FAQ sui Gamberi
Domande & risposte su:
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• Di quali argomenti si occupa Gamberi Fantasy? ▼
- Recensioni di romanzi fantasy e di generi affini – fantascienza & horror soprannaturale. In passato hanno avuto la priorità i romanzi italiani, ma dal gennaio 2010 è cambiata la politica del blog e le recensioni di opere italiane sono diventate l’eccezione. La decisione è stata presa in considerazione della scarsa qualità media che offrono i romanzi italiani. Si parla ancora diffusamente di “cose” italiane nel Marciume. Si veda questo articolo.
- Recensioni di manuali di scrittura.
- Tecnica narrativa.
- Editoria, ebook & tecnologie correlate.
- Segnalazioni di film, videogiochi & romanzi che appaiono sui circuiti P2P. Per maggiori informazioni sulle Segnalazioni si veda la domanda: Cosa viene segnalato nelle Segnalazioni?
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• Che fine hanno fatto Capitan Gambero, Bubba e il Signor Stockfish? ▼
Non posso escludere che in futuro Bubba o il Signor Stockfish possano tornare a scrivere per il blog, lo ritengo però improbabile.
» Gamberolink a questa domanda.
• Come sta il Coniglietto Grumo? ▼
Un coniglietto grigio. Carino, ma non è Grumo
» Gamberolink a questa domanda.
Così nell’estate del 2007 ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo aperto il blog. L’idea di associare il fantasy ai crostacei è nata per caso – probabilmente stimolata da una replica televisiva di Forrest Gump. Ci è sembrata subito una buona idea e l’abbiamo applicata ai vari aspetti del sito (grafica, colori, nickname, terminologia).
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• Voglio collaborare al blog! Pubblicherete il mio articolo? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Come è organizzato il blog? ▼
Dato che Segnalazioni e Marciume non compaiono in home page, se volete non perdervi niente, vi conviene seguirli via feed. Si veda la domanda: Cosa sono i feed?
» Gamberolink a questa domanda.
• Cosa viene segnalato nelle Segnalazioni? ▼
- Romanzi italiani di narrativa fantastica pubblicati con editore non a pagamento (si veda la domanda: Perché non vuoi leggere, segnalare, recensire romanzi pubblicati con contributo?).
- Romanzi italiani di narrativa fantastica autoprodotti di particolare qualità.
- Romanzi stranieri in lingua originale o tradotti di particolare interesse.
- Film, anime & videogiochi fantasy, horror o fantascienza poco conosciuti, ma che meritano attenzione. Con un occhio di riguardo per il cinema asiatico.
- Qualunque altra cosa ritenga degna di essere segnalata.
» Gamberolink a questa domanda.
• Come scarico la roba segnalata nelle Segnalazioni? ▼
- Se è un libro presente su
gigapedialibrary.nu, ho spiegato come funziona in questo articolo. - Se è un libro presente su emule occorre prima scaricare il client dal sito ufficiale, poi installarlo, configurarlo e infine si deve cercare il nome della release segnalata.
- Negli altri casi, la soluzione più semplice è cercare il nome della release (es: Nome.Film.2010.DVDRip.XviD-GruppoPiratoni) con Google. Con un po’ di fortuna apparirà il link al .torrent adeguato o magari a un forum/blog che offre il download diretto (DDL). Se siete 1337, collegatevi al vostro sito FTP di fiducia: non avrete difficoltà a trovare le release che segnalo.
Ricordo che scaricare opere coperte da copyright, a seconda di come oscillano le leggi in proposito, potrebbe rivelarsi illegale. Procedete a vostro rischio e pericolo.
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• Ho scritto un romanzo! È stato pubblicato da Il Menagramo Editore, segnalerete la mia opera sui Gamberi? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Ho scritto un romanzo! Lo distribuisco gratuitamente con licenza Creative Commons, lo segnalerete sui Gamberi? ▼
Ma prima di segnalarlo devo leggerlo. E deve piacermi. E quando parlo di “qualità alta” intendo che è molto più facile che il romanzo venga pubblicato da Mondadori o da Rizzoli piuttosto che io lo ritenga degno.
» Gamberolink a questa domanda.
• Ho scritto un romanzo! Lo recensirete sui Gamberi? ▼
- È un romanzo di narrativa fantastica (fantasy, fantascienza, horror soprannaturale).
- È stato pubblicato da una casa editrice non a pagamento (vedi la domanda: Perché non vuoi leggere, segnalare, recensire romanzi pubblicati con contributo?) oppure è autoprodotto.
- Mi avete mandato il romanzo in questione in formato elettronico o mi avete segnalato il link dal quale scaricarlo. Non accetto più di leggere romanzi di carta: se devo scrivere la recensione ho bisogno di citare ampie porzioni di testo, non ho nessuna voglia di trascrivere o di smontare il romanzo per passarlo allo scanner. E no, non compro il romanzo in libreria: siete voi che cercate una mia recensione, non io che cerco il vostro romanzo, io vivo bene anche senza.
- Leggo il romanzo e lo trovo di particolare interesse. Naturalmente lo leggo se ho voglia e se ho tempo. Potrei non averli mai.
Ciò non toglie che potrei leggere il vostro romanzo per i fatti miei e recensirlo anche se non me lo avete neppure segnalato.
» Gamberolink a questa domanda.
• Non ho capito la storia del Marciume… ▼
• Io ho un blog, posso linkare il sito dei Gamberi o qualche articolo? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• In cambio metterete un link al mio blog? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Che licenza hanno gli articoli? Posso copiarli sul mio sito? Posso pubblicarli su una rivista? ▼
Cosa significa? Significa che avete ampia libertà di fare con i miei articoli quello che preferite. Potete copiarli e ripubblicarli sui vostri siti o blog. Potete modificarli. Potete recitarli a teatro o farne un documentario. In pratica potete farne quello che volete. Con un paio di limitazioni:
- Non potete chiedere soldi. Se pubblicate un mio articolo su una rivista e poi la distribuite gratis è ok; se invece la rivista la vendete, non potete usare roba scritta da me. Se proprio siete convinti che vendere materiale mio sia un affare, contattatemi, potrei darvi il permesso. Ma non stupitevi se rifiuto.
- Dovete specificare che gli articoli che ho scritto io sono miei. Non c’è problema se copiate la mia recensione di Twilight a destra e a manca, però da qualche parte dovete indicare che l’ha scritta Gamberetta per il sito Gamberi Fantasy (fantasy.gamberi.org).
Per maggiori informazioni sulla licenza adottata dai Gamberi, consultate la pagina relativa al sito Creative Commons, qui.
Infine ribadisco che parlo del testo degli articoli. Le immagini e i filmati sono dei rispettivi proprietari e se volete riutilizzarli dovete chiedere il permesso a loro.
» Gamberolink a questa domanda.
• Voglio fare pubblicità sui Gamberi, è possibile inserire il banner della mia azienda o associazione? Naturalmente pago. ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Il partito kazako dei pedofili necrofili nazi comunisti vuole presentarsi alle elezioni in Uganda! I blogger italiani devono fare qualcosa! Scriverai un articolo sui Gamberi per sensibilizzare la gente? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
Per sfruttare i feed dovete dare in pasto i feed dei Gamberi a un programma apposito. Ci sono diverse alternative:
- Si può usare un feed reader dedicato. In ambito Windows i due più diffusi sono forse FeedDemon e NewzCrawler. Esistono feed reader gratuiti e no anche per altri sistemi operativi, da Mac OS X a Linux fino all’iOS dell’iPhone.
