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La qualità di FantasyMagazine – Aggiornamento

Pubblicato da Gamberetta il 3 novembre 2010 @ 19:59 in Marciume | 52 Comments

Qualche giorno fa, mi lamentavo della qualità ridicola di un recente articolo di FantasyMagazine dedicato allo steampunk. Facevo anche notare che non era l’unico obbrobrio, per esempio indicando un altro articolo di maggio anche quello ripieno di errori.

A più di una settimana dalla pubblicazione dell’articolo sullo steampunk, l’articolo stesso è stato modificato e l’autrice ha dichiarato nei commenti:

Articolo corretto.

Peccato che non sia vero. L’articolo non è corretto. Rimangono errori già segnalati da me e dal Duca, e rimangono errori che la prima volta non avevamo segnalato.
Questo indica che non è vero che Kinzica (o chi per lei) si è documentata e ha sistemato di conseguenza, indica che Kinzica ha solo copiato male da me e dal Duca. Naturalmente senza ringraziare e senza citarci, in spregio alla licenza di entrambi i blog.

Esempio di errore già segnalato e ancora presente:
– Si continua a sostenere che in The Warlord of the Air ci siano astronavi. Potete leggere il pezzo di Moorcock qui sotto.

Pagina 13 Pagine 14-15 Pagina 16

Il pezzo di Michael Moorcock nell’antologia Steampunk. Clicca per ingrandire

Kinzica, dove sono le astronavi? Sono dirigibili e aerei. Non astronavi.

Esempio di errore non segnalato in precedenza e ancora presente:
– Kinzica scrive:

Non manca l’eccezionale Ted Chiang con Seventy-Two Letters: un mondo dove certi nomi impressi su oggetti inorganici (e anche organici, a volte) possono donare movimento e persino la vita.

No, stellina. Il punto del racconto è proprio che non si possono imprimere nomi sulla materia organica (vedi pagina 183 nell’antologia). Perciò “anche organici, a volte” proprio per niente. Si può poi discutere se alla fine del racconto i personaggi abbiano superato questa limitazione, ma la premessa rimane che non sono animabili gli “oggetti organici” con la nomenclatura.

Naturalmente ci sono altri errori ancora (già segnalati e non) e rimangono quelle frasi che con un eufemismo Emanuele Manco (responsabile di FantasyMagazine) chiama “la nostra visione” e “impostazione critica” ovvero stupidaggini senza capo né coda come il rapporto con Tolkien o il legame tra “forza vapore” e Slipstream.

* * *

Diversi hanno sostenuto che io e il Duca siamo stati troppo duri, che avremmo dovuto essere più gentili e rispettosi. A parte che abbiamo dato prova di rara educazione e correttezza, cosa avremmo ottenuto a essere ancora più rispettosi e gentili? Niente.
Prova ne sia che il giorno stesso della pubblicazione dell’articolo sullo steampunk, nei commenti, “Melian” aveva già fatto rilevare alcuni errori (per esempio che The Windup Girl non c’entra niente con lo steampunk) e “Melian” era stata gentilissima. Risultato: The Windup Girl è rimasto lì per giorni, fino alla “correzione” di ieri. Se io e il Duca fossimo stati zitti, l’articolo non sarebbe stato modificato di una virgola.
Com’è successo con l’articolo di VanderMeer. Quello era lì sbagliato dal 19 maggio. Mesi e mesi di disinformazione nel menefreghismo di Kinzica e della redazione. E tra l’altro anche quell’articolo contiene ancora errori oggettivi.

E questi sono nient’altro che i sintomi della vera malattia.
La vera malattia è che Kinzica scrive un articolo senza leggere i libri citati e non le sembra sbagliato. La vera malattia è che Emanuele Manco è responsabile di una rivista di narrativa fantastica e ammette candidamente di non aver mai letto niente di steampunk (sottogenere che non è stato proprio “inventato” ieri…)
L’ignoranza come vessillo, l’incompetenza come vanto.

Ciliegina sulla torta, FantasyMagazine si compiace di essere una testata giornalistica regolarmente registrata. C’è proprio da esserne orgogliosi.

* * *

Pagine “congelate” dell’articolo sullo steampunk al momento in cui scrivo: 1, 2.

* * *

Questo articolo fa parte del Marciume. Maggiori informazioni sul Marciume, qui.


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52 Comments To "La qualità di FantasyMagazine – Aggiornamento"

#1 Comment By brownie On 3 novembre 2010 @ 20:59

Mi spiace, Gamberetta, ma hai torto. I tuoi appunti non sono basati su un vero ragionamento, ma dettati da un perverso gusto di criticare fine a se stesso. Infatti, come spiega Marina nei commenti all’articolo incriminato “è scioccante contemplare certi baratri di frustrazione e di ricerca di attenzione compensatoria evidentemente negata altrove“. Quindi non hai giustificazioni. Anche se Marina dovesse per sbaglio metterti sotto con la macchina, una denuncia è del tutto fuori questione: il giudice capirebbe subito che sei solo mossa da frustrazione e ricerca di attenzione.

#2 Comment By Gamberetta On 3 novembre 2010 @ 21:15

@brownie. Non è che ci voglia “ragionamento” per dire che non ci sono astronavi in un romanzo in cui non ci sono astronavi. Detto questo, non vedo come le mie intenzioni influiscano su errori oggettivi. Sei libero di pensare che io sia spinta da un perverso gusto di criticare, rimane il fatto che non ci sono astronavi (e rimangono tutti gli altri errori segnalati in precedenza).
Non intendo censurarti, ma ti avverto fin da ora che non leggerò, né risponderò più ad alcun tuo commento. Addio.

#3 Comment By Emile On 3 novembre 2010 @ 21:24

Credo che brownie fosse ironico, a dire il vero.

