La Fogna dei Commenti
Problema: negli ultimi tempi il livello dei commenti è sceso tanto che le pubblicità del viagra bloccate dal filtro anti-spam sarebbero più interessanti. Per ogni commento semi intelligente ci sono pagine e pagine di spazzatura. Perciò ho deciso di cambiare politica riguardo ai commenti.
I commenti Off Topic (fuori argomento) non saranno più accettati.
I commenti contenenti insulti ad altri commentatori non saranno più accettati.
* * *
Partiamo dagli insulti. Da ora in avanti, le uniche persone che possono essere fatte oggetto d’insulti, allusioni, ingiurie, minacce e quant’altro di carino, sono le seguenti:
- me stessa (Gamberetta).
- Capitan Gambero.
- Bubba.
- Signor Stockfish.
- L’autore del romanzo oggetto della recensione in esame, se l’articolo è una recensione.
FINE. Se volete insultarvi tra di voi andate da un’altra parte. Grazie.
I commenti fuori argomento. Qui mi devo affidare all’intelligenza di ognuno, ma se non vi dimostrerete abbastanza furbi, ci penserò io per voi. E visto che molti dimostrano l’acume di un criceto, farò qualche esempio:
«Gamberetta dice che Il Talismano del Potere è brutto, vuol dire che Gamberetta è scema!!!» (questo è un commento idiota, ma è in argomento, sarà accettato).
«Gamberetta non dovrebbe insultare gli autori, perché è maleducazione.» (questo è un commento altrettanto idiota, e in più non è in argomento perché non riguarda né il romanzo né la recensione dello stesso, bensì la “filosofia” di Gamberetta, tale commento non sarà accettato).
«Gamberetta non può criticare la Troisi quando lei scrive recensioni tutte sgrammaticate!!!» (non importa se l’affermazione sia vera o no, questo commento non sarà accettato perché non riguarda la recensione, ma in generale il mio modo di scrivere).
«Gamberetta è cretina, perché ha scritto “o avuto” senz’acca nel terzo paragrafo della recensione.» (questo commento è specifico alla recensione in esame, e non solo sarà ben accetto, ma mi scuserò e correggerò subito l’errore).
I commenti non accettati non saranno cancellati. Odio la censura, non cancellerò mai niente, bensì sposterò i commenti incriminati dall’articolo originale a questo, che non a caso è chiamato Fogna dei Commenti. Lo spostamento non sarà “in tempo reale” perché né io né mio fratello siamo tutto il giorno davanti a un PC, non di meno, appena ne avrò la possibilità provvederò. Perciò se sapete che il vostro commento è fuori argomento, potete metterlo direttamente qui, tanto ci finirà comunque.
Qualche altra noticina:
Se ho scritto qualcosa che non vi piace e volete farmi cambiare idea, l’unica possibilità è attraverso un ragionamento con basi logiche e documentate. Insulti, minacce, ripetizione ad nauseam, vanto di titoli accademici e non, precetti religiosi o filosofici: niente di tutto ciò mi fa né caldo né freddo.
Se commette degli errori di ortografia nel commento, NON scrivetene un altro per correggervi. NON CE N’È BISOGNO. A meno che il commento non sia del tutto sgrammatico, tanto da risultare incomprensibile, lasciatelo così com’è. Sbagliare a digitare capita a tutti e non c’è niente di male. Ciò non toglie che spendere un paio di minuti a rileggere, o magari installare lo spellchecker per la lingua italiana dentro Firefox male non vi fa.
Non è difficile, persino per una fan della Troisi!!!
* * *
E già che ci siamo parliamo dei furboni che commentano con nick diversi, dicendo la stessa cosa. Uno degli ultimi esempi:
mitoancess & amiketti. Clicca per ingrandire
Ora, io non so se “Pamy & Moldy” e “mitoancess” siano la stessa persona, o gente diversa che usa lo stesso computer. Non lo so e non m’interessa. PIANTATELA CON QUESTI GIOCHINI. Non è la prima volta che succede, finora sono stata tollerante, ma davvero non c’è nessuna ragione per la quale uno non possa esprimere la propria opinione, per quanto rude, senza spacciarsi per tre persone diverse contemporaneamente. D’ora in poi, quando beccherò qualcun altro a fare ‘ste cose, farò un’eccezione ai miei principi e cancellerò i suoi commenti.
Infine, ricordo che in fondo a ogni pagina e nella sidebar a destra c’è l’indirizzo di posta elettronica con il quale potete contattarmi in privato: usatelo pure per qualunque argomento, meglio una mail in più (anche d’insulti) che non un commento a vanvera che non c’entra un tubo.
Spero di essere stata chiara, ma se avete dubbi chiedete.
EDIT: per maggiori informazioni sulla politica dei commenti di questo blog, consultate l’apposita sezione nella pagina delle FAQ.
Approfondimenti:
La Cloaca Massima, una delle più antiche fogne del mondo
Scritto da Gamberetta •
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27 agosto 2011 alle 00:12
Oh adesso caratteristica del Fantasy è il bene e il male con le maiuscole… scemo io che pensavo che la caratteristica del Fantasy fosse appunto l’elemento fantastico. Bisognerà avvisare Martin, Swanwik, Gaiman, Pratchett e chissà quanti altri che loro non stanno scrivendo fantasy ma un’altro genere, ne saranno di sicuro sollevati.
Ma forse sono io che interpreto male in quanto bambino dell’asilo giusto? Chiaro non ho passato anni a bagnomaria nell’arte.
Una curiosità, ma “arte” sarebbe?
Ah giusto per smontare ancora di più le tue stupide argomentazioni sul lieto fine, nel ciclo delle Cronache di Narnia mi pare che Lewis se ne freghi altamente di quello che dici tu sui finali, tant’è che l’inizio del primo libro (sia che tu intenda come primo “Il nipote del mago” o “Il leone, la strega e l’armadio”) viene concluso solo alla fine dell’ultimo. Sto bambinetto dell’asilo di Lewis ha scritto proprio una porcata, (e su questo potremmo essere d’accordo se non fosse che io lo dico basandomi su ben altre argomentazioni) strano che le sue opere invece non siano così invise alla Santa Romana Chiesa come dovrebbero invece essere.
26 agosto 2011 alle 23:41
@Tapiroulant
gli angeli gay per me sono stati EPICI!
26 agosto 2011 alle 23:40
sono tipo tre o quattro post in cui continui a dire che qua noi siamo infantili,o chiusi di mente,o che siamo una setta di pseudo lettori del fantasy e che te ne vai(e in maniera sott’intesa,che ci disprezzi).
dunque perchè rimani?
26 agosto 2011 alle 23:20
La cosa grave è che non dovrebbe dar fastidio solo ai cattolici; personalmente me ne infischio della dottrina dei singoli, amo il F. per come si propone, ed odio ogni qual volta lo si tiri per la calzetta da una parte o dall’altra. Una bella storia è quel che è; ma se fiuto una tua volontà (perbenista o malevola è uguale), il libro può rimanere dov’è…
Dire che il F. abbia di per sé mitologia, non significa fare sermoni: significa prender coscienza del fatto che bene male si scrivono solitamente con la maiuscola… può vincere anche il secondo, in una bella storia. Purché bella. Se c’è un motivo fra tutti per cui questo F. per me non è F., è proprio perché fiuto una forte volontà degli autori sul pubblico. Volontà di compiacere o altro, è uguale.
Lovecraft era dichiaratamente ateo, Poe praticamente idem, Calvino lo stesso (per i primi due, parliamo di autori morti poveri in canna, perché si dà il caso che spesso la vera arte non sia sempre così casualmente appoggiata dal mercato); credo di essere stato un tantino frainteso. Il problema è cosa è arte e cosa no; ma per sapere (per SENTIRE) se una storia è degna di essere (è chiamata dalla Storia con la s maiuscola oppure no -non solamente da un pubblico, che ci si mette il tempo di mettere assieme due troll, come dite voi in trollesco), bisogna essere nati a bagnomaria nell’arte e restarci… e anche molto più di questo. Ma questo è un sito dove non si parla di arte, perché la si frequenta come io frequento il prosecco. Si parla di chi è o non è troll, dunque livello asilo. Pertanto gl’argomenti scarseggiano e si fa finta di nuotare in una piscina quando avete sì e no una pozzangheretta, pure con un po’ di fanghiglia in fondo… Tenetevela.
26 agosto 2011 alle 22:51
Beh, pero´ posso capire che un finale in cui due dodicenni scopano nel giardino dell´Eden (dopo aver accidentalmente ammazzato Dio) mentre in sottofondo un angelo omosessuale ammazza un prete, possa dare fastidio a qualche cattolico.
Io ai tempi l´ho trovato spettacolare :D
26 agosto 2011 alle 22:15
Oh santo Chtulhu, scusatemi se continuo a feedare questo che è chiaramente un troll.
TU tiri fuori dal nulla HP con una critica che non sta né in cielo né in terra, non hai detto che è scritto male, che la rowling non segue le regole di buona scrittura o altro, hai scritto che HP fa schifo perché è blasfemo (copyright GL), inviso al Papa e in quanto tale al Signore. Ti è stato risposto che erano un sacco di cavolate, non demordendo hai detto che era una questione di temi trattati, ti è stato detto che anche quella era una cavolata visto i temi che tratta HP, al che tu ti sei attaccato a sta menata del lieto fine.
1) non sta scritto da nessuna parte che il lieto fine sia obbligatorio
2) non sta scritto da nessuna parte che il lieto fine sia quello che dici tu
3) il fatto che in HP non ci sia il lieto fine che TU ritieni ci debba essere e che TU ritieni debba avere quelle modalità non significa che sia un brutto libro.
Ora smetti di fare la vittima dei fanboys di HP perché qua non lo è nessuno, semplicemente a me come ad altri non piace che un libro venga denigrato con argomentazioni insulse e prive di ogni logica, ti avrei risposto con lo stesso tono se avessi usato le stesse argomentazioni per dirmi che Wunderkind fa cagare (e Wunderkind FA CAGARE).
