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Recensioni :: Romanzo :: La Setta degli Assassini

Pubblicato da Gamberetta il 12 giugno 2008 @ 18:48 in Fantasy,Italiano,Libri,Recensioni | 216 Comments

Copertina de La Setta degli Assassini Titolo originale: La Setta degli Assassini
Autore: Licia Troisi

Anno: 2006
Nazione: Italia
Lingua: Italiano
Editore: Mondadori

Genere: “Fantasy”
Pagine: 516

Prima di avventurarmi a parlare de La Setta degli Assassini (una setta… di assassini! Che paura!), voglio ribadire alcuni concetti espressi nelle precedenti recensioni dei romanzi della Troisi, concetti dispersi nella marea dei commenti idioti e delle polemiche.

Non ho mai offeso Licia Troisi. Ho solo detto che la disprezzo, e non potrebbe essere altrimenti, dato che la mia passione è la narrativa fantastica e lei ha scritto alcune delle opere peggiori in tale ambito. Al di là del fantasy, la signora Troisi potrebbe essere – molto probabilmente è – una degnissima persona. Non lo so e non m’interessa. Qui è come se un cuoco sputasse nella minestra: può essere benissimo che fuori dal ristorante sia la persona migliore del mondo, non di meno non ha certo la mia simpatia.
Discorso più complicato per personaggi come Dazieri o gli editor dei romanzi. Quando il signor Dazieri afferma per esempio che Le Cronache del Mondo Emerso sono un’opera “originale”, io cosa dovrei pensare?
Potrei pensare che il signor Dazieri non ha letto molti fantasy. Niente di male, sennonché come mai si trova nella posizione di dover scegliere chi o cosa pubblicare qualcuno che non ha esperienza del genere? E non sarebbe onesto rifiutarsi di ricoprire incarichi per i quali non si ha la necessaria competenza?
Potrei pensare che il signor Dazieri stia mentendo. Come dovrei giudicare una persona che cerca d’ingannarmi? Potrei anche fregarmene, ma attenzione: Dazieri e Mondadori non sono lì per la gloria, lo scopo è vendere. Io credo che le persone dovrebbero sapere che quando comprano le opere di certa gente stanno dando soldi a dei bugiardi.
Potrei infine pensare che il signor Dazieri stia dicendo stronzate. Ovvero non gliene importi un tubo se il romanzo sia davvero originale o no, è solo pubblicità. Non aggiungo altro, ognuno valuti quale dovrebbe essere l’atteggiamento da tenere con gente che si comporta così.

I toni. Joseph Goebbels, il famoso Ministro della Propaganda del Terzo Reich, diceva che se si continua a ripetere una bugia abbastanza grande, la gente finirà col crederci. Quello che sfugge è che il meccanismo funziona anche con se stessi.
Uno legge un libro della Troisi e pensa: “Dio, che schifo!”. Poi però quando ne parla con gli amici, quando scrive sul proprio blog, quando interviene su un forum, crede che più importanti della verità siano l’educazione, il “rispetto”, il “politicamente corretto”:

Innanzi tutto vorrei fare i complimenti a Licia perché è davvero brava! Scrive molto bene, ho letto il suo nuovo romanzo in appena due giorni! Questo dimostra che anche gli scrittori italiani possono competere con quelli anglosassoni: ancora brava! Devo però aggiungere – parere del tutto personale, da non prendere certo come una critica – che il personaggio di Nihal alle volte si comporta in maniera un po’ infantile. Per i miei gusti, ben inteso! Ma è solo un piccolo appunto riguardo un romanzo per altro ottimo.

Non solo qui abbiamo quel misto di ipocrisia & falsità che a me fa venir nausea, ma il nostro anonimo commentatore dovrebbe rendersi conto che a furia di ripetere ‘ste scempiaggini, rischia anche lui di crederci!
Dire che la spazzatura è spazzatura, dire che quando un romanzo fa schifo, fa schifo, è la condizione necessaria per mantenere la giusta lucidità di giudizio. Ogni volta che si smussa, si addolcisce, si fa finta di niente, solo perché il contrario viene considerato socialmente disdicevole, si rischia di perdere la capacità di giudicare in maniera corretta. Secondo me non vale la pena.

Joseph Goebbels
Joseph Goebbels

I libri di Licia incoraggiano alla lettura!!! Secondo una certa corrente di pensiero, ogni romanzo che riscuota un minimo di successo, tipo le opere di Moccia o di Melissa P. o appunto della Troisi, è comunque un romanzo “positivo”, perché ha spinto la gente a leggere, in particolar modo i giovani. Sarà. Non ho la preparazione per affrontare un discorso di questo genere, ma non è questo il punto, il punto è che non m’interessa.
Mettiamo che la Troisi devolvesse tutti i suoi ricavi in beneficienza. In questo caso i suoi romanzi avrebbero di sicuro un positivo impatto sociale, ma per tale ragione sarebbero dal punto di vista letterario meno brutti? No.
Prendo atto che non tutto il male vien per nuocere, ma male rimane. In più, e questo è già facilmente constatabile, il grande successo dei romanzi della Troisi ha cementificato in pubblico, autori ed editori il concetto che il fantasy sia roba neanche per ragazzi, proprio per bambocci. Non mi sembra una bella cosa.

Basi minime. La Setta degli Assassini viene spacciato quale romanzo fantasy. Per tale ragione sarebbe opportuna una minima conoscenza dei meccanismi del genere. Ho cercato d’illustrare alcuni dei principali meccanismi nell’articolo Riassunto delle Puntate Precedenti.

La Setta degli Assassini

La Setta degli Assassini è il primo romanzo della seconda trilogia di Licia Troisi, Le Guerre del Mondo Emerso. Per chi fosse interessato a un’introduzione al Mondo Emerso, può leggere le recensioni della prima trilogia, Le Cronache del Mondo Emerso:
Nihal della Terra del Vento.
La Missione di Sennar.
Il Talismano del Potere.

* * *

Sono passati quarant’anni dalla sconfitta del Tiranno e il Mondo Emerso è di nuovo sconvolto dalla guerra. Dohor, divenuto Re della Terra del Sole, ha deciso di conquistare il Mondo!!! Ad aiutarlo nell’infame impresa una misteriosa setta di assassini, che per non sbagliarsi ha scelto di chiamarsi: la Gilda degli Assassini.

Maghetta
Ciao a tt. ho trovato qst romanzo sul banco libri di 1 supermercato e me ne sono innamorata all’istante: dovevo leggerlo, subito. 1bella copertina, 1titolo ad effetto e finalmente 1donna x protagonista, 1assassina x giunta. avevo già sentito il nome dell’autrice ma nn avevo letto la sua opera precedente. sn corsa subito in biblioteca. ho letto tt i libri della trilogia in 1 settimana! La Setta degli Assassini in 2 giorni. Stupendi!!! ho apprezzato di + il personaggio di Dubhe ke qll di Nihal xk mi è+ vicino. mi sn immedesimata in lei cm mai avevo fatto cn 1 xsonaggio di 1 libro. 1 storia veramente commovente e ben scritta. avrei fatto + attenzione al lessico, ma nn si può certo negare ke la trama sia ottima, anke xk l’autrice ha sl 26anni ed è molto migliorata dal 1° libro ke ha scritto. Nn vedo l’ora ke esca il 2° volume. sxo ke sia bello cm il 1°, anzi, ne sn sicura! Brava Licia!
Voto: 5 / 5

In realtà Le Guerre del Mondo Emerso, nonostante il titolo, non contengono guerre! Come sottolineato da Francesco Falconi in un’indegna recensione-sviolinata al terzo romanzo delle Guerre, Un Nuovo Regno:

Un libro che si può riassumere in una sola parola: Guerra. Una guerra di anime, sensazioni e sentimenti contrastanti.

Infatti la signora Troisi si tiene ben lontana da battaglie campali e assedi. Visti i precedenti è stata una buona idea, ma mi sembra il caso di sottolineare che se qualcuno cercasse azione militare in una trilogia intitolata Le Guerre del Mondo Emerso, non la troverebbe.

La storia è incentrata intorno alla figura di Dubhe, che incredibile a dirsi – non ci avrei creduto se non l’avessi letto con i miei occhi – è una ragazzina, come Nihal!!!
Nihal si è scavata una nicchia tutta sua nell’ambito delle donne guerriere del fantasy, grazie alla sovrannaturale capacità di frignare a ogni piè sospinto. Nel primo romanzo delle Cronache, Nihal scoppia a piangere ben 22 volte.
Dubhe com’è messa ne La Setta degli Assassini ? Vediamo…

Dubhe e Gornar rotolano a terra, e lui le tira forte i capelli, fino a farla piangere. (1)
Dubhe si tira su dal letto e stringe forte a sé suo padre, e piange, piange, (2) come quel giorno in riva al fiume, come da allora non ha più fatto.
Dubhe inizia a piangere lentamente. (3)
Dubhe piange in silenzio. (4)
Dubhe piange ancora. (5) È tutto assurdo, confuso. (a chi lo dici!)
[Dubhe] Ogni tanto piange, (6 – eh, ma piange solo ogni tanto!) chiama suo padre, come se la sua voce potesse arrivare fino a Selva.
[A Dubhe] Le viene da piangere. (7 – anche a me)
«Su, su, non fare così» le dice il cavaliere asciugandole una lacrima. (ancora 7, è una lacrima sola!)
[Dubhe] La sera piange ancora. (8)
Dubhe si mette a piangere. (9)
Dubhe si mette a piangere. (10 – sì uguale come sopra, ma più avanti)
[Dubhe] Piange con rabbia, (11) soffocando i singhiozzi, come gli adulti.
Prima ancora della voce, è il suo odore che Dubhe riconosce. Si getta sul suo petto, lo stringe, piange. (12)
[Dubhe] piange un pianto di bambina, (13) l’ultimo pianto della sua infanzia.
e poi [Dubhe] si accucciò a terra, il volto tra le mani, a piangere come una bambina. (14)
[Dubhe] Si sentiva ancora gli occhi lucidi, e le bruciavano per le lacrime. (15) Era un sacco di tempo che non piangeva così tanto. (proprio!)
Le lacrime presero a scendere (16) di nuovo da sole. (sì, è sempre Dubhe che piange!)
[Dubhe] Riprese a piangere. (17)
E lei [Dubhe] si mette a piangere. (18)
Dubhe piange di nuovo. (19)
[Dubhe] Piange. (20)
[Dubhe] Non sa darsi pace, piange, (21) poi cerca di farsi forza, si incolla alla finestra.
Dubhe inizia a piangere. (22)
[Dubhe] Non ha più lacrime da piangere. (23 – che schifo!)
Con le mani tremanti e la testa che gira [Dubhe] lo apre, prende il formaggio e piangendo (24) lo mangia a morsi.
Dubhe cadde in ginocchio e pianse (25) senza più alcun freno.
Dubhe allora era andata nel solaio, senza sapere perché lo faceva, e si era chiusa lì. Le lacrime le scendevano da sole lungo le guance, (26) ma non si sentiva triste.
La prima lacrima le scese giù per la guancia senza neppure un singhiozzo. Aveva dimenticato come si facesse, in tutti quegli anni. (sempre 26, magari non ci sono state altre lacrime!)
Dubhe si è alzata in piedi, e grida con le lacrime agli occhi. (27)
Dubhe tira su col naso, cerca di asciugarsi le lacrime, ma non c’è niente da fare. (28)
Il Maestro la ascolta senza battere ciglio, lascia che racconti tutto, non la riprende neppure quando spuntano le prime lacrime. (29 – lacrime al plurale)
Dubhe stringe gli occhi, ma stavolta non c’è nulla che possa fermare le lacrime. (30)
«No! Non lo voglio! Non lo voglio più fare!» dice [Dubhe] tra le lacrime, (31) stringendolo con forza. «Ma tu non mi lasciare!»
Singhiozza, lo guarda negli occhi cercando di frenare le lacrime. (32)
Dubhe si gira di scatto, gli occhi pieni di lacrime. (33)

Menzione d’onore per la frignata numero 23. Quel non ha più lacrime da piangere è orribile. È un’espressione trita, vuota di significato, che indica solo pigrizia nell’autore.

Dubhe
Una foto di Dubhe

A parte ciò, vincerebbe Dubhe 33 contro 22! Ma La Setta è un romanzo più lungo di Nihal della Terra del Vento, dunque non basta il dato assoluto, bisogna considerare l’indice PpP (Pianti per Parola).

  • Nihal in Nihal della Terra del Vento: 22 pianti in circa 88.586 parole, indice PpP: 4026,63.
  • Dubhe in La Setta degli Assassini: 33 pianti in circa 123.094 parole, indice PpP: 3730,12.

Con un margine di circa 300 parole vince Dubhe!
A onor del vero, Nihal bambina occupa solo poche pagine del suo romanzo, molte meno rispetto a Dubhe bambina. Molti dei pianti occorono a Dubhe nell’arco che va dagli 8 ai 17 anni, successivamente le scenate si diradano.
Non che abbia granché importanza: la sciatteria della Troisi rimane evidente. Come si fa a ripetere per 33 volte la stessa situazione? E sempre con le stesse parole o quasi!

SOFY
MI SPIACE MA DUETTO E CERVANTES NON HANNO CAPITO PROPRIO 1 BEL NULLA!!!!QUESTO LIBRO MI è PIACIUTO MOLTO E MI SPIACE SOLO DI NON AVER POTUTO LEGGERE GLI ALTRI TRE PRECEDENTI…NON è VERO NIENTE KE NON DANNO EMOZIONI, ANZI..TUTT’ALTRO!!!ATTENDO CON ANSIA I PROSSIMI 2 LIBRI DELLA SAGA DI DUBHE!!!!LICIA TROISI IN BOCCA AL LUPO!!!NON TI FAR SCONCERTARE SE Sè QUALCUNO KE NON APPREZZA I TUOI LIBRI!!!
Voto: 5 / 5

A proposito di statistiche e ripetizioni: la Troisi ha un’insana passione per la parola “piuttosto”, tanto da usarla ben 87 volte nel corso del romanzo, comprese perle di questo tipo:

In fondo alla stanza c’era una porta piuttosto anonima. Dubhe si avvicinò. Era di legno consunto ed era chiusa da una serratura piuttosto semplice. Non perse tempo; lavorò per qualche secondo col grimaldello, la porta si aprì docile innanzi a lei.
L’interno era ancora buio, ma piuttosto piccolo, e la candela riuscì a rischiararlo senza problemi.

A me sembra piuttosto brutto: Mondadori potrebbe pagare degli editor competenti piuttosto che affidarsi a gente che ha come pinnacolo della carriera un manuale per donne single pubblicato da Harmony. Sì, sono piuttosto cattiva!!!

E per fortuna che la Troisi, dopo la trionfale esperienza delle Cronache, sarebbe migliorata! No, non è migliorata neanche di poco. È vero, il numero di clamorose incongruenze ne La Setta è inferiore rispetto a quello dei romanzi de Le Cronache, ma è anche diminuito drasticamente il numero degli avvenimenti. Nihal della Terra del Vento è un romanzo sconclusionato ma con un buon ritmo. Gli avvenimenti si susseguono veloci: non hanno senso, ma si sostituiscono uno all’altro ogni poche pagine. Infatti non mi sono annoiata a rileggerlo per recensirlo.
Invece questa recensione de La Setta arriva dopo così tanti mesi anche perché ho fatto una fatica enorme a rileggere il romanzo in questione. Per tre volte mi sono letteralmente addormentata. Le scene si trascinano oltre la loro naturale conclusione. La storia si muove piano, lenta, impantanata, non succede niente di notevole per pagine e pagine. In più i già scarsi elementi fantastici della prima trilogia spariscono: i draghi sono relegati sullo sfondo, i Fammin sono trattati alla stregua dei mendicanti per le vie di Bombay, e la magia è quasi assente.
Anche la maledizione di Dubhe non ha niente di “inevitabilmente” fantastico: se la Setta avesse usato un qualche tipo di veleno allucinogeno sarebbero stato lo stesso.

Lettura Consigliata

Di romanzi dove il protagonista deve combattere contro la sua Bestia interiore ce ne sono a mucchi. Perciò ne segnalo uno non molto famoso ma che ho trovato divertente: When Gravity Fails (Senza Tregua è il titolo italiano) di George Alec Effinger.
È un miscuglio di poliziesco e cyberpunk con un’originale ambientazione mediorientale. Qui la “Bestia” si scatena non per colpa di maledizioni ma grazie a particolari chip che s’interfacciano direttamente con il cervello.

Copertina di When Gravity Fails
Copertina di When Gravity Fails

La solita solfa

Ho criticato Le Cronache per la loro mancanza di originalità, eppure sono sfavillanti d’idee rispetto a questo nuovo romanzo!
Per il resto il solito, la Troisi colleziona tutti i possibili errori che i dilettanti compiono scrivendo, per esempio:

Inforigurgito molesto, che quando va bene è un paragrafo:

«È un uomo di fiducia di Dohor.»
«Tutti sono uomini di fiducia di Dohor. Ti ricordo che buona parte del Mondo Emerso è suo.»
Era vero. Partito come semplice Cavaliere di Drago, col matrimonio con Sulana era diventato re, quindi, lentamente, s’era dato alla conquista di tutto il Mondo Emerso. Sei delle Otto Terre erano più o meno direttamente sotto il suo controllo, e con le ultime tre terre completamente indipendenti, la Terra del Mare e le Marche delle Paludi e dei Boschi, un tempo unite nella Terra dell’Acqua, era ormai quasi guerra aperta.

e quando va meno bene è inforigurgito da manuale:

Cenarono discutendo a bassa voce dell’impresa che li attendeva e del loro bersaglio. Dubhe partecipò controvoglia. Non vedeva l’ora che quella maledetta storia finisse. Toph assunse l’aria da cospiratore, e si chinò verso di lei, per non farsi udire dall’oste e dagli altri avventori della locanda.
«Nerla, quel babbeo di figlio del sacerdote Berla, a chi credi che obbedisca?»


Nerla era l’attuale reggente della Terra della Notte. Il vero re, Rewar, era stato giustiziato trentasette anni prima, alla fine della guerra con Dohor. Era un giovane senza nerbo, e non era mistero che dietro di lui ci fosse Dohor. Del resto, Dohor era dietro quasi tutti i regnanti attuali, fatta eccezione per quelli della Terra del Mare e dell’Acqua, ancora liberi. Dohor era stato assai meno drammatico del Tiranno: mentre il primo aveva fatto un gran fracasso e aveva conquistato senza troppi fronzoli una a una le Otto Terre, Dohor aveva elegantemente preso le difese della pace.
La prima mossa era stata sposare Sulana, la regina della Terra del Sole. Quindi Dohor aveva preso la palla al balzo [sic] quando Rewar aveva invaso la Terra dei Giorni. In cinque anni aveva ridotto Rewar alla ragione. La Terra della Notte era stata il primo protettorato della Terra del Sole. Poi era stata la volta della Terra dei Giorni, che Rewar aveva provveduto a spopolare dai Fammin. Il più grosso scoglio era stato la Terra del Fuoco. Ido, il suo antico maestro, e la regina della Terra del Fuoco Aires l’avevano accusato di perseguitare i Fammin, un’accusa più che fondata. Per mezzo di corruzioni e amicizie varie, però, Dohor era riuscito a convincere il Consiglio che Aires e Ido tramavano contro di lui e il Mondo Emerso tutto. La regina era stata spodestata, la reggenza affidata al solito re compiacente, mentre Ido era stato cacciato dall’Ordine con disonore e Dohor si era ritrovato Supremo Generale. A quel punto la storia era parsa drammaticamente scontata. I tempi erano duri e bisognosi di una guida forte; quale poteva essere migliore di quella di Dohor, eroe, Supremo Generale, che aveva anche salvato il Consiglio dal progetto maligno del perfido Ido? Dopo cinque anni di guerra la Terra del Fuoco era caduta sotto il protettorato congiunto della Terra delle Rocce e quella del Sole. C’erano stati ancora cinque anni di resistenza guidata da Ido, ma tutto si era concluso con l’entrata in gioco di Forra. Si diceva che la guerra fosse finita in un insensato bagno di sangue. L’ultimo atto era stata la guerra contro la Terra delle Rocce, conclusasi con la morte di Gahar, per anni fido alleato di Dohor. Così, in quarant’anni, un ambizioso e giovanissimo Cavaliere di Drago si era ritrovato in mano quasi tutto il Mondo Emerso, pur mantenendo una parvenza di libertà in ciascuna terra, che aveva amministrazione indipendente e un proprio reggente. Gli ultimi grattacapi erano le terre dell’Alleanza delle Acque, che riuniva gli antichi territori della Terra dell’Acqua e del Mare, ancora completamente libere.


«So bene che appartengono di fatto a Dohor» rispose Dubhe.

Lunghe parti raccontate, tra l’altro di una banalità dolorosa, come l’amore di Dubhe per il suo Maestro, Sarnek:

Dubhe ha avuto un’educazione del tutto differente da quella delle altre ragazzine della sua età, e i suoi interessi non hanno mai contemplato bambole, giochi o cose come l’amore. [Dubhe non conosce l'amore, oh poverina!] Però anche lei ha letto qualche ballata, di sera, di nascosto dal Maestro, e ha fantasticato su quei racconti. Il sentimento per Mathon è morto insieme alla sua vecchia vita, ma spesso, prima di addormentarsi, ha sognato di trovare qualcuno di cui innamorarsi, un omicida come lei, magari.
Ora, all’improvviso, ha capito che quell’uomo è il Maestro.
A volte sente irresistibile la voglia di baciarlo ancora, e ancora, e dirgli tutto, chiedergli se anche lui la vuole, se la ama anche lui. Ma si trattiene sempre. Un po’ perché lui da quel giorno non si è più concesso alcun gesto di tenerezza nei suoi confronti, un po’ perché ha paura. Finché non gli dice nulla, tutto è sospeso, e può continuare a guardarlo con occhi adoranti, e sognare un giorno di diventare sua moglie. Se glielo dicesse, invece, lui risponderebbe qualcosa, forse un no, e tutto finirebbe in un istante. E lei non vuole. Vuole continuare così, ad amarlo senza chiedere nulla in cambio, per sempre.
[...]
Quel periodo è completamente offuscato dall’amore per il Maestro. Non c’è posto per altro nella sua vita. Tutto gira attorno a quell’unico argomento, tutti i sentimenti sono inghiottiti da quella passione senza confini che la fa sentire come se fosse sempre intontita, che toglie contorno e nitidezza a tutto ciò che la circonda.
Lui è come sempre, forse più freddo del solito, anche se Dubhe non vuole ammetterlo. I suoi occhi sono sfuggenti, e il suo sguardo sempre più spesso triste.
[...]
Dubhe vorrebbe prendere su di sé quella stanchezza, quella tristezza, vorrebbe che il suo amore fosse capace di risollevarlo dalla prostrazione e dargli finalmente pace, perché sente che ne ha bisogno. Semplicemente non è possibile. Resta sempre qualcosa tra loro, uno schermo che li separa, qualcosa cui Dubhe non sa dare nome, ma che l’addolora infinitamente.
Così scorrono i giorni uno dopo l’altro come grani di una collana. Fino al giorno in cui qualcuno appare sulla soglia della loro casa.
[...]
Dubhe si alza di scatto. Si sente irata, tradita, e spaventata. Corre verso il mare.
Sulla sabbia, resta un scritta.
Amo Sarnek.

L’amore di Dubhe per il Maestro è una delle chiavi del romanzo, eppure di mostrato abbiamo… “Amo Sarnek” scritto sulla sabbia. È tutto molto bello.

Saretta
ho solo una parola per descrivere l’intera triologia più questo nuovo libro della troisi….STUPENDO!!! é stato molto avvincente..mi sn sempre piaciuti i libri ke trattano di fantasy e devo dire k qst volta la Troisi ha colto nel segno..sn molto presa da questo libro e anche se nn sn contenta di alcuni avvenimenti presenti sul finale, aspetto il secondo con molta impazienza..spero solo ke esca presto..Consiglio le cronache e le guerre del mondo emerso a kiunque legga libri fantasy..il motivo???PERKÈ SONO STUPENDE…!!!!
Voto: 5 / 5

Situazioni inverosimili. Questo più che un errore diffuso fra i dilettanti, è un marchio di fabbrica della Troisi. Le incongruenze più grosse purtroppo non si possono “citare” perché si spandono su troppe pagine, ma qualche chicca da poche righe si trova:

Pubblicità progresso

«Salve! Ancora bisogno del mio aiuto?» la salutò lo gnomo quando Dubhe entrò.
«Come sempre…» sorrise lei da sotto il cappuccio.
«Mi complimento per il tuo ultimo lavoro… perché sei stata tu, vero?»
Tori era uno dei pochi che sapesse qualcosa di lei e del suo passato.
«Già, sono stata io» tagliò corto Dubhe. Poca pubblicità era sempre stato il suo motto.
Tori l’accompagnò nel retrobottega, e lei si sentì a casa propria.

Braccio di ferro

[Dubhe] Ha otto anni. Una vivace ragazzina con lunghi capelli castani non molto diversa da altre. Niente fratelli né sorelle, genitori contadini.
[...]
Dubhe tira su il secchio dal pozzo e si lava con l’acqua gelida. È una cosa che le piace, lavarsi con l’acqua fredda. E poi si sente forte ogni volta che tira fuori il secchio. È orgogliosa della propria forza: tra tutte le ragazzine, è l’unica a saper tener testa a Gornar, il più vecchio della sua compagnia. È un gigante di dodici anni, il capo indiscusso della banda, e la sua supremazia se l’è conquistata a botte. Dubhe però non la riesce a mettere sotto, e la tratta con diffidenza, avendo cura di non stuzzicarla troppo. Qualche volta lei l’ha battuto a braccio di ferro, e sa che la cosa gli brucia molto.

Il mistero della finestra

La donna entrò, e Dubhe la seguì. La stanza era oltremodo piccola. Non aveva alcuna finestra, se non il solito piccolo buco che dava verso l’esterno, e in fondo una finestrella di vetro, da chiudere in caso di pioggia o neve.
[...]
Entrò e sbatté l’uscio dietro di sé. L’odore di chiuso la prese alla gola. Non c’era fuga alcuna in quel luogo affondato nelle viscere della terra, né una finestra da cui contemplare il cielo per sognare una impossibile libertà.
[...]
La notte trascorse tormentata. Sebbene la finestra fosse spalancata, Dubhe era perseguitata dal sentore del sangue. [ovviamente si sta sempre parlando della stessa stanza sotterranea…]

E così via. C’è anche Dubhe che si arrampica dentro un camino chikas_pink03.gif e che scala un muro alto fino a dieci metri (a proposito, il Mondo Emerso dopo la sconfitta del Tiranno ha assunto il sistema metrico decimale) come niente fosse e con un ginocchio in disordine; la stessa Dubhe avendo la possibilità di rubare o sfasciare la teca che contiene lo spirito di Aster non fa né una cosa né l’altra, pur essendo consapevole del pericolo; la “segretissima” setta degli assassini lascia entrare chiunque nella sua base sotterranea, senza controlli, basta che sia vestito di nero!; quando è ordinato a Dubhe di uccidere Jenna, le viene concesso un intero mese, anche se basterebbero pochi giorni e questo solo perché la poverina altrimenti non troverebbe una via di fuga; ecc. ecc.