#4 Comment By Gamberetta On 3 novembre 2010 @ 21:29

@Emile. Oggi non è serata per l’ironia. Sempre fosse ironia. Sentiamo che dice brownie.

#5 Comment By Airon On 3 novembre 2010 @ 21:31

Diversi hanno sostenuto che io e il Duca siamo stati troppo duri, che avremmo dovuto essere più gentili e rispettosi. A parte che abbiamo dato prova di rara educazione e correttezza, cosa avremmo ottenuto a essere ancora più rispettosi e gentili? Niente.

Non sono d’accordo. A parer mio è controproducente la durezza da voi dimostrata.
Un sacco di gente si tappa le orecchie quando insultata, anche a ragione. Puoi vederlo come un atteggiamento infantile, ma è più che presente.
Quindi se il tuo scopo è migliorare l’informazione che il web fornisce, suggerire le correzioni con i toni duri e sarcastici come avete fatto tu e il Duca aumenta le possibilità di non essere cagati, o di ricevere solo con un “contentino” come la correzione parziale di cui tratta questo post.
Non importa che la “colpa” sia tua o dell’autrice: il risultato è quello. Un post educato in cui suggerisci le correzioni ha molte più possibilità di essere accettato e portare ad una correzione.
Se convinta che “l’educazione sia l’ultimo rifuto degli imbecilli?”; bene, quando vuoi correggere qualcosa scritto in maniera imbecille, usa l’educazione. Se no fai un buco nell’acqua.

Viceversa se lo scopo era quello di mettere in evidenza la pochezza di FM e di sconsigliarne la lettura, i vostri post fanno un ottimo lavoro.

#6 Comment By Emile On 3 novembre 2010 @ 21:35

Boh, non conosco il tipo e sinceramente non mi frega nulla, ma il suo commento su Marina che ti mette sotto sulla macchina mi sembra palesemente scherzoso, anche perché sarebbe delirio puro preso seriamente.

#7 Comment By Gamberetta On 3 novembre 2010 @ 21:38

@Airon. Sta di fatto che nessuno ha corretto The Windup Girl, eppure quella critica era stata espressa con il massimo dell’educazione. Mentre adesso almeno alcuni errori sono stati aggiustati.

#8 Comment By brownie On 3 novembre 2010 @ 21:44

@Gamberetta. Ero ironico! Forse il tono del commento è un pò ambiguo, ma la battuta sulla l’incidente e il giudice mi sembra chiara. O forse fa ridere solo me.

#9 Comment By Gamberetta On 3 novembre 2010 @ 21:46

@brownie. Ok, scusami. Oggi sono un po’ nervosa.

#10 Comment By Airon On 3 novembre 2010 @ 21:58

vero, se non fosse che Melian aggiunge

Poi siame alle solite, le etichette sono spesso labili e discutibili e servono vuoi per vendere vuoi per collocare, almeno in forma macro, il romanzo che si sta leggendo mentre se ne parla con gli amici

vuoi che chi ha scritto una cosa così approssimativa corregga quando lo stesso correttore, in un successivo passaggio del post, “legittima” l’errore?
Un conto è non essere duri e sarcastici, un conto è essere fermi.

Poi lo stesso Duca dice:

Data la modesta dimensione immaginavo che fosse una blanda introduzione al genere e credevo che scrivere grosse cazzate (quelle piccole le sopporto)

Melian ha fatto 1 correzione sola, che può essere considerata come piccola se il resto dell’articolo fosse corretto (come, agli occhi di kinzica, è). Vista la correzione, alzata di spalle, click sulla X rossa in alto a destra.
Ma un post con i toni di Melian e i contenuti tuoi e del Duca? Davvero credi non avrebbe sortito un effetto più immediato e più radicale?

Parli tanto di quanto sia difficile rendere interessante e chiara la narrativa: beh, portare una persona che se ne fotte a correggere un articolo è probabilmente altrettanto difficile.

posso capire che ti secchi abbandonare la tua verve e il tuo sarcasmo. Ma ripeto, decidi se il tuo scopo è correggere l’ignoranza o evidenziarla.

#11 Comment By brownie On 3 novembre 2010 @ 22:00

@Gamberetta. Tutto a posto.

#12 Comment By Gamberetta On 3 novembre 2010 @ 22:15

@Airon.

Ma un post con i toni di Melian e i contenuti tuoi e del Duca? Davvero credi non avrebbe sortito un effetto più immediato e più radicale?

Credo sarebbe stato ignorato e basta. In assoluto la tua posizione è discutibile, ma nel caso di FM, con i nostri “precedenti”, no.
Poi non è che FM sta facendo un torto solo a me e al Duca, FM sta trattando da scemi tutti i suoi lettori. Io posso usare il tono che mi pare, rimane un preciso dovere per una testata giornalistica correggere le informazioni false.
Non è questione “facoltativa”, non è che io devo “convincere” FM a correggere. FM deve correggere e basta. È assurdo che oltre a star lì a documentarmi e rilevare gli errori devo anche cercare di entrare nella testa di Kinzica per capire come meglio devo esprimermi perché Sua Altezza faccia quello che deve fare.

Senza contare che il problema non è lo steampunk. Il problema è lo scrivere senza sapere di cosa si parla. Sono anni che lo si fa notare a FM. In tutte le salse. Ma niente. Almeno adesso due articoli sono parzialmente corretti.

#13 Comment By Airon On 3 novembre 2010 @ 22:23

Non è questione “facoltativa”, non è che io devo “convincere” FM a correggere. FM deve correggere e basta. È assurdo che oltre a star lì a documentarmi e rilevare gli errori devo anche cercare di entrare nella testa di Kinzica per capire come meglio devo esprimermi perché Sua Altezza faccia quello che deve fare.

Infatti non sto parlando di cosa è giusto e corretto e di cosa invece denota mancanza di rispetto e interesse.
Sto parlando di cosa funziona e di cosa non funziona, anche se è “moralmente sbagliato” andare a capo chino a correggere un ignorante.

