- Gamberi Fantasy -

La Fogna dei Commenti

Pubblicato da Gamberetta il 24 maggio 2008 @ 20:18 in Fogna | 2.447 Comments

Problema: negli ultimi tempi il livello dei commenti è sceso tanto che le pubblicità del viagra bloccate dal filtro anti-spam sarebbero più interessanti. Per ogni commento semi intelligente ci sono pagine e pagine di spazzatura. Perciò ho deciso di cambiare politica riguardo ai commenti.

I commenti Off Topic (fuori argomento) non saranno più accettati.

I commenti contenenti insulti ad altri commentatori non saranno più accettati.

* * *

Partiamo dagli insulti. Da ora in avanti, le uniche persone che possono essere fatte oggetto d’insulti, allusioni, ingiurie, minacce e quant’altro di carino, sono le seguenti:

  • me stessa (Gamberetta).
  • Capitan Gambero.
  • Bubba.
  • Signor Stockfish.
  • L’autore del romanzo oggetto della recensione in esame, se l’articolo è una recensione.

FINE. Se volete insultarvi tra di voi andate da un’altra parte. Grazie.

I commenti fuori argomento. Qui mi devo affidare all’intelligenza di ognuno, ma se non vi dimostrerete abbastanza furbi, ci penserò io per voi. E visto che molti dimostrano l’acume di un criceto, farò qualche esempio:

«Gamberetta dice che Il Talismano del Potere è brutto, vuol dire che Gamberetta è scema!!!» (questo è un commento idiota, ma è in argomento, sarà accettato).

«Gamberetta non dovrebbe insultare gli autori, perché è maleducazione.» (questo è un commento altrettanto idiota, e in più non è in argomento perché non riguarda né il romanzo né la recensione dello stesso, bensì la “filosofia” di Gamberetta, tale commento non sarà accettato).

«Gamberetta non può criticare la Troisi quando lei scrive recensioni tutte sgrammaticate!!!» (non importa se l’affermazione sia vera o no, questo commento non sarà accettato perché non riguarda la recensione, ma in generale il mio modo di scrivere).

«Gamberetta è cretina, perché ha scritto “o avuto” senz’acca nel terzo paragrafo della recensione.» (questo commento è specifico alla recensione in esame, e non solo sarà ben accetto, ma mi scuserò e correggerò subito l’errore).

I commenti non accettati non saranno cancellati. Odio la censura, non cancellerò mai niente, bensì sposterò i commenti incriminati dall’articolo originale a questo, che non a caso è chiamato Fogna dei Commenti. Lo spostamento non sarà “in tempo reale” perché né io né mio fratello siamo tutto il giorno davanti a un PC, non di meno, appena ne avrò la possibilità provvederò. Perciò se sapete che il vostro commento è fuori argomento, potete metterlo direttamente qui, tanto ci finirà comunque.

Qualche altra noticina:

Se ho scritto qualcosa che non vi piace e volete farmi cambiare idea, l’unica possibilità è attraverso un ragionamento con basi logiche e documentate. Insulti, minacce, ripetizione ad nauseam, vanto di titoli accademici e non, precetti religiosi o filosofici: niente di tutto ciò mi fa né caldo né freddo.
Se commette degli errori di ortografia nel commento, NON scrivetene un altro per correggervi. NON CE N’È BISOGNO. A meno che il commento non sia del tutto sgrammatico, tanto da risultare incomprensibile, lasciatelo così com’è. Sbagliare a digitare capita a tutti e non c’è niente di male. Ciò non toglie che spendere un paio di minuti a rileggere, o magari installare lo spellchecker per la lingua italiana dentro Firefox male non vi fa.

Spellchecker di Firefox
Non è difficile, persino per una fan della Troisi!!!

* * *

E già che ci siamo parliamo dei furboni che commentano con nick diversi, dicendo la stessa cosa. Uno degli ultimi esempi:

Accessi al sito la notte del 30 Aprile
mitoancess & amiketti. Clicca per ingrandire

Ora, io non so se “Pamy & Moldy” e “mitoancess” siano la stessa persona, o gente diversa che usa lo stesso computer. Non lo so e non m’interessa. PIANTATELA CON QUESTI GIOCHINI. Non è la prima volta che succede, finora sono stata tollerante, ma davvero non c’è nessuna ragione per la quale uno non possa esprimere la propria opinione, per quanto rude, senza spacciarsi per tre persone diverse contemporaneamente. D’ora in poi, quando beccherò qualcun altro a fare ‘ste cose, farò un’eccezione ai miei principi e cancellerò i suoi commenti.

Infine, ricordo che in fondo a ogni pagina e nella sidebar a destra c’è l’indirizzo di posta elettronica con il quale potete contattarmi in privato: usatelo pure per qualunque argomento, meglio una mail in più (anche d’insulti) che non un commento a vanvera che non c’entra un tubo.

Spero di essere stata chiara, ma se avete dubbi chiedete.

EDIT: per maggiori informazioni sulla politica dei commenti di questo blog, consultate l’apposita sezione nella pagina delle FAQ.


Approfondimenti:

bandiera IT La Cloaca Massima, una delle più antiche fogne del mondo

bandiera IT L’homepage di Firefox

 


2.447 Comments (Mostra | Nascondi)

2.447 Comments To "La Fogna dei Commenti"

#1 Comment By jess On 24 maggio 2008 @ 22:27

D’accordissimo sul fatto che il blog sia diventato una fogna di commenti.
Temo però che l’elenco di chi insulta non si dovrebbe affatto fermare ai soli due commentatori da te citati. ( mi sovviene un certo Carlo ad esempio che mi sembra piuttosto incline all’uso di offese pesanti etc…per non dirne altri).
In ogni caso non sono solo gli insulti che fanno di questo blog un luogo di dibattito poco serio, ma dubito che interessi a qualcuno.
Saluti jess

#2 Comment By Carlo On 25 maggio 2008 @ 00:00

Cara Gamberetta, apprezzo la tua iniziativa, ma la trovo di difficile realizzazione. Prima di tutto, una banale domanda tecnica sulle “regole”: tu hai detto che un commento in argomento come il seguente

«Gamberetta dice che Il Talismano del Potere è brutto, vuol dire che Gamberetta è scema!!!»

verra’ accettato, mentre un commento non in argomento come il seguente:

«Gamberetta non dovrebbe insultare gli autori, perché è maleducazione.»

sara’ sopstato qui. Ma che succede se un messaggio contiene entrambe le cose:

«Gamberetta dice che Il Talismano del Potere è brutto, vuol dire che Gamberetta è scema!!! Gamberetta non dovrebbe insultare gli autori, perché è maleducazione.»

Inomma, non credo che questa regola funzionera’, perche’ praticamente ogni messaggio sara’ una mescolanza di varie cose.

Seconda questione, riguardo all’essere in argomento: mi sembra che trascuri il fenomeno del “topic drift”. Si comincia a parlare di manga, e si finisce (attraverso una certa concatenazione di idee) a parlare di Quentin Tarantino e Sergio Leone. Quando scatta l’off-topic? A mio parere non dovrebbe scattare mai, perche’ e’ proprio questo il bello delle discussioni: che si “spostano”. E’ chiaro che se, nel bel mezzo di una discussione su Tolkien, uno irrompe parlando di coltivazioni di pioppi, il “fuori tema” e’ evidente (anche se poi, chissa’, magari c’entra: vassapere). Tuttavia nella maggior parte dei casi potreste procurarvi dei bei mal di testa a dover decidere i casi dubbi – che saranno certamente la norma.

Comunque, da parte mia faro’ del mio meglio per rompere il meno possibile i coglioni. :-)

#3 Comment By Gamberetta On 25 maggio 2008 @ 00:40

@Carlo. Nel caso di 50/50 il commento finisce nella fogna. Potrei fare eccezioni per commenti particolarmente intelligenti, ma ho come il sospetto non si presenterà l’occasione. Per il “topic drift”, finché la discussione drifta in maniera interessante, penso possa rimanere.
In ogni caso non mi farò venire mal di testa, stai sicuro. Nel dubbio sposto. Fine.
Nei 2000+ commenti già presenti di commenti “contro le regole” ma ugualmente meritevoli non me ne viene in mente mezzo, perciò credo non ci saranno grossi problemi.

#4 Comment By irene On 25 maggio 2008 @ 01:28

Il coniglietto Grumo si può insultare?
(scherzo, scherzo…)

#5 Comment By Loreley On 25 maggio 2008 @ 14:49

Che dire… era ora! Brava. :D

#6 Comment By giulias83 On 25 maggio 2008 @ 16:49

Ehilà! Anche io, proprio oggi, ho dovuto inserire la moderazione dei commenti, ma il motivo era la troppa SPAM. Non ci insulta nessuno! Che invidia…
;-)

#7 Comment By …io… On 25 maggio 2008 @ 19:07

«Gamberetta dice che Il Talismano del Potere è brutto, vuol dire che Gamberetta è scema!!! Gamberetta non dovrebbe insultare gli autori, perché è maleducazione.»

a perchè questo non è esprimere un proprio parere Gamberetta??

miseria , Hitler e Saddam Hussain avevano una mentalità più aperta di te

#8 Comment By Carlo On 25 maggio 2008 @ 22:48

…io…: Sei ingiusta. Quella di Gamberetta deve essere stata una scelta sofferta, considerato il suo odio per la censura. Oltretutto, i messaggi non vengono nemmeno eliminati, ma spostati qui. Paragonare Gamberetta a Hitler e Saddam Hussein, questa si’ che e’ un’operazione degna di Hitler e Saddam Hussein…

#9 Comment By Tom On 25 maggio 2008 @ 23:38

Io credo sia un idea valida. Forse non sono l’unico, e girovagando in questo blog nel tempo libero spesso mi passa la voglia di commentare un articolo, quando leggo delle discussioni prive del benchè minimo significato o scopo (tanto per citare l’agente Smith). Insomma, ragazzi, il Sol levante ci è già arrivato da un bel po’: ci sono dei siti fatti apposta per insultare gli sconosciuti. Se dovete scaricare lo stress andate lì, o trovatevi una ragazza :)
Saluto benedicendo l’iniziativa de La Fogna dei Commenti.
ciao!

#10 Comment By jiggly On 25 maggio 2008 @ 23:52

Edit di Gamberetta. Espressioni quali: “triturare le palle”, “qualcuno di più intelligente”, “sei scema [...] come una pacata considerazione oggettiva”, “pensare da deficiente”, riferite a un altro commentatore non sono più tollerate.

In primis un commentino all’ultimissima discussione, se ce ne sono state altre scusate ma non ho davvero il tempo con la mole di risposte che devo dare a gente a cui scrivo da un po’. Clio dice che è stata in Spagna e i libri della Troisi non li pubblicizzano. Rispondo che nemmeno in un sacco di librerie italiane li pubblicizzano ma che comunque in Italia ha venduto un sacco. Porta i dati delle vendite del mondo emerso in Spagna e non parlare a caso. E che ne dici di Turchia Portogallo Brasile? Bah, io non so nemmeno se è vero ma comunque ti invito di nuovo a rispondere a tutto, non solo a quello che ti fa comodo e con cognizione di causa oppure a non rispondere. Parlando in generale non importa nemmeno che siano state vendute in questo o quel paese. E’ già straordinario che è riuscita a varcare bene la frontiera, anche se fosse in uno stato solo non cambierebbe niente.
Ora:
Clio..
Ciccia ciccia, stai proprio continuando a triturare le palle. Visto che mi sto annoiando parecchio a risponderti chiarisco solo quello che non ho già detto in post precendenti o che ritengo ragionevole tornare a ribadire. Se qualcuno più intelligente di sta qui vorrà capire quello che dico legga prima e ci arriverà immediatamente. Ah, questa te la devo ripetere. Non ho bisogno di rilassarmi. Sono perfettamente rilassato di mio. Quando dico cose sulla falsa riga di “sei scema” lo faccio senza rabbia ma come una pacata considerazione oggettiva.
Visto che ti ostini a pensare da deficiente ti spiego perciò un po’ meglio il concetto di “la stragrande maggioranza degli italiani non ha letto il libro”. Questa frase implica due cose. 1 non c’entra una mazza se la MAGGIORANZA di LICEALI ha letto dei BRANI. Oltre al fatto che lo dici senza minimamente averne prova con l’atteggiamento di “ora sparo una boiata non verificabile, se ci credono forse è un punto a mio favore”, c’è da dire che quelli che scrivono qui non sono tenuti a aver fatto studi liceali, che chi li ha fatti non sempre ha letto un solo pezzo di quel libro e che chi ha letto solo brani a volte può non capire comunque la citazione. 2 non dico per niente che non è famoso, dico e continuo a ripetere che la maggior parte delle persone non l’ha letto e che è una balla colossale che la maggior parte delle scuole prevedano nel programma la sua lettura. Informati. Oltre tutto anche se fosse ciò non cambierebbe il fatto che la maggior parte degli italiani non l’ha mai letto. Per cui se vuoi farti capire dalla gente questo è il modo peggiore.
La faccenda dell’arco… mi fa cadere le braccia. Esempi scemi come “per il sommozzatore non è fondamentale il fiato?”…oddio.. Intanto solitamente i sommozzatori si immergono con bombole d’ossigeno etc, per cui la respirazione in effetti non è fondamentale… ma vabbè. Immagino che tu ti riferisca a chi pratica le apnee in ambito sportivo. Non c’entra niente sai? Assolutamente niente. Quello è un ambito molto specifico e non è inserito in nessun tipo di contesto, oltre al fatto che il “respirare” è molto diverso dall’usare “forza in generale”. Non so se riesci a comprendermi. Respirare, in quel contesto, è un qualcosa di assolutamente mirato e che è utilizzato in quella specifica attività. L’esempio sarebbe calzato meglio se la Troisi avesse detto “per tirare con l’arco non è necessario saper tendere la corda”. Ma la Troisi non ha scritto quello. La Troisi ha scritto mettendosi nei panni di Nihal in quel contesto. E’ come se io scrivessi di uno che si ritrova a parlare con te e scrivessi “per parlare con lei non era necessario riflettere”. Spero che tu capisca che la frase calzerebbe benissimo visto che capisci poco e perciò non serve fare dei grandi pensieri filosofici, ma spero anche che tu arrivi comunque a capire che per comunicare serve come minimo mettere in azione il cervello. Tu il cervello non ci riesci molto bene. Non riesci a capire le forme scorrevoli, colloquiali. Non ti entrano proprio in testa. Le vedi sbagliate. Se uno non ti spiega i minimi particolari non capisci quello che si vuole dire. Cosa credi che significhi? Non ci vuole un genio a capire che la Troisi non intendeva dire che anche se uno aveva le braccia atrofizzate riusciva a tirare comunque. E nemmeno che andare in guerra e tirare con l’arco era roba da mingherlini occhialuti. Certe volte non è necessario dire “Per lei..” e oltretutto farebbe anche un po’ schifo. Nel caso tu non ne fossi a conoscenza il metodo di scrittura usato in quel punto della Troisi è utilizzato da molti altri scrittori. Serve principalmente a calarsi meglio nel personaggio oltre che a non far gridare al lettore “che pallee!!” Continui a dire che l’autrice stessa dice che non si documenta. Non significa che sia un’ignorante. Mi sembra che tu abbia grossi problemi col significato delle parole. Ad ogni modo gradirei leggere la sua dichiarazione per intero. Come ben saprai prendere singoli pezzi può minare la corretta interpretazione.
Parlando dell’isola. Guarda che l’isola è fuori dalla portata dell’influenza delle altre terre emerse, è dietro la cortina. Inoltre di legno ce n’era presumibilmente un bel po’ dato che vi era una foresta. Inoltre la gente dell’isola era quella rimasta indietro perché non voleva entrare sott’acqua. Essendo della stessa stirpe e dato che non vi erano stati conflitti gravi ma che anzi il rapporto era rimasto pacifico (pur con qualche normale tensione per le opinioni contrastanti), sicuramente sono stati proprio loro a fornire le navi e marinai alla gente subacquea. Ti ricordo che erano un popolo di navigatori, per cui quanto a competenza di navigazione non dovrebbero aver avuto grossi problemi. Non hai capito nemmeno la mia allusione a altri territori da sfruttare oltre a quell’unica isola. Amen. Visto che ti serve sottolineo che non intendevo territori sottomarini.
Non ti spiego la storia della foresta pietrificata perché a quanto mi risulta ha già provveduto carlo e se non hai capito allora non capirai nemmeno adesso.
Come al solito gamberetta ha.. diciamo.. frainteso… spiegherò la situazione con qualche semplice punto.
SALITA
La compagnia non aveva tutta sta fretta, usavano il drago solo per non “passare tutta la vita a scalare quei monti poderosi” (non sono stato io a scriverlo). Nihal aveva addirittura espresso la preoccupazione che il drago non ci riuscisse perché le condizioni erano spaventose. La Troisi non dice mai che ci misero tutti quei giorni continuando a volare. Restringe il tempo narrativo perché le cose importanti da scrivere sono altre. In ogni viaggio sono quasi sempre previste lunghe soste per riposarsi, soprattutto se si è a bordo di cavalli, per evitare che stramazzino al suolo. Lo sforzo che doveva fare il drago era immenso. Ne consegue che le pause tra un volo e l’altro erano di entità notevole per permettere al drago di non morire. Aggiungici momenti in cui era impossibile effettuare il volo e che la salita del drago era estremamente lenta durante il volo stesso. Aggiungi inoltre le difficoltà di due persone come sennar e l’altro di stare in groppa, quindi le pause anche per la salute loro. Pause per rifocillarsi, dormire, espletare bisogni naturali. Aggiungi che quei monti erano altissimi, più alti di qualunque esista ad oggi sulla Terra…Et voilà! Eccoti la risposta! Ora mi dirai che doveva dirci quanto tempo impiegavano a dormire, mangiare, far riposare il drago, aspettare che il tempo fosse più favorevole.. cosa mangiavano, qual’era la forza del vento misurata secondo gli standard attuali?
DISCESA
Ehm.. gamby gamby? Lo sai che la discesa di cui parli è tutto un altro pezzo e che Sennar e Nihal non erano nemmeno sul drago? Non stavano volando.. e i quattro giorni non si contano dal punto in cui erano arrivati col drago ma da tutta un’altra parte…qualche maligno potrebbe chiederti di imparare a leggere.

Quello che hai scritto per spiegare la tre non significa proprio niente. Come al solito parli parli ma non descrivi dove prendi i pezzi. Ammetto che la mia memoria non è infallibile per cui sapere quello di cui stai parlando mi sarebbe d’aiuto.

#11 Comment By jiggly On 26 maggio 2008 @ 00:30

X Aglaring:

Continui a dimostrare cocciutamente di essere scema con tutto il post. Rispondo a ciò che mi sembra doveroso. Con tutte le volte che ho corretto i miei errori anche da solo non penso di aver dimostrato di credere di essere infallibile. Ma se dici delle cose senza senso non posso dirti “oh che bello c’hai ragione”. Per cui non puoi pretendere che prenda atto di errori che non esistono (nemmeno me li hai motivati). La 2bis ovviamente non l’hai capita nemmeno lontanamente. Non mi sorprende, non sai leggere. Nella 3 dici che “delle mie offese etc” ma sei stata proprio tu a dire che ti offendo se non sbaglio. E non ho mai detto che te ne frega se ti offendo, ho solo risposto che.. vattelo a rileggere e magari fartelo spiegare. Nella 5 dici che mi dispiace non poter ribattere etc etc e poi dici che è una idiozia l’ultima parte che ho scritto. A parte che è una contraddizione, motivami perché è un’idiozia. Non lo è affatto. Nella sei sbagli, ti ho detto che è una modalità che si usa nel gergo, non mi interessa il sesso che è scritto sulla tua carta d’identità. Poi dici che sono stato io a parlare di lei per prima. Cazzata, sei stata tu. Vatti a rileggere. Hai cominciato con la storia del “non ti prende nessuna perché sei sfigato”.
[Citazione] Difatti ne prendo atto, e aggiungo che non ho mai creduto di esserlo. Sei stato tu ad attribuirmi frasi che io non ho mai pensato, e tanto meno detto!! [Citazione]
Ripeto, non sai leggere. Ho detto che non credo che tu pensi di essere infallibile. Se non ci credi fatti analizzare la frase da qualche essere pensante.
Altro ragionamento idiota è che se uno dice “matteo è scemo” si crede infallibile. Semplicemente crede che matteo sia scemo. Di nuovo, fattelo spiegare da qualcun altro se non vuoi ascoltare me.
Ti ripeto per la “boh” volta che dici cazzate. Se penso che sei scemo non significa che non debba proporti un sondaggio per valutare la tua intelligenza. Inoltre ti faccio notare che era ironico in quanto non credo proprio che gamby possa accettare (visto che sei un suo cocco) e che pure il fatto di chiedere a gamby era solo una discussione teorica in risposta a una tua altra idiozia. Ti faccio altresì notare che era un misero tentativo per farti capire che sono convinto che la maggior parte di coloro che leggono il blog ti ritengano una cretina. Ti ripeto ancora che so che tu non puoi fare un cazzo per modificare il blog. Poi, le persone intelligenti non dicono spesso imbecillità, ne dicono alcune, se le dicessero spesso sarebbero imbecilli. Poi, “ho sentito il dovere di dirlo” è un’altra cagata. Non era nessun dovere morale. Credevo che avesse frainteso anche lei come te per come aveva scritto la frase e le ho risposto. Se leggi il suo successivo post noterai invece che sei stato l’unica ad aver frainteso. Se riconosci un errore su milioni non significa che tu sappia riconoscere i tuoi errori. Se non credi di farne milioni e te ne fanno notare milioni devi spiegare perché non credi che lo siano.
Ti prego piantala con sta storia di fumarsi la cosmologia, è una frase po’ ripetitiva. Infine, se avessi capito ciò che ho scritto sapresti che non è superfluo il mio commento a Clio, oltre che come hai ammesso non è nemmeno sbagliato (cavolo dovreste parlare anche un po’ fra voi per farvi reciprocamente capire qualcosa).

#12 Comment By jiggly On 26 maggio 2008 @ 01:29

Edit di Gamberetta. Off Topic.

Ciao Arya, scusa se scrivo troppo sinteticamente e se per sbaglio salto punti cruciali ma mi sto cominciando a stancare dopo i commenti sfiancanti a cui ho risposto. Alura. Il fatto che potresti sbagliare c’entra con il motivo per cui mi hai detto che Mito non doveva rispondere così. Ti pareva chiaro hai detto poi. E io allora ti ho detto perché è sbagliato anche se ti pare chiaro, tutto qua. Secondo me se fossi stata più fredda ci saresti arrivata tranquillamente. Logico che si può sbagliare, ma il fine della mia frase era spiegarti. Hai detto “è chiaro”. E allora io ti ho detto “sbagli, e se sbagli non ti può essere tanto chiaro no?”
Io non penso che se avessi dovuto commentare a una tua amica il suo libro (e se l’aspirazione di vita della tua amica fosse essere scrittrice) avresti usato i toni che hai usato per la Troisi. Dire che come scrittrice è una fallita e che diversi pezzi fanno vomitare non è propriamente essere gentili o solo onesti. Se non vuoi insultare non dici “mi fa vomitare come scrivi” o “mi rotolo dalle risate” o “non sai scrivere”, ma magari semplicemente che non ti piace e punto. Ti faccio un esempio. Se dici a un gay “gay” non è un’offesa. Se dici a un gay “spingimerda” è un’offesa. Poco dopo aver detto che non hai mai affermato che la Troisi deve darsi all’ippica hai detto che non è che vuoi che tutte le cose che ti fanno schifo scompaiano dalla terra. Ovviamente non parlavo letteralmente e il concetto che volevo esprimere l’hai confermato tu stessa. Per te la Troisi fa cagare a scrivere e non perdi certo occasione per dirlo nel peggiore dei modi. Non credo proprio che tu aspetti con impazienza suoi nuovi libri per vedere se migliorerà.
Hai detto ancora che non hai generalizzato etc. Magari non l’hai fatto avvertitamente ma ti assicuro che è così.. Rileggiti il mio scorso blog e il commento su parole tipo “proprio per questo..” o simili, che ora non ricordo. Sto aspettando da te parole che mi aprano la mente sulla questione o che le mie aprono la tua, ma per ora.. se non riesci a trovarne io mi tengo la mia idea e tu la tua purtroppo, anche se situazioni del genere non mi piacciono per niente. Ti assicuro che metto in continuazione in dubbio le mie idee e interpretazioni, ma se non trovo punti deboli continuo a tenerle.. ti ripeto che a volte quello che il soggetto dice non è rilevante perché può essere in cattiva fede o nascondersi le cose lui stesso e che non mi sono immaginato nessun significato opposto, non sono stato lì a dire “dov’è che salta fuori che non la pensa così?”. Semplicemente noto una cosa leggendo un testo e la scrivo. Non ho sondato le righe per trovare significati nascosti, mi sono balzati all’occhio mentre leggevo. Hai scritto che accetti i pareri diversi e non mi resta che scrivere di nuovo io stesso che da come ti ponevi non sembrava proprio. Ti ho fatto notare un paio di parole che hai scritto ma non mi avevi ancora risposto nello specifico. Se altra gente in altri forum non ti scassava le balle su sta storia non significa niente, possono esserci mille spiegazioni per questo: Argomenti diversi e quindi impostazione diversa del linguaggio, persone che non notano questo genere di cose, persone a cui non frega niente, implicazioni emotive etc.
Se tu dici “per me il problema è” denoti comunque un’impostazione di oggettività. Perché con quella frase non metti in dubbio che il problema esista. Dici qual è secondo te, non che secondo te c’è un problema e che magari gli altri possono dimostrarti che non è così.. Non so se mi faccio capire.. In un determinato frangente praticamente nessuno può dirsi sicuro del suo subconscio. Credi di conoscerti al 100%? Io purtroppo non ho questa illusione.
Ti ripeto ancora che io non pretendo niente. Non ho detto che ti conosco meglio per 2 post che hai mandato. Ho detto che in linea di massima so leggere quello che mi si scrive e che se scrivi, per esagerazione e per esempio “stronzo, pezzo di merda”, non mi sembreresti molto dolce anche se tu dicessi di esserlo stata. E non ci vuole un genio per capire che a volte un terzo capisce meglio di te cosa implica una tua frase, perché non ha i tuoi pregiudizi interni.
Cmq, finendola con questa tiritera, volevo dirti che non puoi prevedere come e su cosa ti triturerò i maroni no? xD Quindi se parliamo d’altro salterà fuori e vedremo. Dipenderà da altri fattori e altre motivazioni. Non tirare a indovinare. Per ora te l’ho fatto notare solo una volta e in linea generale e stiamo solo continuando quella discussione. Io non manderei affanculo uno che mi fa notare che avevo un certo atteggiamento senza rendermene conto, anzi. Questo perché, come ti ho detto, so benissimo che non sempre riesco a cogliere tutto quello che mi riguarda. Ecco perchè invito sempre a darmi motivo di credere altrimenti. Difficilmente un assassino crederà di essere una persona veramente cattiva o di aver sbagliato a uccidere, soprattutto mentre lo sta facendo o poco dopo averlo fatto. Le cose brutte molte volte ce le neghiamo a priori e ogni tanto succede anche con le cose belle.
Notte!!

#13 Comment By jiggly On 26 maggio 2008 @ 01:41

……………………………………………………………………………………… NON MI HA MANDATO I DUE COMMENTI… precedenti a quello di arya………

#14 Comment By AryaSnow On 26 maggio 2008 @ 01:59

jiggly:
Guarda: sei una vera palla XD
Non lo dico con l’intenzione di offenderti o di litigare. Lo dico perchè mi sembri veramente pesante. Ti sei messo a fare un sacco di casini su cose che mi pare veramente buon senso lasciar perdere. E il tuo post mi sembra sinceramente tutta una serie di seghe mentali noiose ed inutili. Potrei rispondere ad esse, ma veramente non ne ho la minima voglia e il minimo interesse a impiegare ancora il mio tempo in quel modo X_x.
Nel caso tu pensassi che in realtà non rispondo perchè non so cosa ribattere… beh, pensala come ti pare. Non mi interessa.
E pensala come ti pare pure su tutte le altre questioni di cui hai appena parlato.

Senza rancore eh, perchè in fin dei conti di antipatia verso di te non ne nutro.
Però ti ritengo davvero inutilmente palloso =P

#15 Comment By jiggly On 26 maggio 2008 @ 02:10

Ciao Gamby Gamby! Come il solito ti distingui per le tue trovate da dementi cronici. Bel posto la fogna, peccato non metterci le tue recensioni vero? Le regole le fai tu ma ciò non toglie che siano regole di merda. Non vedo perchè si può insultare l’autore di un testo o un “gambero” ma non chi fa un commento al quale si può rispondere unicamente a insulti. Sempre uno scritto è. Se qualcuno inserisce un argomento in-topic che non è presente nella tua recensione dovrebbe avere la tua stessa posizione ad esempio, cioè facilmente insultabile. Stessa cosa per chi sostiene una cagata che hai detto inserendo valutazioni sue etc. Portare le discussioni che ne nascono in altri posti crea solo un casino della madonna.
Ti faccio notare inoltre che espressioni oggettive e motivate a volte non possono essere considerati insulti. Se dici che un handicappato è handicappato è un insulto? Dovresti dire diversamente abile? E’ la stessa cosa. Ad ogni modo, come fai a dire a uno scemo che non sa di esserlo che lo è? Senza insultarlo ovvio.
Cooomunque, hai fatto bene a spostare qui quello a aglaring, ma anche quando qualcuno stupra una donna e questa si tiene il bambino contribuisce a aumentare le dimensioni di un popolo no? Comunque ti suggerisco di inserire anche all’interno di una discussione se un post è stato spostato e di chi è, giusto per salvare un po’ sto schifo.
Chiedo scusa per non aver invitato aglaring ad andarcene da un’altra parte, ma l’avrei fatto solo se fosseso stati cancellati i suoi precedenti post, per evitare che qualche lettore frettoloso la ritenga detentrice di qualche neurone

#16 Comment By jiggly On 26 maggio 2008 @ 02:17

Arya :P
Padrona, anzi padronissima di pensarlo! Io però non penso che provare a spiegarsi a chi non ti ha capito prima (per colpa tua o sua) sia roba pallosa!!!!!!!! E non penso nemmeno che lo sia cercare di evitare che qualcuno pensi che se una cosa non piace a lui è perchè è brutta e basta. Non è più un’accusa.. ormai! E’ per dirti quello che ho cercato di fare e con che intenzioni, il resto se vuoi lasciarlo perdere per me va bene. Sau

#17 Comment By Angra On 26 maggio 2008 @ 12:21

@Gamberetta: mi pare che lo spirito con cui qualcuno ha preso La fogna dei commenti sia più o meno questo: ok, liti off topic e insulti verranno spostati nella Fogna dei commenti? Bene, allora andiamo direttamente a litigare e insultarci lì, cosa che non mi sembra nello spirito del provvedimento. A mio avviso questo topic dovrebbe essere chiuso ai commenti degli utenti e usato come cestino solo dall’amministratore, altrimenti perde la sua funzione.

#18 Comment By Gamberetta On 26 maggio 2008 @ 14:05

@Angra.

ok, liti off topic e insulti verranno spostati nella Fogna dei commenti? Bene, allora andiamo direttamente a litigare e insultarci lì, cosa che non mi sembra nello spirito del provvedimento.

Il problema è che non posso impedire alla gente di litigare, a meno di mettere la moderazione, e non ho voglia. Perciò se proprio uno sente l’esigenza di dar del cretino a un altro commentatore meglio che lo faccia qui, piuttosto che inquinare i commenti di articoli a caso.

#19 Comment By alice On 26 maggio 2008 @ 16:56

jiggly, non per offenderti o altro, ma mi hai fatto venire il mal d testa con i tuoi post :p
Secondo me dai troppo peso alle cose… devi imparare a a trascurare le stupidaggini, altrimenti esplodi!!!
Non sto scherzando, è solo un consiglio. Lascia perdere certe cose, non dilungarti

#20 Comment By jiggly On 26 maggio 2008 @ 17:49

Alice, ti assicuro che solitamente diverse cose le trascuro!! Solo che se provi a cercare di far ragionare qualcuno e questo qualcuno non ha poi tutta sta intelligenza sei costretto a ribattere parola per parola e dettagliatamente.. cmq grazie per il consiglio :P

#21 Comment By Clio On 26 maggio 2008 @ 20:31

Qui si scade davvero nel surreale.
jiggly, penso che tu sia arrivato a capolinea, se prima nella mia scala di considerazione eri sulla linea di galleggiamento adesso sei definitivamente affogato.
Il tuo posto è un’accozzaglia di bestialità, fanfaronate e scempiaggini puerili. Ciò detto, non perderò altro tempo a risponderti. Ah, non me ne frega assolutamente nulla se per te questo significa qualcosa, fattici i filmini che vuoi, il tuo giudizio non mi tange dato che è il giudizio di uno sprovveduto presuntuoso.
Sayonara, jiggly-chan.

#22 Comment By jiggly On 26 maggio 2008 @ 23:33

Mhm.. ottimo Clio, dimostri ancora una volta quanto sei fuori come un balcone. Sai benissimo che puoi dire “sono cagate” solo se lo giustifichi. Se non lo fai ti potevi pure risparmiare di dirlo. A quanto pare c’è un sacco di gente che non ha tempo per rispondermi xD. Comunque non mi frega assolutamente nulla della tua linea di galleggiamento (a maggior ragione se non giustifichi), solo, mi dispiace di aver perso l’occasione per far ragionare qualcuno col cervello e non col cu..ore.
P.S. Ma non era finito il tempo della moda dei saluti stranieri?

#23 Comment By avvocatospadaccino On 27 maggio 2008 @ 00:06

sto notando una certo andamento costante in tutti i blog, sia belli (come questo) che brutti.
fase 1: molto entusiasmo, molti articoli. Primi responsi positivi.
fase 2: stanchezza, non c’ho tempo, mah, urge un ripensamento.
fase 3: pochi articoli ma buoni. si cercano collaboratori (che puntualmente non vengono, perchè i blog sono gratis e ognuno se ne apre uno non appena ha una mezza cosa da dire.)
fase 4: mò mi so rotto i coglioni e comincio a mettere delle regole, ad esempio si moderano i commenti oppure, come in questo caso, attenzione che vi sposto nella fogna (è però originale la vs. soluzione)
fase 5… spero non arriviate alla fase 5, però certo avete percorso fedelmente le prime 4 fasi.
Forse ci sarebbe una seria alternativa. Un blog che sia davvero di varie persone e che abbia un minimo di bussola (ad esempio: un blog sul fantasy, tanto per dirne una)
qualche tempo fa venne varato da “conosciuti anonimi” un blog che si chiama fantasymerdamagazine.
L’idea era più buona di quello che sembrava e avrebbe meritato maggior fortuna.
Ma, come dicevo, ognuno che ha una mezza cosa da dire si apre un blog, spara una decina di articoli magari interessanti e poi o si mette a parlare della propria inutile vita privata o smette.

#24 Comment By …io… On 27 maggio 2008 @ 00:36

qualche tempo fa venne varato da “conosciuti anonimi” un blog che si chiama fantasymerdamagazine

FantasyMerdazine

#25 Comment By Angra On 27 maggio 2008 @ 08:19

@avvocatospadaccino: aaah, ho capito, chi sei, Metascodinzolante progenitore del miglior amico dell’uomo! Certo se uno cambia nome tutte le volte gli altri ci mettono un po’ a capire che devono smettere subito di cagarlo ;)

#26 Comment By Rob On 27 maggio 2008 @ 14:23

Caspita, come ve la prendete a cuore. E perchè, ma soprattutto per cosa? Per incrementare la fogna dei commenti all’interno di un blog che altro non è che una discarica già di suo? Non ne vale la pena.

Manca giusto l’inserimento di uno spazio per La fogna delle recensioni, dove inserire le “critiche costruttive ma ironiche” che scrive Gamberetta, dal momento che sono proprio quelle la sorgente di dibattiti con acredine e turpiloqui vari come si può ovviamente e facilmente supporre. E non venite a dire per la centesima volta la solita idiozia che il modo in cui si dicono le cose non conta. Conta eccome. Infatti questo è il risultato.

Auf Wiedersehen!

#27 Comment By Loreley On 27 maggio 2008 @ 14:38

Caspita, come ve la prendete a cuore

Ah, noi? ;)

#28 Comment By …io… On 27 maggio 2008 @ 15:12

E non venite a dire per la centesima volta la solita idiozia che il modo in cui si dicono le cose non conta. Conta eccome. Infatti questo è il risultato.

più che altro ti fa un pò ridere il fatto che critichino la forma in cui è stato scritto Ancess, poi nella loro testa c’è questo concetto del ” COME TE LO DICO NON CONTA. L’IMPORTANTE E’ CHE TI ARRIVI IL MESSAGGIO ” ovvero i toni usati da me per recensire e commentare NON CONTANO ..a me frega solo di smerdarti…punto.
Torto o ragione non ha importanza.
A me fa schfo questo quello e quest’altro
Ti senti preso in causa? CAZZI TUOI !

ok…a sto punto,diciamolo…come è scritto ANCESS o tutti gli altri fantasy italiani, non importa.L’importante è il contenuto.

#29 Comment By Aglaring Vanyar On 27 maggio 2008 @ 15:30

La quota dei non esistenti è salita a 4: P.., M…. C…. ( ovvero K.. ) e j….
Ossequi!!

#30 Comment By alice On 27 maggio 2008 @ 15:42

jiggly, lascia che l’ignorante nuoti nella sua ignoranza (solo se è ignorante, ovvio) e risparmia fatiche inutili. :)
Far capire a uno stupido che è uno stupido è un’impresa ardua, mentre far venire i dubbi a un intelligente di essere tale è facilissimo.
Non mi riferisco a nessuno in genere …
Stammi bene, jiggly

#31 Comment By Aglaring Vanyar On 27 maggio 2008 @ 15:45

Edit di Gamberetta. Off Topic. L’idea della parodia poteva essere buona, ma ormai non c’entra più niente con Il Talismano del Potere.

Le due Lytyzzyt Pahamehr e Molhandehr, continuavano a tumultuare, come un vulcano in eruzione. I coltelli e i pugnali diventavano sempre più arroventati al calor bianco, fin quasi a sciogliersi, e le ruote di seghe affilate – sempre più radioattive che mai – cominciavano a ruotare fino a superare la velocità critica, le frotte di topi incredibilmente affamati, entravano ed uscivano velocemente, mangiando il loro deretano con un’alacrità sempre più potenziata. – IL NOSTRO TONICO! PRESTO! IL NOSTRO TONICO!!! –, gridavano sempre più disperate, ma invano!! – PRESTO, IL NOSTRO TONICO, ALTRIMENTI NON ESISTEREMO NEMMENO QUI!!! –
Ma invano.
Nessuno portava loro il tonico – indispensabile per la loro esistenza nel mondo sommerso, immerso, ed emerso. Loro che non esistevano da nessuna parte, rischiavano di non esistere nemmeno qui!!!
E cominciarono a piangere irrefrenabilmente, mentre cominciavano a non esistere nemmeno là!!!!

#32 Comment By Pamy & Moldy On 27 maggio 2008 @ 17:45

Buongiorno Muppettini nostri!
Come butta? Da quel che vediamo sempre peggio!

Dopo l’ultima trovata dittatoriale di Von Gamberetten non potevamo trattenerci dal rispondere.

Per cominciare è inutile che tu Gamberwoman insisti a tentare di dimostrare che solo gli alleati di Mitoancess possono essere contro la tua opinione. Bambina nostra, ci sembra più che chiaro cos’è che non va di questo sito no? Perché star lì ad arrovellarsi nell’imporre regole che avvantaggino te e i tuoi accoliti e tolgano di mezzo gli oppositori? basta fare ciò che fanno gli altri siti no? Imparzialità, ordine, rispetto e moderazione nell’esprimere le proprie opinioni, anche se le si vuol far passare come recensioni.
Dai Moldy non posso essere volgare, non suggerirmi le parole più appropriate a questo sito…..

Dicevamo: poi, vogliamo dire, dirci che abbiamo il pisellino e che in realtà ci chiamiamo Mitoancess non è carino….dai non è che ci vuole più di tanto a capire che il tuo bravo informatico ha modificato due dati, ritoccandone altri 3-4, e magari anche copiato ed incollato qualcosina giusto per rendere sicuri che noi non siamo altre persone aborriscono le peculiarità di questo sito ma inviati di Mito. A noi pare proprio di non aver avvantaggiato Mito in particolare, o altri autori o testi, bensì incoraggiato te e i tuoi amiketti (che secondo noi sono ben pochi, perché la maggior parte sono tuoi doppioni, da qui tutti i tuoi sospetti su di noi….non siamo mica sceme Gambe).

Però siamo rimaste sorprese dalla tua furbizia, ebbene sì. In passato avevi detto che avresti spammato i messaggi troppo rompipalle, o semplicemente avresti impedito l’accesso al tuo sito….poi, visto il grande successo e la pubblicità al tuo sito che stava facendo la discussione su Ancess e Troisi, hai deciso di creare uno spazio apposito in cui mettere gli animali più selvaggi (tipo zoo) attirati da te e il tuo modo di fare e avvertito che vi sarebbero stati trasferiti tutti i rompicoglioni per i tuoi affari stronzetti (detto alla spicciola). Eh sì, sei furba, e adesso capiamo perché sei tu il Capo del branco di Muppet Show….eh ehe eheh! Birbantella!

Ora con Moldy dovremo trovare un modo per continuare a sputtanare Von Gamberetten e quei 2 o tre amiketti/e (comprese doppie identità, comparse, passanti ah aha ahah chi più ne ha più ne metta!!!!!) senza rischiare di finire in quest’angolo che ci fa venire la claustrofobia.
Mah….. Comunque, cara gamberetten, per quanto ti sforzi è sempre più difficile rimediare alle sputtanate, la dittatura crescente qui dentro ne è un esempio….(il nostro racconto ti ha toccato nel vivo, perciò a gran richiesta ne metteremo un altro, a meno che non decidi di censurarci, tanto dittatura per dittatura….)

Per i pochi accoliti di Von gamb.: continuate a girare l’argano dell’idiozia ( E vedete di non usare i bracci per altri scopi, che schiffo!) magari se un giorno la quotassero in borsa diverreste miliardarie voi e tutte le vostre generazioni!
Eh restituitelo quel talismano, per certi giochi basta fare un salto a Cuba, zozzone!

Ahha aghah ahah!

Ciao bambolotti cari, un bacio tarantolato!!!

#33 Comment By Gugand On 27 maggio 2008 @ 17:59

Il mio primo commento proprio nella fogna (sigh), ma il blog l’ho conosciuto ieri…

Innanzitutto devo farti i complimenti, Gamberetta, per le recensioni, anche se ho dovuto leggermene diverse per capire i tuoi punti fermi (per capire in cosa potrei essere d’accordo con te o no, non sto qui a discuterne). Finalmente ho trovato qualcuno piu’ “pignolo” di me (a parte Yahtzee per i videogiochi nella sua rubrica zero puntaction, ma lui lo fa apposta ad essere stronzo e lo ammette).
Dopo anni di litigate nei newsgroup (io sono uno della vecchia guardia di internet che ancora fatica a sfogliare Blog e Forums, ma cerca le informazioni in Usenet, ma prima o poi imparo) trovo qualcuno che mantiene una coerenza nelle sue opinioni.
Nonostante il mio incitamento a continuare sulla tua strada, ti devo dire che sulla Novik hai sbagliato a giudicarla male e ti consiglio fortemente di leggerti i seguiti della saga di temeraire (il secondo non e’ bellissimo, ma il terzo merita sicuramente) perche’ sembra che l’autrice abbia reagito a critiche tipo le tue cercando di rattoppare i difetti del primo volume (di cui alcuni di quelli da te citati io non li reputi tali).
Ciao e ancora complimenti

#34 Comment By Gugand On 27 maggio 2008 @ 18:03

dimenticavo…non hai letto mai Pratchett? non ti ho visto mai parlare dei suoi racconti.

#35 Comment By Gamberetta On 27 maggio 2008 @ 19:11

@Gugand.

dimenticavo…non hai letto mai Pratchett? non ti ho visto mai parlare dei suoi racconti.

Sì, ho letto Pratchett e mi piace anche. Una delle cose che vorrei fare è una doppia recensione di Buona Apocalisse a Tutti! di Gaiman/Pratchett e Tutta colpa dell’Angelo di Cristopher Moore, per mostrare due modi di scrivere fantasy con ironia.
Purtroppo, occupandosi il blog per buona parte di fantasy italiano, è raro che capiti di parlare di Pratchett. Per gli scrittori nostrani il fantasy è faccenda serissima, e l’ironia è trattata con sospetto se non disprezzo.

Per la Novik, se mi dici che è migliorata potrei provare a dare un’occhiata al secondo volume. Lo metterò in coda all’infinita lista di roba da leggere. ^_^

#36 Comment By Clio On 27 maggio 2008 @ 19:31

@Gamberetta
Gli scrittori italiani si prendono molto sul serio, ma non sono i soli: la maggioranza dei romanzieri fantasy che ho incontrato scrive con intransigente serietà anche le più mirabolanti stupidaggini. Francamente trovo che Pratchett sia uno dei migliori di questo periodo :) Mi piacerebbe leggere una tua recensione su di lui, anche se “Buona apocalisse a tutti!” mi manca.
Ad ogni modo io nutro qualche speranza per il futuro del fantasy italiano: mi è capitato di leggere già due storie in stile “semi-serio” o ironico su di un sito di scrittori amatoriali… Si tratta qui solo di passatempi, ma magari l’ironia riuscirà a far breccia nella prossima generazione di scrittori. :)

#37 Comment By Gugand On 27 maggio 2008 @ 19:37

Sinceramente le cose sulla Novik che non mi trovano d’accordo sono stati la ricerca delle descrizioni particolareggiate delle azioni di guerra(di cui non ne ho sentito la mancanza nemmeno in cronache del mondo emerso, che, purtroppo, ho letto, per fortuna a scrocco e condivido il resto delle tue lamentele), mi sei sembrata esageratamente delusa dalla mancanza di azioni di guerra (e’ vero che il libro e’ ambientato durante una guerra, ma mica tutti i soldati combattono, specialmente quelli non ancora addestrati come lo era il protagonista), inoltre la zoofilia di cui accusi il povero Laurence perche’ dava del “caro” al suo drago e’ un tantino amplificata.
Naturalmente sono stato un po’ deluso come te dal deus ex machina finale, ma il romanzo (cosa rara) manteneva una coerenza che raramente si vede in giro.

Naturalmente non ti chiederei di spostare di una virgola il tuo modo di pensare, ma mi piace essere chiaro e trasparente con chi fa altrettanto.

PS:Il tnt carino e’ fantastico :)

#38 Comment By Lo Sparviero On 27 maggio 2008 @ 20:22

Pamy & Moldy: Scusate, però non riesco minimamente a comprendere un piccolo passaggio(eh, sì, sono limitato).
Allora voi predicate imparzialità, ordine e rispetto nell’esprimere le vostre opinioni e poi, proprio alla fine, mi mettete:”Ora con Moldy dovremo trovare un modo per continuare a sputtanare Von Gamberetten e quei 2 o tre amiketti/e (comprese doppie identità, comparse, passanti ah aha ahah chi più ne ha più ne metta!!!!!) senza rischiare di finire in quest’angolo che ci fa venire la claustrofobia.”
Non voglio apparire come quello che fa caso anche ai più piccoli dettagli, ma queste contraddizioni mi fanno venire i capelli bianchi.
Asserite, inoltre, che Gamberetta abbia ritoccato i dati secondo i quali mitoancess e voi vi siate collegati dallo stesso computer.
Riflettiamo un secondo: che senso avrebbe darsi tanta pena ritoccando dei dati solo per dimostrare che mitoancess ha due o più account?
Non escludo che lo abbia fatto: non per male, ovvio, ma in questo mondo la gente è capace delle cose più assurde 0.o…
Forse ai vostri occhi questo sembrrà un commento a favore i Gamberetta, e questo vi indurrebbe a pensare che io sia un suo “Accolito”. Ma non è così: il mio vuole solo essere un commento obbiettivo, aperto a qualsiasi libertà d’opinione e a qualunbque chiarimento.
Vorrei che rispondeste a questo commento invece d’ingnorarlo: perché un sano confronto fra ideologie opposte non può far altro che bene. Basta che non sia troppo cruento e con parolacce stupide come ad esempio: “6 1 froccio!!!!”
Grazie e buona giornata.

L’umilissimo Sparviero.

#39 Comment By Carlo On 28 maggio 2008 @ 08:18

Rob:

E non venite a dire per la centesima volta la solita idiozia che il modo in cui si dicono le cose non conta. Conta eccome. Infatti questo è il risultato.

Qualsiasi blog non moderato e’ stracolmo di flames, e lo sai bene: la tua e’ solo l’ennesima lezioncina basata su una morale da maestra d’asilo. La Gamberetta sta cercando di mettere un po’ d’ordine, e ancora senza censurare nulla (d’altra parte ho sempre provato schifo per gli schizzetti di merda, quindi per Pamy e Moldy farei una piccolissima eccezione…).

#40 Comment By Rob On 28 maggio 2008 @ 09:57

Carlo

Qualsiasi blog non moderato e’ stracolmo di flames, e lo sai bene: la tua e’ solo l’ennesima lezioncina basata su una morale da maestra d’asilo.

Infatti la mia era un’invocazione alla moderazione proprio a partire dalle ‘recensioni’ che vengono scritte, dato che son quelle a generare inutili insulti e offese e che hanno condotto a La fogna dei commenti. Forse avresti dovuto imparare di più sulla morale, persino da ciò che ti insegnava la maestra dell’asilo. Eviteresti di esprimere opinioni che ti annovererebbero ben oltre gli schizzi di merda che detesti tanto.

#41 Comment By mhrrr On 28 maggio 2008 @ 10:29

cara gamberetta, pur accogliendo con piacere la tua sensata decisione di creare una fogna dei commenti, devo segnalarti che tale decisione comporta un disservizio: infatti il box degli ultimi commenti risulta infestato dai commenti infognati e risulta inutilizzabile (ed è un peccato, per ovvie ragioni).

con l’auspicio che tu sappia trovare una soluzione, cordiali saluti.

#42 Comment By Carlo On 28 maggio 2008 @ 13:12

Rob: sei de coccio… Quello che contesto e’ proprio che le flames siano state provocate dalle recensioni di Gamberetta. Ci sarebbero comunque. Non ci arrivi? Non mi sorprende. Ora torna pure dalla tua maestra d’asilo per chiederle quante strofinate sono appropriate per pulirsi il culetto.

#43 Comment By Gamberetta On 28 maggio 2008 @ 13:56

@mhrrr. Sì, mi sembra una buona idea tenere separati gli ultimi commenti in generale dagli ultimi commenti finiti nella fogna. Vedrò quel che si può fare.

#44 Comment By jiggly On 28 maggio 2008 @ 22:16

X Alice

Ciau! Hai ragionissima.. non ho parole ^^
Il fatto è che non mi piace nemmeno che gente che non ha qualche elemento per valutare quello che dice uno scemo finisca per crederci!

#45 Comment By Carlo On 29 maggio 2008 @ 13:46

Edit di Gamberetta. Ovviamente Off Topic con la nuova politica.

Non so se sono “fuori tema”, ma il post di Gamberetta al quale rispondo era in questo thread.
Gamberetta scrisse:

E prima che qualcuno chieda, i miei fantasy preferiti (ma non necessariamente i miei romanzi preferiti in assoluto):
[...]
3. Le Porte di Anubis di Tim Powers (un miscuglio di fantascienza, steampunk, viaggi nel tempo e magia. Bellissimo il finale).

Carlo scrisse:

[...] se la Gamberetta dice che e’ bello, deve essere bello sul serio! Gia’ che ce l’ho a portata di mano, mi sa che mi butto a leggerlo subito.

Finito. Va bene: giunto alla fine non ho potuto fare a meno di pensare: “Bel modo di sprecare il mio tempo”. Intendiamoci… il libro non e’ orrendo, anzi, in certi punti e’ davvero sorprendente e originale. Si capisce che l’autore ha lavorato duro, che si e’ documentato, eccetera… Capisco che sono queste le ragioni principali per cui e’ piaciuto alla Gamberetta.

Ma tanto per cominciare, la traduzione in italiano e’ pessima (l’ho voluto leggere in italiano, come ha fatto la Gamberetta, perche’ volevo effettivamente leggerlo esattamente come l’ha letto lei): ci sono punti in cui si capisce come doveva essere il testo originale, e come il traduttore sia riuscito a ingannarsi… Purtroppo il Fantasy (nel senso lato del termine) e’ generalmente considerato letteratura di serie B, e quindi lo fanno tradurre al primo che capita.
A parte questo, ci sono anche incongruenze molto fastidiose… forse fastidiose solo per me, che ho letto fantascienza per anni, e vado matto specialmente per i viaggi nel tempo. E quando si parla di viaggi nel tempo, ci sono due soluzioni possibili: o si parla di universi alternativi (e quindi modificare il passato significa semplicemente “creare” un universo alternativo, oppure “passare” in quello), oppure si parla di determinismo assoluto, e totale assenza di libero arbitrio: il passato e’ non-modificabile, e i viaggiatori nel tempo scoprono di essere condannati a fare cio’ che e’ gia’ scritto nella storia.

La soluzione adottata nelle Porte di Anubis e’ la seconda. E se e’ cosi’, risulta (almeno a me) estremamente irritante che i vari personaggi ci mettano un bel po’ non solo a capire che tutto il loro affannarsi a viaggiare nel tempo non serva in realta’ assolutamente a nulla… ma non si pongono nemmeno il problema, assolutamente sconvolgente, di non essere altro che degli automi condannati a vivere cio’ che e’ gia’ predeterminato. Ad esempio e’ assurdo, alla fine, che il protagonista possa serenamente illudersi di essere “libero” semplicemente perche’ quella parte della sua vita non e’ scritta nella sua biografia (proprio come nel finale di Terminator 4). Ma e’ evidente che e’ irrilevante a questo punto che una biografia esista o meno: questo tipo di universo semplicemente non contempla la libera volonta’. Mai.

Mentre all’inizio il libro prometteva molto (la “limitazione” posta ai viaggi nel tempo, possibili solo attraverso le “falle”; l’ambientazione curatissima; le documentazioni storiche reali), man mano che si procede si assiste a una banalizzazione fino a livelli di fumetto. Con supereroi degni di un film di Batman (come Horrobin e Romany). E ingenuita’ incredibili… Come puo’ il Maestro illudersi che “distruggere l’Inghilterra sin dalle sue origini” avrebbe liberato l’Egitto dal dominio inglese – quando solo poche pagine prima si afferma chiaramente che l’Egitto si e’ liberato dal dominio francese proprio grazie agli inglesi? Come fa Jackie a illudersi di poter effettivamente riuscire a uccidere (o a credere che sia stato ucciso) un tizio che e’ capace di “cambiare corpo” a volonta’, in qualsiasi istante, anche a distanza di chilometri? Come puo’ Darrow credere che Joe lo assisterebbe nel suo piano di conquista del mondo fino al 1983 e oltre, restandosene buonino, quando il suo unico problema sono solo i peli superflui? Come fa Romany a rimanere “stupito” che la sua magia non ha effetto su Doyle, e nonostante tutta la sua enorme esperienza di magia ignorare che i suoi effetti sono evitabili semplicemente con una “presa a terra”? E posso andare avanti all’infinito: la sospensione dell’incredulita’, che io sono piu’ che disposto a compiere quando leggo un libro di questo genere, qui e’ semplicemente impossibile. E come se tutto questo non bastasse, alla fine del libro ci attende il viaggio attraverso le 12 ore della notte, e la resuscitazione di Doyle… no, no, NO!!! E a te e’ piaciuto? Vabbe’, capisco che e’ questione di gusti, ma se analizzavi questo libro con lo stesso criterio applicato nel giudicare i libri della Troisi, avresti dovuto dargli non meno di un centinaio di gamberetti marci.

#46 Comment By Gamberetta On 29 maggio 2008 @ 14:07

@Carlo. A me sembra che sei tu in contraddizione: se parti dal presupposto che non esista libero arbitrio, i personaggi non possono scegliere. Non possono decidere se porsi o no un problema, così come non possono stabilire di non sentirsi “liberi”. Un personaggio non si illude scientemente; ricorda, non c’è libero arbitrio, la sua più o meno illusione è già stata determinata all’atto del Big Bang.

Per le altre domande, avendo letto il libro più di quattro anni fa non ti posso rispondere, non ricordo abbastanza bene i particolari. Prometto di farlo in futuro (lo rileggerò in inglese, così potrò anche giudicare del livello della traduzione).

