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Hyperversum

Pubblicato da Gamberetta il 30 maggio 2011 @ 20:05 in Segnalazioni | 38 Comments

Anche se non sono catalogati in alcuna “biblioteca”, sono disponibili su emule PDF di buona qualità della trilogia di Hyperversum. L’autrice è Cecilia Randall, ovvero l’italiana Cecilia Randazzo.

Occorre cercare:
Icona di un mulo Cecilia Randall - Hyperversum 1.pdf (2.561.549 bytes)
Icona di un mulo Cecilia Randall - Hyperversum 2 - Il Falco e il Leone.pdf (2.118.218 bytes)
Icona di un mulo Cecilia Randall - Hyperversum 3 - Il Cavaliere del Tempo.pdf (2.000.304 bytes)

 

Copertina di Hyperversum 1
Copertina di Hyperversum

La trama di Hyperversum:

Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, Hyperversum, che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco.
Ian ha una laurea e un dottorato in storia medievale. Dalla morte dei genitori è diventato parte della famiglia di Daniel. Al rientro da un soggiorno di studi in Francia, Ian raggiunge la sua “famiglia acquisita” per una cena e, naturalmente, per tornare a giocare col suo amico Daniel al loro videogame preferito.
Davanti allo schermo non sono soli: ci sono il piccolo Martin, Jodie, la ragazza di Daniel, e, collegati da un altro computer, Carl e Donna.
Mentre vivono la loro avventura virtuale nel Medioevo, i ragazzi vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: Daniel, Jodie, Ian e Martin si ritrovano in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposti Francia e Inghilterra, Impero e Papato.
Si apre per loro una nuova vita. Nuove strade, un nuovo amore…

 

Copertina di Hyperversum 2
Copertina di Hyperversum – Il Falco e il Leone

La trama di Hyperversum 2:

A due anni di distanza dal primo viaggio e dopo molti vani tentativi, Hyperversum trasporta nuovamente Ian e Daniel nel XIII secolo.
Per riabbracciare l’amata Isabeau e vedere la nascita del suo primogenito, Ian si trova coinvolto nella ribellione dei baroni inglesi contro Giovanni Senza Terra.
Daniel cerca di tornare nel suo tempo, ma rimane imprigionato suo malgrado nel 1215, tra le grinfie del nemico giurato di Ian: Geoffrey Martewall, barone di Dunchester.

 

Copertina di Hyperversum 3
Copertina di Hyperversum – Il Cavaliere del Tempo

La trama di Hyperversum 3:

Sono passati tre anni dal momento in cui Ian e Daniel si sono salutati prendendo strade (e secoli) molto diversi tra loro.
Di tanto in tanto, Daniel non può fare a meno di ritentare una partita con Hyperversum, nella speranza di incontrare nuovamente l’amico.
Inaspettatamente, un giorno, riceve una misteriosa mail firmata Falco d’argento, il soprannome con cui Ian è conosciuto nella sua vita medievale.
Daniel è sconvolto: come è possibile? È ancora una volta il gioco che si intromette nelle loro vite? È realmente Ian, che ha trovato un nuovo varco nel tempo? O qualcuno si cela dietro le ali del Falco? E perché?

Di Cecilia Randall ho letto solo il suo racconto presente nell’antologia Sanctuary. Un racconto decente ma non abbastanza interessante né scritto bene da farmi venire voglia di affrontare le 2.000 e passa pagine della trilogia di Hyperversum.
Senza contare che ho la sensazione che la faccenda sia più simile a Timeline di Michael Crichton (uno dei suoi romanzo peggiori) che non a Un Americano del Connecticut alla Corte di Re Artù di Mark Twain (uno dei miei romanzi preferiti).


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38 Comments To "Hyperversum"

#1 Comment By Fblom On 30 maggio 2011 @ 20:55

La trama è di una banalità imbarazzante…

#2 Comment By un lettore del blog On 30 maggio 2011 @ 21:25

de gustibus….
Più che la trama, tuttavia, ho apprezzato la “profondità” dei personaggi.