Comunque, se hai esempi legati al passato che testimoniano una maggior efficacia delle critiche urlate e sarcastiche su quelle educate, tanto meglio.

Vuol dire che avremo articoli divertenti qui e articoli corretti su FM, vittoria per tutti!

#14 Comment By Gamberetta On 3 novembre 2010 @ 22:34

@Airon.

Vuol dire che avremo articoli divertenti qui e articoli corretti su FM, vittoria per tutti!

Non seguo più FM da tempo. Se non avessero segnalato l’articolo al Duca che poi l’ha fatto notare a me, non me ne sarei neanche accorta. Come con l’articolo su VanderMeer di maggio, che ho notato solo negli ultimi giorni.
Ho ritenuto giusto intervenire perché si era superato ogni limite di decenza.
Tra l’altro l’antologia Steampunk io l’ho comprata anche se non mi interessava tantissimo solo perché, prima di chiudere temporaneamente il blog, sembrava stesse vincendo nell’inchiesta lo steampunk. Mi sono detta: “Se dovrò parlare di steampunk è meglio cominci a informarmi seriamente.”
Se lo faccio io, a mie spese, può anche farlo FM. Deve farlo anche FM.

#15 Comment By Airon On 3 novembre 2010 @ 22:50

Se lo faccio io, a mie spese, può anche farlo FM. Deve farlo anche FM.

Sì, ovviamente: la premessa scontata del mio discorso era che questa tua osservazione fosse giusta, ma FM continuava a non rispettarla.

Da lì il discorso “come far loro correggere gli articoli più atroci”, per il puro piacere di vedere informazione corretta sul web, anche se non se lo meriterebbero.

Poi ripeto, dici di ottenere risultati migliori con il sarcasmo e la durezza: io non ho controllato (e non ne ho tanta voglia) quindi il mio consiglio cade nel vuoto.

#16 Comment By Clio On 4 novembre 2010 @ 00:13

Facendo astrazioni da toni, modi di dire le cose, ecc…
leggendo l’articolo della signora Kinzica ho sentito il cuoricino intenerirsi (ma solo un pochino) di nostalgia.
Eh già, l’articolo mi ricorda tanto i compiti in classe del liceo. Quelli dove non avevo studiato una mazza e menavo il can per l’aia cercando di giostrarmi quattro frasi smozzicate che per un caso fortuito mi erano romaste in mente dalla lezione precedente ^_^
Non ero una studentessa pelandrona e bara, ero un promettente talento giornalistico! Peccato che ci sia chi col doppio degli anni sul groppone sia rimasto al livello del liceale che cerca di prendere 6 a un compito per cui non aveva voglia di studiare.

#17 Comment By Angra On 4 novembre 2010 @ 01:27

@brownie:

sospetto che “Marina” sia un software.

#18 Comment By dr Jack On 4 novembre 2010 @ 09:45

Un post educato in cui suggerisci le correzioni ha molte più possibilità di essere accettato e portare ad una correzione.

Ci sono momenti in cui l’educazioni non basta. E’ molto semplice e la storia lo ha già mostrato.

Quelli di FM hanno dimostrato che non gliene frega un cazzo di noi. Ci disinformano alla grande e si preoccupano di leggere solo mezza pagina (se ci va bene) sugli argomenti che dovrebbero esporci.

E, ciliegina sulla torta, si rifugiano perfino dietro la “testata giornalistica” come se volesse dire qualcosa e non fosse un semplice mezzo per sembrare autorevoli. Be’. L’autorevolezza sul web deriva dal rispetto dei lettori, non certo da un titolo di stato.

Come dicevo. A FM di noi non importa.
A FM importa solo di FM, infatti quando è la loro immagine ad essere attaccata ecco che si muovono (e non è la prima volta)!

Quindi secondo me vale il contrario. Quelli a cui importa solo della propria immagine si muoveranno meno per comportamenti educati e poco pericolosi per la loro reputazione.

#19 Comment By Angra On 4 novembre 2010 @ 11:44

@dr Jack:

Quelli di FM sono molto nervosi e hanno la tendenza a scattare come molle. Non ho idea di come vada la loro raccolta pubblicitaria, ma se dovessi scommettere direi male.

Ormai l’iter è questo: compare su FM l’ennesima segnalazione (copia e incolla del comunicato stampa dell’editore) dell’ennesimo fantasy con il garzone di stalla, il mago, il nano, il guerriero e l’elfo che attraversano la mappa dall’angolo in basso a sinistra fino a quello in alto a destra per andare a spezzare le reni al Signore del Male.

Commenti: tre “evviva!” da parte dei soliti tre casi umani che stazionano da quelle parti in pianta stabile, e poi un coro di sbadigli.

FM con il tempo ha fatto scappare tutti quelli che avrebbero potuto portare un contributo serio e attirare pubblico dalla parte destra della gaussiana, diventando sempre di più un ghetto.

