Copioni
Da quando è aperto il blog, i miei articoli sono stati spesso scopiazzati in giro per il web, in particolare la recensione di Twilight e quelle dedicate a Licia. Qualche volta non si è fatto neanche lo sforzo di copiare giusto (per esempio inserendo gli spoiler senza il javascript per farli funzionare), altre volte non è stata citata la fonte.
Non ho mai detto niente perché non sono vanitosa. Mi interessa di più che le mie idee si diffondano piuttosto che vengano attribuite a me in particolare – ma, attenzione: il fatto che io non sia pignola non vuol dire che è giusto copiare senza attribuzione. Siete tenuti a rispettare la licenza Creative Commons del blog: se copiate (vostro diritto sancito dalla licenza) è dovere specificare che l’articolo originale è mio.
Al mio non dire niente c’è un limite. Il limite è il commerciale. Se copiate da me e poi vi fate pagare non va più bene.
La pagina qui sotto è presa da una rivista cartacea a pagamento, “Mega” numero 160, pubblicata da Alastor.
Copioni Suck. Clicca per ingrandire
Dato che non si legge benissimo, riporto i paragrafi incriminati, scritti da tale Raffaele Martinelli:
Vediamo cosa comporta essere vampiri nell’universo di Twilight: i vampiri sono tutti bellissimi, per citare la protagonista: “bellezza assurda… sovrannaturale… dio greco”, ecc. ecc.
Essere vampiri implica l’immortalità. Avere forza, agilità e resistenza molto superiori a quelle umane. Avere i sensi molto più sviluppati e quando si compie la mutazione si ottiene anche un potere bonus: c’è chi predice il futuro, chi può influenzare lo stato d’animo altrui e il protagonista è un telepatico. I vampiri dell’universo di Twilight non devono neanche temere la luce del sole, non temono croci, aglio, acqua santa, non temono niente. In più non sono neppure obbligati a bere sangue umano, possono sopravvivere nutrendosi di animali.
Perciò la domanda è: perché non diventano tutti vampiri?
Ho ragionato su questo particolare: Edward è nato nel 1901, è diventato vampiro nel 1918, la storia è ambientata nel 2005, Edward è ancora al Liceo! Diventare vampiri nell’universo di Twilight fa diventare dei ritardati mentali!
Le stesse parole della mia recensione di Twilight.
Ora, se fossi una compagnia discografica o l’Associated Press dovrei denunciare e chiedere i danni. Non lo farò, non ne vale la pena.
Dunque perché ne parlo? Per ribadire che un comportamento del genere è sbagliato. Non è tollerabile. Il fatto che questa volta ci passi sopra, non significa che chiuderò un occhio anche la prossima.
Siete pregati di leggere le FAQ al punto appropriato e rispettare la licenza. Grazie.
* * *
Qualcuno potrebbe pensare che sia ipocrita a parlare così data la mia posizione contro il copyright e date le mie segnalazioni di libri che compiano su emule o su altre reti P2P. Ma vorrei far notare che:
• Non mi sogno neanche di attribuirmi la paternità dei romanzi che segnalo.
• I romanzi su emule sono distribuiti gratuitamente.
Un conto è distribuire liberamente informazioni a favore di tutti, un conto è guadagnare alle spalle del legittimo autore.
EDIT del 14 aprile 2011. Il signor Martinelli si è scusato (vedi riproduzione della pagina qui sotto) e direi che il caso è chiuso.
* * *
Ringrazio Alex Frost per aver segnalato il problema e per aver digitalizzato la pagina della rivista. Ringrazio Daniele per la scansione delle scuse.
* * *
Questo articolo fa parte del Marciume. Maggiori informazioni sul Marciume, qui.
Scritto da Gamberetta •
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8 febbraio 2012 alle 22:52
ehm… ma quest’uomo parla sempre con le frasi degli altri?
20 aprile 2011 alle 02:44
@Zave
“Guess what! I’ve named a boil on my ass after you. It, too, bothers me every time I sit down.” (Gheed, Diablo II)
“There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about.” (Oscar Wilde)
Sapere di essere nei tuoi pensieri, rafforza la mia esistenza nel noumeno. T.V.B. :3
20 aprile 2011 alle 00:21
leggere le sue scuse mi ha fatto lo stesso effetto di leggere uno dei commenti di albarello. XD
arrampicata sugli specchi bella e buona ma non vale la pena insistere.
19 aprile 2011 alle 22:16
Anche a me le “scuse” non sono piaciute più di tanto. Però c’è stata l’attribuzione e dunque chiudiamola lì. In questo periodo ho poco tempo e altre preoccupazioni.
