Recensioni :: Romanzo :: Il Talismano del Potere
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Titolo originale: Il Talismano del Potere Autore: Licia Troisi Anno: 2005 Genere: “Fantasy” |
Nelle prime due puntate, Licia Troisi ci ha dapprima deliziato con le avventure tragicomiche di una frignona, poi con la villeggiatura di un mago, e ora il gran finale! Mezzelfo facile al pianto e maghetto vacanziero uniscono le forze per fermare i folli piani del Tiranno!
Ma prima qualche altra domanda e risposta con l’autrice, questa volta per merito di un’intervista apparsa su Vanity Fair.
Che luogo è il mondo emerso?
Un pezzo di terra grande come l’Europa, parte di un universo parallelo, su cui si muovono uomini e donne, folletti, mezzi elfi e le mie donne guerriere.
Da tener a mente che il Mondo Emerso è grande quanto l’Europa. Sarà interessante verificare come questo coincida con distanze e tempi di percorrenza inventati dalla Troisi.
C’è anche un mondo sommerso?
Sì, quello subatomico: nessuno sa come funziona.
Come?! Cioè Sennar sarebbe andato in vacanza nel mondo subatomico? Comunque la Troisi ha ragione: nessuno ha capito come funzioni il Mondo Sommerso, ma per la verità neanche quello Emerso!
Il Mondo Sommerso si nasconde dentro l’atomo?!
Ce n’è una [critica negativa] che l’ha messa ko?
Qualcuno ha detto una cosa tipo: come mai questa giovinetta esordiente ha pubblicato addirittura con Mondadori? Ho pianto molto.
Mai abbastanza, Licia! Mai abbastanza! Inoltre non è quello che ha detto “qualcuno”, i qualcuno si sono chiesti, non perché una giovinetta esordiente pubblicasse con Mondadori, ma perché una scrittrice incapace pubblicasse con Mondadori…
Fantasy per ragazzi
I primi tre romanzi della Troisi, le Cronache, sono stati pubblicati da Mondadori nella collana “I Massimi della Fantascienza”, un gesto di spregio nei confronti dei lettori e di un intero genere letterario che credo abbia pochi precedenti. Poi sono passati nella categoria dei romanzi “per ragazzi”, come del resto tutto il fantasy pubblicato da Mondadori.
Non voglio addentrarmi nella polemica se il fantasy sia per sua natura “infantile” e dunque sempre e comunque “per ragazzi”, perché io sostengo la tesi che la letteratura “per ragazzi” non esista.
Tanto per cominciare nel linguaggio corrente il termine “ragazzo” viene usato per chiunque dagli otto ai quarant’anni, e perciò sarebbe più corretto parlare di letteratura (fantasy) “per bambini”. Ma quando un bambino impara a leggere è già in grado di seguire qualunque tipo di trama e di storia, a patto che la storia medesima sia scritta in maniera semplice e chiara. Semplicità e chiarezza non sono però caratteristiche dei romanzi “per bambini”, sono caratteristiche dei buoni romanzi.
Un bambino può leggere un buon romanzo senza problemi, non ha bisogno di stupidate su misura.
Il boom della letteratura “per bambini” credo sia una manovra commerciale: genitori ignoranti o pigri non sono in grado di scegliere letture che possano piacere o interessare ai propri figli e dunque si rivolgono come pecoroni agli scaffali dove abbondano i romanzi “per bambini”, credendo così di andare sul sicuro.
Editori senza scrupoli riciclano o piazzano in questa maniera alcune delle più oscene scemenze immaginabili (Troisi) con l’idea che tanto i bambini siano una massa d’idioti. E la triste verità è che se un poveraccio cresce con la Troisi ho paura che davvero corra il rischio di bersi il cervello.
Non sostengo che da bambini occorra dedicarsi a letture educative. Manco per idea! La lettura dev’essere soprattutto un divertimento. Ma ho il sospetto che romanzi come quelli della Troisi, così incoerenti e privi della ben che minima logica, non solo non siano educativi, ma rovinino le persone. Spero di sbagliarmi.
Un ottimo fantasy spesso relegato al reparto “per ragazzi”: Abarat di Clive Barker
È assurdo che chi crede all’esistenza della categoria letteraria dei romanzi “per ragazzi” usi tale designazione per difendere ogni genere di sciocchezza presente in certi romanzi fantasy. Come se essere “per ragazzi” dovesse implicare minor qualità e cura del prodotto. Al massimo sarà il contrario!
Non ho mai sentito nessuno dire che si possono riempire a piacimento le merendine di conservanti, coloranti e ogni sorta di additivo solo perché sono “per bambini”!
I romanzi della Troisi non sono “per ragazzi”, non sono per nessuno. Perché nessuno, e ancor meno i ragazzi, si merita di essere esposto a un tal cumulo di marciume.
Il Talismano della Banalità
Nella recensione de La Missione di Sennar, accennavo che le truppe del Mondo Sommerso, che avrebbero dovuto sovvertire le sorti della guerra contro il Tiranno, non si erano più fatte vive. Non ricordavo con esattezza, in effetti tali truppe compaiono, sebbene per pochi paragrafi e senza muovere un dito. Era meglio per la Troisi se non fossero mai apparse…
Erano arrivate le truppe, le truppe tanto attese. [...]
Vide subito le navi. Erano una cinquantina, lunghe e maestose, dell’eleganza limpida e trasparente che era il segno distintivo di Zalenia.
Zalenia è il nome che gli abitanti del Mondo Sommerso danno al loro regno. Dunque: nel romanzo precedente il Mondo Sommerso non aveva navi, ora ne ha 50, e pure lunghe e maestose. Ci vogliono anni per costruire navi lunghe e maestose…
50 navi lunghe e maestose quanti soldati possono portare? Contando che il viaggio fino al Mondo Emerso richiede settimane, perciò le navi oltre all’equipaggio devono imbarcare anche adeguate razioni di viveri. Esagero, 2.000 soldati l’una? Ma il Tiranno ha più di un esercito, e i suoi eserciti sono di centinaia di migliaia di uomini e mostri! Che differenza fa la presenza delle truppe del Mondo Sommerso? Perché dedicare quasi un intero romanzo a costoro? Per me non lo sa neanche la Troisi.
Chiarito questo punto rimasto in sospeso, si può buttare dalla finestra La Missione di Sennar e passare da Nihal a Il Talismano del Potere senza perdere molto.
Il Talismano del Potere inizia con una situazione drammatica per le Terre libere: il Tiranno ha appena rivelato la sua arma segreta, l’armata delle tenebre! Non credo la Troisi abbia mai visto il film di Raimi, la sua di armata delle tenebre è un copiaincolla da Il Ritorno del Re.
Locandina di Army of Darkness di Sam Raimi
Sono i morti della Troisi fantasmi, inarrestabili, a meno che non si usino armi magiche. Quando ciò avviene i fantasmi si dissolvono:
Non lo fece volontariamente: fu come se la sua mano si fosse mossa da sola, o forse le piacque pensare così. La spada di cristallo nero si frappose tra lei e Fen e la punta si conficcò nel ventre del cavaliere, passandolo da parte a parte. Per un istante gli occhi di Nihal incrociarono quelli del fantasma. Non vi videro nulla. Fen svanì a poco a poco e diventò fumo, come la sera in cui il fuoco della pira funebre aveva consumato il suo corpo.
Qui Nihal ha appena “ucciso” con un colpo al ventre il fantasma del suo primo amore, Fen. Ma questo perché lei è Nihal, ed è fortunata, le altre truppe devono prima ridurre a zero i punti ferita dei fantasmi:
Era stufo di passare la metà del tempo sul campo a trafiggere ombre. Anche con l’incantesimo che i maghi evocavano sulle armi prima della battaglia, erano necessari almeno sei o sette colpi per aver ragione di uno solo dei morti resuscitati dal Tiranno.
Comodo essere un’eroina, vero? Gli altri sei o sette colpi, lei uno solo!
Questi tali fantasmi sono evocati dal Tiranno in numero adeguato per far procedere la trama, né troppi, né troppo pochi. Se almeno la Troisi avesse parlato di zombie la faccenda avrebbe avuto più senso, con i soli corpi più freschi utilizzabili di nuovo in combattimento. Ma la Troisi parla di “fantasmi” e a quanto pare il Tiranno può richiamare in vita chiunque sia morto, dovunque e in qualunque epoca, animali compresi. Basterebbe al Tiranno sommergere il mondo di cadaveri, senza neanche pretendere che combattano, per averla vinta!
Mentre il Tiranno non pensa a questa semplice soluzione, Nihal & soci tramano su come batterlo, e c’è un solo modo, usando il Talismano del Potere!!! Come nei più beceri Giochi di Ruolo, la quest per liberare il potere del Talismano richiede vari passaggi: procurarsi il Talismano medesimo, potenziarlo con Otto Pietre Magiche, sparse agli otto angoli del Mondo, e infine pregare gli Dei nella Grande Terra.
Qual è il potere del Talismano? Il Talismano è in grado per un giorno (le ore dall’alba al tramonto) di eliminare la magia dal Mondo Emerso. Senza magia il Tiranno non può controllare né i fantasmi, né i suoi mostriciattoli preferiti gli orchetti i fammin.
Ma il Talismano può essere utilizzato solo una volta, dopo di che va distrutto o chi lo indossa muore! E solo una persona in tutto il Mondo Emerso può utilizzarlo: Nihal! Infatti il Talismano può essere manipolato solo da chi abbia nelle vene sangue elfico, e Nihal è l’ultima rimasta.
Come abitudine con la Troisi tutto ciò lascia più di una perplessità, del tipo: il Tiranno potrebbe semplicemente chiudersi in bagno il giorno scelto da Nihal per usare il Talismano, uscirne la sera e riprendere la guerra senza più preoccupazioni. Non lo farà: al momento opportuno, quando già il sole è basso sull’orizzonte e la speranza sta abbandonando l’esercito delle Terre libere, si farà trovare e si farà uccidere. Senza nessuna buona ragione. A parte le due solite: “perché sì!!!”, “è fantasy!!!”. O forse il Tiranno è scemo. Capita.
Il Talismano del Potere è soporifero. Otto Pietre Magiche sono otto viaggi uguali. Per otto volte si ripete la stessa solfa con Nihal e Sennar che vagano svogliati da un luogo all’altro. Cinque giorni di marcia e sono lì, nove giorni e sono là, un po’ volano, un po’ cavalcano, un po’ camminano, ma le distanze che percorrono non hanno alcuna coerenza. Così come attraversano deserti e foreste spesso scordandosi di bere e mangiare.
Per dare l’idea:
I monti si alzavano pigri dalla pianura, in dolci pendii erbosi, ma poi la salita si faceva ripida e infine vertiginosa. Le vette erano invisibili, avvolte nelle nubi. Persino Laio, che non era portato al pessimismo, assunse un’espressione scoraggiata di fronte a quella vista.
«A giudicare dalle nuvole sulla cima» commentò Sennar «lassù non dev’esserci bel tempo.»
Nihal guardò preoccupata la parete di roccia. «Oarf non ce la farà. Le sue ali si stancano quando il volo è verticale, e il maltempo non migliora le cose…»
«Non abbiamo scelta» tagliò corto il mago. «O andiamo con Oarf, o passeremo la vita su quei monti.»
[...]
Per tre giorni non fecero che salire.
[...]
Il giorno successivo si addentrarono nelle nuvole, e le cose si misero ancor peggio.
[...]
I due giorni seguenti volarono fra le nuvole e quando ne riemersero e alzarono gli occhi quello che videro parve loro uno spettacolo straordinario.
A parte che non si capisce per quale ragione il Drago Oarf dovrebbe volare in verticale, rimane il fatto che impiegano sei giorni per salire una montagna. E durante questi giorni volano. Per ridiscenderla, sempre in volo, impiegheranno quattro giorni. Quante decine di migliaia di chilometri dev’essere alta una montagna perche siano richiesti quattro giorni di volo per scenderla?!
A interrompere la monotonia dell’assurdo viaggio sono le consuete incoerenze, che risvegliano il lettore dal letargo, costringendolo a tornare sulle pagine già scorse. Ma com’è possibile, prima c’era scritto che… è invece è possibile! Stiamo parlando della Troisi, non di uno scrittore!
Sennar sperava che Aymar lo conducesse su una delle Arshet, ma il Cavaliere gli disse che non era possibile. Il drago lì non avrebbe potuto atterrare: non c’era uno spiazzo dove posarsi e gli scogli erano affilati e taglienti. Avrebbe dovuto accontentarsi di arrivare con il drago fino a Lamar; da lì avrebbe preso una barca.
Per raggiungere le Arshet occorre una barca.
O no?
Nihal fece fare a Oarf un giro attorno alle Arshet. Nessuno. Solo il baluginio bianco di ossa e teschi sul nero della roccia e l’urlo del mare agitato.
Cercarono un luogo dove Oarf potesse fermarsi, ma non lo trovarono. A quel punto, Nihal prese una decisione. «Laio, torna a riva con Oarf.»
Lo scudiero la guardò, stupito. «Ma…»
«Niente ma, qui non c’è un posto dove Oarf possa appoggiarsi. Andate a riva e aspettatemi là.»
Nihal non aggiunse altro e sguainò la spada. Fece planare Oarf e con un balzo atterrò davanti a una fenditura che doveva essere l’ingresso. Col cuore in gola, entrò nell’oscurità.
Ma forse Sennar non ha la prestanza fisica per balzare? Strano perché:
Il mago alzò gli occhi e la vide sporgersi e tirare un sospiro di sollievo. Quindi riprese a planare in aria.
La levitazione a volte era proprio utile.
La levitazione è proprio utile. Specie se l’autore si ricorda che esiste…
La levitazione è facile e divertente!
Ogni tanto con le contraddizioni la Troisi supera se stessa, riuscendo a incasinarsi in poche righe!
Partirono il mattino seguente e Aires mise subito in chiaro che il percorso non sarebbe stato facile e che la strada era lunga. Il viaggio iniziò nel modo peggiore, perché si dovettero infilare in un tunnel lungo e stretto, dove furono costretti ad avanzare carponi.
«Alcuni condotti sono a rischio, sono conosciuti dal Tiranno e dai suoi. Questi più scomodi sono molto più sicuri» spiegò Aires.
Camminavano spediti, Aires era una guida abilissima e si muoveva con agilità fra tunnel e gallerie.
Perché in un corridoio lungo e stretto ti devi muovere a carponi? Un corridoio basso ti costringe a carponi, non certo uno stretto! E se avanzi a carponi, come fai a camminare spedito? Una svista? No, credo che la Troisi non conosca il significato della parola “carponi”. In un altro punto:
Si trovò in un luogo stretto e umido, una lunga galleria buia che digradava verso il basso. [...] Doveva trovarsi in una specie di miniera; il tetto era puntellato da travi in legno ammuffito e le pareti della galleria mostravano i segni di colpi di piccozza e di vanga. Si mise carponi e iniziò a scendere.
Perché Diavolo ti metti carponi in una lunga galleria stretta e umida?!
Ci sono poi incoerenze che, per usare un’espressione educata, la più educata che mi viene in mente, mandano a puttane l’intera trama, stile:
Dapprima incontrarono solo ceppi di alberi pietrificati. Anche parte della foresta era stata distrutta, per il cristallo nero di cui erano fatti alcuni dei tronchi. Poi la vegetazione si infittì e iniziarono a vedere i primi alberi. Presentavano tutte le fogge e varietà degli alberi di legno, ma erano interamente di pietra: tronco, rami e foglie. Ciononostante, sembravano vivi. Era una foresta immobile, come congelata in un istante della sua esistenza. Non c’era stormire di fronde, non c’erano animali; nemmeno l’acqua.
Chiaro, no? È una foresta pietrificata, la vegetazione è di pietra, non c’è acqua, non ci sono animali. Eppure:
La mezzelfo si avventurò fuori dal santuario per cercare qualche pianta medicinale. Ricordava l’aspetto di alcune di quelle che Laio aveva usato per lei, quando era stata ferita alla spalla, e le cercò ovunque. Si mosse furtiva e ne trovò un paio; erano un po’ avvizzite, ma meglio che niente. Incontrò persino un rivoletto d’acqua. Era fangosa, ma Nihal non ci fece caso e riempì la fiasca che aveva con sé.
Ma se non c’è acqua?! E le piante medicinali funzionano lo stesso anche se sono di pietra?! Non è finita:
Nihal batté la foresta per l’intera mattinata e radunò più provviste possibile. Le stipò nella grotta e fece anche riserva d’acqua. Calcolò quanti vettovagliamenti servissero per un mese di permanenza e abbondò.
Non c’è acqua! Ma Nihal riesce a farne scorta per un mese, e le provviste? Tutta la vegetazione è di pietra, non ci sono animali, quali provviste?! Ma perché un lettore, peggio ancora se un ragazzo o un bambino, dovrebbe essere preso per i fondelli in questa maniera?
Un difetto di molti scrittori, specie alle prime armi, è quello dell’inforigurgito, o infodump per dirla con il termine inglese più conosciuto. L’ansia dello scrittore di spiegare la situazione e l’ambientazione al lettore lo porta a rigurgitare sul medesimo quintali di nozioni che spezzano il ritmo della storia. Spesso poi tali nozioni non erano neanche di vitale importanza, se non del tutto superflue; un piccolo esempio:
Celebre era l’acquedotto di Assa, un’enorme costruzione che circondava la capitale e portava l’acqua ai suoi abitanti.
Che Assa avesse un acquedotto ha scarsa importanza, e Licia, credo che persino i tuoi lettori abituali immaginino da soli che un acquedotto serve per portare l’acqua…
Leggendo i buoni romanzi s’impara sempre qualcosa, per esempio che gli acquedotti servono per portare l’acqua. Non l’avrei mai immaginato
Tuttavia questo non è un difetto tipico della Troisi. La Troisi se ne frega se il lettore ha sufficienti particolari per capire una data scena, perciò non si pone mai il problema dell’infodump. Quando però ci casca, ci finisce dentro in maniera che definire spettacolare è poco, con dialoghi come il seguente, che sembrano presi da una parodia:
D’improvviso, mentre camminavano affaticati sotto la coltre di nubi, sentirono delle voci. [...]
Si nascosero dietro uno strano spuntone di roccia e rimasero in attesa, col cuore in gola. Dopo interminabili minuti, videro avanzare due gnomi vestiti da guerrieri e con insegne che non lasciavano dubbi sull’esercito al quale appartenevano. Nihal e Sennar si appiattirono quanto più poterono contro la roccia e trattennero quasi il respiro per non farsi sentire. Che cosa ci facevano dei nemici in quel posto dimenticato dagli dèi?
