giovedì, 19 luglio 2007 @ 15:54 • In Fantasy, Insalata di Mare, Libri, Straniero • Tag: finale svelato, Harry Potter, Harry Potter and the Deathly Hallows
Non sono mai stata una grande fan di Harry Potter. Anzi non lo sono per niente.
Ogni volta che ho provato a leggere uno dei romanzi con le avventure di Harry, l’ho sempre trovato infantile e mancante di quel sense of wonder proprio della miglior fantascienza anglosassone e che adesso abita tra gli anime più interessanti.

Copertina di Harry Potter and the Deathly Hallows
In ogni caso, già da alcuni giorni, il testo del settimo libro di Harry Potter è disponibile in rete. Per chi fosse interessato, questa è l’ultima pagina dell’Epilogo!
Si ringrazia il Coniglietto Grumo
per la traduzione.
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Ginny diede ad Albus un bacio di saluto.
«Ci vediamo a Natale.»
«Ciao, Al,» disse Harry, mentre suo figlio l’abbracciava. «Non dimenticarti che Hagrid ti ha invitato per un tè il prossimo venerdì. Non dar fastidio a Pix. Non sfidare a duello nessuno, almeno finché non sai come. E non cadere negli scherzi di James.»
«E se diventassi un Serpeverde?»
Aveva sussurrato, per farsi sentire solo da suo padre, e Harry sapeva che solo il momento della partenza avrebbe spinto Albus a rivelare quanto profonda e sincera fosse quella paura.
Harry s’inginocchiò, in modo che la faccia di Albus fosse appena più in alto della sua. Albus era il solo, fra i tre figli di Harry, ad aver ereditato gli occhi di Lily.
«Albus Severus,» disse Harry parlando piano, in modo che nessuno tranne Ginny potesse ascoltarlo, e lei era dotata di abbastanza tatto da far finta di essere impegnata a salutare Rose, ormai salita sul treno. «Prendi il nome da due rettori di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde e la persona più coraggiosa che abbia mai conosciuto.»
«Ma hai appena -»
«- allora i Serpeverde avranno guadagnato uno studente eccellente, non è così? Non è un problema per noi, Al. Ma se lo fosse per te, potrai scegliere di essere Griffondoro invece che Serpeverde. Il Cappello Parlante lo prende in considerazione, se hai una preferenza.»
«Davvero?»
«Lo ha fatto con me,» disse Harry.
Prima di allora, non l’aveva mai detto a nessuno dei figli, e vide la meraviglia sul volto di Albus a quelle parole. Ma ora le porte si stavano chiudendo lungo il treno scarlatto e un’indistinta fila di partenti si stava avvicinando per un ultimo bacio, o per dispensare gli ultimi consigli.
Albus salì in carrozza e Ginny chiuse la porta dietro di lui. Gli studenti si affacciavano ai finestrini e un gran numero di volti, sopra e giù dal treno, sembravano girati in direzione di Harry.
«Cos’hanno tutti quanti da guardare?» chiese Albus, mentre insieme con Rose allungava il collo a spiare gli altri studenti.
«Non ti preoccupare,» disse Ron. «Sono io. Sono estremamente famoso.»
Albus, Rose, Hugo e Lily risero. Il treno iniziò a muoversi e Harry prese a camminargli a fianco, gli occhi fissi sulla faccia del figlio, già infiammata dall’emozione. Harry continuò a salutare con la mano aperta e a sorridere, benché fosse un poco malinconico assistere alla partenza di suo figlio…
L’ultima traccia di vapore sfumò nell’aria dell’autunno. Il treno sparì dietro una curva. La mano di Harry era ancora alzata in segno di saluto.
«Andrà tutto bene,» mormorò Ginny.
Mentre Harry la guardava, abbassò la mano e senza accorgersene sfiorò la cicatrice a forma di fulmine che aveva sulla fronte.
«Lo so.»
Erano diciannove anni che la cicatrice non gli faceva più male. Tutto andava bene.
FINE
Approfondimenti:
Harry Potter and the Deathly Hallows su Amazon.com
Harry Potter and the Deathly Hallows su Ibs.it
Il sito dell’autrice di Harry Potter
Scritto da Gamberetta •
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