#47 Comment By avvocatospadaccino On 29 maggio 2008 @ 14:09

X aNGRA, IO NON CAMBIO MAI NICK E SE VUOI CHIEDILO A GAMBERETTA (ANZI IL MIO NICK INDIRETTAMENTE ME LO DIEDE PROPRIO LEI… O MEGLIO, ME LO SUGGERì)
NON CAPISCO PERCHè SEI PASSATO AL TURPILOQUIO, IL CHE TI SQUALIFICA GIà DI PER Sè.
A QUESTO PUNTO tre soluzioni:
1. POSSIAMO TORNARE INDIETRO SU TONI PIù CIVILI (SIAMO SEMPRE IN TEMPO) e continuare a prenderci in giro vicendevolmente.
2. TI ROMPO LA FACCIA, MAGARI SEI UN MASOCHISTA E TI PIACE.
3. SMETTIAMO DI PARLARCI (IL CHE NON SAREBBE UNA GRAN PERDITA Nè PER ME Nè PER TE.)

PREFERIRERI LA SOLUZIONE 1.
A LITIGARE C’è SEMPRE TEMPO.
SE SCEGLI LA SOLUZIONE 2 DAMMI IL TUO INDIRIZZO CHE TI ACCONTENTO.
SE SCEGLI LA SOLUZIONE 3 PUOI ANCHE EVITARE DI RISPONDERE.
MA SE MI INSULTI NUOVAMENTE (e gratuitamente, aggiungerei) MI DIVERTIRò A DARTI LA CACCIA COME JEEPER CREEPER IN UN CAMPO DI GRANO.
(eh eh, lo so, è esagerato, lo dico per i fan di film horror come me)
che faccio, metto su la musichetta di “why can’t we be friend” oppure la marcia dei nibelunghi?

#48 Comment By Angra On 29 maggio 2008 @ 14:32

@avvocatospadaccino: sul cambio di nick non intendo su questo sito. Sbaglio o l’hai ammesso tu di essermi venuto a rompere le palle sul mio blog come utente anonimo tanto per il gusto di farlo? E sbaglio o hai anche ammesso di continuare a rompermi le palle per divertimento? Ho il forte sospetto che tu sia un vecchio utente del forum di FantasyMagazine, o sbaglio? No sai, perché lo stile è lo stesso.

PROPENDO QUINDI SENZ’ALTRO PER LA SOLUZIONE 2.

Io sono di Genova, e tu? Possiamo incontrarci a metà strada. Io vengo a mani nude, tu portati una mazza da baseball, così siamo ad armi pari ;)

P.S. Se ti ho insultato da qualche parte non era certo gratuitamente, anche se francamente non trovo insulti nei tuoi confronti nei miei post. Rimedio subito: VAI A FARE IN CULO.

Se vuoi darmi la caccia attento a non finire con la zampetta in una tagliola (capito il doppio senso?) ;)

#49 Comment By Angra On 29 maggio 2008 @ 15:13

@Gamberetta, Carlo: un aneddoto sul libero arbitrio.

Einstein era meccanicista, convinto quindi nella predeterminazione di tutti gli eventi a partire appunto dal Big Bang. Una volta un giornalista, convinto di metterlo in difficoltà, gli chiese: “Se tutto è predeterminato, allora perché se ad esmpio le succede qualcosa di spiacevole lei si rattrista?” Einstein rispose: “Scusi, ma se sono predeterminato cos’altro potrei fare?” :)

#50 Comment By AryaSnow On 29 maggio 2008 @ 15:51

Non penso che la critica di Carlo sia poi così contradditoria.
E’ chiaro che, se tutto è predeterminato, un personaggio non può scegliere di rattristirsi, turbarsi ecc. Però mi sembra che lui voglia dire che si aspetta che un personaggio abbia tale reazione per logica conseguenza, al di là del fatto che lo abbia “veramente scelto lui” o meno. E’ una questione meccanica, ma ciò non toglie che normalmente ci si aspetta dal tizio tale stato d’animo. Lo scrittore dovrebbe far comportare i personaggi in un modo credibile per il lettore, determinismo o meno.

Io non ho letto quel libro e non so se riterrei il comportamento dei personaggi credibile oppure no, non posso prendere posizione in merito. Sto solo dicendo che come critica non mi sembra contradditoria, se l’ho capita bene.

#51 Comment By Carlo On 29 maggio 2008 @ 16:17

Gamberetta scrive:

A me sembra che sei tu in contraddizione: se parti dal presupposto che non esista libero arbitrio, i personaggi non possono scegliere. Non possono decidere se porsi o no un problema, così come non possono stabilire di non sentirsi “liberi”. Un personaggio non si illude scientemente; ricorda, non c’è libero arbitrio, la sua più o meno illusione è già stata determinata all’atto del Big Bang.

No, un momento: mi pare che qui stai giocando con le parole. Innanzitutto, come dato a priori, noi siamo esseri viventi che si percepiscono come dotati di libero arbitrio. Che poi sia vero o falso e’ un’altra cosa – intanto ci percepiamo cosi’… Diciamo pure che viviamo nell’illusione di essere in grado di fare delle libere scelte. A questo punto immaginiamo che il viaggio nel tempo sia possibile, e qualcuno riesca a viaggiare nel passato. Questo qualcuno scoprira’ (come nel caso di questo romanzo) che in effetti non riesce a modificare il passato – anzi, la sua presenza e’ essenziale a far andare le cose proprio come sono gia’ andate. Tutto e’ “gia’ successo”, lo spaziotempo sarebbe un oggetto quadridimensionale e statico.

Tuttavia, questo spaziotempo possiede certamente una sua logica. E non e’ logico che personaggi intelligenti (come quelli del romanzo), di fronte alla scoperta dell’illusione della liberta’, non abbiano il benche’ minimo sussulto di fronte a questo enorme (e umiliante) mistero. Come Doyle, che tutto tranquillo fa: “Mi sposero’ il 15 con una tizia, ma non l’ho ancora incontrata”. Boh… Il romanzo non e’ credibile, in nessun punto. E la credibilita’ e’ importante, non trovi? Anche (e forse soprattutto) in fantasy.

E ottima AryaSnow, che ha capito esattamente il punto! :-)
(Ora passo a R. R. Martin – in inglese – ho gia’ incominciato!)

#52 Comment By Gamberetta On 29 maggio 2008 @ 16:39

@Carlo.

Tuttavia, questo spaziotempo possiede certamente una sua logica.

No. Se non esiste il libero arbitrio, non può esistere la logica. In un mondo senza libero arbitrio non esistono i concetti di vero e falso, dunque non esiste neanche uno dei metodi per studiarli (la logica).
Ovviamente è un discorso generale, come detto non posso adesso dirti se hai ragione o torto riguardo le reazioni dei personaggi nel romanzo. Però mi sembra che stai forzando delle tue convinzioni, che sono tue, non assolute. Tipo quando definisci che la mancanza di libero arbitrio sarebbe una condizione “umiliante”. Perché?
Tra l’altro pensa che pacchia: se non c’è il libero arbitrio, non c’è la responsabilità, non c’è il rimorso, non c’è la coscienza. Posso andare dalla Troisi e strozzarla senza scrupoli (sempre sia previsto).

#53 Comment By Angra On 29 maggio 2008 @ 16:39

C’è poco da fare: il viaggio nel passato (al contrario di quello nel futuro) genera paradossi. Anche pensare lo spaziotempo come un oggetto quadrimensionale statico non funziona: se torno indietro di mille anni va bene, ma se torno indietro di un minuto dovrei incontrare me stesso, e dato che è già successo allora dovrei ricordarmelo, e via così all’infinito.

Un paradosso è anche che si discuta di argomenti come questi, che hanno la loro bella dignità, ne La fogna dei commenti! ^_^

#54 Comment By jiggly On 29 maggio 2008 @ 17:56

Guardatevi ritorno dal futuro

#55 Comment By Tom On 29 maggio 2008 @ 21:40

Gamberetta:

Tipo quando definisci che la mancanza di libero arbitrio sarebbe una condizione “umiliante”. Perché?

Più che umiliante direi sconfortante.
Credo che per la maggior parte delle persone il libero arbitrio (illusione o no) è fondamentale. Pensa a Martin Lutero: lui criticò duramente la chiesa, convinto che la relazione Dio/uomo fosse possibile anche senza intermediari, e formulò la sua teoria secondo la quale ognuno di noi alla nascita è già predestinato al bene o al male. Il risultato? Un incremento allarmante dei suicidi!
Vale la pena vivere una vità già decisa da qualcun’altro in cui qualunque mia azione non potrà influire sul mio destino? Questo si chiedevano.
Personalmente io la vedo un po’ come Matrix (film che adoro): tutta la nostra società si basa sulla scelta, e il libero arbitrio di un individuo è importantissimo per mantenere la sua stabilità psichica. Che poi sia un illusione o meno è del tutto opinabile, e potremmo discutere per ore…

@jiggly: Ritorno al futuro casomai :)
film molto carino, l’attore che interpreta Doc è geniale.

#56 Comment By Carlo On 30 maggio 2008 @ 00:17

Gamberetta scrive:

Carlo scrive:

Tuttavia, questo spaziotempo possiede certamente una sua logica.

No. Se non esiste il libero arbitrio, non può esistere la logica. In un mondo senza libero arbitrio non esistono i concetti di vero e falso, dunque non esiste neanche uno dei metodi per studiarli (la logica).

Ho scritto una sua logica. Significa che l’universo faceva le sue cosine ben prima che qualsiasi essere vivente esistesse. I sassi cadevano, l’acqua scorreva, e le stelle brillavano. A meno che tu, Gamberetta, non voglia affermare che prima che esistesse l’uomo i fiumi scorrevano all’insu’ – e con te sono pronto a tutto, ormai non mi stupisco piu’ di nulla. :-)

Ovviamente è un discorso generale, come detto non posso adesso dirti se hai ragione o torto riguardo le reazioni dei personaggi nel romanzo. Però mi sembra che stai forzando delle tue convinzioni, che sono tue, non assolute.

A me pare di dire una cosa molto semplice: ci sono reazioni credibili, e reazioni non credibili, di un personaggio. Stiamo leggendo un romanzo, cazzo. Ci sono dei personaggi, con alcuni dei quali possiamo persino identificarci. E siamo nel mondo del “cosa succederebbe se…”. Se leggo la storia di un tizio normalissimo, sano di mente, magari persino descritto come persona particolarmente intelligente, che viaggia nel tempo per andare a vedere i dinosauri e giunto nel mesozoico si mette a cercare un internet cafe’ e s’incazza perche’ non lo trova, vabbe’, resto un po’ basito – ti pare? Lo scrittore cerchera’ di rendere consistente e credibile il suo personaggio. Non basta dire “Ma, sai, e’ che il libero arbitrio non esiste piu’, quindi posso scrivere quel cazzo che voglio”. Altrimenti non vedo davvero su quale base sprechi il tuo fiato a descrivere in dettaglio tutti i passaggi delle Cronache del Mondo Emerso dove pretendi di “dimostrare” che Nihal come personaggio fa schifo.

Tipo quando definisci che la mancanza di libero arbitrio sarebbe una condizione “umiliante”. Perché?

Umiliante, o qualsiasi altra cosa come reazione a questa scoperta. Ma una reazione ci dovra’ essere, o no? Dico, atterra un disco volante e scende Marilyn Monroe. Il personaggio sbadiglia e chiede l’ora (adesso dimmi “perche’ no?”, e siamo a cavallo…).

Tra l’altro pensa che pacchia: se non c’è il libero arbitrio, non c’è la responsabilità, non c’è il rimorso, non c’è la coscienza. Posso andare dalla Troisi e strozzarla senza scrupoli (sempre sia previsto).

Ma certamente, non lo sto escludendo. Non hai capito il mio discorso. Al solito, ti perdi in dettagli irrilevanti.

Oh, Gamberetta, a proposito: non potresti rinominare “La fogna dei commenti” in qualcosa di piu’ simpatico, tipo “Parole in liberta’”? Dopotutto le discussioni piu’ divertenti le abbiamo qui…

#57 Comment By …io… On 30 maggio 2008 @ 13:10

Edit di Gamberetta. Non la prendo come un’offesa, ma con Twilight il commento non c’entra.

avevo intenzione di leggerlo, ma dopo la tua recensione ho cambiato idea!

oddio… di male in peggio

gamberetta tu sei la rovina di ogni scrittore già affermato
e di ogni scrittore emergente

potrebbero anche rovinarsi da soli eh, per carità
se scrivono cazzate , scrivono cazzate!
Ma te fai buttare nel cesso ogni libro comprato… XD
prendilo come un osservazione non un offesa personale, ti raccomando. ;)

#58 Comment By Gamberetta On 30 maggio 2008 @ 15:17

@Carlo.

Ho scritto una sua logica. Significa che l’universo faceva le sue cosine ben prima che qualsiasi essere vivente esistesse. I sassi cadevano, l’acqua scorreva, e le stelle brillavano. A meno che tu, Gamberetta, non voglia affermare che prima che esistesse l’uomo i fiumi scorrevano all’insu’ – e con te sono pronto a tutto, ormai non mi stupisco piu’ di nulla. :-)

Stai confondendo i termini. La logica è un’invenzione umana per determinare il grado di verità di un enunciato. Se l’Universo applichi dei principi logici per determinare il suo evolversi, non ne ho la più pallida idea. È una questione filosofica, della quale non conosco la risposta (sempre sia stata fornita risposta soddisfacente).
Ugualmente non ho idea se l’Universo esistesse prima dell’avvento di osservatori e/o se le leggi fisiche siano immutabili. Anche queste sono questioni aperte.

Umiliante, o qualsiasi altra cosa come reazione a questa scoperta. Ma una reazione ci dovra’ essere, o no? Dico, atterra un disco volante e scende Marilyn Monroe. Il personaggio sbadiglia e chiede l’ora (adesso dimmi “perche’ no?”, e siamo a cavallo…).

Se ho bisogno di sapere l’ora, non vedo perché dovrei evitare di chiedere, a meno che Marylin non abbia una sveglia al collo…

#59 Comment By Carlo On 30 maggio 2008 @ 16:42

Gamberetta scrive:

Carlo scrive:

Ho scritto una sua logica. Significa che l’universo faceva le sue cosine ben prima che qualsiasi essere vivente esistesse. I sassi cadevano, l’acqua scorreva, e le stelle brillavano. A meno che tu, Gamberetta, non voglia affermare che prima che esistesse l’uomo i fiumi scorrevano all’insu’ – e con te sono pronto a tutto, ormai non mi stupisco piu’ di nulla. :-)

Stai confondendo i termini. La logica è un’invenzione umana per determinare il grado di verità di un enunciato.

Qui fai la deficiente: 1) ti ho spiegato chiaramente che cosa intendo qui per “logica”, rileggi, che ti devo dire (ti consiglierei di stare attentina, perche’ in questo momento persino i tuoi lettori piu’ idioti hanno capito quello che ho scritto… ma non sono abbastanza intelligenti da capire che stai facendo apposta la pippona, cosi’ penseranno che lo sei), e 2) la logica (cioe’ quello strumento matematico di cui parli tu, oca) sara’ certamente una invenzione umana, ma non e’ una invenzione arbitraria, tirata fuori a casaccio per farsi i giochini e le titillazioni mentali. E’ il modello utile di qualcosa di reale, di essenziale, che fa parte della realta’ proprio come ne fa parte un sasso, la forza di attrazione gravitazionale, e i miei coglioni che stanno piombando a terra in questo preciso momento. E’ stata “inventata” proprio osservando il comportamento della realta’ (lo so che queste cose le sai benissimo, eh… non sei cosi’ idiota).

Se l’Universo applichi dei principi logici per determinare il suo evolversi, non ne ho la più pallida idea. È una questione filosofica, della quale non conosco la risposta (sempre sia stata fornita risposta soddisfacente).

Va bene, Gamberetta, ora so cosa rispondere alle tue prossime “critiche” letterarie… :-)

Ugualmente non ho idea se l’Universo esistesse prima dell’avvento di osservatori e/o se le leggi fisiche siano immutabili. Anche queste sono questioni aperte.

Si’, certo, continua pure a fare l’idiota. Volevo proprio cercare di capire che cosa ci fosse dietro questa ragazzina iperattiva e furibonda, che promette cosi’ bene. Ma la strada che stai imboccando qui ti porta lontano dalle cose che, con la tua testa, potresti facilmente raggiungere. Ti porta alla follia, lo sai? Beh, io ti ho avvertita, e ho la coscienza a posto… :-)

Umiliante, o qualsiasi altra cosa come reazione a questa scoperta. Ma una reazione ci dovra’ essere, o no? Dico, atterra un disco volante e scende Marilyn Monroe. Il personaggio sbadiglia e chiede l’ora (adesso dimmi “perche’ no?”, e siamo a cavallo…).

Se ho bisogno di sapere l’ora, non vedo perché dovrei evitare di chiedere, a meno che Marylin non abbia una sveglia al collo…

OK, hai risposto “perche’ no”. Lo vedi che persino tu hai una tua logica? Piu’ predicibile della logica di un cavallo. Ravvediti! Ritorna all’umana ricchezza di complessita’! :-D

#60 Comment By Gamberetta On 30 maggio 2008 @ 16:59

@Carlo. La natura della logica e della matematica (per esempio se logica e matematica sono appunto invenzioni o non invece scoperte), la fondatezza o meno del principio antropico, se la realtà esiste anche in assenza di osservatori, sono questioni tutt’altro che stupide o banali. Io non minimamente la preparazione per affrontare tali problemi, ma almeno ho la consapevolezza che tali problemi esistono e i termini generali della loro formulazione.
Tu non dimostri neanche questa minima infarinatura, dunque mi pare inutile continuare a discutere.

#61 Comment By Gugand On 30 maggio 2008 @ 17:17

Sinceramente non so se questa piccola diatriba tra Carlo e Gamberetta sia dovuta all’insistenza di Carlo di dover dar in qualche modo torto a Gamberetta o di questa di arroccarsi sulle proprie posizioni senza cedere un millimetro.
Ai miei occhi sembra un discorso tra sordi e sembra che vi stiate _entrambi_ arrampicandovi sugli specchi.
Ricordo a gamberetta che il testo su cui state litigando lo hai letto 4 anni fa, se non ricordo male e, se i dati anagrafici che hai postato sono corretti, avevi 13 anni. Dubito che a quell’eta’ avessi un gran senso critico e, comunque, moooolto inferiore all’attuale (che reputo un buon senso critico).

#62 Comment By avvocatospadaccino On 30 maggio 2008 @ 21:38

xangra… parole grosse per un ometto le tue!

#63 Comment By Carlo On 30 maggio 2008 @ 22:34

Cara Gamberetta, io ti ammiro, e tu lo sai. Volevo solo avvertirti che a furia di far finta di essere cretini, si finisce col diventarlo… e donna avvertita, mezza salvata. Bacetto della buonanotte! :-)

#64 Comment By Angra On 31 maggio 2008 @ 14:04

No vale invece in contrario: a far finta di essere intelligenti non lo si diventa!

avvocatospadaccino, guarda che parlo con te, merdina…

Che fai, ti tiri indietro?

Via Morego 30, meno di un km dall’uscita di GE-Bolzaneto, palazzo ex ministero delle finanze, mi trovi lì dal lun al ven 10:00 – 18:00 circa. Comodo e ampio parcheggio. Chiedi di me alle guardie giù all’ingresso e in meno di un minuto sono da te.

Mi raccomando: non venire disarmato. Portati almeno una spranga o un coltello.

#65 Comment By …io… On 1 giugno 2008 @ 14:46

Edit di Gamberetta. Tuo diritto difendere la qualità del romanzo di Rocca, ma non dicendo che gli altri commentatori sembrano scemi.

che scatole, siete monotoni su questo post! ( LE CHIAVI DEL CASSONETTO)
almeno questo signor Rocca ha difeso un qualcosa di suo attaccato da personcine come voi , facendo anche morphing come dite voi ma arogmentando le sue risposte

Voi girate in tondo sempre ai soliti due concetti
Rocca è di qui
Rocca è di la…

mitoancess e morphing vari non si sono nemmeno piu sentiti qui..
siete voi che continuate a ribadere le solite due idee.

Quel poveraccio di Rocca è scappato.
Sembrate due scemi che continuano a mollarsi calci nei maroni uno davanti all’altro…

#66 Comment By avvocatospadaccino On 4 giugno 2008 @ 00:07

caro amico angra,
se il turpiloquio ti infonde coraggio, continua pure.
Desideri che ti faccia del male?
Ma se tu sei uno gnomo masochista, io sono un sadico guerriero. (bè, tanto per rimanere in tema fantasy… così è più facile per te capirlo)
Perciò aspetta, aspetta… chissà, un giorno magari ti darò quello che desideri, schiavetto mio. Ma dovrai meritartelo.
spranga, coltello? Sei proprio innamorato di simboli fallici!
Fai outing, angrino, è tempo!
Ne parlavo l’altro giorno consolando tua madre… che cara donna, così bisognosa d’affetto!

p.s. e poi ditemi se non ho scelto bene il pollo da prendere in giro! Angra è perfetto! Avrei preferito resistesse di più, però… va bè, dai, non bisogna essere incontentabili.

#67 Comment By Angra On 4 giugno 2008 @ 11:17

@avvocatospadaccino: i discorsi stanno a zero, merda umana ;)

#68 Comment By Angra On 5 giugno 2008 @ 10:39

Cieli plumbei e aria di tempesta mi sospingono ai canti, ai carmi, ai voli.

Dedico questo componimento al mio amico avvocatospadaccino.


Outing

Frocetto dispettoso,
gallina che canta
ha fatto l’uovo.

Ah, la poesia! ^_^

#69 Comment By avvocatospadaccino On 5 giugno 2008 @ 12:55

angrino adorato,
nessuno mi aveva mai dedicato una poesia.
e devo dire che non è neanche male, anche se in versi sciolti.
del resto, non è poetico che dopo tanti tentativi da te lasciati cadere, la nostra amicizia-innimicizia sia sbocciata nella fogna virtuale?
Speriamo che scoppi presto un’altra guerra o un indultino per poter aver qualcosa di nuovo su cui litigare.
a presto, riguardati.
a.s.

p.s. al di là del significato intrinseco della frase, ma perchè hai voluto specificare umana vicino a merda? Forse per Te merda umana è meno di, che so, merda animale e volevi quindi calcare sull’insulto, oppure merda umana è migliorativo di merda animale e allora la tua in fondo è stata una gentilezza nei miei confronti? Potrebbe anche essere una citazione da Fantozzi…
senti, io Fantozzi e Tu Filini, ci stai? La Mazzamauro puoi scopartela tu.

#70 Comment By Angra On 5 giugno 2008 @ 13:51

@avvocatospadaccino: non specifica la provenienza, sta a significare “merda plasmata in forma umana”. Se vuoi si può tradurre con “statua di merda animata”.

P.S. Io all’indulto ero contrario.

#71 Comment By avvocatospadaccino On 5 giugno 2008 @ 21:57

ovvio che eri contrario all’indulto, visto che io ero favorevole.
ca va sans dire.

p.s. quindi supponi che io abbia forma umana.
é già molto più gentile di come ti immagino io: tipo gabibbo (genova+rosso+incazzoso)
ah, sto partendo per Milano un paio di giorni, come farò senza di te? Aspettami.
Non ci crederai ma prossimamente devo proprio venire a genova. Il tribunale è lontano dalla stazione? e dall’areoporto? Renditi utile, magari puoi farmi da autista.
gli amici servono a questo: ad approfittarsi di loro.

#72 Comment By Angra On 6 giugno 2008 @ 12:14

@avvocatospadaccino: più che di quanto è lontano il tribunale dovresti preoccuparti di quanto è lontano il pronto soccorso ;)

Comunque no, il tribunale non è lontano dalla stazione Brignole, saranno dieci minuti a piedi. Dall’aeroporto invece sì, ma c’è il Volabus che in una mezz’ora ti porta dritto in centro. Sul farti da autista volentieri, se non ti dispiace viaggiare nel bagagliaio con uno straccio imbevuto di gasolio in gola ^_^

#73 Comment By jiggly On 11 giugno 2008 @ 12:41

Tom: c’hai ragione.
Gamby: dopo aver letto che la logica è un’invenzione umana come potermi risparmiare un commento? Tramite tale tua osservazione si arriva sempre più vicini a capire il perchè delle boiate che scrivi in recensioni, commenti etc. La logica per te non esiste, perciò è normale che non la usi!
Cmq, sempre seguendo il tuo “ragionamento”, nemmeno tu esisti. Sei un’invenzione degli uomini. I tuoi genitori e progenitori hanno fatto in modo che tu esistessi, e chi ti vede ti da un’identità, per cui ti crea. Anche il tuo vero nome (qualunque esso sia) è stato inventato dai tuoi, per cui sei un’invenzione loro. Anzi, nemmeno, il nome l’avranno sicuramente copiato, per cui sei pure una copia, oltre che inesistente.
Cavolo, ma se non esisti che cacchio ti rispondo a fare? E’ inutile sono un maledetto malato mentale.

#74 Comment By avvocatospadaccino On 11 giugno 2008 @ 14:22

xangrino mio.
prenderò il volabus.
Non è per rifiutare il passaggio, ma è alle 9.00 e quindi devo sbrigarmi.
E dopo l’udienza, Ti dimostrerò la superiorità del mio Okuto.
Guarda nel cielo, puoi già vedere la stella della morte brillare per te.
Ma visto che sono più buono del mugnaio del mulino bianco e che ti voglio bene, lasciami le chiavi della tua auto così potrò accompagnarti al prontosoccorso.
Mica ti lascio dissanguare per strada come un cane, non sarebbe giusto. Poi ovvio ti ruberò l’auto, visto che senza gambe non puoi usarla.
Solo temo che tu abbia una macchina da schifo…
Prima di scannarci però prendiamoci un caffè, non siamo mica barbari incivili noi! ha ha
ciao

#75 Comment By X On 13 giugno 2008 @ 22:14

Edit di Gamberetta: Off Topic

Gentile Gamberetta,

leggi davvero molto. A volere prestar fede alla tua libreria Anobii, avresti finito di leggere (e rileggere) qualcosa come 234 libri, di cui alcuni testi in lingua originale (Doctorow e manuali di scrittura), e altri decisamente impegnativi benché in traduzione (come il Ciclo Barocco di Stephenson). E hai appena 18 anni! Questo non può che essere encomiabile e di sicuro risolleva massicciamente le statistiche sulla lettura tra gli adolescenti.

Mod. inforigurgito on

Personalmente, qualche anno fa nutrivo la convinzione di offrire nel mio piccolo un contributo alla causa: ero portato a ritenermi un lettore forte dall’alto dei miei 60 titoli letti all’anno (più le riviste e i racconti), ma da un eventuale confronto con te ne uscirei con le ossa rotte. E devo riconoscere di avere ridotto la quota negli ultimi tempi.
Mod. inforigurgito off

234 libri! E’ un numero impressionante per una ragazza della tua età, specie se nel frattempo bisogna prestare energie ad altre attività, come lo studio.

Non voglio soffermarmi sul tuo post, che ho letto e riletto per capire che, se volessi contestarlo, dovrei scrivere un trattato lungo almeno il doppio del tuo, senza per altro la benché minima speranza di eguagliare la tua prosa o di convincerti su una sola delle mie ragioni. C’è chiaramente un abisso di vedute tra noi, dovuto probabilmente anche alla tua preparazione e alla mia cialtronaggine. Ma sarò ben lieto di tornare prima o poi qui a prendere visione – se sarà il caso, e se sia tu che gli editori lo riterrete opportuno – di una tua nuova performance su un mio libro. Ne gioverà il mio umore e, spero, anche il tuo.

Cordialmente,
X

PS: Se dovessi ancora ritrovarti in casa la tua copia del libro (traduzione: se il libro dovesse essere scampato al caminetto lo scorso inverno), e se il volume fosse ancora in condizioni dignitose, ovvero senza sottolineature e senza pieghe, potrei offrirti di alleggerirti di quel peso, e liberare spazio per qualcosa di più meritevole nella tua libreria. E’ quello che definirei uno scambio “interessante”. Tu mi spedisci il libro, io ti rimborso il prezzo di copertina e le spese di spedizione. Così potrai riempirti la bocca di caramelle Meiji al gusto pesca. E’ un’offerta speciale. Contattami in privato.

PPS: In bocca al lupo per l’esame di maturità!

ari-PPS: Il mio diavoletto di Maxwell manda a salutare il coniglietto Grumo!

#76 Comment By Gamberetta On 13 giugno 2008 @ 22:49

@X. Carissimo X, i miei ritmi di lettura sono affari miei. E io non sono una a cui si dice “Gentile”, “Cordialmente” e poi si fa ironia. Inoltre sì, sei un cialtrone. A mai più risentirci.

#77 Comment By marcy On 14 giugno 2008 @ 13:00

“234 libri! E’ un numero impressionante per una ragazza della tua età, specie se nel frattempo bisogna prestare energie ad altre attività, come lo studio.

Non voglio soffermarmi sul tuo post, che ho letto e riletto per capire che, se volessi contestarlo, dovrei scrivere un trattato lungo almeno il doppio del tuo, senza per altro la benché minima speranza di eguagliare la tua prosa o di convincerti su una sola delle mie ragioni. C’è chiaramente un abisso di vedute tra noi, dovuto probabilmente anche alla tua preparazione e alla mia cialtronaggine. Ma sarò ben lieto di tornare prima o poi qui a prendere visione – se sarà il caso, e se sia tu che gli editori lo riterrete opportuno – di una tua nuova performance su un mio libro. Ne gioverà il mio umore e, spero, anche il tuo.

Cordialmente,
X”

Peccato! invece di ironico stupore per il numero di libri che Gamberetta riesce a leggere avrei preferito da parte dell’autore una replica alle critiche fatte al suo romanzo. Ma se ci voleva un trattato… pazienza. Certo, meglio un lungo post in cui ci si rammarica di quanto legge Gamberetta. Mah
Ciao Marcy

#78 Comment By Pamy & Moldy On 16 giugno 2008 @ 15:55

Ciao, come ormai tanta gente SIAMO CAPITATE QUI PER CASO!!!!!!!! MA CHE CASO!!!!!
Passavamo di qui e abbiamo notato la recensione Twilight. Cara Gamberetta, siamo d’accordo al 99 % ( piace usare le percentuali ai tuoi accoliti ).
Ma Clio è Sandy85 che in realtà è Carlo con doppia personalità di Sparviero che in veste di trasformista diventa Stefano?? Ah ah ah ah ah ah ah ah….

Ma dai, E’ IL CASO RAGAZZI…

Comun que dicevamo: concordiamo al 99% con quello che dice Gamberetta ovviamente. Quel 1% di disaccordo ci è dato quando ragioniamo da persone normali. Oh forse 94%? Nooo Nooo, almeno 96%. Chiediamo a Okamis, che magari è Kla o forse si è incarnato in Osservatore cosmico???
Di sicuro anche loro passavano qui per caso

Tra un po’ vedremo un commento del tipo: Ciao Gamby siamo i ragazzi della via Pal, concordiamo con te al 97% e siamo passati qui per caso ( non era mica voluto…)

Ecco a voi l’attesissimo seguito della fiction made in Gamberetten city!!

SECONDA PUNTATA

20.000 seghe sotto la fogna dei gamberi

La reverendissima madre superiora Von Gamberetten decise di riunire nella sua stanza dei segreti tutti gli adepti più fedeli.
La posta in gioco era alta: stavolta non si trattava più di spruzzare merda sui castelli altrui, bensì qualcosa di più subdolo, si trattava di esaminare di sondare il quoziente di coglionaggine della sua setta.
Aryasnow iniziava a sudare freddo; qualcuno aveva spifferato che il talismano del potere giaceva ancora in oscuri anfratti. Temeva in cuor suo che dei villici armati di forcipe le avrebbero strappato il prezioso oggetto gelosamente custodito tra le falde del basso ventre.
Dietro un albero osservava di nascosto il fedifrago porco Stefano che subdolamente captava le insicurezze di Aryasnow per riferirle a Von Gamberetten…… ma nella sua mente diabolica aveva un segreto ancora più morboso: aveva scoperto di potersi trasformare in una torta di letame fumante per attirare insetti immondi.
Passeggiava tra i prati erbosi Osservatore cosmico che inciampando andò a constatare di persona con la propria faccia la consistenza polposa dell’oggetto in cui si era trasformato Stefano.
A quel punto l’oracolo di Delfi (nonché la sfinge Gamberhausen) esternò il feroce indovinello:

“scrivere è come cagare: quando scappa scappa. Non ti puoi fermare se addosso non ti vuoi smerdare” Chi l’ha detto?

Subito una ressa di sudditi lerci si accalcarono sotto il palazzo di Von Gamberetten per rispondere al quesito.
La prima piattola fu Clio che diceva a gran voce: “mitomerdancess? Mitomerdancess?”
La seconda leccaculo fu Sandy85, la cortigiana delle strade più battute che urlò:
“L’ho messo anche sul mio blog contraccettivo (ops controcorrente) scusate, lapsus freudiano…Gamberetta scusa, sono stata esiziale Mirabile dictu! Per me è stata la Troisi! Ps. Ho notato che Gamberetta e Clio alla fine di un periodo mettono il punto: saranno mica la stessa persona???? Ora vado, mi prude lo sfintere”
Il terzo era Carlo, quello procreato in un cesso dai suoi genitori, ma nessuno si è mai accorto della differenza: Oh ragazzi la merda e sempre merda, peccato i suoi non abbiano tirato l’acqua. Comunque Carlo tuonò “Oh ragazzi ho un’emorroide in culo grossa come un cocomero e secondo me la frase l’ha detta Dazieri”
Gamberetta allora, coperta da velo nero per il lutto annunciò “Strazzulla, la nuova perla printing by Einaudi”

Il popolo subito inneggiò “ Strazzulla, Strazzulla, che cazzo ti frulla!”
Nell’arena del villaggio si stava disputando la lotta tra Angra e Avvocatospadaccino.

Inizialmente le mosse di avvocatospadaccino furono parecchio rallentate a causa del suddetto arnese (spada) conficcata nel di lui deretano. Infatti Angra afferrò senza indugio il mucchio di feci, alias Stefano, e glielo imbrattò veementemente sul volto. Ma sbagliò di grosso: Spadaccino sapeva il fatto suo, era talmente coprofago che inghiottì in un boccone quel grosso escremento leccandosi pure i baffi. Mentre i due duellavano a singolar tenzone, quatta quatta Aryasnow sgusciava via a coscie strette e con la coda (pardon il talismano) fra le gambe.
La scena si spostò nel bosco poco distante.
Aglaring Vanyar con in bocca un inforigurgito corse incontro a Sandy 85 (mica 84!!!!!) che, distesa in mezzo al prato, sbraitava come una giovenca gravida.
Aglaring disse: Non esistono!! Non esistono!! Scrivilo sul tuo BLOG alla voce “La grande MONTA fine a se stessa!!!!!!!!!!!!!!!!”

Von Gamberetten, soddisfatta di cotanta oscenità meditò di scriverci un altro articolo.

FINE SECONDA PUNTATA.

#79 Comment By …io… On 16 giugno 2008 @ 17:15

ahhahahahahhahahahhaha

pamy and moldy….

oddio MUUUUUUUUOIO

AHAHHAHAHAH

#80 Comment By …io… On 16 giugno 2008 @ 17:22

notare il feroce indovinello

ahhhHhHHaahhahahahahhahaha :D

#81 Comment By Carlo On 16 giugno 2008 @ 17:25

alice scrive:

Carlo, si può capire se un libro fa schifo o meno anche dalle recensioni (sai, è per questo che ci sono in giro le recensioni, per aiutarti nella scelta dei libri da leggere. Forse questo non lo sapevi).

E ti pare che non sarei d’accordo con questo? Pero’ se nella pagina dove la recensione e’ pubblicata da chi il libro l’ha letto DUE volte, e spiega gia’ che il libro fa schifo, senti il bisogno di scrivere “Che schifo questo libro, pero’ non l’ho letto” – non so, dove sarebbe l’utilita’? E che complimento ti piacerebbe che ti facessi, al riguardo? Rischi di apparire come il servo scemo che non sa far altro che ripetere l’ultima parola di ogni frase pronunciata dal Padrone. E’ una cosa che provoca pena e dispiacere in tutti noi, costretti a guardare questo miserabile spettacolo.

#82 Comment By alice On 16 giugno 2008 @ 21:18

@Carlo: Che sbadata, me ne sono dimenticata (bella rima). Non sono la serva scema di nessuno e mi dispiace dare avvio a miserabili spettacoli. La prossima volta che ne farò uno, ti avviserò prima… così non soffrirai le pene dell’inferno… poveretto

#83 Comment By Pamy & Moldy On 19 giugno 2008 @ 12:29

A Sparviero

Scusa il ritardo …

predicate imparzialità, ordine e rispetto nell’esprimere le vostre opinioni e poi, proprio alla fine, mi mettete:”Ora con Moldy dovremo trovare un modo per continuare a sputtanare Von Gamberetten e quei 2 o tre amiketti/e (comprese doppie identità, comparse, passanti ah aha ahah chi più ne ha più ne metta!!!!!)

Certo! Non è una contraddizione. Finchè non vedremo più ordine e imparzialità nei giudizi (a 360 gradi) noi continueremo ad imperversare con le nostre pungenti critiche, visto che la morale è stata ufficialmente bandita dal blog (cfr. le recensioni della Gamberhausen) Non sia mai che qualcuno, con metodi drastici, si ravveda un pochino ( anche se ne dubitiamo). Con chi sa essere educato rispondiamo educatamente ( scusa ma tu hai visto qualcuno di educato qui dentro finora? Se lo dovessi incontrare facci sapere ).
Poi non abbiamo capito una cosa: quando insulta Gamberetta tutta la schiera di lecchine e lecchini li a dire che fa ironia. Quando insultano gli altri invece partono agguerriti a criticare… Pensa te!

A, come si può ben capire non siamo qua per difendere proprio nessuno in ogni caso

un sano confronto fra ideologie opposte non può far altro che bene

E’ il nostro obiettivo. Ma lo sapevi che dire una cosa del genere in questo blog ti porterebbe al rogo? Noi ci divertiamo pesantemente, ma con chi se lo merita. Bisogna essere obiettivi nelle recensioni, e nei commenti limitarsi ad esprimere valutazioni personali. E poi umiltà zero. E’ per questo, ripetiamo, con metodi poco ortodossi, facciamo ciò.

Breve postilla a Gamberhausen

Se ho scritto qualcosa che non vi piace e volete farmi cambiare idea, l’unica possibilità è attraverso un ragionamento con basi logiche e documentate

Le basi logiche e documentate sarebbero sullo stile con cui ambisci a recensire testi? A, siamo apposto allora. E noi che pensavamo fosse sufficiente un pugno di noccioline
Gamberetta, hai 18 anni ( e si vede!). E nonostante la tua età non hai ancora capito che il fantasy è in gran parte immaginazione. Azzardato per chi si ripromette di proporre recensioni su questo genere narrativo. Ecco perchè falliscono le tue misere criticucce sterili per certi versi e troppo razionali per altri. Con questo approccio non andrai molto lontana, come il cane che continua a mordersi la coda girando come uno scemo su sé stesso. Per il resto continua a vomitare che il 90% del fantasy fa schifo, visto che non sai fare altro. Vostra grazia siamo sempre in attesa del suo regale capolavoro degno di nota e di lode che potrebbe far spuntare un fiorellino nel mare di sterco di testi che si ostina quotidianamente a recensire. Vogliamo un tuo libro, piantala di cianciare tanto!!! Non fare la PARACULA, bella! Non ti nascondere ! E’ inutile che predichi dicendo che non sia una buona accusa e giustificazione. Lo è invece ! Ci faccia vedere concretamente la scrittura di un suo romanzo (da poter poi commentare con la sua tecnica e il suo metodo) invece di dettare fumose regole del cazzo agli altri su come si debba o non debba scrive. Paura eh ?? perché lei ben sa cosa significhi scrivere un libro e la fatica che ci sta dietro! Mica sono le tre cazzatine che spari nelle tue recensioncine da quattro soldi.

A Aglaring Vanyar:

La quota dei non esistenti è salita a 4: P.., M…. C…. ( ovvero K.. ) e j….

Congratulazioni per il bel controsenso: dici che non esistiamo e poi ci nomini in una parodia? Tu sì che hai le idee chiare, bravo. Che bel pirla !
Ah ah ah, e non dimenticare Vanyar: SIAMO SEMPRE QUI. A volte ritornano…

A Carlo:

Ah… ma ci eravamo dimenticate di rispondere ad un vecchissimo post dell’affezionatissimo Carlo. Come abbiamo potuto. Il discorso era rimasto in sospeso sull’altro spazio ( il talismano del potere, quello che Aryasnow proprio non si decide a restituire, o insomma, non è mica tuo! E’ della Troisi.)
Scusaci per il ritardo, ma per farti capire che coglione sei, Carlo, siamo sempre in tempo.

Carletto dice:

Volevo solo mettere in chiaro, visto che mi avevate preso in mezzo, che non sono “dalla vostra” solo perche’ ho detto ad Agla che e’ uno stronzo… :-) Io non faro’ mai parte di una “fazione”: mi limito a dire quello che penso

Ah ah ah ah ah. Ma da dove sei uscito? Dal circo Togni?

Caro Carluccio,
non c’è proprio un cazzo da mettere in chiaro. Ma che fazione? Ma chi ti vuole, povero babbeo.
“Non sono dalla vostra” ma chi te l’ha proposto? Sei esaurito oltre che ottuso? Ti abbiamo solo citato in una storiella e allora? Ma lo sai leggere l’italiano? Analfabeta! Non ci sembra proprio di averti chiesto qualcosa. Da dove minchia l’hai dedotto quello che hai scritto? Per carità. L’unica cosa di cui si può vantare Aglaring Vanyar è che a dargli dello stronzo sia stato uno più coglione di lui, cioè proprio tu.

mi limito a dire quello che penso

A… ma perché tu pensi allora? Sì, quelle rare volte che lo fai infatti pensi da testa di cazzo quale sei, da cui come ovvio non possono uscire che delle cazzate.
Ecco svelato il motivo per cui autori e commentatori considerano i tuoi insulti e le tue critiche da microcefalo come complimenti… Ci sarebbe più da preoccuparsi se uno come te giudicasse un’opera in maniera positiva: se così fosse, significherebbe infatti avere tra le mani un libro per deficienti, adatto a te e alla tua logica (visto che ultimamente ne parli molto) da beota.

E quello che penso di voi e’ che sembrate affette da una lieve forma di ritardo mentale:

La tua invece non è affatto lieve come forma di ritardo. E sei così scemo che neanche te ne accorgi. Continui a blaterare e invece di educare gli altri imparalo anche tu l’italiano visto che hai grossi problemi con la comprensione testuale. Povero sfigato.

I vostri tentativi di “fare male” con le parole li trovo decisamente inadeguati, e quindi innocui.

L’unica cosa che veramente fa male è il fatto che esista gente del tuo livello. I tuoi tentativi di “fare del male” invece sono da idiota, e ora sappiamo perchè. Proprio tu poi parli di inadeguatezza? Ma taci che è meglio. BUUUUUU.. Ritirati. Vergogna!
Dai Carlo, tu ci “fai male”. Ah ah ah ah ah ah ah

si direbbe che i vostri genitori mentre vi procreavano non abbiano smesso di guardare la TV.

I nostri ci avranno procreato mentre guardavano la tv, i tuoi nel cesso. Pensavano di cagare e invece sei uscito tu. Ma del resto, nessuno si è accorto della differenza proprio perchè sanno tutti cosa sei: una grossa merda

E ora, sturati la orecchie: se devi andare avanti a rugare le palle con le solite quattro boiate da cerebroleso che scrivi e che ammorbano il genere umano, grattuggiati l’uccello e stringiti i coglioni con uno schiaccianoci e vedrai che sensazione provano tutti nel sapere che una faccia da culo come te ha ricevuto immeritatamente il dono della parola.

Ciao Carletto e scusaci per la pesantezza ma sai, abbiamo mutuato da te il bon ton. Grazie per l’insegnamento. Ti adoriamo tesoro!!!!!! Non t’imbronciare troppo

A OKAMIS:

Considerati onorato: Carlo ha detto che il tuo raccontino fa schifo. Per le persone dotate di buon senso significa che è un buono scritto. Punta in alto, avrai sicuramente successo!

A CLIO PER I COMMENTI IN CODA A GAMBERETTA SU TWILIGHT

Ma smettila di far la leccaculo… Quanto ti paga la Gamberhausen, dicci! Hai talmente la testa ficcata nel suo culo che non si capisce dove inizi la tua faccia e dove finiscano le sue chiappe
Nb. Come leccaculisti accludiamo anche l’esiguo seguito della Von Gamberetten (esiguo perché si sa, in questo blog una stessa persona si firma con 300 nick name e passa di qui per caso !!!!!!!!!!!! ) compresa la nuova fantomatica Kla che quasi quasi implora la Gambera di correggerle il suo romanzetto rosa, rosso, giallo, verde e blu ( e poi afferma che il Manzoni non fosse un gran che… ah ah ah ah ah ah ah…) che sghignazzare!!!

A CHIARA STRAZZULLA

Sarebbe stato meno monotona la pubblicazione del volume: “il crepuscolo dei pensionati dell’ ospizio”. E come si conviene, da bravi animali addestrati, vista la pubblicità nelle librerie, tutti a tuffarsi sul “capolavoro” della liceale. Speriamo arrivi la navicella dei Visitors a salvarci.

DISPUTATIO AVVOCATOSPADACCINO VERSUS ANGRA

Avvertite il 118 di Genova mi raccomando !!! Ah ah ah ah ah
Ma no, ragazzi. Volemose bene. Tiratevi su leggendo un libro della Troisi. Ah ah ah ah ah

AU REVOIR STUPIDES CREVETTES !!!

#84 Comment By Lo Sparviero On 20 giugno 2008 @ 14:22

Perdona il ritardo, ormai non ci speravo più in una risposta… comunque:

PAMY&MOLDY: Care Pampine, questa:”Ora con Moldy dovremo trovare un modo per continuare a sputtanare Von Gamberetten e quei 2 o tre amiketti/e (comprese doppie identità, comparse, passanti ah aha ahah chi più ne ha più ne metta!!!!!) è una contraddizione.

Se vuoi che nel mondo si diffondano imparzialità e giustizia, dai tu, per primo, il buon esempio agli altri.

Lo Sparviero, Piccoli insegnamenti della Grande Vita.

Ah, e poi vi siete contraddette di nuovo!(!!!!!) “Finché non vedremo più ordine e imparzialità nei giudizi (a 360 gradi) noi continueremo ad imperversare con le nostre pungenti critiche[...]”
Allora, avreste dovuto scrivere “Finché non vedremo ordine ed imparzialità nei giudizi (a 360 gradi) noi continueremo ad imperversare con le nostre pungenti critiche[...]”
Altrimenti la vostra frase significa l’esatto contrario…
Inoltre non sono un trasformista, con Carlo non c’ho mai neanche parlato.
É tutto, per ora. Buona giornata.

L’umilissimo Sparviero.

#85 Comment By wewec On 20 giugno 2008 @ 16:21

@ Pamy & Moldy. Scusate, senza perdere la testa ma mantenendo un tono civile, mi spiegate da dove arriva tanta acredine nei confronti di gamberetta? Se è per i toni da lei usati non mi sembra che voi siate nella posizione per farle una paternale, mentre se è per le idee esposte basta che le confutiate argomentando, no? Chiaro che se il problema è il non condividere i suoi criteri di giudizio allora vi consiglio di lasciar stare questo forum e di cercarvene un altro con un diverso metro di giudizio.

#86 Comment By Rob On 23 giugno 2008 @ 15:17

@ Gamberetta:

In realtà questa non è una recensione del romanzo del signor Rocca.

E allora cos’è ?

@ Federica:

Dimostri di avere buone qualità di comprensione, deduzione ed argomentazione: sappi che in questo blog queste qualità non valgono niente e soprattutto non sono apprezzate.
Le critiche fatte su questo romanzo, come scrissi un po’ di tempo fa, sono al 90 % pretestuose. Ti rimando a ciò che espressi nel commento del 3 maggio in questa sezione:

Dunque, facciamo il punto della situazione. Stante il fatto che il libro possa piacere o meno, nonché la palese e possibile buona fede di alcuni consigli, la recensione e altri commenti hanno in qualche circostanza ovviato un chiaro criterio di obiettività, privilegiando piuttosto la ricerca spasmodica, tra gli “anfratti” delle parole, di ogni cosa possibile a cui potersi aggrappare (costi quel che costi) per contestare e giudicare, cadendo in certi casi nell’errore di muovere osservazioni non sempre plausibili, come ho cercato di dimostrare.
Molte considerazioni sono state abbastanza pretestuose, con il solo fine di poter riversare l’ovvio senso di fastidio derivato dai copiosi messaggi che arrivano e che sono discordanti con alcune linee di pensiero.

E ancora:

Ho ben motivato ciò che ho sostenuto, anche se contestare frase per frase come siete usati a fare qui è senza dubbio un delitto nel giudizio su un libro che ha spiegazioni ben più complesse ( e ciò vale per qualsiasi libro).

Ho fatto addirittura un elenco punto per punto in cui dimostravo la poca veridicità di alcune critiche; è inutile prendersela tanto.

Queste “recensioni” o come cavolo le voglia considerare l’autrice, valgono meno di una cicca.

Una che fa ironia su un prato erboso, su fori di carrozza ( come se fossero impossibili da concepire !!!), che non sa che una carrozza possa stridere etc… etc… credi sia attendibile ? Intendo andando anche oltre alla questione della creatività dell’autore…
Ti consiglio di lasciar perdere, Federica.
Se ti interessa guarda ulteriori giustificazioni che scrissi il 5 maggio. Giusto per farti un’idea. Non perdere troppo tempo ad accanirti con questa gente: è inutile! Ciao Rob

#87 Comment By Bies On 23 giugno 2008 @ 17:06

Ti quoto l’ultima frase:

>>Spero di essere stata chiara, ma se avete dubbi chiedete.

Di’ la verità: l’hai scritto apposta?
Dai, sì che l’hai scritto apposta!

M

#88 Comment By wewec On 23 giugno 2008 @ 17:38

@ Rob. Ma scusa, secondo te parlare di un libro significa automaticamente fare una recensione? Ha letto solo le prime tre pagine e ha espresso il suo parere sullo stile, chiaro che non è una recensione!
Comunque concordo che molte espressioni usate nel libro non siano realmente sbagliate, quanto piuttosto inutili e ridondanti, cosa che penso fosse anche opinione di Gamberetta: certo, è giusto dire ” prato erboso”, ” la tanto supposta reincarnazione” o “gemme cerulee come il cielo terso, striate di zaffiro”, solo che questa è literary fiction, non fantasy ( che può piacere o meno, sono generi separati ).
Sinceramente mi sembra inutile il solo star qua a parlarne: Gamberetta ha già ripetuto più volte che a lei la literary fiction non piace, se poi voi non siete d’accordo allora basta che diciate “no, a me piace vedere dieci aggettivi in fila ” e basta, amici come prima ( e lo dico senza ironia: per me una serie di aggettivi ridondanti è piacevole, non brutta ).

P.S. Rob, guarda che nel tuo commento del 3 Maggio non hai detto proprio nulla, hai solo giocato con le parole.

#89 Comment By wewec On 23 giugno 2008 @ 17:44

@ …io… . Infatti non è una recensione: se io dico “quel libro non mi è piaciuto” non faccio una recensione, esprimo un giudizio.

#90 Comment By Rob On 23 giugno 2008 @ 18:11

@ wewec:

Ma scusa, secondo te parlare di un libro significa automaticamente fare una recensione?

E’ stata spacciata come tale, tesoro. Poi che la si chiami articolo, giudizio o altro sono blaterazioni inutili, anzi esiziali

Comunque concordo che molte espressioni usate nel libro non siano realmente sbagliate, quanto piuttosto inutili e ridondanti

Non hai capito proprio: NON sono nè sbagliate, nè inutili o ridondanti. Servono ad evidenziare, sottolineare, rimarcare certe caratteristiche. Se uno usa tre aggettivi non è necessariamente scemo lo sapevi ? Basta che leggendo un testo si capisca e se ne deduca la motivazione di tale scelta. (cosa che non si può fare o capire in 2 pagine). Se poi a qualcuno fa schifo vedere un sostantivo con più di un aggettivo accanto, affari tuoi. E finiamola con questa storia.

Sinceramente mi sembra inutile il solo star qua a parlarne

Appunto, allora perchè hai commentato se ti sembrava inutile? E’ una contraddizione in termini. Potevi evitare di degnarci della tua perla di opinione. Io non commento una cosa se ritengo sia inutile…
Mi sa che sei un po’ confuso.

Gamberetta ha già ripetuto più volte che a lei la literary fiction non piace

E chi se ne frega! Se non le piace sono affari suoi. Non son qui per commentare i suoi gusti, ma perchè inserisce un articolo pattume su un blog pubblico criticando un testo senza competenza e in molti casi sbagliando alla grande

Rob, guarda che nel tuo commento del 3 Maggio non hai detto proprio nulla, hai solo giocato con le parole.

Non mi pare proprio. Ogni citazione, esempio o informazione da me riportata è stata ampiamente motivata e spiegata. Se per te questo è giocare con le parole…

Comunque, visto che per te è inutile star qui a parlarne, chiudiamo il discorso.

#91 Comment By Raimi On 24 giugno 2008 @ 18:41

Carlo:

Invece Rocca scrive proprio da schifo, commettendo tutti i tipici errori che un dodicenne commetterebbe la prima volta che si mettesse in testa di scrivere “un romanzo”: tanti aggettivi e tanti avverbi inutili (non e’ proibito usare tanti aggettivi: e’ proibito metterne di inutili, di ridondanti – ad esempio, in “prati erbosi” c’e’ un solo aggettivo, ma fa schifo lo stesso perche’ e’ ridondante, mentre in “cosi’ percossa, attonita, la terra al nunzio sta” gli aggettivi sono due, ma vanno bene perche’ sono entrambi essenziali).

Direi proprio che se non si sa di cosa si sta parlando, come nel tuo caso sopraccitato, forse è meglio star zitti. Qualsiasi persona con un po’ di intelligenza capirebbe che nel commento di Federica (21 Giugno) c’è cognizione di causa, nel tuo solo chiacchiericcio.
Se un’insegnante delle Medie inferiori prendesse le congetture sulla citazione “cosi’ percossa, attonita, la terra al nunzio sta”, ti sorriderebbe nel tentativo di non umiliarti con qualche spiegazione provante la tua lacunosa competenza.

Io sto leggendo il libro in questione, preso per prudenza in biblioteca. Il linguaggio di Rocca è un po’ involuto ma se ne evince un’abilita’ stlistica che, nel tempo, non puo’ che perfezionarsi diventando, credibilmente, oggetto di analisi letteraria. In che senso? Basti vedere la posizione delle componenti sintattiche, danno a seconda dei casi un’elevatezza linguistica che si bilancia con in ritmo sfrenato di un’opera eroica come la sua. Nel tempo non può che diventare un fenomeno unico della narrativa italiana, gia ora è ben superiore a talenti millantati ed effimeri come Strazzulla e Troisi.
Detto ciò, se vogliamo intavolare una conversazione con riferimenti ad altre opere, citazioni, o exempla io ci sto, ma se lo scambio è impossibile per ragioni di incapponimento, beh, non ho tanta voglia e tempo per bisticciare come all’asilo.
A risentirci.

#92 Comment By gugand On 24 giugno 2008 @ 23:35

@raimi
Lo “stile” di rocca e’ pesante, anzi pesantissimo con l’aggiunta di cose incompresibili (che io chiamo errori, ma se tutti i letterati che girano da ‘ste parti li trovano belli, ah be, a me non frega poi tanto).
Inoltre prima di rispondere a Carlo avresti dovuto leggere “riassunto delle puntate precedenti” di questo blog, li e’ spiegato cosa sia la literary fiction.