«Secondo me sono morti.»
«Lo credo anch’io.»
«E allora che senso ha questa ricerca?»
«Senti, non conviene farsi troppe domande. Sai bene che gli ordini sono ordini e questo in particolare, a quanto pare, viene da molto in alto.»
«Lui…?»
«Credo di sì.»
«Questi intrusi devono essere davvero micidiali se persino Lui si è scomodato…»
Sennar sentì il cuore sobbalzargli nel petto e pregò che smettesse di battere con tanta violenza, perché gli pareva che i palpiti fossero così forti che gli gnomi avrebbero potuto udirli.
«Le nostre spie ci hanno riferito che è scomparso un consigliere da Makrat. È successo parecchio tempo fa, tre mesi prima che trovassero quel ragazzo nella Terra dei Giorni. Sembra che sia quello di cui si è parlato parecchio, quello che andò nel mondo sotto il mare.»
«Mi hanno detto che il Tiranno non si aspettava una mossa simile da quel ragazzino.»
«È quello che ho sentito anch’io. Comunque, si sospetta che uno dei fuggitivi sia proprio lui.»
Era braccato. Sennar cercò di ripetersi che andava tutto bene, che l’importante era che non sapessero di Nihal. Cercò la mano della mezzelfo e la trovò stretta sulla spada. La strinse.
«I morti trovati nella foresta erano stati inceneriti da una magia. Chi pensi che possa fare fuori sette fammin e un uomo se non un consigliere?»
«Sarà, ma perché in un mese non siamo riusciti a trovarli?»
«Gli uomini della squadra che li cercava hanno detto di averli visti scomparire sotto i loro occhi nel bel mezzo della foresta. Dev’essere un tipo in gamba, quel mago.»
Si fermarono poco distanti da loro.
«Chi c’era con lui?»
Sennar pregò che non avessero visto Nihal.
«Un tipo strano, un guerriero. Ha fatto fuori quattro fammin.»
«Hanno idea di chi sia?»
«No, nessuna. Non credi che sia ora di rientrare? Il sole sta calando e la base è lontana.»
«Ma sì, in fin dei conti il nostro dovere l’abbiamo fatto.»
«Aspetta, aspetta!»
«Che c’è?»
«Non è che Nihal, o Sennar o il lettore hanno bisogno di qualche altra informazione?»
«Uhm, un attimo che guardo… no… abbiamo detto tutto.»
«Ottimo!»
Il dialogo tra i due gnomi è una tipica forma di inforigurgito: due persone che parlano in maniera irrealistica e conversano non per scambiarsi informazioni fra loro ma per fornirle al lettore. Notare anche che uno dei due sostiene che: “Il sole sta calando e la base è lontana”, da notare perché, un paio di paragrafi dopo:
Per quel giorno [Nihal e Sennar] non si fermarono e proseguirono la loro marcia per tutta la notte. La base nemica non era molto distante.
Perciò è lontana o non molto distante? Possibile che la Troisi non riesca a essere coerente neanche per una pagina?!
Come nei precedenti romanzi, anche nel Talismano abbondano espressioni, similitudini e metafore che hanno ben poco a che spartire con un fantasy medievaleggiante.
Ido aveva scelto un allievo piuttosto esperto. Era un ragazzo grandicello, bruno e scuro di carnagione, che gli era sembrato promettente. Si era detto che fosse il caso di cominciare con uno bravo, per rompere il ghiaccio. [...] Lo gnomo iniziò ad attaccare e l’allievo sembrò essere finito nel pallone.
Mah! In particolare nel Talismano affiora la passione della Troisi per gli animali, animali che esistono solo come figure retoriche. Una carrellata:
«Fagli credere di volerlo aiutare. È un allocco, ci cascherà. Non ucciderlo prima che ti abbia portato dai suoi amici. Allora li potrai massacrare come vorrai.»
Lo gnomo uscì camminando indietro come un gambero, gli occhi puntati su Ido, poi chiuse piano la porta.
In realtà Deinoforo giocava con la sua spada, lo trattava come fa il gatto col topo.
«Conosco i miei polli» ribatté Aires.
Sennar sembrava contento di aver ritrovato quella donna e la guardava con affetto, mentre Aires muoveva rapida i suoi occhi da gatto su di lui, come a cercare di penetrare nelle zone più recondite del suo animo.
Quando l’urlo si fu estinto e la battaglia ebbe inizio, molti di quegli uomini furono martiri; riuscirono a suscitare un fuoco di paglia, violento ma breve, e vennero massacrati come agnelli.
Da quando quella farsa era iniziata, non aveva usato la spada neppure una volta. Dohor tentò ancora, e ancora, ma Ido era sfuggente come un furetto.
Quando la vide salire veloce come un furetto, Sennar sorrise.
La loro guida era taciturna e agile come un furetto;
«Be’, ognuno ha i suoi scheletri nell’armadio» [per me sono scheletri di furetto...] concluse il vecchio con filosofia, e Sennar benedisse fra sé la riservatezza della sua gente.
Non si può attraversare una strada del Mondo Emerso senza incrociare uno sfuggente, agile e veloce furetto…
Agile, sfuggente, veloce: il Furetto!!!
Tra i difetti già ricordati nella altre recensioni, come lo sbrodolarsi di domande retoriche…
Ma allora, dov’era il bene e dove il male? Erano gli uomini i veri mostri? Non era peggiore chi, come lei, uccideva per scelta, piuttosto che quelli che lo facevano perché vi erano costretti?
…spunta un nuovo orrore, la Troisi poetessa!
Luce, mia luce,
Dov’è la mia luce?
L’ombra l’ha avvolta
Nel suo tenebroso seno l’ha accolta.
Sole, mio sole,
Dov’è andato il mio sole?
La notte l’ha rubato
Nel buio profondo l’ha agguantato.
Vita, mia vita,
Dov’è la mia vita?
Dalle mia dita è fuggita
Come un fiore tra i rovi è appassita.
Martello, mio martello,
Dove si è nascosto il mio martello?
La mamma l’ha rimosso,
perché alla Troisi avrei dato addosso.
C’è poi la consueta piaga del raccontare invece di mostrare. Ne Il Talismano il raccontare può andare avanti per pagine, e pagine, e pagine… e pagine! Le pochissime difficoltà sul percorso dei protagonisti sono accantonate con passaggi tanto bruschi quanto deludenti:
A Nihal non restò altro da fare che fermarsi a sua volta e predisporsi alla battaglia. Affrontò lo gnomo, mentre Sennar se la vedeva con i fammin. Di nuovo, com’era accaduto nella radura, fu una strage.
Capisco se fosse il centomillesimo combattimento che Nihal e Sennar affrontano nella loro quest, ma è il secondo! Ho letto riassunti che erano più dettagliati.
Consoliamoci con una scena di passione!
Sotto il tocco delle mani di Sennar la sua pelle rinasceva, il suo fisico si rimodellava. Sennar la stava richiamando alla vita; più le sue mani indugiavano su di lei, più Nihal sentiva che il ponte gettato con il suo intimo diveniva solido. E quando infine si vide nuda, capì che quella nudità era un dono, e che aveva valore perché a farglielo era lui.
…più Nihal sentiva che il ponte gettato con il suo intimo diveniva solido. Senza ironia, che diamine vuol dire?!
Per concludere in tristezza, apriamo uno spiraglio sui meccanismi mentali della Troisi. Per esempio, capita per caso sul sito dedicato a M.C. Escher e decide d’infilare due suoi quadri nella narrazione, anche se non c’entrano un bel niente.
La costruzione aveva una struttura cubica, sulla quale si innestava una serie di parallelepipedi, piramidi e poliedri che lo rendevano una sorta di guazzabuglio. La cosa più insolita era una grande ruota di mulino, in legno, che troneggiava in un angolo. Un rivolo d’acqua scorreva in una condotta che seguiva il perimetro esterno del muro, poi colava sulla ruota e la metteva in movimento. Invece di formare un fiumiciattolo, però, proseguiva il suo corso sfidando la legge di gravità e scorreva nella direzione opposta, in un’altra condotta che costeggiava il basamento del palazzo, sollevato di qualche spanna da terra. Saliva infine per il muro e di nuovo si incanalava nella prima condotta. Era un ciclo infinito e inspiegabile.
M.C. Escher, “Waterfall”, litografia del 1961
L’interno era a dir poco sconcertante, non si riusciva a decidere da che parte guardare quella costruzione. Era tutto un intrico di scale che salivano, scendevano, svoltavano a destra, a sinistra, ovunque. Non si capiva da dove provenissero e dove conducessero, basso e alto non sembravano avere alcun senso. C’erano porte su quello che avrebbe dovuto essere il soffitto e lampade che pendevano dal pavimento. Un labirinto.
M.C. Escher, “Relativity”, litografia del 1953
Non ho niente contro le citazioni, anche se qui più che una citazione è una copia bella e buona, ma che significato ha questa citazione? Cosa lega Escher al Mondo Emerso? Mi vien quasi il sospetto che la Troisi pensasse di essere originale, tirando in ballo un artista che forse lei crede semisconosciuto…
L’ultima battaglia del Tiranno
Per i primi due romanzi e i quattro quinti di questo Talismano, il Tiranno rimane celato nell’ombra. Le sue intenzione sono misteriose, così come il suo aspetto. Fosse rimasto così fino alla fine, sarebbe stato meglio!
La storia del Tiranno è questa: è un giovane mago un po’ sfigato, s’innamora di una gnometta bellissima, ma il padre di lei è contrario alla relazione e convince la figlia ad abbandonarlo. Il Tiranno s’imbizzarrisce e si mette in mente di uccidere tutti quanti al Mondo, perché così possa rinascere un nuovo Mondo, nel quale ci sia spazio per l’Amore!
Sarò onesta, ho letto di peggio, c’è però un particolare che non quadra:
«Quando avrò unificato tutte le Terre sotto il mio dominio, evocherò un incantesimo sul quale lavoro da quando fui scacciato dal Consiglio. Esso mi permetterà di distruggere tutte le creature che popolano questo mondo, nessuna esclusa. In questo incantesimo consumerò il mio spirito, che scomparirà per sempre dalla faccia della terra senza lasciare traccia di sé, così tutti i conti saranno pareggiati.»
Il particolare è, perché mai deve unificare tutte le Terre se lo scopo ultimo è far schiattare tutti quanti?! Non viene mai spiegato. A meno che il Tiranno non sia scemo, come già accennato.
La Troisi si era avvicinata a fornire una giustificazione, raffigurando il Tiranno come un bambino. Purtroppo però il Tiranno non è un bambino, ne ha solo l’aspetto. Perciò il suo scarso acume non lo si può attribuire alla giovane età.
La battaglia che porta alla disfatta del Tiranno è la battaglia più inverosimile e sconclusionata che abbia mai letto. Fin dall’avvio:
Giunse infine la vigilia dell’ultima battaglia. Nel giro di una settimana le truppe si erano lentamente spostate verso i confini e quella sera, la sera prima del 21 dicembre, la frontiera delle Terre soggette al Tiranno era un’unica linea ininterrotta di accampamenti. Il mattino, l’intero esercito si sarebbe schierato e allora non un solo braccio del confine sarebbe stato sguarnito, ovunque ci sarebbero stati soldati scalpitanti e pronti alla battaglia.
A parte la sciatteria di utilizzare le nostre stesse date e scorrere del tempo, questo paragrafo non vuol dir niente! Se le truppe si spostano lentamente non vanno da nessuna parte in una sola settimana, lo scopo della battaglia è abbattere la Rocca del Tiranno medesimo, dunque non ha alcun senso schierarsi lungo tutte le frontiere, ancor meno addirittura non lasciare neanche un braccio di confine sguarnito, senza contare che fino al capitolo prima le truppe delle Terre libere non avevano uomini a sufficienza neanche per difendere una frazione minima del fronte!
Quando poi l’esercito delle Terre libere attacca, in poche ore riesce a percorrere decine e decine di chilometri! Combattendo! Infatti nell’esiguo tempo che trascorre dall’alba al primo pomeriggio riescono ad arrivare dal confine della Grande Terra alle porte della Rocca. Assurdo è dir poco, non è neanche Ai Confini della Realtà, è Oltre! Neppure un esercito moderno ci riuscirebbe! La Rocca, che è tanto imponente da essere visibile in quasi tutto il Mondo Emerso (che ricordo è grande quanto l’Europa), viene occupata nel giro di minuti!
Sfido io che la Troisi non possa mostrare: non si può mostrare l’impossibile!
Oltre a questa battaglia surreale, scoppiano rivolte nelle Terre occupate dal Tiranno. Nella Terra del Fuoco la sobillatrice numero uno è la sensuale piratessa, Aires. Come sia passata da essere seconda in comando su una nave pirata a rivoluzionaria la Troisi lo spiega, ma la spiegazione “perché sì!!!” ha molto più senso.
[Aires] Voleva che il giorno della battaglia decisiva in tutte le Terre schiave vi fossero uomini pronti a sollevarsi al grido che avrebbe risuonato da un confine all’altro. Uomini disarmati, ma decisi a tutto per la libertà e dunque inarrestabili.
Aires era riuscita a mettere insieme una sorta di esercito, composto per la maggior parte di disperati. I ribelli avevano costruito e rubato armi, e avevano ideato insolite macchine da guerra volanti.
Stendiamo un velo pietoso sugli uomini disarmati ma inarrestabili perché combattono per la libertà, ma le insolite macchine da guerra volanti?! Nel Mondo Emerso non ci sono macchine volanti, e di punto in bianco gente disarmata inventa e costruisce macchine da guerra volanti?! E pure insolite! Sembra quasi Little Bighorn, quando Toro Seduto e Cavallo Pazzo sconfissero il Generale Custer sfruttando i loro insoliti robot assassini…
Battaglia di Little Bighorn: i robot assassini si confondo fra gli indiani…
Per tutta la mattina la Terra del Fuoco fu un unico, enorme, campo di battaglia. I soldati cercarono di tener testa ai ribelli come meglio poterono, ma la situazione era di stallo. Da ambo le parti i morti erano numerosi e non c’era modo di sedare la ribellione.
Poi giunse l’ordine, perentorio e inaspettato: «Andate e ponete fine a questa follia. Lasciate le pendici del mio palazzo e dirigetevi verso i ribelli. Annientateli. È il vostro signore che ve lo ordina».
Fu così che Semeion e Dameion, Cavalieri di Drago Nero, abbandonarono il fronte e, cosa inaudita, accorsero nella Terra del Fuoco per sedare la ribellione di quattro schiavi. Aires e i suoi videro le due figure nere avanzare quando il sole aveva da poco superato lo zenit. I due Cavalieri emersero dal fumo nero del Thal; procedevano lenti e i loro movimenti nel cielo erano perfettamente sincronizzati.
[...]
Aires guardava attonita, circondata dalle fiamme. Vedeva uomini che ardevano come torce aggirarsi nel fumo, il sangue che bagnava la terra. Possibile che dovesse finire tutto così? Possibile che il loro sogno si dovesse infrangere sulle lame di quei due Cavalieri?
Un paio di considerazioni, le ultime, perché mi vien vomito; ‘sti tizi Semeion e Dameion non sono stai mai nominati prima in nessuno dei tre romanzi! E malgrado l’intera Terra del Fuoco sia percorsa dai combattimenti – Terra del Fuoco che stando alle dimensioni fornite dalla Troisi è un territorio grande quanto la Francia o la Germania – due soli Cavalieri, in groppa a Draghi che hanno le dimensioni di cavalli, due soli sono in grado di sedare la rivolta! Ma basta! Se mai c’è stato un caso per usare l’espressione “insulto all’intelligenza”, è questo!
Ringraziamenti
Al termine de Il Talismano del Potere, Licia Troisi ringrazia in particolare tre persone: Sandrone Dazieri e le sue due editor, Francesca Mazzantini e Roberta Marasco. Francesca Mazzantini ha curato l’editing dei primi due romanzi della trilogia mentre Roberta Marasco si è occupata proprio de Il Talismano.
Il ruolo di Dazieri non è del tutto chiaro, ma sia che abbia partecipato in prima persona all’editing, sia che non abbia mosso un dito, è lui quello che ha “scoperto” la Troisi e l’ha scelta per la pubblicazione: mi pare una colpa sufficiente!
Sandrone Dazieri, i romanzi di Licia non hanno molto bisogno di editing… no comment! |
Chi sono le altre due editor?
Di Francesca Mazzantini non ho scoperto molto, tranne che è traduttrice e ha scritto i testi de L’Isola dei Famosi 5. Complimenti!
Qualche informazione in più riguardo Roberta Marasco la si trova. Oltre che anche lei traduttrice è autrice, ha scritto: Dalla A alla Z come lo stato civile ti cambia la vita, pubblicato nella collana RedDressInk di Harmony! Ecco forse da dove vengono certe trovate!
Dalla A alla Z come lo stato civile ti cambia la vita…
Dal sito eHarmony.it:
Dalla A alla Z, tutte le ragioni per cui le altre NON stanno meglio di te
Siete Single e andare da sola all’Ikea è un’esperienza deprimente? Siete Fidanzate e avete scoperto che Tesoro non è capace di avvitare neanche una caffettiera, figuriamoci montare uno scaffale? Siete Sposate e avete capito che l’unico modo per cambiare i mobili di casa è farlo da sola e mentire sul prezzo? Dalla Dieta all’Erotismo, dalle Bugie al Supermercato: sogni, gioie, manie e difficoltà quotidiane delle donne, perché non importa se siete Single, Fidanzate o Sposate, l’importante è avere “single attitude” e saperci ridere sopra.Roberta Marasco. Ha 35 anni e vive e lavora come editor e traduttrice fra Milano e Barcellona. Neanche sotto tortura è possibile strapparle se sia Single, Fidanzata o Sposata.
David Gerrold ricorda come il sottoporre un suo racconto all’editing spietato di Harlan Ellison gli abbia insegnato a scrivere. Vero che in Italia non c’è nessun Ellison, e perciò nessuno avrebbe potuto avere lo stesso effetto benefico sulla Troisi, ma siamo proprio sicuri; sicuri, sicuri, sicuri, che una tizia che scrive per l’Isola dei Famosi e un’altra che si diletta in pseudo manuali per donne rincitrullite abbiano la competenza e le conoscenze necessarie per fare l’editing di un romanzo fantasy? È possibile che Mondadori non sia riuscita a pescare qualcuno più preparato?