- Si può usare un client di posta elettronica. Quasi tutti supportano i feed, sebbene non sempre in maniera ideale.
- Si può usare un plugin per il browser, per esempio Sage per FireFox.
- Si può usare un’applicazione online, con il vantaggio di non dover installare niente. Per esempio Google reader o Bloglines.
Una volta scelto il feed reader occorre passargli i feed dei Gamberi. I feed principali sono:
Feed degli Articoli (in formato Atom 1.0)
Feed degli Articoli (in formato RSS 2.0)
Feed dei Commenti (RSS 2.0)
E voilà, ogni volta che apparirà un nuovo articolo/commento sarete avvertiti dal feed reader. A questo punto potrete anche leggere direttamente dal reader il nuovo contenuto.
Se il feed reader vi chiede con che frequenza controllare i feed, impostate il feed degli Articoli a diverse ore, mentre mettete pochi minuti al feed dei Commenti.
Si vedano anche le domande: Quali altri feed sono disponibili oltre a quelli per Articoli e Commenti? e Meglio i feed in formato Atom 1.0 o quelli in formato RSS 2.0?
» Gamberolink a questa domanda.
• Meglio i feed in formato Atom 1.0 o quelli in formato RSS 2.0? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Quali altri feed sono disponibili oltre a quelli per Articoli e Commenti? ▼
È inoltre possibile eliminare alcune categorie dal feed generale degli articoli, o viceversa ottenere un feed solo a certe categorie. Le combinazioni più utili sono:
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articoli in home page + Sengalazioni + Marciume |
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solo Segnalazioni |
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solo Marciume |
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articoli in home page + Marciume |
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articoli in home page + Segnalazioni |
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solo articoli in home page |
Per maggiori informazioni su Segnalazioni e Marciume si veda la domanda: Com’è organizzato il blog?
Per maggiori informazioni sui feed si veda la domanda: Cosa sono i feed?
» Gamberolink a questa domanda.
• Leggendo gli articoli ogni tanto mi capita di incappare in parole ed espressioni che non capisco. Per esempio, che diavolo sarebbe uno “gnokko”? ▼
Fogna. Vedi la domanda Cosa sarebbe la Fogna?
Gamberi Freschi. Vedi la domanda: Come si leggono i voti?
Gamberi Marci. Vedi la domanda: Come si leggono i voti?
Gnokko. Creatura soprannaturale di sesso maschile tanto figa quanto scema. Edward Cullen di Twilight è l’archetipo dello gnokko.
Inforigurgito. Vedi la domanda: Cosa si intende per “inforigurgito”?
Kawaii. Termine giapponese: “deliziosamente carino”.
La Nostra Amata Licia. Licia Troisi, autrice della trilogia de Le Cronache del Mondo Emerso e di altri “capolavori”.
Marciume. Vedi la domanda: Non ho capito la storia del Marciume…
Stivale. Vedi la domanda: Come si leggono i voti?
Strazzu. Chiara Strazzulla, autrice de Gli Eroi del Crepuscolo.
Sugoi. Termine giapponese: “fantastico”, “meraviglioso”, “cool”.
Inoltre consulta la sezione “Scrittura” di queste FAQ, qui, per la spiegazione di altri termini tecnici usati spesso nelle recensioni.
» Gamberolink a questa domanda.
• Mi piacciono molto gli articoli del blog, come posso compensarti? ▼
• Voglio aprire un blog come i Gamberi! Ma non ne capisco niente di Internet, di HTML, dei blog o di computer!!! Potete aiutarmi? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
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» Gamberolink a questa domanda.
• Come posso mettermi in contatto con te? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
» Gamberolink a questa domanda.
• Sei su Facebook? MySpace? Netlog? LinkedIn? Google+? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
» Gamberolink a questa domanda.
Non partecipo alle discussioni sui gruppi di aNobii.
» Gamberolink a questa domanda.
• Partecipi a qualche forum? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Sono il rappresentate di una casa editrice e voglio offrirti un lavoro. ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Il mio romanzo ha bisogno di editing. Lo fai tu? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Vuoi leggere il mio romanzo e dirmi cosa ne pensi? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Ti mando solo le prime pagine del mio romanzo? Un racconto? Mi dai un parere? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché non vuoi leggere, segnalare, recensire romanzi pubblicati con contributo? ▼
Fine della questione.
» Gamberolink a questa domanda.
• Quali sono i tuoi romanzi preferiti? ▼
Allargando il campo dal fantasy al fantastico in generale mi piacciono H. P. Lovecraft (in particolare La maschera di Innsmouth), Robert A. Heinlein (Fanteria dello Spazio, La Luna è una severa maestra), H. G. Wells (La Guerra dei Mondi, La Macchina del Tempo).
Ma ci sono tanti altri autori di narrativa fantastica che apprezzo: Fritz Leiber, Christopher Moore, Philip K. Dick, John W. Campbell Jr., Rudy Rucker, John Wyndham, Mary Gentle, Leigh Brackett, Orson Scott Card, Poul Anderson, Jeff VanderMeer, Cory Doctorow, Neil Stephenson, Michael Crichton, Thomas M. Disch, e potrei continuare per molto.
Copertina di un’edizione inglese de Le Porte di Anubis
Fuori dal fantastico il mio romanzo preferito è Don Chisciotte della Mancia di Cervantes. Non mi dispiacciono i romanzi storici – tipo L’Azteco di Gary Jennings – o di guerra – stile La Grande Fuga dell’Ottobre Rosso di Tom Clancy. Gradisco anche la combinazione dei due generi, per esempio Le Porte di Fuoco di Steven Pressfield.
Per tornare al fantasy, l’high fantasy mi annoia. Le ambientazioni tolkeniane o tratte da D&D le trovo puerili e soporifere. Preferisco quando la fantasia ha le briglie sciolte come nel New Weird o nella Bizarro Fiction – Carlton Mellick III è un ottimo autore.
Le commistioni tra fantasy e fantascienza, come succede spesso nello steampunk, mi divertono, anche se lo steampunk in sé non sempre mi esalta. In ogni caso preferisco un romanzo di science-fantasy o addirittura di hard sf a una storia piena di stupidi elfi yaoi e di nani brontoloni bevitori di birra.
Apprezzo l’horror quando gronda sangue, pieno di mostri e di sbudellamenti. L’horror psicologico o quello basato su serial killer e maniaci vari non mi dice niente.
In linea di principio non disdegno i romanzi rosa o i paranormal romance, ma è molto difficile trovarne di decenti. Uno che mi è piaciuto è Vampire Kisses di Ellen Schreiber.
» Gamberolink a questa domanda.
• Cosa ne pensi de Il Signore degli Anelli? E di Harry Potter? E di George R. R. Martin? ▼
Di Harry Potter ho letto i primi tre volumi in italiano, qui qualche mia considerazione.
George R. R. Martin è un buon autore. Specie il Martin che scriveva fantascienza. Il Martin de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non mi entusiasma. Lo stile è decente, ma non sta scrivendo una saga fantasy, sta scrivendo un’infinita telenovela pseudo-storica. No, grazie.
» Gamberolink a questa domanda.
• Tra gli scrittori italiani di fantasy, quali sono i tuoi preferiti? ▼
Ci sono poi alcune opere inedite interessanti, ma dato che non sono disponibili evito di parlarne.