Babbo Natale & un'amica
Quando Babbo Natale ha saputo che Dubhe era tanto abile nell’arrampicarsi dentro i camini, le ha offerto un posto di assistente. Ma Dubhe l’ha ucciso!!! Poi quel capitolo è stato censurato…

È tutto campato per aria, com’era ne Le Cronache. Certi particolari sono persino divertenti, tipo quando è descritta la vita tra la setta degli assassini, gente spietata, spinta da cieca obbedienza, tesa solo a render gloria al Dio oscuro Thenaar, però hanno stanze singole, sauna, e:

La cena finì in poco più di un’ora. Furono ancora una volta i servi a prendere i piatti sporchi. Avevano occhi vuoti, e si muovevano con gesti meccanici.

Ci vuole molta disciplina per riuscire a cenare in appena un’ora o poco più…
E non entro neanche nel merito del problema della continuità fra Le Cronache e Le Guerre: basti dire che in questo romanzo scopriamo come il Tiranno avesse un braccio destro fedelissimo, Yeshol, così importante per i suoi piani che ne Le Cronache non è citato neanche una volta! Ah, e le macchine da guerra volanti? Che fine hanno fatto?

rossella
questo libro mi ha affascinato tanto vorrei che farebbero un film su di esso
Voto: 5 / 5

Struttura non lineare senza nessuna buona ragione. La Setta degli Assassini è narrato in terza persona limitata. Il punto di vista è quasi sempre quello di Dubhe, tranne poche pagine dove invece il punto di vista è del giovane mago Lonerin. La narrazione inizia con Dubhe diciassettenne ed è al passato. Tuttavia quasi altrettante pagine sono dedicate alla storia di Dubhe bambina, e queste parti sono al presente. Infine spesso Lonerin ha dei flashback del suo di passato, ancora una volta al presente e in corsivo.
Perché gli eventi più lontani nel passato sono narrati con il tempo presente? L’importanza di questa domanda sta nel fatto che mi pongo la domanda (e me la sono posta anche alla prima lettura), ovvero sono distratta dalla storia per meditare su una incomprensibile scelta di stile. Così come non ha molto senso intrecciare passato e presente: già la storia è scarsa di ritmo, interromperla di continuo con questi sbalzi temporali non è una grande idea. In più già da subito sappiamo quale sia stato il destino di Dubhe bambina e che il Maestro è morto, dunque si sa già il finale della narrazione al tempo presente, non c’è neanche il gusto di sapere come andrà a finire la sottotrama di Dubhe bambina.
Certo, rispetto ad altri, questo non è un grosso difetto, ma per me è emblematico di un tipo di scrittura inconsapevole, dove le scelte non sono compiute con raziocinio, ma così, “tanto per”.

* * *

Di buono c’è poco o niente. La Troisi scrive ancora in maniera semplice e scorrevole, ma come già ne Le Cronache le sbavature abbondano, sbavature che nessun editor ha pensato di correggere (a che pro? tanto vendi lo stesso) e così tocca leggere:

Lì dove l’ago dell’assassino della Gilda l’aveva colpita c’era ora un simbolo assai chiaramente visibile.

Ma proprio si vedeva bene! Oppure stralci di dialogo insulsi, come questo fra Theana e Lorenin

«Io devo andare. Se mi conosci, se mi vuoi bene, lo sai.»
Theana scosse la testa, i riccioli si mossero con lei.
«No, invece. Avevi detto che saresti tornato da me, ma è come se non lo avessi fatto, se ora riparti. Io credevo che avremmo avuto del tempo per noi.»
Già, lo aveva creduto anche lui. Si fermò, la guardò.
«Sono successe molte cose…»
Theana lasciò che le lacrime scendessero.
«È per lei?»
«Chi?»
Ma lo sapeva bene.
«Lo sai.»
«No, affatto.»
Theana si alzò.
«Devi decidere, capire.»
«Non fare la stupida, non c’è nulla da capire, nulla su tutta la linea.»
Theana scosse la testa.
«E invece sì. Perché io non riesco mai a tenerti qui con me, a fermarti, mentre per lei hai rischiato la vita.»
Lonerin scosse il capo.
«Sono solo tue fantasie.»
Theana sorrise tristemente.
«Cerca di tornare, ma se anche lo farai, so che non sarà da me.»

Sembra la peggior Meyer. Comunque Theana ha anche ragione dato che: «Partire è sempre un po’ morire [...]» parola di Ido.
Finito di leggere La Setta degli Assassini, ho dovuto lavarmi le mani, erano tutte appiccicaticce di Banalità. Ho temuto persino di poter sfasciare il lettore di ebook, con tutta quella Banalità che si spandeva sullo schermo.

Irresistibili furetti!
Sarebbero potuti mancare i furetti? No! “[...] corrono come furetti nel bosco, senza che niente li fermi e senza che nessuno li senta.”

Tirando le somme

Un brutto romanzo. Neanche così brutto da essere divertente, come a tratti era Nihal. La mancanza d’idee è tale che anche la scrittura semplice della Troisi non riesce a tenere lontana la noia. Mi ricordo di averci messo una settimana buona a leggerlo appena comprato, e adesso per rileggerlo ho impiegato un mese.

Come sempre però questa è solo la mia opinione, altri molto più preparati di me hanno tessuto le lodi de La Setta degli Assassini, ad esempio gli espertoni di FantasyMagazine. Perciò lasciate perdere quel che scrivo io, affidatevi a gente che sa quello che dice, come Luca Azzolini.

Licia Troisi ancora una volta ha affilato la sua penna e con una stoccata e un affondo ha vinto l’ennesima battaglia col foglio bianco.

Questo si chiama recensire!

sasuke
mitico supremo!! Anke se nn al livello di eragon ma di certo è migliore del signore degli anelli e della leggenda di earthsea
Voto: 5 / 5

La Setta degli Assassini è il primo volume di una trilogia. Il secondo volume si intitola: Le Due Guerriere. Dal capitolo primo de Le Due Guerrire:

Lei fece un cenno col capo, poi si rimise il cappuccio. «Grazie mille, ci siete stato di grande aiuto.»
Uscirono senza aggiungere altro, e Bhyf notò con inquietudine che i loro passi, e persino i loro mantelli, non producevano quasi rumore.
Torio era seduto sul bordo di casa sua, con le gambe che penzolavano fuori dalla piattaforma. Era un vecchio piuttosto vigoroso, con l’aria un po’ ottusa di chi è sempre vissuto nello stesso luogo, senza neppure immaginare che fuori possa esserci un mondo più grande. Stava riparando le reti da pesca quando sentì un rumore di tacchi avvicinarsi.

Insomma sono un po’ stufa dell’Idiozia imperante nel Mondo Emerso. Per questo lascerò perdere per un po’ Le Guerre per dedicarmi ad altro, e anzi propongo un sondaggio: di quale romanzo preferireste che ci occupassimo sulla Barca dei Gamberi?

  • Le Due Guerriere! Le Due Guerriere! Non si può lasciare la trilogia in sospeso!
  • Gli Eroi del Crepuscolo! La Strazzulla è la nuova Troisi!
  • Bryan di Boscoquieto nella Terra dei Mezzidemoni! Con un titolo così non può essere che strabellissimo!!!
  • La Ragazza Drago! La Troisi questa volta è migliorata! Sul serio!

Irresistibili furetti!
È un uccello? È un aereo? È Superman? No! È La Ragazza Drago!

Perciò votate, usando il widget in alto a destra. Notate però che cercherò sempre di essere obbiettiva, e dunque non è detto che votando la Strazzulla ne verrà fuori una presa in giro dell’autrice e del suo romanzo. Se è bello, ne parlerò bene. Vale anche per la Troisi e la sua ragazza lucertola.


Approfondimenti:

bandiera IT La Setta degli Assassini su iBS.it
bandiera IT La Setta degli Assassini su Wikipedia
bandiera IT Un’intervista alla Troisi alla vigilia dell’uscita de La Setta degli Assassini

bandiera EN When Gravity Fails su Amazon.com
bandiera IT Senza Tregua presso Delos Store
bandiera IT George Alec Effinger su Wikipedia

bandiera EN La verità su Babbo Natale
bandiera IT Joseph Goebbels su Wikipedia
bandiera EN La Web TV dedicata ai furetti!!!

bandiera IT Gli Eroi del Crepuscolo presso il sito dell’editore
bandiera IT Bryan di Boscoquieto presso il sito dell’editore
bandiera IT La Ragazza Drago presso il sito dell’editore

 

Giudizio:

Da qualche parte, scavando, forse c’è qualcosa di decente. +1 -1 Noioso…
-1 …tanto da far addormentare.
-1 Dubhe è una lagna peggio di Nihal…
-1 …ed è pure una lagna stupida.
-1 Le solite situazioni inverosimili.
-1 Le solite situazioni banali.
-1 Le solite sbavature nello stile.
-1 Totale mancanza di idee.
-1 Ancora una volta un romanzo della Troisi che è fantasy per modo di dire.
-1 Più di un dialogo insulso.
-1 Struttura narrativa inutilmente complessa.
-1 Inforigurgito molesto.
-1 La Troisi non è migliorata di una virgola.

Dodici Gamberi Marci: clicca per maggiori informazioni sui voti7


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216 Comments To "Recensioni :: Romanzo :: La Setta degli Assassini"

#1 Comment By Clio On 12 giugno 2008 @ 19:47

Yatta! Finalmente! Hum, eri più mordente durante l’esecuzione sommaria delle Cronache però, ammtto che come recensioni erano più divertenti, però è anche vero che non si può far del sarcasmo sul niente. Come noia direi che questo Tomo è secondo solo a Twilight, per la mia limitata esperienza… Mi sforzai di finirlo solo perchè lo avevo pagato.
Ricordo che rimasi incantata dalla descrizione della Casetta degli Assassini: nera, con gente vestita di nero, puzzolente di sangue, macchiata di sengue, e nel Sancta Sanctorum l’orrore è estremo, non solo è nera, ma di sangue ce ne sono addirittura due piscine! Scialiamo, come dicono in Calabria, ma il sangue non coagula? Ogni quanto lo cambiano? Due piscine? Eppure di vittime se ne vede una sola, se non sbaglio… Forse che rabboccavano con sangue di elefante di nascosto?
E questi terribili assassini lasciano una novizia nemmeno troppo furma andare a zonzo tranquilla, niente guardie, niente sistemi d’allarme, niente cani… Wow.
C’è una cosa che però, secondo me, non hai afferrato: il passato al presente in corsivo serve a dare privido alla storia. Almeno, io dopo esermene sciroppata due o tre brani leggevo nell’angoscia che, voltata pagina, saltasse fuori l’ennesimo prosieguo di “la triste storia di una iettatrice”. Un brivido mi correva lungo la schiena ogni volta che arrivava il punto dolente, soffrivo all’idea di quanti disastri sfiorano la marmocchia senza sopprimerla! Queste sì che sono emozioni…

#2 Comment By Davide On 12 giugno 2008 @ 20:11

Un altro punto a favore di questa nuova trilogia potrebbe essere (per le mie limitatissime informazioni a riguardo, perlomeno) il fatto che Nihal ha finalmente tirato le cuoia, no?
Per il resto, il tutto mi sembra davvero desolante. Dovrò recuperare la nuova trilogia tramite biblioteca per leggere di persona ed evitare di parlare solo per congetture, ma se le premesse sono queste… Beh, se non altro mi divertirò un po’.

#3 Comment By scriterio On 12 giugno 2008 @ 20:23

Bella recensione.
Lucida, affilata.

Anche se non ho mai letto la Signora Troisi, non ho difficoltà a trovare nei tuoi stralci di romanzo pecche impressionanti.

Riguardo la tua apertura sulla giusta cattiveria con cui giudicare un’opera, mi trovo d’accordo.
Quando mi capita di editare i racconti di ragazzi che hanno voglia di migliorare uso il fioretto: mi interessa che capiscano e che ripensino su cosa hanno scritto in maniera costruttiva, non che si chiudano indignati, scegliendo di vedere le offese all’opera come personali. Quando sottolineo errori su libri pubblicati e pagati, invece impugno la sciabola, anzi, la mannaja. Perché al momento di finire sui banconi o negli scaffali un’opera deve essere edulcorata degli errori grossolani. E se questi hanno cadenza tale da farmi credere che lo scrittore abbia lacune profonde, passo all’ascia da boia!

Ti segnalo un piccolo errore:

oltre la loro natura conclusione

.

#4 Comment By Clio On 12 giugno 2008 @ 20:28

@Davide
Non vorrei sbagliarmi, ma ricordo (non senza un certo orrore) che Nihal e Sennar risaltino fuori alla fine… Mi sembra che Dubhe e Lonerin (sempre una ragazzina ammazzasette ed un mago enfant prodige, che originalità questa donna!) partano a cercare loro figlio… o qualcosa del genere…
Correggetemi se sbaglio.

#5 Comment By AryaSnow On 12 giugno 2008 @ 20:33

Riguardo alla storia del presente-passato, la Troisi ha detto:

Perchè, per come la vedo io, i ricordi sono congelati in un eterno presente, e quindi usare questo tempo verbale credevo mi permettesse di rendere questa particolare caratteristica che riconosco quanto meno alla mia di memoria.

#6 Comment By ZioBlood On 12 giugno 2008 @ 21:18

Mamma mia. Le perle con cui ci hai deliziato sono da manuale (si fa per dire ^^). La finestra che appare e scompare, poi…stupenda, stupenda.

Adesso vado, però, che gli esami bussano alla porta, ciao Gambere’ . Continua così,

#7 Comment By Mari On 12 giugno 2008 @ 21:53

Finalmente la nuova recensione!
Devo dire che sei stata più tenera di quanto immaginassi. E poi, secondo me, non è vero che Dubhe è meno divertente di Nihal: ho trovato chicche meravigliose, leggendo La Setta degli Assassini.

1) La torre nera nel regno della notte, sede della Gilda, fatta interamente di cristallo nero; materiale rarissimo e quasi introvabile nella prima trilogia.
2) Lonerin che nasconde le pietre magiche agli assassini chinandosi “per allacciarsi le fibbie dei calzari” e lanciando via le pietre, coprendone il rumore “con un colpo di tosse”. Evviva la setta degli assassini al completo! Se sono così attenti quando fanno i controlli, chissà quando sono distratti …
3) Per entrare nel covo segreto degli assassini, Dubhe deve trovare il meccanismo che ne aziona la porta in una statua a forma di serpente nascosta in un anfratto. Passa ore intere a palpare e premere ogni anfratto del povero pezzo di pietra. Nulla. Torna la sera successiva: ricontrolla tutto da capo e ancora nulla. Fino a quando non le viene in mente di infilare la mano nella bocca spalancata del serpente. E ricordiamo che per vivere faceva la ladra!
4) Le targhette sulle porte del covo segreto degli assassini!!! Ho riso fino alle lacrime XD
5) A parte il fatto che Dubhe crea una pozione per cambiare aspetto con una pietra consacrata e delle erbette di campo, ma… diventa il Maestro e rientra nella Gilda con il suo aspetto! Diamine, quell’uomo è vissuto e cresciuto lì, è stato un ricercato nonché è attualmente dato per morto! Possibile che Dubhe possa passeggiare lì dentro con il suo aspetto e nessuno la noti? Ma chi sono?! Di certo non la gilda degli assassini…
6) Per ultimo, il bacio con il maestro.

Dubhe lo abbraccia con forza, si stringe a lui … Il Maestro la scosta delicatamente da sé, le avvicina le labbra alla fronte, con delicatezza. E’ Dubhe che, spinta da chissà cosa, alza la testa quel poco che basta, e per un soffio le loro labbra si toccano

Leggetelo bene. Qualcuno di voi ha letto Berserk (prima che diventasse una porcheria)? E’ il primo bacio tra Gatsu e Caska; con conclusione differente, certo, ma dalla medesima dinamica. Per conferma, se non avete il manga, guardate qui

A parte questo, nel sondaggio ho votato per una prossima recensione sulla Strazzulla, nella speranza di non trovarci di fronte a un’altra Troisi.
Ciao ^_^

#8 Comment By Clio On 12 giugno 2008 @ 22:05

Non capite niente, nella prima triologia vi lamentate che i buoni sono una manica di mentecatti, lei da brava che ascolta le critiche fa che anche i cattivi sono dementi, e ancora giù a criticare… Ma non siete mai contenti, eh!
Se penso agli assassini di AnkhMorpok, quelli si che sono gente a posto, molto professionali…
Ah, dimenticavo l’estrema originalità di far risaltar fuori il Cattivissimo… Non muoiono mai del tutto, eh?

#9 Comment By avvocatospadaccino On 12 giugno 2008 @ 22:22

ci siamo fatti la palla con la troisi.
poi ho paura che gamby ci rimetta le penne a leggere altri due libri del genere.
vogliamo la strazzulla, la strazzulla!!!

Azzolini, ma quanto ti hanno dato?
no, perchè se l’hai fatto gratis, non ci stai con la testa.
Azzolini, qui ci vuole una scena da Caro Diario, dove il critico viene tormentato per i suoi pareri insulsi.

#10 Comment By Tyreal On 12 giugno 2008 @ 22:33

Sempre graffiante! Senza nulla togliere alla recensione (che in gran parte condivido), cosa non torna nella “pubblicità” e nel “braccio di ferro”?
Sono termini realtivamente moderni, ma entrati nell’italiano comune: non ci vedo nulla di male nell’utilizzarli in questo particolare contesto.
Addirittura il “gigante di dodici anni” lo trovo appropriato: è il punto di vista di una ragazzetta che vede come un gigante un bambino più grosso di lei.
Solo dettagli eh… non vuole essere una critica alla tua recensione.

#11 Comment By Clio On 12 giugno 2008 @ 22:37

X Tyreal
Credo si riferisse al fatto che:
-Dubhe non vuole pubblicità, MA ammette al tipo di essere stata lei a fare il colpo;
-Dubhe è una ragazzina di otto anni e quell’altro è più grosso e più grande, MA lei lo batte comunque a braccio di ferro.
I suppose…

#12 Comment By AryaSnow On 12 giugno 2008 @ 22:55

Penso che Gamberetta non si riferisse alla terminologia, ma al fatto che:
-Una bambina di 8 anni (definita pure in altri passaggi come magrolina, se nno ricordo male) fisicamente più forte di un gigante di 12 non è molto possibile.
-Dubhe vuole evitare di farsi pubblicità, ma dichiara subito al tizio di essere effettivamente stata lei a compiere quel furto, quando poteva anche mentire.

#13 Comment By Gamberetta On 12 giugno 2008 @ 23:01

@Clio. Hai ragione, questa recensione non è venuta divertente come altre. Purtroppo la materia prima non offriva più di tanto, come detto mi sono annoiata a morte. Probabilmente è il romanzo peggiore della Troisi, anche se formalmente ci sono meno errori rispetto agli altri. È proprio che non succede niente o quasi, calma piatta, finiti i bei tempi delle catapulte che abbattono i draghi in volo…

@Davide. Nihal ritornerà nel finale della trilogia, non ti preoccupare (o preoccupati pure!).

@scriterio. Grazie per aver segnalato l’errore, adesso lo correggo.

@AryaSnow. Interessante. Mi era sfuggita quella dichiarazione della Troisi. Be’, devo riconoscerle di non aver agito a caso, ha sbagliato apposta!

@Mari. Per il punto 1) credo che la sede della setta sia stata costruita prima della sconfitta del Tiranno, avrà fornito Lui il materiale.
3) Era difficile! Cioè tutti pensano di guardare nella bocca, nessuno crederebbe che è così elementare!
5) È quello che dicevo: per entrare nel covo della setta basta che ti vesti di nero e ti copri il volto…
Per la prossima recensione vedo appunto che la Strazzulla sta vincendo nettamente. A essere onesta ho una certa perversa curiosità nei confronti de La Ragazza Drago: leggevo in giro che persino molti fan della Troisi dicono che è uno schifo. Non oso immaginarmi che orrore possa essere… ma mi atterrò alla volontà dei votanti.

@Tyreal. Un bambina di 8 anni batte a braccio di ferro un “gigante” di 12, e Dubhe pensa di non farsi pubblicità ammettendo di essere lei ad aver compiuto il furto…

#14 Comment By gugand On 12 giugno 2008 @ 23:05

Graffiante, ma meno comica del solito (e’ dura trovare sempre battute nuove, eh).

@Mari
Perche’ Berserk sarebbe diventato una vaccata? E’ uno dei miei fantasy preferiti e probabilmente e’ il manga fantasy migliore mai uscito.

#15 Comment By Mari On 12 giugno 2008 @ 23:32

@Davide. Nihal ritornerà nel finale della trilogia, non ti preoccupare (o preoccupati pure!).

NnnOOOooooOOOOoooo!!!! L’unica cosa che mi rendeva felice era che finalmente ci fosse rimasta secca in qualche modo (o meglio, che l’autrice abbia avuto finalmente il coraggio di farla morire…)!!!
Non ero andata oltre il primo capitolo de Le due guerriere, e adesso sono certa che non mi azzarderò a leggere più un’altra sola parola. Basta -.-

@Gamberetta. Ti dirò: ero indecisa proprio tra la Strazzulla e la Ragazza Drago. Però anch’io avevo sentito dire che è terribile, quindi ho pensato di votare per una recensione non necessariamente negativa. Poi, ovviamente, se ti va di leggere e recensire entrambi i volumi, fai pure: è sempre un piacere, e non credo solo per me ^_^

@gugand. Io adoro Berserk, lo leggo sin dalla prima serie. Purtroppo però sta andando degenerando. Non mi piace più sin dalla seconda eclissi. E’ semplicemente un altro manga. Proprio oggi ho letto il numero 63 … Miura sta allungando il brodo in maniera scandalosa, secondo me. Ovviamente continuerò a comprarlo (tanto escono pochi volumi l’anno, quindi non conta nemmeno come spesa), e spero sempre che mi/ci stupisca con qualche colpo di tacco a sorpresa.

#16 Comment By Federico Russo “Taotor” On 13 giugno 2008 @ 00:15

Difatti io ho votato la Strazzulla perché magari potremmo assistere a un cambiamento.

Bella recensione, come al solito. Fa sempre piacere sapere che esiste qualcuno che fa più schifo di te ma che è stato pubblicato e venduto. Almeno alimentiamo un po’ il nostro senso dell’onore letterario. ?
I collegamenti a FM però mi fanno montare un rabbia indicibile. Il solo ricordare quelle assurdità di recensioni mi fa andare fuori dai gamberi gangheri…

#17 Comment By Stefano On 13 giugno 2008 @ 01:10

Io non ho votato per la Strazzulla, se poi si scopre che sei tu questa benedetta autrice, che figura ci fai? ;-)
La recensione mi è piaciuta, ma non posso dire molto di più: non ho avuto lo stomaco di sciropparmi un altro libro della Troisi. Sull’ipocrisia, beh è un vizio diffuso: a volte ci vuole, la verità può essere deleteria, ma in letteratura il lettore che paga ha ogni diritto e il recensore delle responsabilità precise.
La recensione di Falconi non va a suo onore, anche se credo che la redazione di FM, per prima, avrebbe dovuto irruvidire un po’ certe lisciate.

#18 Comment By gugand On 13 giugno 2008 @ 08:14

@Mari
Sono d’accordo che Miura stia allungando il brodo mostrando sempre di piu’ combattimenti che durano per numeri e per questo la storia prosegue lentamente, troppo lentamente.
In giappone tendono a far allungare il piu’ possibile i manga di successo visto che prevedono che finiscano.
Comunque ha una gran storia, per questo che mi era sembrata eccessiva la tua definizione di “vaccata”.

#19 Comment By alice On 13 giugno 2008 @ 08:41

Finalmente! Apettavo questa recensione con ansia.
Scrivo poche righe perchè i libri della Troisi parlano da soli.
E’ una cosa orribile questo libro, anche se devo ammettere che non l’ho letto (e non lo leggerò nemmeno morta!). La Troisi mi sembra quasi un Moccia con un pizzico di fantasy, tra l’altro orribile.

La scempiaggine della finestra è una favola!!
La Setta degli assassini fa proprio schifo… no commento O.O

Ho votato per la Strazzulla, speriamo che almeno lei sia brava. Non vogliamo mico l’erede della Troisi!!

#20 Comment By alice On 13 giugno 2008 @ 08:41

*no comment

#21 Comment By mhrrr On 13 giugno 2008 @ 10:08

ok, grandiosa, al solito.
mi permetto di consigliarti (ma non da recensire, come opera di purificazione) di leggere almeno i primi tre fumetti della serie “la fortezza” di lewis trondheim (quelli numerati dall’uno al tre)(ok, sembra una cazzata, ma il simpatico lewis ha fatto tre serie, numerandole a partire da 1, da 100 e da -100. meno cento poteva essere considerato il primo).
non leggerò l’ennesima porcata, non credo che l’avrei comunque letta, ma ora ne sono proprio convinto (anche perché non credo nel discorso per cui bisogna leggere per poterne parlare: basta fidarsi di qualcuno che si è sobbarcato l’infausto compito oppure semplicemente non parlarne)(quel discorso sovvenziona cattive opere di editoria).
l’idea del presente storico per il passato non era male, probabilmente lycia (detergente intimo) era anche più soddisfatta dell’astuto artificio stilistico. il fatto che accada poco è perché l’autrice ha capito che tutti quegli eventi danneggiano la sua capacità di espressione: non ci vuole un cazzo a raccontare qualcosa; il difficile è non dire alcunché.

io ho votato strazzulla, ma solo perché mi spiace sentire dei tuoi tormenti da lettrice.

#22 Comment By Lo Sparviero On 13 giugno 2008 @ 12:38

Ottima recensione, però, secondo me, hai preso un gambero… ehm… un granchio quando hai affermato che in questa trilogia non ci sono guerre. Beh, sbagli, perché ci sono molte guerre solo che Dubhe non prende parte a nessuna di esse.
Ancora complimenti ?!

#23 Comment By GiD On 13 giugno 2008 @ 13:13

“La setta degli assassini” è stato il primo romanzo della Troisi che ho letto (anche perché è stato il primo cho ho trovato in edizione economica!).
In generale concordo con molte cose che hai evidenziato, Gamberetta, prima fra tutte la lentezza del racconto e la mancanza di elementi fantasy determinanti. Penso però che tu abbia trascurato due importanti pecche del romanzo.