Ma non penso si sia neanche posta il problema, perché avrebbe dovuto? Tanto è solo fantasy: una bella copertina e un po’ di pubblicità è quanto serve per ficcarlo a forza in gola a un esercito di ragazzini cretini.
Ciò non toglie che questo disprezzo per il lettore, questo produrre spazzatura sapendo che è spazzatura non è una bella cosa. Ribadisco: ogni volta che comprate un romanzo Mondadori finanziate gente come quella di cui sopra, al minimo incompetente e forse anche disonesta, pensateci.
Conclusioni
Il Talismano del Potere è il peggior romanzo della trilogia. Si arrampica sulle spalle di quel monumento all’orrido che è Nihal della Terra del Vento, vi aggiunge la noia che già era comparsa ne La Missione di Sennar e di suo porta la trama più scontata che si possa immaginare. Per la terza volta è facile dare un giudizio sintetico: è un romanzo che fa schifo.
La Setta degli Assassini, il successivo romanzo di Licia Troisi! Che paura!
E per la terza volta, fan entusiasti!
Per la terza volta, vediamo cosa ne pensano del romanzo gli acuti commentatori di iBS.it. Questa volta proporrò i commenti senza ricamare. Credo abbiate capito come funziona il giochino, lascio il sarcasmo alla fantasia del lettore!
Ondine Era da tempo che non riuscivo a trovare un libro così . Non riuscivo più a sopportare l incompetenza di alcuni scrittori . Poi ho trovato questo libro e sono rinata : il Mondo di questa Donna mi ha aperti il cuore e ho desiderato sprifondare nelle sua magia . é un libro daltro Mondo Voto: 5 / 5 |
Elen@ Mi è piaciuto moltissimo! sono i libri più belli che io abbia letto (o quasi, c’è sempre Harry Potter!)! alcuni penseranno (quelli che che hanno dato o daranno un voto basso) che non ho letto molti libri se dico che questi sono belli, ma io credo che usando la fantasia dei ragazzi, più che quella degli adulti,questo libro può essare anzi è meraviglioso!!! se Licia legge la mia recensione voglio spronarla ad andare avanti e scrivere libri che mi facciano sognare di nuovo! W LICIA! Voto: 5 / 5 |
Giuseppe Sono riuscito a leggere il terzo volume, i miei figli e mia moglie, come al solito, mi hanno lascito per ultimo. La soddisfazione loro e mia è massima. Bellissima la chiusura della storia con un’analisi dei personaggi che caratterizza lo spirito critico che può avere solo una ragazza moderna. Mi aspetto altri capolavori. Voto: 5 / 5 |
Giuliano di sicuro questo è uno di quei libri destinato a diventare un capolavoro cinematografico, nn riesco a farmi capace di come questo libro nn sia riuscito ad appassionare quelli che hanno dato il loro voto più basso,è la prima volta che ho letto un libro della troisi e posso esprimere con piacere il mio giudizio più positivo, questo racconto fantastico è riuscito ad aprire in me il desiderio della lettura ormai spento dagl’ultimi racconti fantastici da me letti che mi hanno profondamente deluso x la loro trama e storia banale e povera colpi di scena, inutile dire che secondo me la saga è al livello dei romanzi delle prime posizioni. posso dire che l’unica delusione che ho trovato è stata quella di finire di leggere il libro, avrei voluto che continuasse. complimenti alla troisi, davvero una grande opera, ottima la descrizione degli ambienti e dei personaggi Voto: 5 / 5 |
lilly ritengo questo libro molto bello,nè pauroso,nè violento ma tutto il contrario,molto bello, una semplice mezz’elfo che può cambiare il destino della sua terra e quello delle altre terre, ci sono battaglie e una grande guerra,ci sono speranza e un’amore che possiamo ettribbuire tra la pratagonista e Sennar(che io adoro, mi piacerebbe avere un’amico come lui).In ogni parte del libro non ho trovato niente che mi fatto annoiare.Ritengo questo libro adatto a tutti i ragazzi piccoli e grandi.E se a quelli che non piace questo libro be…. posso solo dire rileggetelo di nuovo Voto: 5 / 5 |
Lonerin Io non capisco proprio perchè chi non ama questo libro si sente in diritto di poter dire che chi invece lo ama, come me, probabilmente ha letto pochi libri e male; bè io ho letto tanti libri sia fantasy ma anche classici e altri, e comunque penso che questa trilogia è un’ottima opera per una scrittrice alle prime armi…comunque ognuno ha i suoi gusti, e visto che io non vengo a criticare e a dire che chi non ama questo libro è perchè non ha letto molto o ha letto male, vorrei che la cosa fosse reciproca. Voto: 5 / 5 |
appassionatafantasy E’ un libro strepitoso, fantastico, unico, è uno dei + bei libri ke io abbia mai letto. Certo un pò triste alla fine ma questo è un fantasy degno di essere kiamato fantasy.E’ appassionante, intrigante, romantico e ha tutti i requisiti che deve avere un buon libro. E’ il migliore della trilogia e faccio i miei complimenti all’autrice. Brava Licia!!! Voto: 5 / 5 |
elena ho appena finito di leggere qst libro, e l’ho trovato semplicemente fantastico. è vero, le descrizioni nn saranno accuratissime, ma da una parte è 1 bene, secondo me, xkè altrimenti il racconto perderebbe la scorrevolezza. sinceramente nn capisco xkè certe persone siano così critike nei confronti del libro e dell’autrice, e soprattt nn vedo ke bisogno c’era di dire ke “Nihal doveva morire”. cmq concordo cn ki ha fatto notare ke coloro a cui piace il romanzo della Troisi nn devono x forza aver letto pokissimi libri, xkè x esempio io leggo da qnd avevo 5 anni e di libri ne ho visti di ttt i tipi, dai gialli di Agatha Christie ai classici cm Il nome della rosa e Il gattopardo, passando per Orgoglio e pregiudizio e Il ritratto di Dorian Gray ecc. x arrivare a Tolkien. insomma, riprendendo il discorso, il libro secondo me è magnifico, cm l’intera trilogia, e se a qualcuno nn piace, liberissimo di pensarla cm vuole, i gusti sn gusti, ma nn insulti gli altri! ora vado a leggere il primo delle Guerre del mondo emerso, vediamo cm è… Voto: 5 / 5 |
most_wanted92supersciuscia ( )questa è stata l’espressione della mia bocca riga dopo riga fine all’entusiasmante fine che forse può avere qualcosa da ridire. Tutta la saga si avvicina moltissimo a quella di Eragon, come i Cavalieri di Drago, Draghi, Eroi in terre fantasy con nomi originali, Protagonisti la cui storia inizia da una dura vicenda, ma la trilogia delle Cronache è un Valido libro per cui spenderei anche 50euro Voto: 5 / 5 |
jessica questo libro mi è piaciuto tantissimo! però mi ha fatto piangere troppe volte nelle morti della gente! ma anche gioire quando nihal e sennar si mettono insieme! che carini! licia sei fantastica le cronache del mondo emerso 4 ever! Voto: 5 / 5 |
E per non far sembrare che iBS.it attiri in particolare i più facilmente impressionabili, un ultimo commento preso da un’altra libreria online, BOL.it:
Parklo
Meraviglioso
Non mi ero mai espresso per gli altri due libri, pur avendoli apprezzati parecchio, per il semplice motivo che non avevo ancora capito dove volesse arrivare… Adesso che so non posso tacere… Invito tutti coloro a cui non è piaciuto a non parlare e a non rovinare le recensioni di questo capolavoro… sì avete capito bene… CAPOLAVORO!!!!… So che la mia prossima frase potrà sembrare eccessiva, ma io parlo in virtù delle sensazioni che mi ha trasmesso questa meravigliosa saga… BATTE TUTTI… ANCHE TOLKIEN!!!! Ha spunti eccezionali, trovate meravigliose mai viste da nessun’altra parte… Ladies and gentlemen abbiamo finalmente trovato il Paladino, anzi la Paladina del fantasy… e cosa ancora più bella è italiana!!!
Ogni volta che qualcuno compra un romanzo della Troisi, un Coniglietto schiatta di crepacuore!
Approfondimenti:
La mia recensione di Nihal della Terra del Vento
La mia recensione de La Missione di Sennar
Il Talismano del Potere su iBS.it
Il Talismano del Potere su iBS.it (edizione economica)
Quarked! Adventures in the Subatomic Universe
Army of Darkness su IMDb
La Battaglia di Little Bighorn su Wikipedia
Giudizio:
Quel vigliacco di Laio ci lascia le penne, era ora! +1 | -19 Tutti i difetti già visti in Nihal e ne La Missione di Sennar. |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra del Sole. | |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra del Vento. | |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra del Mare. | |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra del Fuoco. | |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra dei Giorni. | |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra della Notte. | |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra dell’Acqua. | |
-1 Il viaggio per recuperare la pietra della Terra delle Rocce. | |
-1 La battaglia finale. | |
-1 Il Tiranno. |
Scritto da Gamberetta •
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6 gennaio 2014 alle 12:31
Fu più o meno tre anni fa quando mia zia, senza indugi, mi regalò tutta quanta la trilogia del mondo emerso. Ne divorai le pagine. Un fantasy non mi aveva mai preso così tanto. Tutte le osservazioni che ha fatto gamberetta, e ke sentivo, non quadravano, ma chiusi un occhio. Mi piacevano i discorsi sulla vita, la capacita’ dello scrivere semplice, non del tutto scontata. Ma tutto l’INTERO libro, è una TRAPPOLA. e’ come ricevere un uovo di pasqua e trovare come regalo il virus del cioccolato. E non mi baso solo sull’apparenza, ma sulla sciatteria di sfottere i lettori. Caddi nella trappola per un sacco di tempo, licia era la mia scrittrice fantasy preferita, ma è stato quando ho letto le “cronache del ghiaccio e del fuoco” “il signore degli anelli” e “hunger games” che qualcosa non quadrava. Non sono sempre d’accordo sulle recensioni di Gamberetta, ma questa non fa una piega. Complimenti.
3 ottobre 2013 alle 09:17
[…] la parentesi di livore, vi linko le recensioni (volumi I, II e III per la Vostra comodità): io li ho regolarmente comperati e letti, così come tutti i […]
10 maggio 2013 alle 13:55
Anni fa, mentre mi riprendevo da un’operazione ad un ginocchio, ho letto tutti e tre i primi libri della saga del Mondo Emerso.
All’epoca, la storia non mi parve geniale, ma nemmeno una colossale schifezza. In realtà, credo di essere stata un po’ deviata dal fatto che ad avermi caldamente consigliato questi libri fosse stata una mia cara amica (ora ci siamo perse di vista… un caso?). A detta sua, la storia non era assolutamente prevedibile, era davvero godibile, tre libri molto ben scritti, insomma, una piccola triperla da non perdere. Se ben ricordo, aveva usato simili elogi anche per Twilight… ancora, un caso?
Il terzo libro era quello che mi aveva soddisfatta di più (…), in particolare la scena di sesso tra Nihal e Sennar mi parve trattata in modo molto delicato e la apprezzai molto (a ripensarci, è una delle poche cose del libro che apprezzo ancora), ma ricordo di aver pensato che tutta l’architettura di quel mondo fantasy fosse terribilmente fragile. Il Mondo Emerso era ridicolmente piccolo! E la storia della ricerca delle pietruzze da inserire nel talismano terribilmente banale! Insomma, un mondo a misura di bimbo.
A distanza di tempo, ho sviluppato un odio feroce per tutta quella serie di terribili eroine fantasy guerriere, maghe, bellissime, giovanissime e con una forza di volontà fortissima. Nihal a capo… Bella a seguire? Sono semplicemente insopportabili. Ed umilianti, anche. Mi urta sentire bbk affermare di identificarsi in questa o in quella protagonista supertosta, dai capelli di colore improbabile e dagli occhi innominabili, dai poteri stratosferici ed in grado di maneggiare qualunque tipo di arma.
Com’è possibile che si identifichino in loro? Significa che esistono lati in comune, ma quali? Un esempio di eroina femminile che non smetterò mai di amare é Jane Eyre, bruttina, ombrosa, bistrattata per tutto il libro e che solo grazie alla propria integrità morale alla fine riesce a raggiungere la propria personale vittoria, ma quante pene prima!
17 dicembre 2012 alle 08:23
@Isa:
guarda che sei tu che leggi merda. Troisi=Merda. Punto.
Non ci sono ne se ne ma.
Ma poi che perdo tempo a fare? Sto mondo pieno di bimbi/bimbe minchia…
14 dicembre 2012 alle 15:28
Scusa ma non ci capisci niente non ti piacciono molti dei più bei libri fantasy.
Mi chiedo cosa leggi tu? I tre porcellini?!
14 maggio 2012 alle 17:10
E questa è la terza recensione… sappilo, sei nella lista dei miei preferiti critici IN ASSOLUTO!!!!!!!!!! Non riesco a smettere di ridere e ormai tutti mi credono pazzo XD.
Quando mi sentirò triste farò un saltino fra queste righe per tirarmi su di morale.
Se ti inviassi una pagina una di un mio scritto pensi che potresti analizzarlo crudamente come hai fatto con la Troisi? Io a differenza sua non avrei crisi di pianto
4 dicembre 2011 alle 12:31
[...] ci sono anche figure di un certo peso come Sandrone Dazieri [quello che poi caldeggia e promuove Licia Troisi o questa cosa], e che arrivano a usare epiteti piuttosto pesanti e intraprendere serie azioni di [...]
24 novembre 2011 alle 03:15
Cristo.
17 luglio 2011 alle 17:38
http://www.youtube.com/v/hXY_qX8ue_s
Ecco una cosa che fa salire la bile a chi si sforza di scrivere bene
27 giugno 2011 alle 12:43
l’ho finito… quale poteva essere lo SCOPO della vita di Nihal? Dopo una lunga ricerca di 1000 pagine, finalmente capisce qual è… lo SCOPO… non c’è che da ridere e gettare il libro nell’apposito contenitore del progetto Cartesio…
20 giugno 2011 alle 18:13
Ahahahaha!!! Sei un mito!!!
Mi stavo chiedendo quale coraggio potesse accendere la mia determinazione nel voler terminare questo pallosissimo volume, dopo essere sopravissuta – non del tutto incolume – ai due romanzi precedenti… Tu mi hai dato la risposta: devo assolutamente leggere queste assurde contraddizioni e ridicole descrizioni XDD
Tra le citazioni del libro aggiungerei anche il notevole finale del capitolo in cui Laio viene fatto prigioniero dei fammin:
“Svenne. Fu in mano ai nemici”.
Mi raccomando, non dilunghiamoci troppo sulle parti che potrebbero destare un po’ di interesse e svegliare i lettori, continuiamoli a farkli dormire raccontando di 8 santuari, 8 pietre, 8 guardiani, 8 cento pagine tutte ugali :/
Sono basita…. mi mancano 290 pagine… sono curiosa di vedere la fine assurda a questo susseguirsi di scempi!
25 gennaio 2011 alle 15:35
allora.. ho letto i libri della Troisi anni fa e devo dire che mi erano piaciuti molto.. oddio ogni tanto “avvertivo” che qualcosa nn quadrava.. ma è vero nn ci ho prestato tanta attenzione e ripeto li ho letti velocemente e volentieri.. però le recensioni fatte da Gamberetta fanno morire dal ridere! acute e divertenti! complimenti! :)
19 gennaio 2011 alle 23:07
Per i simpatizzanti del cinismo, ecco la risposta di Mr. Hyde:
Il commento di eli è delle 13:58, il mio è delle 19:23, sono passate ben 5 ore e 25 minuti. In quel lasso di tempo (calcolato secondo modalità standard umana) e tenendo per buono questo sito: Contatore, diamo una media di una nascita e di una morte ogni minuto, in Italia. Ciò significa che tra il commento di eli ed il mio sono nate e morte: [(60*5) + 25]*2 = 650 persone. Senza contare che nel frattempo Merphit aveva già risposto e che la tua risposta attuale è arrivata altre ore dopo. Il tuo concetto di “subito” è decisamente relativo. È simile a quello degli uffici pubblici quando mi è capitato di chiedergli di spedirmi subito un fax con i dati di una persona affinché potessi inserirla nel computer dopo il ricovero. Hai un futuro nel mondo del pubblico impiego, ma non subito, con calma.
Per quanto riguarda il logorroico, ti rimando qui.
Tranquillo, secondo Freud l’invidia del pene è una fase normale e passeggera.
Per gli amanti del bon ton, ecco la risposta del Dottor Jekyll:
“Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto.”
“Non exiguum temporis habemus, sed multum perdidimus.” (Lucio Anneo Seneca da De brevitate vitae). :)
Scegliete la vostra preferita e prendetela per quella vera, l’altra è puro artifizio.
19 gennaio 2011 alle 22:07
@Marco:
ma tu non hai un cazzo da fare che rispondere subito e in modo logorroico? ehehehehehheeh
Stavo per scrivere “ma tu non hai un cazzo da fare invece di leggere blog che non ti piacciono” e vedo che tu hai già risposto. Ci sono rimasto male :)
19 gennaio 2011 alle 19:23
scusa ma se non ti piace Gamberetta che cazzo te le vai a leggere le sue critiche? perchè leggi recensioni che non ti piacciono? certa gente non ha proprio un cacchio da fare oggi… -.-”
A parte questo, perchè un critico degno di questo nome deve conoscere anche il “lato oscuro” di ciò che critica e non solo le cose belle. Prendiamo per esempio il buon vecchio Morando Morandini. Egli è uno dei più famosi critici cinematografici di sempre e stila periodicamente un dizionario del cinema su cui puoi trovare in ordine alfabetico tutti i film con relative sue mini recensioni, senza contare che è l’inventore del sistema a valutazione con le stelline per indicarne la qualità. Il fatto di essere un famoso critico gli consente di scartare i film che non gli piacciono o che considera brutti? Ovviamente no!