#93 Comment By Tuareg On 24 giugno 2008 @ 23:43

ma se lo scambio è impossibile per ragioni di incapponimento, beh, non ho tanta voglia

adesso siete avvisati: a leggere Rocca ci si riduce come i capponi :-)

#94 Comment By wewec On 25 giugno 2008 @ 00:45

@ Rob.
1- No, per l’ultima volta, accettalo, questa non è una recensione.
2- Sei tu che non hai capito ne ciò che ho detto ( a me tre aggettivi in fila piacciono, difficile che mi sia dato dello scemo da solo ), ne tanto meno il significato di ridondante: lo stile di Rocca È ridondante e negarlo significa negare uno dei suoi pochi elementi positivi, riducendolo di fatto a mera cattiva scrittura.
3- Sei tu ad essere confuso, primo perchè stai commentando in un blog di cui non condividi le linee guida, secondo perchè chiami tesoro un uomo.
4- Certo che sono affari suoi! È il suo blog! E “senza competenza” un bel par de balle: Rocca ha scritto un fantasy e chiunque legga abitualmente fantasy è più che qualificato per giudicarlo. Se voleva scrivere per un pubblico di docenti universitari allora si dava alla saggistica.
5- Si, hai ragione, chiudiamo il discorso.

@ Carlo. Che sia chiaro, io detto che scrive literary fiction, non che ne scrive di buona. tanto per non dare l’idea che mi sia piaciuto il suo libro.

#95 Comment By Carlo On 25 giugno 2008 @ 00:45

Raimi scrive:

Il linguaggio di Rocca è un po’ involuto ma se ne evince un’abilita’ stlistica che, nel tempo, non puo’ che perfezionarsi diventando, credibilmente, oggetto di analisi letteraria. In che senso?

Vuoi proprio che te lo dica, in che senso? :-)

Basti vedere la posizione delle componenti sintattiche, danno a seconda dei casi un’elevatezza linguistica che si bilancia con in ritmo sfrenato di un’opera eroica come la sua.

E dire che ci ero cascato… Stavi prendendomi per il culo!!! Buahahahaha, sei un comico nato, davvero. “La posizione delle componenti sintattiche”, whahahahaha! “L’elevatezza linguistica che si bilancia con il ritmo sfrenato di un’opera eroica…” WHAAHAHAH!, che figlio di troia… :-D Ma come ti vengono? Sei un maestro. A te Groucho Marx ti fa una sega.

Nel tempo non può che diventare un fenomeno unico della narrativa italiana,

… no… no… basta ti prego… muoio! MUOIOOOOOoooOOOooo!!! :-D

gia ora è ben superiore a talenti millantati ed effimeri come Strazzulla e Troisi.

Certo, Rocca dovrebbe prendere lezioni da loro. Concordo.

Detto ciò, se vogliamo intavolare una conversazione con riferimenti ad altre opere, citazioni, o exempla io ci sto, ma se lo scambio è impossibile per ragioni di incapponimento, beh, non ho tanta voglia e tempo per bisticciare come all’asilo.

Pure i capponi! No, sei un grande. Scusa, non ti avevo capito.

#96 Comment By Rob On 25 giugno 2008 @ 14:32

@ wewec:

1- No, per l’ultima volta, accettalo, questa non è una recensione

Allora che scriva “parere personale e soggettivo” invece di distillare regole di scrittura e di non limitarsi a dire ciò che pensa. Con quello che è stato scritto si è andati ben oltre il parere/giudizio personale, punto e basta. Quindi piantiamola. Ti dà fastidio chiamarla recensione? Usa dei sinonimi: articolo, critica etc… Il mero parere personale a casa mia è un’altra cosa!

2- Sei tu che non hai capito ne ciò che ho detto ( a me tre aggettivi in fila piacciono, difficile che mi sia dato dello scemo da solo ), ne tanto meno il significato di ridondante: lo stile di Rocca È ridondante e negarlo significa negare uno dei suoi pochi elementi positivi, riducendolo di fatto a mera cattiva scrittura.

Il tuo uso di “ridondante”, nel contesto in cui l’hai espresso, aveva un’accezione negativa.

3- Sei tu ad essere confuso, primo perchè stai commentando in un blog di cui non condividi le linee guida, secondo perchè chiami tesoro un uomo.

Sì, commento su un blog di cui non condivido le linee guida, e allora? Non si può? Chi non è d’accordo deve andarsene al confino e non può motivare il proprio dissenso a qualcosa? Commento “negativamente” le cose che non condivido e che non mi piacciono in tutti i sensi. Il tesoro era ironico punto primo (complimenti per l’acume nel non averlo capito). Punto secondo con il nickname con cui posti è un po’ difficile comprendere se tu sia un uomo, una donna, un androgino, un vegetale neutro o altro. Evita dunque di far l’idiota.

4- Certo che sono affari suoi! È il suo blog! E “senza competenza” un bel par de balle: Rocca ha scritto un fantasy e chiunque legga abitualmente fantasy è più che qualificato per giudicarlo. Se voleva scrivere per un pubblico di docenti universitari allora si dava alla saggistica.

Che cazzo centra con quello di cui discutevamo? Tu mi dici che a Gamberetta non piace la literary fiction… e allora? Questo articolo è per discutere sulle varie sfaccettature di un romanzo, non per parlare di che genere aggradi o meno Gamberetta. Altrimenti il post sarebbe un altro.

#97 Comment By …io… On 25 giugno 2008 @ 15:41

1- No, per l’ultima volta, accettalo, questa non è una recensione

belli questi risvolti…. -.-

Che cazzo centra con quello di cui discutevamo? Tu mi dici che a Gamberetta non piace la literary fiction… e allora? Questo articolo è per discutere sulle varie sfaccettature di un romanzo, non per parlare di che genere aggradi o meno Gamberetta. Altrimenti il post sarebbe un altro.

non gli si puo dare tutti i torti -.-

ho fato pure la rima nelle mie risposte :D

#98 Comment By wewec On 25 giugno 2008 @ 15:43

@ Rob
1- Non è questione di sinonimi! Indipendentemente da come li vuoi chiamare un commento sullo stile non è una recensione!

2-No, non aveva un accezione negativa, sei tu che l’hai subito bollato come tale.
3- Allora è come andare sul forum dei Nirvana a dire che Kurt Cobain è una merda: un comportamento infantile. E quella sul tesoro era una battuta ( complimenti per l’acume nel non averlo capito ).

4- Hai detto che non ha la competenza per giudicare l’opera di Rocca e ti ho riposto che invece è più che qualificata. Se poi non capisci l’italiano sono cazzi tuoi.

#99 Comment By …io… On 25 giugno 2008 @ 15:43

eeeeeeee giò è proprio destino.. ( appunto! ) ho scritto FATO al posto di fatto :P

#100 Comment By Rob On 25 giugno 2008 @ 16:19

Edit di Gamberetta. Non puoi dare dell’idiota ad altri commentatori.

@ wewec

Io dico quello che voglio. A me piace il fantasy ma se qualcuno spara a zero su delle questioni che non condivido lo dico punto e stop. Che sia su un sito di fan o meno. Mi sembri più infantile tu nell’affermare che non si possa fare. Ho reso noto ciò che pensavo e che penso, come legittimo. Se una cosa non piace non è detto che uno debba sempre ignorare o andare da altre parti.
La battuta sul tesoro era sì una battuta, ma da idiota! Se avevi capito che “tesoro” era in senso ironico perchè cazzo hai detto che ero io ad essere confuso? Vedi che sei idiota! Datti un nome chiaro se ti dà così fastidio che la gente possa fraintendere il tuo sesso, ci arrivi a capirlo?
Gamberetta NON ha competenza per giudicare certe opere solo perchè è appassionata di fantasy. Infatti ho dimostrato che su diverse cose non c’ha azzeccato. Poi per il resto può essere brava quanto vuole…
Ora chiudiamola qui veramente.

#101 Comment By Marcy On 26 giugno 2008 @ 10:52

per wewec:

concordo con Rob. Esprimere un parere personale è un cosa. Quello che ha scritto Gamberetta va oltre il mero giudizio personale;
detto ciò finiscila di essere prepotente.
Se uno vuole può commentare il proprio dissenso andando sul forum dei Nirvana a dire che Kurt Cobain è una merda. Non è infantilismo, è libertà di espressione e di pensiero. Mi dispiace per te.

#102 Comment By wewec On 26 giugno 2008 @ 12:30

@ Marcy. Questo non è un parere personale ( parere personale è dire “mi è piaciuto”, “non mi è piaciuto” ), è un commento sullo stile: sono due cose completamente differenti.
Prepotente? Dov’è che sarei stato prepotente? Comunque sappi che in virtù della libertà di espressione io potrei anche venire qua sopra a scrivere che Rocca è una merda, un coglione e un travestito, ma il farlo sarebbe indubbiamente infantile.

#103 Comment By Raimi On 26 giugno 2008 @ 13:33

wewec scrive:
@ Marcy. Questo non è un parere personale ( parere personale è dire “mi è piaciuto”, “non mi è piaciuto” ), è un commento sullo stile: sono due cose completamente differenti.
Prepotente? Dov’è che sarei stato prepotente? Comunque sappi che in virtù della libertà di espressione io potrei anche venire qua sopra a scrivere che Rocca è una merda, un coglione e un travestito, ma il farlo sarebbe indubbiamente infantile

Si a me sembri molto prepotente e incapponito, in altri termini duro di comprendonio e maligno. Non fai che autoscreditarti se insisti a controbattere senza alcun argomento sensato e a contraddirti di continuo. Per queste cose la moderatrice ha creato apposta uno spazio chiamato: Fogna dei commenti. Reso l’idea?

Carlo scrive:
Raimi scrive:

Il linguaggio di Rocca è un po’ involuto ma se ne evince un’abilita’ stlistica che, nel tempo, non puo’ che perfezionarsi diventando, credibilmente, oggetto di analisi letteraria. In che senso?

Vuoi proprio che te lo dica, in che senso? :-)

Basti vedere la posizione delle componenti sintattiche, danno a seconda dei casi un’elevatezza linguistica che si bilancia con in ritmo sfrenato di un’opera eroica come la sua.

E dire che ci ero cascato… Stavi prendendomi per il culo!!! Buahahahaha, sei un comico nato, davvero. “La posizione delle componenti sintattiche”, whahahahaha! “L’elevatezza linguistica che si bilancia con il ritmo sfrenato di un’opera eroica…” WHAAHAHAH!, che figlio di troia… :-D Ma come ti vengono? Sei un maestro. A te Groucho Marx ti fa una sega.

Nel tempo non può che diventare un fenomeno unico della narrativa italiana,

… no… no… basta ti prego… muoio! MUOIOOOOOoooOOOooo!!! :-D

gia ora è ben superiore a talenti millantati ed effimeri come Strazzulla e Troisi.

Certo, Rocca dovrebbe prendere lezioni da loro. Concordo.

Detto ciò, se vogliamo intavolare una conversazione con riferimenti ad altre opere, citazioni, o exempla io ci sto, ma se lo scambio è impossibile per ragioni di incapponimento, beh, non ho tanta voglia e tempo per bisticciare come all’asilo.

Pure i capponi! No, sei un grande. Scusa, non ti avevo capito.

Beh innanzitutto ti chiederei di non insultarmi, se ti piace discuttere a toni alti vai anche tu nella Fogna dei commenti, è stato creato apposta.
Il tuo commento è, ad essere gentili, off topic, ovvero spari un mucchio di cretinate da delirio senza né sostanza né senso. E dire che avevo parlato di scambio, ma vedo che è come chiedere ad un mamba di non mordermi.

gugand scrive:
@raimi
Lo “stile” di rocca e’ pesante, anzi pesantissimo con l’aggiunta di cose incompresibili (che io chiamo errori, ma se tutti i letterati che girano da ’ste parti li trovano belli, ah be, a me non frega poi tanto).
Inoltre prima di rispondere a Carlo avresti dovuto leggere “riassunto delle puntate precedenti” di questo blog, li e’ spiegato cosa sia la literary fiction.

Che robe ragazzi, parlare a te è più inutile che farlo con un muro.
Ci rinuncio.
Saluti.

#104 Comment By wewec On 26 giugno 2008 @ 14:09

@ Raimi. Ho detto che questa non è recensione e che dare a qualcuno della merda è infantile: per questo sarei prepotente, maligno e incapponito? E dov’è che mi sto contraddicendo? Questo senza alcuna supponenza né pretesa di aver ragione a priori: spiegami secondo te cosa ho detto di sbagliato e sarò più che lieto di discuterne seriamente da persone civili.

#105 Comment By Rob On 26 giugno 2008 @ 14:50

@ wewec:

Questo non è un parere personale ( parere personale è dire “mi è piaciuto”, “non mi è piaciuto” ), è un commento sullo stile: sono due cose completamente differenti.

Quello che ha scritto Gamberetta è un commento sullo stile e sulla qualità del libro, una valutazione insomma. Altrimenti detta RECENSIONE. Mancano solo alcune spiegazioni di carattere contenutistico ma del resto avendone lette 2 pagine non poteva di certo permetterselo! Giusto per chiarire…
Vatti a vedere anche la voce “recensione” sullo Zingarelli.

@ Raimi:

Ti stupisci che SOLO alcuni interventi vengano considerati off topic e messi in fogna? Io no. Chissà perchè.

#106 Comment By Tuareg On 26 giugno 2008 @ 15:26

Noto che l’incapponimento rischia di diventare una piaga millenaria. Ragazzi, mettete le palle in frigo prima che il caldo di giugno ve le squagli e ripetete con me: il sinonimo di “intestardirsi” è incaponirsi.

incaponirsi
[in-ca-po-nìr-si]
(mi incaponìsco, ti incaponìsci, si incaponìsce, si incaponìscono; incaponènte; incaponìto)
v. intr. pronom.
Ostinarsi, intestardirsi: i. in qualcosa; si incaponì a volergli parlare

Incapponirsi è invece un neologismo e può solo voler dire “tagliarsi le balle da soli, come si fa con i capponi allo scopo di renderne le carni più grasse”. Vedete voi cosa preferite fare di voi stessi, ma pensateci bene, perché poi indietro non si torna.

#107 Comment By wewec On 26 giugno 2008 @ 16:42

@ sergio.” Esame critico, in forma di articolo più o meno esteso, del contenuto stilistico e informativo di un’opera di recente pubblicazione” (Vocabolario della Lingua Italiana – Istituto della Enciclopedia Italiana).
La differenza che intercorre fra una recensione e un commento stilistico è proprio l’assenza nel secondo di contenuto informativo, cosa che non lo qualifica come recensione incompleta ma come separata forma di analisi.

#108 Comment By Fabrizio On 26 giugno 2008 @ 23:18

@ Loreley:
io credo che sia dovuto al fatto che molta gente non sia d’accordo con le stroncature, mentre avvalli gli articoli quasi saggistici sul genere.
Per questo penso ci sia una tendenza a tirare l’acqua al mulino e aumentare le visite.
I post che Gamberetta scrive sul genere fantasy sono lucidi e curati.
Le stroncature sono spesso il risultato di una ricerca forzata di argomenti a suporto della tesi.

#109 Comment By gugand On 26 giugno 2008 @ 23:33

@fabrizio
Le recensioni possono essere apposta delle stroncature, vedi la ormai famosa Zero puntaction di Ben “Yahtzee” Croshaw in cui l’autore dice che un video gioco gli piace, ma poi passa il resto della recensione a cercare difetti e a sottolineare quello che non gli piace.
Se leggi le recensioni di gamberetta persino i -4 o i -5 potrebbero essere delle recensioni positive,.
E comunque i fantasy italiani, per quei pochi che ho letto o di cui ho sentito parlare, non meritano proprio. A dir poco sono elenchi di cliche’ o banalita’.
Inoltre q

#110 Comment By gugand On 26 giugno 2008 @ 23:37

Ops, mi e’ partito il mex…

Finisco il concetto:
Basta leggere il blog per capire quali siano i punti di riferimento e il metro di giudizio del recensore, quindi il visitatore e’ libero di ignorare o sminuire le parti della recensione che non incontrano i propri metodi di valutazione (se gamberetta dice che manca di coerenza, m a tu te ne freghi della coerenza ignori il punto).
Aggiungo che ognuno ha il diritto di criticare quallo che vuole.
Specialmente in un blog che e’ l’equivalente di un diario personale.

#111 Comment By Fabrizio On 26 giugno 2008 @ 23:48

Ah, ma sui diritti siamo tutti d’accordo.
Il problema è che molte delle incoerenze citate da Gamberetta stanno a due passi dai vari fuorigioco dubbi del Processo di Biscardi… ;)

Insomma, cose spesso interpretative.

Fab

#112 Comment By Carlo On 27 giugno 2008 @ 01:49

gugand scrive:

Le stroncature vengono fatte apposta da chi, come gamberetta, chiede che il prodotto pagato sia curato. Spesso ci sono errori che chiunque puo’ vedere, altre volte bisogna fare un po’ piu’ attenzione, ma non si puo’ non farle notare.
E’ una questione anche di principio.

Il punto e’ che se mi metto nella disposizione di fare una caccia all’errore, riesco a rovinarmi qualsiasi romanzo. “Sospensione della realta’” e’ una espressione che sta a indicare che il bisogno di farlo esiste comunque: qualche incoerenza ci sara’ sempre, perche’ gli esseri umani sono imperfetti. E lo scopo e’ quello di divertirci. Per questo si presuppone che esista una specie di “accordo” tra scrittore e lettore. Certo, se lo scrittore lascia al lettore troppe pezze da mettere, l’accordo crolla, il contratto si spezza, e il lettore smette di leggere. Ma ragionando come te, il lettore non dovrebbe fare nulla, e lo scrittore dovrebbe fare tutto per piacere a tutti (che, lo sai, e’ impossibile).

Come ho detto in un altro commento il libro e un po’ tutte le produzioni intellettuali sono tra i pochi prodotti commerciali privi di qualsiasi garanzia di qualita’.

Per forza: non hanno ancora inventato il misuratore di bellezza, ne’ lo inventeranno mai. Alla fine, tutto e’ affidato al “gusto” dei lettori, qualunque esso sia.

Se si notano delle incoerenze nella trama che mi rovinano il racconto perche’ lo fa perdere di credibilita’ non vengo ne’ risarcito ne’ frega a qualcuno, ormai il libro l’ho comprato.

E’ giusto cosi’: altrimenti qualsiasi stronzo si farebbe rimborsare qualsiasi libro campando scuse assurde, tipo quante volte la Troisi usa “piuttosto”, o quante volte Nihal piange: te lo immagini uno che va a chiedere un rimborso sulla base di queste argomentazioni? :-)

Stessa cosa se trovo errori di battitura, grammaticali, logici o altri tipi di errore.

Su questo concordo di piu’, perche’ e’ un discorso tecnico, e non artistico. Anche se ho qualche dubbio riguardo agli errori logici: ho fatto abbastanza discussioni da rendermi conto che il concetto di cio’ che e’ “logico” varia molto da persona a persona. Quindi anche su questa base e’ sacrosanto non parlare di rimborso… :-)

Se compri un apparecchio qualunque e lo trovi rovinato o guasto corri subito dal rivenditore e cerchi di fartelo o sostituire o riparare, finche’ sei nel periodo di garanzia, perche’ non pretendere la stessa cosa su prodotti “artistici”?

Proprio perche’ sono “artistici”: fattene una ragione, l’arte non e’ una cosa che si misura a litri o a metri.

Io pago con soldi buoni e voglio un prodotto altrettanto buono.

E chi decide che e’ “buono”? Quello che dici non ha il minimo senso.

#113 Comment By gugand On 27 giugno 2008 @ 08:29

La logica varia da persona a persona, come il buon senso e cosa e’ normale e cosa no. Anche cosa e’ un buon lavoro e cosa no.
E’ su questo che giocano gli avvocati quando devono difendere i delinquenti, soprattutto i truffatori, i collusi e i corruttori (succede che tizio corrompa un giudice per far aver una sentenza favorevole a caio e paghi solo tizio e caio e’ libero. ogni riferimento a fatti reali e’ puramente voluto :) ).
Quando si discute di un opera artistica si fa un processo ed ognuno puo’ mostrare prove ed indizi per indicare un motivo di colpevolezza (o bruttezza). Poi ognuno e’ giudice che stabilisce se il racconto, l’autore, l’editor ed editore sono colpevoli o innocenti ignorando o sminuendo le prove e gli indizi che ritiene meno “schiaccianti” o addirittura superflue.
Un buon PM (in questo caso Gamberetta) deve portare alla luce tutto il possibile, poi il giudice(il lettore) sentira’ le parti in causa e decide.

PS: Se non ti piace il modo di recensire puoi anche smettere di lamentarti, che e’ una battaglia persa. Le cosiddette quisquille di cui ti sei gia’ lamentato le giudichi tali col tuo metro di giudizio. Per me non lo sono. Sono indice di poca cura ed attenzione da parte delle sopra citate parti in causa.

#114 Comment By sergio On 27 giugno 2008 @ 08:45

Cito a tal proposito la risposta di wu ming 1 a Gamberetta presa da un altro blog:

“E la strega di “Hansel e Gretel” come cazzo avrà fatto a tenere il forno acceso dentro una casa fatta di marzapane e con vetri di zucchero alle finestre senza che l’intera casa si sciogliesse? INVEROSIMILE. Come il fatto che, pur non essendosi mai visti leoni in Argolide, Ercole ne uccida uno e ne vesta la pelle. Tze’… Storielle che non stanno in piedi. Realismo, porco zio, realismo!”

Personalmente non ho nulla da aggiungere, a già detto tutto WM1.

#115 Comment By gugand On 27 giugno 2008 @ 09:09

Bisogna anche dire che quelle sono favole.
E sinceramente a me le favole non sono mai piaciute.

#116 Comment By Ettore On 27 giugno 2008 @ 09:18

Più che altro paragonare favole, mitologia e fantasy con pretese di coerenza interna (quello di cui perlopiù si parla qui) vuol dire mischiare le carte in tavola, visto che si tratta di tre tipi di narrativa ben diversi.

Immagino che poi sto tipo si sia girato tutto l’Argolide ai tempi di Ercole per dire che non c’erano leoni (che a quanto ne so fino a qualche millennio fa erano presenti pure in Italia).

#117 Comment By Ettore On 27 giugno 2008 @ 09:20

Tra l’altro non so nemmeno se sia appropriato definire la mitologia “narrativa”.

#118 Comment By gugand On 27 giugno 2008 @ 09:26

In effetti ho preso la storia di Ercole per favola.
In confronto alle favole le storie tramandateci dagli antichi greci sono dei mostri di coerenza.
La favola per sua natura punta solo alla lezioncina morale saltando spesso ogni logica con l’uso di metafore alquanto discutibili.

#119 Comment By Carraronan On 27 giugno 2008 @ 09:42

Ragazzi, ehm, non prendete per oro colato la frase di Wu Ming 1 sui leoni, perché ha detto una gran cazzata. Ma sarà davvero il Wu Ming 1 dei Wu Ming ad aver postato? MAH, dopo quello che ha scritto mi vengono dubbi…

Gli ho risposto in quel blog, dato che si chiamava il causa la Storia, e visto che ci sono riporto il testo qui:

=====================

Scrive Wu Ming 1: “Come il fatto che, pur non essendosi mai visti leoni in Argolide, Ercole ne uccida uno e ne vesta la pelle.”

I leoni erano diffusi in Grecia nell’antichità, come anche in Italia oltre alle scimmie -usate per la pena dei parricidi (poena cullei) già nella roma monarchica, come dichiara Cicerone… e non era un Fantasy!- e a varie altre specie di animali a cui non siamo più abituati.
Aristotele attesta l’esistenza del leone in Grecia, e sono presenti anche mosaici greci sulle cacce al leone come l’arcinoto -ma forse non a qualcuno- mosaico di Pella http://it.wikipedia.org/wiki/Pella_(Grecia)
In generale erano presenti nel medio oriente fino a tempi molto più recenti, quando i Crociati li incontrarono lasciandocene testimonianza.
Tral’altro a Micene, in Argolide, c’è anche la famosa “Porta dei Leoni” del 1300 a.C.
http://it.wikipedia.org/wiki/Porta_dei_Leoni
Pare che ci siano parecchie prove a supporto della presenza di leoni in Grecia nel mondo antico.

Non capisco dove sia il problema per Wu Ming 1 se Ercole uccide un leone in una regione in cui sono presenti leoni o è possibile che siano presenti (il Peloponneso).

La “sospensione dell’incredulità” non è distrutta perché il leone è credibile in quell’ambiente, quindi ci sono elementi di realtà assieme a quelli “fantastici” (Ercole!), mentre lo sarebbe stato meno nel caso di un “Ercole palombaro che uccide leoni marini in Scozia a gomitate” o un “Ercole che uccide Pinguini armati di mazze da golf in Argolide”.
Come vedi ci sono diversi livelli di stramberia e NON tutti hanno la stessa dignità quando si tratta di mantenere in piedi la sospensione dell’incredulità.
=================

E mi sa che finirò in Fogna con questo post off topic.

#120 Comment By Fabrizio On 27 giugno 2008 @ 09:58

@ Carlo:
grazie di esistere in questo post. Finalmente vedo uno spiraglio di luce… :D :asd:

@ Gugand:

Quando si discute di un opera artistica…

No. Non stiamo parlando di un’opera artistica. Altrimenti entreremmo nella Literary Fiction. Piuttosto di un’opera creativa. Commerciale. Narrativa. Fosse un’opera artistica avremmo a che fare con una libera espressione dell’autore e ci sarebbero molti più cazzi da affrontare per una critica.
Credo che la distinzione sia importante.
Mi pare che Hansel e Gretel siano protagonisti di una fiaba e non di una favola. Non vorrei spacciarlo per oro colato, ma credo che la codifica sia diversa.

@ Ettore:
la mitologia è di sicuro narrativa. Finchè c’è un inizio (primo atto), uno svolgimento (secondo atto) e una conclusione (terzo atto) la narratività è presente.
Può non essere una prosa, ma resta comunque un testo narrativo…

Fab

#121 Comment By gugand On 27 giugno 2008 @ 10:17

Sinceramente ancora devo capire perche’ c’e’ tanta gente che si ostina a dare contro questo tipo di recensioni.
Innanzi tutto fidarsi del recensore. La schiettezza di Gamberetta e’ disarmante e se giudica qualcosa orrendo spesso e volentieri lo cita.
I lettori della recensione non sono cosi’ stupidi da non giudicare da soli visto che viene mostrato loro la parte criticata.
Se non vi piace che ci sia il conteggio dei pianti per parole non lo considerate, non venite qui a rompere dicendo che non e’ un metodo valido. Se chi ha scritto la recensione lo ha mostrato e’ perche’ lo ritiene indicativo.
Visto che affermate che non si puo’ “misurare” l’arte vi contraddite criticando un metodo di valutazione che non approvate.
Tutti gli autori faranno degli errori e se si fanno notare quale crimine si commette?

#122 Comment By Angra On 27 giugno 2008 @ 10:37

@Fabrizio:

E così i lettori più esigenti – anche se io direi più “fissati” – storcono il naso perchè il “braccio” nel mondo reale è una misura che manda tutto fuori scala. Mentre nel Mondo Emerso misura circa un metro, come un braccio vero, e allora tutto torna.

Non torna mica tanto, invece. La torre dove vive Nihal sarebbe alta quindi 1200 metri (!!!). E in una mostruosità del genere 15.000 persone ci stanno stipate? Semmai dovrebbero soffrire di solitudine. Non è per cercare il pelo nell’uovo: se un laureato in fisica mi spara una fesseria del genere a pagina 1, mi viene il legittimo sospetto che tutto il romanzo sia scritto coi piedi, o no?

#123 Comment By gugand On 27 giugno 2008 @ 10:44

@Angra
Ti rispondo come risponderebbe certa gente che ho visto qui:
E che problemi ci sono ad immaginarsi che solo pochi piani di questa torre siano abitate? Magari parecchi piani sono adibiti a pascolo o campi per procurare il cibo necessario. In queste condizioni e’ logico supporre che che la gente sia stipata. Mica lo scrittore di deve dire tutto.

Ora torno me stesso e ti do ragione :)

#124 Comment By Carlo On 27 giugno 2008 @ 14:31

gugand scrive:

Sinceramente ancora devo capire perche’ c’e’ tanta gente che si ostina a dare contro questo tipo di recensioni.

Stai parlando con me? Io ho detto chiaro e tondo sin dall’inizio che La Setta degli Assassini non mi e’ piaciuto, e che concordo con l’opinione di Gamberetta. Sostengo pero’ che e’ abbastanza inutile mettersi a disquisire se “finestrella” sia un diminutivo o un vezzeggiativo, per “dimostrare” che non si tratta della stessa finestrella di prima; o di quante volte Dubhe ha pianto prima del suo 17esimo compleanno. Questo e’ triste, perche’ da’ una impressione di inadeguatezza, di miseria, e di ansia da performance. Oltre che di mancanza di argomenti, ovviamente: fa pensare: “Tutto qui? Allora il libro forse e’ bello…”.

Innanzi tutto fidarsi del recensore.

Eh? Ma che dici? Io il recensore lo scelgo sulla base di recensioni precedenti di cose che ho gia’ letto, dopo avere constatato che abbiamo gusti simili. Allora mi fido. Questo con Gamberetta non e’ successo: ha consigliato Le Porte di Anubis, e l’ho trovato orribile (e pieno di tutte quelle inconsistenze che fanno diventar matta di gioia la Gamberetta… ma in quel caso le sono sfuggite, forse perche’ al tempo aveva 13 anni); In Grindhouse ha preferito quella striscia di merda demenziale di quel malato di mente di Rodriguez, e ha disprezzato l’assoluto capolavoro di Tarantino (forse non avendo i mezzi per capirlo). Capitan Gambero ha consigliato Stardust, e il film mi ha fatto piangere per la sua IMMENSA cretineria. In altri casi (come La Setta degli Assassini) concordo, ma nel complesso se mi fido di Gamberetta sbaglio almeno il 50% delle volte, quindi lei non puo’ essere il mio recensore. Leggo Gamberetta per altre ragioni – ad esempio, i suoi articoli teorici sono stupendi.

La schiettezza di Gamberetta e’ disarmante

A me non disarma per niente.

I lettori della recensione non sono cosi’ stupidi da non giudicare da soli visto che viene mostrato loro la parte criticata.

Il quoting selettivo, ti viene mostrato…

Se non vi piace che ci sia il conteggio dei pianti per parole non lo considerate, non venite qui a rompere dicendo che non e’ un metodo valido.

Posso dire che mi fa ridere, almeno?

Se chi ha scritto la recensione lo ha mostrato e’ perche’ lo ritiene indicativo.

No, e’ perche’ quando sente la parola “Troisi” diventa cosi’ furiosa da essere presa da desideri di distruzione totale, e si aggrappa a qualsiasi cosa pur di massacrare l’autore. :-) Quanto meglio sarebbe se Gamberetta (con tutta la preparazione che ha) si limitasse a dire una cosa del tipo (invento, sia chiaro): “Questo romanzo fa schifo: l’incipit e’ molto debole, e poi non succede nulla per pagine e pagine. I personaggi sono piatti e ricalcati sui soliti standard: l’eroe, il Signore del Male, la principessa da salvare… Non esiste alcuna idea originale. Lo stile e’ ridondante e sovraccarico – a tratti quasi illeggibile. Il finale e’ scontatissimo…”. Poi naturalmente si puo’ citare un brano come esempio, per dare una idea dello stile, senza fare giochini ridicoli e lasciando giudicare ai lettori (ad esempio, con Rocca sarebbe stato sufficiente mostrare la prime tre pagine di libro: mostrarle e basta – dato che si commentano da sole).

Visto che affermate che non si puo’ “misurare” l’arte vi contraddite criticando un metodo di valutazione che non approvate.

Critico un metodo di valutazione che pretende di apparire oggettivo – cioe’, per l’appunto, capace di “mirurare” l’arte a litri o a metri. Non c’e’ alcuna contraddizione.

Tutti gli autori faranno degli errori e se si fanno notare quale crimine si commette?

Nessuno: la stupidita’ non e’ mica un crimine, che io sappia.

#125 Comment By Fabrizio On 27 giugno 2008 @ 16:17

Specifico che “misurare” l’arte e farne una critica son due cose diverse.
Il primo è fondamentalmente poco utile.
Che ti frega di sapere quanti litri di colore hanno usato per fare la cappella Sistina? Manco foste tutti mecenate…
Il secondo metodo va fatto con perizia ed esperienza. Nonostante queste, capita spesso che i critici non capiscano una sega di quello che guardano.

TUTTO QUESTO ESULA DALLA NOSTRA DISCUSSIONE.

Perchè parliamo di prodotti creativi e commerciali. L’arte lasciatela nei musei, nelle gallerie od ovunque sia.

Mi arrendo davanti al compromesso dell’indice dei pianti. Vi piace e vi sembra uno strumento validissimo? Tenetevelo, cosa vi devo dire.
Io lo trovo terribilmente ridicolo…

Vi farei notare che la stessa Gamberetta mi ha esortato, qualche commento fa, a sottrarmi al suo gioco di alzare le visite. Palesandolo implicitamente…

Nel momento in cui Gamberetta fissa degli interessanti spunti saggistici e critici sul genere e poi non li utilizza per recensire, ditemi voi dove sta la serietà.
Si impunta sui piantini e sulle finestrelle pur di parlare male…
Sono solo alcuni esempi di una “linea editoriale” fatta per creare un po’ di scalpore online.
In modo ASSOLUTAMENTE CONSCIO e PER NULLA SINCERO se escludiamo la platealità e la sboronaggine delle affermazioni.

Gamberetta parla male dei diabolici editor di Mondadori, ma compie operazioni tipicamente commerciali ed editoriali sulle sue recensioni.
Non usa un tono oggettivo, ma risponde al target che la legge.
(principalmente ex master di D&D, abituati ad impegnarsi ossessivamente nel far quadrare le statistiche di gioco… :)
Insomma, compiace i suoi lettori, facendosi ricambiare con visite e un passaparola online.

A questo punto la schiettezza non è più disarmante, ma disarmata.

Criticate Einaudi per presunte prese in giro e scegliete di farvi beffare da una blogger di diciotto anni scarsi. Talentuosa come i suoi coetanei scrittori, per carità. Ma che crea equivoci e disinterpretazioni.

Probabilmente, se avesse pubblicato qualcosa, si guarderebbe da parlare degli incipit come strumento di valutazione per i lettori di e-book pirata.

Gamberetta dice di voler diventare scenggiatrice. Magari ce ne facesse leggere una, di sceneggiatura…
Così potremmo valutarla con la sua accuratissima e lucidissima scala.

Fab

P.S.: sì, Salazar è una città-torre alta quanto una montagna e con 15.000 abitanti. Non vedo assolutamente dove sia il problema.
La Finlandia è una nazione molto estesa, con una densità di popolazione bassissima, in proporzione.
Avete problemi a credere nell’esistenza della Finlandia?

#126 Comment By Raimi On 27 giugno 2008 @ 18:37

Tuareg:
Ma tu sei un esperto di grammatica italiana..(scusi: wikipediana).
Allora mi aiuti a capire se “giugno” si scrive così o…così: Giugno

(“Incapponirsi” non è un neologismo ma una parola contenente un errore ortografico)

Se questo è il livello delle tue discussioni, proprio perché avevo ragione sul fatto che non avete argomenti ma solo testardaggine, presunzione, malignità, invidia ecc.
Si parlava di infantilismo…da che pulllllpppppito…
Ciao và…

#127 Comment By Raimi On 27 giugno 2008 @ 19:05

Nell’ultimo mio commento mancano i punti di sospensione dopo “ecc” ad indicare la mancanza di parole.

Carlo è un po’ distratto. Da quel che si legge qui dentro qualcuno lo sta leggendo…

Però aldilà di questi battibecchi insulsi non vedo nominate opere alternative sulla scia di quanto ha fatto Gamberetta nello spazio “Incipit…ecc”.

#128 Comment By Tuareg On 27 giugno 2008 @ 19:11

@Fabrizio:
se non ricordo male, il problema “Finlandia” era il seguente:

quanto sono alti i piani della città-torre posto che è alta 1200 metri (o quel che è) e un personaggio (non Superman) ne salta due alla volta senza rompersi un osso?

Vogliamo ipotizzare che siano alti 4m? In tal caso la torre dispone di circa 300 piani. 15.000 persone suddivise su 300 piani vuol dire 50 persone per piano. Dato che una torre così alta dovrà avere una sezione di dimensioni adeguate, difficilmente 50 persone potranno starci, come dice il testo, “stipate”.

Per il resto, F. L. Wright nel 1956 aveva progettato un edificio alto 1 miglio.
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Illinois
Per cui nel fantasy si può sicuramente fare questo ed altro.

Riguardo al gioco di alzare le visite, mi sembra che l’unica cosa che si è palesata è che non capisci quando ti prendono garbatamente in giro… ;-)

#129 Comment By Stefano On 27 giugno 2008 @ 19:26

Ma Fabrizio, non è che sei tu a prendere troppo sul serio la funzione di questo blog?
Avesse adsense almeno potremmo accusare Gamberetta di speculare sulle impressioni. Per una volta si potra’ parlar male di chi ti propina degli autori acerbi come dei geni precoci?
Non sopravvalutiamo il web: rimaniamo una casta elitaria, non credo che gamberetta smuoverà di una virgola la fama della troisi o di altri. In linea generale credo che la Mondadori all’inizio abbia commesso un grosso errore: quello di pensare che romanzi simili potessero essere accettati anche dai cultori del genere. In sostanza hanno aperto troppo le maglie del target: nell’immediato sono stati ripagati dalle vendite, ma chi è stato scottato la prima volta non ha perseverato. Questo ha fatto nascere una indissolubile catena d’odio. Focus, la Repubblica, Grazia, Marzullo, Rai sat: nessun autore ha avuto una simile esposizione mediatica
Come emblema della letteratura per ragazzi è stata addirittura chiamata a parlare in una commissione ministeriale, dicendo cose abbastanza discutibili sulla “letteratura per ragazzi”. (qui faccio pubblicità: ho riportato il link nel Forum di Terre di Confine se interessa a qualcuno)
Ma la bolla speculativa si sta sgonfiando e questo è ancora colpa di Mondadori: non credo che i nuovi romanzi siano frutto di genuina ispirazione, ma piuttosto del desiderio di cavalcare l’onda. Un autore navigato ha la possibilità e gli strumenti per farlo, non una scrittrice alla prime armi. Non è un caso che molti estimatori delle Cronache abbiano criticato non solo il secondo ciclo, ma sopratutto l’ultimo libro, che è apparso a molti troppo potteriano. Mi chiedo, questo non è un esempio di cattiva gestione di un “talento”? Ed è giusto spingere una scrittrice a cavalcare l’onda, piuttosto che cercare genuinamente la propria strada?

#130 Comment By Tuareg On 27 giugno 2008 @ 19:37

@Raimi

mettile nel frigo che fa caldo, non per niente è giugno

giugno
[giù-gno]
s.m. (solo sing.)
Sesto mese dell’anno giuliano e gregoriano, di trenta giorni

#131 Comment By Fabrizio On 27 giugno 2008 @ 21:19

@ Tuareg:
parti dal principio che la struttura di Salazar sia architettonicamente coerente e regolare. Ma Licia su questa cosa non spiega poi più di tanto.
Quindi non sappiamo se sia un edificio più simile a qualcosa come la Sagrada Familia, con grosse differenze tra un’ala e l’altra.

In mancanza di un disegno, non si può giudicare con chiarezza. Ergo, invece di fritteggiare sul nulla, vado a farmi un viaggio in Finlandia e mi leggo la distruzione di Salazar come un quadro impressionista, piuttosto che un trattato di architettura.

Ritornando IN TOPIC,

@ Stefano:
voi credete davvero di rappresentare tutti i cultori del genere? Ne conosco a pacchi che apprezzano i romanzi di Licia. Posso citartene uno che non ha apprezzato per niente il libro della Strazzulla, trovando al contrario interessante il suo blog.
Insomma, all’interno dell’onda, che comunque esiste, mi pare che tutti abbiano un motivo per sostenere o criticare gli scritti di Licia. Ma gli indifferenti sono ben pochi. Già solo questo dà un’idea del valore del suo lavoro.

I piccoli vorrei vedere qualcosa in più per giudicarli. Ma non mi sembra così sbagliato lasciare a loro una chanche.
Sembra che là fuori sia pieno di aturi fantasy geniali che vengono presi a calci dalle case editrici perchè over 15.
In realtà i lavori di qualità sono sempre ben accetti…

#132 Comment By gugand On 27 giugno 2008 @ 21:47

@Carlo
Gamberetta non vuole essere oggettiva in assoluto, ma semplicemente sincera. Lei guarda i libri con quegli occhi e usa i termini di paragone che piu’ gli sconfinferano (e che ha mostrato ripetutamente).Chiaro?
Se non ti stanno bene la tua e’ la lamentela del bambino che si mette a piangere quando le cose non vanno come pensa lui.
Se non ti piace e vedi un accanimento nei confronti della Troisi puoi anche limitarti a dire che pensi che ci sia troppo accanimento, ma dovresti scendere dal tuo scranno da cui dai lezioni di misura dell’importanza delle cose che e’ solo il tuo modo di vedere, che anche se ti sembrera’ giusto, rimane il tuo.
Nelle tue parole traspare la saccenza di quello che vuole apparire come l’uomo equilibrato che cerca di riportare alla ragione dei pazzi che si divertono a prendere in giro degli scrittori (anche piuttosto scarsi). Quest’aria da maestrino mi sta proprio rompendo le scatole. Un po’ come Rocca che cerca di difendere le sue arzigolate frasi, tu cerchi di dimostrare che le cose di cui si lamenta Gamberetta sono dei nonnulla. Per essere uno che considera certe cose dei nonnulla ti stai fin troppo da fare per difenderle (tra l’altro nessuno ha cambiato idea dopo aver letto le tue grandiose dimostrazioni). Dovresti prendere atto che la gente usa la propia testa e non quella “media” o, peggio, la tua.

@Fabrizio
La battuta “vorrei vedere te scrivere una storia” ti si ritorce contro.
Anche perche’ dovresti farci vedere come si recencisce un libro come dici te e vediamo cosa tiri fuori.
Idem vale per Carlo il sommo che vuol dar intendere di essere capace di fare la stessa cosa di Gamberetta meglio e sbadigliando.

#133 Comment By wewec On 27 giugno 2008 @ 22:27

@ Fabrizio. Ma in Finlandia che io sappia la gente non sta stipata, così come in torre alta come una montagna 15.000 persone dovrebbero stare alquanto larghe.
Comunque dire “scrivilo tu un libro” è come dire che io non posso criticare un rigore o un cartellino giallo perchè non sono un giocatore di serie A o un arbitro: ma scusa, secondo te i giudici olimpionici devono essere anche atleti per poter valutare una prestazione?

#134 Comment By Fabrizio On 27 giugno 2008 @ 23:21

@ Gugand:
mi pare che per costruire una sceneggiatura (visto che queste sono le sue ispirazioni) serva un po’ di sforzo in più che per distruggere aleatoriamente un romanzo, soffocandolo di numeri e dettagli. Siete voi presunti “Difensori del genere”, che fate male al fantasy, non Licia. Lo rendete una materia noiosa e ossessiva, da nerd. Gli togliete la poesia semplice di raccontare una storia, divertire e affascinare.

Difficilmente ho fatto recensioni sul mio blog. Anche perchè mi è capitato spesso di conoscere gli autori delle cose che mi piacevano. Quindi evito di recensirli per non far sembrare la cosa un marchettone.
Se mi piace lo segnalo, chiarendo senza troppi problemi i miei rapporti.

Ma una recensione è cosa seria. Chi si mette in testa di farlo, lo deve fare con cognizione, sia in un verso che nell’altro.
Gamberetta si comporta come la classica professoressa stronza, che odia quei tre o quattro studenti e coglie ogni volta l’occasione per dar loro un tre. Fottendosene amabilmente di quanto gli stessi possano aver studiato

@ Wewec:
molto spesso lo sono stati. Magari non hanno vinto medaglie, ma erano comunque atleti. Per vedere che meravigliose pillole di saggezza escano fuori sui rigori, basta entrare in un qualsiasi Bar Sport.
Non sono commenti troppo diversi dai vostri…

@ Clio:
ma per quale masochistico motivo gli editor dovrebbero farsi maciullare le balle dalle vostre “chele” (!), proponendo romanzetti, quando fuori è pieno di autori validissimi che stanno sotto nascosti sotto le pietre come le scolopendre.
E’ colpa di Licia Troisi, che ha assassinato il fantasy e ha incantato tutti gli scrittori migliori di lei.
E’ una strega! BRUCIAMOLA!!!

Marò ragazzi, mi fate MO-RI-RE!!
Sembra che tutta questa new wave di autori italiani vi abbia rubato qualcosa, quando l’unica che sta rubando e ammette platealmente di farlo è la vostra beniamina chetinosa…
Attualmente rintanata.
Più che gamberi, paguri…

#135 Comment By Clio On 27 giugno 2008 @ 23:37

Ah, non serve scrivere un libro per giudicare un libro, basta saper leggere, come non serve essere muratori per poter protestare se il muretto crolla dopo tre giorni.

#136 Comment By wewec On 28 giugno 2008 @ 00:05

@ Fabrizio. Allora puoi discutere sulla qualità del commento, non sul diritto a farlo o sulla sua intrinseca validità ( poi lasciamo stare il ” molto spesso lo sono stati ” perchè non è assolutamente vero ).

#137 Comment By avvocatospadaccino On 28 giugno 2008 @ 00:13

per FABRIZIO…
VISTO CHE NE HAI PARLATO, IO SONO COMPLETAMENTE INDIFFERENTE ALLA TROISI.
SE HO POSTATO TANTI COMMENTI è SOLO PERCHè LE RECENSIONI DI GAMBERETTA HANNO RESO INTERESSANTE LE CRONACHE (ANCHE SE, SI INTENDE, TIPO FILM “LE COMICHE”)

#138 Comment By Carlo On 28 giugno 2008 @ 01:33

Raimi scrive:

(”Incapponirsi” non è un neologismo ma una parola contenente un errore ortografico)

Ripreso da qualcuno per corretto, non so se hai notato… :-)

#139 Comment By Carlo On 28 giugno 2008 @ 02:17

gugand scrive:

Gamberetta non vuole essere oggettiva in assoluto, ma semplicemente sincera. Lei guarda i libri con quegli occhi e usa i termini di paragone che piu’ gli sconfinferano (e che ha mostrato ripetutamente). Chiaro?

No, perdonami, no: non mi e’ chiaro. A me pare proprio che Gamberetta pretenda (futilmente) di dimostrare la correttezza del suo gusto, e ritengo che qui sbagli. Io credo gia’ al suo “gusto”, e non c’e’ alcun bisogno che me lo dimostri.

Se non ti stanno bene la tua e’ la lamentela del bambino che si mette a piangere quando le cose non vanno come pensa lui.

Ti piacerebbe, ma non e’ cosi’. Non sono un bambino, non mi metto a piangere, e tuo malgrado le cose vanno proprio esattamente come penso io – quindi non ho proprio nulla di cui lamentarmi. Sono qui solo per insegnarvi qualcosa, guidato da un benevolo altruismo. :-)

Se non ti piace e vedi un accanimento nei confronti della Troisi puoi anche limitarti a dire che pensi che ci sia troppo accanimento,

No, perche’? L’accanimento c’e’ – su questo credo non possano esserci dubbi – ma io mica mi lamento di quello: sto solo indicando che si potrebbe fare meglio… cioe’ senza coprirsi completamente di ridicolo.

ma dovresti scendere dal tuo scranno

Perche’ mai dovrei scendere? Mi piace, quassu’.

da cui dai lezioni di misura dell’importanza delle cose che e’ solo il tuo modo di vedere, che anche se ti sembrera’ giusto, rimane il tuo.

E’ mio senz’altro, e incidentalmente capita pure che sia giusto…

Nelle tue parole traspare la saccenza di quello che vuole apparire come l’uomo equilibrato che cerca di riportare alla ragione dei pazzi che si divertono a prendere in giro degli scrittori (anche piuttosto scarsi).

Veramente sto dicendo che con questo stile di “recensione” si riuscirebbe a “prendere in giro” anche Shakespeare (e dopotutto Gamberetta l’ha gia’ detto che cosa pensa delle opere di Manzoni e di Leonardo da Vinci). Scusa, ma una macchina che trasforma tutto in merda – dalla spazzatura su su fino ai diamanti indifferentemente – che valore puo’ avere?

Quest’aria da maestrino mi sta proprio rompendo le scatole.

Ottimo! Segno che la medicina funziona.

Un po’ come Rocca che cerca di difendere le sue arzigolate frasi,

Arzigogolate.

tu cerchi di dimostrare che le cose di cui si lamenta Gamberetta sono dei nonnulla.

Ripeto per i non udenti: io rispetto le opinioni di Gamberetta. Ma non rispetto i nonnulla con cui cerca di motivarle. Insomma, il valore di un recensore sta nella sua capacita’, direi quasi istintiva, di individuare cio’ che vale la pena di leggere e cosa no. Non mi interessa che mi motivi la sua opinione. Scegliero’ poi il recensore che trovo piu’ vicino ai miei gusti – ti pare? Cosi’ mi risparmio di leggere libri che non mi piacciono, e uso meglio il tempo della mia vita. Il recensore serve a questo: a farci risparmiare tempo.

Per essere uno che considera certe cose dei nonnulla ti stai fin troppo da fare per difenderle

… per farne vedere l’inutilita’: tutto qui. E’ parte della lezione che ti (vi) sto dando.

(tra l’altro nessuno ha cambiato idea dopo aver letto le tue grandiose dimostrazioni).

Ma non cambiare mai idea e’, notoriamente, una prerogativa degli imbecilli. E io, al contrario, ho molta fiducia in voi.

Dovresti prendere atto che la gente usa la propia testa e non quella “media” o, peggio, la tua.

La gente discute, capisce, impara. E’ una forma di utile collaborazione.

Idem vale per Carlo il sommo che vuol dar intendere di essere capace di fare la stessa cosa di Gamberetta meglio e sbadigliando.

Infatti mi sarebbe facilissimo, e’ cosi’: a giocare con le parole sono bravi tutti, e io di piu’. E’ un talento che la Gamberetta e io condividiamo. :-)

#140 Comment By Fabrizio On 28 giugno 2008 @ 10:09

@ Clio:

Voilà la bonne question, non lo so!

:ROTFL:

Tuttavia sono sicura che ci siano decine di libri non editi migliori di quelli della Troisi (per la legge della probabilità).

Mi sembra interessante. Bisognerebbe dirlo a Sandrone. Guarda che è altamente “probabile” che là fuori ci sia un saaaaaaaacco di gente che scrive meglio di Licia, con una frequenza maggiore e addirittura una migliore puntualità.
Dove?
Non lo so… :/

#141 Comment By Fabrizio On 28 giugno 2008 @ 10:22

@ wewec:
mi sta venedo voglia di fare il giudice di salto in lungo. Ma non l’ho mai praticato… MAGARI MI CHIAMANO!!
No…
magari chiamano pure Gamberetta…

#142 Comment By gugand On 28 giugno 2008 @ 13:02

Per quanto mi riguarda Gamberetta la leggo e non mi affido al suo giudizio, ma solo ai problemi che si pone e decido io se il suo giudizio mi sta bene o no. Inoltre mi fa anche ridere, il che non mi dispiace.
La leggo come “opinionista” piu’ che come recensionista (cosa che in realta’ sono editotarilisti di giornalie vari pseudo recensori che spesso si limitano a leccare il culo anche per non passare grane).
La sua opinione e’ interessante, non verita’.
Avete paura che la gente “comune” sia plagiata da questa cosa?
Vi da fastidio che il suo “affossare” dei romanzi in modo comico le dia ingiusta popolarita’?
Allora secondo me avete una bassa stima della media della gente e la ritenete incapace di capire da sola senza la vostra “dotta” presenza.
Vi credete di salvare le menti deboli che non riuscirebbero a distinguere una opinione da un dato di fatto?
Non pensate che la gente legga questo blog perche’ oltre a della vera e propria saggistica offra dei spunti sia comici che di riflessione?

Continuate a darmi la sensazione che vi sentiate superiori alla media.
Come si dice:”vi sentite ‘sto cazzo”.

#143 Comment By Stefano On 28 giugno 2008 @ 14:15

Io francamente non capisco dove stia il problema, Fabrizio: a differenza di altre recensioni in quelle di gamberetta dovrebbe essere anche più facile riconoscersi o meno, visto che fa riferimento al testo. Poi, che siano divertenti da leggere a prescindere è vero, ma non è che ci si fa accecare da questo.

#144 Comment By wewec On 28 giugno 2008 @ 14:16

@ Carlo. È vero, non mi ero accorto fosse sbagliato. Spero non me ne vorrai per questo.

#145 Comment By Fabrizio On 28 giugno 2008 @ 14:39

Allora non è vero che vi fidate…

A questo punto, anche la pubblicità delle case editrici non plagia poi così tanto. Significa che i lettori di Fantasy italiano, che hanno apprezzato quello che hanno letto, non sono una categoria così svagata e pecorona.
Forse hanno scelto e hanno premiato di conseguenza.
Esattamente come voi, hanno usato la loro testa

#146 Comment By Stefano On 28 giugno 2008 @ 14:39

Un’ultima cosa: visto che hai attribuito ad altri scopi reconditi… e non mi sembra poi tanto grave voler ottenere un po’ di notorietà, mi permetti due domande? Quali sono gli scopi che ti muovono nel voler intervenire in un blog pieno di “master falliti e invidiosi”?
E la tua indignazione raggiunge lo stesso livello quando frequenti forum gestiti da una casa editrice? (non ci sono solo quelli Delos, intendiamoci).

#147 Comment By Stefano On 28 giugno 2008 @ 14:42

Fabrizio il tuo ragionamento fa acqua: forse chi sta qui è ancora dotato di senso critico e non è “un invidioso fallito ecc…”

#148 Comment By alice On 28 giugno 2008 @ 14:46

Fabrizio, non so se l’hai capito, ma non ci affidiamo del tutto alle recensioni di Gamberetta. Infatti, ignorando del tutto il giudizio di Gamberetta (anche l’incipit e il brano tratto dal libro della Strazzulla che facevano un po’ pena), ho preso lo stesso il libro in prestito per leggerlo. Insomma, voglio vedere se mi dice qualche cosa.
Fortunatamente, i lettori del blog hanno un cervello con cui pensare da soli.

#149 Comment By gugand On 28 giugno 2008 @ 15:01

La pubblicita’ plagia quando dice che arriva il “tanto atteso” romanzo “della nuova promessa del fantasy”.
Questo e’ plagio.
Sarebbe da mettere dentro chi dice certe fesserie.
In quanto ai plagiati spesso non si rendono conto di esserlo perche’ non hanno altri riferimenti che le parole stesse di chi vende.
Prima di difendere un romanzo con foga tipica dei fan boy dovrebbero chiedersi se chi pensa certe “cose brutte” del proprio romanzo preferito non abbia le proprie ragioni (spesso anche motivate).

Altro punto a cui mi ero scordato di rispondere e’ questo:
Non e’ vero che col metodo gamberoso (rifacendomi al termine carlesco) tutto diventa merda, ma tutto ha difetti e non potrebbe essere altrimenti.

#150 Comment By Clio On 28 giugno 2008 @ 17:20

Gomenne, non mi pare che in questo blog le recensioni siano solo negative. Quelle negative sono forse più frequenti, ma ce ne sono numerose di positive.
In secondo luogo, le recensioni negative sono tanto divertenti da scrivere quanto da leggere (Ego, Rataiulle), dov’è il problema? Tra l’altro sono recensioni argute, non “questo libro mi fa schifo e basta.”, fanno riferimento al testo eccetera. Fotterebbe anche Shakespeare? Io adoro Shakespeare, e se Gamberetta scrivesse una stroncatura del MacBeth la leggerei e mi farei quattro risate senza per questo smettere di adorare questa tragedia. Io veramente non capisco cosa ci vediate di tanto deletereo…

#151 Comment By Carlo On 28 giugno 2008 @ 17:26

wewec: come potrei volertene per cosi’ poco? Ma questa e’ la “Caccia all’Errore”. Che cosa sciocca, vero?

#152 Comment By wewec On 28 giugno 2008 @ 17:42

@ Carlo. Non dirlo a me: sono fra quelli che concordano sull’assurdità del parlare di minuzie e formalismi ( ” tirarsi su” e “finestrella” ) piuttosto che di questioni serie sullo stile.

#153 Comment By Stefano On 28 giugno 2008 @ 18:47

Mi spiace Fabrizio, ma i tuoi ragionamenti fanno acqua: se la pubblicità non servisse a che pro farla? Davvero credi che non ci siano categorie di persone sensibili a essa? Chi sono coloro con minor senso critico, se non i bambini ( ma guarda che caso)
In realtà cose come la pubblicità, le belle copertine, una capillare distribuzione servono assai.
Capitoletto sulla fantasy italiana: perchè incaponirsi nel promuoverla, se non ci sono buoni prodotti. Dopo la prima “scottata” non si farà altro che rafforzare i pregiudizi dei lettori.

