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Due o tre parole su Harry Potter

Pubblicato da Gamberetta il 21 settembre 2011 @ 19:57 in Marciume | 564 Comments

Per ragioni che non posso rivelare – e anche se vi raccontassi l’intera storia non ci credereste, certi giorni faccio fatica a crederci io stessa – mi trovo nella necessità di leggere la saga di Harry Potter. Ho da poco iniziato il quarto volume, Harry Potter e il calice di fuoco.
Dato che spesso mi è stato chiesto un parere su questa saga, voglio spendere due o tre parole sui primi tre volumi. Magari aggiornerò l’articolo o ne scriverò un altro dopo aver letto gli ultimi quattro.

Sono perplessa.

Avevo letto il primo volume di Harry Potter anni fa, quando ero piccina, e l’avevo trovato tra il bruttino e l’insignificante. Riletto oggi è una schifezza. Lo stile è tanto sciatto e dilettantesco da essere al limite dell’illeggibile, la trama è evanescente, i personaggi insipidi. Certo, se si paragona Harry Potter e la pietra filosofale al tipico fantasy elfico, Harry Potter sembra un trionfo del fantastico, ma in assoluto non c’è niente di particolarmente originale o fantasioso. Senza andare lontano, ho trovato il primo volume di Percy Jackson scritto meglio, più divertente e più ricco di trovate.

Devo ammettere che il secondo volume della saga, Harry Potter e la camera dei segreti, è scritto molto meglio del primo. Forse la Rowling ha imparato, o forse, visto il successo, la casa editrice ha deciso di investire una manciata di sterline in un editor. Intendiamoci: è ancora uno stile da vergognarsi, ma almeno non si ha l’istinto di tirare il volume fuori dalla finestra.
Gli altri difetti rimangono, con l’aggiunta di deus ex machina piccoli e grandi, fino alla farsa della fenice con spada & cappello. Stendiamo un velo pietoso.

Nel terzo volume, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, lo stile continua a migliorare e a tratti raggiunge la decenza, ma non mancano alcuni strafalcioni atroci. Ne cito uno:

Harry non aveva idea di come fosse riuscito a tornare nella cantina di Mielandia, nel tunnel e infine al castello. Sapeva solo che il viaggio di ritorno gli era parso rapidissimo, e che si era a stento reso conto di quello che faceva, perché nella sua testa rimbombava ancora la conversazione che aveva appena ascoltato.

Già, come ha fatto Harry Potter a tornare nel retrobottega di Mielandia? Per uscirne ha avuto bisogno di un colpo di fortuna (tanto per cambiare), ma entrare a occhio è molto più arduo. Così arduo che la Rowling si stringe nelle spalle e fa in modo che neanche il personaggio punto di vista sappia quello che è succeso. Roba a livello di Strazzu & Troisi. Spazzatura indegna di qualunque romanzo pubblicato, che abbia venduto milioni di copie o no. Nota: per le ragioni che non posso riferire citate all’inizio sto leggendo in italiano; so che ci sono dei problemi di traduzione, ma sono andata a controllare con l’originale ed è lo stesso.

A parte le cadute di stile, abbiamo una trama ancora più sfilacciata e campata per aria dei volumi precedenti, con buchi logici da far spavento e la ciliegina sulla torta di una macchina del tempo per forzare il lieto fine. Mai vista una trovata tanto idiota e gestita male, trovata che rende irrilevanti le centinaia di pagine già lette dei primi volumi.
E anche ammettendo che con la GiraTempo non si possa tornare più indietro di 24 ore e non abbia potere ricorsivo (per altro sono mie ipotesi, la Rowling non lo dice), qualcuno mi spiega perché la McGranitt non l’ha usata per acchiappare Sirius Black le prime due volte che è entrato al castello? Bastava tornare indietro di qualche ora e appostarsi in corridoio.
Ed Hermione, che dovrebbe essere quella “intelligente”, ci tiene tanto a sottolineare che possono solo fare quello previsto e modificare solo di poco gli avvenimenti: è troppo alto il rischio di sbagliare! Hermione, tesoruccio della mamma, se qualcosa va storto non devi fare altro che tornare indietro un’altra volta. Non ci vuole un genio.
A proposito di geni: qualcuno mi spiega perché Lupin, uno degli autori della Mappa del Malandrino, e dunque a conoscenza di tutti i passaggi segreti per entrare e uscire dal castello, non avverte chi di dovere del passaggio nella statua della strega orba? E perché deve prendere una pozione per evitare di trasformarsi? Non basta che rimanga chiuso in casa? Perché la Luna c’era già quando era alla Stamberga Strillante e quando ha percorso il tunnel sotterraneo, ma lui si è trasformato solo quando l’ha vista al diradarsi delle nuvole. Si bendava, finito il problema.
E la vicenda incresciosa del grifone? Una creatura così intelligente da capire gli insulti in linguaggio umano ma alla quale non si può spiegare di muovere il culo e volare via perché se no rischia la decapitazione.
E tutti quegli Expelliarmus! a destra e a manca che lasciano maghi che dovrebbero essere espertissimi disarmati? Ma legarsi la bacchetta al polso con una catenella? No, eh? Spezzare le bacchette magiche altrui una volta che le hai in mano? Girare con una pistola? Ché si fa molto prima a sparare che a parlare.
Che boiata repellente!, con un livello di attenzione ai dettagli degno del fantasy italiano.

La trama di Azkaban fa acqua anche perché la storia manca di tensione: Harry Potter è uno stupidotto viziato a cui va sempre tutto bene, senza alcuno sforzo o quasi.
Emblematico è l’inizio: Harry gonfia la zia e fugge da casa; è solo, di notte, senza soldi, senza più una casa tra i babbani (i “normali” esseri umani privi di poteri magici) e siccome ha usato la magia essendo minorenne sarà espulso da Hogwarts. Sono buone premesse, fanno venir voglia di continuare a leggere, ci si domanda come farà il nostro eroe a cavarsela. Vediamo il grande Harry Potter cosa si inventa!
Niente.
Senza che muova un dito l’autobus magico lo raccoglie; senza che muova un dito il Ministro della Magia lo perdona e in sovrappiù gli offre vitto e alloggio. E tutto nel giro di poche pagine.
Appena Harry Potter è in difficoltà il mondo corre ad aiutarlo, si piegano per lui persino le leggi della fisica (vedi macchina del tempo). D’altra parte Harry Potter è l’unico che fin da neonato ha resistito agli incantesimi di Voldemort (perché il mago più malvagio di tutti i tempi non poteva prendere un coltello da cucina e sgozzarlo – e per piacere non tiriamo in ballo che si tratta di un romanzo per bambini, ché anche “Cappuccetto Rosso” è per bambini), è il più giovane giocatore di Quidditch della storia di Hogwarts (il Quidditch, gioco dalle regole cretine pensate solo per dare sempre un ruolo decisivo a Harry), è pieno di soldi (che non guasta mai, eh!), e per gli altri il regolamento della scuola si applica, per lui si interpreta.

E forse questa è la chiave del successo della Rowling. Vedo molta vicinanza tra Harry Potter, Bella (la svampita protagonista di Twilight) e per rimanere dalle nostre parti i personaggi dei romanzi di Moccia e di Licia.

«Grande Sennar! Fantastico! Siamo una coppia di vincenti! Non siamo ancora adulti e abbiamo già realizzato i nostri sogni!»

Esclama Nihal in Nihal della Terra del Vento.
Io ho l’impressione che un’ampia fascia di pubblico non voglia (più?) storie costruite in maniera “tradizionale” e basate sul conflitto, ma cerchi solo un personaggio con cui identificarsi e attraverso il quale vivere i propri sogni senza ostacoli. Niente di male. Il mio problema però è che trovo questo tipo di narrativa noiosa. È come giocare con un videogioco in cui non puoi mai morire: senza sfida che divertimento c’è? A quanto pare un sacco, viste le vendite della Rowling e della Meyer.

Ripeto: sono perplessa. Ho letto da molte parti che la saga di Harry Potter dovrebbe poter piacere anche agli adulti, ma lo trovo davvero difficile da credere. Se qualcuno si è sciroppato questi libri non a dodici anni, ma a venti o più, potrebbe spiegarmi come ha fatto a sopportarli?
E per piacere, mantenete la discussione in termini più tecnici possibile. Si parla di stile, personaggi, ambientazione, trama, ecc. Le considerazioni morali non mi interessano. Per essere ancora più esplicita, visto anche un recente flame a proposito: se davvero Harry Potter spingesse i bambini al satanismo sarebbe una delle poche qualità di questi libri; la presenza di una certa vena razzista di molti maghi nei confronti dei babbani non mi fa né caldo né freddo.

* * *

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564 Comments To "Due o tre parole su Harry Potter"

#1 Comment By caravanpetrol On 21 settembre 2011 @ 20:42

Io sono più incuriosito dalle ragioni misteriose per cui hai dovuto leggerlo… Ce lo svelerai o rimarrà per sempre top secret?

#2 Comment By Ewan On 21 settembre 2011 @ 21:19

D’altra parte Harry Potter[...] è pieno di soldi (che non guasta mai, eh!)

No, direi proprio di no. Se c’è una cosa che ho detestato della serie è il modo assurdo in cui è dipinta la situazione famigliare di Harry e la vita con i Dursley.

Sviste a parte, anche secondo me i primi tre libri non sono un granché, ma dal quarto comincia a esserci un miglioramento evidente sia nello stile, sia nella costruzione e nello svolgimento delle storyline, in cui secondo me si rispecchia la maturazione non solo dei personaggi ma anche di J.K. Rowling come autrice.

E poi, scusa, identificarsi con il protagonista è davvero così esecrabile? Io capisco quando l’identificazione è forzata, quando l’autore vuole tutti i costi che il lettore provi compassione per il povero cucciolo coccoloso protagonista (come con le Mary Sue nelle fanfiction o nelle scene con Harry Potter dai Dursley), ma la Rowling mi sembra non faccia quasi mai leva sul patetismo del protagonista. Ed è anche vero che Harry Potter può essere un personaggio estremamente irritante.

Per quanto mi riguarda, ho ventiquattro anni e ho letto l’intera serie di Harry Potter a gennaio di quest’anno. Avevo i libri in casa da parecchio ma non li avevo mai toccati perché era roba da bambini. E la realtà è che, sì, comincia come una roba da bambini, ma poi migliora notevolmente. Come ho fatto non solo a sopportarla ma addirittura a farmela piacere (tanto che Harry Potter e l’Ordine della Fenice è probabilmente nella top 10 dei migliori libri letti quest’anno)? Merito dei personaggi, in particolare quelli di supporto (su tutti i Weasley e Bellatrix Lestrange), e senza dubbio merito di Hogwarts che, nonostante sia una delle peggiori scuole del pianeta, se non altro in termini di sicurezza degli studenti e dei professori, è riuscita a meravigliarmi e a incantarmi. Gusti personali, immagino.

#3 Comment By AlinaSama On 21 settembre 2011 @ 21:34

Let me love you!

Ti imploro in ginocchio di fermarti al calice di fuoco! Non andare oltre, non farlo perché ne “l’ordine della Fenice” c’è un gap logico paragonabile a George W. Bush che dopo l’11 Settembre si ostinasse a dire che le Twin Towers sono cadute perché dovevano demolirle da un pezzo e si sono scordati di dire alla gente di uscire prima che le buttassero giù

Sfortunatamente mi sento di condividere tutto quello che hai scritto e me ne faccio una colpa perché quando lessi la saga di HP (ormai mooolti anni fa) non trovai alcun errore e mi parvero ottimi. Ma ci vuole tempo per accorgersi che le cose non vanno e spesso quando te ne accorgi è ormai inutile.

#4 Comment By Tapiroulant On 21 settembre 2011 @ 21:57

Ho letto da molte parti che la saga di Harry Potter dovrebbe poter piacere anche agli adulti, ma lo trovo davvero difficile da credere. Se qualcuno si è sciroppato questi libri non a dodici anni, ma a venti o più, potrebbe spiegarmi come ha fatto a sopportarli?

Non è il mio caso – li ho letti tra i 12 e i 18-19 anni, i primi tre tutti assieme, perché li aveva presi mia madre, il quarto e il quinto poco dopo l’uscita, gli ultimi due con un certo ritardo perché mi stavo già scocciando – comunque ti dico lo stesso la mia.
I primi tre li avevo trovati carini (avevo 12 anni appunto), ma niente di speciale. Ma ho provato a rileggere il primo attorno ai 16-17 anni e mi era venuta la nausea. Il migliore probabilmente è il quarto, ma siamo sempre dalle parti del “meh”. Gli altri vanno a calare (e l’ultimo fa proprio vomitare).

Mi spiace che tu debba leggerli. Ovviamente muoio dalla voglia di sapere perché tu debba farlo.

#5 Comment By Cecilia On 21 settembre 2011 @ 22:00

Ahh, aspettavo un articolo simile da tempo ^^: let’s start!

Harry è un Gary Stu fatto e finito, su questo credo non ci piova. Tutto capita a lui, risolve tutto lui. Lo detestavo già al quarto libro.

perché la McGranitt non l’ha usata per acchiappare Sirius Black le prime due volte che è entrato al castello?

Suppongo perché, appunto, l’uso della Giratempo è pressoché proibito. Il fatto che poi la usino i ragazzi non importa, chè tanto quelli sono i cocchi del Preside e fanno sempre quel che pare a loro. Con questo ci sarebbe da chidersi perché l’abbiano inventata… la droga può essere una giustificazione? ^^

se qualcosa va storto non devi fare altro che tornare indietro un’altra volta. Non ci vuole un genio.

Dipende dalla puttanata che hai combinato la prima volta. Se ti sei per sbaglio ammazzato (come viene detto sia successo) smetti di esistere e non c’è più modo di tornare indietro. Da nessuna parte dei romanzi viene mai data per buona la teoria per cui ad ogni cambiamento si generano universi differenti; quindi, di nuovo una supposizione, probabilmente si può fare un solo cambiamento. Ma essendo mie supposizioni, rimangono le idiozie del libro.

qualcuno mi spiega perché Lupin, [...]?

Questo è spiegato. Non ne parla perchè avrebbe dovuto ammettere di conoscere tutti i trucchi di Black, il loro essere diventati animagi illegalmente eccetera e di conseguenza, come minimo, sarebbe stato licenziato e avrebbe perso la stima del preside. Nel caso più probabile sarebbe stato condannato ad Azkaban o al Bacio come Black.
Per l’altro pezzo su Lupin, nulla da dire.

perché il mago più malvagio di tutti i tempi non poteva prendere un coltello da cucina e sgozzarlo

Considerato quanto Voldemort detesti i non maghi non è così improbabile che si rifiuti di usare un’arma non magica. Cretino, ma ha fatto di peggio. Senza contare che lui non aveva idea che l’incantesimo non avrebbe funzionato (in quel caso direi che il coltello sarabbe stato ben accetto), ha provato con la maledizione, la cosa è andata storta e visto che dopo aveva perso il corpo… non c’era più coltello che tenesse.

non si può spiegare di muovere il culo e volare via perché se no rischia la decapitazione

Glielo si può spiegare sì, il problema è che i gegni del ministero non ci avrebbero messo molto a capire che il guardiacaccia l’aveva fatta fuggire e l’avrebbero sbattuto in galera di nuovo. Ed essendoci stato nel libro precedente, non è che sia proprio entusiasta all’idea di ripetere l’esperienza. Per lo stesso motivo Harry e Hermione lo portano via dopo che i membri l’hanno visto, così Hagrid non può essere incolpato. Poi, non sono così sicura che l’animale capisca il linguaggio. E’ più probabile che capisca il tono (in questo caso dispregiativo) anzichè le parole, come fanno i cani o i gatti.

Vedo molta vicinanza tra Harry Potter, Bella [...] i personaggi dei romanzi di Moccia e di Licia.

L’ho già detto che Harry è un Gary Stu, vero? Chissà a fargli il test cosa vien fuori. Quasi quasi provo.

Bon, spero di esserti stata utile per quel poco.

PS:

Senza andare lontano, ho trovato il primo volume di Percy Jackson scritto meglio, più divertente e più ricco di trovate.

Mi spingi a leggerlo, sappilo.

#6 Comment By Cecilia On 21 settembre 2011 @ 22:06

Ovviamente muoio dalla voglia di sapere perché tu debba farlo.

Anch’io ^^
Non è che devi leggerli alla sorellina/fratellino prima di spedirli a nanna?

#7 Comment By Gamberetta On 21 settembre 2011 @ 22:08

@caravanpetrol.

Io sono più incuriosito dalle ragioni misteriose per cui hai dovuto leggerlo… Ce lo svelerai o rimarrà per sempre top secret?

Quasi sicuramente rimarrà per sempre top secret.

@Ewan.

No, direi proprio di no.

Sì, direi propri di sì: è detto che la sua camera blindata alla Gringott è piena di denaro (magico). E in ogni caso basta che rivenda la scopa che vale una fortuna.

E poi, scusa, identificarsi con il protagonista è davvero così esecrabile?

No, per niente, il problema per me nasce quando il personaggio con cui ti identifichi ha una vita noiosa. E quella di Harry Potter lo è molto, visto che ha tutto su un piatto d’argento senza muovere un dito.

@Cecilia.

Questo è spiegato. Non ne parla perchè avrebbe dovuto ammettere di conoscere tutti i trucchi di Black, il loro essere diventati animagi illegalmente eccetera e di conseguenza, come minimo, sarebbe stato licenziato e avrebbe perso la stima del preside.

No. Basta che Lupin scopra per caso il passaggio segreto inseguendo un Molliccio o qualcosa del genere. C’è un pericoloso assassino che va e viene dalla scuola e tu sai come può entrare e non fai niente? E poi invece corri fuori in una notte di luna piena? Decidiamoci: o sei “buono” o non lo sei.

Glielo si può spiegare sì, il problema è che i gegni del ministero non ci avrebbero messo molto a capire che il guardiacaccia l’aveva fatta fuggire e l’avrebbero sbattuto in galera di nuovo.

Cosa che avrebbero dovuto fare comunque: come ha fatto Hagrid a dimostrare che davvero non ha legato male apposta il grifone (ragione che lui stesso sospetta sia la causa della fuga dell’animale)?

#8 Comment By LaProfe On 21 settembre 2011 @ 22:15

Ho letto HP (primo volume) appena uscito, prima del boom, e ricordo che mi era piaciuto. Ho cominciato il secondo (in prestito) e l’ho trovato talmente simile al primo che l’ho piantato lì quasi subito.
Li ho ripresi quest’anno e finora ne ho letti quattro.
Nonostante i difetti, nonostante sia convinta che la JKR abbia copiato a piene mani di qui e di là, e, in fondo, continui a rimestare nella stessa minestra, questa volta mi sono lasciata catturare e ho sospeso ogni giudizio durante la lettura. Sospeso, dico, non consciamente, ma proprio perché i (quattro, finora) libri che ho letto mi hanno interessato e divertito abbastanza da consentirmi di trascurare gli eventuali difetti di scrittura e di trama (ripeto: questo durante la lettura, ché dopo, invece, posso ammettere alcuni scivoloni).
Alcuni, però, non troppi. Mi sembra ci sia stato un po’ di accanimento.
Faccio un esempio: “possono solo fare quello previsto e modificare solo di poco gli avvenimenti: è troppo alto il rischio di sbagliare! Hermione, tesoruccio della mamma, se qualcosa va storto non devi fare altro che tornare indietro un’altra volta“.
Non è propriamente così: come mostrano numerosi racconti di fantascienza, la modifica di particolari nel passato può dare origine a conseguenze impreviste e enormi, come un domino che crolla una tesserina dopo l’altra. In questo caso, se qualcosa andasse storto (durante l’incursione nel passato) una delle conseguenze potrebbe persino essere che la GiraTempo non esisterebbe più, e quindi in realtà nel passato non ci si potrebbe più andare. Nel qual caso, sì, la GiraTempo esisterebbe ancora, e quindi potrebbe essere usata. Ma se… eccetera eccetera (questa storia della macchina del tempo è una delle più sfruttate e divertente, nei suoi paradossi, dei racconti di fantascienza).
Qui, comunque, io assolverei l’autrice :-)

Harry Potter è uno stupidotto viziato a cui va sempre tutto bene, senza alcuno sforzo o quasi.”
Be’, che gli vada sempre, alla fine, tutto bene, mi sembra logico. Anche La signora in giallo, quando la guardavo, scopriva sempre il colpevole (e trovava sempre un morto) e se la cavava sempre. Lo sapevo, ma mi divertivo ugualmente.
Quanto a essere uno stupidotto viziato, mah… Non mi sembra. Pur essendo, obiettivamente, un ragazzino che può risultare irritante, all’inizio sembra, semplicemente, stupido come tanti ragazzini della sua età; viziato proprio no, però, visto che, alla fine, la cosa più bella che gli capita è quella di andare a scuola e di studiare come un matto (i miei alunni lo considererebbero un pazzo). Così come, nell’ultimo episodio della saga, la scena di lui ed Hermione che cercano di divertirsi con un ballo, loro due soli, nella tenda in cui sono confinati chissà dove, temendo la morte a ogni passo, è, secondo me, malinconica, e molto, e mi ha fatto pensare a come, in quel momento, i due non stessero certo vivendo spensieratamente la loro vita, come due adolescenti qualsiasi.

Insomma, ripeto, può non piacere (a me, un tempo, non era piaciuto granché); può essere l’eco di tante altre saghe; può essere scritto (tradotto, soprattutto!) non benissimo, avere delle incongruenze (ce n’è un’altra grande, ma non starò qui a suggerirtela :-) ma, se uno si lascia prendere, sa incantare. IMHO, naturalmente.
Scusa la lunghezza del commento.

#9 Comment By Clio On 21 settembre 2011 @ 22:18

Io li ho letti tutti fino al sesto. I primi tre li lessi che dovevo avere 14-15 anni o giù di lì.
Dunque, i primi tre li trovai carini, mais sans plus. I personaggi non erano memorabili e il protagonista era una lagna. Tuttavia non mi sono dispiaciuti perché erano corti, leggeri e non si prendevano troppo sul serio. Erano “onesti” romanzetti passatempo, senza niente di speciale da dire ma senza troppe pretese. Il terzo, pur con tutti i gap logici, era quello che mi era piaciuto di più.

Il quarto ha tutti i difetti sopra elencati, ma è più lungo e la storia è più tetra (senza riuscirci). Nella testolina della Rowling deve essersi accesa l’ideauzza “sn 1 Grande skrittrice!!!1!” e comincia a voler fare il passo più lungo della gamba.
Ho letto anche il quinto, e mi ha fatto “cagare a spruzzo”, per usare un francesismo. Se il terzo ti è sembrato incoerente, il quinto ti parrà scritto in stato allucinato
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Ho letto il sesto solo perché i miei mi avevano assicrato che era un po’ meglio del quinto. Lo è, ma meglio di “Ributtante senza appello” è facile, e il libro fa cagare lo stesso.
Il settimo mi sono rifiutata tassativamente di leggerlo.

In tutta questa faccenda, non riesco a spiegarmi il ruccesso stratosferico di Arrigo Pentolaio. A quanti diavolo di film sono arrivati? Mah, io i meccanismi dele mode non li capisco.

Però sono curiosa anch’io: come accade che ti sottoponi a questo clistere potteriano? :D

#10 Comment By Cecilia On 21 settembre 2011 @ 22:21

Cosa che avrebbero dovuto fare comunque:

Vero. Se Black non fosse scappato di sicuro se la sarebbo presa con lui. Ma con la fuga di un pluriomicida, un ippogrifo fuggito è l’ultimo dei problemi.

#11 Comment By Ewan On 21 settembre 2011 @ 22:33

è detto che la sua camera blindata alla Gringott è piena di denaro (magico). E in ogni caso basta che rivenda la scopa che vale una fortuna.

Il punto è che i soldi della Gringott li usa solo per comprarsi il materiale scolastico, mentre quando è dai Dursley è un pezzente senza nemmeno vestiti di sua proprietà. Ma era solo per dire che la gente non sta vicino a lui perché è pieno di soldi e non è una questione di capitale importanza, in effetti.

No, per niente, il problema per me nasce quando il personaggio con cui ti identifichi ha una vita noiosa. E quella di Harry Potter lo è molto, visto che ha tutto su un piatto d’argento senza muovere un dito.

Boh, penso ancora che dipenda dai gusti, a questo punto. Per me Harry Potter era un bambino con una vita orribile (cretinamente orribile) che viene catapultato in un mondo che è il suo mondo eppure che non gli appartiene. Ok, quasi tutti gli adulti lo trattano con le pinze perché è il Perfetto-di-cui-parlava-la-Profezia(TM) e il massimo della disapprovazione che incontra è quando fa perdere punti ai Grifondoro, però già solo per le premesse io non me la sento di definire la sua vita semplice e noiosa.

#12 Comment By Tapiroulant On 21 settembre 2011 @ 22:35

E poi, scusa, identificarsi con il protagonista è davvero così esecrabile?

Per quanto mi concerne, il problema è quando l’unico “merito” del libro, l’unica vera ragione per cui ha successo, sia il wish fulfillment del lettore attraverso il protagonista.
Oh che bello essere Bella e avere il proprio Edward! Oh che bello scoprire di non essere un ragazzino insignificante e vessato ma un mago; non solo, il mago-prescelto, quello più fiko di tutti! Oh che bello scoprire di essere l’ultima della mia stirpe e l’unica che può salvare il mondo e diventare l’eroina di tutti!
Twilight, Nihal, Harry Potter, e molti altri, devono il loro successo e il loro seguito fondamentalmente a questo (poi ognuno di questi libri ha il suo condimento, ma il punto è: “Oh che bello poter sognare di essere fiko e fortunato come il protagonista di questo libro”). E ne approfitto per risolvere l’enigma di Gamberetta:

senza sfida che divertimento c’è?

Il punto è questo: il lettore “ideale” di questi libri non la vede in questo modo. Libri come Harry Potter servono per sognare a occhi aperti, dimenticare per un momento la propria vita e trovarsi in un altra che, da qualunque parte si guardi, è migliore, felice, serena, ideale. Una “sfida” è accettabile solo quando è apparente, cioè quando si sa in anticipo che tanto l’eroe (cioè il lettore stesso) se la caverà.
Ogni problema o ambiguità reale che affiori nel corso della storia è vista da questo lettore come un fastidio, un’ombra che gli rovina il suo bel sogno a occhi aperti.
Allo stesso modo, non sono lettori realmente interessati al fantastico e alle stranezze (a meno che non diano “colore” e non accentuino questa vellutata sensazione di benessere). Gente che non leggerebbe mai Incontro con Rama perché che cosa gliene frega di una navicella aliena alla deriva nello spazio, e non leggerebbe mai Ma gli androidi sognano pecore elettriche? perché “il mondo è già abbastanza deprimente così senza che debba pensare a robe pensare anche quando leggo e mi rilasso” (parole testuali^^).

Ma secondo me era una domanda retorica e lo sapevi già.

Quasi sicuramente rimarrà per sempre top secret.

ç_ç
(possiamo in qualche modo incidere sulle probabilità del “quasi”?)

#13 Comment By Tapiroulant On 21 settembre 2011 @ 22:39

Correggo:

*senza che debba pensare a robe deprimenti anche quando leggo

#14 Comment By Drest On 21 settembre 2011 @ 23:41

Il popolo vuole sapere i motivi oscuri!

Mai letto erri potter, m’è sempre sembrato na vaccata.

#15 Comment By GSeck On 22 settembre 2011 @ 01:28

Non so rispondere a tutte le tue perplessità. Ho letto i libri di HP anni fa e non ricordo tutti i particolari. Mi pare di ricordare, con una certa sicurezza, che le giratempo abbiano dei limiti precisi, che Lupin non si ricordi, a distanza di decenni, di ognuno degli innumerevoli passaggi segreti di Hogwarts e che preferisca di molto rimanere se stesso al trasformarsi in una bestia. Voldemort, dopo aver fatto l’incantesimo a Harry, è praticamente morto (nei libri successivi al terzo viene spiegato perché, ma già dal primo è chiaro che la sua dipartita è conseguente all’incantesimo su Harry). Il viziato Harry Potter è un orfano allevato da una famiglia che lo odia e coinvolto in intrighi mortali. Sono situazioni interessante da leggere e meno da vivere.
Diciamo che i libri mi sembrano plausibili. Per dare una risposta alla tua domanda su come un ultraventenne possa apprezzare HP, è probabile che se avessi reputato reputato l’ambientazione non interessante non mi sarei immerso nella lettura e avrei visto incongruenze insopportabili ovunque. Mi è capitato con il romanzo “La figlia del drago di ferro” che mi pare tu abbia invece molto apprezzato.
Mi rendo conto che non è una spiegazione pienamente soddisfacente, però posso consigliarti quest’articolo di Stephen King sull’argomento, che spero ti chiarisca qualcosa in più: http://www.ew.com/ew/article/0,,20431232_20050689,00.html

#16 Comment By Koda On 22 settembre 2011 @ 01:37

Certamente ha dei difetti, ma a me non sembra così banale la trama e ha degli spunti molto interessanti (soprattutto l’ultimo lubro).

WARNING: FATALITY SPOILER!

Mostra spoiler ▼

Lo stile mi piace, è scorrevole, cattura perfettamente, in inglese almeno, e non si perde il literary da due soldi.
L’ambientazione è ben caratterizzata e offre la visione d’insieme di un mondo vivo, con cali logici, ma vivo e verosimile.
Di libro in libro c’è un’evoluzione caratteriale e mentale dei personaggi: crescono.

Metterlo a livello Troisi and Co. mi sembra eccessivo. Soprattutto perchè qui ci sono momenti drammatici “seri”, e ce ne sono tanti, e il mondo ha una propria dignità e originalità.
Io li ho letti tutti già sopra i venti, ma devo dire che un ragazzino cresciuto con un libro all’anno, magari proprio dagli unidici anni in su, deve averne percepito la grandezza immergendosi completamente in qualcosa che cresceva con lui e come lui. Just my 2 cents. : )

#17 Comment By Cuk On 22 settembre 2011 @ 01:40

Personalmente lessi i primi 5 anni fa (credo che il 5 fosse l’ultimo uscito, allora). Ero a casa malato e me li mangiai in 4 giorni causa noia.
Non mi sono avvicinato ai successivi (e se avessi avuto di meglio avrei evitato anche questi 5) principalmente perchè non riuscivo proprio a digerire Voldemort. Se già si sa che il protagonista deve essere il prescelto in ogni cosa (perdonato sempre, scelto “a caso” sempre, al centro di tutto sempre), almeno che si crei una serie di situazioni in cui questo non risulti proprio così smaccato.
Voldemort avrebbe potuto farne di ogni a Harry (per sua mano o tramite i suoi scagnozzi) e invece arzigogolava il suo piano sempre più chsoì che Harry fosse al centro di tutto (il calice di fuoco è magistrale in tal senso, vedrai).
Un libro si regge più sul cattivo che sul buono. Fai un buono insopportabile? Anche Luke Skywalker è insopportabile, ma almeno Darth Vader ha carisma (e infatti ogni cosa accade per reazione ad una azione di CascoNero).

In realtà trovo molto più stimolante il punto sollevato da gamberetta e ripreso da tapiroulant.
Ma al di là della noia che cera letteratura può provocare in alcuni, cosa si può dedurre dal fatto che aumenta sempre più la percentuale di persone che vuole vedere un sogno filar via liscio, senza sfide e senza ombre? E’ un qualche tipo di riflesso dell’approccio alla vita reale e quotidiana? E cosa porterà?
Non lo so, non sono un sociologo, ho appena letto il post ed è l’1.30 e non sono in grado… ma mi piacerebbe rifletterci.

Ah, brace yourself: the Potterian Fanboy Horde is coming

#18 Comment By K On 22 settembre 2011 @ 01:53

cosa si può dedurre dal fatto che aumenta sempre più la percentuale di persone che vuole vedere un sogno filar via liscio, senza sfide e senza ombre? E’ un qualche tipo di riflesso dell’approccio alla vita reale e quotidiana? E cosa porterà?

Un sogno che fila via liscio? Come hai detto tu è l’una e mezza (anzi ora due), è meglio che dormi, che mi sa i libri nemmeno te li ricordi! :)

#19 Comment By Clio On 22 settembre 2011 @ 01:55

@Koda

Di libro in libro c’è un’evoluzione caratteriale e mentale dei personaggi: crescono.

A parer mio più che crescere rincoglioniscono, per non parlare del modo assolutamente ridicolo con cui la Row tratta l’elemento “amoroso” (Santodio…). Rpba da ficcyna bipolare >_<
(Chiederò una petizione per eliminare dalla letteratura i subplot adolescenzialretard sugli amoretti tra i banchi!)

Ah, brace yourself: the Potterian Fanboy Horde is coming

Yep. Ecco cos’era quel rombo in lontananza.

#20 Comment By GiD On 22 settembre 2011 @ 01:55

Allora, due parole due sulla questione giratempo:

Premetto che per essere sicuro al cento per cento di quello che sto per dire dovrei prima rileggermi per bene il libro, soprattutto perché molte scene nel mio cervello si sono mischiate a quelle del film, che non sempre è fedele al testo.
Se ricordo male, quindi, correggetemi.
Da quel che viene mostrato nel libro (in particolare l’intervento di Harry/James e del suo patronus) si lascia intendere che il viaggio a ritroso nel tempo di Harry ed Hermione non abbia in realtà modificato nulla. Quando leggiamo per la prima volta le scene della capanna di Hagrid, della fuga di Fierobecco, della stamberga e di tutto il resto, gli Harry ed Hermione futuri sono già lì “dietro le quinte” (ed Harry infatti lo vediamo nello scontro coi dissennatori). La Rowling ha scelto di interpretare il viaggio nel tempo come un circolo chiuso, in cui non è realmente possibile cambiare gli eventi. Credo che questo meccanismo a ripetizione, che evidentemente Harry ed Hermione non conoscono, sia invece chiaro ai maghi più istruiti, come Silente o la McGrannit.
In quest’ottica la giratempo non ha lo scopo di cambiare il passato, ma semplicemente quello di avere del tempo in più (che poi è l’uso che ne fa Hermione nel libro).

Per il resto, a me Harry Potter è piaciuto, e tanto anche, ma non è il caso mi mettermi a discutere su questo. Essendo stato il primo romanzo che ho letto e avendo passato anni a seguire la saga, ci sono troppi fattori non tecnici che mi fanno ancora ora rileggere con affetto i libri di Harry Potter.

Sulla giratempo, invece, ci tenevo a precisare perché ho sempre pensato fosse stato gestito bene come meccanismo.

p.s.
Gamberetta, visto che nessuno te lo ha chiesto… ma come mai ti sei messa a leggere Harry Potter? :D :D :D

#21 Comment By Symbolic On 22 settembre 2011 @ 07:57

Mi domando quale parte di “per ragioni che non posso rivelare” sia poco chiara alle persone.

Comunque…

I libri della Rowling hanno alcune buone idee e alcuni pure delle buone premesse. Ma strafalcioni come quelli citati da Gamberetta non sono perdonabili, quantomeno se uno ha un cervello funzionante. A me irrita farmi prendere in giro.

E perdiana, non parliamo di originalità

http://en.wikipedia.org/wiki/The_Books_of_Magic

#22 Comment By dr Jack On 22 settembre 2011 @ 10:05

Gli altri difetti rimangono, con l’aggiunta di deus ex machina piccoli e grandi, fino alla farsa della fenice con spada & cappello. Stendiamo un velo pietoso.

Prima di parlare di deus ex machina aspetta il settimo libro :p.

Molto di quello che penso di Harry Potter si riassume qui.

* Prima di continuare metto le mani avanti e aggiungo che l’ho letto PRIMA di imparare le regole della fiction e da quel che ricordo Harry Potter si avvicinava al livello di decenza (escluso il primo libro troppo infantile e il settimo troppo ridicolo dove ho sofferto molto già allora).

I lati positivi:
- Alcuni personaggi sono caratterizzati e hanno un background (es. La famiglia di Ron, Piton, I mangiamorte, Il prigioniero di Azkaban, I dissennatori)
- La stessa Hogwarts con le sue squadre e il suo background non mi è dispiaciuta.
- I personaggi positivi soffrono e possono morire.
- Non sono un maestro di stile, e non è una delle prime cose che considero ma non ricordo che la Rowling scrivesse male.
- Far evolvere i personaggi e mostrarceli che crescono in ogni libro è una scelta apprezzabile.
- I personaggi sono tanti, e sono ben relazionati tra loro.

I lati negativi:
- Tutto il mondo della Rowling si basa sull’irragionevolezza. Per alcune cose si può anche chiudere un occhio (tipo: va be’, si accetta che l’”Expelliarmus” per i maghi è meglio delle pistole). E anche il GiraTempo alla fin della fiera non raggiunge i livelli di altre cose successive. Ma insomma, deus ex machina li ho visti anche in Stardust (film), e Stardust mi è piaciuto. Il problema è che la Rowling fa le scelte peggiori nei momenti peggiori.
- Voldemort è ridicolo.
- Harry Potter, al contrario di altri personaggi, non è ben caratterizzato, ha solo il marker della cicatrice in fronte. E come se non bastasse…
- Tutto il mondo gira intorno a Harry Potter.
- I conflitti risolti con eventi casuali potrebbero superare il livello di accettabilità.

#23 Comment By queenseptienna On 22 settembre 2011 @ 10:29

La saga di Harry Potter mi è sempre piaciuta e ho iniziato a leggerla intorno ai 15 anni.
C’è da dire che comunque in partenza era qualcosa rivolto a un pubblico fanciullesco, per cui il linguaggio semplicistico forse è risolvibile in questi termini.
Poi Harry (che ho sempre detestato in favore di personaggi ben più complessi come Piton) cresce e con lui il modo di scrivere della Rowling (ma ancora oggi non ho mai capito perché non prende quei dannati soldi magici e non li converte in sterline per farsi una signor vita alla faccia degli zii °_°).

Comunque posso garantire che il Voldemort del libro è meglio di quello del film. Almeno questo non ride come un orango e non urla “AVUAAADAAA KEDUAVRAAAA” °_°

Son consolazioni.

#24 Comment By Cecilia On 22 settembre 2011 @ 11:12

ma ancora oggi non ho mai capito perché non prende quei dannati soldi magici e non li converte in sterline per farsi una signor vita alla faccia degli zii °_°)

Perché è stupido? ^^

#25 Comment By koala On 22 settembre 2011 @ 11:26

a caldo prima di aver letto i commenti:
ho letto la saga da adulta, con ausilio della library. I primi tre, quattro libri sono i migliori, non buoni ma scorrevoli. In particolare il calice di fuoco “sorprende” per il tentativo di discostarsi dai primi tre – che hanno davvero la stessa identica struttura.

Harry potter: protagonista odioso, dubito ci sia vera immedesimazione io lo detestavo – è viziato, invidioso, gretto – in generale il bambino che tua madre porta sempre ad esempio di eccellenza per umiliarti. Volendo tentare un paragone alla lontana è un po’ lo sherlock holmes della situazione: tu sei watson ma vorresti essere sherlock (not really). In realtà no perchè noi abbiamo il punto di vista di harry, ma spero si capisca cosa intendo.
I personaggi secondari sono spesso divertenti. A me piacevano, sia quelli buoni ma soprattutto quelli cattivi.Pur essendo macchiette ognuno aveva caratteristiche positive e negative e comportamenti e voci adeguate.

All’inizio apprezzavo la/le sottotrama/e o il giallo secondario. Nulla di che ma gli indizi erano disseminati bene e spesso risultava emotivamente più intrigante.. Come la storia tra hermione e ron o le rivalità nella scuola o hagrid e le sue bestie. La non coerenza di alcune parti, che c’è, è sopportata in virtù delle frivolezze e dell’attenzione incentrata su questioni più terrene.
Insomma, nella semplicità il tutto risultava abbastanza spesso.
Questo, va da sè, non fa un buon libro ma per chi non legge fantasy è comunque fonte di un certo stupore, un’atmosfera tra la favola e il manga scolastico con il gruppo degli sfigati che in realtà è il più figo di tutti (yeeeeeeah).

Poi quando comincia ad aggiungere inutili centinaia di pagine il tutto va in vacca, ti attende la parte più orrida e mortalmente noiosa. Aspetto commento sull’epilogo.
Nel complesso tempo intrattenimento di scarso livello.

#26 Comment By Franek Miller On 22 settembre 2011 @ 11:39

Ho letto Harry Potter quando avevo 14 anni e non mi ha fatto impazzire, esortato dal consiglio del mio profe di lettere (se un giorno manifesterò segni di squilibrio mentale saprò chi accusare), del resto le sue qualità di educatore erano equivalenti a quelle di HP come fantasy. Dubito faccia testo.
Tuttavia in una domanda delle FAQ rimbeccavi la saga per il carattere infantile che la caratterizza, io trovo che sia uno dei pochi spunti vagamente interessanti quel tratto naif e innocente. Fa un po kidult narrativo, ma è una delle poche ancore di salvezza quando leggo le regole del quiddich che a mio avviso è un minestrone indigesto: un miscuglio tra rugby, qualcosina del baseball e del football americano. In più il terribile outsider della figura del cercatore che è una sboronata che ha concesso deus ex machina a vagonate.
Ma poi è normale che una scuola permetta agli studenti di mutilarsi e fratturarsi per svago? Ok con un colpo di bacchetta magica si rimettono a posto i pezzi, ma sul piano logico la cosa sembra stonata solo a me?
Vorrei sapere se leggerai anche dal 5° volume in poi. Oltre non sono riuscito a proseguire: Harry oltre che insulso e viziato diventa irragionevolmente isterico e sgradevole (di più, molto di più). Urla, piange grida e si dibatte come neanche la peggio Nihal, sembra a tutti gli effetti un caso-studio da psichiatria infantile. Forse JKR voleva renderlo più interessante mostrando un suo “lato oscuro”, a me è parso ritardato e ho smesso di leggerlo. Forse lo rifarei per contare le volte in cui Harry sbrocca (son sicuro siano quasi una decina) ma la prospettiva mi sfibra.

#27 Comment By Tom On 22 settembre 2011 @ 12:26

Ciao Gamberetta,

io ho letto tutta la saga. Anche secondo me i libri avevano parecchi problemi, ma nel complesso mi è comunque piaciuta. Magari appena ho tempo espando un po’ questo punto.

Nel frattempo ti lascio un paio di link che prendono in giro proprio sulle lacune della saga. Contengono spoiler.
Harry Potter: How It Should Have Ended
Il quarto protagonista eliminato dalla versione finale

#28 Comment By Clio On 22 settembre 2011 @ 12:54

@Tom
Il quarto protagonista sarebbe stato il mio preferito. Peccato lo abbiano tagliato!

#29 Comment By MakKo On 22 settembre 2011 @ 14:06

Mai letto nemmeno una riga di H.P. L’unico H.P. che conosco è Lovecraft.

E in più detesto (fisicamente, nel senso che arriverei a mettere le mani addosso) chi legge qualcosa solo per “moda”. Sono sicuro che il 90/95% della gente che ha letto questi libri, non si è nemmeno informata prima su cosa trattassero, ne abbiano letto o cercato le critiche, forse nemmeno letto il risvolto di copertina. “Lo hanno letto tutti. Voglio essere tutti pure io…

Infine odio profondamente (anche qui fisicamente) la sig.ra Rowling. Antipatica, vezzosa, esaltata, arrogante e presuntuosa. Immagino abbiate visto o letto tutti di quando un fan (un bambino) le chiese perchè uno dei protagonisti (scusate, il nome non lo ricordo) non era sposato e lei stizzita (come se quel bambino fosse un mongoloide a non averlo capito) rispose: perchè è gay!
Forse non sono buone ragioni per non leggere un’opera così “monumentale” dietro cui si cela di certo del duro lavoro, ma non ci posso fare niente.

(Purtroppo) ho visto solo (costretto dagli eventi… si insomma ci dovetti portare una ragazza e il fine giustifica i mezzi no?) il IV o V film (nemmeno ricordo il titolo) ma sbadigliai e mi annoiai tutto il film (a lei piaceva quindi non riuscii nemmeno a “fare altro”).

SCUSA Gamberetta… ho detto la mia “impressione” su HP anche se so che chiedevi solo giudizi tecnici.

#30 Comment By Marco F. On 22 settembre 2011 @ 14:15

Uh, e aspetta di arrivare al sesto volume, quando Harry si scorda (dopo averci quasi rimesso le penne!) di ciò che è successo nel primo, chiedendo candidamente: “Perché [Voldemort] non poteva farsi una Pietra Filosofale, o rubarne una, se era così interessato all’immortalità?” -.-”

#31 Comment By DagoRed On 22 settembre 2011 @ 15:18

Ma cercate veramente la plausibilità in una storia in cui gente seriamente intenzionata ad eliminarsi fisicamente perde tempo cogli abra-cadabra invece di impugnare Ak47 e P38?

#32 Comment By DagoRed On 22 settembre 2011 @ 15:19

Si, ho un po’ esagerato con gli avverbi “=_=

#33 Comment By GiD On 22 settembre 2011 @ 15:33

@Marco F.

Ecco, commenti come il tuo mi fanno venire il nervoso. Ma per curiosità, li hai letti i libri o sei andato a cercare su Google “errori harry potter” e hai copia/incollato la prima fesseria che hai trovato per fare il figo?

Nella scena del sesto libro che hai citato Harry si riferisce a ciò che Voldemort ha fatto prima, molto prima, del primo libro. Silente spiega ad Harry come Voldemort si sia reso (quasi) immortale al tempo in cui era al potere, ed Harry, proprio ricordando quel che è successo nel primo libro, si chiede “ma perché invece di fare tutto ‘sto casino non s’è fatto una bella pietra filosofale?”.
E tra l’altro, una riga dopo, Silente gli spiega pure perché prima Voldemort non fosse interessato a una pietra filosofale e perché dopo , nel primo libro, cerca di rubarne una.

Ora dimmi tu, Marco F., perché la domanda posta da Harry è così assurda.

#34 Comment By Marco F. On 22 settembre 2011 @ 16:58

Per il nervoso non so come aiutarti e, ehm “fare il figo”… -.-

Però soddisfo la tua curiosità: i libri li ho letti, il contesto è chiaro, la domanda è comunque da cretini.
Harry non chiede solo perché Voldemort non si è fabbricato una Pietra tanti tanti anni fa, ma chiede anche perché non ne abbia rubata una, a prescindere dal quando; infatti non chiede quando, chiede “perché”. E lui è stato diretto testimone e quasi vittima del tentato furto, non ci credo che non se ne ricordi!
Mostra spoiler ▼

#35 Comment By Mauro On 22 settembre 2011 @ 17:30

Io li ho letto dopo i vent’anni, se non tutti almeno in parte; non li ho trovati capolavori, ma comunque abbastanza interessanti da finirli, sebbene dovendo passare sopra a tutta una serie di cose senza senso, messe lì perché sì. Giratempo a parte (e mi metto tra quelli che non ricordano un buon motivo per non usarla per risolvere le cose, per esempio per salvare i genitori di Harry appena scoperta la cosa), uno dei peggiori che ricordo è nel settimo: Mostra spoiler ▼

A questo si aggiunge che quando prova a dare motivazioni non risolve l’assurdità della cosa: le preoccupazioni di Hermione sul non modificare troppo possono avere senso (si può tornare indietro per cambiare di nuovo, ma a rischio di ulteriori modifiche), però a fronte di eventi come la Rinascita del Grande Cattivo perdono di significato.
Comunque, dicevo: li ho trovati abbastanza interessanti da finirli; perché? Non saprei, posso ipotizzare: li ho letti in un periodo in cui sapevo di narrativa meno di oggi (e oggi non è che sappia chissà cosa), quindi magari è semplicemente perché notavo meno certi difetti o li percepivo senza saperli identificare; potrebbe essere anche perché ero abituato a libri peggiori, senza però – come detto – avere gli strumenti per capire il perché, quindi un libro scadente ma migliore era comunque nel livello accettabile.
Quindi: non ricordo abbastanza la serie per entrare nel dettaglio, quindi mi fido del tuo giudizio tecnico; come motivazioni del come ho fatto a sopportarli, ipotizzo (1) scarsa conoscenza tecnica, (2) un livello minimo sufficiente a tenermi interessato e (3) abitudine a libri peggiori; con possibilità di (4) curiosità di sapere come finiva la cosa, a parte l’ovvio lieto fine.

#36 Comment By Federico Russo On 22 settembre 2011 @ 18:57

Non vorrei sbagliarmi, ma sembra che sfugga a molti un particolare interessante – e mi sorprende che nessuno lo abbia citato.

Premesso che se non ricordo male mentre leggevo il 5° avevo 13-14 anni e c’era il terremoto in Grecia che fece ballare pure le pareti di casa mia, in Puglia, quindi doveva essere tipo il 2004, ebbene a quell’età non avevo ancora sviluppato un buono spirito critico, ma col 6° sì e pure col 7° (di quest’ultimo ricordo quanto ero rimasto indignato per il Deus ex machina di Ron che pesca Harry che ha recuperato la Spada di Godric Grifondoro che non si sa come era finita là dove era finita).

HP funziona a Deus Ex Machina e Harrycentrismo, tutto attorno ci sono trovate strambe e fighe che fanno passare il resto inosservato. Ma ciò che, se non ricordo male, lo rendeva interessante è il lato comico. HP nasce come un romanzo da non prendere esageratamente sul serio. Gli effetti della magia sono divertenti, l’accezione generale di “magico” è principalmente “buffo” – ma, allo stesso tempo, possiede il suo lato “oscuro” che però compare nei momenti salienti.
HP è diventato sempre più serio col passare del tempo, ma all’inizio era interessante e divertente. E quando una cosa è divertente, si giustificano sviste e compagnia bella. Bisogna notare, però, che da quanto è emerso nelle mie discussioni con amici e surrogati, tutti hanno apprezzato la sfumatura “dark” che ha via via assunto il ciclo.

P.S. Sarà inutile, però anche io trovo assai più interessante sapere i motivi top secret che ti hanno spinta a dover rileggere tutto. Ti prego! *__*

#37 Comment By Talesdreamer On 22 settembre 2011 @ 20:35

I primi sei libri di Harry Potter li ho letti, ma non ricordo assolutamente nulla, niente, tabula rasa. Come saga letteraria, insomma, temo non mi abbia colpito moltissimo. La trama però la conosco, essendomi sorbita i film varie volte, e a ogni nuova visione mi stupisco di trovare nuovi plot holes. Tralasciando le questioni sul Giratempo già sviscerate da altri (Se è così pericoloso giocare con il tempo, perché quell’oggetto era stato dato a una ragazzina per un motivo “futile” come il frequentare più lezioni scolastiche?!), una delle cose che più mi ha lasciata perplessa è la gestione delle magie curative.
Innanzitutto, esistono? Alcuni momenti fanno supporre di sì, ma in situazioni critiche non capita mai che qualcuno provi a lanciare un incanto di cura. Utilizzano qualche pozione e polverina, al massimo, ma nulla che risulti davvero efficace.
Ho come l’impressione che la Rowling abbia evitato di toccare l’argomento perché altrimenti uccidere certi personaggi sarebbe risultato troppo difficile…

#38 Comment By sav On 22 settembre 2011 @ 21:35

Dico solo questo.

Io ho letto il primo per forza (fu il primo libro che la mia geniale prof. di italiano ci assegnò in quarta ginnasio). Gli altri li ho letti per un semplice motivo: li acquistavo in inglese d’estate, in modo da poter sputtanare la trama a settembre alle mie amiche fan di HP, prima che potessero leggere la traduzione italiana.

Sono sostanzialmente d’accordo con te e non ho molto da aggiungere. A parte, forse, il fatto che ho madre e sorella assolutamente innamorate di quella saga. Le loro ragioni sono le seguenti: ci appassionano i misteri irrisolti, che ci obbligano a comprare il prossimo libro. Ci piace il mix di mitologie varie. Leggiamo significati profondissimi e nascosti in alcune figure (Albus Silente: è Dio? E la McGrannit è la Befana?). Sirius Black è molto figo. Possiamo parlare per ore di cosa voleva dire quello o del perché quel personaggio non ha fatto quell’altro.

A volte mi è sorto il sospetto che i buchi nella trama e nella logica siano stati un sapiente stratagemma per far discutere i lettori tra la pubblicazione di un libro e l’altro. Ricordo perfettamente serate e serate di congetture sul funzionamento del saltatempo (peraltro questa NON è una giustificazione. La Rowling secondo me avrebbe dovuto spiegarlo, o perlomeno spiegarlo maggiormente, invece di lasciare questo annoso compito ai lettori).

Suppongo siano le stesse ragioni per cui alla gente piacciono serie televisive come Lost. Boh.

#39 Comment By Ayame On 22 settembre 2011 @ 21:57

Vabbè, però qui ormai siamo sul ridicolo andante spinto. Una volta ‘sto blog era un posto utile dove si poteva imparar qualcosa, adesso è solo un palcoscenico dove si vuol far scena a tutti i costi facendo gli intellettuali radical chic – qualsiasi cosa voglia dire – scagliandosi contro best seller e best author (Manzoni scrive da cani? Posso anche concordare. La Rowling ha scritto porcate piene di buchi logici? Ma che cagata XDDD). Posso rimuovere Fantasy Gamberi definitivamente dalle mie letture. A mai più rivederci :)

#40 Comment By Cecilia On 22 settembre 2011 @ 22:18

gli intellettuali radical chic – qualsiasi cosa voglia dire – scagliandosi contro best seller

A parte che non è esattamente indice di furbizia usare un termine e subito dopo ammettere che non se ne conosce il significato, i libri di Licia Troisi non sono forse dei best seller in Italia? Eppure sono stati tra più stroncati; cos’è, Licia va bene e la Rowling no? Che ragionamento assurdo. Gamberetta non ha mai detto niente perchè non li aveva letti, adesso lo fa, fa osservazioni e critiche come sempre, e la si accusa di essere “radical chic”. Bah.

Se i buchi ci sono, ci sono, si trattasse anche della Divina Commedia. Se non ci sono; please, spiega.

#41 Comment By Ken Racramuth On 22 settembre 2011 @ 22:49

“Still, by the time the Battle of Hogwarts was reaching its climax of clumping giants, cheering portraits, and flying wizards, I almost longed for someone to pull out a good old MAC-10 and start blasting away like Rambo.”
Parole di Stephen King ^_^

Alcune cose che mi fanno storcere il naso ( a parte la già sottolineata macchinosità di certe soluzioni e vari buchi logici, sui quali però continuo a indulgere a ogni lettura ._. ) sono l’incomprensibile funzionamento della magia ( perchè passare ore e ore a studiare incantesimi e trasfigurazione quando alla fine tutto quello che ti serve è sapere la formula e agitare la bacchetta ? E perchè alcuni sono così cazzuti da saperti fare un incantesimo potentissimo in mezzo secondo e altri non riescono nemmeno a pulirsi il moccio dopo mille tentativi ? Che la magia sia un fattore genetico ? ) , e l’altrettanto incomprensibile motivo che spinge milioni di maghi a dannarsi l’esistenza con tutte quelle pugnette sulla Segretezza.
Ah, e non capisco neanche come abbia fatto Voldemort a riavere la sua vecchia becchetta. Ma nessuno si è preso la briga di ispezionare un attimo la casa dei Potter dopo la scomparsa di Voldy ? Nè il ministero né Silente, ovvero Colui-che-ha-setacciato-mezzo-mondo-e-interrogato-cani-e-porci-per-indagare-sul-passato-di-voldemort? Boh
E quello delle giratempo è un inserimento davvero maldestro. O meglio, in sè il gioco d’incastri con il viaggio nel tempo mi è piaciuto, ma non si capisce perchè l’unica ad usare uno di quegli affari sia stata Hermione. E’ stata una trovata così stupida che anche la Rowling ha convenuto che fosse meglio eliminarli dall’ambientazione, nel quinto libro.
Il fatto che tutto capiti ad Harry, invece, mi sembra “normale”, almeno considerando le premesse e anche certe rivelazioni del quinto libro.
Per il resto, non c’è molto da difendere, anche se ho da poco riletto la saga per la svariatesima volta. Tuttavia continua a sembrarmi eccessivo buttarlo sullo stesso identico piano di Licia Troisi e Meyer.

#42 Comment By Mauro On 22 settembre 2011 @ 23:08

Ken Racramuth

perchè alcuni sono così cazzuti da saperti fare un incantesimo potentissimo in mezzo secondo e altri non riescono nemmeno a pulirsi il moccio dopo mille tentativi ? Che la magia sia un fattore genetico ?

Necessità di movimenti e intonazioni molto precisi, che richiedono molta pratica e comunque non necessariamente si riescono a fare? Pura ipotesi, in certe ambientazioni è presente una cosa simile.

#43 Comment By Ken Racramuth On 22 settembre 2011 @ 23:24

@Mauro

In realtà l’intonazione non è così importante, dato che i bravi magozzi formulano incantesimi silenziosi. E nelle scene concitate poi, i movimenti mi pare vengano spesso come capitano.
Sarà una questione di volontà e determinazione, in fondo è un po’ la definizione della Magia, però mi pare che l’abilità magica sia stata distribuita in maniera molto arbitraria e un po’ incostante tra i personaggi.
Tra l’altro una scena che mi ha lasciato perplesso è quella in cui un mangiamorte molto temuto ( e presumo anche molto potente ) si rivolge ad un suo sottoposto ( in realtà Ron ) ordinandogli di riparagli il tetto perchè gli piove nell’ufficio. E Hermione suggerisce a Ron un paio di incantesimi abbastanza banali. Wtf ?

@Sav
Ma Lost ERA realmente intrigante , o almeno , si poteva considerare tale, PRIMA del finale stile Boiata-spirituale. Voglio dire, la gente si appassiona , nonostante i buchi nella trama, proprio perchè si aspetta che vengano risolti in grande stile. Quindi non è così assurdo che parte del fascino di HP sia dovuto anche al fatto di poter ampiamente speculare sui misteri irrisolti prima dell’uscita del libro successivo. Tra l’altro la maggior parte dei “buchi” vengono colmati in maniera più che decente,e anzi mi pare che la Rowling si sia sforzata di spiegare molto più di altri scrittori quanto c’era da spiegare ( in parte perchè si trattava di colpi di scena a lungo pianificati, in parte perchè si sarà accorta che certi passaggi risultavano poco coerenti ). Alcuni buchi rimangono comunque, e sì, sono frutto di una certa superficialità e idiozia.

#44 Comment By Ewan On 23 settembre 2011 @ 00:47

Tra l’altro la Rowling ama dispensare word of God. I cosiddetti “buchi narrativi” sono sicuramente spiegati, se non nei libri, di sicuro in una delle tredici milioni di interviste e chattate coi fan. O su Pottermore XD

#45 Comment By GiD On 23 settembre 2011 @ 01:32

@Marco F.

Ciò che mi innervosisce è la facilità con cui si critica, tra l’altro con una buona dose di presunzione, senza neanche fermarsi due secondi a riflettere su quello che si è letto.

Sarò probabilmente ripetitivo, ma il concetto mi sembra così ovvio e chiaro che non riesco a spiegarlo in altri termini: Se Silente parla di come Voldemort si è reso immortale riferendosi agli anni della sua ascesa, è sottinteso che la domanda di Harry “Perché non fare/rubare una pietra filosofale?” si riferisce anche quella allo stesso periodo.
Non capisco come possa non essere chiaro. Davvero.

Per chi fosse curioso, stiamo parlando di pag. 456 del 6° libro. Se qualcuno vuole dare un’occhiata, leggersi il dialogo in questione e dirmi se sono strano io o se è la gente che legge superficialmente, mi fa un favore.

Bye

#46 Comment By Kirijava On 23 settembre 2011 @ 02:36

Come sempre, come al solito, sputiamo sul famoso per generare catervate di visite al blog. Di certo non si vedrà mai nulla di Andrew Gibson o Simona Argenteri, vero? Santo cielo, ‘sta ragazza è una pescatrice nata.

#47 Comment By Zave On 23 settembre 2011 @ 03:42

harry potter…
ero curioso di leggere un pronunciamento a riguardo della saga più sopravvalutata al mondo dopo la bibbia.

@gamberetta:
quello che dici è vero anche se alcuni dettagli possono essere ribaltati, tipo il discorso sulla giratempo. è verissimo che sia un deus ex machina e che sia stata introdotta in modo totalmente idiota (un oggetto magico ristrettissimo e pericolosissimo dato ad una ragazzina di 13 anni per poter frequentare più lezioni). oltretutto la rowling è davvero una cretina e l’editor appresso visto che nel corso del libro fa coincidere gli orari non solo delle materie facoltative di hermione (cosa stupida perché rende impossibile a chiunque frequentare più di una materia di quelle elencate anche senza volerle frequentare tutte) ma più avanti l’orario delle lezioni di hermione mostra addirittura che le sue materie facoltative sono in contemporanea con materie obbligatorie e questo non ha senso visto che significa che nessuno a parte la paraculata con la giratempo potrebbe frequentarle!

il funzionamento dei viaggi nel tempo comunque un minimo di consistenza ce l’ha nel senso che la realtà tiene conto di eventuali viaggi nel tempo quindi se qualcosa accade significa che nessuno è andato indietro nel tempo per impedirla e quindi non può essere cambiata. infatti harry e soci non vedono l’ippogrifo morire perché non è mai accaduto, quello che credevano fosse il tonfo della spada del boia sul ceppo in realtà non era altro che il boia che sfogava la frustrazione della fuga dell’ippogrifo menando un fendente alla staccionata.
rimangono altri problemi (ci sono sempre problemi con i viaggi nel tempo e comunque io odio i viaggi nel tempo) ma un tale livello di coerenza da parte della rowling è già un grande traguardo.

i problemi più grossi comunque iniziano col quarto libro.
se certe cose si potevano perdonare alla rowling con la scusa che era chiaramente una serie per bambini, dal quarto libro cerca di rendere la storia più matura e il risultato è un epic fail.

le trame del quarto e del quinto libro oltretutto sono dei giganteschi plot hole, roba che nemmeno la troisi.
sul quinto si sono già espressi altri quindi mi limito al quarto e metto in spoiler visto che lo stai ancora leggendo:
Mostra spoiler ▼

in breve la trama del quarto libro non ha alcun senso.

un’altra delle pecche più grosse della saga è che non vengono mai messi dei limiti su cosa la magia possa o non possa fare.
la rowling non ha mai fornito un sistema di regole base per la magia e uno non ha nessuna possibilità di sapere cosa aspettarsi basandosi sulle premesse perché di fatto la risposta sarà sempre e comunque “quello che passa per la testa della rowling”.
come ha detto giustamente h. g. wells: “se tutto è possibile allora niente è interessante”.

un altro esempio di idiozia mostruosa che distrugge la trama:
l’incanto fidelius che è la magia che rende un luogo sconosciuto a chiunque non ne venga messo a parte dal “custode del segreto”. è la magia con cui i potter si nascondono da voldemort che li trova solo perché il custode li ha traditi.
ma nel quindi libro sirius è il custode del segreto per l’incanto fidelius che protegge casa sua che è usata come quartier generale dell’ordine della fenice. se il custode del segreto può tranquillamente abitare nel luogo di cui custodisce il segreto perché diavolo non hanno usato uno dei genitori di harry come custode?

e in tutti i sette libri non si è mai capito cosa renda un mago più forte di un altro. soprattutto dopo l’introduzione della maledizione che uccide avada kedavra che è imbloccabile ed è alla portata anche di maghi non esattamente formidabili.
chi vince in un duello? il mago più atletico perché può schivare la maledizione degli altri? quello che riesce a pronunciare l’incantesimo più in fretta? AVDKDVR!!! bam, morto.

mi fermo qui che a demolire harry potter si può andare avanti per giorni trovando sempre materiale nuovo.

ho letto tutta la saga anni fa perché se qualcosa non è proprio detestabile in genere cerco sempre di arrivare alla fine, ma il successo di harry potter è totalmente immeritato e la rowling è una scrittrice molto mediocre.

consiglio la lettura di questa fanficion: Harry Potter and the Methods of Rationality
è la fanfiction su harry potter più letta al mondo ed è fatta davvero bene. parte da premesse diverse ed è molto più interessante, è piena di prese in giro delle idiozie della storia originale e di citazioni fantastiche (ad esempio l’incantesimo piercin drill hex si chiama lagann).

#48 Comment By Mebahell On 23 settembre 2011 @ 04:41

Oh suvvia. Se fosse davvero così mefistofelica da farlo solo per le visite ci avrebbe dovuto “sputare” quando ancora la moda era nel pieno del suo fulgore… -_-
(E se vogliamo metterla così allora chiunque ha un blog e scrive qualcosa di negativo riguardo a qualcosa o posta un commento (magari polemico) su un blog altrui rientrerebbe nella categoria “pescatore” di visite.)
Sarò strana io ma a me pare normale alternare argomenti più di nicchia a quelli che magari generano interesse in un pubblico più eterogeneo rispetto ai soliti “intellettuali radical chic” (.cit) (purchè ovviamente siano di interesse per il “padrone di casa”).

#49 Comment By lilyj On 23 settembre 2011 @ 05:42

Finalmente posso dirlo anche qui: ho amato (e amo tutt’ora) l’universo di HP, ma la row l’ha rovinato dato ha scritto col culo. Le idee di partenza erano interessanti, ma fra personaggi monodimensionali e buchi vari… guh.
I buchi più grossi, a mio parere, sono l’infanzia di Harry e Dumbledore. E l’unico personaggio a tutto tondo è Snape (e infatti fa una brutta fine U_U).
Fatta questa premessa, lo ammetto, il mio hobby è tradurre fan fiction su HP. Fic slash (e chi è omofobico non si vada a cercare cosa significa). Il motivo è semplice: attingendo al fandom inglese è facilissimo trovare autrici migliori della row, in cui le idee canon vengono sfruttate in maniera decisamente più creativa. E pornografica, ma questa è un’altra storia.

PS: Gamberetta, vedrai come ti piacerà il 7° libro! la row fa una carneficina! … ma non ti preoccupare, è brutto quanto gli altri. E Harry
è sempre più isterico ^_^

#50 Comment By Zave On 23 settembre 2011 @ 06:03

Ayame che se ne va perché è stato toccato harry potter? wow questa sì che è INDIGNAZIONE.
come si può dire che “La Rowling ha scritto porcate piene di buchi logici?”
l’unica risposta è “Ma che cagata XDDD”

Ayame sveglia che harry potter è tutto un enorme plot hole.

dall’inizio alla fine.
come quando alla fine del settimo libro
Mostra spoiler ▼

Ayame che sia stato l’affronto a harry potter a farti decidere di non passare più da queste parti la dice lunga…

#51 Comment By MakKo On 23 settembre 2011 @ 08:43

@ Ayame

Poverina. Dispiace davvero tu sia stata ferita nel profondo.
Va bene… HP è la miglior saga mai scritta e la Rowling è una grande scrittrice (ed è anche simpatica!).

Contenta?

#52 Comment By Ken Racramuth On 23 settembre 2011 @ 09:12

@Zave

Concordo in pieno con i dubbi sul funzionamento e i limiti della magia, e anche sull’assurdità del piano di Crouch nel quarto libro ( ah, sì, SPOILER – ops )
Una piccola nota : nel quinto libro il custode segreto di Grimmauld Place è Silente, non Sirius, e dunque come vedi non è dimostrato che il custode possa abitare nel luogo che custodisce

Per rispondere a un altro post :
le MAGIE CURATIVE esistono e nei libri se ne fa anche un uso abbastanza frequente. L’arte di curare viene accennata nel quinto libro, quando i ragazzi devono scegliere le materie per gli ultimi anni. E nel settimo libro Harry e Hermione si rammaricano più volte di non avere imparato questi incantesimi così COMPLICATI e RISCHIOSI. Ora, considerando che nei libri precedenti tanto la McGranitt e altri riescono a guarire le ferite con il solito metodo “punta la bacchetta e sussurra qualcosa di incomprensibile” , mi domando che cosa ci sia realmente di così difficile .Cos’è che rende certe magie così fatalmente complesse rispetto a quelle usate tranquillamente nella storia ? La Rowling non lo dice, e questo si ricollega proprio alla natura incomprensibile della magia in HP

#53 Comment By Talesdreamer On 23 settembre 2011 @ 12:02

@ Ken Racramuth
Grazie per la precisazione, l’esistenza delle magie curative era una delle tante cose che avevo dimenticato. Circa il perché sia tanto difficile impararlo, posso provare ad azzardare una spiegazione:
mentre immaginare un esplosione per fare a pezzi qualcuno è cosa relativamente semplice, forse per curare un braccio fratturato devi sapere come’era esattamente quell’arto prima che fosse rotto. Conoscerne la struttura anatomica, in modo da poterlo ricostruire come fosse prima. Un mago che tenta una cura senza non essere innanzitutto uno studioso di anatomia potrebbe creare deformazioni o tumori, creando tessuti in eccesso lì dove non dovrebbero essere.
Non so, come spiegazione suona bene? E’ quella che tendo a usare personalmente quando devo trattare l’argomento “magie curative”…

#54 Comment By Marco F. On 23 settembre 2011 @ 12:53

@ GiD

Be’, che io ti sembri superificiale e presuntuoso è un problema che non mi riguarda.
In quanto alla questione, TI RIPETO che quello che vuoi dire è chiaro. Ok? Non ho detto “non ho capito” o “il tuo parlare forbito mi mette in difficoltà”. Non stiamo affrontando un problema di trama, ma di scrittura. A te può essere sembrata una domanda lecita esposta in modo intelligente, a me è sembrata una domanda becera esposta male. Ora, se credi possiamo anche salire su un ring, ma per quanto mi riguarda il discorso cade qua.
Buona giornata. :)

#55 Comment By Gabriele On 23 settembre 2011 @ 14:10

Buon pomeriggio. Proprio due giorni fa discutevo con un mio amico, amante della letteratura antica, su quale fosse il valore letterario della saga di Harry Potter. Egli ritiene che sia pressoché nullo, e ne ha discusso con me perché sa che sono un fan di HP e disgraziatamente stima i miei pareri. Vi riferirò ciò che gli ho detto. Anzitutto, si è lamentato della sciattezza linguistica, sulla quale non ho potuto che convenire. La Rowling raggiunge livelli qualitatitvi buoni solo in alcuni punti (primo capitolo del libro 1 e primo capitolo del libro 4, ad esempio) ma per il resto la scrittura non è apprezzabile. In secondo luogo, si è lamentato anche lui della solidità dell trama, ma su questo ho dovuto confliggere duramente. A mio giudizio il punto di forza di HP è proprio la straordinarietà della trama, e chi si mette a discutere sull’ incoerenza dei vari incantesimi e su quello che “avrebbero potuto/dovuto” fare i personaggi dimostra di essere miope. Straordinario è il personaggio di Piton, straordinario che Silente sapesse (e anche la Rowling, quindi) Mostra spoiler ▼

straordinaria l’ economia dei personaggi e il continuo concatenamento degli eventi, specie quelli insignificanti, tra un libro e gli altri. Quanto all’ evanescenza e all’ inverosimile delle trovate magiche, che razza di obiezione è? Chi di voi si sognerebbe di dire che l’ Eneide è un libro evanescente perché una pagina su due Enea non sa che sta accadendo e arriva Venere a salvarlo? Devo poi rispondere a chi trova poco interessante il fatto che Harry Potter sia un libro morale: la profondità dei problemi morali che la Rowling pone, la loro trasformazione in simboli e la loro risoluzione supera di molto le visioni morali di autori che tecnicamente sono di un altro mondo, compresi i classici.
La terza ed ultima obiezione alla saga: i personaggi sono piatti. Qua devo sgranare gli occhi, perché assieme alla eccezionalità della trama il realismo dei personaggi mi ha sempre stupito. Vuoi perché ormai quando si legge “Severus Piton” si vede con chiarezza il volto di Alan Rickman che parla, vuoi perché l’ enorme pubblicità data alla saga ha reso quasi reali incantesimi e Mangiamorte, credo che una delle ragioni del successo di HP sia che quando lo si legge la finzione letteraria è morta e sepolta, e si ha la netta impressione di star leggendo un diario scritto di nostro pugno sulle vicende di nostri conoscenti un po’ bizzarri.

#56 Comment By Zave On 23 settembre 2011 @ 14:12

@Ken Racramuth:
vero, non ricordavo bene su chi fosse il custode di grimmauld place ma in ogni caso alla morte di silente harry e soci “ereditano” la posizione e la casa continua ad essere sotto fidelius e non è un problema che loro ci passino del tempo. e mi pare che silente abbia passato del tempo a grimmauld place almeno per riunioni varie quindi un posto può essere sotto fidelius anche se il custode è al suo interno.

#57 Comment By MyPassion On 23 settembre 2011 @ 14:19

Se posso permettermi un paio di parole, e credo di poterlo fare, dato che c’è libertà di parola, a me questa “recensione” pare tanto il capriccio di una bambina che pesta i piedi per terra. L’ironia che si pensa ci sia, in verità è costituita da infantili battute fatte per attirare attenzione e flame.
Non venite a dirmi “ah, ma tu sei una fan di Harry Potter! E’ ovvio che lo difendi! ” perchè non è ovvio. Non è ovvio affatto, dato che amare qualcosa significa riconoscerne anche i difetti.
Lasciami contrapporre a quanto citi dal libro, ovvero Harry che entra a Mielandia: Harry possiede un mantello dell’invisibilità, che lo nasconde da qualunque persona, per questo non viene visto.

Lupin non avverte dei passaggi segreti perchè sono un ricordo della sua adolescenza felice, e ricordarli sarebbe un dolore troppo grande: inoltre tutto ciò che ha fatto con i suoi amici è illegale, indi per cui non credo proprio abbia voglia di dirlo alla prima persona che passa.

Non hai letto bene il libro, semplicemente, perchè gli avvenimenti si svolgono dal tramonto alla sera, e Lupin si trasforma perchè c’è il plenilunio: ad ogni santo plenilunio lui si trasforma e spacca ogni cosa: non confondiamo la licantropia del signor Lupin con quella cag- ehm, volevo dire frivolezza della signora Meyer.
Lui beve una pozione ad ogni plenilunio perchè quando si trasforma perde il controllo di sè e non riesce più a riconoscere la gente che lo circonda.
Andando avanti (se andrai avanti, a quanto capisco stai scrivendo piuttosto irritata che Harry non sia paragonabile alla Divina Commedia: ma che cosa pretendi? A mio parere è un libro ben strutturato, andando avanti con i volumi le cose si mettono sempre peggio per Harry, che diventa un ragazzino dai mille difetti, con delle buone caratterizzazioni e l’unica pretesa di coinvolgere la gente e farle staccare la spina per un po’. Certo che, finchè ti metti a fare paragoni tra Twilight e Harry Potter allora non hai capito niente. NON sono paragonabili, questo è ciò che dico ogni volta che vedo quelle stupide lotte per stabilire quale saga sia migliore, NON sono paragonabili. E non mi prendere in giro, confido nella tua intelligenza: hai usato il paragone solo per citare qualcosa di famoso!) capirai perchè Harry è sopravvissuto, e goni cosa avrà un suo perchè.
Quindi ora, da persona matura ti voglio chiedere: perchè hai scritto questo? Dal tono dello scritto, che si suppone essere ironico, fai capire che la saga non ti piace: perchè continui a leggerla? Non ti piace? Non leggere, nessuno ti costringe a farlo.
Si dovrebbe sapere molto bene che questo genere di interventi genere flame su flame, specialmente in caso che l’articolo venga letto dalle “Bimbeminkia”.

Con la speranza di non essere sembrata una delle sopraccitate, e di essere riuscita ad esprimere il mio parere in maniera oggettiva,

MyPassion

#58 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 14:29

Lupin non avverte dei passaggi segreti perchè sono un ricordo della sua adolescenza felice, e ricordarli sarebbe un dolore troppo grande: inoltre tutto ciò che ha fatto con i suoi amici è illegale, indi per cui non credo proprio abbia voglia di dirlo alla prima persona che passa.

Yep, ma resta il fatto che c’è un pluriomicida che gira in una scuola. Mi pare che sia una ragione abbastanza valida per aprire la bocca. Casomai si poteva dire che Lupin non riesce a credere fino in fondo che l’amico Black sia davvero il Kattivo e che quindi non collabori con chi vuole rimetterlo in gabbia. Ciò, tuttavia, è una mia supposizione, dato che la Row non ce lo dice e che TUTTI gli altri personaggi sono arciconvinti che Black sia davvero uno stragista (quindi, dato che non è specificato, Lupin non fa eccezione).

Poi, perché prendersela se alla Gambera-san la saga non piace? Capisco controbattere i buchi logici con argomenti sensati, ma prendersela o accusarla di voler scatenare flammoni mi sembra futile. Anche se fosse, cosa cambia, rispetto alle sue osservazioni? Se sono sensate, lo sono a prescindere dalla finalità. Se non lo sono, potete contraddirla basandovi sui libri.

#59 Comment By ATNO On 23 settembre 2011 @ 14:36

Libri come Harry Potter servono per sognare a occhi aperti, dimenticare per un momento la propria vita e trovarsi in un altra che, da qualunque parte si guardi, è migliore, felice, serena, ideale. Una “sfida” è accettabile solo quando è apparente, cioè quando si sa in anticipo che tanto l’eroe (cioè il lettore stesso) se la caverà.

Non mi pare niente di sbagliato. Comunque, Gamberetta, io ti seguo da un po’, i tuoi articoli mi piacciono e ti trovo molto competente, ma spesso mi sembre chr tu e i tuoi “seguaci” (passatemi il termine xD) riteniate stupide determinate categorie di persone. A me la saga di Harry Potter piace (sebbene abbia letto solo gli ultimi due libri, mi riferisco anche ai film) eppure non credo di essere un cerebroleso che ha bisogno di patetiche storielle per ragazzini sfigati.

#60 Comment By Ken Racramuth On 23 settembre 2011 @ 14:57

@Talesdreamer
Sì, in effetti è convincente. Però sarebbe stato meglio se la Rowling stessa ci avesse speso due parole di più

@Gabriele
Anch’io ho amato molto le rivelazioni del sesto e settimo libro e il modo con cui si incastrano con gli eventi precedenti, d’altro canto io stesso me li sono riletti da poco e con gusto, ma non posso dire che la trama sia perfetta come credevo la prima volta che li ho letti.
Specialmente il quarto gira intorno ad un piano assurdo e molto ma molto macchinoso. Alcuni direbbero geniale, ma più ci penso più mi pare che sia stato un pretesto dell’autrice per non far finire la storia subito ( il che sarebbe potuto tranquillamente succedere, vista l’abilità che ha dimostrato Crouch ) e per protrarre la narrazione fino al termine dell’anno ( a tele proposito su fb girava un link azzeccato che recitava : Voldemort ha molto a cuore l’istruzione di harry potter, infatti lo attacca sempre alla fine dell’anno scolastico ^_^ )
Sui personaggi non ho nulla da dire, a me sono piaciuti tutti ( nonostante il loro approccio alla sessualità da prima elementare ) e lo stesso Harry mi è parso sufficientemente profondo e credibile ( sì ha un carattere di merda, forse è per questo che un po’ di empatia c’è stata ).
Quanto al funzionamento della Magia invece dissento completamente. Considerando l’enorme importanza che rivestono i singoli dettagli nella trama ( e lo sforzo della Rowling nel cercare di far collimare tutto è evidente, anche se con risultati non sempre apprezzabili ) mi aspetterei che un’uguale attenzione venga riposta nel presentare e nel rispettare le leggi che regolano la magia all’interno dell’universo narrativo. Perchè è di magia che parlano i libri, anzi, di una SCUOLA di magia, ragione in più per attendersi un insieme di regole chiare e precise. Non intendo dire che tutti gli incantesimi presentati siano campati per aria, ma che l’uso che se ne fa non sempre è coerente con le abilità di chi li pratica o con certi eventi successivi.

Ah, della morale non so proprio che farci, e almeno la Rwonling ha evitato di essere troppo didascalica in proposito. Al massimo è Silente che è un fissato.
Tra l’altro sono fioccate accuse di satanismo, ma nel settimo libro Harry è paro paro a Gesù e la Rowling stessa ammette influenze cristiane. Per me che sono un nichilista convinto la cosa poteva risultare fastidiosa, ma semplicemente ho evitato di dargli troppo peso.

#61 Comment By K On 23 settembre 2011 @ 15:09

HP ha dalla sua un fatto penso evidente a tutti: ha portato alla lettura, al desiderio di stare su un libro, non so quanti milioni di bambini/ragazzini/adolescenti/adulti.
é stato il primo libro che io abbia mai letto, a 10 anni. Non per moda, nè per essere come tutti, ma solo perchè una compagna di classe me lo ha prestato (era quasi sconociuto all’epoca). L’ho letto e mi ha aperto un varco verso i libri. Tutto l’amore che ho per la lettura è partito da quel semplice libro. Di tentativi di leggere qualcosa ne avevo fatti molti, ma mi annoiavano. HP no. E come me tantissimi altri ragazzi. Per me è un pregio che pochissimi hanno. Pochissimi. Non dargliene atto è incomprensibile.
Poi leggendo tanti commenti sotto mi è sembrato che le critiche provenissero da persone che il libro forse non lo avevano letto con molta attenzione( e consiglio sempre la lettura in lingua originale). Magari Licia Troisi scrivesse come la Rowling, chapeau!

#62 Comment By Null On 23 settembre 2011 @ 15:12

Non hai letto bene il libro, semplicemente, perchè gli avvenimenti si svolgono dal tramonto alla sera, e Lupin si trasforma perchè c’è il plenilunio: ad ogni santo plenilunio lui si trasforma e spacca ogni cosa: non confondiamo la licantropia del signor Lupin con quella cag- ehm, volevo dire frivolezza della signora Meyer.
Lui beve una pozione ad ogni plenilunio perchè quando si trasforma perde il controllo di sè e non riesce più a riconoscere la gente che lo circonda.

Questa interpretazione salverebbe la coerenza del passaggio in esame, se non fosse esplicitamente contraddetta dai fatti: Lupin si trasforma solo quando è raggiunto dalla luce della Luna, dopo che una nuvola che la nascondeva si è spostata.
E’ vero che i precedenti accenni alla licantropia fanno pensare che la trasformazione avvenga a prescindere da un’esposizione diretta alla Luna (altrimenti quasi nulla dei provvedimenti presi da Silente avrebbe senso), ma il plot hole rimane perchè anche supponendo che l’astro non fosse ancora sorto o sufficientemente alto in cielo per causare la metamorfosi nel momento in cui Lupin entra nel passaggio (si è appena fatta sera), senza dubbio lo è quando escono (e Lupin è comunque fesso per non averci pensato) in massa.
Eppure finchè la nuvola non si sposta, non succede nulla.

#63 Comment By Sibyl On 23 settembre 2011 @ 15:22

Non ho altro da dire che questo: che marea di puttanate che hai scritto.

#64 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 15:58

Sono perplesso. Ti seguo da parecchio tempo, e ammiro molto il tuo lavoro, ma questa volta credo che tu abbia affrontato l’argomento in maniera un po’ superficiale. Cercherò di rispondere ai vari punti che hai sollevato.
La questione di mielandia: non vedo cosa ci sia di male. Visto che sarebbe stato noioso mostrare Harry che se ne sta nel negozio, aspettando che qualcuno scenda nel sotterraneo per seguirlo con il mantello dell’invisibilità, secondo me è preferibile raccontarlo. Non c’era nessun ostacolo al percorrere la via al contrario, quindi perchè spenderci su parole inutili?
Per quanto concerne la giratempo: perchè la mcgranitt non la usa per prendere Sirius? Ma è ovvio, perchè altrimenti sarebbe già successo. In pratica se un evento non è accaduto significa che nessuno è tornato indietro per far sì che quell’evento accadesse, o che qualcuno lo ha fatto ma non è riuscito ad ottenere il risultato voluto ed allora è tornato ancora più indietro per rimettere le cose a posto. In pratica il passato che si è vissuto non è necessariamente il risultato di un viaggio nel tempo, ma può essere il risultato di molteplici viaggi.
La giratempo non permette realmente di cambiare le cose. Poichè se si parla di viaggi nel tempo si parla di fisica quantistica, l’effetto può precedere la causa. In quest’ottica l’unica cosa che si può fare è tornare indietro e realizzare quell’unica serie di azioni che causa esattemente quell’effetto. In parole povere il passato non si cambia.
Per quanto riguarda Lupin, non avrebbe potuto rivelare di essere a conoscenza dei passaggi segreti senza rivelare tutto il resto. Ovviamente non avrebbe potuto inventarsi una balla come quella del molliccio che proponi, visto che è necessaria una bacchetta magica per aprire la statua della strega. E tra le altre cose lui credeva che il passaggio della strega fosse sicuro visto che c’era un negozio su di esso, e sopra ancora la casa dei proprietari. E per giunta, un drappello di Dissennatori fuori il negozio. A che pro avrebbe dovuto rischiare il posto, se non addirittura di finire in galera, per un sospetto così vago? Oltretutto non è chiaro se Lupin sia a conoscenza di quali passaggi sia a conoscenza Gazza, quindi può anche pensare che sia stata messa della sorveglianza in quello specifico passaggio.
Il grifone non è intelligente, non più di un cane. Se urli contro un cane, quello lo capisce che sei ostile nei suo confronti. Ecco perchè ggredice Malfoy. Capisce il tono, non le parole.
Per quanto riguarda le bacchette: solo Harry usa l’Expelliarmus fondamentalmente, visto che è stupido disarmare quando puoi stordire o uccidere. Il controincantesimo è semplice quindi perchè mai uno dovrebbe premunirsi contro l’incantesimo più cretino che esiste? E perchè uno dovrebbe spezzare la bacchetta altrui quando, durante uno scontro, se si trovasse ad essere disarmato a sua volta, potrebbe sfruttarle? Le pistole sono inefficaci perchè c’è il Sortilegio-Scudo(che appare nel 5°libro)che potrebbe bloccarne i proiettili, e poi basterebbe trasfigurare la pistola in un mazzo di fiori o farla sparire. Inoltre i maghi più esperti possono fare magie senza dover parlare, quindi sono sicuramente più veloci. E Voldemort non avrebbe avuto alcuna ragione di usare un coltello. La maledizione che scaglia su Harry, Avada Kedavra, è inarrestabile e non ha controincantesimo, come poteva un bambino fermarla?

Come vedi, molte cose che tu reputi errori o trovano spiegazione nei libri successivi o sono frutto di una tua lettura disattenta. I buchi nella trama ci sono, ma non sono questi. Alcuni sono stati accennati da Zave( sulla storia del custode sbagli però). I libri che davvero hanno problemi di logica sono il 4° il 7°.

Quello che hai evidenziato che invece è interessante è il fatto che molti degli avvenimenti accadono in modo fortuito. Harry stesso è molto fortunato, tralasciando che tutta la sua famiglia è morta
e che nel mondo Babbano è un poveraccio ovviamente. E hai ragione anche sul Deus Ex Machina del secondo libro. Però non capisco il tuo discorso sull’immedesimazione, a mio avviso, e a quanto pare non sono il solo a pensarlo, Harry non è esattamente un personaggio per cui si provi empatia. E’ molto più semplice immedesimarsi in Ron o Hermione o addirittura Piton che in Harry.

#65 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 16:12

E perchè uno dovrebbe spezzare la bacchetta altrui quando, durante uno scontro, se si trovasse ad essere disarmato a sua volta, potrebbe sfruttarle?

Se non ricordo male, la bacchetta è personale, quindi non funziona (o funziona male) se usata da qualcun altro.

#66 Comment By Gamberetta On 23 settembre 2011 @ 16:18

@ATNO.

Comunque, Gamberetta, io ti seguo da un po’, i tuoi articoli mi piacciono e ti trovo molto competente, ma spesso mi sembre chr tu e i tuoi “seguaci” (passatemi il termine xD) riteniate stupide determinate categorie di persone.