#20 Comment By tasso barbasso On 4 novembre 2010 @ 15:11

Vorrei dire un paio di parole (non richieste) sulla polemica con FM.
Premetto che fino a pochissimo tempo fa non sapevo neanche cosa fossero FM e Baionette Librarie, mentre di Gamberi Fantasy avevo letto solo poche righe tempo addietro. Inoltre la mia conoscenza di molti degli argomenti trattati è relativamente scarsa (informazioni sullo steampunk, poi, le ho raccolte quasi esclusivamente qui e su Baionette Librarie: la lode e il ringraziamento sono scontati). Di conseguenza, anche se volessi (e non lo farei comunque, per mille motivi) non sarei certo in grado mettere bocca sul merito della questione. Anche riguardo i toni usati nella circostanza specifica, la mia ignoranza circa i fatti già accaduti e il carattere delle persone coinvolte rende le mie opinioni del tutto irrilevanti. Ma anche così, in qualità di frequentatore interessato agli argomenti trattati e di spettatore di un pubblico dibattito, mi sembra lecito e utile fare una considerazione su una questione di natura generale: è “bene” fare polemiche? E nel farlo, è “bene” usare certi toni? Serve? Se ne può fare a meno? Quanto serve? A chi e a cosa serve? Personalmente non amo né le polemiche né i toni aggressivi (cerco di polemizzare il meno possibile), e tuttavia la mia risposta alla domanda è: SI, è bene che queste cose succedano! In ogni caso!
Perché lo dico? Lascio solo uno spunto.
Non è detto che le persone, i gruppi, le istituzioni, gli elementi di un qualsiasi sistema debbano interagire in maniera “armoniosa”. Inoltre la suddetta “armonia” non mi sembra, di per sé, indispensabile al raggiungimento di un qualsiasi obiettivo (individuale o collettivo che sia). Persone (o gruppi) che, per un qualsiasi motivo, non abbiano voglia, occasione o interesse ad essere collaborativi, possono utilmente agire in conflitto l’uno con l’altro. Non è certamente l’unico modo in cui si può “funzionare”, ma è una delle modalità di funzionamento che a volte si rendono necessarie, e che consentono di raggiungere comunque obiettivi utili all’intero contesto. Mi sembra naturale ed evidente che in un ambiente culturale alcuni “crescano” collaborando felicemente gli uni con gli altri, mentre altri raggiungono lo stesso obiettivo controllandosi, criticandosi e inducendosi a vicenda, più o meno efficacemente, sia pure per mezzo di una certa dose di aggressività, sia pure nell’ambito di una dinamica di difesa preventiva e contrattacco, ad un maggiore livello di attenzione e consapevolezza. Spesso tutto questo non è gradevole, ma mi sembra inevitabile (in una certa misura) e comunque più utile di una… distratta rivalità.

#21 Comment By tasso barbasso On 4 novembre 2010 @ 15:12

Chiedo scusa per la lunghezza… soprattutto a Solvente! ;))

#22 Comment By Uljanka On 4 novembre 2010 @ 15:32

Posso fare anch’io udue piccoli appunti?
Per airship s’intende un dirigibile, di solito, non un aereo. Le aeoronavi fantasma, alle quali tu alludi nel gioco di parole della tag, erano gli “antenati” dei moderni UFO. Delle astronavi estraterrestri, insomma.
Le ships di Moorcock sono dirigibili forse somigliano alle astronavi avvistate dai pionieri dell’ufologiaMA NON SONO AEREI.

Nel racconto infatti si descrive

an alternate 1973 in which history has unfolded slightly differently. The British are still a great colonial power, the world is at fairly contented peace (“Seventy years of glorious peace, all in all. Damned dull”, as one character complains), there have been technological innovations — including huge airships (of the zeppelin variety) but not airplanes.

(Vedi qui)

Su “organico” e “inorganico”. I materiali organici provengono da esseri viventi: animali e piante. Quelli inorganici provengono da minerali o sono realizzati dall’uomo in laboratorio. La lana, la seta, il legno, l’ambra e così via sono d’origine organica.
Qui si fa confusione tra materiale organico e “vivo”. E comunque la nomenclatura in Seventy-Two Letters serve anche per ri-animare ovverosia ricreare esseri viventi, solo che in questo caso il nome non viene scritto sulla materia “viva” ma inoculato attraverso un ago fabbricato appositamente.

“The name is not actually embedded, but rather impressed by means of a specially manufactured needle”

Ovviamente il fatto che Manco non si sia mai interessato di steampunk ovviamente stupisce anche me.

#23 Comment By Gamberetta On 4 novembre 2010 @ 15:51

@Uljanka. Ma mi prendi per i fondelli? Le ho messe lì apposta, sono solo quattro paginette, perché non le leggi? È descritta la battaglia tra una flotta di dirigibili e “l’arma segreta”, che si scopre sono aerei (piccole macchine volanti più pesanti dell’aria).
E comunque le astronavi continuano a non c’entrare niente.

Per quanto riguarda il racconto di Chiang, se lo avessi letto sapresti che non si può animare con la nomenclatura nessun tipo di materiale organico, compreso appunto il legno. Dopodiché la storia è proprio il tentativo di animare “embrioni” (chiamiamoli così) attraverso la nomenclatura, ma quella è la storia, la premessa è che non si può fare.

#24 Comment By Il Duca Carraronan On 4 novembre 2010 @ 16:01

@Uljanka

Posso fare anch’io due piccoli appunti?

Puoi evitare di farli sbagliati, però?

Evidentemente non hai letto il libro di Moorcock. Io ho ovviamente letto l’intera trilogia, dato che non sono avvezzo al sistema di FM e di conseguenza ritengo che l’ignoranza non sia un sostituto della conoscenza e che per aprir bocca su un libro bisogna averlo letto (perlomeno le parti di cui si vuole parlare).

Le aeronavi del libro sono normali dirigibili. Prendi i riferimenti alle astronavi e infilateli su per quel buco infetto da cui emetti inutili commenti. L’evoluzione ha riguardato i materiali, con l’alluminio, il cuoio e il legno sostituiti da plastiche ed altri materiali. Una piccola citazione dal primo terzo del romanzo:

“Metal!” He laughed heartily. “I wish I could think you were having a joke with me, Bastable. Metal! The hulls are made of boron-fibre. It’s stronger than steel and infinitely lighter. The gas is helium. There’s some metal in the gondola sections, but mainly it’s plastic.”

I ribelli cinesi del generale Shaw dispongono di AEROPLANI. Leggere una pagina web senza capire di che parla non è un sostituto della lettura del romanzo. Il resto del mondo non ha aeroplani, ma i ribelli cinesi li hanno e sono un elemento fondamentale della storia.

