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Rex tremendae maiestatis

Pubblicato da Gamberetta il 27 febbraio 2011 @ 17:02 in Segnalazioni | 8 Comments

Disponibile su emule l’ultimo romanzo di Valerio Evangelisti, Rex tremendae maiestatis. Occorre cercare:

Icona di un mulo MB169. Evangelisti, V. [IT] - Rex tremendae maiestatis.rar (4.183.573 bytes)

Copertina di Rex tremendae maiestatis
Copertina di Rex tremendae maiestatis

Trama:

Nel 1372 il nemico mortale di Nicolas Eymerich, Ramon de Tàrrega, viene trovato impiccato nel convento di Barcellona in cui era stato detenuto per anni. Ma il suo cadavere scompare e Ramon viene poco dopo avvistato in Sicilia. Isola in cui si succedono fenomeni misteriosi. Da strani dischi luminosi apparsi in cielo scendono creature gigantesche, ferocissime, che si nutrono di carne umana, forse al servizio di una delle due fazioni baronali che da trent’anni si contendono la Trinacria. L’intero equilibrio di poteri nel Mediterraneo rischia di essere compromesso. Eymerich deve ricorrere a ogni risorsa della sua intelligenza, e della sua lucida crudeltà, per sventare la minaccia e annientare il nemico.

Questo romanzo chiude le avventure dell’inquisitore Eymerich. Io ho letto solo il primo romanzo del ciclo, ormai tempo fa, e non ho più proseguito, dunque dubito che leggerò mai Rex tremendae maiestatis.


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8 Comments To "Rex tremendae maiestatis"

#1 Comment By Gherardo Psicopompo On 27 febbraio 2011 @ 23:29

Anche io di Eymerich ho letto solo il primo, che mi ha deluso parecchio, visto che ne avevo sentito parlare molto bene.
Ho letto invece di recente, sempre di Evangelisti, Metallo Urlante e Black Flag che mi sono piaciuti parecchio.
So che ha scritto qualcosa che ha a che fare con i pirati, una cosa tipo “L’Isola di Tortuga”, o forse solo “Tortuga”. Notizie in merito? Vale la pena darci un’occhiata? Qualcuno l’ha letto?

#2 Comment By V On 28 febbraio 2011 @ 00:25

Mah, in realtà non dovreste essere troppo severi.

La fantascienza di Evangelisti propone in effetti un quadro coerente, e nello stesso tempo paradossale, di immaginario scientifico, incrociato con lo scenario storico e con elementi mutuati, in apparenza, dal fantasy.

1) Nel suo universo finzionale si immagina, in modo logicamente ordinato, l’entrata in scena di un nuovo paradigma scientifico, che mette in secondo piano, ancor più degli scenari quantistici più esotici, gli aspetti di linearità e di trasparenza geometrica (alla Platone) della scienza “moderna”. Il mondo diventa teatro dell’azione di forze totalmente irrazionali, intrinsecamente eretiche e mostruose, sul piano della sua struttura fisica.

2) Sul piano storico, il corrispettivo di questo universo irrazionale è costituito dal dominio di forze sociali e politiche vòlte a instaurare un dominio bruto, fondato sul dogmatismo e sulla ferocia organizzata. Il passato di atrocità medievali, dominate dalla figura di Eymeric, e il futuro di atrocità postmoderne, dominate, per esempio, dagli orrori neonazistici della RACHE o di una sorta di nuovo califfato fondamentalista, sono in reciproca rispondenza.

3) Dal punto di vista della storia, i romanzi migliori (Le catene di Eymeric, Il Corpo e il Sangue di Eymeric) riescono a instaurare un percorso narrativo intrecciato e policentrico, su più piani, ma abbastanza limpido da seguire. Per citare il famoso “show, don’t tell”, Evangelisti ne segue ampiamente la dinamica e sa abbastanza bene di che cosa parla -se si escludono alcuni esperimenti un po’ sopra le righe, come il radiodramma La furia di Eymeric. Ciò detto, Rex tremendae maiestatis, scritto peraltro in un periodo in cui l’autore rischiava di andarsene all’altro mondo per un cancro da cui è poi riuscito a guarire, non è uno dei romanzi migliori. Infatti: primo, risente della situazione dell’autore, che prevedeva uno sviluppo più ampio della saga e ha dovuto troncarla prima di essere stroncato lui (cosa che per sua fortuna non è avvenuta); secondo, per tale ragione, l’urgenza di completezza si è trasformata in una frettolosità che talora abusa e ricicla parecchi dei vecchi moduli del ciclo dell’Inquisitore. Tuttavia Rex tremendae maiestatis resta un buon romanzo: per chi ha seguito l’intero ciclo narrativo, si tratta in effetti della reductio ad absurdum e della chiave di volta dell’intera saga.

