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Haruhi Suzumiya in Libreria

Pubblicato da Gamberetta il 25 luglio 2009 @ 13:35 in Anime,Libri,Non Fantasy,Recensioni,Straniero | 21 Comments

È da poco iniziata in Giappone la seconda stagione delle avventure di Haruhi Suzumiya; in realtà vengono ritrasmesse in ordine cronologico le puntate della prima stagione intercalate con puntate inedite. Purtroppo i nuovi episodi si stanno rivelando pessimi: l’idea dietro Endless Eight è tanto idiota quanto noiosa. Se continua per altre settimane non mi stupirebbe leggere di qualche otaku che si è cavato gli occhi per la disperazione.
Non so se i signori di Kyoto Animation si siano bevuti il cervello o pensino sul serio di aumentare le vendite dei DVD con trovate del genere, ma non importa: per fortuna è possibile seguire gli sviluppi nella turbolenta vita di Haruhi anche senza guardare l’anime. Infatti le puntate televisive sono basate su una serie di light novel (finora sono stati pubblicati nove volumi e un decimo è previsto a breve), e dunque se non piace la trasposizione ci si può rivolgere direttamente ai romanzi.

Si trovano traduzioni amatoriali in inglese di tutti i nove i volumi, e dei primi cinque anche in italiano. Inoltre Little, Brown & Company ha acquisito i diritti per la pubblicazione in inglese dei primi quattro volumi. Il primo volume è uscito a maggio, il secondo è previsto per ottobre, gli altri due nel 2010. Perciò i feticisti della carta che non conoscono il giapponese possono lo stesso buttare i loro soldi! Sugoi!

La sigla d’apertura per i nuovi episodi di Haruhi

Prima di parlare dei romanzi, per chi non ha paura degli spoiler e dell’imbecillità, due parole su Endless Eight

Endless Eight

Endless Eight è il titolo di un racconto lungo (circa 15.000 parole) presente nel quinto volume delle light novel. La storia è un classico del fantastico: Haruhi e amici si trovano a rivivere all’infinito gli ultimi giorni di agosto; il tempo si è ripiegato su se stesso e ha formato una figura chiusa. Non esiste più niente prima dell’inizio del loop o dopo il 31 di agosto.
È lo stesso concetto del film Groundhog Day (Ricomincio da capo), anche se in Endless Eight i personaggi hanno solo intuizione di essere intrappolati nel loop e non ricordano le esperienze delle iterazioni precedenti. Sotto questo aspetto ricorda un po’ The Cookie Monster (I Simulacri) di Vernor Vinge.
Nell’ambito delle light novel, Endless Eight è un episodio secondario e non particolarmente interessante. Non è molto bizzarro per gli standard di Haruhi, non è divertente come Groundhog Day e non è rigoroso nell’esplorare l’ipotesi fantascientifica come il romanzo breve di Vinge. Senza contare il finale: il “colpo di genio” che permette ai nostri eroi di rompere il loop è un’emerita cretinata.
A fronte di ciò, Kyoto Animation ha deciso di dedicare a Endless Eight sette episodi.[1] Tutti uguali! Cambiano le inquadrature, è diversa qualche battuta, i personaggi a ogni iterazione del loop sono vestiti in modo differente, c’è qualche scena in più o in meno, ma in sostanza sono quasi due mesi che i fan di Haruhi si sorbiscono la stessa vicenda. Ogni settimana. Identica.
D’accordo, Kyoto Animation è riuscita a trasmettere alla perfezione la noia che pervade i personaggi. Poteva evitare.

Endless Eight
Kyon disegna un otto. O è il simbolo dell’infinito?

Nota preliminare

Ho letto le traduzioni amatoriali in inglese. Non conosco abbastanza il giapponese per dare un giudizio sulla fedeltà rispetto ai testi originali. In assoluto ho trovato la scrittura molto scorrevole. In qualche punto ci sarebbe bisogno di un po’ di editing ma niente d’importante. Non posso dare un giudizio sulle versioni italiane, non avendole neanche “sfogliate”.

Haruhi & Kyon

Haruhi Suzumiya è una ragazza quindicenne, all’inizio delle sue avventure al primo anno di Liceo. Haruhi ha un carattere molto particolare, che combina in egual misura genio, stupidità e testardaggine. Quando si mette in mente di fare qualcosa, non importa quanto improbabile e assurda, riesce sempre nel proprio intento. Haruhi è spesso egoista e cinica; non ha la minima considerazione per gli altri, per la società, leggi e regolamenti. È perennemente annoiata da quello che la circonda, tanto che ignora tutto quanto non sia assolutamente fuori dall’ordinario. Quello che le interessa sono alieni, viaggiatori del tempo, persone dotate di poteri paranormali e simili.
Uno dei suoi più grandi desideri è di essere al centro dell’Universo; vorrebbe che la Terra girasse intorno a lei.[2]

