Pausa II
Come avevo annunciato alla riapertura del blog, se mi fossi trovata nella condizione di non poter aggiornare per più di qualche settimana, avrei avvertito. È questo il caso: tra università, stress accumulato negli ultimi tempi, desiderio di dedicarmi allo studio della narrativa, non credo che aggiornerò il blog almeno fino a inizio estate – salvo la sporadica Segnalazione.
Voglio precisare che la polemica di alcuni giorni fa sul blog del Duca a proposito della qualità dei commenti non c’entra: è vero, certi commenti danno fastidio ed è triste che tante volte i troll deraglino le discussioni, ma ormai ci ho fatto l’abitudine e non mi fa più né caldo né freddo. D’altra parte non c’è soluzione: chiudere i commenti sarebbe un peccato, visto che ogni tanto capitano interventi che arricchiscono sul serio gli articoli; moderare i commenti significherebbe per me investire nel blog altro tempo, tempo che non ho.
* * *
Nel frattempo è terminato Puella Magi Madoka Magica, forse il miglior anime di maghette mai realizzato. Peccato per il finale indecoroso. Undici ottime puntate, con momenti di qualità eccezionale (la puntata dieci credo sia la più emozionante puntata di un anime che abbia mai visto), e un crollo alla fine. A me rimane il sospetto che il finale sia stato stravolto per non turbare i giapponesi sconvolti dal terremoto. Non si spiegherebbe altrimenti perché Madoka non sia stato trasmesso per più di quaranta giorni, quando gli altri anime hanno rispettato al massimo una settimana di pausa.
Mi ha fatto anche incazzare che…
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Rimane però un bellissimo anime e lo consiglio a tutti. Ho adorato e fatto il tifo per i personaggi settimana dopo settimana come non mi capitava da anni. Kyubey con i suoi contratti me lo sognerò la notte e la “Puella Magi” Homura Akemi è diventata il mio nuovo idolo: meglio di Sailor Moon e di Buffy messe assieme! L’incarnazione del concetto: “Se la violenza non risolve i tuoi problemi, non ne stai usando abbastanza.”
Magari riparlerò di Madoka quando saranno uscite tutte le puntate in blu-ray/DVD. La mia speranza è che ci possa essere un’ultima puntata “Director’s Cut” o simile. Intanto ieri è uscito in Giappone il volume 1 e già si è svelato un piccolo mistero…
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E questo è quanto, ci risentiamo tra un paio di mesi.
“L’eccessiva gentilezza rende deboli. Il coraggio rende incoscienti. E la dedizione alla causa non porta alcuna ricompensa. Se non capisci questi concetti, non puoi diventare una maghetta.” – Homura Akemi.
Approfondimenti:
Sito ufficiale di Madoka Magica
Madoka Magica su AnimeSuki
La wiki di Madoka Magica
Scritto da Gamberetta •
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12 dicembre 2011 alle 11:14
Ho visto le 12 puntate di Madoka Magika e mi è piaciuta molto. Dai tempi di Sailor Moon e Sakura un anime dei quel genere non riusciva ad appassionarmi così tanto.
Però ci sono delle cose che non mi quadrano. So che nelle storie fantastiche aventi per protagonisti bambini o ragazzi i genitori sono generalmente un peso per la trama, presenti solo perché i personaggi sono ancora minorenni e quindi sotto tutela di un adulto, ma mi sembra che questa serie se li sbologni con un po’ troppa leggerezza, soprattutto considerando che è una produzione decisamente più seria rispetto a Sailor Moon e simili. Insomma, Madoka è l’unica di cui si vedono genitori e familiari, Sayiaka sembra averceli ma non si vedono mai, lasciando probabilmente alla fantasia dello spettatore le litigate con la madre perché esce in piena notte per dare la caccia alle streghe, Mami e Sakura sono orfane, di quelli di Homura non si sa nulla. Queste ultime tre vivono da sole, ma come diamine fanno?! Dove li trovano i soldi per mantenersi? I servizi sociali sono sono incuriositi da minorenni intestatari di abitazioni? Nemmeno gli impiegati della scuola dove sono iscritte? Per caso c’è questa possibilità, oltre i poteri, inclusi nel contratto? O usano i loro poteri per rubacchiare soldi qui e là?