I gusti non si discutono, una persona ha tutto il diritto di apprezzare quello che preferisce, per quanto incoerente e mal realizzato. Tuttavia deve aver presente che le piace la tal opera nonostante sia incoerente e mal realizzata. A me piace Sailor Moon, ma questo non mi impedisce di riconoscere i buchi nella trama e altri problemi. Ci sono affezionata perché lo guardavo da bambina e probabilmente mi basta.
Così una persona può essere appassionata di Harry Potter e nessuno ha il diritto di darle della stupida. Però la persona in questione dovrebbe aver ben presente che per esempio la trama è un colabrodo. Piace lo stesso? Legittimo. Ma i problemi rimangono.

Per la storia di Lupin e la Luna: senza sapere l’anno esatto in cui si svolge la storia e il luogo esatto dove sorge Hogwarts non si può dire niente di certo; per esempio a Londra nel 1998 (anno di scrittura del romanzo) c’era Luna piena alle 5:18 del 10 giugno, nel 1999 (anno di pubblicazione) alle 22:38 del 28 giugno. Secondo Wikipedia la notte incriminata è la notte del 12 giugno 1994, solo che non c’era Luna piena quel giorno.
In teoria la Luna potrebbe diventare piena proprio quando Lupin esce dal tunnel e proprio quando le nuvole si diradano. Ma per il rasoio di Occam, mettendo a confronto le due ipotesi, ovvero questa che ho appena detto e la seconda, che la Rowling abbia scritto l’ennesima scena piena di pressapochismo, si deduce che l’ipotesi corretta è la seconda.

Per la storia della GiraTempo: se il modello nei romanzi della Rowling è che il corso degli avvenimenti è immutabile, ovvero Hermione & Harry non possono decidere di non tornare, visto che il loro intervento c’è già stato, be’ è un modello che esclude il libero arbitrio. Dunque chissenefrega di fare qualunque cosa? Tutto è già stabilito, che divertimento c’è?

Malfoy borbotta all’ippogrifo mentre gli sta accarezzando il collo. E il tono è tutt’altro che minaccioso, cito dall’originale per evitare polemiche di traduzione (per altro giusta nell’occasione):

Malfoy, Crabbe, and Goyle had taken over Buckbeak. He had bowed to Malfoy, who was now patting his beak, looking disdainful.
“This is very easy,” Malfoy drawled, loud enough for Harry to hear him. “I knew it must have been, if Potter could do it. . . . I bet you’re not dangerous at all, are you?” he said to the hippogriff. “Are you, you great ugly brute?”

Non è che grida “brutta bestiaccia schifosa!”, fa all’ippogrifo una domanda retorica, che tra l’altro potrebbe essere anche interpretata in tono amichevole: sto carezzando il cane e gli dico, “sei un brutto cagnaccio, non è vero?”
Ma l’ippogrifo reagisce di scatto (“in a flash”) alle ultime parole di Malfoy. O capisce sul serio, oppure è un comportamento incoerente, oppure davvero gli ippogrifi sono molto pericolosi e dovrebbero ammazzarli tutti e licenziare Hagrid.

#67 Comment By PescePalla On 23 settembre 2011 @ 16:19

“Qualcuno mi spiega perché la McGranitt non l’ha usata per acchiappare Sirius Black le prime due volte che è entrato al castello? Bastava tornare indietro di qualche ora e appostarsi in corridoio.”

Ma allora a Dracula bastava inchiodargli la bara con il Vinavil, a Don Rodrigo mettergli il bromuro nella zuppa, a Romeo e Giulietta dare un pugnale a molla…

Harry Potter è uno stupidotto viziato a cui va sempre tutto bene, senza alcuno sforzo o quasi
Certo, come no, gli hanno solo assassinato i genitori quando aveva un anno e ha solo uno spietato pluriomicida che gli dà la caccia. Che culo! Per non parlare di quanto l’hanno viziato i Dursley.
Secondo me il libro l’hai tirato davvero fuori dalla finestra. Reazione legittima, i gusti son gusti) ma poi sarebbe meglio non parlare con tanta supponenza di una cosa che
a) non conosci
b) quel poco che hai letto non l’hai proprio capito. Non c’è niente da vergognarsi. Succede. L’importante è non farsi prendere dal delirio di onnipotenza. O si fa la fine di Voldemort.

A proposito, tu che sei tanto intelligente da suggerire alla McGranitt di usare il Giratempo per catturare Sirius Black, come mai non hai pensato di suggerire a Silente di usarlo per strozzare Voldemort prima che iniziasse a far danni? Ahi ahi ahi… perdiamo colpi ;)

#68 Comment By Ken Racramuth On 23 settembre 2011 @ 16:20

@Iowa
La scena di Mielandia : in nessuna, dico NESSUNA riga del capitolo si fa accenno al fatto che Harry abbia indosso il Mantello dell’Invisibilità. Tanto che per origliare la conversazione tra il Ministro & Co Harry si deve nascondere dietro un albero di Natale. E’ nella visita successiva che Harry bada bene a portarsi il mantello
Sicuramente tu, e non solo, ti confondi con il film, che almeno in questo è stato più accorto

#69 Comment By Cecilia On 23 settembre 2011 @ 16:38

Non dargliene atto è incomprensibile.

Ma qui si sta parlando solo del testo. Tutto il resto, ragazzini che cominciano a leggere o satanismo, è oltre, per cui Gamberetta non se ne occupa.

Senza contare che anche la Troisi ha spinto alla lettura un sacco di ragazzi e non per questo le boiate dei suoi libri diventano meno boiate.

#70 Comment By Cecilia On 23 settembre 2011 @ 16:43

Se non ricordo male, la bacchetta è personale, quindi non funziona (o funziona male) se usata da qualcun altro.

Non proprio. Le cose vanno così se viene rubata o prestata, ma se viene vinta in un duello (e tenuta, non restituendola subito all’avversario), la fedeltà della bacchetta va al nuovo padrone (concetto fondamentale del 7°libro)

#71 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 16:46

So che è un po’ trollare, ma dopo aver letto tante cazzate mi viene proprio spontaneo chiederlo: ma dopo sti 12 libri di abra-cadabra, corsi di pozioni pre-gelmini, predestinati superpowa, cicatrici figose e mai deturpanti, cattivi naturalmente bruttissimi, vecchietti naturalmente saggissimi, zompi nel tempo, nani draghi e ballerrine…

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Grazie e scusate la impudica curiosità…

#72 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 16:51

come ho sopportato harry potter,e anzi amato?

mettiamo in chiaro una cosa: harry potter E’ UN COGLIONE. UN CAGACAZZI. STAREBBE SULLE PALLE A CHIUNQUE.
quando noi diciamo “che abbiamo seguito harry fino alla fine”in realtà(almeno per quanto riguarda me e le mie conoscenze)si intende “il mondo che lo circonda,TUTTI i personaggi”. Di Harry, di per sè, non ce ne fotte un cazzo.
In effetti anche io mi sono chiesta del perchè non utilizzi mai i soldi della gringott, ma posso sparare alcune ipotesi:
1)lui DEVE stare sotto la giursdizione degli zii. Non dimentichiamoci che,loro malgrado, sono i suoi tutori,e lui è MINORENNE. Quindi,anche se volesse(e probabilmente c’ha pensato spesso),non potrebbe andarsene a vivere da solo bello tranquillo.

inoltre
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2)gli urta l’idea di essere un erede ricco ma orfano,e quindi preferisce utilizzare lo stresso necessario. voglio dire…i suoi erano ricchi,ottimo..ma non ha vissuto con i suoi genitori. A me farebbe amarezza sfruttare i soldi in grandi quantità perchè li ho ereditati grazie alla morte dei miei. non dimentichiamoci che lui è abbastanza annoiato dall’idea di essere colui-che-è-prescelto, anzi si incazza spesso per questo(più che altro perchè gli vieta una vita normale),e sebbene la vita gli ponga ben altri problemi,lui vuole “farsi da solo”e guadagnare con un lavoro che gli vada a genio(auror,in questo caso)

2)non mi rivedo in harry, nè in hermione nè in ron. Ma mi sarebbe piaciuto avere Lupin, Tonks, Fred e George, Molly al mio fianco,per dire. Apprezzo Piton, e a modo sua Bellatrix.

3)ma che ragionamenti sono,quelli sulla magia? Siamo tutti bravi allo stesso modo in matematica,o in latino e greco?No! ognuno è diverso e ha certe propensioni(non dimentichiamo di Neville e la sua passione per le piante,come chi è attirato in maniera fortissima dalle Arti oscure). Non è detto che se uno è bravo a volare sia bravo anche nel fare l’incantesimo.
Per quanto riguarda le scene concitate-beh,basti vedere l’inizio del 7..sei costretto a farlo ma non sai bene come verrà fuori. Quando spariamo scappando,a meno che non si sia addestrati della Cia, dubito che si becca esattamente alla fronte il nemico,giusto? Anzi,rischi di colpire uno dei tuoi.
Inoltre sì,supporto l’idea della genetica, perchè è avvalorata dalla situazione Mezzo-sangue, purosangue, magono…ci sono molti casi in cui si la genetica COLPISCE la magia, influenzando negativamente o positivamente,magari per la presenza di maghi tra i propri avi un babbano può ritrovarsi la lettera per hogwarts e scoprire di essere un mago. Come quando nella realtà noi facciamo figli: se abbiamo nella nostra genealogia un uomo di colore, o un parente dagli occhi chiari quando tutti gli altri li hanno castani, che nostro figlio riporti questi caratteri non dominanti.
Inoltre come si è visto nel primo libro, la magia agisce anche senza controllo: ricordiamo l’episodio allo zoo? Harry imprigiona suo cugino nella techa del serpente ma senza volerlo fare davvero. Quindi bisogna anche disciplinare tutto ciò.

Concordo sul fatto che esistano stili migliori(non so in che lingua tu l’abbia letto, ma la versione italiana è un disastro. Basti pensare allo sbaglio circa la traduzione degli shorbets-mica sono GHIACCIOLI al limone!ovvio,tutti tengono ghiaccioli al limone in una tasca in grandi quantità!…e purtroppo si riversa un po’ su tutto.

i deux machina sono fastidiosi,e urtano pure me.
Ma vista l’ambientazione,visti i personaggi non principali, viste le sensazioni che mi suscita ogni volta che lo rileggo,posso chiudere un occhio.

Posso capire che non piaccia, non pretendo che sia un capolavoro. Ma non ritengo nemmeno appropriato il giudizio negativo a prescindere.

A chi ha detto “poteva dirlo quando andava di moda,allora”…sveglia! Non è mai andato così di moda come ora che è finita la saga definitamente! Facebook esplode di gruppi più o meno belli a riguardo, ha aperto Pottermore, i gadgets vanno a ruba. Più moda di così si muore!
Il problema è che invece la maggior parte non l’ha letto PER MODA. Leggi il primo per moda,ma se ti fa cagare,ti fa cagare..punto. Non continuo a leggere gli altri libri della saga(che tra le tante cose se il primo era sottile,gli altri lievitano sempre più)se sto leggendo per moda…perchè a quel punto mi sono già rotta i coglioni. O almeno,se lo leggi per moda, non ti senti svuotato uscendo dal cinema sapendo che non vedrai più quei personaggi sul grande schermo(se sia un bene o un male,non lo so. I film non mi piacciono molto,ho preferito i libri…ma l’8 film ha marchiato con la parola FINE tutto questo).

Le cure magiche ci sono,anzi nel 7 viene addirittura citato un ospedale magico da zia Muriel al matrimonio. Quindi alcune sono parecchio complesse,altrimenti la gente si curerebbe da sola.
Più che altro cerco una spiegazione del perchè quell’imbecille di Harry non si aggiusti la miopia invece di tenersi qugli occhiali: io sto mezza ciecata per davvero,e ne farei allegramente a meno se avessi un potere magico che me lo permetta! Anche perchè si trova spesso in situazioni pericolose,e occhiali rotti negli occhi sono garanzia di parecchi problemi. Ma o non c’ha pensato(e allora è grave)oppure la Row ha ritenuto gli occhiali una caratteristica di Harry quanto la cicatrice,e quindi un elemento distintivo. Una motivazione infantile,ma plausibile.

ah, e chi taccia la Row di essere superba, la domanda è stata posta così
Quando è stata posta la domanda ”
Silente, che credeva nel potere dell’amore, si è mai innamorato?
La mia risposta sincera è che… ho sempre pensato che Silente fosse gay [ovazione]. Silente si era innamorato di Grindelwald, e questo si è aggiunto al suo orrore quando Grindelwald si è mostrato per come era. Fino ad un certo punto, diciamo che questo giustifica Silente, un po’ perchè innamorarsi può renderci ciechi; aveva incontrato qualcuno di intelligente come lui ed era molto attirato da questo ragazzo, che poi però lo ha orribilmente e terribilmente deluso. Sì, così è come ho sempre visto Silente. Infatti, recentemente stavo leggendo il copione del sesto libro, e c’era una battuta in cui Silente diceva ad Harry “Conoscevo una ragazza, una volta, e i suoi capelli…” [ride]. Ho dovuto scrivere una piccola nota a margine per lo sceneggiatore, “Silente è gay!”. Se avessi saputo che la cosa vi avrebbe resi così felici, ve l’avrei detto anni fa!
e poi,ecco il fantomatico bambino di otto anni:
Un bambino di otto anni ha poi chiesto all’autrice quali fossero gli incantesimi inappropriati che Aberforth Silente aveva praticato su una capra, come veniamo a sapere ne Il Calice di Fuoco. Dopo essersi sincerata dell’età del ragazzino, Jo ha risposto ridendo: “Penso che stesse cercando di fare una capra che potesse essere tenuta facilmente pulita. E’ un trucco che funziona su un paio di livelli. Mi piacciono molto Aberforth e le sue capre. Ma se avete letto il settimo libro sapete bene di questo strano affetto di Aberforth per le capre, è stato molto utile per Harry, perchè, una capra, un cervo, sapete, se sei uno stupido Mangiamorte dov’è la differenza? Quindi, questa è la risposta che do a TE”. E anche questa frase è stata seguita da un forte applauso.
non ci vedo niente di acido in una risposta simile. Semplicemente c’è l’ipotesi che Aberforth sia zoofilo (plausibile visto che nella famiglia Silente stanno tutti fuori come balconi). Come lo spieghi ad un bambino di 8 anni? Citiamo bene le interviste, grazie.
E ancora. Nel tempo si è accorta di aver tralasciato molti particolari,o di non aver spiegato alcune cose. Di conseguenza, esistono gli hpfacts,dove mette alcuni puntini sulle i.

Concordo con chi dice che questa “recensione”è sottotono.
Non lo dico perchè sono potteriana(ammezzo tranquillamente le sue falle nello stile e nella trama),ma perchè mi aspettavo di qualcosa di più preciso e puntuale,come fai con Nihal. Poi sarà,ma Nihal mi ha annoiata a morte,Harry no.
Non dimenticare che fino all’ultimo libro non era affatto ovvio che Harry sopravvivesse. Poteva tranquillamente succedere che morissero tutti e due, o solo Harry. Alla fine ha deciso che era meglio far trionfare il bene- un finale banale, lo ammetto, ma lo trovo anche “giusto”. Dopo un’adolescenza di questo tipo,hanno diritto ad una vita felice(chi più,chi meno,viste le perdite)e finalmente stanno bene. Ti senti “sollevato”leggendo che quella fottuta cicatrice non fa più male,e tutto va bene.

Il quarto ha grossissime falle,e il “geniale”disegno per catturare Harry è una gran schifezza.
Però le atmosfere mi sono piaciute lo stesso,le prove di per sè le ho adorate( non sono normale,mi rendo conto,ma so a memoria l’indovinello della sfinge).

Quello che ho odiato di più è stato il 5. PESSIMO. TERRIBILE.

#73 Comment By Alice Creed On 23 settembre 2011 @ 16:55

Mah, in realtà è proprio la considerazione che si ha di Harry Potter (che l’autrice stessa ha della storia, intendo) a fare della trama e dei personaggi quello che sono: un libro per bambini? Non c’è bisogno di rendere più umani ed approfondire i personaggi antagonisti; i bambini devono capire cosa è Bene e cosa è Male, ed il Bene deve vincere. Anche la trama; rifacciamoci alle leggende ”classiche” di Mago Merlino, senza cambiare molto, ed un bambino si accontenterà.

(Tra l’altro, nel quarto libro si cita una pozione, il Veritaserum, che serve a far dire la verità a chi la beve. Anche da piccina, quando lo lessi, mi chiesi perchè l’anno prima non l’avessero dato ad Harry e compagnia bella per vedere se Sirius era innocente o colpevole)

Non ti mentirò, a me Harry Potter piace, mi è sempre piaciuto, anche se più per via di una nostalgia infantile che per altro. Ho letto i primi tre libri a sette anni e mezzo, ed a quell’età ne sono rimasta, com’è ovvio, profondamente scossa e colpita, mi sono profondamente innamorata della storia (di Harry no; lo trovavo irritante già allora.) ed ho voluto a tutti i costo continuare a leggerlo.
Fino al quinto libro (ad undici anni) l’ho trovato meravigliosofantasticoadorabile, poi magari sono cresciuta, e gli entusiasmi si sono raffreddati un po’. Ho letto gli ultimi due libri con molta meno ansia ed emozione.
Ma, sorvolando su questo, io credo che Harry Potter, per com’è stato concepito, sia adatto ad una certa fascia di età, ovvero dagli otto ai dodici anni, perchè poi inizi a trovarti davvero male con quel tipo di storie.
Per quanto continui a dire che sono dei bei libri non li consiglierei mai a dei miei coetanei, ma sicuramente li farò leggere/li leggerò a mia nipote appena compie i sette anni.
Dai, diciamo che c’è un’età per questi libri, e di sicuro sciropparteli ad un’età adulta non dev’essere molto divertente. A questo punto, la saga di Bartimeus è di gran lunga più interessante :)

#74 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 16:55

Le pistole sono inefficaci perchè c’è il Sortilegio-Scudo(che appare nel 5°libro)che potrebbe bloccarne i proiettili, e poi basterebbe trasfigurare la pistola in un mazzo di fiori o farla sparire. Inoltre i maghi più esperti possono fare magie senza dover parlare, quindi sono sicuramente più veloci.

Potremmo chiamare il Duca a fare una prova: lui con una MP40 e te con tutta la tua svelta eloquenza. Piazziamo qualche videocamera e vediamo se fai prima tu a insultarlo in latinorum o fa prima lui a riempirti di calibro 9. Fossi in te però prima mi allenerei un po’ sugli scioglilingua

#75 Comment By Mariano On 23 settembre 2011 @ 16:56

Ciao Gamberetta,

torno a leggerti sempre con fervore.

Ho letto solo il primo libro della saga del maghetto, e visto più che altro i film. Nei film mi piacciono gli effetti speciali, ma non esageriamo nemmeno. Si sa che il cinema enfatizza tutto per forza di cose. Del resto sui libri non sono in grado di giudicare, sebbene mi fidi del tuo giudizio.

è vero che qui stiamo parlando (giustamente) di tecnica (e non di gusti, tra l’altro), ma allora come spiegarsi il trionfo della saga? Certamente un’ottima campagna pubblicitaria alle spalle, nonché il mondo del cinema. So bene che questo è un discorso fatto più volte, e un immondezzaio, anche se pubblicato in miliardi di copie, sempre un immondezzaio resta.

Però chiedo: il rischio di essere influenzati (in quanto lettori ed autori) dalla nebbia di Hollywood e burattini vari, esiste?

#76 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 17:08

io sto mezza ciecata per davvero,e ne farei allegramente a meno se avessi un potere magico che me lo permetta

http://it.wikipedia.org/wiki/Chirurgia_refrattiva

non sarà sbilluccicoso come agitare una bacchetta ma anche noi babbani (si dice così?) ci difendiamo

#77 Comment By Ken Racramuth On 23 settembre 2011 @ 17:17

La magia continua a convincermi poco ^.-

Prendiamo Neville: all’inizio è totalmente negato. Dopo molto allenamento nella Stanza delle Necessità, diventa un abile duellante ( ancora un po’ maldestro, è vero ). Bene, si è allenato duramente. Io ancora non capisco in cosa consistesse questo allenamento; me lo immagino all’inizio, che solleva la bacchetta e urla la sua formula, magari in maniera titubante e poco convinta. Me lo immagino alla fine dell’addestramento: solleva la bacchetta e pronuncia la formula, stavolta con più sicurezza, e l’incantesimo riesce perfino a sbaragliare Hermione. E’ stata abilità ? Più che altro autostima. Come spiegazione andrebbe bene, in fondo la magia è un’espressione diretta della volontà ( anche se non è così che è presentata nel libro ). Ma allora a che diamine servono le lezioni ? E i temi ? Basterebbe studiarsi gli incantesimi davvero particolari e mandare a memoria le formule, ma dalla fatica che fanno Harry e Ron per tenere dietro a Trasfigurazione e Incantesimi sembra che debbano analizzare chissà come l’arte magica.
Insomma, per quanto mi riguarda penso che sia proprio la magia l’aspetto meno approfondito dall’autrice.

In tutto questo continuo a non sapere come abbia fatto Voldemort a riprendere la sua vecchia bacchetta di Olivander.
L’ha presa Codaliscia ? Ma quando ? Era così codardo che non ce lo vedo a ispezionare le rovine ancora fumanti dove è caduto il padrone.
E dopo 14 anni forse ? Mi pare assurdo che nessuno l’abbia mai trovata prima e distrutta, specie Silente, che ficcava il naso in tutto quello che riguardava Voldemort.

@DAgoRed
La risposta è sì, credo , a meno che la magia non provveda anche all’inseminazione artificiale xD

#78 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 17:27

@Dagored:

Potremmo chiamare il Duca a fare una prova: lui con una MP40 e te con tutta la tua svelta eloquenza. Piazziamo qualche videocamera e vediamo se fai prima tu a insultarlo in latinorum o fa prima lui a riempirti di calibro 9

qual è, esattamente, la parte di “Inoltre i maghi più esperti possono fare magie senza dover parlare” che non hai compreso? Cosa c’entra l’eloquenza? Credo che una persona pensi più rapidamente di quanto parli o no?

#79 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 17:28

Dago, ahimè non posso fare l’operazione per vari motivi :) quindi niente bacchetta sbrilluccosa nè “magia babbana”:)

#80 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 17:36

Per la storia della GiraTempo: se il modello nei romanzi della Rowling è che il corso degli avvenimenti è immutabile, ovvero Hermione & Harry non possono decidere di non tornare, visto che il loro intervento c’è già stato, be’ è un modello che esclude il libero arbitrio.

no, non è vero. Il libero arbitrio rimane, solo l’effetto precede la causa scatenante, ma la causa rimane discrezionale. A discrezione del te futuro però.

#81 Comment By Null On 23 settembre 2011 @ 17:51

qual è, esattamente, la parte di “Inoltre i maghi più esperti possono fare magie senza dover parlare” che non hai compreso? Cosa c’entra l’eloquenza? Credo che una persona pensi più rapidamente di quanto parli o no?

Dubito che una persona riesca a pensare a un concetto complesso e non immediato come una formula magica specifica per le circostanze più rapidamente di quanto un proiettile non impieghi a aprirle un terzo occhio sulla fronte.
Senza contare la frazione di tempo comunque necessario perchè possa rilevare la minaccia del tizio armato che la sta puntando (posto che sia all’interno del suo campo visivo e non appostato da qualche parte) e reagire di conseguenza, specie se non stiamo parlando di duelli 1vs1 ma di scontri concitati con più partecipanti.

Nel singolo caso, considerando le debite circostanze, può anche succedere che il tizio armato non abbia ancora estratto o il mago si sia già accorto di lui prima che potesse prendere bene la mira e riesca quindi neutralizzarlo con un incantesimo ben calibrato, ma presumere aprioristicamente la generale superiorirà della magia sulle armi da fuoco è illogico oltre che un comodo sistema per pararsi il culo da scomode implicazioni di critiche un po’ smaliziate.

#82 Comment By Zave On 23 settembre 2011 @ 17:53

@Iowa:
il problema è che se tu torni indietro nel tempo per sistemare una cosa e fai le cose per bene, ovvero senza farti vedere dal te stesso passato, il te stesso passato si troverà la cosa già a posto e quindi perché dovrebbe venirlgi in mente di tornare indietro nel tempo a sistemarla?
andando nel passato per fare qualcosa elimina il motivo per andare indietro nel tempo perché la cosa è già stata fatta, creando un paradosso.

nel libro tra l’altro harry e hermione salvano loro stessi più ron del passato che altrimenti sarebbero stati ciucciati dai dissennatori, quindi uno si chiede come si sia potuto chiudere questo cerchio visto che si salvano grazie alla giratempo che non avrebbero mai potuto usare perché sarebbero già stati ridotti in stato vegetativo permanente.

il fatto che la cosa sia stata comunque possibile può significare due cose: o la rowling è un’incapace, ed è plausibile visti i plot hole che ha seminato nella saga, oppure ha ragione gamberetta e la realtà è già determinata visto che sa già che tu in un ipotetico futuro avrai a disposizione una giratempo e la userai per tornare indietro nel tempo per poterti salvare, anche se senza il salvataggio in questione al futuro in cui usi la giratempo non ci saresti mai giunto.

#83 Comment By Null On 23 settembre 2011 @ 18:10

Ennesima considerazione sulla GiraTempo:

Per la storia della GiraTempo: se il modello nei romanzi della Rowling è che il corso degli avvenimenti è immutabile, ovvero Hermione & Harry non possono decidere di non tornare, visto che il loro intervento c’è già stato, be’ è un modello che esclude il libero arbitrio.

L’immutabilità degli eventi nel mondo di HP viene esclusa in modo radicale dagli avvertimenti di Hermione:

“No!” rispose Hermione in un sussurro terrorizzato. “Non capisci? Stiamo infrangendo una delle leggi meccaniche più importanti! Nessuno dovrebbe cambiare il tempo, nessuno! Hai sentito Silente, se ci vedono…”

Ulteroire conferma della mutabilità della storia:

“Non capisci? la professoressa McGranitt mi ha raccontato le cose orribili che sono successe quando i maghi hanno interferito col tempo….tantissimi hanno finito per uccidere i loro sè stessi passati o futuri per errore!”

A ogni modo, se viaggiare nel passato fosse del tutto ininfluente perchè allora il Ministero dovrebbe restringere l’uso delle GiraTempo e verificare l’affidabilità di chi aspira a riceverne una?

#84 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 18:23

@Null: tutto corretto. Infatti nel mio commento iniziale quando dicevo che i maghi, pensando l’incantesimo, sono più veloci, non mi riferivo all’essere più veloci di un uomo armato, ma ad essere più veloci di quanto non lo sarebbero stati parlando. Poi Dagored ha frainteso e la mia risposta era più che altro per il fatto che parlava di eloquenza, che non c’entrava molto.
Comunque c’è una cosa che non stai considerando: un mago potrà anche essere più lento, ma dopotutto è pur sempre un mago: gli basta rendersi invisibile con un incantesimo di Disillusione, proteggersi con il sortilegio-scudo prima dello scontro etc e con le armi non puoi farci nulla.

@Zave: quello che citi è in pratica il classico paradosso del nonno, con qualche elemento cambiato. In realtà questo è più o meno risolvibile. Se mastichi un po’ di fisica e di teoria della relatività dovrei trovare su Arxiv qualche pubblicazione di Penrose a riguardo. Alla fine il concetto generale(molto in soldoni) è che ci sia una sorta di sospensione del libero arbitrio che porta un io-passato a compiere una serie di scelte predeterminate dal suo io-futuro. O meglio da uno dei suoi io-futuri, infatti uno dei problemi sta proprio nel fatto che non si può stabilire quale sia il primo io a decidere di compiere quella determinata serie di scelte.

#85 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 18:29

concordo con Iowa su tutto.

Considerate inoltre che per loro è normale fare il 90% delle attività con la bacchetta,è quasi un’estensione della mano e della mente. Non c’è da stupirsi quindi se per loro è più normale usare una bacchetta piuttosto che un coltello da cucina, tant’è che le armi usate in genere sono un’alternativa disperata da sfruttare quando la bacchetta è rotta o troppo lontana dalla propria portata.

#86 Comment By RagazzaQualunque On 23 settembre 2011 @ 18:29

Non so come definirmi. Delusa? No, diciamo più che altro infastidita.
Questo blog all’inizio mi piaceva. Era divertente e Gamberetta motivava le sue idee ma, nell’ultimo periodo, ammetto di essere rimasta un po’ con l’amaro in bocca.

Sarà solo una mia impressione (e probabilmente lo è) ma mi sembra che questo posto più che un luogo dove fare critiche costruttive e intelligenti sia diventato il classico bar in fondo alla strada dove un gruppetto di gente si riunisce per sputare veleno andando contro la massa. Ovviamente è solo una mia impressione.

So che con questa mia uscita posso essere risultata sgarbata o altezzosa ma, ecco, leggere che Hary Potter è un libro pieno di clichè e stupidaggini mi ha lasciata un po’ perplessa.

Preciso: non sono un’appassionata di fantasy come Gamberetta e altri frequentatori del blog, preferisco i libri come quelli di Grisham & Company. Guerre a suon di processi e prove mostrate all’improvviso. Alla faccia di goblin, di draghi e di vampiri luccicanti.

Ho spulciato distrattamente tra i vari commenti e ne ho lette d tutti i colori come ad esempio… HARRY GARY STU.
La cosa piuttosto buffa è stata che poche righe dopo lo si definiva irritate, paraculo e sconclusionato. Dunque, decidetevi.
Ragazzo perfetto, popolare, bello (già, quelli occhiali da nerd sono proprio sexyssimi…) e intelligente o ragazzo qualunque con gente che gli vuole bene e altri che lo odiano e con una grande gamma di difetti?

Insomma, se Harry è un Gary Stu io sono la futura Paris Hilton.

A molta gente Harry sta piuttosto antipatico (inclusa la sottoscritta) ma non di certo perchè è perfetto, anzi!

Mostra spoiler ▼

Inoltre vorrei educatamente precisare che Harry Potter non è definito un libro adatto a tutte le età per la scrittura semplice e diretta della Rowling (cosa che io, fra l’altro, trovo molto più apprezzabile del linguaggio contorto e pieno di assurde metafore di altri autori) ma piuttosto per l’assenza di rapporti sessuali.
Gli adolescenti della Rowing, da quel punto di vista, non sono veri adolescenti.

Quale madre sana di mente comprerebbe per il compleanno del figlioletto di dieci anni un libro dove il protagonista ci da detro per la buona metà della storia?

L’imbarazzo di Hary mentre bacia Cho o il suo disagio durante l’uscita insieme mi pare una situazione in cui un ragazzo normale si potrebbe immedesimare.

Sto divagando. Ho un sacco di cose da dire e poco tempo.
Non ho voglia di pronunciarmi sulla giratempo e sulla questione Lupin-Luna visto che mi pare che in un altro post sia già stata spiegata. Se non avete capito… bhe, o siete scemi o non so. o.O

Se ho offeso qualcuno non era mia intenzione. Ho cercato di mantenermi il più pacata possibile.

Aggiungo solo che stimo un casino Ayame (anche se forse avrebbe dovuto divulgarsi un po’ xD) e che Gamberetta mi è simpatica, solo che questa volta non mi trovo daccordo con lei.

Ps: Scusatemi per il post chilometrico!

#87 Comment By MakKo On 23 settembre 2011 @ 18:41

@ Sibyl

Non ho altro da dire che questo: che marea di puttanate che hai scritto.

Complimenti! Ottime argomentazioni.

@ PescePalla

“Qualcuno mi spiega perché la McGranitt non l’ha usata per acchiappare Sirius Black le prime due volte che è entrato al castello? Bastava tornare indietro di qualche ora e appostarsi in corridoio.”

Ma allora a Dracula bastava inchiodargli la bara con il Vinavil, a Don Rodrigo mettergli il bromuro nella zuppa, a Romeo e Giulietta dare un pugnale a molla…

Ma dai?!?!?! E un bel gne gne gne non ce lo metti?

@ DagoRed

So che è un po’ trollare, ma dopo aver letto tante cazzate mi viene proprio spontaneo chiederlo: ma dopo sti 12 libri di abra-cadabra, corsi di pozioni pre-gelmini, predestinati superpowa, cicatrici figose e mai deturpanti, cattivi naturalmente bruttissimi, vecchietti naturalmente saggissimi, zompi nel tempo, nani draghi e ballerrine…

Mostra spoiler ?

Grazie e scusate la impudica curiosità…

Lol… sono caduto dalla sedia dal ridere!

Mi sono letto tutti i commenti e ho capito una cosa: fan di HP = fan di Nhial = fan di Edward e Bella. Solo uno su dieci almeno si sforza di controbattere in modo tecnico. Gli altri dicono solo: è una grande opera perchè A ME E’ PIACIUTO. Questo si chiama essere patetici…

(Fogna? Ok… ci vado)

#88 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 18:45

ah,una precisazione.
Sono una cippa nelle definizioni e lo ammetto io per prima,ma il deux machina non è quando lo scrittore,non sapendo che fare, mette un qualche cosa che salva il culo al personaggio di turno MA con un espediente di cui non si sapeva nulla nè viene minimamente mostrato in precedenza?
Perchè in tal caso il giratempo ha una sfumatura diversa: per tutto il libro Hermione sembra sdoppiata e stressata,i due si chiedono continuamente dove sia finita,come faccia a seguire tutto,e mi pare anche che ad un certo punto Ron(o Harry,non ricordo) abbia come l’impressione di aver visto due volte Hermione nello stesso mometno o quasi(ma su questo ricordo non ci metterei la mano sul fuoco :)
quindi i presupposti per il giratempo tra le mani di Hermione,c’è.
SUL PERCHè…hum.
potrei avanzare l’ipotesi che Silente glielo abbia dato perchè sapeva che l’avrebbe usato,oltre che per le lezioni, per tutto il resto? E’ facile per un anziano dare in mano ad una ragazzina tutta esaltata per lo studio uno strumento che l’aiuti senza farle vedere un doppio fine,no? E spingerla quindi a usarlo “di straforo”per salvare l’ippogrifo eccecc come se fosse un’idea sua,e non indotta.
E’ possibile? Io non possiedo i libri e quindi non posso controllare ora come ora. Del resto di Silente sappiamo molto ma non tutto,quindi che potesse sapere determinate cose,non è improbabile.
spero di essere stata chiara!

#89 Comment By Rose On 23 settembre 2011 @ 19:17

Premesso che:
a) sono una fan di HP
b) trovo perfettamente sensato e giusto che i fan rispondano a quest’articolo pieno di cagate scritto solo per attirare visite con un “ma quante stronzate dici”
c) sì, so che l’articolo è scritto solo per risollevare quello che ormai è diventato un buco pieno di pecore, ma leggere tante idiozie mi fa venire l’orticaria.

Passiamo pure al demolire quanto Gamberetta sostiene.

E anche ammettendo che con la GiraTempo non si possa tornare più indietro di 24 ore e non abbia potere ricorsivo (per altro sono mie ipotesi, la Rowling non lo dice), qualcuno mi spiega perché la McGranitt non l’ha usata per acchiappare Sirius Black le prime due volte che è entrato al castello? Bastava tornare indietro di qualche ora e appostarsi in corridoio.

Forse perché è il Ministero che regola l’uso della GiraTempo e viene usata solo ed esclusivamente per motivazioni di poco conto – come appunto quella di far seguire più corsi a Hermione – e non per cose che possono sconvolgere o aggravare la situazione? Altrimenti perché non tornare indietro con la GiraTempo a quando Voldemort è nato e assassinarlo in fasce?

Hermione, tesoruccio della mamma, se qualcosa va storto non devi fare altro che tornare indietro un’altra volta. Non ci vuole un genio.

Certo, come no: magari muori nel passato, sicuramente puoi tornare indietro e salvarti la vita.

qualcuno mi spiega perché Lupin, uno degli autori della Mappa del Malandrino, e dunque a conoscenza di tutti i passaggi segreti per entrare e uscire dal castello, non avverte chi di dovere del passaggio nella statua della strega orba?

È spiegato chiaramente nel libro: Lupin non se la sentiva di parlarne a Silente perché avrebbe significato, per lui, confessare di aver tradito la sua fiducia. Sì, è idiota: ciò non significa che sia una motivazione non valida o irreale. Quante sono le persone che mentono su cose importantissime per proteggere sé stesse?

E perché deve prendere una pozione per evitare di trasformarsi? Non basta che rimanga chiuso in casa?

Ma fammi capire, sei seria? Stai criticando le scelte dell’autrice dicendo che sono stupide e te ne esci con una proposta così? Forse ti sfugge che con la trasformazione Lupin perde il controllo: la pozione non serve a non farlo trasformare, ma a farlo rimanere lucido. Se non prendesse la pozione e si chiudesse in casa cosa gli impedirebbe di aprire la porta, uscire e massacrare chi trova sul suo cammino?

Perché la Luna c’era già quando era alla Stamberga Strillante e quando ha percorso il tunnel sotterraneo, ma lui si è trasformato solo quando l’ha vista al diradarsi delle nuvole. Si bendava, finito il problema.

Perché quando è entrato la luna non c’era, era coperta, vista la situazione pericolosa si è precipitato fuori e non ha pensato alla pozione, e quando era fuori era troppo tardi per bendarsi, magari?

E la vicenda incresciosa del grifone? Una creatura così intelligente da capire gli insulti in linguaggio umano ma alla quale non si può spiegare di muovere il culo e volare via perché se no rischia la decapitazione.

Veramente non comprende gli insulti in linguaggio umano, capisce tono e inflessioni della voce.

E tutti quegli Expelliarmus! a destra e a manca che lasciano maghi che dovrebbero essere espertissimi disarmati? Ma legarsi la bacchetta al polso con una catenella? No, eh? Spezzare le bacchette magiche altrui una volta che le hai in mano? Girare con una pistola? Ché si fa molto prima a sparare che a parlare.

Forse ti sfugge che siamo in un fantasy, che questi sono maghi e che non adottano nemmeno le misurazioni babbane – pardon, attuali – né l’abbigliamento comune, rimanendo a falci, galeoni e zellini e a vesti ispirate al XVII secolo. Secondo te usano le pistole? Non sanno nemmeno come funzionano, se ti ricordi i discorsi del signor Weasley quando chiede, appunto, cos’è una pistola. Non sanno come funzioni l’elettricità, i computer, i gps, le biglietterie automatiche e tutte le cose che per noi sono perfettamente normali per loro non esistono nemmeno remotamente come possibilità.
E legarsi la bacchetta al polso… Allora perché poliziotti, carabinieri, FBI e via dicendo non si legano la pistola alla mano, dato che potrebbero strappargliela via, sparargli contro e via dicendo? Sullo spezzare le bacchette: perché allora non uccidere direttamente il mago avversario, senza tante premure?

Niente.
Senza che muova un dito l’autobus magico lo raccoglie; senza che muova un dito il Ministro della Magia lo perdona e in sovrappiù gli offre vitto e alloggio. E tutto nel giro di poche pagine.

Mh, peccato che il motivo sia perfettamente spiegato e sia perfettamente logico: Harry è un simbolo per la comunità magica, un vessillo sotto il quale riunirsi, un’icona importantissima. Il Ministro si stava cagando addosso all’idea che Sirius lo trovasse e lo facesse fuori. Cazzo, essere un VIP ha i suoi vantaggi, allora perché tutti i personaggi famosi reali arrestati per qualche infrazione hanno sconti sulla pena – o non ce l’hanno proprio? Cazzo, è proprio surreale!

(perché il mago più malvagio di tutti i tempi non poteva prendere un coltello da cucina e sgozzarlo – e per piacere non tiriamo in ballo che si tratta di un romanzo per bambini, ché anche “Cappuccetto Rosso” è per bambini)

Ma non c’entra proprio un cazzo che HP sia da bambini – perché HP NON è da bambini, sarebbe ora di farselo entrare in testa: Voldemort è un razzista fatto e finito, disprezza i babbani e tutti i loro usi, ha una fiducia immensa in sé stesso e nelle sue capacità. Per quale stracazzo di motivo VOLDEMORT, che odia tutto ciò che non è magico, dovrebbe assassinare qualcuno con un mezzo non magico, quando si diverte tanto a usare il suo Avada Kedavra?

Quidditch, gioco dalle regole cretine pensate solo per dare sempre un ruolo decisivo a Harry)

…Sì, come no. Forse dovresti leggerti “Il Quidditch attraverso i secoli”, poi mi sai dire se è stato costruito attorno a Harry per farlo apparire super faygo.

Non interverrò oltre, ho già letto abbastanza cazzate per il resto della mia vita.

#90 Comment By RagazzaQualunque On 23 settembre 2011 @ 20:14

Vado un po’ fuori argomento ma…

Rose, sposami.

In quanto a Makko:

Mi sono letto tutti i commenti e ho capito una cosa: fan di HP = fan di Nhial = fan di Edward e Bella. Solo uno su dieci almeno si sforza di controbattere in modo tecnico. Gli altri dicono solo: è una grande opera perchè A ME E’ PIACIUTO. Questo si chiama essere patetici…

Generalizzi. Dai per scontate le cose. Spari giudizi.
E, sopratutto, non dai nessuna motivazione per il tuo ragionamento. Aggiungi te “gnegnegne” alla fine del post e allora sarà perfetto.

Però, una cosa è vera. Io considero HP una grande opera perchè “a me è piaciuto”. Sono patetica? Ci farò l’abitudine, non preoccuparti.
Non tutti hanno gli stessi gusti.

Prendiamo ad esempio la Nutella:
A Tizio piace la Nutella = la Nutella è buona. (e a chi non piace cavoli suoi)
A Caio non piace la nutella = Nutella non buona = (secondo te) a chi piace la Nutella è patetico.

Ciò mi porta a pensare che tutto il tuo ragionamento è un emerita – scusa il termine – stronzata.

E, NO, Mister-So-Tutto-Di-Tutti non sono una fan nè della Meyer nè la Troisi. Spiace deluderti.

#91 Comment By Mauro On 23 settembre 2011 @ 20:25

Iowa

La questione di mielandia: non vedo cosa ci sia di male. Visto che sarebbe stato noioso mostrare Harry che se ne sta nel negozio, aspettando che qualcuno scenda nel sotterraneo per seguirlo con il mantello dell’invisibilità, secondo me è preferibile raccontarlo. Non c’era nessun ostacolo al percorrere la via al contrario, quindi perchè spenderci su parole inutili?

Riprendo dall’articolo:

Harry non aveva idea di come fosse riuscito a tornare nella cantina di Mielandia, nel tunnel e infine al castello. Sapeva solo che il viaggio di ritorno gli era parso rapidissimo, e che si era a stento reso conto di quello che faceva, perché nella sua testa rimbombava ancora la conversazione che aveva appena ascoltato.

Questo non è raccontare che ha usato il mantello per rientrare, quindi il discorso “È preferibile raccontarlo” non entra nemmeno.

La giratempo non permette realmente di cambiare le cose. Poichè se si parla di viaggi nel tempo si parla di fisica quantistica, l’effetto può precedere la causa

Tutte ipotesi, il punto è che nel libro nessuno si chiede come mai le Giratempo non vengano usate per risolvere i casini (nemmeno Harry si chiede come mai non hanno salvato con quelle i genitori) e non viene data alcuna spiegazione.
E anche fosse vero che hanno provato a usarle, ma non sono riusciti a cambiare le cose, significa che in tutti gli eventi (morte dei genitori di Harry, fuga di Sirius, risveglio di Voldemort, ecc.) quei maghi potenti hanno fallito; l’unico successo noto è quello di tre maghetti alle prime armi in una cosa totalmente secondaria. Il che non mi pare molto sensato.
Se poi è vero che la Rowling le ha eliminate, ritenendole lei stessa illogiche, alla fin fine la spiegazione non c’era. A posteriori magari si può trovare facendo mille ragionamenti, ma di fatto non c’era (né l’ha data l’autrice).

Io li ho letti tutti e sette e non mi sono dispiaciuti, ma le Giratempo sono una di quelle cose che per come presentate non hanno senso.

#92 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 20:25

Oh no, funboys shitstorm incoming…

#93 Comment By Mauro On 23 settembre 2011 @ 20:29

Giusto una nota su quanto detto da Rose (non entro nelle altre questioni, come la spiegazione – non presente nel libro – per le Giratempo):

Rose:

Se non prendesse la pozione e si chiudesse in casa cosa gli impedirebbe di aprire la porta, uscire e massacrare chi trova sul suo cammino?

Quello che hai detto tu stessa:

quando è entrato la luna non c’era, era coperta, vista la situazione pericolosa si è precipitato fuori e non ha pensato alla pozione, e quando era fuori era troppo tardi per bendarsi, magari?

Visto che perde il controllo quando si trasforma, e per quanto tu stessa dici si trasforma quando si espone alla Luna, chiuso in casa con le finestre coperte non si sarebbe trasformato, quindi non avrebbe perso il controllo, quindi non sarebbe stato necessario impedirgli di uscire e massacrare persone.

#94 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 20:43

qual è, esattamente, la parte di “Inoltre i maghi più esperti possono fare magie senza dover parlare” che non hai compreso? Cosa c’entra l’eloquenza? Credo che una persona pensi più rapidamente di quanto parli o no?

Ripeto. Famo la prova. Montiamo telecamere, laser e sensori neurali. Poi facciamo una roba alla Mezzogiorno di Fuoco. Vi mettiamo uno di fronte all’altro, in posizione.
Al via tu pensi “Il Duca muore di colite spastica”. Intanto il Duca prova a sputacchiarti sopra le sue modeste 32 palle.
Magari dividiamo il tempo che c’hai impiegato x10, poichè si suppone che un maghetto 12enne sia sempre ultrapowa.
E vediamo se è il Duca a crepare di squaraus, o se sei tu a ritrovarti con uno scolapasta dalle parti del del duodeno ^_^

Comunque c’è una cosa che non stai considerando: un mago potrà anche essere più lento, ma dopotutto è pur sempre un mago: gli basta rendersi invisibile con un incantesimo di Disillusione, proteggersi con il sortilegio-scudo prima dello scontro etc e con le armi non puoi farci nulla.

Invisibilità: immagino non funzioni con i sensori termici, tipo quelli che ha ogni soldato yankee in irak.
Sortilegio-scudo: fammi capiro, è tipo uno schermo di protezione? E come dovrebbe fare il maghetto a far uscire le sue palle di fuoco, datosi che i proiettili non possono entrare? E come se la cava lo scudo contro un lanciafiamme? O contro il nervino ^_^

#95 Comment By Ainsel On 23 settembre 2011 @ 20:45

Io personalmente l’ho trovato piacevole da leggere…adesso ho 21 anni e ho seguito la saga diciamo dall’uscita del 4 romanzo.
Per me il pregio principale di Harry Potter era che a tratti mi faceva comunque ridere! Situazioni belle…le parti di HP che mi sono piaciute di più devo ammettere che non sono quelle chiave! Harry e Ron che fanno i compiti, alcune lezioni sono le parti che ricordo con più piacere.
Riguardo lo stile…non sono un’esperta ma nemmeno a me è piaciuto leggere i primi due libri. Mi sembrava di leggere una favola…nel modo in cui si svolgono gli avvenimenti intendo. Il loro susseguirsi. Ma J.K. ha continuato a migliorare sempre più di libro in libro.

Riguardo all’essere un libro per bambini o no…meh! Secondo me è difficile a dirsi…i primi due libri non potrebbero essere più per bambini di così secondo me. Dal terzo c’è un tentativo di “elevatura”…poi dal quarto hanno cominciato a piovere morti. Ma non credo che basti questo per renderlo un libro per adulti.
Non sono i morti ma le tematiche affrontate…e in un libro dove il bene è bene e il male e male e il bene trionfa sempre…non so cosa ci sia di adulto.
Per finire…io Harry Potter l’ho letto, mi è piaciuto, ci sono affezionata…ma è una saga molto infantile. I personaggi, le tematiche…anche la trama a modo suo. Ha tentato di maturare in corso d’opera ma c’erano dei presupposti da superare…ed è stato difficile! Per esempio che tutti i bambini cattivi vanno a Serpeverde…meh! Purtroppo è una saga infantile. E’ il suo peggior difetto.
(Insieme a uno caratteristico dell’ultimo libro…credevo di essere finita nella versione romanzo di Highlander! “Ne rimarrà soltanto uno!!”)

#96 Comment By Cecilia On 23 settembre 2011 @ 20:51

@Rose

Forse perché è il Ministero che regola l’uso della GiraTempo e viene usata solo ed esclusivamente per motivazioni di poco conto – come appunto quella di far seguire più corsi a Hermione – e non per cose che possono sconvolgere o aggravare la situazione?

Guarda che con questa spiegazione i maghi sembrano persino più idioti. Smazzarsi tanto per un’invenzione complessa come un oggetto in grado di modificare il tempo e poi usarlo per le cazzate? Perché diamine l’hanno inventato allora? “è vietato”, “non dovremmo”: appurato che il tempo non va cambiato, cosa aspetta il Ministero a distruggerle tutte? Addirittura questi gegni le tengono tutte in uno stesso posto (posto che, si è visto, non ha resistito nemmeno all’attacco di un piccolo contingente di “terroristi”).

Perché quando è entrato la luna non c’era, era coperta

Siamo seri, Lupin si trasforma anche senza vedere la Luna. Lo spiega implicitamente raccontando di quando veniva accompagnato alla Stamberga. Lui si infilava nel tunnel e poi nella casa disabitata (con finestre sbarrate eccetera), qui si trasformava e dava di matto. Da nessuna parte è detto che solo il vedere la Luna inneschi la mutazione. Ergo, l’autrice non è stata chiara e ha creato un buco/imprecisione. L’avesse chiarito (magari nel tema che Hermione fa per Piton), non saremmo qui a criticarle il punto.

Secondo te usano le pistole? Non sanno nemmeno come funzionano, se ti ricordi i discorsi del signor Weasley quando chiede, appunto, cos’è una pistola. Non sanno come funzioni l’elettricità, i computer, i gps, le biglietterie automatiche e tutte le cose che per noi sono perfettamente normali

Motivo per cui crescendo li ho considerati dei mentecatti. Non è che poter usare la magia impedisca di darsi una svegliata e mettere il naso fuori dal buco, così, giusto per capire se anche tra i poveri babbani c’è qualcosa di buono. No, loro si vestono ancora come fossero in pieno Medioevo e usano le penne d’oca. Perché? Perchè sì. Così appena fanno un giro tra la gente normale vengono sgamati all’istante. Spero che almeno gli Auror siano più svegli del mago medio.
Ricordo che la Rowling aveva detto che magia e tecnologia si respingono a vicenda. Bene, e i geni che hanno inventato un meccanismo per cambiare il tempo non sono in grado di trovare un modo per conciliarle? In fondo i maghi hanno radio e macchine fotografiche, avrebbero solo da guadagnarci ad usare, chessò, internet al posto dei gufi. Se non lo fanno “perché la tecnologia è babbana! Ommioddio che orrore!” non sono poi così migliori dei razzistissimi Purosangue/Mangiamorte.

Allora perché poliziotti, carabinieri, FBI e via dicendo non si legano la pistola alla mano, dato che potrebbero strappargliela via, sparargli contro e via dicendo?

Magari perché la pistola gliela devi strappare di mano tu personalmente, avvicinandoti tanto da afferrarla. Oppure hai una mira favolosa e riesci a fargliela saltare al primo colpo, certo. Ma in quel caso sarebbe meglio sparare direttamente agli arti e fine della questione, senza stare a cavillare (e suppongo sia pure più semplice colpire un braccio che un affarino piccolo come una pistola).

#97 Comment By Ainsel On 23 settembre 2011 @ 20:58

Io vorrei condividere questo video…parla dell’ultimo film di harry potter…e tocca proprio le tematiche di cui si parla qui!
E’ in chiave comica ma ha abbastanza ragione secondo me…
(Questo non vuole essere spam)
Ripeto che riguarda l’ultimo film. Quindi SPOILER per chi non l’avesse visto o non avesse letto l’ultimo libro!

#98 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 20:59

@RagazzaQualunque

Quale madre sana di mente comprerebbe per il compleanno del figlioletto di dieci anni un libro dove il protagonista ci da detro per la buona metà della storia?

Mah, io a dieci anni lessi Dolce come il cioccolato, che ruota tutto intorno al sesso, e non ne ho riportato handicap permanenti (ma una discreta noia nel leggerlo sì, devo ammetterlo :/ ) :D

Forse perché è il Ministero che regola l’uso della GiraTempo e viene usata solo ed esclusivamente per motivazioni di poco conto – come appunto quella di far seguire più corsi a Hermione – e non per cose che possono sconvolgere o aggravare la situazione?

Per quel che ricordo, nessuno nemmeno ci pensa a fare una cosa del genere.
Harry:- Prof, ma perché non giratorniamo indietro nel tempo e non gli tendiamo un agguato?
McGr:- Dieci punti in meno Potter! Non sai che potrebbe essere ancora più pericoloso di un pazzo stragista armato?
Non c’è niente del genere. La verità è che la Row inventa aggeggi mirabolanti, così mirabolanti che poi lei stessa fatica a gestirli. La prova?
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Quante sono le persone che mentono su cose importantissime per proteggere sé stesse?

Tante, ma allora Lupin è un codardo e un idiota. Nessun problema su ciò, senonché nessuno dei Buoni trova il suo comportamento sbagliato. Nessuno si irrita perché Lupin ha taciuto dei dettagli importanti per futili motivi (perché chi non collabora alla cattura di un pluriomicida fanatico armato che si aggira in una scuola solo per timore di andare in galera, mi spiace ma è una persona spregevole), anzi, il lupetto mantiene un posto molto importante nell’organizzazione della Fenice.

e quando era fuori era troppo tardi per bendarsi, magari?

Ma allora perché invece della pozione non si mette un burqa le notti di luna? Proteggono benissimo dalla luce, e migliaia di signore li portano, ahinoi, tutta la loro vita.

Non sanno nemmeno come funzionano, se ti ricordi i discorsi del signor Weasley quando chiede, appunto, cos’è una pistola.

Questo sarebbe molto logico per i maghi purosangue. Costoro, oltre a essere maghi da generazioni, sono spesso molto razzisti verso tutto ciò che è babbano. Un po’ come i samurai che si ostinarono a voler difendere il loro stile di vita dopo l’arrivo degli occidentali. La faccenda non si applica però a quelli che vengono da famiglie umane. Visto che un mago non sa nemmeno cos’è una bomba a mano, lanciargliene una nell’ufficio sarebbe uno score assicurato: il tempo che il tizio esamina perplesso lo strano sasso, esplode.
O forse no, forse non funzionerebbe. Ma perché nessuno ci pensa nemmeno? Nessuno di tre, di cui due sono di background babbano.

perché HP NON è da bambini, sarebbe ora di farselo entrare in testa: Voldemort è un razzista fatto e finito, disprezza i babbani e tutti i loro usi, ha una fiducia immensa in sé stesso e nelle sue capacità.

E perché non dovrebbe essere da bambini? La Divakaruni scrive di mostri che succhiano l’anima, omicidi e schiavismo minorile, eppure i suoi libri sono definitivamente per un pubblico under15. Anyway, secondo me il problema di HP è proprio questo: come romanzetto per ragazzi andava bene (i primi tre), perché la mancanza di pretese assurde faceva chiudere un occhio sulle magagne. Ha voluto la svolta dark da Letteratura da Grandi Mica Fesserie Per Marmocchi, e le si è sfasciato tutto in mano. Non lo regge.

#99 Comment By Ken Racramuth On 23 settembre 2011 @ 21:10

@Clio

Concordo con il fatto che certe trovate della Rowling poi le si ritorcono contro ( infatti le Giratempo poi le deve fare fuori tutte ) , ma dubito che quello degli specchi gemelli sia stata una semplice svista, perchè allora sarebbe stata direttamente eliminata, e invece alla fine del libro se ne riparla. L’errore grave è stato di Harry, che in quel caso passa ancora più da idiota e sente crescere il senso di colpa.
In realtà gli specchi comunicanti servono per il settimo libro

Però, parlando di cellulari, occorre ammetterlo: perchè i maghi, con tutta la loro magia, non hanno niente del genere xD ? Sì, lo so che gli apparecchi elettronici babbani non funzionano all’interno della scuola, e che i maghi altezzosi si rifiutano di ricorrere a espedienti e manufatti babbani, eppure non mi pare che coltelli, spade e arredamento siano oggetti naturali. Il fatto che incantare oggetti di uso babbano sia contro la legge , in quanto c’è il rischio che vengano dati ai babbani violando lo statuto di Segretezza, mi pare una fottuta limitazione senza senso.

#100 Comment By Zave On 23 settembre 2011 @ 21:11

il punto è che molti elementi di harry potter sono presenti per fare impressione sui bambini: sono maghi quindi si vestono con le tuniche, usano le penne d’oca su rotoli di pergamena (nonostante abbiano anche la carta ma la pergamena fa più magico), preparano pozioni nei calderoni, inviano la posta con i gufi… non perché queste cose abbiano senso ma perché devono impressionare i bambini.
non c’è bisogno di scomodare le invenzioni babbane che funzionano molto meglio dei mezzi magici, si vede benissimo che i maghi sono idioti anche con i loro metodi: non si spiega in altro modo il fatto che tutti i ragazzini debbano andare a hogwarts in treno partendo da londra con tutti i mezzi magici a disposizione, o perché le lettere via gufo siano il metodo di comunicazione prevalente quando esistono metodi di comunicazione più immediati come la polvere volante.

#101 Comment By RagazzaQualunque On 23 settembre 2011 @ 21:30

@Clio

Mah, io a dieci anni lessi Dolce come il cioccolato, che ruota tutto intorno al sesso, e non ne ho riportato handicap permanenti (ma una discreta noia nel leggerlo sì, devo ammetterlo :/ ) :D
E perché non dovrebbe essere da bambini? La Divakaruni scrive di mostri che succhiano l’anima, omicidi e schiavismo minorile, eppure i suoi libri sono definitivamente per un pubblico under15. Anyway, secondo me il problema di HP è proprio questo: come romanzetto per ragazzi andava bene (i primi tre), perché la mancanza di pretese assurde faceva chiudere un occhio sulle magagne. Ha voluto la svolta dark da Letteratura da Grandi Mica Fesserie Per Marmocchi, e le si è sfasciato tutto in mano. Non lo regge.

Uff, sarà che mi sono espressa maluccio io XD
L’uscita su “HP è un libro per bambini” non era per dire che a dieci anni non si può leggere un libro con tematiche del genere. Cioè non è che diventi pazza o robe simili.
Io, molto più semplicemente, intendevo che la Rowling non aveva sfiorato l’argomento per rendere i suo lavoro adatto a tutte l’età. Cosa che mi pare avesse dichiarato in un intervista ma può sempre essere che mi sbagli, eh!

Non ho letto nè Dolce come il cioccolato (di che parla? Ora mi ha incuriosita :P) e neanche Divakarumi(?) o Divakaruni(?) Okay, DivaQualcosa; quindi non so che giudizi dare.

Io, personalmente, a dieci anni ho letto vari libri con sfondo sessuale ma più che per il fatto in se sono rimasta traumatizzata dalla pessima scrittura; questo per tornare al discorso precedente.
Comunque ho sempre pensato che fosse la mancanza di quell’argomento definisse HP nelle recensioni “adatto ad ogni età” O.O
*modalità: shock*

#102 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 21:34

esatto.
è l’ambientazione a essere senza senso,però a modo suo pittoresca. Mi piacerebbe poter mangiare le cioccorane,diciamola tutta…XD
sì che siano abbastanza scemi non è cosa dubbia…del resto molte famiglie hanno tare di follia,quindi non vedo perchè l’idiozia non sia una cosa possibile XD

-per la bomba a mano…certo. ma un ragazzino di 17 anni ha veramente così tante possibilità di trovare allegramente una bomba a mano al mercatino?no. o la ruba,o la compra in modo illegale,e in ogni caso visto che non è che ti vendano le bombe a mano in un supermercato sotto casa,avrebbe preso troppe energie anche semplicemente rubarne una,immagino.

#103 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 21:44

non amo le tematiche sessuali nei libri,quindi non ho risentito di questa mancanza.
anzi,dal canto mio,è stato uno dei pregi del libro. L’amore tra Hermion e Ron mi piace,non tanto perchè io sia una ragazza che ama le relazioni smielate(anzi)e sbava sugli harmony,ma perchè dopo tanto tempo che si conoscono e hanno vissuto insieme le peggio situazioni, mi pare normale che, nel caso di innamoramento,siano affiatati e “teneri”allo stesso modo. E’ un modo come un altro di essere intimi. Se poi facciano sesso o meno,questo non lo so e nemmeno mi interessa. Anzi,come ricorda GU-A Hogwarts non si puffa-

#104 Comment By Elisa On 23 settembre 2011 @ 21:53

@Gamberetta

“C’è un pericoloso assassino che va e viene dalla scuola e tu sai come può entrare e non fai niente? E poi invece corri fuori in una notte di luna piena? Decidiamoci: o sei “buono” o non lo sei.

Questa tua frase dimostra di quanto sei superficiale, non solo nella lettura, ma anche nella vita.

#105 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 21:53

@Mauro:

Tutte ipotesi

No. Visto che non è esplicitamente detto il contrario, diamo per scontato che in Harry Potter valgano le leggi della fisica che conosciamo. E le leggi della fisica che conosciamo ci dicono che il viaggio nel tempo è possibile solo nella fisica quantistica nella quale vale il principio per cui l’effetto non necessariamente segue la causa.

@Dagored: ripeto che il mio “più veloci” si riferiva ai maghi capaci di lanciare incantesimi non-verbali rispetto agli altri maghi, non ai maghi rispetto alle persone armate di armi da fuoco.

Invisibilità: immagino non funzioni con i sensori termici, tipo quelli che ha ogni soldato yankee in irak.

funziona, visto che non è propriamente invisibilità, ma piuttosto si obbliga il nemico a non notare l’utilizzatore.

Sortilegio-scudo: fammi capiro, è tipo uno schermo di protezione? E come dovrebbe fare il maghetto a far uscire le sue palle di fuoco, datosi che i proiettili non possono entrare? E come se la cava lo scudo contro un lanciafiamme? O contro il nervino ^_^

Lo scudo è unilaterale, quindi gli incantesimi possono uscire, e anche entrare se sono sufficientemente potenti. Visto che è una specie di scudo di forza o boiate del genere credo che blocchi anche il fuoco e il gas ma non ne sono sicuro e sinceramente non me ne frega niente :D

#106 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 22:02

@RagazzaQualunque
Che ufficialmente sia stato detto che è “adatto ai bamini” perché non c’è sesso, ci sto. E’ stupido a parer mio, ma non mi stupirebbe, anzi, è molto probabile che sia così.
Secondo me è molto meno adatta ai bambini una storia trucida di rabbia e sangue, che non una dove scopano. Questo perché una storia trucida di rabbia e sangue potrebbe spaventarli (a seconda l’età) e, con certe RARE eccezioni, la lettura deve essere un piacere. Una storia dove scopano, alla peggio li annoia.
Difatti a me Dolce come il cioccolato annoiò. (E’ la storia di una famiglia messicana, con due che si amano a pagina uno, e quindi soffrono per quattrocento pagine. Quattrocento pagine di scopate, passione e ricette, grosso modo.)

Tornando a HP, la deriva dark da “Libro da Grandi” a me non è piaciuta. Non ce la fa a reggerla. Far morire un sacco di personaggi non basta per fare una storia dura. Glokta di Abercrombie si mangia Voldemort in un boccone, e Glokta è uno dei buoni. Se in un romanzetto per ragazzi le trovate alla carlona e il cattivo non troppo geniale erano tollerabili, in un Libro Crudo e Maturo, non reggono la parte.

#107 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 22:03

funziona, visto che non è propriamente invisibilità, ma piuttosto si obbliga il nemico a non notare l’utilizzatore.

[...]

Lo scudo è unilaterale, quindi gli incantesimi possono uscire, e anche entrare se sono sufficientemente potenti. Visto che è una specie di scudo di forza o boiate del genere credo che blocchi anche il fuoco e il gas ma non ne sono sicuro e sinceramente non me ne frega niente :D

se vabbè. allora io faccio un incantesimo che sono l’imperatore del mondo e a chi dice il contrario gli appare platinette nuda e MUORE. e non esistono controincantesimi ^_^

come credo dicesse gamberetta, in un mondo dove tutto è possibile niente è interessante

e il sistema magico della Rowling mi pare più o meno ai livelli di Etcì, Il Mago Pancione. Con la differenza che almeno quello non pretendeva di farsi prendere sul serio ^_^

#108 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 22:06

@arnica

ma un ragazzino di 17 anni ha veramente così tante possibilità di trovare allegramente una bomba a mano al mercatino?

Scherziamo? Si rende invisibile, si teletrasporta, ha una scopa voltante! Ci sono ragazzini umani che si sono procurati roba molto simile e a più riprese, li si legge ricorrentemente nella cronaca nera.
E comunque il problema è sempre quello: a Harry non passa neanche per l’anticamera del cervello di usare della tecnologia babbana.

#109 Comment By Alice Creed On 23 settembre 2011 @ 22:18

Zave:

non si spiega in altro modo il fatto che tutti i ragazzini debbano andare a hogwarts in treno partendo da londra con tutti i mezzi magici a disposizione

Questo l’ha spiegato in Pottermore :/
(sì, so bene che è un integrare dopo eccetera eccetera, sto solo risolvendo la tua curiosità)
A quanto pare prima dell’istituzione del treno la gente arrivava come poteva e c’erano stati casi di violazione dello statuto di segretezza (tipo strani Oggetti Volanti non Identificati xD), così si è pensato di farli arrivare tutti insieme, e, per evitare che le famiglie sanguepuro si rifiutassero si stabilì che chi non prendeva l’espresso non avrebbe potuto frequentare.
Immagino che col tempo si sono ammorbiditi, altrimenti l’entrata di Ron ed Harry al secondo anno non avrebbe senso.

#110 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 22:19

Non capisco perchè alcuni si ostinino a dire che HP non è una saga da bambini etc etc. E’ un problema? Cosa c’è di male nell’essere “da bambini”?

@Ainsel:

Non sono i morti ma le tematiche affrontate…e in un libro dove il bene è bene e il male e male e il bene trionfa sempre

Mica tanto. Vogliamo parlare di Piton, James Potter, Regulus Black? Non sono proprio bianchi e neri. Il bene trionfa sempre?
Mostra spoiler ▼

#111 Comment By Alice Creed On 23 settembre 2011 @ 22:21

arnica:

-per la bomba a mano…certo. ma un ragazzino di 17 anni ha veramente così tante possibilità di trovare allegramente una bomba a mano al mercatino?no. o la ruba,o la compra in modo illegale,e in ogni caso visto che non è che ti vendano le bombe a mano in un supermercato sotto casa,avrebbe preso troppe energie anche semplicemente rubarne una,immagino.

Oddio, no. Pensaci. Arrivi in un deposito d’armi o similia. Ti smaterializzi all’interno, magari disilluso o col mantello famoso, prendi la bomba e ti smaterializzi all’esterno.
Stessa cosa per i soldi. Se io avessi i poteri che hanno loro, vivrei alle spalle delle banche: basta smaterializzarsi in un caveau con un incanto di disilluzione addosso, prendere i soldi ed uscire. E poi cambiarli eventualmente.

#112 Comment By Mauro On 23 settembre 2011 @ 22:22

Iowa:

Visto che non è esplicitamente detto il contrario, diamo per scontato che in Harry Potter valgano le leggi della fisica che conosciamo. E le leggi della fisica che conosciamo ci dicono che il viaggio nel tempo è possibile solo nella fisica quantistica nella quale vale il principio per cui l’effetto non necessariamente segue la causa

Seriamente? In un mondo col teletrasporto, con auto (e scope!) che volano senza mezzi di propulsione adeguati (anche senza guardare all’energia necessaria), con animali che vedi solo se hai visto morire qualcuno? No, non do per scontato che valgano le leggi della fisica, visto che è pieno di elementi che le negano.
Inoltre, quelle che citi sono interpretazioni della fisica quantistica, non c’è la certezza che sia cosí; e anche fosse vero si parla di quanti, non c’è dimostrazione sul fatto che sia valido anche per oggetti macroscopici come le persone.
Quindi sí, sono tutte ipotesi: sia perché ci sono tutti gli elementi a indicare che in Harry Potter non valgono le normali leggi della fisica; sia perché il viaggio nel tempo umano è tutto meno che assicurato, dalla fisica quantistica; sia perché la Rowling non dice assolutamente nulla in merito, e senza sapere cos’aveva in testa nel creare le Giratempo possiamo solo ipotizzare, ossia fare ipotesi.

#113 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 22:25

Ma l’idea che possa piacere qualcosa di leggero ma allo stesso tempo sbagliato vi turba così tanto?
Ci deve essere un trattato di fisica anche su come caga il protagonita?
Io non capisco tutte queste seghe mentali sul mago che pensa prima la formula,le pallottole o che altro °___° già è comprensibile pensare a Lupin o ai giratempo.
Non è che se uno si legge Harry potter, sia incapace di leggere libri migliori. Non è che leggere Harry potter=non leggo nient’altro. Io adoro Harry potter nonostante le sue falle,come amo anche Gaiman, Pullman and so on. E’ una colpa voler leggere ogni tanto-non sempre eh-cose “sempliciotte” che tentano però di avere coerenza,anche se non ci riescono perchè non c’è ragionamento dietro?(vedi Nihal)

#114 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 22:27

Non capisco perchè alcuni si ostinino a dire che HP non è una saga da bambini etc etc. E’ un problema? Cosa c’è di male nell’essere “da bambini”?

Nulla, infatti condivido la tua perplessità :D Secondo me, se si fosse tenuta a scirvere roba “da bambini”, senza cercare di fare il passo più lungo della gamba, la Row avrebbe potuto produrre ancora qualcosa di simpatico.

#115 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 22:30

@ alice

prima di tutto,bisogna trovare questo deposito,quindi entrarci(anche se con mantello,la porta la devi spostare uguale),stordire la gente che ci sta attorno. Lo vedo macchinoso tanto quanto voler entrare nel ministero come fanno loro. Solo,più noioso, “realistico”e troppo lontano rispetto alla logica di tutta la trama. Se poi non si apprezza l’express,i gufi e tutto il resto,è ovvio che non si apprezza nemmeno quel tipo di piano. Ripeto, non è nulla di GGGGeniale,ma è simpatico,e ribadisco il termine pittoresco,che mi sta simpatico.
E poi una bomba a mano che io sappia non è capace di buttarti giu’ un intero palazzo di parecchi piani, e a parte i capi e gli scagnozzi di Voldy, loro non hanno alcun interesse ad ammazzare centinaia di persone che hanno l’unica colpa di lavorare lì.

#116 Comment By Dragatta97 On 23 settembre 2011 @ 22:33

Scusate, ma non sono per niente daccordo con la maggior parte dei commenti lasciati, compresa la recensione.
A parte il fatto che la maggior parte di voi si è fermata ai primi libri, molte cose evidentemente non le avete capite.
Solo per eliminare il concetto di “Basta usare le armi per battere la magia”, nel libro (e anche nel film) fa capire chiaramente l’avversione dei maghi verso le cose babbane, che non sanno usare nè vogliono usare. Molti maghi si credono superiori ai babbani, come molti babbani (almeno quelli a conoscenza del mondo magico) sono restii a usare cose magiche. E poi i maghi dove potrebbero comprare questi oggetti, se non sono pratici con niente che riguardi i babbani, dai soldi ai vestiti?
E questo è uno.
Poi: se volete sesso nei libri, allora leggete romanzi erotici o hentai, non libri fantasy, dove non è affatto indispensabile descrivere cose del genere.
Per la questione giratempo: non lo possono usare tutti, anche perché ce ne sono pochissimi nel mondo, come 5 o 6, e EVIDENTEMENTE la Mc Granitt aveva altre cose per la testa (tipo, non so, catturare un assassino?) in quel momento, e non avrebbe fatto in tempo a svolgere le procedure necessarie per prenderne uno, no?
Oh, a proposito… cosa DIAVOLO vi ha fatto pensare che Harry fosse viziato, acclamato e favoreggiato da tutti?
Piton lo mette SEMPRE in punizione e lo odia, e nel quarto Harry perde i suoi migliori amici perché credono che sia stato lui a mettere il suo nome nel calice di fuoco.
Ops, ho fatto spoiler a qualcuno? Beh, ben gli sta, perché in un libro come Harry Potter è IMPOSSIBILE farsi un’idea chiara di tutto quello che è successo e del suo valore letterario, e si dovrebbe leggere dal primo all’ultimo libro prima di criticarlo, soprattutto se non si sa di cosa si stia parlando.
Ritornando al discorso di prima, se fosse fortunato, sarebbe orfano per colpa il più grande mago oscuro di tutti i tempi che vuole ucciderlo e gli scatena contro i suoi scagnozzi in ogni libro (rendendogli la vita impossibile) e avrebbe gli unici membri che sono collegati alla sua famiglia, amici e parenti stretti, che gli muoiono in ogni libro poco dopo averli conosciuti per colpa di Voldemort?
Ah, e per la cronaca, stranamente è un “libro per bambini” che, oltre ad avere milioni di lettori di tutte le età, parla di cose importanti come l’amore visto dalla prospettiva di ragazzi maturi, non stupidi quattordicenni che sbaciucchiano la prima persona che capita, e soprattutto non come quello schifo chiamato Twilight che è impostato sul masochismo di una ragazza nei confronti di una fatina che sbrilluccica al sole.

#117 Comment By Alice Creed On 23 settembre 2011 @ 22:35

@Arnica:

Ammè Harry Potter piace, e mi piace anche smontarlo così e riderne con gli amici D: per smaterializzarsi non serve smuovere la porta, e se sei disilluso non serve stordire i babbani. Al ministero è un casino perchè sono maghi e sono preparati alla smaterializzazione ed alle armi magiche, ma se fossi una sentinella di guardia in una base militare (non è così difficile trovare i depositi d’armi, tra l’altro. Mai stata a Napoli? Quando stai per arrivare in stazione te ne trovi uno sulla destra, pieno di carri armati, casse ed altra roba così.) non mi aspetterei di certo che un regazzino diciassettenne riesca a teletrasportarsi all’interno senza scalare il muro o farsi vedere XD

#118 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 22:37

Però Gamberetta, anche tu, avresti dovuto prevederla l’invasione delle orde di fan boys affamati di carne umana ^_^

Io dico, barrichiamoci in un supermercato e spariamo a qualsiasi con gli occhiali da sfigato che osi avvicinarsi ^_^

#119 Comment By Alice Creed On 23 settembre 2011 @ 22:38

Dragatta97:

anche perché ce ne sono pochissimi nel mondo, come 5 o 6,

Oh, andiamo, nel quinto libro si legge chiaramente della vetrina (o teca, non ricordo le parole) piena di giratempo che Harry fa cadere per distrarre i mangiamorte. Ed immagino che anche gli altri paesi ne abbiano un po’, perchè il ministero inglese non è il più fyko.

#120 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 22:40

Seriamente? In un mondo col teletrasporto, con auto (e scope!) che volano senza mezzi di propulsione adeguati (anche senza guardare all’energia necessaria), con animali che vedi solo se hai visto morire qualcuno?

E quindi?

Inoltre, quelle che citi sono interpretazioni della fisica quantistica, non c’è la certezza che sia cosí; e anche fosse vero si parla di quanti, non c’è dimostrazione sul fatto che sia valido anche per oggetti macroscopici come le persone.

assolutamente falso. Possono essere errate le supposizioni sul viaggio del tempo, e infatti parlavamo di teorie, non la parte che tu mi hai contestato, ossia quella in cui dico che in fisica quantistica l’effetto può precedere la causa. Le possibili interpretazioni, ad ora formulate, del problema del viaggio del tempo che eliminano i paradossi sono: la congettura di protezione cronologica di Penrose, l’interpretazione a molti-mondi della meccanica quantistica di Everett e il principio di autoconsistenza di Novikov. E guarda caso, ai fini della discussione, tutte e tre darebbero lo stesso identico risultato: il passato non è mutabile. Ti ricordo infatti che io parlavo di “leggi della fisica che conosciamo”. E’ ovvio che provi ad interpretare il viaggio nel tempo secondo le interpretazioni che ne sono state date finora, mica sono un fisico teorico che me ne metto a formulare di nuove. E’ ovvio che poi queste possibili interpretazioni potrebbero essere tutte errate, ma nel frattempo solo con queste possiamo ragionare. Non è vero inoltre che sono applicabili solo ai quanti visto che queste teorie sono state formulate proprio per risolvere i paradossi del viaggio nel tempo UMANO(in particolare il paradosso del nonno).

#121 Comment By Tapiroulant On 23 settembre 2011 @ 22:40

Intervengo solo per puntualizzare che è inutile che si chiami questo articolo “recensione” o si facciano affermazioni tipo: “una volta le tue recensioni erano accurate, adesso invece…”.
Questa non è una recensione, non sta scritto da nessuna parte. Tutte le recensioni di Gamberetta hanno scritto in calce nel titolo “Recensione”. Questo articolo è una semplice raccolta di considerazioni di Gamberetta dopo aver letto i primi tre libri. Prendetelo come tale.

@Dago: Santo cielo, si scrive FANBOY, con la A °_°
Ti dico “santo cielo” perché nell’arco di una settimana sarà la terza volta che ti vedo scrivere funboy. Lo faccio per il tuo bene!

#122 Comment By Dragatta97 On 23 settembre 2011 @ 22:42

@ Alice Creed
No, nel sesto fa cadere delle cose diverse, che somigliano, c’entrano col tempo ma non sono giratempo.

#123 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 22:44

@alice
quello fuori,no,ma nemmeno quello all’interno. E in un deposito d’armeria non mi metterei a sparare incantesimi che potrebbero finire su bombe e munizioni senza sapere cosa potrebbe succedere,nel caso dovessi difendermi.
in ogni caso il mio commento non era riferito a te,ma a chi dice che fa sssscchifo,che si legge per moda,e tentare di dare spiegazioni equivale a essere cretini che si fanno fregare/orde di fanboy,che francamente io non ho ancora visto.

#124 Comment By Beuz On 23 settembre 2011 @ 22:44

Dragatta, ti straquoto, hai detto tutto quello che avrei voluto dire. Ora, non dico che la saga di Harry Potter è totalmente priva di difetti, e non giustifico ogni suo errore con “perchè è un fantasyyyy!!!!” però, per quanto riguarda trama (e le varie sottotrame), personaggi, ambientazione ben costruita non ho nulla da ridire, anzi….in oltre non capisco l’accanimento contro la Rowling che molti hanno in questi commenti. Cioè, la conoscete?? E poi, anche se fosse, un libro si giudica da come è scritto, non dalla scrittrice. Ah, e io non sono assolutamente una fan assetata di carne umana che si tappa le orecchie di fronte ad ogni critica facendo “lalalalalalalala”, trovo normale che ci sia gente a cui non piaccia, ma adesso non si può arrivare a dire che è un libro oggettivamente disgustoso al pari di Moccia & co! Comunque, Gamberetta, mi sono sempre piaciute le tue recensioni e ti ho sempre stimata. Ci tengo a precisare che non per questo smetterò di seguirti, solo che ti consiglio di leggere anche gli altri libri… trovo che in quest’ultimo accenno di recensione tu sia stata un po’ troppo affrettata, tutto qui.

#125 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 22:45

@tapiro..io leggo scritto da dago fAnboy..

#126 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 22:49

@arnica

Ma l’idea che possa piacere qualcosa di leggero ma allo stesso tempo sbagliato vi turba così tanto?
Ci deve essere un trattato di fisica anche su come caga il protagonita?

Non c’è niente di male, e lo ha detto anche la Gambera: i gusti non si discutono. Il punto è che HP non è un capolavoro, ma una saga piena di magagne (è un fatto). La questione qui è: date le magagne (grandi o piccole che siano), perché ti piace/non ti piace? Basta leggere l’articolo (che NON è una recensione).
Tra l’altro molti di quelli che commentano queste magagne (io tra gli altri) i libri li ha letti e (tutti o solo alcuni) apprezzati, a riprova che la qualità di un libro non definisce per forza la sua godibilità.

#127 Comment By Alice Creed On 23 settembre 2011 @ 22:49

Arnica:

E in un deposito d’armeria non mi metterei a sparare incantesimi che potrebbero finire su bombe e munizioni senza sapere cosa potrebbe succedere,nel caso dovessi difendermi.

Ma non capisco neanche perchè dovrei lanciare incantesimi °_°
Scusa, visualizza un attimo la scena: sei una strega maggiorenne. Fai un incanto di disillusione su te stessa, poi ti smaterializzi all’interno del deposito. Nessuno ti vede, al massimo sentono i rumori. Ti avvicini alle casse di bombe a mano (anche se a dire la verità non so come siano fatti i depositi XD), ne apri una, prendi ciò che ti serve e ti smaterializzi fuori. Se anche un soldato di guardia si accorgesse dei rumori (ma si presume tu stia abbastanza attenta a controllare dove sono, che so, con un homenum revelio), vedrebbe una cassa che si apre e delle bombe che volano. Il che molto probabilmente lo farebbe scappare oppure gli farebbe pensare ad un’allucinazione.
In banca sarebbe addirittura più semplice, visto che non hanno militari.

#128 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 22:53

@alice
uhm come la metti tu effettivamente è più semplice di come me lo immaginavo io(lasciamo stà quel che avevo capito,và).
Sì,allora sarebbe una teoria intelligente,però la trovo comunque stonata con il resto. Se l’avesse fatto,avrei pensato wtf?!
per i soldi,idem. Se tutti i maghi andassero a far man bassa in una banca,a parte che l’economia mondiale sarebbe nacora peggiore di quella reale XD ma poi considerato che ne hanno una loro parallela(che forse segue la nostra,visto che le nostre guerre influiscono le loro,da come ha spiegato in un hpfact),che se ne fanno di sterline,euro,dollari,quando hanno i galeoni? e oddio,non sono certissima di quel che sto dicendo,ma non esiste nemmeno il cambio?

#129 Comment By Dragatta97 On 23 settembre 2011 @ 22:54

@ Alice Creed
Come ho detto prima, i maghi non sanno molto sulle cose babbane (probabilmente non gli interessa neanche, e a parte il Sig. Weasley non credo che sappiano anche solo dell’esistenza delle bombe a mano), rischierebbero di farsi esplodere per sbaglio, e non sapendo quali cose sono esplosive e quali no, non si informano e non ne toccano nessuna.

#130 Comment By DagoRed On 23 settembre 2011 @ 22:55

Tapiro, so le undici di notte!
Quindi, come disse una volta Theodor Adorno, “nu me scassà ‘r cazzo!” ^_^

E poi imho può andar bene anche funboy. Nel senso che sono gente divertente da leggere ^_^

#131 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 22:57

Il punto è che HP non è un capolavoro, ma una saga piena di magagne (è un fatto). La questione qui è: date le magagne (grandi o piccole che siano), perché ti piace/non ti piace?

sì ma il fatto è che non è che se Gamberetta dice che la cosa X è un errore, un buco nella trama o che so io, allora deve essere vero. Quindi uno può anche dire perchè secondo lui Gamberetta sbaglia, e se ne discute su per vedere chi ha ragione e chi ha torto. Non vedo perchè qualcuno deve insistere con il fatto che si sia “fanboy”, che non si vogliano accettare i difetti etc.

#132 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 23:04

Non vedo perchè qualcuno deve insistere con il fatto che si sia “fanboy”, che non si vogliano accettare i difetti etc.

Credo che i “funboy” si riferissero a gente tipo Ayame (per la sua approfondita argomentazione, riporto un estratto saliente: “XD”), non a chi discute -_^
Tanto più che questo articolo sembra finalizzato proprio a discutere la qualità dei libri e motivare i gusti dei lettori.

#133 Comment By arnica On 23 settembre 2011 @ 23:12

@dragatta
lei intendeva una possibile azione compiuta da harry ed hermione,e loro di roba babbana ne sanno avendoci vissuto a lungo nel mondo normale

#134 Comment By Mauro On 23 settembre 2011 @ 23:19

Iowa:

E quindi?

Sono tutti elementi che violano le leggi della fisica, quindi partire dall’idea che invece valgano dà contro a quanto accade nei libri. Sai quanto resterebbe in aria a venti metri – senza doversi muovere – la Fiat Anglia con un pieno di benzina? Nemmeno venti minuti. Semplicemente, per quell’auto le leggi della fisica non valgono.
Se sostieni che valgono, motivami con la fisica il teletrasporto, l’auto e le scope volanti, un animale visibile solo da chi ha visto morire qualcuno. Perché se le leggi della fisica valgono, valgono sempre; se non valgono sempre, non c’è motivo di assumere che valgano nel caso delle Giratempo.

Sul viaggio nel tempo: le ipotesi che citi dicono solo modi per risolvere i paradossi, non dimostrano che il viaggio umano nel tempo sia possibile; tu però avevi appunto detto che la fisica quantistica lo prevede, quindi le ipotesi che citi non sostengono quello che avevi detto.
Quello che io stavo dicendo è che ci sono dei risultati teorici che sembrano indicare che un quanto si muove indietro nel tempo; ma sono appunto teorici, limitati a un quanto (non a un oggetto macroscopico, come l’uomo), e mai provati nella pratica. Appunto: ipotesi.
La possibilità del viaggio umano nel tempo semplicemente non è provata, né è prevista dalla fisica quantistica; oltre che ragionare con le interpretazioni che hai portato (che, ripeto, non dimostrano la fattibilità del viaggio nel tempo) si può partire semplicemente dalla non fattibilità di simili viaggi temporali.
Del resto, cito da Wikipedia (enfasi aggiunta):

the fact that causality is preserved in quantum mechanics is a rigorous result in modern quantum field theories, and therefore modern theories do not allow for time travel or FTL communication. In any specific instance where FTL has been claimed, more detailed analysis has proven that to get a signal, some form of classical communication must also be used

Ossia, come dicevo, è un risultato teorico, e comunque attualmente la fisica quantistica non prevede il viaggio nel tempo. Non è cosí? Indica le fonti.
Personalmente mi fermo qui, eventualmente ritornerò sull’argomento quando verranno indicate quelle fonti; perché senza non ha nemmeno senso il discorso “La fisica quantistica prevede che”.

Poi, onestamente non è che m’interessi piú di tanto, perché è inutile addentrarsi nella fisica quantistica, visto che tanto non toglie una cosa: la Rowling ha detto che le Giratempo funzionano come dici tu? No, quindi la tua è un’ipotesi. Che è quello che dicevo.

#135 Comment By Alice Creed On 23 settembre 2011 @ 23:24

Dragatta97:

Come ho detto prima, i maghi non sanno molto sulle cose babbane

Sì, ma qui si parlava di Harry ed Hermione, che hanno un background babbano. Magari Harry no, ma Hermione passa le estati vivendo da babbana, con i genitori. Vuoi che una so-tutto-io come lei non sappia nulla sulle armi babbane?

#136 Comment By Clio On 23 settembre 2011 @ 23:32

Io non capisco niente di armi da fuoco ed esplosivi, eppure, a me che sono “babbana”, la prima cosa che viene in mente per risolvere un problema spinoso è una bomba. E non solo a me. Sia chiaro, non ho MAI messo una bomba, né provato a metterla, e l’idea è SUBITO scartata, ma ciò non toglie che il pensiero è istintivo nella testa di un essere umano nato dopo la Guerra Mondiale.
Il difetto (oggettivo) è appunto che personaggi con un background babbano non pensano nemmeno per sbaglio a utilizzare tecnologie babbane. Che ci voleva a mettere una scena in cui Hermione propone una bomba a mano e Silente le dice di no perché l’Incanto Zurlì Magnificus rende inerte la polvere nera/nitroglicerina/quelcheé a venti chilometri da qualunque fonte magica (persona o cosa)? La Row non ci ha nemmeno pensato.
Ora, finché si tratta di una favola per ragazzini, passa (anche se è senza dubbio una magagna di cui non avrei sentito la mancanza). Quando la storia vuol rivolgersi a un pubblico più adulto, la faccenda è ancora più fastidiosa.

