o sul tram.
A video su un computer portatile. Ci ho provato, è molto scomodo, i “portatili” si chiamano così ma sarebbe più giusto chiamarli “trasportabili”. Pesano parecchio ed è difficile trovare una posizione comoda per leggere. Inoltre la batteria finisce in fretta.
A video su palmari o cellulari. È fattibile ma lo schermo è di solito molto (troppo) piccolo. Ci si affatica a fissarlo e rimane il problema della durata delle batterie.
A video su un lettore EPD. Questo è un caso che merita un capitolo a parte.

La Carta Elettronica e gli ebook

EPD sta per Electronic Paper Display, una tecnologia di visualizzazione inventata da un’azienda chiamata E Ink Corporation (per questa ragione il termine e-ink viene spesso usato al posto di EPD). Uno schermo e-ink ha una serie di vantaggi rispetto a uno schermo tradizionale o LCD:

  • È opaco. Non produce alcun tipo di luminosità, dunque non è un problema fissarlo per ore e ore, come succede con la carta.
  • Ha una risoluzione e un contrasto molto maggiori degli schermi LCD, tanto che all’apparenza uno schermo e-ink sembra proprio carta.
  • Non richiede energia per mantenere l’immagine. Ciò significa che un lettore basato su e-ink lavora solo quando c’è da “girare” pagina, altrimenti non consuma corrente. Infatti in questi apparecchi la durata delle batterie non è misurata in ore, ma in numero di pagine che si possono voltare. E siamo sulle 7.000-10.000 pagine (ovvero leggendo 200 pagine al giorno occorre ricaricare l’apparecchio meno di una volta al mese).
Sony Reader Bookeen Cybook Amazon Kindle iRex iLiad

Lo schermo di alcuni lettori e-ink. Clicca per ingrandire.

Ci sono anche degli svantaggi nell’e-ink: il più grosso è che il colore non è ancora supportato (ci sono prototipi di schermi e-ink colorati, ma niente in commercio). Gli schermi e-ink più sofisticati sono in bianco e nero a 16 livelli di grigio. L’altro svantaggio è che l’aggiornamento di uno schermo e-ink non è istantaneo, di solito richiede dal mezzo secondo al secondo.
Tuttavia questi due difetti non sono un ostacolo nella lettura dei libri: la buona parte dei libri non è a colori e un secondo per voltare pagina è accettabile (non si impiega meno tempo a voltare una pagina di carta).
Il primo apparecchio basato su e-ink è stato nel 2004 il Sony LIBRIé, venduto solo in Giappone.

Sony LIBRIé
Il “vecchio” Sony LIBRIé

Da allora pian piano questi apparecchi si sono diffusi e ora sono disponibili anche in Italia.
Ne ho ordinato uno prima di Natale ma a causa grande richiesta e disguidi postali non è arrivato sotto l’albero. Mi è arrivato solo oggi, lo recensirò fra qualche giorno. AGGIORNAMENTO: recensito.

Procurarsi gli ebook

Stabilito cosa siano gli ebook e come si possa leggerli, entro nel merito: come procurarseli.
Già da alcuni mesi avevo notato una sempre maggiore disponibilità di ebook in rete, ma solo nell’ultimo periodo mi sono accorta di quanto l’offerta sia completa, tanto appunto da spingermi a chiedere a Babbo Natale in regalo il lettore. Più in dettaglio:

Libri di pubblico dominio. Rientrano in due categorie: i libri il cui copyright è scaduto e i libri volontariamente distribuiti in maniera gratuita dagli autori.
Per il primo caso uno dei siti più noti è il Progetto Gutenberg che mette a disposizione oltre 20.000 volumi nelle più svariate lingue (italiano compreso). Inoltre il Progetto Gutenberg cataloga anche libri presenti in altri siti analoghi, per un totale di 100.000 titoli!
In campo italiano c’è il Progetto Manuzio che offre le opere di centinaia di autori nostrani.
In generale non è difficile procurarsi un testo che sia sfuggito alle grinfie del copyright. Almeno nella sua lingua originale, purtroppo spesso la traduzione italiana si rivela essere ancora coperta da diritto.

In quanto agli autori che distribuiscono gratuitamente il loro lavoro, sono ovunque. In Italia sono ancora pochi, specie se si parla di autori affermati (i più famosi che adoperano questa politica sono i Wu Ming), ma all’estero l’idea della distribuzione libera si sta sempre più facendo strada.
I cinque finalisti nella categoria romanzo del premio Hugo 2007, uno dei premi più prestigiosi a livello mondiale per la fantascienza, sono stati:
Rainbows End di Vernor Vinge
Eifelheim di Michael Flynn
Glasshouse di Charles Stross
Blindsight di Peter Watts
e la nostra amica Naomi Novik con His Majesty’s Dragon (sì, l’Hugo non è più quello di una volta, forse è meglio il Nebula!)
tre due (aggiornamento del 19 marzo 2008: Eifelheim non è più online) di questi romanzi, come evidenziato dai link, sono leggibili e scaricabili senza dover pagare niente, compreso il romanzo vincitore, Rainbows End.

Copertina di Rainbows End
Copertina di Rainbows End

Ebook acquistabili online. Quando il libro è protetto da copyright e l’autore ha deciso di non distribuirlo, tale libro lo si può volendo comprare già in formato elettronico. Amazon.com, la più grande libreria online del mondo, offre questa possibilità, ma i libri così acquistati sono leggibili solo con l’apparecchio e-ink venduto da Amazon stessa, l’Amazon Kindle.
Altri rivenditori come Mobipocket, Ubibooks, BAEN o Fictionwise, sono meno restrittivi e permettono di scegliere quale formato di ebook comprare. I prezzi in generale sono alti, contando che un ebook non è costato niente all’editore in termini di carta e stampa.
In Italia si possono comprare alcuni ebook del catalogo Mondadori dal sito della casa editrice. Il catalogo è striminzito e i prezzi per nulla modici, però l’offerta nel campo fantasy (ovvero ‘ragazzi’ nella classificazione Mondadori) è discreta e a prezzi più abbordabili del resto.
Ci sono poi i servizi di print-on-demand, stile Lulu.com, che spesso consentono l’acquisto di un libro anche in formato elettronico.

Pirateria. Come esiste la pirateria di musica, film, videogiochi e quant’altro, esiste la pirateria libraria.
Innanzi tutto, è illegale scaricare un ebook coperto da copyright senza pagare? Non lo so. Fino al famigerato decreto Urbani, la risposta sarebbe stato un no secco, visto che per essere reato avrebbe dovuto sussistere lo scopo di lucro, ovvero uno avrebbe dovuto guadagnarci soldi dallo scaricare il suddetto libro. Ora come ora è una zona grigia. In ogni caso, lo dico senza pensarci due volte, non me ne importa niente se anche fosse illegale. Malgrado la propaganda contraria, la legalità di per sé non è un valore. È un valore fintanto che le leggi sono giuste. Le attuali leggi sul copyright sono ingiuste e contrarie al benessere della società, perciò non è immorale violarle (ma su questo ci tornerò più avanti).