“La Terra è minacciata – tanto per cambiare – da un’invasione di robot mutanti cattivi, i Decepticons, alla ricerca del Cubo, un dado di energia capace di trasformare qualsiasi macchina in automa da combattimento. Per trovarlo occorrono gli occhiali di un esploratore polare, conservati da Sam, suo trisnipote teenager, che scopre che la vecchia auto sportiva appena acquistata per placare le sue tempeste ormonali è un Autobot, un robot mutante buono. All’apocalittico scontro tra gli opposti Titani contribuiscono anche la squinzia prontamente rimorchiata, l’esercito USA e un reparto segreto dell’FBI. Ispirato ai giocattoli omonimi in commercio dal 1980 (in Giappone), già trasposti sui fumetti e sui cartoon (Transformers: The Movie, 1984), assemblato dal regista di Armageddon e Pearl Harbor, prodotto da Spielberg al costo di 145 milioni di dollari, è una cyborg baracconata poco più che demenziale basata sull’ipertrofia incontrollata degli effetti speciali e, insieme, una raccolta sragionata dei più vieti stereotipi hollywoodiani del genere. Il vero transformer è il film, che si tramuta nell’involontaria parodia di sé stesso.” Recensione di “Transformers” (2007), Morandini.
“Nel novembre 1942, dopo un idillico intermezzo fra i nativi della Melanesia, il soldato Witt e un commilitone sono riaggregati alla compagnia di fucilieri Charlie, impegnata nella conquista di Guadalcanal, la maggiore delle isole Salomone (Oceania). Le sanguinose fasi dell’attacco a una collina controllata dai giapponesi (70´) e le vicende successive sono narrate attraverso le voci interiori dei protagonisti. Libera versione del romanzo (1962) di James Jones, già filmato nel 1964. Raro, se non unico, film sulla guerra in cui per i primi 40´ non si ode uno sparo e non esistono protagonisti, ma alcuni personaggi un po’ più importanti, peraltro non sviluppati e lasciati alla deriva, che hanno un senso soltanto nel contesto corale: il cap. Staros (Koteas), il ten. col. Toll (Nolte), il serg. Welsh (Penn), il soldato Bell (Chaplin). Lo stesso Witt (Caviezel), figura irrilevante in Jones, è la voce recitante di un oratorio di argomento metafisico e di tono neoromantico. Malick, dopo 20 anni di pausa, ha scelto la guerra come la porta attraverso la quale passare per dire qualcosa di radicale (di indicibile?) sull’estensione dello spettro morale di cui è capace l’uomo e porre alcune domande: perché la guerra? che posto ha l’uomo sulla Terra? che cosa lo spinge alla violenza, a perdere il senso della natura, della pietà, della bellezza? Questo film panteista è una preghiera di fine millennio, una invocazione d’aiuto, “un poema triste, soffocato e malinconico sulle cose della natura e sulla natura delle cose, uomo compreso” (B. Fornara). Fotografia (in 70 e 35 mm) di John Toll, musica di Hans Zimmer. 7 nomination agli Oscar, nemmeno una statuetta.” Recensione de: “La sottile linea rossa” (1998), Morandini.
Indovina quale dei due film ha ricevuto 1,5 stelle di valutazione e quale 5 su 5? Qualcuno gli potrebbe dire:
scusa ma se non ti piace Michael Bay che cazzo ti vai a vedere il suo film? perchè guardi film che non ti piacciono? certa gente non ha proprio un cacchio da fare oggi… -.-”
Secondo te Morandini perderebbe tempo a rispondere ad una domanda stupida come questa o andrebbe avanti a guardare il prossimo film per recensirlo? Come direbbe Marzullo, fatti una domanda e datti una risposta.
19 gennaio 2011 alle 18:14
@eli:
Forse perché voleva dire la sua, e mostrare quanto la trilogia della Troisi facesse acqua da tutte le parti? ;)
19 gennaio 2011 alle 13:58
scusa ma se non ti piace licia troisi che cazzo te li vai a leggere i suoi libri? perchè leggi libri che non ti piacciono? certa gente non ha proprio un cacchio da fare oggi… -.-”
13 gennaio 2011 alle 15:03
@Gamberetta
Mia sorella mi propone una plausibile chiave di lettura per quel “ponte gettato con il suo intimo” [di Nihal]:
è possibile che la Troisi si riferisca, con eleganza, al pene di Sennar e relativa penetrazione? Secondo me non è da buttar via come ipotesi…
14 novembre 2010 alle 19:36
«Apri dannato!» urlò Nihal, battendo il legno massiccio della porta con l’elsa della sua spada nera: non aveva viaggiato per tutto il Mondo Emerso a recuperare otto pietre del cavolo solo per ritrovarsi davanti una porta chiusa.
«Ehm… occupato…» gli rispose una voce dietro alla porta, una vocetta da bambino. Si sente un flebile rumore di sottofondo, come lo srotolare di carta igienica.
« Sai cosa ho dovuto fare per giungere fin qui? Ho visto morire i miei amici, ho affrontato i miei demoni interiori, ho…»
«Senti» la interruppe la voce, con tono stizzito e stufo «non potresti ripassare domani? Ho da fare adesso! Dannati furetti alla glassa….» Le seguenti imprecazioni della mezzelfa vennero sommerse da rumori gastrointestinali.
9 novembre 2010 alle 10:47
Non avevo ancora gustato i commenti riportati dal tuo articolo (quelli dei fans del libro!). Che dire? Cosa li accomuna? L’entusiasmo per l’opera osannata? NO. Li accomuna questo: congiuntivi assenti, linguaggio sms, punteggiatura ballerina, errori di forma, uso improprio di termini in lingua italiana.
9 novembre 2010 alle 03:26
Mio dio, che piacere leggerti.
26 novembre 2009 alle 16:03
Perchè perseverare a recensire ‘sta roba della Troisi? Perchè è divertente demolirla? No, perchè è un preciso dovere DISINTEGRARLA!
E colpa di romanzi come i suoi se il genere va a picco.
3 novembre 2009 alle 21:49
leggere i libri della torsi e della meyer mi hanno fatto capire che anch’io possi scrivere un libro e fare un saacco di soldi…
19 settembre 2009 alle 21:34
complimenti per le fantastiche recensioni, leggerle è stato un modo molto migliore di passare il mio tempo che non leggendo i libri recensiti, che purtroppo ho letto.
citando le idiozie più idiote (linguaggio troisi, come il segno che segnava…) mi pare che te ne sia sfuggita una davvero succulenta nella storia strappalacrime dell’infanzia del tiranno: non credevo che i mezzelfi fossero dei puristi della razza così fanatici, dopotutto se sono mezzi il mezzo da qualche parte sarà arrivato. e invece no! avrei potuto capire se fossero stati elfi (elfi che nelle cronache del mondo emerso non mi pare vengano mai menzionati).
ma d’altro canto anche se ti è sfuggita o non l’hai considerata degna di menzione non fa niente: le stronzate sono tali e tante che anche se la tua recensione è bella lunga avrai avuto comunque l’imbarazzo della scelta. per compilare un elenco completo ci sarebbe da riempire altro che le mille pagine delle cronache del mondo emerso.
15 settembre 2009 alle 21:06
Se hai detto che della Meyer non leggerai più niente perchè fa schifo ecc… perchè continui a leggere la Troisi che hai praticamente distrutto in ogni recensione?
p.s non è una critica perchè anche a me la meyer e la troisi non piacciono. É solo una semplice curiosità
13 settembre 2009 alle 21:03
io sono oggettivamente anziano. Tecnicamente potrei definirmi “veccho”, ma ho ancora qualche remora… Come ho detto in un altro commento, ho iniziato a leggere Fantasy piuttosto tardi, circa 30 anni fa, perchè prima mi piaceva poco, e, udite udite, ho letto i Signore degli Anelli solo dopo l’uscita del film. Ho dovuto provarci almeno 3 o 4 volte prima di riuscire a superare il tremendo ostacolo delle prime 100 pagine…. un mattone terrificante.
E’ evidente che non ritengo affatto Tolkien il “maestro della Fantasy”, ma solo un dotto professore che ha scritto un romanzo di buon livello (gli altri sono poca cosa) ma che avrebbe avuto bisogno di un buon editor per imparare a fare gli incipit e in generale l’introduzione generale alla storia.
A parte questo, che mi mette sicuramente dalla parte dei reietti, se mi piace poi non molto Tolkien, ovviamente mi piacciono anche meno i suoi imitatori o “copiatori”, a cominciare da Terry Brooks, onesto scrittore di storie sempre uguali.
Quando ho letto la prima triologia della Troisi, cui mi avvicinava in qualche modo il mestiere e il luogo di vita, non mi ero ancora reso conto del fenomeno del “baby Boom” del fantasy, anche perchè non frequentavo alcun sito dedicato, limitandomi a scegliere le mie letture in libreria.
Ma questo è quello che avevo scritto 4 anni fa di questa triologia:
E’ il terzo e conclusivo volume delle Cronache del Mondo Emerso di una giovane scrittrice esordiente italiana, di cultura scientifica, anche se non si vede molto in questo romanzo.
E’ un po’ inquietante il fatto che ultimamente mi sia successo di leggere in maggioranza scrittrici esordienti….
Tutto sommato, questo romanzo, nei suoi tre capitoli, non mi e’ poi dispiaciuto. Temo sara’ difficile spiegare il perche’ nelle poche righe che generalmente dedico a questi commenti. In effetti i difetti sono tanti ed evidenti, e li riassumerei, almeno quelli principali, in una sola parola: ingenuita’. E’ molto ingenua la trama complessiva, per lo piu’ un assemblaggio di temi abbastanza classici, ed e’ assolutamente ingenuo il linguaggio, estremamente semplice e sempre alla ricerca del giusto bilanciamento tra descrizione ed azione, ma che rimane molto lontano da un equilibrio accettabile. I personaggi, anche quelli principali, nonostante gli sforzi dell’autrice e la lunghezza della narrazione, rimangono imprecisati, pur se sommersi dai loro problemi, quasi dei personaggi di fumetti, in cui l’apparenza e’ tutto. Aggiungere problemi ed introspezione non serve a rendere tridimensionale un personaggio, se gli elementi semplicemente si aggiungono uno all’altro, senza diventare un tutto reale. L’intera trama si svolge in schemi precisi: otto terre, distinte una dall’altra, per caratteristiche fisiche e distinzioni di popoli, non si sa bene perche’. Otto dei che ci sono e non ci sono. Otto gemme da cercare per rigenerare il mondo. Uno schema semplice e mai ben giustificato. Come e’ apparentemente semplice, per buona parte della narrazione, la distinzione tra buoni e cattivi, nonostante qualche elemento di dubbio spunti qui e li’.
Perche’ allora un giudizio non completamente negativo? Per prima cosa proprio perche’ ho appena letto molti romanzi di esordienti, ultimamente, e questo non e’ tra i peggiori. Perche’ la trama, nella sua semplicita’ e schematismo, ha una logica che riesce ad essere conservata fino alla fine, cosa non tanto frequente nella Fantasy. Inoltre lo schematismo, unito ad una insopportabile ripetitivita’ di situazioni, e’ un difetto molto diffuso anche tra autori ben affermati, e non puo’, da solo, decretare il fallimento di un romanzo, dal momento che trovare idee originali nella Fantasy e’ piu’ raro che trovare un politico che pensi al bene comune. Ma quello che piu’ ho apprezzato e’ stato il fatto che vengano posti dei dilemmi sulla natura degli esseri viventi, sulla loro intrinseca incapacita’ di convivere. Temi non ben sviluppati, spesso ingenui, ma anche piu’ complessi di quanto ci si aspetti da una persona giovane e che mi fanno ben sperare per uno sviluppo piu’ maturo nel futuro. Anche il linguaggio segue stereotipi giovanili, ma giovane e’ sicuramente l’autrice, e probabilmente scrive come sente e ragiona la sua generazione. Dobbiamo darle il tempo di crescere sia fisicamente che emotivamente, sperando che conservi la freschezza e la fantasia in fin dei conti mostrati nel suo romanzo di esordio. Se poi perdesse la visione fumettistica di come si racconta una storia, sarebbe ancora meglio.
Irritato dal pompaggio di Mondadori, dalle pile multicolori di edizioni speciali che le librerie esponevano, non ho letto più niente della Troisi, e qui ho scoperto che in realtà non c’è stato alcun miglioramento.
La critica di Gamberetta è sostanzialmente corretta, a parte alcune esagerazioni, almeno a parere mio, ma onestamente devo dire che ci sono altri romanzi che in questa gara all’obbrobrio fanno forte concorrenza alla Troisi, e non solo italiani.
Devo però dire che gli stranieri, specialmente anglosassoni, sanno scrivere mediamente meglio, anche quando il contenuto è ignobile. Certi livelli minimi nello stile del racconto è sempre presente.
O è dovuto alla selezione che è inevitabilmente presente e al lavoro del traduttore?
8 settembre 2009 alle 13:49
Orrido orrido orrido! E se è come penso la Troisi è della sinistra perchè il tiranno mi ricorda tanto un certo presidente del consiglio..
Una schifezza immonda passata per oro colato! Piombo ripitturato doro! Mai letta una porcata più immonda! Mi sono fatta due maroni così ma prima di dare un giudizio preferisco sempre constatare con i miei occhi e quindi ho letto tutto il libro. Per non palare della insostenibile ed assurda morte e resurrezione di Nihal e l’inspiegabile fatto che dopo tutti quei giorni dalla morte il cadavere non solo non si decomponesse e rimanesse bello intatto ma che non puzzasse ammazzando quel folletto sprovveduto per il cattivo odore.
Una indecenza e soprattutto anche l’epilogo troppo privo di dettagli. Sarebbe stato meglio se avesse finito il tutto con Nihal morta per salvare Sennar, sarei stata più contenta!
21 luglio 2009 alle 09:47
Ancora peggio, allora XD
Comunque mi scuso per l’errore^^
21 luglio 2009 alle 09:38
@Annaf: Licia non c’entra, il sito è gestito da Mondadori ^__^
21 luglio 2009 alle 09:19
Mi sorge spontanea una domanda: ma ci è o ci fa? Non è umanamente possibile che una… scrittrice (anche se per me lei non lo è) definisca l’sms una cosa divertente e originale u.u
Almeno una cosa gliela riconosco, però, ha fatto bene a dire di non scrivere in quel modo (magari poteva specificarlo nel bando di concorso), anche se l’ha fatto per una questione più… di onestà che di reale interesse personale. Mi è parso di capire che per lei potevano anche essere scritti con i piedi, bastava non far stare in due cartelle un racconto più lungo togliendo lettere.
20 luglio 2009 alle 23:00
@Flavour: dal sito ufficiale de La ragazza drago, relativamente al contest “Scrivi un racconto e incontra Licia”.
20 luglio 2009 alle 18:15
Qualcuno, tempo addietro, invitava a leggere il sito della Troisi, per una discussione pacata e rispettosa. Be’, io ho provato, giuro che ho tentato, ma non ho resistito più di qualche minuto.
Intanto perché i commenti sono scritti in una lingua incomprensibile, tutta fatta di k, x e !!! (forse Klingon?), che già denota poco rispetto/dimestichezza per l’italiano da parte delle lettrici di Licia e la loro età media (12-15 anni).
Poi perché, leggendo il blog, si ritrovano le stesse sdolcinate banalità dei suoi romanzi.
Ecco una perla di Licia, datata 18 luglio 2009:
“E poi penso a stanotte. Una notte vera. Che attraverserò su un aereo, in volo tra Francoforte e Roma. Si vedranno le stelle? Come sono fatte?”
Provo a rispondere:
1) dall’aereo è difficile vedere le stelle, almeno che non sia l’aereo di Lost!
2) se non lo sai tu che sei laureata in astrofisica come son fatte le stelle!
Ed ecco un’altra perla, datata 11 luglio:
” Al di la’
Siamo oltre il circolo polare artico.
E’ nuvoloso, e c’e’ foschia. Se c’e’ la nebbia sembra di stare in Gordon Pym, persi nel nulla, tra cielo e mare bianchi.
Il sole non tramonta mai, siamo alla centesima e passa ora di giorno, o almeno credo. Con le nuvole e’ impossibile riuscire a capire che il tempo passa. Viaggiamo nel nulla, in un tempo immobile, sospesi. A volte guardo la scia che lascia la nave, o l’oceano che respira, e penso che tutto questo non e’ fatto per noi. C’e’ sempre stato, e sempre ci sara’. Non ha bisogno della mente dell’uomo che lo capisca o lo contempli. E’ il posto in cui noi finiamo, e inizia il mondo.
Come Capo Nord. Un posto di un silenzio assordante. L’ultimo baluardo d’Europa, o qualcosa del genere. Oltre, ghiaccio e balene.
Ho visto posti di una bellezza straordinaria. Mi sono sentita piccola e insignificante. Uno passa la vita a studiare il cosmo, ma deve vedere un fiordo per spostare la prospettiva, e sentirsi un puntino nell’universo. E’ la bellezza di una scogliera, di un ghiacciaio perenne e delle mille cascate in cui si scioglie, che insegna davvero l’umilta’. E’ la’ dove l’uomo e’ un ospite, e la natura crudele, bellissima ed estrema.
Domani saremo in Islanda, tra ghiaccio e fuoco, e ci lasceremo dietro questo oceano sconfinato e silenzioso, nel quale lasciamo una traccia effimera; quella scia lieve che dura qualche minuto. Poi e’ di nuovo il silenzio sconfinato dell’artico.
Buonanotte, voi che la notte l’avete.”
Domanda: Se la prof d’italiano della Troisi leggesse queste sue righe, cosa penserebbe?
30 gennaio 2009 alle 21:36
Scusate ragazzi, come si chiama quel libro di Zaffini? Aiinobi? Qualcuno l’ha letto?
P:S. Lo Sparviero è il mio idolo!!
P.P.S. Mi spiace ma sono un maschio :)
27 gennaio 2009 alle 16:53
Dannazione, ho letto solo oggi i post di questa recensione: mi sarebbe piaciuto un sacco intervenire nella discussione di aprile con quel tonto del dottorando e mito ancess… eh beh pazienza… In ogni caso volevo dire che la psicopatica Gamberetta che osa criticare la grande maga letteraria Troisi pare sia in buona compagnia. Mi ricordo ancora di un’intervista in televisione di qualche anno fa, in cui un critico di cui non ricordo il nome si diceva sconvolto dal fatto che un libro simile potesse avere dei fan , e ne leggeva dei pezzi per segnalare l’ncredibile mancanza di qualità del prodotto (e a questo la Troisi non sapeva minimamente che rispondere, se non che “l’aveva scritto per le ragazzine” ). In seguito la cosa come sappiamo ha avuto successo, e ora nessuno, a parte la nostra “psicopatica”, sembra più avere il coraggio di dire che si tratta di una boiata. E’ un po’ quel che accade agli attori: ci sono attori di un’incapacità abissale e tutti se ne rendono conto; ma quando per qualche motivo riescono ad entrare nell’ingranaggio del business, a quel punto diventano dei novelli De Niro, per il semplice fatto che vengono proposti. Non solo: diventano pure belli quando prima tutti li ritenevano brutti: vi sembra possibile? E’ uno strano fenomeno di condizionamento: s4 una persona si trova a ricoprire un certo ruolo riconosciuto dalla società, diventa automaticamente bravo, o in telligente o bello, a seconda del ruolo. Per cui ovviamente la Troisi è un genio letterario, mentre Gamberetta, non essendo edita da Mondadori, è un’ incapace gelosa. Eh si, gente, voi si che sapete pensare con la vostra testa.