Quello che Haruhi non sa è che si trova effettivamente al centro dell’Universo.
Anzi, è probabile che il mondo come lo conosciamo esista da appena tre anni, da quando Haruhi l’ha involontariamente creato per soddisfare i propri desideri riguardo alieni, viaggiatori del tempo e persone dotate di poteri paranormali.
Haruhi Suzumiya è una sorta di Divinità, inconsapevole del proprio potere. Come il predicatore del curioso romanzo di Mack Reynolds Of Godlike Power (Ed Egli Maledisse lo Scandalo), Haruhi non si rende conto che i propri desideri plasmano la realtà. A complicare la faccenda, quando Haruhi è sotto stress il suo disagio si manifesta sotto forma di creature mostruose che impazzano in universi paralleli, ansiose di penetrare nel nostro mondo. Questi esseri hanno diverse caratteristiche, anche visive, in comune con i mostri dell’Id di Forbidden Planet (Il Pianeta Proibito).

Come con Sherlock Holmes, dove il protagonista è Holmes, ma il narratore è Watson, così a raccontare le vicende di Haruhi è un compagno di classe, tale Kyon (un soprannome – il vero nome non è mai rivelato).[3]
La narrazione è in prima persona sempre con il punto di vista di Kyon. Kyon racconta con tono distaccato; a volte è ironico, a volte suona rassegnato. Gli avvenimenti più strampalati gli scorrono addosso senza lasciare traccia. La sua capacità di sopportazione fisica e mentale lo rende subito simpatico.
I dialoghi sono peculiari: spesso Kyon pensa solo le battute, senza pronunciarle, ugualmente chi gli sta parlando risponde in maniera sensata. Così ci si immagina Kyon in silenzio, con le parole che gli si leggono in faccia.
Occorre qualche pagina per abituarsi alla “voce” di Kyon, anche perché non somiglia molto alla “voce” di un adolescente. Tuttavia la perdita di verosimiglianza è compensata da un ottimo narratore. Nei romanzi molti avvenimenti si riveleranno divertenti solo perché filtrati dal punto di vista di Kyon.

Copertina di The Melancholy of Suzumiya Haruhi Titolo originale: Suzumiya Haruhi no Yuutsu
Titolo inglese: The Melancholy of Suzumiya Haruhi
Autore: Nagaru Tanigawa

Anno: 2003
Nazione: Giappone
Lingua: Giapponese
Traduzione in lingua inglese: Baka-Tsuki
Editore: Kadokawa Shoten

Genere: Fantascienza, Commedia
Pagine: 307

Nel primo volume Kyon si trasferisce alla North High School e incontra Haruhi. Malgrado lei lo tratti con freddezza e maleducazione, Kyon rimane affascina to da quella strana ragazza. Un giorno, vendendola depressa e annoiata, perché nessun club scolastico è abbastanza stimolante, le propone di fondarne uno lei.
Haruhi prende la palla al balzo e crea la Brigata S.O.S. (Save the world by Overloading it with fun Suzumiya Haruhi’s Brigade). Kyon è reclutato a forza e dato che per essere riconosciuto un club scolastico ha bisogno di almeno cinque membri, Haruhi si mette in caccia degli altri tre.
Così sono arruolati Yuki Nagato, Mikuru Asahina e Itsuki Koizumi. I tre però non sono lì per caso…
Nagato è un’interfaccia umanoide costruita da un’entità aliena per comunicare con i terrestri; la sua missione è osservare Haruhi. Asahina è una viaggiatrice del tempo, proveniente dal futuro; la sua missione è osservare Haruhi. Koizumi è dotato di poteri paranormali e fa parte di una misteriosa Organizzazione, il cui scopo è ovviamente osservare Haruhi.

Kyon scoprirà che essere coinvolto nei progetti di Haruhi & soci è letteralmente la fine del mondo.

È difficile catalogare il genere a cui appartiene questo primo volume. È un curioso miscuglio tra fantascienza e commedia. In una scena Haruhi costringe Mikuru a vestirsi da coniglietta e a distribuire volantini fuori dalla scuola, nella successiva si discute sul principio antropico o sull’esistenza di creature di pura informazione. In una scena Haruhi costringe Mikuru a posare vestita da cameriera per il sito web della Brigata S.O.S., in un’altra scena il problema sono i viaggi nel tempo.
Quello che rende piacevole la lettura è lo sguardo di Kyon: è lo stesso sguardo sia a fronte delle questioni più insignificanti sia a fronte di questioni di portata cosmica. Serio e faceto si mescolano creando un’atmosfera originale; un marchio di fabbrica per l’universo di Haruhi.

Il finale, tra fiaba e apocalisse, è particolarmente riuscito, sebbene lasci qualche dubbio.
Ad esempio, per quale ragione né Asahina né Nagato potevano dire a Kyon quello che doveva fare esattamente?