Giuro, ero sicuro che almeno Sakura, vista la sua ossessione per il cibo, avesse avuto come desiderio il vivere di rendita! Non scherzo.
E poi un’altra cosa, ma vi avviso, questo è un bello spoiler:
Sayiaka si trasforma in strega in più di una timeline. Sapendo Homura che è particolarmente prona a diventarlo, non poteva dirle direttamente “purificati con i Grief Seed altrimenti diventerai una strega” invece che limitarsi ad offrirglieli e stare zitta quando rifiutava? Posso capire, le due puntate in cui Sayiaka si corrompe e diventa strega sono fortemente drammatiche e commoventi, ma Homura, quella intelligente, che ha già riavvolto il tempo tre volte, non ci fa una bella figura. Impedire a Sayiaka di diventare strega le avrebbe consentito di avere un aiuto (anzi due, eprch non sarebbe morta nemmeno Sakura) contro la Walpurgisnacht e quindi prevenire veramente il contratto di Madoka!
31 ottobre 2011 alle 08:30
@ Daniele
Dynit sta editando la serie di Madoka su Youtube, solo sottotitolata in italiano.
15 agosto 2011 alle 14:12
La didascalia dell’immagine viene dalla quinta puntata? In quella che ho visto io i sottotitoli sono diversi:
28 giugno 2011 alle 07:25
Se ti interessa e’ stato tradotto l’ultimo episodio del manga . La fine e’ molto simile a quella dell’anime, non hanno cambiato molto.
Hanno tradotto anche i sette episodi della timeline alternativa, puella magi oriko magica
21 giugno 2011 alle 14:47
ho visto che cìè questa saga fantasy, http://www.arkhesya.com/, quand’è che fai una recensione delle tue? Ovviamente dopo la pausa. Intanto buono studio!
21 giugno 2011 alle 13:35
Non so se a qualcuno possa interessare – o se causerà brividi di terrore come spesso accade a chi vede localizzata in italiano una serie già seguito in lingua originale – comunque…
http://www.dynit.it/ultimissime_dettaglio.asp?idnws=604
In verità dicono di averla acquisita, non tradotta, ma mi porto avanti :P
20 giugno 2011 alle 12:01
@Elayne: Se ti riferisci alla questione dei loop temporali, beh, non li ha certo inventati Higurashi, anzi c’è una lunga e onorata tradizione fantascientifica sull’argomento… Gli autori di Madoka potrebbero benissimo non avere mai visto Higurashi.
Comunque anch’io lo consiglio, è un ottimo anime, e l’ho trovato migliore di Madoka. In Madoka c’è veramente un eccesso di retorica del dolore (una fissa dei giapponesi); purtroppo ce n’è anche in Higurashi, ma è dosata molto meglio. C’è anche una dose molto minore di momenti WTF? (probabilmente perché la storia è spalmata su 50 episodi, pure troppi, invece che condensata in 12).
Il finale è bruttino (stona troppo col mood del resto dell’anime), ma non brutto come quello di Madoka.
19 giugno 2011 alle 17:34
L’altro ieri ho letto questo post e, parlando di Madoka Magika, mi ha incuriosita e così ho cominciato a vederlo. In due giorni ho finito la serie. E’ davvero fantastica, non c’è alcun dubbio, ma lo schema su cui si basa non è per niente nuovo. Hai mai visto l’anime “Higurashi no naku koro ni”?Se non l’hai fatto, te lo consiglio, è un vero capolavoro e sono abbastanza certa che l’autore di Madoka ne sia stato pesantemente influenzato.
Ti ringrazio per il consiglio, comunque!^_^
24 maggio 2011 alle 12:34
Capito di qui cercando Incident at Loch Ness e mi ritrovo in un blog meraviglioso, pieno di spunti di ogni genere.
Mentre fai la tua pausa, mi spulcio tutto, sembra davvero interessante.
Intanto, cerco questo Puella Magi che mi avevano già consigliato ma poi è rimasto a prendere la polvere (gli anime visti nella mia vita si contano sulle dita e non c’è un motivo particolare).
21 maggio 2011 alle 13:15
Mania del cosplay.