NdA: non sono un fan di HP, la saga mi è piaciuta ma non in modo particolare, se un giorno qualcuno dovesse dirmi che fa cagare con delle argomentazioni serie non mi farebbe né caldo né freddo ma se questo è tutto quello che hai da dire contro HP faresti meglio a tenertelo per te perché non starebbe in piedi neppure per stroncare Unika o Ancess
26 agosto 2011 alle 21:41
ho riletto la parte che hai scritto a gamberetta, avevo letto male,quindi puoi cancellare la primissima parte che ho detto.
ciò non toglie però che ti sei messo a citare harry potter e si è finito a parlare di harry potter, ma potevi anche parlare della storia infinita e noi avremmo risposto sulla storia infinita.
su alcuni autori ammetto di non sapere niente,ma prima di dire che hanno una trama eretica avrei almeno il buon gusto di tacere o di andarmi a leggere la loro produzione. ma infatti nessuno qui ha detto di essere il sacerdote della casta del fantasy, c’è chi è lettore fantasy occasionale e chi invece legge solo fantasy,ma qui nessuno ha nemmeno detto che il fantasy parte da harry potter.
insomma qua i commenti infantili non sono i nostri.
26 agosto 2011 alle 21:36
dan, gamberetta non ha assolutamente parlato di harry potter, quindi non vedo perchè debba mettere in mezzo lei.
ha letto solo il primo libro,che è diciamo semplicemnete un assaggio di tutto (del resto,come lui sta scoprendo quel mondo,così pure noi, non possiamo pretendere che lo veda in tutte le sue sfumature da subito).
sì dan,parliamo due lingue diverse.
perchè tu continui a citare il primo libro(che manco hai finito)come se fosse unico,quando invece è un settimo della storia. quindi non ha proprio alcuna finale vero e proprio. è come un enorme capitolo,non un libro a se stante.
quindi la tua polemica a riguardo non la capisco.
la sua “famiglia”con cui si ritrova non andrà mai bene perchè sono troppo diversi, zia petunia poi rosiga da morire perchè era invidiosa della sorella strega e tentò pure di entrare a hogwarts senza riuscirci, così come detesta harry e la sua cicatrice perchè sono la testimonianza della morte di sua sorella,a cui voleva bene.
volevi un finale “volemossse bene”?beh,non sempre è così.
e non tentare di farti figo perchè “conosci il grande tempio del fantasy”,perchè pure a me ende piace moltissimo, non è che una cosa escluda l’altra. tra le tante cose questo non è nemmeno il topic su harry potter,ma nihal del vento,quindi il fatto che i tuoi commenti siano parsi fuori luogo (visto che non hanno alcun fondamento)non è perchè sia un blog su harry potter sotto mentite spoglie,ma perchè è un blog di critica,e la tua critica, ribadisco il termine già usato, è sterile in quanto fondata su valori che TU hai e che pretendi condividano anche gli altri.
26 agosto 2011 alle 21:09
a gamberetta: tu hai un blog, hai il ‘dovere’ di documentarti… ma se ognuno di noi, dovesse indottrinarsi su tutto ciò che passa il convento, non è che non s’arriverebbe alla fine del mese: non s’arriverebbe e basta!
Vorrei sapere: HP a parter… sapete di Fantasy? Di quello ‘storico’… perché sennò vi conviene dire che è un sito per stimatori di HP, o dire a chiare lettere che per voi il F. parte da lui… S’eviterebbero queste disquisizioni, incomprensioni, astio immotivato ecc.
Da una parte comprendo: io sono stato ‘battezzato’ dai fumetti di J.Bushema, e per me il F. è altro… però, non bisogna essere troppo chiusi in una sola ed unica cosa. Diverrebbe sterile il sito, no le mie critiche.
Dal gusto che ha, mi sembra navighiate F. nipponico e HP, ma questo esclude io direi il Grande Tempio del vero F., che negli autori citati trova le sue fondamenta… Un caro saluto e non ce l’ho con nessuno.
26 agosto 2011 alle 20:47
Harry è un orfano, vive in città con la famiglia della zia che detesta e da cui è detestato, non ha amici e vive isolato dal mondo. Il giorno dopo il suo compleanno Harry scopre che i suoi defunti genitori avevano dato come lascito testamentario che lui frequentasse Hogwart, il miglior college privato d’Inghilterra, e parte verso questa “avventura”. Tra molte vicessitudini Harry conoscerà amici, rivali e mentori e non si sentirà più isolato dal mondo e solo. Alla fine dell’anno scolastico torna a casa e non vede l’ora di tornare a scuola per ritrovare i suoi compagni.
No so che lingue parliamo, ma evidentemente due diverse… perchè qst è qll che t’ho scritto io: ho solo detto: il lieto fine, se le premesse sono incomprensioni familiari, è COMPRENSIONE FAMILIARE.
O ricominciamo coi temi di prima elementare? Non ve l’hanno isnegnato che la conclusione deve rifarsia alla premessa…?
NON c’è un lietofine se dici che vuole tornare a scuola: L’HO SCRITTO PRIMA! Che vuole tornarci… Il fatto è che se risolvi il problemuccio non la tiri lì 15 anni a scassare i marroni a me e a mutarli geneticamente a voi…
Preferirei o la fogna, o la depennatura di tutto ciò che ho scritto (please!). Rimango solo se c’è un volontario che si faccia interrogare su un argomento a piacere su Tolkien, Howard, Lovecraft, Poe, Ende…
26 agosto 2011 alle 18:39
Vorrei chiarire un equivoco: rispondo all’ultimo msg e a tutti.
Non cerco recensioni o amicizie.
E’ che abbracciamo evidentemente (noto solo alcune) delle prtoeste inerenti al fantasy, e c’ho messo del mio pensando di essere fra gente che condivide in toto la mia repulsione per tutto ciò che la libreria offre.
Non è così, pertanto spostatemi in fogna o dove volete.
Se abbiamo letture di provenienza diverse, è chiaro che anche le mie cose non saranno capite; peggio, possono essere fraintese.
Ne L’EdGR io faccio un discorso sull’immedesimazione del lettore che finora non è stato mai affrontato: solo con uno oscenario surrealista si poteva affrontare, dacché l’interpretabilità del testo è il punto di forza dello scritto e l’unico modo per fare del lettore un vero protagonista.
E’ Tolkien che incontra Joyce, altro che manuali; ma trovo inutile afforntare in maniera adeguata l’argomento con tutto quello che s’è creato stamane…
Chiedo a gamberetta di cancellare (ove possibile) le mie comparsate, e vedrò se esistono blog con estimatori di Howard, Tolkien, Lovecraft e soprattutto Ende… Chiedo scusa per la svista, ciao.
26 agosto 2011 alle 17:18
@ dan:
letto il tuo racconto.
complimenti vivissimi per la fervida fantasia.
peccatto che la lettura è parecchio pesante e poco scorrevole…
ti consiglio di approfondire i consigli di Gamberetta e magari qualche manuale che ha recensito…
poi magari, facendo una revisione “massiccia” riuscirai a trovare uno stile che risalti meglio la storia.
in bocca al lupo.
26 agosto 2011 alle 17:17
@gamberetta
a ‘sto punto ti tocca leggere tutta la saga e commentarla. u.u
no scherzi a parte, io voglio sottolineare che non sto difendendo a spada tratta harry potter perchè mi piace (anche,ovvio),e non perchè io sia fascista(MA LOL),ma perchè è una critica veramente sterile.
pure avessi detto “nihal la terra del vento fa schifo”senza manco averlo letto e senza darmi motivazioni,mi sarei incazzata uguale…e sì che nihal mi fa schifo XD(ma ho letto tutta la saga prima di poterlo dire).
26 agosto 2011 alle 16:47
Hai letto il mio commento a metà e ovviamente non hai capito un tubo. Il lieto fine nel primo volume di HP c’è.
Guarda ti riassumo il libro così è più facile per te capire:
Harry è un orfano, vive in città con la famiglia della zia che detesta e da cui è detestato, non ha amici e vive isolato dal mondo. Il giorno dopo il suo compleanno Harry scopre che i suoi defunti genitori avevano dato come lascito testamentario che lui frequentasse Hogwart, il miglior college privato d’Inghilterra, e parte verso questa “avventura”. Tra molte vicessitudini Harry conoscerà amici, rivali e mentori e non si sentirà più isolato dal mondo e solo. Alla fine dell’anno scolastico torna a casa e non vede l’ora di tornare a scuola per ritrovare i suoi compagni.
Nota: è esattamente la trama di Harry Potter e la pietra filosofale, è bastato togliere ogni accenno alla magia di qualsiasi tipo.
Risponde alla tua richiesta di un lieto fine? Si
Risolve i problemi del protagonista esplicati ad inizio libro? Si
Tra l’altro hai letto solo metà del libro come fai a dire che alla fine non ha risolto un tubo? Magari dovresti leggerla la fine prima di dire una cosa del genere.
26 agosto 2011 alle 16:22
beh la frutta è marcia e tu lo sai e lo vedi, invece tu parli di una trama inesistente.
tralasciando il fatto che alla fine della saga lui ha risolto anche i problemi di cui parli tu,ma il suo mondo non è affatto irreale, è realissimo e ben innestato nel nostro!
26 agosto 2011 alle 16:19
Scusa, ho letto solo fino a metà -te- e anche il libro- perché già ho capito dove vai a parare: mi parli di ciò ch’è nel mezzo…
Non hai capito il punto, speravo nella chiarezza: tu puoi risolvere le questioni che vuoi, nel mezzo, ma se alla fine la storia non conosce una fine (se ritorni a casuccia, e nessuno dei tuoi problemi -familiari, ovvio- è risolto), mi puoi parlare di voltalamorte, nilla pizzi e i tiromancino… La storia di per sé non ha una fine -un lieto-fine: è quello di cui hanno bisogno i ragazzi…
Evitiamo poi la pubblicità al classico: se non l’hai visto, non puoi dire, perché con lo stesso metro dovremmo assaggiare tutta la frutta marcia d’ogni mercato italiano e estero.
Cmnq, già sapevo come andava a finire, e io tornando troverò commenti fino alla prossima saga che spero non parta. Buona vita a tutti.
26 agosto 2011 alle 15:51
appunto ezio, ormai è chiaro che non l’ha letto, e concordo con ciò che hai detto!
26 agosto 2011 alle 15:29
E’ chiaro Dan da quello che hai scritto che non hai letto la saga di HP.