Questa trilogia me l’ha consigliata un collega. Mi ha prestato il primo libro, gli altri li ho acquistati volentieri. Poi, li ho passsati a mia sorella che li ha consigliati a tutte le sue amiche. Morale: è piaciuto a tutti, indistintamente ;-)
La Randall – come quasi tutti gli autori – credo si sia migliorata nello stile ad ogni libro. L’ultimo, in ordine cronologico, che non fa parte di Hyperversum, potrà piacere o meno, ma è scritto davvero bene.
Le tecniche per una buona narrativa ben presenti.
Credo sia molto meticolosa su questo aspetto, almeno quanto la precisione nella ricerca del background storico. Più di questo, a quanto pare, lei è la prima che queste tecniche le consiglia agli autori in erba ;-)
Leggendo il blog, tutto questo è una rarità nel panorama italiano. Pertanto, io che pure leggo il blog astenendomi dal commentarlo, vi dovevo almeno questo post. :)

#3 Comment By Luigius On 31 maggio 2011 @ 01:35

Ho letto il primo, tempo addietro.
Tempo che avrei meglio impiegato bruciando formiche. L’ho trovato banalotto, oltre che molto simile a Timeline (peggio: al film), di cui ha anche la stessa ambientazione storica. Poi devo ammettere che l’idea del videogioco=macchina del tempo non è una cosa di cui riesco a capacitarmi, e l’autrice non lo spiega neanche tanto bene. I personaggi sono simili ai protagonisti stereotipati dei romanzi d’avventura e/o fantasy, non sono piatti, ma sono prevedibili (l’eroe, il sidekick, la bella, il cattivo e via dicendo) ed hanno un evoluzione scontata, dettata in funzione dello stereotipo a cui si rifanno.
La nota positiva è sicuramente lo studio accurato dietro l’ambientazione, che probabilmente è il motivo per cui vale comprare il libro, dato che la vita quotidiana nella corte e gli spostamenti dell’esercito sono resi in maniera particolareggiata e (per quello che ritengo di sapere in più sul medioevo rispetto ad un mio eventuale omologo americano) curata.

#4 Comment By Lettrice in incognito On 31 maggio 2011 @ 11:27

Ciao. Scrivo qui senza il mio solito nick perché una carissima amica mi ha regalato questo libro (che le è piaciuto tanto) e non voglio lei ci resti male leggendo il mio commento. Ma leggerlo è stata un’agonia! E credetemi, NON E’ un fantasy. Avrei potuto al massimo interpretarlo come romanzo rosa, visto che tutta la storia è incentrata sul protagonista (un Gary Stue da manuale) che si innamora di una nobildonna del passato. Ma ci sono cose che comunque non stanno in piedi.

Mostra spoiler ▼

Il romanzo di Chricton ha un senso: i personaggi sono catapultati nel passato e OVVIAMENTE cercano un modo di tornare nel loro tempo. Qui no. Il passato è tanto bello e il tornare indietro, al posto che l’ossessione continua che dovrebbe essere, viene menzionato sì e no 12 volte in tutto il libro (la vicenda dovrebbe durare più di un anno, se non ricordo male). Inoltre la storia è noiosa: mi sono dovuta costringere a finirlo, perché ogni volta ci si chiede “ok, e quand’è che succede qualcosa di interessante?”. Non ho apprezzato nemmeno lo stile di scrittura. Insomma, se si pubblica un trattato di storia medievale, gradirei che in copertina fosse scritto “trattato di storia medievale”, non “romanzo fantasy”.
Spero solo che quest’anno la mia amica non mi regali il seguito!

PS: se qualcuno volesse dettagli ulteriori sul libro, fatemelo sapere e vedrò di farveli avere! Ho moltissime opinioni a riguardo. Davvero.