#154 Comment By Carlo On 28 giugno 2008 @ 23:44

wewec: beh, allora mi scuso: avevo messo anche te nel mucchio di quelli che si divertono a cincischiare sui dettagli. Nota bene: nella ricerca scientifica i dettagli sono la cosa forse piu’ importante (si parte dal basso), quindi in quel caso l’approccio e’ quello giusto. Ma qui siamo nel campo dell’arte, e io sarei decisamente contrario a ogni tentativo di trasformare l’arte in una scienza. Il fatto che, incidentalmente, questa operazione venga sistematicamente compiuta da ogni governo totalitario mi insospettisce! :-)

#155 Comment By gugand On 29 giugno 2008 @ 01:43

Carlo, sei un maestro nel cambiare le carte in tavola e girare la frittata, per questo me le stai facendo girare ben benino. Sei una di quelle persone che sanno girare le parole e gettare in cagnara ogni discussione in modo da sembrare quello equilibrato, momenti ci cascavo anche io che quasi mi era sembrato di aver esagerato, ma per fortuna ho ripensato alla discussione come era nata e e a sua evoluzione fino a questo tuo ennesimo messaggio da “superiore”.

Te la riassumo per schiaffarti in faccia la tua falsita’ e ipocrisia e per far capire ad altri come “argomenta” il tipico stronzo:
Quelle che tu consideri nullita’ (finestra-finestrella e il tirarsi su) da sole non significano niente e da come parli pare che Gamberetta (caso finestra che appare e scompare) e Okamis (caso tirarsi su) abbiano scelto quelle cose come esempio di alcuni errori della Troisi. Visto che una svista puo’ capitare a tutti potrei essere d’accordo che prendere questi esempi e’ cercare il pelo nell’uovo.
Purtroppo come si fa a far vedere che una scrittrice mette poca cura in quello che scrive e l’editor ha lasciato diversi errori persino banali?
Bisogna mostrare alcuni esempi. Quelli erano due dei tanti o preferivi riportate decine di pagine (pagine intere altrimenti qualcuno potrebbe dire che il recensore decontestualizza per darsi ragione) per far notare le contraddizione continue della cara Licia?
Ti rispiego gli errori quali erano:
Quello della finestra era la specificazione dell’assenza di finestre per poi rinominare la finestrella, che era presente (non essendoci finestre, ci potevano essere finestrelle, difesa da avvocato), finestra mostrando una contraddzione e un cambio di termine. Per quanto riguarda il tirarsi su e’ un termine talmente vago che non spiega l’azione, mentre sarebbe stato importante specificarla visto che che costringe il lettore a rifarsi l’immagine mentale della scena (descritta troppo vagamente) nel momento che scopre che l’elfo e’ ancora sulle ginocchia della ragazza.
Sempre che tu non abbia ancora qualche consiglio idiota che chiede al lettore di inventarsi tutte le frasi e le specificazioni mancanti la discussione era finita qui.
A questo punto sei passato a dire che queste cose erano quisquiglie, quindi, mentre io discutevo del del fatto che certe tipologie di errori erano da considerare in una recensione a discrezione completa del recensore (o meglio opinionista), tu continuavi a dire che quelle cose erano cose da “malati” o simili.
Purtroppo anche io stesso mi ero perso nella litigata (e qui sta la tua abilita da rigira frittata, perche’ non e’ facile seguire un ragionamento tenendo presente da dove si era partiti specialmente dopo piu’ di una settimana) e mi sono scordato che si stava parlando di due esempi visto che fino a quel punto si era discusso del fatto che fossero o no errori e mi ero attaccato solo al fatto che ognuno e’ libero di scegliere i parametri che vuole per far vedere cosa non gli e’ piaciuto e che non si sbaglia mai a riportare gli errori contenuti in un’opera.
Se si guarda la discussione messaggio per messaggio potrei sembrare io il fissato, mentre se si guarda la discussione nel suo complesso risulta chiaro il tuo stronzeggiare. Con quella lingua potresti fare il politico.

Poi una cosa sulla tua affermazione dell’impossibilita’ di mettere un metro all’arte per misurarne la qualita’ e’ una frase da stronzo per diversi motivi (non che non sia d’accordo in parte perche’ i gusti delle persone sono funzione delle esperienze personali, che sono troppe per essere razionalizzate, ma solo perche’ in bocca tua sono il peggio dell’ipocrisia):

1) Se l’arte non puo’ essere misurata mi spieghi come mai cerchi obbiettivita’ in una recensione e ti lamenti della mancanza di questa nelle recensioni di Gamberetta? A dir poco a te Gamberetta sta sulle palle come a Gamberetta puo’ star sulle palle la Troisi e il suo editor
2)Se l’arte non puo’ essere misurata mi spieghi come mai stai a rompere su quale metodo una persona usa per giudicare un’opera?

#156 Comment By Gamberetta On 29 giugno 2008 @ 04:50

Allora, ricordo per l’ennesima volta:
a) Il mio modo di recensire NON È IN DISCUSSIONE. Possono essere contestate le singole recensioni e i singoli punti, non il metodo generale. Se non vi sta bene, andatevene.
b) Rimanete in argomento. Se volete discutere dell’altezza di Salazar fatelo nei commenti dell’articolo relativo, e già che ci siete leggetelo l’articolo, perché avete ripetuto cose già dette.
c) Riallacciandomi a quanto sopra, non c’è nessun premio per chi commenta di più, se non avete niente di nuovo e intelligente da dire, potete anche evitare di commentare. Grazie.
d) Capisco che una fan della Meyer, letta la recensione di Twilight, senta il bisogno di darmi della scema. Siccome ritengo giusto che si possano esprimere anche sentimenti poco piacevoli, lascio liberi gli insulti alla sottoscritta. Tuttavia il fatto che potete insultarmi, non implica che dovete farlo, o che sia una cosa da prendere alla leggera. Pensateci due volte prima di dire a qualcuna che è una cretina, volgare ladra, figlia di papà con gli ormoni in subbuglio, ecc. E soprattutto prendetevene la responsabilità: io dopo che ho dato dell’idiota a qualcuno non rimango a rompere l’anima a casa sua.

#157 Comment By Valberici On 29 giugno 2008 @ 13:00

Forse il solo incipit non basta per capire se un libro fa schifo.
Ma sicuramente non serve leggerlo tutto.
Come disse il grande S. J. :”Non è necessario mangiare tutto il bue per capire che la carne è dura”. ;)

@Fab: interessante la tua teoria che con le sue recensioni Gamberetta aumenta le visite al suo blog.
Per verificarla ho deciso di fare anch’io, sul mio blog, una “rece gamberesca”.
Certo ho dovuto faticare parecchio…ci ho messo quasi mezz’ora, anche perchè non mi veniva un copiaincolla…. :D
Magari divento famoso e mi si ingrossa l’ego…anche se, dopotutto, forse aveva ragione il più grande critico di tutti i tempi quando scrisse:”Una mosca, signore, può pungere un cavallo maestoso e farlo trasalire, ma quella è soltanto un insetto, e questo, pur sempre un cavallo.” ;)

#158 Comment By gugand On 29 giugno 2008 @ 13:59

Mi scuso per la serie di mesaggi. Probabilmente non ne parlero’ piu’ anche perche’ dopo averci dormito sopra gente come carlo e’ meglio ignorarla vista la sua capacita’ di irritare fuori del comune.

#159 Comment By Carlo On 30 giugno 2008 @ 00:31

Gugand: Bah, visto che siamo finiti nella fogna posso anche parlare chiaro: sei un imbecille, e un imbecille “facile”, perche’ non c’e’ nemmeno bisogno di dimostrarlo – basta leggerti. :-)

Gamberetta: se tu dici che il tuo modo di recensire NON E’ IN DISCUSSIONE, implichi che per partecipare a questo blog occorra abbassarsi al tuo livello – e cioe’ discutere di boiate. Inoltre, invitare ad andarsene quando non si e’ d’accordo con te (“io dopo che ho dato dell’idiota a qualcuno non rimango a rompere l’anima a casa sua“) e’ veramente l’anticamera della censura, e questo da te non me l’aspettavo: mi hai lasciato di sasso. Questa non e’ “casa tua”: o meglio, e’ quella parte di casa tua che hai deciso di dedicare a discussioni pubbliche. Se questo ti fa saltare i nervi non siamo noi che ti critichiamo a dovercene andare, ma semmai dovresti essere tu a chiudere il blog: oppure rendilo un luogo noioso e inutile – MODERALO, applica la censura, e smettila di fare l’ipocrita.

#160 Comment By Rob On 30 giugno 2008 @ 14:42

@ Gamberetta:

a) Il mio modo di recensire NON È IN DISCUSSIONE. Possono essere contestate le singole recensioni e i singoli punti, non il metodo generale. Se non vi sta bene, andatevene.

Non è in questione come scrivo ma quello che scrivo?
Ah sì ? Be io posso sempre andare da un’altra parte. Tu se non vuoi che la gente giudichi anche come scrivi perché pubblichi articoli sul web allora ? Esattamente come gli scrittori che pubblicano libri sono soggetti ad entrambe le questioni, lo sei pure tu. Non mi risulta che dei libri che recensisci giudichi solo quello che scrivono. Giudichi anche COME lo scrivono. Non solo una cosa o solo l’altra. Dunque lo stesso ragionamento vale anche per te. Ciccina bella, se si gioca lo si fa ad armi pari ! Altrimenti, come spesso hai detto in merito alla scrittura di tanti autori, tienitele per te le recensioni e gli articoli, dato che risulterebbero essere tuoi pareri. Ma dal momento che li rendi pubblici sai benissimo a cosa vai incontro e lo devi accettare. Altrimenti ripeto, piantala di farlo se non ti va di essere giudicata nella forma, oltre che nel contenuto.
Non fare la furba, la gente non è stupida.

#161 Comment By wewec On 30 giugno 2008 @ 16:59

@ Rob. Credo parli dei criteri, non dello stile.
Comunque concordo con Carlo quando dice che da te non si sarebbe mai aspettato una simile reazione: che fine ha fatto la vecchia Gamberetta, sempre pronta a smontare puntualmente qualsiasi critica ottusa potesse ricevere?

#162 Comment By Blu On 30 giugno 2008 @ 17:03

Necessaria premessa:
lo scopo di una recensione è analizzare un’opera esprimendo il proprio parere da un punto di vista critico, l’opera analizzata è il centro della discussione, non il modo in cui la recensione è stata fatta.
A me, lettrice casuale del blog, non interessa sapere cosa pensiate voi del modo di scrivere di Gamberetta, ma cosa pensiate del libro e perchè.

@Carlo

Gamberetta: se tu dici che il tuo modo di recensire NON E’ IN DISCUSSIONE, implichi che per partecipare a questo blog occorra abbassarsi al tuo livello – e cioe’ discutere di boiate

potresti definire “boiate”? Fare anche qualche esempio costruttivo, se non ti è di troppo disturbo, su quali punti di discussione non rientrino nel termine boiate e perchè. Se il livello del blog non è di tuo gradimento perchè vi partecipi? Ci sono tanti luoghi di discussione su internet, uno di tuo gusto puoi trovarlo se cerchi e se non c’è apri un tuo blog, così il livello della discussione lo decidi tu.

Inoltre, invitare ad andarsene quando non si e’ d’accordo con te (”io dopo che ho dato dell’idiota a qualcuno non rimango a rompere l’anima a casa sua“) e’ veramente l’anticamera della censura,

Non essere d’accordo con una persona è diverso dal darle dell’idiota, si può parlare e discutere piacevolmente con chi ha un’opinione diversa ma non se la motivazione è “tu la pensi così perchè sei un idiota”; in questo modo la discussione si arena indipendentemente dall’argomento.

Questa non e’ “casa tua”: o meglio, e’ quella parte di casa tua che hai deciso di dedicare a discussioni pubbliche.

discussioni pubbliche sul fantasy

Se questo ti fa saltare i nervi non siamo noi che ti critichiamo a dovercene andare, ma semmai dovresti essere tu a chiudere il blog:

Continuando a concentrarti sullo stile di Gamberetta e non sull’oggetto della recensione devii la discussione off topic, disturbando tutti gli altri che invece sono interessati a parlare di uno specifico libro/film/autore. Vuoi criticare Gamberetta? Bene, inizia uno scambio di e-mail con lei!

oppure rendilo un luogo noioso e inutile –

Sono d’accordo: anch’io penso che il blog, così com’è ora, sia utile e divertente, infatti penso inizierò a frequentarlo

MODERALO, applica la censura, e smettila di fare l’ipocrita.

Non mi sembra che Gamberetta mostri doti e virtù che non possiede allo scopo di attrarre le simpatie di perfetti sconosciuti che commentano con lei prodotti del fantasy:
è schietta e diretta, dice ciò che pensa senza giri di parole, ha aperto un blog per discutere della sua passione, uno spazio suo proprio per farlo come le pare e piace. O forse dovrebbe auto-censurarsi perchè ci sono alcune persone che non gradiscono il suo modo di esprimersi e si sono fissate su questo?

@Rob

Scusami ma il tuo commento mi sembra solo uno sfogo di rabbia.

Non mi risulta che dei libri che recensisci giudichi solo quello che scrivono. Giudichi anche COME lo scrivono

E i commenti dovrebbero avere come oggetto ciò che è stato recensito, contestando la recensione con argomentazioni che vadano oltre “non mi piace il tuo stile in generale”

Ciccina bella, se si gioca lo si fa ad armi pari !

Infatti, ma si gioca anche allo stesso gioco altrimenti non si va da nessuna parte: per sostenere le proprie tesi si parla del libro e dello stile dell’autore in esame, non di quello del recensore perchè altrimenti si usano “armi” non regolamentari.

Non ho altro da dire. Spero di non scatenare un inutile flame col mio lunghissimo post.
Un saluto
Blu

#163 Comment By Fabrizio On 30 giugno 2008 @ 18:00

Ecco.
Mi ero appena calmato.
Ero quasi diventato amichevole.

Ma poi vedo QUESTO

Adesso capite perchè sono così arrabbiato con Gamberetta? Per aver fatto DI TUTTO per trasformarsi in un personaggio della rete?
Come al solito adesso si generano i cloni.
E così si dilaga: mancanza di obiettività da tutti i pori, incitamento alla pirateria, superficialità.

Vogliamo davvero che sia questa la direzione delle recensioni in futuro?
Vogliamo davvero perdere la possibilità di avere una critica letteraria SERIA sul fantasy?

Io non lo so, sono basito.

Ed è TUTTA COLPA DI GAMBERETTA, maledizione.

Fab

#164 Comment By gugand On 30 giugno 2008 @ 18:04

@Carlo
Insisti. Ci sei o ci fai. Ancora non ti sei reso conto che stai contestando i gusti della gente?
Ognuno prende i parametri che preferisce non quelli che piacciono a te.
Poi detto questo credo che se ancora non capisci l’imbecille dovresti dartelo da solo.

#165 Comment By gugand On 30 giugno 2008 @ 18:22

Non e’ che il tizio riesca nell’impresa. Se non altro contiene la critica a tanti di quelli che vedo che scrivono qui a criticare il blog. E poi si e’ chiamato apposta “Sproloqui e deliri” per non essere preso sul serio.
Comunque recensioni del genere sono molto piu’ comuni di quello che pensi.
Nei giornali e nelle riviste specializzate le recensioni sono tutt’altro che affidabili tanto vale prendere per il culo le opere.
Se cerchi con google Ben “Yahtzee” Croshaw e’ diventato famoso perche’ recensisce secondo i suoi gusti e nonostante diverse volte ammetta che il videogioco gli e’ piaciuto si diverte a farne notare i difetti.
Certo che e’ tutt’altro che obiettivo e neanche si propone di fare un’analisi del gioco, ma se riesci a capire il suo modo veloce di parlare ti fai un sacco di risate.
Naturalmente la gente se ne lamenta perche’ sente l’insulto ad un gioco amato come un’insulto personale.
Idem qui dentro, anche se Gamberetta si sforza di fare un’analisi.

#166 Comment By wewec On 30 giugno 2008 @ 18:43

@ Fabrizio. Ma scerzi?! Guarda che è una parodia delle recensioni di Gamberetta, non un’opera seria!

#167 Comment By Raimi On 1 luglio 2008 @ 00:01

Fedina:
Non è questione che piaccia o meno, qua si tratta di difendere l’umano raziocinio… O siete davvero illuse/i di aver detto cose sensate in tutti questi post?

#168 Comment By Carlo On 1 luglio 2008 @ 00:58

Blu scrive:

potresti definire “boiate”? Fare anche qualche esempio costruttivo, se non ti è di troppo disturbo, su quali punti di discussione non rientrino nel termine boiate e perchè.

Finestra, finestrina, finestrella.

Se il livello del blog non è di tuo gradimento perchè vi partecipi?

Sarebbe inutile discutere con gente che gia’ la pensa come me: io cerco il conflitto. Solo cosi’ posso insegnare, e imparare, qualcosa.

Non essere d’accordo con una persona è diverso dal darle dell’idiota,

… si’, ma in genere queste cose correlano bene. Inoltre, io sto alle regole che Gamberetta ha dettato, e tra queste c’e’ la regola che si puo’ insultare lei, e tutta la ciurma dei gamberi (oltre all’autore che viene criticato…). Che dire? Forse, ora che ha notato che le critiche che le sono rivolte sono sacrosante, ci sta ripensando…

si può parlare e discutere piacevolmente con chi ha un’opinione diversa ma non se la motivazione è “tu la pensi così perchè sei un idiota”; in questo modo la discussione si arena indipendentemente dall’argomento.

Oh, no, tesoro: io argomento, e poi, forse, do’ dell’idiota.

è schietta e diretta, dice ciò che pensa senza giri di parole, ha aperto un blog per discutere della sua passione, uno spazio suo proprio per farlo come le pare e piace. O forse dovrebbe auto-censurarsi perchè ci sono alcune persone che non gradiscono il suo modo di esprimersi e si sono fissate su questo?

E’ inevitabile che chi censura finisca con l’auto-censurarsi. Pensaci su.

#169 Comment By Carlo On 1 luglio 2008 @ 00:59

Fabrizio, e’ solo una gustosissima parodia, te lo confermo. :-)

#170 Comment By Fabrizio On 1 luglio 2008 @ 11:26

Cancella, cancella, Gamberetta.
Se senti un BOOM è l’ironia ti passa di fianco a Mach 3…

:D

Fab

#171 Comment By Fabrizio On 1 luglio 2008 @ 13:08

MA CHE BELLO!
Ma qui si può finalmente scrivere in libertà!
E’ meraviglioso!

Per gli altri pazzi che hanno creduto al mio commento, bannato celermente da Gamberetta,
OVVIO CHE ERA UNO SCHERZO.

Valberici sta nel mio blog-roll da secoli e se guardate nei commenti al suo post, trovate anche un mio intervento… ;)

Fab

#172 Comment By Fabrizio On 1 luglio 2008 @ 15:55

Sì, poi per essere una fogna, c’è pure un bel freschetto.

Tanto per farmi spostare, a questo punto scrivo direttamente qui…

#173 Comment By Carlo On 1 luglio 2008 @ 19:47

Scusa Fabrizio, avrei dovuto capirlo! :-D

#174 Comment By wewec On 1 luglio 2008 @ 21:33

@ Fabrizio. Allora ci sono cascato anch’io come un boccalone, ma mi sembravi talmente serio XD

#175 Comment By Carlo On 1 luglio 2008 @ 23:50

Okamis scrive:

la Strazzulla [...] avrebbe anche bisogno di un dizionario dei sinonimi e dei contrari, a dirla tutta XD.

… dizionario di cui tu hai fatto uso smodato, a giudicare dai tuoi pesanti polpettoni.

#176 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 13:05

Edit di Gamberetta. Non si da dello zombie alla gente. In oltre ti prego, non continuare a farti infinocchiare, non continuare a far polemiche che attirano sempre più traffico e cullano il mio ego. Cercati un bel sito/blog/forum serio. Grazie.

@Leekanh:

se sai portare argomenti che vadano oltre quello di diffamare chi non ti da ragione in maniera fine a se stessa, bene. Altrimenti le tue parole valgono meno di zero.

Dai, please. E’ come sparare sulla croce rossa.
Vieni qui a fare il Dottorino Difensore della Gambera, facendo critica di narrativa di genere e te ne esci con pillole di saggezza mirabolanti, tipo
“Batman è noioso”.

Prima di deflagrare queste bombe di sterco, vai a leggerti
-”Il Ritorno del Cavaliere Oscuro”
-”Batman Anno Uno”
-”Arkham Asylum”
-”The Killing Joke”
-”La Lunga Notte di Halloween”
-”Vittoria Oscura”

giusto per citarti le basi. Non hai la minima idea di quanti personaggi siano figli degli spunti forniti in queste opere. Non consideri nemmeno che ci abbiano lavorato autori del calibro di Miller, Moore, Gaiman.
Gente che ha fissato gli standard dei personaggi di genere dalla metà degli anni ’80 in poi.
Professionisti che si occupano dalla mattina alla sera di produrre cose che se ne stanno ad anni luce di distanza dalla noia.

Io sono un ignorante. Non ho letto un sacco di cose.
Basilari. Roba tipo Stroud. Non ne ho letta nemmeno una pagina.
Lo ammetto, colpa mia.

Ma non vado in giro per la rete dicendo che Stroud è noioso. Non lo so com’è. Evito. Altrimenti le palate di merda addosso me le merito.

Ma tra le poche cose di cui mi sento abbastanza preparato per poter parlare, ci sono i blog. So come funzionano. Conosco le meccaniche di questo tipo di comunicazione e le strategie comuni adottate dagli utenti.
E’ tutto il post che mi sgolo, dicendo che Gamberetta fa tutto questo per aumentarsi le visite e non per essere oggettiva.
Arrivi tu e mi dici

Non vedo perché la sincerità e la schiettezza non possano andare di pari passo con l’aumento delle visite

Secondo te?
Rifletti, forse perchè la faziosità le sta dando un guadagno in forma di visibilità? Forse perchè più dice cazzate e più la gente la legge?
Di fronte a questo, dove stanno schiettezza e sincerità? Nel momento in cui Gamberetta ha un vantaggio nello stroncare opere, arbitrariamente, sarà sincera o tirerà l’acqua al proprio mulino?

Tu non vedi perchè non possano andare di pari passo.
E ti fai infinocchiare come tutti questi surrogati di groupie di cui la Gamberetta si circonda.
Siete degli zombie.

Tu, Leekanh, più di altri.

#177 Comment By Rob On 3 luglio 2008 @ 13:51

Su Fabrizio, non te la prendere. Non lo vedi che la cara Gamberetta risponde solo a ciò che le conviene? Non l’hai ancora capito? Quando è colta in castagna si defila e propina i suoi “non sei degno di ricevere risposta” etc…etc…

Ah, Gamberetta…

Non si da dello zombie alla gente

“dà” si scrive con l’accento quando significa verbo dare.

#178 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 14:02

@ wewec:
eh beh, doveva funzionare, per fare lo scherzo, no?

@ gamberetta:
\”Actioni contrariam semper et aeqalem esse reactionem\”
Sono l’inevitabile reazione del tuo stesso modo di operare…

#179 Comment By Leekanh On 3 luglio 2008 @ 14:16

Dai, please. E’ come sparare sulla croce rossa.
Vieni qui a fare il Dottorino Difensore della Gambera, facendo critica di narrativa di genere e te ne esci con pillole di saggezza mirabolanti, tipo
“Batman è noioso”.

Forse ho espresso male la cosa perché andavo un po’ di fretta, ma intendevo che batman per i miei gusti è noioso, come concept, intendo (i tizi in calzamaglia, anche se qui è più corretto dire lattice, non mi hanno mai attirato).
Ma non ho detto che batman è noioso in senso assoluto, lungi da me fare un affermazione del genere! Anche perché non saprei come dimostrare la tesi…

Onde evitare fraintendimenti, leggi quella frase come: “A me batman ha sempre annoiato”

Per sintetizzare il tutto: Batman è un bel fumetto, ma a me non piace.

Secondo te?
Rifletti, forse perché la faziosità le sta dando un guadagno in forma di visibilità? Forse perché più dice cazzate e più la gente la legge?
Di fronte a questo, dove stanno schiettezza e sincerità? Nel momento in cui Gamberetta ha un vantaggio nello stroncare opere, arbitrariamente, sarà sincera o tirerà l’acqua al proprio mulino?

Tu non vedi perchè non possano andare di pari passo.
E ti fai infinocchiare come tutti questi surrogati di groupie di cui la Gamberetta si circonda.
Siete degli zombie.

Tu, Leekanh, più di altri.

Secondo quali basi affermi che io sono uno zombie?
Per inciso, mi sono appassionato al blog per due soli motivi: la prima volta che ho letto una recensione (quella di Nihal) ho subito detto “Wow! Ha uno stile di scrittura simile al mio!” continuando nella lettura poi ho pensato “Wow! Argomenta quel che dice con basi solide, una rarità di questi tempi!”.
Il tutto si ferma qui, poi non me ne frega nulla se Gamberetta stronca o esalta, l’importante è che continui a farlo bene. Leggendo imparo anche a correggere gli errori che rendevano i miei racconti un pastrocchio, quindi tanto meglio.

Continuo a non capire il pro della visibilità, avrei potuto capirlo se il sito pubblicizzasse qualcosa o vendesse qualcosa non so, tipo i cappellini del gambero o le T-shirt del coniglio Grumo, ma non mi pare lo faccia, se in un futuro lo farà, potrò cominciare ad avere sospetti, ma per ora…
Certo si può sempre dire che si ricerchi la valorizzazione del proprio ego, ma a questo punto qualsiasi cosa facciamo è atta a valorizzare il nostro ego, è nella natura umana, non mi sento di metterlo alla gogna. Dietro non ci vedo né un interesse filantropico né un interesse abietto ed ipocrita, il sito esiste in quanto sito, per passare il tempo, esprimere pareri, comunicare e fare le cose che si fanno nei siti in genere…

In sintesi, no, non sei ancora convincente. Se sono sincero e a causa di questo guadagno visibilità divento automaticamente un corrotto? E in base a cosa? E allora come dovrebbe essere per non essere corrotto? Sincero ma nascosto? Deve cambiare indirizzo ogni 2 settimane altrimenti la gente lo legge troppo? Deve diventare una loggia massonica?
Nah, non mi pare un ragionamento valido…

#180 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 16:10

Per sintetizzare il tutto: Batman è un bel fumetto, ma a me non piace.

Va bene. Lo accetto e mi placo.

e sono sincero e a causa di questo guadagno visibilità divento automaticamente un corrotto? E in base a cosa? E allora come dovrebbe essere per non essere corrotto? Sincero ma nascosto? Deve cambiare indirizzo ogni 2 settimane altrimenti la gente lo legge troppo? Deve diventare una loggia massonica?

Niente di tutto questo. La cosa non è coerente da premessa a conseguenza. O cambia la premessa, oppure cambia la conseguenza.
Argomento meglio.
Gamberetta stronca appigliandosi a parametri pulciosi e molto spesso discutibili. Non ha un’alternarsi tra una visione olistica dell’opera ed una particolare, ma va a spaccare il capello. Le “falle” denunciate sono sempre più dei pretesti per screditare gli autori.
Tutto questo condito da uno stile personale, da tante frasi provocatorie e da un’apparente argomentazione giustificata da “prove” che danno l’impressione di autorevolezza.
Insomma, non fa recensioni obiettive, ma costruisce attacchi agli autori mascherati da recensioni.
Tutto questo si è aggravato sempre di più, man mano che i lettori del suo blog sono aumentati.
Gamberetta ha creato un sostanziale “brand” a livello di recensione.
I lettori inviperiti, per miliardi di motivi, con Troisi & Co. arrivano a fiotte.
Perchè sanno cosa Gamberetta darà loro. Perchè vogliono leggere QUELLO. Non gli interessa sul serio che la Troisi abbia davvero scritto 87 volte “piuttosto”. Gli interessa avere una pseudo-ragione per screditarla. Non andranno MAI a verificare.

Gamberetta sa quello che fornisce. Le piace essere letta. Ha visto che scrivendo in quel modo ha sempre più lettori e più attenzione.

Per uno che scrive, la ricompensa è essere letto. Più sei letto, più hai possibilità di una futura pubblicazione. Per una che vorrebbe fare la sceneggiatrice, questo fa suonare qualche campanello…

MA fermiamoci solo alla ricompensa di avere tanti lettori. Ad un blogger fa sempre piacere.

Il sunto è che Gamberetta getta fango sugli autori per avere più lettori.
E per questo rinuncia alla sua obiettività.

E’ un problema? No. Levi dalle premesse che lei è schietta e sincera e lasci la parte sulla soggettività delle recensioni.
FINE.

Se vuole porsi come schietta e sincera, allora faccia recensioni che possiedano queste caratteristiche.

Gamberetta può alzarsi le visite quanto vuole. Può stroncare qualsiasi opera a suo piacimento e con tutta la sua – spesso – ridicola cruenza.
ma non cerchi di farsi credere a tutti i costi.
Metta la scritta “That’s entertainment” e siamo tutti a posto.
Oppure faccia recensioni decenti ed usi la scala di valori che ha segnato come base.

#181 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 16:14

@ Rob:
sei un grande! :D

#182 Comment By Rob On 3 luglio 2008 @ 16:47

Fabrizio corazzati bene: entrando in questo blog scoprirai i più scuri anfratti della mente umana, conditi da opportuna ipocrisia, paraculismo, opportunismo (materia in cui Gamberetta è molto preparata), il paradiso dove si millantano di continuo conoscenze, capacità, gusti soggettivi che poi per arcani e misteriosi motivi diventano invece oggettivi e indiscutibili ( e nota bene, come dice Gamberetta, baluardo di democrazia, se non ti sta bene gira al largo)… ma tranquillo, non ti allarmare: il tutto è celato da un serafico e placido senso di, com’è che la chiamano, ah sì…UMILTA’.

Ciao Rob

#183 Comment By AryaSnow On 3 luglio 2008 @ 17:19

Carlo mi ha mandato una mail. Dice che da due giorni non riesce ad entrare nel blog con nessuno dei suoi due PC. Ne ha dedotto di essere stato bannato. Mi ha chiesto di riferire il suo ultimo messaggio. Mi sembra corretto farlo, poi vedete un po’ voi.

—-MESSAGGIO DI CARLO—-

Cara Gamberetta, e’ chiaro che mi hai sbattuto fuori dal blog. Volevo solo rendere noto a tutti che il tuo “odio” per la censura e’ solo una posa, una balla che racconti per apparire giusta, onesta, obbiettiva, imparziale – e invece ecco qua: il tuo blog si regge sulla censura di chi sa criticarti in modo efficace. Tu lo sai, io lo so, e lo sappiamo un po’ tutti. Non sei ancora realmente pronta ad affrontare il mondo: prima lo sospettavo, e ora ne sono certo.

——————————————-

#184 Comment By barbara On 3 luglio 2008 @ 17:23

Mi sembra che vi girate in tondo per mordervi la coda, Gamberetta farà le recensioni come cavolo le pare, poi si può essere d’accordo oppure no, ma non vedo perchè dire che come le fa lei non va bene.
Visto il leccalulismo imperante in Italia per quel che concerne il fantasy, ovvero è bello perchè lo ha scritto un italiano non perchè è bello, un bel sito di stroncature ci vuole dai, a parte gli attacchi gratuiti agli autori che non condivido, per i libri da me letti e qui recensiti mi sono sempre trovata concorde.
Che seguendo i suoi metodi si possa stroncare qualsiasi libro probabilmente è vero, ma finchè non vedo una stroncatura alla Gambery su qualche noto capolavoro non lo dò per certo, e poi io mi baso molto sulle critiche negative per decidere se comprare o no un libro, stessa cosa l’ho fatta per Martin e infatti aspetto in trepidazione che si decida ad andare avanti con la storia ^^.

#185 Comment By Loreley On 3 luglio 2008 @ 18:14

Solo una fugace osservazione: qui temo che alcuni facciano fatica a distinguere tra l’esprimere la propria opinione anche in maniera accesa e il rompere i coglioni quasi esclusivamente per il gusto di farlo, perché non si conosce altro modo per delegittimare una persona che la pensa in maniera opposta alla propria.
Pensateci. Se non volete pensarci fatti vostri, ma poi non lamentatevi delle reazioni eccessive di Gamberetta. E basta con questo pseudo-vittimismo da “gamberetta è una dittatrice, il suo blog è anti-democratico e tutti ne siamo vittime!”. A parte che la democrazia la si dovrebbe pretendere dallo stato e non da un blog privato, dove il proprietario è libero di fare quel caspio che gli pare (concetto che non è ben chiaro ad alcuni, mi sa), ma quello di Gamberetta è uno dei portali più “liberi” che io abbia mai visto. Non ho trovato in rete molti blog (con lo stesso o quasi numero di visite e di commenti, s’intende) che concedono tutta questa libertà di insulti anche pesanti rivolti ai proprietari, e Gamberetta è passata ai fatti solo quando le si sono davvero ma davvero girate le palle. Ma la capisco. Per cui trovo questo tipo di critiche del tutto sterili e anche un po’ patetiche.
Comunque penso che Gamberetta ormai si sia accorta che un permissivismo sfrenato non può che portare caos e flame e discussioni basate su “ho ragione io e tu sei scemo!”. In parte è già passata ai fatti, con la nuova politica sui commenti. Vediamo adesso che fa, e se è vero che ha bannato Carlo (LOL).

#186 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 19:08

Sai che fa Carlo?

Va su QUESTO BLOG dove può dire quello che gli pare!

AHAAHAHAHAAHAHAH!!!!

#187 Comment By Gamberetta On 3 luglio 2008 @ 19:19

@AryaSnow. In realtà si è incazzato mio fratello. Con questo non voglio negare la mia responsabilità, se mi fossi imputata Carlo sarebbe ancora qui. Il problema è che quando uno scrive:
“Gamberetta, datti da fare, spostami nella fogna, svelta!”
Ecco questo è peggio di un semplice “cretina”, o “scema” o anche “vai a quel paese!”, qui c’è questo tono di spregio, di chi si crede superiore, tono che abbiamo trovato insopportabile. Io non sono né sua figlia, né sua serva. Certi atteggiamenti non li può tenere.
(e prima che qualcuno cominci a frignare che io tratto con lo stesso tono gli autori, vorrei ricordare che non vado nel blog della Troisi a darle della deficiente tutti i giorni, addirittura più volte al giorno, come invece qui fa qualcuno con me).
Dopo di che, l’indirizzo email del blog lo conosce, e se non lo conosce diglielo tu, se vuole parlare con Capitan Gambero, e lo convince a togliere il filtro bene, altrimenti bene uguale. Tanto Carlo lo ignoravo prima, continuerei a ignorarlo in futuro.

E in generale, come dissi a mitoancess: io non sono Maria Goretti, non mi lascio ammazzare per difendere un ideale astratto. Sono a favore di un libero scambio di idee, ma se mi fate incazzare apposta, tirate la corda apposta, offendete apposta, be’ alla fine puf! magia! al blog non accedete più!
Sono ipocrita, disonesta & kattiva? Frequentate altri blog, gestiti da gente meno spregevole.

#188 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 19:28

qui c’è questo tono di spregio, di chi si crede superiore

Il tono di chi recensisce in questo blog! :D

#189 Comment By sergio On 3 luglio 2008 @ 19:31

Fantastico, Carlo bannato…

Eh si, ha ragione: sei ancora decisamente immatura.

Tu nelle tue recensioni hai usato lo stesso identico tono di spregio e di superiorità di Carlo, non puoi incazzarti se ora qualcuno usa le stesse armi contro di te.
Devi controbattere se ne sei capace, non fuggire così.

Sbagli bannando Carlo, punto.

#190 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 19:33

#191 Comment By sergio On 3 luglio 2008 @ 19:34

Anche perchè se continui in questo modo il blog si riempirà solo di gente che dice che hai ragione, che sei tanto brava, che troisi, strazzulla, ghirardi etc etc sono brutti e cattivi e bla bla bla.

Sai che palle un blog così ?

#192 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 19:35

Blog virale di protesta contro il ban a Carlo!

LA FOGNA DEI GAMBERI

#193 Comment By Clio On 3 luglio 2008 @ 20:08

Fabrizio, sbaglio o hai postato due volte la stessa cosa? Hai paura che la gente non lo veda?
E poi scusate, mettersi a protestare perchè qualcuno è stato bannato su di un blog privato? Guardate che ci sono cose più nobili per cui scalmanarsi, perchè non vi unite alla rpotesta per la liberazione del panchen lama (sempre che sia ancora vivo)? Sareste molto più utili.
Ossequi.

#194 Comment By sergio On 3 luglio 2008 @ 20:15

Clio: anche tu dedichi un tempo considerevole a questo blog.
Se vuoi discutere dei libri che non ti piacciono, perchè non scrivi tu delle recensioni ?
O perchè non fai un po’ di volontariato invece di stare qui a scrivere ?
Saresti molto più utile.

Saluti.

#195 Comment By AryaSnow On 3 luglio 2008 @ 20:25

@Gamberetta: va bene, poi riferirò.

#196 Comment By Clio On 3 luglio 2008 @ 20:29

Sergio: io faccio anche la volontaria, e dedico tanto tempo a questo blog perchè, oltre che essere divertente, è interessante e pieno di spunti.

#197 Comment By sergio On 3 luglio 2008 @ 20:49

Bene, magari anche Fabrizio contribuisce ANCHE alla protesta per la liberazione del panchen lama.
Quindi evitiamo inviti come il tuo.

#198 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 21:12

No. Niente panchen lama.
Scuole e progetti sociali in Tanzania van bene ugualmente?
Perchè sennò mi tocca cambiare volontariato per poter prendere in giro Gamberetta nel tempo libero…

XD

#199 Comment By Leekanh On 3 luglio 2008 @ 21:25

Mi spiace per il ban di Carlo… Non che ci fossi affezionato, ed in fondo se la è cercata, però è il primo ban, ed anche se di una persona effettivamente molesta è comunque una cosa che non era mai avvenuta! Posso solo sperare che non si ripeta, magari calmandosi tutti…

Sono del parere che comunque Carlo non abbia semplicemente offeso, perché altrimenti sarebbe accaduto ben poco, ma ha assunto un tono arrogante di sfida, che è ben diverso… Tra l’altro che aveva solo l’unico effetto di seminare zizzania fine a se stessa.

@Fabrizio

Non so, sono contento che finalmente esponi meglio il punto, perché così si può intavolare una discussione fatta bene, però siamo sempre nel campo della congettura…

Insomma, in questo tipo di discussione non puoi basare il tuo pensiero su fantasticherie sulla vita privata altrui, non conosci le motivazioni di Gamberetta, quindi puoi solamente fidarti della buona fede altrui.
Insomma, anche io credo nella tua buona fede, altrimenti potrei liquidare la questione con un “Ah! Ma so come fa la gente come te, semina flame nei forum solamente per avere visibilità” e amen, ti sembra giusto?
Sono compromessi che si devono avere, se si vuole intavolare la discussione, solamente attraverso il dialogo poi posso arrivare a dimostrare che tu sei un bugiardo o hai un doppio fine, in caso contrario siamo io e te che parliamo da soli come i matti, con buona pace di Socrate.
Insomma, un po’ come se Sherlock Holmes puntasse il dito verso il maggiordomo dicendo che l’assassino è sempre il maggiordomo, nessun altra prova, anche se il maggiordomo si difende sono tutte fandonie, bugie da assassino!
Libero di avere la tua idea di fondo, ma non puoi basare la critica su Gamberetta partendo da una base fantasiosa.

Poi, perché eccessivamente pulciose? Non penso che l’infodump selvaggio sia pulcioso, è un errore piuttosto grave. Raccontare invece di mostrare, idem! Perché pulcioso? Anche quello è una cosa grave. Punto di vista ballerino? Grave! Personaggi poco credibili? Idem, molto grave anche questo! Situazioni scritte male o peggio del tutto incoerenti? Molto grave! E non è che lo sto dicendo io perché l’ho letto su un blog, eh, basta prendere un manuale di scrittura qualsiasi e ci saranno tutte queste cose, e sono tutte considerate gravi errori. E già nella sfera degli errori gravi rientra la totalità delle stroncature di Gamberetta, che io sappia…
In più, perché quelli da soli non bastano, ci sono anche gli errori “Minori”, dico minori perché sono inferiori ai suddetti, ma vanno evitati come la peste anche quelli, e sono ad esempio termini fuori ambientazione, frasi ridondanti, termini che appesantiscono la lettura, 87 piuttosto e via dicendo…
Ed anche di questi le stroncature ne han tanti, certo Gamberetta potrebbe anche non metterceli, non perché non sono importanti, ma perché basterebbero già i primi a bollare un libro come “Da rimettere sullo scaffale”, tuttavia non nego che alla fine è divertente andarsi a cacciare cose che un editor decente avrebbe scovato ad una prima lettura e di certo non sminuisce la gravità degli errori più grandi, anzi, tanti piccoli errori ne fanno uno molto grande.

Se poi alla gente interessa più andare a caccia di blooper affari suoi, ma sinceramente a me interessa più capire se il romanzo ha situazioni e personaggi coerenti, che altro, la colpa non può essere certo di Gamberetta, gli errori sono errori come tali, ce li hanno anche i romanzi belli, ma i romanzi belli non hanno gli errori gravi!

In ultima analisi, trovo quel blog di una tristezza allucinante, perché non vengono qui a parlare? Non mi pare che si vieti di dire la propria, basta che lo si faccia con un tono disposto al colloquio, non con un tono da hooligans ubriachi di ritorno da una sconfitta…

#200 Comment By sergio On 3 luglio 2008 @ 22:07

“Non penso che l’infodump selvaggio sia pulcioso, è un errore piuttosto grave. Raccontare invece di mostrare, idem! ”

Vero, l’infodump selvaggio è un errore grave.
Ma diventa selvaggio quando spezza il ritmo della storia, la stessa Gamberetta riconosce che i libri della Troisi hanno un buon ritmo, e la stessa cosa l’hanno notata la maggior parte dei lettori.
Ergo evidentemente tanto selvaggio non è.

Stesso ragionamento per il “raccontare invece di mostrare”, la scrittura della Troisi viene definita da molti visiva e quasi “cinematografica”, se non sbaglio lo dice anche la stessa Gamberetta.
Ergo evidentemente qualcosa lo mostra.

“Situazioni scritte male o peggio del tutto incoerenti? Molto grave! ”

Il 90% di quste situazioni scritte male o incoerenti le hanno capite quasi tutti i lettori del libro, il più delle volta l’incoerenza non esiste come ha fatto notare Carlo, che più volte ha correttamente ribattuto a Gamberetta (finestra/finestrella ad esempio) senza offendere o aggredire.
Peccato che sia stato per lo più ignorato.
Ergo, non era la situazione incoerente, era Gamberetta che non aveva capito o aveva ingigantito il problema.

L’uso del “termine fuori ambientazione” non capisco perchè disturbi, sopratutto se lo usa il narratore e non i personaggi.
Gli 87 “piuttosto” non li avevo notati, ma ammetto che dal punto di vista stilistico possono irritare, ma da qui a condannare i libri per dei “piuttosto” ce ne vuole….

#201 Comment By sergio On 3 luglio 2008 @ 22:08

” gli errori sono errori come tali, ce li hanno anche i romanzi belli, ma i romanzi belli non hanno gli errori gravi!”

Ne “il nome della rosa” i protagonisti mangiano peperoni, come ha fatto notare Valberici in una ottima parodia delle recensioni “alla Gamberetta”

Gli errori gravi possono stare ovunque, anche nella Divina Commedia.

#202 Comment By Fabrizio On 3 luglio 2008 @ 23:35

Quoto Sergio in toto.

Pensate alla Bibbia. E l’editor era dio in persona…
XD

#203 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 00:09

@Sergio:
Nella Divina Commedia però intorno a quei pochi errori ci stanno altri cento canti perfetti e sublimi.
Intorno agli errori della Troisi ci stanno altre duemila tonnellate di merda.

@Fabrizio:
L’editor della Bibbia erano dei pecorai ebrei.

#204 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 08:26

ZioBlood: io invece ci vedo dei messaggi bellissimi sul destino del mondo, sulla malvagità della natura umana, sul come bisogna cercare sempre un compromesso perchè un “bene” da inseguire non c’è.

Poi vedo un insegnamento sulla pericolosità dei fanatismi, sull’importanza di rialzarsi sempre anche quando la vita di legnate te ne da tante, su qanto invece possa avere ragione chi, dopo decine di anni, alla fine getta la spugna e si rassegna alla crudeltà del mondo.

E tante altre cose.

Il discorso che Aster fa a Nihal alla fine delle “Cronache del mondo emerso” lo considero alla pari con il discorso tra Ivan e Alioscia Karamazov (sai di che parlo ? )
Avessi letto un commento su questo blog su quel discorso, sui messaggi di cui i libri sono portatori.

#205 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 08:53

ZioBlood: Beh la speranza è l’ultima a morire.
Prova Tolkien se non lo hai letto, poi la Bradley (io ti consiglio “le nebbie di avalon”, o anche Stroud (trilogia di bartimeus, non è esattamente fantasy però, più fantastico).
Oppure il ciclo de “la legione perduta” di turtledove, se vuoi un consiglio fermati al primo però, se sei appassionato di storia e popolazioni antiche troverai molte cose interessanti.

Su! Non è possibile trovare solo merda in un genere (qualunque esso sia, tralascio il romanzo rosa che non ho mai letto), qualcosa che ti piace deve esistere.

#206 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 08:58

No, non so di che parli perchè purtroppo non ho ancora letto nemmeno un opera di Dostoevskij. Ma se nel libro della Troisi tu hai trovato tutti questi messaggi prodondi…beh buon per te. Io, appunto, ho trovato solo tanta merda: posso paragonarlo ad un film dei Vanzina; fatto per fare soldi ma che in bocca non lascia nulla (come d’altra parte secondo me è la maggior parte del fantasy).

#207 Comment By gugand On 4 luglio 2008 @ 10:07

Personalmente sono contrario al ban (specialmente a quello in lettura) di Carlo, nonostante mi abbia fatto uscire dai gangheri non poco, tanto da farmi meritare la fogna.
E’ una persona viscida, ma fra quelli che vengono qui dentro a criticare le recensioni e’ forse l’unico che argomenta, almeno finche’ crede che le sue affermazioni siano la Verita’ Assoluta(TM). Passa agli insulti quando non sa piu’ a cosa attaccarsi.
L’importante e’ non rispondergli piu’ quando passa il limite(diversamente da come ho gia’ fatto io).

#208 Comment By gugand On 4 luglio 2008 @ 10:23

Non sapendo dove scrivere scrivo qui :)
E’ solo un consiglio (tecnico?!) sulla gestione dei commenti.
Visto che controllo il blog 2-3 volte al giorno mi capita spesso di notare che la colonna de “gli ultimi commenti” non basta e mi perdo anche eventuali risposte a miei commenti (spesso non ricordo dove ho postato, problemi di memoria). Senza parlare di quando mi capita di non toccare PC per qualche giorno.
Non e’ che potreste mettere una pagina tipo “ultimi commenti”, ma molto piu’ lunga che contenga, non so, quelli dell’ultimo giorno o anche tutti, magari divisi per giorni.
In piu’ se in fondo ad ogni articolo ci fosse scritta anche la data ed ora dell’ultimo commento a fianco al n^ di commenti.

#209 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 10:28

gugand: è per questo che hanno inventato i feed.

feed://fantasy.gamberi.org/comments/feed/

#210 Comment By gugand On 4 luglio 2008 @ 10:42

UGH >_<
Lo sapevo che mi sfuggiva qualcosa.
Non ho troppa confidenza con questi affari.
Sono talmente abituato ad una navigazione primitiva che ogni “novita” mi rimbalza.
La cosa buffa e’ che mi ero pure documentato per benino su questi cavolo di RSS per capirne l’utilita’.

Comincio a pensare di essere entrato nella mentalita’ del vecchio ad appena 32 anni, sigh :(

Comunque grazie

#211 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 11:07

figurati.

#212 Comment By AryaSnow On 4 luglio 2008 @ 12:21

ZioBlood: io invece ci vedo dei messaggi bellissimi sul destino del mondo, sulla malvagità della natura umana, sul come bisogna cercare sempre un compromesso perchè un “bene” da inseguire non c’è.
Poi vedo un insegnamento sulla pericolosità dei fanatismi, sull’importanza di rialzarsi sempre anche quando la vita di legnate te ne da tante, su qanto invece possa avere ragione chi, dopo decine di anni, alla fine getta la spugna e si rassegna alla crudeltà del mondo.

Ci saranno anche questi messaggi, ma il fatto in sè di metterceli non significa niente. In sè non hanno nulla di innovativo, è tutta questione di come ne parli.
La Troisi (per me) non sa scrivere. Quindi, anche quando cerca di comunicare un cosidetto “messaggio profondo” (come, in generale, una qualsiasi altra cosa), non solo non mi trasmette niente, ma mi fa provare irritazione per la banalità, l’infantilismo e la piattezza con cui lo fa. Anche i temi delle superiori trattano di “tematiche profonde”, ma questo fatto mica li rende dei capolavori letterari. Viceversa, può essere molto più un capolavoro qualcosa che parla di questioni più terra-terra, ma che lo fa in maniera energica ed efficace.

Ovviamente è un discorso soggettivo. In fondo è un discorso di emozioni personali, nessuno potrà mai dimostrare niente. Quindi, se a te invece il modo di trattare certe tematiche delle Troisi ha in qualche modo coinvolto, buon per te.

Il discorso che Aster fa a Nihal alla fine delle “Cronache del mondo emerso” lo considero alla pari con il discorso tra Ivan e Alioscia Karamazov (sai di che parlo ? )

Sì, so di che parli.
E sinceramente questo genere di accostamento mi lascia un po’ interdetta O_o. Vabbè, il mondo è bello perchè è vario…

#213 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 12:37

Ariasnow: sono daccordissimo, il “come” si trasmette un messaggio può essere più importante del messaggio in se.
Se non altro perchè se è trasmesso male, il messaggio non arriva.
Ma ci sono diverse testimonianze in rete di persone a cui il messaggio è arrivato (a parte me).
Questo per me è sufficiente a considerare la Troisi una ottima autrice. Poi i termini come “capolavoro” li lascio a chi capisce (o crede di capire ? ) più di me di letteratura, io non mi sento in grado di usare paroloni del genere.

P.S: Perchè l’accostamento ti lascia basita ?
IMHO il gesto (potente, bellissimo) di Ivan del “gettare il biglietto” è molto simile al ragionamento di Aster (non dicono la stessa cosa, ma partono dallo stesso presupposto: questo mondo è venuto male).
Questo mondo non merita di essere salvato, non meritava proprio di esistere, fosse anche per la sofferenza patita da un solo bambino.
Nulla merita di essere salvato, perchè di puro nel mondo non c’è nulla.
Io lo trovo bellissimo, poi vabbè, ognuno ha i suoi gusti e la sua sensibilità.

#214 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 12:56

@Fabrizio:
L’editor della Bibbia erano dei pecorai ebrei.

Evvai. Così dopo la censura, ci buttiamo anche un po’ di antisemitismo.
Superato un nuovo confine di discriminazione su questo blog…

#215 Comment By Rob On 4 luglio 2008 @ 13:46

@Fabrizio:

Ciao! Finalmente qualcuno che lotta a suon di buon senso da tempo bandito in questo blog. Grazie per aver segnalato con il link il blog antigambero. E ti dirò di più, hai fatto bene ha scriverlo due volte…

L’editor della Bibbia erano dei pecorai ebrei.

E con questo ragazzi… NO COMMENT ! Abbiamo detto tutto.

#216 Comment By Rob On 4 luglio 2008 @ 13:48

Nb. prima che mi lapidiate invano nella fretta è partita una “a” con l’h dove non ci voleva. Chiedo venia. ” a scriverlo” …

#217 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 14:02

@Fabrizio:
Non sei solo banale, dunque, ma anche stupido.
Quei pecorai sarebbero potuti anche essere della Namibia o dell’Isola di Pasqua per quanto mi riguarda…fatto ‘sta che rimangono pur sempre dei pecorai vissuti millenni fa, e che ancora oggi ci ostiniamo a voler attualizzare a tutti i costi anche le cose più stupide scritte là dentro appioppandogli la definizione di “Parola di Dio”.
E non venirmi a parlare di antisemitismo:
1 – Perché sono un Siciliano, e in Sicilia di comunità ebraiche importanti si può dire che non ce ne sono mai state, e di conseguenza nemmeno atteggiamenti antisemiti (come nel resto dell’Italia d’altronde).
2 – Perché il mio scrittore preferito è Primo Levi
3 – Perché il personaggio che apprezzo di più ne “I Soprano” è l’ebreo :-P

C’è una connessione fra bocca e cervello; chiudi ‘sto benedetto circuito!

#218 Comment By gugand On 4 luglio 2008 @ 14:03

Rinnovo il consiglio di prima.
I feed contengono solo gli ultimi 20 commenti…
Non mi sembrano molti.

Per quanto riguarda l’antisemitismo: solo chi vuol far cagnara inutilmente tira fuori certi termini.

#219 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 14:06

@Rob:
Credimi quando ti dico che i NO COMMENT siano la cosa più patetica dell’universo.

#220 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 14:09

Scusate per quel conigiutivo fuori luogo:
“che i “no comment” SONO”
Ecco, adesso mi sento meglio.

#221 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 15:20

“Nihal, no. Sono quasi solo difetti… Ma non potrebbe essere altrimenti…

Il problema non è nell’errore, ma è nel fare più errori che cose buone… O peggio ancora nel fare solo errori…”

Questo lo dici te e lo dice Gamberetta.
Io di errori ne vedo MOLTI meno di quelli citati da Gamberetta, la maggior parte non ci sono, e di pregi ne ho visti tanti e te li riassumo:
storia divertente e piena di ritmo, personaggi interessanti (Ido su tutti), capacità di coinvolgere il lettore, riflessioni e spunti non banali (come i messaggi citati prima).

“Comunque Sergio, fermo restando che quei temi potevano essere considerati freschi un 4-500 anni fa”

Allora dì pure migliaia di anni fa.
Sono temi che da sempre vengono trattati dall’uomo.
Chiunque “copia” quando si parla di tematiche e morale, perchè di sicuro qualcuno ne ha parlato prima di lui.

#222 Comment By Leekanh On 4 luglio 2008 @ 15:21

Meh, antisemitismo? Non c’entra nulla, perché?
Anzi, se considerate “Pecoraio ebreo” un insulto fate antisemitismo voi, non ci vedo nulla di male nell’essere ebreo e gestire delle pecore…
Ehi, io discendo dai pecorai! Mi dovrei sentire offeso io? :p

Tra l’altro non vedo censura, in realtà, è solamente gestione di OT e flame… Siamo alla base di gestione di un sito, in fondo, anzi che non vengano cancellati ma semplicemente spostati!

Comunque Sergio, fermo restando che quei temi potevano essere considerati freschi un 4-500 anni fa, posso anche copiare i temi di Pirandello pari pari, posso anche copiare le situazioni nei suoi romanzi… Ma io non sono Pirandello, non scrivo come lui, e mi uscirebbe uno schifo. Risultato? Non sono non verrei elogiato per i temi trattati, ma verrei schifato per quelli, perché distorti e trattati in modo infantile e superficiale.
Gamberetta non stronca per un errore, non mi pare proprio, leggiti qualche recensione positiva (sono poche ma ci sono!) ad esempio quella su “Little Brother” sono elencati difetti, ma tutto sommato bilanciati dai pregi, che lo rendono una buona lettura…

Nihal, no. Sono quasi solo difetti… Ma non potrebbe essere altrimenti…

Il problema non è nell’errore, ma è nel fare più errori che cose buone… O peggio ancora nel fare solo errori…

#223 Comment By Gamberetta On 4 luglio 2008 @ 15:35

@gugand. Sì, il feed dei commenti è limitato agli ultimi 20. L’idea è che tu faccia andare un programma stile FeedDemon che rimane sempre lì e ogni 1 / 2 ore controlla che ci siano novità nel feed.
Comunque vedrò quello che si può fare per rendere più fruibili i commenti. Proverò anche a reintrodurre la notificazione via mail (c’era all’inizio di tutto mesi fa, è stata tolta perché per ragioni tecniche indipendenti dal blog non funziona come avrebbe dovuto).

#224 Comment By Rob On 4 luglio 2008 @ 15:58

@ ZioBlood:

Credimi quando ti dico che i NO COMMENT siano la cosa più patetica dell’universo.

E tu credimi che asserire che gli Editor della Bibbia fossero dei pecorai ebrei (detto in questo modo poi) sia da demente.

