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Apre l’agenzia del Duca

Con l’articolo di ieri, il Duca ha ufficialmente aperto il sito AgenziaDuca.it. Nelle parole del Duca medesimo:

AgenziaDuca.it nasce con l’obiettivo di fornire Editing di qualità per la Narrativa a un prezzo onesto. A differenza di altri siti che vendono Editing facendo capire ben poco della filosofia di fondo che applicheranno, lasciando intendere che forse nemmeno loro lo sanno, non dichiarando quali Generi sono disposti a trattare o come lavorano, AgenziaDuca.it intende fornire ai potenziali clienti tutti gli strumenti per capire dalla prima lettura del sito ciò che possono ottenere.

Nella pagine Che Genere di Narrativa? e Principi della Narrativa potete trovare informazioni sulla “nostra” visione della Narrativa. Nostra tra virgolette, visto che la Scuola di Chicago, Aristotele e gli autori Ford Madox Ford e Gustave Flaubert non li abbiamo certo inventati noi.
Non abbiamo nemmeno inventato l’idea della Narrativa come forma di Retorica: per questa scoperta straordinaria dobbiamo ringraziare Wayne Clayson Booth, uno tra i massimi critici ed esperti di Narratologia del Novecento.

Nel caso siate incerti tra le diverse tipologie di Editing, o su cosa sia in generale, abbiamo predisposto Cos’è l’Editing? e ve ne consigliamo la lettura prima di esplorare Servizi e Tariffe.

Se lo stemma in alto a sinistra e la scritta in latino vi hanno lasciati spaesati come coniglietti di notte di fronte ai fari di un’auto in avvicinamento, potete trovare in Suum Cuique una spiegazione del motivo di quel motto e di quali ideali sono alla base di AgenziaDuca.it e della nostra visione del futuro editoriale.

Nella pagina Chi Siamo sono elencati i collaboratori e i loro campi di competenza: come spiegato nella pagina sugli Editing, per un più efficace Content Editing è sempre meglio poter disporre di un editor che sia esperto nel Genere a cui appartiene il vostro romanzo e che abbia anche conoscenze ulteriori attinenti agli eventi dell’opera. Per adesso siamo pochi, ma in futuro forse saremo di più.

E anche se ho usato il pluralis maiestatis, per “voi” clienti non ci sarà alcun “noi”: saprete esattamente con chi lavorerete, nessun Editing verrà subappaltato di nascosto a persone diverse dopo che avrete scelto di lavorare con uno di noi, a differenza di quanto accade troppo spesso da altre parti. Soprattutto negli USA, come testimonia l’editor Michael Garrett (il primo con cui Stephen King lavorò).

Ci rivolgiamo a chi è interessato a Scrivere per davvero, e quindi a studiare e a investire tempo e denaro su di sé, non a chi è interessato solo ad Aver Scritto una schifezza e a essere Pubblicato con qualsiasi mezzo, per quanto disgustoso, pur di vantarsi con gli amici dell’essere uno Scrittore.
Vogliamo aiutare gli autori a migliorare le loro opere attuali e, soprattutto, insegnar loro a scrivere meglio in previsione delle opere future, fornendo le conoscenze che negli USA sono considerate alla base della buona scrittura.

Logo dell'agenzia del Duca
Lo stemma dell’Agenzia del Duca

A seconda delle richieste collaborerò anch’io, credo che sarò disponibile a svolgere lavori di valutazione ed editing almeno fino a questa estate. In ogni caso anche se scegliete di affidarvi al Duca siete in buone mani: garantisco che è la persona più competente nel campo che abbia mai incontrato; è difficile trovare editor più attenti e preparati.