» Gamberolink a questa domanda.
• Quali sono i tuoi film preferiti? Anime? Manga? Videogiochi? Fumetti occidentali? Musica? Colore? ▼
Colore: il rosa!
Musica: ascolto musica solo per coprire i rumori del traffico quando scrivo. Non ne capisco niente e non mi interessa. Carico nel lettore MP3 quello che tiro giù dalla Rete più o meno a caso. Mi capita di passare da Avril Lavigne a Beethoven senza rendermi conto della differenza.
Fumetti occidentali: non ne leggo.
Videogiochi: mi piacciono i giochi di strategia in stile Civilization. Mi piacciono meno gli strategici più di guerra e gli RTS, ma apprezzo la serie Total War. Gioco con gli RPG sia occidentali sia giapponesi – adoro i vari Final Fantasy. Non gioco con gli MMORPG, in generale sono troppo semplicistici e ripetitivi. Gli FPS non mi dicono molto, tranne quando vantano qualche caratteristica fuori dal comune: per esempio l’ambientazione nei due BioShock o la libertà di azione nella serie di Hitman – Hitman: Blood Money è forse il mio videogioco preferito.
Ho perso ore e ore della mia vita dietro i giochi della serie Puzzle Quest: Puzzle Quest, Puzzle Quest: Galactrix, Puzzle Kingdoms e Puzzle Quest 2.
Manga: il mio manga preferito in assoluto è Video Girl Ai. Trovo notevoli per fantasia perversa i manga horror di Junji Ito, in particolare Uzumaki e Gyo. Qualche altro manga che mi è rimasto impresso: Lone Wolf and Cub, Apocalypse Meow, M.P.D. Psycho.
Copertina del terzo volume del manga M.P.D. Psycho
Anime: il preferito è Neon Genesis Evangelion. Da bambina mi piaceva tantissimo Sailor Moon, e quando mi capita di rivederne qualche puntata lo apprezzo ancora adesso.
In anni recenti mi sono piaciuti: Puella Magi Madoka Magica, The Melancholy of Haruhi Suzumiya, Claymore, Zero no Tsukaima (solo la prima stagione), K-On! (solo la prima stagione), Gantz, Paranoia Agent, Bakemonogatari e Toradora!.
Film: Star Wars (ma solo la trilogia originale), Stalker, Mr. Smith goes to Washington e Miracle on 34th Street.
Mi piace moltissimo il cinema giapponese. Adoro Takashi Miike (in particolare: Zebraman, The Great Yokai War, Gozu), Shinya Tsukamoto (Tetsuo the Iron Man, Tokyo Fist), Ryuhei Kitamura (Azumi, Sky High), Kiyoshi Kurosawa (Cure, Kairo) e un sacco di altri registi e film, da Swing Girls a Long Dream, da The Calamari Wrestler a Battle Royale.
Ho recensito alcuni film giapponesi e ne ho segnalati altri sotto l’etichetta cinema giapponese.
» Gamberolink a questa domanda.
» Gamberolink a questa domanda.
• Quanto tempo impieghi a scrivere un articolo? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
» Gamberolink a questa domanda.
• Secondo me, sei solo una ragazza invidiosa, acida, frustrata, sadica, maleducata, supponente e arrogante. ▼
» Gamberolink a questa domanda.
E le recensioni sono quasi sempre accompagnate da puntuali estratti: ognuno può giudicare se quello che dico è corretto o no.
» Gamberolink a questa domanda.
• È vero che hai un Fan Club? ▼
• Sono un tuo grande ammiratore, vuoi sposarmi? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
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• Posso scrivere quello che mi pare nei commenti? ▼
- I commenti che io trovo offensivi nei miei riguardi o nei riguardi delle persone che hanno collaborato con i Gamberi.
I commenti che io trovo offensivi riguardo altri commentatori finiranno in Fogna. Ma commenti particolarmente sgradevoli non saranno approvati. - I commenti che sollevano questioni già affrontate nell’articolo in oggetto, o in queste FAQ, o nei commenti già approvati.
- I commenti fuori argomento rispetto all’articolo in oggetto. Tuttavia commenti off topic particolarmente interessanti potrebbero essere approvati e spostati in Fogna.
- I commenti che sostengono tesi contrarie a quelle espresse nell’articolo senza portare prove a sostegno.
Nota bene: per ragioni di spazio, di tempo, di opportunità può capitare che sostenga tesi senza specificare in modo esauriente le motivazioni, questo non autorizza nei commenti a sostenere tesi opposte senza completa dimostrazione. - I commenti lasciati da personalità multiple. Se vi spacciate per tre persone diverse non approverò alcun commento di nessuno dei tre personaggi.
- I commenti che, a mio insindacabile giudizio, per una ragione o per l’altra non raggiungono un livello minimo di intelligenza.
Vedi anche questo articolo e la domanda: Cosa sarebbe la Fogna?
» Gamberolink a questa domanda.
» Gamberolink a questa domanda.
• È un disonore finire nella Fogna? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Vorrei dire la mia su un libro ma non se ne parla da nessuna parte. ▼
• Vorrei farti una domanda non legata a nessun articolo, come faccio? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Il mio commento non appare o sono avvertito che è in moderazione. Perché? ▼
Se il tuo commento contiene parole vietate (roba come “onlinecasino”), contiene troppi link o link a siti sospetti, oppure proviene da un IP associato a noti spammatori, finirà tra lo spam. Purtroppo dato il volume giornaliero dello spam, è improponibile cercare tra lo spam i commenti finiti lì per caso. Dunque se il commento non viene segnato come in moderazione provate a rispedirlo, se ancora non appare, avvertitemi via mail.
» Gamberolink a questa domanda.
• Il mio commento era nella recensione di Nihal e adesso è sparito! ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Crocchetta94 mi offende e tu non le dici niente! ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Il commento di Crocchetta94 dove dice che sono scema è ancora lì! ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Ho scritto un commento pieno di errori di ortografia, posso correggere? ▼
Ciò non toglie che se prima di commentare schiacci il pulsante “Anteprima” e rileggi magari è meglio.
» Gamberolink a questa domanda.
• Ho scritto delle bruttissime cose contro Crocchetta94, non le pensavo sul serio, ero solo nervosa. Posso cancellare il mio commento? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Poi cancelli anche i commenti di Crocchetta94? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Ho commentato facendoti una domanda legittima e non mi hai risposto. Perché? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Io commento spesso e sono tutti commenti intelligenti e tu non mi dai mai retta. Uffa! ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Ma chi ti credi di essere a trattare con sufficienza i commentatori? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Qual è il limite di lunghezza per i commenti? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Se ho scritto un commento molto lungo devo metterlo come spoiler? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Se copioincollo nella Fogna il mio racconto fantasy con gli elfi lo leggi e lo commenti? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Quali tag sono consentiti nei commenti? ▼
<b>grassetto</b> | grassetto |
<i>corsivo</i> | corsivo |
<u>sottolineato</u> | sottolineato |
<strike>barrato</strike> | |
<blockquote>citazione</blockquote> | citazione |
<a href=”http://fantasy.gamberi.org”>link</a> | link |
<spoiler>Questo è uno spoiler</spoiler> | Mostra spoiler ▼ |
» Gamberolink a questa domanda.
• Come faccio a far apparire il mio avatar accanto al nome? ▼
Funzionerà non solo sui Gamberi, ma con qualunque sito o blog che supporti Gravatar.