Logo di piratebay.org
Il logo di piratebay.org, uno dei siti simbolo della lotta contro il copyright

La distribuzione di libri pirata avviene secondo i consueti canali del file sharing: eMule, bittorrent, newsgroup binari, FTP e quant’altro. In particolare pare che i distributori clandestini di libri si siano trovati bene con eMule che è forse la fonte principale per tale bene di consumo.
Uno dei preconcetti che circondano eMule è che sia un covo di pedofili e i file siano tutti infettati da virus. Non nego che possa capitare di scaricare involontariamente pornografia pensando di star prendendo tutt’altro o che qualche volta l’anti-virus dia di matto con file presi col mulo, ma sono eccezioni non la regola.

Dopo un minimo addestramento sono riuscita a individuare fonti sicure per gli ebook.
Per i libri in italiano, ci sono diverse “collezioni” e moltissimi volumi sciolti.
La collezione più famosa è la Biblioteca del Brivido. Sono solo romanzi di genere (orrore, fantasy, fantascienza, noir, thriller, giallo), ne escono dai 10 ai 20 a settimana, di norma il sabato pomeriggio, e in diversi formati (.pdf, .doc, .rtf, .lit). L’impaginazione è perfetta, quando ci sono immagini sono inserite nel testo nel giusto punto e i refusi credo siano gli stessi del libro cartaceo di partenza.
Il formato dei file è: eBook.ITA.xxxx.Nome.Autore.Titolo.(doc.lit.pdf.rft).[Hyps].rar dove xxxx è un numero progressivo, finora sono usciti 2850 volumi. Ogni volume contiene un elenco di tutti i volumi precedenti con relativi link ed2k. Esempio reale: eBook.ITA.2761.George.R.R.Martin.L’Ombra.Della.Profezia.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].rar
Un’altra collezione è Bluebook. Libri vari, anche se spesso prevalgono ancora libri di genere fantastico. I formati sono .doc, .pdf e .txt. Escono intorno ai 5 libri a settimana. La qualità è perfetta.
Il formato del file è: Bluebook.xxxx.ITA.Nome.Autore.Titolo.rar dove xxxx è un numero progressivo, finora sono usciti 330 volumi. Esempio reale: Bluebook.0316.ITA.Pullman.Philip.01.La.Bussola.D’Oro.rar
Una terza collezione è Free Book. Libri vari, ma chi li fornisce pare avere un debole per i romanzi rosa, sempre presenti nei 5-10 libri che escono ogni settimana. I formati sono .doc, .pdf, .odf, .rtf e .txt. La qualità è anche qui impeccabile.
Il formato del file è: Free-Book.ITA.xxxx.-.Nome.Autore.-.Titolo.zip dove xxxx è un numero progressivo, finora sono usciti 283 volumi. Esempio reale: Free-Book.ITA.0250.-.Jack.Vance.-.L’Ultimo.Castello.zip
Una quarta collezione è ITABOOK. Libri vari, formato .rtf e .pdf, le nuove uscite sono sporadiche. La qualità è ottima.
Il formato del file è: ITABOOK_xxxx_-_Nome,_Autore_-_Titolo.rar dove xxxx è un numero progressivo, finora sono usciti 163 volumi. Esempio reale: ITABOOK_0161_-_Allende,_Isabel_-_Il_piano_infinito.rar

eMule
Un’“istantanea” della Biblioteca del Brivido. Clicca per ingrandire

Per trovare i volumi sciolti occorre un po’ di scaltrezza. File più grossi di qualche MB non sono quasi sicuramente ebook a meno che non siano ebook formati dalle foto delle singole pagine. Da evitare anche i file .doc da fonte non verificabile perché potrebbero essere vettori di virus.

Riguardo al bittorrent, la soluzione più semplice è cercare il titolo del libro o il suo autore con un motore di ricerca apposito per i file .torrent, per esempio quello di isoHunt. Esistono poi comunità di scambio che si basano su bittorrent e hanno sezioni dedicate agli ebook, per trovarle basta darsi da fare con google. Una di queste è TNT Village.

Riguardo a newsgroup, FTP e quant’altro, ne parlerò magari in un’altra occasione: da un lato non sono ancora esperta e dall’altro credo di essermi già inguaiata abbastanza!

Considerazioni morali

L’idea di fondo del copyright è di incentivare gli artisti a produrre nuove opere. Ovvero è sottointeso che nuove opere artistiche siano un beneficio per la società. Dunque, le leggi sul copyright sono a favore della società nel suo complesso non a favore degli artisti (o peggio ancora di eredi, editori e sfruttatori vari). L’artista è incentivato nella misura in cui produrrà di più a favore di tutti.
Non è più così per una serie di fattori:

  • Il copyright è troppo lungo, se un’artista può campare per tutta la vita (e settant’anni dopo la morte) con una sua opera, è finito l’incentivo a farne un’altra.
  • Il copyright non protegge in realtà l’artista, ma chi detiene i diritti dell’opera, e nel mondo moderno sono quasi sempre due figure distinte.
  • Infine il copyright ha spesso avuto l’effetto di stravolgere l’equazione: da incentivo è diventato unico scopo, l’artista produce non per il benessere della società, ma per l’esclusivo benessere suo. Non sempre i due benessere sono in contrasto ma potrebbero esserlo.

Purtroppo non esistono molti studi neutrali in materia, uno interessante è questo dell’Università di Cambridge che prova a fissare la durata ideale del copyright a 14 anni (mentre la Disney, pur di non lasciar libere le prime storie di Topolino, sta spingendo il congresso americano verso l’infinito, letteralmente).

Topolino
Topolino, simbolo di malvagità?

È anche interessante notare come il copyright sia un concetto relativamente recente (le prime leggi a riguardo sarebbero del 1662) e in questi secoli non pare che la produzione artistica abbia avuto nessun particolare impulso rispetto alla storia precedente. Tutto il Rinascimento non ha avuto paragoni come sviluppo artistico e il copyright non c’era. Nella Firenze dei Medici c’era una percentuale altissima di cittadini che vivevano della loro produzione artistica, percentuale mai più raggiunta in nessun altro periodo storico.

Infine, sarò ingenua, ma penso che la libera circolazione della conoscenza valga più del denaro. È meglio se 100 persone leggono un libro e l’autore guadagna 10, piuttosto che il libro lo leggano in 50 ma l’autore guadagni 20. E stiamo sempre parlando di “autore” in senso lato, perché nel caso dei libri quelli che guadagnano sono editori, distributori e librai. La percentuale dell’autore è minima, di solito non più di un 5-10% del prezzo di copertina.

C’è poi un fatto fondamentale da sottolineare. Io sono partita dal presupposto che una distribuzione gratuita in effetti possa ledere i guadagni di un autore, e sostengo che comunque dovrebbe essere consentita. Ma è vero che la distribuzione gratuita incide sulle vendite?
È un problema ancora più spinoso di quello del copyright, ed è molto difficile districarsi tra la propaganda. Perciò è di particolare interesse l’esperimento che ha organizzato il signor Tim O’Reilly. Tim O’Reilly è il fondatore della O’Reilly Media, una società editrice specializzata in editoria tecnica (in particolar modo informatica). Non una piccola società però, una delle più grandi del mondo in tal ambito. Dunque non si sta parlando dello scrittore che vuol farsi pubblicità o del piccolo editore che cerca vie nuove, si sta parlando di un grosso editore che vuol far soldi.
Il signor O’Reilly ha provato a mettere a disposizione per il download gratuito un libro appena pubblicato e ha tentato di analizzare l’andamento delle vendite. L’articolo completo è qui.