1) Il parallelismo fra la coppia Nihal/Sennar e la coppia Dubhe/Lonerin, che più che un parallelismo è un ripetersi degli stessi personaggi, quasi identici fra loro. Capisco tentare di ricordare in qualche modo i personaggi passati (per la gioia dei fan), ma sforzarsi di cambiare un po’ almeno… poteva anche proporre un LUI guerriero e una LEI maga stavolta, già sarebbe stato qualcosa.
2) La continua angoscia della Troisi nel ripetere sempre gli stessi pensieri dei personaggi, sempre nelle stesse situazioni. Sembra quasi che abbia paura che il lettore non capisca bene il personaggio, così non solo ti dice cosa fa, non solo ti dice cosa pensa, ma ti dice anche che fa quella cosa perché pensa quella cosa… va bene caratterizzare il personaggio mostrandone i tormenti interiori, ma a un certo punto il lettore conosce il personaggio e non ha certo bisogno del narratore che interviene a giustificare continuamente quello che il personaggio fa.
Altrettanto fastidioso è il continuo rimarcare gli stessi concetti: Dubhe è maledetta, la morte l’accompagna, non ha futuro, è tutto nero intorno a lei, si lascia solo vivere… mamma mia… soprattutto ne “Le due guerriere” c’è da prenderla a testate (non so se Dubhe o la Troisi).

Però devo ammettere che alcune delle idee di fondo del romanzo sono buone, e potevano davvero essere il punto di partenza per un buon fantasy.
1)Il personaggio di Dubhe: ok, il protagonista tormentato non è una novità , però la figura della ragazza che costretta dagli eventi diventa assassina e ladra è molto interessante e ha molto potenziale.
2)Anche la Gilda degli assassini non era male come idea, certo se non fosse stato un covo di imbecilli, oltre che di assassini, sarebbe stato meglio… però l’idea di base della setta che distorce il culto della divinità a cui era stata benedetta Nihal è una buona idea. (Spero che la Troisi avesse già parlato di Sheevrar nelle Cronache, altrimenti la storia di Theenar sarebbe una forzatura).

P.S.
Anche a me l’idea del passato narrato al presente e col corsivo è piaciuta.
Penso che la Troisi abbia ragione su questo punto. In un romanzo dove solitamente si parla al passato, la narrazzione al presente richiama subito la sensazione del ricordo, del passato quindi. Ma questa è un’osservazione soggettiva.
Oggettivamente parlando, però, l’uso del presente e del corsivo permette al lettore di distinguere anche visivamente la linea narrativa principale (Dubhe adulta) da quella secondaria (Dubhe bambina).
L’Idea poi di raccontare il passato del personaggio in questo modo è a mio parere intrigante,oltre che originale, soprattutto perchè il passato viene raccontato fino a ricongiungersi col presente.

#24 Comment By Tyreal On 13 giugno 2008 @ 13:16

@Gamberetta, ora è chiaro, grazie.

#25 Comment By Tuareg On 13 giugno 2008 @ 13:58

Ciao, ho trovato un errore di ortografia: benefic-i-enza.

#26 Comment By Tuareg On 13 giugno 2008 @ 14:29

Mi piacerebbe che recensissi un libro della trilogia di Magdeburg, quando ti sarai stufata degli adolescenti. Non mi perdo un tuo articolo e sarei molto curiosa di sapere cosa ne pensi :-)

#27 Comment By Angra On 13 giugno 2008 @ 14:34

@Gamberetta: ti prego, non leggere più la Troisi, sto male per te ^_^
Va bene che dai brutti libri si impara, ma mi pare che la Troisi tenda a ripetersi. Un appunto sul commento che hai citato:

Innanzi tutto vorrei fare i complimenti a Licia perché è davvero brava! Scrive molto bene, ho letto il suo nuovo romanzo in appena due giorni! Questo dimostra che anche gli scrittori italiani possono competere con quelli anglosassoni: ancora brava! Devo però aggiungere – parere del tutto personale, da non prendere certo come una critica – che il personaggio di Nihal alle volte si comporta in maniera un po’ infantile. Per i miei gusti, ben inteso! Ma è solo un piccolo appunto riguardo un romanzo per altro ottimo.

Questa in gergo si chiama “tecnica del sandwich” ed è un modo molto efficace di parlare male di qualcosa o qualcuno. Si chiama così perché i giudizi positivi all’inizio e alla fine sono le due fette di pane, mentre la sostanza del discorso è nel mezzo e solo quella viene percepita e ricordata da chi ascolta. Il partire con dei complimenti generici serve a convincere l’altro che non sei prevenuto e che quindi la tua critica è sincera e attendibile. La tecnica del sandwich si riconosce dal fatto che i complimenti all’inizio e alla fine sono sempre molto generici, mentre la critica che sta in mezzo è specifica. Non so di chi sia il commentatore ma scommetterei che il romanzo gli è piaciuto poco, solo che per qualche ragione ha paura a esprimersi liberamente.

#28 Comment By Gamberetta On 13 giugno 2008 @ 14:53

@Tuareg. Beneficienza si può scrivere anche con la ‘i’:
http://www.demauroparavia.it/13255

Per quanto riguarda Magdeburgo, c’è il problema che dire che sia fantasy è una forzatura. Comunque non è escluso che ne parli, Altieri è bravo (ma secondo me nei primi polizieschi lo è stato molto di più che non in quest’ultima trilogia).

@GiD. Secondo me se la Troisi avesse cominciato con Dubhe bambina e fosse andata avanti in maniera lineare con la storia, ne sarebbe venuta fuori una vicenda più interessante, perché almeno la morte del Maestro sarebbe stata un “colpo di scena”.

#29 Comment By AryaSnow On 13 giugno 2008 @ 15:06

2) La continua angoscia della Troisi nel ripetere sempre gli stessi pensieri dei personaggi, sempre nelle stesse situazioni. Sembra quasi che abbia paura che il lettore non capisca bene il personaggio, così non solo ti dice cosa fa, non solo ti dice cosa pensa, ma ti dice anche che fa quella cosa perché pensa quella cosa… va bene caratterizzare il personaggio mostrandone i tormenti interiori, ma a un certo punto il lettore conosce il personaggio e non ha certo bisogno del narratore che interviene a giustificare continuamente quello che il personaggio fa.

Ohh, ecco! E’ quello che ho sempre detto pure io!
Si sente proprio la Troisi preoccupata ad insegnare la lettore un particolare concetto, a ripeterlo e a spiegarlo nel modo più esplicito e chiaro possibile. Prende la manina del lettore e si preoccupa di guidarlo come un bambino, come se quello che dice fosse chissà quale grandiosa scoperta filosofica-psicologica. In realtà non c’è assolutamente bisogno di scrivere (e le scrive male, sembra un tema di prima superiore) in continuazione tutte quelle seghe mentali e “pseudo riflessioni profonde”. Si può rendere gli stessi concetti in un modo molto meno fastidioso e molto meno scolastico. Possono dire molto di più poche frasi ben strutturate, inserite nel modo giusto, un particolare gesto, un comportamento, una battuta ecc. Quando invece alcuni dicono che la Troisi “caratterizza bene i personaggi”, sembra che la qualità della caratterizzazione sia per forza proporzionale alla quantità di queste lagne banali.
Leggere la Troisi mi dà fastidio anche perchè in vari momenti momenti mi viene da dire “Ehhh, ma va? Che scoperta, non si era capito. Avanti, rispiegamelo ancora!” =P

Però devo ammettere che alcune delle idee di fondo del romanzo sono buone, e potevano davvero essere il punto di partenza per un buon fantasy.
1)Il personaggio di Dubhe: ok, il protagonista tormentato non è una novità , però la figura della ragazza che costretta dagli eventi diventa assassina e ladra è molto interessante e ha molto potenziale.
2)Anche la Gilda degli assassini non era male come idea, certo se non fosse stato un covo di imbecilli, oltre che di assassini, sarebbe stato meglio… però l’idea di base della setta che distorce il culto della divinità a cui era stata benedetta Nihal è una buona idea. (Spero che la Troisi avesse già parlato di Sheevrar nelle Cronache, altrimenti la storia di Theenar sarebbe una forzatura).

Saranno anche idee buone, ma di sicuro non sono idee nuove :-)
Non che richieda per forza chissà quali idee nuove, eh, era solo per precisare. La cosa principale che rende pessimi i libri della Troisi per me è che sono scritti male, sia negli eventi che nelle parti riflessive.

#30 Comment By AryaSnow On 13 giugno 2008 @ 15:17

@GiD. Secondo me se la Troisi avesse cominciato con Dubhe bambina e fosse andata avanti in maniera lineare con la storia, ne sarebbe venuta fuori una vicenda più interessante, perché almeno la morte del Maestro sarebbe stata un “colpo di scena”.

Mah, a me invece forse lo spezzettamento ha reso la lettura meno noiosa, almeno si passa un po’ da uno scenario all’altro.

Comunque la parte di Dubhe da piccola è quella che ho sopportato meglio, probabilmente perchè la scrittura infantile e dilettantesca della Troisi stona un po’ meno con dei ricordi dell’infanzia.

#31 Comment By Tuareg On 13 giugno 2008 @ 15:51

Prendo atto. Sul mio (Garzanti cartaceo del ’65) c’è scritto proprio che è errato, ma si vede che panta rei. Comunque a me suona “vernacolo meridionale” e preferisco senz’altro senza la i.

#32 Comment By Tuareg On 13 giugno 2008 @ 16:03

Sì, anche secondo me Magdeburg rientra con difficoltà nel fantasy, ma dato che lo avevi citato ne approfittavo per suggerirtelo, anche per cambiare un po’ l’oggetto delle tue critiche. Personalmente non trovo costruttivo (anche se capisco i motivi dell’accanimento) esaminare tanti testi tanto simili tra loro. Va bene che repetita juvant, ma gli errori di uno scrittore possono essere tanti e su piani diversi. Magdeburg (tanto per dirne uno) amplierebbe lo spettro degli approcci letterari e delle tecniche di scrittura presi in esame. Sono scelte che a mio avviso sarebbero a volte criticabili già in sé e per sé. Anche se sarebbe inevitabile aprire l’ennesimo dibattito su cosa è soggettivo e cosa no…

#33 Comment By GiD On 13 giugno 2008 @ 16:05

Per quanto riguarda la prossima recensione ho votato per la Stazzulla, e non mi vergogno a dire che spero che la recensione sia distruttiva… Scusate, ma “Il signore delle tenebre” come cattivo non mi va proprio giù!

@Gamberetta
Mi piacerebbe leggere una tua recensione, o anche un articolo, sui libri di Terry Pratchett, soprattutto sotto il punto di vista tecnico. L’hai citato più volte, se non sbaglio in maniera positiva. Io ho provato a leggere due suoi libri (Il colore della magia e La luce fantastica) e entrambe le volte sono rimasto deluso e incazzato insieme. Idee geniali scritte in un modo… non so neanche come definirlo… confusionario, forse…
So solo che non sono mai riuscito a leggerne neanche sei pagine di seguito; mi veniva mal di testa già alla quinta.

#34 Comment By scriterio On 13 giugno 2008 @ 16:19

@Tuareg
Anche a me interesserebbe una recensione della trilogia di maestro Altieri; ha però ragione Gamberetta nel non ritenerlo uno scrittore fantasy.
Ancora se ne discute, sul perché lo abbiano incasellato nel fantastico, vista la sua solida struttura storica ed il lavoro di certosina ricerca.

Ah, prima di dimenticarmene: voto anche io per Strazzulla

#35 Comment By Storm On 13 giugno 2008 @ 16:20

Dubhe pensa di non farsi pubblicità ammettendo di essere lei ad aver compiuto il furto…

Qua mi sembra ci sia un errore ancora più grave, cioè l’uso del termine ‘pubblicità’.

Premetto che non ho mai letto nulla della Troisi, e pertanto non so se nel mondo che ha creato siano a conoscenza del concetto di pubblicità o meno. Nel caso non lo fossero, come credo sia probabile, l’utilizzare la parola pubblicità equivale a inserire una sparatoria in un romanzo storico ambientato ai tempi di Gesù, quando la polvere da sparo era sconosciuta.

Di fatto hai il lettore che si chiede “come cappero è possibile ‘sta cosa?” e tanti saluti al sense of wonder.

#36 Comment By Asher-Kunitz On 13 giugno 2008 @ 16:52

Piuttosto interessante come recensione, anche se piuttosto cattivella. Ma io adoro le cose piuttosto cattivelle, piuttosto che cose faziose. Piuttosto, piuttosto, piuttosto XD

#37 Comment By Loreley On 13 giugno 2008 @ 17:03

Qua mi sembra ci sia un errore ancora più grave, cioè l’uso del termine ‘pubblicità’.

Sì, anche io ricordo di aver storto il naso quando ho letto il termine. Lo trovo ben poco appropriato nel contesto specifico (che dovrebbe essere simil-medievale) e indica una generale sciatteria dell’autrice nella scelta dei termini per denotare un concetto, che ricorre il più delle volte a terminologie banali e fastidiosamente moderne.
Comunque a essere sincera mi sono stancata delle cronache Troisiane. Aspetto la prossima recensione del libro della Strazzulla! (che infatti ho votato :D)

#38 Comment By Clio On 13 giugno 2008 @ 19:17

@Gamberetta
Scusa l’OT, per Magdeburg: lo spacciano per romanzo storico. Io l’ho comprato per questo e lo odio con tutte le mie forze sempre per questo. Se quello è un romanzo storico, Indiana Pipps ed il mistero di Eldorado è un saggio di storia precolombiana. Raramente mi sono trovata per le mani un’accozzaglia di baggianate simili.
Anche a me piacerebbe sapere cosa ne pensi (contando che ci sono alcune delle scene di combattimento più deliranti che abbia mai letto! Notare che le armature non servono MAI a NULLA! Ma ce le mettevano a fare?).

#39 Comment By The Jackal On 13 giugno 2008 @ 20:03

Gamby,
Sto traducendo il libro di Gerrold per un’amica.
Quando l’avrò finito, lo mandiamo alla Troisi? Non imparerà a scrivere ma… chissà…

#40 Comment By Gamberetta On 13 giugno 2008 @ 21:17

@Tuareg, @GiD. Avete probabilmente ragione. Ho sbagliato a promettere di recensire l’opera omnia della Troisi. In futuro cercherò di recensire romanzi più interessanti (ma il blog ha un occhio di riguardo per il fantasy italiano, perciò spesso c’è solo da scegliere tra il brutto e il più brutto).

@Storm. È normale per la Troisi usare termini e riferimenti moderni, non credo si sia mai posta il problema.

@gealach. Ethlinn non sono riuscito a finirlo, non sono andata neanche tanto in là, solo fino a pagina 80 o giù di lì. È soporifero.

@Clio. Oddio. Così su due piedi non mi viene in mente nessuna particolare scena di combattimento del tutto inverosimile.

#41 Comment By Clio On 13 giugno 2008 @ 21:44

@Gamberetta
Mah, a me pare abbastanza inverosimile che dei mercenari si facciano macellare a quel modo in delle rovine. Non ricordo la pagina, ma ricordo che li massacra come se fossero stati nudi: un mescenario di solito era protetto da una cotta di maglia con relativa imbottitura, pettorale d’acciaio ed elmo… Ma anche un pettorale e basta non lo tagli con una katana, amico, ma nemmeno se sei Benkei. Uno addirittura viene fatto secco da un secchio che gli cade -vuoto- sulla testa sfondandogli l’elmo. Ammazza, e di che era, titanio?
Inoltre nell’epoca descritta (inizi 1600, se non sbaglio), il Giappone è ermeticamente chiuso ai gaijin. Inoltre anche prima solo i portoghesi (e forse gli spagnoli) avevano i portolani per recarsi in Giappone. Quindi non capisco tutte ‘ste katane da dove arrivino. Non dalla Cina, che ha sempre usato armi differenti.

Poi la chicca della fuga dei due ebre per i sotterranei di Magdeburg… E poi vedere i pipistrelli… oddio i pipistrelli, attenzione, fate piano! Ma perchè? Uno o mille, sono tra le bestie più innoque della Terra…

Hum, gomenne, mi sono fatta prendere dal furor e sto andando fuori tema…

#42 Comment By scriterio On 13 giugno 2008 @ 23:21

@Clio:

il Giappone è ermeticamente chiuso ai gaijin

Corretto: infatti si tratta di Kali (escrima filippina).

Inoltre anche prima solo i portoghesi (e forse gli spagnoli) avevano i portolani per recarsi in Giappone.

Corretto anche questo (complimenti per la tua cultura!): infatti le Filippine sono colonia spagnola dal ca. 1521.

PS ti invito, se ne avrai voglia, a girarmi le pagine del combattimento cui ti riferisci, così mi diverto a girarlo ad un paio di professionisti del forum Altieri… eheh

#43 Comment By Clio On 14 giugno 2008 @ 00:35

@scriterio
La scherma sarà filippina, ma una daikatana è giapponese, come anche gli shuriken che fa fare all’ebreo. Che ci fanno in Germania? I tedeschi il Cipengo lo hanno a malapena intravisto nel 1866 (se non ricordo male).
Non posso girarti le pagine perchè il libro ce l’ho in Italia, ma posso dirti in che “punto”: l’eretico ha raccattato la ragazza e si è ritirato in una (credo) convento abbandonato (sempre che non mi ricordi male), il posto viene attaccato dai mercenari tra cui il ragazzotto di buona volontà di cui non ricordo il nome, e che poi seguirà l’eretico. Uno dei mercenari ha anche l’idea assolutamente geniale di tentare di violentare lei mentre i suoi si fanno massacrare. Giuro che, se in frangente simile ci fosse riuscito, tanto di cappello…
Poi, io lessi solo il primo libro, se nel secondo spiega che l’amico era una spia portoghese e che i pipistrelli delle sterminate fogne di Magdeburg erano, nel 1600, l’unica specie al mondo pericolosa per gli esseri umani, mi scuso, ma sono rimasta talmente male del primo che certamente non mi è venuta voglia di leggere il secondo… Anche per le cose che non mi sono piaciute non sono soltanto queste, ce ne sono molte altre, ma stiamo andando mostruosamente fuori tema.

#44 Comment By Sandy85 On 14 giugno 2008 @ 11:11

Bene, finalmente la recensione tanto attesa XD Cosa dire: come sempre ben fatta ed arguta al punto giusto. Naturalmente sono d’accordo con te al 110%, visto che ho trovato il libro talmente insulso, banale, scritto per bambocci scemi e chi più ne ha, più ne metta.
Ma cos’è questa mania, in Italia, di ridurre tutto a “letture per ragazzi”, che poi non sono neanche per ragazzi (visto quanto sangue – e non solo – scorra in questo libro… e ci stupiamo del bullismo a scuola)? E poi gli editor dove sono? Nascosti sotto il mantello insonorizzato di Dubhe, l’ennesima Mary Sue della letteratura Troisiana?
Forse queste domande sono già state poste, ma non ho ancora letto tutti i commenti, quindi perdonate le ripetizioni.

#45 Comment By scriterio On 14 giugno 2008 @ 11:20

@Clio:
ti giro questo link che spero troverai interessante.

Riguardo lo scontro, cercherò di ritrovarlo per leggerlo in nuova ottica.

#46 Comment By Spike On 14 giugno 2008 @ 16:09

Ciao Gamberetta!

In tema di recensioni future… Pensi di leggere prima o poi anche il romanzo “La dichiarazione” dell’inglese Gemma Malley, che è uscito da poco in Italia? si tratta di un romanzo con ambientazione fantascientifica, non fantasy. Magari in inglese lo trovi già su internet.

Per soddisfare un po’ la tua curiosità morbosa sulla ragazza drago, puoi leggerne il prologo qui (se non lo hai già fatto…)

#47 Comment By Terra On 14 giugno 2008 @ 16:43

Devo dire una cosa: meno male che non ho comprato i libri delle Guerre del Mondo Emerso! Volevo mantenere il ricordo delle buone idee che ho visto nelle Cronache, senza dovermi sorbire un’altra trilogia, e a quanto pare ho fatto bene.
(Tra parentesi, le Cronache le ho lette con disimpegno totale: manco visto le incongruenze, pensavo sempre ad altro mentre leggevo. XD)
Ottima recensione, pungente come piace a me, e la citazione dei commenti in perfetto amyketta/o-style è il colpo di grazia. Ho riso quasi fino alle lacrime, soprattutto per la comparazione tra i pianti di Nihal e di Dubhe… Un comportamento non molto guerresco!

Quel link sul prologo della Ragazza Drago è inquietante: mi son trovata stampati davanti al naso il font di Nightmare Before Christmas, il Book Antiqua e l’Yggdrasil. Ma non si finisce mai di saccheggiare la mitologia nordica e la saga di Earthsea? Sì, la storia dei draghi saggi e intelligenti che interagiscono con gli umani mi ricorda tanto uno degli ultimi libri di Earthsea… Se poi consideriamo che coprotagonista di detto libro è una ragazza-drago, siamo a cavallo.
Mi scuso per l’OT, ma trattandosi della Troisi.. ^^”’

E prima di dimenticarlo, voterò per Bryan di Boscoquieto ecc ecc, il titolo promette bene!

#48 Comment By gealach On 14 giugno 2008 @ 16:53

Gamberetta, mi ero persa la tua risposta, la stavo cercando dall’altra parte, dove ti avevo scritto… Comunque, Ethlinn è in effetti, in un po’ di punti, soporifero. Il vero bel lavoro della Rizzo, come ha fatto notare Davide dall’altra parte- insomma, ai commenti a “Riassunto delle puntate precedenti”- è “Il viaggio di Aelin”, che ti consiglio vivamente. E se vogliamo restare in tema, giusto per dimostrarti che in Italia il fantasy di qualità esiste e non è un’utopia, ti consiglio anche “Lo stagno di fuoco” di Daniele Nadir… e “Il lamento dell’usignolo di Laura Schirru.
Ecco, io un paio di titoli te li ho detti… Con la speranza prima o poi di trovarne una tua recensione positiva. ;)

#49 Comment By Clio On 14 giugno 2008 @ 22:55

@scriterio
Sulle informazioni storico tecniche lascerei perdere. L’articolo decanta la sua bravura e la sua prosa. Io non sto dicendo che scrive male, sto dicendo che scrive assurdità, che è diverso.
Se l’amico combattesse secondo una disciplina Filippina, nessun problema, ma, come lo stesso articolo riporta, il tutto è infarcito di trovate ninja che nessun occidentale poteva avere perchè:
- Portoghesi e spagnoli andavano e venivano dal Giappone, ma se non ricordo male erano relegati a Nagasaki, e potevano muoversi per l’isola solo con enormi difficoltà, pastoie e controlli.
- I ninja erano estremamente gelosi del loro sapere.
E’ possibile che un Barbaro del Sud sia riuscito ad insinuarsi, sono possibili tante cose, poi io non ho letto tutti i libri…
Ma ciò sarebbe possibile solo se costui fosse un ispanico.

Inoltre:
“Nel 1500 esistevano scuole di Escrima in tutto l’arcipelago delle Filippine e non inverosimile pensare che i ryu ninja, sempre alla ricerca di tecniche efficaci, ne avessero avuto notizia”
E’ molto inverosimile invece. I ninja, dopo Nobunaga, se ne stavano di moooolto tranquilli. Per quanto ne so, ancora oggi i discendenti stanno seduti in un catino d’acqua fradda da quante ne hanno prese. Non penso avessero il fiato nè i mezzi di andare e venire dalle Filippine, e se anche qualche eco di questa scherma particolare fosse giunta per miracolo a Kiyushu dubito che loro si sarebbero lasciati sfuggire altrettante eco della loro arte verso l’esterno. La lotta ninja è sempre rimasta un’arte proibita per i giapponesi non ninja, che ora la impari qualcuno nelle Filippine… Mah.

Poi, magari negli altri due libri la cosa è spiegata in modo realistico ed illuminante, anche se non immagino come ciò sia possibile. Io non li ho letti nè mi vien voglia di leggerli dopo quell’articolo XD

Chiedo umilmente perdono alla Barca dei Gamberi, questo sarà il mio ultimo post fuori luogo, prometto!

#50 Comment By Gamberetta On 14 giugno 2008 @ 23:22

@Spike. Mi sono segnata il titolo del romanzo della Malley. Se c’è su emule, lo metto in coda di lettura.

Per il prologo della Troisi: solita solfa. Situazione banale, il tizio scoppia a piangere due volte in 11 pagine, solita solfa appunto… comunque visto come procede l’inchiesta, non ci sarà bisogno di approfondire.

@gealach. Hai ragione, mi sono confusa io con i commenti. Per il viaggio di Aelin, non so, avevo letto non so dove un commento che diceva che in pratica era una fanfiction con tanto di autrice inserita nella storia…
“Lo stagno di fuoco” non lo conosco, grazie della segnalazione. Invece riguardo all’usignolo ho avuto uno scambio di mail con l’autrice e non siamo proprio partite con il piede giusto, perciò lo leggerò un’altra volta.

@Clio. Sei off topic, ma è molto interessante. Devo ammettere che io non mi ero posta questo problema dei rapporti fra giapponesi e filippini. Ho guardato un po’ i libri che ho in casa e cercato su Internet, ma non ho trovato niente di particolare. Probabilmente dovrei cercare google scrivendo in giapponese, ma non sono capace. ^_^

#51 Comment By Giupeppe On 15 giugno 2008 @ 01:08

>bisogna considerare l’indice PpP (Pianti per Parola).
ehm… mi sai che hai sbagliato i calcoli.
PpP= numero pianti/parole , e non il contrario ;-)
prendendo per buoni i tuoi dati:
Nihal= 0,000248346 PpP
Dubhe= 0,00026808 PpP
la vincitrice resta Dubhe :D

ps:Concordo con la recensione, il libro è una vera schifezza.

#52 Comment By Clio On 15 giugno 2008 @ 01:42

Il link della Ragazza Drago è… è…
No, una signorina certe cose non le dice!
Però può agire. Può dare fuoco a quella donna, per esempio.
Quando ho letto Albero del Mondo mi è venuta un’ulcera quadrupla.
Santa donna, sei una scrittrice incapace, superficiale e banale, vuoi, per favore, tenere quelle zampacce profane lontane dalla mitologia?! La mitologia è una cosa seria, non un self service per confezionare piatti precotti!
Io avevo votato la Ragazza Drago, forse per sesto senso… Gamberetta, prima o poi mi piacerebbe davvero tanto vederla massacrata.
La massacrerei io, ma dovrei leggere il libro, ed io sono uno spirito delicato, ho già avuto una sincope nel Prologo. Qui ci vuole qualcuno tosto che riesca a resistere fino all’ultima pagina!