» Gamberolink a questa domanda.
• Posso scrivere in linguaggio sms? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
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• Quali opere vengono recensite? ▼
Non escludo in linea di principio di tornare a occuparmi di cinema, o scrivere recensioni di videogiochi o parlare di romanzi fuori dal fantastico. Ma sarebbero eccezioni.
Perciò sono recensiti romanzi o racconti di genere fantasy, fantascienza e horror soprannaturale. Sottogeneri compresi.
Se posso scegliere evito di occuparmi di high fantasy (la roba con gli elfi, i nani, gli orchi e il Signore Oscuro) e di paranormal romance (vampiri innamorati). Dal gennaio 2010 ho deciso di evitare anche i romanzi scritti da italiani. Vedi la domanda: Perché non recensisci più romanzi italiani?
Da ancora prima ho stabilito di non occuparmi mai più di romanzi pubblicati con contributo. Vedi la domanda: Perché non vuoi leggere, segnalare, recensire romanzi pubblicati con contributo?
» Gamberolink a questa domanda.
• Qual è la filosofia delle recensioni? ▼
• Quali criteri adotti nel giudicare un’opera di narrativa fantastica? ▼
Se il romanzo riesce in questo intento è un buon romanzo.
Un romanzo che non raggiunge le vette del sense of wonder più puro, può essere lo stesso un ottimo romanzo. Se si rivela:
- Originale.
- Fantasioso.
- Verosimile.
Lo stile di scrittura deve essere funzionale a supportare i tre elementi di cui sopra. In particolare non devono esserci errori marchiani, altrimenti sono buttata a calci fuori dalla storia. E a quel punto ha poca importanza se ho davanti un romanzo pieno di originalità e fantasia: ormai non sto più seguendo.
Sono accusata di essere una perfezionista, di inalberarmi per il minimo errore. Non è vero. Sopporto senza problemi un livello di scrittura basso, se intravedo qualche trovata particolarmente fantasiosa o kawaii. Però il livello non può essere ancora più basso.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché nelle recensioni insisti così tanto ad analizzare lo stile? ▼
- Perché spesso non c’è nient’altro di cui parlare. Dove stanno originalità, fantasia o verosimiglianza (vedi la domanda: Quali criteri adotti nel giudicare un’opera di narrativa fantastica?) nei romanzi di Licia Troisi o di Chiara Strazzulla?
Rimane solo lo stile. Pessimo, ma almeno c’è; gli altri elementi sono non pervenuti. - Perché cerco di essere il più possibile obiettiva. La tecnica di scrittura può essere smontata e analizzata senza mai entrare nel terreno minato dei “gusti”. Le mie recensioni non sarebbero così interessanti se semplicemente esprimessero i “gusti” di Gamberetta. Chissenefrega? Le recensioni hanno valore tanto più forniscono dati oggettivi. Lo stile è da un lato fondamentale, e dall’altro è un dato oggettivo, dunque merita di essere analizzato con attenzione.
- Perché sono buona. È molto più facile raggiungere un livello decente nell’ambito dello stile che non essere fantasiosi e originali. Lo stile mi offre la possibilità di dare un contentino anche agli scrittori con meno talento – ma solo se si sono impegnati tanto tanto tanto!
- Perché è utile. Aiuta gli (aspiranti) scrittori a migliorare e aiuta i lettori a divenire consapevoli dei meccanismi dietro quello che leggono. Così la prossima volta che saranno in libreria basterà loro leggere pochi paragrafi del fantasy italiano di turno per capire se è spazzatura o no.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché è importante che un romanzo fantasy sia originale? ▼
Molti fanno un ragionamento che suona più o meno così: “Non ha importanza l’originalità, leggo volentieri anche la solita storia, basta che sia scritta bene.”
Costoro mentono a se stessi. Per dimostrarlo basta fare un piccolo esperimento mentale: prendete il romanzo che considerate scritto meglio, quello che vi è piaciuto di più; visto che siamo in ambito fantasy, penso che più di uno sceglierà Il Signore degli Anelli.
Rileggetelo. Bello, vero? Rileggetelo un’altra volta. E ancora. E ancora. E no, non potete smettere dopo appena venti riletture, dovete leggere solo quello per tutta la vita. Problemi? Lo sostenete voi: “L’originalità non ha importanza, basta che la storia sia scritta bene.” Avete scelto il romanzo secondo voi scritto meglio, dunque il fatto che sappiate a memoria gli avvenimenti non dovrebbe darvi fastidio, o no?
Io scommetto che nessuno si accontenta di leggere Il Signore degli Anelli, solo quello, per tutta la vita. Per me già dopo poche settimane, pur di leggere qualcosa di diverso, leggereste persino Bryan di Boscoquieto.
Ma “qualcosa di diverso” è un altro modo per dire “originale”.
Non solo l’originalità è importante, l’originalità è vitale. È lo stimolo che spinge a leggere, è lo stimolo che fa voltare le pagine: sapere cosa succederà. Se già lo so, è finito lo scopo.
In realtà quando si sente qualcuno dire che l’originalità non ha importanza nel fantasy, la ragione è solo l’ignoranza: il poveretto ha passato la sua esistenza di lettore tra cloni di Tolkien e partite a D&D e non ha idea che esista narrativa ben più interessante al di là di questi confini. Il poveretto è convinto che mangiare sempre la stessa pappa riscaldata, fino alla nausea, sia il fulcro del fantasy.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché un romanzo fantasy deve essere fantasioso? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché un romanzo fantasy deve essere verosimile? ▼
Se incontro una mia amica e le dico: «Ieri sera sono andata a cena con un vampiro. Adesso ti racconto.», lei mi risponderà: «Ma piantala di dire scemenze!»
Tuttavia se le mostro i segni dei canini sul collo e le faccio vedere un filmato preso con il cellulare dove si vede un tizio nel mio salotto che si trasforma in pipistrello, sono sicura che mi starà a sentire.
Perché?
Perché ho reso la mia storia verosimile. Ho aggiunto a “sono andata a cena con un vampiro” elementi concreti che dimostrano come non stia parlando a vanvera, ma abbia vissuto sul serio l’esperienza che dichiaro.
Lo stesso meccanismo si applica ai romanzi fantasy: l’autore deve farsi in quattro per dimostrare che quello che racconta non è una scemenza. Deve convincere il lettore che sì, i draghi esistono, e anche gli elfi, e pure gli orchi e i troll.
La verosimiglianza è l’ingrediente che separa il buon fantasy dalle storie che, per usare le parole di H. P. Lovecraft, sono “immature pulp charlatan-fiction.” (“narrativa immatura, volgare, truffaldina.”)
» Gamberolink a questa domanda.
• Non si può giudicare l’Arte in base a regolette! ▼
Sto dicendo che i romanzi fantasy non sono Arte o che non possono essere Arte? No. Sto dicendo che non me ne può fregare di meno se lo sono o no. Io li giudico come romanzi fantasy (e questo lo sono di sicuro), non come “opere artistiche” (forse lo sono, forse no, è questione che non ha importanza).
» Gamberolink a questa domanda.