Copertina di Asterisk
Asterisk: The Future of Telephony, il libro offerto gratuitamente

In sostanza: l’andamento è in linea con gli altri libri, o in altri termini, chi voleva comprare il libro l’ha comprato comunque nonostante fosse disponibile gratuitamente. Perciò il download gratuito non ha inciso sulle vendite. Però, aggiungo io, tra le 180.000 persone che hanno scaricato il libro, qualcuna l’avrà letto e tra queste qualcuna avrà imparato qualcosa. La società nel suo complesso è migliorata, anche se di una briciola la cultura è aumentata. E il signor O’Reilly non ci ha rimesso un euro.
Se poi dal grosso editore si passa al singolo autore, devo ancora leggere di uno scrittore che si sia pentito di aver distribuito in maniera gratuita le proprie opere, basta leggere le varie interviste, da Cory Doctorow a Rudy Rucker e tanti altri.

Un altro caso clamoroso, di un paio di mesi fa.
The Man from Earth è un film di fantascienza realizzato con budget minimo da una piccola società di produzione. È un film che ha incuriosito gli appassionati perché segue una sceneggiatura di Jerome Bixby, sceneggiatura che Bixby ha impiegato quasi quarant’anni a scrivere! Ma al di là di questo è un film che sarebbe passato del tutto inosservato, a parte pochi entusiasti, se non fosse stato piratato. Pochi giorni prima dell’uscita in DVD, il film era disponibile in rete. Un guaio? Tutt’altro! Il produttore del film, in corrispondenza della release pirata, vede il traffico al suo sito aumentare del 3.000%, in pochi giorni su IMDb The Man from Earth diventa uno dei film più cercati. È una pubblicità enorme, che il produttore ammette non avrebbe mai potuto pagarsi in nessuna maniera. È al settimo cielo per tutto ciò, e promette che il prossimo film sarà lui stesso ad autopiratarselo! Si può leggere l’intera vicenda per esempio qui.

Locandina di The Man from Earth
Locandina di The Man from Earth

Conclusioni

Malgrado appaia chiaro (o almeno a me appare così) che la distribuzione gratuita non ha effetto sulle vendite e se lo ha è un effetto positivo, qualcuno si potrebbe domandare se a lungo andare, con il diffondersi di una cultura sempre più lontana dal concetto di pagare per l’intrattenimento, gli artisti non si ritroveranno a non poter più campare con il loro lavoro.
Io voglio essere ottimista e dico di no. O meglio, camperanno solo quelli bravi davvero. Prendo ad esempio me stessa e i DVD. Negli ultimi due-tre anni ho scaricato una gran quantità di film e non posso negare di aver ridotto i miei acquisti di DVD. Ma adesso sono tutti soldi spesi bene, indirizzati ad appoggiare chi se lo merita. Prima compravo il solito Spider-Man, il solito Harry Potter, il solito Pirati dei Caraibi. Schifezze, soldi buttati, ma ogni volta ci ricascavano non potendo saperlo prima e cedendo a quello che si chiama hype. Adesso Harry Potter & C. li scarico e magari prendo un solo DVD ma di qualche regista giapponese, o coreano o danese che davvero ha girato un bel film. 1 solo DVD contro 3 (o anche 5 o 10), ma un 1 DVD che vale la pena, contro i 3, 5, 10 che non facevano altro che alimentare la macchina produci spazzatura.
Io penso che il pubblico spesso faccia scelte così poco accorte (in campo librario basti pensare alla Troisi) perché non ha reale scelta. È come andare al ristorante cinese, avere il menu tutto in cinese con solo un piatto in italiano. Si va sul sicuro, perché non si hanno le risorse per rischiare.
La distribuzione gratuita consente a ognuno di rischiare, ognuno può “assaggiare” quel che gli pare e formarsi un gusto. Magari poi deciderà di dare lo stesso i soldi alla Troisi, ma magari forse no. Magari, se ha potuto anche solo sfogliare quegli altri romanzi che non avrebbe mai comprato, perché non pubblicizzati, perché le amikette non ne parlano, perché la copertina è brutta, forse potrà compiere scelte più consapevoli.

Come per un sacco di altri argomenti può essere che m’illuda, ma nel caso specifico cambia poco. Anche se davvero la pirateria libraria è un cancro che uccide gli scrittori (…) non c’è niente da fare. I libri in formato elettronico sono inevitabili, perché il risparmio di risorse rispetto alla carta è enorme. Così come sono spariti i vinile e sono in declino i CD, rimanendo solo gli MP3, allo stesso modo i libri cartacei hanno i giorni contati. Lo zoccolo duro dei feticisti della carta è più vasto che non in altri ambiti ed è probabile riuscirà a rimandare l’inevitabile il più possibile, ma se non sarà fra 5 anni sarà fra 10. A quel punto la pirateria raggiungerà gli stessi livelli che si vedono oggi per musica e film, con ogni singolo brano o spezzone prodotto in ogni angolo del mondo distribuito in rete con o senza autorizzazione. Dunque gli scrittori devono solo mettersi il cuore in pace.

Sento già i feticisti della carta brontolare, ché tanto il libro tradizionale non morirà mai! Be’, vedremo nelle prossime ore, per ora, da questo primo pomeriggio di lettura e-ink posso affermare che hanno torto marcio.

* * *

Ringrazio il Coniglietto Grumo per l’aiuto riguardo alcuni dettagli tecnici di questo articolo.


Approfondimenti:

bandiera EN Microsoft Reader, per leggere gli ebook in formato LIT
bandiera EN MOBIPOCKET Reader

bandiera EN MobileRead.com: il sito migliore per trovare informazioni su ebook, lettori e argomenti correlati
bandiera EN Tabella comparativa dei lettori e-ink in commercio
bandiera IT Simplicissimus, distributore italiano per iLiad e Cybook
bandiera EN Il sito ufficiale della E Ink
bandiera EN Prototipo di lettore con e-ink a colori

bandiera EN Il sito del Progetto Gutenberg
bandiera IT Il sito del Progetto Manuzio
bandiera EN Feedbooks: un sito che offre ebook classici e di pubblico dominio impaginati per la lettura su apparecchi e-ink

bandiera EN Il Premio Hugo
bandiera EN Il Premio Nebula
bandiera EN Sito ufficiale di eMule
bandiera EN La baia dei pirati
bandiera EN O’Reilly Radar, il blog di Tim O’Reilly
bandiera EN Il sito ufficiale di The Man from Earth
bandiera EN Jerome Bixby su Wikipedia
bandiera EN ZeroPaid: una delle principali fonti di notizie a riguardo di P2P e file sharing


57 Comments (Mostra | Nascondi)

57 Comments To "Ebook e Distribuzione Gratuita"

#1 Comment By Carmelo Scaccia On 7 gennaio 2008 @ 21:18

I tuoi post sono meravigliosi complimenti.