“My God!” said Korzeniowski, removing the pipe from his mouth and registering his amazement for the first time since I had met him. “It’s a heavier than air flying machine. I was sure-I was always told-such a thing was impossible.”

Shaw grinned, almost breaking into a dance in his delight. “And I have fifty of them, captain! Fifty little hornets with very bad stings. Now you see why I feel up to defending Dawn City against anything the Great Powers send!”

Siamo all’ennesimo caso in cui leggo un tuo commento in cui, seguendo la scelta di “venerare l’ignoranza e la dabbenaggine” tipica di FM, dici una marea di cazzate. Nel mondo delle persone civili se non si conosce un argomento si tiene il becco chiuso. O perlomeno si evita di contestare chi invece SA di cosa parla.
L’Ignoranza non è un sostituto della Conoscenza.
Stampa questo motto e appenditelo in casa.

Vomitare cazzate, con lo scopo di deragliare le discussioni in infiniti inutil-commenti a catena, è ciò che rende l’itaglietta del web e dei forum inconcludenti tale.

#25 Comment By Uljanka On 4 novembre 2010 @ 16:23

Nell’ottocento gli ufologi chiamavano gli oggetti extrarerrestri “aeronavi”. Ed è questo il termine usato da Moorcock per i grossi incrociatori. L’autore non usa invece il termine “aerei” per le piccole macchine alate. Se tu le definisci aerei, e hai ragione perché Kinzica dovrebbe aver torto nel chiamare le grossi navi da battaglia “astronavi”? Concediamo che avrebbe potuto scrivere aeronavi…

L’idea di creare embrioni tramite l’inoculazione la nomenclatura non è una cosa marginale nel racconto di Chiang ma Kinzica non parla nè di premesse nè di sviluppo della storia. Parla generalmente di

un mondo dove certi nomi impressi su oggetti inorganici (e anche organici, a volte) possono donare movimento e persino la vita.

è forse falso, considerando il racconto nel suo insieme?

#26 Comment By Il Duca Carraronan On 4 novembre 2010 @ 16:55

Nella mia infinita pazienza aggiungo un’ulteriore nota IMMERITATA per Uljanka. Viene dalle ultime pagine del libro di Moorcock.

Note (1907): Since I saw Bastable, of course, the air has been conquered by the Wright brothers and the powered balloon is being developed apace. Radiotele-phony had become an actuality and I heard recently that there are several inventors experimenting with monorail systems. Is it all coming true? If so, for my own selfish reasons, I look forward to a world made increasingly peaceful and convenient, for I shall be dead before the world sees the revolutionary holocaust Bastable described. And yet there are a few things which do not coincide with his description. The heavier than air flying machine is an actuality already. People in France and America are flying them and there is even some talk of flying across the channel in one! But perhaps these aeroplanes will not last or are not capable of very great speeds or sustained flight.
[...]
Note (1909): Bleriot has flown the channel in an aeroplane! Again I tried to interest a publisher in Bastable’s story and, like several others, he asked me to alter it-’put in more adventures-a love story-a few more marvels’ is what he said. I cannot alter what Bastable told me and so I consign the manuscript to the drawer for perhaps another year.

Il grassetto è mio.
Sono i commenti del nonno di Moorcock che nella storia ha raccolto la testimonianza di Bastable, il nomade del tempo, che venendo dal 1902 non poteva conoscere i nomi di cose nuove perfino per gli anni 1970 del “futuro alternativo”. Il nonno di Moorcock invece sa come si chiamano le cose che Bastable ha visto e ce lo dice. Fanno parte del romanzo quindi nessuna cazzata sul fatto che non ci siano “aerei”.
Prima leggere, poi aprire bocca. Vogliamo ORA impararlo per una buona volta o no?

Qualsiasi persona sana di mente e dotata di un cervello funzionante può notare l’idiozia del tuo commento, in cui confondi i nomi in uso con le categorie di appartenenza degli oggetti. Non commento la questione “astronave” perché è evidente che non conosci la fantascienza spaziale di fine Ottocento, che io invece ho in parte letto, e ti aggrappi all’unica cosa che hai scoperto per arrampicarti sugli specchi. Complimenti.

#27 Comment By Gamberetta On 4 novembre 2010 @ 17:20

@Uljanka. Ma, sì, dai, tutto sommato Kinzica ci è andata vicino, ha solo sbagliato qualche lettera, con un po’ di fortuna azzeccava un termine che forse poteva andare bene. Io lascerei anche la data della lettera di Jeter al 1979; in fondo 1987, 1979, siamo lì, un paio di caratteri di differenza. Che cambia? L’impegno ce l’ha messo, avrebbe potuto scrivere che la lettera era del 1623. E poi mica l’ha ordinato il medico di contare gli anni dalla nascita di Cristo.

Per Chiang. Dunque se io scrivo: La Guerra dei Mondi è ambientato in un mondo senza marziani è tutto ok (sai, considerando il romanzo nel suo complesso…)

E con questo anch’io ho finito di risponderti.

#28 Comment By tasso barbasso On 4 novembre 2010 @ 17:52

Una brevissima integrazione al mio precedente post.
La polemica, anche “violenta”, è sempre stata molto praticata, in ambito culturale (secondo me con profitto), in tutte le epoche. Ne derivano addirittura eccellenti generi (satira e pamphlet), frequentati da splendidi autori con ottimi e utili risultati. Se tutto questo ha riguardato epoche in cui le informazioni viaggiavano lentamente e in ambiti molto o relativamente ristretti (dai manoscritti ai libri a stampa, dai periodici ai quotidiani), per poi intensificarsi nell’epoca della radio e della televisione, a maggior ragione la libera polemica può e deve essere utilizzata come elemento di controllo e correzione delle infinite distorsioni a cui è inevitabilmente soggetto internet!