* * *

Mi spiace di non aver aggiornato il sito dei Gamberi nelle ultime settimane: purtroppo il tempo è pochissimo e le motivazioni scarse; in più questo 2012 si prospetta ancora più impegnativo, dato che con ogni probabilità dovrò traslocare e cambiare città. Perciò non aspettatevi molto.
Inoltre mi rendo conto che i miei interessi nel campo della narrativa diventano sempre più specifici e di nicchia. Forse sarebbe il caso di aprire un nuovo sito, perché i Gamberi non sono più il luogo adatto; attirano un pubblico che non posso più soddisfare. Per fare un esempio, se sfoglio l’ultimo libro della nostra amata Licia, leggo questo incipit:

Aprì gli occhi piano. Tutto era buio e dolore. Non ricordava cosa fosse accaduto, non aveva idea di dove si trovasse. Tutto era confuso, incerto. Si sentiva la bocca secca, come mai gli era capitato prima. Da dove veniva, c’era acqua in abbondanza. Perché ora invece la pelle bruciava? Perché la sentiva squamarsi sotto le folate di un vento torrido? Non avrei mai dovuto venire qui. Non avrei mai dovuto desiderare di vedere.
Ma cosa fosse quel qui, non riusciva a ricordarlo, né ricordava cosa avesse desiderato così ardentemente vedere.

C’è il cliché del personaggio che si sveglia e non ricorda niente, ci sono le domande retoriche, c’è un’abbondanza di fastidiosi termini astratti. Per me è più che sufficiente per passare ad altro, non arrivo neanche a discutere le questioni astronomiche e di world building evidenziate nei commenti alla Segnalazione.
Però capisco che un lettore “normale” (parlo di una persona anche intelligente ma non particolarmente interessata ai meccanismi della narrativa) invece prosegua senza problemi; che, pur con tutta la buona volontà, non li veda proprio i problemi. Legittimo. Solo che non ho più voglia di fargli cambiare idea – può darsi non sia neanche giusto – e soprattutto non ho più voglia di leggere il resto del romanzo per poi discutere su quanto sia verosimile il sistema solare dei mezzelfi o com’è. Non ho idea se sia verosimile, ma non ha importanza, visto che il romanzo è già nel cestino della spazzatura dopo i primi due capoversi.

Vorrei occuparmi del fantastico che piace a me, ma trovo a malapena qualche ritaglio di tempo per leggere, mi manca la possibilità fisica di mettermi lì ore e ore per scrivere articoli degni di comparire sui Gamberi.
Se avessi tempo parlerei di nuovo di Bizarro Fiction e di Carlton Mellick III. Parlerei di come si può tirare fuori narrativa d’orrore dal nichilismo metafisico. Parlerei della collana Haikasoru e dei romanzi giapponesi di fantasy e fantascienza che sono stati tradotti in inglese negli ultimi anni. Ma non ho tempo. Perciò per ora accontentatevi dei link in fondo all’articolo.

Copertina di All You Need is Kill
All You Need is Kill di Hiroshi Sakurazaka: comincia bene, con belle premesse a base di enigmatici e mostruosi invasori alieni, mech e loop temporali; a metà perde colpi e quando il mistero si svela è un cumulo di stupidate incoerenti. Peccato. Buone idee sprecate

Sì, so che sono indietro anche con i promessi progetti di narrativa, a partire da S.M.Q., cercherò di riprendere, ma davvero non posso prevedere quando.


Approfondimenti:

bandiera IT L’Agenzia del Duca
bandiera IT Il blog del Duca

bandiera IT Il mio articolo sulla Bizarro Fiction

bandiera EN L’audio del simposio Dark Materialism
bandiera EN Collapse IV: Concept Horror in PDF presso il sito dell’editore
bandiera EN Could there have been Nothing? su library.nu
bandiera IT Could there have been Nothing? su Amazon.it
bandiera EN In the Dust of This Planet: Horror of Philosophy vol. 1 su library.nu
bandiera IT In the Dust of This Planet: Horror of Philosophy vol. 1 su Amazon.it
bandiera EN The Conspiracy Against the Human Race su library.nu
bandiera IT The Conspiracy Against the Human Race su Amazon.it
bandiera EN Cyclonopedia su library.nu
bandiera IT Cyclonopedia su Amazon.it
bandiera EN Il weblog di Reza Negarestani