4) Al di là di tutto, il ciclo di Eymeric può anche essere letto, nello scenario incerto del cosiddetto New Italian epic (ammessane l’esistenza), come una sorta di sottile parodia feroce di tanto romanzume (pseudo)storico che da noi alligna quasi peggio dello (pseudo)fantasy.

Poi, chiaramente, può darsi che il genere non piaccia. Ma non credo sia da liquidare troppo in fretta, soprattutto se consideriamo che mentre il fantasy italiano è per lo più spazzatura, la fantascienza (quando la si trova) sovente è piattume (o forse pattume, ‘i’ detractum)

Spero di non essere stato troppo greve.

A presto

#3 Comment By Mr. Giobblin On 28 febbraio 2011 @ 10:43

Quando ho letto Nicolas Eymerich, inquisitore non sono rimasto particolarmente colpito. Non avevo intenzione di proseguire con la saga, poi però ho deciso di riprovarci con Le catene di Eymerich, e da lì non ho più smesso. Evangelisti è uno dei pochi autori italiani che leggo volentieri.
Avrà i suoi difetti, ma di cicli che mescolano in maniera disinvolta fantasy storico, sci-fi e horror se ne trovano pochini dalle nostre parti! :D
Rex Tremendae Maiestatis non è un capolavoro, ma conclude bene la saga. Vi consiglio di dare una seconda possibilità ad Evangelisti, prima o poi (magari leggendo Cherudek)!

PS: Io del “Ciclo dei Pirati” ho letto solo Tortuga. Simpatico e brutale al punto giusto, anche se personalmente preferisco l’Inquisitore…

#4 Comment By Erwin On 28 febbraio 2011 @ 10:54

Io ho letti i primi libri del ciclo di Eymerich con piaceri alterni, mi è piaciuto il primo e meno gli altri.
Invece i libri del filone piratesco “Tortuga” e “Veracruz” li SCONSIGLIO caldamente, li ho trovati banali, alle volte ridicoli, privi di mordente e alla fine noiosi.
C’è molto di meglio in giro sulla pirateria.

#5 Comment By Gherardo Psicopompo On 1 marzo 2011 @ 09:52

@Erwin: Tipo? Mi interesserebbe parecchio leggere qualcosa di decente…

Mr. Giobblin, proprio perchè mi fido di te e della tua capacità di giudizio, forse darò una seconda possibilità al buon Evangelisti…

#6 Comment By dr Jack On 1 marzo 2011 @ 12:09

Ai tempi avevo letto “Il castello di Eymerich” e non mi era dispiaciuto. Quantomeno il personaggio non era male.
Poi ho provato a leggere gli altri libri, e in effetti mi sono sembrati peggio, ma avevano comunque i loro alti e bassi.

Direi che se Rex è uscito in ebook un’occhiata gliela darò.

#7 Comment By scriterio On 2 marzo 2011 @ 17:58

Evangelisti è un autore che sa documentarsi. Già per questo motivo si dovrebbe aggiudicare una nota di merito.
Il ciclo di Eymerich dà il meglio di sé nell’introdurre scenari affascinanti e tetri. Offre una serie di ottimi affreschi medievali a tinte forti.
Il personaggio stesso dell’inquisitore è articolato e contraddittorio. Odioso, per lo più, ma geniale. Credo che Evangelisti riproduca bene l’uomo medievale, con le sue paure, angustie, fanatismi e curiosità.

Sconsiglio il cliclo dei pirati. I due libri si assomigliano molto, anche troppo.
Oltretutto paiono una buona scusa per dar sfogo ad alcune idee politicheggianti dell’autore.

Raccomando vivamente Antracite, davvero un ottimo romanzo con ambientazione Western. Per niente scontato (non pare una moderna dime novel; notevole il personaggio principale, Pantera, e l’ambientazione.

#8 Comment By ivabellini On 28 marzo 2011 @ 15:30

Ciao ho trovato ora il tuo blog, lo trovo molto interessante per i tuoi sconsigli di lettura, infatti io ho molta difficoltà a leggere un libro per intero, mi distraggo facilmente, mi addormento….cosi mi trovo sempre nell imbarazzo mentre acquisto di un libro come questo di autori assai noti, tu mi dai il piacere di leggere cosa NON mi sono perso.
Ho provveduto a catturare il tuo feed per cui da oggi sono certo che sarò piu felice di quando non conoscevo il tuo blog :)


URL dell'articolo: http://fantasy.gamberi.org/2011/02/27/rex-tremendae-maiestatis/

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