Il problema iniziale del ragazzino emarginato (che è solo, incompreso etc) viene risolto gradualmente in tutti i libri della saga (prima incontra degli amici, poi dei mentori a cui far riferimento, poi dei parenti con cui confrontarsi in maniera aperta, poi un interesse amoroso con cui concluderà la sua vita) mentre in ogni libro c’è un’altro motore della storia. Prendiamo per esempio il primo libro, il motore della storia è inizialmente l’inserimento in una società a lui sconosciuta del protagonista, in seguito vi sarà il problema del ritorno di Voldemort e della ricerca della pietra filosofale. Alla fine del libro entrambi i motori della storia saranno risolti, Hogwart e il mondo magico non saranno più elementi sconosciuti e alieni al protagonista che infatti riuscirà a muoversi all’interno di essi senza troppi problemi, e Voldemort verrà “sconfitto” e la pietra filosofale ritrovata. Il libro è autoconclusivo, volendo puoi leggere il primo e non leggerne altri e la storia finirà lì per te. A differenza della storia infinita, Hogwart nell’ambientazione non è un luogo di fantasia, è un luogo reale. Nella Storia Infinita Fantasia non esiste, è un luogo immaginario, tutti gli amici e le relazioni costruite in essa sono inesistenti e servono solo al protagonista come tramite per costruirne poi di reali. In HP il mondo magico è reale, la rete di relazioni costruite dal protagonista è reale e non immaginaria, quindi è ovvio che nel “rientro” di fine libro il protagonista voglia tornare là dove ha delle amicizie. E’ come quando si va a studiare all’estero. Fai determinate amicizie che sono poi al di fuori della tua normale cerchia ed è quindi normale al rientro pensare “cavolo quanto mi piacerebbe tornare a Dublino”, soprattutto se poi qua in Italia non hai grandi amicizie e anzi ti stanno un po’ tutti sulle palle
26 agosto 2011 alle 15:15
Sì, rispondo sommariamente a l’ultimo (poi, ragazzi, spero siamo tutti ‘grandi, grossi e vaccinati’, e che si capisca che sui blog si cerca amicizia, non lite):
Il meccanismo che di solituo muove una storia -qui si entra direi sul tecnico: non dico che bisogna per forza scrivere, ma quantomeno essere indottrinati alla grande-, conosce il metodo classico della fiaba: si parte con un problema, si fa un percorso, si risolve il problema… Sono tre punti essenziali, dai quali ogni buona storia prescinde.
A questo meccanismo non sfugge né la fiaba, né la corrente romantica (che prende in toto i meccanismi della fiaba); se prendi ad esempio La Storia Infinita, tanto per fare un parallelo con una fiaba moderna, ti renderai conto che anch’esso non sfugge al processo ‘problema’, ‘avventura’, ‘risoluzione-del-problema’.
L’unico a uscire da questo schema, è appunto HP: che propone, prima un problema (fondamentalmente la solitudine del protagonista+problemi familiari+incomprensione), poi un viaggio (allegorico? Fantastico? Non meglio specificato o chiarito), dunque un ritorno… che, a differenza de La Storia Infinita, non risolve affatto il problema iniziale: anzi, v’è nel lettore un chiaro slancio nel voler tornare a far parte di quel sogno immaginato per lungo tempo, onde evitare di rivedersi le solite facce e i soliti problemi…
Ne nasce, dunque, una traslazione riguardo proprio il concepimento in sé della Fantasia e dei suoi principi terapeutici: da questo punto di vista, la F. non cura proprio nulla: è essa stessa principio e fine dell’esistenza, e non risoluzione della medesima…
Inutile dirvi con quante cosa la F. possa sposarsi, quante allegorie vi si possano inserire: ognuna è defraudata della propria essenza.
Debbo aggiungere obbligatoriamente dal mio punto di vista -ovvio.
Diciamo che preferisco altro fantasy… è un gravissimo problema -per un blog fantasy-…?
26 agosto 2011 alle 15:02
Dan, tra l’altro mi pare tu abbia una visione molto stereotipata del satanismo. Informati e ti accorgerai che alcuni tipi di satanismo sono anche molto positivi.
Comunque, questa discussione è inutile. Caro Dan, mi sembri una via di mezzo tra un troll e un fondamentalista bigotto. I messaggi lanciati dalla Rowling non hanno a con nessun tipo di satanismo, men che meno con quello acido/violento. Si tratta solo di inutili speculazioni fatte da gente che non sa guardare oltre il proprio naso.
E poi, se dovessi valutare le scomuniche, mi dovrei incolpare da solo. Sono agnostico sbattezzato, quindi sono scomunica a divinis. E anzi, fosse per me la chiesa cattolica dovrebbe essere abolita. Ma non per questo sono satanista.
E poi, le tue interpretazioni sono estremamente forzate. In tal senso, ogni opera con la magia dovrebbe essere satanica. Hai letto i romanzi di Gamberetta? Cavolo, in AF ci sono le fatine! Saranno forse creature del demonio? -.-” E poi a Gamberetta piace Pan di Dimitri. E Pan sembra un diavolo! E ci sono un sacco di riferimenti sessuali! Oh cavolo, non sarà mica un’iniziazione satanica? Infondo Pan è il dio del caos.
Finiamola qui prima di toccare il fondo del ridicolo. Dan, senza offesa, ma per me tutto ciò che hai detto ha lo stesso valore dei deliri di uno con un amico immaginario. Perché non ascoltiamo invece i seguaci di Poseidone? Sarà questione di audience, dato che sono di meno. Mah…
Scusami Gamberetta se ho feedato questo troll, ma mi dà fastidio chi diffonde ignoranza. Ci attende la fogna, sì sì.
Ps: attendo al recensione di Alice :D
26 agosto 2011 alle 15:00
Bene, parliamo di contenuti, parlerò solo di HP perché QOM non l’ho letto.
Contenuti in HP:
1) Crescita del protagonista. Attraverso un crescendo di situazioni sempre più difficili, il distacco dalle figure paterne/didattiche e l’aumento di portata delle decisioni da prendere (si parte dal “non prendo per vero tutto quello che mi dicono” del primo libro per arrivare al “mi immolo per un bene superiore [la salvezza del mondo magico]” dell’ultimo libro)
2) Amicizia. L’importanza dell’amicizia è sbandierata in lungo e in largo per tutti i capitoli della saga, tanto da diventare spesso stucchevole
3) Amore. Non nei primi libri, ma negli ultimi diventa un tema ricorrente con le coppie H/G e He/R
4) Contrapposizione bene/male. E’ una contrapposizione nettissima nei primi libri, va con contorni di grigio negli ultimi, proprio perché mentre nei primi libri si indirizzava a dei bambini, al massimo adolescenti, che quindi avevano bisogno di assoluti, negli ultimi si indirizza verso dei giovani adulti che non credono più al bianco/nero assoluto e possono benissimo distinguere da soli attraverso le sfumature
5) Tolleranza verso il “diverso”. A prescindere i Cattivi sono quelli che vanno contro i diversi (in questo caso i babbani) e quelli che fanno questo tipo di ragionamento sono descritti in maniera inequivocabile come cattivi al di là di ogni dubbio. Al contrario i Buoni sono quelli che credono fermamente nel fatto che le due società per quanto diverse debbano convivere e che da questa convivenza nascano cose positive.
Questi sono i temi di HP, i contenuti. Che poi ci sia la magia in mezzo è un’altro discorso, c’è la magia perché è un libro con la magia, la Rowling trovava interessante che ci fosse della magia e l’ha infilata nella storia. Se si prendesse HP e lo si infilasse nell’inghilterra coloniale, dove i “babbani” sono gli abitanti delle colonie e i maghi la “gente bene” dell’inghilterra e al posto della magia ci mettessimo conoscenze di tipo scientifico la storia funzionerebbe lo stesso ed i temi sarebbero uguali
26 agosto 2011 alle 14:59
e chi crede che la troisi e co siano “inciampati”nel successo?
ribadisco il concetto,i contenuti che tu vedi (o meglio,che ci vedono alcuni rappresentanti della Chiesa)non esistono, basti vedere quello che hai scritto circa i daimon..
26 agosto 2011 alle 14:17
Ma perché, credi che la fantasia sia fuori ogni meccanismo di corruzione…? Che bel mondo che ti figuri: vorrei tanto vederlo coi tuoi occhi… Credere ancora che la Tro e la Straz siano ‘inciampate’ nel successo -ripetutamente, fra l’altro!-…
Purtroppo non faccio un discorso di Chiesa: faccio un discorso di qualità -dei contenuti, anzitutto: son’ quelli, formativi. Che non sia stato percepito, lo credo bene, dopo l’infantilismo degli ultimi commenti…
26 agosto 2011 alle 14:03
ecco sì,la mia amica è dell’agesci!(non sono scout e dimentico sempre queste definizioni),e così tante altre del suo gruppo..
insomma non capisco questa demonizzazione a tutti i costi..bisogna guastare tutto con l’dea dell’inferno,del peccato, di tutto. (devo dire che non è difficile capire da che parte mi son schierata in Pan,vero?XD)
trovare il negativo e il maligno dove non c’è e ignorare quello che abbiamo sotto gli occhi,questo sì che è essere in errore,non di certo leggendo harry potter!
26 agosto 2011 alle 13:57
Esco un’attimo dal lurkaggio giusto per aggiungere una cavolata sul discorso HP e chiesa. Campo scout AGESCI (quindi cattolici) invernale, tema: Harry Potter. Il parroco si è prestato in più di un’occasione ad interpretare Piton. Giusto per indicare quanto sia vissuta seriamente questa messa all’indice
26 agosto 2011 alle 13:50
@ Francesco Pan
a me importa che non si faccia una morale su ciò che, come ha giustamente detto qualcuno, è fantasia.
uno può credere in quel che vuole,ripeto,ma pretendere che gli altri seguano il tuo credo (tuo generale,non il tuo in particolare eh)perchè ci sono delle “prove schiaccianti”che tali non sono,non lo considero un commento costruttivo per parlare di un libro.
fosse venuto a dirmi, che so….la rowling e pullman non sanno dove mettere l’h, non sono capaci di tenere su una trama e così via,avrei potuto anche apprezzare(chiedendo però delle “prove” come fa gamberetta quando critica),ma così no,mi spiace..
26 agosto 2011 alle 13:33
Ma non si riesce proprio a fare una discussione senza che ci scappi il nome “troll” o altri “abbellimenti” riferiti a persone? o senza sentirsi onnipotenti in materia “scrittura”? quanto siamo italiani..
26 agosto 2011 alle 12:56
anche io chiedo perdono e mi prosto in penitenza per aver feedato un troll(anche se imho non lo è).
vero vero,nuovo articolo!
26 agosto 2011 alle 12:39
@arnica e emile
Scusate, ho scritto cose che erano già nei vostri post. Ma ho l’attenuante che mentre li pubblicavate stavo scrivendo il papiro ^^.
E sono d’accordo, qui si finisce in Fogna.
26 agosto 2011 alle 12:36
@Dan: Leggiti la Valtorta se vuoi imparare qualcosa di buono su Cristo, o vai a Medjugorie, ti servirebbe. Per il ersto, o sei un troll, me lo auguro, o non hai idea di quello che dici. E mi dispiace, perchè sono cattolico, ma non è così che vorrei vedere argomentata la mia religione.