• I gusti sono gusti! De gustibus non est disputandum! ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Se un romanzo vende tanto vuol dire che è bello. ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Hai recensito il tal romanzo dicendo che fa schifo. A me è piaciuto un casino! ▼
Nessuno vuole negare il gusto personale. Anche a me piacciono un sacco di robe pietose. Tuttavia un conto è discutere di gusti, un conto è analizzare un’opera letteraria secondo criteri condivisi. Nel secondo caso si ottiene un risultato oggettivo, al di là dei gusti.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché sei sarcastica nelle recensioni? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Insomma lo scopo è divertire? Le recensioni sono scritte per far ridere? ▼
Se una persona vuole leggere le recensioni per farsi due risate alle spalle dello scrittore fesso di turno e basta è liberissima di farlo, tuttavia io non scrivo le recensioni per “scherzo”. Neanche un po’. La satira è un mezzo, non un fine. Il fine non è divertire, è discutere di narrativa fantastica.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché nelle recensioni offendi gli autori? ▼
Il problema è che se io leggo merda di capra, l’autore mi sta offendendo lui per primo. È come il cuoco che piscia nella minestra, prima di servirla. Se una persona mi offende in maniera così feroce, perché io dovrei essere gentile?
Comincino gli autori a non offendere, a non scrivere più merda di capra (venduta a venti euro il barattolo), e io sarò più cortese.
» Gamberolink a questa domanda.
• Nelle tue recensioni potresti aver ragione, ma le argomentazioni perdono ogni valore perché usi un tono maleducato. ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Non è giusto recensire un romanzo se ne hai lette solo tre pagine! ▼
C’è una sola recensione sul blog scritta senza aver letto per intero l’opera in esame. È quella de Il Silenzio di Lenth. Ma lì non ho letto tre pagine, ne ho lette centocinquanta.
Tengo a precisare che leggo per intero i romanzi da recensire solo per mio incredibile scrupolo. Nella gran parte dei casi, quando ci si trova di fronte a tre pagine che fanno schifo – nella maniera che possono far schifo tre pagine di Lenth o magari di E-Doll – continuare a leggere è inutile. A un incipit di merda, segue un romanzo di merda. Perché se uno scrittore non sa scrivere a pagina 1, non sa scrivere neanche a pagina 200. E se viceversa ha imparato scrivendo, quando rilegge si accorge di quanto sia orribile pagina 1 e riscrive quella parte.
Prendiamo un bel piatto di zuppa: se ne mangi un cucchiaio e ti viene vomito, cosa fai? Bevi fino all’ultima goccia e finisci all’ospedale? Non ti è bastato (e avanzato) per giudicare la zuppa una porcheria?
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Ho imparato da Chef Gordon Ramsay |
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• Tutti i romanzi che recensisci li massacri! Non ti piace mai niente! ▼
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• È vero che tratti meglio gli autori italiani di quelli stranieri? ▼
Perciò il confronto tra stranieri e italiani premia leggermente questi ultimi al di là dei loro meriti. Tuttavia tra italiani ho mantenuto sempre lo stesso metro di giudizio, non ho fatto preferenze per l’uno o l’altro.
Comunque il problema non si pone più, dato che ho deciso, salvo eccezioni, di smettere di recensire opere italiane. Vedi la domanda: Perché non recensisci più romanzi italiani?
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• Perché non recensisci più romanzi italiani? ▼
I voti positivi sono rappresentati da “Gamberi Freschi” (gamberi di colore rosato). Oltre il quinto Gambero, per ragioni grafiche, i Gamberi successivi sono rappresentati solo da un numero.
I voti negativi sono rappresentati da “Gamberi Marci” (gamberi di colore violaceo). Oltre il quinto Gambero, per ragioni grafiche, i Gamberi successivi sono rappresentati solo da un numero.
Quando Gamberi Freschi e Marci si equivalgono, e il voto sarebbe zero Gamberi, il simbolo usato è quello dello Stivale.
Un’opera che riceve lo Stivale è un’opera nella media. Non è né bella, né brutta. Attualmente il “punto medio” della qualità fantasy lo identifico con Leviathan di Scott Westerfeld, che appunto si è beccato lo Stivale.
Un’opera che ottiene un voto positivo, più Gamberi Freschi che Gamberi Marci, è un’opera consigliata. Vale la pena leggerla.
Un’opera che ottiene un voto negativo, più Gamberi Marci che Gamberi Freschi, è un’opera sconsigliata. Non vale la pena leggerla.
Scala dei Voti
Un prodotto eccellente: 5 Gamberi Freschi o più (6 nell’esempio).
Un ottimo prodotto: 4 Gamberi Freschi.
Un prodotto molto buono: 3 Gamberi Freschi.
Un buon prodotto: 2 Gamberi Freschi.
Un prodotto gradevole: Un Gambero Fresco.
Un prodotto neutro (né consigliato, né sconsigliato): Stivale.
Un prodotto sgradevole: Un Gambero Marcio.
Un brutto prodotto: 2 Gamberi Marci.
Un prodotto molto brutto: 3 Gamberi Marci.
Un prodotto pessimo: 4 Gamberi Marci.
Un prodotto orrendo: 5 Gamberi Marci o più (7 nell’esempio).
In casi particolari mi posso rifiutare di esprimere un giudizio in termini di Gamberi e dunque lascio la recensione senza voto.
Le recensioni, con relativi voti in Gamberi, sono catalogate nell’Indice delle Recensioni.
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• Recensirai altri romanzi di Licia Troisi? ▼
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• Recensirai altri romanzi di Stephanie Meyer? ▼
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• Recensirai i romanzi di Paolini? ▼
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• Recensirai i romanzi di George R. R. Martin? ▼
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• Recensirai i romanzi della serie di Harry Potter? ▼
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• I manuali di scrittura non servono a niente! Ammazzano la creatività, rendono i romanzi tutti uguali, e poi i Grandi Autori non li hanno mai letti, e comunque lo sanno tutti che per imparare a scrivere basta leggere. ▼
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• Cosa si intende per “scrittura trasparente”? ▼
Notare che la trasparenza è legata al personaggio punto di vista: se a raccontare la storia, magari in prima persona, è un vecchio professore di latino lo stile sarà trasparente avendo certe caratteristiche; se a raccontare è una ragazzina di tredici anni lo stile avrà altre caratteristiche. Per esempio il professore userà i congiuntivi quando è giusto – e non sembrerà strano, perché fa parte della realistica voce di un professore –, mentre la ragazzina non li userà quasi mai. Perciò si possono avere due stili ugualmente trasparenti pur con caratteristiche opposte.
È anche vero che una certa semplicità è sempre intrinseca alla trasparenza: se sono costretta a cercare le parole sul vocabolario o a rileggere tre volte un paragrafo perché le frasi sono troppo lunghe e arzigogolate, tale scrittura non sarà trasparente per niente.
Ho già parlato di “trasparenza” all’inizio di questo articolo.
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• Cosa si intende per “eleganza”? ▼
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• Cosa si intende per “precisione”? ▼
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• Cosa si intende per “mostrare, non raccontare!”? ▼
Per esempio:
Anna è una persona cattiva.
Lo scrittore racconta il carattere di Anna esprimendo un suo giudizio. Invece avrebbe potuto scrivere:
Anna strappò la borsetta alla signora Gina. Ne rovesciò il contenuto sul marciapiede. Qualche moneta e una sola banconota da cinque euro. Anna buttò la borsetta per terra. «Stupida vecchia, dove nascondi i soldi? Dimmelo o ti spacco la faccia.»
Questa volta non sono espressi giudizi, ed è mostrato il carattere di Anna.
Altro esempio:
Anna uccise un troll.