#5 Comment By Mr. Giobblin On 31 maggio 2011 @ 22:40

Letto solo il primo. L’idea del videogioco era carina, ma andava sviluppata un pò meglio. Sul resto non mi esprimo, direi che Lettrice in incognito ha già detto tutto. :)
Più che altro… dov’è il fantasy? Mah.
Piuttosto leggetevi The Dragon Waiting di John Ford…

#6 Comment By Lettrice in incognito On 31 maggio 2011 @ 23:16

Detto tutto? Scherziamo? Ce ne sarebbero di cose (cattive) da dire! Dalla trama ai personaggi, dal pathos alla costruzione delle scene, dalla verosimiglianza alla sensatezza delle situazioni.
No, seriamente. Se comincio, scrivo due pagine di invettive! :-(

#7 Comment By Zave On 31 maggio 2011 @ 23:45

viaggi nel tempo?
mi basta questo per decidere di non leggerlo.

#8 Comment By Cecilia On 1 giugno 2011 @ 22:43

Della Randall ho letto solo l’ultimo, Gens Arcana (autoconclusivo! punti in più), che mi è piaciuto molto. Difetti ce ne sono, ma in confronto a certi scrittori recensiti sulla Barca… anni e anni. Senza contare che la Randall (a che serve il finto inglese? bah) si documenta. Gens ha persino le note a pié di pagina con le spiegazioni di quest’oggetto o di quel vestito della Firenze medicea e in coda al libro ci sono i ringraziamenti a degli esperti di armi rinascimentali. Levitavo dalla gioia quando l’ho letto.

Mi terrò però alla larga da questa trilogia, molto alla larga.

Piccolo poscritto: so che il suo comportamento dovrebbe essere la norma, ma è pur vero che in Italia non lo è. Perciò esulto.

#9 Comment By mikecas On 2 giugno 2011 @ 20:42

Ho scritto un giudizio, che è tutto sommato più che positivo, sul mio sito:
http://www.webalice.it/michele.castellano/SF_Fantasy/mese/Febbraio2009.html
In breve, è un romanzo che si legge con piacere, non ha assolutamente i grossi difetti dei tanti fantasy nostrani che Gamberetta ha evidenziato nelle sue critiche, e che sono avvertibili anche da un lettore meno esperto. Non è un capolavoro, ma è un romanzo per ragazzi e questo ne dichiara già i limiti. La storia è semplice, senza grandi invenzioni, ma è lineare ed accurata. L’ambientazione è sicuramente la parte migliore, e confesso che parte del mio giudizio è dovuto a questo aspetto. La conoscenza della storia e della società dell’epoca della Randazzo è molto alta, e si vede. La Randazzo sa scrivere in un buon italiano, e sa gestire le emozioni dei suoi personaggi, sempre nei limiti di romanzi per Young Adult quali questi sono.
A mio parere è di una spanna superiore ai tanti autori fantasy italiani che vanno ora alla grande. Forse solo la Redivo ha scritto di meglio, ma onestamente non capisco tanti giudizi così negativi, quasi fosse un obbligo, su questo blog, parlare male di tutti.
Ma Gamberetta quando stronca con la sua verve tagliente lo fa portando argomenti a supporto… in questi ultimi commenti non ho visto argomenti…

#10 Comment By Lettrice in incognito On 2 giugno 2011 @ 22:52

@ Mikecas: di argomenti logici e obiettivi per dire che il romanzo non mi è piaciuto, ne ho a pacchi. Solo che scrivere quattro pagine di commento non richiesto mi pareva eccessivo.
Intanto complimenti per essere riuscito a finirlo (giuro, non è sarcasmo). Lo ammetto, mi sono SFORZATA MOLTO per arrivare alla fine perché ho trovato la vicenda terribilmente noiosa. Non voglio stare a commentare tutto il libro, sempre per evitare le 4 pag di discorsi di cui sopra, ma se vuoi farò qualche esempio a caso.

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La mia impressione è che ci sia stato più interesse per l’ambientazione che per la trama. A questo punto, come dicevo prima, abbiamo a che fare con un saggio di vita medievale, non con un romanzo fantasy. Anzi, di fantasy non c’è assolutamente niente, se non “sono tornati nel passato a causa di un guasto nel videogioco”. Fine. Totale assenza di elementi fantasy in tutta la storia. (mi sarei aspettata che almeno i ragazzi avessero mantenuto le abilità dei loro personaggi del gioco)

Sì, l’ho trovato noioso. Da morire. Ti bastano i motivi di cui sopra per valutare come “obiettiva e ragionata” la mia opinione?