bandiera EN Il sito ufficiale di Haikasoru
bandiera EN I libri della collana Haikasoru
bandiera EN All You Need is Kill di Hiroshi Sakurazaka su library.nu
bandiera EN Battle Royale: The Novel di Koushun Takami su library.nu
bandiera EN Brave Story di Miyuki Miyabe su library.nu
bandiera EN Harmony di Project Itoh su library.nu
bandiera EN ICO: Castle in the Mist di Miyuki Miyabe su library.nu
bandiera EN The Lord of the Sands of Time di Issui Ogawa su library.nu
bandiera EN Mardock Scramble di Tow Ubukata su library.nu
bandiera EN The Ouroboros Wave di Jyouji Hayashi su library.nu
bandiera EN Usurper of the Sun di Housuke Nojiri su library.nu
bandiera EN Yukikaze di Chohei Kambayashi su library.nu

 

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Comunicazione di servizio su editing e valutazioni

Per un periodo limitato, sono di nuovo disponibile a svolgere editing e valutazioni a pagamento. Se siete interessati, contattatemi via mail per concordare tariffe e modalità. L’indirizzo è qui nella colonna a destra o in fondo alla pagina.

Max Perkins
Max Perkins, celebre editor di autori come F. Scott Fitzgerald e Thomas Wolfe

Parlando d’altro, ho visto che “Tapiroulant”, creatura che spesso commenta qui sui Gamberi, ha aperto un blog dedicato alla segnalazione di romanzi “curiosi”. Le prime due segnalazioni sono state per Flatlandia di Edwin Abbott e per Le Sirene di Titano di Kurt Vonnegut. L’iniziativa mi pare lodevole, dunque consiglio di darci un’occhiata.


Approfondimenti:

bandiera IT Tapirullanza, il blog di Tapiroulant
bandiera EN Max Perkins su Wikipedia

 

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Il blog riapre

L’ultimo anno e mezzo le cose mi sono andate sempre peggio, tanto da costringermi a chiudere il blog. La situazione è pian piano migliorata, ma non posso dire di attraversare il periodo più felice della mia esistenza.

Ho meditato a lungo prima di decidere di riaprire. Da un lato so che molti apprezzano i miei articoli e sono felici di leggerli, dall’altro il tempo è poco e l’entusiasmo, per tante ragioni, scarso.

In termini pratici questo significa che:

Icona di un gamberetto Non posso garantire aggiornamenti costanti. Cercherò di mantenere lo stesso ritmo tenuto negli ultimi due anni, ma non garantisco niente. Se vedete che passano i giorni e non ci sono aggiornamenti, vuol dire che non ho avuto tempo. Se mi troverò nella condizione di non poter aggiornare il blog per periodi molto lunghi (più di un paio di mesi) cercherò di segnalarlo in anticipo. Se mi stufo chiudo tutto.

Icona di un gamberetto Per mancanza di tempo dico subito che non leggerò più niente di quanto mi sarà inviato, né sono disposta a fare editing o altro – neppure a pagamento. Se proprio volete, indicatemi il vostro romanzo uscito in libreria o autoprodotto, prometto di segnarmelo e di darci un’occhiata prima o poi. Il “poi” potrebbe essere la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo o, nella gran parte dei casi, mai.
Dopodiché se mi offrite 10.000 euro e il vostro romanzo parla di coniglietti antropofagi cibernetici mutanti magari lo leggo. Ma in generale la risposta sarà no.
Tanto la mia opinione non vi serve a niente, anzi vi danneggia, come spiegherò in uno dei prossimi articoli.

Icona di un gamberetto Sempre per ridurre le perdite di tempo, ho creato una pagina di domande & risposte frequenti. Per piacere, leggetela.
Ho anche aggiunto i tag a ogni articolo, per rendere più semplice e intuitiva la navigazione. Prima di chiedere a me, cercate da soli. Non sarò scortese apposta, ma se commentate chiedendo qualcosa già presente nelle FAQ, non dovete poi sentirvi offesi se non rispondo.