19 aprile 2011 alle 20:07
@Mar: come ha scritto Merphit Kydillis. nessuno lo sa, ma è lui l’ultimo angelo
19 aprile 2011 alle 16:27
@Mar: il pinguino è PenPen, il pinguino domestico di Misato in Evangelion. Lo adoro *____*
19 aprile 2011 alle 16:16
in pratica ha copiato anche le scuse LOL
19 aprile 2011 alle 16:07
Queste non sono assolutamente delle scuse! Anzi una presa in giro! Se qualcuno si scusasse con me in questa maniera non vedo come potrei anche fare finta di accettarle..
(Pen!! Ho assoluto bisogno di sapere chi è il pinguino della tua immagine!! Come si chiama??Dove lo trovo??)
19 aprile 2011 alle 10:42
Suvvia, ragazzi, vi stupite ancora quando vedete un’arrampicata di specchi? XD Conoscete ben poco il mondo. XD
Comunque a mio avviso scusarsi è sempre una buona cosa, anche se ci si costruisce un castello intorno.
19 aprile 2011 alle 09:29
w le scuse non sincere! :D
no seriamente, visto il numero di citazioni inserite o ti piglia per il culo o non è in grado di pensare un articolo tutto da solo neanche per chiedere le scuse
19 aprile 2011 alle 00:15
@Emile: infatti nel pezzo incriminato non c’è ombra di “virgolette”, solitamente usate per le citazioni. E infatti nelle “scuse” le virgolette abbondano =/
18 aprile 2011 alle 21:27
Non sono tanto le citazioni, quanto che le usi per coprire la sua porcata inventando una fesseria talmente poco plausibile da fare ridere (“era solo una gigantesca citazione alla quale mi son dimenticato di allegare la fonte!”).
18 aprile 2011 alle 11:25
ma che cavolo è quel pastrocchio di citazioni,
l’angolo del pappagallo?
assumete dei troll con deficit cognitivi e licenziate questo idiota
17 aprile 2011 alle 23:40
Anche a me l’abuso delle citazioni ha dato fastidio. Se ti stai scusando lo fai e basta, altrimenti sembra che prendi per i fondelli. Come in questo caso (almeno secondo me).
17 aprile 2011 alle 19:08
Era meglio se stava zitto. Non ho mai letto delle scuse così cretine, piene di citazioni che ha inserito lì solo per riempire una paginetta e per riempirsi la bocca di cultura.
Voleva fare il simpaticone? Beh…per me ha fatto una figura ridicola.
16 aprile 2011 alle 22:19
Mmmmh…. beh, il fatto che abbia deciso di darti delle scuse è stato un bel gesto. Ma sarebbe stato ancora più bello se, anziché a ricorrere a delle citazioni, avesse chiesto scusa usando le sue parole .-.
15 aprile 2011 alle 13:34
Di nulla :)
Di palo in frasca, credo che Martinelli non lavori più per quella rivista.
14 aprile 2011 alle 16:58
@Daniele. Ricevuta e aggiornato l’articolo. Grazie ancora.
13 aprile 2011 alle 13:53
Ti ho spedito una scansione delle scuse. L’hai ricevuta?
18 gennaio 2011 alle 19:48
Vabbe…anche una foto col cellulare e poi la passi via email…
18 gennaio 2011 alle 17:38
@Daniele. Non stare lì a trascrivere, fa niente.
18 gennaio 2011 alle 13:17
@ Gamberetta
Purtroppo non dispongo di uno scanner, mi spiace. A ogni modo é il numero uscito proprio questo mese. Se ritieni che ti possa essere utile e non causi beghe di qualche tipo, posso riportarlo qui o mandarti una mail :)
@ Marco: sicuramente non sarebbe stato male porgerle le scuse anche qui, ma almeno lo ha fatto pubblicamente proprio dove ha commesso l’errore iniziale ;)
17 gennaio 2011 alle 22:31
Della serie: Nemmeno per chiedere scusa sono capace di usare parole mie. Stavolta almeno si sarà preoccupato di citare gente morta, cosicché non gli possano fare causa. Già mi vedo l’epitaffio sulla sua lapide:
«Gli artisti mediocri prendono in prestito, quelli grandi rubano.» (Igor Stravinskij)
E sotto scritto in pennarello: “Si inizia a scrivere per essere notati, si seguita perché si è noti.” (Camillo Sbarbaro)
Se la sua intenzione di chiedere scusa fosse stata seria e sincera l’avrebbe fatto qui, nella casa dell’offesa.