The Melancholy of Suzumiya Haruhi non è il romanzo di fantascienza più intelligente che abbia mai letto, o il più divertente. Rimane però una buona lettura. La storia è affascinante, l’ambientazione scolastica non è scontata come ci si immaginerebbe e Kyon vale i soldi del biglietto.
Può anche valere la pena comprarlo, tenendo però presente che in questo caso la trasposizione televisiva è stata fedele e dunque non si troverà niente di nuovo rispetto all’anime.

Una illustrazione dal Capitolo 1
Una illustrazione dal Capitolo 1: Haruhi Suzumiya

Giudizio: Due Gamberi Freschi: clicca per maggiori informazioni sui voti


Copertina di The Sighs of Suzumiya Haruhi Titolo originale: Suzumiya Haruhi no Tameiki
Titolo inglese: The Sighs of Suzumiya Haruhi
Autore: Nagaru Tanigawa

Anno: 2003
Nazione: Giappone
Lingua: Giapponese
Traduzione in lingua inglese: Baka-Tsuki
Editore: Kadokawa Shoten

Genere: Fantascienza, Commedia
Pagine: 278

Nel secondo volume, Haruhi si mette in testa di girare un film per il festival scolastico. Il fatto di non sapere niente di regia, di non disporre delle attrezzature adeguate e di non avere una sceneggiatura non è per lei un ostacolo. Coinvolti Kyon, Asahina, Nagato e Koizumi, le riprese iniziano.

Chi ha seguito l’anime ha visto il risultato finale, ovvero la puntata numero zero: The Adventures of Mikuru Asahina Episode 00. Questa seconda light novel è in pratica il dietro le quinte di quell’episodio. La commedia prevale sul fantastico che ha spazio solo nella parte finale.
Purtroppo è difficile mantenere alta la tensione quando solo pochi mesi prima si è sfiorata la fine del mondo. In confronto, i “pericoli” insiti in The Sighs of Suzumiya Haruhi sono baggianate. Rimane qualche scena esilarante – il gatto che disserta di filosofia -, ma poco altro. La risoluzione finale è così banale da far piangere.

Finora The Sighs of Suzumiya Haruhi non è stato adattato per la TV e non è chiaro se lo sarà mai. Per questo i fan di Haruhi potrebbero essere interessati. Ma leggetelo gratis, non è il caso di spendere soldi.

Una illustrazione del Capitolo 5
Una illustrazione del Capitolo 5: Yuki Nagato e il gatto Shamisen

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Copertina di The Boredom of Haruhi Suzumiya Titolo originale: Suzumiya Haruhi no Taikutsu
Titolo inglese: The Boredom of Haruhi Suzumiya
Autore: Nagaru Tanigawa

Anno: 2003
Nazione: Giappone
Lingua: Giapponese
Traduzione in lingua inglese: Baka-Tsuki
Editore: Kadokawa Shoten

Genere: Fantascienza, Commedia
Pagine: 308

La terza light novel è una collezione di quattro racconti che si collocano tra gli avvenimenti dei primi due volumi.

Icona di un gamberetto The Boredom of Suzumiya Haruhi. Il racconto che da il titolo all’antologia. Haruhi si annoia e decide di iscrivere la Brigata a un torneo di baseball. Peccato che a me del baseball non potrebbe fregare di meno.
Ho trovato l’intero racconto noioso. La parte fantastica con la mazza “magica” è cliché. Il finale è assurdo – Kyon che fa cambiare idea ad Haruhi con un paio di battute? Non ha senso! Brutto racconto.
Nelle note in appendice al volume, l’autore dichiara di non sapere bene neanche lui se Boredom sia o no un buon racconto, non avendo ricevuto commenti in proposito, né negativi, né positivi. Evidentemente anche in Giappone ogni tanto si stende un velo pietoso.

Icona di un gamberetto Bamboo Leaf Rhapsody. Kyon viaggia indietro nel tempo per aiutare Haruhi bambina. Questo racconto è in pratica il vero prologo per la quarta light novel, The Disappearance of Suzumiya Haruhi. Preso di per sé non è niente di speciale, e l’importanza di certi elementi (per esempio il nome “John Smith”) non la si può intuire. Lascia il tempo che trova.

Icona di un gamberetto Mystérique Sign. Il presidente del club del Computer – un club scolastico che già ha subito soprusi da parte di Haruhi – scompare. La sua ragazza decide di chiedere aiuto proprio ad Haruhi.
È un racconto di fantascienza non proprio sensato. Gli avvenimenti lasciano perplessi e non in maniera positiva.
È stata Nagato a organizzare il tutto? Ci sono molto indizi in questo senso, non si capisce però il perché.