Questa volta lo scrittore non esprime giudizi, ma rimane il problema che racconta l’azione invece di mostrarla. Lo scrittore riassume, condensa, taglia i particolari concreti per rifugiarsi nell’astratto. Invece avrebbe potuto scrivere:
Anna premette la canna della pistola alla nuca del troll. «Hai finito di dar fastidio sul mio sito!»
Premette il grilletto. Schizzi di sangue e grumi di materia grigia macchiarono le pareti.
Anna uccide il troll e il lettore vede lo svolgersi dell’azione.
Ci sono casi dove può convenire raccontare invece di mostrare, ma sono eccezioni. Di solito la buona narrativa implica un autore capace di mostrare.
Ho già parlato di “show, don’t tell” in questo articolo.
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• Cosa si intende per “inforigurgito”? ▼
Per esempio, citando da quel capolavoro dell’arte di scrivere da cani che è Il Silenzio di Lenth:
– La celebre spada benedetta tre volte che rese Glinuc il valoroso guerriero che tutti conoscete non è mai stata rivista, inghiottita dalle tenebre che essa stessa ha sterminato. In molti hanno cercato di ritrovarla, eppure ogni singolo tentativo è stato vano – concluse con tono grave, bevendo un bicchiere di litino tutto d’un sorso, malgrado il suo elevato tasso di lizio, seme del fiore Lito, utilizzato come ingrediente principale dagli stregoni per veleni e pozioni tossiche.
La parte evidenziata è inforigurgito.
L’inforigurgito blocca lo scorrere della storia e annoia il lettore, se è possibile andrebbe evitato.
Ho già parlato di “inforigurgito” nell’apposita sezione di questo articolo.
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• Cosa si intende per “errori nella gestione del punto di vista”? ▼
I tre errori più comuni nella gestione del pdv sono:
- Usare un linguaggio non adatto al personaggio pdv, oppure attribuire pensieri al personaggio pdv che difficilmente formulerebbe. Esempio:
Il bambino di cinque anni si interrogò sui significati mistici della filosofia platonica.
No, un bambino di cinque anni non ci pensa alla filosofia platonica.
- Passare da un personaggio pdv a un altro all’interno di una scena. Esempio:
Michele bussò alla porta. Era preoccupato che Anna fosse ancora arrabbiata per la storia della pizza. Anna aprì la porta. Oggi non me ne va bene una, pensò, ci mancava giusto questo scemo.
Questo modo di scrivere rende le scene confuse e la lettura faticosa.
- Muovere la telecamera legata al personaggio pdv in maniera innaturale. Esempio:
Anna abbassò lo sguardo: aveva le scarpe slacciate. Un piccione attraversò il cielo. La punta delle scarpe era incrostata di fango. La mamma, affacciata al quinto piano del palazzo, le faceva gesto di sbrigarsi a salire.
In teoria Anna può abbassare e alzare lo sguardo in questa maniera, in pratica è innaturale e suona artefatto.
Ho già parlato di “punto di vista” nell’apposita sezione di questo articolo.
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• Cosa si intende per “stanza bianca”? ▼
Specie quando queste scene sono all’inizio di un romanzo, la loro utilità è dubbia: si possono tagliare senza che la storia ne risenta; infatti non c’è alcuna storia se abbiamo solo un personaggio “vuoto” e un’ambientazione indefinita, la storia comincia quando il personaggio lascia la stanza bianca e riacquista la memoria.
La “stanza bianca” il più delle volte non è altro che l’autore in cerca di una storia da raccontare. Dovrebbe terminare questa ricerca per conto suo e solo dopo mettersi a scrivere.
» Gamberolink a questa domanda.
• Cosa si intende per “Deus ex Machina”? ▼
Esempio: gli indiani assediano Fort Apache, quando stanno per superare le difese del forte, arrivano gli extraterrestri a salvare i cowboy.
Notare che se a salvare gli assediati è solo il settimo cavalleggeri, potrebbe ancora essere un “Deus ex Machina”. Perché non lo sia, l’autore deve mostrare prima della scena incriminata che il settimo cavalleggeri è nei paraggi e che ha la possibilità di essere avvertito dell’assedio.
Ricorrere a un “Deus ex Machina” è una scelta infelice per risolvere una situazione. Meglio preparare il terreno perché non ci sia bisogno di miracoli.
» Gamberolink a questa domanda.
• Cosa si intende per “As you know, Bob…”? ▼
«Come ben sai, Michele, tua nonna, la nonna che è stata in Cina negli anni ’30, che ti regalava sempre macchinine a Natale, è dovuta partire ieri sera per Roma, la città eterna, secondo la leggenda fondata da Romolo e Remo, e non tornerà prima di Ferragosto, che forse ricorderai cade il 15 agosto.»
Personaggi che parlano in questa maniera così innaturale sono ridicoli.
Per maggiori informazioni su come scrivere buoni dialoghi (ed evitare gli errori), si veda questo articolo.
» Gamberolink a questa domanda.
• Qual è il problema di una “descrizione statica”? ▼
• “Le stelle sono come fiori che sbocciano negli occhi di fuoco di un elfo serpentiforme.” Dove sbaglio? ▼
• Perché è un errore mettere tanti aggettivi e avverbi? ▼
Esempio:
L’acqua bagnata.
Il prato erboso.
È ovvio che l’acqua è bagnata e il prato erboso, sono caratteristiche intrinseche dell’acqua e dei prati, l’aggettivo si rivela superfluo.
Sbatté la porta violentemente.
La violenza è implicita nel verbo sbattere, è inutile ribadirlo. Non si può sbattere se non violentemente.
Era un principe generoso.
Qui l’aggettivo non è pleonastico, ma non comunica niente al lettore. La “generosità” è un concetto astratto che il lettore non può visualizzare, sentire, odorare. Perciò sarebbe meglio togliere l’aggettivo e mostrare la generosità; vedi la domanda: Cosa si intende per “mostrare, non raccontare!”?
Gli aggettivi e gli avverbi sono un campanello d’allarme: indicano che forse non si sta scrivendo al meglio e sarebbe il caso di ricontrollare. Come dice Gabriel García Márquez:
[...] l’avverbio in -mente è una soluzione molto facile. Ma se non si vuole usare il -mente e si cerca un’alternativa, è sempre meglio.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché non vanno bene le domande retoriche? ▼
Come farò a sconfiggere il Drago Grufolone?, si chiese la Principessa Anna.
E fin qui può aver senso, ma se continuo, sbaglio:
Come farò a sconfiggere il Drago Grufolone?, si chiese la Principessa Anna.Userò lo scettro fatato degli Elfi o l’arco magico dei Tritoni? Dovrò chiamare il Principe Michele o mi aiuterà lo gnomo Briciola? Quale strada mi condurrà alla tana del mostro? Il sentiero tra il bosco o la caverna nella collina?
Anna sa benissimo le risposte a queste domande; qui in realtà non stiamo seguendo i suoi pensieri, ma quelli dell’autore che prepara la scaletta. Solo sarebbe meglio che la scaletta la preparasse prima e poi si mettesse a scrivere. Vedi anche la domanda: Cosa si intende per “stanza bianca”?
» Gamberolink a questa domanda.
• “quasi”, “piuttosto”, “circa”, “pressoché”, e termini simili sono parole come le altre! ▼
Esempio:
Le ali della farfalla erano pressoché rosse.
Il lettore non ha modo di distinguere “pressoché rosso” da “rosso”, dunque tanto vale togliere il “pressoché”:
Le ali della farfalla erano rosse.