#53 Comment By Giupeppe On 15 giugno 2008 @ 03:10

o forse volevi scrivere Parole per Pianti ?
:D

#54 Comment By scriterio On 15 giugno 2008 @ 04:09

@clio: sarà che ho letto un altro articolo…
Da parte mia tengo a dire che rispetto della storicità e documentazione possono permettere un minimo di forzatura nella presentazione di un caso-limite (rendendo plausibile un evento unico nel suo genere).
Per quel che mi riguarda le congetture alla base dell’articolo riportato sono buone quanto le tue, e si basano su ragionamenti altrettanto validi e corroborati.
Perciò non mi sono sentito preso in giro nel leggere di un ninja nel corso della Guerra dei Trent’anni, né lo fui di un singolo inglese naufragato sulle coste nipponiche nel XV secolo e divenuto intimo di uno shogun…

@ Gamberetta: anche da parte mia la cosa si chiude qui.

#55 Comment By Spike On 15 giugno 2008 @ 10:50

@Gamberetta: Buona lettura!

la cosa che mi inquieta di più sulla saga della ragazza drago è sapere che la signora Troisi ha in mente addirittura una pentalogia, come dichiarato qui… insomma non ce ne liberiamo più…

#56 Comment By Okamis On 15 giugno 2008 @ 18:26

Mi ci è voluta la concentrazione di un monaco zen per leggere la seconda trilogia della Troisi. E questo non perchè il libro sia pesante (nel bene e nel male, tutto si può dire del suo stile tranne che sia di difficile lettura), ma perchè di fronte a una tale sequela di errori, imprecisioni, contraddizioni interne arrivare fino in fondo è davvero dura. Solo che tendo ad essere più buono del necessario a volte, e così avevo deciso di darle una seconda possibilità (eh sì, anch’io sono caduto nella trappola “tanto peggio del primo non potrà essere”). Che illuso… A prescindere da ciò, però, il libro non è proprio riuscito a lasciarmi nulla. Ci fosse stata una sola pagina capace di farmi provare un’emezione qualsiasi che fosse diversa dalla noia.
Solo un appunto, Gamberetta. Continuo a non capire il senso di una delle critiche che muovi alla Troisi. Quando citi, ad esempio, i modi di uso corrente che lei usa (come: “la carta vincente” o “rapido come un furetto”) dove starebbe l’errore? Non c’è bisogno da parte dell’autore di mostrarci una scena in cui dei personaggi giocano a carte per farci intuire che nel Mondo Emerso conoscono quell’oggetto. Un conto sono le metafore del tipo “il cavallo correva veloce come un treno”, anacronisticamente sbagliate, un conto è supporre l’esistenza di oggetti già in uso nel nostro medioevo senza che l’autore sia obbligato a spiattellarceli ogni volta in una sorta di presentazione.

#57 Comment By Mari On 15 giugno 2008 @ 19:02

Okamis, sei lo stesso okamis che sta inutilmente cercando di intavolare una discussione con la Troisi sul forum di FantasyMagazine (che leggo, anche se con disgusto)?

Per quanto riguarda la domanda che hai fatto a Gamberetta, devo dirti che anche a me dà fastidio leggere frasi come quelle. Non so cosa ci trovi di sbagliato Gamberetta, ma per quanto mi riguarda le ritengo fuori luogo rispetto al mondo fantasy in cui dovrebbe essere ambientato il suo libro (scrivo “dovrebbe” perchè la Troisi non ha una ambientazione: come ci ha ben mostrato in diverse occasioni, scrive a caso). Sono modi di dire del nostro mondo, non di quello del personaggio. Si può dire la stessa cosa senza usare modi di dire italiani che spezzano la narrazione a chiunque abbia un minimo di conoscenze per notarli. Come quando, nel primo libro di Nihal, scrive che suo padre faceva lavoretti “gratis”. Un obbrobbrio da leggere, almeno per me. Poteva esprimere lo stesso concetto in 20 modi differenti, ma no!
Gli errori anacronistici che citi tu sono da sottolineare in blu, cerchiare, cerchiare ancora e poi spingono a bruciare un libro; la gran quantità di “cosa diavolo” e robe simili sono inaccettabili tanto quanto.
Il “veloce come un furetto” è semplicemente brutto da leggere, e diciamo che partecipa, insieme a tutto il resto, a rendere illegibili i libri della Troisi.

#58 Comment By Stefi On 15 giugno 2008 @ 19:07

Bella lanuova recensione!
Io, dopo le Cronache non ce l’ho fatta a leggere anche le Guerre

#59 Comment By Gamberetta On 15 giugno 2008 @ 20:04

@Okamis. I problemi sono due: da un lato espressioni appunto come “la carta vincente” o “uno a zero per me” implicano che nel Mondo Emerso ci sono giochi che hanno una fin troppo fastidiosa somiglianza con quelli nostri, dall’altro il fatto che i personaggi usino certe espressioni indica che tali giochi sono diffusissimi (come da noi): allora perché mai nessuno ci gioca?
Lo stesso vale per i furetti: possibile che ci sia una marea di riferimenti ai furetti ma sempre solo come similitudine? Tutti si paragonano ai furetti e nessuno vede mai un furetto dal vivo!
La sensazione comunicata al lettore è che la Troisi stia facendo una similitudine proprio con la bestia terrestre, il che è un errore grossolano quando il punto di vista è quello di un personaggio e una roba sciatta quando il punto di vista è onnisciente.

#60 Comment By Okamis On 15 giugno 2008 @ 21:36

Eh sì, sono lo stesso Okamis. E anche su IBS sono sempre io, anche se li c’è un mio omonimo che si diverte pure a firmare con la mia mail (non ho mai capito come faccia ad esistere gente del genere, ma vabbè) Comunque, sul fatto che siano espressioni brutte dal punto di vista stilistico mi trovi perfettamente d’accordo, anche se il loro legame con il nostro mondo mi pare più una forzatura (oddio, sto difendendo la Troisi! domani piovono rane…). Mi spiego. Le Cronache e le Guerre rimangono pur sempre libri che non basano la loro forza (ammesso che ne abbiano) sullo stile ricercato, quindi una scrittura per così dire “alla mano” posso anche accettarla (ma non giustificarla). Un conto sono termini palesemente anacronistici (v. gratis) i quali rappresentano un errore, così come anche l’uso di concetti del nostro mondo (v. diavolo). Ma formule (seppur brutte) come quelle aventi per protagonisti i famigerati furetti (che tra l’altro, anche da noi non è che si vedano tutti i giorni per le strade, poi non so dove abiti tu, Gamberetta XD) piuttosto che le carte mi sembrano più una forzatura (tra l’altro mi pare che in alcune scene delle Cronache alcuni personaggi di contorno giochino a carte, non ricordo se in una taverna o all’accampamento di Ido… ma chi se ne frega XD). Per il resto mi trovo d’accordo sulle restanti critiche.

#61 Comment By Mari On 15 giugno 2008 @ 22:57

Sì, Okamis, sono d’accordo sulla differenza di “livello di gravità”, ma mi resta comunque il disgusto per l’utilizzo di frasi fatte appartenenti al “nostro mondo”. Nemmeno nei fantasy dichiaratamente per bambini (se fatti bene, s’intende) si permettono lo stile, come dici tu, “alla mano” che usa la Troisi. Ovviamente sarebbero problemi ovviabili se ci fosse un editor serio che facesse il suo lavoro correggendo tutte le boiate dei suoi libri, ma vabbè… E’ la regina del fantasy italiano, dopotutto -.-

Per quanto riguarda i tuoi post su FM: lo sai che la Troisi non ti riponderà mai, vero? Da quello che ho potuto notare, risponde solo ai complimenti. Poi magari mi smentirà: sono sempre pronta a ricredermi sulle sue buone intenzioni (forse).

#62 Comment By Carlo On 16 giugno 2008 @ 00:23

alice scrive:

E’ una cosa orribile questo libro, anche se devo ammettere che non l’ho letto

Eh, capisco… Interessante.

La Setta degli assassini fa proprio schifo… no commento O.O

Certo, “no commento”…

Ho votato per la Strazzulla, speriamo che almeno lei sia brava.

Mi raccomando, non leggere nemmeno lei, pero’ non scordare di venire qui a dirci cosa ne pensi.

#63 Comment By Carlo On 16 giugno 2008 @ 02:09

Cara Gamberetta, eccomi qua… :-)

Premetto che, purtroppo, stavolta non bisticceremo troppo, visto che questo e’ l’unico libro della Troisi che mi e’ piaciuto poco. Concordo con le tue conclusioni: la storia si muove piano, lenta, impantanata, non succede niente di notevole per pagine e pagine, eccetera. Nel complesso, noioso. Per questo ho votato per una tua recensione de “Le Due Guerriere”, che invece ho trovato bellissimo.

Detto questo, pero’, anche la tua recensione mi ha deluso (ora la posso chiamare “recensione”, vero? Anche se come contenuto e’ paragonabile al tuo “anticipo”, quello che tu mi correggevi indispettita quando mi sbagliavo a chiamarlo “recensione”). In genere le tue recensioni sono molto piu’ cattive, colorite, e da crepare dal ridere. Qui ti ho visto un po’ moscia… Ma capisco, forse e’ la lettura del libro che ti ha ammosciata. Comunque, vedo che ti appoggi inutilmente a dettagli pescati un po’ a casaccio, a fare “search word” sulla versione elettronica per contare quanti “piuttosto” sono stati usati nel libro… E’ un po’ triste, anche se e’ vero che la Troisi usa troppi “purtroppo” (Manzoni nei Promessi Sposi lo usa solo 42 volte). Suggerimento: magari se conti quante volte Dubhe fa pipi’, scopri che la fa zero volte: quindi Dubhe dovrebbe avere una vescica grande come un’anguria, e la Troisi si scorda di menzionarlo. La solita incapace.

Non e’ nemmeno grandioso da parte tua inserire nella recensione una selezione dei commenti piu’ sgrammaticati e cretini dei fan della Troisi: sarebbe come se cercassi di invalidare le tue recensioni citando i messaggi di Alice, ad esempio. Che c’entra una cosa del genere in una recensione? Boh.

Le incongruenze: hai gia’ avuto risposte da altri, a me resta “la finestra” (a proposito, uno dei tuoi lettori parlava di recensioni a “sandwich”, cioe’ che iniziano e finiscono con complimenti generici, e in mezzo c’e’ la critica mirata: beh, ho visto che molti tuoi fan hanno mandato proprio dei sandwich – pero’ al contrario: iniziavano e terminavano con critiche generiche alla Troisi, ma in mezzo c’era un complimento mirato: se fossi in te mi preoccuperei, perche’ sento il vento cambiare… se persino in un romanzo noiosetto come questo i critici della Troisi ci trovano qualcosa di bello, forse la Troisi in effetti sa un po’ scrivere). Va bene, la finestra. Qui fai la classica (e inutile: non ce n’era bisogno) arrampicata sugli specchi:

La donna entrò, e Dubhe la seguì. La stanza era oltremodo piccola. Non aveva alcuna finestra, se non il solito piccolo buco che dava verso l’esterno, e in fondo una finestrella di vetro, da chiudere in caso di pioggia o neve.

Allora: qui abbiamo una finestrella, che da’ verso l’esterno, e ad assicurarci che si parla proprio di ESTERNO si spiega che la finestra e’ da chiudere in caso di pioggia o neve. Inoltre e’ precisato che la finestrella si trova in fondo al solito piccolo buco. Significa che questo buco e’ gia’ stato descritto altrove, e ben piu’ di una volta. Infatti tutte le stanze della Casa dono dotate di questo buco per l’aerazione. Si tratta di qualcosa di minuscolo e lontano: “In alto, molto in alto, si vedeva un minuscolo spiraglio da cui entrava un po’ d’aria”; “C’era il solito pozzo per l’aria, in alto, sul soffitto”; e cosi’ via.

Entrò e sbatté l’uscio dietro di sé. L’odore di chiuso la prese alla gola. Non c’era fuga alcuna in quel luogo affondato nelle viscere della terra, né una finestra da cui contemplare il cielo per sognare una impossibile libertà.

Nulla di strano: e’ impossibile vedere il cielo da una finestra di questo tipo. Si vede un chiarore – ma vedere il cielo e’ tutta un’altra cosa. Dopotutto, la stanza e’ affondata nelle viscere della terra, e la finestra e’ come detto ben lontana.

La notte trascorse tormentata. Sebbene la finestra fosse spalancata, Dubhe era perseguitata dal sentore del sangue. [ovviamente si sta sempre parlando della stessa stanza sotterranea…]

E come risolviamo il problema dell’aria, se non facciamo comunicare ciascuna stanza sotterranea con l’esterno? Questa si’ che sarebbe stata una stupidaggine… meno male che la Troisi ci ha pensato. Se la scrivevi tu questa roba, Gamberetta, chissa’ che potaccio avresti fatto…

Infine: a quanto pare non sono il solo a pensare che rendere il ricordo del passato al tempo presente sia stata una buona idea – io l’ho trovata estremamente azzeccata. Altro che “incomprensibile scelta di stile”: sei troppo affezionata alle tue regolette, che come abbiamo detto dovrebbero essere solo delle guidelines: e come tali dovrebbero farsi da parte per lasciare spazio al genio creativo! Gamberetta, mi stai dando la sgradevole impressione che tutto cio’ che non trovi riscontro nel manuale, per te sia “incomprensibile”! :-D Dai, smettila di fare la secchiona.

#64 Comment By alice On 16 giugno 2008 @ 13:41

alice scrive:
E’ una cosa orribile questo libro, anche se devo ammettere che non l’ho letto

Eh, capisco… Interessante.

Carlo, si può capire se un libro fa schifo o meno anche dalle recensioni (sai, è per questo che ci sono in giro le recensioni, per aiutarti nella scelta dei libri da leggere. Forse questo non lo sapevi). Grazie a Gamberetta ho capito che fa schifo. Comunque avevo letto le Cronache (una schifezza che non sta nè in cielo cè in terra) e mi sembra che non siano molto diverse dalle Guerre, anzi… da quanto ho capito sono anche meglio. Quindi non credo di dire una boiata affermando che questo libro fa schifo.

Alice: La Setta degli assassini fa proprio schifo… no commento O.O

Carlo: Certo, “no commento”…
Se aprissi i tuoi bellissimi occhietti, vedresti che subito dopo l’ho corretto. Ma sì, sei uno dei tanti che rompe se qualcuno esprime un giudizio diverso dal proprio…. no comment.

Alice:Ho votato per la Strazzulla, speriamo che almeno lei sia brava.

Carlo:Mi raccomando, non leggere nemmeno lei, pero’ non scordare di venire qui a dirci cosa ne pensi.

Leggerò le cose che mi sembrano interessanti. Se dalla recensione di Gamberetta (che mi sembra davvero una dei pochissimi a scriverne delle vere) mi sembrerà un libro interessante lo leggerò, altrimenti niente. E nulla e niente mi vieta di esprimere un giudizio anche soltanto basandomi su una recensione. Sì, è vero. Sarebbe meglio farlo quando si legge un libro, ma siccome non ho tempo da sprecare per leggere le super cazzate che scrivono i re e le regine del fantasy italiano… bè, esprimo il giudizio leggendo solo la recensione di una persona qualificata. Se questo ti disturba, amen. Gira al largo.

#65 Comment By alice On 16 giugno 2008 @ 14:01

Carlo: …sarebbe come se cercassi di invalidare le tue recensioni citando i messaggi di Alice, ad esempio. Che c’entra una cosa del genere in una recensione? Boh.

Infatti, non c’entra niente, Carletto. Almeno io, a differenza dei fan della Troisi, so scrivere in modo comprensibile.
Poi a me basta leggere un brano per capire se quel libro è interessante o meno. Ho letto le prime tre pagine delle Guerre, tempo fa, e mi sembravano scritte da una bambina delle elementari. Esagerata? No, è solo il parere di una lettrice. Leggendo quelle pagine e la recensione di Gamberetta si capisce di già come sia questo libro. Fa schifo! E che diamine, è forse un crimine dirlo? Ma che sta succedendo alla gente? Bisogna per forza dare dei giudizi positivi alla montagna di spazzatura che giace nelle librerie? No, mi dispiace ma non ci sto.

P.S.: Comunque non leggerò le Guerre e continuerò a commentare fino a quando mi pare. Non è forse un mio diritto?
Mi renderà una stupita ai tuoi occhi o a quegli degli altri? Amen, continuerò a nuotare nella mia ignoranza e un giorno rimpiangerò il fatto di non aver letto le Guerre. Cavoli, mi sono fatta sfuggire un libro pieno di cultura e per di più della regina del Fantasy… :)

#66 Comment By alice On 16 giugno 2008 @ 14:10

La donna entrò, e Dubhe la seguì. La stanza era oltremodo piccola. Non aveva alcuna finestra, se non il solito piccolo buco che dava verso l’esterno, e in fondo una finestrella di vetro, da chiudere in caso di pioggia o neve.

Carlo: … Allora: qui abbiamo una finestrella, che da’ verso l’esterno, e ad assicurarci che si parla proprio di ESTERNO si spiega che la finestra e’ da chiudere in caso di pioggia o neve.

Mi dispiace, ma concordo ancora con gamberetta. Ma allora vedi che c’è una finestrella (cosa di cui ti sei accorto anche tu :) ) ?
Allora perchè la Troisi ha scritto un po’ prima che non c’era alcuna finestra nella stanza? Perchè forse una finestrella non è una finestra?
Ammazza, la differenza tra una finestrella e una finestra è davvero gigantesca!!

#67 Comment By alice On 16 giugno 2008 @ 14:15

Ora che rileggo bene la tua frase, mi sono accorta che c’è una cosa che non va.

Carlo: Inoltre e’ precisato che la finestrella si trova in fondo al solito piccolo buco.

Da quanto avevo capito io, il buco non è una parte della stanza ma proprio un vero e proprio buco, cioè un foro. Come fa una finestrella a trovarsi dentro a un piccolo buco che dà verso l’esterno?
Mah… sarò scema io, ma secondo me non hai capito bene ciò che ha scritto la Troisi. Stai interpretando quelle poche frasi come non ho mai visto in vita mia… non è mica una poesia… va bè, ho capito. Quando si legge la Troisi bisogna per forza interpretare, che bello!!!

#68 Comment By Federico Russo “Taotor” On 16 giugno 2008 @ 14:32

@Chiara, se non ricordo male Jack Whyte, in una nota a uno (o forse a tutti?) dei suoi romanzi, scriveva di aver preferito usare nella narrazione misure e compagnia adatte al periodo storico in cui era ambientata la storia. Quando lessi questa cosa (era il 2003, mi pare, e allora ero uno scarso scrittoruncolo sbarbatello da quattro soldi) pensai fosse più che normale, coerente, ma non indispensabile. Diedi un’occhiata allora al Signore degli anelli e trovai, nelle parole del narratore, una frase del tipo: “sentirono un gran rumore come di un treno lanciato ad alta velocità”. La frase è una mia ricostruzione, comunque la similitudine col treno c’era.
Quindi pensai che, dopo tutto, non era un errore ma una (ovvia) scelta.

David Gemmell ambienta la storia dei Drenai in un mondo fantasy post-apocalittico. Il narratore (e forse anche i personaggi, mi pare) usa il sistema metrico. Anche se giustamente siamo nel futuro, come è possibile che una società medievaleggiante abbia conservato l’unità di misura? Il metro originale si trova al Louvre credo, quindi a meno che non abbiano conservato un righello dopo le guerre nucleari, mi sembra più normale che usino il cubito o o il piede come unità di misura. XD

Insomma, mi sembra che la scelta di certe parole in bocca ai narratori non sia obbligata, ma ponderata con criterio. Quindi, non mi pare che si possa definire errore parlare di furetti e animali vari (un altro conto è se certe parole escono dalla bocca dei personaggi, cosa molto grave)(il fatto dell1 a 0 invece non mi sembra affatto un errore: è il modo più semplice di tenere i punti, applicabile a qualsiasi gioco). Se si parla di un treno e l’atmosfera è medievale, magari, la scelta sarà un po’ bruttina, ma non credo sia necessario farne un dramma… :)

#69 Comment By Gamberetta On 16 giugno 2008 @ 15:15

@Carlo. La stai facendo più lunga di quella che è: “La stanza [...] Non aveva alcuna finestra” e “Sebbene la finestra fosse spalancata”. E non mi dire che la seconda finestra è la finestrella, perché la Troisi è stata lì apposta a specificare che finestra e finestrella sono entità diverse.

@Federico. Be’, vediamo, l’espressione “uno a zero per me!” è significativa:
- nel calcio, e poi?
Scacchi, no; basket no (in teoria può esistere ma nessuno si vanta nel basket di essere 1-0!); rugby no; scherma no; tennis, no; poker no; corse di cani, no; pallavolo no; videogiochi vari, direi nessuno, perciò forse non è un modo così naturale di tenere un punteggio.
Inoltre è 1 a zero, il termine zero arriva in Europa solo con Fibonacci nel 1200, e ci vogliono secoli perché il suo uso si diffonda, perciò per me è tutt’altro che un’espressione “felice”. Poi certo, non ne faccio un dramma, in confronto al resto questi sono piccoli errori, ma errori rimangono.

#70 Comment By Carlo On 16 giugno 2008 @ 17:18

Gamberetta scrive:

@Carlo. La stai facendo più lunga di quella che è: “La stanza [...] Non aveva alcuna finestra” e “Sebbene la finestra fosse spalancata”. E non mi dire che la seconda finestra è la finestrella, perché la Troisi è stata lì apposta a specificare che finestra e finestrella sono entità diverse.

E tu davvero ti aspetti di essere presa sul serio scrivendo simili cazzate? “La stanza non aveva finstre, tranne una finestrella in fondo a un buco” e’ una frase che persino un cerebroleso riuscirebbe a comprendere. Mi butta davvero giu’ di morale quando ti metti a fare l’imbecille in questo modo: ripeto, non ne hai bisogno. Sei brava. Perche’ ti distruggi cosi’?

@Federico. Be’, vediamo, l’espressione “uno a zero per me!” è significativa:
- nel calcio, e poi? [...]

Nella morra. Cretina.

#71 Comment By alice On 16 giugno 2008 @ 21:14

@Carlo: solo perchè altri hanno espresso ciò che anch’io penso, non vuol dire che io non debba esprimere il mio. Insomma non facciamo del buonismo. Leggendo le Cronache ho trovato errori enormi (sì, pure una scema come me può trovarli :) ) e leggo questa recensione trovandone altri assurdi che l’editor poteva correggere. Cosa dovrei dire? Che il libro è un capolavoro? Insomma, c’è un menefreghismo sia da parte della Mondadori che della Troisi. Smettiamola di prendere in giro i lettori, dai… Perchè pubblicare scemenza del genere? E se proprio vogliamo farlo, almeno presentiamola senza errori così dementi. E io vedendo i lettori trattati da cretini non posso far altro che arrabbiarmi e dire:”Fa schifo!”
A te picciono le Guerre e non ti sembra di essere preso in giro dalla Troisi (che sembra non curare molto il suo lavoro)? Bene, sono contenta per te, almeno c’è qualcuno che si diverte leggendo queste castronerie. Posso solo dirti che abbiamo gusti MOLTO diversi. A differenza di molti altri in internet (e non lo dico per tirarmela) rispetto i tuoi gusti, non ti insulterò e non cercherò di farti cambiare idea al riguardo (ci mancherebbe altro). Continua a divertirti leggendo i libri della Troisi, cosa vuoi che ti dica?

Ribadisco (e sì, mi piace ribadirlo sempre… che ci posso fare?). Non mi piace lo stile della Troisi e spero che non verranno pubblicate altre porcherie… altrimenti ci troveremmo davanti al “crepuscolo del fantasy italiano” (una bellla frase di gamberetta) ma anche a quello della letteratura italiana. Sono finiti i bei tempi.
Solo al pensare al fatto che la Troisi è la regina del fantasy mi fa venire i brividi, BRRR… vado a riscaldarmi

Ciao, Carlo. Stammi bene

P.S.: ho letto il prologo de “La ragazzo drago”. Una fatica enorme… una volta finito mi sono spaccata la testa contro il muro. Una cosa illeggibile e orrenda. Ora sono fermamente convinta che io, scrittrice dilettante (molto), potrò un giorno far pubblicare un mio libro fantasy, per di più dalla Mondadori… che amarezza (Cesare Cesaroni).

Sosteniamo la Strazzulla!! Ehi, non prendere il posto della Troisi.
Dai, per aiutarla vado a leggere il suo libro (lo prenderò in prestito dalla biblioteca perchè non voglio sprecare 15 euro).

Sono stata troppo prolissa per i miei GUSTI (spesso ci si dimentica che quasi tutto gira intorno al gusto). Avrò scritto a vanvera? Boh.

#72 Comment By Carlo On 17 giugno 2008 @ 00:07

Preciso per i non vedenti: la morra esiste da migliaia di anni, quindi e’ permessa nei romanzi fantasy.

#73 Comment By Tuareg On 17 giugno 2008 @ 09:23

Il riferimento potrebbe essere al punteggio di un incontro di scherma? E’ vero, però, che ad un povero lettore immerso da sempre in una cultura calciocentrica è più probabile che venga in mente Aldo Biscardi che D’Artagnan. Non che Biscardi non sia fantasy allo stato puro :-)

#74 Comment By Stefano On 17 giugno 2008 @ 12:46

Beh… anche in Eddings si tiene punteggio, con questo non voglio dire che Eddings scriva capolavori. Eviterei fossilizzazioni su questo punto, del resto anche gli scrittori di fy più bravi non riescono a trasmetterci tutto dei loro mondi fantastici. Magari nella terra del fuoco giocavano a palla come gli antichi Inca :-)

#75 Comment By Dottor D. On 17 giugno 2008 @ 14:17

Come prossima lettura suggerisco La Ragazza Drago, che, a quanto pare, non è piaciuto neanche ai fan hardcore della Troisi (forse perché nel frattempo hanno compiuto tredici anni):

http://www.ibs.it/code/9788804579243/troisi-licia/eredita-thuban-ragazza.html

#76 Comment By DaisyM On 17 giugno 2008 @ 18:49

cioè…scusate… non ho mai letto niente della Troisi, e mi guardo bene dal farlo, ma non so se vi rendete conto… gli “assassini della Gilda”… della GILDA?
…cioè, della GILDA? è una setta o un circolo di cucito? gente così (parlo anche di Dazieri e del recensore di FantasyMagazine) dovrebbe essere obbligata a stare distante almeno un chilometro dall’alfabeto.
detto questo, due cose:
- non è vero che la tua recensione non fa ridere, anzi! Leggendo della “pubblicità” dell’assassina con il tuo grassetto ho riso da matti!
- la Strazzulla! LA STRAZZULLAAAAA!!!!
ciao :-)

#77 Comment By Clio On 17 giugno 2008 @ 19:24

La morra è diffusa da migliaia di anni dappertutto, ed ha il vantaggio che la puoi giocare sempre e dovunque, basta essere in due, quindi un gioco che si adatta anche particolarmente bene ad ambienti militari in tempo di guerra (presumendo che dei guerrieri in viaggio per il fronte abbiano altro per la testa che la scacchiera di alquerque).
Ma allora, perchè nei romanzi non ci gioca mai nessuno? Tra parentesi “Uno a zero per me” lo urla qualcosa che umano non è, se non erro, quindi questo gioco dev’essere davvero un tormentone… Ma non si vede mai.