Ah, parentesi, anche i libri della Valtorta all’inizio vennero messi all’Indice. E poi riammessi come “rivelazione privata” e “consona ai precetti cattolici”. Come la mettiamo? ^__^
Sei un fanatico, ribadisco sempre ammesso che tu non sia un troll, e mi dispiace per te. Davvero. Dovresti usare la tua intelligenza per distinguere il bene dal male. Attento perchè la via dell’Inferno è lastricata di buone intenzioni, oltre che di avverbi, ovviaMENTE. XD
Saluti,
Cosimo
@Gamberetta: scusa se ho feedato un troll. Mi pento e mi dolgo del male che ho fatto, ma non ho saputo resistere alla tentazione. ;)
Spostaci tutti in Fogna come dice Emile, perchè ce lo meritiamo.
E sbrigati con il nuovo articolo che sentiamo la tua mancanza! : )
26 agosto 2011 alle 12:34
Ti giuro, non ci sto più capendo niente e fo fatica a leggere tutto (s’è scritto troppo in poco tempo); in linea generale: espongo una mia visione delle cose e spero ovviamente non offenda nessuno…
Se poi lo fa, non so che dire, fra l’altro non era un pezzo in cui pensavo s’avesse molta premura per HP…
Non voglio avanzare giudizi su nessuno; con te ho scritto (parlato) bene, con confronto e rispetto…
So benissimo che la Chiesa ha mille colpe: inutile puntualizzarle, ognuno avrà in mente le proprie.
Che dire? Non so; ognuno torni ai propri libri, tutto qui.
26 agosto 2011 alle 12:31
@Dan
Per amor del cielo, sono opere di fantasia. Uno può scrivere e inventarsi quello che gli pare e piace. Gli si da un’occhiata e se non ispira lo si lascia dov’è.
Idiozie. Pullman è ateo dichiarato, non incita a credere a un bel niente. Si limita a inventare storie e personaggi, come qualunque altro scrittore. Affari suoi se lo fa per scristianizzare qualcuno o qualcosa, a me, se questo è davvero il motivo per cui scrive e non una trovata pubblicitaria (considera anche quest’ipotesi), fa solo ridere.
Inoltre, i daimon di QOM non c’azzeccano un accidente con i demoni/diavoli. Sono rappresentazioni dell’anima della persona a cui appartengono, non spiriti malvagi. Il termine usato è infatti quello greco, che in origine non aveva alcuna connotazione negativa.
Stai confondendo le cose, mi pare. Il libro non taglia fuori nessuno (come diavolo potrebbe?!), casomai sono i fan a farlo. Problemi dei loro cervelli bacati, mica del libro.
Ma per favore! Allora quelli che scrivono di seril killer vogliono istigare alla violenza? Pietà. E’ una storia inventata. Mi spieghi cosa c’è di male nell’inventarsi un mondo dove la magia è usata dai personaggi positivi? Allora eliminiamo le storie con tutti i poteri paranormali perchè illudono la gente, i mondi paralleli pure e avanti così? Senza contare che i poteri dei maghi potteriani sono genetici e non basati sull’intervento di demoni/spiriti come per esempio accade nella saga di Bartimeus. Nel caso non te ne fossi accorto, serpenti, lingue oscure, maledizioni eccetera, sono caratteristiche del personaggio malvagio e dei suoi accoliti. Gli altri se ne tengono ben alla larga.
Seguendo il tuo ragionamento sembra che se io scrivo una storia in cui un umano acquisisce i poteri del diavolo e passa metà del suo tempo all’inferno e la pubblico… ecco che sto istigando al satanismo. Ma, to’ guarda che strano, durante delle ipotetiche interviste viene fuori che sono cristiana e non un’occultista. Come la mettiamo, mi sono fatta corrompere dal maligno o mi sono limitata a divertirmi inventando storie?
EDIT per tutti gli altri: scusate lo sfogo, ma mi altero a leggere certi post.
26 agosto 2011 alle 12:29
@emilie
sì, è proprio una discussione da Fogna :P
eh ma devi sapere che sono specializzata in cause perse..
26 agosto 2011 alle 12:23
dan,voglio essere altrettanto carina.
sono anticlericale,lesbica, pro aborto, pro eutanasia, pro diritti lgbt, non dico comunista ma comunque tendento a sinistra.
Eppure faccio volontariato, ambientalista, non vado a letto con chiunqeu,
quindi ESATTO,di ciò che dice la Chiesa su un libro francamente interessa ben poco,perchè ha già provato a influire nella mia vita(sulla mia sessualità,per esempio, o sulle mie idee circa i diritti di una donna)e ha fatto anche danni ingenti in tenera età.
perchè dovrei ritenere le tue prove come un qualcosa di schiacciante? Non sono diventata satanista, e non vedo demoni,a differenza di molti preti che li vedono ovunque.
beh dirti che non ragioni con la tua testa è un modo per toglierti qualche responsabilità,quindi è a tuo vantaggio..
e se avessi letto attentamente,avresti capito che le amiche di cui parlo NON sono contro la Chiesa nè contro il Papa. anzi,una è appena tornata dalla GMG.
26 agosto 2011 alle 12:15
Sei stata carina e ti rispondo, ma per dirti che in fondo, dire che non uso la mia, di testa, è ancor peggio che darmi del troll…
So che poi si vertirebbe -ogni blog di HP conosce questo scontro- ad una disquisizione prettamente in materia di fede: e già qui tu (TU: non io) dovresti sentire moooolta puzza di bruciato…!
Perché personalmente se 7 sui dieci libri che ho (faccio per dire) avessero ricevuto scomunche papali, quantomeno un pensierino lascerei che mi sfiori le meningi: perché? Per come?
Ma già il fatto che lasci a me il portarti qualche documentuccio sotto gl’occhi la può dire lunga: per te rimarranno classici. Essia.
Un conto è dire: mi piacciono i Nirvana -li ho ascoltati per anni.
Un conto è ammettere, di fronte a prove certe, come quelle che ho pizzicato, che Kurt era un fanatico del demonio, e che le sue ispirazioni erano tutt’altro che sante…
Qui non si parla di cosa leggere e cosa no: siamo sin troppo infarciti di tutta ‘sta mondezza… si tratta di sapere se imperniare la propria vita su questi libri o meno. Perché la cosa cambierebbe in maniera radicale.
E’ ovvio che esiste del positivo: secondo te chi ha intenzioni contrarie si presenta a te come lupo e basta, senza provare a camuffarsi da nonna…?
La Chiesa l’ha spiegata così: HP è un persoanggio malvagio che sconfigge malvagi… ed era l’unico modo per rendere appetibile la cosa.
I libri, poi, non debbono mai essere decontestualizzati: non si può analizzare un libro fuori del decennio che lo riguarda…
Potevano arrivare tempi in cui un discorso sulle ‘streghe’ (poi gira che ti rigira è quello) non avrebbe ri-accusato la Chiesa dei suoi errori… eppure ‘questo’ (QUESTO) era il momento più adatto per picconarla con della dietrologia dalla quale a fatica era uscita. Non difendo la Chiesa: difendo i tempi. Non lo trovo giusto, tutto qui.
Ripeto, poi: un libro fantasy non dovrebbe portare a questo tipo di disquisizioni, ne è pieno internet… Un buon libro fantasy dovrebbe portare su tutt’altri territori. T’accorgerai coi tuoi stessi occhi che i tuoi amici fan hanno un denominatore comune: l’odio per il Papa e la Chiesa… La risata corale di fronte alla scomunica; la denigrtazione.
Ma questo è già sufficiente: per dire che è un atteggiamento settario, quel che si crea… al di là delle intenzioni o meno dell’autrice.
Parlavi di fascismo? Lo trovo esattamente in questo.
26 agosto 2011 alle 12:11
le nostre definizioni coincidono, e lui sta provando a fare proprio quello
dai su: non l’hai notato l’affondo alla musica rock, già che c’era? assolutamente OT, tanto per mettere un pò di benzina sul fuoco e sperare di far incazzare qualche fan della stessa
poi io lo chiudo qui che questa è roba da Fogna pura, ma stai davvero perdendo il tuo tempo (oltretutto, fosse anche “autentico”, non cambierebbe nulla: staresti parlando con un povero ritardato in ogni caso impossibile da smuovere)
26 agosto 2011 alle 12:06
ah, un’ultima cosa: harry potter piace anche a moltissime mie amiche ferventi cattoliche(con cui,guarda un po’,riesco a dialogare benissimo),i loro preti non dicono niente a riguardo e per quanto siano cattoliche(e lo sono in maniera strong, te lo assicuro..non sono di quel tipo che va a messa per far contenta la mamma)e osservino tutti o quasi i dettami della Chiesa, sono ancora abbastanza sveglie da poter decidere cosa e come leggere. Se harry potter fosse stato così dannoso per la loro anima,non ne sarebbero diventate fan,te lo assicuro.
e leggendo i tuoi link,dal secondo
“Durante il dibattito sull’argomento, una donna ha preso il microfono e ha spiegato: ”Ho un’amica negli Stati Uniti e suo figlio ha cominciato a leggere i libri e a guardare i film di Harry Potter. Da allora la sua famiglia ha cominciato ad avere molti problemi, il figlio e’ diventato omosessuale, la figlia tossicodipendente e il padre alcolizzato”. ”
questo sì che è trollare.
anzi,ora lo metto su facebook “sono lesbica colpa harry potter”.
al massimo mi risponderanno “è scadente a letto e ora vuoi provare una donna?”perchè credere che un libro possa farti diventare tossicodipendente o gay o alcolizzato…beh,significa che sei abbastanza idiota,sì.
@emilie:
io non so quale sia la tua interpretazione della parola troll, per me troll è colui che va in un sito apposta per far scannare la gente dicendo scemenze e offendendo a destra e manca (o quello è flammer?)
per me dan non è un troll, perchè ce ne sta di gente così al mondo.
semplicemente vuole importare su questo gamberettaio il pensiero cattolico , cosa che non gli è riuscita purtroppo per lui. ha dato dei giudizi così sommari che non corrispondono neanche alle spiegazioni principali del libro e questo mi fa pensare che non abbia letto niente.
insomma,in QOM lo spiegano tipo..alla seconda pagina?che i daimon sono una proiezione della nostra anima,e quindi non demoni amici,come harry potter che induce al male.
quindi qui non è tanto non trovar lecito il pensiero di per sè(ciascuno è libero di credere in quel che vuole,imho)ma il fatto che il pensiero non sia genuino, e quindi indotto e non ragionato.