Icona di un gamberetto Così come non sentitevi offesi se non commento mai sul vostro blog/sito/forum. Non lo faccio per cattiveria, è che davvero il tempo per discutere al di fuori dei Gamberi non c’è. Se ci tenete così tanto a sapere la mia opinione su qualche argomento, scrivetemi una mail, cercherò di rispondere.
Ora come ora, al di là dei Gamberi, frequento con una certa costanza solo aNobii. Cerco di tenere aggiornata la mia libreria – senza riuscirci. Dal settembre dell’anno scorso non seguo più i gruppi.

La Belva nell'Ombra
Uno dei libri che devo ancora aggiungere alla mia libreria di aNobii. Comprato tempo fa su una bancarella. Attirata dalla copertina. Non male, ma “Il mostro cieco”, sempre di Ranpo, è meglio

Icona di un gamberetto Ricordo infine che questo non è uno spazio pubblico. Né è offerto gratuitamente da Google o Splinder. Questo è un sito web privato ospitato su un server che io pago mese dopo mese. Non avete alcun diritto, se non quelli che vi concedo io – con le limitazioni e le eccezioni che ritengo opportune. Non avete “diritto a una risposta” o “diritto a essere trattati con rispetto” o “diritto a essere presi in considerazione”. Niente di niente. Se non vi sta bene, nessuno vi obbliga a seguire il blog.

Ho detto che non posso garantire aggiornamenti costanti, quello che invece garantisco è la qualità degli articoli. Per quanto possa essere di fretta, incazzata o depressa, scriverò sempre articoli curati, documentati, coerenti, e conditi della giusta ironia.
E sì, continuerò a compiacermi di quanto sono maleducata. Perché l’educazione è l’ultimo rifugio degli imbecilli. I principi della buona scrittura impongono parsimonia di termini (ovvero eleganza), concretezza, semplicità, sincerità: “Questo romanzo è una merda” è buona scrittura; “Secondo la mia umile opinione, questo romanzo è lontano dai miei gusti e non intriga la mia sensibilità di lettore” è scrivere col culo.

Non ho cambiato idea riguardo al fantasy italiano. Non me ne occuperò più. Posso anche già anticipare che non ci sarà il sondaggio natalizio. Tuttavia rinunciare al fantasy nostrano non è una decisione assoluta, definitiva, cascasse il mondo: se capitassero opere che paiono interessanti, ne parlerò. Infatti una delle prossime recensioni sarà di un fantasy italiano.

Al di là delle eccezioni, il problema di fondo rimane sempre il solito: il livello è troppo scarso. Faccio un esempio tra mille: in questi mesi mi è capitato di leggere i primi quattro volumi nella serie Pretty Little Liars di Sara Shepard.

Copertina del primo volume di Pretty Little Liars
Copertina del primo volume di Pretty Little Liars

Romanzi che sono un misto tra una roba alla Moccia e un thriller per gonzi. Romanzi buttati giù di corsa (la Shepard ha pubblicato otto volumi di Pretty Little Liars in tre anni e mezzo), commerciali nel senso spregiativo del termine, prevedibili, banali, pieni di cliché beceri.
Ebbene, tra la scrittura di Pretty Little Liars e quella de L’Aurora delle Streghe, o Arsalon, o L’Evocatore, o Sitael, o The King. Il Re Nero – tanto per citare alcuni fantasy italiani recenti dei quali ho letto le prime pagine – c’è una voragine. Siamo su un altro pianeta. Quello di Pretty Little Liars è il pianeta Narrativa – non buona narrativa, solo narrativa –, il fantasy italiano è il pianeta Ritardo Mentale.
Ho recitato la parte dell’assistente sociale che sta dietro ai mongoloidi per troppo tempo. Si divertano nel loro recinto, io ho altro a cui pensare.

* * *

Ho preparato un paio di Segnalazioni (questa e quest’altra) con alcuni romanzi di narrativa fantastica apparsi in questi mesi in Rete. E mi sono tolta un sassolino dalla scarpa.

Devo poi ringraziare le persone che mi hanno incoraggiata e mi sono state vicine in questi mesi tristi. Per loro sto preparando un regalo…

Appena possibile riprenderò a scrivere S.M.Q.

Questo è quanto.

Bentornati.