Icona di un gamberetto Lone Island Syndrome. La Brigata decide di trascorre tre giorni di vacanza su un’isola nel mezzo dell’oceano, ospiti di un ricco parente di Koizumi. La situazione si mette male quando una persona è assassinata e un’altra sparisce in circostanze sospette.
Neanche una goccia di fantastico in questo racconto che è un giallo. Un buon giallo, finché non si giunge alle ultime pagine, quando il mistero è svelato in un dialogo sbrigativo. Si rimane con l’amaro in bocca, come se l’autore avesse dovuto troncare la storia contro la sua volontà.
E infatti nelle note Nagaru Tanigawa conferma: con Lone Island Syndrome aveva sforato rispetto al numero di pagine previsto. Peccato.

Un racconto brutto, due così così, e l’ultimo che sarebbe potuto essere notevole, ma avrebbe avuto bisogno di più spazio. Contando che i quattro racconti sono stati tutti e quattro adattati abbastanza fedelmente, se si è già visto l’anime non vale la pena leggere questa light novel. Tanto meno comprarla, quando uscirà.

Una illustrazione da Mystérique Sign
Una illustrazione da Mystérique Sign: Yuki Nagato

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Copertina di The Disappearance of Suzumiya Haruhi Titolo originale: Suzumiya Haruhi no Shoshitsu
Titolo inglese: The Disappearance of Suzumiya Haruhi
Autore: Nagaru Tanigawa

Anno: 2004
Nazione: Giappone
Lingua: Giapponese
Traduzione in lingua inglese: Baka-Tsuki
Editore: Kadokawa Shoten

Genere: Fantascienza, Commedia
Pagine: 254

Il tono della quarta light novel si distacca da quello dei volumi precedenti. La storia ha un’impronta seria che lascia poco spazio alla commedia. Inoltre è il primo romanzo dove Kyon oltre a essere narratore è anche protagonista.
Dopo un prologo nel quale Haruhi espone alla Brigata i suoi piani per le imminenti festività natalizie, niente lascia intuire che il mondo stia per cambiare. E invece la mattina dopo Kyon scopre che Haruhi è scomparsa, e non solo: nessuno la conosce, la Brigata S.O.S. non è mai esistita e personaggi che dovrebbero essere morti sono tornati in vita. Unico indizio: una misteriosa nota lasciata forse da Nagato.

La prima parte è brillante. Il disorientamento di Kyon e la sua paura di aver perso per sempre Haruhi sono resi con maestria. Poi qualcosa si inceppa. La logica della storia si incrina. Diverse situazioni si sviluppano solo perché sì!!!perché è fantasy!!!. Il finale è un classico deus ex machina.
Anche dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi non tutto fila liscio: la scelta decisiva che compie Kyon è per molti versi immotivata.
Davvero non mi è chiaro perché Kyon dovrebbe preferire l’Haruhi con i poteri divini incontrollabili all’Haruhi normale ragazza.

Alcune scene sono d’impatto ed emozionanti – Kyon disposto a disfare il mondo pur di aiutare Nagato –, ma insomma, per chi non è fan sfegatato c’è poca carne in cui affondare i denti.

Voci di corridoio insistono che The Disappearance of Suzumiya Haruhi dovrebbe rientrare tra le nuove puntate dell’anomala seconda stagione TV. Per ora non si è visto niente. Dunque: leggere solo se si è fan, non comprare quando uscirà l’edizione cartacea.

Una illustrazione dal Capitolo 3
Una illustrazione dal Capitolo 3: Haruhi Suzumiya

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Conclusione. Per ora

Lo scopo di una recensione è consigliare l’acquisto o meno del prodotto recensito. Quattro volumi delle light novel sono stati annunciati e quei quattro ho recensito. Sto comunque leggendo anche gli altri romanzi (sono al sette) e ne riparlerò.
In generale si tratta di letture gradevoli, il livello medio delle storie è buono. Le trame ogni tanto hanno i loro buchi, ma non c’è mai la sensazione che l’autore stia prendendo per i fondelli chi legge – sensazione invece familiare con gli autori del fantastico nostrani.

Però una certa stanchezza è evidente. Lo stesso Nagaru Tanigawa ammette che non si aspettava di avere così successo, né aveva previsto di scrivere una serie di romanzi così lunga. La mancanza di progettazione si nota: nella prima light novel gli avvenimenti hanno una loro coerenza e verosimiglianza che non si riscontra nei volumi successivi. L’uso continuo di certi espedienti triti – come i viaggi nel tempo – per mettere una pezza a situazioni insostenibili diventa presto fastidioso.

I romanzi di Haruhi dovrebbero essere per ragazzi o young adult, tuttavia sono i classici romanzi adatti a grandi e piccini. Almeno il primo lo consiglio a tutti.

Piccola precisazione finale: trovo fastidioso come venga usato impropriamente il termine young adult. Quelli che leggono e apprezzano i romanzi della Troisi, della Meyer, della Strazzu o di G.L. non sono young adult, è gente o del tutto a digiuno del genere o cerebrolesa. Tutt’altre categorie.