Perchè si dice “Chiedo perdono” o “Chiedo scusa”? Perchè essi sono doni che richiediamo per gentilezza della persona offesa, non certo perchè tributi dovuti. Quello che ci interessa veramente è il suo perdono perchè ci sentiamo in colpa per averla urtata e senza stiamo male con noi stessi.
Quando invece le scuse non sono sincere esse vengono date. Ti “devo delle scuse” o “ti porgo le mie scuse” non sono altro che giustificazioni ipocrite di un comportamento errato cercando di attenuare l’effetto dell’errore. Della serie: “Si, ti ho offeso, ma mettiti nei miei panni.” Orribili, ipocrite, false. Esse nascondono un becero egoismo. Il centro di tale discorso è solo chi parla. IO ho sbagliato, IO lo riconosco, IO ti devo delle scuse, mettiti nei MIEI panni. L’altra persona è solo un suppellettile del proprio ego e spesso queste scuse vengono poste pubblicamente proprio per far vedere quanto colui che le fa sia bravo. Prova è che questo galantuomo non si è nemmeno posto il problema se Gamberetta le avrebbe mai lette, infatti se capiterà sarà per caso. Che senso ha chiedere scusa a qualcuno se nemmeno egli le riceverà?
Aggiungiamo un tocco di drammatico: “Io, Anubi, ho posto il cuore dell’essere umano di nome Martinelli sul piatto di una bilancia. Sull’altro piatto ho posto una penna d’oca. I suoi veri sentimenti risultano più pesanti della sua scrittura, che sia dannato per l’eternità.” “Ai postumi l’ardua sentenza” Aggiunse il dio Imhotep.
Torno nel mio sarcofago. xD
17 gennaio 2011 alle 20:43
Certo che scuse postume fatte dopo essere stati pizzicati hanno un valore molto relativo…
17 gennaio 2011 alle 19:54
@Daniele. Se riesci a scannerizzare la pagina la aggiungo all’articolo. Grazie.
17 gennaio 2011 alle 15:28
Pagano poco o niente in testate serie. Vi assicuro io (sono tesserato all’ordine dei giornalisti) che è molto probabile che il tizio non prenda nulla.
Questo non giustifica il copia&incolla.
17 gennaio 2011 alle 13:33
Ciao a tutti!
Gamberetta, se ti interessa sull’ultimo numero di Mega il tizio (credo sia Martinelli) ti ha chiesto pubblicamente scusa, anche se in modo un po’ strano (a suon di citazioni).
29 novembre 2010 alle 11:01
@Fab
Non credo non prendano niente. La rivista è a pagamento.
Il mio venditore di fumetti fino a qualche mese fa la regalava ad alcuni. Ora la fa pagare 50 centesimi (anche se il prezzo di copertina mi sembra sia un po più di 1 euro)
24 novembre 2010 alle 17:03
Preciso che Mega è un catalogo di vendita di fumetti e affini, con qualche editoriale aggiunto tanto per darsi un tono. Insomma, non che la cosa giustifichi il tipo che ha copiato, però non so nemmeno se vengono pagati per i loro pezzi…
13 novembre 2010 alle 01:20
almeno quello per scrivere un articolo è andato a informarsi. moltissimi suoi colleghi della stampa specializzata con la selezione all’ingresso non hanno problemi nello scrivere anteprime “provato per voi” basate su comunicati stampa e screenshot forniti da terzi o intere recensioni per sentito dire (fu clamorosa una recensione di “guild wars: nightfall” con le foto prese dal preview event, cioè una parte incompleta e ancora approssimativa del tutorial).
per non parlare (anzi, parliamone) delle numerosissime volte in cui escono giochi affetti da bug sistematici, anche showstopping, dei quali non si fa menzione da alcuna parte e la scusa è “nel nostro review code non c’erano”.
adesso spiegami perché in una versione precedente a quella che va in vendita ci siano meno bug.
per chiudere il tutto: game pro, venduta e distribuita in tutta italia, la facevano con 3000 euro al mese. “what you pay is what you get”.
12 novembre 2010 alle 23:20
Questo fa capire perché qui in Italia un Cory Doctorow non potrà mai spuntare : siamo il paese dei più furbi,dove il concetto del lavoro collettivo non viene declinato come io lavoro assieme a te,ma come tu lavori al mio posto e magari vedo di beccarmi io tutti i frutti.Gamberetta,credo che li dovresti sbugiardare ben bene!