#225 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 16:15

Se essere demente vuol dire affermare una verità sacrosanta (e sottolineo sacrosanta): Sono un demente.
E smettetela di essere i soliti ipocriti del piffero.

#226 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 16:39

Un pazzo che blatera nel nulla.

#227 Comment By Rob On 4 luglio 2008 @ 16:39

verità sacrosanta !?!?! Sì, sì…
E’ vero e valido come le giustificazioni del tipo “non sono antisemita perchè mi piace la scrittura di Primo Levi”
Ma smettila tu di far l’ipocrita

#228 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 16:40

AHHHHHHH

ZIO BLOOD.

FINALMENTE QUALCUNO CHE CON LA SUA MARCIA IDIOZIA MI Dà SODDISFAZIONE!

@ Leekanh:
decontestualizzato, sarei d’accordo con te. In una risposta come quella avrei almeno messo un’emoticon.
Pare che se ne sia ricordato più tardi, mentre giustifica il suo non essere antisemita con il personaggio preferito dei “Sopranos”…

(e qui apro parentesi)

Ora, voi immaginatevi il siciliano Zio Blood davanti alla TV che si guarda i Sopranos…
Uno spettacolo straniante.
Stendo una VELA pietosa, ma la tentazione di rotolarmi dalle risate è forte.
Penso ad una zanzara che si guarda “Dracula” o viceversa…! XD
Ma non voglio scadere in un becero luogo comune e non mi sembra corretto continuare.

Se andate a vedere il blog di Zio Blood, intuirete una probabile scrittura in stato post-orgasmico.
Sì sa che in quei momenti l’endorfina la fa da padrona…

#229 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 17:15

@Fabrizio

I Soprano:
Blateri tanto di antisemitismo e poi cadi negli stereotipi più beceri: il siclianino mafioso che guarda “il Padrino” ridendogli appresso.

Il mio blog:
Beh nel tuo si parla di un tizio che disegna nient’altro che tette e tu per fargli un piacere gli “regali” siti porno….uau! Bonjour finesse!

Tu:
Sei solo un povero pirla. Hai trovato questo blog seguitissimo nel quale la maggior parte della gente apprezza le recensioni dell’autrice e tu adesso vuoi fare solo il “Bastian contrario”…somigli tanto a quelle piccole teste di cazzo che dicono che la “Divina Commedia” fa cagare solo per il piacere di stare controcorrente.

@Rob:
Di Primo Levi non mi piace solo il “modo di scrivere” ma condivido anche le idee dei suoi testi ovviamente…

Ma che ‘sto a parlare con due come voi:
Vi siete riempiti la bocca della parola “ANTISEMITISMO” ormai; continuate pure a masticare adesso. Sappiate solo che da questo momento in poi ciancerete le vostre porcate nel nulla.

#230 Comment By Leekanh On 4 luglio 2008 @ 17:17

@Fabrizio:

La faccina poteva andarci, si, sarebbe stato più comprensibile di sicuro.
Tuttavia non mi pare il caso di gridare all’antisemitismo, ora…
Tra l’altro insomma, è anche vero che la Bibbia è stata scritta (e suppongo anche editata, quindi!) da pastori ebrei.

Non tutti sanno che anche a quei tempi c’era la Mondadori, che muoveva i primi passi pubblicando fantasy di bassa lega ispirato (per non dire plagiato!) dai miti greci!

PS: in una delle due parti stavo scherzando, perché non ho nulla da fare e le abbondanti tazze di latte solleticano il mio lato cazzaro, al lettore attento discernere il lato serio dall’ironia!

#231 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 17:35

@ Leekanh:

E dire che stavo per ucciderti per la questione di Batman. Ora le mie mani sarebbero sporche di sangue innocente e argutamente ironico…
Tutto è bene quello che finisce bene ;D

@ Zio Blood:

Porno? ah sì?
Evvai un po’ più giù con ‘sta rotella, che ti sei levato dal cranio per metterla nel mouse. Magari scopri che la fanzine linkata è assolutamente provocatoria, che il mio amico è un disegnatore piacevolmente provocatorio e che il mio è spesso un blog VOLUTAMENTE E DECISAMENTE provocatorio.

Il mio è un blog di grafica, disegni e cazzate. Non ho niente da cui dovermi difendere…

“Piuttosto” il materiale porno dovrebbe aiutarti nella scrittura e negli orgasmi.
Pensavo apprezzassi… >:)

#232 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 17:35

ZioBlood:”Sei solo un povero pirla. Hai trovato questo blog seguitissimo nel quale la maggior parte della gente apprezza le recensioni dell’autrice e tu adesso vuoi fare solo il “Bastian contrario”…somigli tanto a quelle piccole teste di cazzo che dicono che la “Divina Commedia” fa cagare solo per il piacere di stare controcorrente.”

Togli “Divina Commedia” e metti “Manzoni”, otterrai qualcosa di divertente.
Poi estendi il discorso da Manzoni a “Fantasy italiano”.

:-)

#233 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 17:38

Sergio, avessimo avuto te al posto di Toni agli europei…

(rubi la palla e segni, chevvoi di più?)

;D

#234 Comment By Rob On 4 luglio 2008 @ 17:39

@ ZioBlood

Veramente non era tanto l’antisemitismo la questione, quanto la banalità delle motivazione che tu hai addotto per cercare di chiarire di non esserlo.

Non sono antisemita perchè mi piace Primo Levi. E allora? questo basta?
Non sono antisemita perchè il mio personaggio preferito di una serie tv è un ebreo. Cazzo ma ti senti? Ma almeno non dirle ste’ coglionate.
Dai motivazioni un po’ più sensate, fai almeno un piccolo sforzo! Lo so che per te è dura, ma ce la puoi fare…

Visto che credi io parli nel nulla evita dunque per coerenza di replicare al mio messaggio.
Bye Bye

#235 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 18:02

@Sergio:
Ma io mi riferivo a quella gente che attacca le opere altrui senza prima valutarne effettivamente le qualità ma solo il grado di popolarità; poi i gusti ben motivati sono un’altra cosa.
Per dirla chiaramente:
Tu argomenti.
Gamberetta argomenta.
Anche Rob argomenta.
Fabrizio invece no, si muove fra battutine, emoticon, e sciocchezze simili.

@Rob:
Allora ti do la motivazione più convincente e meno banale che posso:
Io non sono antisemita perché VERAMENTE non lo sono.

Quando parlavo di Primo Levi come mio autore preferito mi riferivo al fatto che Levi è per me una sorta di maestro di vita: è questo ciò che intendevo.
E posso anche dirti, seguendo questa logica che non odio nemmeno gli zingari perché il mio cantante preferito è De André.

Per quanto riguarda I Soprano…beh lì ero chiaramente ironico.

#236 Comment By Angra On 4 luglio 2008 @ 18:05

@Gamberetta:

Tanto Carlo lo ignoravo prima, continuerei a ignorarlo in futuro.

Secondo me è innamorato perso, tutto il resto è conseguenza ;)

#237 Comment By Leekanh On 4 luglio 2008 @ 19:05

Secondo me è innamorato perso, tutto il resto è conseguenza ;)

Questo spiega tante cose! :o

Comunque direi di accantonare accuse di antisemitismo, su davvero…
Ho ragione di credere che a nessuno qui stiano antipatici i mangia-kasher!

@ Sergio:
Mi sarei difeso bene però! Chiedo perdono nuovamente per la Bat-questione, mi sono espresso a cavolo di cane…

@ Rob:
A me non piace davvero Manzoni, e non è per fare il figo!

Sinceramente, io non sento un bisogno di criticare tutto ciò che è Fantasy-italiano a prescindere perché mi piace e fa intellettuale, e credo nemmeno altri in questo sito. Diamine, io VORREI adorare questo cavolo di fantasy italiano. Però allo stesso modo per cui non posso criticarlo perché è italiano non posso nemmeno adorarlo perché è italiano.

I libri fantasy italiano sono sottotono rispetto a quelli stranieri, io credo sia un dato di fatto. Nelle nostre vene scorre il sangue di Virgilio, Dante, Boccaccio, Verga! Da questo punto di vista non abbiamo nulla da invidiare a credo nessun altra nazione.
A questo punto è troppo chiedere un fantasy scritto con rispetto per il genere?
Non dico un capolavoro, non dico un nuovo Tolkien, ma quantomeno una nuova Rowling? Va che con un po’ di impegno pure Harry Potter lo si supera!
Abbiamo le possibilità e le capacità di fare capolavori, io non voglio accontentarmi di un libraccio scritto tanto per scriverlo e pubblicato perché è di moda… Voglio un libro che qualifichi l’Italia come paese competitivo in quanto a fantasy! (e ricordiamo che i libri fantasy italiani all’estero non vendono, mentre il contrario accade)

#238 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 19:16

leekahn:
“Voglio un libro che qualifichi l’Italia come paese competitivo in quanto a fantasy! (e ricordiamo che i libri fantasy italiani all’estero non vendono, mentre il contrario accade)”

Troisi è pubblicata in più di 10 paesi, e da quanto ne so in Germania ha venduto diverse decine di migliaia di copie.
Sono stato l’anno scorso in Germania, e i libri erano esposti in bella vista.
In Francia e in Russia pare che puntino molto su di lei, se vai su fantasy magazine e giri un po’ per la rete troverai siti russi e francesi che ne publicizzano l’uscita.
Silvana de mari anche mi sembra che stia andando bene all’estero, ma ancora non ho letto suoi libri, quindi non mi sono bene informato.

#239 Comment By AryaSnow On 4 luglio 2008 @ 19:19

@sergio:

Ariasnow: sono daccordissimo, il “come” si trasmette un messaggio può essere più importante del messaggio in se.
Se non altro perchè se è trasmesso male, il messaggio non arriva.
Ma ci sono diverse testimonianze in rete di persone a cui il messaggio è arrivato (a parte me).
Questo per me è sufficiente a considerare la Troisi una ottima autrice.

No, per me non è assolutamente solo questione di far arrivare il messaggio. O meglio, bisogna distinguere fra il far capire il messaggio e il farlo sentire. Nel primo caso, non è che ci sia poi ‘sto gran merito. Anche se io scrivo “la guerra è brutta, la pace è bella” faccio arrivare il messaggio: si capisce il concetto che voglio trasmettere, più comprensibile di così… Però è una frase praticamente priva di contenuto emotivo, vuota e banale, che anzi provoca fastidio. Così per me è anche quello che scrive la Troisi, non mi tocca nessun tasto. E non mi interessa se ad altri (che siano questi 1 o 1000) invece ha emozionato. A me non suscita che fastidio, dunque a me l’opera fa schifo. A te invece piace, benissimo.

Poi i termini come “capolavoro” li lascio a chi capisce (o crede di capire ? ) più di me di letteratura, io non mi sento in grado di usare paroloni del genere.

Per capolavoro io intendo semplicemente “un’opera che si considera molto molto bella”. Chiunque può usare questo “parolone” in tal senso.

P.S: Perchè l’accostamento ti lascia basita ?
IMHO il gesto (potente, bellissimo) di Ivan del “gettare il biglietto” è molto simile al ragionamento di Aster (non dicono la stessa cosa, ma partono dallo stesso presupposto: questo mondo è venuto male).
Questo mondo non merita di essere salvato, non meritava proprio di esistere, fosse anche per la sofferenza patita da un solo bambino.
Nulla merita di essere salvato, perchè di puro nel mondo non c’è nulla.
Io lo trovo bellissimo, poi vabbè, ognuno ha i suoi gusti e la sua sensibilità.

Diciamo che come argomento si possono anche fare degli accostamenti. Ma io parlavo del livello di qualità. Non accosterei le due cose fra loro nel senso che il pezzo di Dostoevskij è proprio anni luce superiore. Magari invece a te sono piaciuti molto entrambi e quindi ti viene da accostarli. A me viene da rimanerci un po’ “O_o”, ma va bene, de gustibus.

Sono temi che da sempre vengono trattati dall’uomo.
Chiunque “copia” quando si parla di tematiche e morale, perchè di sicuro qualcuno ne ha parlato prima di lui.

Su questo non posso che darti ragione. E’ più una questione di modo in cui il tema viene espresso, appunto.

#240 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 19:36

@ Zio Blood:

Gamberetta argomenta.
Anche Rob argomenta.
Fabrizio invece no, si muove fra battutine, emoticon, e sciocchezze simili.

Vedi lunghe ed estenuanti argomentazioni, precedenti ai tuoi messaggi, commentati negli ultimi 3 post e spostati in parte in questa gradevole fogna.
Riassunto delle puntate precedenti a tua discrezione…

Per il resto, mi muovo come mi pare.

@ Sergio:

Troisi è pubblicata in più di 10 paesi, e da quanto ne so in Germania ha venduto diverse decine di migliaia di copie.

Praticamente la lucida dialettica dei Gamberetti ‘n’ Friends vuole farci apparire come una massa di minchioni, anche nell Europa Unita.
E poi si parlava della “spocchia” di Carlo…

@ Leekanh:

Secondo me è innamorato perso, tutto il resto è conseguenza ;)

Questo spiega tante cose! :o

Soprattutto l’intervento del fratello CELOOOOOOOSO! =:D

#241 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 19:38

POST SCRIPTUM

@ Leekanh:
sei Bat-perdonato.
Leggi i titoli che ti ho elencato, vedrai che cambierai idea e li troverai molto gustosi… ^___^

#242 Comment By Leekanh On 4 luglio 2008 @ 19:55

@ Fabrizio:

Provvederò a cercare! Del resto se ho cambiato il giudizio su The Punisher (quando non ha la calzamaglia però!) posso cambiarlo pure su Batman… (nonostante la calzamaglia!)

@ Sergio:

Io sapevo da ricerche in giro che non è che avessero avuto sto grandioso successo… Vendite si, ok, ma niente di paragonabile agli altri libri, e comunque come hai detto tu circoscrivibili alla sola germania, che insomma…
Dovremmo conquistare i mercati ben più competitivi dell’Inghilterra e dell’America! (un attacco alle fondamenta del fantasy, insomma… Vabbè ok, anche noi siamo una delle fondamenta del fantasy, ma ce ne siamo dimenticati a metà strada purtroppo).

Dati alla mano? (in ogni caso, non voglio essere rappresentato dalla Troisi all’estero! Possiamo far di meglio!)

#243 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 20:26

“Io sapevo da ricerche in giro che non è che avessero avuto sto grandioso successo… Vendite si, ok, ma niente di paragonabile agli altri libri, e comunque come hai detto tu circoscrivibili alla sola germania, che insomma…”

Quali “altri libri” ?
Vuoi dire niente di paragonabile alle vendite italiane ?
Questo probabilmente è vero, ma comunque vendere decine di migliaia di copie in Germania non mi sembra tanto banale.
Quanti altri autori di genere italiani hanno venduto tanto fuori dall’Italia ?
Pochi, davvero pochi.

“Dovremmo conquistare i mercati ben più competitivi dell’Inghilterra e dell’America! (un attacco alle fondamenta del fantasy, insomma… Vabbè ok, anche noi siamo una delle fondamenta del fantasy, ma ce ne siamo dimenticati a metà strada purtroppo).”

Sull’america e inghilterra non so nulla, ma immagino che sia un mercato molto più chiuso, sopratutto per il fantasy.

“Dati alla mano? (in ogni caso, non voglio essere rappresentato dalla Troisi all’estero! Possiamo far di meglio!)”
Dati non ne ho, le vendite in Germania le ho sentite ad un incontro con la Troisi (o una intervista online da qualche parte, boh !? se vuoi provo a ricordarmi) e ne ho avuto conferma vedendolo ben esposto in librerie tedesche un anno fa.
Il bannato Carlo, che vive in Germania, ha confermato la cosa, e stai sicuro che le librerie non tengono un libro ben esposto a lungo se quello non vende.
Dici che possiamo far di meglio ?
Io non ho trovato nulla di italiano di meglio al momento, se lo trovi segnalamelo.

#244 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 20:29

immagino che sia un mercato molto più chiuso, sopratutto per il fantasy

Confermo. A detta dello stesso Dazieri.
C’è una sorta di “protezionismo” nei paesi anglosassoni, da questo punto di vista.
La tendenza è in totale inversione nei fumetti. Attualmente sia Marvel che DC hanno numerosi disegnatori italiani sotto contratto.
Ma quella è un’altra storia…

#245 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 20:38

Fabrizio: autori sotto contratto è una cosa, fumetto italiano (nel senso di ideato e realizzato in italia da italiani) è un’altra.
Passa il nostro fumetto a loro ?

#246 Comment By Leekanh On 4 luglio 2008 @ 21:36

Quali “altri libri” ?
Vuoi dire niente di paragonabile alle vendite italiane ?
Questo probabilmente è vero, ma comunque vendere decine di migliaia di copie in Germania non mi sembra tanto banale.

Nel senso, vendono molto più loro da noi che noi da loro.

Comunque non conta, certo che qualche decina di migliaia a tedescopoli si, non è male di per se, ma neanche questo fenomeno totale, insomma (calcolando che con il giusto hype si possono anche vendere decine di migliaia di copie a “Curiosi”) però di certo non è un fenomeno alla Rowlings.
Oddio, magari con lei punto pure in alto, quello è quasi più un fenomeno di costume… Allora diciamo un Martin? Insomma, un romanzo che faccia davvero parlare di se!

Ed in ogni caso, come ho detto, preferirei fosse un romanzo con meno imprecisioni e pastrocchi, la sola buona volontà ahimè non serve a molto da sola…

#247 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 22:07

Credo che tu non abbia idea di quanto venda “un Martin”.
Auguro alla Troisi di raggiungerlo e anche superarlo, ma ce n’è di strada da fare, PARECCHIA.

#248 Comment By jess On 4 luglio 2008 @ 22:14

Ragazzi, passerò le prossime settimane a brindare con tutti i commenda milanesi, tra cui Berlusca, perchè Carlo è stato finalmente BANNATO!!!!!!!!!

Eppoi, ragazzi, c’è chi osa dire che Gamberetta non è un’accolita della provvidenza: che cavolo, prima Carlo appoggia lei e chi la sostiene (es. Sei grande Tuareg, su riportato), poi la sfotte perchè si è accorta che l’ha sempre presa per il cul.. è chiaro che poi la corda si spezza!

Guardate, la cosa e’ semplice: non e’ questione di sapere quale sia l’etimologia di elisione, o di derisione: la questione e’ esattamente come l’ha messa Clio, che quoto:

Personalmente ciò che ho trovato insopportabile di questo brano (e non penso che la cosa riguardi solo me) non è il linguaggio forbito, quanto il fatto che questo linguaggio è “fine a se stesso”. Leggendo sembra che l’autore voglia essere ricercato e ricco, e va a finire che è sovrabbondante.

Basta. Mi sembra una critica valida, onesta, e assolutamente precisa. Il problema non e’ solo che Rocca non sa scrivere: non sa neppure leggere.

Allora la questione è semplice anche in questo caso: il problema è che se ad una persona le parli sia davanti che dietro lei è libera di sia di fotter.. sia davanti che dietro. Ti ha fatto la bua Carlo? Beh vai in un internet point e fammi sapere…

#249 Comment By Fabrizio On 4 luglio 2008 @ 22:22

Passa il nostro fumetto a loro ?

Qualcosa sì.
A Londra ho visto graziosi volumetti di Manara e so che Skydoll sta per essere pubblicato negli States, proprio da Marvel.
Dylan Dog, Tex e Nathan Never hanno anche avuto edizioni americane.
Restano comunque di nicchia.

#250 Comment By ZioBlood On 4 luglio 2008 @ 22:48

@Fabrizio:
Sapevo che Manara è abbastanza famoso in Francia. O mi sbaglio?

PS: E beh…le tette piacciono anche a me, e Manara è un grande. A proposito hai mai visto ‘sto video sul tubo?
http://it.youtube.com/watch?v=7TPA0r94PTk
Fantastico!

#251 Comment By Loreley On 4 luglio 2008 @ 23:07

@Jess: praticamente hai postato uno dei commenti più sensati che Carlo abbia fatto durante la sua carriera qui O_O

In My Honest Opinion ovviamente.

#252 Comment By sergio On 4 luglio 2008 @ 23:19

jess: io vedo solo una persona che si diverte a offendere e insultare (Gamberetta) ma che non ci sta a essere offesa e insultata, ne a discutere fino in fondo le sue “recensioni”.
C’è un nome per questo: immaturità.

#253 Comment By AryaSnow On 5 luglio 2008 @ 01:37

Carlo mi ha chiesto di nuovo di scrivere un messaggio da parte sua:

——————————————————–
Mi sono divertito a leggere tutti i commenti che sono venuti dopo che sono stato bannato dalla crostacea.

Come ha detto gugand, io non mi limitavo a insultare (come vedo che continuano allegramente a fare in parecchi): il vero problema e’ che in piu’ io argomentavo.

Questa e’ l’unica vera ragione per cui sono stato bannato. La Gamberetta gli insulti li regge benissimo: tanto e’ vero che e’ nelle sue “regole” che la si puo’ insultare liberamente. E’ nelle sue regole, perche’ si vuole mostrare “aperta” e “tollerante”. Tanto e’ vero che quando si banna qualcuno, da’ la colpa al fratellino. Ma allora qual e’ il problema, veramente? Non certo l’insulto: e’ la critica argomentata la cosa che non riesce veramente a sopportare.

Dice di avermi “ignorato”: niente affatto, mi ha avuto in cosi’ tanta considerazione, da trovare necessario buttarmi fuori! E questa la considero, oltre a una vittoria, una dimostrazione… matematica. :-)
————————————————

#254 Comment By Fabrizio On 5 luglio 2008 @ 12:04

@ Zio Blood:
sì, effettivamente sintetizzare la storia in un mix di iconografia, scopate e uccisioni è abbastanza da Manara… :)
Sono le tre cose che lo rendono “speciale” ancor più del suo tratto. E vengono fuori particolarmente bene in opere come “Coniglia Bianca”, “Salomè”, “El Gaucho”, “I Borgia”…

Manara ormai è famoso in tutto il mondo. Jim Lee, quando è venuto in Italia in viaggio di nozze, 13 anni fa, si era comprato un volume di Manara.
Lui stesso dice chè è stato influenzato dal tratto dell’autore veronese.

Le tette sul mio blog di solito sono un mezzo, non un fine… :D

@ Sergio:

io vedo solo una persona che si diverte a offendere e insultare (Gamberetta) ma che non ci sta a essere offesa e insultata, ne a discutere fino in fondo le sue “recensioni”.
C’è un nome per questo: immaturità.

Allora sono meno miope di quanto pensassi, perchè la stessa persona la vedo pure io…

@ Carlo:

Questa e’ l’unica vera ragione per cui sono stato bannato. La Gamberetta gli insulti li regge benissimo: tanto e’ vero che e’ nelle sue “regole” che la si puo’ insultare liberamente. E’ nelle sue regole, perche’ si vuole mostrare “aperta” e “tollerante”. Tanto e’ vero che quando si banna qualcuno, da’ la colpa al fratellino. Ma allora qual e’ il problema, veramente? Non certo l’insulto: e’ la critica argomentata la cosa che non riesce veramente a sopportare

oppure la evita accuratamente. Tanto che, in risposta alle mie ripetute esortazioni alla coerenza, c’è stato solamente l’invito a levarmi dalle palle.
Ma pare che ci saranno recensioni positive, in futuro. Forse le gocce hanno scavato la pietra.
E noterei anche il fatto che La Fogna sta pareggiando con i commenti del resto del blog.
E’ nata come discarica dei commenti non voluti e si è trasformata definitivamente in una sezione viva e palpitante.
Se la Fogna è l’unico angolo del blog in cui la censura è limitata e, di conseguenza, è quasi più attiva delle altre sezioni, qualcosa vorrà dire.

Ai blogger non piace essere imbavagliati.

Gamberetta deve decidere se giocare nel mondo di chi fa sul serio o restare nella nursery…

#255 Comment By Fabrizio On 5 luglio 2008 @ 12:11

@ Clio:
antisemita tu e la tua ditta…! :P

@ Zio Blood:
per l’uguaglianza sì, per il cattolicesimo no…

2008/02/non-sono-per-nulla-tranquillo

e poi… volevo darti un po’ addosso… :P

#256 Comment By wewec On 5 luglio 2008 @ 15:05

Aspetta aspetta aspetta, questa mi giunge nuova: chi è che è antisemita?

#257 Comment By Raimi On 5 luglio 2008 @ 15:31

Loreley scrive:
@Jess: praticamente hai postato uno dei commenti più sensati che Carlo abbia fatto durante la sua carriera qui O_O

In My Honest Opinion ovviamente.

Forse è meglio che cambi fornitore di stupefacenti, Loreley, perché sarebbe più sensato un ubriaco indiavolato col mondo intero…

Riguardo il discorso del “bannaggio” dico semplicemente che mi fa sorridere il fatto che delle persone siano compiacenti di una mentalità o pensiero idiota fino a quando questo non gli si rivolta contro…Come un parlamentare che prima approva le leggi, poi piange e le maledice se la loro applicazione va a suo discapito.

Detto ciò concludo col dire che Carlo ha dimostrato di essere ciò che molti altri sono qui dentro: un perfetto imbecille.
Scusate ma sono sul serio stupefatto da così poca intelligenza…non ho altre parole per il momento.

Detto cio’ concludo col dire che Carlo ha dimostrato di essere ciò che molti altri sono quì dentro: un perfetto imbecille.
Scusate ma sono sul serio stupefatto da così poca intelligenza…non ho altre parole per il momento.

#258 Comment By Raimi On 5 luglio 2008 @ 15:46

Rimando alla fogna per rispondere a Carlo ed è stato anche troppo sprecare quel paio di righe…

Tuareg:

Poi sono d’accordo anch’io che sparare sulla Croce Rossa sia uno sport poco elegante. E’ che ti viene voglia di farlo quando leggi certe frasi-feticcio…

A me sembra che feticcio sia solo la tua indefinibile mente.
Sullo sparare sulla Croce Rocca sono d’accordo con te, infatti non inveiro contro la tua persona.

ripeto che il linguaggio riportato ha caratteristiche sintattiche che delineano la capacità prospettica della visualizzazione di ciò che si legge.

Dovevo esprimermi meglio ma il concetto è lo stesso, basta aggiungere “…capacità prospettica dell’autore di far visualizzare ciò che si legge”.

Volete il disegnino per capire e farvelo entrare in zucca o siete senza speranza di uscire dal tunnel nel quale vi siete sfortunatamente persi?
Ciao

#259 Comment By Clio On 5 luglio 2008 @ 15:51

A wewec: io e la ditta. Tradotto per i gentili vuol dire che io e tutti gli altri ebrei siamo antisemiti XD
Va bene, con questo finiamo nella Fogna…

#260 Comment By Fabrizio On 5 luglio 2008 @ 16:12

Direi di chiudere la questione sull’antisemitismo.
Era una cosa tra me e Zio Blood, ma niente di serio. Evitiamo di ingigantirla…

#261 Comment By Fabrizio On 5 luglio 2008 @ 16:22

@ Raimi:

Detto ciò concludo col dire che Carlo ha dimostrato di essere ciò che molti altri sono qui dentro: un perfetto imbecille.
Scusate ma sono sul serio stupefatto da così poca intelligenza…non ho altre parole per il momento.

Detto ciò concludo col dire che Carlo ha dimostrato di essere ciò che molti altri sono qui dentro: un perfetto imbecille.
Scusate ma sono sul serio stupefatto da così poca intelligenza…non ho altre parole per il momento.

Detto ciò concludo col dire che Carlo ha dimostrato di essere ciò che molti altri sono qui dentro: un perfetto imbecille.
Scusate ma sono sul serio stupefatto da così poca intelligenza…non ho altre parole per il momento.

Detto ciò concludo col dire che Carlo ha dimostrato di essere ciò che molti altri sono qui dentro: un perfetto imbecille.
Scusate ma sono sul serio stupefatto da così poca intelligenza…non ho altre parole per il momento.

Detto ciò concludo col dire che Carlo ha dimostrato di essere ciò che molti altri sono qui dentro: un perfetto imbecille.
Scusate ma sono sul serio stupefatto da così poca intelligenza…non ho altre parole per il momento.

E’ un mantra?
:asd:

#262 Comment By Lo Sparviero On 5 luglio 2008 @ 17:08

Fab: Già di per sé l’antisemitismo è una cosa seria. Chiudete la discussione qui, non credo proprio che questo sito sia a favore del razzismo :(.

Gamberetta: Vedo che hai seguito il mio “Questo è solo un suggerimento: può essere anche deliberatamente ignorato” alla lettera! ;).

#263 Comment By Loreley On 5 luglio 2008 @ 18:18

@Raimi:

Forse è meglio che cambi fornitore di stupefacenti, Loreley, perché sarebbe più sensato un ubriaco indiavolato col mondo intero…

Uhm… non credo proprio :D

#264 Comment By ZioBlood On 6 luglio 2008 @ 22:01

@Fabrizio:
Se è per questo neanch’io sono cattolico. Sono un credente con molti dubbi; con dei dubbi enormi direi.
Per quanto riguarda l’aborto: parto dal presupposto che ognuno è libero.
E’ libera la madre di abortire un figlio; ma è altrettanto libero un figlio di poter vivere, e poichè penso che la libertà alla vita sia molto più importante della libertà di abortire…beh trai le tue conseguenze.

@Lo Sparviero:
Non c’è motivo di farla così tragica: il fatto che l’antisemitismo sia una cosa seria non vuol dire che non vi si può scherzare sopra.
D’altronde lo stesso Primo Levi affermava che in qusiasi modo si parli di antisemitismo non importa: l’importante è parlarne.
Insomma, anche su questo blog abbiamo fatto una buona azione.

#265 Comment By Lo Sparviero On 6 luglio 2008 @ 22:41

Zio: Tu puoi fare tutte le buone azioni che vuoi, ma a me l’antisemitismo non va giù, nè oso scherzarci troppo sopra.
Hai idea di cosa significa per un ragazzino ebreo essere allontanato da coloro che un tempo erano suoi amici solo perché è un diverso? Poi anche “diverso” mi sembra esagerato: gli ebrei sono tali e quali a noi.
Se tu ci vuoi scherzare sopra, fai pure, fa come il caro Primo Levi. A me l’antisemitismo fa schifo e basta.

#266 Comment By Fabrizio On 6 luglio 2008 @ 22:43

@ Zio Blood:
aggiungerei che l’umorismo ebraico è anche particolarmente ricco e famoso.

VEDO che gli Italiani del Fantasy hanno ancora la buona abitudine di uscire, durante il weekend.

Damose una mossa, chè la fogna langue e le zanzare si accumulano…

#267 Comment By ZioBlood On 6 luglio 2008 @ 22:48

@Lo Sparviero:
Vedo che continui a farla tragica. Mah, fai un po’ tu…

#268 Comment By Clio On 6 luglio 2008 @ 22:53

A Lo Sparviero
L’antisemitismo è una cosa orrenda come tutte le altre forme di razzismo, però io penso che non per forza “scherzare” voglia dire non prendere sul serio. Tra l’altro, quasi tutte le barzellette ebraiche sono sugli ebrei (e sono piuttosto maligne), l’ironia è il nostro distintivo. Poi, se uno da’ dell’antisemita a me e a tutti gli altri ebrei, a me viene da ridere.
E forse ha ragione il regista di “Train de vies”: con tutto il macchinario che hanno smosso non ci hanno distrutti, noi siamo qui, vivi e vegeti! Non bisogna dimenticare il passato nè sottovalutare l’antisemitismo odierno (esiste sempre, già…), ma credo che l’ironia sia una delle “armi” per “neutralizzare” quest’ultimo.

#269 Comment By Fabrizio On 6 luglio 2008 @ 23:05

P.S. :

@ Clio & Gamberetta: ‘mazza quanto siete acide. Valberici ha scritto un commento con un tono cordiale e amichevole, voi gli avete risposto con un’elegante tono da saccenti signorine so tutto io.
Trovatevi un fidanzato…

#270 Comment By Lo Sparviero On 7 luglio 2008 @ 08:21

Zio: Non sto continuando a farla tragica; ho detto solo che a me l’antisemitismo fa schifo, ma se tu ci vuoi scherzare sopra io non te lo impedirò :P.

Clio: Ma anche io la penso come te, solo che l’antisemitsmo mi fa schifo e quindi non ci scherzo troppo sopra, ma non voglio impedire a nessuno di farlo: ho solo ricordato loro su che cosa stavano scherzando ;).

Fabrizio: Mah, guarda… se tutto va bene Gamberetta si fidanza con me, se poi Clio vuole… un findanzato glielo si può trovare senza problemi :).

#271 Comment By Fabrizio On 7 luglio 2008 @ 12:33

Bravo Sparviero, mettile un po’ di endorfine nel motore…

#272 Comment By Lo Sparviero On 7 luglio 2008 @ 12:39

Fab: Mici fidanzerei solo per la sua enorme intelligenza. È raro trovare ragazze così brillanti ed intelligenti come lei :D.

#273 Comment By Fabrizio On 7 luglio 2008 @ 12:53

aggiungo un brano tratto dal blog di Ausonia, che ha da poco riaperto.
Scoprire di chi si tratta e cosa abbia pubblicato, al vostro comodo ingegno.

Tanto siete abituati a documentarvi, no?

- ma poi… tutto diventa ingestibile. complicato… e io non ho molta pazienza.
- ingestibile.
- sì… insomma. a me non va di dare spiegazioni sul mio lavoro.
- posso chiedevle pevché?
- perché gliel’ho detto: io non sono un politico.
- si spieghi meglio. la pvego.
- credo… credo che dalle scelte che prende un autore e da quel che fa… non dipenda la vita di nessuno. se sbaglia un libro non è che poi i treni arrivano in ritardo. i treni arrivano in ritardo comunque. se smette di scrivere, gli ospedali continuano a funzionare male, ma a funzionare. se smette di andare alle fiere… i salari dei lavoratori restano bassi. capisce quello che voglio dire? io non devo giustificare le mie scelte creative. perchè certe scelte non le impongo a nessuno. e se quella serie di scelte che ho preso per fare un libro non convincono il lettore, il lettore non è obbligato a comprarlo. capisce cosa intendo?
- mmh.
- sì o no?
- più o meno.
- i lettori non sono elettori. non devi fare quello che ti chiedono, non devi sostenere le loro istanze. vede… per quanto cerchi di dare risposte a chi mi fa domande sul mio lavoro… credo di non dovergliele

’nuff said

#274 Comment By Fabrizio On 7 luglio 2008 @ 13:00

Divido i commenti, così la nostra cara Gamby può decidere cosa sbattere in fogna.
Non sono adorabile?

Il reperto designato A812 è un arco lungo con libbraggio di 156,66 libbre. E notare che quest’arco ha una gittata massima di 297
metri

Che bello.
Me la immagino la Gamby, che, dopo aver fatto la cacchina, si volta a controllare il libbraggio del prodotto. Colore e aroma.
Perchè la precisione conta, è importante fornire un prodotto fatto come dio comanda…

Speriamo che la Gamby, dopo aver abbassato le mutande del boyfriend, non controlli il libbraggio anche lì. Magari anche spessore, densità, lunghezza, velocità media, pressione.
Se ama i ragazzi come il fantasy…

Sparviero, stai all’occhio…! ;D

#275 Comment By Federico Russo “Taotor” On 14 luglio 2008 @ 15:39

Edit di Gamberetta. In fogna perché commento doppio. Non è cambiato niente riguardo ai commenti, ma a quanto pare il link a steamfantasy.it ha fatto scattare il filtro anti-spam.

Ce ne vuole di fantasia per fare un paragone tra scacchi e scrittura. E dire che già il paragone tra scrittura e Body Building mi sembrava strano!
Concordo con te, comunque. :)

P.S. Vedo che hai pubblicato il post alle 23.22 di domenica. Esci, di tanto in tanto, tesoro… XD

P.P.S. Sumbitto per la seconda volta perché, a quanto pare, la prima volta non l’ha pubblicato – o è forse attivo il controllo dei commenti?

#276 Comment By Priffry54 On 15 luglio 2008 @ 14:00

Volevo segnalare i seguenti link.
Commenti di Licia Troisi sugli scrittori minorenni:

http://www.liciatroisi.it/blog/2008_06_26/i-miei-due-cents-sul-boom-degli-scrittori-minorenni

Il sito ufficiale di Francesco Ghirardi e il canale YouTube:

http://www.federicoghirardi.com

http://it.youtube.com/user/federicoghirardi

#277 Comment By Okamis On 17 luglio 2008 @ 12:09

Piccolo OT (non mi offendo se finisco nella fogna ;-): dove si può leggere la storia di Laura e i Gargoyle? Comincio a diventare curioso ^_^

#278 Comment By Gamberetta On 17 luglio 2008 @ 12:37

@Okamis. È qui sul blog, categoria racconti. Ma se aspetti qualche giorno ne metto una versione aggiornata, perché ho corretto diverse cose che mi sono state segnalate. Oppure se vuoi te lo mando via mail.

#279 Comment By Okamis On 17 luglio 2008 @ 14:59

Ops, non mi ero nemmeno accorto della sezione racconti :) Se non è un disturbo, la mia mail è okamis@hotmail.it (che originale che sono, eh? XD). Altrimenti aspetterò, non è assolutamente un problema. Grazie.

#280 Comment By Priffry54 On 29 luglio 2008 @ 03:56

Visto che si è parlato di “Ancess le Chiavi del Fato” vorrei dare una mia opinione a riguardo.
Basta cercare su Google per rendersi conto che il signor Rocca gira i siti internet e, con quella che qui chiamate “tecnica di morphing” (io lo chiamo inventarsi fake http://it.wikipedia.org/wiki/Fake ), crea delle opinioni positive nei confronti della sua opera; ha così attirato una quantità enorme di persone che lo screditano praticamente dovunque.
Tutto quello che doveva fare era accettare la recensione e pubblicare un topic ufficiale di risposta qui sul blog di Gamberetta o sul suo (ne ha due: uno su Blogspot e uno su Splinder), come hanno fatto altri autori, invece ha insistito col flooding http://it.wikipedia.org/wiki/Flood_(informatica) e lo spamming.
A volte è stato smascherato grazie a qualcuno che ha notato la sua mail, a volte si è tradito col suo modo di fare (non credo sia possibile che una persona con lo stesso nickname vada a cercare su Google tutte le discussioni su un libro per proteggere l’autore a meno che non sia un fan accanito, un familiare, un amico o lui stesso).
Rocca però non è affezionato a un nome in particolare: cambiano i siti e cambiano i nickname, ma l’atteggiamento rimane sempre lo stesso: arriva un nuovo iscritto che, a spada tratta, protegge il romanzo con lo stesso tono, la stessa punteggiatura e lo stesso modo di esprimersi di Rocca (ogni tanto gli accenti cambiano, poi tornano i soliti).
Forse dottorando non è Rocca, per carità, forse è un suo amico dottorando che gli ha permesso di presentare il libro in una facoltà (fra le tante).
Si è creato un vero e proprio “caso” che ha come protagonista Rocca, il Rocca che trolleggia http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet) , il Rocca che critica la Strazzulla e la Troisi parlando di rovina dell’Italia (ma non è troppo tardi per lui… meno male!), il Rocca che argomenta e si confronta con gli altri sempre con quel malcelato “disprezzo” verso chi non è come lui (cioè un genio evidentemente, non so come si giudichi ma si evince chiaramente).
A Rocca riconosco la pazienza di aver scritto un libro infiorettato in quel modo e i suoi studi, tuttavia vorrei sottolineare il mio disgusto per come ha gestito le provocazioni sparse per il web.
E’ tutto documentato su Google: le discussioni sul libro sono piene di offese e molte sono state chiuse e poi tutte quelle risate “isteriche”, quel fare provocatorio… se si voleva dare a Gamberetta pan per focaccia, Rocca ha dimostrato di essere allo stesso livello di chi critica quando pontifica sui mali dell’Italia in altri blog.
A questo punto vorrei fare una domanda: ma ne valeva veramente la pena? Valeva la pena passare come “fenomeno internet” in senso negativo solo per “essersela presa”?
Io dico di no.

#281 Comment By Pamy & Moldy On 30 luglio 2008 @ 12:07

@ Clio:

Il discorso sull’anitsemitismo era tutt’altro. Non l’hai nemmeno compreso. Vieni qui a far la buona samaritana?

L’antisemitismo è una cosa orrenda come tutte le altre forme di razzismo

Ma va? Ma dai?

@ Fabrizio:

Speriamo che la Gamby, dopo aver abbassato le mutande del boyfriend, non controlli il libbraggio anche lì. Magari anche spessore, densità, lunghezza, velocità media, pressione.
Se ama i ragazzi come il fantasy…

Effettivamente potrebbe essere una forma mentis di indagine puntigliosa quella della Gamby. Ma purtroppo per lei non ha ancora capito che non basta leggere ed essere appassionati di fantasy per ergersi a sparare minchiate come fa lei. La conoscenza dev’essere più vasta e ampia ( ma soprattutto solida!); non compensare i vuoti culturali con 4 rimandi a wikipedia e far credere di essere una critica ad hoc

@ Priffry54:

Credi che qui nessuno usi la tecnica del morphing? Guardati un po’ in giro. Sono mesi che predichiamo di gente che arriva qui per caso, molla due commenti del cavolo e se ne va.
E’ stato sottolineato già 200 mila volte. Oppure tu fai parte dello stesso giro? Sei venuto qui e hai lasciato solo due commentini pressochè inutili.
Ma dì qualcosa di un filino più interessante piuttosto! Ci sono un sacco di articoli su cui commentare.
Se invece vuoi continuare la tua caccia ai morphing puoi anche togliere il disturbo. Ti diamo un’unica raccomandazione: se questa tecnica la disprezzi tanto non usarla anche tu. O forse credi che la gente sia stupida e non ti abbia sgamato?

@ Sparviero:

Mici fidanzerei solo per la sua enorme intelligenza. È raro trovare ragazze così brillanti ed intelligenti come lei

What please? Oh my god!
Sparviero, la droga fa male. Non abusare.

#282 Comment By Lu On 30 luglio 2008 @ 13:24

Scusate l’intrusione, qualcuno sa se è reperibile l’ebook o qualcosa di altrettanto gratuito di Cuore d’Acciaio di Swanwick? Ho notato che qui è parecchio apprezzato, magari qualcuno mi può aiutare.
Lo cerco da un po’ ma è esaurito quasi ovunque, e io non ho molta voglia di scucire 5 euro di spese di sedizione sulle librerie online o (peggio) su ebay…

#283 Comment By Blu On 30 luglio 2008 @ 14:44

@Priffry54

Basta cercare su Google per rendersi conto che il signor Rocca gira i siti internet e…(omissis) crea delle opinioni positive nei confronti della sua opera; ha così attirato una quantità enorme di persone che lo screditano praticamente dovunque.

Un po’ per noia un po’ per curiosità ho provato a fare la ricerca su Google… tutti i forum che parlano di fantasy sono stati “colpiti”… e guardando le varie date si vede che va avanti così da mesi!!! E’ imbarazzante…

#284 Comment By Priffry54 On 30 luglio 2008 @ 15:20

Il riassunto è che se fossi stato più calmo, forse adesso la situazione non sarebbe diventata un “fenomeno internet” che è andato oltre Gamberilandia (sei dappertutto su Google ma grazie a flame abbastanza astiosi da ambo le parti).
Ti critico solo per questo, non entro in merito al libro, anzi, per quello ti faccio i complimenti.
Scrivere un libro e vederselo sputtanare in internet non dev’essere facile, però potevi rispondere più pacatamente e non “flammare”.
Non voglio sembrare troppo di parte quindi preferisco non aggiungere altro sull’argomento.
Non sono il fake di nessuno: sono qui da poco ed è per questo che ho scritto solo due post.
Se vuoi rispondere ti leggo volentieri.

#285 Comment By Loreley On 30 luglio 2008 @ 20:03

@Lu

Scusate l’intrusione, qualcuno sa se è reperibile l’ebook o qualcosa di altrettanto gratuito di Cuore d’Acciaio di Swanwick?

Ebook non so, io l’ho preso in biblioteca… prova a guardare anche tu lì, mi sa che è l’unica possibilità :(

#286 Comment By Stefano On 30 luglio 2008 @ 21:38

Per Priffry54:
Rocca pensa che siamo la stessa persona… non è così Sergio.

#287 Comment By Lu On 30 luglio 2008 @ 21:42

Ebook non so, io l’ho preso in biblioteca… prova a guardare anche tu lì, mi sa che è l’unica possibilità :(

In effetti è l’unica alternativa, scema io che non ci avevo pensato! Speriamo ce l’abbiano e grazie del consiglio ;)

#288 Comment By TROTA On 1 agosto 2008 @ 11:41

Ho sentito anche io parlare di questo libro, “Un-cess, le chiaviche del defecato”. Com’è? :-)

#289 Comment By TROTA On 1 agosto 2008 @ 12:35

@Stefano
Quello pensa sempre e solo quello di cui si autoconvince.
Per esempio di aver scritto un capolavoro.

#290 Comment By Davide On 2 agosto 2008 @ 16:11

Commento in Fogna per capire se riesco a far funzionare Gravatar come si deve…

#291 Comment By Filippis On 10 agosto 2008 @ 22:29

@ Gambera:
Ma possibile che nn hai nulla di meglio da fare che insultare Troisi, Strazzulla, Mozart e compagnia bella???
Modera i commenti, ragazzina.
Non c’hai manco l’età per fare certe affermazioni, e io ci credo benissimo che c’hai 17 anni, perchè si vede.
E ne dimostri pure meno. Ti nascondi dietro frasi pungenti e attacchi gli altri non per schiettezza.
Per STUPIDITà.
TI SFIDO A DUELLO!

#292 Comment By Filippis On 10 agosto 2008 @ 22:34

@Gambera:

E ti ofro un café.
E te lo meto dentro un sacheto.
E vieni a farti un giro a Pontremoli.
Cosji vedi com’è la vita reale.
Senza atacarti ale cose fantasjy e cazate varie.
So’ Flavio.

#293 Comment By Filippis On 10 agosto 2008 @ 22:45

@Gamberetta:

Thou art such harlock,
Thou shamest,
Thou dost only shananigans!!!
“ARR”ivaffanculo!
NON INSULTARE LA STRAZZULLA CHE ATSI NA VARGUGNA MARZA!!!
So’Flavio.

#294 Comment By Fiippis On 11 agosto 2008 @ 14:57

@Gamberetta (che d’ora in poi chiamerò cocktail)

Non è giusto…che lei butti tutte le nostre gentili favelle nella Cloaca Maxima.

Sjmettila Sjmicheal!!!!

So’ Flavio

#295 Comment By mr.square On 17 agosto 2008 @ 23:51

Gamberetta, qui parlano di te in positivo… allora fai anche del bene lol
Ma che hai combinato?
link

#296 Comment By another On 30 agosto 2008 @ 17:24

U R a stupid person.
U must f**k!

#297 Comment By Aglaring Vanyar On 8 settembre 2008 @ 18:56

Salve a Tutti!
Beh! QUASI Tutti!!!
Sicuramente a Gamberetta, Clio, e qualche altra ( scusate, ma non rammento tutti i nomi! ).

Trascorso Bone Vacanze?

Dunque, al punto:

Cosa ne pensate del fantasy: ” Le Cronache di Narnia II° ” ?
Ci sono anche attori italiani, pensate un poco!!!

Bye! Bye!

#298 Comment By mariateresa On 9 settembre 2008 @ 14:15

Io devo ancora vederlo, e ho tempo per andarci. Vivo in uno di quei paesi bugicattoli dove i film arrivano con un mese di ritardo!
Posso segnalarvi il mio forum fantasy? Si chiama fantasy books.
http://freeforumzone.leonardo.it/scheda.aspx?f=156724&c=156724&idu=1750036

#299 Comment By DelemnO On 9 settembre 2008 @ 19:31

Se devo essere onesta a me Narnia II è piaciuto più del primo. Più spade e meno convenevoli, questa volta è ambientato il 99% a Narnia, e il film ci guadagna. I due attori italiani sono bravissimi , tra i miei commenti a caldo posso dire: 1) mai viste così tante balestre in un solo film 2) il castello è una figata 3) I trucchi digitali sono davvero belli. Io lo consiglio.

#300 Comment By mariateresa On 10 settembre 2008 @ 16:26

Scusate, ho appena scritto qualche riga del prologo del racconto breve che sto scrivendo per la mia migliore amica, Daimon. Vi va di dare un’occhiata?
L’Ombra

Pioveva violentemente quel giorno di fine Settembre dell‘anno 3000, e l’isola di Avalon era avvolta nel silenzio. La nebbia si diradava a mano a mano che la pioggia aumentava di intensità, scrosciando vigorosa sui cadaveri insanguinati. L’Ombra oscurava il cielo della Sacra Isola con la sua coltre nera di nubi temporalesche, le saette fendevano l’aria squarciando larici e pini, e l’Esercito Nero bruciava il verde tappeto di erba e di muschio che ricopriva le rocce del promontorio. Il mare si levava furioso spruzzando acqua mista a sangue nell’aria, infrangendo i corpi morti degli elfi sulle rocce affilate, mentre le viverne volteggiavano in cielo in una macabra danza in attesa che qualche cadavere fosse sbattuto a riva per essere dilaniato dalle loro fauci.Nascosto in una grotta poco lontana dalla spiaggia, inginocchiato vicino ad una bionda donna elfica, stava un bambino tutto sporco e inzaccherato di fango. Aveva le mani piccole e delicate aggrappate alla vita sottile dell’elfa, e la guardava con i grandi occhi di ghiaccio senza dire una parola. Le lacrime gli bruciavano il volto graffiato e sporco, un tempo rubicondo e gioioso, cadendo una ad una sul corpo inerte della madre. Era spaventato, aveva paura. Non capiva perché il corpo morbido e soffice di sua madre, sempre caldo e confortante, fosse freddo e rigido. Non capiva perché la pelle di lei, solitamente dorata dal sole della spiaggia e liscia come la seta, ora fosse ricoperta da quello strano liquido rosso scarlatto e da tutte quelle macchie violacee. Ma soprattutto si chiedeva perché, lei che aveva sempre un tiepido e dolce sorriso sulle labbra sottili, ora lo fissava con la bocca aperta e gli occhi azzurro cielo sbarrati. E perché, perché non lo abbracciava stretto al suo petto come faceva sempre la sera? Perché non gli cantava più le antiche ballate elfiche con la sua voce melodiosa e gentile per farlo addormentare?. La scosse prendendola per le braccia, ancora avvolte nelle maniche della veste strappata, e con grande fatica cerco di attrarne a se il busto. Era così greve, così pesante, sembrava un macigno alle sue deboli mani. Con un grande sforzo la strinse a sè, lottando con tutte le sue forze per trattenere il suo corpo esile che scivolava verso il basso lentamente. Il bambino posò la testolina incorniciata da lisci capelli d’argento sul seno acerbo della madre, chiuse gli occhi e cerco il battito del cuore. Lo faceva sempre quando, la notte, aveva paura dei mostri delle favole che lei gli raccontava. Sentire quel soffice e ritmico tum-tum battere nel suo petto lo tranquillizzava, era come la dolce melodia di una ninna nanna. Ma il cuore di sua madre non faceva più tum-tum, e lui la lasciò andare a terra sconvolto. Non capiva cosa significasse l’assenza di quel rumore per lui confortante, ma seppe per istinto che sua madre non c’era più. Era andata via da lui, senza un motivo, all’improvviso. Avrebbe voluto definire quell’ assenza, quel vuoto che ora lo stava inghiottendo e trascinando in basso, ma non trovava la parola giusta. Non la conosceva, né in elfico né in greco. Sapeva solo che quella sensazione gli faceva tanto male, gli mozzava il fiato in gola. Non era come quando si sbucciava il ginocchio cadendo sui sassi mentre giocava, o come quando aveva il fiatone alla fine di una corsa lungo la spiaggia, né assomigliava alla spiacevole sensazione che provava quando il fratello lo sgridava per qualche marachella commessa. No, era del tutto diverso. Si portò una mano tremante in petto, la strinse forte sul cuore. Faceva tum-tum, ma era come se si fosse spezzato in due parti. Urlò forte, quasi credendo di potersi liberare in quel modo del cappio stretto attorno al suo cuore. La sua voce stridula si perse nel buio della caverna, sovrastata dal rumore dei tuoni e della pioggia. Qualcuno, nascosto nell’oscurità di quello stesso luogo, lo sentì. I suoi occhi scuri si accesero di cattiveria, la gola riarse per la sete di sangue. La vampira mosse alcuni passi verso il piccolo, sollevando a fatica il corpo forte e tozzo. Lo agguantò per la vita, sollevandolo in aria. Lui si dimenò e scalciò, ma fu tutto inutile. Non disse nulla quando la donna affondò i canini nel suo tenero collo, sopraffatto dalla violenza di quel gesto. Allora provò un altro sentimento sconosciuto, più forte e accecante di quello provato di fronte al corpo senza vita di sua madre. Desiderò con tutto il suo cuore ancora pulsante di stringere il cuore di quella donna e schiacciarlo, pressarlo, fino a farle provare quello che lui stava provando in quel momento. Fino a ridurre il suo corpo freddo e pesante come quello di sua madre.

ps:premetto che non è tutto, e che il massacro degli elfi è raccontato dopo tramite flashback.

#301 Comment By GiD On 10 settembre 2008 @ 22:58

(…) e l’Esercito Nero bruciava il verde tappeto di erba e di muschio che ricopriva le rocce del promontorio.

Certo che è dura, mentre piove violentemente e la pioggia scroscia con vigore…

Era spaventato, aveva paura.

forse “Era spaventato” bastava, probabilmente “Era spaventato” era sufficente.

#302 Comment By mariateresa On 11 settembre 2008 @ 10:33

La tecnica usata per appiccare il fuoco è particolare…olio infiammabile e combustibili vari. Il fuoco di questo tipo è molto difficile da estinguere, anzi spesso il vento del temporale e le saette lo alimentano. Ma per vederlo estinto si deve aspettare il seguito, che non ho ancora scritto. Ma ho già qualcosa in mente. Il bambino si risveglia nel covo dell’Esercito Nero. Ovviamente, prima c’è una piccola parte narrata dal punto di vista della vampira, così posso mostrare meglio i vampiri e i loro pensieri. Appena elaboro dell’altro lo posto.

#303 Comment By Morgante On 11 settembre 2008 @ 11:51

Però, Mariateresa,
questo in teoria non era un forum per inserire brani delle proprie opere, ma commenti ad opere recensite.
Potresti aprire un tuo blog, così caricheresti interamente lì le tue opere, o almeno in parte, se temi possano essere riprodotte altrove, e gli altri potrebbero leggerle e commentare, come desideri.
E’ chiaro che hai tanta voglia di essere letta, ma è un po’ fastidioso leggere brani inseriti a singhiozzo fra discorsi che non sempre sono attinenti. In uno spazio nato apposta invece potresti fornire comodamente dettagli dei tuoi mondi, fonti e pensieri.
E’ solo un’idea, magari preferisci così.

#304 Comment By Diarista incostante On 11 settembre 2008 @ 11:52

@mariateresa
Al solito: non offenderti per favore. Vuoi un’opinione ed io te la dò. Questo brano non mi piace. Per niente. Credo e spero che tu possa fare meglio, se vuoi continuare a scrivere e magari campare di quello.

Lo stile è un po’ troppo aulico, ma soprattutto è finto. Nessuno parla così, nessuno ha mai parlato così. Perchè non si può scrivere tum-tum come onomatopea (non tra le più belle imho) e poi scrivere anche “le viverne volteggiavano in cielo in una macabra danza in attesa che qualche cadavere fosse sbattuto a riva per essere dilaniato dalle loro fauci” invece che un più solido e terra terra “le viverne fameliche sorvolavano la spiaggia in cerca di cadaveri” che è esattamente quello che succede nella storia.
Inoltre la costruzione elaborata delle frasi obbliga a fare uno sforzo eccessivo per stare dietro alle parole, che invece che scorrere fluide creano un insieme pesante.
A parte che “suo” e sua” ricorrono 8 volte ciascuna. Ma com’è possibile che sia necessario, ed utile, usare sempre almeno due aggettivi per descrivere qualunque cosa? Ed è obbligatorio descrivere così tanto? Me lo chiedo, in tutta onestà.
Per esempio: un bambino inzaccherato di fango è sporco, non c’è bisogno che tu me lo scriva che è sporco, lo so da sola.
Secondo me la metà di quelle descrizioni, che piacciono tanto a chi scrive ma forse non sempre a chi legge, sono superflue. E tu scrivi per farti leggere, non *solo*perchè ti piace scrivere, o no?
Il fatto è che il lettore ha tutto il diritto di dipingersi la scena come gli piace. Lo scrittore ti dovrebbe dare solo gli strumenti di massima per ricrearti in testa ambienti e volti.
Un esempio stupido: se io voglio immaginarmi l’elfa castana credo sia nel mio diritto farlo, mi piacerebbe moltissimo magari, e invece no. Tutti a calcare la mano col biondo, sempre. Che noia. E a me i capelli biondi magari mi fanno pure schifo. Capisci? Spero di sì.
Se è vitale che gli elfi siano ossigenati, allora va bene, se serve a dare colore locale può starci, ma se è solo estetica lasciamo stare e passiamo oltre.