#137 Comment By Uno sguardo sul mondo On 23 settembre 2011 @ 23:48

Girare con una pistola? Ché si fa molto prima a sparare che a parlare.

Solo ciò fa capire quanto poco tu abbia compreso della saga che hai letto

#138 Comment By Iowa On 23 settembre 2011 @ 23:49

@Mauro:

Sul viaggio nel tempo: le ipotesi che citi dicono solo modi per risolvere i paradossi, non dimostrano che il viaggio umano nel tempo sia possibile;

infatti non è questo il punto. Qui non si discute se il viaggio nel tempo sia possibile ( che poi il viaggio indietro nel tempo è la questione di dibattito, il viaggio nel tempo verso il futuro è previsto dalla fisica e non genera paradossi). Qui si discute sul, posto che sia possibile il viaggio nel tempo vero il passato, come sarebbero risolvibili i relativi paradossi.
Per quanto riguarda il fatto delle ipotesi: evidentemente c’è un’incomprensione. Io non ho affermato che non fossero ipotesi le mie conclusioni sul funzionamento della giratempo. Ma ho detto che l’esclamazione “in fisica quantistica l’effetto può precedere la causa” non è un’ipotesi, mentre tu quando hai detto che ciò che io dicevo fossero ipotesi, hai riportato proprio quel punto del brano. A meno che tu non abbia sbagliato a copiare, o ti riferissi all’intero brano, allora sbagliavi: quella parte non sono mie congetture.

Tra l’altro, il passaggio di Wikipedia che hai citato si riferisce alla possibilità di viaggio nel tempo attraverso il raggiungimento di velocità superluminali, quindi si riferisce al viaggio verso il futuro, quindi non c’entra nulla.

#139 Comment By Kagura On 24 settembre 2011 @ 00:17

Se Harry Potter è ai livelli di Moccia, Troisi e Meyer, io sono una ciabatta. E in effetti mi sentivo fluffosa, oggi…

Non mi va di leggere i commenti, rispondo solo a delle perplessità sollevate nell’articolo da Gamberetta – cosa che avranno fatto in milleduecento, immagino…?

Ed Hermione, che dovrebbe essere quella “intelligente”, ci tiene tanto a sottolineare che possono solo fare quello previsto e modificare solo di poco gli avvenimenti: è troppo alto il rischio di sbagliare! Hermione, tesoruccio della mamma, se qualcosa va storto non devi fare altro che tornare indietro un’altra volta. Non ci vuole un genio.

Hermione è fatta così. Se avessero data la Giratempo a Ron, i Cannoni di Chudley avrebbero vinto il campionato venti volte di fila. E onestamente, neanche io mi metterei a pasticciare con la Giratempo.

A proposito di geni: qualcuno mi spiega perché Lupin, uno degli autori della Mappa del Malandrino, e dunque a conoscenza di tutti i passaggi segreti per entrare e uscire dal castello, non avverte chi di dovere del passaggio nella statua della strega orba?

Per lo stesso motivo per cui Lupin non avverte nessuno che Sirius Black è un’Animagus, immagino; dice chiaramente che, per mettersi a posto la coscienza, si era convinto che Sirius ricorresse alle Arti Oscure. Contando che castello e dintorni erano sorvegliati da Mangiamorte e compagnia, immagino che si fosse sentito sufficentemente a posto con sé stesso. Lupin non è famoso per essere un esempio di illimitata rettitudine e bontà.

E perché deve prendere una pozione per evitare di trasformarsi? Non basta che rimanga chiuso in casa?

La pozione che prende Lupin non gli impedisce di trasformarsi, ma gli permette solo di controllarsi. E’ detto chiaramente nel libro. Gli serve anche per difendersi da sè stesso – “Non c’erano umani da mordere o graffiare, così mordevo e graffiavo me stesso”.

E la vicenda incresciosa del grifone? Una creatura così intelligente da capire gli insulti in linguaggio umano ma alla quale non si può spiegare di muovere il culo e volare via perché se no rischia la decapitazione.

Gli ippogrifi non vengono mostrati come intelligenti, vengono mostrati come orgogliosi. Probabilmente riesce a sentire il disprezzo, come i cani la paura.

Girare con una pistola?

Qualsiasi mago che ha finito la scuola è in grado di eseguire incantesimi non verbali, e un mago con un po’ di abilità – ma neanche tanta – è iin grado di usare velocemente la bacchetta. La pistola diventa inutile. Inoltre, la comunità magica è una comunità molto, molto chiusa. In generale hanno a che fare con i babbani solo perchè vivono sullo stesso pianeta – basti pensare che il signor Weasley, che è appassionato di babbani e Direttore dell’Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani, non riesce a dire correttamente “elettrico” e si emoziona quando vede una biglietteria automatica. Sono un mondo a parte – e dato che le pistole sono etichettate come “specie di bastoncini che i babbani usano per colpirsi a vicenda”, la maggior parte dei purosangue ne è anche schifata, immagino.

Senza che muova un dito l’autobus magico lo raccoglie; senza che muova un dito il Ministro della Magia lo perdona e in sovrappiù gli offre vitto e alloggio. E tutto nel giro di poche pagine.

Sì, anch’io avrei incarcerato l’assassino di Hitler, se ce l’avesse fatta.
Anche questo viene detto molto chiaramente: Harry è il cocco del Ministro – per il momento – e dell’intero Mondo Magico – c’è gente che gli si inchina davanti quando ha sei anni. Anche qui, non ci trovo niente di strano – non è emozionantissimo, ma ha senso.

D’altra parte Harry Potter è l’unico che fin da neonato ha resistito agli incantesimi di Voldemort (perché il mago più malvagio di tutti i tempi non poteva prendere un coltello da cucina e sgozzarlo)

Per capire cosa successe quella fatidica notte – buia e tempestosa! – si deve finire la saga. Tutta. Idem per capire la mentalità di Voldemort, che schifa tutto ciò che è babbano e ha manie di onnipotenza assurde.

è il più giovane giocatore di Quidditch della storia di Hogwarts

“Devi essere il più giovane giocatore di Quidditch da…da…”
“Da un secolo, secondo la McGranitt”
[Harry Potter e la Pietra Filosofale]

per gli altri il regolamento della scuola si applica, per lui si interpreta.

E’ il cocco di Silente. E lo so che può essere fastidioso o irritante, ma è così, e alla fine – vedendo la fine della Saga, visto che la vita di Silente viene rivelata solo nell’ultimo libro – ha senso. Nel senso che ha senso perchè Silente lo vezzeggi in questo modo.

Non ho gli strumenti tecnici e stilistici per pronunciarmi in modo competente sullo stile della Rowling – soggettivamente, a me piace. Lo trovo adeguato alla narrazione. Per esempio, nel pezzo che citi:

Harry non aveva idea di come fosse riuscito a tornare nella cantina di Mielandia, nel tunnel e infine al castello. Sapeva solo che il viaggio di ritorno gli era parso rapidissimo, e che si era a stento reso conto di quello che faceva, perché nella sua testa rimbombava ancora la conversazione che aveva appena ascoltato.

Personalmente, a me sta bene così. A me non frega un accidente di sapere come Harry sia risucito a rientrare nella cantina di Mielandia – era in un negozio affollato con Ron e Hermione a dargli una mano, non doveva entrare a Fort Knox – a me frega di sapere come Harry ha reagito nello scoprire che Sirius Black, che ha denunciato i suoi genitori a Voldemort, era il migliore amico di suo padre. Che è una cosa abbastanza scioccante da surclassare il resto.

EDIT: ho letto qualche commento. Vorrei rispondere a questo

Immagino abbiate visto o letto tutti di quando un fan (un bambino) le chiese perchè uno dei protagonisti (scusate, il nome non lo ricordo) non era sposato e lei stizzita (come se quel bambino fosse un mongoloide a non averlo capito) rispose: perchè è gay!

Ehm-ehm. Questa è una bugia!
Se ho capito a quale annedoto ti riferisci, sopratutto. La scena fu:
SPOILER PER CHI NON AVESSE LETTO IL SETTIMO LIBRO:
Mostra spoiler ▼

La signora Rowling si mostra cortese e disponibile negli incontri con i fan, per quanti buchi logici o pecche di stile i suoi libri possano avere.

#140 Comment By Ainsel On 24 settembre 2011 @ 00:19

@Iowa

Mica tanto. Vogliamo parlare di Piton, James Potter, Regulus Black? Non sono proprio bianchi e neri. Il bene trionfa sempre?

A parte che io non ho nessuna simpatia per James…leggendo il libro prima sembra un figo, poi un pallone gonfiato, poi tutti e due, poi nessuno dei due…boh. Ma questa è una cosa mia.
Secondo me è molto rigido la distinzione tra bene e male. Possono esserci personaggi grigi, ma sono pochi. Gli altri sono proprio cattivoni-oni-oni.
Io ci ho sempre visto questa nettissima distinzione bene e male in harry potter.
Poi devo fare una domanda…seria. Senza sarcasmo…ma a parte fare la brutta copia di Hitler, lo scopo di zio Voldy sarebbe?

p.s.
Mostra spoiler ▼

#141 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 00:30

Iowa: Fondamentalmente è un equivoco: dicendo “Ipotesi” io mi stavo riferendo alle tue conclusioni.
Inoltre non avevo capito che ponessi come assunto la possibilità dei viaggi nel tempo: visto che hai detto “diamo per scontato che in Harry Potter valgano le leggi della fisica che conosciamo”, va da sé che i viaggi nel tempo sono possibili solo se sono possibili nelle leggi della fisica che conosciamo, da cui la necessità di assumere che appunto siano possibili. Da cui i miei messaggi sul fatto che la fisica quantistica non li prevede (e a memoria anche l’effetto che precede la causa è una possibilità teorica, mai rilevata in pratica, al pari del viaggio indietro nel tempo del quanto; quindi ipotesi, nel senso che non è ancora provato che veramente sia cosí).

Tornando al libro, il punto non è che non si possono trovare motivazioni ai punti sollevati: non usano pistole? Sono allergici alla polvere da sparo. Non rubano soldi nelle banche? C’è una maledizione mondiale che ammazza all’istante chiunque lo faccia. Non usano bombe? La magia impedisce agli esplosivi di esplodere. E avanti cosí.
Il punto è che la Rowling nei libri non dà queste motivazioni – e nemmeno indizi per arrivarci – e i personaggi praticamente non si fanno domande; nel libro semplicemente non è spiegato: a posteriori possiamo trovare tre milioni di motivazioni, ma nel libro il buco di trama rimane, anche perché non si capisce come mai la Giratempo sparisca dai libri successivi (Harry Potter and the Goblet of Fire: Mostra spoiler ▼

). Uno strumento potentissimo, che appare per due cazzate e poi scompare nel nulla.
Poi i libri possono piacere (come detto li ho letti tutti), ma in essi non c’è una spiegazione che inserisca logicamente le Giratempo nella storia generale.
Se poi con “buco di trama” intendi solo qualcosa che è impossibile da spiegare anche a posteriori allora no, non è un buco di trama; personalmente non uso una definizione cosí ristretta. È come in Hanna: Mostra spoiler ▼

Comunque se continua a non sembrarti un buco di trama direi che possiamo concordare sull’essere in disaccordo: per te non lo è perché sai inventarti motivazioni, per me lo è perché la Rowling non si degna di dare elementi che possano motivarlo (idem – anticipazioni dal settimo – Mostra spoiler ▼

).

#142 Comment By Congo On 24 settembre 2011 @ 00:35

Girare con una pistola? Tu, avendo la possibilità di usare una bacchetta in un luogo in cui si usano esclusivamente le bacchette e dove non c’è conoscenza delle armi da fuoco, andresti in giro con una pistola?! A che pro? Perché saresti sicura che dietro ogni angolo ci sarebbe qualcuno mosso da un atroce desiderio di ammazzarti?
Facciamo quindi caso che tutti voi siate armati di bacchetta e ci sia un tizio con un’arma da fuoco puntata, il vostro primo pensiero non è “sortilegio scudo” ma è “oddio ora spara ma io devo parlare quindi non posso difendermi perché il proiettile viaggia più veloce della mia voce”. Giusto. E magari avreste pure potuto scansarvi mentre pensavate a questa bella roba. Ah, se poi vi prendono di spalle non ci potete fare niente, sono rischi che si corrono.

Oltretutto anche considerando che gran parte delle tecnologie Babbane esplodono a contatto con dei campi magici, non capisco come questo tuo “consiglio” possa essere logico. E Voldemort una pistola non l’avrebbe mai ammazzato, ma non faccio spoiler :)

#143 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 00:36

mauro,cosa c’è del medaglione che non ti torna?(non lo leggere con tono acido o che,è curiosità mia XD magari invece si spiega tutto)

#144 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 00:37

@congo
effettivamente la pistola non avrebbe ucciso zio Voldy, m’era sfuggito questo particolare da sottolineare xD Bravo/a.

#145 Comment By Briana On 24 settembre 2011 @ 01:39

Ci sarebbe un sacco da discutere su questo post, in verità…sia sugli evidenti difetti della saga che sui suoi pregi (perchè sì, ce ne sono ed è innegabile. Poi può piacere o non piacere, per carità, ma la Rowling ha creato un mondo magico estremamente interessante e dei personaggi memorabili.)
La cosa che mi preme far notare è questa: va bene criticare, ma non mi sembra corretto farlo quando si è solo a metà di una saga. Già solo parlando del linguaggio si ha un divario enorme tra i primi tre libri e gli ultimi. La tua recensione l’altro mostra un pressappochissimo vergognoso, perchè si capisce perfettamente che i primi 4 libri li hai appena appena leggiucchiati, visto che alcuni interrogativi che ti poni vengono tranquillamente spiegati nei libri. Ad esempio, Lupin non denuncia l’esistenza dei passaggi segreti perchè l’aver contribuito a rendere gli altri tre Animagi e l’aver creato la mappa del Malandrino l’avrebbe messo in guai piuttosto seri, o almeno così lui pensava. Potrai dire “eh, ma c’era un assassino che vagava nel castello, è più importante la sicurezza degli studenti rispetto al suo lavoro”: in effetti sì, ma stiamo parlando di un reietto della società, preso come professore solo per il buon cuore di Silente e che sostanzialmente ha avuto pochissimi amici nella vita, tra cui il suddetto omicida. Il personaggio di Lupin poi fa tutta un’altra serie di scelte non condivisibili, nei libri successivi, quindi è piuttosto chiaro quale tipo di persona sia.
Oltre a questo, non so se qualcuno te l’ha fatto notare (anche se qui vedo un sacco di gente che spala merda su H.P., quindi ci sta che nessuno ci abbia effettivamente fatto caso) ma l’animale intelligente del terzo libro è un IPPOGRIFO, non un GRIFONE. Non è che voglio fare la puntigliosa ad ogni costo, le cose importanti dei libri sono altre, però questo mi sembra piuttosto indice del fatto che praticamente non lo hai letto.
Insomma, in soldoni: la saga di Harry Potter potrà farti schifo, niente da obiettare, ma magari prima di criticarla leggila tutta e con un minimo di attenzione, o quello che dici sembrerà solo un pestare di piedi contro una serie di libri con una fama mondiale.

#146 Comment By Clio On 24 settembre 2011 @ 01:40

effettivamente la pistola non avrebbe ucciso zio Voldy, m’era sfuggito questo particolare da sottolineare xD

Di certo, ma il problema rimane: perché a nessuno viene nemmeno in mente? Perché i personaggi della Rowling non sono realistici. Il contesto da lei inventato non è realistico (perché i maghi non dominano gli esseri umani? E’ fatto storico assodato che chi possiede la superiorità tecnica domina -fisicamente o economicamente- chi non raggiunge il suo livello tecnologico. Il che fa supporre che gli armamenti umani siano comunque una minaccia sufficiente a frenare ogni ambizione magica. Ma a questo punto come mai i maghi non si aggiornano? E risiamo a quattro).

Poi, coe diceva Mauro, si possono trovare migliaia di spiegazioni. Magari c’è una regola del Karma che vuole così. Magari la Dea dello Scherzo a Prete dirige tutta la faccenda.
Magari La Row poteva anche spremersi le meningi e pensarci lei.

However, a me i primi tre libri non sono dispiaciuti. Il terzo mi è piaciuto. Gli altri se li poteva risparmiare, a parer mio.

#147 Comment By Momo On 24 settembre 2011 @ 02:39

Sono io a essere stupita. E mi vergogno.

La storia di Harry Potter è quella che ho amato di più in vita mia. Sono una super-fan. E voialtri, che dite di essere fan come me, venite qui a insultare come animali.

Ho già da tempo preso atto degli errori della Rowling e Harry Potter rimane comunque la storia che mi ha emozionata di più fra tutte. Se è così anche per voi, non ha senso inveire contro Chiara. Questo articolo non cambia ciò che provate ed esprime critiche più che legittime.

Vi saluto.

#148 Comment By Sheldon On 24 settembre 2011 @ 03:35

Davvero anticonformista criticare Harry Potter. No, sul serio… sono sinceramente ammirato.
Ah, era sarcasmo.

#149 Comment By sirena On 24 settembre 2011 @ 07:35

“Se qualcuno si è sciroppato questi libri non a dodici anni, ma a venti o più, potrebbe spiegarmi come ha fatto a sopportarli?”
C’è un trucco molto semplice per amare i libri, gamberetta, a qualsiasi età: CAPIRLI.
Ma se tu non ce la fai, non prendertela così, mangiati un po’ di cioccolata, telefona a un’amica, coccola il gatto… courage!

#150 Comment By MakKo On 24 settembre 2011 @ 08:22

Davvero anticonformista criticare Harry Potter. No, sul serio… sono sinceramente ammirato.
Ah, era sarcasmo.

Quoto questo post ad emblema e per suffragare quanto avevo sostenuto nel mio post precedente dove io NON HO detto che chi è un fan di HP è anche fan di Nhial e Edward/Bella, ma che si comportano allo stesso modo.
Tra l’altro mi sembra di capire che molti erano quelli che elogiavano Gamberetta per le sue recensioni alla Troisi e Mayer e ne ridevano di gusto sputando sui fan. Ora che il bersaglio sono loro… apriti cielo.

@RagazzaQualunque

Generalizzi. Dai per scontate le cose. Spari giudizi.
E, sopratutto, non dai nessuna motivazione per il tuo ragionamento. Aggiungi te “gnegnegne” alla fine del post e allora sarà perfetto.

gne gne gne

Però, una cosa è vera. Io considero HP una grande opera perchè “a me è piaciuto”. Sono patetica? Ci farò l’abitudine, non preoccuparti.
Non tutti hanno gli stessi gusti.

Il punto è questo: non si difende a spada tratta una saga dicendo A ME E’ PIACIUTO. Gamberetta ha sollevato critiche quantomeno tecniche e lo ha sempre detto: i gusti sono gusti. Ma sulle tecniche di narrazione e il sorvolare sui buchi nel plot e trama, non si passa. Non con chi pretende di essere una grande autrice.

@ Kagura

Ehm-ehm. Questa è una bugia!
Se ho capito a quale annedoto ti riferisci, sopratutto. La scena fu:
SPOILER PER CHI NON AVESSE LETTO IL SETTIMO LIBRO:
Mostra spoiler ?

La signora Rowling si mostra cortese e disponibile negli incontri con i fan, per quanti buchi logici o pecche di stile i suoi libri possano avere.

L’episodio che ho citato è successo PRIMA dell’uscita del settimo libro. Io appresi la notizia da un telegiornale ma se cercate in internet la trovate senza problemi. Tutti sottolinearono il poco “stile” della risposta della Rowling, soprattutto perchè rivolta a un ragazzino (dopo un attimo di silenzio scattò però un applauso…. va beh, fUnboy).

@ Gamberetta
Brava. Hai colto nel segno. Leggo il tuo blog da un pò di tempo e anche se non ti conosco, mi pare di aver capito come gira il tuo (perfido) cervello. Hai creato a doc questo post per scatenare il delirio e ci sei riuscita in pieno. Io dico era ora di far uscire allo scoperto i fan di una saga davvero TROPPO sopravvalutata. Soprattutto quelli che dicono Troisi e Mayer = merda, HP = perfezione incarnata.
Forse però, come ha suggerito qualcuno, era meglio farlo a a fine lettura di tutta la saga. Ma poco male. Lo scopo è stato raggiunto lo stesso.

#151 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 08:23

arnica:

cosa c’è del medaglione che non ti torna?

Mostra spoiler ▼

#152 Comment By MakKo On 24 settembre 2011 @ 08:25

@Sirena

“Se qualcuno si è sciroppato questi libri non a dodici anni, ma a venti o più, potrebbe spiegarmi come ha fatto a sopportarli?”
C’è un trucco molto semplice per amare i libri, gamberetta, a qualsiasi età: CAPIRLI.
Ma se tu non ce la fai, non prendertela così, mangiati un po’ di cioccolata, telefona a un’amica, coccola il gatto… courage!

Visto?
RIPETO: FAN HP = FAN NHILA = FAN EDWARD/BELLA.

#153 Comment By Dragatta97 On 24 settembre 2011 @ 11:17

@ Makko
Scusa, ma chi ti ha detto che Sirena sia fan anche di Nhila e di Twilight, solo perché difende un libro che le è piaciuto (e secondo me ha anche ragione)?
Io, ad esempio, considero la saga di Harry Potter la mia preferita, ma non ho mai letto Nhila e ho sempre considerato Twilight come un librucolo da quattro soldi.
Oh, e per la cosa del medaglione, Mauro, da quello che ho capito gli fa lo stesso effetto se lo portano in tasca o al collo, e al collo è più comodo (e ovviamente non possono lasciarlo sempliciemente in tenda perché qualcuno fdi loro potrebbe dimenticarselo mentre va un secondo fuori e qualcuno potrebbe rubarglielo, dato che gli stanno dando tutti la caccia).

#154 Comment By MakKo On 24 settembre 2011 @ 11:32

@ Dragatta97

Scusa, ma chi ti ha detto che Sirena sia fan anche di Nhila e di Twilight, solo perché difende un libro che le è piaciuto (e secondo me ha anche ragione)?
Io, ad esempio, considero la saga di Harry Potter la mia preferita, ma non ho mai letto Nhila e ho sempre considerato Twilight come un librucolo da quattro soldi.

Leggi meglio i miei post… io parlo di stesso atteggiamento, non dico che essere fan di uno equivale a essere fan degli altri.

#155 Comment By Congo On 24 settembre 2011 @ 11:34

@Clio, è molto sottolineato il fatto che il mondo dei maghi non vuole entrare in contatto con il mondo dei Babbani. E il caro Voldemort stragi di Babbani ne ha fatte durante i suoi periodi di terrore, ma ovviamente non ci può essere qualcosa che vada a definire la “superiorità” di una razza rispetto l’altra, perché non dovrebbe esistere tale divario. È vero voler essere realistici, ma tu tra un po’ parli di razza ariana e razza ebrea.
Ah, oltretutto, da alcuni stralci di “Storia della Magia” viene definito che la storia dei roghi, dei libri proibiti, etc erano cose avvenute veramente ma alle quali le strege riuscivano a scappare senza probelmi. Quindi l’irrealtà delle armi da fuoco la state cercando solo per trovare un ulteriore pretesto di critica (senza considerare che gli incantesimi non sono solo “expelliarmus” “expelliarmus” ed “expelliarmus”, ma ne esistono a centinaie).

Per quanto riguarda la storia della giratempo in sé, è invece più complessa la spiegazione. Harry ed Hermione tornano indietro nel tempo non incontrando MAI nessuno di loro e le loro azioni sono legate al conseguimento di cambiare qualcosa che già sanno era accaduto. Ad esempio, Harry aveva già vissuto il momnento in cui “qualcuno” aveva lanciato il Patronus, successivamente scopre che quel patronus l’aveva lanciato proprio lui.
Adesso, facciamo caso che la McGranitt vede cosa è successo alla Signora Grassa e decide di tornare indietro per intrappolare Black. Lei torna, si apposta, lo immobiliza e aspetta che gli altri lo trovnino (per necessità la chiamerò McGranitt1). La McGranitt2 (quella che non è tornata indietro) trovandolo incatenato, NON tornerà mai indietro nel tempo (ne ha la necessità?) e allora la McGranitt1rimarrà intrappolata in una specie di limbo, in un mondo dove ci sono due sé stesse.
Spero d’esser stata chiara con questo esempio.

#156 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 11:51

#157 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 11:52

Dragatta97:

per la cosa del medaglione, Mauro, da quello che ho capito gli fa lo stesso effetto se lo portano in tasca o al collo, e al collo è più comodo

Non è detto, non ci provano nemmeno; anche ipotizzassero che l’effetto sarebbe lo stesso, un minimo d’intelligenza vorrebbe almeno che provassero: se l’effetto è lo stesso non ci perdono nulla, se invece non fa effetto ci guadagnano. E mentre sono fermi, quando sono accampati, potrebbero anche toglierselo.
Di nuovo: a posteriori possiamo trovare mille spiegazioni, ma nel libro non è detto perché non solo non lo fanno, non solo non ci provano nemmeno, ma nemmeno ci pensano.

#158 Comment By Dragatta97 On 24 settembre 2011 @ 11:59

Beh, verrebbe una saga di almeno mille capitoli, se la Rowling scrivesse tutto quello che fanno e che pensano. Forse doveva specificare qualcosa in più, ma io credo che si capisca comunque.
Per la cosa dei fan scusami, ma avendo letto FAN HP = FAN NHILA = FAN EDWARD/BELLA mi sono sbagliata. Sorry.

#159 Comment By Lhaihder On 24 settembre 2011 @ 12:16

Era da un po’ che non leggevo questo blog, è stato molto interessante trovare un articolo di questo tipo.

Ho letto la saga HP “da grande” superati i vent’anni, e ammetto di averlo fatto per capire cosa aveva generato questo fenomeno mondiale (non foss’altro perché le storie anime di tipo mahou shoujo mi hanno sempre interessato e vedere questo mago inglese surclassare le sue “colleghe” nipponiche aveva suscitato il mio interesse, insomma vedere gente che riteneva Sailor Moon e compagnia prodotti per mezzi pervertiti tessere le lodi di Harry mi sembrava strano, dato che entrambi avevano al centro la magia e la lotta contro un nemico).

I pregi ci sono, a mio modo di vedere, a cominciare proprio dalle capacità di world building (il fatto che i maghi vivano in una specie di stato parallelo con propria moneta, scuola e apparato giudiziario; la particolare fauna che mescola sapientemente creature prese dall’immaginario di varie tradizioni con altre di invenzione dell’autrice, il Quidditch che in effetti sembra più che altro un modo per farsi male, ma è innegabilmente molto spettacolare); la storia non mi era parsa poi granché di nuovo, l’eroe che al tempo stesso lotta per la salvezza del suo mondo e matura come individuo si è già vista, ma aveva come punto a favore il fatto che lui non fosse certo un adone (e più in generale mi pare che la Rowling abbia volutamente tratteggiato i suoi personaggi come persone non particolarmente belle, ad onta di come diventano nella letteratura fanon su di essi).

Ammetto che poi mi piace fantasticare anche su aspetti secondari, ad es. come possono vivere i maghi estoni o quelli delle Filippine, o se esistano più scuole di magia oltre a quelle impegnate nel torneo Tremaghi (ad es. in America o in Giappone).

Altro particolare del fenomeno che mi ha colpito è appunto l’esistenza di un vasto corpus di interviste e dichiarazioni dell’autrice, tanto che a volte mi viene da pensare che se fossero state inserite come apparato critico ad ogni volume questi ultimi sarebbero diventati simili ai tomi della Treccani, m’è capitato talvolta di leggere su siti e forum dedicati alla saga HP (o ad alcuni particolari aspetti di essa), thread in cui l’utente A cita l’intervista x del giorno alfa per sostenere la propria tesi, e l’utente B invece si fa forte di quanto detto nell’articolo y del mese beta, mi sembrano discussioni degne di un concilio bizantino.

Su eventuali imprecisioni stilistiche, secondo me se ad un libro come HP si chiede di poter evadere dalla popria realtà quotidiana e di fantasticare, si può passare oltre quelli che potrebbero sembrare meri dettagli, anche se per un critico attento come Gamberetta non lo sono affatto.

Quanto ai commenti del tipo “gioca con Nihal e lascia stare Harry Potter”, i gusti sono gusti, per carità, ma si corre il rischio di farne la versione libresca della Corazzata Potemkin di fantozziana memoria, e se qualcuno pensa che HP non sia proprio un capolavoro, beh, mi pare che non si sia offesa l’onorabilità di nessuno.

Saluti, Lhaihder

#160 Comment By ATNO On 24 settembre 2011 @ 12:42

@Gamberetta:

I gusti non si discutono, una persona ha tutto il diritto di apprezzare quello che preferisce, per quanto incoerente e mal realizzato.

Adesso va meglio. Tuttavia, chi apprezza determinate cose, pur conoscendone i difetti, ne mette in risalto anche i pregi, che, a mio parere, HP ha, e tanti. Comunque condivido riguardo a Sailor Moon. Anche io lo vedevo da piccolo – ho visto qualche puntata anche di recente xD- e ancora mi affascina, nonostante i vari difetti :D

#161 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 13:30

Dragatta97:

verrebbe una saga di almeno mille capitoli, se la Rowling scrivesse tutto quello che fanno e che pensano

Sarebbe bastato, tanto per dire una delle mille possibilità, che Mostra spoiler ▼

Non servono mille capitoli, non avrebbe nemmeno allungato la storia.
Nel libro non prendono nemmeno in considerazione l’opzione, quindi o sono veramente idioti (a livello di non pensare Mostra spoiler ▼

), oppure c’è un buco di trama.
Non è necessario dire tutto quello che fanno e pensano, ma quello che serve per rendere logiche le loro azioni sí.

#162 Comment By Clio On 24 settembre 2011 @ 13:46

@Congo

È vero voler essere realistici, ma tu tra un po’ parli di razza ariana e razza ebrea.

Quando mai? E’ un fatto che una società dotata di una tecnologia più avanzata rispetto agli altri, impone a costoro la propria influenza (sia essa militare, culturale o economica). Guarda gli europei con gli amerindi, i bianchi coi pellerossa, gli americani con gran parte del pianeta Terra, i sovietici con quello che restava. Non è una questione di razza, ma di tecnologia.
Ora, o la magia è superiore (quanto a efficienza) alla tecnologia babbana (bellica e non), e allora non si spiega come mai i maghi non dominino il mondo (proprio che la Row non lo spiega); o magia e tecnologia umana sono grosso modo allo stesso livello. Ma allora la Row non spiega perché i maghi non si aggiornino. (E NON sto dicendo che i maghi DEVONO aggiornarsi o DEVONO conquistare il mondo, sto dicendo che la ROW dovrebbe spiegare perché non si verificano queste -molto probabili- possibilità).

I maghi sono razzisti verso gli umani, non vogliono averci a che fare, eccetera eccetera. Lo so (ho letto la saga, come ho già detto in una decina di commenti). Ciò non toglie che pare molto, molto forzato che maghi figli di babbani non pensino nemmeno per un istante alla tecnologia umana per risolvere i loro problemi.

NB: Queste due incongruenze non le considererei invalidanti se la Row si fosse tenuta sul libro per ragazzi un po’ favola e senza pretese. Mi danno molto fastidio invece se il libro comincia a voler essere un Libro Serio per i Grandi e veicolo di Grandi Ideali.

#163 Comment By Tapiroulant On 24 settembre 2011 @ 14:29

Per illustrare meglio il punto sollevato da Clio, facciamo un esempio pratico: i maori.
Avete presente i maori, no? Quelli che vivono in Nuova Zelanda e fanno la danza di guerra con la lingua di fuori. Bene.

I maori sono un popolo austronesiano che se ne andava a spasso per le isole dell’Oceania fino a che, attorno al 1000-1100, non si insediò in Nuova Zelanda. Il loro livello tecnologico, come potete immaginare, non era molto alto. Combattevano con lance, archi e frecce, cose così.

Poi dalla metà del Seicento cominciano i contatti con gli Europei (che però rimangono a lungo piuttosto sporadici). Gli Europei hanno i fucili. Ora, le armi da fuoco non sono esattamente nella cultura dei maori, come avrete capito. I maori li vedranno come strani bastoni tonanti che ammazzano le persone.
Ma dato che i maori non sono deficienti, alcune tribù cominciano a pensare: “E se invece di continuare a usare ‘ste armi di merda mi prendo una manciata di bastoni tonanti pure io?”. Così, a inizio Ottocento, le tribù maori con maggior contatti con gli Europei, cominciano ad acquistare i fucili. Dopodiché, forti della loro tecnologia superiore, sterminano e sottomettono tutte le tribù senza fucili.
E voilà: nel giro di quarant’anni, tutti i maori che comandano sanno usare un fucile ^-^

Dalla voce di Wikipedia:
“During the period from 1805 to 1840 the acquisition of muskets by tribes in close contact with European visitors upset the balance of power among M?ori tribes, leading to a period of bloody inter-tribal warfare, known as the Musket Wars, which resulted in the decimation of several tribes and the driving of others from their traditional territory.”

E se ne volete sapere di più:
- Maori
- Musket Wars

Ora, importiamo questo modello nel mondo di HP. Cosa potrebbe succedere?

Poniamo che un bel giorno un mago più sveglio degli altri venga un’idea: “Aspetta un attimo. Nessuno degli altri maghi capisce nulla di tecnologia babbana. Se io adesso imparo a usarla e mi armo, e magari mi faccio una piccola milizia privata di gente che sa usare le armi, qui mi ritaglio un continente tutto mio prima che qualcuno capisca cosa sto facendo”.
Detto, fatto. Chi potrebbe fermarlo, se comincia a mettere bombe nelle scuole o nei ministeri, se manda dei cacciabombardieri, o se spara dei missili a lunga gittata?
I maghi, cultura o non cultura, sarebbero costretti, anche solo per ragioni di diversa, a prendere in considerazione la tecnologia babbana e a studiare come funziona per potersi difendere (e magari scoprire che potrebbe far comodo pure a loro ^-^). E così via, e così via.

E questo era solo un esempio di “come potrebbero andare le cose”. Ci sono molte altre possibilità. Uno scrittore dovrebbe preoccuparsi di esplorarle nel momento in cui fa worldbuilding.

#164 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 14:48

mauro, il problema è che è stato spiegato LARGAMENTE.
Non ti ricordi il diaro del secondo libro? Influenzava Ginny anche SE NON LO TENEVA IN MANO. ed era anche lui un horcrux.
quindi il medaglione in sè è dannoso che stia in mano,in borsa o in tasca. essendo appunto un medaglione,era più”comodo”tenerlo.
metti in conto anche il fatto che ti stordisce,ti influenza…e ti spinge anche a possederlo(mi viene in mente il signore degli anelli…l’anello ti influenza,no?).
quindi no, non c’è motivo per dire “mettiamolo in tasca” o “ora me lo tolgo”,perchè sono cose inutili o comunque influenzate a prescindere.

#165 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 14:52

mauro, il problema è che è stato spiegato LARGAMENTE.
Non ti ricordi il diaro del secondo libro? Influenzava Ginny anche SE NON LO TENEVA IN MANO. ed era anche lui un horcrux.
quindi il medaglione in sè è dannoso che stia in mano,in borsa o in tasca. essendo appunto un medaglione,era più”comodo”tenerlo al collo piuttosto che in mano..immagino che tale possessività derivi anche dal fatto che si ha paura di perderlo: al momento,è l’unico punto che hanno contro voldemort…lui stesso dice “e se poi lo perdiamo o ce lo rubano?”ipotesi molto vaga e lontana da una possibile realtà,ma effettivamente lo terrei pure io al collo,con il terrore di perderlo. pensa alla tasca:ti può scivolare,una persona ti può mettere la mano dentro e rubartelo. per rubarti una collana,deve applicare molta forza o comuqnue un’azione ben visibile,però a quel punto ci si può difendere.
metti in conto anche il fatto che ti stordisce,ti influenza…e ti spinge anche a possederlo(mi viene in mente il signore degli anelli…l’anello ti influenza,no?).
quindi no, non c’è motivo per dire “mettiamolo in tasca” o “ora me lo tolgo”,perchè sono cose inutili o comunque influenzate a prescindere.

#166 Comment By Toruchan On 24 settembre 2011 @ 15:02

Seguo questo blog da quasi un anno, anche se non sono mai intervenuta. Essendo cresciuta con Harry Potter, comunque, l’argomento mi interessa e lo farò adesso.
Il primo volume (la Pietra) lo lessi quando avevo dieci o undici anni, a quell’età mi parve un capolavoro; recentemente l’ho ripreso in mano, in ricordo dei vecchi tempi, e l’ho mollato dopo venti pagine, tanto era stucchevole e desolantemente infantile. Ma va be’. A quell’epoca la Rowling si era messa in testa di fare un libro per bambini; non la si può biasimare, se quello che scriveva non coinvolge una mente matura. Stesso discorso vale, anche se in minor misura, per la Camera e per il Prigioniero.
Leggendo il post di Gamberetta ammetto che sì, nel Prigioniero di forzature ce ne sono.

E anche ammettendo che con la GiraTempo non si possa tornare più indietro di 24 ore e non abbia potere ricorsivo (per altro sono mie ipotesi, la Rowling non lo dice), qualcuno mi spiega perché la McGranitt non l’ha usata per acchiappare Sirius Black le prime due volte che è entrato al castello? Bastava tornare indietro di qualche ora e appostarsi in corridoio.

Hai colto uno dei punti salienti più ridicoli della trama del PoA. Ricordo che al tempo me lo chiesi anch’io: ma perché non usano la Giratempo?, e poi ancora: ma la Giratempo, strumento pericoloso e potentissimo, data a Hermione, una bambina di 13 anni? per frequentare delle lezioni scolastiche?. Esigenze di trama, trama senza pretese, in quanto rivolta ad un pubblico probabilmente senza pretese.
Per quanto riguarda Harry Potter, lo “stupidotto viziato”: magari viziato no. La sua è una vita a dir poco patetica. Inoltre, se nel terzo volume tutto gli va bene (autobus magici e ministri della magia eccetera eccetera) dal quinto in poi tutti lo considerano un pazzo esaurito e lo allontanano; se hai visto il film puoi cogliere tutta la lirica drammaticità del Potter arrabbiato con il mondo, solo contro tutti, sigh sobh, eccetera (nel quinto film Harry è veramente da camicia di forza).
Ma, Gamberetta, malgrado (probabilmente) l’abbiano già fatto altri al posto mio, permettimi di correggerti su un punto (per quanto la mia limitata memoria me lo permetta: Harry Potter, e specialmente i primi volumi, non lo tocco da anni):

E perché deve prendere una pozione per evitare di trasformarsi? Non basta che rimanga chiuso in casa? Perché la Luna c’era già quando era alla Stamberga Strillante e quando ha percorso il tunnel sotterraneo, ma lui si è trasformato solo quando l’ha vista al diradarsi delle nuvole. Si bendava, finito il problema.

Lupin non prende la pozione per evitare di trasformarsi. Lupin prende la pozione per stare calmo. Si trasforma sempre, ma non aggredisce nessuno. Solo che, genio, giusto quella sera, se n’è scordato. Scordato di prendere la pozione e scordato, dunque, che ci fosse il plenilunio. Giusto quella sera! Solo quella sera! E come ogni buon lupo mannaro lui sta malissimo, quando si avvicina la luna piena, quindi non è proprio una cosa che è facile da dimenticare.
Come dicevo? Esigenze di trama, già.
Ma malgrado ciò, suonerò contraddittoria, eppure, nel complesso, con tutte le sue lacune e i suoi flop (se arrivi al quinto libro, o all’ultimo capitolo del settimo, Gamberetta, se “ti conosco” credo avrai un crollo di nervi ^^) rimane una saga discreta. Le idee ci sono, a volte veramente intriganti, e certi personaggi, come ad esempio Piton, che personalmente considero la creatura migliore mai partorita dalla penna della Row, hanno uno spessore umano e psicologico notevole. (ahh, sono finita a parlare di psicologia. Sorry.)
Non affiancherei proprio la Rowling alla Troisi, o alla Meyer. Non sarà una *grande scrittrice*, ma sa scrivere, e questo è riconosciuto anche da gente che “ne capisce”, come ad esempio Stephen King (che ai tempi del DH ha mandato una lettera alla Rowling implorandola di non uccidere Potter).

#167 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 15:22

Relativo alla discussione sul ciondolo :

quindi no, non c’è motivo per dire “mettiamolo in tasca” o “ora me lo tolgo”,perchè sono cose inutili o comunque influenzate a prescindere.

Non è questione di tenerlo in tasca, piuttosto che al collo, ma di pensare ad un sistema per non averlo a contatto con il corpo.

Qui la cosa è semplice Hermione è una secchiona esagerata e, in teoria, sono all’ultimo anno di corso (mi pare), Harry è il prescelto, Ron è sfigato, ma, alla fine dei conti, stiamo parlando di 3 maghi. Voglio dire, hanno le tende con l’interno più grande, quindi il concetto di alterazione degli spazi non è così anomalo… procurarsi un contenitore ? Tenerlo dentro la tenda dopo averla richiusa ?

James N. Frey in How to write a Damn Good Novel descrive il principio della maximum capacity :

All of your central characters, both protagonists and antagonists, should at all times be clever and efficient in handling the
problems you have presented them. [..]
The principle of maximum capacity does not require that a character always be at an absolute maximum, but at the maximum within that character’s capability.[..]
The clever author is always placing obstacles in the path of his characters. It is cheating if the author does not allow a character to use all his capacities to overcome these obstacles.

Non ho voglia di tradurlo letteralmente, ma il concetto è questo :

I personaggi, protagonisti e antagonisti, dovranno sempre agire in modo intelligente ed efficente nel gestire i problemi loro presentati. [..]
Il principio della massima capacità non richiede che il personaggio agisca al massimo assoluto, ma al massimo delle proprie capacità.[..]
L’autore sveglio piazzerà sempre ostacoli sulla strada del personaggio. E’ improgliare se l’autore non permette al personaggio di utilizzare il massimo delle sue capacità per risolverli.

Detto ciò, ci sono tre maghi, uno dei quali è un’enciclopedia vivente, in possesso di un artefatto, simile ad altri già visti in passato, rinomato per avere effetti negativi sulla mente del portatore… e il massimo a cui riescono ad arrivare è “teniamolo a turno” ?

Ovvio, qui si parla di scelte stilistiche, non di gusti. L’autrice vuole creare una situazione di conflitto, ma, per farlo, viola la regola della capacità massima, forzandola. Cos’è ? Il trauma li ha temporaneamente lobotomizzati ?

D’accordo, la trama lo richiede, ma è veramente il modo migliore per arrivare ad un conflitto semi-inutile come il far ingelosire Ron per un paio di capitoli ? A me sembra una forzatura

#168 Comment By Mariano On 24 settembre 2011 @ 15:23

Mi permetto di aggiungere un’altra considerazione che esula da ogni aspetto critico, non priva tra l’altro, vi avverto di una certa presunzione (ingiustificata?)

Questo commento è essenzialmente OT, ma tanto vale farlo, a mio modesto parere. A parte che concordo con Gamberetta sul fatto che HP non è questo “capolavoro del genere”.

La Rowling resta per me un’abile imprenditrice, alla quale tutti i futuri imprenditori dovrebbero ispirarsi se vogliono fare carriera. Ma non è un’artista. Fitgerald, Hemingway (sì, esulo dal genere) fanno “Letteratura”, ma la Rowling…no, per favore no :D

#169 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 15:26

ah,vorrei citare anche il sense of wonder,che in questo blog viene citato spesso.
Voglio dire..il mondo di Nihal o di Twilight non ha niente di fantastico.
Non giri l’angolo e scopri qualcosa che nella realtà non esiste, come non compri nessun cibo/oggetto strano. Le cose più strane che si trovano sono medaglioni e spade di cristallo nero(sic.)
ora,in Harry potter a MIO AVVISO c’è sense of wonder. Ci sono ragni giganti dove non sospetteresti che ci siano, una zanna di basilisco è usata per uccidere-letteralmente-un diario “posseduto”,ci sono laghi infestati con sirene che non sono esattamente le stragnocche alla disney, ci sono i loro cibi speciali(vedi le cioccorane,ci sono fissata XD)e le tuttogusto+ 1. Ok, esistono nella realtà es i chiamano bean jelly, MA non puoi trovare gusto di cerume o vomito,e quindi meno eccitanti. Trovo sense of wonder in un basilisco nelle fogne della scuola,come anche nei quadri che si muovono e parlano tra loro/con chi li guarda, un libro che ti azzanna, un platano(in realtà salice,ringraziamo la salani e i suoi traduttori…)picchiatore, come anche in tutti gli incantesimi,dai più stupidi ai più potenti.
Sarò facile da soddisfare a livello di sopresa,che devo dì.
voglio anche sottolineare che mi è piaciuta molto l’idea del Patronus contro i dissennatori.
La row ha detto spesso che per lei i dementors sono delle entità che crescono in luoghi bui e umidi come funghi,nutrendosi del dolore altrui. Suona quindi come una personificazione della depressione.
Ora, in alcune branche della psicologia si consiglia,a chi soffre di depressione a causa di traumi forti,di immaginare un animale/persona protettore ogni qualvolta ci sorprenda e ci faccia annegare un ricordo di quelli. Io vedo questo nel patronus,e lo apprezzo. Non dimentichiamo che *leggenda vuole* che lei abbia scritto e organizzato la trama della saga mentre era in depressione,e secondo me questo non è un elemento da sottovalutare. La sua vita faceva ufficialmente schifo e ha scritto come se fosse una terapia. Non credo che all’inizio si sia detta “oh,ora vado dalla più grande casa editrice inglese e divento più ricca della regina!”anzi,era molto titubante visto che ha fatto a leggere a familiari e amici prima di proporre alle case editrici,e ha ricevuto molti no da queste ultime,a differenza della troisi che AL PRIMO COLPO si becca la pubblicazione della Mondadori.
Questo secondo me spiega in parte certi elementi puerili nei primi racconti.
Che gli ultimi vogliano essere “per grandi”è improprio. Non è che voglia essere “per grandi”. E’ che se l’idea di partenza è che loro stanno crescendo,allora stanno crescendo anche i lettori coetanei di Harry, non può più essere la storiella con i puffi. Si deve combattere contro certe cose,maturare, affrontare scelte difficili e spesso tristi.
Io comuqnue questa frotta di fanboy continuo a non vederla. Immagino sia lecito rispondere alle domande di gamberetta-e degli altri che commentano-motivando

#170 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 15:28

Giles-
ribadisco il concetto-influisce anche se non sei a contatto. Anche se lo tieni nella tenda-del resto Ginny lo teneva nel suo dormitorio il diario.
Piuttosto che sapere che sta lì e avere l’ossessione che sparisca da un momento all’altro,decidono di tenerlo a turno per sapere CON CERTEZZA dove e con chi sta. Non so,io la vedo così e non mi sembra nemmeno così assurdo.

#171 Comment By RagazzaQualunque On 24 settembre 2011 @ 15:29

Makko:

Non ho le conoscenze tecniche per rispondere a quelle critiche e infatti il mio post era riferito più alla trama e ai personaggi che allo stile.
Inoltre mi volevo scusare per l’uscita “Generalizzi. Dai per scontate le cose. Spari giudizi.
E, sopratutto, non dai nessuna motivazione per il tuo ragionamento. Aggiungi te “gnegnegne” alla fine del post e allora sarà perfetto.” perchè io avevo inteso male (sarà che ho tralascito per sbaglio qualche tuo post o.O?). Io ho capito come Draghetta che tu intendessi che a chi piace HP deve piacere anche Twilight e la Troisi ma poi, andando avanti a leggere, ho visto che spiegavi che intendevi l’atteggiamento.
Comunque visto che non sono stata l’unica a capire male mi viene il sospetto che in effetti prima si potesse capire tutt’altro(chi vuole capire capisca xD).
Però continuo non ccomprendere perchè l’atteggiamento dovrebbe essere diverso. Non ho letto i commenti per Twilight ecc. ma mi è parso che qua tutti hanno cercato di mantenere i toni bassi.

Soprattutto quelli che dicono Troisi e Mayer = merda, HP = perfezione incarnata.

Ora devi assolutamente dirmi chi ha usato quel termine. DEVI.
Non riuscirò a dormire, sennò.

ps: dimenticavo “gnegnegne” XD

#172 Comment By Clio On 24 settembre 2011 @ 15:46

@arnica

Che gli ultimi vogliano essere “per grandi”è improprio. Non è che voglia essere “per grandi”. E’ che se l’idea di partenza è che loro stanno crescendo,allora stanno crescendo anche i lettori coetanei di Harry, non può più essere la storiella con i puffi. Si deve combattere contro certe cose,maturare, affrontare scelte difficili e spesso tristi.

Gli ultimi quattro romanzi della saga sono infinitamente più pretenziosi dei primi. Parlando come lettrice adulta, io avrei molto preferito che si fosse tenuta su un tono leggero, con romanzi brevi e divertenti. Il romanzone dark non lo regge. Anzi, ciò mette in risalto ancora di più il suo essere in realtà una dilettante.

#173 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 15:46

arnica:

Non ti ricordi il diaro del secondo libro? Influenzava Ginny anche SE NON LO TENEVA IN MANO. ed era anche lui un horcrux

Ginny ha ripetutamente tenuto in mano e usato il diario, e tramite esso ha comunicato con Voldemort stesso (o comunque con le sue memorie); non possiamo sapere se tenendolo sempre separato da sé sarebbe comunque arrivata al punto in cui arriva nel libro: la influenza perché lo ha toccato/usato tanto, o la influenza nonostante lo abbia usato/toccato tanto? Non si sa, nel libro non è detto, sono possibili entrambe le interpretazioni; e non lo sanno nemmeno i personaggi, non se lo chiedono nemmeno. Semplicemente ignorano la cosa.
Certo, si può ipotizzare che in effetti sia come dici; ma, di nuovo, si tratta di andare su cose non dette nel libro, non di qualcosa “spiegato largamente”.

#174 Comment By Rose On 24 settembre 2011 @ 15:47

@Zave:

il punto è che molti elementi di harry potter sono presenti per fare impressione sui bambini: sono maghi quindi si vestono con le tuniche, usano le penne d’oca su rotoli di pergamena (nonostante abbiano anche la carta ma la pergamena fa più magico), preparano pozioni nei calderoni, inviano la posta con i gufi… non perché queste cose abbiano senso ma perché devono impressionare i bambini.

Veramente la Rowling ha spiegato e rispiegato perché vengono usati questi metodi: è stata una precisa scelta perché il mondo da lei caratterizzato è molto folkloristico e certe cose sono molto più adatte al mondo creato di altre.

non c’è bisogno di scomodare le invenzioni babbane che funzionano molto meglio dei mezzi magici, si vede benissimo che i maghi sono idioti anche con i loro metodi: non si spiega in altro modo il fatto che tutti i ragazzini debbano andare a hogwarts in treno partendo da londra con tutti i mezzi magici a disposizione

HAHAHAHAHAHAH[...]HAHAHAHAHA!

Dichiarazione della Rowling:

Mostra spoiler ▼

Nel quinto Black regala a Potter uno specchio per omunicare telepaticamente con lui, sempre e comunque. Potter non lo usa mai, cerca di parlargli dal camino, non lo trova, va nel panico e (sai che sorpresa) fa una cazzata. Alla fine la Row deve essersi accorta della cosa e aggiunge due righe in cui Potter se ne esce con “Perdincibacco barile! Mi ero dimenticato che c’era lo specchietto!” All’anima, anche io alle vole mi scordo dell’esistenza dei cellulari. Capita, no?

Primo, non gli consente di comunicare telepaticamente con lui: può parlarci solo se Sirius ha con sé lo specchio (e infatti Aberforth, che lo usa dopo di lui, lo adopera per tenere d’occhio Harry, ma non può in nessun modo comunicare telepaticamente con lui). Secondo, non ricordo bene come vadano le cose, ma ricordo che c’era una spiegazione.

Tante, ma allora Lupin è un codardo e un idiota. Nessun problema su ciò, senonché nessuno dei Buoni trova il suo comportamento sbagliato.

Ah no? Come mai, allora, quando nel settimo libro Lupin abbandona Tonks incinta gli fanno uno sclero epocale?

Nessuno si irrita perché Lupin ha taciuto dei dettagli importanti per futili motivi

Veramente non lo si può sapere, perché la narrazione si svolge dal punto di vista di Harry, non c’è un narratore onnisciente. Per quel che ne sappiamo, Silente potrebbe benissimo aver detto a Lupin che è un idiota coglione pezzente.

Ma allora perché invece della pozione non si mette un burqa le notti di luna? Proteggono benissimo dalla luce, e migliaia di signore li portano, ahinoi, tutta la loro vita.

Dubito fortemente che proteggersi semplicemente dalla luce con una tela funzioni. Infatti dubito anche che bendarsi avrebbe avuto qualche effetto: un conto è la luna nascosta dalle nuvole, che quindi non manda luce sulla Terra; un altro è un semplice pezzo di stoffa che non lascia comunque filtrare la luce. Non c’è un metodo che impedisca la trasformazione, è stato ampiamente spiegato nei libri.

Questo sarebbe molto logico per i maghi purosangue. Costoro, oltre a essere maghi da generazioni, sono spesso molto razzisti verso tutto ciò che è babbano. Un po’ come i samurai che si ostinarono a voler difendere il loro stile di vita dopo l’arrivo degli occidentali. La faccenda non si applica però a quelli che vengono da famiglie umane. Visto che un mago non sa nemmeno cos’è una bomba a mano, lanciargliene una nell’ufficio sarebbe uno score assicurato: il tempo che il tizio esamina perplesso lo strano sasso, esplode.
O forse no, forse non funzionerebbe. Ma perché nessuno ci pensa nemmeno? Nessuno di tre, di cui due sono di background babbano.

A parte che, seriamente, mi sfugge per quale motivo si dovrebbe tirare una bomba a un mago in ufficio; comunque dove se la procuravano la pistola? E le questioni etiche – Cristo santo, stiamo parlando di fottuti ragazzini di TREDICI ANNI, qualcuno se lo ricorda? – dove le mettiamo? Hermione, che si caga addosso quando Piton semplicemente perde i sensi per colpa di Harry, sarebbe MAI stata disposta a sparare a qualcuno, foss’anche un pluriomicida? O Harry stesso, che persino nel settimo libro si prende una marea di insulti da Lupin perché al posto di sparare qualche incantesimo serio si mette a sbraitare Expelliarmus a dei Mangiamorte che son lì per ammazzare lui e tutta la combriccola?
Molto, molto, molto sensato e In Character.

Il fatto che incantare oggetti di uso babbano sia contro la legge , in quanto c’è il rischio che vengano dati ai babbani violando lo statuto di Segretezza, mi pare una fottuta limitazione senza senso.

Senza senso è il tuo ragionamento, dato che nei libri ci sono non so quanti episodi che smentiscono quanto dici. Per esempio, un tizio che ha fatto diventare mordaci delle teiere e le ha vendute ai babbani come semplici teiere, scatenando un casino della malora. Senza senso, eh?

Harry non passa neanche per l’anticamera del cervello di usare della tecnologia babbana.

Uhm, Harry è un mago e combatte con i maghi? ^-^

@Dago: Santo cielo, si scrive FANBOY, con la A °_°

Funboy è un modo ridicolo per chiamare i fanboy ^-^ Almeno, santo cielo documentatevi prima di aprir bocca per correggere gli altri.

Sì, lo so che avevo detto che non sarei più tornata, ma state dicendo tante di quelle cazzate… Gente che non ha letto i libri, che ha visto solo i film o che proprio non ha connesso il cervello mentre leggeva che spara cagate a tutto spiano.

Bah, divertitevi, stavolta non torno proprio più.

#175 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 15:51

Giusto per evitare sottintesi: è possibile – nel libro non è mai detto né mostrato il contrario – che il diario riuscisse a mantenere la sua influenza su Ginny grazie al potere che aveva preso mentre lei lo usava, lo toccava, ci parlava; è quindi possibile che, se non l’avesse mai usato, se non ci avesse mai parlato, l’influenza a distanza non ci sarebbe stata.
Semplicemente, nel libro non è mai detto, quindi restano possibili entrambe le interpretazioni (io, per esempio, ho sempre assunto che l’influenza su Ginny fosse dovuta al ripetuto uso e all’interazione diretta con le memorie di Voldemort).

#176 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 16:02

@arnica :
visto che si continua a citare il diario di Riddle :

Now, the diary to me is a very scary object, a really, really frightening object. This manipulative little book, the temptation particularly for a young girl to pour out her heart to a diary, which is never something I was prone to, but my sister was. The power of something that answers you back, and at the time that I wrote that I’d never been in an Internet chat room. But I’ve since thought “Well it’s very similar.” Just typing your deepest thoughts into the ether and getting answers back, and you don’t know who is answering you. And so that was always a very scary image to me, in the book, and I thought it worked very well in the film. You could understand when he started writing to see these things coming back to him, and the power of that, that secret friend in your pocket.
— J.K. Rowling (interview 2/2003)

e anche

The diary appeared blank, but when someone wrote onto its blank pages, Tom Riddle as he was during his years at Hogwarts wrote messages back. Lucius Malfoy had kept the diary for years until he had a chance to plant it on Ginny Weasley, slipping it into her Transfiguration textbook. Tom used the diary to influence Ginny into reopening the Chamber and loosing the Basilisk. Harry Potter defeated this memory version of Tom Riddle by plunging the broken, poisoned fang of the Basilisk into the diary. When he did this, all the ink spewed out of it and with it poured out the Dark Magical enchantment (CS17). One of Voldemort’s Horcruxes was destroyed.

(fonte:http://www.hp-lexicon.org/magic/devices/diary.html)

Ora, non sono un esperto della saga, ma, da quanto mi è dato di capire, si parla di due oggetti con effetti differenti. Mentre il diario influenza la vittima tramite le risposte restituite e, quindi, tramite un dialogo attivo (un effetto simile al brainwashing o alle mind-affective spell tipo charme o dominate), il medaglione ha un effetto analogo all’anello del potere di Tolkien.

Utilizzando questa premessa arrivo alla conclusione che, in ogni caso, ci fossero altre soluzioni e, la scelta dell’autrice è mirata ad arrivare dove voleva, ha forzato i personaggi ad una scelta, piuttosto di un altra per arrivare li.

Un po come il monologo del cattivo nella scena finale, una forzatura che permette al protagonista di applicare la strategia che lo porterà alla vittoria, ma totalmente inverosimile.

I rest my case

#177 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 16:08

guarda,sto rileggendo il 7 proprio adesso e ho passato da poco il capitolo in cui cominciano a fare a turno-,e fino a quel momento ci ragionano un paio di volte su questo fatto. In ogni caso sì,sicuramente serve alla trama,però trovo plausibile che nessuno dei tre voglia separarsi davvero dal ciondolo,e che quindi non sputino fuori nemmeno l’idea.

#178 Comment By Null On 24 settembre 2011 @ 16:08

Lupin non prende la pozione per evitare di trasformarsi. Lupin prende la pozione per stare calmo. Si trasforma sempre, ma non aggredisce nessuno. Solo che, genio, giusto quella sera, se n’è scordato. Scordato di prendere la pozione e scordato, dunque, che ci fosse il plenilunio. Giusto quella sera! Solo quella sera! E come ogni buon lupo mannaro lui sta malissimo, quando si avvicina la luna piena, quindi non è proprio una cosa che è facile da dimenticare.
Come dicevo? Esigenze di trama, già.

A essere onesti, probabilmente non se n’è proprio dimenticato.
Ha controllato la Mappa, ha notato un sospetto affollamento nel parco coi nostri tre giovani eroi, Sirius Black e un redivivo Peter Minus, si è fatto delle domande e ha voluto vederci chiaro uscendo di tutta fretta considerando la cosa abbastanza urgente da posticipare l’assunzione della pozione e non domandare l’aiuto del preside (a cui avrebbe dovuto dare lunghe e imbarazzanti spiegazioni).
Siccome si era da poco fatta sera e probabilmente la Luna non era ancora alta a sufficienza, deve aver calcolato che potesse ancora correre senza troppi problemi il rischio di andare fino al passaggio segreto anche senza aver bevuto la pozione.

Casomai è stato idiota a non ricordarsi di una faccenda di così vitale importanza al momento di uscire dalla Stamberga [1].
E, se vogliamo, lo è stato doppiamente a lasciare aperta e attiva la Mappa sul suo tavolo, permettendo così a Piton, venuto a portargli la pozione credendo che Lupin se ne fosse dimenticato, di scoprire tutto e intromettersi dove non doveva [2].

[1]Inb4 qualche genio arrivi a dire che era troppo sopraffatto dall’emozione di aver ritrovato il suo amiketto dopo più di 10 anni da scordarsi una cosa da cui può dipendere la vita di chi gli sta vicino e, magari, perfino la propria.

[2]Prima che si dica che era troppo sconvolto/non aveva tempo per cancellare la Mappa, bastava infirlarsela in tasca. Tempo: un secondo. E’ un oggetto che sarebbe meglio non lasciare incustodito e poi sarebbe sempre pouta servire, senza contare che se i sospetti sull’innocenza di Black si fossero rivelati fondati avrebbe anche funto da prova materiale per la presenza in loco di Minus, al momento di dare spiegazioni ai ragazzi.

#179 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 16:14

@giles- sì,sono due oggetti diversi, però la tecnica che li ha trasformati in horcrux è la stessa,l’anima è la stessa. Il ciondolo ha un qualcosa di più “fisico”(passatemi il termine)perchè è come se gli battesse un cuore. Il suo richiamo è più uhm non so non spirituale,ma un termine simile. Sì esatto,come ho detto prima mi ricorda l’anello del SdA
Il diario di riddle…
guarda,sì,sicuramente è servito anche quello,e mi piace l’idea che i vari horcrux si comportino in maniera diversa(è una variante),questo per intendere che lo so che il diario rispondeva a Ginny. Però ha comunque un pezzo di anima malvagia al suo interno che la influenza. Se fosse stato un bot cagacazzi dopo due minuti Ginny l’avrebbe abbandonato,e chi se ne frega se ti risponde. GInny è una bimbetta,ma non cretina fino in fondo(anche se si sposa Harry…vabbè xD)no: normalmente si sarebbe posta qualche domanda(non è che i diari “parlanti”siano esattamente cosa normale,nemmeno nel loro mondo) invece ci mette un bel po’ a capire che la sta dominando. Quindi ritengo possibile che non se le sia fatte perchè comunque influenzata dal potere del diario,più che dalle sue parole.

#180 Comment By Clio On 24 settembre 2011 @ 16:15

@Rose

Secondo, non ricordo bene come vadano le cose, ma ricordo che c’era una spiegazione.

No, fidati, non c’era. alla fine del libro Potter ritrova lo specchietto e dice “Perdindirindina, me ne ero scordato!”. O Potter è totalmente stupido, o la Row non riesce a gestire la sua ambientazione.

Ah no? Come mai, allora, quando nel settimo libro Lupin abbandona Tonks incinta gli fanno uno sclero epocale?

Yep, ma nessuno trova rilevante il fatto che abbia occultato fatti fondamentali per la cattura di un pluriomicida armato che si aggira in una scuola. Che Black sia in realtà innocente non è importante: qualcuno che per non avere noie con i gendarmi protegge l’equivalente di Jack lo Squarciatore è qualcuno di cui non ci si può fidare. Eppure resta uno degli alti papaveri dell’Ordine della Fenice.

Dubito fortemente che proteggersi semplicemente dalla luce con una tela funzioni.

La tela stessa fa molta più ombra delle nuvole. However, queste sono supposizioni tue. La Row non lo spiega, dice solo che impazzisce quando è toccato da un raggio di luna, lasciando al lettore possibili interpretazioni. O è un plothole, o è gestito male.

comunque dove se la procuravano la pistola? E le questioni etiche – Cristo santo, stiamo parlando di fottuti ragazzini di TREDICI ANNI, qualcuno se lo ricorda? – dove le mettiamo?

Non sto parlando nello specifico nel terzo libro, il mio era un discorso generale. Harry usa delle maledizioni senza perdono, ma a nessuno di loro passa per la testa il caro vecchio tritolo (e mi spiace, ma con invisibilità, teletrasporto e bischerate a vapore, procurarsi delle armi è una bischerata. Ci riescono perfino i ragazzini umani non troppo intelligenti!).
Con ciò non voglio dire che l’errore sia nel non usare tecnologia babbana. L’errore è (e cinquantasette!) che a nessuno viene in mente di usarla. Tra l’altro questa potrebbe avere il vantaggio dell’effetto sorpresa, dato che, come si è detto, molti maghi non la conoscono. Anche con l’effetto sorpresa le armi sarebbero inutili? Magari sì. Chi lo sa? A nessuno dei gegnetti della Row viene nemmeno in mente di proporlo.

Uhm, Harry è un mago e combatte con i maghi? ^-^

Sorry, ma Harry è una ragazzino umani come tanti altri almeno fino all’età di undici anni, e anche dopo è costretto a passare almeno un paio di mesi l’anno nel mondo babbano.

Mache ti rispondo a fare? Buon viaggio ^_^

#181 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 16:23

arnica:

trovo plausibile che nessuno dei tre voglia separarsi davvero dal ciondolo,e che quindi non sputino fuori nemmeno l’idea

Quindi… Mostra spoiler ▼

Aggiungo due considerazioni: se il diario influenzava senza bisogno di essere prima toccato, come mai quando Ginny lo teneva nel dormitorio non influenzava tutti quelli nel dormitorio? Visto che non influenzava chiunque fosse nei dintorni, l’influenza sembra decisamente derivare dall’uso/contatto (poi si manterrà anche a distanza, ma è dovuta all’uso/contatto).

Inoltre: se il medaglione influenza solo chi lo tocca, o anche solo se influenza di meno gli altri due (non si sa, non è detto), tenerlo in tasca è una possibilità se non altro meritevole di prova.
Se invece influenza indifferentemente anche senza toccare, fare a turno è equivalente a farlo tenere sempre a uno, è un piano idiota: tanto, anche se a distanza influenzerà comunque tutti e tre.

Se anche i personaggi avessero pensato: “Tanto influenza anche a distanza, quindi tenerlo in tasca è inutile” (e non è detto) resta comunque il piano idiota: se influenza anche chi non lo tocca, fare a turno è inutile.

#182 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 16:25

comunque dove se la procuravano la pistola?

a Soho

#183 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 16:38

mauro, non mi ricordo che si commenti la reazione delle compagne di stanza di Ginny(ma dovrei controllare). Può pure essere che fossero più acide del solito…ma a quel punto,francamente,se fossi una ragazzina della loro età penserei più ad uno sbalzo ormonale del ciclo che ad un diario “maledetto”;)
mentre per il medaglione…uhm,a parte che lo hanno toccato e nache più volta in precedenza,ma la sola idea che ci sia li turba,anche perchè hanno avuto contatti(Harry più volte poi)con Voldemort stesso. Potrebbe incidere questo,visto che è lui ad averlo creato ed è il portatore “originale”dell’anima?A quel punto il contatto c’è stato,anche se di un altro tipo rispetto al diario: voldemort incide sulla qualità della loro vita(in peggio,ovviamente)in modo diretto,e non per sentito dire. Sono supposizioni mie che stanno uscendo fuori per risponderti,quindi probabilmente sto dicendo cagate.
Io ho notato che la Umbridge riesce a essere ancora più stronza quando ha il medaglione. Potrebbe essere un caso? Oppure la Row c’ha pensato?/ma mi pare improbabile/

Per quanto mi riguarda, Harry E’ un mago e ripudia in qualche modo il mondo babbano. Riflettiamoci: la sua vita da babbano faceva altamente cagare(come anche quella di Voldemort,e secondo me è un ottimo motivo per comprendere tanto astio,oltre alle sue origini). Non ha mai potuto sfruttare davvero il mondo intorno a sè: le tecnologie come tv e computer e videogiochi non gli sono permessi(perchè inferiore al cugino), lo nascondo come se fosse un appestato ad amici e parenti il più possibile,non ha amici a scuola perchè Dursley è il bullo della situazione e gli è contro. E non è che i due mesi estivi se li pasi tanto bene: o è chiuso nella stanza,o scappa/viene preso in salvo dagli altri.Dunque,nel momento in cui arriva nel mondo magico,per lui è quella la sua casa e il suo vero mondo. Che poi dal 5 in poi sia impopolare pure in quello,è perchè è un cagacazzi,ma non per la sua natura da mago,mi spiego? Quindi non mi sembra così stupido che Harry ragioni più da mago che da babbano.
In realtà l’unica di cui si deve stupire è Hermione,che imho è uno dei personaggi meno riusciti(anche se mi piace lo stesso,a modo suo)

#184 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 16:41

@arnica :
Il fatto che i vari horcruxes si comportino in maniera differente non è una mia ipotesi, è un assunto dell’autrice ^^

E’ possibile trovare descrizione e funzionamento in vari siti e libri, alcuni dei quali scritti da, o con la collaborazione, dell’autrice stessa.

hp-lexicon.org, in particolare, vincitore del J.K.Rowling’s Fan Site Awards

This is such a great site that I have been known to sneak into an internet café while out writing and check a fact rather than go into a bookshop and buy a copy of Harry Potter (which is embarrassing). A website for the dangerously obsessive; my natural home.
– J.K.Rowling

#185 Comment By DagoRed On 24 settembre 2011 @ 16:46

Cioè ma davvero volete dirmi che sti maghi megaultrapowa si son ciulati un treno come l’ultima banda di zingari?? Ma almeno lasciare un po’ d’oro come indennizzo? x°DDD

#186 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 16:53

giles,nn ho mai detto che sia una tua ipotesi-ho solo detto che è un particolare che ho apprezzato. mentre il resto è in risposta alla differenza tra dialogo e non da parte del medaglione e del diario nei confronti delle persone che hanno a tiro.
anyway,cercando informazioni in più sul medaglione nelle interviste,sono incappata in questa risposta circa Ginny, che in parte risponde alla questione magia=genetica

Melissa: Ha un’importanza maggiore? Tom Riddle, il fatto di essere la settima figlia…

JKR: L’antefatto è che Ginny è la prima figlia femmina in generazioni di ragazzi Weasley, ma c’è quella vecchia tradizione della settima figlia di una settima figlia, e il settimo figlio di un settimo figlio, ed è per questo che è la settima, perché è una strega dotata. Credo che ne abbiate degli indizi, perché qua e là riesce a fare ottima magia, e lo vedrete ancora.

#187 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 16:57

-dago…sì,LOL.XD forse era meglio non saperlo

#188 Comment By Zave On 24 settembre 2011 @ 17:05

@Alice Creed:

Questo l’ha spiegato in Pottermore :/
(sì, so bene che è un integrare dopo eccetera eccetera, sto solo risolvendo la tua curiosità)
A quanto pare prima dell’istituzione del treno la gente arrivava come poteva e c’erano stati casi di violazione dello statuto di segretezza (tipo strani Oggetti Volanti non Identificati xD), così si è pensato di farli arrivare tutti insieme, e, per evitare che le famiglie sanguepuro si rifiutassero si stabilì che chi non prendeva l’espresso non avrebbe potuto frequentare.
Immagino che col tempo si sono ammorbiditi, altrimenti l’entrata di Ron ed Harry al secondo anno non avrebbe senso.

in primo luogo non mi interessano molto le spiegazioni a posteriori. fa fede quello che c’è nei libri della saga, già non è accettabile quando si cerca di sistemare strafalcioni con una pezza in uno dei libri successivi, così è davvero fuori tempo massimo.

e anche questa spiegazione in pottermore fa pena.

l’espresso per hogwarts è l’unico caso in tutta la saga, almeno che io mi ricordi, in cui si accenna al fatto che i maghi viaggino in treno.
mi pare un po’ idiota creare un binario apposta in una stazione babbana e tenerlo nascosto magicamente per un’unico treno.
la motivazione dei problemi di violazione dello statuto di segretezza è un’altra idiozia visto che mi pare più problematico il far riunire un gran numero di maghi in una stazione babbana a londra rispetto al farli arrivare direttamente ad hogwarts.
semplicemente non ha senso.
non è la soluzione a cui uno arriverebbe se il suo obiettivo fosse quello dichiarato.
avrebbe avuto molto più senso mandare una portkey via gufo ad ogni studente con attivazione il primo giorno di scuola.

#189 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 17:08

Ron: “Il frammento di anima in quel diario possedeva Ginny, no? Ma allora come funziona?”

Hermione: “Quando il contenitore magico è ancora intatto, il frammento d’anima che conserva può volare dentro e fuori da chi si avvicina troppo all’oggetto. Non dico se lo si tiene in mano troppo a lungo… Parlo di una vicinanza emotiva. Ginny aveva riversato il suo cuore in quel diario e si era resa straordinariamente vulnerabile. Se ci si affeziona troppo a un Horcrux o si dipende da esso, sono guai.”

ecco la parte che intendevo io sulle pippe mentali. Le informazioni di Hermione derivano direttamente dal manuale usato da Voldy per costruire i suoi. Sì, in effetti era una questione emotiva. Però questo non esclude quella che ho messo anche io-la loro vita dipende anche da quel coso,e odiano voldemort,odiano quel medaglione. Se non è amore,è comunque un sentimento forte. La tenda è grande,ma non una villa,quindi il pezetto di anima potrebbe “volare”e toccare chiunque.

#190 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 17:10

@zave,nella spiegazione si dice il perchè la portkey non andasse bene. Quindi è stata considerata,ma era fallimentare

#191 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 17:12

Cambiando argomento, Snape (Piton), nell’ultimo libro
Mostra spoiler ▼

#192 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 17:18

non penso che sia morto perchè doveva dimostrare di non essere cattivo.
secondo me voleva morire anche per una specie di sconforto personale. Una specie di suicidio,se vogliamo.
Per gli altri punti, però,me lo son chiesto pure io °_°

#193 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 17:25

Rowling isn’t very specific but here’s the info on her from the Harry Potter wiki page:
“Nagini was a green viper, roughly twelve feet long and as thick as a man’s thigh. As a viper, she was known to be venomous, and her venom was used to sustain her master prior to his return to true physical form.”
quindi è una vipera troppo grande,che per di più nutre con il suo veleno(latte?i serpenti non fanno latte,secondo me hanno tradotto male dall’inglese…)Voldemort quando è un’ameba.
Poi nel film la fanno sembrare un pitone,è questo il problema

#194 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 18:10

arnica:

non mi ricordo che si commenti la reazione delle compagne di stanza di Ginny

Appunto: come continuo a dire, nel libro non ci sono elementi che motivino quella cosa. Questo senza contare che non accennare a nessun cambiamento nel compotamento del dormitorio rende piú plausibile che – appunto – non ci sia stato nessun cambiamento (e nota che, se Ginny è influenzata fuori dal dormitorio quando il diario è dentro, il raggio d’influenza del diario è bello largo).
Il punto è semplicemente questo:

Sono supposizioni mie che stanno uscendo fuori per risponderti

Sono supposizioni tue. Come detto, a posteriori si possono inventare tre milioni di motivazioni, ma nel libro non ci sono gli elementi necessari per rendere logica quella cosa.

la loro vita dipende anche da quel coso,e odiano voldemort,odiano quel medaglione. Se non è amore,è comunque un sentimento forte

Ipotizziamo che davvero odino il medaglione, a tal punto da essere influenzati anche senza toccarlo: allora è idiota il piano di fare a turno, tanto l’influenza non dipende da chi ce l’ha. Sempre un piano idiota rimane.
Nota una cosa: Hermione dice: “Non dico se lo si tiene in mano troppo a lungo… Parlo di una vicinanza emotiva”; e allora perché quando viene proposto il geniale piano di attenuare l’influenza del medaglione con una distanza fisica lei non fa notare che è una cazzata, dato che quello che conta è la distanza emotiva?

Quindi: se influenza solo a contatto, è idiota non tenerlo in tasca.
Se influenza anche senza contatto, è idiota (in quanto inutile) fare a turno.
In defintiva, in entrambi i casi il piano è idiota. E – parlando da un punto di vista esterno – c’è un buco di trama.

#195 Comment By DagoRed On 24 settembre 2011 @ 18:34

No, sul serio, 200 commenti di approfondimento, con citazioni in inglese, analisi fisico-quantistiche, studio delle fonti, ipotesi, indagini, teorie…il tutto per un coso di romanzo in cui un maghetto tredicenne salva il mondo e sconfigge il Kattivo bLutto bLutto.

Intanto un Cuore di Tenebra o un Mattatoio n.5 non se li caga più nessuno.


I DON’T WONT TO LIVE ON THIS PLANET ANYMORE !

#196 Comment By Mauro On 24 settembre 2011 @ 18:35

Parentesi: Il “forse” che metto sul fatto che l’odio verso il medaglione (ammesso che odiassero l’oggetto e non direttamente/solo Voldemort) li renda vulnerabili è basato anche sulle parole di Hermione che tu stessa citi: “Se ci si affeziona troppo a un Horcrux o si dipende da esso, sono guai”. Loro non erano affezionati al medaglio, né dipendevano da esso.

#197 Comment By Clio On 24 settembre 2011 @ 19:00

Dago, stai trollando.
Comunque io mi immaginavo qualcosa di molto peggio. Tipo l’invazione d’invasate quando la Gambera rensì Tuailait. Invece i fans di Potter sono mediamente molto meno isterici. A parte alcuni che spariscono dopo aver lasciato commenti inutili (XD).

#198 Comment By DagoRed On 24 settembre 2011 @ 19:08

No, se stessi trollando vi chiederei qualcosa come: ma quando Errico Pentolaio e il suo amico carotone hanno spiccato il volo in piena Londra con il maggiolino tutto matto, com’è che non si sono beccati una batteria completa di missili SAM?
Cioè, che così pare proprio che gli inglesi se li cerchino, gli attentati terroristici.

#199 Comment By Clio On 24 settembre 2011 @ 19:17

com’è che non si sono beccati una batteria completa di missili SAM?

XD
Forse perché l’esercito non ha previsto un protocollo in caso di Maggiolini Volanti non Autorizzati.

#200 Comment By DagoRed On 24 settembre 2011 @ 19:18

Ottimo. Farà piacere ad Al-Qaeda.

#201 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 20:09

No, sul serio, 200 commenti di approfondimento, con citazioni in inglese, analisi fisico-quantistiche, studio delle fonti, ipotesi, indagini, teorie…il tutto per un coso di romanzo in cui un maghetto tredicenne salva il mondo e sconfigge il Kattivo bLutto bLutto.

Intanto un Cuore di Tenebra o un Mattatoio n.5 non se li caga più nessuno.

La butto li, magari perché, in questa discussione specifica si parla del romanzo in cui un maghetto tredicenne che salva il mondo e sconfigge il Kattivo bLutto bLutto, e non di Cuore di Tenebra o di Mattatoio n. 5 ?

Ma, sia chiaro, la mia è solo un ipotesi, potrei sbagliarmi, magari è vero che nelle discussioni relative al sopracitato maghetto tredicenne sia necessario parlare di Vonnegut o di Conrad per fare i fiki.

#202 Comment By K On 24 settembre 2011 @ 20:20

Due centesimi su “Perchè i maghi non hanno conquistato il mondo?”:
la mia opinione…è puro culo. Nei libri viene fatto accenno all’idea che alcuni maghi ritennero di dover governare sui babbani, ma questi pochi maghi hanno sempre trovato opposizione e si è fatto di tutto perchè questo venisse evitato. Considerando che i maghi sono una minoranza, con una buona percentuale che ha proprio origini babbane, e che una buona percentuale è altamente menefreghista – per dire, in mezzo a tutto ‘sto casino c’erano due guerre mondiali, frega a qualcuno? – non credo sia stato troppo difficile evitare che andassero in giro a conquistare il mondo.

No, se stessi trollando vi chiederei qualcosa come: ma quando Errico Pentolaio e il suo amico carotone hanno spiccato il volo in piena Londra con il maggiolino tutto matto, com’è che non si sono beccati una batteria completa di missili SAM?

A quanto si capisce dal libro, la macchina si è alzata di qualche metro e poi hanno cliccato il “Turboinvisibile”o quel che è. Poi non me ne intendo abbastanza di sistemi di sicurezza inglesi degli anni 80′ / 90′ per sapere se anche una macchina che si alza all’istante di qualche metro attiva le difese di Sua Maestà.

L’episodio che ho citato è successo PRIMA dell’uscita del settimo libro. Io appresi la notizia da un telegiornale ma se cercate in internet la trovate senza problemi. Tutti sottolinearono il poco “stile” della risposta della Rowling, soprattutto perchè rivolta a un ragazzino (dopo un attimo di silenzio scattò però un applauso…. va beh, fUnboy).

L’episodio non può essere successo prima del settimo libro, perchè alla domanda “Silente si è mai innamorato?” la risposta è stata quella di sopra, e darla prima del settimo libro avrebbe voluto dire fare uno spoiler grande come una casa. Non credo la Rowling sia già arrivata all’autogol. E non ci sono altri personaggi gay (dichiarati) in HP. Sinceramente non so cosa “tutti” ci abbiano trovato da ridire, è una risposta innocua.

#203 Comment By DagoRed On 24 settembre 2011 @ 20:24

Sarà pure, ma quando sento gente tirare in ballo la fisica quantistica per tentare di dare una parvenza di verosimiglianza a scope volanti e buchi narrativi, mi viene da chiedere se tutto questo sprimacciamento di sinapsi non sia un po’ fatica sprecata.
Cmq gg per il sagace uso dell’ironia

#204 Comment By DagoRed On 24 settembre 2011 @ 20:24

PS: a Giles Habibula, ovviamente

#205 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 20:28

mauro,infatti ho detto che è una cosa un po’ stupida e concordo che alla fin fine è atta a giustificare la lite(che imho,ci sarebbe stata uguale). era una disquisizione sul perchè potrebbe essere minimamente valido. Evidentemente se lo tieni attaccato alla pelle o comunque molto vicino,fa più effetto(anche perchè fa più effetto su ron,per dire,che con gli altri). Ron stesso dice “io lo tolgo,ma lui mi chiama!” (ribadisco, SdA docet).

La Anglia è invisibile ai babbani,quindi è normale che nessuno si sia stupito.

Concordo con la questione del culo XD L’amiketto di Silente voleva farlo,no?Lui era potente,lui voleva attuare il piano del Bene Supremo..

dago,’azzo c’entra mattatoio n.5?di quello ne parlo con il mio gruppo di lettura-dal vivo-quando lo si legge. Non in una disquisizione fisica/quantistica/altro su Harry potter. Concordo con te che non stiamo parlando di Hegel o cosa,ma non vedo niente di male in questo. Anzi,mi sto divertendo molto a rileggere il libro mentre qua si criticano i difetti,per cogliere cose che avevo completamente rimosso.

#206 Comment By Tapiroulant On 24 settembre 2011 @ 20:45

205 commenti in tre giorni o_O

Penso che Gamberetta si guarderà bene dal ripetere di nuovo l’errore di dedicare un post a HP o simili. lol

#207 Comment By Giles Habibula On 24 settembre 2011 @ 21:51

Sarà pure, ma quando sento gente tirare in ballo la fisica quantistica per tentare di dare una parvenza di verosimiglianza a scope volanti e buchi narrativi, mi viene da chiedere se tutto questo sprimacciamento di sinapsi non sia un po’ fatica sprecata.

su questo sono d’accordo, discutere di stile è un conto, giustificare un romanzo fantastico con la fisica un altro.

mauro,infatti ho detto che è una cosa un po’ stupida e concordo che alla fin fine è atta a giustificare la lite(che imho,ci sarebbe stata uguale). era una disquisizione sul perchè potrebbe essere minimamente valido. Evidentemente se lo tieni attaccato alla pelle o comunque molto vicino,fa più effetto(anche perchè fa più effetto su ron,per dire,che con gli altri). Ron stesso dice “io lo tolgo,ma lui mi chiama!” (ribadisco, SdA docet).

Quali che siano le intenzioni dell’autrice riguardo il funzionamento dell’oggetto in questione (e se ne stiamo discutendo significa che non è chiaro), il punto rimane, il lettore si chiede “ma perché, allora lo tieni al collo, idiota ?”, il che significa che il lettore si aspetta (almeno, io si), da parte del personaggio, qualcosa di più.
Motivo ?
Il personaggio è stato presentato con delle capacità che ora non usa.

La situazione dell’idiota nell’attico, hai presente ? Il personaggio al buio che sente dei rumori nelle vicinanze e va a controllare, disarmato, con in mano la candela. Il lettore sa perfettamente che quel personaggio verrà brutalizzato con un piede di porco, una baionetta o un’ascia da pompiere.

Un po come la mia domanda riguardo Snape.
Questo succede quando il lettore SA che il personaggio in questione ha la capacità di pensare a qualcosa di meglio, ma non lo fa.

Ora, a prescindere da quelle che possano essere le ipotesi riguardo cosa si potesse, o no, fare, in quel caso, se il lettore si pone la domanda, significa che il dubbio esiste. Due sono i casi, o manca il motivo per cui viene fatta quella scelta, o il personaggio non usa la sua capacità massima. In entrambi i casi, senza nulla togliere alla trama, che può essere geniale quanto vuoi (per me no, ma questa è un’opinione), c’è un errore di stile, e di quelli si discute.

#208 Comment By arnica On 24 settembre 2011 @ 22:45

giles,ecco il problema.
io ritengo i tre…tre perfetti imbecilli. Hermione ha dalla sua che alle volte,a forza di studiare e leggere i libri proibiti della biblioteca,si fa venire in mente qualcosa,ma non ritengo affatto Harry,Ron e Hermione capaci. Quindi non mi stupisco nemmeno che alla fine non vadano a pensare “toh,non facciamo ‘sta cosa dei turni”.(anche se ogni tanto dice “per un po’ lo lasciamo lì nella borsa”o cose simili, quindi ci pensano).

per piton…ripeto, visto il personaggio in qualche modo voleva morire. e quindi ha deciso consciamente di non fare alcunchè. Aveva fatto la sua parte, ha vissuto una vita di cui può solo pentirsi e s’è rotto i maroni di fare da baby sitter a Harry. Quindi tanto vale morire facendo pure l’eroe.
Che poi la rowling non lo abbia scritto,è altra faccenda. Posso essere d’accordo con te che sia un errore, ma non lo ritengo grave. Voglio dire,se si fosse messa a fare una didascalia sul perchè e sul come e tutto il resto,sarebbe stata una noia mortale; altrettanto se l’avesse fatto reagire, sarebbe stato ridicolo: come poteva sapere che a ucciderlo sarebbe stato il morso di Nagini(che abbiamo appurato essere dotata di ghiandole velenifere)e non un Avada Kevadra?Quindi insomma perchè dovrebbe portarsi un fottuto antidoto quando non è così ovvio che debba essere morso,mentre la scuola è sotto ferro e fiamme?