8 maggio 2011 alle 20:57
Segnalo che dal 3 maggio al 18 luglio spunterà in Giappone il Madoka Cafè. Che mattacchioni, questi giapponesi! :D
7 maggio 2011 alle 15:16
Secondo me, riguardo Madoka Magica
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6 maggio 2011 alle 12:52
@Zave: no, è tutta farina del sacco Shaft.
(comunque sono in uno dei pochissimi gruppi italiani che fa fansub traducendo dal giapponese, e proprio sull’ultimo episodio di Madoka di uno dei gruppi italiani ho dato la mano nell’interpretazione di qualche frase. Insomma, ho riguardato l’episodio di recente e le frasi stupidelle mi hanno colpito di nuovo nella loro idiozia.XD)
6 maggio 2011 alle 04:00
@uriele: da una semplice occhiata su mangaupdates mi risultano oltre al manga principale basato sull’anime di madoka anche una storia alternativa e una side story.
questo è uno dei pochi casi dove il manga nasce dall’anime, ed è vero che il manga può prendere una direzione diversa, ma in genere in questi casi sono solo operazioni commerciali che si fanno con serie particolarmente di successo.
in ogni caso rimane il fatto che non si tratta del classico esempio di anime che è basato su un manga o su una light novel e che ha un finale orrendo, che non è però quello reale, perché vogliono concludere la serie ma il manga o la serie di light novel è ancora in corso.
la storia originale è proprio quella dell’anime.
@Davide: ma le scritte di cui parli non sono da imputare ai fansubber? se così fosse sono sicuro che l’anime in questione lo subbino in parecchi quindi puoi cercare un’altra versione. sempre che l’inglese ti vada bene, io fansub in italiano non ne guardo mai, le poche volte sempre in inglese perché detesto le doppie traduzioni.
6 maggio 2011 alle 00:41
Beh, se ti serve una pausa mi sembra legittimo che tu te la prenda!^^
Comunque, a me il finale di Madoka è piaciuto, e pure parecchio. L’unica cosa che avrei evitato sono le frasette stupidine in inglese superimposte alle immagini nell’ultima scena (seriamente, what?), ma per il resto l’ho trovato un epilogo decisamente soddisfacente (anche se anch’io penso che l’abbiano cambiato in corsa e che dovesse finire peggio… quantomeno conoscendo Urobuchi. Visti i suoi precedenti con cose tipo Fate/Zero e soprattutto Saya no Uta…XD).
4 maggio 2011 alle 12:40
O_O
non serve aggiungere altro ^_^’
Grazie, mi hai risparmiato di dover cercare qualche recensione ONESTA!
V
4 maggio 2011 alle 11:47
@PlatinumV.
Romanzo per Young Adult con protagonisti dei bambini da autore esordiente che prima faceva lo sceneggiatore per Gilmore Girls e The O.C.… onestamente non credo lo leggerò mai.
Comunque, per chi fosse interessato è qui.
4 maggio 2011 alle 09:26
Peccato, mi spiace molto. Attendo con ansia il tuo ritorno, anche perché sarei curiosa di sapere cosa ne pensi dell’ “Emerald Atlas” di John Stephens… ne parlano ovunque come di un miracolo e sarei curiosa di sapere se è un vero miracolo o solo una manovra commerciale!
Non ho ancora finito la lettura del tuo scritto. Mea culpa. Non volermene, sono in trasferta!
V
4 maggio 2011 alle 01:28
L’abitudine di dare finali pessimi e/o affrettati è una consuetudine per quasi tutte le serie da 12-24 puntate, terremoto o non terremoto
3 maggio 2011 alle 22:06
Buon lavoro e buono studio, dunque!
Il finale di Madoka mi è piaciuto, ma non mi dispiacerebbe un finale alternativo (magari nel manga?)…
Intanto, su Internet impazzano le scommesse: Mostra spoiler ▼
3 maggio 2011 alle 11:16
Forse nell’manga cambieranno qualcosa. L’ultimo volume dovrebbe uscire alla fine del mese; il secondo volume arriva alla fine dell’ottava puntata dell’anime: hanno tutto lo spazio di manovra per fare un finale diverso.
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2 maggio 2011 alle 13:32
Peccato, bhè vorrà dire che attenderemo con rinnovata pazienza il tanto anticipato articolo sul POV.