18 gennaio 2009 alle 19:51
X Loralya:
Ciao Loralya!! Come hai visto, sono anche io un Tolkieniano doc.
Mi fa piacere che anche noi facciamo sentiree la Nostra Voce, in difesa di Colui che anche tra mille anni, sarà sempre attuale come Omero, Virgilio, Dante, Shakespeare!
voglio dirti, che sono d’accordo con Te senza riserve, e quoto ciò che Tu hai detto!!!
Namarie, Mellon!!
18 gennaio 2009 alle 14:41
[...] di un libro della recente trilogia di Licia Troisi Le cronace del mondo emerso;: http://fantasy.gamberi.org/2008/01/3…no-del-potere/ Ciao — Tarabas Hunnaur Periscono le greggi, periscono le stirpi; anche tu stesso morrai; ma [...]
9 gennaio 2009 alle 23:57
La trilogia del Mondo Emerso l’ha comprata il mio ragazzo in aeroporto un giorno che dovevamo partire e non sapeva cosa leggere. Questo ultimo libro l’ho tenuto per un pezzo in bagno, ma dopo un po’ mi annoiava persino facendo la cacca. La ricerca dei talismani potrebbe essere narrata in modo più appassionante in un episodio di Sailor Moon. Voglio dire, alla fine anche senza le analisi (peraltro condivisibili) di Gamberetta, se lo leggo, e mi annoio, non è buono. Fine. Non spenderò più dei soldi per un libro di Licia Troisi e questo è quanto.
5 dicembre 2008 alle 16:03
Io sono una tolkieniana convinta, cresciuta leggendo tutto del grande autore britannico, pure la lista della spesa… della Troisi finora ho comprato solo la ragazza Drago e non mi pare così atroce, pensavo di leggere qualcos’altro di suo ma dopo questa “romanzesca” recensione rimango allibita.
Abituata alla perfezione stilistica, geografica, cronologica dei capolavori tokieniani, non credo che reggerei a tutte le incoerenze e scopiazzature mal riuscite di un testo così combinato! Non so che altro aggiungere.
23 ottobre 2008 alle 16:47
Gamberetta, so che arrivo in ritardo ma ho letto solo adesso la storia dei coniglietti. Semplicemente GENIALE! Ti stimo molto.
31 agosto 2008 alle 15:46
Solo una domanda. Se il talismano ha il potere di bloccare la magia per un giorno, e quindi di distruggere tutte le truppe di non morti del tiranno, perchè mai Sennar ha perso tanto tempo nel cercare il Mondo Sommerso e convincerlo a combattere? Potevano mettersi entrambi alla ricerca delle pietre subito, invece di aspettare tanto!
Una critica a gamberetta gliela devo proprio fare:scena di passione quella fra Nihal e Sennar? A parte che mi sembra altamente improbabile per una col caratterino di Nihal darsi come se niente fosse a Sennar, da lei considerato solo suo migliore amico, e soprattutto dopo la delusione avuta col falso Fen. Comunque quel mucchio di parole sconclusionato non sanno proprio di passione. Sanno di freddura.
24 agosto 2008 alle 00:17
gamberetta,la tua poesia sul martello me la stampero’ e l’appendero’ vicino al letto,così mi addormentero’ con gran diletto(ok basta ora sparisco giuro)
detta la vaccata quotidiana,posso dire quella seria:
SEI UN GENIO!
(ah tra le tante cose comprero’ pan grazie a te)
ma come ti vengono certi commenti?sto ancora ridendo per quelli di nihal della terra del vento,e ne avro’ ancora per molto vista la dose massiccia presente in sennar e il talismano XD
12 agosto 2008 alle 16:23
[...] – Nihal della Terra del Vento – La missione di Sennar – Il Talismano del Potere [...]
3 luglio 2008 alle 19:53
Il SdA, come del resto tutte le Opere di Tolkien, sono distanti immensamente da tutto il resto che sa di fantasy post SdA. Le Opere di Tolkien varranno sempre nel tempo, come L’Iliade, L’Odissea, l?Eneide, La Divina Commedia, Le Opere di Shakespeare.
Ogni altro paragone / confronto con altri libri è semplicemente, improponibile.
Non parliamo poi di Harry Potter.
Non è certo fantasy.
Ovviamente poi, tutti i gusti sono gusti.
26 giugno 2008 alle 14:08
@Carlo
Non ho risposto prima perche’ non mi ricordavo dove diavolo fosse questa discussione e non riuscivo a ritrovarla…
Riguardo il “tirarsi su” ed interpretarlo a gusto e’ un po’ il motivo per cui gamberetta dice “mostrare e non raccontare”.
In base alla propria cultura ognuno puo’ scegliere il significato che piu’ gli sconfifera se la descrizione non e’ precisa. Ed e’ quello che stiamo facendo noi due.
La prima cosa che mi viene in mente se una persona che si tira su e’ che questa si alzi in piedi, se si sta parlando metaforicamente e’ quello di riottenere il buon umore.
Se devo mettere un cuscino in piu’ ad un malato a letto gli chiedo se puo’ tirarsi su col busto (o con la schiena), mi sento in dovere di specificare il busto perche’ il termine tirarsi su per come l’ho appreso io non e’ sufficente, se non sbagliato, per il concetto che voglio esprimere.
Forse un professore della crusca ti dara’ pure ragione sul significato, ma nulla toglie al fatto che il termine tirarsi su e’ generico e non rende chiara l’idea di quello che sta succedendo tanto che finche’ non ti viene detto che l’elfo e’ ancora sulle ginocchia non si capisce di come interpretare il “tirarsi su”, quindi non si ha la scena in mente e lo scrittore ha fallito il suo compito facendo uscire il lettore da quello stato di trance tipico del lettore assorto per ricostruire da capo la scena.
Riguardo la finestrella ho preso una cantonata, ma il mio concetto di finestrella e’ qualcosa di piccolo che puo’ essere aperta poco perche’ ha il movimento limitato (quindi non spalancabile e non lascia il foro della finestra completamente aperto), non e’ una definizione che si trova, ma e’ come ho visto indicate le varie tipologie di finestre delle varie case da quando sono nato e per quanto mi riguarda il concetto e’ questo.
In ogni caso e’ diverso da finestra percio’ la troisi doveva decidersi se quella finestra era piccola o grande e quindi usare sempre lo stesso termine per far riferimento alla stessa cosa. Questa e’ una regola basilare per far capire al lettore di cosa si sta parlando.
Il lavoro con la matita rossa e blu avrebbe dovuto farlo l’editor e pure l’autore durante la correzione, se io trovo una discreta quantita’ di errori vari (di stile, termini inesatti, incoerenze) mi domando se qualcuno abbia rubato lo stipendio, indipendentemente se trovo il libro bello o brutto.
Non e’ una questiona di “malati”, ma solo la richiesta a chi deve fare un lavoro di farlo bene perche’ quella gente e’ pagata per far si che il prodotto arrivi al lettore il piu’ perfetto possibile.
Come hai ragione di lamentarti che l’accendisigari dell’auto nuova di pacca non funziona, io ho ragione di lamentarmi di errori e sviste varie in un racconto.
La garanzia esiste per quasi tutti i prodotti tranne che per quelli intellettuali, quindi non posso tornare da mondadori e dire:
oh! ‘sto libro ha questi errori qui, ha queste incoerenze qua e quindi rivoglio un prodotto non difettato o me lo “riparate”.
26 giugno 2008 alle 00:13
@Gamberetta:
Il Signore degli anelli è noioso.
E come potrebbe non esserlo? E’ un vocabolario di millequattrocento pagine comprensivo di commento aulico per ogni foglia pendente da ogni albero della Terra di mezzo. E dove non ci sono alberi (Mordor), la minuziosa esegesi verte sulle…pietre!
Tolkien amava il mondo da lui creato, viveva in simbiosi con la sua fantasia e anelava ciò che questa plasmava. Nel libro (nei suoi libri) si preoccupa di far conoscere questo suo universo, gli eventi che si succedono in questo mondo diventano così, mero corollario.
Per il resto afferma la sua visione manichea del mondo: il Bene e il Male si avvicendano, gli uomini (e le altre razze tranne gli elfi, chi glieli tocca quelli lì!) vengono e vanno, ma il creato e la natura restano lì difesi dagli elfi, più grandi di tutto. E la storia vera e propria si perde in mezzo a tutto questo (non per niente la stessa trama trova una migliore esemplificazione nel film, dove il contesto ambientele funge solo da sfondo), perciò in base ai canoni moderni e letterariamente parlando, è un po soporifero.
Non si può negare, comunque, che l’intreccio vero e proprio sia ricco di sfaccettature e di fascino, un po’ scemato quest’ultimo, perchè il modello di Tolkien è oramai è trito e ritrito.
Le stesse Cronache del mondo emerso nascono dalla visione del mondo che Tolkien ha instillato nel fantasy, anche se il paragone è più che mai indebito. O meglio, è un tentativo malriuscito di vergere al femminile La Spada di Shannara di Brooks che a sua volta è una versione “psicologica” del Signore degli anelli. E’ un circolo vizioso!
Harry potter non ha niente a che vedere nè con Nihal nè con Tolkien. E’ un’ amalgama di elementi fantasy, ma combinati molto bene. Anch’esso non è scevro da banalità, che sono tuttavia molto poche. In più sia la storia che i personaggi e soprattutto il contesto, sono costruiti in maniera tale da tenere sempre avvinti alle pagine. I primi due libri della saga della Rowling sono solo un’infarinatura e sono un pò “fanciulleschi”: a partire dal terzo il ritmo si alza e i nuovi eventi ti porteranno a rivalutare quello che hai letto nei primi due, sotto un’altra luce, che non ha niente di “fanciullesco”. Il bello di Harry Potter è che è imprevedibile e orchestrato su una marea di personaggi, ognuno caratterizzato alla perfezione.
Non è il mio fantasy preferito nè dirò mai che è la saga più bella del mondo, ma è senza dubbio una saga ottima e veloce, scorre che è un piacere e la consiglierei tranquillamente a chi non l’ha letta o ha visto solo gli orridi film.
Putacaso sono andata fuori tema?
20 giugno 2008 alle 17:07
gugand scrive:
Sono sempre cazzatine – il senso di penuria rimane.
Beh, nessuno ha detto che il monopolio dell’ottusita’ appartenga a una sola persona. Facciamo un test di intelligenza… Considera la seguente frase:
Tirati su, la vita e’ bella!
Secondo te, qual e’ il significato di questa frase?
A. Alzati in piedi, la vita e’ bella!
B. Stiracchiati verso l’alto, la vita e’ bella!
C. Rallegrati, la vita e’ bella!
D. Tirati su, non hai la pancia!
No, guarda, sei tu che ti sei arrampicato sul De Mauro per proporre una interpretazione demenziale del verbo riflessivo “tirarsi”, formulando poi allucinanti ipotesi tipo “pero’ poi e’ seguito da su quindi l’autrice forse intende uno stiracchiamento verso l’alto”, Dio, mi vengono i sudori solo a ripensarci.
Non c’era alcuna pezza da mettere: era leggibilissimo, e ovvio. Dico che tu, lettore, quando ti disponi a leggere un libro non ti metti con la linguetta stretta fra i denti con la matitina rossa e blu a caccia di ogni cosa possa essere interpretata nel modo peggiore immaginabile, perche’ se fai cosi’ sei da ricovero.
BUAHAHAHAHAHAHA!!! Ma tu sei proprio convinto, vero, quando scrivi queste cose. Sei serio, vero? :-)
Perche’ non vai a consultare il De Mauro? Spalancare significa “Aprire completamente ciò che è chiuso”. Non solo si possono spalancare le braccia, gli occhi, e persino le orecchie: ma anche porte, finestre, e finestrelle.
Le prime lezioni di lingua italiana te le faccio gratis – poi pero’ voglio farmi pagare, sia chiaro.
20 giugno 2008 alle 16:22
@Carlo
Gamberetta ne ha tirate fuori anche altre. Questa e’ solo una.
A me il concetto di tirarsi su mi da un’idea diversa da semplice alzare il busto. Puo’ essere che mi sbagli, ma a quanto pare non solo a me e’ venuto questo dubbio.
L’ho letta la discussione, ma per me ti sei arrampicato sugli specchi.
Io lettore devo mettere la pezza dove l’autrice non scrive o sbaglia i termini? Aggiustare tutto trovando una scusa che giustifichi quello che ho letto?
Il concetto di finestra e’ ben diverso da finestrella (che non e’ semplicemente una una finestra piu’ piccola, altrimenti si sarebbe chiamata finestrina, finestrella e’ un vezzeggiativo, non un diminuitivo)
E poi io non ho mai sentito di finestrelle spalancate, non so dalle tue parti.
20 giugno 2008 alle 11:02
Beh non lo sapevo, uscirà a settembre, dunque?
20 giugno 2008 alle 10:52
gugand scrive a Carlo
Se davvero ce ne fossero “a bizzeffe”, e “anche di peggiori”, che bisogno avreste di andare a caccia di cazzatine? Di fatto sembrate affogare nella penuria.
Significa raddrizzare la schiena da una posizione seduta-stravaccata, e persino da una seduta normale. Guarda che e’ naturale e banale, eh: risparmiati una figuraccia, e invece di difendere strenuamente interpretazioni assurde su questa cagata va’ a ripescare tra le “bizzeffe” di sviste “anche peggiori” una che ti dia qualche speranza.
Ecco, io questa tua sbrodolatura me la incornicerei: e’ esattamente l’emblema di cio’ che combatto. Ora non possiamo piu’ scrivere “tirarsi su’”? Ah, no, ‘petta che ho capito: lo possono usare tutti, ma non la Troisi, vado bene?
Ah, ecco: il Maestro Gugand e’ riuscito a trasformare l’espressione “tirarsi su” in “allungarsi”. E poi sarei cattivo a esporre il ridicolo di tutto questo? A mio parere, ti dovresti vergognare. Citi il De Mauro per arrivare a questa ovvia stronzata, e poi dici a me di essere un azzeccagarbugli?!
Vergognati… :-)
Non e’ vero che appaiono e scompaiono, a questo ho gia’ risposto, fingi pure di non avere capito, chissene. Nota bene: a me la Setta degli Assassini non e’ piaciuto. Ma questo non significa che non possa esporre le tue cretinate.
No: e’ il lettore che e’ pigro e non sa leggere. E guarda che la Troisi e’ facile da leggere, sai? :-)
20 giugno 2008 alle 08:59
@Carlo
A me sembra che cerchi di giustificare in modo alquanto discutibile le varie sviste della Troisi. Ne ha fatte a bizzeffe anche di peggiori.
“Tirarsi su”, a casa mia, sigifica alzarsi, o almeno appoggiare la schiena in modo da stare dritti col busto quando si sta a letto.
Anzi, controllando il De Mauro, mi viene il dubbio che “tirarsi” sia una forma dialettale (non ci si puo’ lanciare lontani o avvicinare a se stessi), non corretta, ma se dovesse essere invece italiano corretto potrebbe anche significare “allungarsi” quindi allungare il corpo. Se si sta seduti l’unico modo per allungarsi e’ drizzare le gambe stirandosi o alzandosi in piedi. Visto che dopo “tirarsi” c’e’ “su” immagino che la seconda azione sia quella che indendeva l’autrice. Solo la Troisi sa come ‘sto Phos sia riuscito a rimanerle sulle ginocchia.
Se si devono riempire le mancanze di descrizioni nei romanzi della Troisi con la propria immaginazione (come quella storia delle finestre che appaiono e scompaiono nella setta degli assassini) significa che l’autrice e’ pigra oppure le manca la capacita’ di aggiungere particolari senza rendere pesante la lettura.
In tutti e due i casi si puo’ dire che non sia una scrittrice.
20 giugno 2008 alle 01:24
Stefano scrive:
“Ragazzi, non dovete cercare i romanzi della Troisi nel mondo anglosassone: lì manco li hanno venduti quelli della Mondadori. A che pro tradurre un’autrice italiana, quando si dispongono di decine di autori indigeni di qualità anche superiore? Stesso discorso in Francia, dove il fantasy si sta diffondendo molto.”
http://www.pocket.fr/pocket-jeunesse-aparaitre-2008-09.html
1. Chroniques du Monde émergé
Licia TROISI
Date de parution : 04/09/2008
Collection : Les séries
20 giugno 2008 alle 00:18
Okamis scrive:
Giusto per la speranza che ho di spingervi, un giorno forse molto lontano, a fare “recensioni” degne di questo nome: non e’ scritto da nessuna parte che Nihal “balza in piedi”. Nihal ha appena finito di stiracchiarsi nella sua coperta, e’ mattina, si e’ appena svegliata, e vede i folletti che le svolazzano intorno. Phos si presenta e si accomoda sul suo ginocchio. Poi Nihal dice:
“Come ti capisco! Anch’io voglio essere libera, volare di avventura in avventura…” Nihal si tiro’ su di scatto. “Sai che ti dico? (eccetera).
“Tirarsi su” non significa “alzarsi in piedi”: significa “tirarsi su”, un gesto naturale quando ci si infervora in un discorso, anche rimanendo seduti. E infatti non per niente Phos resta seduto comodamente sul suo ginocchio. E’ cosi’ che si legge un libro, ed e’ cosi’ che lo si puo’ godere. Se poi preferite immaginare un pazzo (o una pazza) che si alza teatralmente in piedi ogni volta che prende la parola, queste sono turbe interamente vostre.
Ma non e’ questo il problema: il problema, qui, e’ questa necessita’ di farvi credere astuti osservatori – e a poco prezzo. Dite pure che avete trovato il romanzo infantile, i dialoghi poveri, i personaggi poco credibili: vi crederemo. Non c’e’ problema. Ma questa ansiosa “caccia all’errore”, invece di accrescere la vostra credibilita’, la annulla.