26 agosto 2011 alle 11:57
@arnica: è un troll al 120%, basta vedere cosa scrive e COME lo scrive. Poi libero di fare come ti pare, ma lo stai solo intrattenendo.
26 agosto 2011 alle 11:54
@dan
ora ho capito cosa intendi.
mi spiace,ma evidentemente abbiamo modi opposti di ragionare.
io in questi libri ci vedo molta più fedeltà ai valori cristiani che in tanti rappresentanti della Chiesa stessa( voglio citare in merito,per esempio, l’arcivescovo di granada, che asserisce “se una donna abortisce, è lecito abusare di lei”).
in harry potter non c’è alcun allontanamento, tutt’altro. Si esalta l’amore, si esalta l’amicizia, la lealtà, voldemort è CHIARAMENTE cattivo, i suoi fedeli CHIARAMENTE viscidi e pazzi(bellatrix in primis), e voldemort rappresenta in chiave magica una specie di alter ego di hitler, dove i mezzosangue(in pratica i non ariani della magia)sono perseguitati e si crea un regime di terrore. si esalta il valore della famiglia( i weasley sono uniti e si sostengono a vicenda ecc ecc)
Inoltre per essere un libro per adulti(perchè gli ultimi episodi lo sono)non ci sono scene di sesso,al massimo qualche bacio, a differenza di tanti fantasy scadenti che ne sono infarciti.
riguardo alla bussola d’oro…
beh,i demoni amici di cui parli tu sono di socratiana memoria, è una manifestazione esterna del nostro spirito. non è quindi una cosa esterna,ma solo una manifestazione fisica della propria anima. tant’è che non ci si può allontanare (tranne le streghe)e che indica molto del tuo carattere.
d’altro canto posso anche capire perchè la Chiesa sia tanto arrabbiata: queste oscure materie è una ben poco velata critica nei confronti di molte azioni avvenute nel mondo ecclesiastico(eresie, voler togliere la libertà individuale)e va a colpire anche Dio in persona(è un vecchio rimbambito).
non credo che volessero scardinare TUTTI i valori cristiani,visto che poi amore,amicizia e fedeltà sono sottolineati in modo positivo in tutti e due i prodotti di cui stiamo parlando, e a mio avviso questo è ben più importante.
ora, un conto è dire “oh,quanto mi piacerebbe saper usare l’incantesimo ACCIO! così non dovrei cercare per ore il portafogli nella borsa!” un conto è finire a fare sette sataniche. francamente,devo ancora conoscere qualcuno che sia finito nelle sette sataniche per colpa di harry potter.
non penso tu sia un troll, però penso che tu non stia ragionando con la tua testa come dici di fare :)
domanda:tu li hai letti fino in fondo?
26 agosto 2011 alle 11:52
Il plurale è da intendersi: rivolto a coloro che s’associano alla cara emilia che ha dato del troll a persona per lei estranea.
Dacché (so già come andrebbe a finire) non ho voglia di riempire altrui blog con scemenze buone a me per far perdere tempo, a voi per sfogare il vostro gigantesco e gonfiato ego -sapevate che la rolling ha un fiato da paura, se ci si mette?-, ogni altro commento conoscerà come risposta questo indirizzo you tube
http://www.youtube.com/watch?v=cK6KK7NhdQU&feature=fvst
a dimostrazione ch’è d’armonia che s’ha estremo bisogno, e non d’altro. Ognuno resti del parere che gli pare.
26 agosto 2011 alle 11:42
A parte che troll ci chiami la cara zia, ma poi sei l’esatta conferma di ciò che dicevo: non sei dei nostri? Sei fuori e meriti la denigrazione.
Troll è meglio di altri epiteti, ma denigrazione rimane.
Babbano, Babbo Natale e quello che vuoi… E’ il libro stesso che vi ci porta.
Non credo Tolkien abbia diviso il mondo in Hobbit o Gente Alta…
Un libro che taglia fuori chi non l’apprezza, non è da apprezzarsi, a mio avviso. Che sia un’oprazione indegna è dato dal fatto che internet è tempestato di commenti in cui i fan fanno branco e si muovo contro chi lo critica. A spada tratta. Usando la lingua in tutti i modi, pur di far sentire il prossimo ‘babbano’, ottuso, ecc. Siete davvero il risultato di ottime letture, non c’è che dire…
La cosa bella è che avevo preconizzato prima: vedi commento sotto.
Già vi conosco, so di che pasta siete fatti e conosco a menadito l’egoismo che impera nelle vostre coscienze… il mancato rispetto, perché fino a prova contraria io potrei essere chiunque, anche la persona che meno al mondo ha bisogno di tali giudizi; eppure, un bel chissenefrega e si può dire ciò che si vuole. Ma vergognarsi, ogni tanto no?? Perché è proprio questo l’atteggiamneto da babbani: dare del babbano senza conoscere il prossimo. Io al limite ho offeso un libro, non voi. Vergogna e imparate l’educazione.
26 agosto 2011 alle 11:25
Ecco, perfetto: si sentiva la mancanza dell’ennesimo spassosissimo troll.
26 agosto 2011 alle 10:45
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=3&sqi=2&ved=0CCcQFjAC&url=http%3A%2F%2Fapocalisselaica.net%2Ffocus%2Fla-piovra-cattolica%2Fgli-esorcisti-lanciano-lallarme-harry-potter-e-satanico&rct=j&q=Harry%20Potter%20satanico&ei=cVlXTqKwF6r74QSs68GXDA&usg=AFQjCNHoZwvPc3BBNu9vkAuydh_00KMhRw&cad=rja
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=4&sqi=2&ved=0CC4QtwIwAw&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DkQ0Wzm3F43I&rct=j&q=Harry%20Potter%20satanico&ei=cVlXTqKwF6r74QSs68GXDA&usg=AFQjCNGGW-VH9xb2LHnYONQ23m94yZHikg&cad=rja
Un conto è essere complottisti, un conto è accettare una verità dei fatti, e cioè che le persone permale oggi sono molti più numerose di quelle perbene… forse anche per questa voglia fai-da-te che abbiamo su tutto? Nessuno deve imporci cosa sia giusto o sbagliato, e questo è un errore grossolano… perché ovviamente tali operazioni si basano proprio sulla mancata accortezza di famiglie e/o singoli…
La scomunica alla bussolottola, la darei anch’io… Ma ve li andate a cercare, i libri sbagliati, o vi si presentano da soli?! Sia il primo che il secondo autore, hanno dichiarato di voler liberare i bambini dal peso dei valori cristiani: un fantasy che estrapola la tradizione, non è un vero fantasy. Miti e fiabe ne sono completamente inseriti. Senza aggiungere che di per sé la volontà non ha senso -o ne ha uno molto sbagliato.
Il secondo incita al credere alla reincarnazione -o alla presenza di dèmoni ‘amici’: che sono affianco all’interlocutore.
La prima, di certo instrada verso l’occultismo, o l’esoterismo, o lo spiritismo… in varie forme e in vari gradi. Dati certi: il simbolo di HP sulla fronte è satanico. Lo ritrovi su un sacco di vinili, dagli ac/dc, ai kiss, e tante altre trastullagini… Il primo contatto che ha HP con la magia è il serpentese: che ci riporta al peccato d’origine. Non è ancora nato ed è ‘già famoso’, vero crimine per chi deve intraprendere una vita nell’anonimato… Ovviamente tali operazioni sono una vera e propria rapina nei confronti d’una società già largamente defraudata dei propri valori cristiani, per cui il dato più allarmante è che non vi sono famiglie ribelli (solo sparute minoranze in america), psicologi che diano l’allarme -se sono i primi a mangiare sulla mancanza di fede?- e cose simili… Sono dell’idea che un buon libro sia solo formativo: non avvicina, né allontana da nulla, ma forma. La domanda è: ci vogliono formare…?
Ai posteriori l’ardua sentenza…
26 agosto 2011 alle 02:28
avrete notato molti errori nei miei post (singolari/plurali sballati e così via),chiedo scusa in anticipo ma sono disgrafica e alle volte mi è difficile coordinare tutto!(e spesso me ne rendo conto ore dopo…)
26 agosto 2011 alle 02:21
@dan
se dovessi guardare cosa ha scomunicato o cosa dà noia al Papa, praticamente non dovrei fare niente. Pure queste oscure materie sta sul culo alla Chiesa,e non mi pare che questo lo renda una brutta trilogia,anzi.
sarei curiosa di sapere cosa intendi con le reali intenzioni della rowling e chi lo appoggia. a me non piace vedere complotti ovunque, quindi ho bisogno di dati certi :)
25 agosto 2011 alle 20:44
Su HP bisognerebbe informarsi: come è nato, da chi è appoggiato, quante scomuniche ha avuto… Quanto è stato scoperto sulle intenzioni che questa autrice ha… Personalmente la vedo come la vede il Papa.
Che poi lo stesso ragionamento valga per tutta la musica rock che c’ascoltiamo, è un altro paio di maniche… La colpa della rollingstone è maggiore, perché un libro è assai più formativo d’un disco.
25 agosto 2011 alle 14:22
errata corrige-> personaggi secondari,non principali >.<
25 agosto 2011 alle 14:20
@Dan
circa il lettore che difende a spada tratta senza ragionare, posso darti ragione solo in parte.
nel senso che se vai a vedere,già nel 1700 se le davano di santa ragione perchè osavi dire loro che, per esempio, un classico greco non è così essenziale, o che quel filosofo ha detto una cazzata…quindi non è una cosa affatto nuova.
circa harry potter…questa non te la perdono :P (scherzo. a me piace anche se è un’idiozia,mi piace l’ambientazione e apprezzo molti personaggi principali -harry e co mi stanno sul culo-,ma non ho la pretesa che sia il miglior libro di tutti i tempo)
25 agosto 2011 alle 00:06
@Dan
bella Dan. ho letto quello che hai scritto cliccando il link e non ci ho capito una mazza. sono arrivato fino agli gnomi che costruiscono le asce e poi ho chiuso. non mi ha preso. Boh, o quelli del premio odissea erano ubriachi quando lo hanno valutato oppure è un problema mio.
comunque Arina ha superato Anemone nei sondaggi!