#78 Comment By Carlo On 18 giugno 2008 @ 00:38

Mah, Clio… continuare ad accanirsi su dettagli come quello dell’”uno a zero”, oltretutto per mesi e mesi, riesce solo a creare l’impressione che la Troisi scrive cosi’ bene, ma cosi’ bene, da avervi ridotto alla fame – o voi, appassionati di “Caccia all’Errore”.

Ma se ti fa tanto piacere, parliamone pure… Dunque, ti e’ stato finalmente indicato un gioco (dopo mesi che tu e i tuoi amici vi “affannavate” a cercarlo), la morra, che esiste da migliaia di anni, e che si adatta bene ad ambienti militari in tempo di guerra. Pero’, obbietti a questo punto, nel libro della Troisi questo gioco “non si vede mai”. Sottintendendo che l’espressione “uno a zero” possa essere legittimata solo mostrando almeno una volta un paio di soldati che giocano a morra. E perche’ mai, di grazia? La morra esiste da migliaia di anni, quindi posso senza alcun problema dare per scontata la sua esistenza nel mondo “medievale” pre-tecnologico o vattelapesca tipico del fantasy. Altrimenti l’espressione “uno a zero” dovrebbe essere considerata un errore in qualsiasi romanzo, appartenente a qualsiasi genere, dove non sia mai mostrato un incontro di calcio o di morra. Che mi sa vagamente di stronzata – a te no?

Riguardo all’uso della parola “zero” – altra ennesima pirlatina tirata fuori dalla Gamberetta, forse perche’ percepiva questa scomoda penuria di critiche reali da portare al romanzo della Troisi – volendo ammettere che il fantasy sia “ambientato” in una specie di Europa medievale alternativa, beh, lo zero si e’ diffuso in Europa proprio nel Medioevo. Quindi non vedo davvero dove sia il problema.

#79 Comment By Michele On 18 giugno 2008 @ 11:43

Appunto, visto che si va a cercare il pelo nell’uovo, sarà bene dire le cose come stanno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Zero

Per cui lo “zero” esiste nel mondo medioevale, il discorso di Fibonacci (che viene giustamente citato anche in wikipedia) non invalida la sua presenza nel medioevo.
Michele.

#80 Comment By Okamis On 18 giugno 2008 @ 11:49

Non avrei mai pensato di dirlo, ma sta volta mi (parzialmente) d’accordo con Carlo XD Sulla prima parte condivido (è sostanzialmente la stessa cosa che dicevo io). Sulla questione dello zero un po’ meno. Lo zero si diffuse sì nel medioevo, ma in ambiente accademico. Pertanto che che un personaggio dalla scarsa cultura usi questo termine è da considerarsi più una licenza poetica. Detto questo, rimango dell’idea che siano espressione dal livello piuttosto basso, ma che comunque non stonano più di tanto all’interno di un’opera rivolta ad un pubblico giovane. Sono ben altri i difetti che vanno ad inficiare il mio (pessimo) giudizio su questo libro.
Se si vuole smontare un’opera, a mio avviso, è meglio farlo soffermandosi sugli errori macroscopici (contraddizioni interne, scarsa caratterizzazione dei personaggi ecc.) e non su quelli microscopici, altrimenti si rischia di mostrare il fianco a (legittime) obiezioni come questa.

#81 Comment By Okamis On 18 giugno 2008 @ 11:51

Scusate la parentesi che non c’entra una verza, ma come vengono registrati gli orari dei messaggi su questo sito? La mia risposta a Carlo risulta scritta prima O_o Altro che ritorno al futuro XD

#82 Comment By alice On 18 giugno 2008 @ 12:53

scusate, ma a me sembra inutile soffermarci ancora su questa cosa… altrimenti rimarremo in eterno ad analizzare gli anacronismi sfornati dalla carissima Troisi (v. diavolo, pubblicità, gratis e chi più ne ha, più ne metta). Tutti questi piccoli “dettagli” dimostrano la poca attenzione che questa scrittrice presta al proprio lavoro. Stima? Zero.
Speriamo stia più attenta la prossima volta e che migliori. Dai, Licia!!! Ce la puoi fare (oggi mi sento partiolarmente buona…passerà)!!!

#83 Comment By Sandy85 On 18 giugno 2008 @ 13:16

Speriamo stia più attenta la prossima volta e che migliori.

Avendo letto il prologo de “La ragazza drago” o come cavolo si chiama il suo nuovo libro, direi che non è né stata attenta (ci sono parole che… boh, stonano col resto del contesto) né migliorata.
Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo. Vedendo, però, i commenti dei fan (ormai ex-fan, in qualche caso) direi che ho più o meno ragione, ma, siccome non ho voglia di discutere, non vado oltre con i giudizi.

Ultimo appunto sul libro: ma proprio Gilda doveva chiamare il gruppo degli assassini? Usare un nome meno… ambiguo? Qualcuno potrebbe pensare che i sindacalisti della Gilda siano assassini. (lo so, lo so, può sembrare una battuta stupida, tuttavia sono in parte seria, poteva avere un po’ più di fantasia)

#84 Comment By Diarista incostante On 18 giugno 2008 @ 22:38

Ti prego: recensisci braian di boscocoso nella terra dei mezzicosi!

Sono settimane che lo vedo nel supermercato dove faccio la spesa e medito di scriverti una mail per supplicare la demolizione pubblica dell’Opera in questione.

Un’anticipazione per stimolare se non altro la peristalsi: ad un certo punto qualcuna sventola in faccia a braian di boscocoso due tramezzini (lì hanno i tramezzini, pare, non so se la scena si svolga a boscocoso, ma fa niente) e chiede “salame o pomodoro e mozzarella?”. Tutto il mondo è paese! E come avrei fatto io, anche braian sceglie pomodoro e mozzarella, il salame appesantisce il guerriero (come il brasato, direbbe Abatantuono). Cioè, voglio dire, mi sono immedesimata una cifra, cioè!!!

Poi magari la scena si svolge nel mondo reale e io ci sto facendo una figura dimm…da, ma non importa: Gamberetta, sii buona, dai una letta a boscocoso dei cosi di braian, e scrivici due righe sopra, su.

Grazie!

#85 Comment By alice On 19 giugno 2008 @ 09:18

Sandy85: Avendo letto il prologo de “La ragazza drago” o come cavolo si chiama il suo nuovo libro, direi che non è né stata attenta (ci sono parole che… boh, stonano col resto del contesto) né migliorata.

L’ho letto anch’io e fa davvero pena… quindi ho ragione nel dire che anche 3-4 pagine bastano per capire se un libro fa schifo o meno.

Sandy85: Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo.

Molte volte basta solo quello… mica ti devi per forza leggere tutto il mattone.

#86 Comment By Mari On 20 giugno 2008 @ 01:07

Ragazzi, ne arriva un altro. Lo annunciano nelle news odierne di FM:

il prossimo caso letterario, appena diciottenne e presto in libreria, Thomas Mazzantini (Baldini & Castoldi)

Ma basta … BASTA!
Non se ne può più -.-

#87 Comment By Ettore On 20 giugno 2008 @ 05:29

@Gamberetta

«Mi complimento per il tuo ultimo lavoro… perché sai stata tu, vero?»

E’ una svista della Troisi o tua?

#88 Comment By Gamberetta On 20 giugno 2008 @ 10:32

@Ettore. Avendo fatto copia/incolla dall’ebook, o è un refuso nel testo, è un errore di OCR, ora non ho sotto mano il libro cartaceo per verificare. In ogni caso lo correggo.

#89 Comment By Crakowski On 20 giugno 2008 @ 13:19

Ho trovato questo blog per caso. E appena ho letto le prima righe del post mi son detto “ecco finalmente una recensione con la C maiuscola”….irriverente, sfrontata e “simpatica”. Ma poi il “chilometraggio” del post ha bruciato tutto. E tutto è diventato freddo, algido e “smorto”. Peccato davvero, ma credo siano errori di “gioventù” che si possono affinare col tempo.

#90 Comment By Sandy85 On 20 giugno 2008 @ 14:21

@Ettore: È una svista della Troisi (o, cosa che non escludo, dell’editor), c’è lo stesso errore anche sul libro in formato cartaceo.

#91 Comment By alice On 20 giugno 2008 @ 15:48

@Mari: sì basta con questi scrittori adolescenti… ma chissà, forse questo è davvero bravo, speriamo.
Comunque io mi tengo sempre a distanza da questi libri scritti da adolescenti. Aspetto che questa “moda” scompaia presto…

#92 Comment By alice On 20 giugno 2008 @ 15:50

P.S.: non ho niente contro gli scrittori giovanissimi, ma siccome la maggior parte (tutti) di quelli che ho letto scrivono male, non posso far altro che essere contro di loro

#93 Comment By Carlo On 20 giugno 2008 @ 16:15

alice scrive:

Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo.

Molte volte basta solo quello… mica ti devi per forza leggere tutto il mattone.

Beh, ma non mi dai alcun dispiacere: qui concordo. Uno si legge il prologo, non s’attizza, e lascia perdere.

Guarda che se in precedenza me la sono presa con te e’ perche’ il tuo intervento non serviva proprio a niente (e pareva persino scritto da un bambino delle elementari – ma ora noto che sai scrivere con molta proprieta’, quindi la mia prima impressione e’ stata sbagliata): ma se qualcuno mi dice: “Senti, ho letto il prologo e francamente mi e’ passata la voglia di leggere il resto”, questa si’ che per me e’ una informazione utile.

#94 Comment By Carlo On 20 giugno 2008 @ 16:22

alice scrive:

non ho niente contro gli scrittori giovanissimi, ma [...] non posso far altro che essere contro di loro

Ecco, questa frase e’ una contraddizione in termini: e’ come dire “Non ho niente contro i negri, ma [...] non posso far altro che essere contro di loro” (oppure devi imparare a scrivere meglio…). Un buon recensore non ha pregiudizi, lo capisci perche’ questa e’ una condizione essenziale? Cosa cazzo vuol dire essere contro a priori? Che senso ha? A che ci serve?

#95 Comment By Sandy85 On 20 giugno 2008 @ 16:24

Veramente questo:

Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo.

l’ho scritto io e visti i rapporti più o meno ottimi che siamo riusciti ad instaurare, pensavo te la saresti un po’ presa per la mia quasi mancanza di giudizio (a volte mi faccio problemi dove non sono… brutto vizio XD).
Comunque per il resto ti do ragione, anche se mi piace sempre proseguire un po’ la lettura prima di dare un qualche giudizio. In questo, però, dopo il prologo già mi sembrava di aver toccato il fondo.

#96 Comment By Carlo On 20 giugno 2008 @ 16:38

Sandy: Fantastico! In effetti ero rimasto parecchio sorpreso a vedere Alice scrivere con tanta proprieta’, e dire cose cosi’ ragionevoli… E come vedi, sono stato sincero: non sapevo che eri tu, credevo fosse Alice, e lo stesso le ho dato ragione – perche’ l’unica cosa che contava per me era cio’ che era scritto, e non chi lo diceva. Non ho pregiudizi, non ho “dispetti” da fare, e scrivo quello che penso.

#97 Comment By Roberto On 20 giugno 2008 @ 19:27

Personalmente ho letto entrambe le trilogie della Troisi ed anche “La Ragazza Drago”, secondo il mio modesto parere la Troisi è riuscita a superare se stessa. Il libro non è avvincente, ho impiegato circa 2 settimane per finirlo (per lenggere uno qualsiasi dei precedenti ho impiegato circa 3/4 giorni). Per non parlare della profondità della trama o della caratterizzazione dei personaggi (fattori che secondo me hanno il loro notevole peso) praticamente assenti entrambe. Posso capire che siano libri molto facili da leggere e per i neofiti del genere siano straordinari, ma per coloro che sono abituati al fantasy gli errori della Troisi sono evidenti e la cosa non ammissibile è che derivano da leggerezze (mancanza di preparazione).
La Troisi che scrive fantasy è come un bambino che scrive un testo di fisica, per quanto si voglia impegnare gli mancano profondità e background.

#98 Comment By alice On 21 giugno 2008 @ 12:24

@Carlo: non so quotare quindi ho preso la frase di Sandy così come era… perchè è la stessa cosa che penso anch’io.
I miei interventi non servono a niente? Bè, allora appena leggi il mio nome salta il commento. Ti costa tanto lasciar perdere?

Comunque non è carino da parte tua tagliare i miei commenti per farmi passare come una scema… la prossima volta trascrivili per intero. Forse non sono stata chiara. In quel commento sugli scrittori giovanissimi volevo intendere che non mi stanno “antipatici” perchè sono giovani, ma perchè scrivono male (in genere) e (alcune volte non lo specifico) questo potrebbe far sembrare agli altri che non mi piacciono solo perchè sono adolescenti. Eppure mi sembrava di essere stata chiara… sarà…

Comunque, Carlo, non sono una dea nella scrittura ma, credo di non dire una boiata, ho una buona padronanza della lingua (sempre meglio della signora Troisi).
Mi scuso infinitamente se non sono brava quanto te, o Sommo Scrittore o quello che sei.

Alcune volte mi sembra che tu non sappia il significato delle parole che usi. Ti sembra che sia una buona proprietà della lingua questa?
“Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo”… niente contro Sandy.
Mi dispiace darti un dispiacere? Ma com’è brutto dirlo. Sarebbe come dire alla Troisi “i mercanti mercanteggiavano”. Perchè fai il giudice se non hai i mezzi per farlo, Carlo?
Poi cos’è che avevi scritto… ah, che ti sembrava strano che avessi scritto cose così ragionevoli. Io credo (anche se mi piacerebbe scrivere “SO”) di dire cose ragionevoli e preferisco chiedere ad altri se è vero o no.

Ciao

#99 Comment By Sandy85 On 21 giugno 2008 @ 12:46

niente contro Sandy.
Mi dispiace darti un dispiacere? Ma com’è brutto dirlo.

Tranquilla, so che non ce l’hai con me^^ So anche che è brutto usare i termini così, ma quando me ne sono accorta (nonostante avessi letto non so quante volte) avevo già postato e non mi è passato per la mente di infestare ulteriormente lo spazio con correzione di errori.

#100 Comment By Carlo On 21 giugno 2008 @ 15:12

alice scrive:

Comunque non è carino da parte tua tagliare i miei commenti per farmi passare come una scema… la prossima volta trascrivili per intero.

Calma: io sono una persona corretta come Eddard Stark. Nei punti dove ho tagliato i tuoi commenti ho inserito un [...], per far vedere che c’era il taglio.

Forse non sono stata chiara. In quel commento sugli scrittori giovanissimi volevo intendere che non mi stanno “antipatici” perchè sono giovani, ma perchè scrivono male (in genere) e (alcune volte non lo specifico) questo potrebbe far sembrare agli altri che non mi piacciono solo perchè sono adolescenti. Eppure mi sembrava di essere stata chiara… sarà…

Come fai a non capire? Il punto e’ proprio che fai di ogni erba un fascio. Lo vedi che l’hai rifatto? “Gli adolescenti scrivono male”. Tutti gli adolescenti? E chi l’ha deciso che debba essere sempre cosi’? Quando leggo qualcosa lo giudico indipendentemente dal fatto che sia scritto da un adolescente o da un cinquantenne. E’ la tua generalizzazione che mi offende – mi limito a comunicartelo. Ribadisco: Gamberetta sa scrivere benissimo, e ha 17 anni (o 18, pare che sia passato il suo compleanno).

Comunque, Carlo, non sono una dea nella scrittura ma, credo di non dire una boiata, ho una buona padronanza della lingua (sempre meglio della signora Troisi).

No, assolutamente no: la Troisi sa scrivere miliardi di volte meglio di te, e lo posso constatare ogni giorno nel suo blog. Lei e’ veramente brava. Magari e’ vero che nei suoi romanzi tende a semplificare il linguaggio, forse pensando al fatto che si rivolge a un pubblico molto giovane (e qui tra parentesi ho i miei dubbi che stia facendo la cosa giusta). Comunque, tu non sai scrivere bene come lei, te lo assicuro.

Mi scuso infinitamente se non sono brava quanto te, o Sommo Scrittore o quello che sei.

Mah, qui stai scrivendo bene. Secondo me, e’ solo questione di pigrizia: quando ti ci metti d’impegno, te la cavi.

Alcune volte mi sembra che tu non sappia il significato delle parole che usi. Ti sembra che sia una buona proprietà della lingua questa?
“Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo”… niente contro Sandy.
Mi dispiace darti un dispiacere? Ma com’è brutto dirlo.

Boh, io l’avevo preso per una spiritosaggine: “Mi spiace spiacerti” e’ carino, se ci pensi. E’ voluto.

Sarebbe come dire alla Troisi “i mercanti mercanteggiavano”. Perchè fai il giudice se non hai i mezzi per farlo, Carlo?

Cerchi di intimidirmi? :-) Ti posso assicurare che i mezzi per farlo ce li ho. Comunque: non ce l’ho con te personalmente. Non ti ho preso di mira, se e’ questo quello che pensi. Mi piacerebbe solo mettere in chiaro alcune cose, e aiutarvi a migliorarvi, si’… ;-) In modo del tutto disinteressato. In realta’, mi state tutti simpatici.

#101 Comment By alice On 22 giugno 2008 @ 13:34

Come fai a non capire? Il punto e’ proprio che fai di ogni erba un fascio. Lo vedi che l’hai rifatto? “Gli adolescenti scrivono male”. Tutti gli adolescenti? E chi l’ha deciso che debba essere sempre cosi’? Quando leggo qualcosa lo giudico indipendentemente dal fatto che sia scritto da un adolescente o da un cinquantenne. E’ la tua generalizzazione che mi offende – mi limito a comunicartelo. Ribadisco: Gamberetta sa scrivere benissimo, e ha 17 anni (o 18, pare che sia passato il suo compleanno).

Boh, non riesco a farmi capire da te. Amen. Vorrà dire che seguirò un orso di scrittura.

No, assolutamente no: la Troisi sa scrivere miliardi di volte meglio di te, e lo posso constatare ogni giorno nel suo blog. Lei e’ veramente brava. Magari e’ vero che nei suoi romanzi tende a semplificare il linguaggio, forse pensando al fatto che si rivolge a un pubblico molto giovane (e qui tra parentesi ho i miei dubbi che stia facendo la cosa giusta). Comunque, tu non sai scrivere bene come lei, te lo assicuro.

Questa è la tua opinione. Molte delle persone che conoscono non la pensano così e non sono ragazzini. Secondo me dovresti rileggerti bene tutti i libri della Troisi. Non dico questo per ribadire che scrivo meglio di lei (perchè io so di fare pena), ma che la signora Troisi non è proprio capace e non se ne rende neanche conto(opinione personale, ma condiviso da molti).

Mi scuso infinitamente se non sono brava quanto te, o Sommo Scrittore o quello che sei.

Mah, qui stai scrivendo bene. Secondo me, e’ solo questione di pigrizia: quando ti ci metti d’impegno, te la cavi.

Ti ringrazio. Non lo so, può darsi che sia pigrizia perchè in effetti scrivo in fretta. Scusami, Carlo, ma non ho ancora capito in che cosa sbaglio. Potresti spiegarmelo, per favore? Almeno vedo di migliorare e di non scrivere sempre le sesse boiate. Boh, vediamo…

Alcune volte mi sembra che tu non sappia il significato delle parole che usi. Ti sembra che sia una buona proprietà della lingua questa?
“Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo”… niente contro Sandy.
Mi dispiace darti un dispiacere? Ma com’è brutto dirlo.

Boh, io l’avevo preso per una spiritosaggine: “Mi spiace spiacerti” e’ carino, se ci pensi. E’ voluto.

Invece a me non piacciono proprio e non l’ho visto come una spiritosaggine.

Sarebbe come dire alla Troisi “i mercanti mercanteggiavano”. Perchè fai il giudice se non hai i mezzi per farlo, Carlo?

Cerchi di intimidirmi? :-) Ti posso assicurare che i mezzi per farlo ce li ho. Comunque: non ce l’ho con te personalmente. Non ti ho preso di mira, se e’ questo quello che pensi. Mi piacerebbe solo mettere in chiaro alcune cose, e aiutarvi a migliorarvi, si’… ;-) In modo del tutto disinteressato. In realta’, mi state tutti simpatici.

No, non cerco di intimidirti :) A dire la verià non so se hai i mezzi per farlo o meno. Perchè non ce li dimostri? Magari scrivendo una recensione su un libro e postandolo in questo blog. Se non mi sbaglio, Gamberetta ci aveva dato il permesso di farlo.
Non ce l’hai personalmente con me? Bene, nemmeno io. Però devo dire che quando commenti usi un tono che non mi piace affatto. Non so se sia voluto o meno.
Sì, spero che mi aiuterai a migliorare, però prima vorrei vedere una tua recensione :) La aspetto con ansia!!!

Puoi togliermi una curiosità? Niente di importante, ma quanti anni hai? Grazie e ciao!!
P.S.: mi iscriverò a un corso di scrittura, forse ne ho proprio bisogno :)

#102 Comment By alice On 22 giugno 2008 @ 13:38

Ah, finalmente sono riuscita a capire come si fa a quotare!!

#103 Comment By Sandy85 On 22 giugno 2008 @ 15:20

Alcune volte mi sembra che tu non sappia il significato delle parole che usi. Ti sembra che sia una buona proprietà della lingua questa?
“Carlo, mi dispiace darti un dispiacere, ma anch’io ho giudicato il libro solo leggendo il prologo”… niente contro Sandy.
Mi dispiace darti un dispiacere? Ma com’è brutto dirlo.

Boh, io l’avevo preso per una spiritosaggine: “Mi spiace spiacerti” e’ carino, se ci pensi. E’ voluto.

Invece a me non piacciono proprio e non l’ho visto come una spiritosaggine.

Vi rendete conto che state litigando per una cavolata? Non so se vi sembri molto normale continuare. Alice ha detto che non le sembrava corretto, Carlo che era una spiritosaggine. Basta. Non c’è altro da dire, in fondo ho già spiegato il perché di quell’espressione e mi sembra alquanto infantile continuare a parlarne. (soprattutto da parte di alice, visto che continua a tirarlo in ballo)
I commenti dovrebbero essere sul libro e non su ciò che ho scritto e che volevo celare dietro le mie parole.

#104 Comment By alice On 22 giugno 2008 @ 16:52

@sandy: sì, scusa. Non era per continuare a tirarlo in ballo oppure offenderti. Era solo per dire che non mi piacciono le frasi così. Non vedo cosa ci sia di sbagliato.

#105 Comment By Sandy85 On 22 giugno 2008 @ 17:14

Ho capito, ma l’avevi già detto.

#106 Comment By Carlo On 23 giugno 2008 @ 00:42

Alice scrive:

Ti ringrazio. Non lo so, può darsi che sia pigrizia perchè in effetti scrivo in fretta. Scusami, Carlo, ma non ho ancora capito in che cosa sbaglio. Potresti spiegarmelo, per favore? Almeno vedo di migliorare e di non scrivere sempre le sesse boiate.

Mah, adesso stai scrivendo bene – hai solo mancato un congiuntivo, ma questo ormai lo fanno tutti (pure io). L’importante e’ che ora stiamo realmente comunicando.

A dire la verià non so se hai i mezzi per farlo o meno. Perchè non ce li dimostri?

Non sono cose che si possono “dimostrare” (per fortuna). Comunque so che ti rendi conto che parecchie delle cose che scrivo qui sono chiaramente sensate (non parlo in particolare delle cose che dico a te). Alice, credimi, sto facendo del mio meglio, e lo sto facendo il piu’ lealmente e onestamente possibile.

Magari scrivendo una recensione su un libro e postandolo in questo blog. Se non mi sbaglio, Gamberetta ci aveva dato il permesso di farlo.

Non mi ero posto il problema se Gamberetta permettesse di fare recensioni o meno: davo per scontato che si potesse. Pero’ non capisco come potrei riuscire a “dimostrare” di avere i mezzi per aiutarvi a pensare (cioe’, lasciando perdere gli idealismi, l’illusione di dover salvare la faccia, e quelle cose li’) facendo una recensione. Una “recensione” alla maniera di Gamberetta sarebbe una cosa che farei sbadigliando – e sarei persino piu’ divertente di lei. Mentre non riuscirei a uguagliare Gamberetta nei suoi articoli “teorici” (tipo il Riassunto delle Puntate Precedenti, o quell’articolo sulle armi del Terzo Reich), dove mostra davvero una acutezza e una scioltezza straordinarie. Ma e’ impossibile “dimostrare” qualcosa, quando si parla di arte: questa e’ l’illusione che vi da’ Gamberetta, che essendo giovane si lascia ancora facilmente sedurre da un’idea “totalitaristica” del sapere.

Non ce l’hai personalmente con me? Bene, nemmeno io. Però devo dire che quando commenti usi un tono che non mi piace affatto. Non so se sia voluto o meno.

E’ voluto. Serve a “svegliare”. Tu ti sei svegliata, e mi fa un immenso piacere.

Sì, spero che mi aiuterai a migliorare, però prima vorrei vedere una tua recensione :) La aspetto con ansia!!!

Dubito che la faro’: e’ troppo facile. Non mi divertirebbe quanto mi diverte discutere direttamente con voi.

Puoi togliermi una curiosità? Niente di importante, ma quanti anni hai?

E’ una cosa che preferisco non dirti: ti distrarrebbe. Concentrati sulle cose che dico, solo quelle contano.

P.S.: mi iscriverò a un corso di scrittura, forse ne ho proprio bisogno :)

In tutta sincerita’, non credo tu ne abbia bisogno. Cerca solo di scrivere con meno fretta… e soprattutto cerca di scrivere quando hai davvero qualcosa da dire! :-)

#107 Comment By alice On 23 giugno 2008 @ 11:43

Grazie, Carlo. Credo che finalmente (anche se in parte) ci siamo chiariti.
Terrò presente i tuoi consigli :)
Ciao

#108 Comment By Emmenems On 26 giugno 2008 @ 16:28

ma alla fine come si calcola l’indice “pianti per parola” PpP ?
numero parole -diviso- pianti ?
oppure pianti -diviso- numero parole ?
o forse volevi scrivere “Parole per pianti” ?

