sabato, 18 dicembre 2010 @ 17:02 • In Segnalazioni • Tag: A volte la magia funziona, emule, saggio, Sometimes the Magic Works, Terry Brooks, traduzioni balorde, XeLu Books
Disponibile su emule il saggio di Terry Brooks A volte la magia funziona. Occorre cercare:
[XeLu_ebook 0016 - Ita] Terry Brooks - A VOLTE LA MAGIA
FUNZIONA, lezioni da una vita di scrittura (Sometimes the Magic
Works - Lessons from a Writing Life, 2003).doc (817.152 bytes)

Copertina di A volte la magia funziona
Nel volume sono raccolte una serie di considerazione di Brooks sulla scrittura, il fantasy, la propria carriera, e argomenti simili. È un libro sullo stile di On Writing di Stephen King.
I consigli tecnici riguardo la narrativa non sono molti, ma sono meglio di gnente.
Nota di biasimo per il traduttore, che rende “Show, don’t tell” con “Mostra, non descrivere”. Ma se non descrivi come fai a mostrare? Meglio che mi astenga dal commentare.
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domenica, 26 ottobre 2008 @ 23:01 • In Segnalazioni • Tag: Anonima Stregoni, Biblioteca del Brivido, emule, Magic Inc., Robert A. Heinlein, traduzioni balorde, urban fantasy
Avevo già sentito parlare di questo romanzo breve di Robert A. Heinlein, ma mi ero sempre scordata di cercarlo. L’ho fatto oggi, avendo visto che è apparsa la traduzione italiana su emule.
eBook.ITA.3433.Robert.A.Heinlein.Anonima.Stregoni.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].rar (1.646.754 bytes)

Copertina del volume inglese che contiene i romanzi brevi Waldo e Magic, Inc. (Anonima Stregoni)
È un romanzo divertente, stilisticamente non è ancora il miglior Heinlein, ma è lo stesso una lettura più che piacevole.
Il romanzo è ambientato nei moderni Stati Uniti dove però la magia è diventata di uso comune, così come nessuno si stupisce che il governo proponga delle leggi per assicurarsi l’aiuto degli gnomi nella ricerca di giacimenti petroliferi. Non mancano elementali, demoni, streghe e quant’altro.
Il bello è che questo romanzo di urban fantasy assolutamente attuale è stato scritto nel 1940. Gente come Martin Millar avrebbe due o tre cose da imparare, così come tutti gli squinternati che credono che il fantasy sia iniziato con Tolkien…
* * *
Nota: dopo aver letto circa una metà della versione italiana mi sono accorta che qualcosa non quadrava troppo. Allora ho scaricato la versione inglese (il titolo originale è Magic, Inc. su emule ce ne sono svariate versioni, basta cercare) e ho potuto constatare che alcuni problemi sono a carico di un Heinlein ancora poco esperto, ma altri sono da attribuire a una traduzione che in diversi casi è… uhm… “creativa”…
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martedì, 17 luglio 2007 @ 23:47 • In Anime, Fantasy, Insalata di Mare, Straniero • Tag: Baka-Tsuki, Henrietta, light novel, Taichi Yamada, traduzioni balorde, Una Voce Lontana, Zero no Tsukaima, Zero no Tsukaima: Futatsuki no Kishi
Seconda puntata per la seconda stagione di Zero no Tsukaima
! Puntata melodrammatica dedicata a Henrietta, che non è uno dei miei personaggi preferiti. Inoltre qui con il suo atteggiamento svenevole e catastrofista mi pare abbia sbagliato anime!

Henrietta sta per mettersi nei guai…
In compenso: Louise ha usato di nuovo la Magia del Vuoto, che ormai pare padroneggiare senza problemi, non si potrà più chiamarla Zero Louise!
Una squadra di fucilieri di Agnese è entrata in azione: s’impegnano, ma non sembra siano molto efficaci. Kirche e Tabitha hanno avuto un po’ più spazio rispetto alla prima puntata, Tabitha mi pare stia passando da: sono taciturna perché timida e piena di problemi, a: sono taciturna perché sociopatica. Infine, lo Zero, il caccia della Seconda Guerra Mondiale, è stato riparato, con in aggiunta una sorta di rudimentali postbruciatori, per favorire la fase di decollo. Il che vuol dire che Saito avrà almeno un’altra possibilità per tornare in Giappone. Porterà con sé Louise? Vivranno per sempre felici e contenti?
Chi può dirlo? (credo lo sceneggiatore, probabilmente anche il regista e il Coniglietto Grumo,
perché lui conosce un sacco di cose!)

Lo Zero di nuovo in volo. Circa.
Intanto, scopro con piacere che le brave persone che fanno parte del The Baka-Tsuki Open Translation Project hanno finalmente portato a termine la traduzione del primo romanzo di Zero no Tsukaima, dal giapponese all’inglese. Non vedo l’ora di leggerlo!
Certo, probabilmente la qualità non sarà eccelsa, contando che non si tratta di traduzioni professionali e che più di una persona ha tradotto i vari capitoli (con tutti i problemi di “armonizzazione” che questo comporta), ma almeno c’è l’onesto desiderio di rendere partecipe il prossimo di un’esperienza che altrimenti ai più sarebbe negata.

Un’illustrazione dal terzo romanzo di Zero no Tsukaima
Invece non ci sono parole per qualificare il comportamento della Casa Editrice Nord nella pubblicazione de Una Voce Lontana di Taichi Yamada. Non solo arrivano con quasi vent’anni di ritardo (il romanzo è dell’89), ma hanno il coraggio di vendere un’opera con traduzione dall’edizione inglese. Senza mezzi termini, dovrebbe essere illegale.
Già in una semplice traduzione si perde molto, come mi sto accorgendo in quest’ultimo anno, da quando ho cominciato a provare a leggere direttamente in inglese, ma passare addirittura per una terza lingua è un vero e proprio massacro. Persino il Coniglietto Grumo, che pure è Coniglietto di mondo, è esterrefatto di fronte a tale comportamento della Nord. Cattiva Nord, Cattiva!

Una Voce Lontana, edizione inglese
Approfondimenti:
The Baka-Tsuki Open Translation Project
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