Infine ci sono delle inverosimiglianze tremende, per esempio:

1) I seni di una madre non possono fisicamente essere acerbi, nemmeno tra le elfe, fidati che lo so.

2) Un bambino troppo piccolo per capire la differenza tra vita e morte non desidera ancora uccidere nessuno, anche se capisce già che un omicidio o qualcuno che gli fa del male sono cose molto brutte. Di nuovo, fidati che è così.

3) Un tum-tum non è soffice. Il pane è soffice, il tum-tum al limite è sommesso.

4) Io attraggo a me un busto (carcassa) di una pecora morta, non di mia madre morta. Se è mia madre che mi stringo tra le braccia dico che la stringo a me, non che tiro a me il suo busto (busto di che? Di gesso? Stiamo in classe di figura in un liceo artistico? Non mi pareva)

5) La parte sul bambino che non sa la parola. Non sta in piedi, è finta.
Se è in grado di dirsi come fai già notare tu che “la mamma non è più qui” è sufficiente, lui non sa ancora dire “morte” ma l’è li stess, come si direbbe qui da noi, il concetto base gli è perfettamente chiaro. Se vuoi dire al lettore che il bimbo aveva un fratello, correva sulla battigia, si sbucciava le piccole ginocchia elfiche ecc. ci sono altri modi per farlo senza attaccarsi alle ricerche semantiche di un poveretto che dovrebbe essere troppo spaventato anche solo per ricordarsi come si chiama, altro che cercare una parola che non gli viene.
E tutti quei punti interrogativi. E perchè è fredda? E perchè non si muove? E perchè non canterella? Perchè è crepata, tesoro, lasciami in pace e fammi vedere cosa succede dopo, tò prendi una caramella e zitto.

6) La parte dove urla e quindi sveglia il vampiro. Ci credo poco che si sia messo a urlare solo a quel punto. Mi pare ben più verosimile che non abbia fatto altro che urlare. E di nuovo: se ne sta zitto zitto quando la vampira se lo succhia come un calippo. Ci devo proprio credere? Mmm.

Spero di esserti stata utile in qualche modo. Forza e coraggio che a furia di provare provare provare qualcosa di buono lo metti insieme.

#305 Comment By GiD On 11 settembre 2008 @ 12:10

E perché è fredda? E perché non si muove? E perché non canterella? Perché è crepata, tesoro, lasciami in pace e fammi vedere cosa succede dopo, tò prendi una caramella e zitto.

Sto ancora ridendo… :D :D :D

p.s.
Concordo in pieno con Morgante. Lo spazio offerto ai visitatori per commentare gli articoli non mi sembra il posto adatto dove postare i propri brani.

#306 Comment By mariateresa On 11 settembre 2008 @ 12:51

Va bene, non posterò mai più nulla di mio, giuro!
Ma le spiegazioni devo darle. Il linguaggio aulico mi piace, lo alterno con quello normale, e non vedo come questo stile possa risultare difficile da capire. Il seno di una madre è sicuramente più “cascante” rispetto ad un seno giovane che non ha mai allattato, ma in questo caso acerbo l’ho messo apposta, perchè si scoprirà che la donna in questione non è mai stata madre nè tantomeno sposata. Il bambino e suo fratello sono orfani, e lei li ha allevati. Ma questo lo sa solo il fratello del bambino in questione. Il bambino in questione si chiama Boreas, ha 5 anni, ed è cresciuto con gli elfi. Non tutti gli elfi sono biondi, e chi lo è raramente presenta capelli argentei come il bambino. Ma questo è superfluo. Importante da dire invece è che gli elfi sono immortali, sono spiriti angelici. L’isola sulla quale vivono è una sorta di paradiso terrestre. Non hanno mai conosciuto il dolore, nè tanto meno la morte. A quest’ultima in particolare non hanno mai dato un nome nella loro lingua(anglosassone, ma parlano anche greco). Io ricordo che da bambina non smettevo mai di chiedermi il perchè delle cose, di porre domande. Ho trasmesso questa mia curiosità al bambino. Boreas può al massimo conoscere un lieve dispiacere per le sue marachelle, o la paura degli incubi, ma di certo non il dolore e il terrore. Lo spavento che prova lo conosce, ma il terrore che lo prende quando capisce istintivamente che sua madre non gli parla più è una sensazione nuova e talmente violenta da sconvolgerlo del tutto. Accoglie ogni novità con silenzio, finchè non si rende veramente conto cosa rappresenta questa novità. Finchè insomma l’istinto umano non cede lo spazio alla ragione. Così,quando il vampiro lo afferra, il bambino si dimena perchè il terrore lo ha già conosciuto ed individuato prima, accanto al corpo materno privo di vita. Ma quando lo morde, lui prova qualcosa di mai provato prima. Un istinto più puro di ogni altro, che gli mozza le parole in gola. Il dolore è certamente potente, tanto da zittirlo, ma l’odio lo è di più. Nemmeno quello aveva conosciuto. Lo conosce in quel preciso momento, in seguito a quel carico di dolore. Sinceramente non so come si odia, io non riesco ad odiare per natura. Ma la persona che mi ha ispirato Boreas mi ha più volte spiegato quando ha iniziato ad odiare e perchè. Coincide tutto con le sensazioni provate dal bambino.
Questa è solo una spiegazione di cortesia, non posterò più nulla dei miei scritti. Non posso aprire un blog mio, non ho il tempo di gestirlo. Ma non è un problema, ci sono le case editrici per valutare il mio lavoro, e ne ho trovata una molto buona disposta a pubblicarmi la trilogia. Forse sarà disposta a pubblicarmi anche Daimon, dopo la serie di cinque libri che lo precede.

#307 Comment By FrauBlucher On 11 settembre 2008 @ 13:36

@mariateresa

Va bene, non posterò mai più nulla di mio, giuro!

spero che sia la volta buona, visto che, causa commenti chilometrici tuoi, non si riesce a seguire cosa dicono gli altri.

mi pare francamente che tu stia abusando di uno spazio che non è tuo.

Peraltro non capisco perchè tu posti regolarmente pezzi dei tuoi racconti ciedendo pareri se, di solito, la tua risposta è: grazie ma non cambierò nulla oppure un’altra lunghissima spiegazione delle motivazioni dei personaggi che dovrebbero trasparire dal testo.

Un ultima cosa: ma in quello che scrivi c’è qualcosa di anche vagamente simile ad un intreccio?

Senza rancore, Frau Blucher.

#308 Comment By Diarista incostante On 11 settembre 2008 @ 13:49

@mariateresa
Fai come credi, ma tenere un blog è facilissimo: ci riesco anche io.
Comunque le spiegazioni che dai sul bambino continuano a “non tenere” e sono comunque inutili. Ti spiego.

Non tengono perchè:
1) A cinque anni i bambini si arrabbiano, e anche parecchio. Hanno le loro antipatie. Ma credimi, non odiano veramente ancora nessuno. A meno che non siano stati spesso maltrattati. La dolce mammina adottiva morta era anche sadica oltre che una biondona platinata? Se lo era ci siamo, altrimenti no.

2) In quanto al paradiso terrestre che avrebbe tenuto al sicuro dal dolore il bambino, anche questo è un luogo comune.
Tutti noi, sin da quando usciamo dalla pancia di mamma, capiamo molto in fretta cos’è il dolore. Fisico e non.
Successivamente, anche solo imparare a parlare e farsi capire genera frustrazioni immani, figurati imparare a camminare. Bambagia o no, chiunque a questo mondo conosce presto il dolore, la rabbia, i sentimenti negativi, il che è normale. Si chiama vita.
Inoltre i bambini si spaventano a livelli altissimi (inconcepibili per un adulto) per delle microscopiche cazzatelle. Quindi i piccoli sanno benissimo anche cos’è il terrore.
Poi scusa: ha gli incubi ma non conosce il terrore? Come sarebbe?

3) I perchè. Ok, tutti ce l’abbiamo avuta la fase dei perchè (papà, tu le tette non ce le hai? Perchè?). Ma questo è un libro, non real life.
Nella vita reale i dialoghi sono sempre smozzicati, ci si interrompe, non si capisce una mazza, si sbagliano le parole. Nei libri no, perchè devono risultare leggibili. Stessa cosa per i perchè.
Boreas è un bambino, è vivace, ok. Ma quei punti interrogativi sono una rottura. Troviamo un modo alternativo per dire quel che si vuole conservando scorrevolezza, grazie.

4) Ah, tua madre muore e tu “accogli” la novità? Che aplomb. Che palle di granito. Beh, guarda, io invece dico che urli come un’aquila. Mi permetto di insistere.

Ora invece ti dico perchè secondo me tutte quelle che tu hai gentilmente fornito sono spiegazioni inutili.
Se ho bisogno di leggermi circa 500 parole di retroscena per dare senso al 90% di quel che hai scritto, quel che hai scritto fa acqua. Tutto qui.
Forse è il caso di cambiare, aggiungere, rimaneggiare, potrebbe persino piacerti, riscrivere è divertentissimo.

In quanto allo stile, fai come preferisci. Io dico che potresti fare di meglio, ma è solo un’opinione.

Ora, Mariateresa, le cose girano in questo modo: se posti qualcosa di tuo (ma forse hanno ragione, è meglio che tu lo faccia altrove) devi tenerti aperta a critiche e commenti, ed avere l’umiltà (e la furberia, perchè ti fanno anche comodo e sono gratis) di riconoscerli come validi se lo sono. Che non significa che i miei lo siano, anche se ho letto abbastanza fantasy in vita mia.
Ok?
In bocca al lupo.

#309 Comment By Gamberetta On 11 settembre 2008 @ 14:03

Tutti i commenti precedenti non c’entravano davvero niente né con Il Talismano del Potere, né con La Setta degli Assassini.

#310 Comment By mariateresa On 11 settembre 2008 @ 14:12

Credo proprio che lo aprirò un blog, dove accettare CRITICHE E NON POLEMICHE(c’è molta differenza, ma non sto qui a spiegarla). Solo non so come fare. Sono andata su free blog ma non ci sono riuscita. Sono una frana in queste cose. Posso chiedere a qualcuno di spiegarmi come si fa oppure è vietato?

#311 Comment By Gamberetta On 11 settembre 2008 @ 14:22

@mariateresa. Dato che non sei esperta, ti conviene usare un servizio già pronto. I due più diffusi sono WordPress e Blogger/BlogSpot (Google).
WordPress mi sembra permetta maggior flessibilità, però forse è un filo più complesso da gestire.
Provali magari tutti e due e tieni quello che ti piace di più.
Per iniziare basta seguire le istruzioni:
BlogSpot
WordPress
Se hai problemi chiedi pure.

#312 Comment By GiD On 11 settembre 2008 @ 15:07

Mariateresa:

Posso chiedere a qualcuno di spiegarmi come si fa oppure è vietato?

Cioè, riempi un blog non tuo di estratti lunghissimi (e non richiesti) di tuoi racconti, liquidi ogni commento negativo con “L’ho fatto apposta”/”E’ lo stile”/”Grazie ma non cambio nulla”, poi (dopo qualcosa come 5 estratti postati) qualcuno ti fa notare che forse forse non è adatto postare qui i tuoi scritti… e ti incazzi pure! Certo che cominci bene la carriera di scrittrice!

#313 Comment By Loreley On 11 settembre 2008 @ 15:15

Visto che non so dove chiederlo, e un’email mi sembra un po’ eccessiva, posto qui. Gamberetta, su anobii ho notato che hai letto “L’arte della guerra” di Sun Tzu. Mi potresti dire anche brevemente che ne pensi? :)

#314 Comment By Gamberetta On 11 settembre 2008 @ 15:47

@Loreley. È un libricino che lascia un po’ il tempo che trova. Ci sono alcuni interessanti consigli tattici su come muovere l’esercito su vari tipi di terreno, usare le spie o appiccare incendi, ma il meglio sono i passaggi “filosofici”, ottimi per citazioni estemporanee, tipo:
Sun Tzu disse:
«Chi è abile nel sortire bizzarri stratagemmi è inesauribile come il Cielo, la Terra e i grandi fiumi.»
oppure
Sun Tzu disse:
«Per attaccare con la certezza del successo si attacchi ciò che non è difeso; per difendere con una certezza di stabilità si difenda ciò che non viene attaccato.» (ma davvero?!)
o anche
Sun Tzu disse:
«Un esercito accerchiato deve avere una via di scampo; se è ridotto alla disperazione non va schiacciato.» (questa non è banale)

Comunque si fa prima a leggerlo che a recensirlo!

#315 Comment By mariateresa On 11 settembre 2008 @ 15:51

Non mi incavolata per quello che mi è stato detto, ma per il modo di POLEMIZZARE in questo blog. Ma non sono qui per criticare i metodi di valutazione di gamberetta. Non mi va bene come recensisce questo blog? Poco importa, me ne sono appena fatto uno tutto mio? Chi fa da se fa per tre! Ora però gamberetta spero mi spiegherà come caricare uno sfondo. Ho provato ma mi dice che ciò che cerco non è rintracciabile in quella pagina. Se non mi vuole aiutare, di certo non la biasimo.

#316 Comment By barbara On 11 settembre 2008 @ 16:27

@Mariateresa, non mi sembra che nessuno abbia polemizzato, anche io mi trovo concorde con i consigli che ti sono stati dati sull’estratto, anzi ti dirò che non mi è piaciuto proprio per niente. Secondo me fai gli stessi errori che Gamberetta ha evidenziato nella recensione della Strazzulla. Troppe descrizioni che appesantiscono inutilmente la trama, scene non molto coerenti, stile finto aulico che sembra quello di Rocca nelle chiavi del fato, se non sai chi è leggi la pseudorecensione che si trova in questo sito.
Anche tu sembri uno di quegli aspiranti scrittori che vuole solo essere lodato, che pensa di scrivere benissimo e che si inalbera non appena riceve una critica, quindi mi sembra inutile che posti i tuoi estratti da qualsiasi parte se poi non vuoi stare a sentire gli altri.

#317 Comment By Morgante On 11 settembre 2008 @ 16:41

Mariateresa,
io non volevo polemizzare con te, davvero. Non mi interessa litigare.
Ma hai visto, insieme al mio e ad altri, anche il tuo brano inserito in quell’ articolo è stato spostato, era proprio fuori tema rispetto all’argomento che si trattava, come ti dicevo.
Ho letto le tue risposte, dopo, molto più nervose di qualche giorno fa. E’ comprensibile, posso solo dirti di cercare di capire che le critiche vere, e approfondite, di solito non arrivano mai insieme alle carezze.
Se le liquidi come “polemiche”, quindi robetta inutile, eviterai puntualmente i consigli più importanti, che arrivano di solito proprio con le freddure.
Ho letto anche gli appunti che ti sono stati fatti; dall’esterno, quindi senza il rammarico che puoi provare tu, io li ho visti piuttosto precisi, diretti.
Sì, molto decisi, ma ad esempio, Diarista Incostante ha motivato ogni suo appunto, non ti ha detto: “fai schifo!” Ha cercato di spiegarti cosa, per lei, non andava nel tuo brano. Non stare a preoccuparti del tono, drizza piuttosto le antenne su quello che la gente sottolinea.
Pensa che la prima volta che ho fatto leggere qualcosa a mia madre (e dico, mia madre) mi ha a dir poco raggelata con la sua critica. Non mi ha detto: “No, Chiara, così non va.” Mi ha detto…hm, meglio se non lo scrivo! : )
Se ti aspetti che la gente che legge quel che scrivi sia sempre gentile e premurosa, solo per lo sforzo e la cura che ci metti, considererai ogni cosa come una polemica contro di te.
Prova invece a pensare che le opinioni dure, senza concessioni, sono quelle che ti serviranno di più. Non cadere nella tentazione facile di liquidarle come “polemica”. O avrai sonni amari, senza mai approdare a nulla o avere un confronto onesto fino in fondo, anche a costo di uscirne un po’ ammaccata.
Buona fortuna col tuo blog.

#318 Comment By Gamberetta On 11 settembre 2008 @ 16:42

@mariateresa. Non mi è chiaro il problema: chi, come, dove non vuole caricare lo sfondo? Con quale servizio? Se fornisci qualche particolare in più forse io e qualcun altro possiamo aiutarti.

#319 Comment By mariateresa On 11 settembre 2008 @ 16:49

Ripeto che non mi sono arrabbiata per la critica ricevuta, ma per il modo in cui si critica qui. Ma lo sbaglio è stato mio. Non sapevo fosse vietato postare propri scritti per un eventuale parere. Ho letto le regole sugli Off topic solo all’inizio, dove parla degli insulti. Non credo di scrivere benissimo, non mi permetterei mai di dire una cosa del genere. Lo stile è finto aulico, si. Volutamente. Non ci vedo nulla di male anzi, adoro l’aulico misto al linguaggio più “comico”. Le descrizioni in un racconto mi sono sempre piaciute. Secondo me sono essenziali per delineare bene le immagini del paesaggio o del personaggio. Le mie sono utili ai fini della storia. Anche se non sembra, ha molta importanza che la madre adottiva di Boreas sia bionda e che lui abbia i capelli d’argento. Ma visto che non interessa a nessuno, mi fermo qui. E dico di più. Lascio questo blog. Non per le critiche che mi sono state mosse, ma perchè qui nessuno sa CRITICARE, ma solo POLEMIZZARE. La Strazzulla è stata criticata per non essersi documentata. Sarebbe ora che molti degli utenti di questo blog si documentassero su come CRITICARE. Concludo dicendo solo a chi è interessato, ma dubito fortemente che qualcuno lo sia, che ho creato un mio blog su blogspot. Basta digitare la parola Lufhesir e si trova subito. Sono tutti benvenuti. Detto questo, arrivederci, è stato un vero piacere conoscere questo blog. Io scrivo per la gente che POLEMIZZA QUI. Più polemizzano, più io trovo la grinta di andare avanti. Grazie e ciao.

#320 Comment By Morgante On 11 settembre 2008 @ 17:24

Come pensavo,
se l’è presa…E non ha capito il vero errore. Non accettare critiche.
Speriamo che le vada bene.

#321 Comment By Loreley On 11 settembre 2008 @ 17:29

@Gamberetta
Grazie ;) E’ che l’ho acquistato un po’ di tempo fa ma per un motivo o per l’altro non sono riuscita a leggerlo, così volevo avere qualche anticipazione. ^^

#322 Comment By Diarista incostante On 11 settembre 2008 @ 18:33

@Mariateresa
Non so se leggerai mai questo commento, spero di sì, ma pazienza se non sarà così.

Non volevo nel modo più assoluto far sì che tu smettessi di postare, nè tantomeno essere polemica. Io ho solo preso nota che i tuoi brani hanno dei difetti, e pensavo che potesse esserti utile un commento argomentato. Ho volutamente moderato i toni, perchè quando comincio a sentimi di casa in qualche nicchia in rete tendo a mettermi “in ciabatte” (leggi: comincio a scrivere tale e quale come parlo, il che dà spesso adito a fraintendimenti sul tono che uso nei miei interventi. Cioè: sì, posso essere anche peggio di così se mi ci metto. Ma dovrei avercela con la persona con cui discuto, non è assolutamente il tuo caso), ma rileggendomi mi accorgo che l’ultima serie di cose che ti ho scritto potevano suonare… ehm… acidine. Acide. Ok, molto acide. Ero al lavoro e ho scritto in fretta. Ti chiedo scusa, perchè non volevo darti l’impressione che tu fossi il mio piattello per il tiro al bersaglio. Volevo davvero farti un favore.

Io vedo in te la voglia di fare. Vedo che finisci quello che inizi a scrivere il che mi riempie di stupore (e anche invidia… ma come fate?). E i tuoi brani mi ricordano certe schifezze che mettevo insieme io, probabilmente quando avevo la tua età. Schifezze è riferito a me, sottolineo. E sì, dopo tutto questo tempo continuo a mettere insieme discrete schifezze, nel caso tu te lo chieda. Come vedi non è che io ti possa servire da esempio o sia scevra da errori. Però qualcosina la so, e questo poco io ti comunico, tutto qui.

Insomma, non ho nulla contro di te, solo penso che quel che scrivi sia ampiamente migliorabile, e tra l’altro con poca fatica. La fantasia ce l’hai, l’originalità ti arriverà man mano che il tempo passa, ti manca giusto un po’ di tecnica, ma questa volendo si rimedia.
Non diventarmi un’altra Strazzulla, fammi questo favore. “Perdi” un po’ di tempo per mettere assieme una prosa efficace e scorrevole, le tue storie ne trarranno giovamento.

In quanto all’insistenza sulla verosimiglianza del bambino: ho una figlia di 14 mesi e 3 fratelli minori, oltre alla frequentazione assidua con una quindicina di figli di amici sotto i 10 anni. So quindi molto bene come sono i bambini, e mi innervosisce vederli stereotipati, storpiati e menomati nella narrativa a destra e a manca. L’infanzia merita di essere espressa per quello che è: l’età del tormento e dell’estasi, dell’innocenza che piano piano si perde, del cuore indifeso, dell’incredibile forza che trascende la statura. Eravamo tutti così, molti di noi sotto sotto lo sono ancora. Quell’età merita una descrizione migliore e verosimiglianza. Secondo me. Quindi Boreas merita una tua revisione.

Di nuovo in bocca al lupo, e mi auguro di averti rasserenata sulle mie intenzioni e sulla serietà con cui tengo conto della tua voglia di fare per diventare una -wow!- scrittrice.
Forza!

#323 Comment By mariateresa On 11 settembre 2008 @ 21:00

Ti voglio rispondere prima di rendere la mia decisione definitiva, Diarista. Non ce l’ho assolutamente con te e con le critiche che mi hai mosso, nè posso darti torto. La mia storia non è conclusa, non si è sviluppata fino infondo. Non dovevo postare quella bozza. ma l’ho fatto perchè mi servivano delle impressioni. Ma tu hai ragione. Come puoi darmi delle impressioni su personaggi che non conosci bene? Sono io a scusarmi. Ma me ne vado per un altro motivo. Ho spiegato tutto a gamberetta tramite mail. Non mi piace per niente la piega che sta prendendo la critica qui. Pochi, troppo pochi, sanno veramente come si scrive una critica. Non è un ammasso di insulti acidi o lodi eccelse! Ripeto:criticare significa illustrare i lati positivi e negativi delle cose, e non lo dico solo io, ma anche i critici venuti prima di me! Anche nel testo più orrido, anche nella narrazione più emozionante, ci saranno pregi e difetti. la stessa gamberetta ha ammesso che un punto buono gli Eroi del crepuscolo ce l’ha, così come i romanzi di Licia non saranno buoni riguardo lo sviluppo della trama e dei personaggi ma presentano un linguaggio scorrevole.
Era questo che volevo sentirmi dire, dove le idee erano buone e potevano essere migliorate, e dove invece non centravano per nulla. Poi che decida di cambiare o no sono fatti miei, ti pare? Infondo il racconto, lo scrivo io, decido io se seguire i consigli oppure no. E fin ora ne ho seguiti molti, soprattutto quelli di gamberetta. Ma rispeto che la colpa è mia, sono io ad essere sbagliata qui, non il blog in sè. Diciamo che qui fra tanti gamberi mi sento come un “pesce fuor d’acqua”se questo può rendere l’idea. Se tu volessi conoscere lo sviluppo della storia, non ha che da dirmi la tua mail. Ti conforterebbe sapere che Boreas bambino non è capace solo di provare sentimenti negativi, il che sarebbe proprio anormale, ma è un bambino come tutti gli altri, in balia di emozioni nuove e potenti. Diventa dedito alla vendetta e all’odio dopo tutti i maltrattamenti che subisce. E fidati tu di me se ti dico che conosco molto bene il Boreas adulto e so quello che ha passato(eccetto la violenza sessuale, quella è una mia aggiunta venutami da un incubo). Sto ricostruendo l’infanzia di questo bambino partendo dai ricordi e dalle spiegazioni dell’adulto che è diventato. Se ti va di sapere come finisce e non vuoi darmi la mail, io ho un blog, il link esatto è questo:http://lufeshir.blogspot.com/. Vienimi a trovare lì, se ti va.
Non preoccuparti riguardo alle tue parole “acide”, ho sorbito di peggio…tipo gente che mi ha detto, senza aver mai letto una sola riga di ciò che avevo scritto, che i miei scritti fanno venire l’orchite. Perciò tu mi hai fatto dei complimenti!

#324 Comment By Arya On 18 settembre 2008 @ 16:20

Ciao a tutti, Gamberetta, Capitan Gambero e compagnia…Leggendo le vostre recensioni (che mi hanno fatto troppo ridere, specie quelle di Twilight e dei libri di Troisi e Strazzulla) ho notato che siete molto attenti e puntigliosi;non vi fate problemi a muovere critiche o essere sarcastici e pungenti. Volevo chiedervi se posso inviare per e-mail un capitolo del mio racconto (solo una decina di pagine, non ho la minima intenzione di tediarvi con una saga chilometrica); avrei bisogno di un parere che fosse il più “crudo” possibile. (passatemi il termine XD). Penso che le critiche non possono che far bene, e io mi sento ben disposta ad accettarle; mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, e non me la prenderò se dovessi ricevere una cassa di gamberi putrefatti :-) Grazie.

#325 Comment By Gamberetta On 18 settembre 2008 @ 21:55

@Arya. Ti ho mandato una mail.

#326 Comment By mariateresa On 19 settembre 2008 @ 19:53

Scusami tanto se mi ripresento Gamberetta, ma non so a chi rivolgermi…il blog è fatto, ma vorrei mettergli uno sfondo più carino…come posso fare? Ti va di darmi delle dritte? Scusami ancora se ti disturbo sempre.

#327 Comment By Cost On 21 settembre 2008 @ 20:02

Ciao Gamberetta! è da un po’ che seguo il blog, e trovo che tu (ma anche tutta la Barca) sia una persona assolutamente ed indiscutibilmente GENIALE. Hai un tipo di lettura “attiva” e scrupolosa che quasi mi fa rizzare i capelli.A parte la sviolinata assurda XD volevo farti i complimenti per il blog, e per come lo gestisci. Piacerebbe anche a me fare qualcosa del genere.Baibai, scusa per la sviolinata XD

#328 Comment By Lucia On 22 settembre 2008 @ 18:34

mi chiamo lucia e amo tanto matteo marsili

#329 Comment By Lucia On 22 settembre 2008 @ 18:39

non è vero, era solo una mia amica stupida!! Soliti scherzi!!

#330 Comment By Grace On 23 settembre 2008 @ 13:00

Scusate se ripesco un discorso di oltre dieci giorni fa, ma questo argomento mi interessa molto. :)

Il fatto è che il lettore ha tutto il diritto di dipingersi la scena come gli piace. Lo scrittore ti dovrebbe dare solo gli strumenti di massima per ricrearti in testa ambienti e volti.
Un esempio stupido: se io voglio immaginarmi l’elfa castana credo sia nel mio diritto farlo, mi piacerebbe moltissimo magari, e invece no. Tutti a calcare la mano col biondo, sempre. Che noia. E a me i capelli biondi magari mi fanno pure schifo. Capisci? Spero di sì.
Se è vitale che gli elfi siano ossigenati, allora va bene, se serve a dare colore locale può starci, ma se è solo estetica lasciamo stare e passiamo oltre.

Non sono d’accordo. Io sono sempre stata una grande sostenitrice delle descrizioni, che siano vitali per la storia o che abbiano il solo scopo di dipingermi la scena in testa nel modo più dettagliato possibile. Trovo giusto (e sì, anche bello, mi dà un autentico piacere mentale) che lo scrittore esprima la capacità di prendere il personaggio esattamente come vive nella sua testa e trasmetterlo nella mia, caratterialmente, psicologicamente e fisicamente. Se un personaggio è biondo, è biondo, e biondo me lo devo tenere, poco importa che io, singolo lettore, possa detestare i capelli biondi. Di certo non sarà la capigliatura a farmi piacere di più o di meno il personaggio in sé.
Non che non capisca chi preferisce un linguaggio più svelto ed immediato, ma devo dissentire sul fatto che sia una regola assoluta. Se io mi trovo davanti uno scrittore che mi delinea solo l’essenziale e lascia il resto all’insegna di “immaginati un po’ quello che pare a te”, io lo considero uno scrittore mediocre. Per i miei parametri di “scritto valido”, un testo deve contenere molto di più del semplice essenziale: non deve mancare di nessun elemento strettamente vitale per la trama, ovviamente, ma deve anche essere esteticamente ricco e bello. Gli elementi estetici quasi mai sono vitali per la trama, e infatti il loro scopo è un altro: soddisfare il puro piacere del lettore nel vedere una scena o un personaggio dipinti con maestria. Un libro che abbia solo l’essenziale, per me è un libro mediocre, tutt’al più posso arrivare a considerarlo buono se ha una storia molto interessante. Ma non lo considererò mai ottimo, né mai lo consiglierò a nessuno (a meno che si tratti di qualcuno con gusti simili ai tuoi, Diarista. ;) ).
Il lettore ha il “diritto” di preferire diversamente, certo, ma non ha il diritto di pretenderlo sostenendo che sia la sola maniera valida di scrivere e che qualsiasi lettore si aspetti questo; ci sono prove viventi del fatto che non sia così, come vedi, ed io non sono l’unica esponente di questo pensiero. :)
Perciò, su questo terreno, ritengo che lo scrittore abbia il diritto di scegliere la strada che preferisce. In entrambi i casi, qualcuno lo apprezzerà e qualcun altro no.

#331 Comment By Gamberetta On 23 settembre 2008 @ 13:49

@Grace. Tu puoi apprezzare in particolare le descrizioni, ma, parlando in generale, le descrizioni, come tutto il resto, devono essere funzionali alla storia.
Prendiamo una descrizione particolareggiata, fino all’ultima circonvoluzione, di una dentatura. Se è un giallo e quella descrizione farà scoprire chi è l’assassino, sarà emozionante, e il lettore non vedrà l’ora di scoprire com’è fatto il prossimo molare. Se è un romanzo d’avventura, il lettore capirà presto che sono particolari inutili e sprofonderà nella noia.
E ancora: le descrizioni dipendono dal punto di vista adottato. Se in un western prendo il punto di vista del colono razzista, gli indiani saranno tutti uguali, con tratti indistinti, come fossero bestie. Se mi metto a descrive con dovizia di particolari, non sono fedele al personaggio. In un romanzo rosa la descrizione che può fare una ragazza innamorata non è la stessa della madre della ragazza o del gatto della ragazza. I particolari cambiano, aumentano o diminuiscono.
Perciò non c’è un giusto e uno sbagliato per le descrizioni. Si deve descrivere in funzione della storia. Indulgere nel gusto di descrivere per il puro gusto di descrivere, porta alla noia il lettore.
Inoltre, a meno di tratti particolari, le descrizioni fisiche dei personaggi sbiadiscono molto in fretta. La descrizione al capitolo 1 è dimenticata al capitolo 5. Rimangono molto più impresse le azioni e i dialoghi/pensieri, perciò se si vuole caratterizzare bene un personaggio, è molto meglio concentrarsi su questi aspetti (a meno appunto che il fisco non abbia un ruolo vitale: il personaggio cieco, storpio, bassissimo, altissimo, bellissimo, ecc.)

#332 Comment By Grace On 23 settembre 2008 @ 15:01

Allora diciamo che avrei dovuto essere più specifica: io apprezzo le buone descrizioni.
Il discorso di Diarista, e su cui io dissento, è il concetto secondo cui “Se il fatto che Tizio abbia i capelli neri o gli occhi blu non è vitale per la storia, allora va omesso perché il lettore deve poterselo immaginare come vuole”. No, non è vero, non è così. Potrà essere lei a preferire questa scelta stilistica da parte dello scrittore, ma è un suo personale gusto, non una regola. Se io presento un personaggio, lo presento sotto ogni aspetto, incluso quello fisico.
Certo, c’è descrizione e descrizione. Prendiamo una cosa di questo tipo:
“Tizio era altro 1.80, aveva gli occhi blu, i capelli neri e lunghi fino a tre quarti della schiena, ma scalati sulle spalle, e a destra c’era una cioccia con un ricciolo ribelle, e aveva la frangia lunga ma un po’ asimmettrica sul lato sinistro, e bla bla bla”
Questa è una descrizione pesante, piatta, brutta, e diciamocelo, è davvero pallosa. Ma se uno scrittore è un grado di dipingere i tratti fisici di un personaggio in un modo diverso dalla lista della spesa, se lo sa fare inserendo le sue caratteristiche nella narrazione senza dar loro pesantezza ma rendendole parte fluida del tutto, io arrivo a considerarlo un bravo scrittore o quanto meno un bravo narratore. Ed avrò apprezzato la sua capacità di delinearmi in testa il personaggio, sebbene il fatto che Tizio abbia i capelli neri e gli occhi blu continuerà ad avere la stessa funzionalità di prima all’interno della storia, ovvero nessuna. Poi magari il libro racconterà una storia banale e allora non varrà granché nella mia personale considerazione, ma lui resterà comunque un bravo narratore.
Non ho detto che ogni descrizione va bene a prescindere, io per prima mi sono ritrovata con due zebedei grossi così grazie alle pagine e pagine (e pagine e pagine e pagine…) di descrizioni minuziose di pesci in “Ventimila leghe sotto i mari”. E’ una cosa totalmente inutile ma soprattutto è lunga e monotona, piatta, noiosa, che dopo un po’ non può che far venire voglia di saltarla a piè pari, perché tanto si sa già che è fine a se stessa e che non leggerla non comporterà problemi per la comprensione della storia. E’ un elenco di caratteristiche di pesci, nient’altro. Ma è questo il motivo per cui non è una buona descrizione, è la pesantezza e monotonia con cui è scritta, non il fatto che non serva a niente nella storia. Se fosse scritta in modo fluido e catturante, io l’apprezzerei nonostante il fatto che non serva a niente. Servirebbe a godersi una bella narrazione, e per me questo è uno degli scopi per cui leggo.
In ogni caso, i pesci che si vedono dagli oblò del Nautilus possono effettivamente esserci o non esserci e non me ne preoccuperei più di tanto, ma la descrizione fisica dei personaggi ci dev’essere, per i miei parametri. Fluida, inserita con maestria nel testo (il che vuol dire che non deve per forza trovarsi nel capitolo 1 e sparata lì tutta insieme), ma per me è giusto che ci sia.
E in generale, dire che il lettore sprofonderà nella noia di fronte ad una descrizione dettagliata, anche scritta divinamente e rispettosa del punto di vista da cui parte ed inserita in modo fluido nel testo, ma non vitale per la storia, è falso. E’ un’estensione di un’opinione personale all’intera massa dei lettori.
In ultimo, a me sembra un po’ difficile che la descrizione fisica di un personaggio scompaia del tutto. Se nel capitolo 10 è arrivato in scena un nuovo personaggio che io ti descrivo come biondo, tu inizierai ad avere nella testa l’immagine di un biondo ogni volta che lui agisce. Ovvio poi che per essere un buon personaggio dovrà avere una caratterizzazione molto più approfondita sul piano di azioni e parole/pensieri, e questo anche nel caso in cui l’aspetto fisico abbia un ruolo particolare. Per esempio, la bellezza di Edward Cullen ha un ruolo nel tentativo della protagonista di capire il suo segreto, ma il modo in cui l’autrice si concentra su questo aspetto e lo rimarca ogni tre righe, è da esaurimento nervoso; senza contare che vi si concentra così tanto da farlo diventare l’unico elemento approfondito di caratterizzazione del personaggio.
Insomma, le descrizioni bisogna saperle fare, senza dubbio. Ma il discorso di base, è che non sono d’accordo nel considerare opinione di massa il fatto che un libro debba contenere solo l’essenziale, specie se si tratta di delineazione del personaggio. Ci sono lettori che sono contenti di sapere che Tizio hai capelli neri e gli occhi blu semplicemente per il piacere di dipingerlo con cura nella propria mente, anche se capelli e occhi non avranno importanza alcuna nella storia. Ce ne saranno altri che lo troveranno di troppo. Ma essendoci questa soggettività di ricezione nei lettori, non ha senso dire che lo scrittore DEVE fare così o cosà.

#333 Comment By Diarista incostante On 24 settembre 2008 @ 09:49

@Grace
Intanto puntualizziamo subito l’ovvio: qui si parla di descrizione puramente fisica. Psicologia, modo di parlare, ecc. sono tutt’altra cosa, e sulla loro ovvia importanza non sto nemmeno a soffermarmi.

Se torni a leggere il mio commento a cui ti riferisci nella tua risposta, ti accorgerarai che questo fa riferimento ad un brano postato da Mariateresa, uno dei molti.
Questa ragazza, che ora ha aperto un blog per conto proprio, si diletta di scrittura, ci mette buona volontà, ma ha il pallino della descrizione molto dettagliata e del linguaggio aulico (cercati il brano che ha postato sull’antodraco o come si chiama, dev’essere tra i commenti al libro della Strazzulla).
E’ pensando a questo che ho detto che il lettore ha dalla sua il diritto di fare a meno di certe descrizioni. Esattamente come hai scritto tu c’è modo e modo di descrivere, e scendere nei minimi dettagli porta il lettore a sviluppare l’orchite, nè più nè meno.
Quando ho scritto “voglio immaginarmi un elfo moro invece che biondo” stavo calcando la mano su un dettaglio tra i tanti possibili, per cercare di farle capire che la pesantezza derivata dalla minuziosità descrittiva è davvero opprimente.
Certo, anche io non ho nulla in contrario sul farmi un’idea di massima di com’è fatto il protagonista. Diciamo biondo, snello, occhi di ghiaccio? Ok. Ora però cerchiamo di non tirare fuori il ghiccio dei suoi occhi ogni dieci righe. Grazie.
In questo modo posso farmi un’idea del mio elfo biondo, snello, occhio grigio, che sarà differente dal tuo elfo biondo, sempre snello, sempre coll’occhio glaciale.
Ma se un autore mi deve andare a dire quanto è lungo il naso, quanto distanti gli occhi, quante sono le orecchie e quanto siano a punta, oh, ragazzi, che due palle! Come per i pesci a 20000 leghe sotto i mari di cui raccontavi tu, e il buon Jules prima di te.

Detto questo, aldilà della pallosità della descrizione, io penso anche che i dettagli in un libro non debbano mai essere superflui.
Un esempio. E’ importante descrivere l’eroina più che sommariamente? Magari sì, dà idea del fatto che questa qui è una dura ma che da fuori sembra solo una mammoletta. Allora ok, descriviamo gli occhioni, la minuta costituzione fisica che nasconde la forza sorprendente, ecc.
Ma se è una dura con la faccia da dura e i modi da dura, e tutti sanno che è una dura, me la posso immaginare anche da sola, dimmi due cose su come devo fare – colore del capello, altezza, quanti occhi ha- poi mi arrangio, grazie tante. Cosa me ne faccio di sapere che ha i capelli ingellati, gli occhiali da sole, e si veste come Trinity di matrix? A me un dettaglio così, anzi, mi fa cascare le braghe. (Sei una dura e vai in giro paludata come un giocatore di ruolo dodicenne. Ottimo. Quando ti incontro per strada mi ammazzerai di sicuro: dalle risate. Andiamo, su.)
Un altro esempio. Se sto leggendo un libro storico, sapere come vanno vestiti i personaggi fa colore, può essere divertentissimo. Un sacco di libri sul medio evo giapponese si dilungano sulle descrizioni di kimono, tazze, giardini, e io me ne godo ogni singola riga.
Ma in un fantasy io suppongo di doverla usare la fantasia, non solo di dover madare giù quella preconfezionata per me dall’autore. E’ un autore, mi racconta la storia, ma non è padrone della mia mente. Se è questo che vuole da me, passo e leggo altro. Credo sia un mio diritto pensarlo, farlo, e dirlo se ne ho l’occasione.
Poi è ovvio che a questo mondo ci sarà chi la pensa, la legge e la dice diversamente. A me non dà fastidio. Ed è altrettanto ovvio che ci saranno delle eccezioni. Ci sono scrittori capacissimi di farti mandare giù descrizioni anche molto dettagliate, ma con una bravura ed un garbo tali da meritare attenzione e considerazione. Altri autori essenziali e scarni raccontano così male da non meritarsi la lettura di pagina 2.
Stavolta dovrei essermi spiegata. Spero. Probabilmente no. E vabè.

#334 Comment By mariateresa On 28 settembre 2008 @ 14:33

@Gamberetta:
Tra un po’ Aliberti mi farà sapere la data di pubblicazione. Mi rivolgo a te perchè sarei felice di essere DEMOLITA da una delle tue critiche. Sono sarcastiche ma fanno ridere, non sono solo schifosissime lodi di chi pensa che solo perchè uno ha concluso la trilogia è Dio eterno! Ovviamente puoi rifiutare, anche perchè avevo promesso di non importunare più nessun membro di questo forum…però vorrei tanto che tu accettassi. E sta sicura che non mi scatenerò come Rocca qui a criticare a destra e a manca!

#335 Comment By Sandy85 On 28 settembre 2008 @ 15:21

Mi sento di dire anch’io la mia in merito alle descrizioni fisiche dei personaggi.
Come scrittrice (anche se non mi posso definire così a pieno titolo, visto che per il momento di cose importanti ne ho scritte ben poche e al momento mi dedico prevalentemente alle fanfiction) ho provato un po’ tutti gli stili perché penso sia il metodo migliore per trovare quello più congeniale, da questa “analisi” è capitato che più di qualche volta scrivessi senza descrivere i personaggi, ma solo dicendo come si muovevano sulla scena e nient’altro. I lettori di un mio racconto del genere hanno molto apprezzato questa cosa perché hanno potuto figurarsi i personaggi come volevano, anche perché la descrizione fisica dettagliata non era importante ai fini della storia e la parte psicologica era quella che doveva raggiungere il lettore.
Tutto questo per dire che c’è modo e modo di fare le descrizioni, certo, ma se non sono essenziali non vedo perché ammorbare il lettore con cose inutili. Non lo dico perché la storia così è più breve, bensì perché penso che anche la fantasia del lettore sia importante quando si legge (se poi si parla di fantasy e non è fondamentale che vengano descritti certi dettagli, ognuno può figurarsi la scena come vuole, anche perché non siamo tutti uguali).
In quel raccontino di cui ho parlato qui sopra volevo che i lettori si immedesimassero con i protagonisti non per l’aspetto fisico, ma per ciò che stavano provando, per questo non ho voluto intasare troppo la storia inserendo una cosa inutile come la descrizione fisica. In questo caso.
Se parliamo di Imrhien nella Trilogia di Bitterbynde, allora il discorso è diverso, perché tutta la storia gira intorno al fatto che lei è praticamente sfigurata. Naturalmente questo di Imrhien è solo un esempio, solo che è il primo che mi è venuto in mente.

#336 Comment By Grace On 28 settembre 2008 @ 18:13

Cerco di spiegarmi meglio, perché temo che nel mio solito fiume di parole, abbia finito per perdere di vista il punto principale della questione. :)
Io non sto cercando di convincere voi del fatto che le belle descrizioni vadano sempre cercate e apprezzate. E’ ovvio che ogni lettore abbia il diritto di dire che preferisce usare la fantasia ed immaginare l’aspetto dei personaggi a modo suo, e che vuole descrizioni fisiche solo laddove l’aspetto fisico abbia una funzione all’interno della storia. Padronissimi, è nel vostro pieno diritto.
Da parte mia, come sarà ormai chiaro, considero la mancanza di descrizione una, per l’appunto, mancanza, perché nel mio gusto personale per un buon libro rientra anche la capacità dello scrittore di dipingere nella mia mente l’immagine dei suoi personaggi, anche puramente fine a se stessa. Capacità che, ovviamente, gli riconosco solo se le sue descrizioni sono ben scritte e ben inserite nel corpo della storia.
In altre parole, per me il concetto “La descrizione fisica va inserita solo se è essenziale per la trama” non è vero. Molti la penseranno come voi, molti altri la penseranno come me. Perciò, quello che io dico è che non dovreste fare di questa vostra personale preferenza una regola generale di buona scrittura. Una regola generale è, ad esempio, che il romanzo mantenga la coerenza interna: se non lo fa, cade in un oggettivo errore. Ma che uno scrittore dia una descrizione fisica (e parlo di una BUONA descrizione fisica, quindi non pesante né eccessivamente prolissa) anche se poi, ai fini della trama, non cambierà nulla sapere che il protagonista è un biondo di un metro e ottanta o un tappetto con gli occhi a mandorla, non è oggettivamente una cosa da evitare o che sarà considerata di troppo da chiunque.

#337 Comment By Sandy85 On 28 settembre 2008 @ 19:11

Non ti voglio convincere di niente e neanche cerco di far leggere ciò che scrivo (mi sembrerebbe molto sbagliato da parte mia pretendere una cosa del genere… e fa anche molta tristezza), ma hai mai provato a leggere qualche libro dove la descrizione fisica non c’è ed è importante immedesimarsi in un personaggio?
Io personalmente il più delle volte non riesco a farmi piacere un libro che, nonostante la scrittura eccelsa, la trama bellissima, abbia i personaggi nei quali è difficile immedesimarsi perché hanno un aspetto fisico totalmente sbagliato e che non rispecchia i tratti psicologici che ha descritto prima l’autore. Per questo preferisco lasciare liberi di elaborare i personaggi.
Poi ognuno ha i suoi pareri, ma il tuo (e anche quello di altri), mi dispiace, non è legge, come non lo è il mio. Sono solo punti di vista e, come aspirante scrittrice, posso dirti che lo stile personale deve rispecchiare anche qualcosa di congeniale allo scrittore stesso, non si possono sempre corrispondere i gusti dei lettori. Non sarebbe corretto né per loro né per lo scrittore stesso, sarebbe come mentire e anche quando si scrive non è bello mentire, anzi mi sentirei presa in giro da quel dato lettore.

#338 Comment By Grace On 28 settembre 2008 @ 19:52

Poi ognuno ha i suoi pareri, ma il tuo (e anche quello di altri), mi dispiace, non è legge, come non lo è il mio. Sono solo punti di vista e, come aspirante scrittrice, posso dirti che lo stile personale deve rispecchiare anche qualcosa di congeniale allo scrittore stesso, non si possono sempre corrispondere i gusti dei lettori.

Sandy, questo è esattamente quello che sto cercando di dire io fin dall’inizio. XD
Quello che ho contestato è proprio il fatto che si sia fatta passare per regola generale quella di “non inserire una descrizione fisica se non è essenziale”.
Non mi è mai passato per la testa di fare un paragone d’importanza tra la descrizione fisica e quella psicologica (ci mancherebbe altro!). L’unica cosa che ho detto è che non per tutti è un male o un elemento di troppo la descrizione fisica anche non essenziale, e riporto le mie testuali parole:

Perciò, su questo terreno, ritengo che lo scrittore abbia il diritto di scegliere la strada che preferisce. In entrambi i casi, qualcuno lo apprezzerà e qualcun altro no.

Ma essendoci questa soggettività di ricezione nei lettori, non ha senso dire che lo scrittore DEVE fare così o cosà.

#339 Comment By Gamberetta On 28 settembre 2008 @ 23:57

@mariateresa. Non ho detto di no, solo la lista dei romanzi da leggere è molto lunga, perciò ci vuole il tempo che ci vuole. Verrà anche la tua ora, non ti preoccupare! ^_^

@Grace. Evitare il superfluo è considerata dalla buona parte degli scrittori una regola di primaria importanza, in quest’ottica poco importa se sono descrizioni di personaggi, di tramonti, o di francobolli: se non è essenziale per la storia dev’esser tolto.
Poi ognuno può pensarla come crede.

#340 Comment By mariateresa On 30 settembre 2008 @ 14:16

@gamberetta:ti ringrazio in anticipo ^_^

#341 Comment By laio97 On 30 ottobre 2008 @ 16:25

chi ha scritto che nihal è capricciosa perchè nn è vero!

#342 Comment By laio97 On 30 ottobre 2008 @ 23:06

vorreste rispondere?!

#343 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 16:37

ma stai zitta herry potter ti leggi???ma vai a quel paese licia sa scrivere benissimo,… ti sei letta la parte più brutta di tutta la trilogia xkè nel primo libro nn succede qusi nulle di così entusiasmante ma se avresti letto gli altri avresti cambiato idea!!!!!!!!!!!ti odio gamberetto!!!!tornate nel prondo degli abissi!!!

#344 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 5 novembre 2008 @ 17:54

COME OSI!!!!!!!!!!!!!! COME OSI OFFENDERE UNA MIA AMIKA???????????? sei una cazzona!!!!!!!! leggi te geronimo stilton, almeno le avventure dei topi di fogna ti si addicono e poi ti ci puoi ispirare, brutta pantegana morta!!!!!!
e poi leggi Harry potter…….. con tutto il dovutissimo rispetto alla scrittrice, quei libri fanno pena!!!!!!!!! per , il film è carino, ma non mi capacito di leggere su maghi froccetti che si divertono a fare magie li ho sempre odiati!!!!!!!!!!!! si nascondo dietro le illusioni. e poi non permetterti di insultare il MONDO EMERSO, brutta suola di ciabatta!!!!!!!!! non c’è niente di meglio di vedere donne come protagonisti invece che maschi stronzoni!!!!!!!!! ma vatti a leggere le Winx che è meglio, infatti il mondo emerxo è brutto perchè dubhe e nihal non sono due troie che fanno magie da stronzine………….va fan color!!!!!!!!!!!!!!!! schifossa fan dei sonorha se brutta come loro!!!!!!!!!!!!!!!!

#345 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 17:59

allora vediamo nn puoi dire questo sai xkè??ho sbagliato solo qualke lettera ma è xkè scrivo forse troppo veloce al computer e quindi anke se skiaccio le lettere il mio computer dato ke è ritardato alcune nn riesce sempre a metterle,e cmq geronimo stilton lo leggevo da piccola quindi no grazie,…e ho provato a leggere altri fantasy anke Harry potter e nn suscitano nexuna emozione!almeno xme, e no grammatica la faccio già a scuola e mi basta,…e sicuramente quello ke scrivi nn è meglio di quello ke scrive Licia,SICURAMENTE!,e nn mi stò scaldando sn solo offesa da quello ke a scritto gamberetto sul mio idolo!e HA RAGIONE KE ANKE LEI SISENTA OFFESA X QUELLO KE LE HO SCRITTO MA è LAVERITà E ANKE LEI PUò TIRARMI TUTTE LE MADONNE KE VUOLE TANTO A ME NN ME NE FREGA NNT!PUò DIRE QUELLO KE VUOLE!!!E NN METTERE AUTRICE FRA VIRGOLETTE!!E CM VEDI ORA NN HO FATTO ERRORI!!!XKè HO SCRITTO PIANO!VAI A F,….

#346 Comment By Sandy85 On 5 novembre 2008 @ 18:26

@ SiGnOrA OsCuRa o alessandra (tanto scommetto che siete la stessa persona): Sto ridendo tantissimo per le cose (?) e gli insulti (??) che hai scritto, è evidente che la scuola italiana è allo scatafascio, soprattutto perché vedo che scrivi solo in sms-ese e poi mi vieni a dire che grammatica(/lingua italiana sarebbe più corretto) la fai a scuola? Beh, complimenti per la tua scuola.
Rido molto per ciò che hai scritto perché nonostante i tuoi insulti (?) a HP, questo non mi fa né caldo né freddo perché ognuno ha le sue opinioni, io amo HP ma so benissimo che c’è gente che odia la saga. E allora? Cavoli loro, io continuo a leggere ciò che voglio (la Rowling non è l’unica autrice che mi piace, ma di questi tempi per me è l’unica degna di nota), continuo a scrivere di HP e gli altri personaggi perché sono una buona palestra per fare un po’ di esercizio di scrittura, ma tanto cosa parlo a fare?

Ah, ringrazio per avermi dato della pantegana o suola di ciabatta, questi insulti (?) mi mancavano.

#347 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 18:35

esatto io uso il linguaggio degli sms x scrivere più veloce,…non siamo la stessa persona,lei abita a udine e io in lombardia quindi,…ma vedi tu hai scritto ke la scrittrice di Harry potter x te in questo momento sia l’unica degna di nota e lo stesso è x me è lo stesso x licia capisci??grammatica la insegnano bn forse sarò io ke sn difettosa,…e se nn ti avrebbe fatto ne caldo ne freddo quello ke ho scritto xkè hai rsposto??é solo 1 domanda quindi nn ti “scaldare”,…cm dici tu,….

#348 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 18:44

e io continuo a leggere i libri di licia bn abbiamo finito o dobbiamo continuare a insultarci a vicenda sinceramente mi sn rotta le palle,….va bè tanto su stò sito nn ci torno xkè nn mi piace,…e così nn scrivo + nulla sei contenta???e ricordati ke nn mi sn arresa ho solo finito la mia rabbia verso le critike ke avete scritto,…però devo ammetterlo piangono uun po troppo le protagoniste ma nn ti gasare xkè ora nn scriverò più qui,….64 18

#349 Comment By Rotolina On 5 novembre 2008 @ 18:51

ma stai zitta herry potter ti leggi???ma vai a quel paese licia sa scrivere benissimo,…

In verità ho usato Harry Potter come esempio degli antipodi delle mie letture. da una parte una serie famosissima, e diretta più che altro a bambini e lettori giovani, dall’altra parte un autore non proprio conosciutissimo (forse un po’ di più di recente) e dedicato ad un pubblico esclusivamente adulto, e anche con un certo gusto per le psicosi :P

In ogni caso ho espresso solo un’opinione, aggredirmi e mandarmi a quel paese per questo mi pare a dir poco eccessivo, opinione mia.
Oltre al fatto che sarebbe cortesia evitare le terribili abbreviazioni che rendono il tutto un po’ illeggigiibile, insieme al caps e innumerevoli punteggiature. Fatico a leggere il commento, a volte li salto a piè pari quelli scritti in quel modo.

Ma tornando al libro, spiacente di aver letto il peggiore, ma dopotutto quando leggo una serie parto dal primo libro, mi pare ovvio. E deve appassionarmi subito. Se il primo è moscio, non prende, è banale e scontato, non andrò di certo a cercare il secndo nella speranza che sia meglio!
Ma visto il consiglio, magari proverò a scaricarlo, non di certo a comprarlo!

Anche perché il prezzo di 12-13 euro per un libro di 200 pagine stirate su 400, non è ammissibile. La copertina di cartone con la tizia in posa non mi serve grazie, vado negli economici.

PS:
Aggiungo che nonostante io abbia la mia età, trovo i libri di Geronimo Stilton estremamente graziosi. Certo, sono per bambini, ma un buon libro per bambini deve paicere anche ad un adulto (non ricordo ben chi lo abbia detto, ma condivido)

#350 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 18:52

scs ma ero incazzata cn mio fratello ke da fastidio e nn lo sopporto se ti ho offeso mi dispiace ma cmq io scrivo cm voglio anke xkè ormai sn abituata csì,…

#351 Comment By Sandy85 On 5 novembre 2008 @ 19:04

lei abita a udine e io in lombardia quindi

Peccato che nella mia città ci sia gente così ignorante u.u

Per il resto, cara alessandra, ti ho risposto perché mi hanno insegnato a essere educata.

#352 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 19:07

mi dispace se ti ho offessa ma tu abiti a udine ho in lombardia nn ho capito??

#353 Comment By Sandy85 On 5 novembre 2008 @ 19:27

Tu non mi hai offesa minimamente, comunque ho detto città, quindi direi cha la Lombardia è esclusa, no?

#354 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 19:30

giusto,…meglio ke nn ti abbia offesa xkè nn era mia intenzione sn mortificata sn una ke si pente subito,….

#355 Comment By alessandra On 5 novembre 2008 @ 19:33

e lei nn è una ragazza ignorante,….