* * *

note:
 [1] ^ Al momento in cui scrivo Endless Eight sarà composto da almeno sette episodi. Le ipotesi più probabili sono che si concluda all’ottavo episodio o al tredicesimo – facendo coincidere la fine di agosto nell’anime con la fine di agosto nel mondo reale.

 [2] ^ Nel racconto Bamboo Leaf Rhapsody, contenuto nella terza light novel, Haruhi esprime i seguenti desideri:

  • di essere lei al centro del mondo.
  • che la Terra cominci a ruotare al contrario.

Per confronto, in The Man Who Could Work Miracles (L’Uomo dei Miracoli) di H.G. Wells, uno degli ultimi desideri del protagonista è fermare la rotazione terrestre.

 [3] ^ Nella puntata dell’anime Remote Island Syndrome II, la stessa Haruhi paragona Kyon al dottor Watson.


Approfondimenti:

bandiera IT Le light novel di Haruhi Suzumiya leggibili online in Italiano
bandiera EN Le light novel di Haruhi Suzumiya leggibili online in Inglese
bandiera EN Il primo volume acquistabile su Amazon.com
bandiera JP Il sito ufficiale delle light novel
bandiera IT Haruhi Suzumiya su Wikipedia
bandiera EN Haruhi Wiki

bandiera IT Ricomincio da capo su Wikipedia
bandiera IT I Simulacri su Wikipedia
bandiera IT Ed Egli Maledisse lo Scandalo su Wikipedia
bandiera IT Il Pianeta Proibito su Wikipedia
bandiera EN The Man Who Could Work Miracles leggibile online

 


21 Comments (Mostra | Nascondi)

21 Comments To "Haruhi Suzumiya in Libreria"

#1 Comment By Maudh On 25 luglio 2009 @ 14:40

Ma l’anime viene trasmesso solo su reti giapponesi? E uno che parla solo italiano e baboomiano come fa a seguirlo?

#2 Comment By Carraronan On 25 luglio 2009 @ 14:51

La prima Light Novel è la più carina. Io ho letto sia la traduzione inglese che quella italiana, ma è passato parecchio tempo. La versione italiana mi era parsa dignitosa, leggibile.
La consiglio a tutti.

Non mi è dispiaciuto nemmeno la seconda Light Novel, mentre l’episodio 00 dell’anime l’ho odiato: è una porcata e manca tutto il bello della light novel collegata.

La terza Light Novel, per colpa della prima parte sul baseball che è una cagata pazzesca, mi è piaciuta molto meno delle prime due. Interessante “Bamboo Leaf Rhapsody” per l’unico motivo che uno sa (o intuisce) che dopo sarà ricollegata a qualcosa nella storia generale.
Della quarta Light Novel, non so perché, ma non ricordo un tubo. Eppure un annetto fa l’ho letta…

I nuovi episodi li stanno fansubbando parecchi gruppi in inglese. Io seguo i fansub di Chiriro.

PS: bello il nuovo avatar, Gamberetta! Chissà perché, ti calza benissimo… ^__^

#3 Comment By Gamberetta On 25 luglio 2009 @ 14:55

@Maudh. Chi non sta in Giappone scarica le puntate sottotitolate. Per esempio basta seguire un sito come Animesuki.
Oppure puoi aspettare i DVD. Ma ora che arrivano in Italia possono passare anni (nel caso specifico i DVD della prima stagione di Haruhi sono arrivati in Italia dopo più di due anni dalla prima messa in onda in Giappone).

@Carraronan.

bello il nuovo avatar, Gamberetta! Chissà perché, ti calza benissimo…

Grazie! ^_^ Mi sembrava andasse a pennello con l’articolo.

#4 Comment By Drest On 25 luglio 2009 @ 17:04

Devo dire che gamberetta-AI è insostituibile.

Non ho molto da dire su sti cosi giapponesi, se non che non è proprio roba per me, indipendentemente dai gamberi :P

#5 Comment By Fabfab On 25 luglio 2009 @ 23:29

Mmm… a leggere quanto scrivi credo darò un’occhiatina alla prima novel, che dovrebbe essere la migliore, e magari alla quarta, che è inedita. Per il resto preferisco seguirmi gli episodi dell’anime, anche se concordo col fatto che il loop infinito della Endless Eight sta mettendo a dura prova la mia pazienza. Il bello/brutto è che in ogni episodio abbiamo animazioni inedite, quindi non lo fanno nemmeno per risparmiare i costi: sono proprio impazziti gli sceneggiatori! :D

#6 Comment By Davide On 27 luglio 2009 @ 01:51

Riguardo ai dubbi:

- né Nagato né Asahina possono dire a Kyon cosa fare direttamente per lo stesso motivo percui gli nascondono un sacco di altre informazioni (ricordiamo il tormentone “informazioni riservate” della viaggiatrice nel tempo): ovvero il loro ruolo è semplicemente quello di osservare. Ora, che Nagato non ne dia è ovvio, è stata “programmata” così; ma per Asahina? Lei sarebbe ben felice di darne, visto il suo carattere… E però la discussione a riguardo avviene con la Asahina futura. E l’esistenza di tale Asahina presupponeva già che la situazione si sarebbe comunque risolta… Dunque la Asahina futura semplicemente ha fornito l’indizio in questione (era lei quella di Biancaneve, giusto?) perché lo sapeva bastante a garantire il futuro e la propria esistenza. Tanto più che lo dice anche Itsuki, è Kyon quello scelto da Haruhi, nessun altro può occupare il ruolo di “discriminante” che lui è stato chiamato ad occupare, qualsiasi intervento esterno troppo diretto probabilmente neppure avrebbe avuto effetto.

