Inaugurazione dell’Osservatorio
Dopo una lunga e allucinata conversazione, il Duca mi ha convinta: è in atto un complotto per nascondere la verità.
Il complotto nasce dagli “scienziati”. Tra virgolette perché questi individui hanno rinunciato da tempo all’indagine sul campo e alla ricerca del sapere; ormai il loro unico interesse è scroccare soldi pubblici per ricerche farsa sul fantomatico “riscaldamento globale”.
Il complotto è appoggiato dai politici. Corrotti dal primo all’ultimo, preoccupati solo di mantenere il proprio potere, consapevoli di quanto sia vantaggioso governare su una popolazione ignorante.
Il complotto sfrutta i mezzi di comunicazione di massa. Giornali, televisioni, i grandi portali Internet: fanno a gara nell’assecondare i desideri dei propri padroni. Si compiacciono di essere bestie al guinzaglio che sguazzano nelle menzogne.
Il complotto è una gigantesca manovra di disinformazione. Lo scopo è tenere all’oscuro il pubblico, lasciarlo nell’apatia. Soffocare la speranza.
Perciò opporsi al complotto è diventato un preciso dovere morale, sociale e politico. È diventato un dovere imprescindibile affermare la Verità.
Le fatine esistono.
Sono sempre esistite. Le prove a riguardo sono schiaccianti – se le si osserva con sguardo attento e le si studia a mente lucida.
Considerate questa immagine:
Fatina passata a miglior vita
È il cadaverino di una fatina – poverina! – e non mi pare abbia bisogno di commenti. Appena quest’ennesima prova è stata portata alla luce, subito i mastini del complotto si sono scatenati per seppellire l’evidenza.
Impossibile dare conto della montagna di corbellerie che hanno spalato sulla fatina, e penoso sentire questa gentaglia blaterare di “scienza”. Questi sono peggio di quel tale Cesare Cremonini che si vantava astronomo ma si rifiutava di guardare nel telescopio di Galileo perché gli faceva venire “il mal di testa”. E stendiamo un velo pietoso sulla qualità delle canzoni.
Come un moderno Galileo, l’eroico scopritore della fatina, il signor Dan Baines, fu costretto dai mastini a ritrattare. A inventarsi una storia inverosimile per cui la fatina l’aveva “costruita” per fare uno “scherzo”. Ma non me la sento di biasimare il signor Baines: si può solo immaginare a quali pressioni e ricatti sia stato sottoposto.
Non siete ancora convinti? Riflettete su questo dato: ci sono centinaia, migliaia di romanzi con protagonisti elfi, nani, draghi, vampiri, licantropi e creature simili. Romanzi con protagoniste le fatine: pochissimi. Spesso le fatine sono menzionate, ma di passaggio, come personaggi secondari, elementi di sfondo. I mastini del complotto vogliono le fatine lontane dagli occhi e ai margini dell’immaginario.
Il romanzo di Charles de Lint Little (Grrl) Lost ha per protagonista una creaturina alta sei pollici. Una creaturina in foggia di ragazzina; una creaturina che non ha paura delle altezze, nonostante la ridotta statura; una creaturina con un carattere forte e indipendente, ma non privo di un lato dolce – come dimostrerà divenendo apprendista presso uno gnomo pasticcere. Una fatina verrebbe da dire. Invece il signor de Lint scrive:
“So, do you have wings?” she asked. [chiede una ragazza umana]
“Do you see wings?” [risponde la creaturina]
“No. I just thought they might be folded up under your jacket.”
“Why would I have wings?”
“Well, aren’t you a fairy?”
“Oh, please. [...]“
“Dunque, hai le ali?” chiese. [chiede una ragazza umana]
“Vedi delle ali?” [risponde la creaturina]
“No. Ho solo pensato che magari erano ripiegate sotto la giacca.”
“Perché dovrei avere le ali?”
“Be’, non sei una fatina?”
“Oh, per piacere. [...]“
Io mi chiedo: chi ha costretto il signor de Lint a mentire? A ridicolizzare la Verità? Chi gli ha suggerito di strappare le ali alla sua protagonista? Sarà stato il suo editore? Il suo agente? È una forma di autocensura dettata dal timore di svegliare i mastini?
Copertina di Little (Grrl) Lost
E che dire del romanzo How to Ditch Your Fairy di Justine Larbalestier? Qui le fatine esistono, sì, peccato siano invisibili. Una trovata molto furba, devo ammetterlo. Pensate se io dicessi: “Gli unicorni esistono. Ma non posso mostrarveli perché sono invisibili.” La gente penserebbe che mi invento storie. Lo stesso meccanismo per il romanzo della Larbalestier. Le fatine invisibili sono un altro mattone nel muro del complotto.
Copertina di How to Ditch Your Fairy. Copertina di pessimo gusto
Se Justine Larbalestier posa mattoni, Cat Rambo stende gli strati di calce. Basta leggere il suo racconto “Clockwork Fairies”, pubblicato su Tor.com nell’ambito delle settimane steampunk.
In tale racconto – l’ennesimo paranormal romance con gli elfi, come se ce ne fosse bisogno – le fatine sono ridotte a insetti a molla. Confinate in poche, inutili scene. I mastini del complotto applaudono.
Illustrazione di Gregory Manchess per il racconto della signora Rambo
E chi non crede al complotto fa parte del complotto, ricordatelo sempre.
Per combattere il complotto, io e l’esimio Duca abbiamo deciso di fondare l’Osservatorio Fatine. Una pagina condivisa da Gamberi Fantasy e Baionette Librarie nella quale inseriremo tutte le segnalazioni di fatine. All’inizio sarà una pagina molto scarna – già la potete vedere, qui – ma pian piano, via via che studierò il materiale raccolto, scriverò segnalazioni, recensioni e approfondimenti, aggiornando l’Osservatorio.
Chiunque può contribuire, segnalando la presenza di fatine nel mondo fisico o nel mondo dell’arte. Saremo felici di discutere con ogni serio ricercatore di Verità e amante delle fatine.
Ma i mastini della disinformazione sono sempre all’erta. Per questo abbiamo stabilito alcune regole, per impedire che tra le nostre fila si intrufolino i malintenzionati.
Osservatorio Fatine
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Odio la pubblicità. Ma qui si tratta di un caso particolare, di una lotta che possiamo vincere solo con il contributo di tutti. Perciò, se conoscete qualcuno che possa essere interessato, per piacere, segnalategli questo articolo. Gli amanti delle fatine si devono unire, e devono farlo adesso, prima che sia troppo tardi.
* * *
Tengo a precisare che non sono ubriaca. Non ancora.
Approfondimenti:
La pagina dell’Osservatorio Fatine
Anche Wikipedia fa parte del complotto
Cesare Cremonini su Wikipedia
Little (Grrl) Lost su Amazon.com
Little (Grrl) Lost su gigapedia
How to Ditch Your Fairy su Amazon.com
Un estratto da How to Ditch Your Fairy al sito dell’autrice
“Clockwork Fairies” leggibile online
Il Cubo del Tempo, anche lui vittima di un complotto
Scritto da Gamberetta •
Gamberolink •
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