#356 Comment By mariateresa On 9 novembre 2008 @ 13:37

Scusate se mi rivolgo ancora una volta a voi, ma ho disperatamente bisogno di aiuto altrimenti non andrei avanti nella stesura del racconto.
Potete aiutarmi a trovare un nome ad una fanciulla drow? Ne ha già uno, Synne, ma ne vorrei uno più significativo e da mettere come primo nome. Nel mio libro i drow sono schiavi dei licantropi, o comunque considerati inferiori a loro, e per lo più fanno i mercenari, i ladri e altre attività altamente illegali. Parlano, a differenza dei licantropi che usano il greco come prima lingua, l’anglosassone o diversi dialetti celtici, segno della loro appartenenza antica alla razza elfica. Synne in anglosassone significa peccato, tentazione. Vorrei un altro nome, magari anche greco e mitologico, da poterle dare e magari adattandolo al greco. Se può aiutare, Synne è minuta e alquanto graziosa, ha due occhi da cerbiatta che stregano chi la guarda, la pelle ambrata(segno che non è una drow pura)e i capelli lisci e scuri. Fa la cameriera, ma in seguito ad una lite nella locanda e ad una tentata violenza sessuale da parte dell’oste si ritrova assassina ed entra nel giro della Gilda dei Mercenari, che la usano come spia e ladra. Qualche idea?

#357 Comment By Morgante On 10 novembre 2008 @ 10:06

Ciao Mariateresa, bentornata.
Anzi, ben tornata anche a me, dato che mancavo da un po’.
Difficile scegliere un nome in base a un riassunto (solo una cosa: un po’ trita la storia degli occhi da cerbiatto, potresti trovare qualcosa che renda meno comune la descrizione della ragazza? :) )
Più che con i nomi greci, mi sento in sintonia con quelli latini.
Al momento non saprei che dirti. La ragazza si chiama Synne, peccato, dici. Mah, magari chiamarla Ance? (pronunciato come si scrive, dal lat: “anceps”, “ambiguo”). Verrebbe fuori qualcosa di simile a “ambiguo peccato”. Povera ragazza, un nome, un destino?
In bocca al lupo per il racconto. Ti hanno poi fatto sapere qualcosa dalla casa editrice?

Ciao

#358 Comment By Morgante On 10 novembre 2008 @ 10:13

Devo avere la febbre…Scusa per il suggerimento.
Potevo fare di meglio, ma senza aver davanti il racconto, dato che hai il tuo personale mondo di nomi e intrecci più o meno reali fra lingue, non è immediato capire cosa cerchi, esattamente.

Di nuovo in bocca al lupo.

#359 Comment By mariateresa On 10 novembre 2008 @ 14:21

Grazie Morgante, ma nel frattempo ho trovato due nomi che fanno al caso mio. Il primo è anglosassone, Maelwyrd, che approssimativamente significa “Sfortunata”(mael=cattivo, wyrd=destino). Il secondo è gallese, un dialetto celtico da poco scoperto e meraviglioso che sto imparando, ed è Owen e significa agnello. Il particolare degli occhi da cerbiatta è molto importante, perchè come la drow stessa sa e come le diranno alcuni è l’unica cosa veramente bella che possiede, con la quale è in grado di ammaliare chiunque. Un retaggio della madre elfa scura, ma anche una sorta di fattore discriminante. Non è una drow pura, il che si intuisce anche dal fisico esile e dalla pelle solo leggermente ambrata(i drow l’hanno olivastra o molto scura come l’ebano). Il fatto stesso di possedere più nomi, secondo la tradizione elfica, è simbolo del suo essere “una sporca meticcia”, come tutti i licantropi e i drow hanno premura di farle sempre ricordare. Ma è il suo carattere a renderla veramente diversa dagli altri drow. I drow sono elfi oscuri, decaduti, abituati a servire la tenebra in quanto di natura violenta e iraconda. Tuttavia, non è detto che non possano scegliere il bene e riscattarsi dalla condizione di schiavitù alla quale il dio Mael(equivalente di Lucifero)li ha condotti, essendo comunque figli di Dio e dotati di volontà propria. Maelwyrd è propensa al bene, in parte grazie agli insegnamenti della madre elfa scura(non oscura, sono cose diverse),in parte essendo discriminata da tutti per via del fisico minuto e della condizione di meticcia. Si rende conto che quella vita da schiava, di soprusi e sofferenza, non le piace. Sente di poterla cambiare, e ci prova. Ma fallisce. Ho ideato questo personaggio per mostrare la società dei drow e dei licantropi, apparentemente cattiva, sotto il punto di vista di un non-eroe. Ma Maelwyrd è soprattutto una figura tragica. Rappresenta la fragilità umana portata all’estremo, l’insignificanza dell’essere umano(e non)difronte ad un male grande come la guerra, come l’odio, come la stessa Ombra(Mael). Gli esseri del mio mondo sanno perfettamente di non poter sconfiggere in eterno questi mali, sanno di essere esseri limitati e imperfetti. Lo sanno perfino gli elfi,le fate e i folletti, detti dagli umani immortali. Maelwyrd è in torto perchè non ha il coraggio di prendere in mano il proprio destino e di costruirselo da sola,invece di credere che il suo male è l’essere figlia di una razza maledetta e di dover per questo soffrire in eterno. La sua debolezza è da un lato compatita, dall’altro odiata. Fa rabbia vedere un esserino rannicchiato in un angolo che piange tutto il giorno mentre fuori si combatte, e fa anche pena guardare il suo corpo pieno di lividi, tagli e segni di anni ed anni di violenze. Anche gli altri abitanti di Dream sanno che non possono eliminare il male dal mondo per sempre, sanno che il dolore ritornerà, ma almeno combattono per un presente e futuro migliore. Nel loro piccolo, fanno ciò che possono per migliorarsi e migliorare il mondo. Il dramma di Maelwyrd è di non riuscire a trovare la forza di reagire, uno scopo nella vita. Tenterà di fuggire dalla sua terra e tornerà indietro spaventata, poi proverà ad uccidersi ma non ne avrà il coraggio. Allora andrà in guerra affianco al licantropo che ama, ma che non la ricambia. E lì troverà la morte, e sarà veramente libera.

#360 Comment By Guglielmo On 14 novembre 2008 @ 18:17

La cosa piu’ gamberosa di questo thread e’, in generale, la pretesa di misurare in modo oggettivo la qualita’ di un’opera letteraria (o di un’opera d’arte in genere). Piuttosto che lasciare la questione al gusto personale di ciascuno di noi, si appropria della questione del gusto e ce la impone. Da qui alla definizione di “arte degenere” il passo e’ breve…

A me non da’ minimamente fastidio che uno mi venga a dire: “I libri della Troisi valgono meno della carta ignienica usata”. A me i libri della Troisi son piaciuti, a lui no, e’ normale. Magari, incuriosito, potrei chiedere: “E cos’e’ che non ti e’ piaciuto esattamente?”, e lui se vuole me lo spiega in dettaglio, o magari non me lo spiega affatto (”Non mi sono piaciuti e basta!“) e io di nuovo non avrei difficolta’ ad accettarlo, perche’ so che e’ soprattutto una questione di gusti.

Ma la Gamberetta, in questo thread, intende creare l’illusione di un confronto rigoroso, oggettivo, dimostrato, e come tale assoluto. L’implicita conseguenza e’ che chi poi dice di aver adorato “Nihal della Terra del Vento” e’ automaticamente un perfetto imbecille. Dimostrato, proprio.

Ora, come tutti noi sappiamo, sebbene siano stati fatti infiniti tentativi di inquadrare l’arte entro schemi oggettivi atti a “misurarne” l’efficacia, o la “bellezza”, non uno di questi ha fortunatamente mai avuto successo: gli artisti sono sempre stati capaci di stupirci, e i piu’ grandi di loro sono proprio quelli che se ne sono fottuti delle “valutazioni” e delle “misure” create dai critici, rompendole allegramente, spesso ottenendo un successo di pubblico totalmente inaspettato dai crostacei (cioe’, i critici, che per un po’ i critici continuano a spiegare al pubblico che “sbaglia”; poi si mettono a parlare di “popolo ignorante”; e alla fine capitolano con “Io l’ho sempre detto che era un genio…”).

Ma questo della Gamberetta non e’ nemmeno un tentativo di valutazione oggettiva all’altezza di altri, ben piu’ raffinati, tentati in passato: perche’ da una parte le “regole” per il confronto sono troppo gamberose per essere accettabili a un livello serio; e secondariamente perche’ e’ chiaro che non abbiamo alcuna garanzia che i pezzi da lei confrontati (di battaglie, di sesso, di fantasia) li ha di nuovo selezionati proprio lei, la Gamberetta. Possiamo davvero illuderci che una “valutazione” di questo genere possa avere un qualsiasi valore, di qualsiasi genere? La Gamberetta ha un’opinione, che posso rispettare, ma quando cerca di vendermela come Verita’ Oggettiva allora non posso far altro che rifiutarla. L’unica cosa che si puo’ fare e’ leggere il libro, e infine dire “Era bello” oppure “Era una gamberata”.

Qui parlero’ solo di una delle “regole” assurde inventate dalla Gamberetta. Ad altre cose rispondero’ piu’ avanti (ora di pranzo e’ quasi passata). Vorrei farla finita con questa gamberata che bisognerebbe sempre dare un bel po’ di particolari invece di lasciarli al lettore. Questo concetto viene riassunto dall’immaginetta di due cavalieri, uno vestito di rosso e l’altro di blu, che si prendono a spadate, affiancata sulla destra solo dalla loro silouette con sopra scritto: “Immaginate!.

Io affermo che questa resta una scelta dell’autore: ci sono punti in cui l’autore ritiene di dover lasciare tutto nel vago, per ragioni (sue) che varieranno di caso in caso, e ci saranno altri punti dove invece l’autore decidera’ di andare sul dettaglio. La Gamberetta ha gia’ mostrato svariati esempi (anche in questo stesso thread) dove la Troisi e’ capace di andare tranquillamente nel dettaglio. E se la Troisi e’ capace, e’ capace: vuol dire che quando rimane sul vago si tratta di una scelta. Non si tratta di un “errore”, o di una mancanza, solo perche’ la Gamberetta ha deciso cosi’.

Continuo stasera…

E’ un peccato tu non abbia continuato, con parole diverse abbiamo espresso lo stesso pensiero.
Diciamo che Gamberetta ha fatto il passo più lungo della gamba.

#361 Comment By gugand On 14 novembre 2008 @ 18:38

Guglielmo

E’ un peccato tu non abbia continuato, con parole diverse abbiamo espresso lo stesso pensiero.
Diciamo che Gamberetta ha fatto il passo più lungo della gamba.

Io dico invece che non hai capito nulla, come a suo tempo non capii Carlo il quale, se non erro, e’ finito bannato.
Il sistema di gamberetta e della barca e’ questo, e’ il loro modo di valutazione.
Se non ti piace puoi sbattere i piedini quanto vuoi, ma a loro piace che i racconti seguano quelle regole.
Hanno piu’ volte detto che le regole non sono vere assolute, ma, genialate a parte, la loro sistematica violazione da parte di un autore rende i suoi romanzi brutti.
Naturalmente sempre alla loro ottica.
Se tu non sei d’accordo puoi anche dirlo, ma non venire qui, come Carlo, a fare il saggio che va dicendo che la bellezza non si misura.
La bellezza si misura eccome, ognuno lo fa col proprio metro di giudizio basato su esperienze, ambiente e cultura personale.

Serve che ad ogni recenzione venga specificato: la seguente recensione e’ una opinione?
Sarebbe come premettere sempre che l’acqua e’ trasparente.

#362 Comment By Guglielmo On 14 novembre 2008 @ 22:19

A parte che io non penso tu abbia la preparazione teorica per affrontare una discussione su questo piano [mia opinione basata sui precedenti tuoi interventi], non è stato segnalato da nessuna parte che queste regole, su cui insistiamo, siano soggettive.
Perché altrimenti, come nella tua paradossale frase, la bruttezza di un libro sarebbe indimostrabile.
Io dico che la bellezza non si misura?Non hai capito nulla: la bellezza è una convenzione.
E fino a prova contraria, parlando di “saggi”, non sono io quello che ha aperto un blog per criticare, ridicolizzare e spesso offendere scrittori e lettori di opere che non si apprezzano [e guardandosi bene di intervenire quando i metri di giudizio di queste critiche vengono messi in discussione!].

#363 Comment By Gamberetta On 14 novembre 2008 @ 22:54

@Guglielmo. Questo blog, che non è un’istituzione pubblica, è il blog privato della Barca dei Gamberi, e ha due semplici regole: non offendere gli altri commentatori (me esclusa) e non andare off topic.
Com’è ampiamente illustrato negli esempi, tra l’off topic c’è il criticare il metodo generale. Puoi criticare la singola recensione, il singolo libro o autore, ma non il mio metro di giudizio.
Ora, è molto semplice: se ti sta bene, bene. Se non ti sta bene, bene uguale, però piantala di postare commenti fuori luogo in articoli che non parlano dell’estetica secondo Gamberetta, ma parlano di Ash o Chariza o Twilight. Grazie.

#364 Comment By Guglielmo On 15 novembre 2008 @ 00:33

Io infatti critico la singola recensione criticando il metodo generale, quindi ero perfettamente in topic.

#365 Comment By gugand On 15 novembre 2008 @ 12:57

@Guglielmo
Non ho studi umanistici alle spalle. I tuoi discorsi filosofici su cosa sia la bellezza li puoi mettere anche nel cestino, non mi interessano proprio. La bellezza e’ soggettiva, gli errori no.
C’e’ chi ritiene degli errori/forzature causa della rovina della bellezza di un racconto, per altri no.
Una volta che tu sai quali siano gli errori e quanto incidono sul giudizio degli altri puoi anche capire il loro punto di vista.
Nessuno pretende di avere la verita’ in tasca, ma espone i propri gusti e cerca di farlo in modo che chi legge capisce la costruzione del giudizio.
Se determinati metodi trovano errori anche in pietre miliari della letteratura non significa ritenere quelle opere spazzatura, specie se gli errori sono pochi.

#366 Comment By gugand On 15 novembre 2008 @ 12:58

PS:sopra e’ capisca non capisce…

#367 Comment By Guglielmo On 15 novembre 2008 @ 13:43

Ok, già se mi fai questo discorso possiamo essere d’accordo.
Però(c’è sempre un però :D), ti vorrei far notare due cose:

Nessuno pretende di avere la verità in tasca non corrisponde alla pretesa di questo blog di usare un taglio sarcastico nella recensione. Loro dicono per ragioni comunicative, ma questo è solo un effetto collaterale del sarcasmo. Perchè il primo passo, necessario, è quello di mettersi al di sopra di chi si critica in quel modo.
Seconda cosa: anche gli errori sono soggettivi, e la loro importanza è giudicata in maniera soggettiva. Ti hanno già fatto notare che se il metodo scova errori usato dai Gamberi rende spazzatura praticamente qualsiasi libro, forse, dico forse c’è qualcosa che non và.
Unisci questo al discorso che mi facevi tu sulle premesse emotive – rancore, preconcetti, voglia di vendetta, rosikamento che stanno dietro a questi giudizi, e il quadro è completo.

#368 Comment By gugand On 15 novembre 2008 @ 15:29

Ti hanno già fatto notare che se il metodo scova errori usato dai Gamberi rende spazzatura praticamente qualsiasi libro, forse, dico forse c’è qualcosa che non và.

Continui a non capire.
Non e’ la presenza di errori (che sono oggettivi) in se che rende brutto un romanzo, ma solo la mancanza di pregi ad esaltarli, tenendo conto anche la loro quantita’.

Unisci questo al discorso che mi facevi tu sulle premesse emotive – rancore, preconcetti, voglia di vendetta, rosikamento che stanno dietro a questi giudizi, e il quadro è completo.

Mai fatto discorsi simili.
Anzi metterli in argomento significa che ti sei chiuso a riccio e la tua unica differenza con quei branchi di ragazzini che riempono il blog d’insulti e’ l’uso di un italiano corretto.

#369 Comment By Guglielmo On 15 novembre 2008 @ 19:48

maddai su, stiamo girando in tondo: i pregi? WARING!!!SOGGETIVAZIONE!!!La tua argomentazione imploderà tra 3…2…1… *puff*

E poi oh, sei stato tu a dire che chi criticava la Troisi aveva qualche sassolino nella scarpa da levarsi, quindi…

#370 Comment By mariateresa On 15 novembre 2008 @ 21:30

@gamberetta
Scusa tanto gamberetta, ma vorrei sapere se è vero che tra poco uscirà un nuovo libro della Troisi sul Mondo Emerso, tale “Leggende del mondo emerso”. Ne sai qualcosa?

#371 Comment By Gamberetta On 15 novembre 2008 @ 21:39

#372 Comment By gugand On 15 novembre 2008 @ 22:06

@guglielmo
Non so minimamene a cosa tu faccia riferimento.
Non ricordo di aver mai detto di volermi togliere sassolini dalle scarpe.
Posso dire che l’unica cosa che mi rode del successo della Troisi e’ che quel tipo di libri che a me fanno schifo putroppo vendono tanto. Quindi trovo difficile che qualcuno pubblichera’ qualce autore che scrive come piacerebbe a me.
Comunque, sinceramente sei divenato noioso e ti sei messo su un piedisallo a fare il professorino, per me la questione finisce qui (hai persino tirato fuori l’espressione “intelletualodi di sinistra” che e’ tutto un dire del tuo pensiero)

#373 Comment By Uriele On 20 novembre 2008 @ 21:27

@ Clio: questo lo metto direttamente nella fogna. Quello della scherma infatti è un’aggiunta di una discutibile sceneggiatura a un romanzo ben costruito ( può non piacere il libro, ma Gaiman è un professionista all’americana e sta attento a queste cose)

#374 Comment By Clio On 21 novembre 2008 @ 23:35

A Uriele
Lo so che nel libro non sguaina la spada una sola volta, infatti parlavo del film ;)

#375 Comment By Uriele On 22 novembre 2008 @ 00:13

infatti era una nota spammosa direttamente messa nella fogna ;)

#376 Comment By Vale On 25 novembre 2008 @ 12:25

Lo metto direttamente qui:

Quando lo aggiorniamo, sto blog?

#377 Comment By Gamberetta On 25 novembre 2008 @ 14:37

@Vale. Appena avrò di nuovo un po’ di tempo da dedicarci, ci vorranno ancora una decina di giorni.

#378 Comment By Guido Mastrobuono On 8 dicembre 2008 @ 10:15

Edit di Gamberetta. E tutto ciò c’entra con la recensione di Bloodsucking Fiends, perché?

Sono l’ideatore di una community che raccoglie più di 600 artisti e si chiama Progetto Cicero (http://progettocicero.ning.com).

Stiamo tentando un esperimento di comunicazione on-line basato sulla creazione di comunità piccole ma dotate di una forte coesione tra i membri che viene ottenuta sia con regole di comportamento (nominalità, tolleranza, proattività ed educazione) sia con la condivisione di discussioni e ragionamenti.
Allo scopo di alimentare la discussione tra di noi e trarre ispirazione dalla stessa, abbiamo dato il via ad un’attività che si chiama “Quindi-Ci” (http://progettocicero.ning.com/group/quindici).

In soldoni, ogni 15 giorni ci diamo un tema e lo trattiamo con diversi linguaggi.
In una sorta di gioco/concorso, passata la quindicina, scegliamo l’intervento più interessante.

Il tema attuale è ” morte e nascita: nostalgia e speranza”.

Ti scrivo in quanto ho trovato il tuo blog ed ho pensato di invitarti ad alimentare con essa la nostra discussione nella convinzione che, quello che per te sarebbe un secondo di taglia ed incolla, per noi potrebbe essere la fonte di spunti interessanti e la possibilità di aggiungere nuove menti brillanti al nostro gruppo.
Tu potresti pubblicizzare il tuoi scritti e trovare persone interessanti con cui discutere.
Spero che considererai il mio messaggio come il complimento che esso è.

Una cosa importante: ognuno di noi ha i suoi siti, il suo blog, i suoi spazi e non li abbandona.
Il Progetto è un luogo dove discutere o presentare questi tuoi lavori (oppure semplicemente le tue idee) e non per fa alcuna concorrenza a blog siti e comunità che già li contengono.

Un saluto
Guido Mastrobuono
(Direttore del Progetto Cicero)

PS.

Coerentemente con i nostri obiettivi, per l’accesso alla comunità, richiediamo una registrazione nel sito all’indirizzo http://progettocicero.ning.com/?xgi=db6QQdU , per la quale sono richiesti i seguenti dati: Nome, Cognome, Età, Residenza ed una foto del viso.

#379 Comment By mariateresa On 10 dicembre 2008 @ 00:20

@gamberetta:non voglio certo farti passare un brutto Natale, ma sinceramente trovo che questa volta la Troisi sia davvero migliorata. Ho letto il primo capitolo del nuovo libro e Adhara mi è parso un personaggio tangibile e concreto, non impossibile come Nihal o Dubhe. Però è anche vero che all’inizio mi piacevano i suoi scritti, era allo svolgimento che tutto crollava…però voglio darle fiducia. perchè non provi almeno a leggerlo e a darne un’impressione?Così evito di fare un acquisto sbagliato!

#380 Comment By GiD On 12 dicembre 2008 @ 23:43

Ripeto qui ciò che ho scritto via mail a Gamberetta, in caso vi fosse qualche altro interessato…

Ho messo da poco sul mio blog il racconto scritto per partecipare al concorso “Un esoriente per Sanctuary”.
Mi farebbe piacere avere più opinioni possibili sul mio modo di scrivere. Le critiche sono bene accette, e abbondate pure col sarcasmo! :D

La pagina esatta del blog la trovate a questo link!

#381 Comment By Stefano On 13 dicembre 2008 @ 18:42

La redazione di “Terre di Confine”, rivista dedicata al fantasy, alla
fantascienza e agli anime, è lieta di annunciare l’uscita del n. 9 dedicato
ai Pirati.
http://www.terrediconfine.eu/Indicerivista/tabid/53/Default.aspx

#382 Comment By Simone On 16 dicembre 2008 @ 11:56

Questo silenzio significa “ora lo metto online e ti stupisco” o “non ho scritto manco una riga”? Guarda che passati i 18 anni rischi che gli editori ti giudichino troppo vecchia per fare la scrittrice! ^^

Simone

#383 Comment By Gamberetta On 16 dicembre 2008 @ 16:02

@Simone. A te di quello che scrivo io non te ne frega niente, e lo sai benissimo, non è che ci “conosciamo” da oggi. È la solita polemica da quattro soldi: “invece di criticare gli altri, pensa a scrivere te, gne, gne, gne”. Che noia.

#384 Comment By Simone On 16 dicembre 2008 @ 17:37

Veramente volevo leggerlo davvero, polemica a parte che comunque ci stava. E vattene a fare in culo, una volta tanto!

Simone

#385 Comment By Mirco On 17 dicembre 2008 @ 12:12

Ciao Gamberetta. Se ti va (e hai tempo) puoi darmi un giudizio sul racconto che ho scritto per Sanctuary?
Sii spietata, come sempre! :D
Grazie!

http://fenicedicarta.blogspot.com/2008/12/nato-di-donna.html

#386 Comment By Gamberetta On 17 dicembre 2008 @ 13:18

@Mirco. Magari ci passo, ma ovviamente questo non c’entra con il sondaggio.

#387 Comment By Mirco On 17 dicembre 2008 @ 16:10

Sì, scusa! Non avevo visto il tuo indirizzo email. Ti avrei scritto in privato altrimenti.

#388 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 24 dicembre 2008 @ 21:18

xPolyqualcosa: impara l’italaino se non capisci razza di deficente mia nonna è più intelligente di te!!!!!! metti ti gli occhiali opossum del minkia!

#389 Comment By Angra On 24 dicembre 2008 @ 22:15

Ciao Chiara, buone feste! ^__^

#390 Comment By Lidia On 31 dicembre 2008 @ 06:28

@Okamis

Scusa Gamberetta, non sapevo dove scrivere questa domanda.
Ho cercato di entrare nel tuo sito, Okamis, ma non ci riesco più. Da qualche parte qui dicevi che stavi scrivendo una recensione del libro di Tassitano, e dato che finora non ne ho trovate e anch’io l’ho letto, volevo ascoltare qualche altra opinione. Ma non trovo più il tuo sito! Se ci sei, batti un colpo!

ciao

#391 Comment By Vale On 1 gennaio 2009 @ 19:18

Gamberetta, avevi scritto su una vecchia “segnalazione” che avevi intenzione di leggere Perdido Street Station, e recensirlo.
Lo hai già fatto, o no?
Io l’ho letto, e la prima volta mi è piaciuto, ma dovrei rivederlo per avere un quadro più chiaro…
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu, invece…

#392 Comment By Gamberetta On 2 gennaio 2009 @ 07:02

@Vale. Sì, l’ho letto. Avrei voluto parlarne dopo aver letto anche gli altri due volumi ambientati nell’universo di Bas-Lag ma onestamente non so se li finirò mai.
Il problema è che Miéville ha una buona/ottima fantasia (ma non eccezionale) e di sicuro ha creato un’ambientazione interessante e affascinante, ma la scrittura è farraginosa*, e la trama così così.
Le prime 100-150 pagine di PSS si leggono volentieri, finché l’ambientazione rappresenta una “novità” il romanzo scorre, poi si fa strada la noia. Troppo poco ritmo e troppe parole.
Perciò nel complesso il giudizio è difficile: il tipo di fantasy che scrive Miéville è quello che a me piace, ma Miéville come scrittore è mediocre.

*Miéville fra le altre cose confonde che l’usare dei termini a caso non è ulteriore sintomo di fantasia, è solo cattiva scrittura, tipo:
“Il tunnel faceva parte di una topografia sovversiva.” che è una topografia sovversiva?
Per non parlare poi di problemi da scrittore dilettante tipo lo sbrodolarsi d’avverbi inutili. “Il barcaiolo scatarra oscenamente nell’acqua.” oh, be’, se lo fa oscenamente allora cambia tutto… e ho perso il conto di quante volte qualche personaggio fa qualcosa “nervosamente” (tra l’altro dopo aver confrontato la versione inglese con la traduzione ho scoperto che il traduttore ha tolto alcuni degli avverbi, usando aggettivi o altri giri di parole).

#393 Comment By Vale On 2 gennaio 2009 @ 14:47

È vero, Chiara, rileggendo quaqlche pagina, ieri (e io ho comprato il libro, non l’ho scaricato) ho potuto constatare che Mieville è davvero mediocre, come scrittore. Troppi aggettivi, troppi avverbi. Nemmeno io credo che leggero gli altri libri della saga (e se anche dovesse succedere, non li comprerei certo).
Ennesima idea buttata via? Penso di sì, anche a me piace questo tipo di ambientazione fantastica. Proverò a rimediare Dragons of Babel.

A propos, auguri!

#394 Comment By Lidia On 3 gennaio 2009 @ 15:49

Ciao Gamberetta,
mi pare di aver visto un piccolo errore di battitura in uno dei riquadri. C’è scritto: “Arr Cose tenniche” invece di tecniche.

ciao ciao

#395 Comment By Gamberetta On 3 gennaio 2009 @ 16:32

@Lidia. È scritto apposta così per suonare come pronunciato da un pirata. Il tema del blog è stato creato da Capitan Gambero in un momento d’ispirazione piratesca.

#396 Comment By Lidia On 3 gennaio 2009 @ 18:02

Ops, non lo sapevo! : ) Meglio così, no? Idea carina.

#397 Comment By Vale On 4 gennaio 2009 @ 12:22

Cercando recensioni su Libba Bray mi sono imbattuta in questo libro: Farfalle nere di Tara Bray Smith.
Però non credo possa essere interessante, i commenti di chi ha letto sono contrastanti.
Vabbè, l’ho messo qui apposta.
È che ho quasi finito di leggere gli articoli arretrati (anzi, senza il quasi).

#398 Comment By Stefano On 4 gennaio 2009 @ 18:09

Edit di Gamberetta.

Il signor Rocca è il gestore, sotto mentite spoglie, di quel blog. Onestamente non mi pare il caso di insistere sull’argomento.

Segnalo in tono neutro le presentazioni e il curriculum dell’autore su you tube:
http://it.youtube.com/watch?v=wiaB7HM1P_M&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=jjyxfjj1hYg&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=ZUrnK9ljybY&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=Oo-EmXyR86Q&feature=related

E questo BLOG nato come antitesi a gamberi.org
http://www.salvalibri.splinder.com/post/18045761/BENVENUTI

#399 Comment By Stefano On 4 gennaio 2009 @ 20:43

Va a tuo onore, anche se francamente non sarei stato altrettanto buono al tuo posto.

#400 Comment By leia87 On 4 gennaio 2009 @ 20:46

Ad essere sinceri alcune delle cose dette in quel blog non sono sbagliate, Gamberetta è una persona competente e possiede una verve inimitabile ma capisco anche chi si sente offeso dai suoi insulti…ma secondo me non va presa sul serio, bisogna farci una risata sopra, e nemmeno lei è infallibile, su tolkien e le faery stories ha detto un sacco di cose che dimostravano la sua quasi totale ignoranza sul professore di Oxford.Ma bisogna ammettere che molto spesso dice cose sensate, a parte i toni talora discutibili.

#401 Comment By Gamberetta On 4 gennaio 2009 @ 21:06

@leia87.

su tolkien e le faery stories ha detto un sacco di cose che dimostravano la sua quasi totale ignoranza sul professore di Oxford.

Per esempio?

#402 Comment By leia87 On 5 gennaio 2009 @ 16:16

Anzitutto dai per scontato che fairy stories sia sinonimo di fantasy:a me non risulta,tanto che in italiano il suo saggio è stato tradotto Sulle fiabe ( si legge ne Il medioevo e il fantastico edito da bompiani-si tratta di una racolta di sette saggi sul medioevo e sul fantasico).Se per fairy intendiamo fiaba e non fantasy (in senso moderno) in generale, la tua analisi cambia significato. Inoltre non tieni in conto l’autore tolkien, la sua biografia e i suoi studi, sbeffeggiando il suo essere antimoderno.Egli da giovane aveva partecipato alla Grande Guerra, in cui aveva perso 3 dei suoi migliori amici ed era rimasto ferito; di qui il suo astio verso la tecnologia (che,all’epoca, non era come quella di adesso).Egli era un filologo, glottoteta e studioso di letteratura anglosassone:ha ricreato un mondo basandosi sui suoi studi, che fanno riferimento ad un ambito ben preciso.Non ha mai voluto dare ordini su come un fantasy debba essere scritto.Studiava un certo tipo di letteratura fantastica, legata al medioevo, e in particolare anche all’epica medievale, dal beowulf al Kalevala finnico. Non mi sembra un crimine.Come appassionato filologo,poi, non stupisce che prediligesse lo strumento letterario per la creazione di fiabe.
Per quanto riguarda la fascinazione per la natura, il fatto che tu non ci trovi alcun fascino è una tua considerazione personale: io non trovo alcun fascino in draghi elettronici o cose simili, insomma in ciò che ti piace tanto.De gustibus.
L’epilogo sul credo cristiano, concordo con te, per molti può non avere senso.Ma Tolkien stesso, parlando del Signore degi Anelli, disse che non ha intenzioni allegoriche, morali,religiose o politiche.Ha poi anche detto che pur essendo il SdA un opera fondamentalmente cristana e “all’inizio non ne ero consapevole, lo sono diventato durante la correzione. Questo spiega perché non ho inserito, anzi ho tagliato, praticamente qualsiasi allusione a cose tipo la “religione”, oppure culti e pratiche, nel mio mondo immaginario. Perché l’elemento religioso è radicato nella storia e nel simbolismo. Tuttavia detto così suona molto grossolano e più presuntuoso di quanto non sia in realtà. Perché a dir la verità io consciamente ho programmato molto poco”.Insomma tolkien ha scritto facendo riferimento al suo patrimonio culturale, come credo facciamo tutti (e ognuno ha il suo).
A mio parere il tuo errore è stato il recensire Sulle Fiabe come se fosse stato scritto ieri, e non nel 1947 (anche se la conferenza da cui è tratta risale al 1939), cosa che tu stessa sai.
Detto questo, se uno scrittore prende per dogma tutto ciò che ha scritto Tolkien senza inserirlo nel suo panorama storico e letterario, hai ragione a dire che la sua fantasia sarà molto limitata.Aggiungo che ogni scrittore deve crearsi il suo percorso senza percorrere pedissequamente quello di un altro scrittore, per quanto grande.

#403 Comment By leia87 On 5 gennaio 2009 @ 16:23

Vorrei chiarire che non sono una di quelle persone che pensa tolkien uguale fantasy e viceversa.Non sono così ignorante, e non sono nemmeno un adepta alla religione tolkeniana, anche se l’esistenza di fan ignoranti ed esaltati non me lo fa piacere di meno.

#404 Comment By Gamberetta On 5 gennaio 2009 @ 18:33

Anzitutto dai per scontato che fairy stories sia sinonimo di fantasy:a me non risulta,tanto che in italiano il suo saggio è stato tradotto Sulle fiabe ( si legge ne Il medioevo e il fantastico edito da bompiani-si tratta di una racolta di sette saggi sul medioevo e sul fantasico).Se per fairy intendiamo fiaba e non fantasy (in senso moderno) in generale, la tua analisi cambia significato.

È vero che fairy-stories e fantasy non sono la stessa cosa, e non ho idea come il saggio sia stato tradotto in italiano, ma nella sua versione in lingua originale, Tolkien spiega che le “fairy-stories” e il “fantasy”, condividono un aspetto fondamentale:

I will say only this: a “fairy-story” is one which touches on or uses Faerie, whatever its own main purpose may be: satire, adventure, morality, fantasy.

Dunque una “fairy-story” è tale in base alla presenza del Mondo Secondario, Faerie. Ma

We may put a deadly green upon a man’s face and produce a horror; we may make the rare and terrible blue moon to shine; or we may cause woods to spring with silver leaves and rams to wear fleeces of gold, and put hot fire into the belly of the cold worm. But in such “fantasy,” as it is called, new form is made; Faerie begins; Man becomes a sub-creator.

Per cui è vero che fairy-stories e fantasy non coincidono, ma è altrettanto vero che le fairy-stories, per Tolkien, condividono con il fantasy un aspetto decisivo, ovvero la creazione di Faerie. O in altri termini, quando scrivi una fairy-stories stai anche scrivendo un fantasy e viceversa. Non a caso nell’epilogo Tolkien usa il termine Fantasy (F maiuscola) a indicare quello che fino a quel momento è stata “fairy-story”.
Poi tieni presente che sono altri a prendere a modello queste idee di Tolkien per scrivere fantasy oggi. Fosse per me che m’importa? Il mio concetto di fantasy ha poco a che vedere con quello di Tolkien.

Inoltre non tieni in conto l’autore tolkien, la sua biografia e i suoi studi, sbeffeggiando il suo essere antimoderno.

E allora? Il fatto che determinati atteggiamenti siano comprensibili a fronte della storia personale di Tolkien non li rende meno ridicoli. Se mi morde una cane magari sarò spaventata e ogni volta che ne vedo uno per strada cambierò marciapiede, ciò non toglie che a chi guarda verrà da ridere. Giustamente.
Quando uno si augura che la gente scenda in strada a buttar giù i lampioni, minino è da prendere per i fondelli.

Per quanto riguarda la fascinazione per la natura, il fatto che tu non ci trovi alcun fascino è una tua considerazione personale

E due, e allora? Tu mi hai accusata di ignorare la materia. Non la sto ignorando, sto solo dicendo che la fascinazione di Tolkien per la natura è una stupidaggine. Poi puoi non essere d’accordo, ma spiegami dove sia l’ignoranza.

A mio parere il tuo errore è stato il recensire Sulle Fiabe come se fosse stato scritto ieri, e non nel 1947 (anche se la conferenza da cui è tratta risale al 1939), cosa che tu stessa sai.

1947 non sono mille anni fa. Tolkien esprime idee davvero fragili se già sessant’anni dopo cominciano a perdere valore per loro stesse e devono essere interpretate nell’ottica dell’epoca in cui sono state scritte. Con Lovecraft, Stevenson, Heinlein e tanti altri non ho avuto questi problemi.
La verità è che in fairy-stories Tolkien racconta una bella fetta di scemenze (non sempre, ci sono di certo anche considerazioni acute e interessanti), e purtroppo, dato il successo del Signore degli Anelli, molti le hanno prese per oro colato.

#405 Comment By leia87 On 5 gennaio 2009 @ 21:31

a Gamberetta

Nella traduzione Fantasy (spesso maiuscolo) è tradotto con Fantasia, non con (genere) fantasy; io l’ho intesa quindi in maniera diversa, ma magari sbaglio.

Gamberetta scrive:
Il fatto che determinati atteggiamenti siano comprensibili a fronte della storia personale di Tolkien non li rende meno ridicoli. Se mi morde una cane magari sarò spaventata e ogni volta che ne vedo uno per strada cambierò marciapiede, ciò non toglie che a chi guarda verrà da ridere. Giustamente.

Qui bisogna chiarirsi: va benissimo ridere di qualcosa di strano o grottesco, ma se devo scrivere una recensione cerco di capire cosa ci sta dietro, anche se non mi piace.
Per criticare devo almeno cercare di capire, non limitarmi a riderci su.

Gamberetta scrive:
Tu mi hai accusata di ignorare la materia. Non la sto ignorando, sto solo dicendo che la fascinazione di Tolkien per la natura è una stupidaggine. Poi puoi non essere d’accordo, ma spiegami dove sia l’ignoranza.

Tu ignori tutto ciò che sta dietro il discorso sulle fiabe, a partire dal fatto che si trattava di una conferenza del 1939 tenuta all’Università di St. Andrews, nella quale tratta del tema delle fiabe e del mondo del fantastico che vi sta alla base. Non indica affatto come scrivere opere fantasy in generale!Che le sue idee non ti piacciano è più che legittimo (e anche comprensibile), ma, ripeto, si tratta di analisi circoscritte ad un certo ambito (quello medievale e fiabesco).Tu prendi in giro il fatto che sia cattolico senza cercare di capire le tematiche trattate solo perchè le ritieni stupide.Se le ritieni stupide non occupartene. Nel Signore degli Anelli la tematica centrale, secondo alcuni, è la morte e il fatto che è un dono, non una punizione. Non mi sembra una tematica stupida. Ed è opinabile il fatto che termini con un lieto fine (di fatto Frodo va nell’aldilà).
Che la fascinazione di Tolkien per la natura sia una stupidaggine è una tua opinione, non è una verità assoluta nè tantomeno un dato di fatto. Piantala di dire che è stupido tutto ciò che non ti piace ( a meno che non sia davvero stupido, ma su basi oggettive, non soggettive).

Gamberetta scrive:
Poi tieni presente che sono altri a prendere a modello queste idee di Tolkien per scrivere fantasy oggi. Fosse per me che m’importa? Il mio concetto di fantasy ha poco a che vedere con quello di Tolkien.

Ma tu non hai preso ad esempio uno dei nuovi autori, copiatori di tolkien. Parli di lui e se parli di lui devi tener conto del personaggio e dell’epoca, come bisognerebbe fare con tutti gli autori.Se parlo di Shakespeare tengo presente il suo concetto di teatro e il teatro del ’500 in generale.Tolkien non è così lontano nel tempo, è vero, ma c’è una bella differenza tra il 1939 ed oggi.Se non la vedi ripassati storia.

Gamberetta scrive:
Tolkien esprime idee davvero fragili se già sessant’anni dopo cominciano a perdere valore per loro stesse e devono essere interpretate nell’ottica dell’epoca in cui sono state scritte. Con Lovecraft, Stevenson, Heinlein e tanti altri non ho avuto questi problemi.

E perchè mai idee che devono essere reinterpretate dovrebbero aver perso valore?Tutte le idee vengono reinterpretate nei vari momenti storici. Si reinterpretano proprio perchè sentiamo che hanno ancora qualcosa da dirci, altrimenti cadrebbero nel dimenticatoio. Credi davvero che qualcuno nel 2050 leggerà Tolkien o Lovecraft con lo stesso approccio con cui lo leggi tu? Il fatto che per te sia stato più semplice leggere altri autori mi fa piacere per te (perdona la ripetizione), ma sinceramente non me ne frega. Vuol solo dire che ti piacciono di più.

Gamberetta scrive:
La verità è che in fairy-stories Tolkien racconta una bella fetta di scemenze (non sempre, ci sono di certo anche considerazioni acute e interessanti), e purtroppo, dato il successo del Signore degli Anelli, molti le hanno prese per oro colato.

Sono scemenze solo se prese come dogmi ed applicate ad un ambito sbagliato. Prese per quello che sono, cioè considerazioni personali sul fiabesco e il suo rapporto col fantastico, dettate da studi filologici, non sono affatto scemenze.

Ti ho accusato di ignoranza perchè, cercando di capire le idee da cui Tolkien è partito per scrivere Il Signore degli Anelli, hai tralasciato alcuni aspetti fondamentali:
la sua concezione di uomo come creatore di altri mondi (una sorta di neo demiurgo), così come dio ha creato il nostro, la sua aspirazione a creare un passato mitologico per il suo paese e le implicazioni che ciò comporta con altri generi come la mitologia e l’epica altomedievale, di cui era grande conoscitore (e non solo di quella anglosassone). Il Signore degli Anelli è una sorta di poema epico-fantasy in prosa, con riferimenti alla mitologia nordica.Nasce dal desiderio di dare all’Inghilterra una mitologia originale inglese,è quindi anche un’operazione di mitopoiesi.Insomma Il signore degli Anelli è può essere visto come un’esplorazione, da parte di Tolkien, dei suoi interessi per la filologia, le fiabe e la mitologia, sia nordica che celtica. Tolkien infatti riempì in maniera incredibile la sua opera di dettagli e particolari: creò una vera e propria mitologia per la sua Terra di Mezzo, con tanto di genealogie dei personaggi, linguaggi dei vari popoli, tradizioni, calendari e storie; dettagli che vanno spesso al di là della narrazione dei vari libri, che sono quindi, apparentemente, fini a sé stessi.

#406 Comment By Gamberetta On 5 gennaio 2009 @ 22:59

@leia87.

Qui bisogna chiarirsi: va benissimo ridere di qualcosa di strano o grottesco, ma se devo scrivere una recensione cerco di capire cosa ci sta dietro, anche se non mi piace.
Per criticare devo almeno cercare di capire, non limitarmi a riderci su.

Veramente è tutto il contrario: lo scopo di una recensione è riuscire a comunicare al lettore un concetto molto semplice, ovvero vale la pena spendere tot euro e tot ore di tempo per il tal romanzo?
Tutto qui. Proprio per questa ragione una recensione dovrebbe, nei limiti del possibile, rimanere confinata al testo e nient’altro. Un romanzo può averlo scritto Tolkien come Chiara Strazzulla, né in un caso né nell’altro mi deve interessare la vita e la filosofia dell’autore (a meno che tali informazioni non siano contenute in apposito volume allegato senza sovrapprezzo).
In quell’articolo prendevo anche in giro Conan Doyle convinto di vedere le fate. Anche qui Doyle aveva i suoi buoni motivi personali per andare fuori di testa, tuttavia che importa? Cosa mi importa se Doyle era depresso, pazzo o solo ubriaco mentre scriveva?
Al massimo, se sono appassionata all’argomento, posso indagare, ma questo non sposta di una virgola un’eventuale recensione del testo di Doyle sulle fate.
Come scrivevo nella recensione di Vampire Kisses, mentre leggevo credevo che certe scene fossero copiate dalla Meyer, invece era il contrario, ma in fondo cosa cambia? Le scene erano buone prima e lo sono dopo (vale anche per la Meyer stessa, per chi l’apprezza).

E qui veniamo al bello: l’articolo che contesti non era una recensione. Infatti non ci sono Gamberi né giudizio sul saggio in sé. Sono mie considerazione sui concetti espressi dal saggio: non è la stessa cosa.
Se dovessi scrivere una recensione di “On Fairy Stories” sarebbe senz’altro positiva: Tolkien esprime le sue idee in maniera chiara e precisa, e non c’è dubbio che queste idee hanno avuto un’influenza notevole sul genere fantasy (a torto o a ragione, con il beneplacito di Tolkien o no). Dunque, se uno è appassionato del genere, leggere “On Fairy Stories” sono soldi e tempo ben spesi. Il fatto che le idee non mi piacciono non implica che non siano degne di essere lette. È un po’ come la Bibbia: io non sono credente e per me sono tutte favolette, ciò non toglie che se una persona è interessata alla storia delle religioni o al cristianesimo deve leggere tale libro.

Il resto non m’interessa, tipo la noiosissima polemica di quello che potrei non potrei fare. Se io ho voglia di scrivere: “la fascinazione per la natura di Tolkien è una stupidaggine” lo scrivo. Puoi non essere d’accordo, ma questo non ha niente a che fare con l’ignoranza.
Tu mi accusi di ignoranza solo perché non giungo alle tue conclusioni: che ne sai se ho letto la biografia di Tolkien di Carpenter, i dodici volumi della storia della Terra di Mezzo e poi alla fine sono sempre convinta siano scemenze? Per te non lo sono, ottimo, questa è la tua personalissima opinione, non è questione o meno d’ignoranza.

#407 Comment By leia87 On 6 gennaio 2009 @ 00:18

Se davvero l’hai letta perchè non ne parli?E se non ne parli perchè non la ritieni importante specificalo, perchè dalla tua critica si potrebbe evincere una certa ignoranza.Io non ti ho accusato di ignoranza solo perchè non giungi alle mie conclusioni (anche perchè non ci sono mie conclusioni, ma solo analisi letterarie non certo mie).E ti contraddici.Affermi (giustamente):

lo scopo di una recensione è riuscire a comunicare al lettore un concetto molto semplice, ovvero vale la pena di spendere tot euro e tot ore di tempo per il tal romanzo?

Quindi ti difendi affermando implicitamente che si tratta di una recensione:

Un romanzo può averlo scritto Tolkien come Chiara Strazzulla, né in un caso né nell’altro mi deve interessare la vita e la filosofia dell’autore (a meno che tali informazioni non siano contenute in apposito volume allegato senza sovrapprezzo).

Poi però dici:

l’articolo che contesti non era una recensione.

ma allora che cos’è, una recensione o no?

Sono mie considerazioni sui concetti espressi dal saggio: non è la stessa cosa.

Dunque si evince che chissene del background dell’autore perchè è una recensione ma poi in realtà si tratta solo di considerazioni tue.

Se io ho voglia di scrivere: “la fascinazione per la natura di Tolkien è una stupidaggine” lo scrivo. Puoi non essere d’accordo, ma questo non ha niente a che fare con l’ignoranza.

Non ho mai asserito che tu non possa scrivere, dire, divulgare in qualsiasi modo che secondo te “la fascinazione per la natura di Tolkien è una stupidaggine”, non l’ho mai nemmeno pensato.E hai ragione, l’ignoranza qui non c’entra. Ma è sbagliato come tu lo asserisci: come un diktat o un dogma, per cui la fascinazione per la natura è una scemenza tout court.Lo affermi come si afferma che la terra gira intorno al sole.

Tu mi accusi di ignoranza solo perché non giungo alle tue conclusioni: che ne sai se ho letto la biografia di Tolkien di Carpenter, i dodici volumi della storia della Terra di Mezzo e poi alla fine sono sempre convinta siano scemenze? Per te non lo sono, ottimo, questa è la tua personalissima opinione, non è questione o meno d’ignoranza.

Io, come te, giudico in base a quello che leggo. Mi sono limitata a quel particolare articolo in cui hai preso un saggio Sulle fiabe e l’hai dissezionato per distruggere un autore (non entro nel merito se ti piace o meno, affari tuoi, ognuno è libero) in generale e dimostrare che come scrittore di fantasy è un pessimo esempio. Solo sulla base di un piccolo saggio (seppure importante), senza tener conto dell’autore in generale. Questo mi pare un errore. E il fatto che tu non accenni minimamente ad altri aspetti molto importanti dell’opera di Tolkien mi porta a pensare che tu non li conosca.

Comunque rispetto le tue idee e le tue considerazioni.
Sono d’accordo sul fatto che uno scrittore di fantasy non debba limitare la propria fantasia a mondi altri, medievaleggianti ed abitati da elfi.La fantasia non deve avere confini. La mia critica non voleva essere un attacco polemico gratuito.

#408 Comment By Captain Falcon On 6 gennaio 2009 @ 13:38

Oggi ricorre la festa principale di Gamberetta! Facciamole tutti gli auguri e i complimenti per il sacrificio di questa notte. Però io un po’ ci sono rimasto male, volevo il nuovo libro della Troisi e invece mi sono ritrovato un mucchietto di polvere. Non si mischia la sfera professionale con le proprie perversioni personali eh!

#409 Comment By fucked and boring guy On 7 gennaio 2009 @ 21:12

Ridicoulous.

#410 Comment By mariateresa On 10 gennaio 2009 @ 22:01

Vedo che si parla del mio Maestro…visto che siamo in fogna,posso inserirmi nel discorso senza rompere il mio voto di non commentare più gli articoli dei racconti.Mi inserisco per amore di Tolkien,tutto qui(non è poco…io raramente prendo le difese di qualcuno in modo appassonato). Vorrei avere dei chiarimenti,sempre se possibile.
a gamberetta/vorrei sapre la fetta di scemenze raccontata da Tolkien in Faery story cosa comprende esattamente

#411 Comment By Gamberetta On 11 gennaio 2009 @ 14:00

@mariateresa. In sintesi:
* L’idea che perché Faerie possa essere verosimile debba per forza avere certe caratteristiche (o meglio non averle: non avere contatti con il Mondo Primario, non avere tecnologia/industria, non avere elementi irrazionali/onirici/surreali).
* L’idea che i fulmini siano eterni e dunque argomento degno per uno scrittore, mentre la luce elettrica sarebbe solo transitoria e dunque indegna di attenzione. Scemenza in sé e nelle premesse.
* L’idea che uno degli scopi delle fairy-stories debba essere la fuga dalla realtà, con esplicito consenso che la realtà attuale (industriale, tecnologica, complessa) è negativa, mentre la “realtà” delle fairy-stories per essere positiva (condizione obbligatoria) dev’essere bucolica, semplice, comprensibile.
* L’idea che ci debba essere il Lieto Fine per forza, manco fossimo in un romanzo rosa. Aggravante poi quando questa storia del Lieto Fine scivola nella mistica cristiana della Gioia con la ‘G’ maiuscola.
* L’idea che la parola scritta sia intrinsecamente superiore agli altri mezzi di espressione, in particolare riguardo al cinema.

#412 Comment By Captain Falcon On 12 gennaio 2009 @ 22:14

* L’idea che ci debba essere il Lieto Fine per forza, manco fossimo in un romanzo rosa. Aggravante poi quando questa storia del Lieto Fine

Il lieto fine appannaggio del romanzo rosa…LOAL!X’D

Massì, sputtaniamo gran parte della letteratura mondiale passata e presente perché non concludono con il finale strappalacrime.

Sulla mistica Cristiana no comment, ma ormai su Internet va di moda giocare al Piergiorgio Oddifreddi de noantri, e ovviamente Von Gamberetten da buona pseudo-alternativa non si tira certo indietro.

#413 Comment By Feser On 14 gennaio 2009 @ 15:43

Una piccola “provocazione”/”richiesta”.
Sono profondamente convinto che, quando si argomentano con veemenza le proprie opinioni su un libro e specialmente su un autore, questi non possano essere passati inosservati.
Se un autore scrive un’opera (oggettivamente decente per stile e storia, pero’, i parametri li conosci benissimo Gamberetta) che personalmente odio, ma che mi sento di dover sviscerare per poter demolire adeguatamente, allora sono tentato di definirlo “un buon libro che proprio non mi e’ piaciuto”.
Che dite, son malato di mente? E’ capitato con qualche libro pure a voi di recente?

#414 Comment By Cayman On 26 gennaio 2009 @ 19:29

@ Capitan Falcon

* L’idea che ci debba essere il Lieto Fine per forza, manco fossimo in un romanzo rosa. Aggravante poi quando questa storia del Lieto Fine

Il lieto fine appannaggio del romanzo rosa…LOAL!X’D

non credo affatto che abbia detto questo… ha detto che appannaggio del romanzo rosa è il fatto di avere SEMPRE il lieto fine, cosa che, a ben guardare, è vera, perchè nemmeno tutte le fiabe ce l’hanno… solo i romanzi rosa (e le fairy-stories per Tolkien)…

Fatto stà che se io dovessi leggere un libro di Benni (il mio autore preferito) e lo trovassi brutto (grazie al cielo non è ancora successo) non andrei certo in giro a dire che è bello perchè l’ha scritto lui… una critica negativa ha senso anche per autori ottimi, e non rovina certo la loro reputazione un passo falso.

#415 Comment By un ammiratore On 29 gennaio 2009 @ 23:44

ciao, scusa se uso lo spazio dei commenti per questo messaggio ma volevo dirti che sono rimasto molto impressionato dal tuo blog, e’ raro trovare una persona con la tua capacita’ di analisi, la tua cultura e la tua determinazione a documentarsi.
E’ impressionante che una ragazza giovane come te sappia trattare con intelligenza e competenza il mondo letterario e ancora di piu’ che lo faccia con una maturita’ che pochi critici letterari raggiungono dopo molti anni di carriera e lavoro.
Piu’ leggo i tuoi articoli piu’ rimango senza parole e cio’ mi ha spinto a scrivere questo messaggio perche’ vorrei conoscerti, se ti va c’e’ MSN nelle note invisibili, ciao :)

PS tutto e’ nato in questo forum:

http://www.spiaggiadeldragone.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=4008

se ti va di fare un salto a salutarci ci farebbe molto piacere, alcuni non credono che tu sia vera, cosi’ potrai anche verificare che e’ tutto vero

#416 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 01:56

Anche io scrivo in quel forum e sono dello stesso parere, sarei proprio curioso di poter fare quattro chiacchere con te.

PS E se hai dato un’occhiata al forum e ti sei convinta che è un covo di troll o simili ripensaci: in parte è pure vero magari, ma la mia ammirazione per il tuo lavoro e il mio invito sono assolutamente sinceri.

#417 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 02:08

ti amo

#418 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 02:13

Ti pareva che non arrivava un mio fake demente pure qui. -_-
Va bhe, leggendo un’altra discussione ho visto che può sgamarli facilmente indi puppa. :p

E il mio invito resta valido.

#419 Comment By Emile2 On 30 gennaio 2009 @ 02:25

eh ovvio li sgama dalla mail diversa, ma non ho resistito auhahuahu

#420 Comment By Emile3 On 30 gennaio 2009 @ 07:58

gamberetta logga ts

#421 Comment By Gamberetta On 30 gennaio 2009 @ 10:39

@I tizi della Spiaggia del Dragone. Magari visiterò il vostro forum, ma non mettete commenti a caso dove non c’entrano. Grazie.

#422 Comment By lamaj On 30 gennaio 2009 @ 11:20

se vuoi posso gatare in lake

#423 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:35

Se verrai sul forum della Spiaggia del Dragone, ti porgero’ le mie piu’ oneste scuse, che non mi sento di fare qui in un blog con “sconosciuti”. Ti amo, non potrei vivere senza di te.

#424 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:37

ps: non sto scherzando, sono serissimo

#425 Comment By lamaj On 30 gennaio 2009 @ 11:38

arati 17, 4 prigionieri

aoth ha dato

bijork ha gearato come sempre

gg gente

#426 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:41

A parte il “no comment” sui miei vari “fake” , mi scuso per il commento ot. Inizialmente avevo lasciato solo un breve messaggio nella tua pagina di “presentazione”, ma poi mi era stato linkato il commento di un altro “spiaggista” e ho aggiunto il mio senza badare troppo al contesto.
Errore mio, non si ripeterà.

#427 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:45

I 2 reply qui sopra sono FAKE, anche se concordo su una cosa: mi sto innamorando di te. Se e’ necessario, mi posso inginocchiare per pregearti di parlarmi su MSN o sul forum.

TI AMO.

#428 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:46

Non badare ai fake. Ti amo.

#429 Comment By Phoneus On 30 gennaio 2009 @ 11:49

confermo quello che dice emile. ps: non fare caso alle personalita’ multiple e’ fatto cosi’

#430 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:51

Gamberetta perche’ non mi rispondi? Ti va di giocare alle Magic online mentre facciamo sesso via MSN o messaggi privati?

Ricordati che ti amo, seriamente.

#431 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:54

Dai rispondimi Gamberetta, sono in crisi d’astinenza. TI AMO TANTISSIMO. Non puoi capire cosa ti farei se ti avessi sotto mano.

Amami anche tu.

#432 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 11:57

Ti piace il sesso anale?

#433 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 12:02

A me piace darlo nel culo, ma se ci vuoi mettere dentro qualche giocattolo si puo’ fare ;)

#434 Comment By Emile On 30 gennaio 2009 @ 12:08

Gli ultimi reply erano ovviamente dei “fake”. Se ti va di venire a parlare con me, ormai sai dove trovarmi. Da ora in avanti non replyo piu’, quindi puoi considerare tutti i prossimi reply da parte mia dei “fake”.

Ti voglio bene.