#209 Comment By -Holly- On 25 settembre 2011 @ 01:06

Che dire, Gamberetta?
Io ho sempre stimato le tue critiche, trovandole giuste e ben argomentate, ma questa mi sembra davvero fatta più con rabbia che con la solita attenzione, come se tu volessi a tutti i costi smontare anche questo fenomeno letterario.
Con questo non intendo dire che HP sia perfetto, per carità, ammetto che errori di stile ce ne sono (e la traduzione ci mette del suo a peggiorare un sacco di cose) però molti dei buchi della trama che hai attaccato io non li vedo.
Riguardo all’usare la giratempo per sistemare tutto quello che si vuole a me è sembrato di capire, leggendo, che la Rowling per i viaggi nel tempo non usa la teoria “da Ritorno al Futuro”, da lei un’azione che tu fai non genera una realtà diversa, ma bensì se torni indietro nel tempo e fai una cosa, automaticamente tu l’hai già fatta e la situazione finale non varia di molto, era già previsto.
Sembra molto confuso detto così, ma è un po’ come Timeline di Crichton che, se non ricordo male il tuo Anobii, hai letto anche tu.
Riguardo al perchè Lupin non dice niente dei passaggi segreti hanno già risposto in molti, non starò a ripertemi, riguardo alla storia della pozione ti faccio notare che Lupin non la prendeva per non trasformarsi, ma per mantenere il controllo una volta trasformato. Non sono andata a controllare il testo, ma ricordo che lo spiegasse abbastanza chiaramente .
Andando avanti con le bacchette legate al polso con la catenella e il girare con le pistole, la prima obiezione che mi viene è che uno non va in giro aspettandosi di dover combattere da un momento all’altro, che è poi lo stesso motivo per cui io, pur disponendo di una pistola non me la porto in borsa quando vado a far la spesa.
Questo per il caso generale, se invece ci riferiamo più precisamente alle battaglie devo ammettere di essermi chiesta anch’io perchè nessuno avesse pensato di sparare ai Mangiamorte, ma capisco anche che, visto e considerato che la maggior parte dei maghi non sa nemmeno usare un telefono o spedire una lettera via posta normale, posso capire che l’idea di una pistola non venga subito in mente…
Stesso ragionamento si può fare per Voldemort e il coltello da cucina, se tu hai in mano una pistola che ha finora funzionato, non ti aspetti che premendo il grilletto si azioni un meccanismo di cui non eri a conoscenza che porta il proiettile a colpire te anzichè il marmocchio indifeso che era il bersaglio originale. Ergo non andrai a prendere un coltello potendo sparare.
Parlando di Harry ammetto che è spesso irritante e pieno di sè, ma da lì a dire che sia a livello dei personaggi di Moccia proprio no. Harry è bravo a volare, ha un buon sangue freddo e ha una gran fortuna, tutte le sue qualità finiscono lì, non è particolarmente bravo in nient’altro e nemmeno è particolarmente scaltro o intelligente. Anzi.
Personalmente, per quanto in molti libri mi abbia irritato, lo ritengo un protagonista abbastanza buono. Ci sono molti personaggi migliori anche all’interno del libro, ma è abbastanza realistico nelle abilità, nelle reazioni e nelle emozioni, non ho mai avuto difficoltà a figurarmelo in mente e a capire come si sarebbe comportato, mi sembra segno di una buona caratterizzazione se non sbaglio.
Come dici sempre tu, comunque, un libro può piacere o non piacere, ma che sia scritto bene o no è oggettivo. A me sembra che Harry Potter sia scritto molto meglio di come cerchi di farlo passare tu, ho il sospetto che, leggendolo controvoglia tu lo stia attaccando più del dovuto, anche quando, con più calma, ti accorgeresti che non ce n’è bisogno.

PS. se qualcuno fosse interessato e avesse tempo da perdere qui c’è la mia opinione generale su HP

#210 Comment By Giles Habibula On 25 settembre 2011 @ 13:30

Io ho sempre stimato le tue critiche, trovandole giuste e ben argomentate, ma questa mi sembra davvero fatta più con rabbia che con la solita attenzione, come se tu volessi a tutti i costi smontare anche questo fenomeno letterario.

Questa è solo una mia modesta opinione, e, sia chiaro, non cerco difendere nessuno.

A mio parere, quando un lettore comincia ad interessarsi alla scrittura e a diventare abbastanza esperto da capire come ne funzionano le basi, comincia a vedere il tutto sotto un’ottica differente.
Un po come uno chef che va a mangiare al ristorante (caso limite, uno chef non va a mangiare al ristorante), “questo riso è troppo cotto e ha poco zafferano”, “I funghi erano trifolati con troppo olio e poco sale”, “Il prezzemolo era surgelato e non fresco” and so on.

Nel caso di Gamberetta si parla di qualcosa di più che capirne le basi, credo che la sua conoscenza in materia sia più che dimostrabile (non mi metto a fianco al Duca nel paragonarla ad una divinità, ma ne apprezzo le competenze).

Ora, la domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto, da queste parti, a proposito di narrativa, viene formulata in :
“E’ giusto che una casa editrice chieda xXx euri per quel volume ?” (casa editrice, non l’autore, questo è importante).

Dal mio punto di vista è sempre e comunque NO, in quanto espressione d’arte, la letteratura, dovrebbe essere sempre distribuita con licenza Creative Commons. Poi, se ti piace così tanto e ne vuoi l’edizione cartonata, con la sovracopertina in platino e il segnalibro in oro, suit yourself, vai in libreria e paga il dovuto, ma devi avere la possibilità di accedervi anche gratuitamente, ma questo è il mio punto di vista.

Ora, il WoT introduttivo serviva per introdurre la risposta reale (ma chiedo comunque scusa) :

E’ un post scritto per smontare una grande opera ?
Non sono un fan della saga e i libri non li ho letti tutti, però trovo le argomentazioni, seppure scritte in modo da sembrare aggressive, valide e ragionate.
Dal mio punto di vista, i volumi partivano per raccontare una storia per ragazzi, magari anche con una morale, del tipo che “non importa quanti ostacoli puoi trovare sul tuo cammino, anche se sei un adolescente riuscirai a superarli con le tue forze” (whatever…), ma, con il proseguire e l’aumentare del successo, si siano trasformati in qualcos’altro.

Ho trovato molti punti in cui l’autrice forza gli eventi per arrivare ad una risoluzione predeterminata. Dumbledore, nel ruolo di mentore, diventa spesso l’artefice, la crescita del personaggio è minimale per poter venire distribuita in in settordici volumi, dando così l’impressione che non ci sia affatto.

La risposta alla domanda fondamentale, in questo caso, non è 42, ma è NO, io non pagherei (ne l’ho fatto) per leggere quei volumi.

Ora, non ti rispondo punto per punto, ma alcune cose vorrei sottolinearle :

Andando avanti con le bacchette legate al polso con la catenella e il girare con le pistole, la prima obiezione che mi viene è che uno non va in giro aspettandosi di dover combattere da un momento all’altro, che è poi lo stesso motivo per cui io, pur disponendo di una pistola non me la porto in borsa quando vado a far la spesa.

Se un tizio brutto e grosso, con una maschera da hockey e un machete ti avesse preso di mira da quando avevi 4 mesi e non perde occasione di attentare alla tua vita ogni volta che è possibile, tu non giri armato ?
Non so te, ma io andrei in giro con un opinel n°12, un tirapugni e, quantomeno, una calibro 45 nello zainetto, prenderei lezioni di Krav Maga, andrei a vivere con il maestro Miyagi… però, oh, ognuno sopravvive come vuole.

Parlando di Harry ammetto che è spesso irritante e pieno di sè, ma da lì a dire che sia a livello dei personaggi di Moccia proprio no.

vediamo perché

Harry è bravo a volare, ha un buon sangue freddo e ha una gran fortuna, tutte le sue qualità finiscono lì, non è particolarmente bravo in nient’altro e nemmeno è particolarmente scaltro o intelligente.

of course, i personaggi di Moccia non volano, naturalmente

[..]ma è abbastanza realistico nelle abilità

a parte tutta la storia della magia, naturalmente, perché, se per te sparare raggi gamma da un pezzo di legno è realistico, credo tu abbia un po frainteso la definizione di racconto fantastico.

E il punto è esattamente questo, è troppo realistico per essere un romanzo fantastico. L’autrice prende un ragazzo londinese standard con un IQ di circa 75, ma con la promessa che negli ultimi film avrà gli addominali di Gesu, e lo manda in una scuola di magia, come se la trama, poi, viene da se.

Il discorso delle pistole, o dei coltelli, non va preso alla lettera. Nel senso, non hanno problemi ad usare i fuochi d’artificio, perché dovrebbero farsene ad usare dei bastoni o dei sampietrini raccolti da terra per fracassare, alle spalle, il cranio del mago cattivo ? D’accordo, la Nemesi sta li per fargli fare la battaglia finale, ma tutti gli altri ?
Se vuoi fare un personaggio realistico, perché gli neghi le soluzioni realistiche, in favore di quelle fantastiche ? Queste si chiamano forzature, dalle mie parti.

PS. se qualcuno fosse interessato e avesse tempo da perdere qui c’è la mia opinione generale su HP

sto leggendo

#211 Comment By Murasaki On 25 settembre 2011 @ 16:52

Da Potteriana assai convinta, mi rallegro sempre quando a qualcuno NON piace Harry Potter, perché una storia che piacesse a tutti avrebbe IMHO qualcosa di mostruoso. Sì, ci sono anche gli integralisti cristiani, ma, come dire, il fatto che non piaccia a loro è un ulteriore titolo di merito per la saga ai miei occhi. Gamberetta e gli altri che in questi commenti hanno cenciato la saga (per motivi non molto convincenti per me, che ho sempre apprezzato la compattezza della trama e la coerenza dell’insieme) sono persone in grado di intendere e di volere e soprattutto criticano la saga per quel che è, non per strane proiezioni dei loro fantasmi interiori. Ben venga.
Quanto al criticare una saga non ancora letta completamente: beh, è proprio quando non la finisci di leggere – o vorresti tanto poterla non finire, come mi sembra il caso di Gamberetta – che hai voglia di criticarla, immagino. E’ compito dell’autore farti venire voglia di andare avanti, se non te l’ha fatta venire c’è già sufficiente motivo di critica, almeno per quel singolo lettore. Chissenefrega se al settantatreesimo volume tutto diventa bellissimo?
Per gli adulti (adulti DOC, quelli che i vent’anni ormai possono solo ricordarseli) a quel che ho visto funziona così: il primo è “carino”, il secondo è “sì sì, anche quello” (io mi ci sono fermata un paio di volte). L’incantesimo scatta con il terzo, alla fine del quale ti precipiti sul quarto come un lupo famelico, e poi sul quinto (ahimé, quando ho finito per la prima volta il quarto, a suo tempo, mancavano ancora due anni all’uscita dell’Ordine della Fenice, e la notte dell’uscita della versione inglese ero da Feltrinelli a graffiare le vetrine nell’attesa della consegna) eccetera eccetera. Se alla fine del terzo ti scatta solo un considerevole par di palle, continuerà a non piacerti.

Ah sì, perfino io ho notato che tutta la trama si regge solo sulle cazzate di Silente: se non ne fa almeno un paio per volume, e di grossa entità, la storia non va avanti; e sì, viene il momento in cui ti domandi come mai un uomo tanto saggio, accorto, esperto, prudente etc. riesca a prendere tali cantonate. D’altra parte succede, anche nella vita. E comunque se non le facesse la storia non andrebbe avanti, per cui dobbiamo tenercelo così com’è.
Mi ci adatto volentieri, tutto sommato ^__^
Ah, il thread mi piace molto, ma la storia delle bombe mi sembra da briachi, senza offesa per nessuno: i maghi hanno una tal avversione oer l’omicidio che la pena oper le maledizioni senza perdono (tra cui l’avakedavra, che uccide) è la peggiore, ossia la perdita della coscienza. I babbani…. bah, non credo proprio che Hermione sia cresciuta in una casa di guerrafindai, e comunque lei è garantista fino all’osso. Nemmeno Harry (che a me piace moltissimo) mi sembra un potenziale stragista, e non lo erano né la sua famiglia natuale né i Dursley, con tutti i loro difetti. E poi le armi van sapute usare, voi sarete tutti dei bombaroli esperti ma io a diciotto anni non sapevo nemmeno da che parte si teneva, una bomba – e, confesso con sollievo, tuttora non lo so.

#212 Comment By Giles Habibula On 25 settembre 2011 @ 17:50

Non la prendere male, ma non riesco a sottrarmi ad una discussione animata, non voglio negare a prescindere, ma…

Ho lavorato in una libreria per qualche anno. Questo non fa di me un esperto. Per fare un lavoro del genere la passione per la lettura è l’ultimo dei requisiti. Il requisito fondamentale è una moralità flessibile. Significa che, quando un cliente chiede “Secondo te questo libro è bello ?” puoi trovarti a rispondere “Molto. L’autore fa una profonda riflessione sul rapporto di coppia in una situazione molto complessa. L’analisi è interessante, ne consiglio di certo la lettura” (Moccia – Scusa ma ti chiamo amore), quando, in realtà, quello che vorresti dire è “La lettura di questo libro equivale a colpirsi i genitali con un martello da fabbro“.
Naturalmente devi conoscerlo, il libro, quindi non ti limiti a leggere la quarta di copertina, ne leggi qualche pagina, a volte tutto, se ne vale la pena.

Quanto al criticare una saga non ancora letta completamente: beh, è proprio quando non la finisci di leggere

La prima saga di Nihal, al secondo volume ho dovuto abbandonarlo, causa emorragia interna.
La saga di Paolini (Eragon), a metà del secondo volume stavo per cadere in depressione.
Tre metri sopra il cielo, pagine sparse, effetto : gastroenterite.
Toilet della Meyer, pagine sparse, insufficenza cardiaca.

Alla luce di questo direi che, si, si può giudicare una saga senza averla completata.

Chiaro, questi sono casi limite, però, sai…

Ah, il thread mi piace molto, ma la storia delle bombe mi sembra da briachi, senza offesa per nessuno: i maghi hanno una tal avversione oer l’omicidio che la pena oper le maledizioni senza perdono (tra cui l’avakedavra, che uccide) è la peggiore, ossia la perdita della coscienza.

Ah, quindi un incantesimo di morte istantanea ti fa perdere la coscienza, ma pietrificare l’avversario, dargli fuoco, annegarlo, farlo esplodere in frammenti, farlo precipitare da duecento metri, farlo schiantare su un muro, ordinare al golem di prenderlo a martellate, quello va bene ? ok, buono a sapersi.

E poi le armi van sapute usare, voi sarete tutti dei bombaroli esperti ma io a diciotto anni non sapevo nemmeno da che parte si teneva, una bomba – e, confesso con sollievo, tuttora non lo so.

Quando è stata scoperta la polvere pirica (zolfo, salnitro e carbone), la chimica si chiamava alchimia ed era considerata stregoneria, il che giustificherebbe, in qualche modo, l’incredibile abilità dei fratelli di Ron con i fuochi d’artificio (che, al succo, sono bombe colorate).

E’ compito dell’autore farti venire voglia di andare avanti, se non te l’ha fatta venire c’è già sufficiente motivo di critica, almeno per quel singolo lettore.

Correzione : se la storia diventa interessante dal 3° volume, i primi 3 a che servono ? Comunque, su questo, ti do ragione, ma non è soltanto una questione di trama. Una storia può essere geniale quanto vuoi, ma è il come la scrivi che ti fa venire voglia di leggerla, quindi, dal mio punto di vista, una critica di stile è completamente differente rispetto ad una critica di trama.

Poi, questa è una mia opinione, magari mi sbaglio

#213 Comment By DagoRed On 25 settembre 2011 @ 20:16

Che poi, starò anche alquanto trollando, ma ho da poco finito la succitata opera di Conrad. E pensavo: immaginate che Erri Potter non finisca con la vittoria del Bene sul Male, col trionfo dell’amicizia, colla scoperta dell’aMMore, colla conclusione di un viaggio parabola esistenziale del passaggio dall’adolescenza all’età adulta, e tutte ste cagate…
Immaginate che il minchione batta Voldecoso e diventi effettivamente il mago più potente di tutti i tempi, na roba a metà fra Merlino, Cagliostro, Houdini e il Mago Forrest. Ma Immaginate anche che, come spesso succede a chi ha troppo potere, Harry sbrocchi.
Tipo che organizzi un esercito di maghetti e si dia allo stupro, alla rapina, al genocidio e al saccheggio.
Immaginate che alla fine si becchi un morbo terribile, e che, roso dalla malattia, si appresti a trapassare a miglior vita tra le braccia di uno dei suoi ultimi amici.
Ma ecco che, poco prima di lasciarci, il prode maghetto intravede, in mezzo alle tenebre dell’oblio, uno squarcio di verità. E cogliendo la vera essenza del mondo e dell’umanità Harry esclama:
L’ORRORE! L’ORRORE!
E muore ^_^

E infine, immaginatevi la faccia dei bimbi nutellosi alla fine del libro, con le lacrime agli occhi e incapaci di prendere sonno. E le associazioni dei genitori cagacazzo che insorgono. E gli avvocati che si toccano per la contentezza. E gli psicanalisti che vanno in televisione. E la chiesa che lancia scomuniche. E Giovanardi che intervieni in difesa della famiglia ecc ecc…

Ecco, questo sarebbe il caso per cui potrei maturare un po’ di stima per la Rowling ^_^

#214 Comment By Clio On 25 settembre 2011 @ 20:22

Ma ecco che, poco prima di lasciarci, il prode maghetto intravede, in mezzo alle tenebre dell’oblio, uno squarcio di verità. E cogliendo la vera essenza del mondo e dell’umanità Harry esclama:
L’ORRORE! L’ORRORE!

Non ho letto il libro di Conrad, ma detta così suona un tantino melodrammatica ^_^

#215 Comment By ‘povna On 25 settembre 2011 @ 20:59

Una nota a margine, sulla questione stile, (lingua), trama e su quella della lettura integrale (così provo a rispondere anche a Murasaki).

Una storia può essere geniale quanto vuoi, ma è il come la scrivi che ti fa venire voglia di leggerla, quindi, dal mio punto di vista, una critica di stile è completamente differente rispetto ad una critica di trama.

Assolutamente sì (che è poi la differenza tra le riprese dei cosiddetti “Cicli” e l’Iliade e l’Odissea scritte da ‘Omero’ [tra virgolette per gli ovvi motivi di questione che non sto qui a approfondire]). Però, proprio per questo, credo che requisito necessario (anche se non sufficiente, su questo posso essere d’accordo – ma in assoluto necessario) per dare una critica stilistica sia leggere i libri in originale. Sia in assoluto, sia, a maggior ragione, nel caso (come questo, conclamato) in cui la traduzione sia davvero, ma davvero, traditrice, in team, non uniformata e in definitiva pessima.
Poi ovviamente l’altra differenza è tra quello che Eco definisce un lettore ‘semantico’ (= legge per piacere, punto e basta) e un lettore ‘estetico’ (legge apprezzando anche il double coding). Credo che un commento a un testo da parte di un lettore semantico preveda di tutto, anche e a maggior ragione letture non in originale e l’abbandono dopo 1, 2, 100, 19999 pagine. Una critica, in quanto tale, si pone dalla prospettiva di un lettore estetico, e secondo me presuppone lettura integrale e lingua originale.
Ma ovviamente è solo la mia opinione (come mi comporto io trovandomi, di volta in volta, nei due ruoli).

#216 Comment By DagoRed On 25 settembre 2011 @ 22:47

Non ho letto il libro di Conrad, ma detta così suona un tantino melodrammatica ^_^

facepalm x 10

quindi suppongo tu non abbia neanche mai visto Apocalypse Now

#217 Comment By Tapiroulant On 25 settembre 2011 @ 23:04

Non ho letto il libro di Conrad, ma detta così suona un tantino melodrammatica ^_^

Cuore di tenebra non è scritto molto bene (e in generale Conrad, anche al suo meglio, ha uno stile un po’ barocco – forse dipende in parte dal fatto che l’inglese non era la sua lingua). ma l’atmosfera del libro è affascinante e in generale vale la pena di leggerlo^^
E poi sono poco più che un centinaio di paginette!

#218 Comment By Keane On 26 settembre 2011 @ 02:40

Io davvero non vorrei essere nei vostri panni. Vi perdete così tanto divertimento e piacere nel farvi rovinare una lettura dalle cazzate, che secondo voi sono “buchi della trama”.
Non penso ci sarà mai un libro perfetto, ogni autore commette degli errori.
Per esempio, Mark Twain ne “A Connecticut Yankee in King Arthur’s Court” proprio all’inizio Mostra spoiler ▼

Per questo, secondo me, non è molto saggio analizzare i libri con la ferrea logica del senno di poi, del “ma perchè…” o del “io avrei fatto così”.
Lasciatevi raccontare una storia e basta.
Vi piace?bene. Non vi piace?passate ad altro.
Ma non andate in giro a dire che un libro non è valido per i buchi nella trama o per errori di logica: anche i vostri libri preferiti hanno questi difetti , e poi fate solo la figura dei cazzoni saccenti.

p.s: alcuni degli errori che criticate – tipo Taotor e la spada di Griffondoro – non sono nemmeno errori, è che non avete letto il libro/l’avete letto male/la foga di partecipare al banchetto.

pps: sono dell’idea che Gamberetta in questi casi trolli per attirare commenti, più che puntare a una esposizione onesta delle caratteristiche della saga.
La Rowling è un’ottima scrittrice e ha scritto dei gran libri, non sono io a dirlo, ma il RE:
Jo Rowling set out a sumptuous seven-course meal, carefully prepared, beautifully cooked, and lovingly served out. The kids and adults who fell in love with the series (I among them) savored every mouthful, from the appetizer (Sorcerer’s Stone) to the dessert (the gorgeous epilogue of Deathly Hallows). Most reviewers, on the other hand, bolted everything down, then obligingly puked it back up half-digested on the book pages of their respective newspapers.

And because of that, very few mainstream writers, from Salon to The New York Times, have really stopped to consider what Ms. Rowling has wrought, where it came from, or what it may mean for the future. The blogs, by and large, haven’t been much better. They seem to care about who lives, who dies, and who’s tattling. Beyond that, it’s all pretty much duh.

Dice tutto.

qui il resto

da una parte Gamberetta e la sua “cricca radical-chic” e dall’altra King. Mmmmm dura lotta lol

#219 Comment By MakKo On 26 settembre 2011 @ 09:55

Ma sapete una cosa? Che con tutto sto blaterare mi avete fatto venire voglia di leggerla questa saga.
E che ca**o!!

Rettifico la mia posizione del fan HP = fan Nihal/Edward/Bella. Su più di 200 commenti quelli da fanboy cerebrolesi sono un’inezia, quindi un applauso a tutti quelli che si sono sforzati di ribattere alle critiche con cognizione e garbo. Anche i toni, a parte qualche eccezione, non sono quasi mai sopra le righe, e questo è un bene.

Per il mio accenno all’intervista in cui la Rowling rispose (secondo me) male, il punto non è se fatto prima o dopo il settimo libro, ma il tono della risposta (anche se poi non capisco: se nel settimo l’omossesualità del personaggio è svelata, perchè, a domanda fatta dopo l’uscita del libro, una tale risposta?)

#220 Comment By arnica On 26 settembre 2011 @ 10:24

perchè,makko,nel 7 silente non è gay dichiarato.
viene fatta luce sul suo passato, sulla sua famiglia, su alcune sue sofferenze ma no,non si dice apertamente “è gay”.
Però, effettivamente,senza sapere questa cosa,ci si chiede “come minchia fai a non accorgerti di certe cose?ok avere gli occhi foderati di prosciutto,ma qui si esagera”.
Quindi la notizia è stata data per spiegare 1)perchè non sia sposato 2)perchè avesse gli occhi foderati di prosciutto.
Anche se comunque…si può intuire qualcosa dal libro,vista queta amicizia che potremmo definire “morbosa”.

anyway l’ho finito stanotte e ribadisco che mi piace,condivido la gran parte delle scelte per il finale e che gli holes non sono così pressanti da dire “cazzo,che cagata”.

#221 Comment By Jesus Quintana On 26 settembre 2011 @ 10:48

@ Tapiroulant
Konrad scriverà anche con uno stile un po’ barocco, ma forse FORSE dipenda anche dal fatto che è nato nel 1857, e Heart of Darkness è stato pubblicato nel 1899.
Tanto per dire, anche H.P. Lovecraft non scriveva poi benissimo, la stragrande maggioranza dei suoi racconti sono appunto raccontati, semplicemente quella era la cifra stilistica dell’epoca, e nonostante tutto sia Lovecraft che Konrad sono apprezzabilissimi anche adesso, nonostante una certa pesantezza nella lettura.

@Keane
E’ vero che un buco logico è un buco logico a prescindere, ma dato che io sono in grado di ricordarmi che l’11 Agosto del 1999 alle 10:54 a Innsbruck in Austria c’è stata un eclisse totale, non vedo perchè il protagonista di un romanzo umoristico non possa ricordarsi data e ora di un eclisse.

E’ vero altresì che a King la Rowling è piaciuta molto, ma tu hai mai letto qualcosa di King? C’è una manciata di romanzi passabili, in un oceano di opere sostanzialmente di merda.

#222 Comment By MakKo On 26 settembre 2011 @ 11:29

@ Jesus Quintana

E’ vero altresì che a King la Rowling è piaciuta molto, ma tu hai mai letto qualcosa di King? C’è una manciata di romanzi passabili, in un oceano di opere sostanzialmente di merda.

Quoto diciamo al 80%.
S.King è l’antitesi di tutti i concetti cardine su cui Gamberetta ha fondato questo blog: scrivo quel ca**o che mi pare e come mi pare, tanto sono il Re e mi pubblicano tutto, anche la lista della spesa. E le case editrici che mi pubblicano vendono comunque milioni di copie a prezzi da ladri.

Però non si può dire che non sa scrivere. Forse non sempre ci mette il meglio di se (forse per ragioni tempistiche: se sforni romanzi di 700 pagine al ritmo di uno/due all’anno, credo sia difficile fare sempre un lavoro perfetto).

Di S.K (di cui non leggo nulla da ormai quasi dieci anni, Saga della Torre nera a parte) ho sempre però ammirato la poliedricità: ha scritto buoni romanzi di molti generi, dal horror, al fantasy, alle “normali storie di vita quotidiana” (che genere è?) come The Shawshank Redemption che credo sia uno dei racconti in assoluto più belli del secolo scorso (beh, almeno di quelli che ho letto io) e che non ha alcun elemento fantastico.

Però non avendo letto HP, non posso dire se SK sia meglio o no della Rowling.

#223 Comment By Jesus Quintana On 26 settembre 2011 @ 12:37

King è anni luce avanti alla Rowling. Il “mare di merda” era effettivamente un’esagerazione, e diversi romanzi sono anche molto belli. La maggior parte però non si può effettivamente leggere.

Questo assumendo che sia lui a scrivere effettivamente tutto quello che firma, e la sua poliedricità e prolificità qualche dubbio me lo fanno venire.

#224 Comment By Tapiroulant On 26 settembre 2011 @ 12:46

Konrad scriverà anche con uno stile un po’ barocco, ma forse FORSE dipenda anche dal fatto che è nato nel 1857, e Heart of Darkness è stato pubblicato nel 1899.
Tanto per dire, anche H.P. Lovecraft non scriveva poi benissimo, la stragrande maggioranza dei suoi racconti sono appunto raccontati, semplicemente quella era la cifra stilistica dell’epoca, e nonostante tutto sia Lovecraft che Konrad sono apprezzabilissimi anche adesso, nonostante una certa pesantezza nella lettura.

Scusami, ma non è vero un cazzo. Qualche esempio:

Flaubert ha una tecnica migliore di quella di Conrad; lo stesso dicasi per Maupassant, per Lermontov e per Turgenev.
Ora vediamo le date.

- Madame Bovary: 1857
- L’educazione sentimentale: 1869
- Bouvard e Pécuchet: 1881

- Bel-Ami: 1885
- Pierre e Jean: 1889
- Forte come la morte: 1889

- Memorie di un cacciatore: 1852
- Padri e figli: 1867
- Terra vergine: 1877

- Un eroe dei nostri tempi: 1839 (addirittura!)

E sto citando solo opere scritte anni prima dell’inizio della carriera di Conrad. Se dovessi citare suoi contemporanei, ne troverei una pletora capaci di scrivere meglio.

Preciso: a me Conrad piace molto; ha scritto molti bei libri; ma questo, nonostante evidenti carenze stilistiche che lo rendono tecnicamente inferiore non solo a molti suoi contemporanei ma anche a diversi predecessori. Ragion per cui capisco perfettamente quelli che rimangono infastiditi dal suo modo di scrivere.
Inoltre, Cuore di tenebra (per quanto affascinante) è scritto peggio anche rispetto alla media dei romanzi dello stesso Conrad. La follia di Almayer, Un reietto delle isole, Lord Jim, Nostromo, Il compagno segreto, Sotto gli occhi dell’Occidente e La linea d’ombra sono tutti scritti meglio.

Nota: anche la prosa di Lovecraft non è un granché. La sua immaginazione e il suo sapere come incutere paura nel lettore compensano lo stile faticoso e arcaico.

#225 Comment By DagoRed On 26 settembre 2011 @ 12:52

Tapiro, ma tu hai letto TUTTO ? O_o

#226 Comment By MakKo On 26 settembre 2011 @ 13:12

@Jesus Quintana

Questo assumendo che sia lui a scrivere effettivamente tutto quello che firma, e la sua poliedricità e prolificità qualche dubbio me lo fanno venire.

Questo dubbio lo hanno sollevato in molti. Io non ci ho mai creduto. Però…
Comunque gli ultimi commenti sono drammaticamente fuori tema.
Dove sono tutti i veri Fanboy di HP (Ayame a parte…)? Spero si facciano vivi se e quando Gamberetta metterà la RECENSIONE dei libri. Sai che goduria…

#227 Comment By Pyros On 26 settembre 2011 @ 13:37

Scusatemi, non mi sono letto tutti i 200 commenti precedenti, quindi non so se qualcuno l’ha già fatto presente, ma secondo me l’intera saga di Harry Potter soffre di un buco nella trama enorme che non mi pare venga mai veramente affrontato in nessuno dei sette libri in modo soddisfacente: perché diavolo tutti i maghi del mondo vivrebbero nascosti dai babbani? Se sono così potenti, non dovrebbere essere piuttosto il contrario?

Inoltre, vorrei proporvi già che ci sono una mia sega mentale (molto probabilmente già proposta tempo addietro da qualche intellettuale): avete mai pensato al fatto che la magia è un concetto completamente sbagliato, e che in realtà il fantasy non è nient’altro che fantascienza?
Provo a spiegarmi meglio: se una persona fosse effettivamente in grado di evocare spiriti, lanciare fulmini dalle punta delle dita o parlare con i serpenti, significherebbe che se queste cose sono possibili, allora esiste anche una spiegazione per la loro esistenza. Le uniche cose che esistono al di fuori della realtà sono astrazione, ma per il resto non ha senso parlare di “soprannaturale”. Se una cosa esiste, è possibile, c’è un perché, esiste nel mondo reale, nella “natura”. Il concetto di “magia” è quindi sbagliato – è tutta scienza, o al massimo fanta-scienza.

#228 Comment By Pyros On 26 settembre 2011 @ 13:40

Scusate, un errore di battitura: intendevo scrivere “non dovrebberesse”.

#229 Comment By arnica On 26 settembre 2011 @ 13:46

non si mescolano ai babbani perchè
1)non sono interessati,esattamente come i folletti non sono interessati ad avere a che fare,oltre che per materie commerciali,con i maghi
2)c’è stato un concordato. viene citato più volte nel 7(che ho appena riletto,gli altri non ricordo)
3)ma se ariana,bimbetta di 6 anni,viene aggredita(alcuni dicono violentata)da tre babbani solo perchè l’hanno vista fare qualche magia in giardino,ti immagini se un mago è così voglioso, in media,di stare vicino ad un babbano che non comprende? Ricordiamoci che è più normale incontrare gente alla vernon piuttosto che entusiasti della magia “vera”.
4)i tentativi di prevalere sui babbani ci sono stati,solo che sono stati bloccati ogni volta da gente come silente o appartenenti all’ordine della fenice.

per l’altro punto…ne abbiamo discusso per 200 commenti,francamente non mi va di ripondere per l’ennesima volta

#230 Comment By arnica On 26 settembre 2011 @ 13:47

mi correggo:avevo interpretato male la tua domanda.
a questo punto posso dirti sì,embe’?cambia sostanzialmente le cose?a me non pare.

#231 Comment By arnica On 26 settembre 2011 @ 13:54

commento da berda il bardo scritto da silente*non ho trovato di meglio per la storia del concordato,scusami*
Non si può dire che Beda fosse al passo con i suoi tempi nel predicare amore fraterno verso i Babbani. All’inizio del quindicesimo secolo la persecuzione di streghe e maghi si stava diffondendo per tutta Europa. Molti rappresentanti della comunità magica ritenevano, e a ragione, che praticare un sortilegio sul maiale ammalato del vicino Babbano equivalesse a raccogliere la legna della propria pira.[1] «Che i Babbani se la cavino senza di noi!» fu il motto che accompagnò il progressivo allontanamento dei maghi dai fratelli Babbani, tendenza culminata con l’istituzione dello Statuto Internazionale della Segretezza Magica del 1689, allorché i maghi decisero di entrare volontariamente in clandestinità.

#232 Comment By Tapiroulant On 26 settembre 2011 @ 14:01

Tapiro, ma tu hai letto TUTTO ? O_o

LOL

Conrad mi piace, quindi ho letto una decina di suoi romanzi.
Se la cosa ti interessa, suoii ti consiglio La follia di Almayer, Un reietto delle isole (che è uno spin-off del primo), Nostromo e Sotto gli occhi dell’Occidente.
Non leggere Vittoria perché è brutto. Molti plaudono Tifone, ma a me ha detto ben poco. Plaudono anche Lord Jim, ma non me la sentirei di consigliarlo (gestione temporale un po’ a cazzo, logorrea stile King, e inoltre le due parti del romanzo non si amalgamano troppo bene tra di loro).

Riguardo agli altri, boh… sono classici^^”

Inoltre, vorrei proporvi già che ci sono una mia sega mentale (molto probabilmente già proposta tempo addietro da qualche intellettuale): avete mai pensato al fatto che la magia è un concetto completamente sbagliato, e che in realtà il fantasy non è nient’altro che fantascienza?

Sono anch’io di quest’idea, d’altronde è quello che diceva Clarke. Ma il problema non cambia: se nel mio libro presento una “tecnologia” così complessa che nessuno è in grado di spiegarla scientificamente, a tutti gli effetti ho della “magia”. Con delle regole, possibilmente – ma non riconducibili a principi fisici noti.
Per quanto mi riguarda, ammetto tre modi di concepire la magia che ho incontrato nelle mie letture:

1. Magia come tecnologia (tecnologia troppo avanzata per essere compresa).
2. Magia come potere psi (teoricamente spiegabile scientificamente – la “magia” è frutto di una certa configurazione genetica, riproducibile artificialmente – ma troppo avanzata per essere compresa).
3. Magia come dono divino/diabolico; ossia il mago è un veicolo di una volontà superiore, che opera la magia attraverso di lui secondo come gli gira o secondo rituali (teoricamente spiegabile scientificamente – l’essere divino-demoniaco è una creatura di ordine superiore rispetto all’uomo e quindi ha capacità maggiori).

#233 Comment By Keane On 26 settembre 2011 @ 15:59

@Jesus: non è che lui Mostra spoiler ▼

@Pyros: il tuo commento dimostra che non hai letto i libri, perchè viene mostrata più volte la volontà dei mangiamorte di assoggettare i babbani, infatti Mostra spoiler ▼

ci sono due posizioni ideologiche contrapposte, quelli che pensano di essere superiori e quelli che vogliono convivere in pace/separati, ma cmq in pace. Basta leggere i libri .

La maggior parte dei libri di King è scritto male/è merda? mi sembra la classica sparata.
Posso concordare con voi su titoli come L’acchiappasogni e alcun degli ultimi libri, ma la “maggior parte”?Eddai, siamo seri. Fino alla fine degli anni ’80 ha sfornato capolavori del genere uno dietro l’altro, da carrie a shining a misery e it, senza contare i racconti non di genere come il già citato Shawshank e the body o hearts in atlantis.

Pubblica tanto perchè, come spiega non ricordo dove, scrive ogni giorno tutti i santi giorni- feste incluse- tot ore fisse. Asimov era uguale.

#234 Comment By Pyros On 26 settembre 2011 @ 18:23

@Keane: i libri li ho letti tutti, ma il fatto che i maghi “buoni” si nascondano per non dare fastidio ai babbani e che i maghi “cattivi” nel momento in cui risorge Voldemort rimangano tutto sommato in incognito nonostante i loro atti di terrorismo mi è sembrato un po’… ingenuo. Semplice. Poco realistico. Insomma, una di quelle cazzate alla “è un libro fantasy per bambini, non rompere le palle, è bello così, prendere o lasciare”.

#235 Comment By Keane On 26 settembre 2011 @ 19:29

Mi dispiace, ma la tua è una critica “tanto per”. Non si vede perchè Voldemort e co. debbano avere come obbietto quello di rivelarsi a un modo che ritengono inferiore(disprezzandolo), del quale non si curano e ignorano quasi tutto tanto che, per esempio, il padre di Ron è uno dei pochi a occuparsi dei costumi babbani e per questo considerato eccentrico, quando non apertamente disprezzato.
Rimangono in incognito nella realtà babbana perchè il campo d’azione e gli obbiettivi sono nel LORO mondo.
Queste ragioni sono deducibili abbastanza facilmente per chi non è in malafede e ha un minimo di buon senso.
Poi c’è un’altra ragione, che invece è spiegata nel 7: la strategia è quella di occupare i posti chiave senza condurre una guerra aperta; Voldermort non si rivela, per cui c’è una minoranza che sa cosa succede, e una maggioranza che è tenuta all’oscuro.

#236 Comment By Giles Habibula On 26 settembre 2011 @ 19:39

i maghi “cattivi” nel momento in cui risorge Voldemort rimangano tutto sommato in incognito nonostante i loro atti di terrorismo mi è sembrato un po’… ingenuo.

Beh, un senso ce l’ha, se stai per iniziare una guerra contro due nemici differenti è naturale che ti concentri prima su quello che è pronto a resistere, piuttosto che contro quello che sa neppure della tua esistenza, meno che mai della possibile minaccia. Sai che problema se avessero dovuto combattere contro i maghi buoni da una parte e i Royal Marines dall’altra ?

#237 Comment By Jesus Quintana On 26 settembre 2011 @ 19:52

@Tapiro

Scusami, ma non è vero un cazzo.

Esattamente, cosa di quello che ho scritto non è vero?

#238 Comment By DagoRed On 26 settembre 2011 @ 19:57

Sai che problema se avessero dovuto combattere contro i maghi buoni da una parte e i Royal Marines dall’altra ?

Eeeh, si staran cagando sotto i marines, al’idea di vedersela con un tizio che non ha nemmeno il naso

#239 Comment By Jesus Quintana On 26 settembre 2011 @ 19:58

Avrei preferito editare il commento precedente, per evitare di lasciarne due in rapida successione.

Mi piacerebbe molto che tutti coloro che trovano spiegazioni a falle di trama in materiale su HP che non siano i 7 libri della saga, non lo portassero a evidente prova che la Rowling scrive bene. In quel caso la spiegazione sarebbe stata inclusa da qualche parte nei libri.

#240 Comment By arnica On 26 settembre 2011 @ 20:10

mhhm no,gli hpfacts e le interviste non sono una prova che lei scriva bene.
ma è una prova del fatto che si sia resa conto di aver tralasciato delle cose,o di non aver spiegato bene alcuni passaggi,e abbia voluto rimediare.
per me non è un mettere pezze al buco,è limare un qualcosa che non si era limato abbastanza e ci si è resi conto dopo la pubblicazione che non andava bene. Oppure,tutte quelle cose che se messe nel libro avrebbero solo allungato ancora di più il brodo e non avrebbero avuto chissà quale funzione.
per quanto riguarda berda il bardo,io lo considero una parte integrante del 7 libro,visto che è la copia(tradotta dalle rune)che silente lascia in eredità ad hermione,e che usano per capire meglio la situazione. per dirla in maniera cretina,se fosse un videogioco,sarebbe un’espansione.
berda il bardo,la storia del quidditch e la ricerca di animali magici secondo me SONO parte della saga perchè sono testi “scolastici”nominati più volte(ti ricordo quando vanno a casa lovegood ed hermione riconosce il corno esplosivo)oppure appunto altri testi che vengono citati. pur essendo piccoli,sono comuqnue più lunghi di una ventina di pagine e sarebbero stati una rottura di coglioni in mezzo alla storia.

#241 Comment By arnica On 26 settembre 2011 @ 20:12

quindi insomma non è che venga tutto riportato come prova della sua grandezza,ma come risposta a certe domande che vengono poste.
*vorrei tanto un testo edita…*

#242 Comment By Cuk On 26 settembre 2011 @ 20:19

Io ribadisco che un cattivo che pare la versione bignami della Evil Overlord List è – da solo – sufficiente ad ammazzare qualunque storia

Al solito, non solo i protagonisti, ma anche e soprattutto l’antagonista, se non si comportano al massimo delle loro potenzialità (e sottolineo “loro“), stanno prendendo per il naso il lettore…

il punto non è ciò che piace o no (a me piacciono anche delle schifezze ignominiose) , ma è individuare un errore (se c’è), magari per non commetterlo a nostra volta o evitare un altro best seller che lo contenga, nel caso…

#243 Comment By Jesus Quintana On 26 settembre 2011 @ 20:43

Un cattivo super potente à la Voldemort, che rispetti la Evil Overlord List è virtualmente invincibile.

#244 Comment By Tapiroulant On 26 settembre 2011 @ 20:49

Esattamente, cosa di quello che ho scritto non è vero?

Questo:

Konrad scriverà anche con uno stile un po’ barocco, ma forse FORSE dipenda anche dal fatto che è nato nel 1857, e Heart of Darkness è stato pubblicato nel 1899.

e questo:

semplicemente quella era la cifra stilistica dell’epoca

Col mio post ho mostrato che autori contemporanei e precedenti a Conrad scrivevano meglio di lui, evitando i suoi errori; da questo ne consegue che lo stile di Conrad non fosse “la cifra stilistica dell’epoca”, e che in ogni caso essere un autore tardo-ottocentesco / primo-novecentesco non lo scusa, dato che nella sua epoca si poteva scrivere molto meglio (e si faceva).

Aggiungo qualche altro esempio: un predecessore (Stevenson: L’isola del tesoro, Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde), e due contemporanei (il primo Henry James, quello non dislessico: Ritratto di signora, Daisy Miller, Il giro di vite; e I Buddenbrook di Thomas Mann, che sono del 1901).

#245 Comment By Jesus Quintana On 26 settembre 2011 @ 21:22

@ Tapiro

Anecdotal Evidence does not make up for a generalized theory.

#246 Comment By Tapiroulant On 26 settembre 2011 @ 21:44

Anecdotal Evidence does not make up for a generalized theory.

In questo caso direi proprio di sì, dato che non stiamo parlando di fisica delle particelle ma di come scrivevano gli scrittori nell’Ottocento e alla fine dell’Ottocento.
Come scrivevano? Io ti ho dato dei titoli. Se non mi credi, vai a vedere: sono tutti libri senza copyright, li troverai su internet se non ce li hai in casa.

-.-

#247 Comment By Jesus Quintana On 27 settembre 2011 @ 00:11

Li ha in casa mio padre, e qualcuno l’ho anche letto. Ma il fatto che qualcuno scrivesse meglio non significa che lui non fosse in linea con il modo generale di scrivere nell’800.

(comunque siamo OT, e io ORA sono pure mbriaco, mi risulta difficile scrivere in un italiano ORTOGRAFICAMENTE corretto)

#248 Comment By Keane On 27 settembre 2011 @ 01:09

ah io poi vorrei sapere quale villain in quale storia/romanzo/racconto segue la Evil Overlord List.
Prima volete il realismo, poi la perfezione teorica; vi lamentate perchè potter è troppo perfetto, poi perchè non lo è abbastanza, insomma, questo è il livello della critica?

Anche Tolkien ha scritto le ballate di Tom Bombadill, non sono riempitivi, sono approfondimenti del background.
E poi c’è anche un altro motivo del perchè alcuni passaggi non sono spiegati o lo sono velocemente: il POV è quello di potter, salvo rare eccezioni, e lui non sa tutto.

@MaKKo: si scrive “ad hoc”, non “a doc” :P

#249 Comment By MakKo On 27 settembre 2011 @ 07:59

@MaKKo: si scrive “ad hoc”, non “a doc” :P

… @x£^&#% …

Dove trovo una giratempo per tornare indietro e correggere l’errore?

… a già: non si possono correggere gli errori! Double Fuck!

#250 Comment By Jesus Quintana On 27 settembre 2011 @ 14:21

@ keane.

Le Avventure di Tom Bombadil l’hai letto o ne parli per sentito dire? No, perchè non aggiunge nulla al Signore degli Anelli, che è già completo di suo, ma è una raccolta di poesie, e ballate. E’ una cosa separata, semplicemente fa riferimento a un personaggio che compare nella Compagnia dell’Anello. Ma non c’è bisogno di leggerlo perchè tutto fili nell’opera principale.

#251 Comment By arnica On 27 settembre 2011 @ 14:35

jesus,nel caso di harry potter fila abbastanza liscio comunque imho. ripeto,non stiamo parlando di cose assurde come nihal,dove si racconta una battaglia in una pagina(vorrei ricordarti che la battaglia di hogwarts prende più di un capitolo nel 7,per farti un esempio).
il trattato è citato anche nel 7 libro più di una volta. siccome non ricordavo giusta la pagina,ho cercato su internet la parte citata nel berda il bardo perchè ero sicura fosse lì. è un’integrazione,non una parte fondamentale. ripeto il concetto di espansione.
quindi io non vedo alcun problema a riguardo.

#252 Comment By Dodici On 27 settembre 2011 @ 16:28

questa è la mia risposta ad alcuni dei quesiti posti sopra:

http://www.youtube.com/watch?v=iury0qXaMxs

#253 Comment By Cecilia On 27 settembre 2011 @ 16:46

@Dodici

Video geniale ^^

#254 Comment By Zave On 27 settembre 2011 @ 17:58

sarà geniale ma è tipo la centesima volta che viene segnalato nei commenti…

#255 Comment By arnica On 27 settembre 2011 @ 19:16

se vogliamo mettere altri video su harry potter,cazzari…sono pronta :P
(ma si cadrebbe in fogna temo)

#256 Comment By Davide On 27 settembre 2011 @ 22:38

Io vorrei chiedere, Gamberetta, come ci si può fidare di un tuo giudizio sulla trama e sulla qualita’ dei personaggi, quando sul sito si trova il tuo racconto sulle fatine che dimostra la tua percezione a riguardo.
Voglio credere che nel momento in cui tu misi online Assault Fairies, i personaggi ti accomodassero e così anche la trama. Eppure

la trama è evanescente, i personaggi insipidi

e’ scritto tra i commenti costruttivi.

Percepisco un pò di confusione in questo sito: si mischiano considerazioni tecniche a considerazioni puramente soggettive così che gente come Makko va in overload religioso e diventa fastidioso da leggere.
E continuerei il discorso ma e’ gia’ tutto scritto nel primo commento di Keane.

Harry Potter mi e’ piaciuto, nonostante i buchi. Di solito quando trovo una falla mi sento un gran furbone e continuo lo stesso.

#257 Comment By Keane On 28 settembre 2011 @ 03:25

@jesus quintana, rileggi il mio commento con più calma, parola per parola. Poi rileggi il tuo, e vedi se abbiamo detto cose diverse.

#258 Comment By MakKo On 28 settembre 2011 @ 08:20

Io vorrei chiedere, Gamberetta, come ci si può fidare di un tuo giudizio sulla trama e sulla qualita’ dei personaggi, quando sul sito si trova il tuo racconto sulle fatine che dimostra la tua percezione a riguardo.
Voglio credere che nel momento in cui tu misi online Assault Fairies, i personaggi ti accomodassero e così anche la trama. Eppure

la trama è evanescente, i personaggi insipidi

e’ scritto tra i commenti costruttivi.

Percepisco un pò di confusione in questo sito: si mischiano considerazioni tecniche a considerazioni puramente soggettive così che gente come Makko va in overload religioso e diventa fastidioso da leggere.
E continuerei il discorso ma e’ gia’ tutto scritto nel primo commento di Keane.

Harry Potter mi e’ piaciuto, nonostante i buchi. Di solito quando trovo una falla mi sento un gran furbone e continuo lo stesso.

E quindi? A me sembra che tu i post nemmeno li hai letti tutti. Inoltre la tua analisi tecnica delle opere (HP / Assault Fairies) denota una profonda cognizione di causa. Dove hai studiato tecniche narrative? Alla Holden?
Poi mi spieghi cos’è un overload religioso? Sono ignorante: illuminami.
Infine se ti sta sul cazz… leggere i commenti altrui che disprezzano quello che “A TE è piaciuto”, gira al largo e leggiti solo i blog dove si sbrodola dietro la Rowling e si sostiene che HP è la nuova bibbia.

#259 Comment By Davide On 28 settembre 2011 @ 13:37

Avete appena letto: uno sbroc in piena regola.

@Makko; Nel post “La Ragazza Drago IV” Gamberetta riassumendo dice che in questo sito mette i link ai libri per dare ulteriori strumenti utili a giudicare la bontà delle recensioni. E tu rispondi dicendo che bisognerebbe non metter i link, esser più severi, fare un atto di fede. Amen. E sbrocchi un pò ovunque su gambery fantasy.

Non hai letto HP e già ti da fastidio. Pregiudichi un autore dalla simpatia, dai commenti di cosa, un campione dello 0.000000001% dei lettori? Sputi odio e mostri il tesserino delle “analisi tecniche”. Fermi tutti, mostrami la tua analisi tecnica. Errore, Non Pervenuto.

Se tu leggessi Harry Potter capiresti da solo perchè può piacere e perchè una Giratempo della minchia o un lupo mannaro confuso non pregiudicano la bellezza del viaggio. E capiresti perchè la recensione negativa di Gamberetta sembra dettata da odio preventivo. Quello che ti piace tanto e che ti fa sentire figo.

#260 Comment By Jesus Quintana On 28 settembre 2011 @ 13:52

@ Keane

Sorry but I stand my case.

Le Avventure di Tom Bombadil sono ballate, filastrocche e poesie, non approfondimenti del background.

Per quelli che rispondono alle critiche di Gamberetta accusandola di “odio preventivo”, non imitate il nostro benamato premier, rispondete nel merito della critica, se ci riuscite.
Perchè, per qualsiasi motivo Gamberetta le abbia fatte, se una critica è fondata allora è giusta.

#261 Comment By MakKo On 28 settembre 2011 @ 14:00

@ Davide
Io non ho mai criticato HP. Dimmi dove avrei detto che HP “fa schifo” e/o ha questo e quel difetto.
Io ho solo detto che non amo opere (non solo libri, ma anche film, gruppi musicali ed altro) che divengono “fenomeni di massa” perché spesso gli vengono riconosciuti meriti ingiustificati e ho espresso un giudizio di antipatia per l’autrice. Che non posso farlo? La Rowling mi deve essere simpatica a prescindere perché ha venduto milioni di libri?
Inoltre in altro post mi sono rimangiato di aver accostato i fan di HP a quelli di Troisi e Mayer e ho plaudito alla bontà e correttezza della maggior parte di commenti, quindi che CAZZO VUOI?
Signor “sono meglio io perchè a me Herry Potter piace…”. Ma va a ciapà i rach, vah!

Inoltre cosa c’è che non ti garba del mio pensiero nel non essere d’accordo nel contribuire a distribuire pessima narrativa?

Infine, se magari leggessi bene l’Articolo di Gamberetta è lei che ha chiesto un dibattito tecnico. Io non l’ho fatto, non avendo letto il libro non avrei certo potuto, l’ho ammesso e mi sono anche scusato.
Ma almeno IO non ho scritto: “Parli a vanvera di un ottima opera perchè è tale se A ME E’ PIACIUTA!”.

#262 Comment By Davide On 28 settembre 2011 @ 16:54

Mi arrendo, Makko dei miei stivali. Non ho voglia di giocare a: io ho scritto, non ho scritto, sono meglio, ho le braghe a zampa e così via perchè ho l’impressione che tu sia molto skillato nel fraintendimento. Ti chiedo solo di non mettere tra virgolette cose che non scrivo. Al limite quota e così farò anche io. Poi leggi Harry Potter se ne hai voglia, ma anche no.

Voglio un pò rispondere a @Jesus Quintana:

Per quelli che rispondono alle critiche di Gamberetta accusandola di “odio preventivo”, non imitate il nostro benamato premier, rispondete nel merito della critica, se ci riuscite.
Perchè, per qualsiasi motivo Gamberetta le abbia fatte, se una critica è fondata allora è giusta.

Anzi ti domando: come si può rispondere a critiche come :

la trama è evanescente, i personaggi insipidi

oppure

non c’è niente di particolarmente originale o fantasioso

?
Sono critiche del tutto soggettive, non dimostrabili, e non e’ logico rispondere in merito.

Posso credere esista uno stile di scrittura ottimale per le letture fantasy, e che quindi si possa giudicare l’abilità dell’autrice con le parole tra i paragrafi, nelle descrizioni e nei dialoghi. Però, ripeto, mischiare il giudizio tecnico di stile con impressioni e gusti personali su trama e personaggi, e’ fuorviante e soprattutto rende il risultato finale non tecnico. Non e’ un’analisi. E’ un’analisi mischiata con il commento finale, più anche il commento iniziale se proprio voglio giustificare -la mia critica- di odio preventivo.
Quindi?

Quindi trovo inutile rispondere alle critiche dicendo che i personaggi funzionano, si muovono in un mondo piacevole da esplorare (altro punto: i videogiochi dove non si muore esistono e sono quelli con componente “esplorativa” esaltata. Esempio: le avventure grafiche), e che mi e’ piaciuto, a prescindere dal fatto che tutti i particolari collimino o meno (chissenefrega. Ed e’ così anche nelle avventure grafiche). Trovo inutile mescolare le mie impressioni a termini tecnici perche’ comunque il risultato e’ un altro banale “secondo me”, ottenuto magari il giorno stesso in cui ho sbattuto la macchina contro il bidone del secco o conosciuto a letto l’autrice del libro.

#263 Comment By Keane On 28 settembre 2011 @ 17:13

si ma, makkok, calmati un secondo. Gamberetta ha chiesto un dibattito tecnico? Non c’è stato.
Quoto Davide qui sotto.

@jesus: ok, mi sono spiegato male io. Quello che intendevo è che le regole del quidditch o come si scrive, le storie di beda il bardo e altri libri pubblicati NON hanno lo scopo di SPIEGARE la storia, ma di rendere più ricco il background. Lo stesso vale per Tom Bombadill. Sono libri che puoi anche non leggere.

#264 Comment By MakKo On 28 settembre 2011 @ 21:03

Mah, sinceramente io non ho capito perchè questo Davide (che tra l’altro i suoi stivali sai dove se li può ficcare…) se la piglia con me che non mi pare di aver per nulla criticato i romanzi di HP (ripeto: NON LI HO LETTI! Come potrei farlo?). Io ho solo espresso:
1: Giudizio negativo a chi qui ha detto solo: G. sei caduta in basso a criticare HP (come se si parlasse di un opera perfetta che non si può criticare) e altri commenti simili (ho poi ammesso che tutto sommato molte delle critiche apportate erano civili e, dicamo, competenti)
2: la mia opinione sui cosiddetti “successi planetari” e fenomeni di massa (semplicemente mi fanno storcere il naso e di esempi che suffragano la mia “antipatia” ce ne sono a bizzeffe)
3: la mia opinione sulla signora Rowling (che avrà di certo molti meriti, forse è anche un’ottma scrittrice, ma di certo non brilla per simpatia)
Punto.
Questo arriva qui e mi dice che sproloquio, ho manie di grandezza e faccio il figo. Che vado in overload religioso (continuo a non capire, nella mia ignoranza, cosa significhi) e che sono fastidioso da leggere (beh, NON LEGGERE I MIEI COMMENTI E RISOLVI IL PROBLEMA).
Scusate, maddeche (come direbbero a Roma)?

Non so. Forse il tizio mi conosce e ce l’ha con me, ma in tal caso lo invito a identificarsi (io di Davide ne conosco ben pochi). Anche perchè di miei commenti in questo blog (che leggo da più o meno un anno) a parte in questo articolo ce ne sono gran pochi (qualcuno in fogna e davvero poco altro).
Quindi ripeto, non capisco cosa vuole sto qui da me… Forse si è offeso per il mio FAN HP=FAN NHIAL=FAN EDWARD/BELLA (dove, ripeto ancora, era inteso per l’atteggiamento delle risposte, non in senso assoluto). In tal caso affari suoi.
(e mi scuso con Gamberetta sia per l’OT che per questi battibecchi che non c’entrano davvero nulla ma che non mi pare di aver acceso io. La Fogna sarebbe davvero il minimo…).

#265 Comment By Mgcgio On 29 settembre 2011 @ 23:13

Finalmente leggi Harry Potter! Devo dire che ero molto curioso di avere un tuo giudizio su questa saga (che a me è piaciuta, pur riconoscendo che ha alti e bassi). Soprattutto, sono curioso di conoscere il misterioso motivo che ti ha portato a leggere la saga….
Devo dire che i successivi tre romanzi (cioè dal quarto al sesto) sono molto diversi dai primi tre, quindi sono ancor più curioso di sapere cosa ne pensi (sono molto meglio dei primi tre). Inoltre, il settimo è diverso da tutti gli altri (e ti anticipo che ha dei difetti enormi, davvero enormi).
Mi lasciano però perplesso alcune tue critiche.
Ad esempio, il ritorno a Mielandia. Scusa, ma l’escamotage usato dalla Rowling mi sembra piuttosto sensato. Insomma, a quel punto della trama, chi se ne frega di come è tornato a Mielandia? Se avesse raccontato dettagliatamente il ritorno, avrebbe appesantito la storia inutilmente
Sulla giratempo: se la McGranitt fosse tornata indietro per catturare Sirius, correva il rischio di essere vista prima del tempo dagli alunni, e il piano va a farsi friggere, o di essere vista da Sirius stessa ed essere uccisa (lei crede che sia un mangiamorte), visto che non sa come è venuto, non può essere sicura di non essere “beccata”, ecc. E ha ragione Hermione: se qualcosa va storto, puoi correre il rischio di non poter usare di nuovo la giratempo. Ad esempio se vieni ucciso. O se si rompe la giratempo. Insomma, che viaggiare nel tempo sia rischioso è una costante in tutti i libri e film sui viaggi del tempo, così come si sa che bisogna stare attenti a non modificare troppo il passato, altrimenti le conseguenze sono inimmaginabili, ecc. Insomma, credo che questo sia abbastanza scontato, e mi sembra strano che proprio una lettrice esperta di narrativa fantastica come te si ponga simili dubbi.
Il motivo per cui Lupin non rivela il passaggio segreto è detto nel romanzo, se non ricordo male. Per quanto riguarda la trasformazione in lupo mannaro: se la luna è coperta interamente dalle nuvole, non si trasforma. Ammetto però che non è chiaro.
Ci sono poi altre considerazioni da fare, ma il mio messaggio è già troppo lungo.

#266 Comment By V On 30 settembre 2011 @ 00:12

A quanto pare ti ritrovi dunque a leggerlo per non meglio precisate cause di “forza maggiore” (o magari di forza minore, ma comunque tali da non poter essere eluse).

Coraggio. Siamo tutti solidali con te.

P. s.

Eradicare la piaga-Potter dalle menti dei ragazzi è arduo. Una volta ho provato a farlo mostrando a una classe sul momento come si potesse leggerne un passo (l’unico mai letto della saga-sega) e ritrasformarlo senza fatica in fantascienza da quattro soldi, semplicemente cambiando gli alberi parlanti in trifidi, le scope in space-scooter e le bacchette magiche in pistole laser. Nessun risultato, solo una ribellione di tonti. Sigh.

P. p. s.

Qualcuno da qualche parte ha avuto anche sufficienti peli sullo stomaco da scrivere un libro sulla “Fisica di Harry Potter”, Ahimè!

#267 Comment By Christian_Eris On 30 settembre 2011 @ 12:40

Credo che il tema centrale dell’articolo e dei post correlati possa essere riassunto nell’analisi di questo singolo evento narrato nel terzo libro. Si tratta di una storiella accessoria, posso scriverne senza paura di fare lo spoiler:
Harry riceve per posta i libri del terzo anno, uno di questi, quello di Cura delle Creature Magiche, è animato e molto aggressivo. Cerca di mordere Harry e lui è costretto a tenerlo chiuso con una cintura. Qualche pagina più avanti Harry va a spasso per Diagon Alley e vede nella vetrina della libreria gli stessi libri di testo sbranarsi fra di loro e ridursi a coriandoli mentre il negoziante urla esasperato per tutti i danni che stanno facendo. Successivamente siamo ad Howgarts, prima lezione di Cura delle Creature Magiche, ed Harry vede che tutti i suoi compagni di posano sui banchi i libri mordaci sigillati con cinture lacci, cravatte ecc. Hagrid allora insegna alla classe che basta accarezzarli perché si calmino e si lascino leggere.
La scena è divertente secondo me, specie immaginarsi gli studenti che si guardano perplessi fra di loro coi libri che ringhiano e sbuffano sui banchi, e c’è pure una vaga morale finale del tipo “si ottiene di più con la gentilezza che con la forza”. Però, se attacco il cervello sorge subito un domanda: perché?!
Perché animare dei libri in maniera che aggrediscano chi osa aprirli senza averli prima accarezzati?! Almeno scrivere sulla confezione che i libri vanno prima accarezzati, o anche meglio, non animarli affatto. Ma che cosa aveva in testa l’editore, il professore e il consiglio scolastico quando hanno approvato quei libri?! “Toh, usiamo pure dei libri mordaci tanto siamo in un romanzo di Harry Potter e nessuno prima di giugno si fa male in maniera seria”?
Ecco, questo è il patto che occorre fare con Harry Potter: spegnere il proprio senso critico e lasciarsi incantare da questo mondo divertente e colorato. Farsi appassionare dai colpi di scena senza riflettere sul fatto che spesso e volentieri sono in verità forzature e i personaggi si comportano come vuole l’autrice, e non come dovrebbe essere nel loro carattere ed intelligenza, accettando il fatto che con la scusa della magia possono essere inseriti deus ex machina a piacimento.
Meglio il teatrino dei libri mordaci o il comitato genitori che fa finalmente il culo alla direzione di Howgarts perché uno dei ragazzi ci ha quasi rimesso la mano per aprire un libro di testo?
Meglio maghi che si sfidano in un pirotecnico duello di magia con decine di incantesimi i cui effetti spaziano dal comico all’atroce, o un colpo secco di pistola che chiude tutto subito?
Vedo che qua ci siamo alambiccati il cervello sui paradossi temporali che potrebbe generare la giratempo, ma la verità è che l’autrice è stata la prima a non tenerli in considerazione. Usare la giratempo per frequentare più lezioni e non per prevenire disastri… ma per favore!
Però devo confermarti un paio di cose: Voldemort usa un incantesimo per ammazzare Harry piuttosto che il coltello perché ripudia gli esseri umani e tutti i loro “surrogati di magia”. La cosa verrà spiegata nel sesto libro che approfondisce la psicologia di Voldemort. Questa caratteristica è presentata come la fatale debolezza di Voldemort, per cui inoltre…
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D’altro canto questa può esser vista come una spiegazione posticcia: la puerilità di certi aspetti della trama dei primi tre libri viene camuffata come controproducente ossessione di Voldemort.
E sì, il quidditch è uno sport profondamente idiota: la partita dipende dall’abilità e fortuna di un giocatore su sette. Se la partita si chiude con un distacco attorno ai 150 punti, è stata equilibrata, se il distacco è intorno ai 10 allora una delle due squadre è stata stracciata ma ha avuto la botta di culo che il proprio giocatore acchiappasse il boccino. È contro ogni logica sportiva. Infatti
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Harry, poi, è un personaggio spettatore per la maggior parte del libro. La Rowling deve trovare una maniera di presentare il mondo magico al lettore e per questo sceglie come punto di vista un personaggio che di questo mondo non sa nulla finché non vi viene introdotto, e oltretutto non si documenta mai per conto proprio. Così il nostro Harry, affiancato da un mago purosangue e da un’enciclopedia ambulante, nonché una marea di altri personaggi solerti nell’informarlo, può avere la spiegazione servita, ed anche il lettore di conseguenza, ogni volta che casca dalle nuvole, il che succede abbastanza spesso. Cosa ne risulta? Un personaggio sostanzialmente passivo e amorfo, la cui principale funzione per la maggior parte dei romanzi fa da interfaccia per il lettore per la spiegazione delle dinamiche del mondo magico. Certo, la Rowling dopo ha cercato di aggiungergli altri tratti distintivi che non fossero la malinconia per la condizione di orfano e la moralità da paladino, ma sono state caratteristiche perlopiù negative (isteria, egocentrismo ecc.) che hanno reso il personaggio più antipatico.
Quindi la trama è stata secondo me fortemente influenzata, in negativo, dalla decisione iniziale di adottare come protagonista di un personaggio spettatore: Buono per l’ambientazione, pessimo per tutto il resto.
Alle fine, dal quarto volume in poi ho iniziato a sentire una sorta di stridore: Attrito tra una trama che cerca di diventare più adulta (di fatto chi aveva iniziato a leggerlo a 11 anni ormai ne aveva 16 o più) e il sistema della magia da cartone animato Disney. E per quanto la Rowling introduca incantesimi dagli effetti sempre più sinistri, lo stridore rimane o diventa addirittura più forte. L’apice viene toccato in un paio di occasioni.
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Quindi l’incantesimo del silenzio sarebbe di gran lunga più efficace di qualsiasi expelliarmus stupeficium impedimenta avada kevadra ecc. perché, visto che solo una minoranza dei maghi sa usare gli incantesimi non verbali, li rende inermi fin da subito. Perché diamine non lo usano come primissima mossa?! Sarebbe una cosa troppo intelligente?
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Quindi quella di Harry Potter è magia senza volontà. Contraddizione in termini. Non oso nemmeno immaginare cosa succederebbe se dessimo in mano ad uno di quei maghi una versione di altino a leggere a voce alta.
Infine:
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A parte il fatto che si tratta nuovamente di magia senza volontà, l’autrice ci vuole spiegare come è possibile finire di pronunciare Sectumsempra prima di Crucio, quando la parola Crucio è già arrivata a Cru-?
C’è chi accetta questo patto – metti da parte la razionalità e ti darò la meraviglia – e apprezza il romanzo (faccio parte di questi), c’è chi invece, come Gamberetta, non può, e la sua posizione va rispettata. Non va accusata di odio preventivo. Prova un solo un legittimo riflusso di bile perché vede osannata una serie di romanzi che secondo lei sottovalutano molto l’intelligenza di chi legge.

#268 Comment By Ken Racramuth On 30 settembre 2011 @ 21:10

Non posso che quotare in pieno Christian_Eris, specie per quanto riguarda l’uso della Magia.
E io sono uno di quelli che alla fine è sceso a un compromesso per godersi la storia.
Ad ogni modo non vedo l’ora di avere una recensione ( qualcosa di più di due o tre parole ) della saga completa. Magari libro per libro, se Gamberetta non si impicca prima

#269 Comment By Ken Racramuth On 30 settembre 2011 @ 21:27

@V

L’idea di riscrivere Harry Potter in versione fantascientifica è intrigante …
e gli Horcrux ora mi ricordano da vicino i pezzi di cervello del dottor Bishop xD

#270 Comment By Keane On 1 ottobre 2011 @ 00:14

@Christian_Eris: rispetto?Davvero?Se dici a una persona “se ti piace questo sei scemo” il rispetto dov’è?Dovrebbe valere per tutti, e non puoi biasimare chi risponde incavolato, anche perchè le considerazioni sulle capacità intellettive dei lettori esula dalle vostre competenze e dal discorso letterario.

#271 Comment By arnica On 1 ottobre 2011 @ 01:24

mhhhhm…per la questione scemo=chi legge nihal/harry potter o che,è vera fino ad un certo punto.
voglio dire,se lo prendi per quello che è(una cazzata,una lettura leggera,come la si vuole mettere),hai diritto di leggerla.
è quando esclami che è perfetto,che è un capolavoro della letteratura,che osanni quello stile e non ti applichi per capire cosa c’è che non va…e quindi tendi anche a imitare(scrivendo storie tue,fanfiction et similia),che non va bene.
immagino che qui siano stati pochi quelli offesi,perchè come vedo la maggior parte di noi “potters/lettore di hp”riconosce certi difetti,ma semplicemnete arriva a quel compromesso di cui si è parlato.
solo che addirittura stupirsi che qualcuno oltre gli 11 anni sia riuscito a leggerlo..mi pare esagerato.

#272 Comment By Christian_Eris On 1 ottobre 2011 @ 01:26

@ Keane: io non mi associo assolutamente a chi ha dato dell’idiota ai lettori di Harry Potter, e nemmeno a chi ha posto l’equazione Harry=Nihal=Twilight. La stessa Gameberetta è stata corretta: ha criticato il romanzo, mica i lettori.
@ Ken Racramuth: si potrebbe scrivere un articolo con post chilometrici solo su quanto è squinternato il sistema degli incantesimi di Harry Potter. Non dimentiachiamoci il fatto che per lanciare un incantesimo non verbale occorre urlarlo mentalmente (mi fa ridere il pensiero) e il mistero per cui i piccoli maghi prima degli undici anni fanno delle magie meravigliose (come levitare, far sbocciare i fiori, esplodere lumache o sparire vetrine) e al primo anno di Howgarts faticano a far galleggiare delle piume. E sì che ora hanno delle bacchette magiche!

#273 Comment By lilyj On 1 ottobre 2011 @ 03:51

Per gli scoppi di magia involontaria nei bambini, come spiegazione opterei per un “corto circuito emotivo”. Momenti di stress o picchi di emozioni fanno scattare il fenomeno, che, data l’età dei soggetti in questione, non sono in grado di controllare. Secondo me è per questo che poi, a Hogwarts, i pargoli possono avere difficoltà con gli incantesimi: carenza di controllo e concentrazione, cattiva pronuncia, scarsa fiducia nelle proprie capacità o scarso impegno. Quasi come la ginnastica artistica: puoi avere le potenzialità, ma devi metterci impegno e fare un sacco d’esercizio per riuscire a fare quello che desideri.

#274 Comment By arnica On 1 ottobre 2011 @ 08:31

non è che siano capaci di fare magie meravigliose…essere capaci implica un certo controllo->voglio levitare,lo faccio.
loro lo fanno in modo incontrollato. per quello poi quando devono incanalare certe capacità,possono essere più o meno bravi. non c’è scritto da nessuna parte che ron era capace di far volare robe giganti prima di arrivare ad hogwarts(o almeno,non mi risulta.se a voi risulta,chiedo scusa),quindi non è così incoerente che abbia difficoltà con la pronuncia di leviosa.
e vista l’esperienza di ariana(una delle sottotrame più tristi di sempre,imho ç___ç)appoggio lily per il circuito emotivo.

#275 Comment By Christian_Eris On 2 ottobre 2011 @ 02:46

@ Arnica e Lilyj. Avrei approvato la tesi dei corti cirucuiti emotivi ma la Rowling si è fregata con quel flashback finale sull’infanzia-adolescenza di Piton e la madre di Harry, in cui lei risulta pienamente in grado di usare coscentemente la magia già da bambina. Ma criticare la coerenza della magia di Harry Potter è come pescare acciughe in un barile. Per questi maghi sembra più facile trasformare oggetti in animali (ergo creare al vita dal nulla) o smaterializzarsi (sfanculare la fisica dei corpi macroscopici) che ammazzare una persona con un incantesimo. Non ha senso. Sembra che la difficoltà degli incantesimi sia proprozionale solo agli aspetti etici dei loro effetti, non all’effettiva complessità.

Comunque credo di aver capito quale sia uno degli aspetti che fa più amare la saga di Harry Potter: un continuo ciclo di riscatto. Harry vive di continuo protratti periodi negativi in cui subisce ingiustizie e angherie, per poi avere una riscossa finale, e questo fa godere il lettore assieme a lui. Alcuni esempi:
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Eccetera eccetera.
È questa a mio aprere una delle caratteristiche che rende così apprezzata la saga. Il lettore vive il piacere del riscatto e della rivalsa assieme ad Harry.
Siete d’accordo?

#276 Comment By arnica On 2 ottobre 2011 @ 15:46

personalmente,no.
ribadisco,harry mi sta altamente sulle scatole,quindi per quanto mi riguarda poteva pure marcire nello stanzino dei dursley fino agli 80 anni :)
a me piace l’ambientazione.

#277 Comment By lilyj On 2 ottobre 2011 @ 18:48

Concordo con Arnica. Io ho letto il 7° libro con la speranza che Harry schiattasse e restasse morto… speranza vana, ahimè. Semplicemente adoro l’ambientazione. Ho sempre detto che la row ha avuto una gran bella idea, ma che l’ha gestita coi piedi. Per quanto riguarda Lily Evans: era talentuosa, intelligente e si impegnava di brutto. Non mi sembra così fuori dal mondo.

#278 Comment By arnica On 2 ottobre 2011 @ 20:49

vero,tra le tante cose non è che lei sapesse fare grandissime cose. sapeva far chiudere e aprire i fiori o cose del genere,ma non è detto che abbia imparatoa farlo. voglio dire,può succedere che un bambino raccolga fiori giocando nel parco,no?beh,allora se è un mago e ancora non lo sa,quando li raccoglie può capitare che questi reagiscano in maniera diversa rispetto alla norma. se poi lo sa,se ne compiace pure e lo fa vedere alla sorella. non mi pare niente di straordinario..

#279 Comment By Christian_Eris On 3 ottobre 2011 @ 16:40

@ Arnica & Lilyj: deve trattarsi di una questione di sensibilità personale allora. Per quanto un personaggio possa essere banale, stupido e irritante, non posso fare a meno di provare empatia per lui, quando il narratore usa il suo punto di vista. Anche per quella inetta di Laura (il primo romanzo di Gamberetta) non sono riuscito a non provare dispiacere quando la bistrattavano ed un sadico piacere quando ha piantato un proiettile nella coscia di quel bastardo che l’ha usata per il sesso e quasi ammazzata (non mi ricordo il nome).
Ok. la questione della magia infantile può essere giustificata in diverse maniere. Forse sindacalizzo su questo perché a me la questione della bacchetta non è mai andata giù. Mi sembra una trovata infantile e finisce col far sembrare i maghi i più deboli di tutti gli esseri magici perché gli altri, come gli elfi domestici non ne necessitno per usare le loro magie. Ma forse la Rowling voleva proprio questo: rendere da una parte i maghi più simili a quelli fiabeschi, dall’altra porgli una limitazione, cioè poter essere resi inermi se privati di bacchetta. Ma rimane l’incoerenza della smaterializzazzione: come mai necessitano della bacchetta e di una formula per far galleggiare gli oggetti in aria e non di una per dare un calcio nei denti alla fisica dei corpi macroscopici?

#280 Comment By arnica On 3 ottobre 2011 @ 18:24

guarda,per il personaggio banale patatico e irritante..no,non riesco a provare pietà. sarò sadica?ma per me o è un personaggio inutile,o è un personaggio bello. harry rientra nella prima categoria, ron ed hermione stanno nel mezzo e gli altri secondo me stanno nella prima.
quindi avrei voluto davvero vedere harry. sarebbe stato più coerente. vederlo resuscitare mi ha fatto un po’ rodere il culo..del resto,come ho già scritto,non so se avrei scritto un finale diverso,fossi stata la row.
detto questo, circa la smaterializzazione..beh,non è che lo sappiano fare tutti,e bene. devi prendere una specie di patente,e non è ovvio che la si prenda. quindi è una cosa molto innaturale per loro.

ah,per chi ha parlato di email/telefoni ecc…non so se l’ho già detto,o se è stata già data la risposta,ma il settimo libro è ambientato nel 1996. mettiamo che la storia sia vera,che tutta ‘sta manfrina su voldemort ci sia stata davvero: io a quell’età avevo 6 anni,e i cellulari li avevano solo i ricconi. poi dopo poco sono diventati un’abitudine per tutti,ma non era certamente un oggetto che avevano tutti. come anche nel 1989 (se il 7 è nel 1996..),peggio ancora, avere un pc non era così ovvio. considerando che loro assorbono le tecnologie umane con estrema lentezza,assumendo che il mondo magico esista davvero,forse solo ora (2011)è riuscito ad assorbire la telefonia. anche se in effetti,a loro che frega?hanno mille modi per contattarsi in altra maniera..

#281 Comment By V On 3 ottobre 2011 @ 23:40

Il problema delle storielle potteriane e nihaliane è che non sono divertenti manco come letture leggere:

1) universo finzionale fiacco;
2) personaggi piatti;
3) azione priva di serio sviluppo;
4) linguaggio sciatto;
5) dialoghi mosci.

Ditemi, dov’è il divertimento?

Chi li legge non è scemo: semplicemente, non sa che c’è di meglio, il suo gusto è diseducato dal mercato editoriale degenere, o è affetto da autolesionismo.

#282 Comment By arnica On 4 ottobre 2011 @ 13:38

no,forse è che certa gente non ha ben capito la concezione di “gusto personale”…non è che se non diverte, allora è noioso per forza e chi lo trova divertente è un ignorante sprovveduto.

#283 Comment By Jesus Quintana On 5 ottobre 2011 @ 09:09

No arnica forse tu non hai capito la differenza tra un’ambientazione che ti piace, un libro che a te è piaciuto e ti ha regalato bei momenti, e un libro scritto bene, senza falle di trama, e con un’ambientazione coerente.

Non è necessario che un libro sia scritto bene per goderne la lettura, non è necessario che la trama fili senza sforzo perchè ti regali bei momenti, e non è necessario (anzi talvolta è pure un peso) che l’ambientazione sia coerente perchè ti lasci a bocca aperta.

#284 Comment By MakKo On 5 ottobre 2011 @ 10:51

@ Jesus Quintana

Non è necessario che un libro sia scritto bene per goderne la lettura, non è necessario che la trama fili senza sforzo perchè ti regali bei momenti, e non è necessario (anzi talvolta è pure un peso) che l’ambientazione sia coerente perchè ti lasci a bocca aperta.

WTF? Ma sei serio?
Ok per il punto uno (dove tutto sommato conta molto anche quanto uno è “in grado” di apprezzare e dare valore alla buona scrittura) ma gli altri due punti sono imprescindibili!!!
No, dai, un’ambientazione coerente è un peso… cosa tocca sentire!

#285 Comment By Christian_Eris On 5 ottobre 2011 @ 13:47

Purtroppo mi trovo d’accordo con Jesus Quintana. Se un autore riesce a toccare le corde giuste il lettore ignora completamente certi difetti madornali. Vedi Twilight che è un bestseller, malgrado la trama inesistente, la scarsa originalità e i personaggi extrapiatti, perché la Meyer ha avuto l’idea di presentarci una nuova variante della favola del principe azzurro.
Comunque non so cosa voglia tu voglia dire con “ambientazione incoerente”, il terzo punto. L’ambientazione a mio parere è coerente. Certo, stupido e completamente irrealistico, fra maghi che si ostinano ad usare penne doì’oca mantelli e pergamente, e devono rispettare uno statuto di segretezza, e faticano di più ad usare la magia per ammazzare piuttosto che per creare la vita dal nulla, il tutto senza motivo. Ma dire che è incoerente in sè non è vero.
@ Arnica sui cellulari. Confermo, Harry personaggio è nato nel 1980, quindi l’assenza dei cellulari è plausibile

#286 Comment By Aurora On 5 ottobre 2011 @ 16:06

@Christian_Eris: sono d’accordo con te su tutto, specialmente sulla parte del piacere del riscatto, e finora ho trovato i tuoi commenti i più sensati tra tutti.

#287 Comment By Anonimo Qualsiasi On 5 ottobre 2011 @ 18:39

L’unico appunto che non condivido è quello sulla giratempo: si può tornare indietro nel tempo, ma il proprio “Io del passato” rimane lì. Tornare nuovamente indietro nel tempo, significa aggiungere altri “Io” supplementari nel passato.

La Fisica ha fortunatamente già analizzato la maggior parte dei paradossi possibili.

La soluzione a questi paradossi? Non andare indietro nel tempo. Attualmente è una soluzione inoppugnabile. ^_^

Per il mondo dei maghi il problema è forse la stessa giratempo: l’autrice ha fatto benissimo a toglierla letteralmente di mezzo (non ne ha parlato più, stile Breznev in USSR), dal momento che non poteva, nel senso che non era in grado (e non c’è nulla di male nel dirlo, visto che bisognerebbe avere un campo di competenze che oscilla fra Fisica e Filosofia) di giustificarla appieno; potremmo dire allora che ha fatto ugualmente malissimo ad introdurla. Ed infatti io penso che l’errore sia stato quello.

Oso supporre che tu sia dello stesso parere.

Potrei commentare altri argomenti, sia in modo positivo che negativo, ma mi limito a dire che le tue intuizioni sono già state esposte da questi tizi:

L’ho trovato illuminante.

#288 Comment By Anonimo Qualsiasi On 5 ottobre 2011 @ 18:41

PS: pay attenction!

Il video precedentemente esposto contiene due (o tre… dipende da quanto avete letto/saputo/visto al cinema) spoiler potenzialmente distruttivi!

#289 Comment By arnica On 5 ottobre 2011 @ 18:57

jesus-no,lei parla di DIVERTENTE.
e non mi risulta che la noia o il divertimento sia una cosa OGGETTIVA.
posso capire se tu mi parli di stile,di ambientazione. ma di divertimento no,mi spiace,non ci sto,perchè cose che divertono una persona non divertono me e viceversa,devo dunque dire che le cose che divertono quella persona fanno schifo a prescindere perchè mi annoianoe quindi tale persona è autolesionista?
(sorvolando sull’uso improprio di quest’ultima parola,ma dettagli.)

#290 Comment By arnica On 5 ottobre 2011 @ 18:59

@anonimo…
sarà tipo la 35esima volta che postano quel video..

#291 Comment By Anonimo Qualsiasi On 5 ottobre 2011 @ 19:34

@Arnica
Grazie per l’informazione. :-)
Sinceramente, se non me lo avessero detto, di certo non l’avrei scoperto da solo nel leggere 286 commenti. Però avrei dovuto immaginarlo, in effetti.

PS: sul divertimento dici il vero. Ma Gamberetta ha il difetto di voler essere al contempo positivista e critica letteraria.

Per Gamberetta non esiste una vera soggettività, credo. Mi si corregga pure se sbaglio, ma questo mi pare leggendo alcune sue affermazioni.
La soggettività si deve conformare ad un’oggettività scientificamente dimostrata. Altrimenti si è: a) ignoranti (nel senso puro e innocentemente constatativo del termine); b) idioti (nel senso “con problemi al sistema nervoso” o “non intellettivamente formati a dovere o completamente rispetto all’età”). Questo perché, a quanto induco, non ammette che esista alcunchè che trascenda, nell’uomo, dal sistema nervoso.

Il punto è che il Positivismo ha fallito.
Il Neo-Positivismo ha avuto maggiore successo, ma ha dovuto specificare un paio di cose. Ad esempio: 1) esiste la Scienza ed esiste la Fuffa; 2) la Verità è solo quella scientifica; 3) Narrativa, Arte Figurativa, Musica, etc… sono Fuffa (si è dibattuto a lungo anche sulla Matematica, infine considerata come uno “strumento” al pari della Logica, e sulla Fisica, riguardo la quale attualmente non so dire come e se si sia risolta la diatriba).

#292 Comment By arnica On 5 ottobre 2011 @ 19:45

veramente il vide l’hanno linkato tipo una decina di commenti sotto il tuo ;) in questa pagina sicuramente.

io più che con gamberetta(anche se il suo commento m’ha un pochino infastidita,come ho già detto),me la sono presa con V.

#293 Comment By Anonimo Qualsiasi On 5 ottobre 2011 @ 19:53

PS (per l’ultima volta): questo non toglie che un libro scritto male, sia inequivocabilmente scritto male. :P

I gusti però esistono. E’ così e con questo la scienza c’entra poco e nulla.
Altrimenti dovremmo pensare che il modello economico delle Case Editrici sia irrazionale. E non credo che Gamberetta lo pensi, ritenendolo infatti contrapposto ad ogni ideale di creazione fantasiosa e di “giustizia letteraria” (un libro scritto ad muzzum, senza rispetto di un lettore ideale, viene considerato maggiormente rispetto ad un libro con trama innovativa e stile ottimo, solo perché il primo risponde ai gusti del popolino).

#294 Comment By arnica On 5 ottobre 2011 @ 19:55

ma infatti nessuno sta dicendo che se un libro piace,allora automaticamente è scritto bene.
però a quanto pare se si ritiene che un libro è scritto male,chi se lo fa piacere(senza specificare in quale gradazione di piacere)è un coglione.

#295 Comment By Anonimo Qualsiasi On 5 ottobre 2011 @ 20:01

Hai ragione, avevano anche risposto al 256 che “sarà geniale ma è la decima volta che lo postano fra i commenti”. XD

Sorry, Arnica, my fault. :)

#296 Comment By arnica On 5 ottobre 2011 @ 20:39

vabbè era una trentina di pagine e non una decina,ho sbagliato anche io!XD solo che dopo un po’ stufa.(tra le tante cose,ci sono paradie ben più simpatiche)

allora,visto che ci siamo, io metto questa. per i bombaroli di questi commenti!
(non ricordo se l’ho già postato oppure ho solo pensato di farlo..)
http://www.youtube.com/watch?v=Tx1XIm6q4r4

#297 Comment By Davide On 5 ottobre 2011 @ 22:49

@V:

Chi li legge non è scemo: semplicemente, non sa che c’è di meglio, il suo gusto è diseducato dal mercato editoriale degenere, o è affetto da autolesionismo.

Visto che si fanno fasci d’erba, ne faccio uno anche io, tanto per.

E dico che la cosa più divertente di chi ha il palato sopraffino e’ che di solito, quando elenca i suoi libri migliori, diventa a sua volta preda di altri palati sopraffini. In buffa maniera questi Malcontenti da bagno delle femmine (e con questa citazione dovrei saltare la fogna credo) cadono nel “oh, beh tizio non e’ male, se si chiude un occhio a” -segue elenco di 45 difetti- ,oppure spesso inneggiano a libri introvabili e irripetibili e scritti in rapanui. Cosa significa? Significa che sono adulti, sanno cosa mangiano: poco ma buono diceva mia nonna. Poco ma mediocre, però, lo preferiscono.

Figata, no?
Invece prendiamo un fan di un libro di merda,cosi’ come spesso dipinto in questo sito. Non solo egli ha ingurgitato felicemente l’ultimo recensito, ma ha davanti a se interi scaffali di gustose porcherie. Non e’ un gran fortunello? Senza contare che poi, dovesse terminare finalmente il master in rapanui sull’isola di Pasqua, ha anche i libri consigliatigli dall’amico dal palato fine.

Morale: chi preferite essere? Il palato fine o il mangiamerda? E perchè volete trascinare il mangiamerda tra gli emarginati? Poverino.

Altro spunto: “la battaglia portata avanti da questo sito”. Ovvero la gara di sputi di Booty Island. Sul serio, se l’unico modo per avere più libri fichi e’ che i libri gia’ fichi vadano venduti/letti, che senso ha sputare sul lettore di Harry Potter,il quale probabilmente riempie tutto il 5% della popolazione convertibile? Non ha più senso recensire negativamente (ma con tanta dolcezza) quello che non vi va, consigliando alternative? O mirate solo alla distruzione del castello spirale?

P.S. Alt! Parata! Se al contrario di @V scriverete che i libri di merda rendono scemi, obietterò che tutto il fantasy rende scemi/ruba del tempo ad un manuale tecnico di qualsiasi cosa.

#298 Comment By Anonimo Qualsiasi On 6 ottobre 2011 @ 00:00

@Arnina

Sì, però il mio sbaglio era iù grossolano. Non avevo letto comunque neanche fino al decimo intervento prima del mio, quindi che tu abbia “esagerato” è indifferente. Tra l’altro sono anche intervenuto ad ufo, se dobbiamo dirla tutta. XD
Il tuo video lo cercavo da una vita! *_*
Ti amo! (Platonicamente, visto che ti vedo come caratteri e pixel, dalla mia postazione XD)

@Davide

Il “mangiamerda” è libero di continuare.
Così come si è liberi di andare al McDonald, preferendolo magari alla cucina della nonna (no, sono estremo, a tutti piacciono gli spaghetti della nonna… diciamo “ristorante” e finiamola così).