- sulla questione Mysterique Sign: sì, è qualcosa organizzato da Yuki e lo si capisce piuttosto bene. Il motivo? Semplicemente tenere occupata Haruhi. Sappiamo tutti cosa succede se lei si annoia, no?

In ogni caso sì, la KyoAni ha abbondantemente fracassato i coglioni e io le puntate dell’Endless Eight non ho la minima intenzione di guardarle. Quando e se ci saranno novità un minimo interessanti tornerò a seguire la serie.

#7 Comment By Gamberetta On 27 luglio 2009 @ 12:05

@Davide.

Lei sarebbe ben felice di darne, visto il suo carattere… E però la discussione a riguardo avviene con la Asahina futura. E l’esistenza di tale Asahina presupponeva già che la situazione si sarebbe comunque risolta…

I casi sono due:
O l’esistenza dell’Asahina futura è appunto prova che in ogni caso le cose sono andate bene, e allora che bisogno c’è per lei di tornare indietro ad avvisare Kyon?
Oppure, anche se lei esiste, ugualmente c’è il rischio che il mondo venga distrutto. E se questo è il caso tu rischi con un indizio così nebuloso? Che senso ha? E non è un’informazione riservata, non si parla della natura dei viaggi del tempo o della tecnologia futura.
E anche Nagato non rimane neutrale. Nagato comunica a Kyon via computer di ricordarsi della Bella Addormentata. E non ha molto senso.
In realtà qui è il solito cliché del mago che sa tutto per filo e per segno, ma si esprime solo in termini di profezie oscure. Non un buon espediente narrativo.
Come detto il finale mi è piaciuto, ma avrebbe potuto essere sviluppato meglio.

sulla questione Mysterique Sign: sì, è qualcosa organizzato da Yuki e lo si capisce piuttosto bene. Il motivo? Semplicemente tenere occupata Haruhi. Sappiamo tutti cosa succede se lei si annoia, no?

Ma Nagato non doveva essere un’osservatrice neutrale? Perché allora aveva ragione la sua collega a uccidere Kyon.
E poi non è che intrattiene Haruhi per molto: Haruhi se ne va subito, sono gli altri che si impegnano a salvare il tizio e andare a recuperare le altre persone intrappolate per colpa del logo malefico.

#8 Comment By Davide On 27 luglio 2009 @ 12:59

O l’esistenza dell’Asahina futura è appunto prova che in ogni caso le cose sono andate bene, e allora che bisogno c’è per lei di tornare indietro ad avvisare Kyon?

Beh, è sempre la solita questione dei paradossi temporali… Ripensa alla faccenda del neo a forma di stella: se la Asahina del futuro non avesse detto a Kyon del neo, lui non l’avrebbe mai saputo. Ma allo stesso modo quando Kyon dice all’Asahina presente del neo lei dice di non essersene mai accorta prima. Può essere che appunto la Asahina futura sia venuta a sapere che Kyon l’aveva vista in quelle particolari circostanze, provocando così il suo ritorno al passato e la creazione del paradosso.

In realtà qui è il solito cliché del mago che sa tutto per filo e per segno, ma si esprime solo in termini di profezie oscure. Non un buon espediente narrativo.
Come detto il finale mi è piaciuto, ma avrebbe potuto essere sviluppato meglio.

Ah, ma questo è indubbio. Io ovviamente cercavo di capire cosa può avere pensato l’autore nella stesura della “soluzione” al problema… Ma che ci fossero altri modi per risolverlo in maniera più fluida è sicuamente vero. Certo, la cosa non mi ha infastidito più di tanto.XD

Ma Nagato non doveva essere un’osservatrice neutrale? Perché allora aveva ragione la sua collega a uccidere Kyon.
E poi non è che intrattiene Haruhi per molto: Haruhi se ne va subito, sono gli altri che si impegnano a salvare il tizio e andare a recuperare le altre persone intrappolate per colpa del logo malefico.