19 giugno 2008 alle 22:40
Per ora di fantasy francese sarebbe meglio non parlare… Forse ho avuto sfortuna, ma da quando sono qui ho deciso che mi dedicherò a trattati di storia medievale (hanno i migliori medievalisti del momento, a mio avviso…)
19 giugno 2008 alle 16:29
Ragazzi, non dovete cercare i romanzi della Troisi nel mondo anglosassone: lì manco li hanno venduti quelli della Mondadori. A che pro tradurre un’autrice italiana, quando si dispongono di decine di autori indigeni di qualità anche superiore? Stesso discorso in Francia, dove il fantasy si sta diffondendo molto.
19 giugno 2008 alle 14:15
tra il furetto e il martello, mi stavo sbellicando…!!!
però non mi toccare la scena in cui nihal e sennar lo fanno perchè è la mia preferita… è stata l’unica scena che mi abbia comunicato qualcosa, quindi non me la rovinare!!!
a parte questo, attenta ai congiuntivi (ne hai sbagliati uno o due) e come sempre sei mitica!!!
ciao, sammy
12 giugno 2008 alle 17:39
Ho chiesto ad un mio carissimo amico Irlandese di Galway, se conosce i libri della Troisi, e mi ha risposto chiedendomi su cosa erano incentrati. Mi chiedo: è il caso che specifichi più approfonditamente, o no.
Cosa ne dite, Gamberetta e Clio? Debbo continuare a spiegargli il resto, o non ne vale la pena?
Grazie e Ciao!!
10 giugno 2008 alle 18:42
Ho scoperto questo sito giusto ieri, e già non posso più farne a meno. Concordo al 99,99% con quanto da te scritto. Ti faccio solo un appunto. Il fatto che un animale non sia descritto in un mondo non significa necessariamente che non esiste (mi riferisco alla parte in cui critichi le “fini” metafore animalesche della Troisi). Poi aggiungo un altro errore a quelli da te indicati. Sarebbe nel primo libro, ma il mio modem è lento e non ho voglia di ricaricare la pagina precedente XD
Quando Nihal si sta allenando da Soana nella foresta succede qualcosa di strano… Arriva Phos che si siede sul ginocchio di Nihal (lei è infatti seduta). Poi però Nihal balza in piedi e – MAGIA! – nella scena dopo Phos è ancora seduto sul ginocchio di lei!!! Non è un folletto! E l’uomo ragno!!!
25 maggio 2008 alle 15:04
In Spagna mi sembra proprio di no, ci sono stata recentemente e ti posso assicurare che di Troisi non si sente nemmeno l’odre. Poi, magari se vai a cercarli, i suoi libri li trovi pure, ma no te li pubblicizzano punto.
25 maggio 2008 alle 12:32
E questo in fondo vorrà pur dire qualcosa…
(scusate il doppio post)
25 maggio 2008 alle 12:28
Non solo in Germania, ma anche in Turchia, Portogallo, Brasile, Spagna…
24 maggio 2008 alle 23:43
Sou desu ka?! Vero che il mio ultimo viaggio in Germania data diverso tempo… Ma non avrei mai immaginato che la Troisi potesse sbarcare in Germania.
Well, mi scuso, non è vero che fuori d’Italia non se la fila nessuno, in Germania accade.
24 maggio 2008 alle 23:39
Clio:
Mah, io vivo in Germania, e ti assicuro che qui non e’ cosi’: in qualsiasi libreria, nella sezione Fantasy, trovi i libri della Troisi. Ben esposti, e in gran quantita’.
24 maggio 2008 alle 18:34
Lillina, sei stranamente assidua!
Non temere, ti perdono…
Che la mia cultura sia limitata sono la prima a dirlo, ciccina, d’altro canto ci vogliono degli anni per avere una cultura decente (“decente” secondo il mio metro di giudizio), non sono al mondo da poi tantissimi anni. Ma ti volevo chiedere… Chi è che lo avrebbe dimostrato? perchè mi è sfuggito…
Cara, non hai capito una mazza, la ciabatta la dovevano tirare a Conan, non al maniaco asserpentato. Prendi una masnada di invasati religiosi nel bel mezzo dei loro riti raccapriccianti, poi fai piovere dal nulla un tizio che sgozza il guru supremo sotto gli occhi di tutti, vedrai se quelli non lo linciano, il tizio!
Una critica non è mai gratuita se il romanzo è stato pubblicato. Se la cara Licia avesse scritto una storia e qualcuno fosse andato a fregargliela sul computer per metterla alla berlina, sarebbe illegittimo, gratuito, ecc. Ma in questo caso no.
In secondo luogo, le critiche mosse da Gamberetta sono supportate da citazioni, esempio celebre:
-Una montagna che richiede quattro giorni di volo per essere discesa.
C’è scritto nel libro, e, ti notifico, a piedi una montagna come il Puy de Sancy la scendi in due giorni.
Questa montagna è più alta del K2, che non valichi senza bombole ad ossigeno o senza specifico allenamento di decenni. Allora, come la mettiamo? Detta così è bel bella una stupidaggine, cosa secondo te la rende credibile?
Già che c’eri potevi anche dare il suo povero nome a “quello lì” XD
Cara, io ci vivo in Francia, e viaggio in diversi altri paesi, ed ogni volta che chiacchierando ho accennato “Mah, adesso da noi c’è una scrittrice che ha un sacco di successo, Licia Troisi, la conoscete?” tutti scuotevano amabilmente il capo. Inoltre essendo il fantasy uno dei generi che mi piacciono, posso assicurarti che negli scaffali di tutte le librerie in cui sono entrata c’era di tutto, ma non la Troisi.
Ergo, l’avranno tradotta in 25342 lingue, ma per comprare un suo libro all’estero te lo devi andare a cercare ed ordinare, non ha punta presa (grazie a Dio). Prova a mettere il naso fuori dall’Italia, lo vedi che aria tira…
Immagino che tu possa giudicarlo, infatti parli giapponese, spagnolo, tedesco, francese, coreano e finlandese…
Lillina, cerca di leggere qualcosa di diverso dalla Troisi, non può certo nuocerti.
Ah, non mi hai ancora saputo dire cosa ti piace della Troisi! Guarda lillina, non me ne frega nulla di smontarti il mito o che altro, de gustibus… La mia è semplice, sincera curiosità.
24 maggio 2008 alle 14:32
Io vorrei sapere solo una cosa: ma vi pagano per insultare chi la pensa in modo diverso da voi?
Ah, naturalmente mi rivolgo a Lilith&co.
24 maggio 2008 alle 13:51
Ma ciao Clio !!!!
Voglio bene a chi come te è cerebralmente più sfortunata di me….
Beh certo, come tutti quelli che dicono la verità, te rosica eh….
Non invidio il tuo insegnante di sostegno (come diceva qualcuno qua dentro) se i tuoi genitori avessero il buon senso di affiancartene uno: Arù è un errore di battitura che per la fretta di concludere la connessione ho fatto….ci sei? ce la fai? attenta che se ti sforzi troppo te la fai addosso!
Volevo dire Conan e mò ti dico il resto….
No no la tua cultura è limitata a due stronzatine ricavate qua e la’ in modo disordinato e basta, qua dentro più di uno l’ha dimostrato….ma è vero che in questo blog il paradosso è il nucleo centrale.
Ma io ti consiglio seriamente una visitina da qualche Assistente Sociale perché sei veramente troppo tarata! Da quando in qua nella storia il popolo si è ribellato prontamente ad un dittatore?
Beh di cose inbutili ipercoltivate ce ne sono tante, per esempio mantenerti gli studi anziché mandarti a lavorare ai campi o a pulire le latrine in Tunisia. Per non parlare di queste critiche ai romanzi gratuite, indebite, ingiuste, infondate, improduttive ecc ecc E il bello è che le fate passare come giudizi da esperti!! Aveva ragione quello lì a dire:
Perdona loro perché non sanno quello che fanno!
Mazza se sei de coccio! Il fatto che due ignoranti che hai come amici internazionali non la conoscano (e se sono tuoi amici si capisce subito anche il perché …..) non vuol dire che non sia nota a molti…Ci arrivi o ti devo fare il disegnino? ahhahaha ma poi ce li vedo i tuoi amici, se parlano la loro lingua come tu parli l’italiano……
Ciao amorini !!!!!
Viva la Troisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!!!!!!!
23 maggio 2008 alle 20:30
Ciao lillina, sei riemersa dal Limbo?
Sai, mi mancavano davvero le tue perle, Pamy e Moldy ispirano troppa pietà per far sghignazzare.
Intanto chi è Arù? Se è il cugino scemo di Artù, quello che teneva conte bandita a Camelot il giorno di Pentecoste, non deve somigliargli, perchè mi pare proprio che Artù e Conan non abbiano nulla, ma nulla in comune. Poi scusatemi, la mia cultura è limitata a de Troyes, non ho letto quell’opera fondamentale che è “Le nebbie di Avalon” (ne mai lo farò).
Vabbè, a parte la strana associazione Artù-Conan, segue la quanto mai bizzarra associazione Conan-”introspezioni, psicologia e grande morale per i bambini e gli adulti”.
Conan introspettivo? Quel Conan? Quello che per vent’anni gira un argano in mezzo alla tundra senza utile per nessuno e che finisce per decapitarte un pazzo asserpentato sotto gli occhi di 127435 fedeli assatanati senza che a nessuno, ma a nessuno!, venga la balzana idea di tirargli foss’anche una ciabatta?
Hai davvero ragione, lillina, l’introspezione della Troisi equivale quella offertaci in “Conan il Barbaro”! Visto che su qualcosa siamo d’accordo?
Quanto a riscoprire l’ideale nazionale, ce le vedo, domani, masse d’italiani che invece di andare a linciare i Rom scende in piazza: “La Troisi è italiana, è noi con lei!”
A, ciccina, ti ripeto per la centottantesima volta che, fuori dell’Italia, la Troisi, nessuno se la fila. Quindi se io me ne uscissi con un “sono italiana, come la Troisi!” fuori dalla bella Ausonie, la risposta sarebbe “come chi?”.
23 maggio 2008 alle 19:54
Clio, quanto sei patetica………..
23 maggio 2008 alle 19:47
ahahahahaahah
Ma Moldy e Pamy (Anderson?)! Troppo dure, poi Carletto il re dei mostri si ferisce e piange….uuuuuuuhhhh !
Vi sbagliate su una cosa però…….tutte (e tutti, buongustai!!!) non usano per libidine il talismano, ma i salami di cui parlavano le due cinciarone parodistiche del supermercato.
Provate a vedere Nihal come una sorta di Arù Conan al femminile, è veramente l’immagine riflessa. Forse è più umana, ma il destino che l’aspetta e la sua personalità, descritta con grande abilità narrativa dalla Troisi, sono identici a quelli di Conan.
Un vero capolavoro del nuovo secolo, fatto di introspezioni, psicologia e grande morale per i bambini e gli adulti. E’ un’occasione imperdibile per gli italiani per riscoprire l’identità nazionale e, facendo lo sforzo di dar retta alla ragione, si può notare in Troisi un grande esempio di patriotismo.
Carlo……ma vaff….!!!!
Ciao a tutti
23 maggio 2008 alle 19:45
Suvvia, non prendetevela per certi exploit, devono avere avuto una vita difficile, o magari per addormentarle la mamma legge loro i libri della Troisi.
23 maggio 2008 alle 19:20
oh my god… questa sembra la gara per vedere chi è più sciocco. Ma parlare e ragionare tutti insieme intelligentemente no eh? Vabbè vabbè mi tolgo dal fuoco incrociato…..
23 maggio 2008 alle 15:26
Pamy & Moldy: nessun problema, scrivete tutto quello che vi pare… I vostri tentativi di “fare male” con le parole li trovo decisamente inadeguati, e quindi innocui. Volevo solo mettere in chiaro, visto che mi avevate preso in mezzo, che non sono “dalla vostra” solo perche’ ho detto ad Agla che e’ uno stronzo… :-) Io non faro’ mai parte di una “fazione”: mi limito a dire quello che penso. E quello che penso di voi e’ che sembrate affette da una lieve forma di ritardo mentale: niente di grave, ma si direbbe che i vostri genitori mentre vi procreavano non abbiano smesso di guardare la TV.
23 maggio 2008 alle 14:32
è un mondo diFicile……
23 maggio 2008 alle 14:31
Cavolo, che toni.
Non che abbia mai pensato per un solo istante che questo fosse un blog serio, intendiamoci (visto lo spessore di recensioni e commenti) ma addirittura arrivare a questi livelli…
Buon week-end
23 maggio 2008 alle 14:18
A Carlo
Certo Carletto, ma non scordare che tu la carta da culo la usi per la tua faccia, DA CULO infatti. Quella extra-strong perchè la tua faccia da culo è troppo piena di merda, tanto che la sputi nelle frasi che scrivi. Pirla.
E finiscila di dare lezioni di italiano, almeno te lo potessi permettere. Divertente però vedere una testa di cazzo come te che pretende di insegnare agli altri. Questa sì che è una bella parodia. L’abbiamo già detto che quella sera i tuoi genitori dovevano guardare la tv invece di procrearti.
23 maggio 2008 alle 11:33
Pamy & Moldy:
Finalmente scopri’ nei messaggi di Pamy & Moldy una risorsa davvero ineasauribile di ottima carta da culo. A due strati.
23 maggio 2008 alle 11:27
Scusa Agla, non sono riuscito a leggerlo – sembrava Rocca. Ma non era piu’ una parodia, vero? Sembrava piu’ un attacco di nervi.
23 maggio 2008 alle 09:40
idem =P
E troppo lungo e non ho voglia X_x
..io…:
mi auguro per te che tu sia ironico… oppure ubriaco marcio XD
23 maggio 2008 alle 00:32
Pamy & Moldy
tu andrai lontano nella vita
acidità forever… :D
:D
23 maggio 2008 alle 00:23
@Aglaring: Chiedo venia, ma questa volta non sono riuscita a leggere tutto, mi sono arenata dopo poche righe.
22 maggio 2008 alle 23:56
In generale: ritirate la lingua dal buco del culo degli altri, fate schifo. siete sodomiti?
Quanti bei lecchini
Sandy85:
Noi invece abbiamo notato quanto tu sia deficiente. Su mozione di Sandy dai mille colori (scoloriti) proponiamo di leggere, confrontare e comparare i circa 2500 post del blog per verificare chi e quanti usino la virgola, i due punti, il punto esclamativo. Che brava. Tu sì che il tempo non lo sprechi.
A Aryasnow:
Ma piantala di sbraitare, cogliona. Se non ci degnavi neanche di uno sputo era solo perchè lo sputo eri tu. Su, per restare in argomento della preziosa recensione della Gamberetta ( che si arrabbia se non siamo pertinenti al tema) tu dove cazzo te lo sei ficcata il talismano del potere?
A Aglaring Vanyar:
Innanzi tutto ti consigliamo il sussidiario di nonna papera per scrivere correttamente in ITALIANO. Ma che cazzo critichi e fai le parodie IMBECILLE! Non sai nemmeno in che lingua parli. Idiota
Altro che accenti e apostrofi, fosse solo quello.
Puoi fingere che non esistiamo, ma esistiamo. E tu lo sai!
CRONACHE DELLE SITUAZIONI DEL TALISMANO CHE HA RAPITO L’INTELLIGENZA DAL SITO GAMBERI.ORG
Tanto per cominciare è necessario che Aryasnow restituisca il talismano che per soddisfare la sua libido si è ficcata, va be non diciamo dove (Moldy questo è un sito civile, NO parolacce).
Un giorno Carlo stava analizzando e leggendo sul water i commenti e le critiche di Aglaring Vanyar. La dissenteria divenne incontenibile e la carta finì. Decise allora di prendere i messaggi del suddetto ma non furono sufficienti. Utilizzò allora quelli di Rob per strofinarli bene sul posteriore. Ma in quel momento entrò jess a rompere i coglioni con un discorso su Montale. Telefonò allora Claudio Chianese, di ritorno dal circolo degli scacchi dicendo che è dal 1915 che non va di corpo e la cacca punge.
Tuonò dall’alto dei cieli (o dai prati erbosi) la sentenza del sommo mitoancess che declamava “tutti porci, pecoroni, nessuno ha capito il mio romanzo. A studiare. Raus”.
Ma ecco arrivare in lontananza la cavalcata delle valchirie, con a capo Clio la maestrina del libro Cuore, Sandy85 la scopa ficcanaso, più qualche strano passante del tutto casuale (Toh che caso).
In tutto questo rimase sullo sfondo avvocatospadaccino che la spada se l’era fatta inserire dove non batte il sole.
In tutti la voglia di litigare e insultarsi era troppa. Lo volevano ardentemente.
Ma ecco apparire ad un tratto la superlativa dea Gamberettasssssssss e subito proferì verbo:
- Non avrete altra opinione al di fuori della mia
- Se vi piacciono i libri della Troisi, be LEGGETEVELI
- Bisogna essere umili (quando lo dico io)
- Bisogna essere democratici ( quando sta bene a me)
- Piantatela di dire che non posso criticare perchè non ho mai pubblicato una sega.
Questo era doveroso: ora figliuoli, tutti a BOTTE
FINE PRIMA PUNTATA
Sponsor ufficiale:
Se il libro ti sorprende, sorprendilo con il blog gamberi.org
22 maggio 2008 alle 19:20
Le Cronache delle Liste della Spesa
AL BAR DEL SUPERMARKET – PARTE SECONDA
Dei tre orrori, quello più alto e ugualmente brutto come loro, parlo rivolgendosi al Mago e alla mezz’elfa:
- Ah, ah, ah, gia’, ma dai, – cominciò a profferire l’orrore vivente. Io lo so chi sei Tu! Ma tu, lo sai chi siamo noi?- Un… Kohornhut, e due Ltyzzyt. Ovvio!!. – rispose molto a disagio il Mago
- Ma tu sai chi sono io? – rispose il Mago allibito
- Sei un buffone, e già questo basterebbe, ma sei pure un cretino. E te lo dimostro:IO NON SONO UN KOHORNHUT QUALUNQUE!!! IO SONO IL PIÙ GRANDE KOHORNHUT CHE CI SIA MAI STATO NEL MONDO SOMMERSO, IMMERSO, ED EMERSO, E IN TUTTI I MULTIVERSI!!! SONO: CAHARHL IL GRANDISSIMO KOHORNHUT! CHIARO?- E loro due chi sarebbero? – disse d’un soffio il mago, mentre sconvolta la mezz’elfa sembrava come paralizzata
- Buahahahahahaha! ….eh sì, persino tu che sei tonto te ne sei accorto! Sono loro due!! Pahamehr e Molhandehr! Le due giustiziere della verità!! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha!- Come fate a trovarvi qui adesso?
