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Gli Ultimi Eroi

Pubblicato da Gamberetta il 28 febbraio 2011 @ 23:03 in Segnalazioni | 8 Comments

Apparso su emule l’ultimo romanzo della Nostra Amata Licia, Gli Ultimi Eroi. È Il nono romanzo ambientato nel Mondo Emerso. Occorre cercare:

Icona di un mulo iPBook ITA 0372 ITA Licia Troisi-Gli ultimi Eroi
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Copertina de Gli Ultimi Eroi
Copertina de Gli Ultimi Eroi

Trama:

Il Mondo Emerso sembra giunto definitivamente al tramonto. Il morbo che il re degli elfi ha insinuato nella popolazione sta contaminando ogni villaggio, e l’unico antidoto, una pozione distillata dal sangue di ninfa, non basta a curare tutti i malati. Mentre ogni speranza sembra perduta, Adhara decide di non opporsi più al proprio destino e di essere fino in fondo Sheireen, la creatura nata per combattere il Marvash, il male assoluto. Grazie al suo coraggio e all’aiuto di una guerriera ribelle, l’origine del morbo viene infine svelata, e un’innocente sottratta a un immane supplizio. Ma le voci di un’inattesa minaccia iniziano a serpeggiare tra i sopravvissuti, e un attacco di inaudita potenza sembra covare nelle riunioni segrete del re degli elfi e i suoi seguaci. L’arma che annienterà per sempre il Mondo Emerso sta per abbattersi sulla Terra del Vento, e Adhara dovrà compiere una scelta dolorosa e definitiva, sacrificando alla missione molto più di se stessa.

* * *

Uno dei miti della narrativa è che si impara scrivendo. Non è sempre così. Si impara scrivendo, se si sa quello che si sta facendo. Se si scrive da cani, insistere non porta altro che allo scrivere da cani più velocemente. Allenarsi senza consapevolezza è inutile. Ne aveva già parlato anche il Duca.

Così, dopo una dozzina di romanzi, Licia scrive ancora descrizioni di questo genere:

[prima pagina del primo capitolo] Ovunque guardasse, tutto le sembrava ignoto e ostile. Sul terreno crescevano strane piante dalle foglie larghe e carnose, tra i rami contorti degli alberi pendevano lunghissime liane dall’aspetto tetro. E quei fiori, fiori immensi e osceni, sembravano quasi in attesa di un suo passo falso, spalancati su di lei come bocche fameliche.

Notare la schiera di aggettivi astratti e generici (ignoto, ostile, strane, larghe, lunghissime, tetro, immensi, osceni, fameliche), i due “sembravano” in tre frasi (non bisogna scrivere cosa sembra, bisogna scrivere quel che è!), e la similitudine cliché (le bocche fameliche).

Licia scrive male come scriveva ai tempi di Nihal della Terra del Vento. E tra altri dieci romanzi scriverà nella stessa maniera. Scrivere senza avere alcuna idea di come funzioni la narrativa è come dare spallate a una porta chiusa quando il cartello appeso alla maniglia dice: “Tirare”. Inutile se non dannoso.


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8 Comments To "Gli Ultimi Eroi"

#1 Comment By Jaja On 1 marzo 2011 @ 00:48

Evviva Gamberetta! Guarisci presto e stai bene… Bacini ^__^

#2 Comment By Zave On 1 marzo 2011 @ 09:03

quando si è malati non bisogna venire a contatto con certe cose, si rischia di peggiorare. anche se è solo una segnalazione.

#3 Comment By Angra On 1 marzo 2011 @ 11:33

La scrittura della Troisi è perfetta per un pubblico potenziale di menti pigre, e il marketing d’assalto di Mondadori ha trasformato quel pubblico potenziale in pubblico effettivo. Per pubblico di menti pigre intendo lettori incapaci di farsi un’idea sullo stato d’animo di un personaggio dal fatto che il personaggio piange, singhiozza e urla e batte i pugni per terra. Se la Troisi imparasse a scrivere meglio, probabilmente venderebbe di meno (a parità di boiate).

#4 Comment By Giulia On 7 marzo 2011 @ 19:25

Vorrei segnalare questa intervista all’Autrice:

http://www.ntr24.tv/it/video/4295

Esprime un’opinione proprio sull’importanza della lettura per poter scrivere bene.

Assurdo.

#5 Comment By polveredighiaccio On 7 marzo 2011 @ 21:43

Ha iniziato a leggere fantasy a 20 anni??? O.o Ma se ha dichiarato di avere scritto Nihal a 21… Wow!

#6 Comment By Aldous On 8 marzo 2011 @ 16:01

Guardate, ho voluto fare una prova, un esercizio.
Ho ripreso il testo inserito da Gamberetta e l’ho riscritto. Non so se ci sono riuscito appieno, comunque…

Primo esempio:
Non conosceva l’ambiente in cui si trovava, e ovunque guardasse percepiva una sensazione di ostilità.
Dal terreno crescevano piante dalle foglie larghe e carnose, tra i rami contorti degli alberi pendevano liane che, dall’alto, facevano un lungo tragitto, ricadevano sul terreno contorte come capelli smossi. E quei fiori, i cui petali si spalancavano come delle bocche in attesa del pasto, erano capaci di racchiudere un uomo nella sua interezza.

Secondo esempio:
Non conosceva l’ambiente in cui si trovava, e ovunque guardasse percepiva un dolore al petto e la gola le si serrava, facendola deglutire con fatica.
Dal terreno crescevano piante dalle foglie larghe e carnose. I rami degli alberi si contorcevano creando un muro spaccato in maniera casuale da fessure che facevano passare la luce. E dai quei rami ricadevano al suolo delle liane come capelli smossi. E i fiori, con i loro petali che si spalancavano come bocche in attesa di un pasto, erano tanto grandi da poter accogliere un uomo nella sua interezza.

Certo, si può fare di meglio, tuttavia, credo che siano migliori di quello della Troisi.

#7 Comment By adhara On 29 aprile 2011 @ 14:07

i libri sono semplicemente mozzafiato,la fine del libro gli ultimi eroi è inaspettata e molto commuovente,ma non sono riuscita a capire chi sia l’uomo che si trova sulla copertina de ”Gli Ultimi Eroi”.
Qualcuno sarebbe così gentile da segnalarmelo???
Grazie mille e ancora complimeti alla staordinaria Licia

La Fan più accanita della storia del Mondo Emerso. Sabrina

#8 Comment By cindy On 9 febbraio 2013 @ 14:41

a Adhara
io ho sempre pensato fosse il re degli elfi, quello che ha diffuso il morbo. non so forse, per i capelli lunghi..sono così da elfo ;) però non ne sono sicura potrei sbagliarmi


URL dell'articolo: http://fantasy.gamberi.org/2011/02/28/gli-ultimi-eroi/

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