Buona pausa e auguri per qualsiasi attività a cui nel frattempo vorrete dedicarVi, Gamberetta.
2 maggio 2011 alle 03:35
mi spiace per madoka, avevo quasi iniziato a sperare che valesse la pena guardarlo…
d’altro canto era un’illusione.
per i giapponesi finale è sinonimo di deus ex machina.
1 maggio 2011 alle 23:25
Niente articolo su ‘Il punto di vista’ dunque.
Peccato, sarebbe stato interessante discuterne qui.
Alla prossima.
30 aprile 2011 alle 21:32
A presto allora :)
29 aprile 2011 alle 21:08
meglio una pausa che una menopausa uahaha
ok, a presto.
29 aprile 2011 alle 21:08
Posso solo ringraziarti per tutto il tempo che spendi su questo blog per fare articoli unici nel loro genere. Grazie di tutto e auguri!
29 aprile 2011 alle 14:14
Intendevo *anche io. Scusate i 2 commenti.
29 aprile 2011 alle 14:11
@Gamberetta Non insisto, anche se non capisco perchè non vuoi dircelo. Comunque anche quest’anno mi iscriverò all’università. Anch’io una facoltà scientifica :D
29 aprile 2011 alle 11:44
Se hai un lettore e book, scarica il libro. C’è anche una seconda versione che è moooooolto più leggibile. Ho abito lo stesso problema io. La versione cartacea col dorso arancio era illeggibile. Se vuoi quando turno a casa ti dico chi sono i traduttori così in caso cerchi i cartacei tradotti meglio.
29 aprile 2011 alle 10:50
@Il Guardiano: in effetti, a volte, Jordan esagera e passa da un POV all’altro senza ritegno; la particolarità è che non ti fa perdere o, almeno, io non ho mai avuto questo problema. Avendolo scoperto solo di recente c’è un altro discorso che mi preme. La Fanucci, che non è proprio nuova del Fantasy, ha fatto de La Ruota del Tempo un lavoro a dir poco illeggibile. Ci sono CENTINAIA di ERRORI di TRADUZIONE (false friends e simili), mancanza del che nei CONGIUNTIVI, senso delle frasi inesistente a causa di un errato uso dei verbi… insomma, a me viene da paingere. Sono al quinto libro e ho imparato a riordinare le frasi senza uscire troppo dalla narrazione, ma a volte devo fermarmi e analizzare la frase per capirne il senso.
Non mi è MAI capitato di leggere un libro, anzi una serie, con una qualità così scarsa di traduzione. E trovo davvero molto triste che accada con Fanucci.
@Gamberetta: in bocca al lupo per tutto e grazie per l’ottimo lavoro che svolgi! : )
29 aprile 2011 alle 07:24
Non so, resto sempre dell’idea che non ci sia un guadagno/perdita nell’usare un tipo di POV al posto di un altro.
Qui ad esempio Gamberetta fa l’esempio della birra e dei nani.
Uno scrittore, nell’usare il N.O., deve astenersi da commenti del genere, ad esempio.
Il suo ruolo “oggettivo” (un Personaggio che dice una cosa è sempre confutabile da un altro, il N.O. no.) deve usarlo solo quando è utile alla storia.
Spoiler
Mi ricordo, se non sbaglio in “IT” (e scusate se cito sempre King) , che il N.O. anticipa la morte di uno del gruppo.
In ogni scena di tensione, restavo col fiato sospeso. Sapevo della morte di uno di loro e me l’aspettavo da un momento all’altro.
Non sapevo chi fosse, ma stavo in ansia per loro.
Questo espediente ha reso la lettura più piacevole? Per me si.
Sarebbe stato diverso senza N.O.? Si. Si sarebbe potuto fare diversamente? Magari con altre scene? Certo che si. Ma a questo punto si sarebbe potuto scrivere “IT” anche con un POV in prima persona.
È lo scrittore che determina l’efficienza di ogni singola tecnica narrativa. Se lo scrittore non da gestirla, è colpa dello scrittore.
Penso sia ingiusto etichettare il N.O. come tecnica che provoca errori.
In “Character and viewpoints” l’autore parla della prima persona dicendo che è difficile. Sono d’accordo. Ma per il fatto che può provocare l’errore del “why?” (non posso citare o essere più preciso perché sono dal cellulare…potrei anche ricordare male quindi :-P perdonatemi in caso.) non può essere pretesto per dire: è difficile usarlo quindi è meglio evitare.