- Il più potente mago del Ghiaccio Luminoso, mi ha scaraventato qui, assieme alle due Ltyzzyt che vedi, non prima però che loro due fossero ridotte così dalla più potente Maga dell’Aria Neve! Adesso siamo qui, e ci divertiremo!! ACQUISTEREMO TUTTO IL SUPERMERCATO!!!!!Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha!
Il suono della sua voce era davvero orribile! C’era quasi da piangere ad ascoltare un’altra risata del più grande Kohornhut esistente: Caharhl!!
Disperatamente, cominciò a pensare a tutti i tipi di incantesimi che aveva imparato, ma non ve ne era uno che potesse sia pure remotamente competere con il potere di Caharhl! Il più grande Kohornhut di tutti i tempi, e dinanzi al quale tutta la potenza del mondo sommerso, immerso, ed emerso, non poteva niente!
- cosa potremo mai fare, Amore mio! Ho paura!!! – a parlare, era stata finalmente Lei, la mezz’elfa, quasi sul punto di piangere.
- Buona, Amore mio. Stai tranquilla. Ci sono qui io! Abbiamo ancora il carrello della spesa!- rispose rincuorandola il mago, – e ci sono pure le tessere segnapunti! – aggiunse con tono più dolce e appassionato, accarezzandole la sua lunga chioma blù notte.
- Buahahahahahaha! Mago!!!!! Tutti hanno un talento – indovina un po’ quale è il tuo…. – disse il Grande Kohornhut Caharhl, quasi a rispondere alle sue parole.
- Il mio talento, consiste nel saper tenere testa a quelli come te! Sono pronto anche ad acquistare tutto quanto c’è nel supermercato, pur di difendere la mia mezz’elfa!
- Buahahahahahaha! Vedremo, si: vedremo!!! Intanto vediamo cosa ne pensano le due Ltyzzyt- Ma loro non possono esistere nemmeno qui!!! Le offerte speciali non sono per loro!!!
Quasi come fossero state chiamate a parlare, le due Ltyzzyt, cominciarono a parlare contemporaneamente con le loro voci chiocce:
- Oh, poverino! Qualcuno ti ha fatto la bua e sei corso dalla mezz’elfa a chiedere cosa fare e di difenderti ?? Brutto cattivone. Adesso ti sculacciamo…no! Caro, ESISTIAMO QUI ADESSO!! Eccome! Perchè dici ancora che non esistiamo? Ci aspettavi vero? Scandagliando più attentamente i tuoi acquisti abbiamo visto la tua arte retorica del risparmio, con la tessera dei punti, e le offerte speciali!! Ma andare oltre no… guai!!! Si incappa nei saldi di fine stagione!! In base a ciò, vorresti che la tua amica Maga dell’Aria Neve ci riempia il fondoschiena di coltelli e pugnali??? Siiiiii!! Ma ARROVENTATI AL CALOR BIANCO!!!! Ti prego, dicci che lo farà senza esitazione alcuna!!! Ci piace tanto!!! Lei è così brava anche a lanciarci le seghe dentate ad altissima velocità nel fondoschiena quando le conviene…!!! Ma almeno: CHE SIANO ALTAMENTE RADIOATTIVE, E DI PLUTONIO!!!!! Quando tutto manca, e non sai cosa fare, dille che venga a buttarci dei topolini!! Siiii!!! MA CHE SIANO ESTREMAMENTE AFFAMATI!!! Daiiii!! Di piùùùù!!! Ci stanno saltando’ i nostri scadentissimi ragionamentini, SAI? CI NUTRIAMO DI EMOZIONI!!! EH! EH! EH! EH! EH! EH! che dite????” Siamo contente di essere così!!!! Brutte! Sporche! Cattive! Estremamente Cretine Noiose Deprimenti, e Degenerate!! Gliele diciamo pure al più grande Kohornhut del mondo sommerso, immerso, ed emerso, e di tutti i Multiversi, Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh!!! Non ci credete?? Aspettate e vedrete!! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Siamo talmente cretine che quando abbiamo detto: “Hai scritto: “Sono felicemente fidanzato”, non avevamo capito proprio un bel niente!!. Non avevamo visto che non lo avevi scritto da nessuna parte Eh! Eh! Eh! Eh!!!! No, Molhandehr su, non fare così; non dire a nessuno che non abbiamo capito niente del Mago del Gihiaccio Luminoso… ce ne fregava assai di più, che non di questo Emerito Grandissimo Kohornhut Caharhl, che crede di essere intelligente!! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh Lo sappiamo che sotto sotto già avevi ordinato confetti atomici esplosivi all’Uranio Arricchito per noi, e bomboniere all’Idrogeno da 100 megatoni per infilarcele in una parte nascosta delle nostre persone, e del Kohornhut Caharhl!! Ma fattene una ragione! Tanto noi di ragione non sappiamo nemmeno cosa sia, o dove sta di casa!!! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Bel paraculo di un Kohornhut Caharhl! Eh! Eh! Eh! Eh! ! Eh!….guardate ora come siamo cattive!!! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Eh! Dai su! Paparino, Insuperabile Grande Kohornhut del mondo sommerso, immerso, ed emerso, dacci un poco del nostro tonico preferito!!! Eh! Eh! Eh! Eh! ….
Ah, Kohornhut Caharhl !!! Sei proprio una new entry in questo Show!! Guarda, Gran Kohornhut Caharhl, l’altra sera cercavano il tuo cervello per tutto il mondo sommerso, immerso ed emerso, e nel Multiverso, ma non c’era!!! Sai? Non c’era nemmeno il nostro – non che ne avessimo molto, anzi!! Non esiste nemmeno, come del resto il tuo!! – ma potevamo fare una gara a chi ne dicesse di stronzate più grandi. Eh! Eh! Eh! Eh!!!! Forse quando scriverai cretinate più sensate ( cioè, mai!!), la tua materia cerebrale grigiastro / giallognola color vomito degenerato e decomposto ( quale? ) potrebbe decidere di tornare dal padrone…, esattamente come con noi, che – non di nostra volontà -, stiamo dicendo tutto ciò che tu sei! Eh! Eh! Eh! Eh! Tutti hanno diritto di dire qualche stronzata, solo che tu ne dici sempre di più grandi a più non posso! Eh! Eh! Eh! Eh! Continua così, ed il Multiverso in pochissimo tempo ne sarà pieno! Eh! Eh! Eh! Eh! Ci spiace che il metodo contraccettivo che abbiamo usato per tentare di non procrearti non abbia funzionato!!! L’unica cosa saggia che ti resta da fare è darci il nostro tonico preferito, e poi tu, beviti il tuo!!. Voi cari Maghi, vi siete finalmente accorti di essere intelligenti più di chiunque altro con quello che avete fatto spedendoci in questo mondo dove finalmente possiamo esistere ( anche se in compagnia del Più Grande Kohornhut Caharhl!! ) adesso finalmente ve ne accorgete, e proprio questo é il dramma !!!
presto topolini… entrate a miriadi, e Rosicate! Rosicate! Rosicate!-
Finito di dire che ebbero ciò, i fondoschiena delle due orribili Lytyzzyt, cominciarono a ribollire come un vulcano in eruzione. I coltelli, i pugnali, diventarono arroventate al calor bianco, mentre le ruote dentate affilate – emanando bagliori fosforescenti altamente radioattivi – cominciavano a ruotare follemente, mentre frotte di topi affamati all’inverosimile, entravano ed uscivano velocemente, mangiando il loro deretano con un’alacrità potenziata. mentre ciò accadeva, il Kohornhut Caharhl parlò rivolto alle due Lytyzzyt
- Sentite, stronze: ho spiegato loro le cose che mi hanno irritato di voi, proprio precedentemente: oltre a non saper parlare non sapete nemmeno capire niente: IO SONO IL PIÚ GRANDE KOHORNHUT CHE CI SIA IN TUTI I MULTIVERSI! CAPITO? Aggiungo che riesco solo a provare disprezzo per chiunque si comporta da persona civile, e parla in modo civile. E che ingiunge agli altri di “smetterla con gli insulti”, e ritiene di essere il solo a poter insultare. Quindi vaffanculo, almeno fino a quando non imparerete a camminare in posizione eretta, e comportatevi sempre in modo incivile. CHIARO? E adesso, eccovi il vostro fottutissimo tonico!!
Da una capace tasca annessa al suo orribile addome peloso, il Kohornhut Caharhl, estrasse due contenitori su cui spiccava un’etichetta: ACIDO MURIATICO, e cominciò a versarlo in bocca alle due Lytyzzyt Pahamer e Moladher, che non appena lo cominciarono a ingurgitare, si calmarono immediatamente e diventarono più docili, quasi sembravano fare le fusa!!
- E adesso, IL MIO TONICO!!!
Dalla bocca annessa al suo orribile addome peloso, estrasse fuori un contenitore metallico, su cui risaltava una scritta: TBP!! ( nota1 ) Cominciò quindi a scolarsi quasi tutto il contenuto, intercalando il sorseggiare con incredibili eruttazioni che resero ben presto l’aria quasi irrespirabile.
- NOOOOOOO!!! QUESTO è TROPPO!!! NON LO SOPPORTO!!!!! BASTA! BASTA! BASTA! BASTAAAAAA!!!! -
A gridare, era stata Lei, la mezz’elfa, che detto ciò, si voltò poggiando la testa sul bancone, e cominciò a piangere a dirotto l’inconsolabile pianto di un bambino.
- Tesoro, cosa c’è? Perché piangi? Ti ha sconvolto tutto ciò che hai visto di orribile? Stai calma: ci sono qui io con la tessera segna punti…..-
- No! Non è per quello che ho visto! Non capisco come tu non pianga pure!!!
- Allora è per l’esalazione di acido muriatico! Amore: io non posso piangere, in quanto – non te l’ho mai detto – io sui miei occhi ho un rivestimento in lega di Rogio e Panio, che mi protegge sempre da tutti i…
- NO!!! NON È NEMMENO PER QUESTO!!! MALEDIZIONE, MA COME, NON HAI CAPITO? RAZZA DI INCANTATORE FALLITO DELLA MALORA!!!
- Cosa? Amore! Io…
- L’ACIDO MURIATICO!! NON È IN OFFERTA SPECIALE, IMBECILLE!!!!
E continuò a piangere a dirotto, e senza possibilità che si fermasse in alcun modo, mentre il mago dava di piglio alle confezioni in offerta speciale di fazzolettini di carta con lo sconto – prendi cinque, paghi quattro -, e gliele porgeva senza soluzione di continuità.
Nel mentre, il Grande Kohornhut Caharhl, aveva terminato di scolarsi la sua tanica di TBP, e voltandosi verso le due Lytyzzyt, profferì:
- Andiamo, Pahamehr e Molhandehr! mie giustiziere della verità!! Debbo comperare una scatola di dimensioni 18×30×27 cm, di spaghetti n° 12, MA NON SPAGHETTI INTEGRALI!!!Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha! Buahahahahahaha!Così ridendo dicendo, si voltò, e andò via seguito fedelmente e docilmente dalle due Lytyzzyt.
- Hai sentito, amore? Sono andati via: sono andati a comperare una scatola di spaghetti, ma non integrali…..
- COSA? NON SPAGHETTI INTEGRALI? Sei davvero sicuro? – disse lei continuando a piangere senza fermarsi
- Si, lo ha detto lui mentre andava via, lo hanno sentito tutti –
Disse il Mago porgendogli sconsolato l’ultimo pacchetto di fazzolettini in offerta speciale che erano ormai finiti tutti.
- Allora c’è una speranza! Presto! Corriamo al reparto alimentari e acquistiamo una scatola in offerta speciale di spaghetti integrali, potremo cumulare altri punti sulla tessera, e stavolta: molti di più!!
- Va bene, Amore! Andiamo. Presto! Prima che finiscano le offerte speciali!!
Al reparto trovarono gli spaghetti integrali in offerta speciale, e ne presero cinque scatole, con l’omaggio di una confezione di pomodori pelati. Stavano andando via, quando una voce li fermò:
- ASPETTA! – a parlare era stata una persona dietro di Lei.
Voltandosi, vide chi aveva parlato: un’elfa dalla pelle scura, e dall’espressione dolce e saggia.
- Chi sei tu? E cosa vuoi? – disse Lui, sorpreso da questa singolare intromissione
- Io sono l’Oracle. Rammenta, Mago: TU SEI L’ELETTO!!!
- Ma che dici? Noi dobbiamo solo acquistare un pacco di spaghetti integrali, e in offerta speciale.
- Infatti! Questo fa di voi persone speciali!! Attenti alle casse, mi raccomando!!
Detto ciò, l’elfa andò via senz’altra spiegazione, lasciandoli interdetti.
- Cosa avrà voluto dire? – disse Lei
- Lo ignoro- rispose il Mago.
E senza ulteriore esitazione, si diressero verso le casse.
( nota1 ): TBP: Tributilfosfato = Estere dell’alcool butilico con l’acido fosforico. Usato nelle tecnologie nucleari per la purificazione ed il recupero anche dell’Uranio e del Plutonio.
22 maggio 2008 alle 19:07
Le Cronache delle Liste della Spesa
AL BAR DEL SUPERMARKET – PARTE PRIMA
Ora c’era proprio tutto.
Non mancava assolutamente niente, malgrado i controlli ripetuti effettuati con il suo aiuto, nel carrello stipato all’inverosimile, c’era proprio tutto.
L’ultimo acquisto effettuato al bancone dei dolci, era una magnifica torta Caridiana.
Al banco pasticceria del supermarket, non c’erano stati disguidi come negli altri banconi. Del resto, si sa: quando a servirti è uno zombi mussiano, non ci sono assolutamente problemi. Ti servono senza fare questioni, e basta.
Ora, dovevano solo andare alle casse, pagare e fare registrare i punteggi sulla tessera.. chissà quali e quanti omaggi avrebbero ricevuto!!!!!!
Ma adesso pregustava il momento in cui avrebbe portato in tavola la torta, e l’avrebbe tagliata, assaporandone il gusto, e riuscendo a percepire il sapore delle farcie nella torta……
- Senti, che ne dici se andiamo al bar del Supermarket, e beviamo qualcosa di fresco? Tutto questo muoversi, i combattimenti ai vari banchi, l’incantesimo plasma – energia, e tutto il resto, non ha fatto altro che mettermi molta sete. Ti va?
Sembrava Quasi farlo apposta a rompere l’incantesimo di pregustazione della torta!
Si riprese tuttavia da suo divagare:
- Non è male come idea! D’accordo.
Parcheggiando il carrello della spesa di fianco a sé, si sedette pesantemente su uno sgabello di fronte al bancone del bar.
Il barista – un Gohul rimiano – porse loro una tavoletta di papiro Hygiano, su cui era scritto in bella mostra la lista di ciò che il bar offriva, e in alto il nome del bar a caratteri cubitali.
- Che strano nome, ha questo bar! Guarda cosa c’è scritto!!!
In effetti, il nome era alquanto singolare. CRAZY BAR.
- mi chiedo cosa vorrà dire!! – rispose Lui.
- Bah! Purchè ci servano qualcosa da bere, che disseti, e senza farci attendere troppo qui! – rispose Lei
Nello stesso bancone dal bar, altre due persone stazionavano vicine a loro, e sembravano discutere con interesse di argomenti – a quanto sembrava – molto interessanti.
Sembravano però vestiti in modo alquanto singolare.
Uno – silenzioso – sembrava essere proprio uno scheletro – a giudicare almeno dalla sola testa: un teschio con le mascelle volitive e serrate -, ma vestito con un abito composto da pantaloni neri, giacca nera, camicia bianca, e papillon, in aggiunta al fazzoletto che faceva capolino dal taschino sulla sinistra della giacca, sembrava avesse un’espressione molto melliflua ed interessata, come di uno che ascolta senza farsi sentire, vedere, o farsi riconoscere.
L’altro che parlava, sembrava un orco. Ma non di quelli grassi, grossi, e stupidi. Al contrario: sembrava un tipo intelligente, molto attento, dinamico e agile. Un orco insomma, ma di quelli pronti all’azione in pochi istanti, e per niente stupido. Indossava pantaloni grigi, e una giacca lunga di pelle aperta davanti, sopra una camicia bianca. Si notava subito che al fianco portava una balestra a pugno multifrecce, e al fianco opposto, una lunga frusta di pelle era arrotolata e tenuta ferma da una borchia metallica apribile, mentre in testa portava un cappello a tesa larga. Completava il suo vestiario, una borsa portata a tracolla con una cinghia.
Distrattamente lei tese le orecchie, per ascoltare il discorso che facevano.
- E ti assicuro amico: dopo quattro volte che ho avuto queste avventure, anzi: disavventure, sarà ora che io mi riposi davvero un poco! Alla mia età, ormai è troppo faticoso! Non è più come una volta. Un tempo, potevo vagare perle foreste della Scarazzonia a prendere idoli di civiltà scomparse, o andare a ricercare oggetti sacri perduti – e si che erano davvero molto pericolosi – ma almeno c’era la gratificazione di potersi divertire un poco. Potevo partecipare all’ultimo combattimento per recuperare un calice – anche se poi lo dovevo usare per curare le ferite! – ma se non altro, c’era la soddisfazione di eliminare un bel poco di SC: le SchutzCarlhen, e adesso, sono reduce da una delle ultime ( spero l’ultima! ) avventure, e tutto per una testa di quarzo!… e non ce la faccio più….. Barista!! Un Rhum Orcano, e al mio amico….cosa prendi? A proposito: non so nemmeno come ti chiami!! Io sono Ork. Indiana Ork! – rivolto all’altro vicino a lui, il quale, con deliberata lentezza, scandì.:
- Bones. James Bones. Un Mortini doppio decomposto, shakerato al gelo tombale! Rispose l’altro.
- Quindi sai, ti dicevo a proposito di questo teschio.. Oh! Scusa!! Volevo dire questa testa di quarzo che dovevo recuperare, io ho dovuto…..-
Lasciò perdere di ascoltare. Non valeva la pena perderci altro tempo. Se avesse messo in fila tutto quello che aveva vissuto lei, altro che teschi, ossa, e idoli delle foreste!