#29 Comment By Uljanka On 4 novembre 2010 @ 21:35

Prendo atto che nelle citazioni riportate dal Duca Moorcock parla di aeroplani.

Ma se non sbaglio la voce narrante è quella del nonno, che vive nella “nostra” realtà, non in quella parallela. Osservando gli sviluppi della tecnica a lui contemporanea si ricorda del racconto di Bastable, il quale è stato in una realtà alternativa dove le guerre mondiali non sono state combattute e, nella società europea ferma alla Belle Epoque, l’aeronautica si è bloccata ai dirigibili. L’efficacia delle macchine volanti cinesi in qualità di arma segreta è dovuta a questo, no?

Il fatto è che io non ho le vostre stesse conoscenze, come sicuramente non le hanno molti dei vostri fans. Per intervenire in un discorso altro non posso fare che basarmi sulle citazioni che voi proponete. Voi affermate x e mi citate un brano di un romanzo? E se io trovassi nel brano degli elementi che a mio parere sono in contraddizione con tale affermazione X?

Non mi sembra una presa in giro, ma solo un attenermi ai dati che mi fornite, facendo partire considerazioni e indagini. I risultati possono essere giusti o sbagliati, è vero, ma se non mi fornite esempi ulteriori io resto nell’errore.

Comunque ritengo anch’io che la polemica tra noi tre debba concludersi qui. Grazie per la vostra pazienza e arrivederci.

#30 Comment By polveredighiaccio On 4 novembre 2010 @ 21:50

Pressapochismo: ovvero tendenza alla superficialità, approssimazione, incuria, scarsezza, trascuratezza…
Credo sia la filosofia di vita della maggior parte dei connazionali e non è una malattia che si cura. Ahimé.

@ Angra “Ormai l’iter è questo: compare su FM l’ennesima segnalazione (copia e incolla del comunicato stampa dell’editore) dell’ennesimo fantasy con il garzone di stalla, il mago, il nano, il guerriero e l’elfo che attraversano la mappa dall’angolo in basso a sinistra fino a quello in alto a destra per andare a spezzare le reni al Signore del Male.”
Adoro i tuoi commenti! Non posso farci nulla, sono una tua fan!

#31 Comment By Merphit Kydillis On 7 novembre 2010 @ 20:16

Gamberetta, una domanda.

Ma se Kinzica ha copiato (male) parte del tuo articolo di protesta e quello del Duca, spacciandolo per correzzioni proprie, non sarebbe passibile di denuncia come plagio?

Voglio dire: dato che il tuo blog ha la licenza Creative Commons che, in sostanza, ha la funzione da “copyright” sui tuoi articoli e quelli del Duca, questa non sarebbe una violazione?

#32 Comment By Gamberetta On 7 novembre 2010 @ 21:27

@Merphit Kydillis. In questo caso è “copiare” in senso lato. Non sono informazioni originali, Kinzica può sostenere di aver riportato dalle stessi fonti mie e del Duca. È strano che guarda caso corregga solo le cose segnalate, ma non posso provare la malafede, dunque la denuncia è un’esagerazione.

#33 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 18:53

Ciao a tutti,
se accettate di discutere/ parlare con me sono qui. Penso che le discussioni senza interlocutore siano tristissime. Vediamo cosa ne viene fuori.

Cri

#34 Comment By dr Jack On 1 dicembre 2010 @ 19:17

Penso che le discussioni senza interlocutore siano tristissime.

Le discussioni senza interlocutore non esistono :p. Ed erano anche finite ormai.
Immagino tu intendessi dire accuse senza accusato. Ma siamo su internet: la gente ti ha già ascoltato. Io sono perfino passato e leggere sul forum dove scrivi (che non ho mai frequentato).
E, anche trascurando le varie problematiche autoevidenti del tuo articolo, il modo in cui hai trattato Zwei (che ha provato a farti una domanda in maniera educata) toglie la voglia di provare a iniziare un discorso con te.

#35 Comment By Gamberetta On 1 dicembre 2010 @ 19:31

@Kinzica. Non so bene di cosa vorresti discutere. A me sul serio piacerebbe sapere dove vedi le astronavi nel brano riprodotto o anche nell’interno romanzo di Moorcock (se hai difficoltà a cercare la tua copia cartacea, non ho problemi a mandarti l’ebook), mi piacerebbe sapere perché quella povera donna della moglie di VanderMeer continua ad avere un nome sbagliato, mi piacerebbe sapere se ti rendi conto che lo “squidpunk” è uno scherzo e che comunque tratta di calamari e non di polpi, mi piacerebbe sapere dove vedi legami tra lo steampunk e Tolkien o tra lo steampunk e lo slipstream… e tante altre cose.
Ma onestamente anche se non soddisfi queste mie curiosità va bene lo stesso.
Ti assicuro che non mi sento sola, di interlocutori ne ho più che a sufficienza.

#36 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 19:31

In attesa.

#37 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 19:45

Gamberetta ( ma come cazzo ti chiami, mi fa ridere ‘sto nick), se non ti interessa parlare non ci perdo il sonno.
Se qualcuno mi chiama in causa, io rispondo e sono disponibile.
Vogliamo sezionare il mio articolo parola per parola?
Magari è utile per chi lo ha letto e lo ha giudicato, nel bene e nel male.
Non vuoi anche tu fare chiarezza su chi sparge ignoranza per… boh?
Pensaci.

#38 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 19:47

Le discussioni senza interlocutore non esistono :p. Ed erano anche finite ormai.
Immagino tu intendessi dire accuse senza accusato. Ma siamo su internet: la gente ti ha già ascoltato. Io sono perfino passato e leggere sul forum dove scrivi (che non ho mai frequentato).
E, anche trascurando le varie problematiche autoevidenti del tuo articolo, il modo in cui hai trattato Zwei (che ha provato a farti una domanda in maniera educata) toglie la voglia di provare a iniziare un discorso con te.