Riguardo agli e-book che dire…continuo a preferire la carta. Anche se recentemente ho letto qualcosa di Navarra e mi ha interessato.

#2 Comment By Angra On 7 gennaio 2008 @ 21:59

Vi sono libri in download gratuito che riportano come nota a pié di pagina: “non stampare questo libro, se lo vuoi su carta compralo che ti costa meno”. Già questa è un’idea che potrebbe coniugare guadagno e libera circolazione.

Ciò che rallenta la diffusione dei libri “piratati” è che a rippare un CD musicale ci vuole un attimo. Per un DVD è appena un po’ più laborioso e più lungo. Per un libro è una faticaccia, a meno che non si sia disposti a spaginarlo e si disponga di un’attrezzatura molto professionale (a quanto mi risulta, ma potrei essere indietro). Mi stupisce il fatto che ci sia qualcuno che si prende quella briga, onore al merito.

Comunque mi hai convinto, quando avrò finito di rivedere il mio romanzo lo metterò in distribuzione gratuita con licenza CC.

#3 Comment By Gamberetta On 7 gennaio 2008 @ 23:37

@Carmelo. Grazie per i complimenti. Per quanto riguarda la carta, io ho appena finito tre ore circa di lettura stravaccata sul letto con il lettore e a parte qualche problemino (forse perché l’apparecchio è nuovo i tasti sono un po’ duri) è andato tutto a meraviglia. La qualità visiva non raggiungerà quella dei volumi con carta lucida di lusso, ma è più che ottima, il peso è minimo, meno di un tascabile, la vista non si affatica, e ci sono tutta una serie di vantaggi collaterali (per esempio mettere quanti segnalibro voglio o caricare in memoria un dizionario per poter cercare le parole che non so senza alzarmi). Ne riparlerò fra qualche giorno.

@Anga. Ci sono in commercio scanner apposta per i libri, ormai a prezzo modico. L’unico problema è che devi sfasciare il libro, e comunque sì, è un lavoraccio. A tal proposito, leggi anche questo articolo di Doctorow:
Free(konomic) E-books
Citazione:

I started giving away e-books after I witnessed the early days of the “bookwarez” scene, wherein fans cut the binding off their favorite books, scanned them, ran them through optical character recognition software, and manually proofread them to eliminate the digitization errors. These fans were easily spending 80 hours to rip their favorite books, and they were only ripping their favorite books, books they loved and wanted to share. (The 80-hour figure comes from my own attempt to do this — I’m sure that rippers get faster with practice.)

#4 Comment By Carmelo Scaccia On 8 gennaio 2008 @ 10:27

Quali libri stai leggendo? Sono di buona qualità? Perchè è questo che mi preoccupa…la qualità.

#5 Comment By Angra On 8 gennaio 2008 @ 11:32

Il Booken Cybook dovrebbe avere uno schermo di 9 x 12 cm circa, più piccolo di un libro formato tascabile (si guadagna però sui margini e la rilegatura). Mi pare di capire che se si vogliono mettere in circolazione ebook adatti a lettori di questo tipo allora è meglio usare un formato di pagina già pensato per questo scopo. Ho provato con word, e mi pare che 9 x 12 cm con margine di 0,5 cm e carattere Book Antiqua corpo 10 possa andare bene. Vengono circa 1000 battute a pagine, la metà di un comune libro stampato.

#6 Comment By Gamberetta On 8 gennaio 2008 @ 15:40

@Carmelo. In questo momento ho caricato tutti i sei volumi della Troisi, “Il Libro dei Morti” di Douglas & Child, “Guerra al Grande Nulla” di James Blish, “I Figli di Hurin” di Tolkien (o il figlio suo), l’opera omnia di Christopher Moore (metà in italiano, metà in inglese), “Postsingular” di Rudy Rucker, un libro per imparare a usare WordPress, il manuale stesso del lettore e il primo capitolo del manga Fairy Cube, più vari altri documenti con prove di formattazione.

@Angra. Se fai un giro sul forum di mobileread.com ci sono varie guide per impaginare i PDF per il Sony Reader il cui schermo è uguale a quello del Cybook. C’è anche una guida ufficiale Sony:
http://www.mobileread.com/forums/showthread.php?t=7843
O come esempio puoi vedere i libri di Feedbooks, quelli formattati per il Sony si vedono benissimo. Però il PDF non è forse il formato migliore, perché è “fisso”. Con HTML, TXT, e Mobi puoi cambiare la grandezza dei caratteri (12 dimensioni diverse), scegliere uno stile più o meno in grassetto e cambiare anche i caratteri stessi, infatti il lettore prende qualunque font truetype. Anche quelli di Windows, basta copiarli dentro e vanno. Di partenza c’è Courier New, Georgia e Verdana, io ho copiato Times New Roman, Arial e Cambria.

#7 Comment By Federico Russo “Taotor” On 8 gennaio 2008 @ 16:00

Interessantissimo articolo; sono tentato di comprare quella stregoneria – Sony e Amazon dovrebbero pagarti per la pubblicità -, ma aspetterò il tuo prossimo post per saperne di più.
Un’informazione spero utile: per i torrent, che io sappia, mininova.org è il sito più famoso (e utile) su tutto il globo, per scaricare torrent, e ivi stanno pure gli stessi file di TNT village. Ho scaricato legalmente tutte le discografie rock e metal dal 1960 a oggi. Scherzo :D (più o meno).
Quella storia degli Wu Ming non l’ho capita benissimo, ma da quel poco che ho capito, mi puzza. I soliti cinesi con la loro sindrome di collettività! Io voglio essere un autore famoso e acclamato, non ricco magari, ma apprezzato! Altro che Wu Ming 1, 2, ecc… Tsk, pazzi musi gialli. :D

Attendo ansioso il prossimo post. :)

#8 Comment By Gamberetta On 8 gennaio 2008 @ 18:01

@Federico. Quando cerchi su isohunt lui cerca in automatico su mininova, piratebay, ecc.

Per i Wu Ming, è vero, sono strani però non vendono poco:
http://www.wumingfoundation.com/italiano/glasnost2006.htm

Altrimenti non saprei chi altro prendere, gli scrittori italiani più venduti al massimo mettono online qualche raccontino o qualche capitoletto, mai l’opera completa.
A proposito, un racconto “erotico” di Licia Troisi!
Aspiranti porci con le ali

#9 Comment By Angra On 8 gennaio 2008 @ 23:59

“Iniziò a baciarmi con le mani sudate” non è male come immagine! Non l’avevo capito fino a quel momento che il fidanzato Cipo era una creatura aliena ^_^

#10 Comment By Simona On 9 gennaio 2008 @ 11:41

Gamberetta yè-yè, leggiti Kai zen, La strategia dell’ariete. Si trova on-line, completamente scaricabile, ed è stato pubblicato da Mondadori.