- Cosa ne diresti se ci prendessimo due succhi fantasma? Disse il Mago
- Per me va bene. Ma subito e senza perdere tempo, OK?
- Due succhi fantasma – disse rivolto al barista Gohul rimiano
Mentre sorseggiavano distrattamente i succhi fantasma, improvvisamente lei sbotto:
- Cosa diamine sta succedendo, laggiù! –
Posando il suo boccale di succo sul bancone, così rumorosamente, che Indiana Ork – nel pieno della sua discussione con lo scheletro – si fermò interdetto un istante, osservando meravigliato anche lui ciò che stava accadendo in lontananza.
In effetti qualcosa di molto strano stava succedendo, a notevole distanza da loro.
Proprio in direzione del bar, la folla si diradava. In modo così rapido, come quando una enorme forbice taglia in due metà i lembi di un tessuto.
In lontananza si scorgeva qualcosa di molto singolare.
Il mago posò lentamente il suo boccale, e mormorò alcune parole magiche di protezione, all’indirizzo delle tessere segnapunti, del carrello della spesa, della sua amata mezz’elfa, e di se stesso.
Lei arguì che si trattava di un incantesimo di protezione totale, e istintivamente la sua mano andò alla lista della spesa, chiudendo il fermaglio della tasca, per proteggerla, e immediatamente dopo, alle due spade a due mani ai suoi fianchi. scesero dagli sgabelli lentamente, imitati in questo da Indiana Ork e da James Bones, e fissarono sorpresi, meravigliati, e scioccati, ciò che si stava avvicinando a loro.
Si può descrivere l’orrore più estremo?
Si può descrivere quanto di più orribile esista nella faccia di TUTTI i mondi possibili del Multiverso?
Ora finalmente, tutti capivano perché in passato nelle leggende del Multiverso, perfino le razze come gli Orcacci delle Profondità, e i Tarrasque, avevano avuto paura e specialmente disgusto e orrore, di simili esseri!
Perfino le più orribili forme non elfe, non mezz’elfe e non umane, erano aggraziate e dolci al confronto con la disgustose visioni che stavano apparendo adesso agli occhi sbarrati d tutti i presenti!!!
Erano solo tre in tutto, ma anche uno solo di loro, era sufficiente a far sembrare il peggior incubo, un sogno dolcissimo e piacevole!
Due forme precedevano una terza più alta, al loro confronto.
Le due che precedevano, erano due corpi dall’aspetto viscido, bavoso, repellente. ricordavano vagamente una sagoma umanoide piccola di statura, spellata viva, con una muscolatura di un colore verdognolo e giallo bile, viva ecletticamente pulsante e stillante un icore viscido e vomitevole. Le braccia e le gambe ( se proprio tali le si voleva definire! ), sembravano come pseudopodi viscidamente vivi e disgustosamente osceni, privi di muscoli e scheletro. La massa che componeva ognuno dei corpi, sembrava a sua volta viva di una vita propria, tanto si contorceva da sola e come fosse soggetta a una vita propria, indipendente dal resto della creatura, contenente innumerevoli parassiti in simbiosi, ma nascosti in quella massa di materia viscidamente umida e repellentemente vischiosa.
Il volto dei due esseri, era poi davvero più orribile di quanto lo fosse il resto del corpo!
Una testina piccola, sferoidale, con lo sguardo fisso, vuoto, con la fissità vacua e inespressiva, e con una boccuccia piccola, quasi a sembrare delicata e disgustosa. Completavano il loro volto, due singolari orifizi per la respirazione, e due occhini enormi, quasi come quelli della mezz’elfa! Ma coperti da una pellicola nerastra e spenta, come carbonizzata.
Sembravano muoversi come se scivolassero sulla superficie del pavimento, senza piedi visibili, ma non sembravano averne. Il loro vestito ( ma era poi un vestito? ), faceva come una campana attorno a loro, e strascicava sul pavimento.Inoltre, posteriormente si intravedevano nella parte bassa del fondoschiena, come infilati dei pugnali e coltelli affilatissimi, e – cosa ancor più strana! – delle ruote seghettate affilatissime anche esse, che a tratti ruotavano velocemente mentre nel contempo i coltelli si muovevano dentro di loro, e nell’istante successivo, lasciavano ovunque passassero una serie di minuscoli ratti!!! Quando questo accadeva, si sentivano le loro parole urlate.
Ma la figura che seguiva queste due, era anche peggio!!!
Alta almeno tre volte una di quelle che la precedeva. La testa – con faccia caprina col mento sfuggente -, era dotata di due enormi corna purpuree, la cui lunghezza variava ogni momento.
Dietro di sé, lasciava un liquido verde / giallastro / arancione, di consistenza bituminosa,
L’espressione era un ghigno contorto, e il suo ventre enorme, era semifluido e difforme da tutto. Il torace, sembrava il dorso come quello di un sauro: un drago tarrasque, la schiena sembrava squamosa alla maniera dei serpenti. Ma il peggio, era dall’addome in giù.
Una pelliccia nerastra lo copriva, mentre circa cinquanta tentacoli di un orribile color crisolito, in moto continuo e ininterrotto e con enormi ventose viscidamente trasparenti, si muovevano senza posa. Una singolare bocca si apriva tra l’addome e l’inguine, e su ogni spalla, campeggiavano due orribili occhi senza palpebra, con la pupilla a losanga. Due zampe posteriori, provvedevano alla deambulazione, ma non vi era alcuna somiglianza con le zampe dei draghi. Perfino i draghi, sia pure nella loro bruttezza, possedevano una loro eleganza anche nelle zampe.
Ma non le zampe di questo orribile individuo!
Il Mago e la mezz’elfa, si presero per mano stringendosele forte, come per darsi coraggio tanto erano paralizzati dall’orrore vivente che si dirigeva inequivocabilmente verso di loro!
Giunti che furono questi orribili individui a pochi metri da loro, si fermarono.
Dunque, ce ne sono ancora rimasti! Credevo fossero tutti estinti, prima del periodo della trilogia!- riuscì a mormorare il mago in un soffio. – come avrà fatto a sopravvivere, mi chiedo! – aggiunse.
Infatti, non era facile che si potessero vedere al periodo attuale questi individui. Ammesso che individui, definisse esattamente ciò che erano questi.
- ma questi non possono essere….- cominciò a dire la mezz’elfa
- No! Non può essere!! Come è possibile che possano esistere perfino qui!!!!- completò per lei il mago.
- Hum! Sapete? Preferisco piuttosto cadere da un ponte di liane sopra un fiume infestato da alligadrilli, due palle che mi rotolano da dietro, e un’arca che aprendosi fa uscire qualcosa di orribile, piuttosto che aver a che fare con questi – disse Indiana Ork,
- E io, credo di dovermi affrettare a tornare al quartier generale, prima sia troppo tardi aggiunse James Bones
Detto ciò, mentre Indiana Ork tolta la frusta, la scoccava attaccandosi alle travi del soffitto di rame, e si allontanava con l’agilità di una scimmia, James, con un gesto del piede scheletrico apriva una botola tombale, entro la quale si calava, richiudendosi dietro di sé. Nel bar rimanevano solo loro due con il carrello della spesa, ed il Gohul rimiano.
A poca distanza da loro, si posero i tre nuovi esseri arrivarti.
22 maggio 2008 alle 16:10
Chiedo scusa ( SOLO A CHI ESISTE! ) per l’apostrofo mancante, quando ho scritto Lhai. avrei dovuto scrivere: L’hai.
In tal modo, non si potrà dire che non correggo gli errori grammaticali. Questo, si! Era un errore che mi era sfuggito ( può succedere a tutti! )!! Ma come vedi Rob, altro sono gli errori che ti sfuggono, e che poi correggi – e non è la prima volta che io ammetto gli errori, e che li correggo – altro sono gli errori voluti.
Ciao!
22 maggio 2008 alle 16:04
Lhai voluto tu.
22 maggio 2008 alle 11:24
Aglaring Vanyar scrive:
Senti, stronzo: ho spiegato ad Arya le cose che mi hanno irritato di te, proprio nel post precedente al tuo: oltre a non saper scrivere non sai nemmeno leggere? Aggiungo che riesco solo a provare disprezzo per chiunque faccia uso di espressioni come “comportarsi da persona civile”, e “parlare in modo civile”. E che ingiunge agli altri di “smetterla con gli insulti”, e ritiene di essere il solo a poter insultare. Quindi vaffanculo, almeno fino a quando non imparerai tu a camminare in posizione eretta.
22 maggio 2008 alle 11:24
Qua molti criticano scrittori ect… asserendo che scrivano male, peccato che poi all’atto pratico chi critica spesso scriva assai peggio.
(e in 2 righe di commento, figuriamoci se dovessero scrivere anche solo un temino o dei racconti).
Aglaring Vanyar, esprimi i tuoi commenti e pareri: ciò va benissimo; sono libero di condividerli o meno. Però veramente, non dire che gli errori erano voluti; può anche essere ma perdi un po’ credibilita quando poi scrivi:
Ciò che non esiste è l’apostrofo ad un altro, semmai. O forse era voluto anche questo nel quadro di una parodia?
Questo per farti capire che prima di attaccare gente dicendo che non sa scrivere, o anche peggio, fatti un esame di coscienza.
Lo dico senza acredine e senza volontà di essere offensivo, credimi.
Ciao
22 maggio 2008 alle 10:43
@Carlo
D’accordo: esisti – almeno per il momento, e a meno di situazione avversa – , ma spiegami per favore il tuo atteggiamento verso di me.
Prima, c’era stato un malinteso tra me e Fede, e tutto si è chiarito. Posso dire con sicurezza, che Lei è una persona correttissima ( e sia ben chiaro: lo dico spassionatamente! ), e davvero capace.
Adesso, se tu fino a poco prima insultavi me per questioni volutamente grammaticali, credo di averti chiarito tutto. Quindi sta a te capire.
Ma se insulti gratuitamente solo per il gusto di farlo, e non vuoi chiarire, allora non ti aspettare che ti dia corda, o considerazione pensando che tu esista concretamente.
Vuoi comportarti come persona civile e finirla con i tuoi insulti, modello ” quelle due che non esistono “, o continuare ? Decidi, per favore.
Personalmente, se vuoi chiarire e parlare in modo civile, sono prontissimo a considerare come se niente fosse accaduto.
Allora?
22 maggio 2008 alle 02:51
AryaSnow: massi’, anche a me ha strappato qualche sorriso… soprattutto la parte con “mozzarella bella“ e “prosciutto e cotechini“ (e poi l’avevo pure detto che “ci sono alcuni spunti potenzialmente molto divertenti qui e la’”). Mi irritava solo che una persona che scrive cosi’ male si mettesse a criticare altra gente proprio su come scrive male… Preferisco una persona che cerca di emergere migliorando se’ stessa, piuttosto che peggiorando gli altri.
21 maggio 2008 alle 16:44
Non mi muove nessuna compassione e non elogio proprio nessuno.
Semplicemente qualche sorriso la sua parodia me lo ha strappato. E’ vero, altrimenti non lo direi ;-)
Ciò non toglie che comunque che c’è da migliorarsi, questo è vero.
21 maggio 2008 alle 16:35
AryaSnow: Miro e’ un ipocrita, e merita le tue parole. Agla e’ un ignorante, e fai male a elogiarlo. Perche’ cosi’ gli togli l’incentivo a migliorarsi. Capisco la compassione che ti muove, ma cosi’ in definitiva lo danneggi.
21 maggio 2008 alle 14:51
Comunque, riguardo ai temi della discussione…
-Le parodie non mi dispiacciono affatto.
Quelle fatte qui sulla Troisi mi sembrano tutte abbastanza carine. Anche se in effetti la prima di Agla era un po’ scomoda da leggere. Però un uso frequente di punti e virgole è un po’ una cosa Troisiana, specialmente nella Setta degli Assassini. Poi certi pezzi come…
Immobilizzata così, non poteva in alcun modo muoversi. Sentiva la vita andare via da lei. Maledizione!! Non poteva sopportare tutto ciò!!
…mi ricordano abbastanza la Troisi, per quel modo banale e infantile di esprimere le cose XD
Poi starebbe bene una bella copertina con Nihal in mezzo agli scaffali del supermercato, vestita da donna sadomaso, armata fino ai denti con 1346 ferraglie, in mezzo a casalinghe e vecchiette, che tiene sollevata la lista della spesa e la fissa con uno sguardo di sfida dipinto sul volto XD
-Io non ho letto nè Tolkien nè la Rowling. Di Tolkien ho già visto il film e di norma do la precedenza a libri di cui non ho visto nemmeno quello. E poi non è che mi ispiri tantissimo, non mi sembra proprio quello che cerco io in un fantasy… Mah, sono molto più curiosa verso altre cose.
Harry Potter non mi attira tanto. Anche se dite che può essere letto anche da adulti, a me… hmm… dà l’aria di essere un po’ infantile per i miei gusti. Non mi sembra quello che cerco io. Comunque non ho visto nemmeno il film e a quanto pare non mi sono persa molto.
21 maggio 2008 alle 13:15
@Miro:
A me invece sembra che tu sia un grande ipocrita, perchè fai finta di vedere solo i post che ti fanno più comodo. Di discussioni civili, ragionate, argomentate, pacifiche ce ne sono state eccome. Non dirmi che non ne hai notate. Se ci sono state anche risposte offensive, non significa che manchi la capacità di altri tipi di approccio. Ci sono stati molti post chiaramente pacifici ed aperti al confronto, pure negli ultimissimi giorni. Io stessa non molto tempo fa ne avevo destinato uno proprio a te.
Altra dimostrazione della tua falsità: ti schieri con mitoancess, quando lui stesso è stato spesso altamente offensivo. Che c\’è? Lo giustifichi perchè la sua è stata una risposta ad altri attacchi? Bene, allora non ha senso demonizzare nemmeno quelli tra di noi che a loro volta hanno risposto male ad altri insulti scagliati per primi. Se invece critichi chi insulta a prescindere, anche in risposta ad altri insulti, allora questa tua difesa di mitoancess è alquanto ridicola. Tra l\’altro, mitoancess spesso ha pure attaccato gente gratuitamente, senza essere stato offeso dal quelle persone in precedenza. Se vuoi fare tanto il superiore, sarebbe il caso almeno di avere un briciolo di coerenza. Poi di’ pure quello che ti pare, figuriamoci…
Le parolacce le hanno usate in tanti invece =P
Ma non ritengo certo che stia nell’usare parolacce o meno la questione.
Quello che rende idiote quelle due è ben altro.
21 maggio 2008 alle 12:04
@ Miro
Beh, scusa, ma non mi pare proprio.
Anzi, devo dire che negli ultimi giorni il tono e’ molto calato (per fortuna, come forse avrai visto io ho cominciato a scrivere qui proprio per chiedere a Gamberetta di moderare i suoi toni…).
E comunque, te lo dico da non diretta interessata (mi pare che il mio sforzo di mantenere un tono educato con tutti abbia in fondo dato buoni frutti, quindi non mi sento toccata dalle tue “accuse”), mi sembra che il tuo accomunare tutti a Pam e Moldy sia come minimo ingiusto.
Per esempio finora, e spero resti cosi’, sono state le uniche a usare apertamente le parolacce.
Mi permetto anche di mettermi un attimo in cattedra dall’alto della mia – sigh – vecchiaiaper dirti che penso che il modo migliore di insegnare sia di dare il buon esempio e discutere sempre. Ignorare il prossimo equivale un po’ a ua sconfitta in questo campo… non credi anche tu?
21 maggio 2008 alle 11:43
Forse è meglio che prima di cercare educazione e correttezza dagli altri imparaste a darne voi.
Vi avverto che dai vari post che ho letto mi lascia a bocca aperta vedere l’immaturità e la poca capacità di ragionamento ed interscambio che avete nonostante siate almeno alle superiori.
Allora vi dico questo: non mi ricordo in quale post, ma insistendo di questo passo non fate altro che confermare tutte le parole espresse da Mitoancess, che fossero dirette o esternate attraverso metafore.
Sono infatti andato a vedere il post del 15 Maggio e vi avverto che queste PAM e Moldy sono la vostra stessa immagine riflessa.
Fossi in voi ci rifletterei su un pochino.
Spero che quando tornerò su questo sito trovi discussioni più civili e rispettose ed equilibrate.
Saluti.
21 maggio 2008 alle 10:56
Grazie Fede, sei molto Cara. Il fare quattro risate ( malgrado chi non esiste ), fa piacere.
Rispetto le Tue giustissime valutazioni, espresse in modo Civile, Corretto ed Educato.
Grazie nuovamente, e a risentirci.
Ciao!
21 maggio 2008 alle 09:42
@Aglaring
Ciao,
mi hai chiesto un’opinione… beh, devo dire che non sono abbastanza esperta di Mondo Emerso per apprezzarne la parodia. Ho letto solo Nihal della Terra del Vento, e ormai un po’ di tempo fa.
Suppongo che gli errori di grammatica e punteggiatura siano voluti, ma io con tutte quelle virgole non riesco proprio a leggere bene… :P (tra l’altro forse sbaglio, ma mi pare che la Troisi ne faccia di meno).
Comunque in linea di massima non amo molto le parodie, neanche quelle cinematografiche (penso di essere una dei pochi al mondo che non si e’ divertita piu’ di tanto nemmeno con Frankenstein Junior)… insomma mi sa che hai chiesto alla persona sbagliata!!
Ma sono io che sono un po’ prevenuta, quindi lascia pure stare la mia opinione e vai avanti.
Ciao!!
20 maggio 2008 alle 22:30
Hai ragione!
Grazie, e Ciao!
20 maggio 2008 alle 20:09
No, non lo credo =P
20 maggio 2008 alle 19:00
@ Fede
Ciao Fede.
Ti spiacerebbe darmi una Tua opinione?
Cosa ne pensi di quanto scritto, circa le Cronache delle Liste della Spesa?
Ti ringrazio!
Ciao.
@AryaSnow.
Ciao Carissima!
Ascolta: non credi anche Tu che ci sia qui un’ altro ( che ovviamente non esiste ) il quale si meriterebbe un trattamento pari a quello delle altre due non esistenti, di cui al Tuo post del Giovedì 15 Maggio delle 4:13?
Ti Ringrazio tantissimo!!
Ciao!!
20 maggio 2008 alle 17:00
Aglaring Vanyar scrive:
Ti adoro.