#11 Comment By Il Guardiano On 3 giugno 2011 @ 00:10

Oltretutto ci sono le note a piè di pagina? E questa sarebbe una cosa positiva? E a che servirebbero queste note? A spiegarmi cosa? E’ la prima volta che vedo una cosa del genere; per la serie: come distruggere l’immedesimazione ^_^

#12 Comment By Cecilia On 3 giugno 2011 @ 21:37

Oltretutto ci sono le note a piè di pagina? E questa sarebbe una cosa positiva? E a che servirebbero queste note?

In questo non so, in quello che ho letto io sì. Hanno evitato degli inforigurgiti evitandomi di rompermi le scatole durante la lettura. Se mi andava me li leggevo e punto. Saranno stati non più di una decina in 400 e passa pagine, a quel che ricordo.

#13 Comment By Federico On 7 giugno 2011 @ 22:01

@ guardiano

“E’ la prima volta che vedo una cosa del genere”

allora ti sei perso tutto Pratchett e Mondo Disco e devi rimediare.

Della Randall/Randazzo ho letto Gens Arcana, e lo suggerirei.

#14 Comment By Il Guardiano On 7 giugno 2011 @ 22:18

Già, mai letto niente…dici che devo davvero rimediare? non mi ha mai ispirato Pratchett…oltretutto trovare i suoi libri (o almeno i più consigliati) in cartaceo era una impresa :)

#15 Comment By Sophitia On 8 giugno 2011 @ 19:58

No, di Pratchett bisogna assolutamente leggere “A Me le Guardie!”.
Tornando in OT, io dell’autrice ho solo letto “Gens Arcana” che non era male (anche perchè mi piaceva l’ambientazione), ma mai letto questa saga.

#16 Comment By Lettrice in incognito On 9 giugno 2011 @ 08:55

Bisogna assolutamente leggere “A me le guardie” E “Uomini d’arme” E “Piedi d’argilla”. E’ un imperativo morale leggere tutta la serie ;-)
Comunque le note a piè di pag. di Pratchett hanno tutta un’altra valenza: sono lì per aggiungere spunti cominci alla situazione. In un romanzo che VUOLE essere comico, ci stanno benissimo. In un romanzo la cui finalità è (o dovrebbe essere) di mantenere il lettore nella trama, la nota a piè di pag riduce l’immedesimazione.
Non penso che sia possibile mettere sullo stesso piano le note di Pratchett con quelle della Randall…

#17 Comment By Federico On 9 giugno 2011 @ 09:39

le note a piè di pagina ci sono anche nella serie di bartimeus di stroud, ma lì svolgono la funzione di note del narratore in prima persona (bartimeus)

comunque tornando IT mi sembra troppo una riproposizione di timeline (brutto romanzo), in più il tema di essere catapultati dal videogioco in una realtà parallela ha smesso di essere orginale negli anni 80

#18 Comment By Il Guardiano On 9 giugno 2011 @ 11:26

Si vero, le note ci sono anche nella trilogia di Bartimeus… Ms quelle sono state fatte per rendere ancora più ironico il personaggio di Bartimeus (l’unica cosa riuscita della trilogia :) )
Oktretutto nella versione originale non ci sono note come nella nostra.

Per pratchet provvederò a leggerlo ora che ho il lettore ebook

#19 Comment By Alberello On 9 giugno 2011 @ 13:54

Pratchett è uno dei miei scrittori preferiti. Ho apprezzato anche il lavoro della figlia che ha scritto la trama del videogioco Overlord. Una famiglia di mattacchioni fantasy. Quando seppi del suo alzheimer fu un duro colpo, gli voglio bene come fosse mio nonno.

#20 Comment By Sophitia On 9 giugno 2011 @ 15:12

Straquoto con un inchino Alberello e La Lettrice in incognito, anche io voglio bene a Pratchett! “Piedi di Argilla” è uno dei miei libri fantasy preferiti.
Sono andata a risfogliare i libri e le note a piè pagina non sono poi tante, e sono sempre comiche!