#11 Comment By Simòn R. On 9 febbraio 2008 @ 16:22

bello ‘sto articolo, me ne accorgo solo ora. Praticamente mi stai dicendo che se voglio campare, e bene magari, con la scrittura, mi restano non più di 10 anni. SIGH!! Devo sbrigarmi!! ;__;

#12 Comment By Riki On 11 febbraio 2008 @ 22:24

Hai messo in difficoltà mio marito che adesso sta seriamente pensando se vale la pena. Ho però messo la mano sui soldi (per adesso). Sono d’accordo col tuo punto di vista riguardo il copyright, e un fan di eMule.
Ho visto che stai leggendo Christopher Moore. Avresti voglia di scrivere come ti piace (se ti piace)?. Io ho letto Bloodsucking Fiends, A dirty Job e Lamb, e sono stata incantata. Specialmente Lamb mi è piaciuto, e si vede che tra Bloodsucking Fiends e A dirty Job ha imparato un sacco. Domanda da parte: Ma Guy Gavriel Kay è arrivato in Italia? Tad Williams?
D’accordissima su Troisi, non sono neanche italiana, ma che grande cagata.
Ho trovato la serie su Mercy Thompson e stavo pensando se comprarlo o no. Un consiglio? (Per adesso mi sono trovata sempre d’accordo con le tue recensioni, che mi dice che mi arriva un vero consiglio.)
Un libro che secondo me vale la pena leggere è “Tailchaser’s song” di Tad Williams. Anche se la sua serie “Otherland” mi fa perdere la pazienza….
pensieri sparsi……

#13 Comment By Gamberetta On 11 febbraio 2008 @ 22:59

@Riki. Di Moore ho letto Practical Demonkeeping (La Commedia degli Orrori), Tutta colpa dell’Angelo, e anch’io Lamb. Dovevo leggere Coyote Blues ma poi sono stata deviata in altre letture. Parlerò sicuramente per esteso di Moore prima o poi.
Per ora. Practical Demonkeeping: bella l’idea (anche se ho scoperto proprio ieri che è più o meno la stessa di un famoso romanzo gotico, almeno famoso all’estero, Melmoth the Wanderer, di Robert Maturin), ma è un romanzo un po’ dispersivo. Intere sottotrame lasciano il tempo che trovano.
Lamb: bellissimo! Mi ha divertita e in alcuni punti quasi commossa (la storia dello Yeti), il che non è poco. C’è forse una certa fretta nel finale, ma sono dettagli.
Tutta colpa dell’Angelo: l’ho letto subito dopo Lamb perché ritorna Raziel! Anche qui l’idea è carina con Babbo Natale che diventa zombie, però è sfruttata a metà, è un peccato poi che Raziel abbia spazio limitato, con la sua visione surreale e bislacca dell’esistenza riesce sempre a far sorridere.

Per quanto riguarda Guy Gavriel Kay in italiano, emule mi dice:
eBook.ITA.2284.Guy.Gavriel.Kay.La.Strada.Dei.Re.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].rar
eBook.ITA.2304.Guy.Gavriel.Kay.La.Via.Del.Fuoco.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].rar
eBook.ITA.2325.Guy.Gavriel.Kay.Il.Sentiero.Della.Notte.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].rar
eBook.ITA.990.Guy.Gavriel.Kay.Il.Paese.Delle.Due.Lune.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].&.[biblio01].rar
Per Williams solo:
eBook.ITA.1623.Tad.Williams.Il.Canto.Di.Acchiappacoda.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].rar
Ovviamente in lingua originale ce ne sono molti di più.

Per il consiglio non posso dartelo perché non l’ho letto.

#14 Comment By Riki On 12 febbraio 2008 @ 11:18

Wow, allora di Kay c’è la serie di Fionavar. È piena di mitologie nordiche e racconta la storia di un mondo che fa capo di tutti gli altri, dove vengono trasportati 5 ragazzi per un rito da un mago. Una volta arrivati ovviamente c’è tanto in più che solo un rito per far tornare la pioggia, e tutti si trovano nella guerra contro un dio immortale. Una trilogia fantastica, ma bisogna essere di buon umore per leggere Kay. Se no ti viene voglia di ucciderti……che tristezza!
Ma se riesci leggi l’originale, perchè già la traduzione tedesca perdeva tanto.
Lo stesso per “Il paese delle due lune” (che titolo orrendo…) che si chiama Tigana in originale. Due maghi che stanno lottando uno contro l’altro per prendere il potere sul “Palmo”, l’isola che ricorda tanto l’Italia. In mezzo la storia di tutto un popolo che è stato derubato della propria terra come anche del nome del paese. Nessuno se lo ricorda, e nessuno riesce a sentirlo, se non uno del loro paese:Tigana. L’ultimo principe di Tigana si mette a riprendere almeno il nome, per dare una casa al suo popolo. Ma non sarebbe Kay se non ci fosse anche la parte di quel mago che ha invocato l’incantesimo, e che aveva ragioni per farlo.
Te li consiglio fortemente, così ti riprendi dalla Troisi.
Acchiappacoda….è proprio lui. La storia di un gatto che va alla ricerca della sua amica sperduta, raccontato dal punto di vista di un gatto, pieno di sorrisi e fantasy.
Spero che non ti dispiace se ti do qualche idea su cosa vale la pena leggere. :D

#15 Comment By Gamberetta On 12 febbraio 2008 @ 15:16

@Riki. Grazie per i consigli. Scaricherò Kay e Tad Williams, a questo punto in lingua originale, e li metterò in coda di lettura. La storia del gatto m’ispira!

#16 Comment By Riki On 12 febbraio 2008 @ 17:18

Tailchaser è il primo romanzo di Williams e secondo me dopo la serie di “Memory, Sorrow and Thorn” anche il migliore. Ha poi anche scritto altro, ma ne “War of the Flowers” ne “Otherland” mi hanno convinto. (E credimi, anche se si capisce subito cosa sia successo Hushpad, non è lo scopo dela storia. Nella fantasy il viaggio è anche lo scopo *i gamberi ritornano*, e spesso si nasconde male. Qui no.)
Come ho detto, Kay ti fa andare in crisi se sei di pessimo umore, per cui stai attenta. Ma è incredibile quanto riesce a tirare fuori dall’anima di una persona: storie che ti prendono, protagonisti profondi (quasi troppo) e sempre storie chiare, ben organizzate e un linguaggio molto bello. Anche se ogni tanto uno si chiede “PERCHÈ SUCCEDE QUESTO??? PERCHÈ SEMPRE SOLO A UNA PERSONA???” non ti lascia mai senza spiegazioni che puoi credere (accettare…beh, non esageriamo…;-)).
PS: Ho appena visto quel altro commento che ti hanno lasciato riguardo la recensione della Troisi. Credimi, anch’io non mi spiego come abbia fatto a vendere così tanto, ma secondo me una parte è il fatto che autori come Kay, Williams, Moore, Fforde e Pratchett sono apparsi da poco in Italia, e prima c’era solo quel cretino delle pietre di Shannara e la Troisi. Per caso ho letto tutte e due in poco tempo….e si assomigliano troppo. Non prendertelo troppo con questi commenti: La tua recensione è sì molto drastica, ma giusta e neanche esaggerata. Tutte le cose che hai trovato li ho trovato anch’io, e se mi piace leggere Harry Potter (purtroppo è vero) anche se vedo qualcuno che da una pessima recensione, se sono un vero fan o ammetto che hanno ragione (quando è vero), o me ne frego perchè tanto mi piace così com’è, no? Comunque, chiunque scrive che la Troisi sia il massimo della fantasy ha bisogno di una botta in testa.