Beh, è un chiaro esempio del fatto che Tanigawa dopo il primo volume non sapesse più dove voleva andare esattamente a parare.XD
Comunque non voglio anticiparti cose che magari non sai, ma nemmeno Emiri Kimidori (come si può facilmente intuire da alcuni indizi) è propriamente un essere umano normale…

#9 Comment By Simone Pietro Spinozzi On 27 luglio 2009 @ 13:54

Ho letto solo di recente Suzumiya Haruhi, le premesse di cui ero stato avvisato c’erano tutte, ma non sono state elaborate come avevo pensato. L’idea di base e’ decisamente interessante, ma c’e’ un problema di fondo: Troppo poco equilibrio nei personaggi.

Mi spiego meglio:

Kyon e’ un tipo completamente indolente, che non smuove un dito per fare nulla se non viene forzato ed anche in quel caso fa poco (ma quel poco che fa per magia risolve tutto, cosa che personalmente a me fa storcere molto il naso). La storia viene vista da lui, ed e’ lui che puntualmente porta gli eventi alla conclusione, ma troppo spesso pare di vedere un deus ex machina piuttosto che quello che mi era stato preannunciato, ovvero una tensione romantica tra Kyon e Haruhi, per cui Haruhi finirebbe con il fare quello che dice Kyon in quanto segretamente ne e’ innamorata. Questa spiegazione va bene per dare un qualche significato a diversi dei finali “kyon ex machina”, in cui due parole da parte di Kyon mettono a posto tutto cio’ che e’ successo. Diciamocelo pero’: non vi e’ alcuna traccia visibile di tale sottofondo nei racconti se non in un paio di scene del primo volume. In effetti a ben vedere nei racconti pare che Kyon sia cotto di Asahina e basta.

Asahina e’ un essere inutile. E’ li’ solo per fare scena nel modo con cui viene abusata. E’ praticamente ininfluente ai fini delle storie in quanto viene addirittura abusata dall’altra se stessa per far riportare i conti. Per di piu’ l’autore fa perdere conoscenza al protagonista ogni volta che Asahina usa i suoi “mezzi” e quei suoi insistenti “informazione classificata” danno ai nervi perche’ tarpano completamente le ali alla sua utilita’ come personaggio della storia. Si rimane insoddisfatti, come nell’avere uno spunto interessante ma poco sfruttato e male. I mezzi di Asahina iniziano a venire sfruttati perlopiu’ dopo il quarto volume ed anche in quei casi si ha sempre l’impressione di forzature nella trama.

Nagato e’ un troppo comodo deus ex machina. Se serve qualcosa lo fa lei. E’ di gran lunga il personaggio piu’ interessante, visto che viene utilizzato talmente tanto spesso da essere per forza di cose uno dei personaggi piu’ dettagliati. Ma e’ anche quello piu’ abusato nel senso opposto a quello di Asahina. Troppo comodo farla entrare in gioco per mettere in stallo la situazione in attesa che Kyon decida di muovere il su pesantissimo culo e dica due cose ad Haruhi ponendo fine a tutta la follia del momento.

Koizumi e’ il secondo personaggio piu’ dettagliato dopo Nagato, forse anche lui uno dei piu’ interessanti, l’unico suo mezzo a disposizione pero’ sono i legami con gli informatori, perche’ la sua peculiarita’ di fatto torna utile solo quando non puo’ essere vista, quindi lascia un po’ l’amaro in bocca, ma non si tratta di un personaggio inutile come Asahina: ha un suo perche’ ed e’ ben sfruttato.

Haruhi e’ il motore di tutto e sinceramente il secondo miglior personaggio dopo Nagato a parita’ con Koizumi, purtroppo “kyon ex machina” risolve tutto ogni volta con due parole di numero e cio’ cozza pesantemente con il modo in cui viene descritta solitamente.

Per fare un esempio: un Kyon che minaccia entita’ sovrannaturali con un “altrimenti dico ad haruhi che sono john smith” ed ottiene la loro servilita’ di fronte ad una minaccia simile sembra molto piu’ figo di come viene poi esposto nel romanzo.

In generale quasi tutte le idee sono piu’ buone sulla carta che non nella loro esecuzione.

Personalmente quindi penso che come serie abbia avuto molte buone idee di base ma la loro esecuzione lascia l’amaro in bocca e la disparita’ di utilita’ dei personaggi principali (e quindi il loro utilizzo) nella storia mina pesantemente quelle solide basi, lasciando con una serie carina da leggere a tempo perso, ma non qualcosa di memorabile come le premesse lasciavano intuire.