Sembra il primo giorno di scuola
Sembra il primo giorno di scuola


Approfondimenti:

bandiera IT FAQ sui Gamberi

bandiera EN Il sito ufficiale di Pretty Little Liars
bandiera EN Il sito di Sara Shepard

bandiera IT Le prima pagine de L’Aurora delle Streghe (vomito)
bandiera IT Le prima pagine de La Profezia di Arsalon (meglio cavarsi gli occhi)
bandiera IT Le prima pagine de La Saga di Amon. L’Evocatore (spazzatura è un complimento)
bandiera IT Le prima pagine di Sitael (mi sanguina il cervello)
bandiera IT Le prima pagine di The King. Il Re Nero (schifezza)

 

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Il blog chiude chiudeva

EDIT del 9 ottobre 2010. Ho deciso di riaprire il blog, vedi qui.


Per gravi problemi di famiglia sono costretta a chiudere il blog a tempo indeterminato. Prendo questa decisione con grandissima tristezza, ma non posso fare altrimenti.
Può essere che in futuro il blog riapra, ma al momento è un’ipotesi improbabile.

Ringrazio di vero cuore tutte le persone che hanno collaborato con me, le persone che hanno commentato e tutti quelli che sono, anche per caso, passati di qui.

Mi scuso in anticipo se nei prossimi giorni non risponderò ad alcuna email, non me la sento.

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Fine della Pacchia

Mi sono stufata di lavorare gratis. Ragion per cui ho stabilito nuove regole:

Icona di un gamberetto Se siete un autore pubblicato, o che sarà presto pubblicato e volete valutazioni, editing, consulenze, sapere da me che ore sono: pagate. Prezzi e modalità saranno concordati di volta in volta, ma scordatevi di ottenere qualcosa gratis. Non più.
Inoltre è richiesto il massimo rispetto nei miei confronti: siete voi che venite da me, non viceversa, mettetevi in mente di trattarmi come trattereste l’avvocato o il medico. Non usate toni amichevoli se non siete miei amici, non cercate confidenza se non siete in confidenza. In altri termini: il prossimo perfetto sconosciuto che mi chiama “cucciola”, avrà la risposta che merita, altro che leggere il suo romanzo.
Nota: i soldi non mi fanno passare gli esami all’Università, né scrivono i romanzi che io voglio scrivere, dunque non stupitevi se comunque rifiuterò di aiutarvi. Avete alle vostre spalle una casa editrice: il mio aiuto dovrebbe in ogni caso essere superfluo.

Icona di un gamberetto Se volete una recensione sui Gamberi. Mandatemi il romanzo (sono accettati solo formati elettronici). Io, se avrò voglia, lo leggerò. E se lo riterrò interessante (nel bene o nel male) deciderò di recensirlo. Nel qual caso contatterò l’autore e spiegherò sinteticamente se si tratterebbe di recensione positiva o negativa. Se l’autore non vuole la recensione, io eviterò di scriverla.
In altre parole, non mi prendo più alcun obbligo di rispondere, rispondo solo se scelgo di leggere e sono impressionata in positivo o in negativo.
Nota: romanzi autoprodotti sono accettati, romanzi editi da case editrici a pagamento no. Non appariranno sui Gamberi altre recensioni o articoli dedicati a romanzi pubblicati con contributo.

Icona di un gamberetto Se non siete autori pubblicati, ma scrivete per divertimento, sono disposta – tempo permettendo – a dare un’occhiata ai vostri romanzi, racconti, quel che sia, senza chiedere soldi. Ma perché li legga fino in fondo, dev’esserci un livello minimo di decenza. Dunque non lamentatevi se smetto dopo 3 o 4 pagine.
Ne approfitto per scusarmi con chi aspetta da me una risposta su varie cose inviatemi, alcuni aspettano da molto tempo: purtroppo è un brutto periodo, ma spero per fine settembre di smaltire tutti gli arretrati.

Ovviamente eventuali accordi presi prima della pubblicazione di questo articolo sono ancora validi. Se ho promesso di aiutarvi, terrò fede all’impegno.

Taiga
Sì, sono di cattivo umore. Perché, non si vede?


Approfondimenti:

bandiera EN Toradora! su Wikipedia

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