#17 Comment By Ettore On 6 marzo 2008 @ 21:05

Questo articolo mi ha aperto un mondo. Ora finalmente so come impiegare al meglio il palmare che mi hanno regalato tempo fa.

Volevo anche avvertirvi che alla pagine di download di Microsoft Reader http://www.microsoft.com/reader/it/default.mspx segnalano il dizionario Encarta per Pocket PC come liberamente scaricabile per un limitato periodo di tempo. Io l’ho preso e messo su e per ora sembra tutto ok, nel senso che non ho visto magagne o restrizioni nascoste. Ottimo per cercare termini durante la lettura di un libro in inglese.

E poi una domanda a quelli che usano Mobipocket reader: ma voi vi ci trovate bene? A me sinceramente dà qualche problema, specialmente aprendo la ricerca delle pagine in basso: quando lo faccio capiti che mi cambi pagina da solo… Poi se sposto il puntatore arrivo all’incirca al punto del libro che mi interessa, ma se da lì cerco di andare indietro pagina per pagina rallenta enormemente, in avanti invece tutto ok… Avete anche voi questi problemi? C’è anche da dire che io uso il palmare e quindi Windows Mobile…

#18 Comment By Antonio Segni On 19 luglio 2008 @ 18:04

#19 Comment By Stemby On 4 novembre 2008 @ 04:42

Interessanti i tuoi articoli. Non condivido però per niente la tua posizione sulla pirateria.

Tu stai dicendo che le licenze copyleft sono totalmente inutili: tanto poi è il fruitore a decidere se rispettare le licenze (= il volere dell’autore) o meno. Da autore di contenuti liberi, trovo del tutto inaccettabile questa posizione, che tra l’altro ci danneggia: non c’è alcuno stimolo a rilasciare nuovi contenuti liberi, in questo clima di anarchia totale.

Il mio giudizio sulla pirateria è netto: va debellata. Qualcosa per fortuna si sta finalmente muovendo, e ci spero tantissimo.

#20 Comment By Paolo On 13 dicembre 2008 @ 17:10

Io sono anni che leggo libri sui cellulari….

Ho iniziato con li Nokia N Gage, poi sono passato al 6630 ed ora utilizzo l’I Phone.

Ho anche utilizzato la PSP e la Nintendo DS.

Mi sono sempre trovato una meraviglia, anche se non ho mai trovato un programma veramente fatto bene (e non ci vorrebbe molto, secondo me, a farlo…)

#21 Comment By rocco On 24 dicembre 2008 @ 11:23

Sto cercando i libri di Severgnini e caprarica, non riesco a capire perchè su emule, pur essendo best seller nn si riescono a trovare.

#22 Pingback By RACCOLTA DI ROMANZI SCACCHISTICI – SCENEGGIATI DA DIVERSI REGISTI… | hilpers On 18 gennaio 2009 @ 14:42

[...] 2008 07:26:52 GMT, sonatine ha scritto: Non ho capito che cos’e’ la Blue Book. sonatine http://fantasy.gamberi.org/2008/01/0…ione-gratuita/ In pratica e’ una collezione di e-book scaricabili con e-mule. Ciao! Arcangelo [...]

#23 Comment By MacZap On 21 gennaio 2009 @ 07:22

Ciao Gamberetta,

a proposito di pirateria, sono convinto che il miglior modo per abbatterla sia di mettere a disposizione una grande quantità di titoli a prezzi irrisori. Questa mia convinzione mi è stata rafforzata nel giorno che mi son preso l’iPod Touch. Per questa piattaforma sono disponibili decine di migliaia di applicazioni, la stragrande maggioranza delle quali costano solo 79 centesimi. A questo prezzo non mi passa neppure minimamente per la testa di andare a cercare la stessa applicazione piratata (semmai esiste…).
Se nel campo editoriale esistesse una analoga disponibilità a prezzi ugualmente bassi, e con una accessibilità estrema, ecco che non varrebbe neppure la pena di andare a cercare fonti alternative.
Per quanto riguarda la tecnologia e-ink vollevo sottolineare un dettaglio che ti è sfuggito. I dispositivi e-ink hanno un’infinità di difetti: sono lenti, costosi, solo in b/n, dedicati solo ad una funzione. Ma hanno un vantaggio, uno solo, ma infinitamente grande. Non rovina la vista! Come ben sappiamo, gli schermi tradizionali, con la loro luminosità, lo sfarfallio e l’emissione di radiazioni spurie, hanno ripercussioni sulla vista, e anche la legge 626 fissa dei limiti per la persistenza davanti ad uno schermo.
L’e-ink non provoca danni. Non più di quelli che provoca un foglio di carta stampata, perché, in effetti, è tale. Questo ci permette di leggere per ore e ore senza rischiare uno dei nostri beni più preziosi.
Sono un felice possessore di un iLiad ed un Cybook, e non riuscirei più a leggere su un Palm come per anni ho fatto.

MZ

#24 Comment By Paolo On 2 febbraio 2009 @ 11:57

Vorrei entrare nella discussione non con argomenti, ma con l’esempio di come mi sto muovendo come promotore dell’appena avviato P.G. Kien Project( http://www.pgkien.net: così il commento funziona anche da mini spot). Nel sito sono disponibili gratuitamente i pdf di due romanzi tra loro molto diversi (romanzo storico e poliziesco in forma di dialogo); i pdf non sono uno per libro ma di più, con la possibilità di scegliere (o scaricare tutte) le versioni che si differenziano per copertina e/o font. Sempre dal sito è poi possibile acquistare le versioni cartacee in confezione regalo – una scatola nera, con tavole fuori testo e un cd contenente tutti i pdf di cui sopra. L’idea è quella di sfruttare le potenzialità creative dei formati sia digitale che materiale del libro (il progetto prevede la possibilità di chiedere personalizzazioni del file digitale); con una componente di piacere di ritorno all’artigianato: il primo dei due romanzi, Il segreto del poeta, è un classico libro di carta edito da un vero editore (cui io ho aggiunto le tavole fuori testo e il cd; mentre il secondo, Disumanità, è tutto fatto in casa e realizzato con pagine non rilegate, tavole fuori testo, due copertine diverse preparate da me, “certificato di proprietà” con indicazione del numero progressivo di edizione e, per finire, alcuni piccoli oggetti profumati che immagino scelti dalla protagonista del romanzo.
Il mio tentativo è quello di integrare i due formati senza aggrapparsi a nessun copyright; il prossimo progetto dovrebbe includere anche la versione audio.
Alla prossima
PG

#25 Comment By Francesco On 12 maggio 2009 @ 19:35

Grazie delle spiegazioni, metterò questo sito nei preferiti per ritrovarlo comodamente.
Io preferisco il formato PDF perchè, battendo Ctrl+Maiusc+H inizia a muoversi il teso verso su o verso giù, usando le freccette si aumenta o si diminuisce la velocità di scroll.
E’ comodissimo per leggere un libro con le mani dietro la testa, comdamente in poltrona senza toccare il compu.