#21 Comment By Federico On 9 giugno 2011 @ 16:14

appunto le note a piè pagina non sono un male a priori. alcune di pratchett sono così a piè pagina che continuano pura per un quarto della pagina successiva, soprattutto nei primilibri di Mondo Disco come “luce fantastica” e “il colore della magia”. qui sono lunghe (e comiche) perchè introducono la fisica di mondo disco, ad esempio perchè la luce è più lenta che altrove. sostanzialmente complicate e spiegano materiale che difficilmente si sarebbe riusciti ad inserire nel continuum narativo.
stessa cosa per Johnathan Strange e Mr Norell: anche qui le note spiegano materiale funzionale, ma non iseribile nel discorso narrativo. ma sono prolisse all’inverosimile e uccidono qualsiasi attenzione.
poi personalmente meglio note di infodump. quelle le puoi saltare senza rischiare di perderti passaggi del discorso narrativo e magari riprenderle più tardi o per una seconda lettura.
nel caso di Gens Arcana, non mi sebravano tante e tutte “storico-ambientali”, del tutto saltabili senza rovinare lo scorrere del racconto.
quanto ad Hyperversum, mi sembra dalle trame, opera prima un po’ grezza, per cui lo salterò. ma sono sicuro di cercare e leggere il prossimo romanzo della Randall/Randazzo.

#22 Comment By Zarathustra On 9 giugno 2011 @ 16:44

@Alberello: già, Overlord era fatto bene, mi sfuggiva il collegamento con Pratchett, grazie dell’informazione ;)

#23 Comment By Alberello On 9 giugno 2011 @ 17:45

@Zarathustra: E non sottovalutare due aspetti fondamentali della figlia. Oltre ad avere la stessa ironia del padre, è anche un bel donnino e scrive per di nerd.

Dobbiamo clonare lei e il padre prima che sia troppo tardi. Un mondo di Pratchett è un mondo migliore per tutti.

#24 Comment By dunseny On 9 giugno 2011 @ 19:38

l’idea e il soggetto di Hyperversum mi sembrano TERRIBILI, mi aspettavo che la consueta e giustificata ferocia Gamberettiana si scatenasse sulla trilogia suddetta. :)

Alberello“Pratchett è uno dei miei scrittori preferiti”

piace anche a me, gli ho quasi perdonato anche un romanzo che proprio non mi “ha piaciato” (quello su hollywood mondo disco”), adoro la serie delle guardie e i primi romanzi mondo disco come il colore della magia, li avete visti i film? oddio potete anche saltarli ma la città è realizzata bene

#25 Comment By Federico On 9 giugno 2011 @ 20:39

film su mondo disco? dove come?
ricordo una forse due avventure grafiche, ma dei film non conoscevo l’esistenza.

#26 Comment By dunseny On 9 giugno 2011 @ 22:37

Federico:
eccoti servito

#27 Comment By Magdalena On 10 giugno 2011 @ 02:04

Mi accomodo agli amanti di Pratchett.
Possibilmente non davanti ad Alberello.

Per il resto, la Randall non è malissimo da quanto ho visto nel coso per il Giappone, però il soggetto è lo stesso del film “Stay Alive”, e temo proprio che i risultati non andranno molto lontano.

Proviamo, via.

#28 Comment By Lettrice in incognito On 10 giugno 2011 @ 11:24

Sono perplessa. Sembra quasi che se non compare qualche fanboy/fangirl urlante che con scrittura da sms dice che il libro è blximo!!!1!! siano tutti convinti sia un’opera d’arte!
Ho argomentato perché secondo me è uno dei peggiori libri io abbia mai letto per trama, personaggi, stile e ritmo. Se qualcuno ha da chiedere chiarimenti o controbattere alle mie argomentazioni, risponderò ben volentieri. Ma non riesco a capire come se da un lato una persona SPIEGA i difetti del libro, dall’altro un’altra ATTESTA “il libro mi è piaciuto ed è meno osceno di tanta altra roba”, si possa concludere con un “allora il libro è bello” o_O
Speravo di aver reso un servizio agli altri risparmiandogli questa agonia… evidentemente l’approccio è sbagliato.