#10 Comment By Vincent Law On 27 luglio 2009 @ 17:15

Finalmente una recensione di Haruhi Suzumiya! Me lo aspettavo, visto il successo mondiale di questo anime (e delle novels). Personalmente adoro il mondo di Haruhi. Dopotutto è la mia nuova Dea (Haruhiism) :D
L’endless eight è qualcosa di assurdo o.O ma ho sentito che anche il presidente della Kyoto Animation era contrario a questo ciclo di episodi. Rimane il fatto che La malinconia di Haruhi Suzumiya rimarrà sempre uno dei miei anime preferiti, e che le novels sono molto piacevoli (viene anche spiegato meglio un po’ tutto).
Magari dopo commenterò in maniera più approfondita, ora non ho proprio tempo o.O

#11 Comment By Vincent Law On 27 luglio 2009 @ 17:23

Ah, scusate il doppio post, ma volevo segnalarvi un blog dove si possono leggere le novels tradotte: http://haruhi.otakuclub.net/
Il sito è un po’ lento ad aggiornare (il tempo è davvero poco d’estate, per paradosso o.O) Ma nel forum OtakuClub è possibile scaricare (nella sezione progetti -> light novels -> haruhi suzumiya) fino al sesto romanzo tradotto.

p.s.
Io sono proxy1 :D

#12 Comment By Gamberetta On 27 luglio 2009 @ 17:37

@Vincent Law.

Ah, scusate il doppio post, ma volevo segnalarvi un blog dove si possono leggere le novels tradotte: http://haruhi.otakuclub.net/

Sono nuove traduzioni o le stesse che si trovano al sito Baka tsuki?

#13 Comment By Vincent Law On 27 luglio 2009 @ 17:57

Sì, sono le stesse, infatti se leggi in fondo c’è scritto “progetto a cura di Mandorlo” che è un utente dell’OtakuClub :D

#14 Comment By mari chan On 1 agosto 2009 @ 11:14

@ Simone Pietro Spinozzi
ciao! per quanto riguarda il finale, a quel che so è esattamente il contrario. Premetto che io sono arrivata solo alla lettura della 3 novel (ma ho intenzione di leggerle tutte!) e che non ne ho la certezza, ma da quanto mi è stato detto si scopre che
Mostra spoiler ▼

non avendo letto ancora la cosa, non so come sia gestita. vedremo in futuro!
una buona giornata a tutti!

#15 Comment By Simone Pietro Spinozzi On 2 agosto 2009 @ 17:56

@mari chan
dato che l’ultimo libro e’ ancora in fase di scrittura mi preoccuperei di controllare le tue fonti, probabilmente non sono esattamente affidabili.

#16 Comment By Fos87 On 3 agosto 2009 @ 13:16

Mari, mio fratello dice che è solo un’ipotesi che gira.

#17 Comment By mari chan On 3 agosto 2009 @ 17:01

Allora “lo scopriremo solo vivendo” (citazione)! :-)
Grazie comunque di aver letto il mio commento e di avermi risposto.

#18 Comment By Merphit Kydillis On 4 agosto 2009 @ 14:24

Gamberetta, fammi capire… in sostanza Haruhi-chan dà vita a creature e situazioni che lei stessa immagina?
Se sì, allora è un mito ^_^ Basta solo che non si metta a leggere Lovecraft, altrimenti il povero Kyon si troverebbe a fare alpinismo nelle Montagne della Follia, mentre Haruhi conversa amabilmente con un Nyarlathotep alquanto perplesso (Ma perché ‘sta ragazzina non impazzisce come tutti gli esseri umani quando ha capito che sono il messaggero dei Grandi Antichi? Se lo racconto a Shub-Niggurath mi riderà in faccia…) ^_^”

#19 Comment By Orian On 10 agosto 2009 @ 13:26

visto il successone della serie mi sembrava un delitto non linkare almeno uno di questi video .
Have a good day ;)

#20 Comment By IlBianConiglio On 17 febbraio 2011 @ 19:52

Mi rendo conto che questo commento arriva con due anni un po’ di ritardo rispetto agli altri, ma dovevo sfogarmi.

Ho finito oggi l’endless eight.
Mi ero imposto di guardare tutti gli episodi, uno per uno. E l’ho fatto.
E già qui si potrebbe sospettare una mia certa tendenza al masochismo…

Ma io dico, ma come si fa a fare otto episodi tutti uguali? Già al secondo mi stavo annoiando! Ogni volta che Kyon si chiedeva Nagato, cos’hai provato per tutto questo tempo? mi veniva voglia di bestemmiargli dietro in turco.
Per fortuna che non conosco il turco, e non sono solito dire bestemmie; non mi sarebbe piaciuto perdere la mia anima per un anime (Bella la battuta, vero? No? Va be’, abbiate pietà: dopo l’endless eight chiunque avrebbe dei seri problemi mentali).

L’unica cosa che salvo sono le chiamate notturne di Asahina a Kyon, quelle facevano ridere almeno.
Per il resto, adesso ho la soddisfazione (?) di dire che saprei recitare tutto quanto l’episodio battuta per battuta. In Giapponese.

#21 Comment By Cecilia On 13 settembre 2011 @ 10:23

La Jpop pubblicherà le light novel di Haruhi, la prima pare entro quest’anno. Alleluia!
Chissà, magari porteranno anche quelle di Zero no Tsukaima e To Aru Majutsu no Index ^^. La speranza è l’ultima a morire.


URL dell'articolo: http://fantasy.gamberi.org/2009/07/25/haruhi-suzumiya-in-libreria/

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