Però il McDonald almeno è economico. I libri-spazzatura, essendo spesso dei format a vendita sicura, li paghi fino a 20 eurI (e un po’ di sano egoismo dovrebbe farci esclamare: “WTF?!?!?!?”).
Il McDonald ti travia, il palato, ok, ma ti rovina anche la salute fisica, a lungo andare.
I libri-spazzatura ti traviano il palato e poi, per coerenza, ti rovinano il cervello. Non che diventi una proto-scimmia lobotomizzata, semplicemente ti anestetizzano la mente, invece di aprirtela.

E’ come nutrirsi di caramelle: tiri avanti, te le godi, ma non ti sazi e poi non è da escludere che ti senta male (la Troisi ha il dono di far incagliare i suoi lettori in pippe mentali sulla soglia del rosick, a mio avviso, per il fatto di avere personaggi dalla vita in discesa e agevolata; almeno il Trota l’hanno bocciato due volte, prima che lo salvassero in extremis alla terza!).

Poi non esistono solo il bianco e il nero. Tornando in tema, Harry Potter in confronto alle “Leggende del Mondo Emerso” ti sembra paragonabile all’Odissea per qualità letteraria (bella forza… anche i miei temi del Biennio sembrano di Tolstoj, allora).

Ovvio che quello che legge solo format di dubbia qualità abbia la vita facile. Va’ in libreria, acquista, consuma e torna quando gli pare.
Il “raffinato” che cerca qualcosa di originale, passa la maggior parte del tempo a cercare.

Ma, diamine, io sono un uomo e voglio mangiare quello che è buono per gli uomini, e non accostarmi alla mangiatoia dove i porcare gettano tutto quello loro vogliono che io legga!

Fuck This Fucking System!

(troppo ribellismo, ok… u_u’)

#299 Comment By Cecilia On 6 ottobre 2011 @ 10:05

che tutto il fantasy rende scemi/ruba del tempo ad un manuale tecnico di qualsiasi cosa.

Questa è un’idiozia grossa come una casa.
Leggendo un fantasy “per bambini/ragazzini” io ho approfondito le mie magrissime conoscenze su Ponte di Einstein Rosen, CERN e wormhole. Fantasy che mi ha spinto a cercare libri divulgativi su tali argomenti per documentarmi, nonostante io faccia tutt’altro che una facoltà scientifica. Per cortesia, sparale credibili o quantomeno motivale.

#300 Comment By Christian_Eris On 6 ottobre 2011 @ 11:29

@ Aurora. Grazie dell’apprezzamento. Ho cercato di seguire le indicazioni di Gamberetta: attenersi a commenti di carattere tecnico. Non difendere il romanzo a spada tratta oppure rovesciargli secchiate di merda, senza fare argomentazioni sia in un caso che nell’altro. Lo stile lascia spesso a desiderare, la trama è forzata, tante cose, come lo statuto di segretezza (eh sì non mi va proprio giù) non hanno una motivazione plausibile, ma se si tratta di uno dei romanzi contemporanei più letti qualche merito bisogna riconoscerglielo, e non limitarsi ad invocare la stupidità del lettore medio. O meglio, discutere su quali corde il romanzo è riuscito a pizzicare, a prescindere dal fatto che siano cose che hanno assecondato i propri gusti personali.
Ad esempio il fatto che Harry venga tirato fuori da casa Dursley ad 11 anni praticamente con la forza da Hagrid. È una cosa che entusiasma, perché un povero orfano condannato ad una vita grama viene salvato da un paladino “alto come due uomini e largo tre” e catapultato del fantastico mondo dei maghi. Ad alcuni la cosa può dare invece fastidio, perché Harry non fa nulla per riuscire a riprendersi le lettere che la scuola gli spedisce, a centinaia, fino a che non arriva Hagrid a protarlo via. Un personaggio sostanzialmente passivo che aspetta che siano gli altri a muoversi per lui, è vero. (Pessima lezione di vita, fra l’altro).
Però rimane entusiasmante l’idea di venir strappato da un giorno all’altro alla triste quotidianità per finire in un mondo di magia. La Rowling è stata brava a pizzicare questa corda, fra l’altro condendola con la trovata abbastanza divertente delle lettere a mitraglia. E che sia una cosa condivisibile o meno, le va riconosciuto.

#301 Comment By Davide On 6 ottobre 2011 @ 13:31

@Cecilia:

Questa è un’idiozia grossa come una casa.Leggendo un fantasy “per bambini/ragazzini” io ho approfondito le mie magrissime conoscenze su Ponte di Einstein Rosen, CERN e wormhole. Fantasy che mi ha spinto a cercare libri divulgativi su tali argomenti per documentarmi, nonostante io faccia tutt’altro che una facoltà scientifica. Per cortesia, sparale credibili o quantomeno motivale.

Sul serio non ti accorgi di cosa non va nel tuo discorso? Hai letto un libro fantasy per poi leggere libri divulgativi su argomenti specifici. Non facevi prima a leggerti subito i libri divulgativi senza dover affrontare le orde di goblin che dimorano al cern?
Dunque io sparavo senza motivare che: leggere libri divulgativi su argomenti specifici rende sicuramente meno scemi del leggere un fantasy, semprechè qualcuno dica che leggere un cattivo fantasy renda scemi.
Se poi vai sul personale e mi parli di stimoli che ti vengono dati dal fantasy, ti potrei chiedere se non facevi prima ad ottenerli comprandoti un focus usato.

Comunque mi dichiaro sconfitto dalla frase di @Anonimo Qualsiasi:

Ma, diamine, io sono un uomo e voglio mangiare quello che è buono per gli uomini, e non accostarmi alla mangiatoia dove i porcare gettano tutto quello loro vogliono che io legga!

Diavolo questo e’ parlare da uomini! Sono pronto a seguirti capitano!!

#302 Comment By Giles Habibula On 6 ottobre 2011 @ 18:24

Sul serio non ti accorgi di cosa non va nel tuo discorso? Hai letto un libro fantasy per poi leggere libri divulgativi su argomenti specifici. Non facevi prima a leggerti subito i libri divulgativi senza dover affrontare le orde di goblin che dimorano al cern?

Magari, prima, ne ignorava l’esistenza

perché un povero orfano condannato ad una vita grama viene salvato da un paladino “alto come due uomini e largo tre”

costretto a subire le angherie dei cattivi senza quasi reagire quando gli basterebbero un paio di pugno a martello™ o scatenare l’orda di bestie che alleva…

P.S. Alt! Parata! Se al contrario di @V scriverete che i libri di merda rendono scemi, obietterò che tutto il fantasy rende scemi/ruba del tempo ad un manuale tecnico di qualsiasi cosa.

Un romanzo fantasy (ma anche un romanzo qualsiasi) lo leggi per svago, un manuale tecnico per approfondire argomenti/studio/lavoro. C’è una bella differenza

Resta il fatto che, quando devo pagare per leggerlo

chi preferite essere? Il palato fine o il mangiamerda?

palato fine tutta la vita, se pago degli euri pretendo della qualità.

E se, dopo averlo letto, non sono soddisfatto della qualità, è mio sacrosanto diritto criticarlo. Ho pagato dei soldi per avere questo diritto.

Altra cosa se è distribuito gratuitamente. In quel caso, se anche mi sentissi in diritto di criticarlo, non posso che apprezzare l’onestà dell’autore quando dice “Il libro è gratuito, poi, se ti piace, in libreria, a 20 euri, c’è la versione cartonata con la sovracopertina illustrata da tal dei tali”.

#303 Comment By Christian_Eris On 6 ottobre 2011 @ 18:52

@ Giles Habibula
Mi sfugge il motivo per cui tu mi abbia citato. Mi sembra che tu voglia criticare il comportamento di Hagrid, potrei sbagliarmi, visto che non sei chiaro. Comunque il comportamento di Hagrid è coerente. Ad alcuni può non piacere questo rude bonaccione, nemmeno io vado matto di per lui, però rientra nelle caratteristiche del personaggio non reagire quando si trova, a torto o a ragione, in guai legali. Era stato espulso da Howgarts a 15 anni, bacchetta spezzata, salvato dall’essere un reietto da Silente “grand’uomo” che l’ha messo a fare il guardiacaccia. Quindi se ci pensa due volte prima di prendere a pugni o far sbranare gli esponenti del Ministero, ci sta.
Forse sì, avrebbe potuto reagire in un paio di situazioni, ma visto che non l’ho mai amato come personaggio, troppo favolesco, non ne ho affatto rimpianto la graduale emarginazione nel corso dei romanzi.

#304 Comment By Giles Habibula On 6 ottobre 2011 @ 19:12

No, anzi, concordo con quasi tutto quello che hai detto

Il quote era per sottolineare (IMHO) il fatto che la caratterizzazione dei personaggi è impostata su “racconto per ragazzi” (direi anche bambini), quasi fiabesca (come, credo, fosse l’intenzione originale), per nulla in sintonia con l’evoluzione che ha avuto.
In una favola per bambini ci sta anche il gigante buono, che non reagisce, ma se stai cercando di scrivere un racconto per un pubblico più adulto una caratterizzazione del genere può apparire come una forzatura.

Un po come dicevi te quando scrivevi che Harry Potter tende ad essere passivo rispetto gli eventi e ad avere sempre la pappa pronta.

Si, la caratterizzazione del personaggio è quella, d’accordo, ma la possibilità di crescita del personaggio ? E’ talmente distillata che non si capisce come facciano i personaggi, nonostante gli sconvolgimenti che li circondano, a non reagire in modo diverso da quello “deciso” dall’autrice per poter far proseguire la trama nella via che ha deciso.

A me, come ad altri, se non erro, è parso di capire che l’autrice punti più all’ambientazione e a quello che succede che all’evoluzione dei personaggi.

(Chiedo scusa se sono sembrato poco chiaro, i miei ultimi commenti sono più di 50 post fa)

#305 Comment By arnica On 6 ottobre 2011 @ 21:13

a me hagrid piace.
poi è abbastanza caratteristico,in italiano non rende, perchè nella nostra traduzione l’hanno fatto parlare un po’ male, in inglese invece parla proprio sgrammaticato e con forte accento. già questo me lo rende simpatico,non so perchè. poi,per come reagisce…quoto, lui ha ben più di una malefatta alle spalle(animali illegali in primis)quindi non è che sia propriamente felice all’idea di avere a che fare con la giustizia. non dimentichiamoci che la colpa dell’omicidio di mirtilla malcontenta è stato imputato al “povero”aragog e non a tom riddle(ed è questo il motivo della bacchetta spezzata,se non erro). poi bho,a me non sembra non ci sia un’evoluzione,nel 5 cerca pure di tornare sulle sue radici(nonchè una love-story con la gigantessa della scuola di magia francese)e scoprire di più,e si ritrova il fratello gigante mezzo scemo e decide di prendersene cura(a modo suo). poi vabbè,su facebook io sono iscritta alla pagina umorismo di piton e quindi non vedo più hagrid allo stesso modo XD

#306 Comment By Cecilia On 6 ottobre 2011 @ 21:26

Non facevi prima a leggerti subito i libri divulgativi senza dover affrontare le orde di goblin che dimorano al cern?

Ehm… magari perché prima di leggere quel fantasy non mi interessavano a sufficienza per farlo? Ho letto quello e da lì ho voluto approfondire. Anche perché non è che i libri scientifici siano proprio un piacere da leggere, almeno per me.

Se poi vai sul personale e mi parli di stimoli che ti vengono dati dal fantasy, ti potrei chiedere se non facevi prima ad ottenerli comprandoti un focus usato.

Prego? Non è che io legga il fantasy per avere degli “stimoli” di qualsiasi genere, se non quelli per scrivere il mio. Leggo fantasy perché mi piace, punto. Che poi dettagli o parti della storia mi facciano venire voglia di approfondire argomenti tecnici o specialistici che altrimenti non avrei mai guardato è un altro paio di maniche. Che c’entra il focus?

Un romanzo fantasy (ma anche un romanzo qualsiasi) lo leggi per svago, un manuale tecnico per approfondire argomenti/studio/lavoro. C’è una bella differenza

Oh, grazie. Quoto.

#307 Comment By arnica On 6 ottobre 2011 @ 21:41

quoto cecilia, abbiamo la stessa visione della faccenda.

#308 Comment By Christian_Eris On 6 ottobre 2011 @ 23:25

@ Giles Habibula. Meno male avevo paura di essermi trovato a che fare con uno degli altri provocatori (il termine tecnico per i forum quale sarebbe? Troll?). Concordo con te. L’ambientazione andava bene per un libro da ragazzi e cercare di renderlo un romanzo da adulti è stata una forzatura.
Un’altra cosa che non riesco a mandare giù sono le bacchette magiche. Sono state giustificate come catalizzatori dei poteri dei magi eccetera eccetera, ma a mio parere sono state introdotte assieme a tutto quell’amabaradan di vestiti e accessori anacronistici per rendere i maghi più fiabeschi. E mi danno fortemente fastidio perchè il fatto che i maghi encessitino di questi strumenti per fare magie li rende meno magici ai miei occhi.
Poi ovvio, sono servite all’autrice per porre qualche limitazione ai maghi: siccome con la loro magia possono fare tutto, bisogna creare perlomeno delle condizioni in cui la magia non la possono usare, ovvero quelle in cui non hanno la bacchetta in mano.
Se seguissi la logica mi immaginerei che verso il sesto anno, piuttosto che gli incantesimi non verbali, introducessero i ragazzi ad usare la magia senza bacchette (del resto Harry aveva già gonfiato una zia ed aperto una porta chiusa a chiave senza bacchetta, e nel primo libro il professore di difesa contro le arti oscure aveva fatto comparire corde con uno schiocco di dita) ma sono mie elucubrazioni.
Inoltre uno dei temi importanti del romanzo è l’utilizzo degli incantesimi di Disarmo contro incantesimi che invece feriscono ed ammazzano, dai risvolti morali abbastanza chiari. Rendere inutile il Disarmo avrebbe tolto ad Harry uno dei suoi pochi tratti caratteristici.

#309 Comment By MakKo On 7 ottobre 2011 @ 09:34

@ Davide

Comunque mi dichiaro sconfitto dalla frase di @Anonimo Qualsiasi:

Ma, diamine, io sono un uomo e voglio mangiare quello che è buono per gli uomini, e non accostarmi alla mangiatoia dove i porcare gettano tutto quello loro vogliono che io legga!

Diavolo questo e’ parlare da uomini! Sono pronto a seguirti capitano!!

Anonimo qualsiasi, ti prego gettati un baratro.
A te la corda la lancio io…

#310 Comment By Davide On 7 ottobre 2011 @ 13:34

@Cecilia: i miei commenti che ti hanno fatto intervenire volevano dire questo (nel loro contesto):

Non si possono criticare i libri fantasy che non vi piacciono con l’accusa “rendono scemi o addormentano la mente”. Perchè se fate tale accusa, potrei accusare ogni libro fantasy per lo stesso motivo.

Sei d’accordo su questo?

Potrei fare il paragone coi videogiochi. Un gran bel videogioco con ambientazione coerente, personaggi succosi rende più cerebrolesi (o addormenta di più la mente) di un pac-man? Si, no, forse.
Cosa ne pensi?

Cambiando discorso, ancora una volta resto sorpreso dal cervello fine di Makko. Non solo non ha letto Harry Potter, ora ha smesso di leggere anche quello che scrive. O forse, @Makko, ti sembrava così divertente come battuta che l’hai scritta tutta d’un fiato? Su su.

#311 Comment By Giles Habibula On 7 ottobre 2011 @ 14:50

Non si possono criticare i libri fantasy che non vi piacciono con l’accusa “rendono scemi o addormentano la mente”. Perchè se fate tale accusa, potrei accusare ogni libro fantasy per lo stesso motivo.

Sei d’accordo su questo?

Potrei fare il paragone coi videogiochi. Un gran bel videogioco con ambientazione coerente, personaggi succosi rende più cerebrolesi (o addormenta di più la mente) di un pac-man? Si, no, forse.
Cosa ne pensi?

Penso che sia una stupidaggine.

Monkey Island è una serie di videogiochi con un ambientazione ben costruita e personaggi ben caratterizzati, e lo scopo del gioco è risolvere enigmi e problemi sempre più complessi.

Pac-Man è un uno smile il cui scopo è mangiare pastiglie ed evitare i fantasmi.

Per la letteratura è la stessa identica cosa. Preferisco migliaia di volte Ash a Nihal della Valle del Vento perché nel primo vivo le battaglie, nel secondo mi sveglio tutto sudato quando è finita la battaglia.

e ti lascio con una citazione :

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva (Kristian Wilson, Nintendo Inc, 1989).

Visto che è OT e che con HP centra poco, ti dico che un racconto dinamico è una cosa che si, ha struggle, ma che, in seguito a ciò, i personaggi crescono emotivamente ed evolvono. Un personaggio che non evolve, che non cresce, è statico e un racconto statico è noioso.

I rest my case

#312 Comment By Cecilia On 7 ottobre 2011 @ 16:46

Perchè se fate tale accusa, potrei accusare ogni libro fantasy per lo stesso motivo.

Sei d’accordo su questo?

Ovviamente no. Proprio non vedo su quale base “qualsiasi” libro fantasy possa essere accusato di rendere scemi. Sul fatto che si fa uso di fantasia per raccontare una storia? Siamo a posto.
Gamberetta e altri accusano alcuni fantasy di “rendere scemi” perché sono scritti da cani, senza immaginazione, senza studio, senza rispetto per il lettore. Questi sono gli unici motivi.
Poi, tu cosa intendi per “scemo”? Se “tanti fantasy=scemi” allora qui siamo tutti più o meno dei cerebrolesi, visto che ne leggiamo a pacchi.

#313 Comment By MakKo On 7 ottobre 2011 @ 18:40

@Davide

Cambiando discorso, ancora una volta resto sorpreso dal cervello fine di Makko. Non solo non ha letto Harry Potter, ora ha smesso di leggere anche quello che scrive. O forse, @Makko, ti sembrava così divertente come battuta che l’hai scritta tutta d’un fiato? Su su.

Cavoli… non aver letto HP è un colpa gravissima… devo riparare.
Ma poi mi ritroverò a dire: buona tecnica, discreti personaggi, ambientazione non sempre coerente, buchi logici nella trama, protagonista antipatico…
Naaaa. Lasciamo perdere. In fondo c’è di meglio. Molto meglio.

#314 Comment By MakKo On 7 ottobre 2011 @ 18:45

@Davide

P.S.: ovviamente era “gettati IN un baratro”. Mi scordo sempre quel tasto assai utile che è Anterpima. Ma sai nessuno è perfetto…
A no scusa, la Rowling si.

#315 Comment By Davide On 7 ottobre 2011 @ 20:31

@Cecilia:

Gamberetta e altri accusano alcuni fantasy di “rendere scemi” perché sono scritti da cani, senza immaginazione, senza studio, senza rispetto per il lettore. Questi sono gli unici motivi.

Proprio non vedo su quale base “qualsiasi” libro fantasy possa essere accusato di rendere scemi. Sul fatto che si fa uso di fantasia per raccontare una storia?

Basta, ora passo in attacco perchè e’ meno faticoso.
Quindi stai dicendo, nei due quote li sopra, che un libro scritto senza immaginazione, senza studio, secondo alcuni (tu no?) “rende scemi” mentre un libro che usa fantasia proprio no. Per una persona e’ impossibile svagarsi con le storie di Harry o di Nihal senza subire una menomazione? Invece le turbe di Jane di Cuore d’Acciaio non hanno effetti collaterali per via che sono tanto tanto fantasiose? Siamo apposto stavolta lo dico io.

@Makko smettila di farti le pippe. Ti piacerebbe ma non ho mai scritto che la saga di Harry e’ perfetta..
Voglio recensire la tua battuta del baratro in maniera Gamberettiana. Allora e’ scritta da schifo perchè non hai riletto. La trama e’ senza senso: il protagonista deve spiaccicarsi in un baratro perchè tanto poi tu gli butti la corda? Utile. Poca immaginazione, poco studio, Makko e’ scemo? Io dico di no.

#316 Comment By Cecilia On 7 ottobre 2011 @ 22:09

Quindi stai dicendo, nei due quote li sopra, che un libro scritto senza immaginazione, senza studio, secondo alcuni (tu no?) “rende scemi” mentre un libro che usa fantasia proprio no.

No, io non penso che leggere Nihal o similari renda scemi. Penso semmai che leggere tanti libri scritti come Nihal (o Twilight o Fallen saga, quello che preferisci) renda molto difficile passare a libri migliori. Se ti abitui alle schifezze, cercherai altre schifezze. Nella maggior parte dei casi questi lettori non sanno neppure che in giro c’è di meglio. Che è uno dei motivi per cui m’incazzo se roba come Unika viene pubblicata e se gente che ha riconosciuto che fa schifo difende la sua esistenza dicendo “tanto non è pensato per uno abituato al fantasy”.
Ci sono lettori di PR/Nihal che si comportano come imbecilli (vedi certi commenti alle recensioni) ma, IMHO, non sono questi libri ad averli ridotti così.

un libro che usa fantasia proprio no

Credo che o tu stia equivocando o io che non capisco cosa cerchi di dirmi. La fantasia è fondamentale in un libro fantasy (mi sento scema persino a scriverlo ^^) e per questo vengono schifati quei libri che sono fantasy di nome ma che di fatto la fantasia la salutano da lontano mentre girano la loro minestra riscaldata. E la fantasia è solo una parte. Come hai riportato tu, ci sono lo studio, la cura e il rispetto, che (insieme alla fantasia) faranno un buon libro. E io, questo sì, penso che un buon libro non renda mai scemi.

Per una persona e’ impossibile svagarsi con le storie di Harry o di Nihal senza subire una menomazione?

Non è il mio il pensiero, se è quello di altri si facciano avanti. Ma qui non parliamo di “mi piace/mi diverte/mi svaga” (a me piace Sailor Moon -e pure a Gamberetta-, ma riconosco tranquillamente che sia una stronzata con buchi logici degni della Fossa delle Marianne) parliamo di libri obiettivamente (per i criteri seguiti qui) belli o brutti.

#317 Comment By Anonima On 9 ottobre 2011 @ 19:53

Ciao, scusate se mi intrometto così nella discussione.
Seguo questo blog da un po’ e sebbene non mi trovi sempre d’accordo con quello che c’è scritto penso che sia utile a far riflettere e che sia scritto da persone coerenti e informate. In primis Gamberetta.
Magari in questi giorni mi metterò a partecipare a qualche discussione, tra cui questa perché sono fan di Harry Potter (ma ne riconosco i difetti, eccome se li riconosco ;-)), per il momento volevo fare una domanda a lei: secondo te, in linea generale –quindi senza citare esempi specifici –la Rowling è più solita “mostrare” o “raccontare”?

#318 Comment By Anonima On 9 ottobre 2011 @ 19:54

Oops! Per “lei” intendevo Gamberetta, eh xD

#319 Comment By Gamberetta On 10 ottobre 2011 @ 12:43

@Anonima.

in linea generale –quindi senza citare esempi specifici –la Rowling è più solita “mostrare” o “raccontare”?

Il primo volume è molto raccontato, ma poi come ho ammesso nell’articolo lo stile della Rowling è migliorato e così anche le parti raccontate si sono ridotte. Il terzo volume e la parte che ho letto del quarto sono in gran parte mostrati, anche se non mancano “cadute” di raccontato qui e là.

#320 Comment By MakKo On 10 ottobre 2011 @ 13:14

@Davide
Sei talmente limitato che la battuta nemmeno l’hai capita. Prova a rileggerla una, due, dieci… cento volte. Forse ce la fai. Forse.

#321 Comment By Christian_Eris On 10 ottobre 2011 @ 15:36

@ Cecilia

in linea generale –quindi senza citare esempi specifici –la Rowling è più solita “mostrare” o “raccontare”?

La Rowling racconta molto. La cosa sarebbe giustificabile perché ogni suo libro copre un arco di tempo di dieci mesi, ma ho avuto l’impressione che lo usi anche quando non necessario. Grazie al suo humour riesce comunque a rendere le parti raccontate non noiose e spesso strappa un sorriso. Quindi le concedo un’attenuante su questo. Non so se Gamberetta è della stessa idea

#322 Comment By Keane On 11 ottobre 2011 @ 03:34

@Makkok, vai a trollare in un altro post, che ne dici? Non hai letto i libri, perché devi rompere le scatole?Almeno fossi divertente, ironico, ma no.

@Davide, non sei solo in questa “lotta” :D

Le “turbe di Jane di Cuore d’Acciaio”, cavoli mi hai capottato.
Non sono quindi l’unico qui dentro a trovare quel libro assurdo.
E mi sono fidato di Gamberetta poi, miseriaccia. Con quale coraggio si critica la Mayer e poi si apprezza Swancoso, lo sa solo lei.

btw, come dici:

la cosa più divertente di chi ha il palato sopraffino e’ che di solito, quando elenca i suoi libri migliori, diventa a sua volta preda di altri palati sopraffini.

è il motivo per cui alla mia richiesta di “tirare fuori” i libri che rispettano il Canone Gamberetta™, tutti zitti.
Già so come finirebbe una discussione del genere: a katane in faccia. Ognuno ha i suoi e tende a considerare quelli degli altri poco importanti, poco belli, poco interessanti. Io, per esempio, adoro Jack Vance e come un Musashi qualsiasi farei a fettine chi provasse a toccarmelo.
Sono quasi sicuro che Vance non rispetti più punti del regolamento internazionale della buona scrittura, e per questo, ahimè, non vincerà il premio ScrittoreInGamba™ del XX°secolo; e di sicuro non finirà nell’elenco segreto dei buoni scrittori tenuto dagli utenti di questi sito. Ma tant’è.

@Gamberetta: le tue analisi si sono spinte oltre il discorso tecnico: apprezzavo l’idea di porre uno standard qualitativo, con dei principi di base oggettivi, strumenti, tecniche, tutto sensato e ragionevole; ma poi c’è la realtà, e la realtà ci insegna che ogni libro ha i suoi difetti E i suoi punti di forza, che anche se non si trovano nello stile e la scrittura, ma altrove, lo possono rendere un buon libro lo stesso.
Tu sei consapevole dei punti di forza della saga di Harry Potter?

Poi,non ha senso distruggere la saga di HP tanto quanto dare dell’idiota alle lettrici di Twilight o della Troisi* se i motivi per cui un libro piace possono esulare dal mero aspetto tecnico.
Se piacciono, lo scopo è stato raggiunto.
Ok voi avete i libri belli e loro i libri brutti e voi siete fighi perché vi piacciono i libri GIUSTI. E allora?
No, te lo chiedo con tutto il cuore: e allora?
C’è forse una gara di cui non mi hanno avvisato?Vince chi alla fine ha letto più libri belli degli altri?
Chi legge troppi libri brutti finirà all’inferno?

*Non sto dicendo che siano scritti bene, nè che il fantasy italiano non sia una cricca di poveretti, mi trovi d’accordo su tutto.
Ma è un grosso errore dirottare il discorso dall’analisi letteraria alla critica psicologica (è scritto male quindi chi lo legge è -inserisci insulto random-), dal libro al lettore del libro.
Non capisco dove stia l’intelligenza in una strategia che prevede l’insultare potenziali alleati/lettori/persone informate.
Perché?Perché si! Perché io sono Gamberetta, sono incazzata col mondo e sono onesta quindi vi dico in faccia che siete dei coglioni,oh.
Tra l’altro non è neanche una questione di strategia buona o cattiva, è che c’è sempre il più puro che ti epura, quello che ti considera idiota perché non leggi i suoi raffinati libri; è una spirale infinita quella in cui tu e i tuoi lettori affezionati vi state cacciando, piena di incredibili cazzoni saccenti che si urlano a vicenda citazioni da manuali, saggi di cui non frega un cazzo a nessuno, oscuri testi del medioevo mesopotamico ittita del professor Pirletti.
A che pro?
Perché rovinare una bella possibilità di discussione e informazione con la fregola di criticare l’Altro?

#323 Comment By arnica On 11 ottobre 2011 @ 10:12

keane, l’insulto alle lettrici(o lettori,ma in genere è al femminile)di nihal e co è dovuto al fatto che non solo non si rendono conto dei difetti dei libri in questione,ma non hanno nemmeno intenzione di comprendere tali errori. e allo stesso tempo eleggono questi libri al capolavoro del secolo. a quel punto ti rode un attimo,perchè vedere gente che sborsa 20 euro per dei libri con errori mostruosi(uno su tutti: l’arco!!!!!!!!!)fa un attimo riflettere.
non è che lettrice nihal=cerebrolesa. ma lettrice di nihal che scrv tt csì!1!Nihal e il lbr + bll d smpr!!!! a destare non poche perplessità..

per i libri, che io sappia queste oscure materie era piaciuto a gamberetta, e credo(ma questo l’ho letto nei commenti,quindi non ho idea)anche pratchett. pan è piaciuto ma non è la perfezione, e ci sono altri scritti che qui in italia non si trovano o si trovano difficilmente (lo specchio di atlantide,mi pare).

#324 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 11:19

Keane, vorrei risponderti un momento

prima di tutto, se Nihal o Toilet, non mi piacciono, mi sento in dovere di dare un parere e se la lettrice media (o lettore medio) delle suddette saghe si sente in dovere di darmi del mentecatto per il solo motivo che le ho criticate, mi sento in diritto di fare lo stesso. Non voglio arrivare al “hai cominciato tu“, però…

Tornando su HP, io ho riletto tutto il post prima di rispondere e non posso fare a meno di sottolineare il fatto che, a parte alcune opinioni, in nessun punto ne vengono insultati i lettori, a parte

Se qualcuno si è sciroppato questi libri non a dodici anni, ma a venti o più, potrebbe spiegarmi come ha fatto a sopportarli?

e, a me, questa pare una semplice domanda, che non intende “se ti sono piaciuti sei un pirla”. Un’interpretazione del genere è un tantinello forzata.

C’è forse una gara di cui non mi hanno avvisato?Vince chi alla fine ha letto più libri belli degli altri?
Chi legge troppi libri brutti finirà all’inferno?

No, niente del genere, ma vorrei fare una precisazione, e te la faccio da ex addetto ai lavori.

Il livello medio del lettore italiano è basso. L’utente medio che va in libreria chiede consiglio, perché non conosce quello che c’è a disposizione, non sa cosa prendere, e il consiglio del libraio, così come le locandine appese, la pubblicità e la disponibilità dei volumi, gioca un ruolo dominante in questa scelta. Perché, se il lettore arriva in libreria e trova una pila da 26 copie in bella mostra, ne viene attratto e tende ad ignorare il volume singolo nello scaffale. Ci sono anche altre tecniche per attirare l’attenzione del cliente, come quella di mettere una o due copie vicino alla cassa, in modo che la veda quando va a pagare, ma preferisco non dilungarmi.

Tutto questo non centra nulla con l’effettiva qualità del libro, ma dipende solamente dalla pubblicità, dalla copertina e dalla distribuzione. Perché se il libro è distribuito con Messaggerie Libri, 10000 copie disponibili e consegna in 2 giorni, ordinabile sul portale, è differente rispetto ad un volume che devi ordinare direttamente alla casa editrice, per telefono, 20 copie disponibili, consegna entro la settimana, se va bene (esempio con numeri reali).

Ora, che una minchiata come Nihal venga distribuito da Messaggerie perché pubblicato da Mondadori, mentre un altro volume (diciamo “Romanzo Generico di Autore Emergente di Buona Qualità” pubblicato da “Casa Editrice Minore Generica”) sia difficilmente reperibile, a me da fastidio, perché, non solo sto pagando per della pessima qualità, ma questa minchiata viene automaticamente bollata come “romanzo di buona qualità” e un autrice che non si documenta per niente (per sua stessa ammissione!) e, per questa ragione scrive minchiate e, per questa ragione offende la mia intelligenza, viene pagata per continuare a scrivere.

Tutto questo soltanto perché il libro ha una buona distribuzione e una buona pubblicità. L’utente medio (letterariamente ignorante), lo eleggerà libro dell’anno, non per la qualità, ma per la disponibilità, e la casa editrice continuerà a pubblicare definendo uno standard. Altri autori, magari migliori, sia dal punto di vista stilistico, che per la costruzione della trama, non verranno pubblicati, perché non rientrano in questo standard.

No, non c’è nessuna gara, ma rimango comunque inorridito da un futuro in cui autori migliori non possono trovare il loro posto nello scaffale perché lo standard è basso.

E lo standard, purtroppo, lo impostano i lettori, con quello che comprano.

Ora, sia chiaro, la mia opinione da ex libraio non voleva essere intesa come “sono più fico di te“, anzi, semmai il contrario. Te le dico da “persona informata sui fatti“, poi puoi intenderle come più ti piace.

Personalmente, se la distribuzione digitale prendesse in modo adeguato, sarei la persona più felice del mondo, perché questo sistema verrebbe abbattuto alla radice, dando veramente la possibilità, al lettore, di giudicare la qualità, senza l’influenza della distribuzione.

#325 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 11:30

Ok voi avete i libri belli e loro i libri brutti e voi siete fighi perché vi piacciono i libri GIUSTI. E allora?

Non c’è una questione morale, nessuno vince qualcosa se legge i libri “giusti”.

La questione è pratica. A te piace la merda ? bene, la troverai sempre disponibile. A me piace la cioccolata Lindt. Non la troverò mai, o raramente, perché non c’è abbastanza domanda, lo standard è la merda…

E, a me, questo non piace, perché sono costretto a leggere merda. Le opinioni sono sacrosante, ma devo avere la possibilità di scegliere. Se posso scegliere tra merda e Lindt, per me non c’è problema che a te piaccia. Il problema è che, magari, provandola, ti piacerebbe anche la cioccolata Lindt, ma non la provi, perché c’è più merda a disposizione e tu continui con quella. Continuando in questo modo aumenti la domanda e la cioccolata Lindt finirà sempre più in alto sugli scaffali, sempre più nascosta, fino a sparire, perché tanto, la gente prende la merda.

E questa non è un opinione, è un dato di fatto. Le leggi di mercato lo stabiliscono.

PS – Il discorso è allegorico, non ti sto dando del mangiamerda e, se ti sei sentito offeso dalle mie parole, te ne chiedo scusa.

#326 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 12:09

[..]se il lettore arriva in libreria e trova una pila da 26 copie in bella mostra[..]

Vorrei fare una precisazione riguardo questo punto.

La scelta numerica delle 26 copie non è casuale. Esiste una cosa che si chiama “tredicesima”. La regola della “tredicesima”, per i volumi che la implementano, dice che se ordini 13 copie di un volume, la tredicesima copia non la paghi. Per questa ragione, per i volumi ad alta distribuzione, si tende ad ordinare multipli di 13.

Inoltre, per la regola del “diritto di reso”, il libraio, parlando in termini di “vendita del prodotto tesa al guadagno“, è incentivato a vendere i volumi che implementano questa regola, perché guadagna di più.

Per questo dico che affermare di “essere stato un libraio” non è un motivo di vanto, anzi, semmai è un motivo di vergogna, perché, per il bene del guadagno, si prostituisce l’arte. Il brutto è che dobbiamo pagare tutti l’affitto, quindi si scende a compromessi.

Blog di opinione, come questo, dovrebbero venire tutelati dall’UNESCO perché danno, ai lettori la possibilità di valutare la qualità, dal punto di vista stilistico, di un volume e di migliorare lo standard esistente.

Poi mi devi spiegare questo :

Non capisco dove stia l’intelligenza in una strategia che prevede l’insultare potenziali alleati/lettori/persone informate

è una spirale infinita quella in cui tu e i tuoi lettori affezionati vi state cacciando, piena di incredibili cazzoni saccenti che si urlano a vicenda citazioni da manuali, saggi di cui non frega un cazzo a nessuno, oscuri testi del medioevo mesopotamico ittita del professor Pirletti.

Non capisco… prima dici che non ha senso insultare, e poi utilizzi la stessa strategia ? Mi cogli impreparato.

Di “oscuri testi del medioevo mesopotamico ittita” (??) ne hanno scritti anche autori di grande successo, come S. King, a volte, proprio per spiegare il successo delle loro stesse opere. Non ci sono regole che vanno seguite “perché si, perché è cool“, ma perché è dimostrato dal successo di opere che le seguivano, per insegnare a gente che non ne è capace, come scrivere un romanzo di successo, che possa piacere ed entusiasmare.

Poi non so, la scuola Craven insegna che queste regole funzionano. Sfido chiunque a dire che è normale per la Chearleader™ andare in giro per la scuola deserta, di notte, da sola, sapendo che c’è il Pericoloso Assassino di Chearleader™ in zona…

Magari mi sbaglio, magari hai ragione tu ed è una terribile tragedia…

Certo, sui gusti non si discute, ma, a me, HP non è piaciuto, per le ragioni sopracitate e per altre descritte nei commenti.
E non perché, nei volumi medievali mesopotami-assiri sta scritto così e quindi è vangelo, ma per il motivo che non mi sono piaciute. Gusti, non si discute.

#327 Comment By MakKo On 11 ottobre 2011 @ 13:46

@Keane: Io “trollo”, cazzeggio, ironizzo e sproloquio dove mi pare e piace. Se poi Gamberetta (La PADRONA di casa) mi fogna, accetto e sto zitto, ma non prendo certo ordini da te.
E per tutta la tua manfrina contro Gamberetta… Ma è forse tuo questo blog? Boh. Internet sarà anche un grande strumento ma spesso si valicano tutti i limiti del buon senso: tutti che vogliono comandare e dettare legge a tutti, anche in casa di altri.

Comunque ci tengo a dire che il tuo discorso, in parte lo condivido. E’ vero che quando qualcuno “tocca” i nostri autori preferiti, un pò tutti ci comportiamo come avessimo le fette di salame sugli occhi.
Però questo non prescinde dal concetto di base su cui Gamberetta (e chi come lei contribuisce a diffondere e difendere il messaggio) ha basato questo blog (e non mi stancherò mai di sostenerlo):

Pessimi scrittori + Pessimi (e disonesti) editori = Pessimi lettori = sfacelo della letteratura.

E’ il concetto di fondo che puzza ed è marcio: si fomentano e sostengo scribacchini (senza contare che si punta ai MINORENNI per far colpo, per dire “l’autore che ho pubblicato io HA SOLO quindici anni!”) perchè scrivano pagine e pagine di niente o, se va bene, cliché su cliché, purchè il tutto sia di moda, da propinare (a prezzi nefandi) a masse di gente convinte che “tanto il fantasy” è solo merda da svago.
Tutto questo LEDE PESANTEMENTE tutti quegli autori che magari scrivono bene e si sentono dire: il suo lavoro è buono ma non ha mercato! (grazie al c…o, lo hai condizionato tu il mercato pubblicando monnezza modaiola)!
Il succo è questo. Poi nel blog è stato detto centomila volte (anche dalla padrona di casa): volete leggere merda? Leggete merda, chi ve lo impedisce?
Ma almeno non offendetevi se qualcuno vi fa notare che quella roba li E’ merda (sottolineando i difetti) e che forse si POTREBBE avere di meglio.

PS: ora, io non so se HP si colloca nella merda o nei libri che vale la pena leggere (magari sta in una via di mezzo, in fondo il mondo non è tutto bianco o nero). Ma poichè ho avuto modo di constatare che Gamberetta solleva critiche sensate e corrette (la prima trilogia della Troisi, ma la sono letta purtroppo e mi hanno recentemente regalato Il Re Nero che ho sfogliato e leggiucchiato proprio per capire se le critiche fatte erano vere, ma che NON LEGGERO’ MAI), credo di potermi fidare del suo giudizio.

Infine è davvero patetico venire qui a dire che le regole della buona scrittura possono essere ignorate perchè scritte su libri mesopotamici. Ma andiamo…

#328 Comment By Keane On 11 ottobre 2011 @ 16:07

@arnica: tu rosiki perchè a loro piace una cosa che a te non piace?E’ assurdo. Ma lascia che le persone trovino il divertimenti e il piacere dove stracazzo vogliono, per Zeus, o vorresti vivere in una società dove c’è gente che decide a tavolino cosa deve piacere a tutti gli altri? Su quali basi poi?
C’è un abisso tra dire “questo libro è scritto male” e “questo libro è scritto male quindi non DEVE piacerti“.

@Giles Habibula: tu ti senti in dovere?E’ una missione speciale? Ma non la mandi a quel paese una persona del genere quando viene a rompere le balle a te?

- come dici tu stesso, se una cosa è merda, chi la apprezza mangia la merda. Ora, non so tu, ma io personalmente mi batterò sempre perchè quest’idea non passi e questo pensiero venga smascherato molto più che contro chi scrive pessimi libri. Perchè i danni fatti da un brutto libro sono un inezia rispetto a quelli fatti dal censore fanatico. Un brutto libro puoi non leggerlo, Savonarola invece prima o poi verrà a bruciare anche i TUOI libri, quelli che ami.

Il tuo discorso sul mercato non è dimostrato. Perchè, fino a prova contraria, è questo il meglio. Come del resto dice Gamberetta stessa, sconfortata. Un po’ di tempo fa sosteneva la tua tesi – ma quando io e altri le chiedemmo “ok allora quali sono questi libri, questi autori emergenti che la cricca e le case editrici sceme/cattive tengono lontano dagli scaffali?
Nessuna risposta.
E allora poi siamo passati alla realtà, e non alla fantasia, e cioè che questi che criticate sono il meglio [sic.] che c’è in giro.
Ma sai che ti dico?Gamberetta ha un sacco di lettori, se esistono davvero buoni libri e bravi scrittori volutalmente ignorati dal sistema perchè si preferisce GL o la Troisi a loro, perchè non segnalarli qui sul sito?
Fateci comprare i loro libri via gamberi.fantasy no?Del resto è quello che penso avverrà tra pochi anni.
Più aumenteranno gli e-reader meno potere avranno le case editrici e siti come quello di Gamberetta, se coglieranno l’opportunità, saranno il solo e unico filtro (a pagamento, ofc) tra l’autore e il lettore.

riguardo a questo:

Non capisco… prima dici che non ha senso insultare, e poi utilizzi la stessa strategia ? Mi cogli impreparato.

non è un insulto, mi scuso, non era l’intenzione: è una previsione. Già visto, già dato.Purtroppo.

infine, questo mi ha strappato un sorriso:

ma perché è dimostrato dal successo di opere che le seguivano, per insegnare a gente che non ne è capace, come scrivere un romanzo di successo, che possa piacere ed entusiasmare.

e Harry Potter non è una una saga di stra-successo, che piace e che entusiasma?


Case, fuckin, closed
direi.

#329 Comment By arnica On 11 ottobre 2011 @ 16:29

kaene, non capisco…fino adesso hai parlato in maniera pacata,e ora sembri un limone.
mai detto che non deve piacere per forza,ma è molto triste quando una persona legge e non capisce certe cose(l’episodio della finestra in nihal è patetico,suvvia) e pretendeche quello che legge sia un capolavoro.
est claro?

#330 Comment By Keane On 11 ottobre 2011 @ 17:13

@arnica: scusami.

E’ triste, ok, ma sono ragazzini e nessuno nasce imparato; per questo la divulgazione è importante ma deve essere fatta bene- insultare non è la strategia migliore.
Se poi uno decide di non ascoltare, bè saranno cavoli suoi no?

In linea di massima però io contesto l’eccessiva rigidità di Gamberetta perchè, leggendo sci-fi e fantasy più o meno da quando lei è nata, so bene che prendere pari pari le sue regole e applicarle alla letteratura di genere ne distruggerebbe i 3/4, lasciandoci i libri più insipidi.
Siate onesti, andate a leggervi i maggiori esponenti del fantasy, regole alla mano, e guardate quanto reggono all’esame.
E se le regole si applicano bene alla pessima Troisi ma non ai grandi, allora non sono regole, ma principi.
Ed è quello che sto cercando di spiegare.
I principi richiedono elasticità e capacità di comprensione, maturità.
Al contrario delle regole.

#331 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 17:32

tu ti senti in dovere?E’ una missione speciale? Ma non la mandi a quel paese una persona del genere quando viene a rompere le balle a te?

Denigrazione: per accantonare, o almeno rendere sospetta, un’affermazione dell’avversario ricondurla ad una categoria odiata dagli spettatori.

come dici tu stesso, se una cosa è merda, chi la apprezza mangia la merda. Ora, non so tu, ma io personalmente mi batterò sempre perchè quest’idea non passi e questo pensiero venga smascherato molto più che contro chi scrive pessimi libri. Perchè i danni fatti da un brutto libro sono un inezia rispetto a quelli fatti dal censore fanatico. Un brutto libro puoi non leggerlo, Savonarola invece prima o poi verrà a bruciare anche i TUOI libri, quelli che ami.

Ampliamento: interpretare l’affermazione dell’avversario nel modo più generale possibile, restringendo invece la propria.
(Censura, peraltro mai sollevato. Io ho parlato di pari visibilità, non dell’eliminazione dell’uno o dell’altro)

Il tuo discorso sul mercato non è dimostrato. Perchè, fino a prova contraria, è questo il meglio. Come del resto dice Gamberetta stessa, sconfortata.

Argumentum ad verecundiam: invece che di motivazioni ci si appelli ad autorità rispettate dall’avversario. (Gamberetta)

Petitio principii : rigettare le premesse dell’avversario come petitio principii. (Certo, se non vengono pubblicati, non posso leggerli, ma, non per questo, puoi negarne l’esistenza)

e Harry Potter non è una una saga di stra-successo, che piace e che entusiasma?

Forzare la consequenzialità: trarre a forza dalle affermazioni dell’avversario, con false deduzioni, tesi che non vi siano contenute (apagoge).
(Anche Nihal eccita e appassiona una grossa fetta di pubblico, ma ti sfido a dichiararlo un capolavoro)

Case, fuckin, closed direi.

Dichiarare la vittoria: dopo che l’avversario ha risposto a molte domande senza peraltro giungere alla conclusione desiderata, dichiarare la vittoria con una buona dose di faccia tosta.

tu rosiki perchè a loro piace una cosa che a te non piace?E’ assurdo. Ma lascia che le persone trovino il divertimenti e il piacere dove stracazzo vogliono, per Zeus

Argumentum ad personam: come ultima risorsa diventare offensivi, oltraggiosi e grossolani.

Fonte : Schopenhauer, “L’arte di ottenere ragione” (testo in tedesco con traduzione inglese a fronte : http://coolhaus.de/art-of-controversy/)

I miei complimenti, da manuale :)

#332 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 17:38

In ogni caso vorrei fare una precisazione :

In nessuno dei miei commenti ho scritto “Harry Potter fa cagare“, ma “A me non è piaciuto“. Ovviamente parlo per me, ma visto che mi hai risposto direttamente, mi sento preso in causa.

Mi spieghi qual’è il problema nell’esprimere un opinione ? Qualcuno lo vieta ?

La saga di Harry Potter è, di certo, superiore a molte altre, soprattutto nostrane, ma a me non è piaciuto. Devo venire lapidato per questo ?

#333 Comment By MakKo On 11 ottobre 2011 @ 17:41

@ Keane

Secondo me sbagli e di grosso. Sono ragazzini non è una scusa valida per restare a guardare un sistema schifoso che propina loro solo boiate.
E il tuo ragionamento “confrontate i gradi maestri con i manuali di scrittura” non regge: ok l’eccezione, passi la svista, la caduta di stile ci sta… ma nel caso della Troisi parliamo di minimo una dozzina di romanzi (tra saghe del mondo emerso e ragazza drago e quant’altro). Uno peggio dell’altro. Andiamo? Vuoi davvero negare che la Troisi scrive male? E se non lo neghi, davvero ti senti di consigliare libri simili?
Ora capisco che magari (scrivo magari perchè non posso dare un giudizio oggettivo) fare le pulci a HP è un pò rosicare, cercare gli sbavi a una saga che deve di certo avere molti pregi, ma su schifezze come Le cronache del mondo emerso, i libri della Strazzulla o del Ghirardi, non si può passare.

Sinceramente io non ci sto a rassegnarmi a leggere cose che iniziano con: “L’assedio durava da più di tre ore!” e poche righe sotto scopri anche che l’assedio lo porta avanti UNA creatura sola. Io chiudo il libro ed è già tanto se non gli do fuoco in piazza (giusto per stare su Savonarola).

#334 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 17:50

E mi permetto di aggiungere

Il fatto che gli autori emergenti vengano quasi automaticamente cestinati, è risaputo, è successo alla stessa Rowling, prima che gli accettassero il volume alla Bloomsbury (semi-sconosciuta, al tempo, ora casa editrice dell’anno 1999-2000).

#335 Comment By Zave On 11 ottobre 2011 @ 17:52

@Keane:
secondo me sei tu che non comprendi.
non metto in dubbio che ci siano opere che pur avendo dei difetti oggettivi sono comunque apprezzabili sotto certi aspetti e possono comuque piacere.
nemmeno gamberetta l’ha mai negato.

anche nelle opere degli scrittori più stimati si trovano difetti, a volte anche grossi.
significa che sono questi difetti a renderli dei grandi scrittori o a rendere le loro opere delle grandi opere (arriva bertolaso)?
forse la parola chiave è “nonostante”.

“il romanzo tal dei tali è pieno di raccontato ma è comunque bello quindi la regola dello show don’t tell non vale!” non è il modo giusto di ragionare.
piuttosto “il romanzo tal dei tali è bello nonostante sia pieno di raccontato, con più mostrato sarebbe stato meglio.”

per parlare della saga a cui è dedicato questo topic ti chiedo, anche se non te la senti di cestinare la saga di harry potter (qualche pregio ce l’ha) non credi che sarebbe stata molto meglio se la rowling avesse lavorato di più sulla coerenza della trama tanto per dirne una?

il fatto che secondo te i romanzi che seguono le regole sarebbero insipidi poi è una emerita stronzata: scrivere secondo le regole non è sufficiente per ottenere un buon romanzo, ovviamente.
ma da come scrivi sembra che le regole siano un ostacolo e non è assolutamente vero.

#336 Comment By Keane On 11 ottobre 2011 @ 18:21

eh vabbè, hai preso la strada più semplice direi, anche questo è un trucco lo sai?
Ma non ti lascio cambiare argomento così facilmente:

se non vengono pubblicati, non posso leggerli, ma, non per questo, puoi negarne l’esistenza

E tu non la puoi dimostrare. Show me the Libris o gtfo :D
Finchè non puoi portare fatti a sostegno della tua tesi, è fuffa. Retorica o non. Fammi i nomi dei libri.
Voglio titoli, autori, case editrici che li hanno rifiutati e se hai anche le copie da condividere, ancora meglio.

ps: è chiaro che se eviterai di rispondere a questo punto non ha senso continuare a discutere.

ma perché è dimostrato dal successo di opere che le seguivano, per insegnare a gente che non ne è capace, come scrivere un romanzo di successo, che possa piacere ed entusiasmare.

trarre a forza dalle affermazioni dell’avversario, con false deduzioni, tesi che non vi siano contenute

Non ho tratto a forza niente. Ti ho chiesto: HP è una saga di successo, che piace ed entusiasma?
Si. No. Ciao. C’è poco da argomentare, ti sei fregato da solo.
E non ho tirato in ballo la Troisi, questo è “Forzare la consequenzialità” :D

#337 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 18:40

Non ho tratto a forza niente. Ti ho chiesto: HP è una saga di successo, che piace ed entusiasma?

La Rowling non ha scritto manuali di scrittura, ne ha partecipato alla stesura di un manuale di scrittura

I rest my case

Finchè non puoi portare fatti a sostegno della tua tesi, è fuffa. Retorica o non. Fammi i nomi dei libri.

Vero, non posso dimostrarlo, ma posso dimostrare la mia tesi sulla legge della domanda e dell’offerta con autori non emergenti, ma già affermati.

Primo volume della seconda trilogia della Troisi (al tempo in cui usci), in distribuzione : oltre le 10mila copie disponibili.
Elric di Melnibonè (stessa distribuzione, Fanucci e Mondadori sono distribuite entrambe da Messaggerie Libri, su Roma) : meno di 5 copie disponibili.
Un volume qualsiasi di Howard (Urania, su Fastbook) : meno di 10 copie.

Questi numeri non sono ipotetici, gestivo la sezione Fantasy e Fantascienza, quindi li controllavo giornalmente.

I rest my case x2

E mi permetto di aggiungere

Il fatto che gli autori emergenti vengano quasi automaticamente cestinati, è risaputo, è successo alla stessa Rowling, prima che gli accettassero il volume alla Bloomsbury (semi-sconosciuta, al tempo, ora casa editrice dell’anno 1999-2000).

I rest my case x3

#338 Comment By Keane On 11 ottobre 2011 @ 18:42

@Makkok:

Uno peggio dell’altro. Andiamo? Vuoi davvero negare che la Troisi scrive male? E se non lo neghi, davvero ti senti di consigliare libri simili?

Non ci capiamo. Non penso e non ho mai scritto che la Troisi sia brava e non consiglierò mai i suoi libri finchè non imparerà a scrivere in modo decente(ammesso che).

@Zave:

“il romanzo tal dei tali è pieno di raccontato ma è comunque bello quindi la regola dello show don’t tell non vale!” non è il modo giusto di ragionare.
piuttosto “il romanzo tal dei tali è bello nonostante sia pieno di raccontato, con più mostrato sarebbe stato meglio.”

esattamente, ma allora sei d’accordo con me, perchè non parli di REGOLE, ma di PRINCIPI. Ed è il motivo per cui ancora stiamo discutendo della validità di HP.
Lo “show don’t tell” è un principio, non una regola, altrimenti libri come il Silmarillion li buttiamo nel cesso, non solo le fantomatiche cronache troisiane. E per lo stesso motivo fare le pulci alla Rowling con le REGOLE non ha senso. Ma vedo che se non altro Makko su questo punto è d’accordo. Principi e non regole, e siamo tutti d’accordo.
E no, non penso dovesse lavorare di più sulla coerenza della trama perchè ancora non mi è stato spiegato chiaramente qual è/sono gli errori che ha commesso :P

#339 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 18:46

ma perché è dimostrato dal successo di opere che le seguivano, per insegnare a gente che non ne è capace, come scrivere un romanzo di successo, che possa piacere ed entusiasmare.

Ti metto la citazione completa al mio reply, visto che la tua è parziale :

Di “oscuri testi del medioevo mesopotamico ittita” (??) ne hanno scritti anche autori di grande successo, come S. King, a volte, proprio per spiegare il successo delle loro stesse opere. Non ci sono regole che vanno seguite “perché si, perché è cool“, ma perché è dimostrato [che funzionino, omissis] dal successo di opere [scritte dagli stessi autori che hanno scritto il manuale, omissis]che le seguivano, per insegnare a gente che non ne è capace, come scrivere un romanzo di successo, che possa piacere ed entusiasmare.

#340 Comment By Keane On 11 ottobre 2011 @ 18:57

Vero, non posso dimostrarlo

Fine discussione.
Tre post per poi darmi ragione…

#341 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 19:01

Fine discussione.
Tre post per poi darmi ragione…

Generalizzazione dell’inferenza: se l’avversario accetta la verità di fatti particolari dare per scontato che abbia accettato anche l’universale relativo.

e ripeto

Dichiarare la vittoria: dopo che l’avversario ha risposto a molte domande senza peraltro giungere alla conclusione desiderata, dichiarare la vittoria con una buona dose di faccia tosta.

eh vabbè, hai preso la strada più semplice direi, anche questo è un trucco lo sai?

Si, lo so, ma per risponderti è l’unica. Perdonami, ma se mi punti una lancia non ti attacco con un pugnale, son mica Nihal.

#342 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 19:10

Voglio titoli, autori, case editrici che li hanno rifiutati e se hai anche le copie da condividere, ancora meglio.

Titolo : Harry Potter and the Philosopher’s Stone
Autore : J.K.Rowling

She sent the book to an agent and a publisher, and then the second agent she approached spent a year trying to sell the book to publishers

(Fonte : Wikipedia)

Utilizzo un titolo che te reputi valido

va meglio ?

#343 Comment By Keane On 11 ottobre 2011 @ 19:18

Stiamo parlando della situazione italiana o sbaglio?
Guarda, se vuoi cazzeggiare così ti avviso che presto parlerai da solo.

#344 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 19:36

Stiamo parlando della situazione italiana o sbaglio?

Io no, si parla di Harry Potter, che di italiano ha solo la traduzione, in caso contrario è off topic. Che abbia preso, come esempi, romanzi italiani, è un caso.

E, come ripeto, io sto esprimendo una mia opinione, non una legge universale.

A me Harry Potter non piace, perché penso che i personaggi siano costruiti male, che la trama sia stata sacrificata a favore dell’ambientazione e perché penso che l’autrice abbia iniziato a scriverlo come un racconto per bambini, ma che abbia puntato ad un pubblico più adulto verso gli ultimi romanzi e penso che non ci sia riuscita.
Almeno, non dal mio punto di vista.
Ora, il fatto che questa mia opinione (vera o meno, in senso universale, non ha importanza) sia confermata da manuali di scrittura e penso, anche, che alcuni di questi manuali possano contenere consigli utili a tanta gente (italiana e non).

Attenzione perché la parola chiave è “penso“. Ed è esattamente quella che si usa quando si esprime un’opinione.

Io penso anche che tu, prima di continuare, dovresti fare un bel respiro e valutare con più attenzione quello che vuoi dire, perché , penso, ti stia emozionando troppo per il fatto che ho espresso un’opinione negativa nei confronti di un romanzo che a te piace.

#345 Comment By Giles Habibula On 11 ottobre 2011 @ 19:43

Ma devo farti delle scuse, Keane, perché penso che sia stato un misunderstanding.

In uno dei miei commenti precedenti ho fatto un riferimento a merda e cioccolata Lindt. Credo che tu abbia preso quello che ho scritto in maniera troppo letterale, perché, come precisavo :

PS – Il discorso è allegorico, non ti sto dando del mangiamerda e, se ti sei sentito offeso dalle mie parole, te ne chiedo scusa.

Con quel commento non volevo assolutamente insinuare che “i libri che non apprezzo sono automaticamente libri di merda”, ma volevo esprimere il concetto della legge della domanda e dell’offerta.

Nel post precedente c’è un errore che ne potrebbe compromettere il senso:

Ora, il fatto è che questa mia opinione (vera o meno, in senso universale, non ha importanza) sia confermata da manuali di scrittura e penso, anche, che alcuni di questi manuali possano contenere consigli utili a tanta gente (italiana e non).

#346 Comment By Zave On 11 ottobre 2011 @ 21:29

@Keane:
no, hai ribaltato quanto ho scritto.
io ho detto che un romanzo può avere dei pregi che lo rendano apprezzabile NONOSTANTE i difetti.
se un romanzo abbonda di raccontato anche dove avrebbe dovuto esserci del mostrato è un errore. che il romanzo in questione possa piacere comunque non cambia il fatto che sia un errore.
il tuo giocare con le parole “regole” e “principi” non porta da nessuna parte. non è che se definisci lo “show don’t tell” un principio allora diventa più valido raccontare quando invece dovresti mostrare.
ci sono situazioni in cui è meglio mostrare e altre in cui è meglio raccontare. chiamala regola o principio ma se un autore non riesce a capire quale usare (o ancora peggio non sa nemmeno di cosa si stia parlando come certi autori pubblicati qui da noi) è un errore.
se il suo libro si salva è NONOSTANTE e non GRAZIE ad esso.

può darsi benissimo che quello che ti fa salvare o apprezzare harry potter non siano pregi oggettivi della saga ma i tuoi gusti personali tipo l’ambientazione che ti è piaciuta molto e ti ha fatto apprezzare il tutto senza badare ai difetti. ma i difetti ci sono e un lettore attento (non ci vuole molta attenzione per harry potter) o che comunque non si è innamorato di qualcosa che gli ha sblilanciato completamente il giudizio i difetti li vede e ne rimane infastidito.

ci sono certe persone fissate con gli elfi, i draghi o i vampiri a cui piace anche la peggio spazzatura se è sugli elfi, i draghi o i vampiri.

in harry potter a parte tutte le stramberie completamente irrazionali del mondo magico che sono eredità dei primi tre libri dove la rowling cercava più che altro di creare un’ambientazione incantevole per i bambini senza badare al fatto che molte cose non avessero senso, i buchi di trama sono così gravi e le banalità sono talmente tante che uno che non si è fatto incantare chiuderebbe il libro e tanti saluti.
ogni volta che penso al quarto libro mi viene in mente qualche cazzata nuova che non ha nessun senso.
esempio dell’ultimo minuto:
con un incantesimo di appello si possono evocare anche oggetti molto lontani, lo abbiamo visto in azione sulla firebolt che harry evoca dal dormitorio durante la prima prova.
come mai a nessuno viene in mente di evocare la coppa del tremaghi con un incantesimo di appello?
potrai dire che l’avevano resa inappellabile proprio per quel motivo, peccato che al cimitero harry la recuperi proprio con un incantesimo di appello…

il silmarillion non l’ho mai finito perché lo trovavo noioso, anche se è stato davvero molti anni fa quindi non saprei dirti quanto ci fosse di raccontato o mostrato.

#347 Comment By arnica On 11 ottobre 2011 @ 22:11

@zave- non ho capito la cosa della coppa. quando avrebbero dovuto/potuto appellarla?(non ti sto contestando,proprio non l’ho capito!)

#348 Comment By arnica On 11 ottobre 2011 @ 22:22

ah,fosre ho intuito..intendi nella prova stessa?invece di arrivare al centro del labirinto?
beh,non so te,ma io agli esami non copio…fare accio coppa sarebbe stato barare,no?

#349 Comment By Zave On 12 ottobre 2011 @ 00:25

perché barare lol? vale tutto nel labirinto, è una gara a chi la prende per primo.
ovviamente sarebbe idiota non aver protetto la coppa dagli incantesimi di appello quindi si assume che la cosa sia stata fatta, come anche per l’uovo dorato della prima prova. è sempre indice del modo grossolano della rowling di gestire la magia, perché visto che esistono gli incantesimi di appello è strano che non venga in mente ai personaggi di utilizzarli, senza successo, ma almeno farli provare.
non ci vuole tanto a pensare, ma se ha evocato la firebolt non faceva prima a evocare l’uovo?

tornando alla coppa comunque: se non è protetta è impensabile che nessuno dei quattro campioni l’abbia appellata, se invece è protetta è un buco di trama il fatto che harry la appelli nel cimitero.

#350 Comment By Keane On 12 ottobre 2011 @ 01:58

Vedi Giles, non è che mi scaldo, ma tu hai parlato della situazione editoriale ITALIANA, ti ho chiesto fatti, prove: hai prima svicolato, poi hai tirato in ballo il primo della Rowling, che non è italiano e neppure di questo secolo. Elementi concreti ZERO.
Insomma, stai trollando, mi dispiace solo aver perso tempo a risponderti. L’attacco ad personam è inutile, direi che se non hai altro da proporre, oltre la fuffa, la nostra discussione finisce qui. Trova un modo più maturo di gestire un confronto, la prossima volta ^^

@Zave: a te potrà sembrare un gioco di parole, al resto del mondo no. Principi e regole sono due cose diverse. Il punto di scontro è proprio qui.

è un errore.
se il suo libro si salva è NONOSTANTE e non GRAZIE ad esso.

Guarda che nessuno qui, almeno, non io, dice il contrario. Ma a livello di critica c’è un abisso tra l’evidenziare l’infrazione di una regola e l’infrazione di un principio.

Ti faccio un esempio, spero di spiegarmi meglio: quando si guida il principio è quello di rispettare i limiti di velocità, ma pochissimi lo fanno alla lettera; in un tratto di strada rettilineo tipo provinciale a due corsie il limite è – poniamo-70 km/h; la maggioranza va a una media di 90-100 km/h. Scrittori come la Troisi sono le auto che sfrecciano a 150+ km/h, e si notano subito, ma se fai diventare il principio una REGOLA dovresti segare via TUTTI ottusamente, tranne forse chi?I principianti*.

Nessuno dice che chi va a 100 km/h non stia infrangendo il limite, ma noi stiamo parlando di libri, non di quantità misurabili, e porre regole invece di principi equivale ad accomunare chi è sopra il limite di ~20km/h a chi va sopra i 150 km/h.
Questo E’ MALE tanto quanto incrociare i fasci protonici.

* c’è anche gente non principiante rispettosa del limite, ok, ma è un esempio.

#351 Comment By Keane On 12 ottobre 2011 @ 02:09

ma tu guarda se ci si deve appigliare al pelo nell’uovo per dire che sette dico sette romanzi hanno BUCHI ENORMI LOGICI DI TRAMA NON SEQUITUR!ARMAGEDDON!
Lol.
comunque…

non è difficile immaginare che un incantesimo protettivo possa sparire non appena la coppa venga toccata(che poi è la condizione di vittoria no?)

#352 Comment By Zave On 12 ottobre 2011 @ 04:37

il problema è che tutte queste cose se le deve immaginare o inventare il lettore.
oh non ci vuole molto a inventarsi delle toppe per i buchi di trama.
solo che avrebbe dovuto farlo la rowling.

quello comunque non era un buco di trama grosso, era un dettaglio.
è che del quarto libro avevo già parlato ampiamente in commenti precedenti e non mi andava di ripetermi.
il problema fondamentale del quarto libro è che la partecipazione di harry al torneo non ha nessun senso.
voldemort vuole rapire harry e infiltra crouch a hogwarts. fin qui ha senso ma tutto lo sbattimento per far partecipare harry al torneo e aiutarlo a vincere per fargli toccare la coppa non solo è inutile ma è anche controproducente in quanto non fa altro che aumentare l’attenzione nei confronti di harry quando crouch avrebbe potuto rapirlo in tantissimi modi senza che nessuno se ne accorgesse.
a questo plot hole che mina i 2/3 del romanzo si aggiungono altri buchi di trama gravi e meno gravi.
come la coppa trasformata da crouch in portkey che invece di essere sola andata è andata e ritorno, il fatto che sia appellabile o meno è solo una cazzatina che mi è venuta in mente prima.
come il fatto che lo spettro di james esca prima di lily dalla bacchetta di voldemort (corretto dopo la prima edizione), come tante altre cose.

il quinto libro riesce ad essere ancora più brutto, forse il peggiore di tutta la serie, anche se col settimo è una dura lotta ma penso che il quinto la spunti.

solo un commento sul quinto e poi vado a dormire:
la profezia!
ci si aspettava chissà cosa e alla fine tutto si risolte in una registrazione della trelawney che recita la sua profezia?
patetico, insulso e insensato.
in primo luogo è un turn down spaventoso scoprire che dopo tutte le menate sul dipartimento misteri l’oggetto in questione era la versione sfera di cristallo di una videocassetta.
e poi non ha assolutamente senso che solo le persone oggetto di una profezia possano andare ad ascoltarla.
che senso ha mettere una regola del genere?
tutte le profezie, visto che il veggente non ha memoria di quanto ha vaticinato, sono fatte in presenza di qualcuno (altrimenti andrebbero perse inascoltate). se quel qualcuno è l’oggetto della profezia non ha alcun senso farne una registrazione, se non lo è significa che qualcuno non oggetto della profezia ne conosce il contenuto e può rivelarlo a chi vuole, indipendentemente dalle regole che si impongono sulle copie di backup delle profezie conservate nel dipartimento misteri.
ma poi perché solo le persone oggetto della profezia dovrebbero conoscerne il contenuto?
se viene profetizzata la venuta di un nuovo dark lord non è il caso che qualcuno lo venga a sapere per prepararsi al peggio invece permettere solo al dark lord in questione di sentirla? e se ad essere profetizzato è un disastro naturale o qualsiasi altro evento che non riguarda specifiche persone?
tipo un asteroide?
solo l’asteroide può visionare la registrazione?

#353 Comment By Giles Habibula On 12 ottobre 2011 @ 10:11

Vedi Giles, non è che mi scaldo, ma tu hai parlato della situazione editoriale ITALIANA, ti ho chiesto fatti, prove: hai prima svicolato, poi hai tirato in ballo il primo della Rowling, che non è italiano e neppure di questo secolo. Elementi concreti ZERO.
Insomma, stai trollando, mi dispiace solo aver perso tempo a risponderti. L’attacco ad personam è inutile, direi che se non hai altro da proporre, oltre la fuffa, la nostra discussione finisce qui. Trova un modo più maturo di gestire un confronto, la prossima volta ^^

Keane, un modo maturo per discutere con te non esiste, non hai nessun rispetto per il confronto, se gli argomenti dell’avversario ti disturbano.

Io ho parlato dei lettori italiani e della distribuzione italiana (rileggiti i miei post, se vuoi). L’editoria Italiana e gli autori italiani non li ho mai nemmeno pensati, a parte usarli per fare esempi, li hai tirati in ballo te, perché ti fanno comodo per argomentare le tue ragioni.
Certo, se ci pensi te un minuto, una casa editrice italiana, per pubblicare un autore straniero, ne acquista i diritti di pubblicazione e, di conseguenza, la il libro della Rowling,

che non è italiano e neppure di questo secolo

lo diventa, perché pubblicata da una casa editrice italiana (Salani, per la cronaca).
E potrebbe essere anche vero che le case editrici straniere non hanno distribuzione in italia (falso), quindi potrebbe (tirandolo molto) valere il discorso “hai parlato di distribuzione italiana, quindi, di conseguenza parli dell’editoria ITALIANA“. Questa è una conclusione che hai tirato te, spero per ignoranza e non per malizia.

Non sono sicuro di chi di noi due stia trollando, sai.

Ti faccio un esempio, spero di spiegarmi meglio: quando si guida il principio è quello di rispettare i limiti di velocità, ma pochissimi lo fanno alla lettera; in un tratto di strada rettilineo tipo provinciale a due corsie il limite è – poniamo-70 km/h; la maggioranza va a una media di 90-100 km/h. Scrittori come la Troisi sono le auto che sfrecciano a 150+ km/h, e si notano subito, ma se fai diventare il principio una REGOLA dovresti segare via TUTTI ottusamente, tranne forse chi?I principianti*.

Premesso che, superando il limite di oltre 50km/h, oltre alla sanzione, c’è il ritiro della patente, quindi, no, nessuno accomuna chi lo supera di 20km/h rispetto a chi di 100km/h, c’è una differenza enorme.

E premesso anche che, magari, a me, dia fastidio, a prescindere, la gente che supera il limite di velocità (ad esempio per il fatto che mio padre è stato travolto nella sua macchina da un SUV che andava a 140km/h in una strada con limite di 50, situazione ipotetica), entrambi infrangono la legge, quindi è mio diritto criticarli entrambi.

Certo, se uno, nonostante stia superando il limite, ha una tenuta di strada eccellente, mantiene la distanza di sicurezza e non mi sta appiccicato al culo, e ha una guida sicura e padrona del mezzo, hai ragione, perfettamente, il tuo discorso fila, e posso anche sentirmi tranquillo. Resta il fatto che devi essere bravo, molto bravo, a guidare, per farlo, non è cosa per tutti.

E sicuramente io non chiudo un occhio se ci provi senza riuscirci. MA QUESTI SONO PUNTI DI VISTA. Non puoi impormi il tuo perché, altrimenti, sono malvagio.

#354 Comment By Giles Habibula On 12 ottobre 2011 @ 10:33

Resta il fatto che devi essere bravo, molto bravo, a guidare, per farlo, non è cosa per tutti.

E sicuramente io non chiudo un occhio se ci provi senza riuscirci.

Il discorso Lovecraft, appunto

ma tu guarda se ci si deve appigliare al pelo nell’uovo per dire che sette dico sette romanzi hanno BUCHI ENORMI LOGICI DI TRAMA NON SEQUITUR!ARMAGEDDON!

Se per me è un difetto, è un difetto, la Rowling non è Lovecraft, stacce

#355 Comment By MakKo On 12 ottobre 2011 @ 13:29

Solo una nota: il Silmarillion non è un romanzo, ma un saggio.
Non credo sia corretto usarlo come termine di paragone. Al massimo si può usare Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Che, rimuginando sulle critiche fatte ai 7 HP nei commenti, mi sembra abbiano alla base lo stesso difetto di fondo:
Lo Hobbit è poco più di una buona favoletta mentre il Signore degli Anelli, suo seguito, è un opera di certo molto più matura e questo contrasto è nettissimo (come quello rilevato da molti tra i primi HP e i successivi).

#356 Comment By Giles Habibula On 12 ottobre 2011 @ 14:28

Solo una nota: il Silmarillion non è un romanzo, ma un saggio.
Non credo sia corretto usarlo come termine di paragone. Al massimo si può usare Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Che, rimuginando sulle critiche fatte ai 7 HP nei commenti, mi sembra abbiano alla base lo stesso difetto di fondo:
Lo Hobbit è poco più di una buona favoletta mentre il Signore degli Anelli, suo seguito, è un opera di certo molto più matura e questo contrasto è nettissimo

Si, ma, una nota, prima

Il signore degli Anelli e lo Hobbit sono due opere diverse, anche se, cronologicamente, l’uno è il seguito degli altri.

Lo Hobbit venne concepito come “favola per bambini”, e pubblicato tale nelle prime edizioni illustrate (nel ’38). In seguito venne rimaneggiato e ripubblicato.

Ora, per lo Hobbit, si, vale esattamente lo stesso discorso.

Il Signore degli Anelli, invece, venne concepito e scritto per essere un racconto epico fantastico, quindi, no. Inoltre, la versione attuale del Lo Hobbit è successiva al Signore degli Anelli.

Riguardo il Silmarillion, non può essere definito “un romanzo”, perché, nelle intenzioni dell’autore, era una serie di appunti (piuttosto disordinati, come classico di Tolkien), e pubblicato postumo, dopo che il figlio, Christopher, ne ha curato la stesura.

Il Silmarillion è pesante da leggere, e questa è un’opinione condivisa anche tra gli amanti dei romanzi Tolkeniani. Leggere il Silmarillion per svago equivale a farsi colpire in faccia da una scorza di limone legata ad un lingotto d’oro. L’unico pregio del Silmarillion è di dare informazioni importanti per l’ambientazione.

Lo Hobbit è poco più di una buona favoletta mentre il Signore degli Anelli, suo seguito, è un opera di certo molto più matura e questo contrasto è nettissimo (come quello rilevato da molti tra i primi HP e i successivi).

Comunque, si, hai ragione, la penso come te, oltre a tanti altri difetti che, secondo me, sono presenti in molte delle opere tolkeniane (del padre e del figlio), prima tra tutte il fatto che J.R.R. Tolkien non prendesse appunti, ma tenesse tutto a mente, cosa che ha creato non pochi problemi logici (vedi disputa su Glorfindel).

Inoltre, per la stesura del Signore degli Anelli, come anche per quella finale del Lo Hobbit, J.R.R.Tolkien ha copiato brutalmente dall’Edda Poetica, come anche da altri testi. I nomi dei personaggi, ad esempio, quelli originali, pensati da lui, si contano sulle dita di una mano. Gandalf, la maggior parte dei nomi dei nani e altri sparsi li trovi tutti ne “La profezia della Veggente” (Völuspá).

PS – a me, il Signore degli Anelli piace, ma ne riconosco i molteplici difetti.

#357 Comment By Davide On 12 ottobre 2011 @ 18:34

Veramente strana questa cosa che scrivi, @Giles:

Di “oscuri testi del medioevo mesopotamico ittita” (??) ne hanno scritti anche autori di grande successo, come S. King, a volte, proprio per spiegare il successo delle loro stesse opere. Non ci sono regole che vanno seguite “perché si, perché è cool“, ma perché è dimostrato dal successo di opere che le seguivano, per insegnare a gente che non ne è capace, come scrivere un romanzo di successo, che possa piacere ed entusiasmare.

Non trovi Giles? Stai parlando di successo. Ovvero del male. Certi scrittori che fanno parte dell’orda del male con covo “la libreria” scrivono manuali per diffondere l’oscurita’ e arricchire le fila. Cool.
Non bastavano i lettori zombie, ora anche quei dannati scrittori darkmegalord della formula segreta pessimi editori + pessimi scrittori + le cipolle di tropea eccetera eccetera, tentano di riprodursi.

Il buon Keane ha cercato di farti notare come tu, Giles, a tua insaputa, ti sia trasformato in un messaggero del maligno. Ma:

@Giles:

La Rowling non ha scritto manuali di scrittura, ne ha partecipato alla stesura di un manuale di scrittura

Forse la Rowling e’ un demone minore?

@Giles:

A me Harry Potter non piace, perché penso che i personaggi siano costruiti male, che la trama sia stata sacrificata a favore dell’ambientazione e perché penso che l’autrice abbia iniziato a scriverlo come un racconto per bambini, ma che abbia puntato ad un pubblico più adulto verso gli ultimi romanzi e penso che non ci sia riuscita.
Almeno, non dal mio punto di vista.
Ora, il fatto che questa mia opinione (vera o meno, in senso universale, non ha importanza) sia confermata da manuali di scrittura e penso, anche, che alcuni di questi manuali possano contenere consigli utili a tanta gente (italiana e non).

Qua evidentemente parli di altri manuali. Non di quelli per avere successo. Parli di manuali che giudicano trama, personaggi e le intenzioni degli autori? Sembra scritto li sopra.

Interessante scoprire come ci sia un manuale per tutto. Siamo sempre più vicini al punto della scomparsa dell’autore: un bel programma per computer con input il mondo reale o una parte di esso; inserisco un elemento fantastico random alla volta; aspetto che il computer mi calcoli tutte le variazioni apportate al mondo reale dall’elemento fantastico (e questo soddisferà i pignoli di Gamberi Fantasy); creo personaggi e trame random da manuale; output un bel libro fantasy scritto ad arte.

Cambiando argomento ma rimanendo nella polemica: non so ancora cosa leggere. Cosa posso apprezzare che non abbia personaggi piatti, trame insulse o sacrificate o che altro? Perchè Gandalf non si e’ infilato l’anello nel culo, così da averne solo un leggero bruciore corrompente, e non e’ andato a defecare dal bordo del monte fato? Eh l’autore doveva pensarci, mi ha reso infelice a non averne scritto.

#358 Comment By Cecilia On 12 ottobre 2011 @ 20:17

Siamo sempre più vicini al punto della scomparsa dell’autore:

Cos’è, di preciso, che nella frase “i manuali non ti dicono cosa scrivere ma come farlo” (ripetuta in questo e in altri siti fino alla nausea) sfugge?

Come detto, è stato ripetuto alla nausea. Tuttavia, siccome repetita iuvant: i manuali non ti danno le idee. Non ti dicono “usa un personaggio adolescente complessato/un adulto alcolizzato” ti dicono “se hai scelto un psg alcolizzato, mostra delle scene dove si ubrica anziché scrivere solo ‘era alcolizzato’ “. Non ditemi che non vedete la differenza o che l’autore scompare.

#359 Comment By Davide On 12 ottobre 2011 @ 22:17

Cos’e’ di preciso che ti sfugge della parola random?
Hai mai sentito parlare di quella storia delle scimmie chiuse in una stanza per anni a battere a macchina eccetera eccetera?
Credi davvero di essere più fantasiosa nel gioco “scrivere parole a caso” di un random fatto sul dizionario italiano? E se ampliassimo il discorso a “scrivere frasi a caso”? E via via.
Non e’ un problema di fantasia o di idee.

Il problema casomai e’ mettere in relazione tutte le parole, le frasi e cosi’ via. In pratica questo punto del mio discorso e’ ancora lontano:

[...] con input il mondo reale o una parte di esso

Non che non esistano manuali per farlo. Manuali di fisica, chimica ed ogni materia (compresi quelli che vi piacciono tanto) per legare parole e significati, cause ed effetti: un lavoro immenso.

Vabbeh fantasticavo di brutto Cecilia, non ti arrabbiare. Solo che forse in futuro scrivere fantasy non sarà più così romantico. Ringrazierete dei manuali per questo.

#360 Comment By Giles Habibula On 12 ottobre 2011 @ 22:23

shimatta, dopo Harry Potter ho criticato anche Tolkien, adesso merito la lapidazione nella pubblica piazza.

Raccogliete i ciottoli ! Presto !

Messaggero del maligno, comunque … lol, cool

Parli di manuali che giudicano trama, personaggi e le intenzioni degli autori?

guarda…

Tuttavia, siccome repetita iuvant: i manuali non ti danno le idee.

Secondo te un personaggio alla Wes Craven è ben costruito ? Un tizio che, sapendo che nel quartiere c’è un maniaco psicotico che affetta la gente con la motosega, organizza una gara di coraggio nella casa abbandonata ? E, poi, magari, consiglia anche di dividersi per controllare le stanze… geniale !

Ma, poi, che mi scaldo a fare… probabilmente non sai neppure di cosa stia parlando.

Questi manuali (i libri che non devono essere nominati) … ma ne hai mai provato a leggere qualcuno o è una cosa tipo la ribellione adolescenziale in cui le regole vanno combattute a prescindere, in quanto regole ?

Ma si, viva la libertà ! Niente regole !

E finiranno tutti felici e affettati con una motosega.

BTW, buona vita anche a te, io rimango della mia opinione, se a te non sta bene, beh, me ne farò una ragione

#361 Comment By Giles Habibula On 12 ottobre 2011 @ 22:33

un bel programma per computer con input il mondo reale o una parte di esso; inserisco un elemento fantastico random alla volta; aspetto che il computer mi calcoli tutte le variazioni apportate al mondo reale dall’elemento fantastico (e questo soddisferà i pignoli di Gamberi Fantasy); creo personaggi e trame random da manuale; output un bel libro fantasy scritto ad arte.

intendi dire un’IA ? specializzata in fantasy ? Non si può fare, o, almeno, il risultato sarebbe mediocre, senza un intervento umano.

Forse, in un romanzo SF, potrebbe anche succedere

#362 Comment By Murasaki On 13 ottobre 2011 @ 01:00

Come sarebbe a dire “perché conservare le profezie”?!?
Prima di tutto, le fonti storiche si conservano sempre, quando è possibile.
Secondo: nel dipartimento Misteri si conservano ANCHE QUELLE che nessuno mai ha ascoltato. Esistono. La copia registrata viene eseguita automaticamente non appena viene detta la profezia. Non c’è un tecnico incaricato di registrarle perché X ha detto “guarda, Y ha fatto una profezia su ZW”.
Non tutte le profezie si avverano, per vari motivi che spiega Silente tra quinto e sesto libro, ovvero perché c’è il libero arbitrio. In effetti la maggior parte delle profezie non si avverano. Le altre si avverano a modo loro.
Solo che è coinvolto in una profezia può ascoltarla…. se sa che questa profezia esiste. Ma siccome sono segrete e il dipartimento è segretissimo, le uniche profezie conosciute sono quelle che hanno avuto un tal numero di testimoni che non è stato possibile soffocarle.
Questo perché il Ministero della Magia non ama molto gli aspetti irrazionali della magia e con le profezie vuole averci a che fare il meno possibile. Le regole sono state fatte proprio per soffocare il più possibile la diffusione delle profezie, comprese quelle sull’avvento di Oscuri Signori – che potrebbero anche non arrivare mai ma che ascoltando certe profezie potrebbero farsi venire strane idee.

#363 Comment By Davide On 13 ottobre 2011 @ 01:00

Giles senza cattiveria: e’ un pò inutile discutere con te, così come e’ inutile discutere con Makko quando e’ sotto pressione.

Perchè? Perchè non seguite la logica. Quando siete alle strette nel discorso v’inventate cose che non ho scritto, nemici che non ho, battute che non avrei capito.

Ti piacerebbe che io fossi contro i manuali, vero?
Oh no, non lo sono? Hai sbraitato per nulla evitando di spiegare i quote che ho riportato? Sembra proprio di si.

intendi dire un’IA ? specializzata in fantasy ? Non si può fare, o, almeno, il risultato sarebbe mediocre, senza un intervento umano.

Ah, le solide certezze. Credo che quella sia una delle frasi più sentite nella storia del mondo del lavoro.

#364 Comment By Keane On 13 ottobre 2011 @ 01:08

oh non ci vuole molto a inventarsi delle toppe per i buchi di trama.

Non ci vuole molto a inventarsi dei buchi di trama, pure. Qualunque romanzo si può criticare, basta volerlo fare.
Per esempio, il plot macchinoso in quel libro per te è un ostacolo, per altri no. La percezione è diversa. Non esiste oggettività.

Ed è fisiologico per un romanzo anche di buona fattura contenere errori, chi lo apprezza ci passa sopra, chi lo schifa li trova evidenti e disastrosi. Usarli come UNICO pretesto critico* non ha senso perchè per correttezza e coerenza dovresti censurare 3/4 dei libri fantasy in circolazione, tra cui i migliori del genere.
Naturalmente voi qui non lo fate, non si capisce bene se è perchè 1)siete conoscitori del genere e sapete benissimo che applicando rigidamente il Canone Gamberetta vi rendereste ridicoli o 2)non siete amanti del genere, non conoscete che pochi libri e vi esalta solo l’idea di criticare appena vi si sventola in faccia la bandiera delle REEEEGOLEH.

Quindi, riassumendo: è sbagliata l’operazione che fa Gamberetta di accomunare Troisi e Strazzulla alla Rowling, la qualità e la quantità di errori non è paragonabile, neppure nei primi libri dell’autrice inglese.

Principi, non regoleeehhhh. Se capite questo ne guadagnerete in agilità mentale, evitando di considerare un libro solo per i suoi errori.

@makko: non penso proprio si possa considerare un “saggio”, comunque hai ragione, è un esempio che non calza perfettamente. Rifacciamo: un qualsiasi romanzo di R.E.Howard.

*Come nell’esempio dei limiti stradali: mettiti con l’autovelox sul ciglio di una strada e vedrai quanti ne becchi:
E’ chiaro che se la tua volontà è quella di criticare per forza un libro, basta impiegarsi con pazienza su ogni elemento del libro e chiedersi “ma perché questo?”, “ma perchè è fatto così?”, “qui racconta”, “qui cambia pov”…

P.s.:Mi dici una cosa, Zave? Qual è il miglior romanzo fantasy che tu abbia mai letto? Non voglio polemizzare, è solo curiosità.

#365 Comment By Keane On 13 ottobre 2011 @ 01:35

@Davide: hai notato come si guardino bene dal proporre i loro testi perfetti?LOL.
Io prendo i pop corn.

Ma si, viva la libertà ! Niente regole !
E finiranno tutti felici e affettati con una motosega.

*ironico mode on*
A me sembra che chi rigetta le regole vi stia FOTTENDO alla grande, loro pubblicati e pagati, voi qui a rosikare di brutto.
*ironico mode off*

#366 Comment By arnica On 13 ottobre 2011 @ 01:43

tale commento finirà in fogna ma…
mi spiace che il dialogo che si era formato tra “chi ama harry potter vedendone i difetti” e gli altri sia andato un po’ a puttane negli ultimi post. si torna ai soliti toni acidi…
volemose bene,su.