Credo che sopravviverò.
Guarda che prendere in giro le persone richiede una certa abilità.

#39 Comment By Mauro On 1 dicembre 2010 @ 20:37

Kinzica:

come cazzo ti chiami

http://fantasy.gamberi.org/faq-sui-gamberi/#faq_ask_22.
Per il resto, rimangono sempre valide le domande fatte dal Duca e da Gamberetta, alcune delle quali ripetute nell’ultimo commento della seconda.

#40 Comment By dr Jack On 1 dicembre 2010 @ 20:43

Non è mia intenzione prenderti in giro, avevo messo un emoticon per alleggerire la discussione. Voglio solo aiutarti a comunicare in maniera coerente.

Perché per ora hai detto: sono qua per parlare, ma iniziate voi che mi vien da ridere.

Se hai qualcosa da rivelarci fallo. Quello che noi avevamo da dire l’abbiamo già detto un mese fa.

Se invece vuoi tentare il flame come hai fatto dal Duca…

#41 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 20:46

Ma che crononologia dei post avete?
Io sto ancora qui. Forza, non siate timidi.
BTW, io non ho un forum mio. Ho due e-zine dove scrivo articoli, FM e TdC.

#42 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 20:55

Non è mia intenzione prenderti in giro, avevo messo un emoticon per alleggerire la discussione. Voglio solo aiutarti a comunicare in maniera coerente.

Perché per ora hai detto: sono qua per parlare, ma iniziate voi che mi vien da ridere.

Se hai qualcosa da rivelarci fallo. Quello che noi avevamo da dire l’abbiamo già detto un mese fa.

Se invece vuoi tentare il flame come hai fatto dal Duca…

No. Ti ringrazio ma non ho bisogno del tuo aiuto per parlare,e circa il blog del duca ho solo risposto in tema: insulti per insulti.

Sono qui solo per questo: in altri spazi non ho voluto/ potuto parlare, ma non è nel mio carattere stare zitta.

Se qui volete un confronto, bene. Se non vi interessa perchè avete già le vostre opinioni, non me ne frega. Se volete aprire un confronto, sono disponibile.
Non mi piace lasciare le cose in disordine.

Dr Jack, sei mica uno di quelli che mi ha mandato qualcosa da editare e c’è rimasto male perchè l’ho corretto pesantemente? Spero di no, queste cose influenzano i giudizi.

#43 Comment By ??? On 1 dicembre 2010 @ 21:04

@ Kinzica

Non prendertela, ma credo che la questione sia semplice: finisci di mettere a posto l’articolo e ringrazia chi ti ha dato una mano segnalando gli errori.

E’ abbastanza logico: un professionista, se sbaglia, non si incazza, corregge!

Se avessi corretto da subito, probabilmente tutto questo putiferio non ci sarebbe stato, no?

#44 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 21:22

Uff, che palle. Siete tutti a cena?

#45 Comment By ??? On 1 dicembre 2010 @ 21:23

@ Kinzica

Niente?

In effetti dopo quello che ho ribadito, non c’è molto da dire, no?

Hai due opzioni:

1) In effetti è così. Domani metto tutto a posto. Grazie a tutti.

2) Ma io sono un Giornalista. Mocciosi di merda?

Se scegli la seconda, il tuo “discutere” e tempo perso.

Tapparsi le orecchie è da bambini.

Prova il chiagni & fotti! I Professionisti Itagliani lo adorano!

Passo e chiudo!

#46 Comment By Dorian Gray On 1 dicembre 2010 @ 21:26

Kinzica. Mi sembra chiaro che tu sia venuta qua ad insultare (oh, ma non hai mai visto Gamberetta dal vivo, come farai a dire che è un obesa frustrata? ^_^) e francamente, te lo puoi risparmiare.
Sì, perché hai condito il tuo articolo di cagate e devi solo ringraziare che Gamberetta e il Duca hanno avuto la voglia di segnalartele, così da non disinformare più di quanto tu abbia già fatto.

Mi sembra chiaro, l’unico commento tuo che si vuole qua è “ho corretto totalmente l’articolo”, se non sei in grado di farlo, beh, non sei la benvenuta.

#47 Comment By Il Guardiano On 1 dicembre 2010 @ 21:33

Che bella figura di merda che ci sta facendo questa kinzica

#48 Comment By Tapiroulant On 1 dicembre 2010 @ 21:37

@Kinzica:
Scusami eh, ma se sei venuta qui per confrontarti e rispondere alle domande, perché non cominci da Gamberetta, che ti ha fatto anche domande piuttosto circostanziate?
Già che ci sono, ho io una curiosità, ben precisa, che spero potrai chiarirmi.
Il mio spirito critico ha le maglie più larghe di quelli del Duca o di Gamberetta. Cose che li indispongono, a me non fanno molto effetto. Quindi non considerare quanto sto per dirti come pignoleria.
Dunque, tu dici:

La forza vapore anima i sotterranei di altre diramazioni, una sorta di “organismi diabolicamente modificati” che, sempre negli anni ’90 e seguenti, si chiamano New Weird, Steam Fantasy, Slipstream e forse in altri modi ancora.

Qual’è l’intruso?
Troppo facile, l’ho scritto in grassetto!

Leggendo a questo link capirai come mai certa gente ha l’impressione che tu parli di cose che non conosci.
Cito in particolare:

Slipstream falls between speculative fiction and mainstream fiction. While some slipstream novels employ elements of science fiction or fantasy, not all do. The common unifying factor of these pieces of literature is some degree of the surreal, the not-entirely-real, or the markedly anti-real.