L’errore del N.O. credo sia quello di scadere nell’infodump facile. Ma basta stare attento.
29 aprile 2011 alle 01:22
Guardiano: tieni presente una cosa: Gamberetta parla di narrativa di genere, piú strettamente di narrativa fantastica; quando dice che il narratore onnisciente è una scelta sbagliata, lo fa con riferimento a quello specifico caso, non alla scrittura in generale. Vedi per esempio questo articolo, dove, prima di parlare dei vari tipi di narratore, premette che “forse è il caso di ricapitolare alcuni punti chiave riguardo la narrativa di genere fantastico”; inoltre, “Premetto che quel che dirò non è Vangelo. Non sono verità scolpite nella pietra, sono per lo più convenzioni. Ciò significa che uno scrittore è liberissimo di ignorare tali convenzioni, ma non di non essere consapevole di quel che sta facendo“.
28 aprile 2011 alle 21:25
Quando ho visto il finale di Madoka ho pensato: “Questo a Gamberetta non piacerà affatto.” LOL
In ogni caso gran bel anime, sono sempre più convinto che la formula 12 episodi sia la migliore (niente filler, niente fanservice, niente che non sia al servizio della storia). Ora mi aspetto di vedere legioni di nerd chiedersi chi vincerebbe in uno scontro tra Haruhi e Madoka.
Auguri e in bocca al lupo per lo studio!
28 aprile 2011 alle 21:07
Ma tu scherzi, addirittura meglio di Buffy ? ?! Ecché lavvoro sàrà mài!!!
28 aprile 2011 alle 20:55
@Mauro:
Il paragrafo di “character and viewpoints” che mi interessa:
e queste è la sua considerazione:
Io penso che lo scrittore debba essere onesto. Nel concetto di “scrittore onesto” rientra, per me, anche una decisione a priori del POV.
Se per 250/300 pagine su 600/700 stai fisso su un personaggio e poi inizi a saltare di palo in frasca ogni 20 righe (Robert Jordan ad esempio), mi indisponi e non riesco a digerire la tua storia.
Dimmelo (cioè fammelo capire) fin dall’inizio che è una storia con più POV e io accetto il salto quante volte vuoi.
Allo stesso modo il Narratore Onnisciente non può essere una giustificazione per l’incompetenza dello scrittore.
Prendi Evangelisti col suo Eymerich.
Una cosa obbrobriosa.
Oltre ad aver creato un personaggio senza pensieri, ma qui è una questione di gusto personale, il Narratore mi Infodumpa alla grande.
Mi spara addosso informazioni su informazioni che potrebbero essere messe, se proprio non vuole avere il buon gusto di mostrarmelo con una scena/flashback, almeno in un dialogo. Invece no. Qui il Narratore onnisciente è usato solo per non sforzarsi.
FAIL
Nel blog del
DuceDuca ho citato Stephen King perché forse è l’autore più famoso che usa il N.O.Non parlavo delle sue storie… Ma della sua tecnica.
E dopo due libri continuo a pensare – e anche Card lo pensa (se non ho sbagliato a tradurre il senso delle sue parole) – che il N.O. non sia una scelta sbagliata a prescindere. Come tutte le scelte, è sbagliata quando viene usata male.
@Tapiroulant:
è tradotto in sub-eng o in sub-ita?
28 aprile 2011 alle 20:28
Beh, sarai contenta di sapere che mi sono messo a guardare Madoka (per ora ho visto i primi cinque episodi, stasera farò un’altra endurance).
Per ora mi sta piacendo (anche se la protagonista mi dà un po’ sui nervi).
28 aprile 2011 alle 19:38
in bocca al lupo per tutto!
28 aprile 2011 alle 19:37
@???. Ok per quanto dicevamo a marzo. Mandami la mail, tempo permettendo risponderò.
Per quanto riguarda il finale di Madoka…
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@caravanpetrol. / @ATNO. Frequento una facoltà scientifica. No, non ho voglia di specificare.
28 aprile 2011 alle 17:38
Col mio scorso commento mi riferivo a questo… scusate il triplo commento.