Chissà che non piazzino la vaccata sempiterna del ‘eh,ma non abbiamo copiato ; era un concetto già nell’aria da tempo!’….
=)
11 novembre 2010 alle 15:41
Io non capisco come mai questi individui siano così sicuri di non essere sgamati. Al loro posto non me ne starei tanto tranquilla.
10 novembre 2010 alle 10:04
Anche senza andare direttamente alla denuncia, c’è anche la possibilità di fare una semplice raccomandata “bonaria” con richiesta di risarcimento danni unitamente alla richiesta di scuse pubbliche… giusto per vedere se rispondono in buona fede o mala fede.
10 novembre 2010 alle 00:26
…a volte l’ironia di fronte a queste situazioni è liberatoria (e molto meglio che il doversi tenere tutto dentro). Potrebbe essere un gesto di classe un bel messaggio del tipo: “ho appena letto il Suo articolo, e mi trovo sorprendentemente d’accordo con Lei: pensi che coincidenza! mesi fa ho affrontato questa grave problematica dei vampiri, su un mio blog, e volevo solo esprimerLe la mia soddisfazione nello scoprire che anche l’editoria ufficiale concede spazio a persone con così coraggiose opinioni e così originale pensiero…”
9 novembre 2010 alle 23:34
Se qualcuno copiasse i miei articoli, mi girerebbero gli zebedei. (- modestia off-Ma come biasimare il ladro? Sono così belli, me li ruberei da solo! :D -modestia on-)
Gamberetta mostra grande magnanimità risparmiando il copione… Santa subito! :D
9 novembre 2010 alle 22:42
@Tom. / @LuciferLight. Avete ragione. Ma non ho proprio voglia di mettermi a litigare anche con questo tizio. Si impicchi. Se sarò in una condizione migliore, denuncerò il prossimo. ^_^
9 novembre 2010 alle 22:33
Certo che di brutte sagome ce n’è in giro…
9 novembre 2010 alle 21:40
‘Sto imbecille… Comunque concordo, anch’io almeno almeno scriverei al caro Raffaele. Così, un saluto, quattro chiacchiere, come stai, a casa tutto bene, come ti permetti di copiare la mia roba, cose così…
9 novembre 2010 alle 20:58
Ciao Gamberetta,
secondo me dovresti mandare al “ladro” almeno un messaggio, giusto per fargli sapere che hai letto il suo articolo e qual’è la tua posizione.
9 novembre 2010 alle 19:26
Aggiungo che capisco benissimo i motivi per cui Gamberetta non vuole sporgere denuncia ma che sono personalmente dispiaciuto della decisione, visto che gente simile se lo meriterebbe al 120%, qui siamo veramente oltre la soglia della decenza.
9 novembre 2010 alle 19:01
Sono basito.
Non tanto (anzi per niente) dall’assoluta scorrettezza dimostrata dal copione, ma dalla sua incredibile pigrizia stupidità e mancanza di pudore.
9 novembre 2010 alle 01:02
bè, una mail al direttore della rivista io la manderei comunque, così almeno sa che i suoi dipendenti invece di fare il lavoro per cui sono pagati copiano in giro :P
8 novembre 2010 alle 23:54
@Il Guardiano
Sono di Bolzano, non si sente? :)
Seriamente, sono Siciliano, dalle parti di Agrigento.
Scusate l’OffTopic!
8 novembre 2010 alle 23:21
E’ imbarazzante.
Soprattutto se un’azione come questa viene fatta da un uomo adulto che si considera, o vuole che gli altri lo considerino, un professionista. Bastava citare la fonte e argomentare il testo con impressioni proprie, a meno che il signor Martinelli non abbia letto i libri che cita, e questo spiegherebbe la necessità di copiare.
La spiega ma non la giustifica.
8 novembre 2010 alle 22:59
Bella figura caccollosa che c’ha fatto. Un tipico esempio di giornalismo italiano…
@GiD: di dove sei? dalle mie parti si dice in modo simile.
8 novembre 2010 alle 22:49
La cosa più bella dell’articolo è l’utilizzo della prima persona:
Ho ragionato su questo particolare…
Per la serie “ma cci voli facci!*” :D
*occorre una notevole faccia tosta (mh, in dialetto rende di più)
8 novembre 2010 alle 22:32
Ma sforzarsi di scrivere qualcosa di SUO?
Capisco avere gradito le tue recensioni e il tuo stile ma che senso ha copiare?!
Non c’entra ma “Vampires suck” sucks. Fa seriamente pena.