#367 Comment By Zave On 13 ottobre 2011 @ 07:07

@Keane:
anche se non era rivolto direttamente a me voglio prima di tutto disilluderti sul fatto che stia rosicando perché certi cani vengano pubblicati e io no. non ho mai scritto nulla e non penso di cominciare quindi non è certamente l’invidia a guidarmi.

sul fatto che la rowling non sia la troisi hai ragione: la rowling è avanti anni luce rispetto alla troisi.
questo non vuol dire che la rowling sia niente di speciale.
ha avuto un successo spaventoso a livello planetario ma la cosa non è necessariamente sinonimo di grande qualità.
anche twilight ha avuto un successo spaventoso a livello planetario e fa pena (è comunque meglio della roba della troisi).

su harry potter mi spiace tanto ma non sono io che voglio vedere i buchi di trama ma sei tu che fai finta di niente.

il quarto libro della saga è per buona parte incentrato sul torneo tremaghi.
voldemort vuole rapire harry da hogwarts per usarlo per risorgere e per ucciderlo davanti ai suoi seguaci.
ti ricordo che voldemort è un genio.
ti riassumo il piano diabolico ordito da quel gegno di voldemort:
fa infiltrare crouch a hogwarts con le sembianze di moody
lo fa smanettare col calice di fuoco per far sì che harry venga obbligato a partecipare al torneo come quarto campione
fa aiutare harry senza che nessuno noti la sua mano per fargli superare ogni singola prova.
crouch porta la coppa al centro del labirinto e la trasforma in una portkey
crouch aiuta harry anche nel labirinto per far sì che sia lui a toccare la coppa/portkey per primo

ora forse sono io che ce la metto tutta a vedere buchi di trama, ma secondo me non ha proprio un cazzo di senso.

i punti importanti per il raggiungimento dell’obiettivo che consiste nel rapire harry sono infiltrare crouch a hogwarts e far sì che harry tocchi una portkey creata da crouch.

farlo partecipare al torneo non solo è uno sbattimento inutile ma è controproducente e presenta molti imprevisti che possono mandare tutto a puttane:
1) avere harry come campione non fa altro che metterlo ancora di più al centro dell’attenzione e non mi pare una buona idea se l’obiettivo è rapirlo
2) smanettare col calice per far designare harry come campione di una quarta scuola non fa altro che mettere tutti in guardia quando sarebbe stato molto meglio che nessuno sospettasse nulla
3) per la riuscita del piano harry deve rimanere vivo dato che voldemort non ha bisogno esplicitamente di lui per risorgere ma vuole ucciderlo di persona per recuperare la faccia e farlo partecipare al torneo col rischio che ci rimanga secco non è una buona idea
4) naturalmente la coppa è una portkey andata e ritorno, in modo di permettere ad harry di scappare comodamente toccandola una seconda volta…

la partecipazione di harry al torneo avrebbe potuto avere senso se fosse stato fornito un motivo per cui dovesse essere proprio la coppa del tremaghi ad essere trasformata in portkey, ma non viene fornita nessuna spiegazione del genere quindi la trama del libro non ha un cazzo di senso.

sinceramente non saprei dirti quale sia il migliore romanzo fantasy che io abbia mai letto.
non ne ho uno in particolare ma visto che chiedi ti sparo la saga di martin “a song of ice and fire” visto che ho letto recentemente l’ultimo libro e la considero un’ottima saga (anche se non mi entusiasma più così tanto rispetto a quando avevo letto i primi libri quasi un decennio fa).

#368 Comment By Cecilia On 13 ottobre 2011 @ 11:25

Credi davvero di essere più fantasiosa nel gioco “scrivere parole a caso” di un random fatto sul dizionario italiano? E se ampliassimo il discorso a “scrivere frasi a caso”? E via via.

Andiamo, non insultare la mia intelligenza (per quanto minuta sia ^^). Scrivere parole random non è “fantasia”, è scrivere a caso e non ne caverai mai nulla di sensato senza un ulteriore lavoro. Noto una certa differenza. Noi stavamo parlando di fantasia nell’inventare mondi, sistemi politici, scienze alternative, personaggi interessanti, sistemi magici ben delineati eccetera … il tutto cercando di essere il più possibili originali. Facendosi influenzare da tutte le proprie letture ma inserendo anche cose che nessuno o quasi aveva inserito prima. Credi che un generatore casuale sia in grado di farlo?

Non e’ un problema di fantasia o di idee

Invece sì, eccome se lo è.
Chiarendo che nel caso della fantasia usciamo dall’ambito dei manuali, che è la tecnica, quindi la forma; ti faccio un esempio “da fantasy italiano”.
Un bel giorno, una ragazzina di 14 anni scopre che da nessuna parte c’è la storia che le piacerebbe leggere. La scrive e qualche anno dopo riesce a pubblicarla. Un lettore di fantasy (senza 2000 romanzi f alle spalle) legge il suo libro e decreta: che schifezza.
Perché? Perché da un’autrice che dichiara “non sapevo nemmeno che esistesse il fantasy prima di scrivere il mio libro” cos’altro si può pretendere? Il libro è pieno di ingenuità (il cattivo che abbandona il neonato per lui pericolosissimo anziché ucciderlo), cliché (il piccolo è il Prescelto!!! Solo lui alverà il mondo!) e banalità di questo genere. Non che a 14 si possa pretendere molto di più, ma è il concetto che lei esprime che conta. “Non ne avevo mai letto, ma ne scrivo” che sembra essere diventato il mantra di troppi scrittori fantasy italiani. Licia Troisi, GL, Elena Melodia, Strazzulla, Fiorentino tra i primi che mi vengono in mente. Loro hanno “scritto a caso” se così si può dire. Non si sono informati se una scelta fosse strausata o no, non si sono letti una marea di altri fantasy per capirlo. Sono rimasti chiusi nella loro stanza come la scimmia di cui parli tu, isolati dal resto della produzione, con solo le loro idee di base. E i risultati si vedono. Spiacente, ma ne ho davvero le palle piene di quelli che scrivono senza sapere di cosa parlano.

@Keane

A me sembra che chi rigetta le regole vi stia FOTTENDO alla grande

E quindi? Dovrei fare come loro, così mi pubblicano? Ma neanche morta, se permetti.

In quanto ai libri “perfetti”, non ce ne sono. Dovessi elencarti i quelli che reputo molto buoni (o per fantasia o per tecnica) tra quelli che ho letto… Ash, Nessun dove, la saga di Thursday Next, la Trilogia di Bartimeus e il prequel appena uscito, Il castello errante di Howl, Kafka sulla spiaggia, Momo, La storia infinita, alcuni libri della sterminata saga di Mondo Disco di Pratchett. Per gli italiani, Numero sconosciuto, Esbat (solo “buono”) e Quando il diavolo ti accarezza. Sono abbastanza?
Uscendo dai libri, ma rimanendo in ambito fantasia, anche fumetti come Sandman e Lucifer sono ottimi.
Se poi devo dire il mio libro preferito in assoluto, anche a prescindere dal’epoca, allora quello è la Commedia. E l’Inferno di Dante ha dei canti che più “Show, don’t tell” di così non si può (le Malebolge, per esempio).

#369 Comment By Giles Habibula On 13 ottobre 2011 @ 11:38

Ti piacerebbe che io fossi contro i manuali, vero?
Oh no, non lo sono? Hai sbraitato per nulla evitando di spiegare i quote che ho riportato? Sembra proprio di si.

Ah, no ?

Interessante scoprire come ci sia un manuale per tutto. Siamo sempre più vicini al punto della scomparsa dell’autore: un bel programma per computer con input il mondo reale o una parte di esso; inserisco un elemento fantastico random alla volta; aspetto che il computer mi calcoli tutte le variazioni apportate al mondo reale dall’elemento fantastico (e questo soddisferà i pignoli di Gamberi Fantasy); creo personaggi e trame random da manuale; output un bel libro fantasy scritto ad arte.

Allora ho capito male io, ma questo mi sembrava proprio ironia. No, no, per carità, ho capito male io, ti chiedo perdono.

Perchè? Perchè non seguite la logica. Quando siete alle strette nel discorso v’inventate cose che non ho scritto, nemici che non ho, battute che non avrei capito.

Un deja-vu ? o è una citazione ad una cosa che ho scritto io qualche post fa ? No, devo essermi sbagliato di nuovo, chiedo il tuo perdono, Davide.

@Davide: hai notato come si guardino bene dal proporre i loro testi perfetti?LOL.

E ora che mi hai fatto tana, hai vinto l’orsacchiotto ?
Ma, forse, te, Keane, sei uno di quelli convinti che le critiche siano una cosa terribile, che fa piangere l’autore, non una cosa utile per migliorare.
Vorrei poterti dare dei titoli, ma, sfortunatamente, al momento, le mie letture sono “Il piano dei Conti Europeo“, “Economia Aziendale“, “Data Warehouse“, “Programmazione Web lato Server” e “Apache Tomcat 7.0“. Non sono letture così entusiasmanti da meritare di venire consigliate, IMHO.

Comunque ho apprezzato “Le spade di Lankhmar” di Fritz Lieber, se proprio hai necessità di un titolo.

Ah, le solide certezze. Credo che quella sia una delle frasi più sentite nella storia del mondo del lavoro.

Era un parere professionale, ma sei libero di metterne in dubbio la veridicità.

A me sembra che chi rigetta le regole vi stia FOTTENDO alla grande, loro pubblicati e pagati, voi qui a rosikare di brutto.

Keane, io un lavoro ce l’ho e guadagno anche abbastanza bene, quindi il rosik lo vedi solo te. E SE mi capitasse di scrivere un racconto/romanzo (cosa che non è ancora successa), stai tranquillo che non lo manderò alle case editrici, me lo distribuisco da solo con licenza CC, scaricabile dal mio sito.

mi spiace che il dialogo che si era formato tra “chi ama harry potter vedendone i difetti” e gli altri sia andato un po’ a puttane negli ultimi post. si torna ai soliti toni acidi…

eh, che ci vuoi fare, quando uno è convinto di stare vincendo qualcosa, come se fosse una gara a chi abbandona prima, non si potrà mai avere una discussione civile.

#370 Comment By Davide On 13 ottobre 2011 @ 13:33

@Cecilia mi piacerebbe spiegarti come la penso sulla fantasia, di come potrebbe essere replicata da un calcolatore o spiegare come il cervello umano non sia poi così speciale da creare cose irripetibili. Però hai ragione, per colpa mia e complice qualcuno un pò confuso su ironia e sequenzialità del discorso, siamo usciti dall’argomento Harry Potter.

Riassunto (delle cose che premono a me):

Gamberetta parlando di Harry Potter scrive

la trama è evanescente, i personaggi insipidi

Io non sono d’accordo ma…
Qualcuno scrive che esistono manuali che confermano il giudizio. Manuali su trame e personaggi scritti da autori di successo. Il che, tra le altre cose, mi solleva una curiosità: se sono autori di successo,da libreria, cioe’ pessimi, com’e’ che i loro manuali sono considerati autorevoli?
L’unica spiegazione sensata mi arriva da Keane: in quei manuali ci sono più che altro principi da seguire e non regole fisse che se non rispettate fanno scadere trama e personaggi. Oh ecco perchè la trama di HP non mi sembrava evanescente e i personaggi non mi sembravano insipidi.
Infine qualcuno, felice di sapere che ci sono autori validi, chiede con quali libri permutare i 7 di Harry Potter.

#371 Comment By MakKo On 13 ottobre 2011 @ 13:39

Scusate ma io adesso davvero sono in defoult cerebrale tra scherni e battibecchi, chiarimenti e insulti velati, allusioni e pretese di conoscenza di verità assolute.

La letteratura è un’arte. L’arte, per definizione, ha in se un concetto di fondo che si chiama gusto.
Qualcuno ha avuto l’ardire di indicare delle regole (Manuali di scrittura, ma in molte scuole ci sono anche corsi lunghi un quinquennio [mi chiedo se sia tempo sprecato]). Qualcuno le segue, i più se ne sbattono. Meglio i primi? Meglio i secondi? Io dico i primi, ma quello che ognuno di noi “sostiene” è personale e qualcun’altro lo può sempre snobbare.
Riassumendo: un libro non è un buon libro solo perchè piace (a uno, cento, un milione o miliardo di lettori). Ma un libro può piacere anche se non è “perfetto”. Su questo mi sembra che cmq siamo tutti d’accordo.
Personalmente non aggiungerò altro e passerò sopra a insulti e commenti velati (ancora devo capire perchè il sig. Davide ce l’ha con me).
Aggiungo solo che io non sono uno scrittore (sono un giocatore di ruolo da più di vent’anni e ho scritto molte avventure, ma non mi reputo certo uno scrittore), sono un progettista e disegnatore tecnico quindi: NON ROSICO NEMMENO PER UN PO’.

Infine, se proprio volete titoli di libri che ho apprezzato, così passate qualche ora a smontarli, eccovi serviti:
Lovecraft (tutto quello pubblicato, almeno in italia); Moorcock (l’intera saga di Elrici di Melniboné); Fritz Lieber (ho letto solo Le spade di Lankhmar e I tre tempi del destino); Salgari (il ciclo di Sandokan e del Corsaro Nero); Jules Verne(Ventimila leghe sotto i mari, Viaggio al centro della terra, Il mondo sottosopra e altri che al momento non ricordo); Neil Gaiman (Nessun dove, Amercan Gods, I ragazzi di Anansi, Il figlio del cimitero, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, Buona apocalisse a tutti); Stephen King (ho letto praticamente tutto quello pubblicato fino al 2002 [ma col senno di poi, di "buono" non c'è poi molto] e l’intera saga della Torre Nera [purtroppo fumetti compresi]).
Questo limitato al Fantasy e all’avventuroso. Poi leggo anche altro, dalla fantascienza al giallo ma non mi dilungo.

Herry Potter mi manca. Forse un giorno rimedierò e magari mi troverò a dire: ma sai che Keane e Davide avevano ragione?!?. Ma, non so perchè, non ci credo/spero molto.

Arrivederci ad un altro articolo di Gamberetta.

#372 Comment By Giles Habibula On 13 ottobre 2011 @ 14:38

@Davide :

se sono autori di successo,da libreria, cioe’ pessimi, com’e’ che i loro manuali sono considerati autorevoli

Sbagli i presupposti.
In libreria, i libri li trovi TUTTI (o, almeno, così dovrebbe essere).
E’ nella libreria che trovi (e compri) i libri.

se sono autori di successo,da libreria, cioe’ pessimi

Questa è una generalizzazione, e, nello specifico, è quello di cui parlavi in un reply precedente.

Quando siete alle strette nel discorso v’inventate cose che non ho scritto, nemici che non ho, battute che non avrei capito.

Uso parole tue.

L’unica spiegazione sensata mi arriva da Keane: in quei manuali ci sono più che altro principi da seguire e non regole fisse che se non rispettate fanno scadere trama e personaggi.

In quei manuali ci sono consigli per poter costruire trama, personaggi E ambientazione. Certo, non sono leggi, che se non seguite, è automatico lo psicocrimine.

Nei manuali (specifichiamo i manuali, però, non perché è manuale, allora è valido) ci sono dei principi (certo, è indubbio) per evitare di costruire personaggi clichè, per scrivere la trama in modo che il lettore possa immergercisi, per costruire dei personaggi vivi e dinamici (nei limiti della carta stampata), per scrivere descrizioni che il lettore possa capire e, soprattutto, per scrivere cose sensate.

Se mi scrivi che un fante armato di spada lunga taglia a metà un cavaliere in armatura completa, io mi sento insultato. L’autore/ice non si è documentato/a nemmeno un po.

Poi, voglio ribadire una cosa :

Se a te piace un libro, un genere, un autore, io non verrà mai a darti del mentecatto/stupido idiota . A te piace, amen, buon per te.

Rispetto la tua opinione.

Se c’è una discussione in corso, però, in cui te stai cercando di far valere le tue ragioni, non usare la retorica, dammi delle prove concrete, altrimenti la mia opinione, rimarrà tale.

Se mi vieni a dire “Non puoi pensarla così, altrimenti elimini i 3/4 della narrativa dagli scaffali”, dal mio punto di vista non è un motivo valido, insistere non lo farà diventare tale.

Personalmente sto esponendo un opinione, non il minimo interesse nell’evangelizzazione.

Il discorso dell’offerta del mercato e dello standard basso e dei lettori zombie… abbi pazienza, ma io l’ho visto e non perché io sono fico, io sono saputo, io ho un QI di 153.

Ma quando uno la domanda più frequente è il “libro con la copertina gialla che hanno fatto la pubblicità in tivvu” (realmente sentita), ma io che devo pensare ? Quando il cliente medio (attenzione, quello medio, non tutti), mi chiede il libro che ha vinto il premio Strega, senza nemmeno sapere chi sia l’autore o quale sia l’argomento, solo perché, in televisione ha sentito quella parola e ha visto un libro con un fulmine in copertina, ma io che devo pensare ? che il livello medio sia alto ?

Poi, come sempre, se ti sei sentito preso in causa, o ti sei sentito offeso, se hai preso le mie parole come una attacco diretto alla tua persona, io, sinceramente, ti chiedo scusa, non era mia intenzione. Fin quando si discute, anche con ironia, va bene, ma non è mia intenzione offendere gratuitamente.

#373 Comment By Keane On 13 ottobre 2011 @ 15:40

@Zave: e perchè Elrond e Gandalf non hanno preso l’anello e non sono volati con esercito e aquile a monte fato?Forse perchè il SdA sarebbe finito a pag. 100?

Nessun manuale di scrittura impone la regola di scrivere una trama a prova delle più brillanti confutazioni del più geniale dei lettori.
Qui basta un po’ di immedesimazione, se non hai mai scritto un racconto o una storia, per capire che c’è sempre chi potrà dirti “io avrei fatto così”, “io avrei scritto cosà” perchè tu non puoi tenere conto di tutti i tuoi lettori.
A un certo punto, devi raggiungere un equilbrio perchè la cosa importante è la storia che vuoi raccontare.
Come dicevo, per criticare qualsiasi romanzo, basta volerlo.

Il piano, la macchinazione, sono da sempre un pretesto per raccontare altro – in questo caso il torneo, con in più il colpo di scena finale. Ottimo. Mi ha raccontato una storia.
Come diceva giustamente Davide, se volete trattare la trama come un problema matematico, fate il programma “trama perfetta” dove tu inserisci N personaggi e poi il computer ti dice cosa fare oggettivamente, con le regoleh.
Dato Voldemort X e
dato Harry Y
=
X rapisce e uccide Y a pag.2, il libro finisce a pag3. C’è il sole, andiamo ai giardinetti a giocare a pallone.

La trama è perfetta, la storia fa cagare.

Poi non so,Voldemort è un genio?Non mi pare. Un mago molto potente, come Silente, ma anche quest’ultimo ha i suoi limiti spesso ribaditi. Hai citato Martin, ma sai quante critiche gli si potrebbero fare dal punto di vista della trama?Migliaia,a partire dagli isterismi di Catelyn a quel coglionazzo di Stark, ma siamo ot.

@Cecilia: si insomma, niente a parte Ende che sia stato scritto prima del 1990, come pensavo storia del genere 0. Tra l’altro Ash e Stroud a parte, che non ho letto, tutti gli altri sono criticabilissimi; trama, personaggi idioti, scelte idiote, qui racconta invece di mostrare(Gaiman), infodump, prese per il culo – “ma questa è un’altra storia” di Ende, te lo ricordi? – e così via.

Rimango dell’idea che le critiche che fate alla Rowling siano soggettive.
I libri non vi sono piaciuti e allora usate le REGOLEH come scusa per criticarli.
Va benissimo, per carità, ma la vostra teoria deve valere sempre, altrimenti che cavolo di REGOLEHH sono?
Mi sfugge quindi la vostra spiegazione su come sia possibile che un romanzo che infrange le regoleh piaccia (fatto), abbia successo (fatto), sia apprezzato da altri autori del genere (fatto).

#374 Comment By MakKo On 13 ottobre 2011 @ 16:07

Avevo promesso, ma non resisto…

e perchè Elrond e Gandalf non hanno preso l’anello e non sono volati con esercito e aquile a monte fato?Forse perchè il SdA sarebbe finito a pag. 100?

@ Keane
Ma sei serio? Ma lo hai letto il libro o hai solo visto i pessimi film? Tutti i più potenti “eroi” si rifiutano anche solo di guardarlo l’anello per paura di esserne corrotti o essere “visti” dall’occhio di Sauron (il concetto è molto più complesso ma non ho voglia di scrivere un saggio).
Ora, se nel SdA ci sono pecche di coerenza, non è certo sulla scelta di come arrivare a distruggere l’anello…

#375 Comment By Giles Habibula On 13 ottobre 2011 @ 16:26

I libri non vi sono piaciuti e allora usate le REGOLEH come scusa per criticarli.

Certo, altrimenti che basi hai per giudicare ? Perché l’autore s’è tagliato i capelli o s’è fatto cresce la barba ?

Va benissimo, per carità, ma la vostra teoria deve valere sempre, altrimenti che cavolo di REGOLEHH sono?

Certo, si applicano su tutti, senza esclusione

Ma ritorna il discorso Lovecraft. Se la trama è coerente (nei limiti del fantastico), i personaggi sono ben costruiti e c’è stata documentazione a monte (cioè sai cosa stai scrivendo), il racconto è piacevole nonostante il raccontato al posto del mostrato.

Ma non vale l’inverso, e cioè che, visto che Lovecraft raccontava invece di mostrare, allora, automaticamente la regola (o principio, come preferisci) è invalidata.

Ovviamente, questi criteri si giudicano in modo soggettivo. L’unico modo oggettivo di giudicare un racconto/romanzo, è avere dei canoni fissi (ad esempio il numero di regole infrante).
Se imponi l’elasticità il giudizio non sarà oggettivo, ma soggettivo, automaticamente.

Keane, abbi pazienza, ma l’uso delle regole (o principi, come preferisci) non rende automaticamente un racconto/romanzo noioso, così come il non utilizzo, se ne sei in grado, rende automaticamente il racconto mediocre.

Abbi pazienza, qui la divisione tra pro e contro la stai facendo sembrare una battaglia campale tra la psicopolizia e la resistenza.

Rimango dell’idea che le critiche che fate alla Rowling siano soggettive.

Ma questa è esattamente la definizione di opinione.

Quindi, spiegami, cosa stiamo discutendo a fare ?

Diverso è se mi dici che le regole (o principi, come preferisci), non siano state infrante nella stesura della saga.

Al che ti posso rispondere che questa è la tua opinione, non una verità assoluta. E io non la condivido.

Mi sfugge quindi la vostra spiegazione su come sia possibile che un romanzo che infrange le regoleh piaccia (fatto), abbia successo (fatto), sia apprezzato da altri autori del genere (fatto).

Non ci sono verità assolute, solo opinioni, e sono state esposte. Se ti sfuggono
a) Non le hai lette
b) Le hai lette, ma non le hai capite
c) Le hai lette, le hai capite, ma non le condividi

nei primi due casi, rileggiti i commenti

nel terzo, amen, è la tua opinione, niente da dire.

#376 Comment By Mauro On 13 ottobre 2011 @ 17:13

Giusto perché le parole non vengano usate a caso:

Keane:

Principi, non regoleeehhhh. Se capite questo ne guadagnerete in agilità mentale, evitando di considerare un libro solo per i suoi errori

Come detto altrove, la diatriba su principi e regole è infondata: chiamarle “regole” non solo è semanticamente giusto, ma non implica obblighi di qualche tipo a seguirle, né che siano le uniche cose giuste, ecc.
Inoltre, ben pochi – se qualcuno – qui giudica un libro solo per i suoi errori (Gamberetta stessa giudica positivamente Last and First Men, nonostante gli errori).

#377 Comment By Mauro On 13 ottobre 2011 @ 17:14

E, giusto per evitare equivoci, il mio precedente commento non è riferito a Keane, ma a chiunque tiri in ballo il discorso “Non è obbligatorio seguirle, non sono regole!”.

#378 Comment By arnica On 13 ottobre 2011 @ 17:31

keane, ai torto e

hai rabbrividito alla mancanza di h?
embè,quella è una regola…non capisco perchè tu sia tanto contrario alle regole.

scherzi a parte,a me harry potter è piaciuto,e anche tanto. sono andata alla prima del settimo film piangendo per l’ansia ecc ecc. EPPURE gli errori li vedo lo stesso.

#379 Comment By Keane On 13 ottobre 2011 @ 17:36

@makko: si vabbè guarda il dito, non la luna eh, mi raccomando.
Togli Gandalf, mettici la Compagnia. Cosa cambia?
Ma almeno hai capito di cosa stavamo parlando?

Ma ritorna il discorso Lovecraft. Se la trama è coerente (nei limiti del fantastico), i personaggi sono ben costruiti e c’è stata documentazione a monte (cioè sai cosa stai scrivendo), il racconto è piacevole nonostante il raccontato al posto del mostrato.

E’ quello che sto cercando di spiegarvi da venti post circa: fare un’analisi critica di un romanzo basandosi su solo META’ caratteristiche – gli ERRORI – tralasciando i PREGI, significa giudicare un libro per quello che fa o non fa male, senza guardare quello che fa o non fa bene.
Ragion per cui, se sei deciso a stroncare un romanzo qualsiasi è facile considerare SOLO GLI ERRORI, omettendo i pregi (che non riesci a percepire, in quanto non ti è piaciuto), e trovandoti poi a comparare lo scrittore idiota X con l’ottimo scrittore Y sulla base dei soli ERRORI.

Questo è quello che ha fatto Gamberetta, e altri nei commenti, ed è quello che io contesto.

#380 Comment By Keane On 13 ottobre 2011 @ 17:46

keane, ai torto e

hai rabbrividito alla mancanza di h?
embè,quella è una regola…non capisco perchè tu sia tanto contrario alle regole.

Non lo capisci perchè non l’ho mai detto.
Sono contrario a chi le applica in maniera idiota e ottusa, o a chi le usa e dimentica quando gli fa comodo.

#381 Comment By Cecilia On 13 ottobre 2011 @ 17:47

tutti gli altri sono criticabilissimi;

Ma certo che lo sono! Tu hai chiesto quali reputassi migliori/piaciuti di più, ti ho risposto. Punto. Tra l’altro, avevo premesso che di libri perfetti non ne esistono (e dunque possono tutti essere criticati) quindi questo tuo commento cosa vorrebbe dire?
“Ah, ah, ah te la prendi con la Row e poi anche tu leggi schifezze, non puoi parlare!”, è questo il senso?

trama, personaggi idioti, scelte idiote, qui racconta invece di mostrare(Gaiman), infodump, prese per il culo

Non stento a crederlo, ma fammi degli esempi. Uno per libro, diciamo. Soprattutto l’infodump.

I libri non vi sono piaciuti e allora usate le REGOLEH come scusa per criticarli

A furia di generalizzare si finisce per sparare idiozie, ed eccone una.
Tanto per tornare in topic, a me HP piace. Come mi è piaciuto Momo, nonostante l’irritantissimo narratore-di-favole-per-bimbi. Vedi quindi che il gusto non preclude la possibilità di riconoscere le pecche. Nessun dove ha una trama che più semplice e scontata non si può, riassumibile in “uomo normale diventa eroe e salva la principessa dal cattivo” eppure l’idea di rendere reali i nomi dei luoghi di Londra, Londra sotto e alcune capacità dei personaggi riescono a rendere interessante anche una “trama” tritissima.

come pensavo storia del genere 0

Scusa tanto se nella vita faccio anche altro oltre a leggere fantasy e ho cominciato ad interessarmene sul serio solo da due anni, eh. Davvero imperdonabile.

Mi sfugge quindi la vostra spiegazione su come sia possibile che un romanzo che infrange le regoleh piaccia (fatto), abbia successo (fatto), sia apprezzato da altri autori del genere (fatto).

Ci sarebbero da fare una marea di distinguo (specie sull’apprezzamento da parte di altri scrittori) ma il concetto in sé è semplice: quel romanzo avrà qualcosa (protagonista simpatico/in cui ci si immedesima, trovate geniali, invenzioni curiose) di talmente interessante o positivo da far passare in secondo piano le pecche. Mi viene in mente il motivo per cui continuo a leggere i libri di Artemis Fowl. Mi sono affezionata ai personaggi e voglio sapere cosa gli capita, tutto qui. In più, il mondo alternativo con le sue invenzioni mi piace parecchio. Ma se mi dici “Colfer ha una gestione a caso del POV e infodumpa di brutto”, sono perfettamente d’accordo con te, mica m’offendo.

#382 Comment By Gherardo Psicopompo On 13 ottobre 2011 @ 18:08

Uhm…
Solo io ho l’impressione che qui diverse persone che stanno discutendo hanno le stesse idee, le stesse opinioni, e stanno litigando sul come dirle?
E soprattutto… solo a me questa cosa sembra assurda?

Veramente, pagine e pagine di discussioni per dire una cosa riassumibile più o meno in: Harry Potter, pur non rispettando tutte le regole del caso, risulta essere un libro (una serie di libri, vabbè) gradevole, appassionante per i più e anche emozionante (e questo è innegabile, carta canta, o sbaglio?). Tuttavia si poteva scriverlo meglio. Cosa che del resto vale per il 99% della letteratura mondiale di tutte le epoche. Soprattutto considerandola a posteriori, e non mentre veniva scritta.

#383 Comment By Mauro On 13 ottobre 2011 @ 19:05

Gherardo:

Solo io ho l’impressione che qui diverse persone che stanno discutendo hanno le stesse idee, le stesse opinioni, e stanno litigando sul come dirle?

Capita parecchie volte: o sul come dirli (regole vs principi, ma poi il concetto dietro è lo stesso), o sulla magnitudine (solo mostrare vs principalmente mostrare, ma poi in realtà tutti d’accordo che mostrare debba essere la cosa principale e sia funzionale allo scopo).
La cosa triste è quando queste cose creano fratture…

#384 Comment By Giles Habibula On 13 ottobre 2011 @ 19:24

Harry Potter, pur non rispettando tutte le regole del caso, risulta essere un libro (una serie di libri, vabbè) gradevole, appassionante per i più e anche emozionante (e questo è innegabile, carta canta, o sbaglio?)

Io non l’ho trovato emozionante, ne, tantomeno, gradevole, sicuramente non appassionante. Dal mio punto di vista il protagonista è statico, secondo la mia opinione, l’autrice forza la trama e le scelte dei personaggi perché non riesce a creare un contesto in cui possano usare la loro maximum capacity, molte situazioni accadono per “esigenze di trama”, and so on.

Solo io ho l’impressione che qui diverse persone che stanno discutendo hanno le stesse idee, le stesse opinioni, e stanno litigando sul come dirle?

Facciamo un distinguo :
il discorso dei manuali di scrittura e come scrivere un racconto, si.
Il complotto giudaico-massonico dell’editoria, no.
Il fatto che un racconto non possa venire giudicato applicando delle … canoni (tiè), no.

Il romanzo m’è piaciuto ? L’autore poteva scriverlo meglio ? Certo, ci sarà sempre chi dirà cose del genere, è vero, ma non per questo vale la regola del “Ce l’hanno tutti, quindi non bisogna criticare”.

La critica è lo strumento migliore che ci sia per migliorare lo stile.

Mica è vero che se critico l’artista = non capisco l’arte.

Io, come professionista (non letterario, certo), se un cliente mi fa notare una pecca, la correggo per dare un prodotto migliore. Quello che faccio posso considerarlo arte, ma se ne traggo profitto, punto all’eccellenza.

Perché per gli autori non vale lo stesso principio ?

#385 Comment By Giles Habibula On 13 ottobre 2011 @ 19:58

@Gherardo Psicopompo
il modo in cui si dice una cosa è importante, a volte ne può alterare il significato, comunque, si, siamo tutti (credo) d’accordo che ci siano delle … linee guida e che, non vanno necessariamente seguite, pena il taglio degli arti.

Personalmente, penso che, prima di darmi alla sperimentazione, se dovessi scrivere un romanzo/racconto, comincerei seguendole/aiutandomi con esse.

IMHO, sapendo cosa scrivere, un aiuto sul come non fa che bene, perché, come diceva Keane

nessuno nasce imparato

Se poi, per successo, si intende numero di copie vendute, allora ciao, Nihal della Valle del Vento è un Capolavoro della Letteratura, Twilight è un opera sublime… devo continuare ? no, non credo.

#386 Comment By MakKo On 13 ottobre 2011 @ 23:46

@Keane

@makko: si vabbè guarda il dito, non la luna eh, mi raccomando.
Togli Gandalf, mettici la Compagnia. Cosa cambia?
Ma almeno hai capito di cosa stavamo parlando?

Ehi, io ho risposto alla tua critica al SdA… la tua risposta ti smentisce da sola: la compagnia, si. Ma non è quello che ha fatto Tolkien?
Forse devo rileggermi il libro.

#387 Comment By Clio On 14 ottobre 2011 @ 09:36

Mi intromento un istante per una considerazione OT

Ma sei serio? Ma lo hai letto il libro o hai solo visto i pessimi film? Tutti i più potenti “eroi” si rifiutano anche solo di guardarlo l’anello per paura di esserne corrotti o essere “visti” dall’occhio di Sauron (il concetto è molto più complesso ma non ho voglia di scrivere un saggio).

Non solo: più volte nel libro si fa capire che Sauron ha un’”aviazione” di una superiorità schiacciante (uccelli, Nazgul -anche se all’epoca del consiglio questi sono a terra-, ecc.). E’ impossibile entrare nello “spazio aereo” di Mordor senza farsi reperire :D
Sonza contare, appunto, che l’aggeggio ha molto più potere quanto più potere ha chi lo porta.

#388 Comment By Miss Tress On 14 ottobre 2011 @ 15:37

Cavoli, quanti commenti! Prometto che con calma mi metterò alla pari, ma intanto mi piacerebbe dire la mia su HP.
Ero una giovincella quando mi regalarono il volume 2 e mi ricordo che lessi le prime dieci pagine, lo trovai schifoso e lo accantonai. Poi lo rilessi. Credo che il due sia l’unico che mi sia veramente piaciuto dell’intera saga a livello di storia.
L’unica cosa che mi piace della Rowling è l’atmosfera che ha saputo creare nel tratteggiare Hogwarts. Da un lato ho salvato anche il primo libro per questo, perchè di illogicità a livello di trama e deux ex machina ce ne sono a bizzeffe.
Dal terzo in poi sono andata avanti a leggere la saga solo per vedere come finiva, anche se il finale era già scontatissimo dal primo volume.
L’unico personaggio veramente interessante poi è Snape, gli altri sono i classici stereotipi del bene e del male.
Una cosa che ho sempre detestato di HP è proprio il fatto che marmocchi, che stanno imparando a usare la magia, riescano a mettergliela nel didietro a maghi e streghe che hanno adirittura combattuto nella guerra magica e di esperienza in campo duellesco dovrebbero averla.
Ho odiato l’idea del torneo tremaghi perchè sarà pur figo e allunga la storia, ma che senso ha rischiare di far accoppare Harry Potter visto che viene esplicitamente detto che il torneo è pericoloso e alcuni studenti sono pure schiattati, quando ai cattivi serve vivo?
Per non parlare del settimo libro e di quella robaccia partorita sulla bacchetta di sambuco per salvare l’eroe alla fine. L’ho riletto un paio di volte perchè credevo di aver capito male, ho chiuso il libro e ho tirato un sospiro di sollievo.

#389 Comment By Christian_Eris On 14 ottobre 2011 @ 22:18

@ Miss Tress
Alleluja alleluja finalmente si ricomincia a parlare di Harry Potter. Sono d’accordo con te sulla questione della bacchetta. Si sentiva benissimo che era una soluzione posticcia della Rowling per giustificare il fatto che Harry riuscisse, una seconda volta, ad averla vinta contro Voldemort. Ed è stata anche tirata molto per i capelli la logica delle fedeltà delle bacchette.
Mostra spoiler ▼

Gli intrecci della Rowling sono divenuti di libro in libro sempre più improbabili, e imprevisti proprio perché irrazionali, e il “cavillo” della fedeltà delle bacchette è stata l’apoteosi

#390 Comment By Miss Tress On 14 ottobre 2011 @ 22:49

@Christian (scusa se abbrevio): guarda, quando l’ho letto ho detto “no, aspetta, sei tu che hai letto male, rileggi, non può essere una boiata simile!”, visto poi che tutti miei amici l’avevano persino trovata intelligente.
E poi odioso il fatto che ogni volta a inizio libro ripeta sempre di quanto verdi siano gli occhi di Harry e di sua madre… io saltavo tassativamente quelle pagine per evitare l’orticaria!

#391 Comment By Gherardo Psicopompo On 15 ottobre 2011 @ 01:51

Io non l’ho trovato emozionante, ne, tantomeno, gradevole, sicuramente non appassionante.

Appunto, tu.
Io infatti non ho detto che HP sia amato/apprezzato da tutti, bensì dai più. Io credo, ma dico così, a naso, senza aver fatto un’indagine degna di tal nome, che dei lettori di HP (quindi non contano i decerebrati che dicono che è brutto senza averlo letto solo perchè “cioè è commerciale”, nè quelli che hanno visto solo i film…anzi, siccome sono un po’ oltranzista non dovrebbero contare neanche quelli che non hanno letto tutti e 7 i libri, ma vabbè) la maggioranza lo ha apprezzato. E un buon 90% ha trovato almeno alcuni aspetti dei romanzi decisamente belli (tipo l’ambientazione, o alcune trovate). Quindi la mia affermazione risulterebbe esatta, proprio come la volevo io. Però ripeto, bisognerebbe iniziare un’indagine approfondita, con sondaggi ecc. E ovviamente non solo in questo blog, che ovviamente raccoglie una parte di pubblico già particolare di suo. Ma sarebbe cosa lunga et difficile.

Ah, a proposito, leggevo in molti commenti che la trama ha i buchi e che succedono cose improbabili che non sono plausibili, o realistiche…e mi sorge spontanea un’altra domanda:
Ma la vostra vita è davvero così lineare, pulita, chiara, priva di coincidenze apparentemente assurde, di strane e inspiegabili botte di culo, o di deus ex machina? Io, quando nei romanzi trovo certe cose (nei limiti del sopportabile, che poi sono soggettivi, è chiaro) non mi sento di gridare all’orrore: a me ne capitano di continuo. Lo trovo un modo in più di identificarmi nel personaggio…anzi, a volte mi aiutano paradossalmente a considerare più realistica la vicenda.

#392 Comment By Clio On 15 ottobre 2011 @ 14:22

@Gherardo

Ma la vostra vita è davvero così lineare, pulita, chiara, priva di coincidenze apparentemente assurde, di strane e inspiegabili botte di culo, o di deus ex machina?

Ci sono un sacco di cose che nella vita possono capitare e che nei romanzi stanno male. Un esempio?
In un romanzo leggo:
Ventimila guerrieri del potente Signore della Guerra Kwyrytre si accamparono sulla riva del fiume, per attendere a pié fermo l’esercito ribelle. Durante la notte però, si diffusero chiacchiere inquietanti sulla forza dei nemici. Ad un certo punto, qualcosa spaventò le anatre del canneto, che si alzarono in volo. Credendolo per un attacco a sorpresa, i guerrieri furono presi dal panico e si diedero alla fuga, ammazzandosi in diversi nella confusione.

Converrai che come soluzione al problema “I ribelli devono vincere la battaglia” fa pietà.
Peccato che sia accaduto davvero, durante la guerra di Genpei.
Di episodi del genere la realtà ne è piena (altro esempio: non ricordo quale cazzutissimo Raja si ammazzò cadendo dalle scale del suo stesso trono. Ce lo vedi un romanzo dove il villain muore così?), ma una storia deve essere coerente. La botta di culo è qualcosa che ci può stare, ma deve essere usata con estrema parsimonia, perché nella vita reale esistono persone estremamente fortunate, ma in narrativa ciò si traduce in pigrizia da parte dello scrittore.

A me HP è piaciuto in una certa misura. Ciò non toglie che sia una storia con innegabili difetti. Difetti che sono trascurabili nei primi tra libri, quando ancora si trattava di libri senza pretese per passare qualche ora di piacevole lettura. Diventano intollerabili quando la Row si mette in testa di scrivere un Romanzo SerioTM, perché allora la storia non segue più.

#393 Comment By Christian_Eris On 15 ottobre 2011 @ 15:20

Sono d’accordo con Clio. Quello che cerchiamo nella vita reale non è assolutamente quello che rende interessante una fiction. E non sono paragonabili. A qualcuno può piacre Agatha Christie, ma di sicuro non farebbe i salti di gioia se si trovasse lo zio riverso sulla scrivania con un tagliacarte nella schiena.
Un’altra illogicità di Harry Potter: le Horcrux sono evidentemente una trovata per allungare al saga di altri due libri e far fare qualcosa ai personaggi che non sia un contrasto diretto con Voldemort. E di sicuro la Rowling ai tempi de La Camera dei Segreti non pensava al Diario come un pezzo della collezione delle Horcrux, perché ancora non le aveva concepite.
A parte questo, non ha nemmeno senso che i protagonisti si focalizzino su questa caccia al tesoro. Le Horcrux impediscono a Voldemort di morire completamente finchè almeno una è intatta, ok, ma in uno stato del tutto innocuo finchè non trova servi da ammaliare e nemici mortali da usare per la reincarnazione. E per farlo la prima volta ci ha messo 14 anni. Quindi non sarebbe prioritario prima far fuori Voldemort e poi distruggere con calma le Horcrux, visto che ora se ne conosce l’esistenza?

#394 Comment By Miss Tress On 15 ottobre 2011 @ 16:07

Gli horcrux sono la riprova di quanto è p***a Lord Voldemort: ma davvero, con tutti gli oggetti che poteva andare a scegliere perchè proprio tutti quelli legati ai fondatori della Scuola? Non poteva metterlo nelle mutande di Babbo Natale, nella giarrettiera della trisnonna di SIlente? E perchè dividere la sua anima in sole sette parti?
Diciamo che se sono domande pure ovvie, non magari sviste data la complicazione della trama.

Per la questione Giratempo, rileggendo le varie wiki su HP c’è scritto che alcune di esse permettevano viaggi più lunghi.
Mi chiedo perchè a nessun seguace del SuperCazzutoLordDelDolore non sia venuto in mente di provare a fare una incursione al ministero, fregarne una e avvisare Voldy che se provava a far secco Potter ci restava fregato lui.

Intermezzo: Peter Minus ruba la Giratempo e va da Voldy

Era una notte buia e tempestosa. Le lunghe sottane dell’Oscuro Tenebbbbroso si muovevano agitate nell’aere a causa del vento troppo forte, creando una vomitevole riproduzione di Marilyn Monroe, senza naso e senza capelli, che cercava di nascondere le mutandine fragolose ricamate da nonna Gertrude per il suo diciottesimo compleanno.
“The Potters, schiatterete tuttiiiiiii! Muahahahahaha. Ha. A.” tuonò, anzi no, quello era cielo.
Impugnò la bacchetta, pronto a far saltare per aria il portoncino, quando si ritrovò davanti Codaliscia.
“Non rompere i coglioni, servo di sticazzi. Non voglio fare tardi o mi perdo Angelica, fantastica cubista, sul cinque. E se provi a dire a qualcuno che ti ho confessato che ho una tivì, guardo canali babbani e per di più italiani, ti uccido.”
“Signore, la avviso! Vengo dal futuro e se lei adesso entra con il botto, poi glielo mettono nel culo e sarà lei a esplodere come un fuoco d’artificio!”
Lord VanDesMortis infilò la punta della Bacchetta Cazzuta su per la narice, cercando di sfilarsi una deliziosa caccola rimasta intrappolata tra i suoi lunghi crini neri come l’orefizio dove non batte il sole.
“Ebbene, cosa dovrei fare, amico dal futuro?”
“Bussi alla porta e si finga la vecchia zia babbiona di novantesimo grado che è venuta a sapere della nascita di Enrico Mondialcasa, per gli amici detto il “Pentolaio” e li faccia secchi tutti con biscottini al burro avvelenati e English Breakfast Tea al cianuro.”
LordVoldemort tirò fuori la punta della bacchetta e prese la caccola tra le dita, cominciando a dare una forma palliforme.
“Eccellente, Ratman. Solo una cosa… dici che non si insospettiscono se alle cinque gli offro un tea da colazione?”
“Miseriaccia, non ci ebbi pensato. Ma credo che con un Earl Grey ci possiamo salvare il piano.”

#395 Comment By Christian_Eris On 15 ottobre 2011 @ 16:15

@ Miss Tress. Riguardo al fatto che gli ripetano ogni volta di somigliare al padre ma avere gli occhi della madre, perfino Harry ammette di essere stanco che glielo ripetano, verso il sesto libro.
Verso il quinto o il sesto libro è lo stesso Piton ad affermare che Harry è ancora vivo non per abilità sua, ma per fortuna e aiuto da parte degli altri personaggi.
In questo la Rowling è onesta: ammette i difetti della trama attraverso i suoi personaggi :-)

#396 Comment By Christian_Eris On 15 ottobre 2011 @ 16:27

@ Miss Tress. Io ne avevo gia Parlato al commento 267:

Vedo che qua ci siamo alambiccati il cervello sui paradossi temporali che potrebbe generare la giratempo, ma la verità è che l’autrice è stata la prima a non tenerli in considerazione. Usare la giratempo per frequentare più lezioni e non per prevenire disastri… ma per favore!
Però devo confermarti un paio di cose [Gamberetta]: Voldemort usa un incantesimo per ammazzare Harry piuttosto che il coltello perché ripudia gli esseri umani e tutti i loro “surrogati di magia”. La cosa verrà spiegata nel sesto libro che approfondisce la psicologia di Voldemort. Questa caratteristica è presentata come la fatale debolezza di Voldemort, per cui inoltre…
[Spoiler]
Userà come Horcrux oggetti preziosi ed antichi, facilmente riconoscibili, quando gli sarebbe convenuto celare i pezzi della sua anima in oggetti comuni, molto più difficili da identificare e distruggere.

D’altro canto questa può esser vista come una spiegazione posticcia: la puerilità di certi aspetti della trama dei primi tre libri viene camuffata come controproducente ossessione di Voldemort.

Non preoccuparti è difficile capirsi con ben 400 commenti, una buona parte nemmeno attinenti all’articolo di Gamberetta.

#397 Comment By Miss Tress On 15 ottobre 2011 @ 16:34

@Christian_Eris:
grazie mille. Sono arrivata fino a un certo punto con i commenti, poi non ci ho capito più capito un picchio. Ma a dire il vero ho scritto della Giratempo solo perchè mi era venuto in mente la mini scemenza pseudo-comica che ho scritto! ;)

#398 Comment By Miss Tress On 15 ottobre 2011 @ 16:38

E ho pure fatto un paio di errori di battitura, nonostante sia sobria. :D

#399 Comment By Keane On 15 ottobre 2011 @ 17:54

Clio, l’esempio non è ot, è pertinente: la schiacciate superiorità aerea non è mostrata, l’hai immaginata tu ex post; non c’è spionaggio aereo – con cui sauron avrebbe potuto seguirli tutti passo passo -, non c’è pattugliamento – con cui avrebbe potuto sgamarli nel tentativo di entrare in mordor.
Non è questo che mi si criticava prima?Non spiegare quello che l’autore non spiega o mostra?
E si, dopo i nazgul usano le bestie volanti, ma non è questo un buco logico, se tiriamo in ballo la maximum capacity?Perchè Sauron non li manda SUBITO con i draghi?Ha pure la superiorità aerea, non ha niente da temere. Certo, il libro sarebbe finito con Frodo che neanche arriva a Brea, ma ehi, trama perfetta.
Non si capisce poi perchè la Compagnia non venga fatta montare sulle aquile giganti – che scusami, ma se ne fottono dei corvi – per raggiungere non dico mordor – che si sa,è pattugliato da esseri volanti invisibili – ma almeno a Gondor?Risparmiarsi settimane/mesi di scarpinate, agguati, separazioni, orrori, bordelli vari.

A essere coerenti con questo tipo di analisi, ripeto, quasi nessun libro la scampa.
Quello che fate voi è ignorare gli errori dei libri che vi piacciono ed evidenziare quelli presenti nei libri che non gradite. E pretendere di spacciare questo per “analisi oggettiva”.
Ma il “se a me non è piaciuto dev’essere scritto male” non è una critica seria.
Come uno dei commenti qui sotto che dice “i romanzi sono pieni di difetti innegabili e intollerabili”?Ma per chi?Per te forse, non certo per quei milioni di lettori che li hanno trovati tollerabilissimi.

Il complotto giudaico-massonico dell’editoria, no.

Non vedo come potremmo essere d’accordo. Tu parli di complotto ma non porti prove a sostegno. Da lettore, mi piacerebbe pensare che là fuoriesistano tanti bravi scrittori volutamente non pubblicati perchè non di moda…ma è meglio non indulgere troppo in fantasie paranoiche(e in false speranze).

Il fatto che un racconto non possa venire giudicato applicando delle … canoni (tiè), no.

Oh, no. Su questo siamo d’accordo, sei tu che vuoi trollare. I canoni mi vanno bene, ma devono essere completi, devono valutare gli errori ma anche i pregi.
E devono essere applicati coerentemente.
Cosa che voi non fate. State valutando negativamente un calciatore solo perchè ha sbagliato un rigore, ignorando che ha però segnato tre goal, e solo perchè non è della squadra per cui tifate.
Tanto per dire, Gilas, le tue considerazioni su personaggi e trama sono soggettive al massimo; anche discutendone punto per punto in maniera approfondita torneremmo sempre a parlare di gusti.
Dovrai comprare il/i manuale/i su come valutare i pregi di un romanzo, leggerlo/i e poi tornare a discuterne.

@Cecilia:

A furia di generalizzare si finisce per sparare idiozie, ed eccone una.

A furia di leggere quello che si vuole, si interviene a sproposito. Non dico che la Rowling non faccia errori, è del fatto che questi errori rendano i suoi romanzi automaticamente spazzatura(o brutti, o poco validi, a seconda delle sfumature) che stiamo parlando. E del fatto che l’importanza di questi errori è relativa al piacere che ognuno trae da un libro, se per la rowling l’errore x è capitale, ma per il vostro scrittore preferito è passabile.
Più chiaro ora?

#400 Comment By Keane On 15 ottobre 2011 @ 18:03

Gli horcrux sono la riprova di quanto è p***a Lord Voldemort: ma davvero, con tutti gli oggetti che poteva andare a scegliere perchè proprio tutti quelli legati ai fondatori della Scuola?

Se avessi letto il sesto e il settimo libro non avresti questi dubbi.

#401 Comment By Miss Tress On 15 ottobre 2011 @ 18:27

@Keane: è proprio perchè gli ho letti. Se non avessi letto HP non mi sarei nemmeno presa la briga di leggere il post di Gamberetta, comunque.

#402 Comment By Chris_Eris On 15 ottobre 2011 @ 21:33

@ Keane. Avevo già spiegato io a Miss Tress la questione della scelta infelice degli Horcrux da parte di Voldemort. E anche se la Rowling spiega il motivo di questa scelta, non si può negare sia stata una scelta da gran p***a! Del resto, se Voldemort fosse stato intelligente, oltre che malvagio e potente, come avrebbero mai potuto i protagonisti sconfiggerlo?
Comunque ribadisco: a me Harry Potter è piaciuto, mi ha regalato un bel sogno e mi ha fatto ridere. Discuterne i difetti è solo un atto di onestà. Non voglio essere uno di quei fan miopi che sono capaci di dire “Ma dai, Twilight ha tanta trama!” (esperienza personale).
E poi (vado pure io OT) il Signore degli Anelli non ha niente delle buone regole della narrativa contemporanea, nemmeno di quelle che erano già state consolidate al tempo in cui è stato scritto: decine di pagine per scrivere di noiosissime attraversate e combattimenti glissati in quattro righe, infodump a carriolate, incipit e finali che non hanno nulla a che vedere con quella che dovrebbe essere la trama principale, 20 pagine dedicate a Sam che vuole farsi l’arrosto con le patate, maghi potenti ma del tutto inutili, personaggi femminili irrilevanti ecc.
Citarne i difetti è pescare acciughe in un barile. Nemmeno Gamberetta lo considera buona narrativa.

#403 Comment By Keane On 15 ottobre 2011 @ 23:53

Avevo già spiegato io a Miss Tress la questione della scelta infelice degli Horcrux da parte di Voldemort. E anche se la Rowling spiega il motivo di questa scelta, non si può negare sia stata una scelta da gran p***a! Del resto, se Voldemort fosse stato intelligente, oltre che malvagio e potente, come avrebbero mai potuto i protagonisti sconfiggerlo?

Essere malvagi è da pirla, essere arroganti è da pirla. Voler sottomettere il mondo intero è da pirla. Dove tu vedi stupidità io vedo la coerenza psicologica del personaggio: se fosse stato così lucido da fare scelte strategicamente migliori, non avremmo avuto quel tipo di storia e sarebbe stato un cattivo diverso.

#404 Comment By Gherardo Psicopompo On 16 ottobre 2011 @ 02:05

altro esempio: non ricordo quale cazzutissimo Raja si ammazzò cadendo dalle scale del suo stesso trono. Ce lo vedi un romanzo dove il villain muore così?

Perchè no? Solo perchè non è epico? In fondo, dipende. Dipende da quanto influisce la morte del cattivo principale sulla storia (potrebbe non essere più lui il problema principale), da che tono ha mantenuto il romanzo per tutta la narrazione, da quanti subplot aperti sono rimasti da chiudere…eh, hai voglia da quante cose dipende. Quindi sì, può succedere che un cattivo muoia cadendo per le scale, basta che sia coerente con tutto il resto. E’ chiaro che se a cadere per le scale è uno spettro senza corpo tipo Sauron, allora c’è un problema.

Poi, sugli errori di HP: siamo d’accordo, ce ne sono, ok. Però mi sembra che piuttosto che fare una sorta di “recensione” di HP, qui si stia giocando al tiro al bersaglio, individuando tutti gli errori (micro e macro) senza considerare niente del resto. Tutti glissano e liquidano i pregi dei libri con “sì a me sono piaciuti”, “mi hanno dato emozioni”, “mi hanno divertito” senza mai scendere nei particolari, mentre con gli errori si spulcia. E perchè? Risposta: perchè se se ne dovessero elencare i pregi non basterebbero 10 pagine di commenti, se si usasse la stessa dovizia di particolari per elencarli.
E io non parlerei di “intollerabili” errori come se fosse un dato di fatto: NON LO E’. E’ del tutto soggettivo. Io li ho trovati tollerabilissimi, pure dal quarto libro in poi.
Sorvoliamo sulla questione horcrux, tanto Keane e altri hanno già risposto in maniera più che sensata.

il Signore degli Anelli non ha niente delle buone regole della narrativa contemporanea, nemmeno di quelle che erano già state consolidate al tempo in cui è stato scritto

Eppure è uno dei fantasy più letti al mondo. Perchè? Perchè ha creato qualcosa che prima non c’era, o almeno non c’era in quella forma. Si chiama arte. E questo è bastato, a milioni di lettori, per considerarlo uno dei capisaldi della letteratura fantastica. Non piace a Gamberetta, e quindi? Non piace nemmeno al Duca, se è per questo. E nemmeno al macellaio che abita al piano sotto al mio. Ripeto, e quindi? Alcune persone, che sono sicuramente molto informate in materia, non discuto, non lo ritengono apprezzabile per xyz motivi. Altrettante persone, altrettanto preparate ed informate, invece sì, per zyx motivi.
I manuali, di qualsiasi secolo siano, non bastano a garantire oggettività. I manuali di Arte e di Storia dell’Arte dei primi del Novecento non avrebbero mai lasciato spazio a un artista come Fontana, o come Burri. Ma questo non basta a dire che la loro arte sia spazzatura.

Per le altre questioni, quoto Keane. :D

#405 Comment By Clio On 16 ottobre 2011 @ 03:38

@Gherardo

Perchè no? Solo perchè non è epico? In fondo, dipende.

Sarà, ma io potrei accettarlo solo in un romanzo comico. Immaginati A Song of Ice and Fire. La saga finisce col primo libro: I tre maschi Lannister importanti sono travolti da una frana mentre la loro carrozza passa per una strada di montagna. Va’ che Kulo.
QUante famiglie sono morte così? Eppure sono certa che se Martin avesse adottato questa opzione tutti lo avrebbero spernacchiato. A ragione, secondo me.

Per il resto, i pregi che ho trovato in HP li ho già elencati nei miei primi post. Riassumendo: storia simpatica, raccontata (per quantoriguarda i primi tre libri) con suffciente autoironia, trovate curiose per addobbare la scuola di magia, alcuni personaggi ben riusciti (vedi Piton).
a parer mio resta un’opera di qualità non eccelsa, a tratti mediocre, ma a cui perdono volentieri i difetti proprio per il tono: non si prende sul serio, vuol solo distrarre e divertire.
Non sono altrettanto incline a glissare quando vuol parlare di Storie Serie, perché allora tutti i difetti (grandi e piccoli) risaltano.
Il più grande che io le trovo, è la caratterizzazione. Va bene i ragazzini banalotti e un po’ stereotipati nei primi tre libri. Quando prova a farli crescere a tratti è un disastro (e mi riferisco, ad esempio, a tutti quei ridicoli inciuci amorosi del sesto, dove pare che tutti i personaggi soffrano di un disordine della personalità: a tratti sono ragazzi svegli, già temprati da dure esperienze e all’erta contro i piani dell’Oscuro signore; a tratti sono degli adolescenti modello base, come quelli la cui preoccupazione più grante è il compito di Greco).

#406 Comment By Giles Habibula On 16 ottobre 2011 @ 14:57

@Gherardo Psicopompo :

Eppure è uno dei fantasy più letti al mondo. Perchè? Perchè ha creato qualcosa che prima non c’era, o almeno non c’era in quella forma. Si chiama arte. E questo è bastato, a milioni di lettori, per considerarlo uno dei capisaldi della letteratura fantastica

Se parliamo di heroic fantasy e sword & sorcery, sbagli, quelli già esistevano. Howard scriveva heroic fantasy da prima di Tolkien.

Se parliamo di elfi, nani, e draghi, sbagli di nuovo, Tolkien ha razziato le saghe norrene e la mitologia scozzese e irlandese per prenderne il materiale, e non solo di idee…

Se non ti fidi dai un’occhiata qui : http://bifrost.it/GERMANI/Fonti/Eddapoetica-1.Voluspa.html#9

Quello che Tolkien si è inventato un genere è un mito.

@Keane :

Tanto per dire, Gilas, le tue considerazioni su personaggi e trama sono soggettive al massimo; anche discutendone punto per punto in maniera approfondita torneremmo sempre a parlare di gusti.

Certo che sono soggettive, come ho detto, se dovessi valutare in modo oggettivo dovrei usare pari pari quello che sta scritto su manuali di scrittura universalmente riconosciuti validi (che, a quanto ho capito, non ce ne sono).

Dovrai comprare il/i manuale/i su come valutare i pregi di un romanzo, leggerlo/i e poi tornare a discuterne.

Non credo sia chiara la cosa, da come lo dici sembra che stia valutando con un manuale per valutare i difetti. Non credo di aver capito molto bene.

Quello che fate voi è ignorare gli errori dei libri che vi piacciono ed evidenziare quelli presenti nei libri che non gradite. E pretendere di spacciare questo per “analisi oggettiva”.

E qui mi chiedo : “Sono veramente io quello che trolla ?”. No, per carità, non serve rispondere, è una tua opinione, non la condivido, ma la rispetto.

Tutti glissano e liquidano i pregi dei libri con “sì a me sono piaciuti”, “mi hanno dato emozioni”, “mi hanno divertito” senza mai scendere nei particolari, mentre con gli errori si spulcia. E perchè?

Perché gli errori (se abbiamo deciso di chiamarli così, spero di non offendere nessuno, altrimenti ditemi voi che termine usare) che bloccano l’immersione nella storia, li noti nel momento in cui non ne sei più immerso (per colpa dell’errore in questione).

Per quanto riguarda i pregi (che dici di non aver visto), sbagli, in innumerevoli post si è detto e ridetto, ed è, credo, opinione generale, che l’autrice abbia fatto un buon lavoro con l’ambientazione.

E io non parlerei di “intollerabili” errori come se fosse un dato di fatto: NON LO E’. E’ del tutto soggettivo

E questo è già stato appurato, ma nessuno ha parlato di “errori intollerabili”, ne qualcuno ha affermato che la Rowling vada legata al palo e arsa viva, per averli commessi.

#407 Comment By Davide On 16 ottobre 2011 @ 15:04

Ok ce l’ho. In pratica, @Gamberetta, abbiamo concluso che le tue parole spese su Harry Potter non servono praticamente a nulla.
Però scrivi bene.

#408 Comment By Christian_Eris On 16 ottobre 2011 @ 17:55

@ Keane
Anch’io vedo nell’aver scelto come Horcrux una serie di oggetti preziosi antichi e rintracciabili la coerenza del personaggio. Però al contempo è pure una scelta stupida. Le due cose non si escludono. Con i presupposti dati dalla Rowling, un mago adolescente contro il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi, quest’ultimo doveva avere almeno una “fatale debolezza” per poter essere sconfitto. Altrimenti la saga sarebbe finita all’inizio del quarto libro con il Crouch fasullo che porta Harry al cimitero durante un ricevimento a settembre.

#409 Comment By Annoyed_Grunt On 16 ottobre 2011 @ 20:56

Ma è possibile che nessuno abbia quantomeno citato come errore imperdonabile il fatto che il primo libro – senza dubbio una noia mortale – faccia un (relativamente) “grande” tram tram per poi finire con un Deus Ex Machina pidocchiosissimo?

#410 Comment By Christian_Eris On 16 ottobre 2011 @ 22:02

@ Annoyed_Grunt
Beh credo che in mezzo ai 400 e passa commenti finora fatti ci sia qualcosa anche del primo libro. Il primo di sicuro è quello più noioso e raffazzonato. Non so davvero come abbiano fatto a farglielo pubblicare.
Se ti riferisci al deus ex machina dell’amore della madre di Harry che diventa un potentissimo agente ustionante nei confronti di Voldemort… beh fa pena ma non potevo immaginarmi nemmeno io una maniera differente in cui un mago a malapena in grado di far galleggiare gli oggetti in aria potesse uscire vivo da un incontro con il Signore Oscuro.
(Poi Silente spiega la questione del potere ustionante dicendo che l’Amore è una magia più forte perfino di quella di Voldemort, ma lui riesce ad annullare la protezione nel quarto. QUindi decidiamoci, o è una magia che trascende tutte le altre o non lo è.)
Trovo molto più ridicolo il fatto che la pietra filosofale sia protetta da una serie di ostacoli che anche un terzetto di maghi undicenni, di cui solo una davvero brava a fare magie, riesce a superare. In sequenza:
1) Un mastino a tre teste che si fa incantare da un flauto suonato sparando note a caso;
2) Una pianta carnivora gigante che lascia alle sue prede il tempo di bisticciare e giungere con flemma alla conclusione che serve il fuoco per abbatterla;
3) Una porta che si può aprire solo con una chiave che vola in uno stormo di altre chiavi volanti. Ma, toh! Vengono fornite delle scope volanti all’ingresso e la chaive giusta è di un colore diverso rispetto alle altre. ma che gentili!
4) Una partita a scacchi gigante che non richiede alcun potere magico per esser superata;
5) Un orco che guardacaso è già stato abbattuto;
6) Un muro di fuoco magico che richiede la risoluzione di un indovinello per essere superato.
Non c’è che dire, la pietra filosofale era stata messa per davvero al sicuro!
Può starci se teniamo a mente che il primo libro è a tutti gli effetti un romanzo per ragazzi-bambini, comunque.

#411 Comment By Clio On 16 ottobre 2011 @ 22:46

Non c’è che dire, la pietra filosofale era stata messa per davvero al sicuro!

Beh, però dimenticate l’ultimo ostacolo (lo specchio), che infatti Voldy non riesce a superare ^_^

#412 Comment By Gherardo Psicopompo On 16 ottobre 2011 @ 23:50

@Giles:
a questo punto sono quasi sicuro che tu stia spudoratamente trollando.
E’ la seconda volta che mi citi e poi rispondi dimostrando di aver letto superficialmente quello che ho scritto.
Le mie parole sono state:

Perchè ha creato qualcosa che prima non c’era, o almeno non c’era in quella forma.

Ora ho aggiunto un grassetto per far capire quale parte hai ignorato. Io ho letto Tolkien, e ho letto anche più o meno tutto quello che su Tolkien è stato scritto. So perfettamente che ha preso spunto dall’edda poetica, così come dalle tradizioni dei Veda e del Cristianesimo. Però gli ha dato una forma diversa. Che può non piacere, certo, ma che comunque ha creato lui. E l’high fantasy tolkeniano non c’azzecca niente con lo sword&sorcery di Howard.

@Annoyed_Grunt

(Poi Silente spiega la questione del potere ustionante dicendo che l’Amore è una magia più forte perfino di quella di Voldemort, ma lui riesce ad annullare la protezione nel quarto. QUindi decidiamoci, o è una magia che trascende tutte le altre o non lo è.)

In realtà il Voldemort del primo libro è ancora ben lungi dall’essere “completo”, quindi è logico che la sua magia venga respinta dal residuo della “magia dell’Amore” che Lily ha lasciato su Harry morendo per lui. Ma, appunto, si tratta di un residuo, non paragonabile alla magia sprigionatasi nel momento del suo sacrificio. Quindi Voldemort, una volta tornato “intero”, nel quarto libro, può toccare Harry.
Ah, per quanto riguarda la Pietra…hai dimenticato una misura di sicurezza, quella che in teoria avrebbe dovuto essere la principale: la pietra è a Hogwarts,
Dal momento che nessuno avrebbe immaginato che Voldemort si infiltrasse proprio nella scuola, quella era considerata già di per sè una straordinaria misura di sicurezza. In fondo non mi sembra un ragionamento tanto assurdo.

E comunque, per concludere, ecco qualcosa che metterà d’accordo tutti.

#413 Comment By Keane On 17 ottobre 2011 @ 01:39

Gilas, stiamo però parlando di errori di ordine logico diverso. Un errore di scrittura non può essere affiancato a un errore di resa della trama o caratterizzazione del personaggio.
Mostra spoiler ▼

Il primo tipo è dimostrabile riportando il passo incriminato, del secondo non è certa nemmeno l’idea stessa dell’errore.

Ecco, un’altra cosa che ho notato è che qui con la Rowling si sta facendo il giochino di mettere sullo stesso piano gli uni e gli altri.
“Noi analizziamo gli errori perchè seguiamo i manuali” e poi mi sparate una critica di gusto.
Poi ci sono quelli che dicono ” a me è piaciuto, ma ci sono errori”. Come in tutti i libri, rispondo.”Eh, ma l’errore è l’errore è l’errore, poteva essere scritto meglio”. E avevate bisogno di fare un blog dove gingillarvi in gruppo per concepire la perla che generalmente un prodotto della creatività umana “può essere fatto meglio”?
Infine, ci sono i radical chic. Alcuni, mi vien da ridere, non hanno neppure letto il libro. Ma inutile parlarne, s’è già detto di loro.

Su tutto questo spicca Gamberetta, le cui premesse critiche sono “Swanwick scrive “vero” fantasy, pieno di trovate e idee; Martin con il ghiaccio e con il fuoco scrive polpettoni pseudo-storici“.
A me sta frase fa ridere per tali e tanti di quei motivi che ci vorrebbe una discussione a parte per sviscerarne tutta l’involontaria comicità; ma al di là di questo, è inutile che poi ci venga a recensire la Rowling, anzi è puro trolling per alzare le visite.

Ma tant’è, se non altro è servito per farmi confrontare con gente interessata (e interessante!)al genere come Cecilia, Gherardo, Christian e Davide.

ps: tu no, tu sei solo un troll e puzzi.
pps: e devi ancora dirmi i librih! i librrriiihhh!!!Gile, Gile, redde mihi libres!

#414 Comment By MakKo On 17 ottobre 2011 @ 09:23

Infine, ci sono i radical chic. Alcuni, mi vien da ridere, non hanno neppure letto il libro. Ma inutile parlarne, s’è già detto di loro.

E’ vero, io i libri non li ho letti. L’ho ammesso nel PRIMO post che ho scritto in questo articolo. MA ti sfido a citarmi un solo dei miei post in cui io critico i romanzi. Io ho fatto ben altro ma mi sono rotto i … di continuare a ripeterlo.

(Poi Silente spiega la questione del potere ustionante dicendo che l’Amore è una magia più forte perfino di quella di Voldemort, ma lui riesce ad annullare la protezione nel quarto. QUindi decidiamoci, o è una magia che trascende tutte le altre o non lo è.)

SE quello che c’è scritto qui sopra è vero, mi bastano queste tre righe per farmi decidere che NO, Herry Potter NON LO LEGGERO’ MAI. L’amore è la magia più forte… Ma per favore. E un “mettete i fiori nei cannoni” il sig. Silente non lo dice? Ah no, è vero: a Hogwarts i cannoni non si usano (meglio il “Ridiculus” contro i mostri).

Un ultima nota (OT): il SdA lo ha tirato in ballo Keane. Nessuno qui ha mai detto che è perfetto (di certo non io). Usarlo per rinfacciare “vi piace un libro non perfetto” è ridiculus. Cmq Keane sono d’accordo con te: i Nazgûl sulle bestie (non sono draghi, ma è un dettaglio) non è chiaro perchè appaiano solo dopo un pò. Invece sul perchè non hanno usato le aquile, no. Le aquile non sono comandate da nessuno. Quando intervengono lo fanno di loro scelta. Poi siamo d’accordo… perchè intervengono qui e là (per salvare Gandalf da Isengard o durante la battaglia finale a Mordor) e non in altri momenti cruciali è un mistero.

#415 Comment By Dan On 17 ottobre 2011 @ 11:47

Non si può chiedere coerenza ad una fiaba… ISdA mantiene intatte le tre forme: fiaba, romanzo, epica. Ne fa una miscela di certo nuova, ma siamo sempre all’interno d’un mondo che ha criteri tutti personali. Gli Uomini si troverebbero in dubbio sull’istinto animale né più e né meno che come noi; c’è da intendere, inoltre, un’appassionata partecipazione del regno vegetale e animale man mano che la storia ha seguito, poiché (e do ragione tanto ad autore quanto a creature) non dobbiamo immaginarci un mondo perfettamente contento dell’agire dell’Uomo sulla terra… Tuttavia, queste forme intelligenti e animate sanno scegliere quando conviene prender parti… forse anche avvalendosi d’un istinto che informa loro se l’Uomo si sia effettivamente ‘riscattato’ da quanto deve alla Natura. La Natura ha un ruolo decisivo, nello svolgersi della vicenda; potremmo dire sia la vera protagonista del libro.

#416 Comment By Keane On 17 ottobre 2011 @ 13:46

Makko rinfodera la coda di paglia, non mi riferivo a te, ma a chi porta a esempio supposti errori che solo chi non ha letto il libro può trovare tali.

Tolkien non c’entra con la perfezione. Continuo a pensare che tu non abbia compreso il contesto in cui se ne parlava, quindi riassumo: la “maximum capacity” è una regola farlocca, nei libri più belli spesso ignorata per raccontarci LA storia. A usarla come regola iSdA sarebbe finito a pg 100 così come la saga di HP al quarto libro a pag 2.

#417 Comment By Anonima On 17 ottobre 2011 @ 14:17

Grazie per la risposta, avevo bisogno di un commento “importante” ;-)
Dunque, premetto due cose:
a) Non ho letto tutti i commenti, vorrei rispondere solo all’aricolo principale.
b) Non posso spiegare con ragioni al 100% oggettive perché Harry Potter sia una bella serie, perché non ne sono capace. Scivolerei sempre in una punta di soggettività, a volte i miei parametri di giudizio sarebbero diversi da quelli di questo blog e non sarebbe utile a nessuno. Ergo, per chi non fosse interessato a sentire cosa ne penso su “Due o tre parole su Harry Potter”, può smettere qui di leggere il mio commento e passare ad attività più interessanti.

Cominciamo dal primo strafalcione:

Già, come ha fatto Harry Potter a tornare nel retrobottega di Mielandia? Per uscirne ha avuto bisogno di un colpo di fortuna (tanto per cambiare), ma entrare a occhio è molto più arduo. Così arduo che la Rowling si stringe nelle spalle e fa in modo che neanche il personaggio punto di vista sappia quello che è succeso. Roba a livello di Strazzu & Troisi.

XD Qui hai proprio ragione, devo ammetterlo. Tra l’altro, se la botola combaciava perfettamente con il pavimento e lui riesce a ritrovarla in men che non si dica o manca un “quasi” (combaciava quasi perfettamente con il pavimento) o per ricordarsi dov’è deve aver studiato a lungo la posizione esatta della botola prima di andarsene da Mielandia, all’andata, ma mi sembra che Harry non perda tempo lì ed esca subito fuori.
Tuttavia, siccome l’intento di quella scena è concentrarsi sulle sensazioni di Harry dopo aver scoperto che Sirius Black era il Custode Segreto dei Potter, io non sento troppo la mancanza di una scena mostrata. Personalmente, se fosse stata la mia storia, avrei descritto l’ipotetico diversivo che Ron e Hermione mettono in atto per dargli il tempo di salire, magari il modo in cui Harry sembra apatico e continua a rimuginare sulla conversazione tra professori avvenuta ai Tre Manici di Scopa e non li saluta neanche, i suoi tre-quattro tentativi a vuoto di scoprire dov’è la botola e successivo ritrovamento. Insomma, è una caduta di stile e non si discute, ma le concedo (alla Rowling) un attenuante.

A parte le cadute di stile, abbiamo una trama ancora più sfilacciata e campata per aria dei volumi precedenti, con buchi logici da far spavento

Uhm, puoi farmi degli esempi di questi buchi logici? Perché io non ne ho trovati di tanto grossi. Forse sarà che tu sei più esperta di me in questo campo, o forse sarà che ho letto il terzo libro di Harry Potter a otto anni e ogni volta che lo rileggo mi lascio “risucchiare” in quel mondo e purtroppo potrei perdere obiettività.

E anche ammettendo che con la GiraTempo non si possa tornare più indietro di 24 ore e non abbia potere ricorsivo (per altro sono mie ipotesi, la Rowling non lo dice), qualcuno mi spiega perché la McGranitt non l’ha usata per acchiappare Sirius Black le prime due volte che è entrato al castello? Bastava tornare indietro di qualche ora e appostarsi in corridoio.

Anche qui hai ragione, avrebbero potuto fare così e probabilmente tutto il resto del romanzo sarebbe andato a farsi friggere XD. Non concordo con l’ultima frase, però; Sirius Black è un mago estremamente abile, quindi l’assoluta certezza di catturarlo non ce l’avrebbero avuta comunque.

Ed Hermione, che dovrebbe essere quella “intelligente”, ci tiene tanto a sottolineare che possono solo fare quello previsto e modificare solo di poco gli avvenimenti: è troppo alto il rischio di sbagliare! Hermione, tesoruccio della mamma, se qualcosa va storto non devi fare altro che tornare indietro un’altra volta. Non ci vuole un genio.

Non concordo, perché ci sarebbero stati l’Harry e l’Hermione del passato, quelli che erano andati nel passato la prima volta e dulcis in fundo quelli che erano andati nel passato la seconda volta, e il passato stesso sarebbe stato irrimediabilmente rovinato. Anche ammettendo che gli ultimi Harry e Hermione fossero saltati fuori all’improvviso per acchiappare i secondi Harry e Hermione e impedirgli di commettere gli errori che li avevano fregati al primo viaggio indietro nel tempo, come avrebbero fatto a non farsi notare da tutti coloro che erano veramente inseriti nel passato? (Se qualcuno di voi ha compreso il mio ragionamento è un genio).

A proposito di geni: qualcuno mi spiega perché Lupin, uno degli autori della Mappa del Malandrino, e dunque a conoscenza di tutti i passaggi segreti per entrare e uscire dal castello, non avverte chi di dovere del passaggio nella statua della strega orba?

Perché, come spiega lui stesso a Harry & co nella Stamberga Strillante, non è uno stinco di santo. Rivelare una cosa del genere a Silente avrebbe comportato il rivelare di tutte le sue scappatelle giovanili, le quali includevano l’aver indotto tre compagni a diventare Animagi illegalmente, averli fatti uscire dalla scuola di notte e averli coinvolti in avventure estremamente pericolose. Ammette lui stesso di essersi tormentato l’intero anno scolastico su questo punto e di non aver ceduto perché troppo vigliacco per dire davanti al Preside “Ho tradito la tua fiducia per anni senza che tu lo venissi a sapere”. Perciò si è autoconvinto (il potere della persuasione è molto forte) che Sirius Black si servisse di poteri oscuri per entrare a scuola e che i passaggi segreti da loro scoperti da ragazzi non gli sarebbero serviti a niente. Naturalmente non sto dicendo che Lupin abbia fatto (o meglio, non fatto) una cosa ragionevole, sto semplicemente spiegando il suo punto di vista.

E perché deve prendere una pozione per evitare di trasformarsi? Non basta che rimanga chiuso in casa? Perché la Luna c’era già quando era alla Stamberga Strillante e quando ha percorso il tunnel sotterraneo, ma lui si è trasformato solo quando l’ha vista al diradarsi delle nuvole. Si bendava, finito il problema.

No, no, no, non è che lui prende quella pozione per evitare di trasformarsi. Si trasforma lo stesso, ma resta innocuo. Si rannicchia nel suo studio e aspetta l’alba. Suppongo che il vero problema non sia tanto il vedere la luna quanto la presenza della luna libera dalle nuvole, il fatto di essere illuminati dalla luna. Se vuoi, puoi controllare tu stessa alle pagine 298-299.

E la vicenda incresciosa del grifone? Una creatura così intelligente da capire gli insulti in linguaggio umano ma alla quale non si può spiegare di muovere il culo e volare via perché se no rischia la decapitazione.

(Lupin mode: on) Hai ragione un’altra volta, Hermione!
Presumo tu intenda “l’ippogrifo”, però. L’unica non-tanto-spiegazione che riesco a darmi, nel caso, è molto debole: che siccome la Rowling non ha specificato il tono di Malfoy quando lo ha insultato lui lo abbia detto in un modo che anche un animale avrebbe potuto prenderlo per insulto –ad esempio, il cane di mia zia capisce dal tono più che dalle parole stesse cosa si sta dicendo di lui. Magari è lo stesso anche con gli ippogrifi, chi lo sa.

E tutti quegli Expelliarmus! a destra e a manca che lasciano maghi che dovrebbero essere espertissimi disarmati? Ma legarsi la bacchetta al polso con una catenella? No, eh? Spezzare le bacchette magiche altrui una volta che le hai in mano? Girare con una pistola? Ché si fa molto prima a sparare che a parlare.

LOL XD

La trama di Azkaban fa acqua anche perché la storia manca di tensione: Harry Potter è uno stupidotto viziato a cui va sempre tutto bene, senza alcuno sforzo o quasi.
Emblematico è l’inizio: Harry gonfia la zia e fugge da casa; è solo, di notte, senza soldi, senza più una casa tra i babbani (i “normali” esseri umani privi di poteri magici) e siccome ha usato la magia essendo minorenne sarà espulso da Hogwarts. Sono buone premesse, fanno venir voglia di continuare a leggere, ci si domanda come farà il nostro eroe a cavarsela. Vediamo il grande Harry Potter cosa si inventa!
Niente.
Senza che muova un dito l’autobus magico lo raccoglie; senza che muova un dito il Ministro della Magia lo perdona e in sovrappiù gli offre vitto e alloggio. E tutto nel giro di poche pagine.
Appena Harry Potter è in difficoltà il mondo corre ad aiutarlo, si piegano per lui persino le leggi della fisica (vedi macchina del tempo). D’altra parte Harry Potter è l’unico che fin da neonato ha resistito agli incantesimi di Voldemort (perché il mago più malvagio di tutti i tempi non poteva prendere un coltello da cucina e sgozzarlo – e per piacere non tiriamo in ballo che si tratta di un romanzo per bambini, ché anche “Cappuccetto Rosso” è per bambini), è il più giovane giocatore di Quidditch della storia di Hogwarts (il Quidditch, gioco dalle regole cretine pensate solo per dare sempre un ruolo decisivo a Harry), è pieno di soldi (che non guasta mai, eh!), e per gli altri il regolamento della scuola si applica, per lui si interpreta.

Ti do ragione da vendere per quanto riguarda Harry: non per nulla sono affezionata a lui soltanto perché ho letto ed amato la serie da quando ero bambina e all’epoca non lo trovavo scialbo, ma come protagonista non è un personaggio molto riuscito.
Non concordo però sul Quidditch e sul fatto che sia impossibile che a un anno abbia resistito a Voldemort (che tra l’altro, dài, col suo odio per i Babbani e i loro metodi e la possibilità di uccidere senza lasciare tracce grazie all’Avada Kedavra si sarebbe abbassato a prendere un coltello da cucina e sgozzarlo? XD), ma per capire perché non concordo dovresti leggere “Il Quidditch attraverso i secoli” (dove viene approfondito il gioco, spiegata la nascita ed elencate le squadre famose) e il quinto e il sesto libro della serie, dove viene chiarito

Mostra spoiler ▼

Mi rendo conto che senza aver letto soprattutto l’Ordine della fenice e il Principe Mezzosangue sembri l’ennesimo modo per parare il culo a Harry –perché sì, per quanto fan devo riconoscerlo, Harry è un paraculato della Madonna!

E forse questa è la chiave del successo della Rowling. Vedo molta vicinanza tra Harry Potter, Bella (la svampita protagonista di Twilight) e per rimanere dalle nostre parti i personaggi dei romanzi di Moccia e di Licia.

Sì, anche io ci vedo delle affinità tra Harry e Bella (non mi esprimo invece sui protagonisti di Licia Troisi perché non ho letto), ma penso che invece personaggi come Sirius, Piton, Silente, Grindelwald e Bellatrix la Meyer non avrebbe mai potuto inventarli.

Ripeto: sono perplessa. Ho letto da molte parti che la saga di Harry Potter dovrebbe poter piacere anche agli adulti, ma lo trovo davvero difficile da credere. Se qualcuno si è sciroppato questi libri non a dodici anni, ma a venti o più, potrebbe spiegarmi come ha fatto a sopportarli?

Io non sono la persona più indicata per rispondere perché ho letto i libri da bambina e da adolescente. Però tutti gli adulti che conosco che hanno amato Harry Potter
a) non lo spacciavano per il capolavoro dell’ultimo millennio e ne riconoscevano i difetti
b) mi hanno detto di aver apprezzato particolarmente gli ultimi tre libri della serie, dove lo stile matura –e ti sorprenderà, ma migliora anche Harry XD Però resta sempre un Gary Stu nell’ultimo libro.

#418 Comment By Anonima On 17 ottobre 2011 @ 15:15

Dimenticavo!
@Gamberetta.
Hai intenzione di scrivere una recensione di uno dei libri di Harry Potter, un po’ come hai fatto con Nihal nella Terra del Vento o Twilight, oppure non ti esprimerai più sull’argomento?

#419 Comment By MakKo On 17 ottobre 2011 @ 16:10

@ Keane

Si, ma infatti siamo (quasi) d’accordo… Io rispondevo a chi criticava perchè si è iniziato a parlare del SdA andando OT, non era una critica rivolta a te.
Per il discorso “libri non letti” mi sono sentito (ri)chiamato in causa e quindi ho (ri)specificato. Nulla di più

#420 Comment By Christian_Eris On 17 ottobre 2011 @ 17:42

@ Clio

Beh, però dimenticate l’ultimo ostacolo (lo specchio), che infatti Voldy non riesce a superare ^_^

Hai ragione. Avevo proprio rimosso questo particolare. Forse perché è uno dei casi in cui la Rowling abusa maggiormente dell’assenza di regole poste alla sua magia. In pratica lo specchio materializza la pietra filosofale solo a chi la desidera, ma non per usarla per sè. Una spiegazione arzigogolata.

Dal momento che nessuno avrebbe immaginato che Voldemort si infiltrasse proprio nella scuola, quella era considerata già di per sè una straordinaria misura di sicurezza. In fondo non mi sembra un ragionamento tanto assurdo.

Se Howgarts fosse stata considerata una misura di sicurezza invalicabile, tanto valeva non allestire il “percorso ad ostacoli”.
Ma ho già detto che il primo libro è mediocre. Tollerabile se viene considerato come favola. Se avessi iniziato la saga partendo da quello (io sono partito dal quarto) credo non l’avrei mai continuata.

In realtà il Voldemort del primo libro è ancora ben lungi dall’essere “completo”, quindi è logico che la sua magia venga respinta dal residuo della “magia dell’Amore” che Lily ha lasciato su Harry morendo per lui. Ma, appunto, si tratta di un residuo, non paragonabile alla magia sprigionatasi nel momento del suo sacrificio. Quindi Voldemort, una volta tornato “intero”, nel quarto libro, può toccare Harry.

Mi spiace ma questa spiegazione non la mando giù. La Rowling rivanga per sette libri il concetto che l’amore è la più potente di tutte le magie e il segreto della sconfitta di Voldy sarà nella sua incapacità ad amare. Quindi con affermazioni di questo calibro, mi viene da immaginare che Voldy potrebbere essere un dio in terra, capace di disintegrare grattacieli con lo sguardo, ma che continui ad ustionarsi se tocca Harry, visto che l’amore è la Magia più Potente di Tutte.
Ma la Rowling si contraddice coi fatti. Voldemort nel quarto libro riesce a toccare Harry perché è stato usato il suo sangue per farlo rinascere.
E questa magia è valida solo per gli under 17 visto che il giorno del suo diciasettesimo compleanno Harry deve scappare da Casa Dursley perché la protezione che la rendeva inacessibile a Voldemort ha superato la scadenza.
Non c’è che dire, davvero un bell’affare!

#421 Comment By Christian_Eris On 17 ottobre 2011 @ 17:51

@ Makko

SE quello che c’è scritto qui sopra è vero, mi bastano queste tre righe per farmi decidere che NO, Herry Potter NON LO LEGGERO’ MAI. L’amore è la magia più forte… Ma per favore. E un “mettete i fiori nei cannoni” il sig. Silente non lo dice? Ah no, è vero: a Hogwarts i cannoni non si usano (meglio il “Ridiculus” contro i mostri).

Se questo può incoraggiarti a leggere i libri ti dico che si tratta perlopiù di un bel discorso dei personaggi, ma che non trova applicazioni nella trama, dal primo libro in poi, tranne per il fatto che fino al suo diciasettesimo compleanno Voldy non può andare a stanare Harry a casa dei suoi zii perché l’amore di sua madre gliela rende invalicabile (una protezione con scadenza, sottolineo).
Ma non ci sono scene stucchevoli per cui i protagonisti riescono in un’impresa “attingendo alla forza dell’amore”, no, questo epr fortuna la Rowling ce l’ha risparmiato.

#422 Comment By Tapiroulant On 17 ottobre 2011 @ 19:12

Hai intenzione di scrivere una recensione di uno dei libri di Harry Potter, un po’ come hai fatto con Nihal nella Terra del Vento o Twilight, oppure non ti esprimerai più sull’argomento?

LOL, dopo il flame mostruoso che hanno scatenato queste due considerazioni in croce, se anche Gamberetta avesse mai davvero avuto voglia di recensire Harry Potter (del che dubito), sono sicuro che le è passata…

#423 Comment By Anonima On 17 ottobre 2011 @ 19:32

LOL, dopo il flame mostruoso che hanno scatenato queste due considerazioni in croce, se anche Gamberetta avesse mai davvero avuto voglia di recensire Harry Potter (del che dubito), sono sicuro che le è passata…

Non avevo letto la maggior parte dei commenti quando ho inviato quel messaggio, ma adesso che me lo fai notare… diamine, è verissimo XD

#424 Comment By arnica On 17 ottobre 2011 @ 21:16

*continuo a lurkare le vostre riposte..*
secondo me tranne alcuni post,non si tratta di flame. e chi ha flammato,non ha flammato contro gamberetta e harry potter,ma contro certe persone. quindi se mai le verrà voglia,nn vedo perchè dovrebbe temere..

#425 Comment By DagoRed On 18 ottobre 2011 @ 07:27

400epassa commenti!

Spero che un giorno vi svegliate e vi ritroviate i black block in tinello.

#426 Comment By Tapiroulant On 18 ottobre 2011 @ 08:44

Comunque si scrive black bloc.

#427 Comment By Annoyed_Grunt On 18 ottobre 2011 @ 15:20

Potere ustionante dell’amore!
Ok, glielo potrei pure concedere…se non fosse che da quando in qua i maghi hanno bisogno di toccare per uccidere?