GRANDE evento. vado a bere
23 agosto 2011 alle 14:02
Non vorrei disturbarti ma credo che tutti qui aspettino frementi un tuo nuovo articolo. Quando il lieto giorno? ^^
23 agosto 2011 alle 11:08
Non avevo letto ‘quelli’ precedenti…
Infatti sapete qual è il danno maggiore…? Che si crea un pubblico del genere; che spinge alla parolaccia, all’offesa, pur di difendere coi denti ciò che suppone gli piaccia. Provate a un fan di HP a dirgli che in realtà il suo mito si basa su qualche stupidaggine, vedete come vi tratta: sembra uno stregone con la bacchetta…
Ecco, questo è senza dubbio il danno culturale più grande, perché il risultato d’un libro è la persona: se si legge, ma si continua a vedere x fattor, c’è qualcosa che non va… non si legge mai per rimanere gli stessi, o per non avere una capacità critica sufficiente per spiegare in cosa consiste la propria volontà di difesa. Il danno culturale più grande è che la non-cultura e suffragata da chi dice che è preferibile alla cultura; chi di questi ha letto ISdA? V’accorgerete che comprano Troisi (che per me è ancora Massimo) perché Tolkien ‘è lento’… E’ impossibile amare entrambi, è come il diavolo e l’acqua santa.
22 agosto 2011 alle 23:57
Non so qual è il tuo nome, ma vivi complimenti per la tua onestà di pensiero: sono passato più di una volta da queste parti per condividere con te l’indignazione che passa quando a scrivere sono sedicenti sedicenni e se dici il nome è assai superfluo… Non so se una recensione su La Storia Infinita è stata già fatta, ma quasi ti preferisco nel far ‘pulizia’ d’idiozia -e la cosa spero non riguardi anche me, dacché… quando, e se avrai tempo, questi sono i miei lavori legati al fantasy narrativo. Non necessariamente una recensione: possiamo anche rimanere in amichevole contatto per libri giusti da leggere et simila… Buonissime cose!
http://www.ewriters.it/leggi.asp?W=49810
16 agosto 2011 alle 10:32
@ Gamberetta: grazie mille, sei stata molto precisa! Peccato per il giochino :/, ma forse lo proverò lo stesso.
@Emile: XD grazie anche a te.
16 agosto 2011 alle 05:42
Gamberetta ti ha già risposto meglio di come avrei potuto fare io : p
Del resto io mi ero informato sul gioco per curiosità, ma senza provarlo.
16 agosto 2011 alle 00:58
@Gwenelan. Volevo fare una segnalazione per Chantelise ma non ho ancora avuto tempo. In buona sostanza: è un action RPG molto molto semplice. È come se in Recettear ci fosse solo la parte dungeon senza la parte manageriale. E potendo usare un solo personaggio.
Ci sono dei tocchi carini (come lo scoprire i vari metodi per far apparire le ceste con i tesori e sbloccare i livelli segreti dei dungeon), ma nel complesso è sul ripetitivo/noioso (e anche abbastanza frustrante, specie all’inizio quando puoi equipaggiare solo due oggetti). In più la storia è lineare e con dialoghi molto più blandi che non in Recettear. La fatina in Chantelise non è proprio all’altezza. Purtroppo.
Assolutamente non da spenderci soldi. Al massimo provalo gratis.
16 agosto 2011 alle 00:27
Nel senso che è bruttino proprio o insipido? Neanche Recettear era il capolavoro del secolo, ma era caruccio assai :).
15 agosto 2011 alle 22:01
No, ma pare non sia nulla di speciale.
15 agosto 2011 alle 20:07
Non sapevo se scriverlo qui o sotto Recettear, ma siccome non riguarda nello specifico quel gioco… Qualcuno ha provato Chantelise?
11 agosto 2011 alle 20:59
@Guardiano: “Sì, penso sia la cosa più sensata”
Il Duca mi ha appena censurato perchè ero d’accordo con lui sull’assioma show don’t tell, specificando però che era proprio un assioma. E’ bastato per esere epurato. Mi sono sentito uno sporco troll.
Chiedo scusa ma è impossibile discutere in questo modo. Torno a lurkare entrambi i siti senza rancore. Buone vacanze a tutti ^___^
11 agosto 2011 alle 20:41
Shhhh dunseny…
Altrimenti rischi che ti venga dedicato, dove viene spiegato quanto sei mongolo :P
Questa notte, avendo moooooolto tempo, leggerò l’articolo, per ora mi sono limitato ai commenti…
Sembra una guerra a chi è più intransigente, a quanto pare.
Ora leviamo il diritto di parola a chi non legge (o legge e non è d’accordo) i manuali. Sì, penso sia la cosa più sensata.
11 agosto 2011 alle 17:29
la discussione tra gamberettiani e nongamberettiani sembra sempre più una guerra di religione.
Non basterebbe assumere che i principi di scrittura dei manuali siano dei consigli per migliorare un testo e non dei dogmi religiosi?
Un romanzo può anche non seguire alla lettera il
dogmaprincipio dello show don’t tell ed è tutto da dimostrare che per questo diventi monnezza. I consigli sono una bella cosa, se sono buoni possono anche aiutare, ma sempre opinioni rimangono per quanto possano essere valide. O no?7 agosto 2011 alle 13:15
prova tag che sembrano prendermi in giro
Mostra spoiler ▼
6 agosto 2011 alle 20:20
@Gamberetta: “E uno degli scopi del blog, oltre alle recensioni, è insegnare a scrivere bene”
più corretto dire : “Uno degli scopi del blog, oltre alle recensioni, è proporre dei suggerimenti che ritengo permettano di scrivere in modo gradevole ed efficace.”
è più lungo ma più esatto. ^__^
6 agosto 2011 alle 20:16
non capite niente di fantasy, Unika è bellissimo
5 agosto 2011 alle 11:43
Ti rispondo qui perché tanto è qui che finiremo.
per quanto riguarda “1)” non penso che qui ci sia un clima differente da tanti altri blog.
Prova ad andare su blog di Amychetti scrittori che si leggono l’un l’altro e poi si danno le pacche sulle spalle in senso di stima e fai una osservazione su un racconto/romanzo/qualsiasi cosa da loro scritta e vedrai i pesci in faccia e l’accusa di essere un gamberettiano disfattista. Bah.
“2)” humm… credo dipenda dal tempo libero che ha. Non avendone molto, non risponde a quello che considera poco utile. boh.
4 agosto 2011 alle 03:40
se ne era già parlato in qualche segnalazione.
era off topic naturalmente.
2 agosto 2011 alle 21:46
Okay, ha quanto ho visto il tuo blog non supporta il Texture Zalgo… figura di cacca ^____^” Il romanzo si chiama Unika – La Fiamma della Vita
2 agosto 2011 alle 21:45
Gamberetta, so che oramai non ti occupi più di recensire fantasy italiano. E credo che fai bene a non occuparti di certe cose…
Nihal, la guerriera mezza-elfa e mezza-fontana? Trito e ritrito. Lyannen, un mezzo-immortale figlio di Rockfeller che si crede un rifiuto della società? Non facciamo ridere ai polli. Caius, simil-francese in una simil-Parigi, che di lui si sa solo che ha capelli rossi e 14 anni? Ma anche no!
C’è un nuovo
maleromanzo fantasy made in italy, che sta facendo impazzire la rete. Non è solo un fantasy, è IL fantays per eccellenza, un messaggio di amore e speranza per noi tutte… perché le Emozioni sono l’essenza della Vita e del Bene. Sto parlando di U???????????n?????????????i???????????????k???????????????a??????????????? ?????????????-??????????? ??????????L?????????a?????????????? ?????????F??????????????i??????????a??????????m?????????????m???????????a??????????? ???????d??????????e??????l?????????l????????a?????? ???????????V?????????i??????????????t????????a???, scritta da E.J. Allibis, è il nuovo capolavoro fantatrash della DeAgostini.Se vai a vedere per la rete, troverai molti commenti positivi: «UNIKA ti rende una visione del mondo migliore», «UNIKA ti fa comprendere l’importanza dei sentimenti», «UNIKA ti ama!» e così via.
Bullshit. Come il Santo Zweilawyer ha mostrato nella sua tetralogica recensione (che gli sono costati parte dei suoi neuroni e la scomunica per le bestemmie del libro riporta contro Cristo Nostro Signore, sugli angeli e sul Paradiso), Unika è PEGGIO di Wunderkind e Twilight messi insieme. Ci sono gli estratti che lo dimostrano: tanto per dirne una, la presenza (ingiustificata) di elfi, gnomi, elfi-gnomi e nani nel Paradiso, e in confronti agli “angeli” i personaggi della Troisi sembrano intelligenti.
Un commento (agghiacciante) dell’autrice sul perché abbia reso uno dei
trekkiragazzi improvvisamente un Malvaggio™ è questo:.
Giuro, non sto scherzando: l’autrice dice di aver reso Zack cattivo… perché ha ascoltato una canzone dei Duran Duran.
Gesù, perdonali, non sanno quelli che fanno. Ah, non mancare di leggerti i commenti retard dei “fan” di UNIKA. Non Unika, UNIKA :X
29 luglio 2011 alle 13:32
Una legge ridicola che va contro TUTTE le analisi fatte in questi mesi (e anni) su cosa servirebbe per far ripartire un’economia bloccata come la nostra. Chissenefrega, ringrazieranno emule, library.nu e affini
28 luglio 2011 alle 20:05
passa in senato la legge levi che mette un tetto massimo del 15% allo sconto che può essere effettuato sul prezzo dei libri.
possibili anche sconti fino al 20% in casi eccezionali e fino al 25% nei casi più che eccezionali.
la legge non si applica solo ai libri cartacei ma anche agli ebook.
non ho speranze nel quirinale.
complimenti…
27 luglio 2011 alle 09:32
@Gamberetta
Ah, ecco, ora si spiega tutto. Il buon Sergio non si smentisce mai. Chiedo scusa, ma la Fogna è talmente vasta che non ho mai letto tutte le discussioni che contiene…
27 luglio 2011 alle 07:25
@Gamberetta.
Secondo la mia modesta opinione (modesta nel senso di non particolarmente ampia né autorevole) lo scambio di informazioni non è mai fine a se stesso. Inoltre non mi pare che le “questioni umanistiche” e tutte le altre cose citate, ossia la cultura, abbiano poco a che fare con la tecnica narrativa o con la narrativa di genere.
Comunque, avendo ora ben chiara quale sia la tua visione complessiva sulle questioni suddette e sulla natura del blog, ritengo che a questo punto l’unico atteggiamento corretto nei tuoi confronti (in guanto autrice del blog e responsabile dei suoi contenuti) sia abbandonare definitivamente le discussioni. Essendo convinto di quanto ho detto e volendo essere corretto, metto immediatamente in atto il mio proposito.
Lascio un saluto riconoscente a te e a tutti gli altri.