Inoltre, e stavolta cito dalla voce italiana:

Lo scrittore di fantascienza Christopher Priest ha scritto relativamente allo slipstream che: “In letteratura può includere Angela Carter, Steve Erickson, Paul Auster, Haruki Murakami, J. G. Ballard, Jorge Luis Borges, alcuni romanzi di John Fowles.

…elenco a cui mi sento di aggiungere, per esperienza, alcuni romanzi di Philip K. Dick e di Kurt Vonnegut.

Ora. Ci sono dunque due grossi problemi:
a) Lo slipstream non è un organismo diabolicamente modificato, non è una diramazione ancora più fantastica del fantasy. Al contrario, lo slipstream è quella normalissima narrativa mainstream con elementi stranianti, surreali, intrusioni del fantastico. E’ quel tipo di letteratura che in libreria trovi nello scaffale degli ‘autori non di genere’. E’ quel tipo di letteratura, insomma, che la gente associa più a Philip Roth che a Isaac Asimov.
b) Lo slipstream non nasce negli anni ’90. A voler considerare solo gli autori citati da Priest, nasce alla fine degli anni ’40 (Finzioni di Borges è del ’49).
c) Corollario dei due punti precedenti è che, naturalmente, non c’è alcun tipo di rapporto tra steampunk e slipstream. Sono due universi del tutto diversi, che oltretutto non si sono minimamente influenzati tra loro (se non nella misura in cui qualsiasi cosa influenza qualsiasi cosa).
Steampunk e slipstream non c’entrano una bega di niente l’uno con l’altro.

Dunque, mi chiedevo, per curiosità, perché tu ti sia messa a parlare di slipstream.

Nel caso che tu te lo chieda, no, non ti conoscevo prima di essere informata dell’esistenza dell’articolo in questione, non ti ho mai mandato niente, non l’ho fatto perché non sono uno scrittore, non scrivo, ho solo un genuino interesse per la letteratura.

#49 Comment By Kinzica On 1 dicembre 2010 @ 21:48

Se mettete le repliche in ordine cronologico, magari riesco a rispondervi. Se non vi interessa, amen.

Circa lo slipstream, ho visto qualcuno che ne parlava: ma non vi è venuto mai il dubbio che questa diramazione abbia la stessa spinta che ha creato le altre? Che sia il frutto di una necessità di cambiamento nei generi? Magari ORA non c’è un romanzo che coniuga slipstream, steam punk, steam fantasy o weird, ma nessuno ha l’impressione che tutto faccia parte della stessa necessità di evoluzione di un genere?
Che cavolo importa come si scrive Anne o Ann o AnnaMariaSconsolata VanderMMMMMeer? Altri errori li riconosco, questo mi sembra una cazzata.

Io ci provo a parlare

#50 Comment By dr Jack On 1 dicembre 2010 @ 21:57

Dr Jack, sei mica uno di quelli che mi ha mandato qualcosa da editare e c’è rimasto male perchè l’ho corretto pesantemente? Spero di no, queste cose influenzano i giudizi.

Non farei mai una cosa del genere.
(Mandarti qualcosa da editare, s’intende. Perché per il resto sono una mente debole e influenzabile.)

Se mettete le repliche in ordine cronologico, magari riesco a rispondervi.

Ti ringrazio ma non ho bisogno del tuo aiuto per parlare

Hai ragione. Non posso esserti d’aiuto.
Riuscire a spiegarti come funziona l’arcana funzione cronologica mi sembra troppo complesso.
Offro la resa incondizionata.

#51 Comment By Tapiroulant On 1 dicembre 2010 @ 22:06

Circa lo slipstream, ho visto qualcuno che ne parlava:

Ma dai! Almeno una controllatina di trenta secondi su Wikipedia la potevi dare! C’è anche la voce in italiano!

ma non vi è venuto mai il dubbio che questa diramazione abbia la stessa spinta che ha creato le altre?

Non penso proprio.
Molti degli autori che si sono cimentati con lo slipstream non conoscevano o non erano minimamente interessati alla letteratura di genere. Di altri, si può dire al massimo che concepivano lo slipstream come un’evoluzione della fantascienza (Dick, Vonnegut, Ballard, Jonathan Lethem, Gravity Rainbow di Pynchon), ma certo ci troviamo in un’epoca molto lontana dallo steampunk, e anche in un universo di idee molto differente.

Che sia il frutto di una necessità di cambiamento nei generi?

Cosa c’entra?
Anche i racconti di Lovecraft sono nati come una necessità di cambiamento di genere. Vuoi mettere anche Lovecraft nel calderone del tuo articolo? O vuoi metterci Dashiell Hammett e Raymond Chandler, perché hanno rinnovato il poliziesco?
Credevo che il tuo articolo parlasse di steampunk, non di ‘necessità di cambiamento di qualsiasi genere letterario’. Se mi stai parlando di un rinnovamento della letteratura fantastica di un preciso periodo storico, non puoi metterti a parlare di opere scritte venti o trent’anni prima appartenenti a tutt’altro filone.
E’ come se io dicessi che la Restaurazione del 1815 ha causato la Rivoluzione Francese. No bella, semmai il contrario!

Magari ORA non c’è un romanzo che coniuga slipstream, steam punk, steam fantasy o weird, ma nessuno ha l’impressione che tutto faccia parte della stessa necessità di evoluzione di un genere?

Un genere si evolve come pare e piace agli scrittori.
Non c’è nessuna necessità.
Contatti tra lo slipstream e lo steampunk in futuro potrebbero esserci come potrebbero non esserci, la cosa è del tutto arbitraria. Per ora non ce ne sono, ed è questo il punto.

#52 Comment By EffeErre On 15 dicembre 2010 @ 11:27

Ma come mai Kinzica non ha risposto alle domande poste nel commento 35?


URL dell'articolo: http://fantasy.gamberi.org/2010/11/03/la-qualita-di-fantasymagazine-aggiornamento/

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