D’altra parte, se le ali della farfalla non sono in effetti rosse, forse è il caso di specificare meglio, per esempio:
Le ali della farfalla erano rosse, con piccole macchie bianche lungo i bordi.
Oppure “rosso” non era il termine più preciso:
Le ali della farfalla sono arancioni.
Le ali rosse della farfalla
Altro esempio:
Era una pietra piuttosto piccola.
Magari sarebbe:
Era una piccola pietra.
o forse:
Era una pietra minuscola.
» Gamberolink a questa domanda.
• “vedere”, “guardare”, “sentire”, “ascoltare” o “pensare”, “ricordare”, o sinonimi sono verbi come gli altri! ▼
Esempio:
Michele avvicinò il mazzo di fiori al viso. Sentì il profumo delle rose pizzicargli il naso. Stupidi fiori!, pensò. Attraversò la strada. Vide Anna che lo aspettava seduta sulla panchina. Udì un uccellino cantare il suo richiamo d’amore tra i rami degli alberi.
Più elegante:
Michele avvicinò il mazzo di fiori al viso. Il profumo delle rose gli pizzicò il naso. Stupidi fiori! Attraversò la strada. Anna lo aspettava seduta sulla panchina. Un uccellino cantò il suo richiamo d’amore tra i rami degli alberi.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché non ti piace il gerundio? ▼
«Come stai?» chiese Anna, ridendo.
Questa forma in italiano implica una contemporaneità delle azioni: mentre Anna chiede allo stesso tempo ride. Ma o parli o ridi. Perciò sarebbe meglio scrivere:
Anna rise. «Come stai?»
Altro esempio, tratto da un romanzo pubblicato:
Appoggiò il corpo sul sedile posteriore della prima [auto], richiudendo piano lo sportello, poi [...]
Non è molto naturale appoggiare un corpo e allo stesso tempo chiudere uno sportello, sarebbe meglio:
Appoggiò il corpo, richiuse piano lo sportello.
Inoltre il gerundio spiana la strada alla pigrizia:
Tornando a casa da scuola, Michele aveva incontrato Anna.
Di per sé la frase non è sbagliata, ma è vaga; lo scrittore non ha fatto alcuno sforzo per focalizzare la situazione, il gerundio immerge l’incontro nella nebbia.
Meglio:
Alla fermata dell’autobus di fronte alla scuola, Michele aveva incontrato Anna.
Togliere il gerundio costringe a inquadrare con più precisione la scena.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perché non ti piace il modo imperfetto? ▼
Michele alzava la testa.
Bene. Ma ha finito di alzarla o continua? Mi immagino il capo che si solleva, ma devo immaginarmi il gesto compiuto o no? Qui la situazione è sospesa nel tempo, e il lettore non sa come vederla. Meglio:
Michele alzò la testa.
L’uso dell’imperfetto per indicare un’azione continuativa spiana la strada alla pigrizia:
Anna si allenava con la spada tutti i giorni.
Di per sé la frase non è sbagliata, ma è vaga; lo scrittore non ha fatto alcuno sforzo per focalizzare la situazione, l’imperfetto immerge l’allenamento nella nebbia.
Sarebbe meglio – se gli allenamenti di Anna sono importanti per la storia – costruire una scena dove lei si allena. Una situazione precisa e ben inquadrata nel tempo e nello spazio. Se poi questa scena è già presente, allora sì, l’imperfetto potrebbe essere giusto per indicare la ripetizione della stessa scena anche nei giorni seguenti.
» Gamberolink a questa domanda.
• Le ripetizioni sono sempre sbagliate? ▼
Per esempio:
Michele timbrò il biglietto, poi Anna timbrò il suo.
È meglio di:
Michele timbrò il biglietto, poi Anna obliterò il suo.
È meno fastidioso avere due “timbrò” vicini che un orribile sinonimo.
In particolare i nomi dei personaggi sono trasparenti per il lettore: anche se ripetuti a poca distanza non si notano. Viceversa è molto facile fare confusione se si cerca di evitarli a ogni costo:
Michele timbrò il biglietto, poi Anna timbrò il suo. Michele si sedette, mentre Anna prendeva il cellulare dalla borsa. Michele spiò fuori dal finestrino, Anna si sedette accanto a lui.
Non è certo una scrittura brillante, ma si capisce quello che succede. Ora sostituiamo i nomi dei personaggi:
Michele timbrò il biglietto, poi Anna timbrò il suo. Il giovane pasticciere si sedette, mentre la tabaccaia prendeva il cellulare dalla borsa. Il ragazzo con i capelli biondi spiò fuori dal finestrino, la ragazza con il maglione rosso si sedette accanto a lui.
Incomprensibile.
Se proprio non si vuole ripetere il nome di un personaggio (per esempio per evitare una rima), bisogna fare in modo che il lettore abbia ben chiaro di chi stiamo parlando.
» Gamberolink a questa domanda.
• Le risposte alle domande di questa sezione sono superficiali. ▼
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• Dove posso impararne di più? ▼
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» Gamberolink a questa domanda.
• Quale editore ti pubblica? ▼
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• Ah, questo spiega tutto! Sei solo invidiosa perché tutte le case editrici hanno rifiutato di pubblicarti! ▼
In ogni caso è probabile che se anche mendicassi otterrei poco: sia perché sono il tipo di persona che gli editori apprezzano poco (vedi questo articolo), sia perché scrivo fantasy molto distante da quello che viene pubblicato in questo periodo, almeno qui da noi.
» Gamberolink a questa domanda.
• Perciò non sarai mai pubblicata da una normale casa editrice? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Posso leggere quello che scrivi? ▼
» Gamberolink a questa domanda.
» Gamberolink a questa domanda.
• Ho letto un capitolo del tuo romanzo e fa schifo. Schifo, schifo, schifo! Non ho mai letto una schifezza simile! Sei un’incapace senza talento! ▼
» Gamberolink a questa domanda.
• Scommetto che a nessuno piace la roba che scrivi! ▼
Una fata del mondo di Laura, disegnata da Shanti V. Clicca per ingrandire
Se avete apprezzato i miei romanzi, potete anche fare una donazione.
» Gamberolink a questa domanda.
• Che licenza hanno i romanzi che scrivi? ▼
Per saperne di più vedi la domanda: Che licenza hanno gli articoli? Posso copiarli sul mio sito? Posso pubblicarli su una rivista?
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13 ottobre 2010 alle 23:11
@gnappetta. / @zeros. In realtà i film non mi sono neanche dispiaciuti. Non sono un granché, ma non sono neanche orribili. Non ho mai letto i romanzi semplicemente perché non è capitata l’occasione. La montagna di roba da leggere non scendo mai sotto il centinaio di titoli…
No, mai. Avevo anch’io scaricato qualcosa, ma lette le trame non sembrava abbastanza bizzarro, così ho lasciato perdere.
@Mauro.
Nel riassunto delle puntate precedenti ho illustrato le mie definizioni di fantasy/fantascienza/orrore.
Per quanto riguarda l’amico: fuffa. La vera fantascienza è la hard sf e se ne frega degli esseri umani. Se ci sono bene, se non ci sono chi se ne importa? Abbiamo i computer che generano l’Universo, ci basta.
Ma è un discorso davvero troppo lungo per un commento.