Il PgDwn/Up funziona sempre, anche durante lo scrolling automatico.

Per uscire basta Esc.

Bè forse sono cose ovvie, però a me non le ha dette nessuno, e le ho dovute scoprire da solo.
Saluti.
Francesco

#26 Comment By adriano On 13 maggio 2009 @ 08:03

Sul diritto di autore suggerisco di leggere il pezzo di ieri “Se 50 anni di copyright vi sembran pochi”, nelle news di Lavoce.info.

#27 Comment By Fos87 On 18 maggio 2009 @ 10:37

Io sono una “feticista della carta stampata”, una di quelle persone che ama sfogliare un libro, sentire la carta sotto le dita, farsi solleticare il naso dall’odore di polvere e inchiostro; prego con tutto il cuore che i libri “tradizionali” non spariranno mai, ma chi può dire come andranno le cose.
Ammetto però che il digitale può essere una grande risorsa per i piccoli autori, destinati a sparire dalle librerie in circa un mese soppiantati dai vari Moccia e company, senza contare l’opportunità di conoscere autori che in Italia non sono ancora arrivati. Ad esempio mio fratello è un fan sfegatato di Nagaru Tanigawa, uno scrittore giapponese sconosciuto da noi.

#28 Comment By Gamberetta On 18 maggio 2009 @ 17:03

@Fos87. Nagaru Tanigawa lo conosco anch’io. È l’autore delle light novel di Haruhi Suzumiya che non sono male.
E qui c’è un altro particolare da aggiungere, oltre a quello elettronico contro cartaceo: Tanigawa lo puoi conoscere perché illegalmente è stato tradotto in inglese e italiano (anche se adesso di molti suoi romanzi c’è una traduzione ufficiale in inglese).

#29 Comment By Fos87 On 19 maggio 2009 @ 08:40

La traduzione amatoriale era compresa nei pregi del magico mondo di internet: trovo molto bello che qualcuno si prenda la briga di fare un lavoro così, non retribuito e lungo (oltre che dannatamente difficile, dato che parliamo pur sempre di giapponese), in nome di una maggiore libertà di comunicazione. In questo modo, oltre che libri, si possono conoscere anche fumetti, telefilm e anime mai arrivati in Italia.
Però la carta è la carta. Tra duecento anni che cosa ritroveranno tra le antiche e misteriose macerie di una civiltà scomparsa? I libri cartacei o la versione digitale? Scherzi a parte, il digitale ha degli indubbi vantaggi quando si parla di preservare la memoria immediata di un testo, ma a lungo andare i file spariscono molto più facilmente della carta.

Ps: secondo mio fratello Nagaru Tanigawa è una donna.

#30 Comment By Lo Zeno On 19 maggio 2009 @ 18:10

@Fos87: non è esatto. I file si deteriorano velocemente su supporti magnetici o elettromagnetici (hard-disk, flash card, schede SD, floppy, nastri, et similia), ma non tanto perché si deteriorino “i files” quanto perché si deteriora il supporto (e perché un supporto magnetico o elettromagnetico è estremamente suscettibile ai cambiamenti dei campi magnetici attorno, ed anche la luce solare induce cambiamenti magnetici).

Al contrario, su un supporto ottico o su un supporto inciso durano molto più della carta. La carta è vulnerabile all’umidità e alle muffe, al calore, al fuoco, al sole (l’inchiostro sbiadisce e scompare), alla polvere, agli insetti ed ai topi (che la rosicchiano), al freddo (che sbriciola la carta), alla decomposizione. Un CD è molto meno vulnerabile: puoi immergerlo in acqua, e non si altera, le muffe non lo intaccano, il calore lo intacca solo se MOLTO elevato, il sole NON cancella i dati, la polvere (se tolta prima di infilare il CD nel lettore) non causa danni, insetti e topi non sono inclini a mordere un pezzo di plastica e metallo, il freddo non lo deforma, e ovviamente non si decompone.

L’unica incognita, in questo caso, è sapere se chi nel futuro li ritrova sarà in grado di costruire un lettore adatto al supporto, e se sarà in grado di capire quale codifica usiamo nei nostri supporti (ma non è niente di più complicato del capire una lingua morta).

I testi scritti degli antichi sono arrivati fino a noi perché erano su pergamena, tavole di argilla, pietra, papiro, supporti molto più spessi, robusti e resistenti della semplice carta: basta pensare che un papiro immerso nell’acqua non si sfalda, mentre la carta attuale sì.

#31 Comment By Drest On 20 maggio 2009 @ 00:14

veramente cd e dvd soffrono MOLTO il calore.
senza contare il fatto che i dvd “casalinghi” hanno una vita media di non più di 2-3 anni, dopodichè iniziano già ad essere pieni di errori.

bisogna iniziare ad usare le memorie a stato solido in maniera massiccia (già si fa, ma bisogna renderle la norma: se si deve stare sul digitale, stiamoci del tutto e lasciamo perdere la tecnologia ottica)

#32 Comment By Landar On 23 maggio 2009 @ 21:21

Ciao Gamberetta, volevo chiederti se posso riportare parte di questo articolo (Gli Ebook ed i lettori e-ink) sul sito Colombo Reloaded.
Mi è sembrato interessante e vorrei che altre persone potessero leggerlo.

Ciao.

#33 Comment By Gamberetta On 23 maggio 2009 @ 21:39

@Landar. Non c’è problema, fai pure.
Prova magari a leggere anche l’articolo Sul Copyright e la recensione del Cybook, forse ti possono interessare.

#34 Comment By Landar On 23 maggio 2009 @ 21:59

Grazie Gamberetta, li ho già letti. Magari se me ne dai il permesso, il propongo a Colombo R. (Era questa la mia intenzione, di promuovere gli Ebook partendo dall’ inizio).Per quanto riguarda tutti gli altri tuoi articoli li leggerò tutti, prima però devo leggere il nuovo libro di una scrittrice emergente intitolato “Le Avventure della Giovane Laura”.(Appena scaricato).

#35 Comment By Gamberetta On 23 maggio 2009 @ 23:22

@Landar. Anche se non l’ho mai formalizzato, i testi degli articoli sul blog è come se fossero con licenza CC. Li puoi riprodurre liberamente, a patto di mantenere l’attribuzione.

#36 Pingback By Seven Heaven » Blog Archive » Ebook e ebook-reader: vediamoci chiaro. On 16 luglio 2009 @ 15:48

[...] di tutto segnalo l’ottimo articolo di Gamberetta: Ebook e Distribuzione Gratuita e la sua recensionedel Cybook: Il mio Lettore di ebook!. Sempre di Gamberetta è: Come creare un [...]