PS: beh, adesso non ricordo, forse il tizio aveva perso la bacchetta. Ma raccoglierla no?

#428 Comment By Franek Miller On 18 ottobre 2011 @ 16:29

Anonima: Non concordo, perché ci sarebbero stati l’Harry e l’Hermione del passato, quelli che erano andati nel passato la prima volta e dulcis in fundo quelli che erano andati nel passato la seconda volta, e il passato stesso sarebbe stato irrimediabilmente rovinato. Anche ammettendo che gli ultimi Harry e Hermione fossero saltati fuori all’improvviso per acchiappare i secondi Harry e Hermione e impedirgli di commettere gli errori che li avevano fregati al primo viaggio indietro nel tempo, come avrebbero fatto a non farsi notare da tutti coloro che erano veramente inseriti nel passato?

basterebbe viaggiare ulteriormente a ritroso nel tempo, prima che la giratempo venga avviata e avvertirli e/o bloccarli adoperando la giratempo ancora una volta. Poi una cosa che non mi son mai spiegato è il problemone di trovarsi faccia a faccia con se stessi: se si sa del funzionamento della giratempo, perchè dovrebbe portare a effetti collaterali?

#429 Comment By Christian_Eris On 18 ottobre 2011 @ 16:30

Mi pare che il tizio non avesse avuto mai la bacchetta in mano e fosse riuscito a fare un paio di magie a mani nude (altra cosa mai approfondita dalla Rowling). Quando Harry capisce che può ustionarlo con il contatto gli tiene le mani addosso e quindi anche gli impedisce di procurarsela.
DI per sè “l’amore ustionante” non è un’idea sbagliata di per sè. Alcuni la possono trovare troppo stucchevole ed infantile, ma è un dato soggettivo e non pregiudica la godibilità del romanzo. È oggettivo però che la Rowling si contraddica e che la suprema protezione d’amore che la madre gli ha dato come ultimo dono prima di morire, abbia le falle.
Non penso che questi quattrocento e passa commenti abbiano fatto desistere Gamberetta dal recensire Harry Potter, sempre che lei abbia mai avuto questa intenzione, anzi. Gli unici commenti degni di tale definizione sono quelli che hanno cercato di analizzare obbiettivamente pregi e difetti del romanzo.
Però si tratterebbe di un lavoro mastodontico fare una puntuale recensione di una saga da tremila pagine (più o meno) complessive. Il primo libro poi è tremendamente raffazzonato, una recensione delle sue non lo meriterebbe nemmeno. E poi gli errori grossi si ripetono per tutti i libri. Io al suo posto recensirei la saga nel complesso, ma non so se sia un metodo ortodosso.

#430 Comment By Anonima On 18 ottobre 2011 @ 19:19

basterebbe viaggiare ulteriormente a ritroso nel tempo, prima che la giratempo venga avviata e avvertirli e/o bloccarli adoperando la giratempo ancora una volta.

Non so se si può fare così, in teoria potrebbe essere… ma la Rowling non ha mai spiegato se è possibile arrivare fino al punto in cui i primi viaggiatori del passato stavano per partire. In ogni caso sarebbe un gran casino raccapezzarsi xD

Poi una cosa che non mi son mai spiegato è il problemone di trovarsi faccia a faccia con se stessi: se si sa del funzionamento della giratempo, perchè dovrebbe portare a effetti collaterali?

Be’, l’Harry del passato non sapeva ancora della Giratempo quando Hermione l’ha azionata, quindi se li avesse beccati nel momento in cui fossero entrati nella capanna di Hagrid ad acchiappare Minus avrebbe potuto pensare di essere impazzito o che ci fosse stata in atto una magia oscura. Ma non credo che sia obbligatorio per tutti i maghi, anche quelli che conoscono già l’effetto della Giratempo, né mi pare che la Rowling abbia mai detto una cosa del genere. Immagino che la frase di Hermione “tantissimi hanno finito per uccidere i loro sé, passati o futuri” si riferisse alla quantità industriale di errori che si possono commettere con i viaggi nel tempo. Ma questa è solo la mia opinione.

#431 Comment By Anonima On 18 ottobre 2011 @ 19:26

Io al suo posto recensirei la saga nel complesso, ma non so se sia un metodo ortodosso.

No, non credo, sarebbe un lavoro troppo impreciso. Peccato però, nel caso ci avrei tenuto a leggere una recensione “al vetriolo” di uno dei libri di Harry Potter, mi sarei divertita molto.

#432 Comment By Zave On 18 ottobre 2011 @ 21:19

ancora un piccolo sforzo e questo marciume entrerà negli articoli più discussi del blog. XD
(sempre che gli articoli nella sezione marciume non siano esclusi)

#433 Comment By DagoRed On 19 ottobre 2011 @ 13:51

Comunque si scrive black bloc.

Noioso e pignolo <.<

#434 Comment By Christian_Eris On 20 ottobre 2011 @ 00:18

Peccato però, nel caso ci avrei tenuto a leggere una recensione “al vetriolo” di uno dei libri di Harry Potter, mi sarei divertita molto.

Per recensire il primo libro Gamberetta non saprebbe nemmeno da che parte iniziare. È stracolmo di difetti. Primo fra tutti il punto di vista balordo. Un po’ narratore onniscente, un po’ Harry, un po’ gli altri personaggi. Mi ricorda i romanzi di Rohal Dahl (forse perché l’illustratrice italiana è la stessa!) con la differenza che lui ha sempre scritto con la chiara intenzione di rivolgersi ad un pubblico di bambini.
E poi, a dirla tutta, non trovo Piton questo gran personaggio. La Rowling ha cercato di renderlo complesso ma c’è tuttora qualcosa che non mi torna. Non trovo ancora una giustificazione plausibile al fatto che si comporti così da gran figlio di puttana (passatemi il termine) calando punti a Grifondoro per dispetto, insultando più o meno direttamente studenti e altri professori e tormentando Harry, la cui unica colpa è stato nascere dal seme di James, e poi Mostra spoiler ▼

Non mi sembra un “carattere superficialmente stronzo ma con un gran desiderio di riscattarsi dal profondo dell’anima”, mi sembra davvero da schizofrenico! Ecco, se devo pensare ad un personaggio che ha effettivamente un comportamento incoerente è lui.
Del resto è dal primo libro che è stato etichettato come “lo stronzo che sembra cattivo ma non lo è, in verità è solo uno stronzo”. La Rowling ha solo portato alle estreme conseguenze questa caratteristica, ottenendo effetti secondo me molto improbabili.
Mostra spoiler ▼

#435 Comment By Momo On 20 ottobre 2011 @ 13:28

@Christian_Eris: Piton ha lottato per salvare i genitori di Harry; per sette anni lo ha protetto da nemici esterni e interni alla scuola; per tutta la vita ha cercato di impedire che lo uccidessero.

Capisco che la caratterizzazione di questo personaggio possa risultare schizofrenica (colpa dell’autrice) però che Harry dia al figlio il nome Severus mi sembra il minimo. Io glielo avrei dato come primo nome, anzi. Tu stai mettendo sullo stesso piano delle “vessazioni” della serie “tuo padre era un maiale!” e “cinque punti in meno a Grifondoro!” (diosanto, ne ho subite io di peggiori) con 17 anni di Piton-salvavita. Harry sarebbe un bel coglione a non essergli grato, non credi?

#436 Comment By Christian_Eris On 20 ottobre 2011 @ 16:35

@ Momo
Mmm… no. Ai miei occhi Piton si preserva odioso e quando è morto mi è dispaiciuto solo che non fosse stato Harry a provvedere personalmente. Però queste sono considerazioni mie molto soggettive.
Non trovo altrettanto soggettivo il fatto che Piton, pur essendo l’angelo custode di Harry si comporti da carogna nei suoi confronti. Non ha senso. Sembra che l’autrice abbia cercato un personaggio di Howgarts per cui il lettore potesse provare una genuina antipatia (ai mesi estivi provvedono i Dursley) che sembri cattivo perfido ma poi si riveli sempre uno dei buoni, come colpo di scena. Solo che l’autrice ripete questo ciclo troppe volte perché il lettore ci caschi sempre.

#437 Comment By PlatinumV On 20 ottobre 2011 @ 19:01

Non ho letto i commenti precedenti, volevo lasciare i miei 2 cents.
Ci sono molte cose che non tornano nella saga di Harry Potter
Mostra spoiler ▼

In ogni caso, se ti consola, a TUTTI i lettori di Harry Potter sta sul cavolo Harry Potter (ammetto di aver letto gli ultimi solo nella speranza che morisse). Ma la cosa che mi ha lasciato più basita alla fine della saga è: ok, Harry è sopravvissuto a Voldemort quando era neonato… ma qualcuno ha capito PERCHE’? Perché se la ragione è:

Mostra spoiler ▼

E adesso… attendo il lancio di pomodori!
V

#438 Comment By Christian_Eris On 20 ottobre 2011 @ 19:54

E adesso… attendo il lancio di pomodori!

Tranquilla Platinum, se qualcuno dei provocatori è rimasto sono quelli contro Harry Potter, non pro. Quelli se ne sono andati verso il duecentesimo con un bello strascico di insulti. I contro sono ancora qui a distribuire le loro perle (sono ironico).
Modestamente, sono di quelli che ha fatto a fettine il sistema della magia in Harry Potter. Scrolla in basso e cerca il panda su sfondo verde, specie il commento 267 e 275.
Quella degli incantesimi non verbali sembra una menata per riempire il sesto volume. Infatti dal settimo in poi ricominciano tutti allegramente a pronunciarli a voce alta e nessuno si fa problemi riguardo. Forse perché le scene accompagnate dalla pronuncia degli incantesimi sono più teatrali. Ma urlarseli in testa mi fa sinceramente ridere. Come logica degli incantesimi non verbali mi sarei immaginato qualcosa tipo “indirizzare la propria volontà verso l’effetto che si vuole ottenere”, insomma qualcosa di più raffinato di “pronuncia le parole magiche” alla Mago Merlino Disney, ma è una cosa che la Rowling non vuole proprio approfondire. Da qualche parte parlo diffusamente di come quella di Harry Potter sia una magia senza volontà, quindi contraddizione in termini.
La questione dell’amore protettivo è melensa, ma si tratta di un fatto personale, qualcuno la potrebbe trovare stupendamente romantica. Ciò che mi fa girare oggettivamente le palle è che questa protezione d’amore (e l’amore che dovrebbe essere, secondo SIlente, una magia che supera tutte le altre e l’unica che Voldy non conoscerà mai) venga aggirata con il rituale di rinascita alla fine del quarto libro (per cui Vold non si ustiona più al contatto con Harry) e che scada quando Harry diventa un mago maggiorenne. Infatti al suo 17mo compleanno deve scappare da casa Dursley perché la protezione di sua madre si spegne. La Rowling si contraddice!
Sarebbe stato più sensato, a questo punto, che la Rowling si fosse inventata un superincantesimo protettivo per Harry, che funziona solo se il mago (la madre) muore subito dopo averlo invocato o cose del genere.

#439 Comment By Momo On 20 ottobre 2011 @ 20:23

@Christian_Eris: Ho letto i libri troppo tempo fa per poter rispondere nello specifico. La mia ipotesi è che Piton si comporti da carogna perché Harry è il figlio di una persona che odiava. Il padre di Harry è il bastardo che gli ha portato via l’amore della sua vita, perciò Piton è contento di trovarsi in una condizione di potere (professore) per vessarlo con stupidate ogni volta che può (5 punti in meno a Grifondoro). Essendo però Lily la madre di Harry, mi sembra anche logico che Piton voglia preservarlo in salute. Insomma: non può amarlo perché detesta suo padre; non può lasciare che muoia perché ama sua madre.

Da qui secondo me la “natura schizofrenica” del personaggio. Che poi sia stato ben costruito, è un altro paio di maniche (e dovrei rileggere i romanzi). Prendo atto delle tue opinioni soggettive, comunque.

#440 Comment By Christian_Eris On 20 ottobre 2011 @ 21:55

Siamo d’accordo. Confermo: Piton prova sentimenti contrastanti su Harry perché ne amava la madre ma odiava il padre. Però l’autrice l’ha gestita molto male. Mi aspetterei da un mago adulto capace di gesti tanto altruistici come mettere a rischio la propria vita per salvare i coniugi Potter e poi il ministero, tramando alle spalle di un Signore Oscuro dall’Avada Kevadra facile, un atteggiamento un po’ meno infatile rispetto a quello di vessare un ragazzino la cui unica colpa è essere figlio di James. E spesso in maniera pesante e viscida. Ripeto: la Rowling ci ha dato un personaggio da poter odiare felicemente ogni pagina visto che Voldemort prima di giugno non si fa vedere e i Dursley solo da luglio a settembre. E non è assolutamente una tattica sbagliata offrire un antagonista quotidiano. Anzi. Ha cercato di caratterizzarlo dal quinto in poi ma ormai il danno l’aveva fatto e la maschera di inguaribile in qualificabile carogna non se l’è più riuscita a togliere

#441 Comment By PlatinumV On 22 ottobre 2011 @ 00:47

@ Christian: sono andata a leggere i tuoi commenti e non posso che essere d’accordo con te. A mio parere, comunque, che nonostante tutto ho apprezzato quei libri, non è tanto il “riscatto” di Harry a spingere alla lettura, quando l’immersione in un mondo magico, la scuola “magica”, gli scherzi “magici”, i libri “magici”… cioè una cosa comune come la scuola, che è capitata a tutti, rivisitata in un modo che ha del meraviglioso. Chi di noi non avrebbe preferito imparare a far levitare gli oggetti invece che studiare geografia?
I primi 3 libri mi sono piaciuti molto. Gli altri 4 sono stati un orrore, avendo perso proprio quello spirito fantastico di cui dicevo sopra. Troppo cupi e poi la storia di “tutti odiano Harry ingiustamente, ma poi tanto vince lui” iniziava a stancare. Ribadisco quindi che “tutti quelli che hanno letto Harry Potter, in realtà odiano Harry Potter”. Io per prima, speravo crepasse -_-’
V

PS: abbiate pietà, ho sonno, spero il commento sia comprensibile! ‘notte!

#442 Comment By lilyj On 22 ottobre 2011 @ 02:15

Su Piton vorrei ricordare che deve anche pararsi il fondoschiena con il vecchio Voldy. Quindi oltre al “ti vorrei morto perché sei figlio di Potter, ma ti salvo la pelle per Lily” ci metterei anche un “e mi torna utile trattarti come una pezza da piedi perché mi copre il doppio gioco con il Signore Oscuro”. Di questo che mi dite? ò.ò

#443 Comment By Christian_Eris On 22 ottobre 2011 @ 10:07

Quindi oltre al “ti vorrei morto perché sei figlio di Potter, ma ti salvo la pelle per Lily” ci metterei anche un “e mi torna utile trattarti come una pezza da piedi perché mi copre il doppio gioco con il Signore Oscuro”

Sì ci ho pensato, ma queste sono trappole di psicologia inversa da cui poi non si esce. Il falso Malocchio Moody aveva ingannato Harry con un atteggiamento da amico, portandolo così al cimitero (che poi abbiano usato una passaporta andata e ritorno ed aspettato un torneo Tremaghi intero per fargliela toccare è un altro conto). Quindi sarebbe stato più logico anche per Piton simulare un comportamento amichevole con Harry per ingannare Voldemort.

Chi di noi non avrebbe preferito imparare a far levitare gli oggetti invece che studiare geografia?

Sono d’accordo. Infatti non mi spiego come ci possano essere gli asini a scuola di Harry (a parte con le materie puramente teoriche). Dimmi te come può mancarti la motivazione a imparare a fare magie!

#444 Comment By Momo On 22 ottobre 2011 @ 12:10

Io sono d’accordo con lilyj e ribadisco il mio commento di prima. Il ragionamento di Christian_Eris mi sembra soggettivo quanto il mio. Potremmo avere ragione entrambi, per come sono messe le cose nel libro. Quindi ripeto: la Rowling avrebbe potuto scrivere meglio e ci saremmo evitati questa discussione, però per me il comportamento di Piton, pur essengo gestito male, non è un errore. E non ritengo che possa essere considerato tale a livello oggettivo.

#445 Comment By arnica On 22 ottobre 2011 @ 13:29

immagino che la questione dell’amore sia dovuta al suo vissuto personale. La sua famiglia era disastrosa,si è ritrvata depressa a dover curare una bambila piccolissima con il terrore di perderla..quindi evidentemente per lei l’amore materno è qualcosa di molto forte e sentito. che poi io sia tutto tranne che materna e quindi consideri ‘sta trovata uno schifo è altra faccenda.

#446 Comment By Chris_Eris On 22 ottobre 2011 @ 19:04

Secondo me non c’è bisogno di giustificare al Rowling per la morale che ha inserito nel suo romanzo. Perché è la morale, qualcosa di diverso dallo stile e dalla trama. Un libro può piacere malgrado non se ne condivida il messaggio. Vedi Pan, in cui il messaggio finale è farsi riconquistare dalla meraviglia anche se questo comporta l’abbandono di leggi e regole di convivenza (comodo dirlo finchè non sei te quello aggredito e stuprato!). Non sono per nulla d’accordo, eppure il libro mi è piaciuto.

#447 Comment By Giacomo On 22 ottobre 2011 @ 19:10

Peccato, davvero peccato. L’idea di Harry Potter era molto bella e la saga ha appassionato per l’atmosfera anche me. In effetti qualcosa mi aveva lasciato un po’ stupito (la storia del medaglione e dell’ippogrifo che non scappa mi avevano fatto riflettere prima di leggere i commenti. Stupidamente non ho pensato, non so perché, alla questione cruciale della giratempo), ma ho pensato “mah, magari mi sbaglio”.

Peccato… deluso davvero…

#448 Comment By arnica On 23 ottobre 2011 @ 09:49

chris, per pan(ma se vuoi possiamo pure andare di là a parlarne,visto che ‘c’è l’argomento apposito)ovviamente esagera ed estremizza perchè un dio minore come Pan ha bisogno del caos. Ma una via di mezzo ci potrebbe stare, sentire quel che si ha attorno, essere meno fissati per gli schemi che ci hanno imposto, senza seghe mentali per quel che gli altri penseranno…sarebbe bello,per me. Infatti nonostante l’estremizzazione, tifavo per Pan e combriccola :)

#449 Comment By Franek Miller On 23 ottobre 2011 @ 12:05

anonima

ok sarebbe difficile raccapezzarsi ma è pur sempre un metodo per mettere le cose a posto. Inoltre che si possa distruggere il proprio doppione mi sembra forzato nel caso specifico di harry che si fa avanti a suon di expelliarmus. Hermione in caso era con loro, dubito non avrebbe spiegato le dinamiche usando lei la clessidra dall’inizio dell’anno. Boh tutto sommato la cosa è plausibile ma appunto, suona parecchio di forzatura.

#450 Comment By AlexFrost On 25 ottobre 2011 @ 16:14

Per me HP ha sempre avuto l’infamia di aver segato le gambe a The Books of Magic. Sapere poi che la qualità è medio-scarsa non aiuta di certo.

Quindi il meglio che posso fare è augurare alla Rowling brutte cose…
bruttissime cose :)

AlexFrost

#451 Comment By Daniele On 26 ottobre 2011 @ 13:31

Oddio, l’unica cosa che abbiano in comune The Book of Magic e Harry Potter è la somiglianza fisica dei loro protagonisti. Non so quanto Harry Potter possa aver causato l’affossamento di Book of Magic: si rivolgono a due tipi di pubblico differente – qua e la coincidente, come il sottoscritto.
Ah, The Book of Magic l’ho comprato, Harry Potter l’ho scroccato da un amico :P

#452 Comment By AlexFrost On 26 ottobre 2011 @ 18:01

si, il problema è che ne dovevano fare un film.. ma a quanto pare il mercato riesce a supportare solo un maghetto occhialuto dai capelli neri e corti, un famiglio gufo ecc ecc…
Non credo ci sia stata una copiatura, solo che lo sarebbe sembrato agli occhi del pubblico e a suo tempo fu una delle motivazioni che circolò..

#453 Comment By Cecilia On 26 ottobre 2011 @ 21:21

Ma The Book of Magic è precedente, come avrebbero potuto dire “ha copiato HP”?

#454 Comment By Kirijava On 27 ottobre 2011 @ 12:19

Chi di noi non avrebbe preferito imparare a far levitare gli oggetti invece che studiare geografia?

Sono d’accordo. Infatti non mi spiego come ci possano essere gli asini a scuola di Harry (a parte con le materie puramente teoriche). Dimmi te come può mancarti la motivazione a imparare a fare magie!

Studiando potresti arrivare a comprendere i principi della materia stessa e le correlazioni fra la gravità e il tuo essere umano; ma invece preferisci leggere libri fantasy e fantasticare sul voler fare le magie.

#455 Comment By Daniele On 27 ottobre 2011 @ 13:22

Un mancato film di BoM può non essere un male: se lo avessero ridotto con il culo, mi sarei infastidito davvero, altroché!

#456 Comment By Realistic On 27 ottobre 2011 @ 21:07

Ciao

Solo a me salta l’incongruenza più grossa? Ovvero che la notte dell’arrivo di Voldy alla pucciosa casa Potter, i genitori potevano benissimo “materializzarsi” al polo, anche senza bacchetta? Se non il padre, almeno la madre avrebbe avuto il tempo di prendere il figlio e sparire, invece di stare e aspettare a morire.
Vi pare? E’ un buco elogico enorme

#457 Comment By AlexFrost On 28 ottobre 2011 @ 17:12

Perchè notoriamente il primo pensiero della maggior parte della gente che vede 2 opere simili è “vediamo quale è stata creata prima”, vero?
Penso che una buona percentuale avrebbe detto “ehi, ma questo è un clone di HP”

AlexFrost

#458 Comment By Cecilia On 28 ottobre 2011 @ 18:45

Perchè notoriamente il primo pensiero della maggior parte della gente che vede 2 opere simili è “vediamo quale è stata creata prima”, vero?

Dovrebbe, visto che è la cosa più ragionevole. D’altraparte è solo controllando che si possono evitare le smerdate del tipo:

“Vampire Kisses è un copione di Twilight!!! Che pena!!!”
“Ehm, cara? Guarda che Twilight è stato scritto dopo VK”
—-segue silenzio imbarazzato della bimbominkia—-

Riconoscendo che il mondo è pieno di menteccati sparastronzate, comunque c’è sempre qualcuno che prima o poi lo fa notare. Se la “nota” arrivava ai media giusti (e temo che per una diatriba HP/BoM ci sarebbero voluti i servizi al telegiornale), poi diventava di dominio pubblico e il problema era mezzo risolto.

Studiando potresti arrivare a comprendere i principi della materia stessa e le correlazioni fra la gravità e il tuo essere umano; ma invece preferisci leggere libri fantasy e fantasticare sul voler fare le magie.

Guarda che studiare i Massimi Sistemi del mondo o similari e leggere fantasy non sono in contraddizione. Io amo la letteratura medievale-rinascimentale, la storia medievale e quella moderna (e pure la storia dell’arte dello stesso periodo) e allo stesso tempo il/la fantasy: non vedo perché queste passioni dovrebbero escludersi.

#459 Comment By arnica On 28 ottobre 2011 @ 19:11

che io sappia,gaiman per primo ha detto che sì ci sono delle coincidenze,ma che tutto sommato dipendono dal fatto che entrambi hanno creato dei personaggi con molti stereotipi( il classico ragazzino sfigato ha gli occhiali,per dire, oppure si collega spesso gufi/civette a streghe e maghi).
se lui per primo non ha niente da ridere,perchè bisogna starne a discutere qui?premetto che non ho letto books of magic e lo farò quanto prima,però bho,non capisco questa polemica ora O_O

#460 Comment By Cecilia On 28 ottobre 2011 @ 21:20

@arnica

Non c’è polemica, solo osservazioni sui ragionamenti assurdi e, eventualmente, come gestire la cosa. Sono davvero molto diversi, chiunque vada oltre la sfigaggine (abbastanza farlocca per Harry, l’altro non so) e l’aspetto fisico può rendersene conto in 5 minuti.

Il problema semmai è:

Non credo ci sia stata una copiatura, solo che lo sarebbe sembrato agli occhi del pubblico e a suo tempo fu una delle motivazioni che circolò..

in parole povere, cervelli all’ammasso e fan così accecati da essere irrecuperabili che rendono impossibili altri lavori.

#461 Comment By Hendioke On 1 novembre 2011 @ 21:43

@Gamberetta

commento direttamente il pezzo e non i commenti.

Sinceramente non capisco la tua critica allo stile della Rowling che ho sempre trovato chiaro, semplice, preciso: tutti elementi che predichi sempre dovrebbero costituire lo scheletro d’ogni buon stile.
Riconosco che lo stile è partito, nel primo libro, con un tono infantile per poi migliorare col tempo ma non l’ho mai trovato, neanche nel primo libro, indecente.
Vorrei sapere con quali elementi supporti questa tesi stando che l’esempio che riporti e analizzi direttamente mi lascia perplesso.

Già, come ha fatto Harry Potter a tornare nel retrobottega di Mielandia? Per uscirne ha avuto bisogno di un colpo di fortuna (tanto per cambiare), ma entrare a occhio è molto più arduo. Così arduo che la Rowling si stringe nelle spalle e fa in modo che neanche il personaggio punto di vista sappia quello che è succeso. Roba a livello di Strazzu & Troisi. Spazzatura indegna di qualunque romanzo pubblicato, che abbia venduto milioni di copie o no. Nota: per le ragioni che non posso riferire citate all’inizio sto leggendo in italiano; so che ci sono dei problemi di traduzione, ma sono andata a controllare con l’originale ed è lo stesso.

Non stiamo parlando di una scena principale, o anche solo importante, del libro (scene che la Rowling mostra sempre con dovizia di particolari senza perdere in chiarezza e semplicità di linguaggio), ma stiamo parlando di una scena di conflitto (Harry vs. la sorveglianza) che sarebbe stato oggettivamente necessario mostrare solo se si fosse risolta male per il protagonista.

Che senso avrebbe difatti mostrare Harry che si re-intrufola nel passaggio segreto e ci riesce? E’ vero che, come insegni tu, mostrare è più coinvolgente che narrare ma in questo caso per la Rowling sarebbe stato inutile coinvolgere l’attenzione del lettore su questo accadimento, addirittura dannoso.
Sono le rivelazioni che Harry ha scoperto che l’autrice vuole occupino, adesso, la mente di Harry e del lettore, a che pro mostrare una scena ininfluente distraendo il lettore dal punto focale per la trama (le rivelazioni)?

Ma soprattutto, qual è la tua critica stilistica al pezzo? Che la Rowling ha scelto di narrare invece di mostrare la scena o come l’ha narrata? Perché nel secondo caso avrebbe un senso ma nel primo sarebbe non una critica di stile ma di scelta narrativa (giacché stiamo parlando di una scena secondaria che l’autore può liberamente scegliere di mostrare o narrare), staresti cercando di affermare A commentando B, davvero insensato.

Per quanto riguarda il resto del tuo pezzo riconosco che la saga, che personalmente adoro, ha dei piccoli buchi logici e dei deus ex machina anche grossi (preparati! Nel settimo libro vedrai uno dei deus ex machina più ignobili, io credo, della letteratura) ma molto di quel che scrivi più che mettere in luce pecche dei tre libri mette in luce la scarsa attenzione con cui li hai letti.

I passaggi sulle pistole e sul coltello poi sono geGnali. La Rowling impiega buona parte delle sue energie a trasmettere al lettore le differenze fra società babbana e società magica, a mostrargli la mentalità magica, ti basterebbe leggere tutti i passaggi (descrizioni e azioni di personaggi soprattutto) e capirli per comprendere come queste tue osservazioni siano prive di senso.

Altra toppata è la tua chiusura su Harry e i personaggi privi di conflitto a cui va tutto bene. Una chiusura che contribuisce a convincermi dell’idea che tu i libri li abbia giusto leggiucchiati e non ti sia sforzata di capire (anzi forse ti sei sforzata di non capire) la costruzione dei personaggi (altro punto forte della Rowling che non si può certo accusare, personaggi secondari tipo Gazza a parte, di costruire personaggi piatti semplici).
Stai tranquilla che ben pochi si identificherebbero o vorrebbero essere Harry, nemmeno quelli come che hanno amato la saga e la considerano una delle maggiori opere dei nostri giorni.
Che poi, detto da noi, la saga è bellissima ma Harry, soprattutto dal 5° libro in poi, lo riempirei di schiaffi ogni due per tre, e anche Silente si meriterebbe qualche calcio in culo.

#462 Comment By luca On 10 novembre 2011 @ 16:35

Hai ragione gamberetta, in HP vi sono troppi deus ex machina. E qualche illogicita’ della trama di troppo. Premetto che li ho letti tutti in lingua inglese, e che ricordo grosso modo gli ultimi 4. Ho trovato lo stile della Rowling leggero ma allo stesso tempo molto “colorato”, ricco di dettagli in cui e’ facile immergersi. Ma cio’ che fa la differenza sono i personaggi, dai principali ai secondari, tutti splendidamente caratterizzati, da Luna, a Gilderoy allock etc. etc.
Per me, HP e’ una delle migliori letture che ho mai avuto. E mi trovo spesso in sintonia con te, ho trovat Nihal insulso, non sopporto twilight, mi e’ piaciuto brandon sanderson e mistborn (a proposito, li hai letti?).. non sono un lettore alle primissime armi e di solito riconosco la porcheria dalle cose ben scritte, e sta volta sono in completo disaccordo con te. Ammetto pero’ che il fatto di averlo letto in inglese e non in ITA potrebbe avermi fatto non notare molte problematiche di stile (che pero’ ripeto, ho apprezzato molto).

bye

#463 Comment By ilmale On 10 novembre 2011 @ 20:58

Credo che Harry Potter abbia avuto un successo trascendentale perché è stato mooolto aiutato dal film. Questa è stata la fortuna della scrittrice; che sia chiaro, però, non sto polemizzando sulla sua bravura, sulla sua immaginazione e tanto altro, anzi…sto solo dicendo che lei, sì è brava, ma il successo è derivato dai film: i ragazzi hanno prima visto il film e poi hanno letto il libro.

#464 Comment By Zave On 11 novembre 2011 @ 09:39

sicuramente è stato aiutato ma era una caso letterario ben prima dei film.

#465 Comment By Cecilia On 11 novembre 2011 @ 10:43

Mah, non sono d’accordo sull’enorme spinta data dai film. Quando è uscito nelle sale il primo film, i libri in circolazione erano già quattro e l’intera saga era parecchio famosa. Tenendo anche conto del fatto che:
a. c’è gente il cui ragionamento è stato “perché dovrei leggere il libro se fanno i film?” e così ha fatto
b. dal terzo film in poi l’aderenza alla storia è andata abbastanza a farsi benedire…
sono scettica

#466 Comment By lilyj On 12 novembre 2011 @ 01:02

Io ho visto solo il primo film -e solo perché stavo seguendo i libri-, ma sono scappata urlando. Gli altri li ho evitati.

#467 Comment By Anacarnil On 12 novembre 2011 @ 11:30

@Realistic:
con un nick simile, non puoi non notare i buchi nelle trame :)

Il problema di HP è spesso questo: ci sono così tanti possibili incantesimi e poteri, che tutto può essere contestato in questo modo. “Perché ha fatto questo e non quello?”

Riguardo a quello che hai notato tu, io potrei ipotizzare che Voldemort, in quel caso, o magari come prassi per ogni attacco che portava a una casa, fosse abituato a lanciare incantesimi contro la casa per bloccare le materializzazioni / smaterializzazioni, tipo quelli che ci sono su Hogwarts.
Ovviamente, un buon romanzo non dovrebbe far cercare ai lettori il perché e il percome di quello che accade.

Concordo con Hendioke sul rapporto con le armi dei maghi: sarebbe stato poco credibile pensare che Voldemort stesso cercasse di uccidere qualcuno senza far ricorso alla magia, figurarsi ad un usare una pistola!!

#468 Comment By Christian_Eris On 12 novembre 2011 @ 17:45

La Rowling non ha mai voluto approfondire il sistema di funzionamento delle magie. Forse perché da una parte sarebbe stato noioso, dall’altra impossibile perché le magie sono quelle del Mago Merlino Disney, dall’altro ancora dannoso perché avrebbe dovuto porre anche dei limitia ciò che un mago poteva fare con la magia, che non fossero quelli che esigeva la Rowling per necessità di trama. Ecco, non porre nessun limite chiaro alle potenzialità dei maghi magari fa guadagnare molto all’ambientazione, ma ne perde la trama.

#469 Comment By Giulia On 16 novembre 2011 @ 22:04

Ciao Gamberetta!
Ho sempre apprezzato le tue critiche, sincere e dirette, questa volta però mi trovo in disaccordo con te.
Nulla è perfetto tranne l’Onnipotente, quindi anche HP avrà, ovviamente, i suoi difetti.
Mi sembra però che tu sia andata a cercare solamente quelli, ignorando i tanti pregi e spunti decisamente buoni che contiene.
Cercherò di non essere troppo di parte, poichè HP è stato la mia infanzia e mi ha accompagnato lungo tutto il mio percorso di crescita.
Quindi mi limiterò a fornirti qualche fonte, tanto per chiarirti il mio punto di vista.

And so now the hurly-burly’s done, the battle’s lost and won — the Battle of Hogwarts, that is — and all the secrets are out of the Sorting Hat. Those who bet Harry Potter would die lost their money; the boy who lived turned out to be exactly that. And if you think that’s a spoiler at this late date, you were never much of a Potter fan to begin with. The outrage over the early reviews (Mary Carole McCauley of The Baltimore Sun, Michiko Kakutani of The New York Times) has faded…although the sour taste lingers for many fans.

It lingers for me, too, although it doesn’t have anything to do with the ultimately silly concept of ”spoilers,” or the ethics of jumping the book’s pub date. The prepublication vow of omertà was, after all, always a thing concocted by publishers Bloomsbury and Scholastic, and not — so far as I know — a part of either the British Magna Carta or the U.S. Constitution. Nor does Jo Rowling’s impassioned protest (”I am staggered that some American newspapers have decided to publish…reviews in complete disregard of the wishes of literally millions of readers, particularly children…”) cut much ice with me. These books ceased to be specifically for children halfway through the series; by Goblet of Fire, Rowling was writing for everyone, and knew it.

The clearest sign of how adult the books had become by the conclusion arrives — and splendidly — in Deathly Hallows, when Mrs. Weasley sees the odious Bellatrix Lestrange trying to finish off Ginny with a Killing Curse. ”NOT MY DAUGHTER, YOU BITCH!” she cries. It’s the most shocking bitch in recent fiction; since there’s virtually no cursing (of the linguistic kind, anyway) in the Potter books, this one hits home with almost fatal force. It is totally correct in its context — perfect, really — but it is also a quintessentially adult response to a child’s peril.

The problem with the advance reviews — and those that followed in the first post-publication days — is one that has dogged Rowling’s magnum opus ever since book 4 (Goblet of Fire), after the series had become a worldwide phenomenon. Due to the Kremlin-like secrecy surrounding the books, all reviews since 2000 or so have been strictly shoot-from-the-lip. The reviewers themselves were often great — Ms. Kakutani ain’t exactly chopped liver — but the very popularity of the books has often undone even the best intentions of the best critical writers. In their hurry to churn out column inches, and thus remain members of good standing in the Church of What’s Happening Now, very few of the Potter reviewers have said anything worth remembering. Most of this microwaved critical mush sees Harry — not to mention his friends and his adventures — in only two ways: sociologically (”Harry Potter: Boon or Childhood Disease?”) or economically (”Harry Potter and the Chamber of Discount Pricing”). They take a perfunctory wave at things like plot and language, but do little more…and really, how can they? When you have only four days to read a 750-page book, then write an 1,100-word review on it, how much time do you have to really enjoy the book? To think about the book? Jo Rowling set out a sumptuous seven-course meal, carefully prepared, beautifully cooked, and lovingly served out. The kids and adults who fell in love with the series (I among them) savored every mouthful, from the appetizer (Sorcerer’s Stone) to the dessert (the gorgeous epilogue of Deathly Hallows). Most reviewers, on the other hand, bolted everything down, then obligingly puked it back up half-digested on the book pages of their respective newspapers.

And because of that, very few mainstream writers, from Salon to The New York Times, have really stopped to consider what Ms. Rowling has wrought, where it came from, or what it may mean for the future. The blogs, by and large, haven’t been much better. They seem to care about who lives, who dies, and who’s tattling. Beyond that, it’s all pretty much duh.
Stephen King

Credo però che questo articolo dica davvero tutto.

La prima volta che sono andata a Londra, ho cercato per ore il binario 9 e ¾ alla stazione di King’s Cross. Avevo letto su una di quelle guide che ti svelano le particolarità e le cose strane di una città che in onore di Harry Potter la stazione, in corrispondenza del binario 9, aveva fatto costruire un carrello incastonato nella colonna con la quale gli studenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts avevano accesso al fantomatico binario 9 e ¾. Non l’ho trovata e a questo punto non so nemmeno se esita veramente. Ma cosa cercavo? La solita occasione da turista di scattare una foto e mostrarla al mio ritorno? No, cercavo un accesso, la possibilità di entrare davvero in contatto con il meraviglioso mondo creato da J. K. Rowling, perchè i libri ormai non mi bastavano più. Avevo davvero bisogno di una prova tangibile della sua esistenza perchè il mondo di Harry Potter ti rapisce e ti fagocita a tal punto che chi vi entra non è più in grado poi di uscirne, di distinguere la realtà dall’immaginazione, di riconoscere ciò che davvero è successo da ciò che invece è solo frutto dell’incredibile penna della sua creatrice. Forse questo è dovuto anche al fatto che nei sette libri l’autrice tocca e richiama continuamente fatti storici accaduti realmente, vicende che si ripetono e situazioni tipiche che quasi tutti i paesi del mondo hanno dovuto affrontare almeno una volta. E’ per questo che insisto nel dire che la saga del maghetto più famoso dell’universo non è solo un libro per ragazzi ma che andrebbe letto da tutti, a tutte le età. Non sono solo i bambini ad avere bisogno di un po’ di magia, per vivere. La mia dose di magia l’ho avuta l’altra sera, unita ad un’abbondante dose di tristezza, andando a vedere l’ultimo, meraviglioso capitolo della saga, Harry Potter e i doni della morte, parte 2 – Tutto finisce.

Eh sì, è finito e finendo ha portato con sè tutti i miei sogni, i miei piccoli momenti durante i quali non pensavo a nulla, la vita reale lasciava il posto a Diagon Alley e a tutto ciò che di più magico sia mai stato creato. L’ultimo episodio comunque della saga va visto perchè credo sia una vera e propria antologia, il regista David Yates evidentemente ha voluto inserire tutti i momenti più belli, i personaggi storici, le situazioni mitiche che in tutti questi anni Harry ci ha fatto vivere. E allora ecco che il ritorno ad Hogwarts diventa occasione per ritrovare i compagni di avventura più fedeli, per rivivere le avventure nella camera dei segreti, nella stanza delle necessità o nello studio di Silente. Il momento che ha preceduto lo scontro con Voldemort nella foresta invece, è diventato per Harry una riunione familiare con tanto di apparizione del padrino Sirius Black, il mio personaggio preferito (oltre che uno splendido Gary Oldman), uno dei momenti più commoventi forse di tutto il film, dove vengono per un attimo fatte anche riflessioni cosmiche sulla morte e su ciò che essa rappresenta (ecco perchè mi ostino a dire che non è solo un libro per ragazzi). Commovente ma ancor più struggente l’epilogo di Severus Piton, fino all’ultimo ambiguo nella sua posizione ma tenero e coraggioso, forse il personaggio meglio costruito di tutta la storia e forse un autentico concentrato di lealtà: verso Silente e quindi verso Hogwarts e il mondo magico in generale, verso l’amore che ha provato per tutta la vita nei confronti della madre di Harry, e quindi verso Harry, che ha sempre difeso e che gli ha sempre permesso di ricordare Lily, attraverso i suoi occhi. Un richiamo alla storia anche la vicenda della famiglia Malfoy che rappresentano in questo caso i vigliacchi, che prima giurano fedeltà al malvagio per poi scappare durante la battaglia. Se ci pensate, non ricorda vagamente la storia italiana durante la seconda guerra mondiale e la fuga dei nostri reali? Nonostante ciò, devo dire che il personaggio di Draco è splendido, in questa veste ultra british post-punk, bellissimo e tormentato dalla sua eterna rivalità con Harry e dalla sua insicurezza, consapevole di non essere all’altezza del Prescelto.

Il film nel complesso è dinamico, appassionante, ben costruito e ben musicato (davvero indimenticabile la colonna sonora di Alexander Desplat, che avevo già notato per le sue tonalità toccanti in New Moon), in questa altalenanza di battaglie e momenti di tenerezza, commovente ma sempre condito da un tocco di allegria e freschezza adolescenziale, incarnata soprattutto dalla tanto agognata dichiarazione d’amore tra Ron ed Hermione, innamorati sin dal primo incontro. Sono esempi di integrità, Harry e i suoi amici, di maturità e di incredibile audacia, di un coraggio mai visto e di valori. Il finale che ho tanto atteso si è concratizzato nella scena finale, alla stazione di King’s Cross, dove Harry, Ron, Hermione e Ginny accompagnano i rispettivi figli all’espresso per Hogwarts, per iniziare la loro avventura da maghi e streghe. Anche l’amore, quindi è trattato in questi libri: la loro serietà è dimostrata anche nella scelta di vivere per sempre con la compagna o il compagno conosciuto a scuola e che ha quindi rappresentato da subito il vero amore. Anche in questo, i maghi dimostrano una maturità che noi babbani, purtroppo, sembriamo aver dimenticato.
Beignaimasco

#470 Comment By Aigor Frankenston On 25 novembre 2011 @ 15:18

Ciao Gamberetta questo e il mio primo commento (e visto che non sono mai stato bravo con l’italiano e la grammatica spero predonerai gli strafalcioni……potrei scrivere un fantasy italiano di successo , basta che trovo una storia penosa sulla mia vita, ci lavorerò sopra ;) )
Allora nel 2003 all esima età di 27 anni un amico mi ha fatto conoscere Harry Potter ( e a dire il vero anche George Martin),mi sono appassionato molto hai romanzi da subito ( , anche se alla fine di ogni libro avevo un senso di incompiuto.
Arrivato al finale delusione totale la storia delle bachette , gli scontatissimi horocrux (Lich di D&D) squallore totale, e allora in un moto di masochismo ho riletto tutti i romanzi .
E a quel punto il sense of wonder e sprofondato nel non sense .
La magia non e spiegata i maghi conquistano il mondo e i corpi speciali dell’ esercito non fanno nulla
I personaggi sono tutti bidimensionali
Harry :sono uno sfigato mi e morta la famiglia , però sono ricco sfondato ho successo con le donne , tutti mi adorano , e se fossi iscritto al KKK direbbero che e giusto che mi diverto un pò anche io.
Hermione:La saccente secchiona a cui piacciono i perdenti (stereotipo da manga)
Ron:L’ultima ruota del carro l’unica cosa intelligente la fa nel primo libro giocando la partita a scacchi, per il resto mi immagino sempre una scena , voldemort che inciampa sul cadavere di Ron , si infilza su qualcosa e muore.
Anche i finali dei vari libri sono molto discutibili , e comporta sempre una botta di fortuna (lo specchio, la spada il giratempo,il trucchetto delle bacchete , arriva il primo ministro,il trucchetto delle bachette 2).
Alla fine sono leggibili ma non sono fantasy al più romanzini da bambini (e io li ho letti a 27 anni …….squallido).
Ciao

#471 Comment By Gaccu On 28 novembre 2011 @ 16:26

Uhm, non so, Gamberetta, non sono del tutto convinto. Mi pare che ormai stia leggendo troppo con l’idea di non farti piacere i romanzi che di farteli piacere. E non è il massimo (per te intendo).
Punto 1: Harry Potter è originale? Decisamente no, e chi affermasse il contrario, mostrerebbe un’enorme ignoranza di letteratura fantastica. Sì, non fantasy. E’ una mia fissazione ma mi sono strarotto di sentir definire fantasy tutto, anche l’Odissea (il LIBRO, per quanto mi riguarda). Il fantasy ha caratteristiche particolari, così particolari che al giorno d’oggi si fa fatica a trovarne di grande qualità. E gli autori che si sono distinti nel passato non arrivano a 30. Il buon fantasy è raro e in fondo definire fantasy La storia Infinita è sminuirlo, ammettiamolo. HP non ha nulla che non si sia letto da qualche altra parte. Le creature fantastiche sono scippate alla grande da manualetti Bignami dell’animale inventato. Ok, magie con nomi curiosi o latinizzati. Ma quello non è inventare. La trama del maghetto ricorda tra parentesi ben più note saghe, molto meno vendute.
Punto 2: HP è scritto bene? Diciamo che la Rowling non è Hemingway. Siamo sempre su un altro pianeta rispetto alla Panarello. Quella sì che fa davvero venire istinti di morte. E’ uno stile un po’ piatto, abbastanza ripetitivo, tradotto con piglio degno di Hitler. :-) Però è leggibile, in fondo. E’ semplice e lineare. E d’altronde non mi aspetto mica James Joyce…
Punto 3: La trama ha buchi? Ci sono più buchi qui che in un setaccio! La stessa idea di base (maghetto mediocre sopravvive a genio del male) porta a situazioni esilaranti. E’ il classico effetto buccia di banana. Voldemort potrebbe farlo fuori com niente ma è così fesso che inciampa sempre e si fa malissimo. E il bello è che Hermione, che in teoria potrebbe sconfiggere il malvagio quando vuole, deve essere cacciata via regolarmente dall’autrice (“Hermione, scusa, mi vai a prendere il succo di frutta, che se arriva Voldemort ti trova e si ingelosisce?”) in modo rocambolesco.
Punto 4: HP è sopravvalutato? In effetti sì, ma mi ricorda mio cugino che fa sempre il paragone col signore degli anelli, come se tutto fosse peggio. L’autrice ha fatto i milioni ma le copie vendute fanno sì che tutti si aspettino un capolavoro. Non può esistere un’opera che giustifichi quelle vendite. Sarebbe il libro perfetto.
Punto 5: HP è per bambini? Mah, un po’, ma non è un male. Certo la cosa influisce sulla solidità dell’intreccio, molto più fluido e impreciso. Ci può stare. Tra parentesi, da quando in qua le fiabe sono per bambini? Ti prego, non ripeterlo più. Da grande cultore delle suddette, rabbrividisco. Per maggiori informazioni contattare i fratelli Grimm. :-)
Punto 5: HP è orribile? Io dico di no. Lo ritengo molto più divertente delle cronache del mondo emerso o di quella fuffa fantasy che spunta a tonnellate e che pare una partita di Dungeons and Dragons giocata fino alla nausea. Io l’ho apprezzato pur non considerandolo eccezionale. Ha spunti di sano humor britannico e in fondo ci si può divertire. Io penso che vada benissimo il classico romanzo in cui ci si immedesima. Se vogliamo sempre il conflitto, allora metà dei classici mondiali è fuffa…sono dalla parte di Stephen King. Non ci si aspetti Tolstoj e magari ci si diverte. Se riesco a leggerlo io, mi immagino un ragazzino…io avrei ucciso la mia bisnonna per avere a 10 anni libri del genere (e si badi, ne avrei trovato, ma a 10 anni cosa me ne importava di cercarli?)…

#472 Comment By Simone On 2 dicembre 2011 @ 11:06

Io consiglierei di leggersi la triologia di Bartimeus di Stroud in cui il protagonista è un maghetto che cresce, in cui la magia (ORRORE!) ha una spiegazione logica, in cui i maghi si comportano in maniera quanto meno coerente.
Ed è una triologia per YA teoricamente.

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#473 Comment By Chiara On 17 dicembre 2011 @ 07:41

Beh, sono arrivata parecchio in ritardo, ma volevo lasciarti i miei due cent :)

In quanto alla possibilità che possa piacere agli adulti, onestamente sono molto scettica, io non lo consiglierei.
Ciònonostante adoro questa saga che ho letto tra i 14 e 20 anni.
Lo stile è ehm.. Quello che è, soprattutto nei primi libri.
Quella che veramente mi ha catturata è stata l’ambientazione. A 14 anni stavo cominciando il liceo, ero una ragazzina impacciata che, con gli anni, ha imparato ad odiare profondamente la sua scuola e non si è mai trovata bene. Hogwarts era il paradiso. Non me ne sarebbe potuto fregare di meno dei buchi nella trama, dello stile sempliciotto, etc.
Ero innamorata delle piccole cose, dei quadri parlanti, le scale che si spostano, le api frizzole, le lezioni di trasfigurazione, i dormitori, le case etc.
Difatti l’ultimo libro è stato di gran lunga quello che mi è piaciuto di meno. E non aveva nulla a che fare con la trama, lo stile o i personaggi. Per buona parte non è ambientato ad Hogwarts. E ho detto tutto.

Messa così potrei sembare una che dovrebbe leggersi della seria bizzarro fiction e invece no, la odio. Troppo inverosimile.

Quello che ho amato di Harry Potter (e prima di lui del signore degli anelli che ho idolatrato per buona parte della mia adolescenza dopo averlo letto ad 11 anni) è stata la possibilità per me di sospendere totalmente l’incredulità e non ho mai, mai desiderato tanto che qualcosa fosse vero come le ambientazioni di questi libri. C’era qualcosa nei personaggi banali, nei ragazzini impacciati al primo bacio, nella loro quotidianità di studenti che mi faceva quasi credere che potesse essere vero. Non che ci abbia mai creduto veramente. Ma avrei tanto voluto. Avrei dato un braccio per essere una delle studentesse, chissene di Harry Potter!

#474 Comment By Chris On 17 dicembre 2011 @ 15:03

@ Gaccu
E il bello è che Hermione, che in teoria potrebbe sconfiggere il malvagio quando vuole, deve essere cacciata via regolarmente dall’autrice (“Hermione, scusa, mi vai a prendere il succo di frutta, che se arriva Voldemort ti trova e si ingelosisce?”) in modo rocambolesco.

Hermione sarà anche la più intelligente del gruppo, quando l’autrice lo vuole, ma non credo sia in grado di fronteggiare Voldemort! Anzi, si è sempre voluto dare l’idea fosse scarsetta in duello.
@ Simone
La trilogia di Bartimeus è bella, divertente, coinvolgente, ma temo Gamberetta sarebbe impietosa con questa saga. L’autore fa un uso spregiudicato del raccontare e il punto di vista spesso deraglia. La magia ha una logica ma ci sono dei punti oscuri. Tipo, i maghi hanno sempre bisogno di evocare uno spirito per fare qualcosa o possono eseguire incantesimi per conto proprio? Se gli spiriti sono creature di vento e fuoco (guardando alla mitologia medio orientale jinn e afrit sono proprio questo) non c’è nessuna creatura sovrannaturale associata agli altri elementi? (Golem a parte) Perchè le armi da fuoco pur esistendo sono così poco diffuse e vengono definite come “metodi antiquati”? Bartimeus, quando si trova ad affrontare umani armati di fucili a pallottole d’argento (metallo letale per gli spiriti) il meglio che può fare è scappare a gambe levate.

#475 Comment By Simone On 20 dicembre 2011 @ 09:06

@Chris
Stroud non mi sembra sgarri poi molto (parlo della versione in EN eh!) coi punti di vista.
A volte, è vero, fa delle panoramiche dell’ambiente, ma lo fa in modo voluto (imho, sia chiaro), perchè in QUEL momento serve.

Perchè le armi da fuoco pur esistendo sono così poco diffuse e vengono definite come “metodi antiquati”?

C’è un passaggio mi sembra nel terzo libro in cui si spiega il perchè sono “antiquate”: l’arma da fuoco è personale e diretto, evocare una serie di Afrit cazzuti è molto più pratico e meno rischioso per un mago che se ne sta a distanza (es. sto a casa mia, evoco uno, due, tre Afrit e lo/li mando a Praga per far fuori il mio nemico).

E i maghi sono spirito-dipendenti, infatti sempre ne “la porta di Tolomeo” è lo stesso Bartimeus a raccontare di come più una società si basi sugli spiriti, più tende ad implodere con pippotto filosofico/sociale/culturale.

Poi, che Stroud non sia IL genio della letteratura, siamo d’accordo.
Quanto meno è più preciso, coerente e “corretto” di autori più famosi e commerciali.

#476 Comment By Chris On 20 dicembre 2011 @ 22:24

C’è un passaggio mi sembra nel terzo libro in cui si spiega il perchè sono “antiquate”: l’arma da fuoco è personale e diretto, evocare una serie di Afrit cazzuti è molto più pratico e meno rischioso per un mago che se ne sta a distanza (es. sto a casa mia, evoco uno, due, tre Afrit e lo/li mando a Praga per far fuori il mio nemico).

Il nemico in questione avrebbe però una protezione molto più efficace da una bella pistola a proiettili d’argento piuttosto che da un foliot mezzasega. Non mi spiego perché non se le portino dietro almeno i maghi più scarsi. E soprattutto perché il mercenario e i membri della Resistenza si ostinino ad usare coltelli boomerang e frisbee d’argento piuttosto che cercare di munirisi di armi da fuoco. Ammettiamolo, questa è stata una scelta dettata esclusivamente dall’estetica e dall’aver guardato troppe puntate di Xeena Principessa Guerriera.
Lo ammetto. Sto finendo ora la Porta di Tolomeo e la trovo molto avvincente.
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Usa spesso il raccontare ma lo fa con un tono tanto ironico che non si può non perdonarglielo. Il punto di vista di Bartimeus è uno spasso. Così vanaglorioso e saccente sebbene faccia la figura dell’idiota o del vigliacco ogni due pagine. Che ridere.
Però trovo comunque un forte senso di irrisolto sulla cosmologia. Ripeto: agli altri due elementi, terra e aria, non sono associati altri spiriti? I maghi sanno fare magie che non siano solo funzionali all’evocazione di spiriti? Dalla narrazione pare di sì, ma viene ripetuto più volte che l’unica fonte di potere dei maghi sono gli spiriti. Forse è una cosa voluta o forse l’autore si è accorto a metà del lavoro che maghi incapaci di fare magie che non non fossero evocazioni limitava troppo la trama. Mah forse a volta realizzare una cosmologia pienamente coerente è uno sforzo che non vale il risultato.
Il mio giudizio rimane comunque pienamente positivo!

#477 Comment By arnica On 26 dicembre 2011 @ 00:33

chiara, siamo sorelle divise alla nascita temo!

(so che fa molto bimbominkiese,ma sotto sotto io ci spero in quellalettera ,persa da qualceh gufo rincoglionito..)

#478 Comment By marta On 28 dicembre 2011 @ 18:34

Non so. Quando vedo la supposizione di persone che vogliono fare le grandi intenditrici criticando il valore letterario di HP mi vien da ridere. Premetto che non sono un’amante del fantasy così come lo si intende. Per lo più le ho sempre trovate baggianate poco interessanti. E premetto (non per vantarmi, ma solo perchè così poi non mi si dica “e ma allora ti piace Moccia o la Mayer!”) che ho imparato a leggere prima della prima elementare, che a 6 anni ho iniziato divorare libri e da lì fino ad ora, per tutta la vita, che a 9 anni leggevo i libri di mia mamma, e che credo di aver un buon spirito critico. Detto ciò, ho amato Harry Potter per tutta la mia infanzia-adolescenza-giovinezza. Perchè? Perchè uno non legge HP per valutare l’utilizzo della lingua inglese o per trovare una razionalità intrinseca o per poter con ghigno supponente trovare le incongruenze logiche. Uno legge HP perchè la Rowling ha inventato il mondo che io, che ho sempre sognato di scrivere un libro per bambini, avrei voluto inventare. E la stimo con tutta me stessa per questo. Non puoi fare la superiore davanti ad un libro palesemente per ragazzi, che DA PRIMA CHE VENISSE MINIMAMENTE PUBBLICIZZATO aveva stregato i bambini di tutto il mondo, che mi sembra siano gli unici a dover avere voce in capitolo in quanto destinatari dell’opera (forse non lo sai, ma prima di essere pubblicato, Hp è stato sballottato da una casa editrice all’altra e quando io lo lessi ancora non si era nemmeno parlato di un film, lo presi per caso dall’angolino remoto di una libreria perchè mi piaceva la copertina) e dire una cosa tipo: ma non potevano usare le pistole? Davvero superficiale. Prima di tutto non puoi giudicare la saga dopo aver letto semplicemente i primi tre libri: ogni cosa, e questo non si può proprio togliere alla Row, verrà spiegata negli ultimi. Ti sembrerà assurdo come un piccolo particolare insignificante del terzo libro o del primo, si rivelerà importante per un avvenimento del quinto e così via. Secondo, mi sembra che per essere la prima volta che la Row abbia scritto qualcosa, il mondo meraviglioso da lei creato e la catena di avvenimenti che nel corso di sette libri si snoda sia abbastanza credibile. Che poi tu, in un racconto di fantasia per ragazzi, vorresti che il mago invece di utilizzare la bacchetta faccia finire tutta la saga con una sparatoria, mi dispiace per la tua tristezza. Non l’avrei mai voluto leggere da bambina. I personaggi, magari non nei primi tre libri ma più in avanti, sono ben caratterizzati, sicuramente mille volte di più di una Bella (anche se ho letto solo il primo della saga di Twilight e non saprei ben dire). Per le altre incongruenze che mostri, ti hanno ben risposto. E se ti dovessi dire i difetti della saga, bè, sicuramente ne ha, ma ciò non mi ha impedito di apprezzarla. Credo che, per il target che propone, sia ben scritta. Una cosa che non ho mai buttato giù, è che come cattivo Voldemort sia ben poco credibile. Ridicolo. Ma tutta la stregua di Manigamorte e personaggi cattivi secondari mi sembra abbastanz aaccattivante. La storia dell’amore della madre l’ho trovata una puttanata, ma per il resto tutto è spiegato abbastanza verosimilmente. Se ti dovessi dire perchè la saga mi è piaciuta, bè, per sette libri ho sognato un mondo in cui le cose andassero un po’ diverse rispetto al nostro MA NEANCHE COSì TANTO come altri fantasy, perchè ogni cosa del mondo dei maghi è ben descritta, perchè sono cresciuta insieme ad Harry che, come tanti hanno sottolineato, è un personaggio che si odia per quasi tutta la saga ma questo non mi ha impedito di simpatizzare con altri personaggi. La trama è coinvolgente (non nei primi tre, ripeto) e tutto s’incastra, quasi perfettamente. Certe scelte potevano essere diverse certo, ma ognuno ha le sue preferenze e stiamo parlando di un libro di fantasia per ragazzi senza nessuna pretesa di diventare la nuova pietra miliare della letteratura mondiale. Tolkien? Stiamo parlando di una saga totalmente diversa, altro periodo storico, altro target, altre intenzioni dell’autore, altro tipo di autore. Non mi sento proprio di paragonarle.
Mi sembra solo ridicolo sparare a vuoto contro un libro per bambini che può piacere anche ad un adulto che, senza il bisogno di ridere di un libro rivolto ai più piccoli, riservi la propria critica letteraria a libri di diverso stampo e voglia semplicemente ricordarsi di cosa voglia dire vivere un sogno infantile e staccare la spina per qualche ora ogni tanto.

#479 Comment By marta On 28 dicembre 2011 @ 18:43

se sono sembrata un po’ acida non era mia intenzione, ti ho risposto subito dopo aver letto la tua recensione ed ero più irritata non tanto per la critica alla saga, ma più per il fatto che ti mostrassi così sconvolta del fatto che qualcuno potesse apprezzarla :)

#480 Comment By arnica On 29 dicembre 2011 @ 18:24

più che altro marta,hai ripetuto concetti espressi per non so bene quante pagine di commenti ;)

#481 Comment By Pesce On 29 dicembre 2011 @ 21:57

Non puoi fare la superiore davanti ad un libro palesemente per ragazzi, che DA PRIMA CHE VENISSE MINIMAMENTE PUBBLICIZZATO aveva stregato i bambini di tutto il mondo, che mi sembra siano gli unici a dover avere voce in capitolo in quanto destinatari dell’opera.

La bravura dello scrittore sta nel creare una trama coerente e personaggi ben caratterizzati indipendentemente dal pubblico a cui si rivolge. Se il tuo ragionamento fosse corretto il medico dei cani dovrebbe essere un cane e chi scrive libri per bambini dovrebbe essere un bambino.

#482 Comment By Francesco Pan. On 4 gennaio 2012 @ 23:32

@PESCE
stima
@Autrice di queste recensioni lunghissime piene di citazioni di libri che richiedono un tempo infinito

beata te che hai il tempo libero per scriverle (davvero senza ironia,è proprio invidia), a giudicare dalla lunghezza e dalla passione con cui le scrivi ne devi impiegare molto eh? pensa te, ‘na faticaccia!!

Questo fa schifo, quello è ignobile, quello è vomitevole

Non mi fa stizzare il fatto che critichi qualcosa, no, ci può stare che un qualcosa “secondo te” non sia “degno” ma mi fa completamente infuriare il come lo fai, lasciando da parte sempre, ma proprio sempre una piccola cosa chiamata umiltà, non è un concetto difficile, e ciò ti allontana di molto, credimi, da quell’aspetto “tecnico” che vuoi dare.
Parli di stile, di tecnico, ma io non trovo nulla di tecnico-stile nello “smadonnare” (sai che vuol dire? vuol dire sparare a zero)

io non leggo critiche di recensioni su questo blog ma frustrazioni di recensioni, detto in parole povere “pare che stai a morì”.

con ciò non voglio dire che sei una pippa anzi, trovo che sei davvero molto prearata sull’argomento ma proprio per questo io dico..hai una preparazione e cultura allucinante, hai il tempo (ripeto, beata te) per scrivere ottime recensioni e che fai? “smadonni”???

Rimani nella “critica”, non dire cose come “illeggibile”, è offensivo e sa di “gesù cristaggine” una buona recensione SA contenere una critica esponendola in un modo professionale senza offendere niente e nessuno ed il sapere fare ciò differenzia CHI fa una buona recensione e chi la fa un po più brutta (ovvero recensire di merda)

Hai delle potenzialità allucinanti, lo ripeto, quello che c’è da dire lo dico, ma non ti perdere per queste cose..

#483 Comment By MakKo On 5 gennaio 2012 @ 16:07

@ Francesco Pan

A parte che quando dici di “stimare” Pesce, secondo me non hai capito il senso del suo commento (almeno da quello che intuisco essere il tuo pensiero leggendo il tuo commento). Anche perchè Pesce ha sbagliato a usare il Quote ma leggendo TUTTI i commenti si capisce che lui critica Marta, non Gamberetta.

Per quanto riguarda le recensioni di Gamberetta, lungi da me star qui a difenderla, sa farlo benissimo da sola ma… Molto meglio le recensioni fatte a “smadonnate” (come le chiami tu) di G., ma obbiettive e sensate, che le mielaggini false, ipocrite e (probabilmente) comprate che si leggono in molti siti quali Fantasymagazine e similari.
Gamberetta è solo da applaudire altro che criticare. Come lei (per preparazione e obbiettività) ce ne vorrebbero molti, molti di più di recensori.

Infine spero il tuo nick sia solo una citazione. O sei F. Dimitri? In tal caso non essere timido…

#484 Comment By Francesco Pan. On 5 gennaio 2012 @ 17:36

@Makko

Intuisci male, hai la certezza assoluta che sia daccordo con tutto ciò che ha detto Marta?e da cosa? perchè ho criticato G?secondo quale logica?io non sono tutto bianco o tutto nero,se hai letto bene il mio post ho anche elogiato G. per le sue competenze.Io ho fatto una critica solo su come si esprime.
L’ho visto bene che è un quote con commento personale, mi è piaciuto semplicemente quello che ha detto pesce ma soprattutto come lo ha detto ovvero senza smadonnare,un signore,da qui si aggancia il resto del mio post.

Non si tratterebbe di difenedersi da sola, non siamo ad un incontro di pugilato..si tratta solo di incassare una critica, lei che ne fa tante se ne prenda una o è esente da critiche?

Io dico che una recensione con smadonnate perde di stile e di tecnicità, anche la forma con cui ne fai una è davvero molto importante quindi il paragone che fai non sussiste, si tratterebbe di scegliere tra il peggio ed il meno peggio.
Il “meglio questo che quell’altro” detto da te mi suona come “meglio questo partito politico che quell’altro” riconosci quindi che c’è qualcosa che non va mi fa piacere.

per il mio nick, non è una citazione, io mi chiamo proprio Francesco e Pan è l’inizio del mio cognome

SMILE

#485 Comment By Harry Potter 4ever On 5 gennaio 2012 @ 18:00

Per me puoi pensare quello che vuoi ma una cosa che so dicerto è che senza un po ti fantasia e immaginazione non si fa nnt e se proprio vuoi contrabbatere il lavoro di una grande scrittrice ti cosiglio di informarti , credo che tu sia troppo pignola non ti sai far trasportare dalla bellezza di un libro sei troppo rigida e quindi non riesci a trovare un personaggio che ti piaccia e in questo modo non puoi impersonificarti e vivere le avventure in 1° persona , se fossi un po + genuina e leggera capira di certo che ogni vicenda ogni cosa che riguarda la magia del libro e + legata alla realtà che alla fantasia ma tu hai i paraocchi e non puoi capirlo

#486 Comment By Hermione On 5 gennaio 2012 @ 18:39

Senti, fino a un anno fa io ignoravo completamente Harry Potter fino a quando non è uscito l’ultimo film. Pensavo che fossero le solite storielle da bambini, ma mi sono completamente ricreduta!
Appena ho saputo che era l’ultimo volevo informarmi sui film precedenti, così li guardai TUTTI ! (e forse anche tre volte ciascuno:D) quando ho visto l’ultimo mi sono letteralmente commossa cosa che non avrei mai creduto! (soprattutto per un film) ancora oggi se guardassi hp7parte2 mi metterei a piangere come una scema!! Perchè?? Bhè sinceramente non lo so, ma so solo che questa saga mi accompagnera per sempre .
dopo ho cominciato a leggere i libri (pochi giorni fa ho letto l’ultimo,697 pagine in 5 giorni!!) e mi sono ancora più innamorata !

non puoi assolutamente giudicare una bravissima scrittrice solo perchè non ti piace! Certo, puoi dire tutto! Tipo hp non mi piace ecc.. ma non puoi insultare le persone così! E poi..su quelle cose di prendere una pistola o di “sgozzare il bambino con un coltello”,certo sarebbe stato più semplice e veloce, ma se non te ne fossi accorta E’ UNA STORIA DI MAGIA e non è magica solo la magia che fanno tutti i personaggi, la vera magia è quella dell’amicizia, ecco perchè tutti proteggono Harry!!

#487 Comment By Miss Tress On 5 gennaio 2012 @ 20:06

@Hermione:
Gamberetta esprime giudizi contro lo stile di scrittura della Rowling, che non è proprio dei migliori. Ad un livello tecnico condivido la sua opinione.
Dall’altro lato devo dire che nonostante tutto la dose di fantasticherie, di stranezze e di magia mi hanno fatta desiderare di andare a Hogwarts più di una volta e mi ha fatto piacere leggere questa saga.
Ciò non toglie che di strafalcioni la Rowling ne ha fatti e certi punti restano un vero enigma o proprio degli deus ex machina coi controfiocchi.

Il fatto che un libro presenti scorrettezze a livello di stile, non significa che la trama non sia godibile e che non sappia trascinare.

#488 Comment By Coniglio Lunare On 6 gennaio 2012 @ 01:08

*fu Franek Miller*

@Hermione: ma cosa c’entra l’amicizia e i valori che trasmette? Allora una sequenza di immagini slegate diventano un ottimo film di diritto, se mostrano bambini africani affamati e sensibilizzano lo spettatore al problema.

#489 Comment By Hendioke On 6 gennaio 2012 @ 12:31

@Miss Tress

Ed è proprio la critica allo stile della Rowling fatta da G. che non mi convince. Dice che è uno stile da vergognarsi ma non entra nel dettaglio. Capisco che è solo una segnalazione e non una recensione ma un’affermazione pesante come questa penso meriti 10 righe di spiegazione, che invece non ci sono. C’è un esempio, sì, che però mi lascia molto perplesso perché non si capisce se è una critica allo stile, intendendo come R. scrive, o al contenuto, cosa R. sceglie di mostrarci e come no, come calibra l’equilibrio degli elementi di una scena.

Sulle critiche al contenuto sono in parte d’accordo: Harry è uno sculato e la saga presenta deus ex machina che a volte gridano vendetta al cielo. Però mi resta l’idea, vedendo le sue ulteriori critiche sul contenuto, che abbia letto i primi tre libri senza interesse, senza non dico sforzarsi (se un libro è scritto bene uno non deve sforrzarsi) ma almeno tentare di capirlo e un bel po’ prevenuta.

#490 Comment By Miss Tress On 6 gennaio 2012 @ 13:47

@Hendioke:
non sono nella testa di Gamberetta, quindi parlo per me. I primi libri sono effettivamente molto raccontati e, se secondo i criteri di G. questo è deplorevole, a me sono proprio piaciuti proprio per questo. HP rimaneva nel contesto di una favola per bambini e secondo me il tell ricorda molto le favole che leggevo da piccola (e per l’età in cui me l’avevano regalato era, come dire, perfetto). Purtroppo non ti posso fare esempi concreti perchè i libri non li ho sottomano, spero di riuscire a portarmeli tutti nel trasloco, mannaggia, è un po’ complicato. ç.ç

PS: lo so che non c’entra una fava, ma hai un nick figo.

#491 Comment By Hendioke On 9 gennaio 2012 @ 15:51

@Miss Tress: Son d’accordo. I primi libri erano più raccontati dei successivi ed avevano un ottimo motivo per esserlo. Un po’ come il valido motivo dietro la differenza di stile fra Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, in senso molto lato.

P.S. Mi lusinghi *arrossisce*. Anche il tuo è un bel nick. Inoltre Tress ricorda Triss di Triss Merigold, ma immagino il nick sia arrivato prima di The Witcher e non c’entri niente :)

#492 Comment By Miss Tress On 9 gennaio 2012 @ 16:21

@Hendioke:
non ci avevo mai pensato, ma era solo perchè ero stressata e mi diverto con i giochi di parole. Che poi, potrei passare per una fissata di certe pratiche BDSM, il che non è proprio vero. Però è divertente comunque. XD
Interessante quello che hai detto del SdA e dello Hobbit, sempre via trasloco ho solo la possibilità di leggerli in tedesco, le mie copie in inglese sono ancora a casuccia. Che poi proprio ieri ho visto le Due Torri in tedesco e non male il doppiaggio, anche se le voci italiane sono meglio.

Per curiosità, non so se per caso l’avevi già scritto, ma quale dei libri di HP preferisci?
Ad esempio a me il secondo resta sempre nella mia top 7, forse perchè il primo che mi hanno regalato. Che poi, nella mia edizione, Corvonero in realtà si chiamava Pecoranera! XD (o sempre qualcosa con affinità caprine e nella lettera che Harry riceve c’è però il disegno del corvo)

#493 Comment By Miss Tress On 9 gennaio 2012 @ 16:26

Scusa per il mio italiano assurdo. Devo riprenderlo in mano, è da un botto che non scrivo nella mia madrelingua. XD

#494 Comment By Doc. Herbert West, M.D. On 23 gennaio 2012 @ 20:20

Gamberetta, non so se tu abbia desistito o meno da fare un articolo sul Potterverse, visto che il thread l’hai aperto a Settembre ed ora siamo a Gennaio. Se no, fàllo almeno sul settimo libro: lì il presunto negro di Zia Rowy doveva essere perlomeno in vacanza alle Bermuda, visto che abbiamo il nostro maghetto preferito che s’infiltra ad una festa piena di Mangiamorte infiltrati.
Una festa di matrimonio, la festa di matrimonio di uno dei 564857648 Weasley, per la precisione, visto che Voldemort è taaanto crudele, ma non abbastanza da mettere sotto chiave ad Azkaban o mandare a far visita da James e Lily Potter chi è palesemente contro il suo potere, anziché farli festeggiare fra i fiori d’arancio e magari farli complottare contro di lui fra una fetta di torta e l’altra…
Hogwarts, poi, dove sono presenti ed in servizio tutti i professori di Arriguccio è un altro pregevole momento WTF, insieme al fatto che al gegno del male non passi mai neanche per l’anticamera del cervello di tentare d’asservire al suo dominio i Babbani, anziché mettere al centro delle sue trame gente che sappia come contrastare lui ed i suoi piani- e questa non per una, ma per due volte!

PS Chiedo scusa degli spoilers, ma grande amante( tradito) del Potterverse posso dire quanto siano buchi di trama che chiedono vendetta al Cielo e soprattutto, riguardando l’ultimo libro della saga, non vengono neppure coperti in seguito…!

#495 Comment By Zave On 30 gennaio 2012 @ 21:27

un’altra stranezza che mi è venuta in mente è l’assoluta mancanza di nonni nella serie.
dico in generale: a parte la nonna di neville non se ne trova traccia.

che fine hanno fatto i nonni materni di harry?
sappiamo che sono morti perché i dursley sono più volte definiti “gli unici parenti in vita” di harry. e questo era vero dal momento della morte dei genitori di harry.
ma come sono morti?
lily e james avevano 20 anni quando è nato harry, 21 quando sono morti.
un po’ difficile che siano morti di vecchiaia visto che anche nel peggiore dei casi (ovvero che fossero già ultraquarantenni quando è nata lily) non dovevano avere più di 65 anni quando voldemort ha tentato di uccidere harry (ed è ragionevole pensare che fossero più giovani).
sono stati uccisi dai mangiamorte durante la guerra per la loro parentela con lily potter?
non impossibile ma se voldemort si fosse dato la pena di sterminare tutti i parenti dei potter dubito che avrebbe risparmiato petunia e se fossero stati uccisi a causa di voldemort la cosa sarebbe dovuta saltare fuori da qualche parte.
più plausibile che i nonni paterni siano morti durante la guerra, essendo maghi e tutto il resto.
ma anche in questo caso non vengono mai menzionati.

stessa cosa per i genitori di sirius che sono entrambi morti non si sa come e non si sa quando…

anche malfoy pare essere senza nonni e l’unico di cui si sa qualcosa è il padre di lucius che sarebbe morto di vaiolo di drago.

insomma questi maghi che possono guarire dall’inverosimile con incantesimi e pozioni e anche diventare immortali con alcuni stratagemmi sembra proprio che a parte una manciata di eccezioni non riescano a superare i 50-60 anni di età…

#496 Comment By Chris_Eris On 30 gennaio 2012 @ 23:22

@ Zave se hai la pazienza di una lettura in inglese leggi questo articolo di Writer’s Digest. Il sunto sarebbe: quando i tuoi personaggi principali sono bambini o adolescenti un personaggio adulto che si comporta come tale rovina tutto. Poichè impedirebbe ai ragazzini di fare gli atti audaci e irresponsabili che poi sono il motore della trama. Quindi non importa se le scuse sono banali ed improbabili, gli adulti devono andare fuori dalle palle! Nessun lettore, almeno secondo questo articolo, contesterà lo scrittore di avere inventato delle motivazioni ridicole per l’assenza degli adulti nei momenti cruciali oppure degli adulti completamente beoti che non si rendono conto che il figlio gliela sta facendo sotto il naso, perché il fine giustifica i mezzi.
A mio parere la Rowling elaborando Harry Potter è partita dal presupposto che il personaggio dovesse essere orfano, non per dargli un particolare passato o una motivazione di contrasto con Voldemort, ma per avere un POV compeltamente meravigliato di fronte alla rivelazione del mondo dei maghi inizialmente, e un personaggio che si potesse muovere senza il freno dei genitori poi.
Personalmente questa esclusione di genitori e nonni da romanzi aventi per protagonisti ragazzini la trovo molto forzata e molto poco originale.
@ Doc. Herbert West, M.D. la saga di Harry Potter è iniziata come libri per bambini per avere poi la pretesa di diventare libri per tutti. Questa è stata un’arma a doppio taglio. Da una parte abbiamo un’autrice incapace di gestire la narrazione di quello che dovrebbe essere un colpo di stato (con maghi oscuri che prima di agire lasciano il tempo ai weasly di organizzare delle nozze) dall’altra la certezza da parte dell’autrice che le inesattezze e forzature concesse ai romanzi per bambini (vedi genitori e insegnanti che vanno a funghi mentre l’allegro trio affronta il signore oscuro) varranno anche per i successivi

#497 Comment By Zave On 31 gennaio 2012 @ 10:52

@Chris_Eris:
non metto in dubbio che harry doveva essere orfano e vivere dagli zii che lo maltrattavano per l’economia della storia.
se per far sì che ciò accada la rowling deve far morire i nonni di harry non ho problemi, ma almeno avrebbe dovuto far trapelare come ciò fosse accaduto. insomma una qualche scusa che ne spieghi l’assenza.
il fatto che harry nella sua infanzia non si chieda mai “ma non dovrei avere dei nonni da qualche parte?”
il punto è che la rowling non inventa scuse banali o improbabili, proprio non si pone il problema.
per il resto la storia si svolge in gran parte a hogwarts quindi la mancanza di adulti che agiscono come tali non cambia di una virgola.

#498 Comment By Chris_Eris On 31 gennaio 2012 @ 11:28

@ Zave

per il resto la storia si svolge in gran parte a hogwarts quindi la mancanza di adulti che agiscono come tali non cambia di una virgola.

non capisco cosa tu intenda dire. Proprio mi sfugge la sintassi della frase.
Sono d’accordo con te sul fatto che Harry non si chieda mai dove siano finiti nonni e zii. E quindi ritorno su quanto detto prima: l’autrice continua ad usare i permessi che sono concessi ai romanzi per bambini, cioè avere i protagonisti tonti che non si interrogano mai sulla realtà delle cose, anche quando i romanzi iniziano ad ambire ad altro.

#499 Comment By Zave On 31 gennaio 2012 @ 15:21

era una considerazione riguardante questa parte del tuo intervento:

Il sunto sarebbe: quando i tuoi personaggi principali sono bambini o adolescenti un personaggio adulto che si comporta come tale rovina tutto. Poichè impedirebbe ai ragazzini di fare gli atti audaci e irresponsabili che poi sono il motore della trama. Quindi non importa se le scuse sono banali ed improbabili, gli adulti devono andare fuori dalle palle! Nessun lettore, almeno secondo questo articolo, contesterà lo scrittore di avere inventato delle motivazioni ridicole per l’assenza degli adulti nei momenti cruciali oppure degli adulti completamente beoti che non si rendono conto che il figlio gliela sta facendo sotto il naso, perché il fine giustifica i mezzi.

in pratica dicevo che visto che visto che la storia si svolge ad hogwarts i ragazzini si trovano abbandonati a loro stessi in ogni caso e quindi la rowling poteva fare a meno di ammazzare tutti i nonni e parenti vari come fossero cavallette. :D

#500 Comment By Chris_Eris On 31 gennaio 2012 @ 17:07

@ Zave avrebbe avuto di sicuro poco senso introdurre dei personaggi ininfluenti nella trama. Il problema è che eventuali nonni e zii non sarebbero stati affatto ininfluenti! Harry avrebbe dato carte false per passare le vacanze con loro piuttosto che coi Dursley, e momenti cruciali che si svolgono mentre Harry passa il Natale a scuola non ci sarebbero stati, oppure avrebbero tolto Harry da Howgarts rendendosi conto che non era normale per un ragazzo rischiarci la vita una o due volte ogni anno scolastico.
Per difendere la Rowling, non è raro che nella narrativa avente per protagonisti bambini e ragazzini ci siano parenti assenti, o perfettamente all’oscuro di ciò che combina il figlio. Se guardi i romanzi di Gamberetta, Chiara ed SQM, le madri delle protagoniste sono del secondo tipo, che accusano la figlia di drogarsi quando semplicemente è di ritorno da una battaglia con mostri interdimensionali. E quasi mai si va oltre la famiglia nucleare. I personaggi non protagonisti sono spesso figli unici e spesso i loro genitori non compaiono mai (vedi Hermione).
Riassumendo, Harry Potter è stata una saga lunga, partita come racconti per ragazzi per poi cercare di evolvere in libri per adulti (anche perché nel tempo in cui sono stati pubblicati tutti e sette i libri i fan erano passati dalla quinta elementare alla laurea) con tutti i difetti che un progetto tanto lungo e con tanti cambiamenti comporta: perosnaggi che non escono dalla loro dimensione fiabesca, narratore che continua a fare affidamente sugli “atti di fede” di un piccolo lettore per non dover rendere le trame e i personaggi plausibili.
Nessuno saprà mai cosa avrebbe fatto la Rowling se non avesse avuto il fiato dell’editor sul collo.
Ah firmo il 500mo commento, che onore!

#501 Comment By Zave On 31 gennaio 2012 @ 21:26

ho come l’impressione che stiamo dicendo la stessa cosa senza intenderci:
la rowling voleva che harry fosse solo al mondo e venisse cresciuto dagli zii cattivi che odiavano la magia? non contesto questa sua scelta.
solo che avrebbe dovuto fornire una spiegazione per questo.
poteva liquidare la cosa in poche parole, ma l’ha proprio ignorata.
il fatto che harry non si chieda mai “ma i miei genitori erano giovani quando, non dovrei avere dei nonni ancora in vita?” è strano.
ok, magari harry si è posto questa domanda durante la sua infanzia ovvero al di fuori dell’arco di tempo coperto dai libri, ma dopo aver saputo la verità sui suoi genitori non poteva fare a meno di chiedersi “ma quindi i genitori di mio padre? cosa ne è stato di loro, sono morti durante la guerra?”
invece niente: nessuno si pone la questione.

#502 Comment By arnica On 1 febbraio 2012 @ 12:21

ma state ancora qui a commentare?cavolo non entro per un po’ e mi perdo tutti questi bei ragionamenti!;)

il mio unico suggerimento può essere che,vista la CORPOSA eredità da parte del padre, anche lui fosse senza genitori.
quindi nonni paterni eliminati..
anche se sicuramente sarebbe stato carino dirci qualcosa a riguardo.
per i genitori di hermione,non si vedono per il semplice fatto che nella sua vita li vede durante le vacanze natalizie ed estive(quando non sta alla tana,of course),quindi è normale che non compaiano,visto che in quel periodo si segue quel che fa harry,che poveretto rimane ad hogwarts,sta ingabbiato dai dursley oppure alla tana. però ogni tanto hermione ne parla: sono dentisti, non vogliono che si utilizzi la magia più di tanto(vedasi capitolo denti del..4?sì mi pare fosse il 4),e poi fa loro scordare di avere una figlia quando parte alla ricerca con gli altri due. francamente a me dei genitori di hermione interessa relativamente poco,ergo non la ritengo una grande perdita non averli visti di più.

#503 Comment By arnica On 1 febbraio 2012 @ 12:28

inoltre,io trovo una spiegazione(non giustificazione,stiamo attenti)ai problemi familiari vissuti dalla row quando era piccola. ribadisco,non è una giustificazione,ma implicitamente la tua mente ti porta ad annullare presenze “neutre”. nei suoi personaggi gli adulti o sono particolarmente stronzi e fessi oppure particolarmente buoni e fessi. questo potrebbe essere dovuto al fatto che non ha trovato grande varietà nella sua vita personale.
mi spiego meglio:ogni tanto pure io scrivo storielle,senza alcuna veilletà artistica,giusto per.
avendo avuto un’infanzia veramente brutta,con genitori assenti(ma in senso negativo,non che lavoravano tutto i giorno:proprio assenti)e adulti che potrei tranquillamente sbattere in galera per quel che mi hanno fatto, oppure adulti particolarmente buoni a cui mi sono affezionata(i miei nonni paterni,per dire),i miei personaggi adulti o sono stronzi o sono particolarmente buoni. ma non lo faccio apposta,anzi mi rincresce molto perchè mi piacerebbe dare maggiore varietà,ma quasi sempre i protagonisti sono bambini o bambine e non riesco a staccarmi dalla visione della vita che ho avuto.
a questo punto,se è stato così anche per la row,direi che il problema non è stato tanto il fatto che inconsciamente abbia agito così,quanto piuttosto che nessun’altro glielo abbia fatto notare,o abbia deciso che le stava bene così.

#504 Comment By Chris_Eris On 1 febbraio 2012 @ 14:48

@ anrica beh può darsi, la spiegazione psicologica non l’avevo mai presa in considerazione. E nemmeno la possibilità che la montagna di oro ereditata da Harry potesse esser dovuta alla morte prematura dei nonni. Probabilmente, essendo chenella narrativa contemporanea è sconsigliato introdurre elementi e personaggi che non abbiano un ruolo nella storia (niente deve casuale nella fiction) la Rowling, non volendo mettere in campo i nonni, ha proprio evitato che Harry si ponesse la domanda. Un’omissione più involontaria che altro secondo me. In questa fiction il personaggio ideale è sempre l’orfano, eprché non ha freni

#505 Comment By Zave On 1 febbraio 2012 @ 20:52

salvo rare eccezioni il punto di vista è sempre su harry e mi pare di ricordare che non sia mai su hermione.
non ritengo importante conoscere i nomi dei genitori di hermione, anzi visto che non sono importanti per la storia va benissimo così.
naturalmente essendo harry e ron amici è più che plausibile che abbiano parlato tra di loro delle rispettive famiglie e quindi i nomi li conoscano, solo che non viene mostrata la cosa al lettore. e giustamente, perché non è importante.
al contrario eventuali nonni di harry sarebbero stati importanti per la storia quindi avrebbe dovuto affrontare la cosa, anche solo per dire “sono morti durante la guerra”.

#506 Comment By Chris_Eris On 2 febbraio 2012 @ 11:40

In verità sarebba da inaugurare un forum solo su questa tematica: quali sono le imprecisioni che ad uno scrittore sono concesse per non appensantire la trama? E come gestirle? Glissare su genitori e nonni del protagonista ne è una, anche se una mezza pagina di “Harry i tuoi nonni paterni sono morti giovani per questo tuo papà era pieno di soldi” la Rowling effettivamente se la poteva concedere. Almeno ci ha fornito una spiegazione per il fatto che Harry riesca a mantenersi agli studi senza problemi, trasformandola poi in un interessante spunto narrativo. La banca Gringott è uno dei luoghi più originali creati dall’autrice e poi nel settimo libro ci è ambientata una delle scene più movimentate e divertenti dell’intera saga. Una boccata d’ossigeno, dopo i due libri, il quinto ed il sesto, che erano solo una sequela di batoste.

A tal proposito, l’anime Puella Magi Madoka Magica, di cui Gamberetta aveva parlato positivamente, è un esempio lampante dell’assenza dei genitori. La protagonista è l’unica di cui si veda la famiglia. Delle altre quattro ragazze due sono orfane (ed inspiegabilmente si mantengono, anche con un tenore di vita molto buono, probabilmente nel mondo di Madoka c’è una particolare giurisdizione in materia di adolescenti orfani, oppure usano la magia per generare denaro a palate) di una i genitori semplicemente non si vedono ma si intuisce che li abbia, dell’ultima non si capisce assolutamente in che situazione famigliare sia. Sembra viva da sola ma non si spiega che fine abbiano fatto i genitori. Non c’è che dire, il paradiso degli adolescenti emancipati!