13 ottobre 2010 alle 19:31
I libri di Luk’janenko non sono male, almeno i primi tre. Sul quarto non so, dicono che sia una mezza porcata, per di più superfluo. Resta il fatto che i libri sono carini, non da premio ma decenti; la magia è interessante e coerente, i personaggi piuttosto sfaccettati, il protagonista e narratore è abbastanza credibile (per essere un mago).
I film non centrano una beneamata fava (scusa l’eleganza), si limitano a prendere spunto dalla storia e dal mondo e a tirarne fuori qualcosa di molto più splatter dell’originale (e questo non ti piacerà, Gamberetta! ^_^). Anton nei libri è un po’ meno pirla di quanto sembri nei film (dove, tra l’altro, passa metà del tempo a sembrare strafatto, quasi fosse una clausola contrattuale), la bionda un po’ meno svampita, la civetta un po’ più tamarra e simpatica.
Consigliati.
Domanda: mai letto qualcosa di Jim Butcher? Io ho letto i primi due (mulo…), non sono male, urban fantasy come base per dei gialli. Nulla di incredibilmente innovativo, ma piacevoli. La parte sulle pozioni è la migliore, quanto a creatività dell’autore.
Ti metto il link alla pagina wikipedia, sperando di non incorrere nelle ire del filtro antispam: http://it.wikipedia.org/wiki/The_Dresden_Files
Buon tutto!
13 ottobre 2010 alle 17:19
Parlando con un amico, è uscito un dubbio: di là dal colore (i Draghi! gli Elfi!), cosa definisce il fantasy?
Terry Pratchett ha detto che il fantasy è come la cacca di cavallo: prendi un barile di cacca di cavallo e mettici un cucchiaino di vino, hai cacca di cavallo; prendo un barile di vino e mettici un cucchiaino di cacca di cavallo, hai… cacca di cavallo.
In effetti, spesso il singolo elemento fantastico porta alla definizione del genere: è una storia intrinsecamente western? Non importa: passa un Drago sullo sfondo, è un fantasy!
Il discorso è partito dalla fantascienza sociale (l’unica vera fantascienza, per quel mio amico), dove, mi diceva, di là dal colore (le astronavi! i laser!), il tema fondante è la reazione dell’uomo a fronte di uno shock sociale e/o tecnologico, il portare il lettore a ragionare su quello shock. Nel fantasy c’è qualcosa di analogo, che vada oltre il colore?
Durante la discussione mi è venuta una curiosità: in base a cosa definisci/definiresti (definite/definireste) il genere, se lo faresti (fareste)?
13 ottobre 2010 alle 15:08
Night watch non rende giustizia al libro corrispondente (ne racconta metà, e pure male), Day watch sconfina nell’inguardabile, tenersi alla larga dai libri per l’inconsistenza dei film sarebbe un peccato…
12 ottobre 2010 alle 19:46
@Willie Pete.
Sicuramente recensirò dei romanzi di Mellick. Ho letto quattro suoi romanzi solo negli scorsi mesi e ne ho un quinto nel lettore di ebook. Magari recensirò il più bello o forse farò un articolo con brevi recensioni di ognuno, in ogni caso ne parlerò.
12 ottobre 2010 alle 14:15
Ottima la pagina delle FAQ!
Sono appassionato di Bizarro fiction. Ho letto che ti piace Mellick III, per caso scriverai in futuro degli articoli sul bizarro o sui suoi libri?
12 ottobre 2010 alle 13:04
@castelloincantato.
Ho visto i due film tratti dai romanzi di Luk’janenko (Night Watch e Day Watch), i libri non li ho letti. Non escludo di farlo in futuro.
Per le oscure materie ho letto il primo un paio di anni fa e mi sono annoiata. Ci ho messo un mese a finirlo. Perciò non credo leggerò gli altri.
@brownie.
Ho letto Little grrl lost perché mi serviva per documentarmi riguardo a un progetto che sto preparando. È un romanzo divertente, niente di speciale, ma le pagine con il punto di vista della little grrl non sono niente male. Alcune trovate kawaii (lo gnomo pasticciere) le ho molto apprezzate.
Incoraggiata ho provato a leggere anche The Blue Girl, ma l’ho trovato bruttino. Trama banale, personaggi stile telefilm, finale idiota, scrittura appena appena decente.
Dopo questi due romanzi direi che de Lint è nella media. Magari leggerò altro di lui – su gigapedia sono presenti diversi altri suoi romanzi –, ma non mi pare un genio.
12 ottobre 2010 alle 12:49
@castelloincantato. Gamberetta, se non sbaglio, ha letto il primo romanzo della trilogia Queste oscure materie tempo fa. Per un commento sull’opera rimando a lei, ma dubito che lo rileggerà per scriverne una recensione. Io non l’ho mai letto, ma a naso sembrano romanzi sullo stile di Harry Potter.
@Gamberetta. Ho dato un’occhiata ai nuovi libri che hai inserito nella libreria di aNobii, e ho visto che hai letto qualcosa di Charles de Lint: che te ne pare? Io sono sempre stato curioso di leggerlo, visto quanto viene osannato, vale la pena?
12 ottobre 2010 alle 03:11
Volevo segnalarti o comunque chiederti se hai intenzione di leggere/prendere in considerazione/recensire la saga dei guardiani di Luk’janenko (si trovano su emule); so che in Russia ha avuto molto successo, sarei curiosa di sapere cosa ne pensi.
E poi la trilogia “Queste oscure materie” di Pullman.
10 ottobre 2010 alle 23:09
Chiedo venia, pensavo fosse concluso il sondaggio.
In effetti anche io spero nel New Weird, ma anche lo steampunk ha il suo fascino.
Il buon Duca è nei miei “preferiti” ora.
10 ottobre 2010 alle 22:43
@Blakie. Il sondaggio è ancora aperto, spero che alla fine la spunti il new weird. ^_^
Di sicuro recensirò dei romanzi steampunk. Forse scriverò quell’articolo sugli Zeppelin che avevo in mente nove mesi fa, ma comunque era più storico che fantasy. Altro per ora non è previsto.
Se sei appassionato puoi leggere gli articoli dedicati allo steampunk del Duca, qui.
10 ottobre 2010 alle 21:52
Sono molto felice che Gamberi Fantasy abbia riaperto i battenti.
Detto ciò, nell’inchiesta su quali argomenti trattare al posto del fantasy italiano è risultato vincitore lo steampunk.
Ci saranno articoli specifici sull’argomento?
10 ottobre 2010 alle 21:20
Dovrò ritagliare un po’ di tempo ogni giorno per “studiare” i tuoi articoli. Quelli sullo stile e le tecniche di scrittura restano un punto di riferimento, ma anche le recensioni sono ottime per capire cosa evitare. Tutto ciò che verrà, quando verrà, sarà un aiuto in più per gli esordienti. Grazie!
10 ottobre 2010 alle 17:31
@Nusta. Grazie delle segnalazioni, ho corretto.
10 ottobre 2010 alle 16:41
In attesa di un nuovo articolo-saggio sullo stile narrativo e sui massimi sistemi dell’editoria ho fatto un ripasso con queste FAQ e le ho trovate pure molto divertenti: sei tornata proprio in ottima forma!
Ti segnalo un paio di refusi: alla terza risposta manca un “re” a “rispondere”, a proposito della collaborazione di Capitan Gambero; alla risposta sull’Arte manca, forse, un “no” a un “sono” (a meno che io non abbia frainteso il senso della frase “se lo so o no”).