Buon proseguimento e in bocca al lupo.
27 luglio 2011 alle 02:03
@Alf. / @Solvente. / @Frattaglia. Di quel sito si è già parlato almeno due volte in Fogna. È inutile perderci altro tempo, l’autore, la “Giulia Bonino” altri non è che Sergio Rocca, che non ha mai digerito l’articolo dedicato ad Ancess.
@tasso barbasso. Questo non è forum, e a me non piace chiacchierare. Non mi interessa lo scambio di informazioni fine a se stesso, io voglio scrivere bene. E uno degli scopi del blog, oltre alle recensioni, è insegnare a scrivere bene (nota: questi sono i soli due scopi del blog). Scrivere bene, all’atto pratico, non discussioni. Le discussioni sono fuffa se non sboccano in precise indicazioni applicabili allo scrivere narrativa. Inoltre personalmente – ma altri commentatori possono avere idee diverse – non mi interessa nulla né della letteratura (che non coincide con la narrativa, né con la narrativa di genere, né con la narrativa di genere fantastico), né della “comunicazione”, né tanto meno delle “questioni umanistiche”. Per carità di Dio! È cento volte più interessante stare un’ora a sentire il Duca che parla di proiettili e gelatina balistica che non sorbirmi cinque minuti di “questioni umanistiche”.
Detto questo, ripeto: se vuoi commentare, commenta; ma non perdere tempo a interpellarmi perché tanto non ti rispondo più. Perché appunto partiamo da basi diverse e ci interessano argomenti molto diversi.
27 luglio 2011 alle 00:36
Sì lo stavo pensando anche io, lo stile è il medesimo! Però perché triste? Ti assicuro che tra i cosiddetti luminari della letteratura si insultano pure peggio. Piuttosto mi chiedo: chi sarà? La Strazzulla? La cara Licia? Uno degli sfigati esordienti pubblicati in pdf? Si accettano scommesse e consiglio di continuare in fogna ché qui si dovrebbe parlare di faq
27 luglio 2011 alle 00:32
Mi sa che c’entra poco con le FAQ, è più roba da fogna… E se clicco sul link me lo dà irraggiungibile, per leggerlo bisogna fare copincolla.
In ogni caso non avrei mai pensato che qualcuno si scomodasse a fare un blog per attaccarne un altro! O_O Tutti i tag delle categorie riportano qua. Vabbè se si insultano i prof universitari dandosi reciprocamente del somaro lo potranno fare pure i blogger!
Kalì nychtà
27 luglio 2011 alle 00:27
il link non va, ma a quel sito ci si arriva lo stesso.
Dunque, anche Gamberetta ha la sua arcinemica! Certo, pure quella, creare un blog quasi interamente incentrato nell’attacco ad un’altra blogger…è triste.
Tra l’altro lo stile (critica spietata inframmezzata da ironia e immagini) è molto simile: chi ha copiato chi?
26 luglio 2011 alle 22:33
@Gamberetta.
Non è vero che io consideri il tuo stile “ripugnante”, e non credo neanche di aver “ mostrato che [ripugnante] è definizione appropriata”. In effetti non ho neanche detto che la tua opera è “scritta male”, ma anzi l’esatto contrario, da un certo di punto di vista. Ho ammesso, tra le altre (poche) cose, di aver abbandonato molto presto la lettura in seguito ad una perdita di interesse. Inoltre ho detto che sarei propenso a credere che la mia perdita di interesse derivasse, fondamentalmente, da stile e tecnica narrativa. Sinceramente non capisco cosa centri la ripugnanza. Personalmente mi è capitato molte volte di abbandonare la lettura di libri (a volte scritti da famosi autori e pubblicati da grandi editori), dopo la lettura di poche pagine (anche per decidere se comprarli o meno). Questo mi può capitare anche con autori di cui ho precedentemente o successivamente apprezzato altre opere. Infatti nella mia concezione e nella mia esperienza, gli autori non sono “monolitici”, e comunque il mio interesse (o disinteresse) riguarda soprattutto le singole opere. Gusti. Punti di vista. Abitudini. Si dovrebbe sempre cercare di essere meno sbrigativi, lo ammetto, ma non mi sembra una colpa fare affidamento sul proprio “colpo d’occhio”. Poi ci sta anche che l’occhio faccia cilecca, per carità.
Inoltre non credo che tu sia idiota e non credo nemmeno di perdere tempo discutendo con te o con gli altri rispettabilissimi (lo dico molto seriamente) frequentatori del blog: se fosse così mi sarei fermato molto prima. Il mio punto di vista è quello di un appassionato di letteratura, comunicazione e varie altre “questioni umanistiche”, che suppone di interagire (in modo molto vario e libero) con persone che hanno gli stessi interessi. È una questione di confronto, scambio di informazioni e punti di vista, apprendimento e insegnamento reciproco. Che c’è di male in tutto questo? Cosa c’entra il “passaggio dal principio astratto all’atto pratico”? Io ho capito che a te interessa molto diffondere e applicare i risultati dei tuoi studi sulla tecnica narrativa, ma mi sembrava di aver pure capito che il senso del blog fosse più ampio. Anche perché il parlare (in maniera ampia e libera) con altri esseri umani di interessi comuni, nella mia esperienza di vita è sempre stato uno stimolo, un arricchimento, è mi ha anche fornito la possibilità di consolidare le mie convinzioni o di sperimentare nuove strade nella mia attività operativa. Perfino quando l’attività operativa riguardava questioni molto lontane e diverse.
Per tutti questi motivi, mi ci passa sicuramente “per l’anticamera del cervello” di continuare a discutere sia con te che con gli altri tuoi ospiti, sia di tecnica letteraria che di tutte quelle altre cose di cui la letteratura si nutre. Anzi, guarda, in mancanza di meglio, se proprio fossi costretto, andrei a discutere perfino con l’autore del Il Silenzio di Lenth. Ma quello è proprio un caso limite.
E se comunque tu non vorrai parlare, pazienza: io sono contrario alla violenza, anche quella psicologica.
Fammi sapere.
26 luglio 2011 alle 22:18
Ciao Gamberetta, non so se farlo qui o altrove ma vorrei segnalarti l’esistenza di questo sito:
http://salvalibri.splinder.com/
Forse lo conosci già, ma mi riempie di gioia sapere che finalmente sei stata smascherata. Non l’ho ancora esplorato come si deve, ma il poco che ho letto mi ha profondamente colpito. Porrei particolare attenzione su:
http://salvalibri.splinder.com/tag/tolkien
Da notare le ferree argomentazioni e le solide basi di Giulia Bonino, che combatte la sacrosanta lotta alla tua impreparazione grammaticale con arguzia e perle di critica. La prima delle puntualizzazioni al tuo articolo è davvero illuminante, e devo ringraziare l’autrice per avermi fatto aprire gli occhi: non sei nessuno, Gamberetta. Grazie a Dio c’è qualcuno che fa ancora della Vera Critica.
A parte gli scherzi, Chiara, grazie per tutto quello che fai. Mi spiace scomodarti per queste cose, e siamo pure in periodo di vacanza, ma quando leggo certe scemenze una buona fetta dei miei neuroni si dà la morte. E non è una perdita per cui ci siano rimedi.
26 luglio 2011 alle 19:46
@tasso barbasso. Hai scritto che non sei riuscito a leggere più di tanto per colpa dello stile e nonostante
Io non mi ricordo di aver mai letto uno stile così ripugnante da farmi abbandonare la lettura a fronte delle qualità da te elencate. Detto questo, va bene, è una posizione accettabile, e in verità mi spiace che tu abbia perso tempo per una cosa scritta così male. Però devi anche trarne le conseguenze: certo, si può fare meglio, ma più o meno quel modo di scrivere è il risultato del seguire determinati principi. Se ti fa così schifo non ci sono molte alternative: o i principi sono sbagliati, e dunque stiamo perdendo tempo in due; oppure Gamberetta è veramente è un’idiota e in questo caso stai tu perdendo tempo.
Io la vedo più che abbiamo posizioni troppo distanti per istaurare un qualunque tipo di discussione che non sia chiacchiere a vuoto. Per questo se vuoi continuare a commentare fai pure, qui non si censura nessuno e può darsi benissimo che ad altri i tuoi interventi interessino, per quanto mi riguardo ho finito di risponderti. Non ha senso, perché alla fine della storia quando dal principio astratto si deve passare all’atto pratico (ché questo non è un blog di filosofia né di speculazione per il gusto della speculazione), si arriva a qualcosa che trovi ripugnante – no, non hai usato questa parola, ma hai mostrato che è definizione appropriata.
Non è “cattiveria” è semplice buon senso: a me dopo aver letto Il Silenzio di Lenth non passa neanche per l’anticamera del cervello di andare a discutere di tecnica narrativa con l’autore. Poi vedi un po’ te.
26 luglio 2011 alle 18:07
Ovviamente sul sito ne trovi tante altre ugualmente interessanti ;)
26 luglio 2011 alle 18:04
@Gamberetta.
Per mostrarti la mia buona fede, ti mando anche una simpatica immagine che ho casualmente incrociato in rete. La trovo creativamente stimolante e penso che potrebbe piacerti. Non è un coniglietto ma ci si avvicina.
26 luglio 2011 alle 14:45
Tutta italiana manco per il cazzo xD
Il verismo è la trasposizione italiana del naturalismo francese, con la sola espunzione dell’idea dello scrittore come scienziato sociale che “sperimenta” le interazioni umane attraverso il romanzo. Dal punto di vista strettamente stilistico, sono più o meno uguali.
26 luglio 2011 alle 14:13
@Gamberetta.
Certo, questo rientra nel senso comune e sono d’accordo. Ma io ho parlato fondamentalmente di altro.
Mi ero appunto permesso di proporre un mio personale contributo alla discussione, mostrando come si possa anche ritenere di integrare quel “fondamentalmente giusto” con altre considerazioni.
Ma a parte questo, il mio era fondamentalmente un commento (inteso come personale contributo a quella che mi sembrava una discussione collettiva) sull’affermazione “scrivere è trasmettere immagini”, e sulla successiva apparente chiosa alla frase “My task which I am trying to achieve, is, by the power of the written word to make you hear, to make you feel—it is, before all, to make you see. That—and no more, and it is everything”.
Non capisco. Come dicevo sopra, mi sembrava di poter interagire con te e con gli altri appassionati di letteratura che frequentano il blog, in merito ai diversi argomenti che mano a mano vengono affrontati.