#507 Comment By Doc. Herbert West, M.D. On 3 febbraio 2012 @ 11:40

@ Christian:
Le tue osservazioni sono giuste, ma ciò non toglie che Zia Rowee, dal IV libro in poi, avrebbe fatto a non tirare troppo la corda, anzi, avrebbe fatto proprio bene a non scrivere altro dopo il III!
Tanto per fare un nome a caso, per scrivere i 3 libri del SdA JRR ci mise qualcosa come 15 anni e questo non lo ha salvato comunque da errori marchiani come Gandalf che si ricorda solo a momenti alterni delle aquile che già lo aiutarono ai tempi della lotta contro Smaug( la demenza senile esiste anche nella Terra di Mezzo…), costringendo Frodo e compagni ad un’improba, rischiosissima e sostanzialmente inutile marcia: la Rowling, invece, dopo averci messo dieci anni circa per il primo libro fra correzioni ed editings, per i successivi dieci ha sfornato il resto della saga, con un ritmo fra le 300-500 pagine ogni 1\ 2 anni (!). Era tanto strano pensare che sarebbe stata colpita dalla Sindrome di King, cioé pagine intere, piene di puffa, stampate ed altre pagine al contrario essenziali rimaste sulla penna ?
Poi, comprendo che la lotta contro Voldemort dovesse finire fra botti e fuochi d’artificio, ma proprio perché anche l’autrice sapeva di rivolgersi ormai a ragazzi in età da leva la stronzvata di tutta Hogwarts schierata col prode eroe contro il Signore Oscuro senza se e senza ma avrebbe fatto bene a lasciarla sulla penna…

#508 Comment By Chris_Eris On 4 febbraio 2012 @ 12:52

@ Doc. Herbert West, M.D. a mio parere per essere una scrittrice a Rowling si è presa tutto il tempo necessario. Il confronto con Tolkien non ha tanto senso. Hanno prodotto in tempi diversi, in un differente mercato editoriale, con una diversa reperibilità di fonti e stimoli, e la trama della Rowling non è così prona all’ambientazione: Tolkien sembra si sia più impegnato per creare la geografia, le lingue, le storiografie, le canzoni della Terra di Mezzo, invece la Rowling non ci ha risparmiato questa noia mortale, almeno a mio parere, con un’ambientazione molto più divertente ed essenziale. Che lo scontro finale sia ad Howgarts è visibilmente forzato, ma dopo averci trascorso sei libri, l’ho sentita come una tappa obbligata. I protagonisti mi hanno dato un forte senso di spaesamento a muoversi in uno spazio aperto e non Howgarts, nel settimo libro

#509 Comment By arnica On 4 febbraio 2012 @ 19:22

quoto,era quasi “ovvio”fosse a hogwarts,nella mia mente me lo sono sempre immaginato lì il momento fatale,oppure avrebbe dovuto riguardare un posto babbano molto frequentato dalla magia come Londra,ma lì sarebbe stato scomodo per tutte problematiche del tipo: si devono assoldare babbani,oppure lasciarli perdere?e dopo?concordato del 1600 non ricordo che anno fosse,va a farsi benedire,o si fa cancellare la memoria all’interno pianeta?(perché ti pare che non fanno vedere ai telegiornali esteri?) poteva essere interessante,ma avrebbe implicato praticamente un altro libro…
hogwarts è protetta dalla visione dei babbani,è la “vera casa”di harry e i suoi amici,ma lo era stata anche per Voldemort.

#510 Comment By Zave On 5 febbraio 2012 @ 17:04

la protezione della casa di harry è una delle cazzate più abnormi della serie.
come la storia del fidelius in generale.

si tratta di deus ex machina per giustificare il fatto che harry sia dovuto stare con gli zii che lo odiano e che debba tornarci alla fine di ogni anno scolastico.
sinceramente, una protezione che impedisce a voldemort e anche a suoi alleati di trovare la casa di un consanguineo di harry posto che accetti di ospitarlo non è tirata per i capelli, ma per i peli del culo.
se poi va bene un consanguineo qualsiasi perché harry stesso non va bene? più consanguineo di sè stesso non c’è nessuno. poteva comprarsi un appartamento che tanto i soldi li aveva…
che poi dopo il quarto libro, dove voldemort risorge grazie al sangue di harry e diventa per modo di dire suo consanguineo e assorbe anche la protezione data ad harry dalla madre (infatti lo può toccare senza che insorgano i problemi avuti nel primo libro), come mai la protezione continua a funzionare? non viene spesa nemmeno una parola per spiegarne il motivo se non il sottinteso “harry alla fine di ogni libro deve tornarsene dagli zii cattivi perché sì”.
altra cazzata è il fatto che la protezione funzioni solo fintanto che harry è minorenne, bella la magia che funziona a scartoffie e carte bollate…

lo stesso fidelius era un bel deus ex machina coi controfiocchi, col suo funzionamento molto macchinoso e inverosimile.
nel settimo libro poi la rowling dà il colpo di grazia al minimo di senso che ancora rimaneva alla cosa mostrandoci come non sia un problema se il custode del segreto si trovi egli stesso all’interno del luogo protetto.
infatti abbiamo harry, ron ed hermione che dopo la morte di silente hanno in qualche modo ereditato la condizione di custodi del segreto della casa di sirius (sì è un’altra trovata che non si sa da dove la rowling l’abbia tirata fuori anche se io ho dei sospetti) e il tutto funziona perfettamente anche se loro abitano lì dentro per diverso tempo.
questo pone la questione: ma se il fidelius è così potente perché non lo usano tutti?
ma soprattutto: ma perché cazzo i genitori di harry non hanno scelto lily o james come custode del segreto visto che oltretutto c’era il sospetto di una spia nell’ordine della fenice?

su, fanboy di harry potter, coraggio!
voglio vedervi che vi date da fare per impapocchiare una spiegazione che mi spieghi come questi non siano dei plot hole…

#511 Comment By MakKo On 6 febbraio 2012 @ 09:18

No dai… Paragonare il lavoro della Rowling a quello di Tolkien… E dire addirittura che è meglio la prima… Ma per favore. Capisco essere fan, ma questo è rasentare il ridicolo… anzi, il ridiculus!

#512 Comment By Olorin On 8 febbraio 2012 @ 16:11

Le basi strutturali della saga di Harry Potter fanno letteralmente vomitare. E se già a questo punto arranchi faticosamente tra fastidiose contraddizioni, insostenibili banalità, odiosi escamotage e inspiegabili buchi nella trama, aspetta di leggere in quale atroce loffia di drago si concluderà la tua impresa.
Ancora oggi io mi chiedo quali siano i termini oggettivi sui quali si differenziano le prestazioni nell’esercizio della magia di un mago rispetto all’altro, e ancor di più quelle di un mago esperto rispetto a un rookie. L’hai capito tu?
Uno Stupeficium scagliato da Harry è forse meno efficace di quello formulato per esempio da Lucius Malfoy? Non mi pare, dato che durante le battaglie sia i mangiamorte che Harry e i suoi compagni, subiscono e propinano tale incantesimo con i medesimi effetti. Un mangiamorte pronuncia le formule più rapidamente? Be’, negli scontri diretti la cosa non mi pare sia rilevante. Un mago esperto conosce un numero superiore di incantesimi? Hermione allora, già dal primo libro, è una maga più potente di quello che sarà mai Harry in tutta la saga, visto che lui di incantesimi ne usa al massimo tre.
Boh…

#513 Comment By Zave On 9 febbraio 2012 @ 01:50

inutile dire che condivido in pieno quanto hai appena scritto Olorin, anzi avevo detto qualcosa del genere anche io molti commenti fa.
precisamente nel commento numero 47, cito la parte in questione:

e in tutti i sette libri non si è mai capito cosa renda un mago più forte di un altro. soprattutto dopo l’introduzione della maledizione che uccide avada kedavra che è imbloccabile ed è alla portata anche di maghi non esattamente formidabili.
chi vince in un duello? il mago più atletico perché può schivare la maledizione degli altri? quello che riesce a pronunciare l’incantesimo più in fretta? AVDKDVR!!! bam, morto.

#514 Comment By arnica On 9 febbraio 2012 @ 18:32

ma infatti il fidelus e la cosa della protezione sono immense cagate,ho dovuto chiedere conferma ad altri,perchè credevo di essermi persa qualche pezzo che desse senso alla cosa.

#515 Comment By Penny On 11 febbraio 2012 @ 20:05

l’unica cosa buona di questo articolo è l’ultima frase. Si fa proprio parte del MARCIUME.

#516 Comment By Munin On 23 febbraio 2012 @ 20:16

In realtà il problema dei nonni viene posto e proprio nel primo libro della saga. Quando Harry si riflette nello specchio dei desideri (spero che il nome fosse quello, ma francamente sono passati diversi anni dalla lettura), si vede circondato da un gran numero di familiari. Tra questi nota un “vecchietto dalle ginocchia ossute” che immagina essere suo nonno.
Inoltre viene ribadito più volte, praticamente ovunque, che nessuna domanda sulla propria famiglia è accettata dai Dursley. Inoltre sappiamo che la madre di Harry era giovane, ma la prima sorella (la zia) no. Quindi una morte dei genitori materni non è affatto esclusa.

Ovviamente paragonare la Rowling a Tolkien ha senso come mettere a confronto la Coca Cola col Brunello di Montalcino. Però trovo che metterla sullo stesso piano della Troisi sia un tantino esagerato.
Nessuno può essere come la Troisi. E se c’è non presentatemelo.

#517 Comment By Cecilia On 23 febbraio 2012 @ 21:37

@Munin

Se può sconsolarti, negli ultimi tre-quattro anni abbiamo avuto un fiorire di autori immensamente peggiori della Troisi -_-

Giuro sulla retina -da operare, ma ancora funzionante- dei miei occhi ^^

#518 Comment By CountDantesEdmond On 9 marzo 2012 @ 15:06

GAMBERETTA E CHIUNQUE, VI PREGO DI LEGGERE QUESTA RISPOSTA, DA GRANDI LETTORI CHE SIETE, PER AVERE QUANTOMENO UN PARERE CONTRARIO SUFFICIENTEMENTE ARTICOLATO. Io non concordo con la tua recensione, sono un lettore accanito di vari generi letterari, ora comunque ti spiegherò spero sufficientemente bene il perchè. Chi dovesse essere pigro può saltare direttamente alla fine che riassume quantomeno le polemiche sulle varie magie ecc. o saltare il terzo punto, che si può leggere se vuole solo qualche risposta non certificata ai suoi dubbi.

PRIMO: la letteratura fantasy consiste nel creare un mondo che non esiste, ed è un’impresa ardua, molto ardua. Questo implica che ci siano SEMPRE delle “falle” nel mondo che si va a creare, sfido chiunque a dirmi un libro fantasy ambientato nel mondo reale che non abbia nemmeno un falla che impedisce alla storia di filare. La Rowling di per sè è riuscita a sviare la maggior parte dei problemi in modo abile e realistico, e se dite “figurati se può essere così, dice così solo per risolvere il problema ecc.” E’ diritto di chi scrive fantasy risolvere i problemi per far filare nel mondo reale un mondo che non esiste, se volete togliergli anche questo diritto allora condannate tutto il fantasy alla sua fine.

SECONDO: il primo libro è stato scritto principalmente verso un pubblico di bambini, lo stile è più adatto ad esso. Io comunque lo trovo piacevolmente scorrevole, sarà che ho gusti diversi dai vostri o che non mi metto ad analizzare ogni singola parola in cerca di migliorie o simile, ma che cerco di immedesimarmi nella lettura perchè spinto dal piacere di leggere, e non da quello di criticare.

TERZO: ora analizzerò gli errori che hai trovato nei libri e darò delle possibili e realistiche spiegazioni, giusto per divertirmi un pò, anche se secondo me non vale nemmeno la pena spiegarvele..
- la farsa della fenice con spada e cappello: il cappello parlante è stato creato dai quattro fondatori, e Godric Grifondoro ha reso accessibile a ogni grifondoro la sua arma tramite esso, perchè potesse venire in aiuto dei suoi allievi se in difficoltà. Fanny è una fenice, un essere misterioso e intelligente, che è incline ad aiutare gli umani. Se pensi sia un deus ex machina ti prego di arrivare alla fine del mio commento.
-la cantina di mielandia: è sicuramente possibile intrufolarsi nuovamente in essa, harry non ha avuto particolari difficolta nell’uscirne, è pieno di scatoloni dietro cui nascondersi. La rowling poteva scrivere che ci entrava di nascosto, come faceva e tutto il resto. MA a mio parere ciò avrebbe spezzato e appesantito la narrazione, come se bisognasse descrivere anche quando harry va in bagno.
- la gira tempo: intanto il fatto che sia impossibile piegare il tempo non vuol dire nulla, non siamo davanti a un trattato di fisica ma davanti a un romanzo fantasy. Inoltre quando i fisici provano a pensare a possibili viaggi nel tempo restano sconvolti di fronte a tutte le possibilità che possono accadere. Comunque la mc. Granitt, ligia alle regole, non avrebbe mai usato una gira tempo per compiere un’azione così avventata come catturare Sirius Black, ed Hermione ha paura (come i fisici) delle conseguenze del tornare indietro nel tempo perchè potrebbero succedere cose sconvolgenti o perchè non è possibile tornare indietro allo stesso momento due volte con la stessa giratempo. E la rowling potrebbe non averlo spiegato perchè a mio avviso sarebbe un pò pedante far sapere al lettore tutto il manuale d’uso delle giratempo solo perchè sennò gli potrebbero venire dei dubbi grazie ai quali scassarle le balle.
- Lupin è sempre stato un personaggio che non da molto scrupolo alle regole e lo dimostra il fatto che ha creato la mappa del malandrino, quindi dopo aver usato i suoi passaggi per sette anni perchè dovrebbe impedirne l’uso agli studenti futuri?
- La Luna c’è anche di giorno a volte, ed è pure piena. Ora o smontiamo l’intera leggenda dei lupi mannari come scorretta o pensiamo che ci sia qualcos’altro che regola la trasformazione dei lupi mannari, per esempio la luminosità relativa della Luna (indipendentemente se sia o no coperta.) Quindi loro entrano quando il sole è appena sparito, e tutto il cielo è ancora chiaro, escono mettiamo dopo un’ora, ma anche meno, e il cielo sarà appena diventato delle condizioni ideali a far trasformare Lupin.
- Il Grifone può capire come molti animali realmente esistenti (riferimento atto al fatto che molti di voi sembrano essere ossessivamente attaccati alla realtà), ciò che prova un interlocutore. Non è difficile capire quindi quando esso prova disprezzo. Mi fermo anche sul punto che ciò che distingue gli animali magici da quelli no, è che i primi hanno alcuni poteri (un pò come i maghi a differenza dei babbani) soggettivi anche se spesso caratteristici delle varie specie.
- I maghi non spezzano le bacchette in questo caso perchè non ne avrebbero avuto motivo o opportunità, ma penso anche poichè la bacchetta per loro è dopotutto una cosa sacra, è come un arto. Spezzarle è una cosa crudele per loro, una delle più crudeli!
- L’expelliarmus spezzerebbe una catenina, è fatto apposta per togliere la bacchetta, e un oggetto più resistente sarebbe ingombrante.
- Le pistole sono sconosciute ai maghi e fanno parte del mondo babbano, che a loro interessa poco. Inoltre contro agli incantesimi (immateriali) sono necessari controincantesimi specifici, mentre per contrastare una cosa fisica come lo è sparare con una pistola, baterebbe far sparire il proiettile, tappare la canna, deviare la traiettoria, trasfigurare l’arma….
- Cornelius Caramell ha sempre cercato di prendersi harry in favore, ciò spiega bene perchè non passi guai con la legge nel terzo. Invece nel quinto, quando ormai il ministero vede harry come una minaccia lo accusano eccome.
- Le protezioni di hogwarts sono potenti, non invalicabili, per questo la pietra viene ulteriormente protetta.
- La magia è derivante direttamente dal pensiero, quindi cose come l’Incanto Fidelius sono assolutamente congeniabili. Ma allora perchè non sono James e Lily i custodi segreti? questo risiede anche probabilmente nella tracotanza: se si cercasse di ottenere troppo si risulterebbe tracotanti, avidi, o come volete dire, e probabilmente è questo che impedisce alla magia di creare incantesimi così perfetti.
Sennò non avrebbe nemmeno più senso parlare di magia, tutti sarebbero Dio.
- L’intero libro è incentrato sull’amore, come motore e forza più potente che esista. Io gradisco questa visione, e vi prego di elencarmi quale secondo voi è invece la forza più grande all’universo. Comunque questo giustifica perchè Voldemort non sia riuscito a uccidere Harry. E chi dice che un mago non ha bisogno di uccidere con le mani ha ragione, ma Harry ce l’ha comunque la protezione contro le mani o meno.
- La protezione di harry svanisce quando nessun consanguineo ha più responsabilità su di lui (quindi quando compie 17 anni, se non gradite questa cosa e avreste buttato via sette libri per questo motivo allora vi invito a riflettere sulla vostra furbizia), e se non vale per lui è perchè è lui stesso l’oggetto dell’incantesimo, e richiamo la Tracotanza di cui ho già detto per il fatto che i maghi non sono Dei. Vi lamentate della potenza di alcuni incantesimi e contemporaneamente vorreste rendere ancora più potenti altri incantesimi.. da questo si capisce come criticate di gusto :D
- La battaglia finale si svolge ad Hogwarts. Vogliamo davvero tirare fuori le calcolatrici e calcolare la probabilità dell’evento? si svolge lì, la rowling ci fornisce i motivi, che sia probabile o meno i libri sono fatti per noi, esseri umani, e contano anche sulle nostre emozioni, alcune cose come queste ce le concedono, per esempio il duello tra Harry e Voldemort si conclude in fretta, perchè è già segnato, nonostante i lettori avrebbero desiderato qualcosa di più epico.
- Le maledizioni senza perdono sono difficili da usare, non le possono utilizzare dei ragazzi normali. E’ possibile fermarle usando oggetti materiali per fermarle.
- La rowling non ci spiega bene come funziona la magia. Io me lo sono chiesto più volte leggendo la saga.. non fa come Paolini nel ciclo dell’Eredità, nel quale spiega meticolosamente i principi della magia. E ALLORA? la Rowling non è tenuta a darci i fondamenti base della magia, magari preferisce lasciare quell’argomenti inesplorato! spesso gli scrittori fanno così. E vedendo la vostra indole, anche se spiegasse come si usa, poi voi vorreste sapere ancora di più e poichè la magia NON ESISTE prima o poi lei non potrebbe più spiegarvi nulla, quindi ritenetevi fieri, SI avete batturo la rowling dimostrando che lei scrive fantasy!

IN CONCLUSIONE: ragazzi, siete dei robot per caso? ditemelo, sul serio. Gamberetta, tu leggi i libri per criticarli o perchè ti piace leggere ed entrare nel mondo fatto di parole? non è meglio che ti dedichi ai libri realistici visto che sembri avere la testa completamente impiantata a terra? Se ami chi odia e odi chi ama e ti piacciono i personaggi cinici, allora non leggere libri del genere e basta. Per leggere libri FANTASY serve la FANTASIA, perchè uno scrittore si INVENTA un mondo che non esiste e non può mettersi a spiegare tutto, nessuno è ancora riuscito a descrivere appieno il mondo reale, figurati quanti libri ci metterebbe a descriverne uno inventato! a ogni risposta si aprirebbe un nuovo interrogativo! quindi evitate le critiche ridicole sul mondo della magia e su tutto ciò che avrebbe dovuto spiegarvi la scrittrice e che io dico GRAZIE AL CIELO CHE NON L’HA FATTO! Fantastichiamo su come funziona SECONDO NOI la magia! e le coincidenze? dio mio siamo in un libro, una storia inventata per PIACERE, per comunicare qualcosa, se tutto dovesse seguire le leggi della probabilità, sennò le storie sarebbero molto noiose: Eragon non sarebbe stato salvato all’ultimo da Durza, Aragorn non avrebbe ricevuto giusto in tempo l’arma per risvegliare i morti, Gollum non sarebbe intervenuto facendo sì che l’anello cadesse nel Monte Fato. Anche i libri di Asimov sarebbero andati a puttane e via così con la maggior parte delle storie mai scritte!
ma continuate a pensare ai nonni di harry, agli Ippogrifi insensibili, a quante centinaia di pagine avrebbe dovuto scrivere in più la Rowling per soddisfare la vostra curiosità e mancanza di fantasia. Non è così che si legge un libro fantasy, perchè è un genere che richiede un’inventiva incredibile e lascia sempre e comunque qualche lacuna, uno è costretto a pensare a tutte queste cose cinquaqnt’anni prima di scrivere un libro. Ed essere critici di letteratura non consiste nel tentare di cerare tutti gli errori di uno scrittore nei suoi testi o pensare alle migliorie che avrebbe potuto attuare secondo i vostri gusti o a calcolare la probabilità che gli eventi vadano come scritto nel libro.

#519 Comment By CountDantesEdmond On 9 marzo 2012 @ 15:19

Comunque se hai letto solo i primi tre libri non puoi capire di cosa parlo, molte cose vengono spiegate in seguito, anche se di sicuro vengono introdotte molte altre cose che la rowling non avrà avuto tempo e voglia di spiegare in mezzo ai suoi libri. Se decidi di leggerli, leggili mettendo un pò a tacere il tuo lato estremista per razionalità fisica, e compagnia bella.

#520 Comment By Zave On 11 marzo 2012 @ 09:23

@CountDantesEdmond:
premetto che non concordo con nulla di quanto tu abbia scritto e ora procedo a mostrarti le mie motivazioni:

PRIMO
non ritengo veritiero che non sia possibile creare un mondo fantasy privo di falle.
se si vuole ambientare la storia nel mondo reale bisogna trovare delle spiegazioni verosimili per il fatto che gli elementi fantasy non siano percepiti dalle persone normali. se non puoi farlo rinuncia ad ambientare la tua storia fantasy nel mondo reale oppure modifica le parti che creano problemi. vien da se che se le parti che creano problemi sono il nucleo della storia…

SECONDO
è proprio perché i primi libri erano chiaramente “per bambini” che molti risparmiano alla rowling critiche sulla totale mancanza di verosimiglianza di cose come l’espresso per hogwarts, i gufi come servizio postale, il fatto che scrivano su pergamene con penne d’oca, il comportamento totalmente idiota di molti personaggi…
ma anche se i primi libri erano chiaramente per bambini quelli successivi sono di carattere più maturo e certe cose non possono essere tollerate! chiaramente la rowling non può rimangiarsi quello che ha già introdotto nei libri precedenti, ma tutta la roba nuova è criticabile.
io in genere metto l’etichetta “per bambini” ai primi tre libri ma dal quarto inizio a considerare le varie cose criticamente.
e non perché non ci siano cose meritevoli di essere criticate, infatti che senso ha un treno creato apposta per fare sei viaggi all’anno tra andate e ritorni da londra a hogwarts quando nei libri successivi introduci sistemi magici di viaggiare che ti portano istantaneamente o quasi da un luogo ad un altro come la polvere volante, la materializzazione o le passaporte? che senso ha poi far riunire centinaia di maghi che non sono in grado di passare inosservati in una stazione babbana a londra? visto che il treno è alimentato magicamente e viaggia su un binario tutto suo non vedo il senso di farlo partire da una stazione esistente invece che da un luogo diverso. inoltre non vedo il motivo perché tutte le famiglie di maghi del regno unito debbano andare fino a londra (che si trova all’estremo sud dell’isola) per far portare i loro figli in scozia via treno, indipendentemente da dove abitino.
ma come ho detto, condono tombale sui primi tre libri.

ma dal quarto certe cazzate non le accetto e per fare un esempio tra tanti il fatto che harry e soci comunichino via gufo con il ricercato numero uno sirius black e agli auror non venga in mente di mandargli una lettera e seguire il volatile oppure di mettergli un incantesimo di tracciamento (o qualcosa del genere) è idiozia allo stato puro.
e come ho detto è solo una cosa tra tante visto che la trama del quarto non sta in piedi di suo.

sulle carenze della rowling dal punto di vista della tecnica, che sono molto evidenti nel primo libro, non vedo cosa ci sia di male nel farle notare.

TERZO
- la fenice, il cappello e la spada sono un deus ex machina bello e buono: che arrivi la fenice perché “harry dimostra con forza la propria lealtà a silente” che gli porta il cappello parlante dal quale estrae la spada di grifondoro perché “dimostra il coraggio della propria casata” non è tirata per i capelli ma per i peli del c…

- secondo te è facile entrare o uscire dal retrobottega/cantina di un negozio affollato senza farsi notare? ok che harry ha il mantello dell’invisibilità ma non è che nessuno noterebbe una porta che si apre da sola e infatti mi pare che all’andata harry deve aspettare che qualcuno entri nella cantina e accodarsi a lui quando esce.
aspettare che qualcuno entri nella cantina non è esattamente una cosa fattibile quando devi tornare a hogwarts nel più breve tempo possibile per non essere scoperto. non è una cosa su cui si possa glissare come ha fatto la rowling.

- inizio col dire che l’introduzione del viaggio nel tempo è l’ultima spiaggia per un autore senza idee e personalmente lo odio come trovata. la rowling è molto maldestra nell’introduzione della gira tempo (come sempre quando introduce qualsiasi nuovo elemento quindi direi che è nel suo stile) perché dare una macchina del tempo ad una tredicenne perché possa seguire più lezioni è una cazzata bella e buona. oltretutto quando harry e ron leggono gli orari di hermione noi scopriamo che gli orari delle lezioni delle materia facoltative coincidono anche con quelli delle materie obbligatorie rendendo di fatto impossibile frequentarle per chiunque non abbia la macchina del tempo tascabile. inutile dire che il fatto che harry torni indietro nel tempo e si salvi la vita nel passato è un paradosso temporale bello e buono.
che altro dire se non EPIC FAIL per la rowling?

- perché c’è un criminale che è a conoscenza di quegli stessi passaggi segreti e che con ogni probabilità se ne sta servendo per entrare nella scuola e tentare di assassinare uno studente che tra l’altro è il figlio di uno dei suoi migliori amici? duh?

- la rowling spiega che non importa che un lupo mannaro veda la luna oppure no per trasformarsi, infatti lupin si trasforma anche quando rimane chiuso nella sua stanza. solo che nel gran finale del terzo libro lupin si trasforma solo quando la luna appare in cielo perché le nuvole di diradano. entrambe le cose non possono coesistere, questa è una contraddizione e basta.

- a parte il fatto che è un ippogrifo e non un grifone. comunque gamberetta ha spiegato bene la questione nel commento numero 66 citando anche il testo originale. a me sembra un’argomentazione valida.

- spezzare una bacchetta magica sarebbe un tabù? anche quando sei appena riuscito a disarmare un criminale omicida? contento tu…

- e una catenina rinforzata magicamente?

- peccato che i maghi figli di babbani o i mezzosangue sappiano perfettamente cosa siano le armi da fuoco. è assolutamente impossibile che a nessuno sia venuto in mente di usarle visto che basta premere il grilletto e ti arriva addosso un proiettile a velocità supersonica e voglio vedere come puoi difenderti da una cosa del genere senza avere protezioni precedenti visto che non avresti il tempo materiale di lanciare un incantesimo al momento. e poi nel corso dei libri vediamo maghi che si fanno colpire con oggetti random fatti levitare quindi a maggior ragione una pistola sarebbe un’arma letale contro un mago non preparato ad affrontarla.
di conseguenza le l’ambientazione fosse verosimile dopo il primo caso di utilizzo di una pistola gli altri maghi, nonostante il disprezzo della tecnologia babbana, si farebbero un corso accelerato sulle armi da fuoco e come proteggersi da esse.

- non mi va di entrare nella testa di caramel ma alla fine la cosa può essere liquidata anche solo dicendo che dopotutto il gonfiare la zia era un caso di magia accidentale e quindi non sanzionabile. anche se la rowling non ha mai spiegato bene come vengano rilevati gli incantesimi lanciati dai maghi minorenni visto che dobbi riesce ad incastrare harry senza problemi…

- seriamente, le protezioni della pietra sono ridicole:
hanno un senso il cerbero e la pianta assassina, ma la chiave per aprire la porta lasciatà lì in mezzo ad tante altre chiavi volanti è una cazzata allucinante, se sei capace di creare una porta impossibile da aprire senza la chiave lasci la chiave a disposizione di chiunque sia abbastanza abile da prenderla? stessa cosa per la partita a scacchi e l’indovinello. senbra che la loro preoccupazione non fosse di proteggere la pietra ma di proteggerla da chi non sa acchiappare una chiave volante, non sa giocare a scacchi e non sa risolvere un indovinello da bambini delle elementari.
e se silente poteva far sparire la pietra facendo in modo che solo chi volesse “trovarla” e non “usarla” potesse ottenerla perché non l’ha fatta sparire e basta usando come condizione per recuperarla “essere albus silente”?
non è così che una persona sana di mente procederebbe per proteggere qualcosa. quando parti per le vacanze non lasci un biglietto per eventuali ladri con un indovinello per scoprire la combinazione della tua cassaforte…

- la tua spiegazione è ridicola e la rowling ti smentisce nel settimo libro quando harry, ron ed hermione diventano i custodi del segreto della casa in grimmauld place e non sembrano esserci problemi per il fatto che si trovino all’interno di tale casa.

- il fatto che la battaglia finale si svolga ad hogwarts non lo trovo un’idea geniale ma comunque la rowling fornisce le motivazioni per cui le cose vadano un questo modo.

- io trovo che il fatto che la rowling non fornisca gli elementi per capire quasi niente del funzionamento della magia sia una delle pecche più grosse.
in harry potter tutto è possibile, a seconda di quello che gira in testa alla rowling. questo fa perdere interesse nella storia perché sai già che non importa quali siano le premesse, la rowling può stravolgere tutto con un colpo di mano che non avevi alcun modo di aspettarti.

la tua conclusione la trovo davvero detestabile.
prima di tutto criticare va benissimo se ci sono motivi per farlo.
poi non è necessario descrivere completamente un mondo fantasy ma solo gli elementi che sono funzionali alla storia.
di cose importanti non spiegate, addirittura di contraddizioni e buchi di trama (alcuni così gravi da rendere privi di senso interi libri) la saga di harry potter ne è piena.

penso che tu abbia bisogno di chiarirti le idee su cosa sia la verosimiglianza e la coerenza interna prima di esprimere giudizi categorici e deliranti come hai fatto.

#521 Comment By Olorin On 14 marzo 2012 @ 09:48

@CountDantesEdmond

Per commentare il concetto che hai espresso circa il fantasy e il conseguente metro di giudizio che dichiari di utilizzare nella valutazione delle opere appartenenti al genere, sono a lungo rimasto indeciso tra i termini ‘lassista’ e ‘lassativo’…

#522 Comment By dafne On 2 aprile 2012 @ 00:13

No. La maggior parte delle cose che dici le ho trovate forzatamente disfattiste della serie “vabbè troviamo il pelo nell’uovo dal momento che, siccome non mi è piaciuto molto, non può essere un buon libro”.
Mi sono trovata d’accordo con altre tue recensioni, ma non in questo caso. E prendilo per quello che è, ovvero solo quello che io ho percepito leggendo.
Attenzione: non sto dicendo che i libri di Harry Potter siano perfetti, tutt’altro. E ci sono molte coincidenze strane che non hai notato o hai omesso ed errori che sono stati discussi e stradiscussi nei siti e forum di appassionati.
Come la questione della giratempo: molto più grave è il fatto che, visto che viene data a una ragazzina con tale semplicità, potrebbe essere usata per risolvere situazioni ben più tragiche. Ma lo spiega la Rowiling e si ripete + volte nel corso della storia:
-giocare col tempo è proibito;
-le giratempo sono molto poche;
-la mcgranitt la dà ad Hermione solo per frequentare le lezioni (e questa è una debolezza da parte sua, la cui praagmaticità è oscurata dal desiderio di soddisfare le necessità di una ragazzina vogliosa di studiare), e comunque le viene imposto di non parlarne neanche ad Harry e Ron e di usarla solo per quello. Si spiega che i maghi non giocano col tempo, anche se farebbe comodo perchè è molto pericoloso, troppo, ma se una quattordicenne assennata deve usarla solo per seguire due lezioni invece che una, magari l’eccezione si può fare;
- tu dici:

Ed Hermione, che dovrebbe essere quella “intelligente”, ci tiene tanto a sottolineare che possono solo fare quello previsto e modificare solo di poco gli avvenimenti: è troppo alto il rischio di sbagliare! Hermione, tesoruccio della mamma, se qualcosa va storto non devi fare altro che tornare indietro un’altra volta. Non ci vuole un genio.

E no che non può farlo! Prima di tutto si può tornare indietro solo di poche ore. Quello che faresti tu sarebbe tornare indietro nel tempo, una volta che sei gia tornato dietro nel tempo e magari se ti trovi nei guai, ritornare ancora più indietro!!! Sì, già devi stare attento a mille cose per non intrometterti nelle maglie del tempo, così ti sfuggerebbe tutto dalle mani e in più ci sarebbero tre/quattro coppie di harry ed hermione che se ne vanno a spasso negli stessi metri quadrati rischiando di farsi vedere da loro stessi (e di essere visti), non sapendo quali loro stessi sono, os’hanno fatto e complicando le cose in maniera esorbitante! E’ impossibile fare come dici tu. Inoltre: chi te lo dice che la giratempo può essere usata una volta che è stata attivata e sei nella bolla di tempo alternativa che hai creato? La Rowling non ne parla perchè inserisce un divieto netto e giustificato, tu non lo prendi in considerazione. Inoltre quelli devono stare a badare, a Sirurs, a Piton, a Fierobecco, a Lupin, al topastro, ai dissennatori, ai loro stessi del passato… che fanno si vanno a creare altri guai con la giratempo? Non sarebbe credibile.

Assolutamente c’è uno scarto stilistico e argomentativo e narrativo e soprattutto d’intreccio nei vari romanzi. Cresce la Rowling e decisamente cresce la storia. Posso anche accettare la tua critica ai primi due libri della saga: sono spiccatamente “per ragazzi” e se il resto della saga fosse rimasto su quei livelli, non sarebbe stata niente di particolarmente esaltante.
Ciò non toglie che siano bei libri, però. Tu hai spesso parlato della necessità di una scrittura trasparente, e questo è uno dei punti di forza della Rowling e migliora a mano a mano che la storia evolve. Nonostante abbia letto diversi romanzi fantasy, difficilmente hanno sortito in me l’effetto totale di sospensione dell’incredulutà che il genere presuppone, cosa che la Rowling ha quasi sempre fatto. E dico quasi perchè a me non è piaciuto l’ultimo libro, ma non ne parlo visto che qui siamo fermi ai primi tre.
I tratti in cui il “tell” prende il posto dello “show” sono presenti sempre di meno a mano mano che si va avanti con i volumi proprio perchè cambia propsettiva narrativa: dal favolistico si sfocia nel romanzesco netto.
I personaggi si caratterizzano benissimo per lo meno i più importanti (che poi a te possono non piacerti è un altro conto). Alcuni personaggi, mi rendo conto, sono difficili da accettare, umanamente parlando, si ha spesso l’impressione che siano più che altro funzionali alle necessità della trama, più che credibili. Tipo i Dursley. Ma anche qui più avanti si va,più risultano giustificati e assolutamente, fin troppo babbani dei quali rappresentano il peggior esempio. Essendo i primi appunto libri-fiabe,il cattivo ha una connotazione maligna a tutto tondo. Si poteva fare di meglio ma se è questo il problema di Harry potter ben venga!

A proposito di geni: qualcuno mi spiega perché Lupin, uno degli autori della Mappa del Malandrino, e dunque a conoscenza di tutti i passaggi segreti per entrare e uscire dal castello, non avverte chi di dovere del passaggio nella statua della strega orba? E perché deve prendere una pozione per evitare di trasformarsi? Non basta che rimanga chiuso in casa? Perché la Luna c’era già quando era alla Stamberga Strillante e quando ha percorso il tunnel sotterraneo, ma lui si è trasformato solo quando l’ha vista al diradarsi delle nuvole. Si bendava, finito il problema.

Lo dice Lupin stesso che pecca di leggerezza a non dire a Silente dei passaggi segreti e probabilmente questo è uno di quei casi in cui la svista è funzionale alla trama, ma neanche tanto: li usava da ragazzo vent’anni prima, mica uno ci pensa tutti i giorni, tanto + che sa che diversi erano inagibili già ai suoi tempi. Poi con tutti i guai di Lupin e l’amarezza incredula e insopita per il fatto che uno dei suoi migliori amico è un pluriomicida, la svista è non pare forzata. Invece il fatto che non si trasformi Lupin prima di entrare nella stamberga, è un errore: la domanda è stata posta alla Rowling e lei ah risposto che non era sorta, il che può anche essere credibile perchè viene testualmente detto: “[Hermione] Gettò uno sguardo nervoso oltre la propria spalla, verso il cuore della foresta. Il sole stava tramontando.” Mezza paginetta dopo ” ‘Ecco Lupin!’ disse Harry”. Non fosse che due righe dopo scrive: “Harry guardò il cielo. Le nuvole oscuravano completamente la luna.” Si tratta quindi di una svista. Ma non è la sola eh. Ha fatto errori ben + gravi e anche papocchi inutili, come le date di nascita di tutti i fratelli Weasley: se ti fai i calcoli non torna la loro permanenza a Hogwarts e la differenza di età tra loro. E se continuerai a leggere ne troverai altri ben + seri. Colpa anche degli editor, a mio avviso. Ma sinceramente non ne ho ristentito. Posso chiedermi “MA lupin non si trasforma prima?” Ma la storia mi spinge ad andare avanti e anche se la svista resta, non ne viene seriamente intaccata: poteva non esserci la luna e sarebbe filato liscio. Ripeto: queste sono sviste. Un errore bloccherebbe la lettura, questa viene notata dopo e non blocca la continuità della storia.

E la vicenda incresciosa del grifone? Una creatura così intelligente da capire gli insulti in linguaggio umano ma alla quale non si può spiegare di muovere il culo e volare via perché se no rischia la decapitazione.

Non lo dice da nessuna parte che l’ippogrifo comprende la lingua umana. Che è intelligente ma non che la comprende. Un cane intelligente credi che capisca le tue conversazioni? Non per questo non ha atteggiamenti intelligenti e ti riporta la palletta.

E tutti quegli Expelliarmus! a destra e a manca che lasciano maghi che dovrebbero essere espertissimi disarmati? Ma legarsi la bacchetta al polso con una catenella? No, eh? Spezzare le bacchette magiche altrui una volta che le hai in mano? Girare con una pistola? Ché si fa molto prima a sparare che a parlare.

In teoria (se eslcudi i duelli) non è che il nemico ti avverte prima “Ehi ciccio bello, sto per disarmarti,ce l’hai legata al polso la becchettuccia?!”. Non dico non sarebbe un’idea stuzzicante, ma poco credibile in contesti come questo, di scuole e quotidianeità seminormale per loro. Magari in una situazione di guerra, ma anche qui sarebbe impossibile muoversi agevolmente con una catena e tremendamente scomodo prenderla. Pistole? Pistole??? Sono Maghi, non sanno neanche cos’è una radio secondo te sanno cos’è una pistola?! Le contaminazioni tra mondo babbano e mondo magico si fermano al XV secolo. Periodo di caccia alle streghe. Poi si diramano i due gruppi e il mondo magico vive in maniera indipendente e non usa estensioni meccaniche visto che la bacchetta o le pozioni o le rune ecc, sono bastevoli a soddisfare le necessità. Con qualche eccezione legata a particolari bisogni. L’antisettico e un treno per Hogwarts. Hai spesso parlato della necessità di creare mondi che siano lineari e pertinenti e davvero auspichi la presenza di una pistola?? Non! Ci sono le bacchette anche se l’experlliarmus te le può levare. Più bravo sei meno l’expelliarmusi ti fai disarmare. Ma queste sono nozioni che vengono spiegate abbondantemente mi sembra strano che ti siano sfuggite.
Posso andare avanti affrontare gli altri punti che tratti, ma non so neanche se leggerai questo post quindi per ora mi fermo qui. Spero solo che proseguirai almeno finoal quinto. Se deciderai di recensirli, leggerò senz’altro.
Ciao

#523 Comment By Zave On 4 aprile 2012 @ 18:08

@dafne:
in primo luogo questa non è una recensione ma un articolo del marciume, non confondere le due cose.
questo non significa comunque che le critiche mosse da gamberetta non siano valide.
più che gamberetta ad aver toppato sembra che sia tu, appassionata della saga, a non voler ammettere che i libri di harry potter non siano questo gran che.
il che non significa che non abbiano anche qualche pregio e che non possano piacere a milioni di lettori al mondo.
per usare una metafora culinaria anche a me ogni tanto piace mangiare la roba del mc donald’s ma questo non la rende buon cibo.

le spiegazioni sulle giratempo che hai esposto mi spiace dirtelo ma sono cazzate:
le giratempo sono rarissime, sono pericolose, vanno tenute segrete, giocare col tempo è proibito e la mc gonagall ne dà una ad una ragazzina di 13 anni per quanto responsabile possa essere?
e con lo scopo di farle frequentare più lezioni?
come spiegazione è totalmente ridicola e inverosimile.

e tra l’altro solo in un mondo di ritardati nessuno si renderebbe conto che hermione frequenta diverse lezioni contemporaneamente.

si tratta di una scusa idiota per dare una macchina del tempo a hermione visto che la rowling aveva già deciso di usare il viaggio nel tempo per risolvere il finale del libro. penoso.

inutile dilungarsi ulteriormente su come avrebbe potuto essere usata una giratempo nel corso della storia per risolvere determinate situazioni: come per tutto in harry potter vale la regola che non importa cosa sarebbe logico e sensato fare o usare per risolvere una situazione, i personaggi faranno e si ricorderanno di qualcosa solo quando vuole la rowling.

la tua spiegazione su lupin è ugualmente stupida:
come è stato più volte ribadito, anche da me, lupin come tutti è convinto che sirius sia un assassino traditore che vuole uccidere harry.
sa che sirius conosce dei passaggi segreti per entrare nel castello che altri ignorano visto che li usavano da ragazzi quando erano amici.
e lui non dice niente a nessuno!
nemmeno quando sirius black riesce ad entrare nel castello e assalta il ritratto della cicciona dice nulla!!!
nemmeno quando riesce ad entrare nel dormitorio del grifondoro e arriva a un soffio dall’uccidere harry (così tutti pensano compreso lupin)!!!!!

scusami ma non ha senso e se continui a insistere sei solo una fangirl.

anche sul resto ho speso abbondanti parole negli altri miei commenti quindi non mi dilungo ulteriormente…

#524 Comment By Lawliet On 5 aprile 2012 @ 10:02

Allora, per la prima volta non mi trovo affatto d’accordo con te, Gamberetta.
Anzitutto paragonare la Rowling alla Meyer e Moccia per me è praticamente una bestemmia, anche solo per i contenuti che esprime, tanto per prendere in prestito le parole del re del brivido

Harry Potter is all about confronting fears, finding inner strength, and doing what is right in the face of adversity. Twilight is about how important it is to have a boyfriend.

poi vorrei provare a chiarire altri dilemmi che sono emersi.
Iniziamo dall’espresso per Hogwars, non ho voglia di ricopiare le frasi di chi l’ha definito insensato con tutti i mezzi magici che consentono di trasportarsi in pochissimo tempo perchè non ho voglia di ricercarlo.
Io credo che sia per mettere fighi di maghi e figli di babbani alla pari. I minorenni non possono usare la materializzazione, anche se potrebbero andare insieme ad un adulto oppure usare la metropolvere, ma credete davvero che nel libro i babbani siano a conoscenza o sappiano usare metropolvere e la materializzazione?
Poi la faccenda della pistola: sono certa che alcuni maghi siano a conoscena della loro esistenza (non tutti, basta vedere come alcuni sappiano appena come vestirsi normalmente); poi gli incantesimi non servono solo per uccidere, ce ne sono molti altri sia per difesa e per attacco, ad esempio per il pretrificus totalus cosa useresti? un tazer? Ok, però adesso mi sembra ovvio che io stia sconfinando.
Credo che la faccenda della pistola sia più semplice da spiegare: prendiamo i mangiamorte, se tutti usassero una pistola siamo sicuri che in quattro e quattr’otto i “buoni” non creerebbero qualcosa che respinga i proiettili? esistono i giubbotti in kevlar nel mondo babbano, mi sembra assurdo che non riescano a fare qualcosa di più efficace nel mondo magico. Quindi credo che la pistola sia alquanto inutile.
La catenella attaccata al poslso, dici? Potrebbe essere una buona idea, ma non credo che basterebbe a combattere da sola un buon expelliarmus, credo anche che la catenella si potrebbe rompere a prescindere dalla durezza, se le leggi fisiche non si oppongono per la maggior parte delle volte alla magia perchè dovrebbero farlo in quel momento?
spero di essere stata abbastanza esaustiva, credo che ora possa andare a spargere fiorellini da un’altra parte.
xoxo L

#525 Comment By Lawliet On 5 aprile 2012 @ 10:04

scusate, temo di non aver ben capito nel commento sotto come si usa il block quote ^^” la citazione che volevo mettere era solo quella in inglese

#526 Comment By thyangel83 On 6 aprile 2012 @ 00:08

A me personalmente Harry Potter è piaciuto.
Ma forse è perché ho un’età mentale di 5 anni e cresco a pane, Melevisione e Sam il Pompiere.
Comunque ne ho apprezzato l’ambientazione e tutto sommato la storia scorre e riesci a leggere fino all’ultima pagina.
Dal mio punto di vista, la Rowling è ok. Però premetto che sono libri che vanno letti in inglese; non me ne vogliano i traduttori, ma la versione italiana ha un non so che di carente, ci sono dei problemi…

Non che non sia d’accordo sul fatto che HP è pieno di contraddizioni o cose strane. E non avete nemmeno puntato il dito contro le peggiori!
Ad esempio: possibile che Harry&CO. se la cavino in 7 anni con una manciata di incantesimi? I “buoni” viaggiano a Expelliarmus, Expecto Patronus e Accio sth. I cattivi, invece, hanno i loro Avada Kevadra, di fatto Crucio e Imperio sono di serie B. E contando che l’Avada è incontrastabile, mi chiedo come mai non abbiano vinto in tre secondi contro qualsiasi Auror (con buona pace dei Dementors). E poi, vabbé, certo, HP ha qualità incredibili per nascita, ma non le sfrutta mai: è buono ma un po’ stizzoso, non molto sveglio (senza Hermy sarebbe morto dopo 5 minuti) e non è che si applichi molto nello studio. Per fortuna ha sempre qualcuno che gli para il didietro.
Poi lasciamo stare i passaggi narrativi “forzati”, come quelli che riguardano il ruolo della Sybill Cooman, o di Draco Malfoy (che riesce a ingannare Silente, con un trucco così idota!!!??? Beh, meglio che la trovata del regalo stregato!).

Certo, di punti negativi ce ne sarebbero tanti.
E però dai!!! Nell’ambito del fantasy pseudo-tradizionale, non è che sia faccile leggere di meglio (forse è per questo che di fantasy ne scrivo meno e ne leggo molto meno di un tempo??). E poi la trama di HP è sempre un po’ complessa. Ora sì, mi direte: non è impossibile tenere tutto sotto controllo, si fa! Però…non è facile. Chi scrive lo sa, specie se deve tenere in pugno storie di migliaia di pagine. Non è una “giustificazione”: sono maniaco della coerenza; però si può comprendere se qualche passaggio stride, se Ron Weasley gioca bene a Quidditch solo nel match decisivo e se il Giratempo è una invenzione un po’ forzata (anche io mi sono chiesto più e più volte come mai non sia stato più abbondantemente usato, al di là dei rischi insiti, in fondo quando ne va della vita le cose si usano!).

Cmq. quoto positivamente le ambientazioni e anche come sono stati tratteggiati alcuni personaggi (non tutti). E, in fondo, è un salto in una sorta di fanta-medioevo-parallelo che non trovo affatto male.

Ma de gustibus non est disputandum.

#527 Comment By Lawliet On 6 aprile 2012 @ 14:55

@thyangel83, sono abbastanza d’accordo con te, ma mi piacerebbe provare a spiegare dei passaggi che trovi forzati (poi magari viene fuori che io li spieghi ancora più forzatamente ^^”)
iniziamo dalle maledizioni senza perdono, non sono solo i mangiamorte che le usano, ma anche gli auror sono autorizzati, altrimenti sarebbe tutta una carneficina, poi per esempio l’Avada Kedavra è invincibile, ma si potrebbe ricorrere al trucco più vecchio del mondo ossia spostarsi velocemente, ad esempio nel VI Ginny dice di essere riuscita a scivare le maledizioni grazie alla Felix Felicis e se no mi sbaglio c’è anche un mangiamorte che ammette di non riuscire a colpirla e un altro che per sbaglio uccide un suo alleato.
Poi per esempio le capacità di Harry non sono alla pari con quelle di Hermione per la minor voglia di studiare, ma comunque se la cava, per esempio si capisce che evocare un patronus al 3 anno non è una cosa da principianti, tanto che Hermione fatica ancora al settimo libro.
Per la questione di Ron che gioca bene a sbalzi, questa è la più facile, chi fa sport a livello agonistico dovrebbe saper bene che una gara non è frutto solo del talento, ma anche della testa e della pressione psicologica, c’è che va meglio in quelle poco importanti e fallisce quelle che lo sono di più e chi fa il contrario, per esempio Ron (ho notato che accade più spesso negli sport di squadra)
LA questione delle gira tempo devo ammettere di non averla bene capita neanche io, comunque i viaggi nel tempo sono definiti all’unanimità pericolosissimi, basta pensare ad uno dei paradossi più conosciuti (che Futurama ha modificato a modo suo): se io vado nel tempo ed uccido mio nonno (prima di avere figli), allora non sarebbe nemmeno nato mio padre (o mia madre), quindi non sarei nata io, ma se io non fossi nata non avrei nemmeno potuto uccidere mio nonno.
So che probabilmente all’ultimo punto che ho elencato ho dato una risposta per nulla esaustiva, ma volevo cercare di spiegare un po’ meglio perchè i viaggi nel tempo siano così… bizzarri (temo che non sia la parola più giusta, ma al momento non ne trovo altre)
xoxo L

#528 Comment By thyangel83 On 6 aprile 2012 @ 17:57

@ Lawliet

Quello che mi rompe è che avevo scritto una risposta articolata e motivata, poi internet ha fatto le bizze e mi si è cancellata…e adesso di riscriverla non ho tempo né voglia.
Cmq. avevo voluto ironizzare, nel mio precedente post, su alcuni dei difetti del libro, ma ho presente quello che giustamente fai notare.
Forse il succo è che HP mi appassiona e basta, non è che stia a cercare un motivo particolare (anche se, forse, è per le ambientazioni: in un libro accetto pure storie pallose o scritte così così, basta che le ambientazioni mi prendano). Di inconguenze e stranezze HP ne ha varie, ma pazienza. In generale, nei libri di vario genere ne vedo sempre tante. Se il libro mi piace le lascio perdere e accetto la volontà – o la distrazione – dello scrittore. Soprattutto in una storia molto complessa.
Certo, se dovessi effettuare una disamina approfondita stilistica, compositiva e logica di HP, allora troverei molti punti critici, specie nell’ultimo punto (occorrono diversi “atti di fede” alla Rowling). Però, pazienza. Per quanto mi riguarda, va bene così. In questo caso, applico il “laissez-faire, laissez passer”.

#529 Comment By mezzatazza On 7 aprile 2012 @ 01:00

A me pare che i libri siano stati letti con il chiaro intento di demolirli.

Potrei spiegare punto per punto tutto ciò di cui ti lamenti – e pure io avevo trovato un paio d’incoerenze nel quarto, sesto e settimo – ma il punto è che se ti lasci andare alla lettura ed entri nella storia ti spieghi tutto molto naturalmente.

Se leggi allo scopo di demolire non cambia un tubo, che tu legga Fabio Volo o Tolkien.

#530 Comment By Zave On 7 aprile 2012 @ 16:54

massì mezzatazza, è gamberetta che è cattiva.
chissenefrega se le critiche sono sensate o meno, dopotutto “haters gonna hate”, non ci si può fare nulla.
e ora che ne sei convinto potrai dormire sonni tranquilli…

#531 Comment By Koda On 10 aprile 2012 @ 00:54

Io ho amato i libri e ce li ho tutti in inglese (molto meglio che in italiano) e mi piace come scrive la Rowling. Ho tutti i film in Blu-ray e li adoro.
La trama, IN OGNI CASO, ha dei buchi tra cui quello del giratempo che è un supermassive black hole del plot. E’ gestito malissimo, in modo ridicolo e illogico. E lo dico io che amo HArry Potter pur con tutti i suoi difetti. Ma ancora di più adoro questo video che è assolutamente geniale e realistico.

Basta tentare di difendere a oltranza errori simili! Grazie! ^__^ Keep calm and have a butter beer. :D

#532 Comment By arnica On 13 aprile 2012 @ 12:59

koda,quel video sarà stato linkato tipo una ventina di volte :P

#533 Comment By AnCan On 9 maggio 2012 @ 10:13

Per essere ancora più esplicita, visto anche un recente flame a proposito: se davvero Harry Potter spingesse i bambini al satanismo sarebbe una delle poche qualità di questi libri

No, ma io ti adoro! XD

Al di la delle considerazioni che hai condiviso su stile, tecnica narrativa, difetti congeniti nella trama, illogicità e deus ex machina che condivido (ho letto i primi 4 visto che ormai li avevo acquistati… sic!), credo più in generale tu abbia centrato il punto quando ipotizzi che:

un’ampia fascia di pubblico non voglia (più?) storie costruite in maniera “tradizionale” e basate sul conflitto, ma cerchi solo un personaggio con cui identificarsi e attraverso il quale vivere i propri sogni senza ostacoli.

In qualche misura probabilmente è un derivato di quello che si puo’ trovare accesssibile nell’offerta editoriale (non solo libraria, ma anche televisiva peraltro). Mi rimane la speranza che questo sia un effetto anche e soprattutto culturale (e quindi correggibile almeno in teoria) e non un portato dei tempi che viviamo…

Questo blog che ho scoperto da pochi giorni è assolutamente fantastico, Gamberetta. Ti assicuro che, da aspirante scrittore italiano di narrativa fantastica, sto facendo tesoro di molti tuoi “consigli” che vanno a correggere, temo, alcuni riflessi che ho riscontrato in quello che talvolta cerco di scrivere.

grazie di cuore per la passione che ci metti :))

#534 Comment By Ete On 11 maggio 2012 @ 21:03

una sola domanda: sei sicura di aver letto veramente i libri?
… no, perché non sembra assolutamente.

#535 Comment By Dodo On 30 maggio 2012 @ 12:48

I fanboy petulanti di Harry Pottet sono sempre così folcloristici!

#536 Comment By Alexander Shadow On 1 giugno 2012 @ 11:43

Partiamo dal presupposto che io da bimbo Harry Potter l’avevo adorato. Mi ritrovavo, proprio come ipotizzi tu, in quel ragazzino così sfigato e orfano, e mi piaceva parecchio vedere come gli si accavallassero una fortuna dopo l’altra. Poi però mi sono progressivamente addentrato nel vero fantasy. Non parlo di cose eclattanti, ma dopo essermi letto cose come “La foresta dei mitago” di Holdstock (libro pressochè sconosciuto ma a mio parere molto interessante) o anche soltanto le cronache del ghiaccio e del fuoco ho realizzato che Harry Potter mi aveva fatto sentire tradito. Era più una sensazione che una certezza, mi mancavano termini e definizioni, ma ad Harry Potter mancava effettivamente qualcosa. Avevo anche provato a rileggerlo tempo addietro, ma non ci ero riuscito, ho provato disgusto dopo appena poche pagine (anche se parlo del primo libro eh). Ora che leggo questa tua recensione Gamberetta devo dire che ho capito da dove derivasse buona parte di quel disgusto a cui non riuscivo dare nome! Che dire? Bell’articolo e ottima recensione!

#537 Comment By absenthium On 3 giugno 2012 @ 14:52

Gamberetta nell’articolo che linkerò parlano dei top 20 buchi nella trama di Harry Potter; l’ho trovato cercando una risposta all’interrogativo che tu hai sollevato sulla Giratempo: http://shareranks.com/2622,TOP-20-HARRY-POTTER-PLOT-HOLES.

Probabilmente non te ne fregherà nulla ahah ma lo linko a beneficio di altri lettori

#538 Comment By Merphit Kydiilis On 6 giugno 2012 @ 20:29

I miei due centesimi sul caso Harry Potter. E scusatemi se ci ho messo quasi un anno a rispondere.
Inizio dicendo che HP mi piaceva. L’ho conosciuto all’età di 11 anni, quando me lo regalarono il primo numero, mentre gli altri due me li feci prestare da un amico. Da Il Calice di Fuoco fino all’ultimo le copie sono mie.
Che dire? All’epoca mi piaceva, lo trovavo stupendo. All’epoca non sapevo distinguere un romanzo fantasy bello da uno brutto. Era figo che ci fosse una società nascosta, un mondo nascosto, college incantati e scope volanti. Quello che apprezzavo in HP era l’originalità, come venivano esposti i vari elementi (l’uso delle bacchette, il Quidditch, i gufi messaggeri). Quello che apprezzavo era la crescita del personaggio, non solo fisica ma anche di maturità: riuscire a fare le scelte giuste, anche se non facili, difronte alle menzogne e alla cattiveria. La Rowling ammette che Voldemort incarna il lato peggiore dell’uomo (nel periodo in cui sviluppava la storia cominciarono i genocidi in Cecenia): infliggere danno per invidia e sfidare le leggi di natura. Ho ammirato HP per come affrontava questo male.
Ma non per questo mi è piaciuto fino in fondo.
Hermione è una bambina rompicoglioni: ci credo che non ha quasi un amico a scuola. “No, questo non dovete farlo, quell’incantesimo è proibito, la McGranitt ci butterà dalla Torre di Astronomia se vi fumate quell’erba pipa”. Alla fine di Azkaban Hermione ammette che di usare una GiraTempo per seguire i corsi di studio. Ma brava, dirlo prima no? Cioè, un serial killer riesce ad eludere la sicurezza di Hogwarts per uccidere il tuo migliore amico, ma preferisci tenerti tutto per te? Poi lei stessa dice che la GiraTempo è pericoloso perché alterare il corso del tempo può risultare letale… ma lei la usa per seguire dei corsi aggiuntivi! Razza d’ipocrita!
Per quanto riguarda Lupin… beh, probabilmente la luna piena irradia dei raggi nell’atmosfera, e questo scatenano la licantropia, chiuso o all’aperto che sia. Mia teoria, eh. La pozione potrebbe essere una sorta di droga o calmante in grado tenere a bada Lupin quando è trasformato.
Gli Expelliarmus li odio anch’io. Cioè, un incantesimo utile, ma l’abuso che se ne fa nel corso dei libri è un che di vergognoso. Ma a scuola non insegnano altri incantesimi utili? Mi ricordo che, nei videogiochi, c’era l’incantesimo Flipendo…
Per quanto riguarda, invece, le pistole: la Rowling ha fatto ambientare la saga all’interno di una società di maghi, i quali vedono i Babbani come creature e non persone come loro. Sarebbe stato figherrimo vedere un mago pistolero (o magari un Magonò) brandire un revolver in direzione di un Mangiamorte… invece no. Amen.
Sì, Harry si becca un sacco di belle cose, gli vanno tutte dritte . La Nimbus 2000 viene stritolata da un albero? No problem, a Natale ti fanno recapitare la Firebolt! Ron diventa geloso e furioso con te quando ti trovi coinvolto in un torneo magico? Tranquillo, nel giro di qualche capitolo tornerà ad essere più amico di prima!

Gamberetta, credo che tu abbia tralasciato gli ultimi 2 volumi. E forse ho capito perché…
Per 3 volumi Harry si era messo a sbavare dietro a Cho Chang, ci si era messo insieme ma lei l’aveva lasciato. Nel Principe Mezzosangue non solo Cho scompare del tutto, ma improvvisamente Harry prova interesse nei confronti di Ginny. Chiamasi tempesta ormonale anziché amore: mi pare più plausibile, dato che per 5 volumi Harry non si era filata di striscio la sorella di Ron. A me è sembrato che si è messo con lei “perché sì”.
Un’altra cosa del libro che mi ha lasciato letteralmente raggelare: Harry si trova a dover prendere un ricordo da Lumacorno. La prima volta che ci prova, si sente come Voldemort nel chiederglielo e la sensazione aumenta quando il professore lo respinge apertamente. Ma quando prende la pozione della fortuna, minchia se davvero si comporta come Voldemort per prendersi il ricordo! E la cosa brutta è che, in seguito, Harry non mostra rimorso né appare turbato per essersi comportato in quel modo dicendo le cose che ha detto al professore! Quando riporta il ricordo a Silente, ecco cosa se ne esce a pensare Harry:

Lui, Harry, aveva fin troppa esperienza nel cercare di ottenere risposte da persone riluttanti per non riconoscere un maestro all’opera.

Ehm… non so voi, ma in 6 volumi ho visto Harry comportarsi in quella maniera. E mi riferisco con Lumacorno e la pozione fortunata.
I Doni della Morte. Quella è stata una mazzata sui malleoli. Ma con le sbarre roventi. Già mesi prima i nostri TG italiani a fare spoiler (e la cosa mi ha irritato parecchio), ma quando ho avuto fra le mani il romanzo mi sono irritato ancora di più: Harry sa per istinto qual’è la scelta giusta da fare, se ne frega dei consigli di Hermione, e il ragionamento di trovare i Doni della Morte a mio parere è stato del tutto forzato, come se non fosse stato un ragionamento naturale ma un pensiero dell’autrice per far camminare Harry “perché sì”. Poi, nonostante sappia del divieto di pronunciare “Voldemort”, se ne sbatte e lo dice volendo pure terminare la parola. Risultato: i Mangiamorte li catturano, Hermione viene torturata e Dobby muore.
Ah, poi Molly che uccide Bellatrix… mi sono calate le braghe quando ho letto la cosa.
E, per finire, l’happy end: se proprio ce lo doveva mettere, era meglio farlo ambientare all’inizio dell’estate (tre mesi dopo) anziché 19 anni dopo sul treno, dove tutti sono adulti, sposati e vaccinati.

Domanda OT: che fine hanno fatto i commenti “Harry è satanista” e compagnia? non riesco a trovarli da nessuna parte

#539 Comment By D On 9 giugno 2012 @ 16:34

Non ho molta voglia di procedere alla disamina dell’intera recensione, benché sia del tutto possibile. Temo che, come molti hanno detto, tu abbia letto i primi tre libri in modo assai superficiale e sforzandoti di identificare il maggior numero di pecche possibili… A mio parere, mi sembra un po’ risibile basare la critica di una saga letteraria su nemmeno la metà dei volumi, non foss’altro perché è abbastanza ovvio che qualcosa non torni alla fine, la trama portante non si è ancora esaurita: se tutto il macroconflitto si risolvesse nel primo volume il lettore medio penserebbe: “embe’, mo’ chi me lo fa fare di leggere tutti gli altri? La mia curiosità è stata soddisfatta”. A parte questo che va be’, mi è uscito mentre scrivevo, volevo solo fare un appunto alla faccenda dei nonni. La spiegazione c’è ed è a pagina 17 dell’edizione italiana della pietra filosofale. Ci troviamo nel prologo, prima che Hagrid arrivi con Harry davanti alla casa dei Dursley. Silente e la McGranitt stanno parlando degli accadimenti recenti, poi della permanenza di Harry dai Dursley, e dalla bocca di Silente esce l’incredibile verità su cui molti qui si sono con mio sgomento interrogati:
“Sono venuto a portare Harry dai suoi zii. Sono gli unici parenti che gli rimangono”.
Il concetto è ribadito quasi nello stesso modo nel prologo del primo film. Io direi che è abbastanza chiaro, che dite? Il fatto che non venga poi più ripetuto è parte di quelle regole non scritte su cui la narrativa si basa: supponendo che sia vero che il lettore legga il romanzo col cervello accesso e senza ficcarsi le dita per dritto negli occhi, una volta espressa una spiegazione non è necessario che venga ripetuta ogni due per tre, il lettore sa. È probabile che Hermione o Ron o chi per loro abbia chiesto a Harry “ehi, ma i tuoi nonni dove sono?” ma non ci viene raccontato, perché semplicemente non ha nessuna logica sdilinquirsi su un concetto già spiegato sprecando inutilmente pagine e pagine di narrazione. È un processo che nell’analisi cinematografica è chiamato ellissi: a me spettatore/lettore non frega una benemerita mazza di vedere secondo per secondo cosa fa l’attore/personaggio, perché una cronistoria è cosa ben diversa da una trama. L’importante è che le scene che lo scrittore decide di mostrare al lettore siano avvincenti e facciano progredire la trama, dicano qualcosa, dialoghino in qualche modo con il loro pubblico. Ripetere un concetto venticinque volte perché è realistico funziona forse in altri stilemi e generi narrativi/cinematografici, non in un romanzo costruito nel modo più classico possibile (e non è una critica) o in un film con montaggio narrativo.

#540 Comment By eli On 18 agosto 2012 @ 12:07

Potrei vomitare. [Cit.]

#541 Comment By Anonima On 26 ottobre 2012 @ 04:38

Ogni tanto rileggo questa discussione, perché trovo interessante scoprire i lati negativi delle cose che mi piacciono. E dopo sei pagine di commenti, oltre a ciò che ha scritto Gamberetta, c’è molto da riflettere.

Però avrei una domanda:

Harry Potter è uno stupidotto viziato a cui va sempre tutto bene, senza alcuno sforzo o quasi.

Sul fatto che Harry sia un miracolato sono d’accordo, quello che mi lascia perplessa è “viziato”. Come mai è considerato tale? Non mi risulta, leggendo i libri, che scateni mai polemiche perché (esempi banali) non sopporta il cibo di Hogwarts, o che pretenda di essere servito e riverito e adorato; anzi, più volte sottolinea quanto gli piacerebbe essere “normale” e non Il Ragazzo Che E’ Sopravvissuto (a seconda delle interpretazioni può essere wangst, anche se per me non lo è, ma sorvoliamo).
Inoltre, non l’ho mai visto snobbare/guardare dall’alto in basso i ragazzi più grassottelli, imbranati, “sfigati”, strampalati e quant’altro. (Mi si potrebbe citare il suo imbarazzo nel ritrovarsi con Neville e Luna sull’Hogwarts Express all’inizio del quinto libro, ma la Rowling ha specificato che quella scena serviva per mostrare il suo cambiamento nel sesto libro, quando, avendo l’opportunità di trovarsi uno scompartimento pieno di ragazzine che gli pendono dalle labbra, rifiuta e decide di restare con i suoi veri amici, appunto Neville e Luna).
Forse quel “viziato” è pleonastico? O avete rilevato comportamenti del genere che a me sono sfuggiti? Mi piacerebbe saperlo.

#542 Comment By Lili On 1 gennaio 2013 @ 23:37

Harry Potter va letto con il cuore, non con la testa.
Sì, non dico che è uno stile perfetto o assolutamente originale, quello della Rowling, ma devi ammettere che la sua originalità e la sua fantasia sono fantastici.
Io non credo che il primo libro sia scritto male, credo che invece lei abbia usato uno stile più adatto ai libri per bambini perchè quello era il pubblico che, probabilmente, si aspettava di trovare. Andando avanti nella storia e quindi passando da un libro ad un altro si trova sempre uno stile diverso e più maturo. Si cresce con Harry.

#543 Comment By Lyu On 3 gennaio 2013 @ 23:28

Concordo pienamente con Lili: lo stile, e con esso tutto il resto, crescono via via. Leggendo i primi libri di Harry Potter li ho trovati abbastanza “scioccarelli”, da bambini insomma, ma andando avanti…
Comunque la Rowling non avrà uno stile perfetto ma il suo mondo è coerente, con delle regole e descritto molto bene! Almeno ci ha pensato, intendo, si è fatta un mazzo così a scegliere nomi, regole di magia e via dicendo. Ammetto che, come dice giustamente Gamberetta, ci sono (almeno nei primi libri) errori dei più comuni, come il deus ex machina, ma non mi paiono niente di così terribile se paragonati ad altri scrittori (italiani).

#544 Comment By cindy On 9 febbraio 2013 @ 13:28

Vorrei solo chiederti una cosa: ma un qualche libro che ti piaccia l’hai mai trovato? ho letto un paio delle tue recensioni e non ne ho ancora trovata una in cui non dici di disprezzare l’autore o la trama o le descrizioni o i personaggi. Quindi mi sorge spontanea una domanda, ma se per te tutti questi libri non andrebbero considerati tali che cosa dovremmo leggere?
Dato che reputi questi libri una colossale schifezza perché non ti cimenti tu? Prova a scrivere una storia che non sia banale, noiosa, sciatta o quant’altro.
I libri, quelli fantasy, sono fatti per sognare, non per essere analizzati fin nei minimi dettagli. Forse sarò infantile, ma almeno non sono così ipocrita da recensire qualsiasi libri come se fossi chissà chi.
Detto questo a mio parere Harry Potter è un libro straordinario: che importa se c’è qualche imprecisione? Sono volumi pensati per bambini e giovani ragazzi, loro non guardano gli strafalcioni, loro seguono la storia, si immedesimano in Harry e negli altri personaggi per scappare alla realtà, non gli importa se le cose accadono senza una spiegazione; a volte i libri devono essere inverosimili, altrimenti sarebbero troppo simili alla realtà. Tu trovi questo tipo di narrativa NOIOSA, ti do un consiglio allora: smetti di leggere, se non trovi un libro di tuo gradimento forse dovresti lasciar perdere la lettura e ,magari, darti all’ippica.

#545 Comment By lilyj On 11 febbraio 2013 @ 02:39

Tralasciando il messaggio “scrivete pure strafalcioni a iosa, tanto son libri per ragazzi” (molto costruttivo, eh) che dire se non: che noia! Tutti ‘sti infervorati dal sacro fuoco del “voglio vedere se sapresti far di meglio”… che palle!
Tu inviti Gamberetta a darsi all’ippica, io invito te ad andare da un buon oculista.
Nella sezione Articoli in evidenza
(quella strana colonna a destra dello schermo: la vedi? ecco, poco più giù della metà):

? Argomenti vari (5)
? Miei romanzi (3)
? Recensioni negative (5)
? Recensioni positive (4)
? Scrittura (3)
? Segnalazioni (5)

Ribadisco: che noia…

PS: parlando di strafalcioni: quando avevo tredici anni, mi son sentita parecchio presa per i fondelli quando, in una saga fantasy in cui la menavano dalla prima pagina che “agli elfi non cresce la barba, mai“, nel consiglio degli anziani sono spuntate parecchia barbe fluenti. Ti piace sentirti presa per il culo? Accomodati. Ma non ti aspettare che il resto del mondo segua il tuo esempio.

#546 Comment By cindy On 12 febbraio 2013 @ 22:33

non ho mai detto di scrivere strafalcioni a iosa! Ma sentirsi presa in giro solo perché nel consiglio ci sono degli elfi con la barba?
Mi sembra un po’ esagerato. Certamente se uno scrittore scrive: il cielo è verde e nella pagina dopo afferma che è blu con cavallini che svolazzano tutti allegri e spensierati c’è qualcosa che non va ;)
Ho soltanto detto che non bisogna badare alle sottigliezze, non ai grandi errori, dire che un libro è brutto per i motivi sopra elencati da Gamberetta non mi sembra molto sensato.
So bene che sta scrivendo una storia, solo che l’ho notato dopo aver lasciato il commento, comunque sono opinioni personali mi scuso per averle suggerito di darsi all’ippica non volevo offendere nessuno, stavo solo difendendo un mio principio.
Comunque, solo per precisare, hai ragione sono miope, ma non stupida, chiedo venia se non mi sono accorta della colonnina a destra :)

#547 Comment By Gwenelan On 13 febbraio 2013 @ 06:08

Il problema, Cindy, è che quelle evidenziate da Gamberetta sono falle logiche, non sottigliezze. E’ proprio perché impediscono di “seguire la storia” che sono difetti gravi, perché prima le cose stanno in un modo, poi stanno in un altro. Come faccio a seguire? Certo, un bambino lo fa ugualmente, perché è ignorante e inesperto (senza nessun offesa – è normale che un bambino stia ancora sviluppando conoscenze e capacità analitiche), e magari non le nota, o non sa dar loro il giusto peso.
Anche l’esempio che porta lilyj non è tanto una “sottigliezza”: in una pagina agli elfi non crescono le barbe, nella pagina dopo sì O_o? Qui uno si ferma e si chiede “wtf?”. Forse non è grave come il colore del cielo – che avrà qualche impatto sull’ambientazione: se il cielo è verde ci sarà un motivo – ma comunque dà fastidio e mina la credibilità della storia. E in realtà, che deve fare lo scrittore se non, appunto, controllare il suo stesso lavoro? Può capitare una svista in duecento pagine, ma errori così grossi come quelli evidenziati da Gamberetta come fai a sorvolarli, se ci tieni al tuo lavoro? Sbagliare capita a tutti, ma la differenza fra lo scansafatiche e quello che ci mette impegno è proprio che il primo scrolla le spalle, il secondo controlla, corregge e se necessario riscrive daccapo.

#548 Comment By Clio On 13 febbraio 2013 @ 12:46

@Cindy
Il problema è che quando un lettore legge una sotira ci si deve poter “immergere”. Ci deve poter credere! Ovvio, io non credo che esista davvero un barbaro con nove dita che combatte nel nord, né che esista un mago accompagnato da un baule con le gambe. Solo che MENTRE leggo Abrcrombie o Pratchett, quelle storie (diversissime per stile, genere ecc.) suonano VERE, perché sono coerenti.
Un universo fantasy deve essere non vero, ma verosimile (se dici che gli asini volano va benissimo, ma questo avrà delle conseguenze di cui dovrai tener conto), e soprattutto coerente.
Logen Ninefingers è un guerriero consumato. Se si dimostra ignorante nell’ABC della scienza militare e del combattimento, quella è una contraddizizione. Se si fa impressionare dalla vista del sangue, è un’altra contraddizione. Questi problemi rendono la storia “Falsa”, e sono difetti oggettivi.
Un libro può avere buone qualità a prescindere dai difetti. Certo. Dipende anche dal tipo di libro. Un romanzetto leggero viene perdonato più facimlemnte di un romanzone serio. Ciò non toglie che sono errori e che gli errori determinano la cattiva qualità di un’opera.
Come dice la mia prof di giapponese: buoni contenuti, cattivi connettivi, 8/20. Non posso mica protestare: ci sono errori, il mio testo è insufficiente.

#549 Comment By cindy On 13 febbraio 2013 @ 14:43

Sono d’accordo con voi la storia deve essere coerente, mi avete fatto riflettere, ma sono ancora convinta che harry potter sia un bel libro, sarà che non sono ancora adulta, sarà che non leggo con attenzione, ma mi piace, e molto. Non prendetela sul personale, capisco benissimo che non ci devono assere errori, che una persona si deve impegnare nella stesura di un libro però proprio non ci riesco a reputarlo una schifezza. Ripeto: avete ragione voi, l’autore deve stare attento a non commettere errori e deve fare in modo che la storia segua delle regole ben precise, sta di fatto che questo libro, nonostante tutto, ha avuto un successo incredibile, probabilmente perché la gente come me non bada agli errori piccoli o grandi che siano.

#550 Comment By Clio On 13 febbraio 2013 @ 23:58

@Cindy
I gusti non sempre sono proporzionali alla qualità di un libro. Se un eccellente libro non è il tuo genere, non ti piacerà. A me piacciono un sacco di cose di pessima qualità. Ed è perfettamente legittimo, visto che i gusti non sono per forza logici.
Quanto ad Harry Potter, secondo me si difende piuttosto bene per i primi tre libri. Ci sono diversi difetti, ma si tratta di libri leggeri e senza particolari pretese. A me sono piaciuti molto e li trovo godibili nonostante certi scivoloni.
I veri guai cominciano dal 4° in poi, perché la qualità non è migliorata, ma la pretesa è aumentata. Specie negli ultimi libri la Row sembra voler scrivere storie “dure”, “adulte” e “col messaggio”, cosa che fa risaltare ancora di più i difetti e ancora meno i lati positivi.

Poi sia chiaro: qui nessuno giudica i gusti -_^ si giudicano le caratteristiche oggettive.

#551 Comment By Doppiozero On 14 febbraio 2013 @ 19:29

[...] Io ho l’impressione che un’ampia fascia di pubblico non voglia (più?) storie costruite in maniera “tradizionale” e basate sul conflitto, ma cerchi solo un personaggio con cui identificarsi e attraverso il quale vivere i propri sogni senza ostacoli. Niente di male. Il mio problema però è che trovo questo tipo di narrativa noiosa. È come giocare con un videogioco in cui non puoi mai morire: senza sfida che divertimento c’è? A quanto pare un sacco, viste le vendite della Rowling e della Meyer.

Esattamente come i videogiochi odierni! Scusate l’intromissione, ma devo rimarcare questo concetto: oggigiorno nei videogiochi non si muore più. Un po’ di tempo fa una nota azienda nipponica, la Nintendo, fece una ricerca di mercato gigantesca da cui emerse (fra le altre cose) che alle persone non piace perdere. “Ma dai?”, direte. Ma dai un cavolo! Così la Nintendo creò la Wii, console nata per espandere il mercato a chi i videogiochi non se li era mai filati. BAM! Enorme successo, tutti a copiare quest’idea. I videogiochi dunque non furono più progettati e realizzati per i videogiocatori, ma per la persona ignorante in materia curiosa di provare ‘qualcosa di nuovo’. Ed ecco che noi videogiocatori da piccolo gruppo di appassionati siamo diventati una massa di immaturi che vuole vincere facile, sempre. I videogiochi moderni ricompensano il giocatore per qualunque cosa (anche solo per muovere un passo VE LO GIURO) e sono pronti ad aiutarlo contro qualsiasi sfida, anche minima. Non si parla più di videogiochi ormai ma di videotutoring o videobabysitting. Davvero, è più un gioco nel momento in cui manca la sfida: è come giocare a monopoli con soldi infiniti, oppure a nascondino coi visori termici. è come barare! Non c’è più sfida, e quindi non c’è più divertimento. Sigh. L’altro giorno ho giocato ad un videogioco che si spacciava per ‘horror’ dove potevi utilizzare sempre e senza limiti un gingillo che ti diceva dove andare attraverso una scia luminosa. Sono stato lì a fissare quella linea blu per un minuto buono, poi mi sono andato a leggere i nomi dei ‘creatori’, dei responsabil, per concentrare il mio odio su di loro. Ma non è servito a niente, sono ancora vivi e vegeti. Loro e i loro simili ancora infestano il mondo del gaming con le loro lucine e freccine che ti dicono cosa fare, come farlo, dove andare… E noi lì, inebriati, con la faccia da drogati in pieno trip che schiacciamo tasti a caso, perché tanto vinciamo sempre.

Vi chiederei di scusarmi per il wall of text ma no, DOVETE sapere. Il mondo dei videogiochi non è messo meglio del fantasy, della letteratura in generale. C’è un morbo che sta colpendo questa generazione: è un morbo che infetta tutto, un mostro, e non è ancora sazio…

#552 Comment By Artemis On 19 febbraio 2013 @ 17:58

@ Doppiozero:

O magari sei tu che non sai cercare dei videogiochi decenti.

#553 Comment By Doppiozero On 21 febbraio 2013 @ 20:05

@Artemis

attenzione: non ho detto che tutti i giochi moderni fanno schifo, ma che la tendenza generale a sviluppare giochi easy-play è preoccupante. qualche eccezione c’è per fortuna.

#554 Comment By Satana On 8 gennaio 2014 @ 14:47

Va bene.
Io non ho mai letto il libro, però ho iniziato a guardarmi tutti i film.
Plot hole IMBARAZZANTI.
La trama de Il calice di fuoco è completamente, totalmente insensata.
Ogni SINGOLO passaggio da una situazione A a una situazione B è frutto di una forzatura, di un deus ex machina o di un inspiegabile colpo di fortuna/sfortuna.
NIENTE di tutto quello che accade sarebbe dovuto accadere.

Perchè continuo a guardarli?

Facile: Alan Rickman e Maggie Smith.

#555 Comment By Satana On 8 gennaio 2014 @ 14:50

@PlatinumV:
> quando l’immersione in un mondo magico, la scuola “magica”, gli scherzi
> “magici”, i libri “magici”… cioè una cosa comune come la scuola, che è capitata
> a tutti, rivisitata in un modo che ha del meraviglioso. Chi di noi non avrebbe
> preferito imparare a far levitare gli oggetti invece che studiare geografia?

Questo dal tuo punto di vista.
Se il tuo punto di vista fosse quello di un personaggio di un mondo in cui la magia ESISTE, imparare a far levitare la roba con la bacchetta sarebbe UGUALE UGUALE a imparare le leggi della termodinamica: ‘na noia.

Citando un personaggio di Vonnegut: “la scienza è magia che funziona”.

#556 Comment By Satana On 8 gennaio 2014 @ 14:59

Comunque ripensandoci: la Rowling dovrebbe dare la licenza sui personaggi a qualche scrittore perbene e fargli riscrivere tutto dal POV di Severus Snape, cominciando dall’inizio.

Almeno un po’ di conflitto e un protagonista non Gary Sue-issimo ci sarebbe.

#557 Comment By Emma On 10 febbraio 2014 @ 20:31

Si, purtroppo HP è pieno di buchi nella trama e incongruenze… E se lo ammetto persino io che sono tuttora una fan della saga potete fidarvi!
Ed è anche vero che il protagonista della storia è un Gary Stu di proporzioni colossali: fa (quasi) sempre la cosa giusta, infrange le regole a manetta ma gli viene sempre perdonato tutto, ha poteri immaginifici che spuntano fuori solo al momento giusto, l’intero sport del quidditch ha regole idiote create solo per dare un ruolo centrale a Harry… E Ginny, la sua ragazza, è una Mary Sue ancora peggiore di lui. No, Harry è un personaggio che io non amo affatto. La Rowling lo ha reso semplicemente odioso, secondo me.
Un altro difetto della saga è la presenza continua di deus ex machina. Come nel secondo libro, quando arrivano Fanny e il cappello a parare il culo ad Harry… O la faccenda dei nuclei delle bacchette nel quarto libro, ma ci sarebbero molti altri esempi.
Nonostante ciò non mi sento di buttare del tutto HP nel cestino dei rifiuti. In linea di massima sono d’accordo con quello che ha detto Stephen King sulla saga, e ritengo che al di là dei suoi (molti) difetti abbia anche tanti punti di forza.
Magari Harry Potter non sarà alta letteratura, ma per svagarsi va più che bene.

#558 Pingback By Harry Potter, quando l’originalità non è tutto | Un fiume da un panno strizzato On 19 ottobre 2014 @ 12:07

[…] la sua saga trabocca di difetti per queste regole della narrativa, come ha descritto Gamberetta in uno dei suoi articoli più commentati di sempre. I difetti ci sono, non possono essere […]

#559 Pingback By Il fantastico appiattimento e un’inattesa sorpresa | ilperdilibri On 17 dicembre 2014 @ 00:35

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#560 Comment By gianni On 17 dicembre 2014 @ 08:48

Letto tutto quanto e riletto e ri ri letto.
Grazie soprattutto perché ho trovato spunti interessanti in quasi tutti i commenti e una storia magnifica (The Order of the Stick).

#561 Comment By Michele On 17 dicembre 2014 @ 16:40

Premetto che ho letto solo l’ultimo degli harry potter, quell’unico libro non mi è dispiaciuto affatto.
Anche se almeno dai film posso darti ragione su molte delle critiche.
L’unica cosa è l’aggeggio per tornare indietro nel tempo: io odio/amo queste trovate perché se gestite bene possono essere veramente belle. In questo caso non so proprio che dire: andava forse approfondita meglio e ne verrebbe comunque fuori un discorso immondo in cui nessuno potrebbe dire di aver ragione o torto.

#562 Comment By Davide On 20 febbraio 2015 @ 15:54

Ho letto tutta la saga di Harry Potter e posso (almeno in parte) capire le critiche mosse in questo articolo, anche se non le condivido quasi in nulla, soprattutto perché i primi quattro libri della serie, e soprattutto il secondo, il terzo e il quarto, possono contare su molti lati positivi che portano la qualità globale a livelli assolutamente discreti. Non dico che siano capolavori, e anzi probabilmente il potenziale era anche maggiore, ma scorrono bene, sono interessanti, e riescono a mascherare bene i momenti in cui effettivamente plot hole o incongruenze ci sono. Più che altro trovo immotivato parlare di libri in cui manca la componente conflittuale: la trama c’è, ha un senso, la Rowling a volte fa un pò la melodrammatica coi personaggi e un pò troppo spesso non riesce a liberarsi da un buonismo che stona ma nel complesso funzionano.
Col quinto libro si che si prende una mazzata allucinante da cui solo con i due seguenti si risolleva un pò, pur senza riuscire a tornare ai livelli dei primi quattro.
Penso che la Rowling sia bravissima a descrivere la vita ordinaria di tipo scolastico, e ha una buona fantasia e una buona capacità di ricreare situazioni suggestive a base di magia e misteri, purtroppo il buonismo di cui ho parlato prima rappresenta il difetto più grosso della saga perché, non riuscendo a superarlo, non riesce ad affrontare in maniera adeguata molti degli argomenti che una trama del genere presenta, e ovviamente più si va avanti più questo problema si fa grosso ed evidente.
Ed ovviamente si moltiplicano senza ritegno gli interventi divini dell’autrice che si immagina soluzioni assurde che poi mette in pratica perché sì, perché la logica o fa finire la storia o cozza con la sua morale o che altro.
Sinceramente però trovo i primi libri abbastanza belli da essere dispiaciuto che questa serie sia finita così, e nel complesso sono contento comunque di averla letta perché trovo sia stata una bella esperienza, piacevole e di una qualità comunque decorosa, anche se ripeto, di sicuro non un capolavoro.

#563 Comment By animale di Seth On 3 marzo 2016 @ 00:11

Gentile Gamberetta
Se c’è una cosa che condivido appieno con questo tuo articolo è l’antipatia verso Harry Potter: è una Mary Sue (o Gary Stu) totale, gli va sempre tutto bene, è sempre al centro dell’attenzione, è sempre l’Eccezione alla regola. Come si fa a non amarlo? È molto più facile provare simpatia per Ron, che sembra essere messo lì per far apparire Harry più figo per contrasto, oppure per Piton.
L’unico merito della Rowling è l’aver creato un sistema di leggi magiche che reggono la storia. O almeno dovrebbero farlo, ma a volte risultano ridicole come nel caso degli Expelliarmus!

Senza andare lontano, ho trovato il primo volume di Percy Jackson scritto meglio, più divertente e più ricco di trovate.

Visto che siamo in argomento, cos’altro puoi dirci di Percy Jackson?
Personalmente, ho letto sia la saga Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo sia la saga Eroi dell’Olimpo. Sono d’accordo con te nel dire che sono ricche di trovate, ma, specie nella seconda serie, certe trovate sono troppo infantili e cercano di creare un umorismo che risulta forzato. Inoltre i romanzi non sempre sono autoconclusivi.
Di Rick Riordan ho letto anche la trilogia The Kane Chronicles. Negli ultimi due libri sono presenti dei difetti che non ho riscontrato in nessun altro dei suoi romanzi, come l’inforigurgito e il troppo raccontare. Non so, forse è colpa della traduzione o forse l’autore ha dimenticato come si scrive.
Ciononostante i romanzi di Riordan mi sono piaciuti perché l’autore è bravo a riprendere la mitologia e ad adattarla all’ era moderna. Un suo difetto che si nota soprattutto nei primi romanzi di ogni serie è la ripetitivitá, della serie

Il protagonista scopre di essere figlio/discendente di un dio/antico sovrano e viene introdotto a una comunità di suoi simili, da cui deve partire per dimostrare la sua innocenza dopo essere stato accusato ingiustamente…

#564 Pingback By The Cursed Child – Il disagio che non ti aspetti – IMDI.it On 24 settembre 2016 @ 12:08

[…] per par condicio, si segnala il caustico parere, condiviso ormai cinque anni fa, della blogger Gamberetta. Bisogna allora che i fan si decidano: vogliono che l’ottava storia sia simile alle precedenti […]


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