#37 Comment By Re Ratto On 29 gennaio 2010 @ 20:02

Ciao Gamberetta, una curiosità molto pratica riguardo al download “illegale” dei libri, e più precisamente alle “raccolte” da te citate (Biblioteca del brivido ecc.): gli archivi disponibili comprendono lo stesso contenuto in 4 formati differenti, ma riguardo all’edizione di riferimento? Nessuna indicazione sulla traduzione? Insomma, questi testi, da dove vengono?

#38 Comment By Arha On 30 gennaio 2010 @ 12:54

Io ho atteso tanto…ma finalmente lo zio Steve ha smollato il tablet dei miei sogni, che diventerà presto il mio lettore di ebook: l’ipad!
Credete che l’ibook store aprirà mai anche qui in italia, o, come è successo per le serie tv, che gli americani scaricano in hd subito dopo la prima messa in onda televisiva mentre qui da noi sono solo piratabili, ci sarà forte opposizione?
Qualcuno di voi è interessato all’ipad?

#39 Comment By Re Ratto On 30 gennaio 2010 @ 18:27

@ Arha: purtroppo l’iPad ha due gravi pecche:
- non è dotato di tecnologia E-Ink, dunque leggere un ebook su iPad equivale più o meno a leggerlo su monitor/schermo dell’iPhone. Non esattamente il massimo.
- in Italia eBook store non sarà presente, per lo meno non al lancio. Quindi, molto probabilmente l’iPad “italiano” non potrà funzionare da letore eBook.

#40 Comment By Arha On 30 gennaio 2010 @ 19:59

@Re Ratto
Io purtroppo ho un occhio sano e l’altro con cornea trapiantata, da quando ho fatto il trapianto non so perchè, ma leggo molto meglio sugli lcd piuttosto che sulla carta…pensa che già adesso leggo i pdf dall’iphone, che però è un po’ piccino, purtroppo. Diciamo che il fatto che non sia un e-ink per me è il massimo…per lo store, mi spiace come al solito constatare che i miei soldi non sono graditi, ergo scaricherò dei sani libri in pdf via torrent. :P

#41 Comment By Anacarnil On 31 gennaio 2010 @ 20:28

@Arha
Piuttosto curioso quello che dici. L’e-ink nasce proprio per dare facilità di lettura che gli schermi tradizionali emittenti luce non danno. Gli occhi umani, bene o male, dovrebbero funzionare tutti uguali.
Anch’io ho problemi a una cornea , e per me l’e-ink è un balsamo notevole. Leggere su un LCD o un CRT per qualche ora letteralmente mi uccide.

Personalmente ritengo l’i-pad una via di mezzo tra un tablet-pc e un e-reader, senza essere né l’uno né l’altro. Spero che non sia questa una via che l’elettronica di consumo debba prendere.

#42 Comment By Arha On 31 gennaio 2010 @ 22:16

@ Anacarnil
In realtà il problema è una lasik (sai, quelle sicurisssssime operazioni per elimnare la miopia) andata a male…insomma, per vedere bene ho bisogno di tanta luce, per cui posso leggere sugli lcd per ore, mentre la carta e gli schermi poco illuminati mi danno alla testa. Comunque, per me l’ipad è ottimo per tutte le persone scarsamente informatizzate; tanto per dirne una, sicuramente lo regalerò a mia madre.

#43 Comment By Anacarnil On 1 febbraio 2010 @ 18:55

Ah capisco. Beh, io sullo schermo e-ink leggo se è ben illuminato :) Tanto più che il mio iLiad ha purtroppo uno sfondo troppo grigio, mentre altri modelli (ma anche altri iLiad) sono molto più chiari e leggibili.

#44 Comment By Andrea On 1 novembre 2010 @ 17:51

C’è una nuova collana di ebook su Emule, SoftBook. Non ha ancora molti libri, credo – finora ho scaricato quelli di Diana Wynne Jones, Il castello errante di Howl e il seguito. Sono fatti bene.

#45 Comment By Gamberetta On 1 novembre 2010 @ 18:51

@Andrea. Nel frattempo sono uscite molte altre collane di ebook: qBooks, MyBookLibrary, Everbook, FSBook, iPBook, ecc. Prima o poi scriverò un articolo dedicato nello specifico all’argomento.

#46 Comment By Tom On 1 novembre 2010 @ 19:16

Allora già che ci sono segnalo questo:
http://www.gutenberg.org/wiki/Main_Page

#47 Comment By Odo On 27 novembre 2010 @ 18:38

Ho letto con interesse tutti i vostri commenti.
Per fare una prova di lettura di un ebook ho appena scaricato il file “bluebook 0322 ita wagner karl edward conan e la strada dei re.zip”, il file scompattato è un “setup.exe” con quale programma si deve aprire?
Grazie

#48 Comment By Gamberetta On 27 novembre 2010 @ 19:38

@Odo. Non lo devi aprire. Hai scaricato una release contraffatta. Gli ebook non sono eseguibili, sono sempre documenti (.doc, .rtf, .odt, .pdf, .html, .epub, .mobi, .prc, .txt, .chm, .lit), mai file .exe.

#49 Comment By tasso barbasso On 27 novembre 2010 @ 20:25

@Gamberetta.

Cosa puo’ accadere eseguendo un file del genere?

#50 Comment By Il Guardiano On 28 novembre 2010 @ 01:09

che probabilmente è un virus.

#51 Comment By tasso barbasso On 28 novembre 2010 @ 12:23

@Il Guardiano.

Ossia un probabile danno al sistema operativo?

#52 Comment By Il Guardiano On 28 novembre 2010 @ 13:23

danno o compromissione.
dipende da che “tipo” di virus è.
In genere rubano password e cose del genere…

#53 Comment By tasso barbasso On 28 novembre 2010 @ 14:04

Grazie per l’infrormazione!

#54 Comment By Ottavia On 27 marzo 2012 @ 10:55

Complimenti, davvero uno splendido articolo.
mi sono avvicinata da poco agli ebook (anche se continuo a preferire la carta) e cercando in rete ho trovato una “collezione” (non saprei esattamente come definirla). questo è un esempio: TIR1216 Bernard Cornwell – I re del Nord.rar
volevo sapere se per caso hai informazioni su questa collana. mi sembra sia fatta molto bene e mi piacerebbe scoprire che esiste un catalogo o qualcosa di simile.
grazie!

#55 Comment By Shei On 25 dicembre 2012 @ 18:31

Ciao Gamberetta, ho letto con interesse il tuo articolo e la penso esattamente come te sul copyright, ovvero che il fatto di poter guardare o leggere o ascoltare prima di acquistare ti aiuta a spendere soldi sulle cose per cui va le davvero la pena. Ho appena acquistato un ereader e penso che in questo modo non spenderò più soldi inutilmente su libri per cui non ne vale la pena (tipo le brutte edizioni italiane dei libri di george martin, i primi tre li ho letti tutti sul portatile).

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#57 Comment By Saverio On 14 febbraio 2013 @ 11:30

Gran bell’articolo :)
del 2008 ma ancora attuale…


URL dell'articolo: http://fantasy.gamberi.org/2008/01/07/ebook-e-distribuzione-gratuita/

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