#29 Comment By D-Lord On 10 giugno 2011 @ 11:41

Un servizio l’hai reso eccome, ero tentato dalla lettura ma non lo farò ne ora ne mai, grazie per la recensione. Cmq non per tutti è come dici, per me 4>3 ma sempre di insufficienza si tratta, quindi visto che di scelta ce n’è molta non mi faccio problemi a saltare

#30 Comment By Lettrice in incognito On 10 giugno 2011 @ 12:17

@ D-Lord: grazie, mi sento rincuorata :-)

#31 Comment By dunseny On 10 giugno 2011 @ 16:41

secondo me Lettrice in Incognito è Gamberetta che si è pentita :)

#32 Comment By Lettrice in incognito On 10 giugno 2011 @ 21:35

secondo me Lettrice in Incognito è Gamberetta che si è pentita :)

no, ma lo considero un grosso complimento ^^

#33 Comment By V On 11 giugno 2011 @ 20:22

Peccato che ‘sti scrittori buttino via buone idee scrivendo in modo raffazzonato romanzi oceanici…

#34 Comment By Federico Russo On 27 giugno 2011 @ 22:28

Nel luglio 2007 scrissi una breve opinione a riguardo sul mio vecchio blog. I difetti principali erano 3: perbenismo, incoerenze e Deus ex machina.
La cosa “curiosa” è che dopo 2 anni – il blog era bell’e abbandonato da tempo per lasciare ampio spazio al nuovo – un tale commenta, concludendo così:

Questo è stato il vero Deux ex machina, che spero vi faccia rodere doppiamente per le fregnacce che avete scritto due anni fa.
Godo.Baci baci

Mi puzzava tanto di amiketto o peggio ancora, autore mutaforma alla ancess, che diventa svariati utenti per autopropagandarsi (ma non mi pare ce ne fosse bisogno, per Hyperversum, che tutto sommato era anche piacevole da leggere, per quanto ricordo – ma ero piccino e i miei criteri erano diversi).

#35 Comment By Giacomo On 2 settembre 2011 @ 14:03

Lessi Hyperversum qualche anno fa e non mi dispiacque affatto… il problema è che non avevo capito fosse un fantasy! :D Credevo fosse uno storico e d a amante del medioevo me lo sono goduto!
L’ho ripreso in mano qualche giorno fa (ho la trilogia e parlo del primo volume). Non mi ha fatto calare nella storia come una volta, sarà che ho cominciato a leggere manuali e a capirci qualcosa in più sulla narrativa.

Mah.

P.s: chi è che non ha ancora letto Pratchett? Blasfemia! Orrore! Che sia messo al rogo il miscredente!

Gamberetta, ho letto da qualche parte che Pratchett piace anche a te. Perché non recensisci qualcosa su di lui? Magari il ciclo delle guardie! :D Mai riso tanto in vita mia!

P.p.s: Oook! (chi ha letto Pratchett capisce :D)

#36 Comment By arnica On 3 settembre 2011 @ 07:36

Pratchett…ho sempre rimandato la lettura,ma a questo punto mi invogliate a farlo. appena ritroviamo l’e-reader e finisco madame bovary, comincio con lui!

#37 Comment By Miele On 13 dicembre 2011 @ 12:41

Scusami ma io vorrei leggerlo questo libro.. solo che non ho mai tempo per andare a fare un giro .. perchè nel mio paesino non ci sono librerie dovrei andare molto lontana… se gentilmente mi potete dare un riassuntino dal 7 capitolo a 10…?

#38 Comment By pokefan99 On 10 settembre 2012 @ 18:46

io ho letto solo il primo e mi è piaciuto tanto…non ho capito bene la fine…ha avuto 2 figli?? allora isabeau l’ha tradito…


URL dell'articolo: http://fantasy.gamberi.org/2011/05/30/hyperversum/

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