Non lo credo, non l’ho mai scritto e non l’ho mai pensato. Immagino che tu ti riferisca al modo (sincero e perfettamente rispettoso, io credo) in cui ho descritto la mia reazione di lettore ad una delle tue opere. Cosa che ho fatto per gli stessi motivi di cui sopra.
Non lo credo, non l’ho mai scritto e non l’ho mai pensato.
Mai avuta questa intenzione. Evidentemente mi sono spiegato male.
Tanto meno il mio, per carità! E che c’entra? Il mio scopo, ripeto, l’ho scritto qualche riga più in alto.
Tuttavia, se la mia (saltuaria) partecipazione alle discussioni di questo blog ti dovesse complessivamente apparire priva di valore e/o dannosa (non ho capito se le cose stiano effettivamente così), per sincero rispetto nei confronti del tuo ruolo di blogger (ma anche come segno di rispetto per le tue capacità di autrice e per il tuo status di colta, disponibile e interessante interlocutrice), non potrei che astenermi dal partecipare alle discussioni di questo blog in futuro.
26 luglio 2011 alle 08:59
Vero ma se parla con cognizione di causa.
Tenendo l’esempio del meccanico è coem se a entrare e a giudicare (non criticare) il alvoro del meccanico sia una persona che non solo na sà in cosa consiste il lavoro di meccanico, ma non lo ha neppure mai visto fare. E questo è quanto hai fatto tu.
Critichi uno stile dicendo che non conosci nulla di stilistica
Critichi un romanzo fantasy scritto nel 2011 dicendo poi che adori i romanzi classici del 1800
Non puoi pretendere che nessuno ti dica “Perchè parli?”.
Mi fai venire in mente una puibblicità di un’automobile di qualche anno fa in cui la voce narrante diceva “[...] e non consuma neppure un litro di benzina. E’ un diesel”
Leggendo i tuoi psot ho avuto al sensazione che a volte ti “mascheri” dietro a paroloni roboanti per fingere di sapere quello che stai dicendo e poi esci con commentii tipo:
“i tecnici dell’esperimento di comunicazione senza fili fanno spiegono inutile, tanto più che Astride aveva mentito dicendo di sapere cosa stava succedendo. Se si voleva far conoscere al lettore la cosa, si poteva far sgattaiolare Astride in giro e origliare una conversazione simile, magari mentre un tecnico sta spiegando la cosa – che so, ad una scolaresca in visita”
Mi potresti tradurre: “fanno spiegono inutile”? E ti rendi conto che suggerisci di fare dell’infodump?
Poichè prevenire è meglio che curare, no non sono un fanatico di gamebretta pronto a difenderla ad ogni costo e che le dà sempre e solo ragione.
26 luglio 2011 alle 08:19
Mi ero trattenuto un sacco nella discussione, ma ora che siamo finiti in fogna, posso sbragarmi.
Chiamatemi pure Gonnario. xD
26 luglio 2011 alle 08:11
Riporto il link qui perchè è finito in fogna in mezzo ai messaggi polemici, ma secondo me rientra perfettamente nel discorso di Gamberetta. Coloro che criticano i suoi metodi magari considerandoli troppo moderni o asettici e che si scandalizzando quando ella critica Manzoni et altro, devono fare i conti con Giovanni Verga, che è venuto solo un pelo dopo Manzoni e già gettava le basi del pensiero della narrativa di genere come viene intesa qui.
Il verismo è una corrente di pensiero che esiste da un bel pò e tocca diverse forme d’arte e non solo, per una volta è anche un momento di orgoglio patriottico poter affermare che è una “trovata” tutta italiana.
Poi giustamente c’è chi arriva e dice: “Ma a me piace Manzoni!”
Ok, ma se perfino io mi sono reso conto che lo stile di Manzoni per il fantasy è una piaga da decubito alla zona scrotale, appoggio incondizionatamente il verismo come alternativa per la narrativa di genere, visto che la documentazione portata sempre da Gamberetta anche in riferimento di autori esteri avallano questo metodo.
25 luglio 2011 alle 23:33
Eh no: è come se il meccanico avesse messo di fronte all’officina il cartello, “sentitevi pure in diritto di entrare e dire che ne pensate del mio lavoro”. Perchè mi pare a questo, che serva la sezione dei commenti: il parere dei lettori. Io, qualificandomi lettore avendo letto, ho parerato.
E non so poi cosa voglia dire “alberelliano”, ma se ha a che fare col bere, ci sto :D
25 luglio 2011 alle 23:27
@ alberello: poi il secondo giro lo offro io! :D
25 luglio 2011 alle 23:26
Simone, si sono serio.
È come se io andassi da un meccanico e gli spigassi come dovrebbe fare il suo lavoro. Iniziamo una discussione e io rispondo: no ma sai, io non sono un meccanico. Non so nemmeno da dove si inizia… Sono un elettrauto.
E allora che parli a fare?
Perché scrivi post alberelliani per parlare di un argomento (la narrativa) e poi dire che invece ti interessa altro (saggi o altro)?
25 luglio 2011 alle 23:23
Mh, guardando i vostri post: non vorrei che i miei interventi precedenti fossero suonati come “ah! voi state qui a perdere tempo con la narrativa di genere! Ah incolti! Leggetevi i romanzi dell’ottocento e imparate qualcosa!”
Non era assolutamente questo il contenuto, in caso aveste avuto questa impressione; nè tantomeno c’era un qualche tipo di attacco a questa comunità. Era solo: commento alla lettura. E aggiungo: commento mio personale, detto dal seggio di autorità conferitomi da sto cazzo: l’ho detto e lo ripeto, non ho nessun tipo di preparazione tecnica. Ho solo un’opinione, e credevo di essere in diritto di esprimerla.
Poi però purtroppo, ho detto solo cretinate in mezzo a troppe parole :( .
25 luglio 2011 alle 23:18
@Simone:
Se ti piace Verga e i romanzi di una volta, sono certo che apprezzerai questa canzone. :D
Per rilassarci ora andiamo tutti a Capinere, offro io! ^^
25 luglio 2011 alle 23:05
OO
Cioè…
Wow.
perdere tempo e far perdere tempo agli altri? Ma, sei serio? Io non ritengo di aver perso tempo, nè mi auguro di averne fatto perdere. Perchè – quale tempo avresti perso? Nel leggere i miei commenti? Ma allora – perchè li hai letti? Hai un’ ossessione, sei costretto a leggere i post che compaiono? Oppure – appena capito che scrivo solo cretinate, potevi benissimo saltare il resto. O no?
Cioè…rilassamento. Chiedo scusa se riesco solo a scrivere cretinate in mezzo a – tante! – parole, però ho trovato la sezione dei commenti al libro, ho lasciato un mio commento al libro: un commento evidentemente e chiaramente sbagliato, un mucchio di cretinate, e però perchè avrei dovuto astenermi? La sezione dei commenti è fatta apposta!
25 luglio 2011 alle 22:53
Posso dire che sono una massa di cretinate in mezzo a tante, tante parole?
Se
allora perché vieni a perdere tempo e fai perdere tempo agli altri?
Se ti piacciono i saggi “o altro”, leggi quelli.
Sul fatto di “strizzare l’occhio” e “far capire quello che pensa l’autore”…beh…scusa la volgarità ma a me che cazzo me ne frega di quello che pensa Gamberetta su un determinato argomento? Voglio leggere Narrativa perché voglio intrattenimento, leggerei saggi se volessi “informazioni”.
Da cretinate del genere escono fuori perle come le discussioni su quanto Il Signore degli Anelli sia fascista, borghese, imperialista e altre cretinate del genere. Bah…
25 luglio 2011 alle 22:52
@ tapiroulant:
“E allora non prendertela con Gamberetta, prenditela con l’intera narrativa di genere! ”
E se invece, non me la prendessi con nessuno?
“Per te – per noi, no.”
Plurale maiestatis?
“Te la suoni e te la canti da solo.
Non capisco cosa vuoi.”
Io povero incompreso, non volere niente da nessuno :_____-( .
Ho trovato parecchio irritante il tono del tuo post. Ho detto la mia opinione sul romanzo Assault Fairies, cosa cui mi pare questa sezione sia dedicata; non ho detto “gamberetta sei una merda non sai scrivere e chi invece dice che sai scrivere non capisce gnente nemmeno lui”.
Pace, bro’.
@ alberello: anche Verga mi piace. Allora è ufficiale, sono un tardone che vuole solo romanzi ottocenteschi :( .
25 luglio 2011 alle 22:31
@Simone:
Qui c’è la soluzione del problema. :)
25 luglio 2011 alle 22:15
No, è assolutamente impossibile.
E allora non prendertela con Gamberetta, prenditela con l’intera narrativa di genere! Dov’è che, nei suoi romanzi, Clarke ti strizza l’occhio? E Asimov? E Ballard?
Anzi, prenditela direttamente con la letteratura del Novecento, che ha la colpa di non essere come la letteratura dell’Ottocento. Se a te piace il narratore ottocentesco, leggiti romanzi ottocenteschi, ma non pretendere che ogni romanzo futuro ricalchi gli stilemi di oltre un secolo fa.
Per te - per noi, no.
E allora non leggere narrativa di genere -.-
E’ come se io dicessi: “I romanzi di Sherlock Holmes sono brutti perché non ci sono gli alieni! Per me è parte integrante di un’opera che ci siano gli alieni”. Ognuno ha le sue tare, presumo.
EPIC FAIL di Manzoni, allora :D
E, per quanto mi riguarda, EPIC FAIL anche di Thackeray. La fiera delle vanità mi ha stufato subito, si vede che non ha molto potere “costrittivo”.
Te la suoni e te la canti da solo.
Non capisco cosa vuoi.
15 luglio 2011 alle 09:16
segnalo a chiunque abbia letto hary potter questa fanfiction che ritengo una delle cose più divertenti che mi siano capitate da leggere in molti mesi.
un vero capolavoro!!!
ho letto i primi 5 capitoli e ho i crampi alla pancia dal divertimento:
http://www.fanfiction.net/s/5782108/1/Harry_Potter_and_the_Methods_of_Rationality
no, non ero ironico.
forse è apprezzabile anche da chi non ha letto l’opera della rowling ma per chi lo ha fatto sarà un orgasmo. ma solo se conosce l’inglese.
12 luglio 2011 alle 15:42
@ Zave ed Emile:
un LOL vi seppellirà, get a life & relax ;-)
12 luglio 2011 alle 08:55
Ma l’orso non era ricchione, almeno così dicono gli Elio! :)
12 luglio 2011 alle 07:07
Avete finito? Sennò si fa entrare anche il pagliaccio scoreggione e l’orso ballerino.