#109 Comment By Gamberetta On 26 giugno 2008 @ 16:38

@Emmenems. L’indice indica ogni quante parole un personaggio piange, si calcola Numero Parole diviso Numero Pianti. Capisco che forse sarebbe stato più giusto chiamarlo “Parole per Pianti”, ma era bruttissimo! ^_^

#110 Comment By Emmenems On 26 giugno 2008 @ 18:04

>Capisco che forse sarebbe stato più giusto chiamarlo “Parole per Pianti”

bhe… il fatto è che chiamarlo “Pianti per Parole” è sbagliato :P

#111 Comment By Thirrin On 2 luglio 2008 @ 01:32

Con questo commento, hai il mio indirizzo di posta elettronica.
Fammi un favore, quando avrai pubblicato qualcosa tu, scrivimi.
Non vedo l’ora di leggere il capolavoro che una persona così brillante può realizzare.

Dimenticavo, la prossima volta occupati di recensire le Pagine Gialle.
Risulterebbe senza dubbio più interessante.

#112 Comment By Neurox On 21 luglio 2008 @ 16:44

Ciao Gamberetta,
stavo cazzeggiando in uffico, visto che avevo un paio d’ore libere (stranamente) e cercando con google ho scoperto questo sito.
Incuriosito dai tuoi commenti acidi nei confronti della Troisi,
mi sono letto tutta la tua recensione sulla Setta degli Assassini…
… che dire … Sei Grande! Non solo riesci a mantenere la vena comica presente in tutti i giudizi ma riesci a creare una sorta di cocktail dove gli elementi acidi, ironici e critici sono equilibrati. Io ho letto le due seghe opss saghe della Troisi ma non le rileggerei per niente al mondo, tu sei riuscita anche a rileggerli, complimenti! Io sono convinto che le scimmie del sotterraneo non erano del tutto sole c’era anche l’autrice. Comunque spezzando una lancia, non dicendo dove, per la Troisi , in giro c’è di peggio… credo o per lo meno spero, di essere uno dei pochi che avendo voglia di buttare via i propri soldi ha comprato tutti i 4 volumi della Spada della Verità di Goodkind, in quattro anni non sono riuscito a finirli e credo che mai lo farò, quindi la Troisi ha solo da imparare! :)))

Comunque complimenti ancora per le tue recensioni anche se mi hanno fatto venir voglia di smettere di scrivere.

Bacioni!
Neurox

#113 Comment By elena On 30 luglio 2008 @ 16:58

cioè….dopo un articolo del genere nessuno più scriverà una parola, sembra che non ci sia un cavolo di un libro che ti vada bene!
vediamo quello che hai scritto tu e lo diamo a chi lo distrugge in modo idilliaco come fai te con il lavoro altrui.

SEMPRE SE HAI SCRITTO MAI MEZZA PAROLA!

a parte questo apprezzo l’ironia, pur avendo amato la setta degli assassini dalla prima all’ultima parola, i pianti di Dubhe all’inizio del libro avevano proprio rotto i mar…. ecco ;)

#114 Comment By Il Paladino On 13 agosto 2008 @ 01:17

Gamberetta ti amo.

(si legge: Gamberetta ti amo, punto.)

Recensione ottima come sempre. Mi son pure stufato di commentare questi fantasy mediocri, quantomeno dichiaro il mio amore verso colei che ha scritto tutto questo.

#115 Comment By Gigi On 18 agosto 2008 @ 02:01

Dopo la pessima esperienza coi primi due libri di “Le Cronache”, credo proprio che non mi darò la zappa sui piedi continuando a leggere Guerre, ragazze drago, o che altro scritto dalla Troisi.
Mi dispiace principalmente perchè è una scrittrice italiana.. ma pazienza! ce ne saranno sicuramente altri e di più bravi (spero).

A tal proposito, se mi potete suggerire qualche BUON scrittore fantasy italiano, sarei lieto di leggere qualcosa si suo.

#116 Comment By gugand On 18 agosto 2008 @ 11:21

Basta che leggi l’ultima recensione di gamberetta :D

#117 Pingback By AFANEAR » fantasy spagnola On 28 agosto 2008 @ 12:39

[...] primo sono un’ambientazione interessante, mediorientaleggiante, ed è stato consigliato da gamberetta; gli svantaggi del secondo 600 pagine in inglese. ma è in prestito, dovrò restituirlo e quindi ho [...]

#118 Comment By mariateresa On 28 agosto 2008 @ 18:57

Per pura curiosità ho acquistato Un nuovo regno, l’ultimo libro di Le guerre del mondo emerso, senza aver prima letto gli altri. Mi riproponevo di comprarli appena sarebbero usciti nell’edizione da 6 euro della Mondadori. Non ho saputo resistere a non leggere qualche paginetta, che non riporto perchè non voglio fare spoiler. Non riuscivo a capire perchè quel libro aveva del sospetto, qualcosa di strano. l’ho letto tutto in qualche giorno. La Troisi non mi ha mai entusiasmata eccessivamente, specie per il linguaggio usato, ma trovo che i suoi personaggi delle Cronache siano ben delineati psicologicamente e fisicamente, nel senso che nelle descrizioni di tipo narrativo non si risparmia, anche se a volte specie nei duelli è un male. Eccezione fatta per Nihal. Ecco il problema, mi sono detta a libro finito:Nihal=Dubhe,Dubhe=Nihal. Non che sia un crimine creare due personaggi con lo stesso carattere, ma è un crimine delinearli tutti e due male. Nihal è fatta male, Dubhe è fatta male, anzi peggio. E anche gli altri sono peggiorati! Sennar ha cambiato completamente carattere! Esiste qualcosa che si chiama predisposizione naturale e per la quale il carattere può cambiare ma non del tutto. O comunque, se il cambiamento è tanto radicale, almeno mostralo! Non ho letto il primo libro e il secondo, ma me li sono fatti raccontare da Sara. Stessa linea del terzo. E allora ho chiuso con la Troisi, mi ha proprio delusa. I concetti c’erano, doveva esprimerli meglio. Con le Guerre ha fallito in tutto e per tutto.

#119 Comment By DelemnO On 28 agosto 2008 @ 20:39

Guarda, io avevo letto i primi 3 delle cronache, e all’uscita di questo mi sono detta “magari è migliorata, magari è più originale..”. Sè, quando mai. Ha usato il Postulato Troisi: l’eroina più è giovane più è gnocca, anzi gnokka, e meglio sa combattere, c’è sempre l’amico che le sbava dietro, il maestro a cui lei sbava dietro ma che non ne vuole sapere…letto questo, non ho proseguito con la trilogia.

#120 Comment By mariateresa On 28 agosto 2008 @ 22:15

Si ma a parte questo, credo che la Troisi sia abbastanza intelligente per capire da se che le donne guerriere hanno dei limiti. Possono essere anche magre, come lo sono Nihal e Dubhe, o agili quanto vogliono…ma per usare armi ci vuole destrezza e forza. Una donna, formosa o snella, ha sempre lo scheletro più fragile e i muscoli meno sviluppati di un uomo. Vi saranno dunque armi, specie per delle minute come Nihal e Dubhe, che difficilmente potranno usare. Se mi dici che Nihal è più robusta, posso anche crederci che con tanto allenamento arrivi ad usare una spada pesante come può essere una di cristallo nero, ma se mi dici che è esile come un giunco allora non ci siamo proprio. Al massimo, e questo vale pure per Dubhe, le guerriere troisiane potrebbero maneggiare pugnali, fruste, falci(ma anche lì ci vuole destrezza), spade ad una mano o ad una mano e mezza, ma mai spade a due mani o archi. A questo ci arriva anche uno che non si è documentato, figuriamoci una donna laureata in fisica astronomica.

#121 Comment By Maurizio On 29 agosto 2008 @ 10:39

Anche se il commento della gamberona puo’ per certi versi essere eccessivo (nei modi, non certo nei contenuti che trovo correttissimi), non posso che trovarmi d’accordo con chi dice che ci troviamo di fronte ad un lavoro mediocre e privo di originalita’…
Almeno per un lettore smaliziato come me, con una cultura fantasy almeno ventennale, che e’ andato ben oltre i classici…

#122 Comment By The Gwen On 29 agosto 2008 @ 17:49

Splendida recensione, adoro la cattiveria quando è usata a buon fine XD Di Licia ho letto solo la prima parte del primo libro delle ‘Guerre’… non mi ha lasciato molto, ma devo ammettere che è stata una lettura molto superficiale.

Ps. Per ‘quelli che: per poter giudicare devi aver scritto un libro anche tu’, vorrei ricordare che, a voler essere veramente pignoli, allora anche quelli che difendono la Troisi a spada tratta dovrebbero poter vantare un romanzo all’attivo… Sembra opinione comune che per dire che una fa schifo bisogna essere laureati mentre per osannarla basti la quinta elementare.

#123 Comment By The Gwen On 29 agosto 2008 @ 17:52

Mi scuso per gli orridi errori di battitura nel mio precedente commento… e complimenti per il blog!

#124 Comment By mariateresa On 30 agosto 2008 @ 12:55

Se l’avvertimento di gwen era per me, rispondo subito che anche io ho scritto una trilogia fantasy di cui ho pubblicato solo il primo libro. Ma non sono qui per farmi pubblicità, quindi questo non ha tanta rilevanza. Tengo a dire che io sono la prima a ritenere arroganti coloro i quali giudicano libri e altre faccende solo perchè laureati, non c’entra nulla. Tuttavia ogni persona ha il suo campo specifico, io in quanto scrittrice posso permettermi di criticare uno scrittore, e Licia in quanto esperta di fisica astronomica dovrebbe sapere le leggi che regolano il mondo materiale.

#125 Comment By Andrea On 10 settembre 2008 @ 12:57

c’è un libro di Suskind che inizia con queste frasi “le camere da letto puzzavano…la gente puzzava…puzzavano i fiumi….puzzavano le chiese…puzzavano le piazze…il re puzzava”…ma è comunque considerato un capolavoro della letteratura…perchè bisogna insultare così i libri di altri autori…il libro comunque è “Il Profumo”

#126 Comment By gugand On 10 settembre 2008 @ 13:02

Andrea:

perchè bisogna insultare così i libri di altri autori

Perche’ bisogna parlarne bene?

#127 Comment By mariateresa On 10 settembre 2008 @ 13:29

No! Profumo no, vi prego! Tutta la città(se non sbaglio era Parigi)puzzava! Quelle descrizioni mi hanno fatto venire il volta stomaco…storia interessante, ma un po’ di decenza! Il troppo storpia!
Ricordo ancora con orrere quel brano che dovetti studiare a forza perchè la mia Antologia non ne metteva di più interessanti! Mi ha fatto odiare il mio 4 ginnasio, e a distanti di quasi 4 anni mi ricordo di quel brano con un disgusto unico!

#128 Comment By Diarista incostante On 10 settembre 2008 @ 14:56

@andrea
Non ho capito il senso del commento. A parte che secondo me “Il profumo” di Suskind è un brutto libro, ma non ho capito se la tua voleva essere un’accorata difesa della troisi, o di chi scrive di argomenti sgradevoli usando la parola puzza ad ogni piè sospinto, o qualcos’altro.

#129 Comment By Andrea On 11 settembre 2008 @ 12:38

io non dico che ne dobbiate per forza parlare bene ma non dire che fa schifo…dite solamente che non lo consigliate perchè non vi è piaciuto…
per Diarista incostante:a me i libri della Troisi piacciono molto…
mi dispiace che abbiate pareri così contrastanti con i miei perchè credo che siate tutti molto intelligenti… un’ultima domanda:voi che libri leggete?

#130 Comment By Loreley On 11 settembre 2008 @ 13:22

@Andrea

mi dispiace che abbiate pareri così contrastanti con i miei perchè credo che siate tutti molto intelligenti

Ah, quindi se qualcuno non la pensa come te è perché non si è applicato abbastanza?
Questa sì che è bella :D
(Spero di aver frainteso ciò che volevi dire)

#131 Comment By Andrea On 11 settembre 2008 @ 13:43

per Loreley
si che hai frainteso…ma perchè mi criticate anche quando vi faccio dei complimenti????

#132 Comment By Loreley On 11 settembre 2008 @ 15:07

@Andrea
Be’ non era troppo chiara la frase, anzi a dire il vero il senso mi risulta ancora nebuloso. Comunque, perché non si potrebbe dire che un libro fa “schifo”? Si vede che a Gamberetta ha provato una tale ripugnanza a leggerlo che dire “non mi è piaciuto” non avrebbe reso l’idea. Un libro può fare schifo come può fare schifo una qualsiasi opera, che sia un quadro, una scultura, ma anche una poesia ecc… Che poi io non condivido appieno questo suo giudizio estremo, ma è un suo parere. Non è che bisogna fare i politicamente corretti a tutti i costi. Se non sei d’accordo con la recensione credo abbia più senso argomentare il perché a te non faccia schifo, piuttosto che impuntarsi sull’aggettivo “schifo” (anche perché Gamberetta non ha detto solo “che schifo!”, ma ha argomentato abbastanza esaustivamente) ;)

#133 Comment By siri91 On 22 settembre 2008 @ 21:17

a me la seta degli assasini e piaciuto molto ( come tutti gli altri libri del mondo emerso )
ci sono delle incongruenze che sono notevoli e che non possono essere negate , poi si non e molto originale
pero non e solo l’argomento che definisce un libro originale ma anche come viene trattato

poi ragazzi de gustibus , io mi accontento ANCHE di libri cosi

#134 Comment By DelemnO On 23 settembre 2008 @ 17:31

SE uno lo legge con lo stesso spirito con cui si guardano film tipo “vacanze di natale sul nilo”, ossia per farsi due risati ma senza prenderli sul serio, posso capire. Ma è comunque una perdita di tempo.
Perchè accontentarsi di quello che c’è sullo scaffale, se fa schifo? piuttosto ricerco da sola qualcosa di migliore.

#135 Comment By alessandra On 4 novembre 2008 @ 19:55

EHI CARINA MA CM TI PERMETTI!!!!!!!SEI UNA NN POXO DIRLO SPERO KE TU ABBI IMMAGINATO XKè è QUELLO KE SEI TI ODIO E POI CONTARE I PIANTI!!!!!SEI UNA STRONZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!NN TI PERMETTERE MAI PIù LICIA è IL MIO IDOLO!!!!!!!!!IO TI ODIO E MO LO DICO NN ME NE FREGA NNT!!!SEI UNA ZOCCOLA!!!

#136 Comment By alessandra On 4 novembre 2008 @ 20:01

AH UN ALTRA CS,…SE TI PIACEREBBERO DAVVERO I FANTASY NN SCRIVERESTI QUESTE COSE MA APPREZZERESTI CMQ I LIBRI!!!!NN LO ADORERESTI CM ME MA ALMENO SARESTI PIù EDUCATA MA DATO KE SEI UNA T QUESTA CS NN TI è PASSATA NEANKE X LA MENTE!!!!!!

#137 Comment By Alessia On 4 novembre 2008 @ 20:08

BRAVA ALESSANDRA SEI UN MITO!!!!!!!!!!! E TU CARA LA MIA BELLA PUTTANELLA, MODERA I TERMINI KE QUI SI PARLA DI LICIA TROISI ,NN SI PUò SPARLARE DI LEI.

#138 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 4 novembre 2008 @ 20:25

COME OSSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIII???????????? BRUTTA SCLERATA, PERVERTITA CRONICA, PIMPINOIDE, CAZZONA, M***A VIVENTE E CHI NE HA + NE METTA!!!!!!!!!!!!! IL MONDO EMERSO E’ L’UNICO LIBRO SU CUI NON SI PUò SCRIVERE MALE!!!!!!!!!!!!1 MA TE, CHE GIUDICHI UN LIBRO COSì BELLU IN QUESTO MODO, SAPRESTI SCRIVERE UNA COSA SIMILE???? SEI UNA DEFICETE, ECCO. E POI UN LIBRO COSì DOVE LO TROVI CAZZONA DEI MIE STIVALI????????? SEMPRE hARRY POTTER A LEGGERE TE, VERO???????? MA SISI, VA’A MANGIARE I GAMBERI CHE è MEGLIO E VEDI DI NON OSARE PARLARE MALE DEL MIO IDOLO HAI CAPITO?????????? SE NO VENGO Lì E TI LINCIO!!!!!!!!!!!!! LA SIGNORA OSCURA ARRIVA IN QUALUNQUE PUNTO DEL MONDO E UCCCCCCCIIIIIIIIIIIIIIIDDDDDDDDDDDDDEEEEEEE!!!!!!!!!!!!

#139 Comment By Rotolina On 4 novembre 2008 @ 21:10

Non so perché, ma ho come l’impressione che i commenti qua sopra avranno lo stesso IP…

Battute a parte, questo è l’unico libro che ho letto della Troisi, perché me l’hanno regalato.
Premetto che sono una lettrice accanita. Leggo davvero qualunque cosa, da Chuck Palahniuk a Harry Potter, quindi è difficile trovare qualcosa che non mi piace.
Aggiungo che anche se un libro no mi piace, lo finisco, perché voglio sapere il finale.

Questo l’ho finito, in poco tempo tra l’altro è scorrevole e veloce da leggere (tra l’altro le 500 pagine di cui è composto sono false, visto che è scritto talmente grosso che starebbe in 200… sarà che sono abituata al risparmio degl Urania)

Però una volta finito NON ho avuto nessun desiderio di comprare il seguito. Non l’ho neppure cercato su Emule (tra l’altro garzie Gamberetta, mi hai aperto un nuovo mondo di libri! Libri che non trovavo, o che non ero sicura di comprare…)
Questo perchè la storia era di un banale, ma così banale, che di pegio non si può… Sapevo già dall’inizio cosa avrebbe fatto la protagonista. Diamine, a volte mi immaginavo perfino qualcosa di meglio!

E se IO, che non sono altro che una lettrice, mentre leggo il romanzo penso a come poterbbe proseguire, e mi vengono in mente scene migliori… Bhe, forse è meglio che la Troisi trni a leggere, invece che scrivere…

#140 Comment By Sandy85 On 5 novembre 2008 @ 16:55

@ alessandra: Che sfiga abbiamo avuto a leggere solo questo, eh?
Direi che tu dovresti leggere qualcosa di meno impegnativo della Troisi, magari un bel libro di grammatica, forse riusciresti a distinguere i vari tempi verbali.
Comunque io leggo Harry Potter e ne scrivo anche, vado fiera di questa cosa perché così posso far volare la fantasia, cosa che non provo quando sento nominare la Troisi e i suoi libri. (Per la cronaca, Gamberetta ha detto più volte che non ha letto/non le piace neanche Harry Potter, quindi è inutile che ti scaldi tanto)
La Troisi non è l’unica “autrice” fantasy, visto che ce ne sono molti di più che scrivono meglio di lei, ma tu puoi continuare a trastullarti in ciò che scrive e non leggere nulla di meglio o di peggio (sì, c’è anche roba peggio della Troisi, lo devo ammettere), magari prova a leggerti anche qualche autore non fantasy, vedrai che ti si aprirà un mondo tutto nuovo… potresti iniziare con Geronimo Stilton, che ne dici?

#141 Comment By Polymetis On 5 novembre 2008 @ 21:50

LA SIGNORA OSCURA ARRIVA IN QUALUNQUE PUNTO DEL MONDO E UCCCCCCCIIIIIIIIIIIIIIIDDDDDDDDDDDDDEEEEEEE!!!!!!!!!!!!

Ecco come vengono spesi i soldi del ministero della difesa e degli interni. Nell\’addestramento di super agenti segreti avvezzi alle letture della troisi e talmente incapaci di esprimersi in italiano in modo tale da non poter mai tradire il loro paese…perchè in fondo, chi cavolo capirebbe quello che dicono?

#142 Comment By erica On 23 novembre 2008 @ 01:35

Gamberetta guarda, non so quanti anni hai ma dovresti davvero imparare a frenare la lingua…libera di esprimere la tua opinione sui libri, ma non puoi permetterti di giudicare i commenti degli altri. i gusti sono gusti! a me tutti i 6 libri della troisi sono piaciuti moltissimo…e` 1 brava scrittrice, sono coinvolgenti e mi e` capitato (cm a tanti altri mi pare) di continuare a leggerli x tutta la notte…non credo che tu abbia mai scritto un libro (o un qualsiasi racconto non pubblicato), ma se l’hai fatto sarei curiosa di leggerlo e lasciarti io qualche critica…se invece non 6 mai andata oltre i temi scolastici, allora ti consiglio di provarci e farti un esame di coscienza!

#143 Comment By Clio On 23 novembre 2008 @ 11:47

Giusto, bisogna aver scritto un libro per poterne giudicare uno, non fa una piega ^_^

#144 Comment By leia87 On 24 novembre 2008 @ 00:25

ma che stronzata!Come se per criticare un film uno dovesse per forza aver fatto il regista, o se per capire se una pizza sia buona o meno uno dovesse necessariamente essere un pizzaiolo!!!
Non sono delle grandi metafore,ma spero che la stupidità del concetto “bisogna essere in grado di far qualcosa per giudicarla” risulti chiaro!
Rispettare l’impegno è una cosa, ma se un regista si fa il mazzo e gira alla fine un film di merda rimane un film di merda!

#145 Comment By leia87 On 24 novembre 2008 @ 00:27

susate, (la stupidità) risulti chiara!

#146 Comment By Grifen On 20 marzo 2009 @ 16:40

Ciao Gamberetta, recensione intelligente e caustica come serve se si parla di Fantasy!

C’è solo una cosa su cui non sono d’accordo con te… per me la Troisi uno stile di scrittura NON LO POSSIEDE PROPRIO! Altro che scorrevole, trovo che sia l’equivalente di un apprendista macellaio che deve fare a pezzi una vacca con un martello (perché? Perché l’insegnante avrà perso i coltelli, sennò pensava che l’allievo è tanto scemo che si fa male da solo, e che ne so io! :D:D:D). E dato che “la setta” è l’unico suo libro che ho letto, se questo doveva essere “un miglioramento”, non mi sogno neppure di dare uno scorcio ai precedenti per rischio di nausea!
Per spiegarti cosa intendo io per “nessun stile”: le frasi dei romanzi della Troisi letteralmente sono “a pezzi”, sono frasi spaccate da punti e poi incollate alla buona per formare cose che dovrebbero essere chiamati “periodi”. Per me la Troisi difetta del fatto che segue alla lettera la (fasulla, per esperienza) indicazione che danno alle scuole secondo cui “i periodi brevi vanno per descrivere cose d’azione, periodi lunghi per cose riflessive”. Sciocchezze: le scene si descrivono in base a quanto articoli la narrazione della scena (neppure la descrizione: la NARRAZIONE!), e non di certo in base al numero di parole o dei punti. Sennò la scena di perfezione artistica assoluta d’azione sarebbe “viene ucciso” punto e basta: è brevissimo e dice tutto in due parole, no? Meglio di così! :D (Ma di certo sarebbe l’applicazione pratica del concetto di “Lingua” del “Grande Fratello” di Orwell…)
Perciò dire che la Troisi ha “stile scorrevole” per me è proprio è una esagerazione!!!

Volendo proprio trovare un punto positivo ne “la setta degli assassini”: la vicenda in fondo in fondo non è “malvagia”, lo riconosco (volendo si trovano storie con spunti di base più ridicoli in giro), ma a me non ha creato nessuna voglia ne curiosità di vedere il resto. Diciamo che sono rimasto con un “a bé… buona fortuna a te, vai dove vuoi, anche alle Bahamas…”.
Anzi, mi è rimasto un desiderio: rivoglio i soldi spesi per il libro.

#147 Comment By Gamberetta On 20 marzo 2009 @ 22:23

@Grifen. Lo stile della Troisi è scorrevole. Ed è giusto usare frasi brevi, qualunque sia l’ambito (parlando di narrativa di genere). Certo, è altrettanto giusto variare il ritmo, per non far assumere alla narrazione l’aspetto di una cantilena, ma in generale una frase corta e senza subordinate funziona meglio di una lunga e complessa.
“viene ucciso” non va bene perché è passivo e manca il soggetto esplicito.

#148 Comment By Grifen On 21 marzo 2009 @ 00:02

Lo stile della Troisi è scorrevole. Ed è giusto usare frasi brevi, qualunque sia l’ambito (parlando di narrativa di genere).

Una cosa è “essere coincisi”, un’altra è essere sbrigativi. Dal mio punto di vista, la Troisi sincopa e zoppica troppo: ti sbatte in faccia una idea, nuda e cruda, non la culla, non la completa, e subito ti sbatte in faccia altro. Non c’è realmente poesia in quello che scrive, anzi, ho letto manuali di giochi per 8bit scritti con più poesia di questi romanzi.
Questo specialmente nelle scene d’azione, dove il tutto si sussegue ma è descritto tutto in un modo che ho trovato sciablo. Perchè è questo che ho provato leggendo il testo de “la setta”: che mi sbattesse in faccia proprio le idee di cosa succedeva ma non ci si fermasse a contemplarla, sembrava esserci fretta, la fretta di mostrare, apparire, di far vedere altro ancora più, senza realmente lasciarmi il “tempo narrativo” necessario per assaporare l’emozione della scena; invece no, abbozza appena ad un’emozione e subito la scalcia via con un’altra bozza. A volte non seguivo con chiarezza le scene d’azione più complesse. Sono cose che per me rovinano il piacere della lettura.
Vedi, per me non è solo una questione di “frase lunga e frase corta”, ma della consapevolezza di come li si impiega. Si possono dire parecchie cose anche con una sola parola, ma dev’essere meditata. C’è invece il difetto dei principianti in questo romanzo: quello di mettere la forza nell’apparenza, della moda, del perchè “sembra tosta”, ha il modo di fare degli slogan, senza riflettere se e come quella parola “ha veramente il senso che serve”. Sono parole che impattano solo di suono, ma che non riescono a penetrare nel mio immaginario, non lo coinvolgono.
Puoi essere semplice e diretto nello scrivere ma allo stesso tempo saper usare in modo intelligente le parole comuni, che non cerca aulicismi ma sa usarle efficacemente dicendo più di quanto si penserebbe. Questo è uno stile “semplice”. Ma questo per me manca in questi romanzi. Casomai lo si può definire uno stile “povero”: povero di studio, di attenzione, di lavoro artistico.

Alla fin fine immagino che siano gusti, si vede che i miei sono davvero difficili :). Forse ti piacerà quel modo di comporre i testi, ma io lo trovo orribile e sciatto. Ho dei conoscenti che, nonostante altri difetti più pesanti, scrivono testi con maggior padronanza nell’espressività del testo. Resto dell’idea che la Troisi in realtà non abbia la minima idea di dove consista il senso dell’arte nella scrittura (anche se i dubbi che hai già tu esposto altrove se questi romanzi siano stati pubblicati per “merito” dicono tutto…)
Ma forse quello che chiedo in un testo per gli autori fantasy italiani in realtà è… fantascienza? :D

#149 Comment By Dulciamara On 4 aprile 2009 @ 01:47

Premettendo che non ho letto tutta la tua recensione, ma capendo a grandi linee qual è il tuo parere… ti suggerisco di impiegare il tuo tempo scrivendo un libro, visto che ti reputi tanto informata.
Magari sarà anche più utile e interessante!