28 aprile 2011 alle 17:33
Il narratore onnisciente ha pregi e difetti: da un lato permette al narratore di sapere e dire tutto, senza limiti di spazio e tempo; per esempio, The Confession, di Grisham, parla Mostra spoiler ▼
grazie al narratore onnisciente si può permettere di dare elementi importanti capitati nel passato, senza dover inizare il libro nove anni prima e passare attraverso il processo (in parte le dà attraverso i personaggi, ma non sempre).
Per contro, entrare e uscire dai punti di vista, passare dall’uno all’altro, raccontare i pensieri di tutti, rende più difficile l’immedesimazione: passare cinquanta pagine fermamente nel punto di vista di un personaggio fa un effetto è decisamente diverso dal passare cinquanta pagine saltando da uno all’altro. Questo anche perché il cambio di punto di vista è qualcosa cui ci si deve abituare, di cui si deve prendere atto; richiede quindi di uscire, per quanto magari leggermente, dalla storia.
Se t’interessa l’argomento, procurati Characters and Viewpoint, di Card (che dovrebbe esistere anche in Italiano): fa una carrellata dei vari tipi di narratori, discutendone pregi e difetti.
28 aprile 2011 alle 17:32
Restiamo in trepida attesa del ritorno. Buon riposo e buono studio.
28 aprile 2011 alle 15:05
Buona pausa, torna presto! :)
28 aprile 2011 alle 14:13
Mi dispiace non poterti leggere fino all’estate. I tuoi articoli sono talmente interessanti e divertenti, che ogni volta che accendo il pc, il tuo blog è uno dei primi siti che visito, sperando in un nuovo intervento. Comunque, pazienterò :) E quoto caravanpetrol, che studi? :D
28 aprile 2011 alle 12:37
Mi dispiace per questa nuova pausa ma sono in trepidante attesa per i nuovi capitoli di S.M.Q.
Spero che la visione di Madoka sia stata di ispirazione!!!
Buon lavoro e buona pausa!
28 aprile 2011 alle 11:29
Che cosa studi all’università?
28 aprile 2011 alle 10:43
Attenderemo con conigliesca pazienza.
Intanto: buona pausa ojousama
28 aprile 2011 alle 09:29
Pazienza. Avevi avvertito. Ti si aspetterá.
Per Madoka ho trovato questo:
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Una cosa, Gamberetta: nonostante la pausa ti posso scrivere una mail (tra un po´) per quella cosa di cui ti ho parlato a Marzo?
Ciao. Torna presto.
28 aprile 2011 alle 09:19
Mi dispiace, Gamberetta. Mi piacciono i tuoi articoli.
Beh, prendo la cosa dal punto di vista positivo: ho più tempo per leggere (con moooooolta fatica) i manuali in inglese; infatti speravo di riuscire a leggerne un bel po’ prima del tuo articolo così da poter capire il perché dell’avversione al Narratore Onniscente. E porti le domande.
28 aprile 2011 alle 04:04
Le aspettative per il finale di Madoka erano altissime, e già da prima che uscissero gli ultimi episodi giravano teorie sul motivo del ritardo e sul perché avrebbe reso il finale insoddisfacente (
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).
La puntata 10 è senz’altro la più emozionante, e Homura è il personaggio più interessante della serie.
Ciò che rovina le cose è…
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Sarà che io mi aspettavo di peggio; dopo aver visto troppi anime rovinati da finali di merda e deus ex machina osceni, mi sono abituato a non sperare troppo.
28 aprile 2011 alle 03:24
Vostra Maestà, non affaticatevi con articoli che richiedono tempo e pazienza superiori alla resistenza media degli esseri umani. Consiglio come il decorato Duca, di dedicarsi ad attività più piacevoli e corroboranti per la Sua salute.
Tintinnamente, il giullare di corte.
27 aprile 2011 alle 22:37
Attenderò con ansia il tuo ritorno con nuovi articoli! ;)
27 aprile 2011 alle 22:34
Niente Alice e niente manuale sul Punto di Vista per alcuni mesi… è giusto: la cosa più importante e che Voi possiate dedicarvi alla Vostra narrativa, Hime-sama.
Il Duca attenderà con i discepoli il ritorno della Dea.
Auguri di buon lavoro e buono studio.