Con sincerità,
una ragazza che non trova la Troisi un genio, ma non si perde in simili chiacchiere per invidia.

#150 Comment By Eclipse Keeper On 3 maggio 2009 @ 14:48

Sebbene sia solito seguire il tuo blog con costanza non ho mai lasciato un commento. Questa sarà la prima volta. Per prima cosa è giusto elogiare l’impegno che metti nelle recensioni di ogni libro, fatto molto raro nei tempi moderni, trovo, in secondo luogo, decisamente brillante l’idea della Barca dei Gamberi. Il metodo diretto che utilizzi nel recensire è piacevole, anche se a volte decisamente crudele, ma non posso che essere d’accordo in questa scelta stilistica e morale.
Tornando IT (come si suol dire). Una pecca che non vedo segnalata in questo secondo libro della beneamata Licia Colò Troisi è il poco riguardo per una scrittura corretta in lingua italiana. Non ritengo di essere un magister di letteratura o un professore dell’Accademia della Crusca ad ogni modo non ho nemmeno la pretesa di scrivere libri in modo volgare (per chi non sapesse il vero significato di volgare vada qui).
Comunque non mi meraviglio che sia piaciuto tanto, difatti leggendo i “commenti” lasciati dai fans (tra virgolette perché, nella realtà, non usano la mens come sarebbe d’uopo ai commentatori) sono inorridito sentendomi circondato da lacune paurose. Un esempio cristallino di uso improprio dei commenti è (tralascio le parti in cui si dice “ke Licia/Lucia è ultra bellissima”)

[...]se non ci sarebbe ti inventeressi[...]

In ultimo rispondendo ad una tua domanda:
ritengo plausibile che leggere i romanzi di autorucoli da strapazzo provochi gli stessi danni di un “crogiolo di frecce” (citazione di un’altra autrice brillante in materia) alle sfortunate menti.

@Dulciamara:
Ogni discorso ha come necessità intrinseca di essere ponderato. Tu, dici a Gamberetta, che dovrebbe smettere di essere invidiosa. Tale fatto è forse in parte vero ma per la maggior parte delle sentenze mi pare di cogliere un senso di frustrazione piuttosto che, la sopracitata, invidia.
In più si deduce dalle tue affermazioni che non ti sei minimamente documentata sull’autrice delle recensioni. Ma a questo si rimedia con solerzia (da parte tua).
Un esempio:
Poniamo che tu possegga una determinata passione per un determinato tipo d’arte. Affinché sia vera la frase precedente dovrai, tramite l’esperienza, aver sviluppato un determinato senso critico (ricordo che la vera etimologia è questa) riguardante tale arte.
I Blog, esistono poiché il loro scopo (“scopo” non “prospettiva”) primario è quello di poter mostrare le proprie passioni agli altri. Questo è un blog in cui si parla di fantasy (qualcuno mi corregga se sbaglio) quindi ritengo che sia più che giusto, nonché utile, che Gamberetta abbia la possibilità di eseguire recensioni, condivisibili o meno.

#151 Comment By Vincent Law On 19 luglio 2009 @ 13:31

Eclipse Keeper ha scritto:
“[...] non usano la mens come sarebbe d’uopo ai commentatori [...]”
E io che pensavo che i tachioni fossero una balla inventata da qualche fisico fuori di testa… O sei sbucato dal triangolo delle Bermuda? :D

Questo è un po’ un necropost, ma dovete capirmi, la mia sorellina ululava perchè io dicevo che la Trosi è cacca, dovevo farle aprire gli occhi. Ora sta leggendo Eldest (sigh).

#152 Comment By Elys On 17 agosto 2009 @ 12:32

Ahaha grande idea mettere la copertina dell’edizione economica!

Pescato in rete (IBS o giù di lì…): “Licia Trosi è la regina del fantasy ha fattodei libri magnifici , le cronache del mondo emerso lo lett in otto giorni , e mi ha coinvolto completamente , una storia bellissima , e anche le guerre del mondo emerso, e i dannati di malva, sono bellissimi , e la ragazza drago non è da meno , ho letto tutti i libri della troisi , e tutti quelli che criticano i suoi libri, vuol dire che non sanno leggere e non capiscono niente.”

Eh.

Facciamo un conto dei nomi di corpi celesti ab-usati da Sora T. finora? Dai…!

#153 Comment By Lalla\Dubhe On 29 agosto 2009 @ 21:13

Lalla:
Io penso che questo sia il romanzo più bello di Licia Troisi, Dubhe è fantastica ed è molto meglio di Nihal.
Questa recensione è stupida, perchè prende in giro la Troisi e Dubhe, vorrei vedere se questa critica di fantasy fosse al posto della piccola Dubhe di soli otto anni che uccide un suo amico non si metesse a piangere, oppure quando è in guerra con il soldato, quando il suo amato muore, o peggio ancora quando non ne può più della bestia che la divora e del dolore che le provoca la setta! non ditemi che voi non vi mettereste a piangere a otto anni per un omicidio!
comunque per me questo era un romanzo bellissimo, io che ho letto migliaia di fantasy, dei quali alcuni si che erano delle stupidaggini, vorrei dire che questo era il più originale che non è sempre la stessa storia di tutti gli altri… va bene avrà anche fatto degli errori, ma io lo consiglierei lo stesso questo romanzo!copiando ogni singola parola senza cvambiare una virgola!
Anche io come altri vorrei che ne facessero un film identico al libro.
Io mi sono imedesimata molto nella protagonista, e posso dire che l’adoro.

#154 Comment By Landar On 30 agosto 2009 @ 01:22

@ Lalla\Dubhe: salve io sono sempre all’affannosa ricerca di buoni romanzi fantasy. Data la tua immane esperienza:

io che ho letto migliaia di fantasy , dei quali alcuni si che erano delle stupidaggini, vorrei dire che questo era il più originale che non è sempre la stessa storia di tutti gli altri… va bene avrà anche fatto degli errori, ma io lo consiglierei lo stesso questo romanzo!copiando ogni singola parola senza cvambiare una virgola!

vorrei chiederti un grandissimo favore: potresti passarmi un pò di titoli di romanzi fantasy scritti bene (solamente qualche decina, perchè non ho molto tempo da dedicare alla lettura, un paio di centinaia al massimo). L’ importante è che siano quasi allo stesso livello di quelli scritti da Licia Troisi (lo so, non esistono scrittori paragonabili a lei, la Troisi assurge a vette elevatissime).

@Gamberetta: scusa l’off topic ma converrai con me che questo tema, aperto da Lalla, dovrebbe essere ampliato. Se esistessero altri romanzi della stessa qualità de ” La Setta degli Assassini “, vorrei individuarli.

#155 Comment By Gianluca On 30 agosto 2009 @ 10:39

sasuke
mitico supremo!! Anke se nn al livello di eragon ma di certo è migliore del signore degli anelli e della leggenda di earthsea
Voto: 5 / 5

Perché? Perché?
Come fa ad esistere gente così? sigh.. sigh..
Emo? Bimbiminkia? TroisiFan? Perché? MIGLIORE DEL SIGNORE DEGLI ANELLI!!!!! Ok, può non essere piaciuto a tutti, ma come si fa a dire che la Troisi è meglio di Tolkien? CEREBROLESI!

#156 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:14

Lalla:
Ciao, forse avete letto il mio commento di ieri sera o forse no… non importa, importa invece che secondo me questa “critica gamberetta” voglia a tutti i costi offendere qualcuno, se non dice che un libro fa schifo non è contenta, poi non mi sembra giusto mettere stupide foto che la offendono, molti srittori paragonano un personaggio che corre a un animale… poi fa pubblicità ad altri stupidi libri, che sicuramente (tanto per far soldi) ha detto che erano bellissimi! non è colpa della Troisi, se ci sono degli errori nel suo libro, o meglio lei ha il 5% della colpa, la casa editrice ha il 95% della colpa perchèdevono correggere gli errori! tutti commettono errori scrivendo, un giorno ho letto ub libro con errori pazzeschi! secondo me questa criticona si è fissata sulla Troisi tanto per… poi uno un drago se lo immagina come vuole, sono grandi, piccoli, medi ecc… non è una colpa dire che è alto come un cavallo!!! io penso anche che la sua sia tutta invidia, perchè lei neanche è capace di scrivere una pagina senza una critica negativa e dispregiativa, figuriamoci un fantasy! io prima leggevo fantasi tutti anglosassoni, ma da quando ho letto la Troisi ho detto: almeno c’è un italiano che sa scrivere bene quanto i britannici! poi è anche una donna! e mi piace la sua idea della protagonista femmina!!! sono sempre maschi… quindi IO DICO CHE LA TROISI E’ BRAVISSIMA E GUAI A CHI LO NEGA, E’ CHIARO?????!!!!

#157 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:29

In risposta per Landar:
il mio genere preferito è il fantasy, quindi mio caro sei fortunato! ti posso dare dei titoli che secondo me non sono per niente male, fammi sapere se ti sono piaciuti, ok?
Blart, Blartt II, Blart III, Le foreste del silenzio, il lago delle Nebbie, la città dei topi, il deserto delle sabbie mobili, la montagna del terrore, il labirinto della bestia, la valle degli incantaesimi, la città delle sette pietre, la caverna della Paura, L’isola dell’illusione e le terre dell’ombra, spero che ti piacciano questi libri!

#158 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:37

Una domanda per te Landar,

@Gamberetta: scusa l’off topic ma converrai con me che questo tema, aperto da Lalla, dovrebbe essere ampliato. Se esistessero altri romanzi della stessa qualità de ” La Setta degli Assassini “, vorrei individuarli.

tu sei Gamberetta? quale tema vorresti che fosse ampliato? ti prego rispondimi il prima possibile!
che diamine è l’off topic????? (perdona la mia ignoranza…)

#159 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:48

@Landar: che cos’è l’off topic? quale argomento vorresti ampliare?

@Gamberetta: Io difenderò Licia Troisi a qualunque costo! vorrei che tu ti facessi vedere perchè vorrei chiederti delle cose, quindi rispondimi adesso!!! vuoi avere un conversazione con me, Lalla su Licia Troisi e i suoi libri?
(se rispondi di no, lo prenderò come un atto di codardia… posso essere anch’io acida come te…)

#160 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:57

Ammiro Landar per ciò che ha detto sulla Troisi:
“L’ importante è che siano quasi allo stesso livello di quelli scritti da Licia Troisi (lo so, non esistono scrittori paragonabili a lei, la Troisi assurge a vette elevatissime). ”

PS: sono d’accordo, vorrei che il mio argomento fosse ampliato, quindi Gamberetta, converrai che sia giusto ripondermi! e rispondere a Landar!

#161 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:59

Qui è Lalla che vi parla, quindi ascoltate tutti… vorrei parlare con qualcuno che pensa che “La setta degli Assassini” sia il libro più bello in assoluto!!!

#162 Comment By DelemnO On 30 agosto 2009 @ 14:34

Qui è Lalla che vi parla, quindi ascoltate tutti… vorrei parlare con qualcuno che pensa che “La setta degli Assassini” sia il libro più bello in assoluto!!!

Preparati a una lunga attesa.

#163 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 14:50

chi sei tu per dirmi questo? non ti piace la Troisi? e se non ti piace lei, che è il tuo scrittore preferito?

#164 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 14:54

per favore DelemnO, potresti gentilmente rispondermi?
Lalla:-) ah, scusa, posso farti una domanda?… sai che cos’è l’off topic? (perdona la mia ignoranza!)

#165 Comment By Dr Jack On 30 agosto 2009 @ 16:20

Ciao Lalla, probabilmente la gente non ti sta ancora rispondendo perché non ti ha ancora letto.
Ti consiglio aspettare qualche giorno prima di insistere :). Di solito si fa così qua sul web.
Off topic vuol dire: argomento che non centra con la discussione.

… a me Licia non piace per niente… ma non posso lamentarmi con te, quando ero un teenager mi piacevano libri che oggi non leggerei mai.

Se ti piace il fantasy io ti consiglio di leggere anche altri libri oltre alla troisi.
Qua e su http://www.anobii.net puoi torvare vari consigli.
Ciao.

#166 Comment By Gamberetta On 30 agosto 2009 @ 16:27

@Lalla\Dubhe. Innanzi tutto: non ti spacciare per due persone diverse per dialogare con te stessa, dato che io in quanto amministratrice del blog me ne accorgo (vedi screenshot allegato).

Ho inoltre spostato nella Fogna dei Commenti, anche altri tuoi commenti che erano off topic, ovvero non avevano niente a che fare con il romanzo della Troisi o la recensione.

Venendo a noi:

vuoi avere un conversazione con me, Lalla su Licia Troisi e i suoi libri?
(se rispondi di no, lo prenderò come un atto di codardia… posso essere anch’io acida come te…)

Onestamente ho già discusso abbastanza i romanzi della Troisi e sono stufa dell’argomento. Se tali romanzi ti piacciono, be’, buon per te. Tutto di guadagnato.

#167 Comment By Merphit Kydillis On 30 agosto 2009 @ 16:42

@Fantasyfan:
Sul fatto che Licia non ti piaccia concordo, e si capisce che non sopporti i Troisi’s fan… tuttavia non hai il diritto di dire “Tizio stai zitto” o “Caio non puoi parlare”. Questo è un blog “neutrale” nonostante la webmaster è pregiudizievole verso alcuni argomenti… ma questo in senso ironico. Inoltre, qui chiunque ha il diritto di postare i suoi messaggi, almeno che Gamberetta (la creatice del blog) non intenda bloccare l’IP del mittente e cancellare i commenti. Anche se Gamberi Fantasy odia il Mondo Emerso, non significa che è favore dei troll >.>

@Lalla\Dubhe:

1) Off Topic s’intende “fuori luogo”. Ovvero dire una cosa che non c’entra niente con l’argomento principale.

2) Se nessuno ti risponde ci sono due motivi. O hanno da fare (ognuno, nel suo piccolo, ha una vita privata), oppure ti stanno ignorando <.<

3) Capisco che tu difenda Licia e i suoi scritti fino alla morte. Ma per quanto possa essere commovente il tuo gesto a nessuno gliene può fregar di meno, specie in un blog in cui si criticano i suoi romanzi.

4) Se vuoi parlare con Gamberetta ti consiglio ti moderare la “liciosità” dei tuoi commenti e astenerti alle provocazioni da quattro soldi. Forse così verrai ascoltata…

5) Non sopporti che qualcuno parla male dei tuoi miti? Mi spiace per te ma, tornando al punto 3, la gente se ne frega. Puoi commentare quanto vuoi su questo blog o intervenire su Wikipedia con contenuti non neutrali riguardo Licia Troisi e il Mondo Emerso.
Ma il mondo non cambierà. Ci sarà sempre qualcuno che non sarà d’accordo con te, sempre qualcuno a controbattere le tue tesi, a scuotere la testa davanti alle tue parole, a fare il muro alle tue proteste… questo perché ha le sue di idee e tesi, che potrebbero essere in armonia o in contrasto con le tue. Oppure, semplicemente, non è interessata.
Gamberetta (e non solo lei) ha esposto nelle sue recensioni riguardo i romanzi di Licia Troisi le motivazioni per cui l’autrice non le va giù. Ma riconoscerai che tale motivazioni sono fondate da quelli che si considerano errori, strafalcioni, ipocrisia e desiderio d’intascare più soldi da parte della Mondadori, fortuna e via dicendo. Non come le fan di Twilight che starnazzano “Twilight è bllixximo xké gnégnégné, Gambetta è scma xké gnégnégné, Edward è gnokko xké trp gnokko!”

6) Ultimo, ma non meno importante… i miei autori preferiti sono Koji Suzuki, Lovecraft, Stephen King, Valerio Evangelisti e Alan D. Altieri. Non disdegno il fantasy, ma quello nostrano mi è particolarmente indigesto (e pure caro).

#168 Comment By Merphit Kydillis On 30 agosto 2009 @ 16:50

… Okay, ho commentato per nulla, Gamberetta mi ha preceduto per uno scarto di quindici minuti ^_^”

#169 Comment By Bookfan On 30 agosto 2009 @ 17:30

la troisi è bravina, è vero, quel caso sulla finestrella è sospetto… sul fatto che pianga ben 32 volte è da frignoni!! però è un libro carino e leggibile

#170 Comment By Drest On 31 agosto 2009 @ 14:16

Obvious troll is obvious. :|

#171 Comment By vale On 31 agosto 2009 @ 19:10

i libri della troisi sono semplicemente fantastici…troppo troppo convolgenti..e se e se nn ti è intrigato cosi tanto quanto me..non devi disprezzarlo non è giusto nei suoi cofronti…chi dice cosi è solo ignorante..non rispetta i gusti altrui..
ma andate a cagare tutti va per non dire affanculo!
muahaaaaaa

#172 Comment By Artemis On 8 settembre 2009 @ 18:48

@ Vale: Proprio non capisco come si possa mandare a quel paese Gamberetta (o chi per lei, dato che non è l’unica a pensarla così) e dire che è ignorante.
In che cosa è ignorante?
Non mi pare che pecchi in grammatica, né ha fatto errori di logica, sbugiardando un passaggio Troisiano fattibile dicendo che non è possibile.
Ignorante perché? Il libro l’ha letto. Probabilmente sa più cose della Troisi di te, non parla certo per sentito dire.
Mi pare che sia tu invece quella che non rispetta i gusti altrui, dato che mandi affanculo ed insulti senza motivo una persona che ha un’idea differente dalla tua.
Non sarebbe più intelligente dire qualcosa tipo: Gamberetta, non sono d’accordo con te. Anche se tutti quegli errori effettivamente ci sono, penso che abbia cercato il pelo nell’uovo, perché questo romanzo, lungi dall’essere noioso come l’hai definito, è godibilissimo comunque.
Personalmente non sarei d’accordo con questo pensiero, ma di certo nessuno qui ti considererebbe una ragazzina che non conosce il significato delle parole che dice (dato che “ignorante” è utilizzato a sproposito) e superficiale per il tuo commento, come invece accade ora.
A proposito, non mi metto a correggere dal punto di vista grammaticale quello che hai scritto solo perché sarebbe una cosa davvero antipatica da parte mia.


Ecco, ci sono ricascata. Ho risposto ad un troll.
P.S. Splendida e condivisibile recensione, Chiara. è un peccato che via via che passa il tempo si infiacchisca un po’ il tono con cui ci si rivolge ai “capolavori” troisiani, ma sai come si dice dalle mie parti? A sciacquai sa conca a su burriccu si perdiri tempusu e saponi. A lavare la testa all’asino si perde tempo e sapone. Quindi alla fine è meglio così.

#173 Comment By lisse On 27 ottobre 2009 @ 10:59

forse sono appena appena OT, ma volevo segnalre una recensione del prossimo volume della Troisi, che parla anche di questo libro e di Nihal.
Si trova qui: La figlia del sangue
Mi hanna colpito due cose: la prima, è la solita storia “la Troisi è migliorata con la seconda trilogia”; io ho letto solo La setta degli assassini e le due guerriere; dopo la setta ho pensato che in fondo qualcosa di buono c’era, e ho continuato. Ma dopo le due guerriere ho smesso, e mi sono dovuta ricredere. Se questo è migliorare, allora non oso pensare cosa ci sia scritto nella prima trilogia.

La seconda cosa che mi ha colpito, è che nella recensione di La figlia del sangue, viene considerato un elemento originale la presenza di elfi malvagi che vogliono sterminare il resto degli esseri viventi.
Pur non disprezzando l’opera della Troisi quanto Gamberetta, la trovo anche io abbastanza scontata e banale; adesso sentire in una recensione che ci sono elementi originali, e scoprire che tali elementi sono gli elfi cattivi, mi lascia perplessa e mi piacerebbe sapere l’opinione di Gamberetta e dei frequentatori del blog.

#174 Comment By Ste On 27 ottobre 2009 @ 13:41

WOW Che novita assoluta nel mondo fantasy! Gli elfi cattivi… magari vivono sottoterra e si chiamano Drow.. ops mi sono confuso con le razze di D&D.
Ho un’idea per una novità assoluta… però non rubatemela: nani che bevono birra e odiano gli elfi!

#175 Comment By Clio On 27 ottobre 2009 @ 14:50

Elfi cattivi? Fyko!!! E magari sono una società matriarcale che adore per nessuna buona ragione un ragnazzo assatanato!

Ma sono l’unica che durante il film “Hellboy, the golden army” faceva un tifo sfegatato per Nuada? Leggerò il libro della Troisi solo se alla fine vincono gli elfi cattivi. Alas, so che non è possibile…

#176 Comment By Maudh On 27 ottobre 2009 @ 17:22

No, devono esserci le fatine dei denti che massacrano di botte gli elfi e pure i mezzi (sempre quelle di hellboy)xD
Scherzi a parte, credo che sarà un degno successore di Adhara. Quindi probabilmente il più brutto fantasy in circolazione (Adhara batteva a occhi chiusi la Troisi precedente e la Strazzulla).

#177 Comment By Merphit Kydillis On 27 ottobre 2009 @ 18:56

Uhm… ‘sta storia degli elfi non mi è nuova…
Mi ricordo una cosa ne Le Due Guerriere: si diceva che gli Elfi erano gli abitanti antichi del Mondo Emerso, ma dovettero emigrare a ovest per la comparsa di umani e compagnia. Sennar, sempre nel romanzo in questione, narra i “rapporti di vicinato” che ha avuto quando ha lasciato il Mondo Emerso con Nihal. Rapporti non dei più socievoli, visto che, seppur indirettamente, hanno giustiziato Nihal (una frignona in meno). Sempre in questo romanzo, mi ricordo di un incrocio tra gnomi ed elfi… Credo che nemmeno il Duca sarebbe capace di una cosa del genere O.O

Ancora una cosa: non è una novità vedere Elfi stronzi infami, basta vedere Le Cronache di Dragonlance, la prima trilogia dell’omonima saga.

#178 Comment By Flavour On 27 ottobre 2009 @ 19:27

Soltanto una precisazione: gli elfi malvagi ci sono sempre stati nella letteratura, non li hanno inventati né nella saga di Dragonlance né i creatori di D&D, ma risalgono almeno ai dokkalfar (elfi scuri) dell’Edda di Snorri del XII secolo, dove sono contrapposti agli elfi chiari o della luce.

#179 Comment By Clio On 27 ottobre 2009 @ 23:54

Nella mitlogia nordica però, che io sappia, non c’è una divisione morale degli elfi. Ci sono quelli oscuri e quelli luminosi, come nella mitologia irlandese ci sono i Tuatha de Danann e i Fomori: su quale dei due sia meno pericloso… hum, si aprono scommesse XD Vero che i Fomori spesso sono i “cattivi”, ma nemmeno quegli atri scherzano: la guerra non è tra bene e male, ma tra due aspetti del mondo. Giorno e notte, maschio e femmina, vita e morte, cielo e terra…
E’ questo che io trovo penoso: gli elfi buoni o gli elfi cattivi. E elfi pericoloso e basta? Elfi che secondo come li prendi possono farti a fettine o regalarti la Chiave di Salomone? Insomma, pesonaggi con un minimo d indipendenza dal manuale del master!

#180 Comment By Merphit Kydillis On 28 ottobre 2009 @ 12:26

Non ho detto che a Dragonlance ci sono elfi malvagi: solo che lì fanno gli stronzi gli infami.
Dopo il Cataclisma (gli dèi hanno fatto cadere su Istar una montagna infuocata, facendo sprofondare nel profondo degli oceani la città in questione e scatenando cataclismi naturali), gli elfi si autoproclamano l’ultimo baluardo della civiltà. Danno la colpa agli umani di quanto è accaduto, tanto che alla Guerra delle Lance non intendono combattere contro i draghi malvagi secondo questa filosofia:

Voi umani avete cagato fuori dal vaso di notte? Ripulitevi da soli!

Altra carognata è che quando il gruppo di eroi s’impossessano di un Globo dei Draghi gli elfi ne rivendicano la proprietà, dicendo che intendono metterlo al sicuro caso in cui gli umani si mettano a fare follie. Se volete, vi riporto un passo de I Draghi della Notte d’Inverno, ma credo sia caso di farlo nella Fogna: credo di essere OT…

#181 Comment By Clio On 29 ottobre 2009 @ 00:32

Delle Dragonlance ho letto “La guerra dei gemelli” perché me lo hanno regalato e sono ancora sconvolta (wow, i maghi buoni, quelli cattivi e quelli svizzeri! Bll!!!). Quindi non ho idea XD

#182 Pingback By Recensione L’Alchimista e Il Cavaliere dell’Armatura arrugginita | Il Blog di She Warrior On 5 maggio 2010 @ 15:34

[...] argomentando ogni sua opinione, quindi se volete leggere una recensione come si deve cliccate qui. Da parte mia quello che posso dire e che il libro è brutto e scritto male, anche se l’idea di [...]

#183 Comment By AndreaFurlan On 10 gennaio 2011 @ 19:57

Tristemente d’accordo su tutto.
La domanda mi sorge spontanea, ma ovviamente sarà sorta a tutti:
perché l’hanno pubblicata?

1) E’ figlia\parente di Qualcuno
2) CULO

Non ha senso.
Purtroppo concordo con te su ogni virgola gamberetta. Ho letto le cronache e se Nihal della Terra del Vento lo ritenevo “leggibile” a fatica, con i seguenti romanzi la Troisi ha perso quel poco di buono che aveva.
Convinto in un ovvio (almeno secondo la logica) miglioramento della suddetta “autrice” ho comprato il primo delle Guerre del mondo emerso.
Non l’avessi mai fatto. Mi sono fermato a pg. 109.
Noia, zero guerra (almeno non mostrata), cazzate su cazzate e basta sono esploso.

Rimane la domanda: come mai un’autore, invece che migliorare con il trascorrere dei romanzi, peggiora?

Se Nihal faceva schifo ma son riuscito a leggerlo, La setta faceva schifo e non son più riuscito a leggerlo…

Andrea di ilgiovanescrittore.wordpress.com

#184 Comment By IlBianConiglio On 12 gennaio 2011 @ 21:43

Non ho mai riso tanto nel leggere una recensione: il mondo emerso è passato al sistema metrico decimale alla morte del Tiranno, ma LOL!

Se il libro è davvero così pessimo (e non stento a credere che lo sia), ringrazio il cielo di non essermi spinto oltre le Cronache…
Devo però farti un appunto, Gamberetta: recensione ottima, ma manca un riassunto della trama. D’accordo che non succede niente, ma almeno due righe sulla presunta vicenda narrata ci volevano: dove entra in scena la Setta degli Assassini? Che ruolo gioca Dubhe (e io ancora mi chiedo che cosa cambi tra Dube e DubHe…) nella Gilda?

#185 Comment By Marco Albarello On 12 gennaio 2011 @ 22:59

(e io ancora mi chiedo che cosa cambi tra Dube e DubHe…)

A questo quesito già risposero gli Elio e le Storie Tese: Sonohra
Ascoltala fino in fondo e troverai la risposta, giovane padawan. U_U

#186 Comment By Cecilia On 13 gennaio 2011 @ 10:25

“non ho ancora capito cosa cambia tra Dube e Dubhe”

Svelo l’arcano dell’invasione delle “h” nei nomi troisiani.
All’inizio pensavo che la Troisi ci andasse solo matta.
Ma i nomi delle protagoniste sono nomi di stelle che derivano dall’arabo. Per questo siamo circondati da h.
Non mi soffermo sul significato di tali nomi per carità cristiana

Per i personaggi secondari o le comparse invece, su sua candida ammissione, i nomi vengono da parole a caso digitate sulla tastirera. Se le piacciono, li usa. O.o

Gli imbecilli si smazzano per trovare dei nomi, i geni ricevono l’ispirazione divina…
Bah

#187 Comment By Cecilia On 13 gennaio 2011 @ 10:32

Forse non dovrei farlo, ma leggete questo:

“A differenza del mainstream, il genere è codificato, e se vuoi romperne le regole, puoi farlo solo dopo averle assimilate. Nessuno parte dipingendo come Pollock: un onesto artista tipicamente inizia copiando dal vero, impara le tecniche, si fa il mazzo con la pittura naturalistica e solo allora, dopo aver compreso le regole, le rompe. E non le rompe perché fa figo (si spera). Le rompe perché le ha superate, le rompe perché le ha comprese e la vita è sempre gettare il cuore oltre il muro, un passetto più avanti.
Questo per dire che scrivere di genere non è quella cazzata che tutti pensano. Stare entro certi paradigmi ed essere al contempo originali, riuscire a dire qualcosa di nuovo usando stilemi che hanno migliaia di anni non è da tutti. E infatti non tutti ci riescono. E se decidi di prendere in prestito alcune regole del genere, dovresti attenertici.”

è un estratto dal blog della Troisi, post di oggi, dove recensisce negativamente XY di Sandro Veronesi.
Indipendentemente dalla recensione, non fa ridere?

#188 Comment By france On 13 gennaio 2011 @ 11:22

Quello che dice lo trovo sensato. Semmai a far ridere è il fatto che sia proprio LEI a dirlo! ^^

#189 Comment By Il Guardiano On 13 gennaio 2011 @ 12:01

@cecilia:
Il problema è proprio che lo ha scritto lei.
Da questo si può dedurre che o parla a vanvera o pensa di conoscere le regole e le infrange.
Si potrebbe dedurre che scrive così male volontariamente, non perché non sa scrivere.

#190 Comment By Cecilia On 13 gennaio 2011 @ 13:09

@Il Guardiano
Proprio così. Non è inquietante? Qualcuno dovrebbe farle presenti queste recensioni e l’intero sito. Ma non ci sarà modo perché nel suo blog non c’è un solo post sulla letteratura… forse mi azzarderò comunque.

@france
è proprio il messagio che volevo far passare. la tua mail l’ho letta e ho scritto la risposta, abbi pazienza perché per il Medioeve devo scansionare parti di libri e allegartele.

#191 Comment By france On 13 gennaio 2011 @ 14:32

Non perdere tempo… SE rispondesse, ti risponderebbe solo “mi insulta, non merita risposta”.

Ma poi, chi te lo dice che gliene freghi qualcosa di migliorarsi? Con le Cronache c’ha comprato casa ed è contenta così, almeno a leggere il suo blog. Ora il suo tempo lo spende tra lavoro (assistente di laboratorio se ho capito bene) e una bambina piccola. Pian piano sparirà, per mancanza di tempo se non altro. Ha realizzato il suo sogno di diventare una scrittrice e stop. Non ha motivazioni per migliorare ulteriormente. Vuole solo viversi la sua vita.
Perché mai dovrebbe porsi il problema “scrivo bene o scrivo male”? Non le interessa scrivere.

#192 Comment By Cecilia On 13 gennaio 2011 @ 15:09

@france
Sì, rinuncerò. Impiegherò meglio il mio tempo documentandomi per i libri miei. Però devo purtroppo distruggere la tua illusione che smetterà di scrivere. Vuole dedicarsi a un altro mondo (orrore) o ad altre cose. Tuttavia la avviso: ha impiastricciato il fantasy, non tocchi il mio “argomento di competenza” o potrei diventare pericolosa.

Piccolo OT: hai per caso letto Gens Arcana della Randall, appena uscito?

#193 Comment By france On 13 gennaio 2011 @ 16:21

No, okay, non intendevo che smettesse di scrivere. Deve pagare la macchina, da quello che ho capito leggendo sul blog.
Però di certo non è mossa da nessuna di quelle motivazioni che ti fanno dire “devo migliorarmi”.

#194 Comment By Merphit Kydillis On 14 gennaio 2011 @ 12:43

@IlBianConiglio: sono io disponibile :D

Esattamente quarant’anni dopo le vicende della prima trilogia (dopo precedenti quarant’anni di dominio del terrore del Tiranno messo fine grazie a Nihal), il Mondo Emerso si ritrova ancora nei guai: c’è un altro Tiranno™ che ha preso dominio di metà del mondo, e come se non bastasse ha come alleati la Setta degli Assassini (che ricorda la Confraternita Oscura di Elder Scroll IV: Oblivion).

C’è Dubhe, una giovane ladra in preda a crisi di coscienza e turbe mentali, che tira avanti di furtarelli finché non diventa vittima di una maledizione che la tramuta in una Bestia Assassina Posseduta™: in condizioni simili è costretta a servire la Setta perché gli assassini gli hanno promesso che gli leveranno la maledizione se li avrebbe serviti (che in realtà è una bugia, fanno finta di curarla).

Nel romanzo viene raccontato il passato di Dubhe: da piccola, durante una rissa, uccise un suo coetaneo e venne quindi cacciata via dal suo villaggio. Si ritrova a viaggiare come una vagabonda finché non finisce in un villaggio devastato da una guerra: qui un uomo incappucciato la salva da un soldato che la voleva violentare, e si scopre che questi è un assassino. Dopo le prime diffidenze, quando Dubhe viene in seguito ferita durante uno scontro l’assassino si trova a suo malgrado di prendersi cura di lei. La prende come allieva, insegnandole la furtività e l’assassinio, e con il passare degli anni Dubhe scopre di essersi innamorata di lui. Ma un assassino della Setta li scopre e vuole prendersi Dubhe: Sarnek (l’uomo che si è presa cura della protagonista) lo uccide ma rimane ferito nello scontro, e in seguito si uccide prendendo del veleno.

Mentre Dubhe si trova a servire la Confraternita Oscura Setta degli Assassini, un giovane mago s’infiltra tra i supplicanti degli assassini per scoprire delle informazioni a riguardo. Dubhe e il mago si conoscono e decidono di aiutarsi l’uno con l’altro, e alla fine questi scoprono che gli assassini vogliono riportare in vita Aster il Tiranno: anche se riescono a fuggire dal tempio, vengono scoperti e braccati dai kattivi. Grazie alla Maledizione™ Dubhe riesce ad uccidere i nemici, per poi assalire il mago (stranamente, come riesce a ferire quest’ultimo, la Maledizione™ si disattiva in automatico).

Il primo romanzo finisce che Ido, vecchio e malmesso, esorta Dubhe e il giovane mago a cercare l’aiuto di Sennar che era andato all’estremo est del Mondo Emerso, nella Terra degli Elfi.

A mio parere, mi ha fatto non solo deludere ma anche lasciarmi perplesso: sono passati ESATTAMENTE quarant’anni dalle vicende della prima trilogia, lo stesso periodo di terrore del Tiranno. Possibile che la gente non si sia attrezzata a dovere per evitare altri Monarchi Imperialisti™? E questo è uno dei tanti punti….

#195 Comment By france On 14 gennaio 2011 @ 14:56

@Merphit: sei conscio del fatto che mi hai appena fatto venire la curiosità di leggere questo libro?! La storia è fiqa! o.O
Potenzialmente ha un sacco di suspence e conflitto!

#196 Comment By Il Guardiano On 14 gennaio 2011 @ 19:57

@Merphit:
Noi dopo il duce abbiamo avuto tanti tirannini dei quali l’ultimo è il berlusca, passando per i vari craxi e andreotti. Eppure non abbiamo sviluppato nessun sistema di immunitario/di controllo.
Evidentemente il Mondo Emerso è solo un altro nome di Italia :P

#197 Comment By IlBianConiglio On 14 gennaio 2011 @ 22:19

@ Marco Albarello
Ecco da chi ha preso l’ispirazione la Troisi: dai Shohnhohrha!

@Cecilia
L’idea di usare le stelle per dare nomi ai personaggi, per quanto immotivata ai fini della trama del romanzo, è comunque bella. Poco fantasiosa, ma bella.
Riguardo al digitare parole a caso sulla tastiera… be’, dico solo che è una cosa di cui io non andrei fiero.

@Merphit Kydillis
A sentire la trama sembra un bel libro: oscuro, pieno di misteri, intrighi… Visti i precedenti e la recensione di Gamberetta, però, non credo che lo leggerò.
Ho qualche dubbio a dire il vero: da quando nel Mondo Emerso sono comparsi gli Assassini (una setta che, a leggere la trama, sembra essere molto potente e godere di particolare influenza sui politici e regnanti)? E poi: una ragazza-guerriero perseguitata da una maledizione/oscuro passato + un mago pronto a tutto per aiutarla… dove ho già sentito una storia simile?

#198 Comment By Edy On 18 gennaio 2011 @ 13:22

Ora il suo tempo lo spende tra lavoro (assistente di laboratorio se ho capito bene) e una bambina piccola. Pian piano sparirà, per mancanza di tempo se non altro

Purtroppo su questo post dice di aver iniziato il nuovo progetto off mondo emerso. Ovviamente ha terminato la prima stesura dell’ennesimo tomo della Ragazza Drago.
Non credo di poter reggere psicologicamente a simili notizie.
SIGH!
Se penso che per scrivere il racconto per il concorso steampunk di appena 8000 parole ci ho messo 3 mesi e non è nemmeno venuto bene.
Lei nello stesso tempo ti butta giù tutta una ragazza drago…e chissà che altro.
No oggi proprio non ce la posso fare, lo sconforto è TOTALE!

#199 Comment By Zave On 20 gennaio 2011 @ 09:35

ho notato una piccola svista: quando si parla di indice PpP dovrebbe essere parole per pianto e non pianti per parola.

#200 Comment By Kobal L. I. On 4 marzo 2011 @ 20:49

Sinceramente ho trovato il libro in questione poco originale, eventi e accadimenti scontati, protagonista poco credibile, trama rubata da videogiochi e avventure più o meno famose che non sto a citare.
Questo è uno di quei libri che le case editrici italiane hanno fatto in modo di costruire a tavolino “pilotando” le bozze affinché potesse vendere cavalcando l’onda del genere fantasy tornato popolare con il film (e, ahimè, non il libro, intramontabile) “Il Signore degli anelli”. Una scrittura e un procedere infantile che lo fa sembrare un libro per bambini (Harry Potter in confronto è da Nobel per la letteratura.) ed errori di battitura che non agevolano di certo la lettura, rendono sinceramente quest’opera molto poco attraente. L’impressione che tutto il libro sia stato rimaneggiato più volte non abbandona mai l’attento lettore. Ogni evento è scontato, ogni cosa già vista e letta altrove.
“La regina del fantasy” qualcuno ha avuto il coraggio di scrivere su qualche rotocalco…
Fortuna che di lettori colti e attenti ce ne sono pochi ma più di quanto si immagini, altrimenti sarebbe necessario citare M. Weiss, K. Kerr e M. Llywelyn solo per cominciare.
Di: inquietudinedikobal

#201 Comment By Cecilia On 4 aprile 2011 @ 11:16

1.

EHI CARINA MA CM TI PERMETTI!!!!!!!SEI UNA NN POXO DIRLO SPERO KE TU ABBI IMMAGINATO XKè è QUELLO KE SEI TI ODIO E POI CONTARE I PIANTI!!!!!SEI UNA STRONZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!NN TI PERMETTERE MAI PIù LICIA è IL MIO IDOLO!!!!!!!!!IO TI ODIO E MO LO DICO NN ME NE FREGA NNT!!!SEI UNA ZOCCOLA!!!

2.

AH UN ALTRA CS,…SE TI PIACEREBBERO DAVVERO I FANTASY NN SCRIVERESTI QUESTE COSE MA APPREZZERESTI CMQ I LIBRI!!!!NN LO ADORERESTI CM ME MA ALMENO SARESTI PIù EDUCATA MA DATO KE SEI UNA T QUESTA CS NN TI è PASSATA NEANKE X LA MENTE!!!!!!

3.

BRAVA ALESSANDRA SEI UN MITO!!!!!!!!!!! E TU CARA LA MIA BELLA PUTTANELLA, MODERA I TERMINI KE QUI SI PARLA DI LICIA TROISI ,NN SI PUò SPARLARE DI LEI.

4.Quattro

5.

COME OSSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIII???????????? BRUTTA SCLERATA, PERVERTITA CRONICA, PIMPINOIDE, CAZZONA, M***A VIVENTE E CHI NE HA + NE METTA!!!!!!!!!!!!! IL MONDO EMERSO E’ L’UNICO LIBRO SU CUI NON SI PUò SCRIVERE MALE!!!!!!!!!!!!1 MA TE, CHE GIUDICHI UN LIBRO COSì BELLU IN QUESTO MODO, SAPRESTI SCRIVERE UNA COSA SIMILE???? SEI UNA DEFICETE, ECCO. E POI UN LIBRO COSì DOVE LO TROVI CAZZONA DEI MIE STIVALI????????? SEMPRE hARRY POTTER A LEGGERE TE, VERO???????? MA SISI, VA’A MANGIARE I GAMBERI CHE è MEGLIO E VEDI DI NON OSARE PARLARE MALE DEL MIO IDOLO HAI CAPITO?????????? SE NO VENGO Lì E TI LINCIO!!!!!!!!!!!!! LA SIGNORA OSCURA ARRIVA IN QUALUNQUE PUNTO DEL MONDO E UCCCCCCCIIIIIIIIIIIIIIIDDDDDDDDDDDDDEEEEEEE!!!!!!!!!!!!

Solo qualche osservazione:
a. Fare il troll è facile e divertente, far funzionare il cervello richiede dei neuroni funzionanti e una cosa strana chiamata “lingua italiana”.
b. Come dimostrare a Gamberetta e al blog che l’affermazione “i fan della Troisi sono idioti” è la purà verità.
c. Niente, sono esterrefatta. Non so se ridere o piangere.
d. Fossi la Troisi mi vergognerei di gente simile.

#202 Comment By nadir On 4 ottobre 2011 @ 16:39

a me, sinceramente, questi libri sono piaciuti. dovrei essere una stupida solo perchè mi è piaciuta la stora? e se tu consideri questi libri :
-1 Noioso…
-1 …tanto da far addormentare.
-1 Dubhe è una lagna peggio di Nihal…
-1 …ed è pure una lagna stupida.
-1 Le solite situazioni inverosimili.
-1 Le solite situazioni banali.
-1 Le solite sbavature nello stile.
-1 Totale mancanza di idee.
-1 Ancora una volta un romanzo della Troisi che è fantasy per modo di dire.
-1 Più di un dialogo insulso.
-1 Struttura narrativa inutilmente complessa.
-1 Inforigurgito molesto.
-1 La Troisi non è migliorata di una virgola. …
ALLORA MI SPIEGHI PERCHèE’ TI SEI IMPEGNATA A SCRIVERE MINUZIOSAMENTE PAGINE E PAGINE DI RIASSUNTI E COMMENTI??? mi pare una cosa un po’ strana da parte di una persona che considera questi libri noiosi e stupidi…
devo per forza essere una scema perchè a te questi libri non piacciono??? fossi stata in te non mi sarei impegnata così tanto a fare un blog dove praticamente si parla solo di questi libri! TI PARE?!

#203 Comment By arnica On 4 ottobre 2011 @ 19:45

@nadir.
tralasciando il fatto che non è vero che il blog è impegnato per la maggior parte su questi libri(anzi),ma no, non è il fatto che ti piaccia il libro(ripete spesso che se uno vuole spegnere il cervello e leggere qualsiasi cosa di leggero,ha tutti i diritti di farlo)il problema,quanto che alcune persone(tra cui la casa editrice stessa,che è la cosa più grave!)la osannano come se fosse altissima letteratura. o quando si negano gli errori mostruosi.
perchè ci ha messo tanto impegno a recensire? perchè è una persona hce in linea di massima ci tiene a PROVARE quello che dice. non si è limitata a dire nihal fa schifo. ha motivato ogni sua singola idea con più e più esempi.
mi pare ben più corretto di tante imbecilli che scrivono “è blxximoooo!il libro + bllo mai letto!!!”,che evidentemente non solo non hanno idea di dove sia l’ortografia di casa,ma in special modo non hanno idea di cosa sia un libro scritto bene.

#204 Comment By Licia On 5 dicembre 2011 @ 19:21

Ehi ragazzina, quanti libri hai mai letto? Due?
E di quale portata? Infantile?
Faresti meglio a farci leggere qualcosa di tuo dato che sei tanto critica!
Qualunque sia la tua età, dimostri la stessa età di una bimbaminkia!
Se non capisci il doppio fine dei libri, l’anima che questi racchiudono, qualunque essa sia, anche in quelli fantasy, beh meglio che ti limiti a chiudere quella boccaccia, troncarti le mani e bere il biberon!

#205 Comment By Clio On 6 dicembre 2011 @ 01:44

Faresti meglio a farci leggere qualcosa di tuo dato che sei tanto critica!

I troll fanno sempre un po’ tenerezza…
Devo dire che le storie di Gamberetta sono scaricabili (basta leggere)? Devo segnalare le innumerevoli altre recensioni, negative e positive (e ben più di due)? ^_^

Sullo spirito dei libri vorrei spendere due paroline…
Se un libro vuole solo raccontare una storiella per occupare il tempo senza pensare, gli si possono perdonare certi strafalcioni. Un po’ come i primi libri di Harry Potter: nessuna pretesa, niente di male se ci sono dei buchi di trama che ci passa un braccio, sono cosine leggere.

Se però un libro vuole avere uno spirito/messaggio/sticazzi, allora mi spiace, ma DEVE essere scritto in modo decente e con una storia decente! Perché un messaggio in un libro come questo viene fuori distorto o (peggio che mai) banalizzato fino a perdere ogni possibile peso. Leggo la lotta per la libertà in Ende (Le catacombe de Mizraim): finito il racconto ho le budella annodate per l’emozione (ha cambiato qualcosa in me). Lo leggo in Licia Troisi: le solite fregnacce di tizi armati alla come capita che combattono un Tiranno alla come capita, tanta banalità, uffacheppalle, mi faccio una birra e fanculo ai popoli che lottano per la libertà.

Avere un messaggio, in un brutto libro, non è un pregio che scusa le minchiate: è un’aggravante che le ingigantisce.
Cheers

#206 Comment By MakKo On 6 dicembre 2011 @ 07:53

@ Licia

Ehi ragazzina, quanti libri hai mai letto? Due?
E di quale portata? Infantile?
Faresti meglio a farci leggere qualcosa di tuo dato che sei tanto critica!
Qualunque sia la tua età, dimostri la stessa età di una bimbaminkia!
Se non capisci il doppio fine dei libri, l’anima che questi racchiudono, qualunque essa sia, anche in quelli fantasy, beh meglio che ti limiti a chiudere quella boccaccia, troncarti le mani e bere il biberon!

Non riesco a smettere di rotolare sul pavimento!!!! E si firma pure Licia!!!! Muhahahahahah!!!!!!
Grazie per averci dato l’ennesima dimostrazione del livello intellettivo dei lettori della Troisi!!!

#207 Comment By Cercavoce On 6 dicembre 2011 @ 21:20

Se però un libro vuole avere uno spirito/messaggio/sticazzi, allora mi spiace, ma DEVE essere scritto in modo decente e con una storia decente!

Per me sarebbe meglio che fosse scritto bene in entrambi i casi, sia con che senza messaggi. Ci sono molte storie piuttosto belle rovinate dall’ignoranza a proposito delle tecniche narrative. Ed è un peccato.

Qui sto andando Ot però.

@Licia: spiegacela l’anima del romanzo, saremo lieti di ascoltarti. Il mio romanzo preferito è scritto senza tener conto delle tecniche narrative e sembra più una fiaba, ma è famoso ed è diventato un cult per la profondità e il messaggio che c’è dietro, per la bellezza in sé della storia: il Gabbiano Jonathan Livingston.
Beh, quello io l’ho apprezzato malgrado la scrittura (che presenta diversi errori) perché mi ha davvero ma davvero toccato. Spiegaci qual è il messaggio profondo presente nei libri della Troisi, e in questo in particolare. Ti ascolteremo volentieri ^_^

#208 Comment By LICIA E LA MILIORE On 6 febbraio 2012 @ 17:23

OH MA CM T XMETTI D INSULTARE I MY LIBRI PREFERITI?!?!?!?!!!!!!??? LA LICIA TROISI E LA + GRANDE AUTRICE DL MND!!!!!!!!!!!!!!!!!!!111!!!1 EPPOI KI T DA IL DIRITTO DI CRITICARE X CRITICARE 1 LIBRO CM FAI TU ALLORA FACCI 1 PO VEDERE QNT SEI BRAVA TU K SEI TT BELLIX VERO TE? E GUARDA SE SCOPRO DOVE ABITI VENGO LI E TI RIEMPO DI BOTTE XK TU ALLA LICIA NN LA INSULTI + CAVOLO!

Scusate, la tentazione di fare la deficiente era troppo forte.

#209 Comment By Mao On 6 febbraio 2012 @ 19:13

Scusate, la tentazione di fare la deficiente era troppo forte.

Ci sei riuscita alla grande! Complimenti! ^_^

#210 Comment By Miss Tress On 8 febbraio 2012 @ 17:23

Le cose che mi hanno più colpita di questa trilogia sono il titolo del secondo libro, che quasi non c’entra una mazza con il contenuto e l’out of character dilagante del terzo. Learco credo riesca ad essere ancora più odioso di Laio. Laio almeno era di “cuore buono” (sempre moscio eh, ma almeno sa cosa vuole dalla vita), ma Learco è un vero e proprio palleflaccide, se mi passate il francesismo. XD

#211 Comment By Michael Corleone On 24 maggio 2012 @ 20:28

E questa è una recensione??? Questi sono una serie di insulti insensati ad una grandissima scrittrice. Prova tu a scrivere un libro del suo calibro, invece di criticare e basta. Ma almeno ti sei sforzata di leggere il libro oppure hai cercato su internet spezzoni a cazzo e poi hai scritto giù un elenco di minchiate?

#212 Comment By Sandavi On 25 maggio 2012 @ 07:54

@Michael
Gamberetta i libri della Troisi se li è letti, direi, basta leggere le recensioni di Nihal e successivi. Gli spezzoni sono presi ad esempio per evidenziare le macroscopiche stronzate che scrive Licia.
Per parte mia io il libro l’ho letto e non solo quello ma tutta la serie delle “cronache”. E il mio giudizio di lettore è che la Troisi è una grande ignorante. Il suo unico merito è di non essere presuntuosa come altri, per lo meno per quello che ho visto, ma le sue storie sono un cumulo di idiozie e cliché scritti anche molto male. “Grandissima scrittrice” dici? Forse hai letto poca letteratura fantastica. I soldi spesi per i suoi romanzi li avrei sicuramente meglio impiegati in qualche opera di beneficenza. Romanzi della Troisi = immondizia.

#213 Comment By Clio On 25 maggio 2012 @ 11:20

Ho un dilemma metafisico. Devi essere privo di fantasia e senso critico per apprezzare la Troisi, OR leggere la Troisi ti priva di fantasia e di senso critico?

@Corleone
Alle tue originalissime osservazione è stato già risposto millemila volte. Invito a spulciarsi il blog prima di ribattere le solite banalità vuote e abusate.

#214 Comment By Mousse On 16 luglio 2012 @ 11:34

Stavolta sono pienamente d’accordo con la recensione. Assolutamente niente da dire. Anzi, potrei rincarare la dose con una citazione che forse ti è sfuggita:

“Gettò la borsa sul letto, quindi si tolse il mantello.” [...]
“Prese a spogliarsi delle sue armi. Pugnali, coltelli da lancio, la cerbottana, la faretra e le frecce.”

WHAT???? Come accidenti la metti una faretra SOTTO il mantello? Se sei in D&D o in un videogioco la cosa non rappresenta un problema, ma in un racconto in cui dovrei descrivere qualcosa di “realistico” no.

Giuro, ho provato a mettere una faretra e delle frecce sotto un mantello, ma non c’è verso.

#215 Comment By Talia Federer On 4 maggio 2014 @ 20:19

È la prima volta che ficco il naso in questo sito, quindi non conosco ancora come sia lo standard medio delle recensioni qui… Però questa mi sembra piuttosto accurata e dritta al punto. E non mi pare proprio che Gamberetta abbia alzato i toni in alcun modo, quindi non ho molto da dire sul contenuto, dato che per la maggior parte dei punti condivido.

Mi sono trovata il leggero disaccordo solo con un piccolo passaggio: perché ritieni insensato il rapporto passato-presente e presente-passato remoto? È vero, espresso così può sembrare stupido ma onestamente leggendo il risultato mi è sempre parso piacevole (dico sempre perché mi è capitato anche in altri libri di incontrare una tecnica simile). Ovviamente è questione di opinioni…

Complimenti per la recensione, comunque :D

#216 Comment By Paola On 17 agosto 2016 @ 23:03

Leggo sempre con un sorriso le recensioni su questo sito, quelle sulle Cronache mi fanno quasi sbellicare perché è tutto troppo vero. Ho 19 e ho letto tutti i libri della saga del Mondo Emerso anni fa: con tutta la mia ingenuità adolescenziale li adorai. A distanza di anni posso dire che sì, le Cronache e le Leggende non sono granché e le protagoniste sono due Mary Sue fatte e finite e, soprattutto nel primo caso, la scrittura è abbastanza semplice, povera.
Le Guerre invece mi sono piaciute molto di più, nonostante gli strafalcioni sottolineati, che nessuno nega: secondo me questo capitolo della saga ha un’atmosfera molto più cupa e assai più intrigante; la protagonista è lontanissima dall’essere perfetta e i personaggi del primo capitoli li ritroviamo invecchiati e amareggiati, delusi dalla vita, e questo secondo me ha aggiunto qualcosa di “malinconico”. In sostanza a me è piaciuta davvero tanto come Saga, nonostante apprezzi autori più “impegnati” come Martin.


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