PS: ero il Lord della Legione su uno shard di Ultima Online, quindi in un mondo fantasy. Quindi sai che su di me puoi contare :)

#435 Comment By Emile On 31 gennaio 2009 @ 08:40

Col ca**o che non replyo!

Uno sta via mezza giornata e guarda cosa trova al ritorno…

p.s. quando vuoi logga ts
195.242.238.18:6058
chan: gamberetta
psw: GAMBERONE

#436 Comment By mariateresa On 1 febbraio 2009 @ 11:54

Grazie dei chiarimenti Gamberetta. Vorrei difendere Tolkien, ma non è questo il luogo adatto. Comunque avrebbe potuto essere più chiaro nelle spiegazioni, il saggio è poco fluido a causa dei riferimenti che è costretto a fare. Il problema è principalmente questo. Ti consiglio però di leggere le lettere di Tolkien, pubblicate come La realtà in Trasparenza. Lì spiega molto meglio il concetto di Faerie.

#437 Comment By ikustang88 On 18 febbraio 2009 @ 15:44

Gamberetta scusa se ti disturbo qui anche se non c’entro niente nella conversazione, ma non riesco a contattarti altrimenti.
La discussione su Twilight si sta protraendo all’infinito, e la pagina inizia a dare un po’ di problemi. Non si potrebbe creare un Twilight parte seconda, dato che gli interventi sono ormai 1070?
Scusa per questo inconveniente e per la scorrettezza tecnica.

#438 Comment By Gamberetta On 18 febbraio 2009 @ 17:00

@ikustang88.

Gamberetta scusa se ti disturbo qui anche se non c’entro niente nella conversazione, ma non riesco a contattarti altrimenti.

Ehm, veramente sia nella colonna a destra, sia in fondo a ogni pagina c’è l’indirizzo di posta elettronica a cui puoi scrivermi.
Comunque hai ragione riguardo i commenti di Twilight, appena ho un po’ di tempo vedo quello che si può fare.

#439 Comment By ikustang88 On 18 febbraio 2009 @ 18:37

Scusami…quello a destra l’avevo visto, però non avendo outlook mi si bloccava tutto…in fondo invece mi era proprio sfuggito. Scusami tanto…

#440 Comment By alicearth On 19 febbraio 2009 @ 18:34

I commenti di
leia87 e le tue repliche mi sembrano pertinenti al commento di Albero e Foglia, non capisco perchè metterli qui.Sono anche interessanti.
Ma tanto da quello che ho capito tu non metti mai in discussione neanche per sbaglio le tue parole o decisioni.
Peccato.

#441 Comment By Gamberetta On 19 febbraio 2009 @ 18:44

@alicearth. Guarda che è stata leia87 a cominciare a postare direttamente in Fogna, non ho spostato io.

#442 Comment By Annaf On 20 febbraio 2009 @ 17:16

Penso sia il posto adatto per chiedere un piccolo parere a Gamberetta (scusa, ma non so proprio dove altro postare): come al solito non voglio fare una spesa a vuoto e vorrei sapere se qualcuno (oltre a Gamberetta e agli altri scrittori del blog) abbia letto il libro “Il destino di Eldowin” di Laura Iuorio? Chi l’ha letto cosa ne pensa? È la solita storiella (fantasy italiana) con gli elfi o merita veramente la lettura?

#443 Comment By Gamberetta On 20 febbraio 2009 @ 19:49

@Annaf. Tempo fa avevo letto il primo capitolo (qui) e mi era sembrata proprio la solita storia di elfi, fra l’altro scritta con uno stile non particolarmente brillante. A quel punto non ho più approfondito.
Perciò non saprei: le premesse non m’ispirano, ma non avendolo letto per intero non posso dare un giudizio definitivo.

#444 Comment By Annaf On 20 febbraio 2009 @ 23:49

Ti ringrazio per la risposta^^
Proverò a leggere anch’io il primo capitolo (visto che si trova on-line, si può anche approfittarne XD).

#445 Comment By Finnegan On 25 febbraio 2009 @ 11:30

Grazie Gamberetta per aver segnalato “Cuore d’Acciaio” di Swanwick, che mai avrei notato altrimenti. E’ senz’altro un libro che è riuscito a dare uno scossone alla mia concezione di “fantasy” ed è tutto merito tuo e della Barca…Continua così!

#446 Comment By Babbollu On 15 marzo 2009 @ 10:49

posto direttamente qui, dato che negli ultimi interventi aleggiava già un odore di off topic…
mi scuso per la tua dignità offesa, angra. starò molto più attento, ora. promessa di lupetto.
giuro, meno male che mi hai linkato tu il sito dell’accademia della crusca e che me lo hai fatto anche notare, da solo non ci avrei mai pensato a controllare! grazie, grazie mille!
tu sei libero di fare come vuoi, ma mettere una separazione fra due frasi che stai cercando di congiungere è come usare la merda per pulire: non son due cose che van d’accordo, non vanno bene insieme. e il fatto che li ritenga errori di poco conto vale, proprio perché so che per molti non vengono considerati nemmeno errori.
comunque, queste diatribe e offesucce su cose di scarso rilievo te le lascio pure, non mi interessano: fare gli spavaldi e citare l’accademia della crusca per far vedere di averlo più lungo perché ci si sente offesi è abbastanza da adolescenti frustrati, sono stato stupido io a non ignorare il tuo commento. cosa che farò da qui in poi.

#447 Comment By Angra On 15 marzo 2009 @ 18:15

@Babbollu:

guarda che sei tu a ragionare in modo infantile, se consideri il prendere a riferimento l’Accademia della Crusca alla stregua di dire “chiamo mio fratello più grande che ti spacca la faccia”. Ho citato l’Accademia della Crusca perché è la massima autorità in materia di lingua italiana, tutto lì. Se stiamo discutendo se “famiglia” si scrive con la “g” o no e tu mi dici che non ci va, l’unica cosa che posso fare è mostrarti un vocabolario. Questa per te è spavalderia, vabbe’, è un problema tuo, come è un problema tuo il fatto che pensi di saperne di più dell’Accademia della Crusca.

A proposito, glielo dici tu al Leopardi che ha sbagliato tutta la punteggiatura?

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
de l’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.

#448 Comment By Simone On 17 marzo 2009 @ 16:47

Ma io volevo quello degli alieni! Comunque complimenti, e in bocca al lupo!

Simone

#449 Comment By Gamberetta On 17 marzo 2009 @ 17:26

@Simone. Ma se mi hai mandato letteralmente affanculo non più di un paio di mesi fa, si può sapere adesso che vuoi? I tuoi complimenti e auguri non sono graditi.

#450 Comment By Vale On 18 marzo 2009 @ 15:09

Chiara, hai visto che anche Park Chan-wok ha girato un film di succhiasangue?
Solo che il suo non è uno gnokko, è un prete con la faccia da scemo:
http://www.grindhouse.it/index.php?/562-Thirst-di-Park-Chan-wook-Anteprima-Prossimamente-al-Cinema-Info-Trama-Trailer-Originale.html

(puntualizzo che Park Chan-wok mi piace)

#451 Comment By Gamberetta On 18 marzo 2009 @ 15:30

@Vale. Anche a me Park piace. Sympathy for Mr. Vengeance è un film bellissimo e anche gli altri sono notevoli. Vedrò anche questo quando uscirà. Speriamo l’abbia diretto perché davvero aveva qualche idea interessante sui vampiri e non solo per seguire la moda.

#452 Comment By Lidia On 19 marzo 2009 @ 08:05

Per Gamberetta (o chiunque abbia la più pallida idea di cosa vogliano le case editrici! : ) )
Mi piace molto leggere articoli in cui si sviscerano tutte le paranoie, le speranze e i “dolori” degli aspiranti scrittori.
Ma qualcuno può sviscerarmi per un attimo un’altra questioncina dolente? Gamberetta, o Angra, o chiunque abbia spedito o voglia spedire un proprio lavoro a una casa editrice: come si deve fare? Quali trappole evitare (errori nel formato, fronte e retri vietati e non, formati elettroni tra sigle scioglilingua -rtf, PDF, word)! Ne aggiungo io un’altra: A.R.G.H!
E’ terribile pensare che dopo tanti sforzi, e con la consapevolezza che le occasioni di successo si contano sulle dita di uomo monco, non ci sia nemmeno la sicurezza di presentare un testo in una forma gradita, e che per questo si verrà cestinati senza possibilità di appello!

Grazie, avevo proprio bisogno di andar fuori di testa.
Ora mi ritiro di nuovo nel mio guscio.
Adieu

#453 Comment By Angra On 19 marzo 2009 @ 17:33

Ciao Lidia, per quello che so io una veste professionale sarebbe questa:

- font Courier New (è quello della macchina da scrivere) dimensione 10

- interlinea 1,5 righe

- margini sopra-sotto-destra-sinistra tutti 2 cm

- allineato a sinistra (non giustificato, quindi)

- niente grassetto nemmeno per il titolo e i capitoli

- singola faccia (abbasso l’Amazzonia)

Un’altra cosa che si sono inventati gli editori è che la “d” eufonica si usa solo e sempre quando c’è la stessa vocale: “a uso e consumo” e non “ad uso e consumo”, “ed essere” e non “e essere”. L’unica eccezione è “ad esempio”.

Spero di esserti stato utile.

#454 Comment By Lidia On 19 marzo 2009 @ 18:59

Grazie molte, Angra!
(Ah, citavo te nella mia domanda, perché avevo appena dato una sbirciata al prologo e al primo capitolo di un tuo romanzo; mi sono piaciuti; hai uno stile accattivante, vai subito al sodo…e soprattutto, hai ambietato il tutto in Italia, bene).

Però, scusa, abbiamo abbandonato le macchine da scrivere per usare i computer, ma dobbiamo continuare a scrivere fingendo un risultato da macchina da scrivere col courier new? Inconcepibile, o sbaglio?
Per il resto, su una cosa continuerò a fregarmene, sarò sempre fiera della mia figura da pisquanella: il fronte e retro è un diritto per tutte le foreste, me ne frego che certe persone non siano neanche capaci di girare un foglio.
Oltre al secondo motivo che mi spinge: lo spreco doppio di soldi per la spedizione più “corposa”.

E si beccheranno pure la spirale! Se non gli piace, che la sfilino e la usino come stuzzicadente, se ci riescono.

Grazie ancora,

ciao

#455 Comment By Arha On 27 marzo 2009 @ 18:50

#456 Comment By Nocoldin On 28 marzo 2009 @ 19:38

@arha
Ho letto l’intervista, non ne posso più di queste eroine invincibili!
Questa uccide pure a mani nude!

#457 Comment By Gamberetta On 29 marzo 2009 @ 02:54

@Arha, @Nocoldin. Capisco che questo tale Graceling possa inquietare, ma comunque non c’entra un tubo con la segnalazione di Miraggi di Silicio.

#458 Comment By Annaf On 29 marzo 2009 @ 15:52

Interessante l’intervento di Angra per quanto riguarda le cose da fare (e non) quando si deve spedire un manoscritto, ma avrei qualche domandina ulteriore (le mie domande/considerazioni sono quelle incorsivo e tra parenetesi quadre):

- font Courier New (è quello della macchina da scrivere) dimensione 10 [ma non è più bello Times New Roman? O.O Io avevo sentito che andava bene anche questo font]

- allineato a sinistra (non giustificato, quindi) [anche qui, ma giustificato non dimostra un certo ordine nel presentare qualcosa per cui si è sudato molto, anche anni a volte? Che senso ha dare l'impressione sciatta? Tanto varrebbe scrivere a mano come facevano prima dell'avvento di macchine da scrivere e affini u.u]

- singola faccia (abbasso l’Amazzonia) [l'apoteosi dello spreco... ma va bene anche inviare il dischetto col romanzo? Almeno non si spreca e siamo tutti più felici]

Un’altra cosa che si sono inventati gli editori è che la “d” eufonica si usa solo e sempre quando c’è la stessa vocale: “a uso e consumo” e non “ad uso e consumo”, “ed essere” e non “e essere”. L’unica eccezione è “ad esempio”.

L’ultima cosa me l’ha spiegata una beta-reader tempo fa e da allora non inserisco più le “d” dove non vanno.

#459 Comment By Angra On 30 marzo 2009 @ 14:06

@Annaf

Purtroppo non sono mai riuscito a trovare un’indicazione definitiva sul formato ideale per tutti gli editori, ed è probabile che questo non esista neppure e che invece ciascun editore abbia le sue idee in proposito. Quello che ho scritto io è comunque un formato che dovrebbe far apparire il manoscritto come “professionale”.

In generale, la prima regola è che qualsiasi cosa che non sia di lettura più che facile e riposante verrà scartata alla prima occhiata. In questo rientrano purtroppo tutti gli artifici che permettono di risparmiare carta. Bisogna quindi usare caratteri abbastanza grandi e lasciare una buona interlinea. Probabilmente anche il carattere Times New Roman va bene, non credo che un editore possa scartare un manoscritto solo per questo, ma pare che un carattere come il Courier New, che ha tutte le lettere larghe uguali (monospace) venga da alcuni ritenuto più leggibile. Il fatto che gli editori non usino caratteri monospace né interlinea larga per la stampa dei loro libri sarebbe quindi, dal loro punto di vista, un atto di sadismo nei confronti del lettore ^_^
Riguardo al testo giustificato, pare che venga ritenuto anche questo di lettura più difficoltosa proprio a causa della spaziatura variabile. A me sembrano tutte e due idiozie, ma tant’è.

Poi, tieni presente che sebbene fra l’arte amanuense e il giorno d’oggi si sia passati per la macchina da scrivere (prima manuale, poi elettronica) e il computer, gli editori continuano a parlare di manoscritti, per cui è probabile che il formato a cui sono rimasti più affezionati sia proprio lo scritto a mano ^_^

L’altra cosa che mi è stata venduta per oro colato è che non bisogna mettere il rientro all’inizio del paragrafo. Di questo non capisco proprio la ragione, perché mi sembra anzi che senza rientri venga fuori un gran casino.

Mandare per posta il dischetto non va bene: se un editore accetta invii in formato elettronico (ce ne sono) allora ti chiederà di mandarlo via mail, se invece vuole il manoscritto non c’è niente da fare, deve essere cartaceo e sprecare più carta possibile. Sul perché di tutto questo ho una mia teoria: la carta (bagnata, pressata in mattonelle e poi fatta asciugare) è un ottimo combustibile. Un editor di una casa editrice media può superare un inverno anche molto rigido solo bruciando nella stufa o nel caminetto i manoscritti ricevuti in visione durante l’anno. Forse per questo si dice che gli editori non amano la spirale di plastica: quando brucia nel caminetto fa una puzza terribile.

#460 Comment By Lidia On 31 marzo 2009 @ 09:06

@Angra

Ho letto il seguito degli interventi su queste tacite (ma perché, poi?) regole sui formati dei manoscritti.
Mi sorgono varie domande, alcune intervallate da epiteti poco gentili verso gli editori. Una fra tutte: ma se un manoscritto deve essere rilegato, cosa può sostituire una dannata spirale di plastica?

E poi:
Ma è davvero possibile che un editor di una casa editrice, trovandosi per esempio di fronte a un testo:

- in times new roman 12 (invece che curier new 10),

- giustificato (al meglio possibile), con rientri ordinati e precisi proprio come in tutti i libri che possano definirsi decenti,

- e stampato in fronte e retro (con un mormorio di sottofondo – i grazie delle foreste pluviali), possa gettar via tutto senza nemmeno leggere una riga?

Se è così…vado a sotterrarmi sotto tre metri di risme.

#461 Comment By Angra On 31 marzo 2009 @ 14:02

@Lidia:

Be’, se ti chiedono la rilegatura allora la spirale va benissimo. Dicevo no alla spirale (tollerato Ogino Knaus ^_^) perché secondo quello che mi hanno detto persone che con gli editori hanno a che fare spesso la rilegatura non rientrerebbe nel formato professionale, ma poi magari ci sono editori che la vogliono per esigenze loro.

In effetti no, non credo che basti un Times New Roman o il paragrafo giustificato (magari il fronte retro sì) per farsi scartare il manoscritto… il problema è che la probabilità che te ne leggano qualche riga è già bassa di per sé a prescindere. Io ho il dente avvelenato con quegli editori come Editrice Nord che pretendono che tu spedisca il manoscritto completo e poi leggono solo la sinossi di dieci righe, quando tutto potrebbe risolversi con una mail.

#462 Comment By mariateresa On 31 marzo 2009 @ 22:40

So che sicuramente non importa a nessuno quello che sto per dire, e che forse ad alcuni non farà piacere…ma scoppio di gioia e devo dirlo a qualcuno e, siccome sono rimasta affezionata a questo blog, lo dirò. Sandrone Dazieri ha accettato di valutare il mio manoscritto! Non è tanto, lo so, ma è già un buon passo. Ci ho messo tempo per rendermi conto che era sul nuovo racconto che dovevo puntare(non sulla trilogia di ispirazione tolkeniana, ma su un qualcosa più legato a me e al mio stile personale) ma adesso l’ho capito. E di questo devo ringraziare principalmente le critiche di alcuni frequentatori e soprattutto di gamberetta.
ps:spero recensirai il manoscritto, se Mondadori deciderà di pubblicarlo. La trilogia può aspettare, non ho fretta, e credo che nemmeno Aliberti Editore l’abbia!

#463 Comment By Annaf On 1 aprile 2009 @ 11:29

@ Angra: Grazie per le delucidazioni, anche se non ho ancora scritto qualcosa di importante da mandare a qualche editore è sempre utile sapere certe cose e… basta, rischio di offendere un’intera categoria di persone e non mi va molto XD

@ mariateresa: Ma proprio alla Mondadori (o a Dazieri) dovevi mandare il manoscritto? Le cose dette e ridette da Gamberetta non sono servite a molto, vedo. Comunque sono affari tuoi, io di sicuro non comprerò più nulla della Mondadori, quindi il tuo libro non vedrà mai i miei dindini, mi dispiace. (Potrebbe anche essere il libro più bello scritto negli ultimi decenni, ma la Mondadori sta cadendo sempre più in basso e io non voglio aiutarla a risalire)
Non vorrei far scoppiare un flame per questo, sappiate che è solo la mia più sincera opinione sull’operato di quell’uomo e di quella casa editrice.

#464 Comment By Vale On 1 aprile 2009 @ 12:19

Devo dire che io ho mandato un manoscritto in times new roman, corpo 16, interlinea singola e giustificato, e lo hanno letto. Mi hanno pure risposto in una lettera ciò che non andava e quali fossero i punti di forza del romanzo (lo dico solo per riportare una mia esperienza).

#465 Comment By mariateresa On 1 aprile 2009 @ 20:20

Che sia il libro più bello del mondo, non direi proprio. C’è ancora molto editing da fare oltre quello già fatto da me, ne sono consapevole. Non ho pregiudizi nei confronti della Mondadori, anche se alcuni autori lanciati da Dazieri non si sono rilevati all’altezza della situazione. Io sono io, non Licia Troisi o Matteo Mazzuca, e Sandrone solo un editor che vuole darmi una possibilità di farmi conoscere e apprezzare(non è detto che questo avvenga comunque). Comunque, per chi non vuole spendere soldini ma vuole leggere il mio racconto, sono disposta ad inviarlo via msn o hotmail. Mi farebbe piacere ricevere consigli e critiche. Mi preme la felicità del lettore, non tanto il denaro(sarà che sono benestante…^^).
Il mio indirizzo:meloth@live.it

#466 Comment By Angra On 2 aprile 2009 @ 08:36

@Annaf: mi sembra che esageri un po’: Dazieri non è mica il Maligno ^_^
Chiunque al suo posto avesse fiutato la porcheria che vende (avendo alle spalle i mezzi della Mondadori per spingerla) avrebbe fatto la stessa cosa, non credi? Con questo non dico che fanno bene, ma fare di Dazieri la pietra dello scandalo mi pare eccessivo. E’ stato più bravo di altri, commercialmente parlando. No no no, mi correggo: è stato più fortunato, perché la Troisi il manoscritto l’ha mandato solo a lui! :))

#467 Comment By Annaf On 2 aprile 2009 @ 10:35

e Sandrone solo un editor

Ce ne saranno (e ci sono) di migliori, a questo mondo? Diciamo che per la Troisi (appunto) non ha fatto un bel lavoro, no? E chi sa per altri autori di cui ha avuto in mano i romanzi.

è stato più fortunato, perché la Troisi il manoscritto l’ha mandato solo a lui!

Se la Troisi non avesse mandato a lui il proprio manoscritto, di sicuro non sarebbe mai stata pubblicata. E se ha veramente editato il lavoro della suddetta Troisi, allora non c’è molto da fidarsi, no? (parlo della Troisi perché è l’esempio lampante di come lui non abbia lavorato)
Ci sono fior fiore di editor e agenzie letterarie (anche gratuite) che offrono questo servizio, perché mandare qualcosa proprio a quell’uomo?
E sì, ne faccio la pietra dello scandalo e lo considero il Maligno perché non sa fare il suo lavoro e l’ha ampiamente dimostrato.

#468 Comment By Angra On 2 aprile 2009 @ 11:42

@Annaf:

E sì, ne faccio la pietra dello scandalo e lo considero il Maligno perché non sa fare il suo lavoro e l’ha ampiamente dimostrato.

E’ solo che il suo lavoro non è quello che intendi tu: il suo lavoro, purtroppo, è quello di vendere un milione di copie, e c’è riuscito. Il problema sta a monte, nell’editoria in sé.

Ancora non digeriamo il fatto che le logiche editoriali non si discostino più tanto da quelle della programmazione televisiva, dove ormai lo schifo che fa audience è dato per scontato, ma la realtà è quella.

#469 Comment By Gladstone On 2 aprile 2009 @ 12:57

@Annaf:
Qua si giunge a un paradosso, cioè che un autore dovrebbe addirittura rifiutare la proposta Mondadori… tu, anna, la rifiuteresti?

@Mariateresa:
Vedo che gli dai addosso pesantemente a Matteo Mazzuca (anche su altri siti), e senza nemmeno averlo letto, a quel che mi è parso di capire… Sono curioso di sapere che cos’ha di brutto il suo libro (e non tirare in ballo la storia del 1720 sulla copertina, perchè all’interno del libro non c’è nessuna data; io l’ho letto e ho toccato con mano)..

#470 Comment By Gamberetta On 2 aprile 2009 @ 14:12

@Annaf. In realtà rimango del parere che avevo espresso al tempo della recensione de La Missione di Sennar: non è un peccato pubblicare con Mondadori a patto che l’autore abbia l’onestà di offrire il romanzo anche gratuitamente.
Se prima puoi verificare la qualità e poi pagare, va bene pure Mondadori (anche perché non è che in media le altre case editrici facciano meglio, vedi Einaudi con la Strazzulla o Newton Compton con Ghirardi, e le piccole case editrici fanno pure peggio).

#471 Comment By Angra On 2 aprile 2009 @ 14:17

@mariateresa: lungi da me la volontà di smontarti, e non so nemmeno come siano andate le cose, ma… se è semplicemente che hai scritto a Dazieri chiedendogli di potergli mandare il tuo manoscritto e ti ha detto di sì, be’, il fatto che un editor ti dica di mandargli il manoscritto non vuol necessariamente dire che troverà il tempo di dargli un’occhiata.

#472 Comment By Annaf On 2 aprile 2009 @ 14:37

@Gladstone

@Annaf:
Qua si giunge a un paradosso, cioè che un autore dovrebbe addirittura rifiutare la proposta Mondadori… tu, anna, la rifiuteresti?

Sì, la rifiuterei senza tanti complimenti perché non mi va di essere equiparata a gente come la Troisi.
E, per la cronaca, rifiuterei anche proposte da grandi case editrici che hanno avuto il coraggio di pubblicare gente che non sa manco scrivere. Capisco il giochetto del mercato, ma non mi sembra giusto che gente che sa oggettivamente scrivere qualcosa in modo decente debba essere messa nello stesso catalogo di gente che non lo sa fare.
È un pensiero estremista? Sì. E difficilmente cambio idee su queste cose.

@Angra

E’ solo che il suo lavoro non è quello che intendi tu: il suo lavoro, purtroppo, è quello di vendere un milione di copie, e c’è riuscito. Il problema sta a monte, nell’editoria in sé.

Penso ancora che un domani mi piacerebbe diventare editor (oltre che una scrittrice capace), ma spero di non diventare come Dazieri, attenta solo alle vendite, ma anche al “bene della cultura”… poi è una cosa un po’ utopica, visto il mercato editoriale attuale.

#473 Comment By mariateresa On 2 aprile 2009 @ 19:07

Andimo, dobbiamo essere realisti. Licia Troisi non è coerente in quello che scrive, il suo fantasy può non piacere per la trama sconclusionata, ma non si può negare che sappia conquistare l’attenzione del lettore. I suoi personaggi, proprio perchè “infantili”, attirano molti lettori che vi si immedesimano. Con questo, non voglio dare degli stupidi a tutti i lettori, ma voglio solo dire che ogni lettore ha delle diverse esigenze.
Riguardo a Matteo Mazzuca, specifico che ho avuto una conversazione con lui e mi ha spiegato l’equivoco della data. Non mi piace il suo fantasy con elementi eccessivamente “soprannaturali”. Abbiamo vedute opposte, ecco tutto.

#474 Comment By Gladstone On 3 aprile 2009 @ 12:48

@Mariateresa
Quindi stai criticando un autore fantasy perché è troppo fantasy?
Curiosa analisi, la tua…

#475 Comment By mariateresa On 3 aprile 2009 @ 19:06

No. Lo sto criticando perchè non mi piace il suo tipo di fantasy(o falso fantasy, così amo chiamarlo). Nel gergo, io sarei una di quelli chiamati puristi o tradizionalisti(mi rifaccio al fantasy di Tolkien, e con questo ho detto tutto)

#476 Comment By Leekanh On 13 aprile 2009 @ 02:35

No. Lo sto criticando perchè non mi piace il suo tipo di fantasy(o falso fantasy, così amo chiamarlo). Nel gergo, io sarei una di quelli chiamati puristi o tradizionalisti(mi rifaccio al fantasy di Tolkien, e con questo ho detto tutto)

Va bene, per quanto a me sinceramente il fantasy tradizionale mi abbia un po’ stancato… L’opera di Tolkien è innegabilmente un ottima opera con una grandissima influenza, ma dopo 50 anni dalla pubblicazione possiamo permetterci anche di uscire dai soliti cliché della Terra di Mezzo. Insomma, il fantasy tolkeniano ha i suoi connotati, che non sono però assolutamente i migliori (anche perché definire una fantasia migliore di un altra è un pelino arduo, diciamo che ci sono fantasie meglio raccontate di altre!). Bisogna inoltre ricordare che esistono un gran numero di scrittori precedenti a Tolkien che hanno avuto ed hanno un impatto fortissimo sulla narrativa fantastica, come ad esempio Howard (il creatore di Conan insomma) ed io aggiungerei anche Lovecraft ed E. A. Poe… Insomma, definire fantasy “puro” solo quello Tolkeniano mi pare una mossa piuttosto azzardato, visto che ci sono diversi altri autori di influenza paragonabile e connotati estremamente diversi da Tolkien (Conan, Solomon Kane, Cthulhu e Terra di Mezzo sono abbastanza lontani tra di loro).

Quindi, in definitiva… Perché “falso fantasy”, visto che quello “vero” di certo non è quello di Tolkien (né il primo né il migliore)?

#477 Comment By Anacarnil On 13 aprile 2009 @ 23:09

Ho letto gli interventi di Angra e Annaf riguardo al formato con cui inviare i manoscritti. Preciso sempre che non lavoro per case editrici, ma comunque ho visto più di un manoscritto che poi è stato pubblicato.

Ebbene, ritengo errato quanto dice Angra sul font: i manoscritti che ho visto sono in Times New Roman, perché, tra i font usati maggiormente dai non esperti in tipografia, è tra i più leggibili. Non è assolutamente vero che un font monospace (quale il Courier New) sia più leggibile, anzi: sulla carta è sempre preferibile un font Serif (“con grazie”), ossia il Times, il Palatino, il Garamond o il New Century Gothic (per dire alcuni tra i più comuni).

Questione del giustificato: un testo ben giustificato è sicuramente bello da leggere, ma uno scrittore in genere non usa programmi capaci di rendere una buona impaginazione. Il classico giustificato di Word fa schifo. Dunque, mi sento di condividere la scelta editoriale di chiedere l’allineamento a sinistro: altrimenti c’è il forte rischio di un layout orripilante.

Margini e interlinea: lasciarli ampi (anche più di 2 cm i margini e magari anche 2 l’interlinea) ha un grosso vantaggio per chi lo legge: avere lo spazio per le note. Io stesso, per un racconto mandato a un concorso letterario, l’ho stampato così su suggerimento di un editor della Fabbri.

Fronte e retro: qui sinceramente non capisco perché si debba preferire il solo fronte. Non è solo lo scrittore a sprecare carta e spese di spedizione, ma poi anche chi lo legge (il Dazieri della situazione, per intenderci) si trova un malloppo francamente più scomodo del necessario.

Dimensione del font: qualcuno (scusate, non ricordo il nick) ha detto di aver usato un font con corpo 16. Va bene che deve essere leggibile, ma una dimensione simile viene usata solo per gli ipovedenti. Anzi, già la 14; tant’è che c’è una casa editrice (o forse una collana?) che si chiama proprio “Corpo 14″ che pubblica titoli per ipovedenti. Dunque, credo che una dimensione (o corpo, che dir si voglia) da 10 a 12 sia quella migliore.

Ultimo punto: la stragrande maggioranza delle case editrici non vuole copie digitali ma la versione su carta. Non ho mai visto una (per carità, esisteranno pure) che accettasse il romanzo su file. Il motivo è che nessun editor, correttore o lettore lavora a schermo, ma direttamente sulla carta, facendo le correzioni a mano. Pertanto, immagino, se tu scrittore vuoi farti pubblicare, inizia a spendere tu i dindi per mettere su carta la tua opera.

Ad ogni modo, in caso di dubbio, provate a interpellare direttamente via mail gli addetti della casa editrice. Spesso e volentieri già sui propri siti web danno indicazioni di massima per l’invio dei manoscritti.

#478 Comment By Lidia On 14 aprile 2009 @ 07:03

@Anacarnil.

Interessante il tuo intervento. Ma mi sorge una domanda, sulla questione del giustificato. Io giustifico i testi che scrivo, prima in automatica, poi semplicemente andando a capo con le lineette. Insomma, come sui libri. Spezzo le parole. Certo, rallenta un po’ la scrittura, qualche volta. Ma non è la fine del mondo. O non si possono spezzare le parole come ci hanno insegnato fin dalle elementari, con quei lunghi esercizi di sillabazione? Mi sembra assurdo.

Comunque, è una discussione interessante.

#479 Comment By Angra On 14 aprile 2009 @ 09:25

@Anacarnil: una precisazione riguardo al formato editoriale di cui parlavo. Quelle che ho esposto non sono idee mie, a me personalmente fa schifo, in special modo la mancanza dei rientri di paragrafo. Lì non è una questione solo di più leggibile o meno, i rientri hanno una semantica che viene a mancare se li togli. Stesso discorso per il Courier, non lo trovo affatto più leggibile rispetto a un Times. Se qualcuno mi convincesse che un testo scritto in Book Antiqua, fronte retro, giustificato e coi rientri di paragrafo è la cosa migliore sarei solo contento.

Riguardo al rifiuto del formato elettronico non sono d’accordo. Togliendo intanto i manoscritti che finiscono nella spazzatura (o nel caminetto) con la busta ancora sigillata, la maggior parte di quelli che rimangono ci finiscono alla lettera di presentazione o tutt’al più alla prima pagina. Quella minima parte che vengono letti potrebbero essere richiesti all’autore in forma cartacea dopo la preselezione del formato elettronico, se proprio non si vuole stamparseli in ufficio. Il fatto di volere stampato tutto e subito è una pretesa di comodità che sconfina nella pigrizia mentale, nella sciatteria.

#480 Comment By perissi On 14 aprile 2009 @ 12:49

Edit di Gamberetta.
Cianciare riferito ai commenti altrui è offensivo, dunque contro il regolamento del blog.
===

Non ho letto tutto il cianciare, per cui magari qualcuno ve lo ha già segnalato: i western di Leone non erano girati in Val Padana o in Maremma, bensì in Almeria, e gli americani, quelli veri, lo adoravano (leggere per credere le dichiarazioni d’amore dei registi Sam Peckinpah e Don Siegle)!
Del post -vero e proprio- devo dire di non averci capito molto, eppure il mio lavoro è appunto quello dell’editor… Forse anche voi date, di ciò che scrivete, immagini sfocate(esamino di coscienza, please).
Nessuno è perfetto, voi meno di tutti.
Da quando vi leggo non faccio che immaginarvi come dei simpatici blooperisti che si fingono critici, o -peggio ancora- editors.
Blooperisti da poco, oltretutto, e lo si evince proprio da come trattate la materia “letteratura”. Troppa televisione e troppo web fanno malissimo!
Ma grazie lo stesso di esistere, una sana risata -di tanto in tanto- fa sempre bene a tutti.

#481 Comment By perissi On 14 aprile 2009 @ 14:06

Non ho letto tutto il blablare, per cui magari qualcuno ve lo ha già segnalato: i western di Leone non erano girati in Val Padana o in Maremma, bensì in Almeria, e gli americani, quelli veri, lo adoravano (leggere per credere le dichiarazioni d’amore dei registi Sam Peckinpah e Don Siegle)!
Del post -vero e proprio- devo dire di non averci capito molto, eppure il mio lavoro è appunto quello dell’editor… Forse anche voi date, di ciò che scrivete, immagini sfocate(esamino di coscienza, please).
Nessuno è perfetto, voi meno di tutti.
Da quando vi leggo non faccio che immaginarvi come dei simpatici blooperisti che si fingono critici, o -peggio ancora- editors.
Blooperisti da poco, oltretutto, e lo si evince proprio da come trattate la materia “letteratura”. Troppa televisione e troppo web fanno malissimo!
Ma grazie lo stesso di esistere, una sana risata -di tanto in tanto- fa sempre bene a tutti.

#482 Comment By perissi On 14 aprile 2009 @ 16:12

Esistono varie forme di censura, e voi che siete “furbetti” le sapete usare tutte.
Ipocriti.

#483 Comment By Anacarnil On 14 aprile 2009 @ 19:26

@Angra
D’accordo allora, anche tu trovi poco leggibile quello che è effettivamente poco leggibile :) Quello che contestavo è il fatto che quello che tu hai presentato come “formato professionale” lo sia per davvero. Forse per alcuni editori lo è, ma non per altri, e per questi ho motivato le scelte.

Sul discorso del formato elettronico: capisco le tue ragioni. Se un editore pretende che il romanzo sia inviato in forma completa e stampato, per poi leggere 10 pagine poteva evitare di far stampare il tutto. Però, a questo punto, nulla vieta di inviare solo il primo capitolo, facendo presente di chiedere l’intero manoscritto se interessati. Una traduttrice professionista, che mi pare abbia lavorato per Einaudi, suggeriva proprio quest’approccio per un aspirante traduttore: ovvero quello di tradurre il primo capitolo di un’opera inedita in italiano e di inviarlo all’eventuale editore interessato.

Voglio fare una domanda però agli aspiranti scrittori debuttanti: quando inviate le vostre opere, come scegliete l’editore cui mandarlo? Perché mandarlo, più o meno alla cieca, alle maggiori sigle editoriali non è, in genere, la scelta migliore. Un compito delle agenzie letterarie è spesso quello di scegliere la casa editrice più adatta per un determinato manoscritto/autore.

@Lidia
In genere l’autore non si deve occupare di come il testo è impaginato, ma semplicemente di come è scritto. Pertanto, i tuoi sforzi di giustificare il testo, andando a mettere pure gli “a capo” potrebbe essere fatica sprecata, se non addirittura un danno. Ci sono già i software di impaginazione che si occupano di spezzare le parole con la giusta sillabazione. Se tu le spezzi, magari su un documento Word in formato A4 (che è quello predefinito), rischi di avere un testo… che non è nemmeno italiano.

Vedo se con un esempio riesco ad essere più chiaro. Se tu scrivi:

Mario correva dietro a un gatto rosso che gli aveva appena ru-
bato una bistecca.

basterà farà una modifica al testo o alla dimensione della pagina perché la tua sillabazione diventi sbagliata:

Mario correva dietro un gatto bianco e rosso che gli aveva
appena ru-bato una bistecca.

oppure

Mario correva dietro un gatto rosso
che gli aveva appena ru-bato una
bistecca.

Insomma, viene fuori il classico testo che pare ottenuto da un OCR su un libro scansionato.

#484 Comment By Gamberetta On 14 aprile 2009 @ 19:40

@Anacarnil. Il formato consigliato da Angra è considerato professionale, vedi per esempio The Complete Idiot’s Guide to Publishing Science Fiction di Doctorow / Schroeder al capitolo 12.
Lo stampare solo fronte è per consentire più facilmente di fare fotocopie del manoscritto se deve essere letto da più persone e per questa stessa ragione è meglio non rilegarlo, l’interlinea doppia è per consentire di prendere appunti, ecc.

#485 Comment By mariateresa On 14 aprile 2009 @ 22:27

@Gamberetta:te lo dico qui sul blog perchè è più pratico. Grazie di cuore dei tuoi consigli sul mio racconto. Non ho tolto nulla delle parole definite inutili, ma facendo editing per la seconda volta(la prima lo avevo fatto alla leggera) ho dovuto cambiare tutta la parte narrativa del primo capitolo e sfoltire le descrizioni dei personaggi. Ora mi sembra molto più scorrevole. Grazie!

#486 Comment By Lidia On 15 aprile 2009 @ 07:04

@Anacarnil
Capisco il tuo punto di vista, ma per me è una cosa naturale (non lo è?) rileggere almeno dieci volte il testo, prima di ritenerlo concluso. Le prime cinque volte la rilettura riguarda (e prima di tutto!) il contenuto, la grammatica, poi le ripetizioni di aggettivi, o nomi, per cui è meglio trovare dei sinonimi, ecc. Le successive 5 soltanto l’impaginazione, i refusi, la punteggiatura le sbarrette messe nei punti sbagliati, se ho cambiato larghezza del formato o altro. E infine una rilettura generale che comprenda tutto. Non mi è mai stato di peso, anzi, credevo che tutti facessero così. Mi pare abbastanza ovvio anche andar sempre a rivedere cosa ha subito un testo quando faccio un copia incolla, o scrivo una frase in corsivo piuttosto che maiuscolo. Vado a vedere se la pagina si è allungata di una riga, se è tutto a posto, insomma.
I programmi automatici sono tanto utili, ma con quelli mi impigrisco. A me piace sudarmela una pagina; anche perché, incattivendomi quando devo fare venti correzioni, divento molto più critica e realistica quando leggo il testo. Mi balzano agli occhi le incongruenze, mi infastidisce a morte un refuso, e non ho alcuna remora a tranciare un paragrafo che mi annoia.
Devo dire che sono contenta, finalmente, di poter discutere un po’ non solo sui contenuti (ogni articolo parla di quelli in fondo), ma anche del modo per rendere un testo il più presentabili e leggibile possibile, da un punto di vista meramente visivo.
Come si dice sempre, anche l’occhio vuole la sua parte.

#487 Comment By Vale On 16 aprile 2009 @ 11:01

Anacaril: ehm, ero io che avevo mandato il manoscritto in corpo 16, ma l’ho fatto solo perché non l’ho formattato… Hai ragione, sono stata sbadata, comunque volevo solo dire che lo hanno letto ugualmente (anche se non spedirò più un romanzo in corpo 16… coff coff)

#488 Comment By Anacarnil On 17 aprile 2009 @ 13:00

@Gamberetta
Scrivere un testo lungo, in Courier New, non è professionale, a meno che il proprio lavoro sia il sicario o il programmatore (magari Doctorow lo è, programmatore).
Su altri aspetti del suo formato, se vedi, ho già concordato, ma sul font e sulla giustificazione non si può.

@Lidia
Nulla ti vieta di impiegare il doppio del tempo per scrivere il tuo libro, per curare anche la parte di impaginazione. Ma ci sono 2 motivi per cui mi sento di sconsigliartelo:

a) se lo vuoi proprio impaginare bene, devi usare gli strumenti giusti. Usa Word (o Open Office) per scrivere il romanzo, LaTeX (o Quark o Scribus) per impaginare. I risultati saranno molto, ma molto superiori, e con minor fatica. Con un programma di videoscrittura non hai il controllo su quelle piccole cose che sono essenziali per la pura resa grafica, come il kerning.
b) se tu hai in proposito di pubblicare il tuo romanzo, prima o poi dovrai trasmettere il tuo romanzo sotto forma di file, o al redattore per la messa a punto del testo o all’impaginatore. E se iniziano a trovarsi nel testo delle cose tipo “il gat- to saltò agilmente nel fosso per arti- gliare il topo”, non saranno contenti…

@Vale
Ah ok, credevo fosse stato intenzionale! Beh, per fortuna che alla fine ci sono anche lettori che non si fermano dinanzi a piccoli difetti di impaginazione e leggono comunque il testo.

#489 Comment By Gamberetta On 17 aprile 2009 @ 13:36

@Anacarnil. Non capisco. Professionale in questo ambito non significa migliore o più efficiente, significa semplicemente standard. Doctorow è anche programmatore ma è soprattutto uno scrittore professionista. Karl Schroeder pure è un famoso autore di fantascienza.

Doctorow / Schroeder scrivono:

Proper manuscript formatting isn’t a mystery, nor is overly complex. Beginning writers often obsess about format, as though there were some magical configuration of words and pages that will punch through an editor’s ennui and seize her attention with the tenacity of a terrier. In fact, it’s the writing that carries the story: the aim of formatting is to be invisible.
[...]
The standard manuscript evolved in the era of the Underwood Noiseless Type-Writing Machine, and even though you’re using a 16 page-per-minute, 600-dots-per-inch laser printer, your manuscript needs to look like it came off a clunky old manual. You want your manuscript’s format to disappear from the editor’s consciousness, leaving only the story behind.

Seguono le varie indicazioni, le prime due sono:

* Use a nonproportional typeface, such as Courier or Monaco. (A nonproportional typeface is one in which every character is the same width, so that an “i” and an “m” occupy the same amout of space.)
* Leave a ragged-right margin (also called “rag-right” o “left justify”). Your right margin should not be even (“justified”).

A margine Doctorow / Schroeder aggiungono:

There are many reasons for the plain format of story manuscripts. The more invisible the formatting, the more an editor can judge each work on its own (literary) merits. Double-spacing provides room for an editor to mark up a manuscript if necessary, and by insisting on left-justified Courier, the editor can guess word lenghts simply by counting the pages. Twelve-point type is easier to read than ten point.

#490 Comment By Anacarnil On 17 aprile 2009 @ 23:24

Gamby, tranquilla, so chi è Doctorow :) La battuta sul suo essere programmatore è dovuta al fatto che, in genere, un programma (che può essere molto lungo) viene scritto su editor con font monospace.

Ad ogni modo, non basta che Doctorow lo consigli perché diventi uno standard. Lui è uno scrittore, come centinaia di altri, e non sono certi i meriti letterari a poter fare di lui un esperto su queste faccende. Poi è pur sempre un anglosassone, qui da noi le consuetudini (sempre che lo siano) possono tranquillamente essere diverse. Le motivazioni che porta a sostegno della sua tesi mi paiono, inoltre, sinceramente deboli: dire che usare un’impaginazione povera permette al lettore di concentrarsi sul contenuto è un’affermazione che non mi convince neanche un po’. E’ come dire che per meglio assaggiare i vini, si devono bere in bicchieri di plastica. Migliore è l’impaginazione e più è facile leggere il testo, e su questo non ci piove. Non è che si chieda allo scrittore di confezionare un capolavoro di tipografia, ma non per questo bisogna tirarsi la zappa sui piedi. Prova a leggere un lungo libro scritto tutto in Courier: è naturale aver la nausea dopo poche pagine, altro che concentrarsi sulla storia.

Se proprio dovessi affidarmi a qualcuno per decidere come presentare un manoscritto, sceglierei Oliviero Ponte di Pino (o Giulio Mozzi o Davide Musso), che conoscono bene la realtà editoriale italiana.

#491 Comment By Lidia On 18 aprile 2009 @ 05:41

@Ancarnil
Grazie per il consiglio, ma il metodo che uso dà già i risultati richiesti. Nessun “gat-to”. In famiglia altre due paia di occhi rileggono il lavoro per trovare refusi. Siamo una piccola catena di montaggio, e mi piace così. :) Del resto, voglio essere consapevole di ogni millimetro di lavoro che faccio, e certi programmi mi infastidiscono.
Ciao ciao

#492 Comment By Lidia On 18 aprile 2009 @ 06:46

@Anacarnil.
Grazie per i nomi che hai citato (Oliviero di Pino e gli altri). Ho trovato link molto interessanti e salvato articoli che leggerò subito. Hai ragione quando dici che Doctorow è straniero, e quindi sarebbe meglio sapere cosa vogliono gli editori italiani prima di quelli di altri paesi, almeno sull’aspetto che deve avere un manoscritto. So che esistono regole abbastanza comuni, ma prima di guardare il prato del vicino, darei un’occhiatina al mio.
E per i programmi usati: anch’io uso Open Office, ma non so come impedire che tenti di concludere al posto mio le parole! E’ una tortura! Ecco perché quando posso ogni tipo di correzione la faccio da sola; non sono un’esperta di pc e detesto che un programma cerchi di far le cose al posto mio (molto spesso sbagliando pure!) Sigh!
Se hai qualche dritta su come imporre il mio volere sulla macchina… :)

#493 Comment By Mariano On 26 aprile 2009 @ 19:23

@Gamberetta

Alla fine il fascino della fogna (o cisternone se vogliamo usare un termine più elegantemente archeologico) ha fatto breccia nel mio cuore. Bisogna pur aggirarsi nei meandri del sottosuolo se si vuol capire il mondo soprastante.

Ciao Gamberetta,
volevo sapere se hai visto Death Note. Se si, che ne pensi del finale?
Inoltre, domanda banale, quando scrivi pezzi di altri libri nelle tue recensioni, a scopo appunto di recensione e da esempio, non infrangi alcun diritto d’autore? (noi italiani siamo ossessionati da questo diritto d’autore e ci dimentichiamo dei diritti del lettore…) Ti chiedo questo perché scrivo recensioni per un giornlaino locale, e volevo sapere se un’operazione del genere è lecita, o condividiamo lo stesso rischio.

A presto,

Mariano

#494 Comment By Gamberetta On 27 aprile 2009 @ 07:22

@Mariano.

volevo sapere se hai visto Death Note. Se si, che ne pensi del finale?

Non ho visto l’anime. Ho seguito il manga per qualche volume (più o meno fino all’arrivo di Misa). L’idea di fondo è buona, ma la storia precipita troppo in fretta nell’inverosimile per essere interessante.

Inoltre, domanda banale, quando scrivi pezzi di altri libri nelle tue recensioni, a scopo appunto di recensione e da esempio, non infrangi alcun diritto d’autore?

Finché si tratta di studio o di critica (e una recensione rientra in questa categoria) puoi citare senza remore.

#495 Comment By Mariano On 27 aprile 2009 @ 17:35

Grazie per aver soddisfatto la mia curiosità. A dire la verità avevo notato anch’io la non verosomiglianza, dovuta più che altro a questa caccia continua tra Elle e Kira.
Kira poteva essere ucciso subito, tanto fa quella tri(s)ta fine!
Peccato perché la prospettiva di un Nuovo Mondo era l’unica vera suspence che teneva in piedi tutto l’apparato.

#496 Comment By luigi On 14 maggio 2009 @ 13:33

L’idea di fondo è buona, ma la storia precipita troppo in fretta nell’inverosimile per essere interessante

Ci sono personaggi fuori dal comune ma non l’ho trovato inverosimile; come mai l’hai trovata inverosimile?

#497 Comment By Gamberetta On 14 maggio 2009 @ 14:39

@luigi. Un cittadino di un paese straniero è a quanto pare in possesso di un’arma sconosciuta. Uccide centinaia di americani, compresa una dozzina di agenti dell’FBI. Secondo te, il Governo americano si spaventa sul serio e lascia tutto nelle mani di L. o non manda invece i marines a rastrellare casa per casa l’intera città di Light? Peggio, secondo te, se un tizio come Bush è sul serio spaventato, pensa davvero che possano ucciderlo da un momento all’altro, lascia tutto nelle mani di L. o non butta una terza bomba atomica sul Giappone?
E questo vale anche per tutte le altre nazioni del mondo.
È una completa idiozia che di fronte ad avvenimenti di tale gravità, tutti facciano finta di niente per lasciar giocare Light e L. E ancora, data appunto l’incredibile gravità della faccenda, non è che la polizia riempie le case di telecamere, pedina questo e quello: vengono varate leggi apposta per sparare a vista sui sospetti.
E per questa ragione il comportamento di Light è del tutto cretino. Esponendosi così, in un contesto realistico, sarebbe morto in un paio di giorni.

#498 Comment By Mauro On 15 maggio 2009 @ 01:19

Premetto un paio di cose: dovrei rileggere il fumetto per essere certo di ricordarlo bene, quindi è possibile che riporti male alcune cose; personalmente l’ho apprezzato (un po’ meno il finale), ma considerando che mi è piaciuta la trama “psicologica”, i ragionamenti, può essere che questo abbia fatto passare in secondo piano una piú generale inverosimiglianza.
Fatte le mie premesse, quelle del fumetto: la Terra di Death Note ha (almeno) due differenze fondamentali, rispetto alla nostra: esistono gli dei della morte e i loro quaderni; esiste un investigatore talmente bravo da risolvere casi che FBI e simili non riescono a risolvere e da avere la fiducia dell’Interpol e dei maggiori governi del mondo.
Queste due premesse possono non piacere, ma per apprezzare il fumetto si devono accettare (nota: “devono” non nel senso che è obbligatorio; semplicemente, se si rifiutano quelle premesse è naturale che quanto ne discende appaia assurdo).
Quanto segue è scritto presupponendo di accettare queste due premesse (seguono anche anticipazioni non ulteriormente segnalate: chi non ha letto il fumetto stia attento).

Che il Governo lasci la cosa nelle mani di L (almeno in parte, non ricordo per certo se dopo la morte degli agenti dell’FBI faccia subito ancora qualcosa) penso discenda sia dalla sua bravura, sia dal fatto che le soluzioni che proponi sono, se non piú delicate del lasciare che Kira continui a uccidere criminali, almeno altrettanto: avrebbe potuto mandare i marine, ma non sapendo come Kira uccide avrebbe rischiato la loro vita per salvare quella di criminali; inoltre, avrebbe dovuto farlo o apertamente o rischiando ritorsioni dal Governo giapponese (già l’FBI era andata di nascosto).
A tutto questo si aggiunge che si è saputo dov’è Kira grazie a L, che però almeno inizialmente ha ristretto la zona all’area del Kanto; quindi si trattava di rastrellare 32 423,90 km² per 42 124 194 abitanti. Anche sapendo la città di Light (non ricordo se è detta, ma in Internet non l’ho trovata), la cosa non è necessariamente fattibile: se fosse Tokyo, come erroneamente ricordavo, avrebbe 12 570 000 abitanti. Tutto questo senza sapere cosa fosse l’arma, quindi non avrebbero saputo cosa cercare (“Non sappiamo cosa sia né come sia l’arma con cui Kira uccide a mezzo mondo di distanza, ma andate e trovatela tra chissà quanti abitanti”; non mi pare una strategia molto realistica).
Lecito pensare che scegliere di non farlo sia irrealistico, ma le motivazioni mi pare ci siano. Del resto, il rischio di essere uccisi era legato all’opporsi a Kira, quindi se il Presidente temeva quello anche non opporsi ha una sua logica.
Il bombardamento sarebbe stato piú sicuro (se incenerisci l’intero Kanto, probabile che Kira non ne esca vivo), ma una cosa simile facilmente avrebbe dato il via a una guerra.
La legge per sparare a vista sui sospettati potrebbe essere una soluzione, ma non penso sia cosí certo che sarebbe fatta, soprattutto per quei sospettati che accettano di collaborare: piú avanti (questa la segnalo perché è abbastanza grossa come anticipazione; vedi tu se leggerla, il messaggio “normale” riprende al prossimo capoverso) Light viene imprigionato con indosso una camicia di forza per mi pare cinquanta giorni, sorvegliato a vista da telecamere, giorni durante i quali le esecuzioni continuano, salvo un breve stacco, normalmente.

Non dico che il fumetto sia perfetto (l’intestardirsi di L su Light nonostante tutto a volte ha del ridicolo), ma personalmente non sono cosí convinto che Kira non sia stato ucciso in un paio di giorni a causa di un contesto non realistico.

#499 Comment By Gamberetta On 15 maggio 2009 @ 13:31

@Mauro. Premetto che anch’io ho letto il manga ormai diverso tempo fa e dunque per parlarne in maniera ideale dovrei rileggerlo.

Hai ragione, è probabile che nella realtà la vicenda di Light sfoci in una crisi internazionale se non addirittura in una guerra. Ma la cosa non è strana, anzi.
Pensa alle Falkland: sono isolette semidisabitate, di nessun valore. Ma sono comunque territorio inglese. Quando l’Argentina ha invaso la signora Thatcher non ci ha pensato due volte a mandare la flotta e dichiarare guerra.
Uccidere centinaia di cittadini americani (e probabilmente russi e inglesi e non è mai chiarito di chissà quante altre nazioni) è motivo sufficiente (e abbondante) per scatenare una guerra.

Ma al di là di quello, io ho il ricordo di una narrazione inverosimile e ingenua (tipo la scena con l’autobus dirottato o com’era e l’agente americano che svela il suo vero nome a Light – è roba a livello Troisi per quanto è poco plausibile).
Non so se hai mai seguito Buffy. La storia va avanti più o meno razionalmente fino a quella puntata nella quale Buffy uccide un superdemone con il lanciarazzi.
A quel punto la vicenda non ha più molto senso. Puoi continuare a seguire perché i personaggi sono simpatici o per le parti di commedia, però il cuore della storia è andato a farsi benedire.
Non ha alcun senso che Buffy continui a prendere a calci e pugni i vampiri quando basta appunto sparare.
È la stessa sensazione che ho avuto con Light e L.: non ha alcun senso che L. faccia i salti mortali per incastrare Light quando basta sparargli la prima volta che lo vede.
E siccome a differenza di Buffy, Willow, Spike, ecc. i personaggi di Death Note non mi hanno mai entusiasmata, ho lasciato perdere di proseguire.

#500 Comment By Mauro On 15 maggio 2009 @ 18:29

Sulle Falkland hai ragione, ma la risposta della Thatcher è comunque partita da un’invasione. Nel fumetto è vero che stavano morendo molti americani, ma il Governo rischierebbe una guerra per salvare quasi solo criminali? o preferirebbe, volendo fare qualcosa, dei modi forse meno efficaci, ma meno rischiosi? Magari no, ma non ne sono cosí certo. Anche perché scatenare una guerra avrebbe significato comunque la morte di centinaia di americani…
Inoltre, a questo si aggiunge la nota già fatta: mandare i marine è un’opzione, ma senza avere nemmeno una minima idea su cosa si sta cercando c’è il rischio non indifferente di metterli tutti in pericolo per nulla. Se poi la città è grossa… si rischia ancora di piú che la notizia dei marine arrivi a Kira prima che loro arrivino a casa sua.
Ne vale la pena? Magari sí, personalmente per i motivi detti non sono cosí certo che una simile politica sarebbe attuata. Onestamente, “Andate a controllare tutti gli abitanti di quella città/zona per cercare un’arma che non sappiano nemmeno come sia fatta, in tutto questo rischiando una guerra” (quindi magari con l’esercito giapponese che ostacola la ricerca) non mi pare una strategia molto realistica…
Per la scena sull’autobus… dovrei rileggerla. Premessa: non ricordo se a quel punto del fumetto era già noto che a Kira serve il nome di chi vuole uccidere.
Se no, non ci sono grossi problemi nel fatto che l’agente glielo faccia vedere.
Se sí, a memoria l’agente a seguito dei pedinamenti si era convinto che Light non fosse Kira (prima aveva già pensato che, dopo quel giorno, avrebbe smesso di pedinarlo); poi, so dire che ai tempi non mi aveva creato particolari problemi leggere la scena (ricordo che il tesserino viene fatto vedere come prova di non essere complice del dirottatore), per dire qualcosa di certo dovrei rileggerla.
Piuttosto, e questo sí è assurdo, se l’FBI sapeva già della necessità del nome… perché non dare tesserini falsi?
Il fatto che L non spari a Light appena lo vede non penso sia necessariamente assurdo: non sa se sia lui o no. Per provare se lo è o no fa altre cose (oltre quella dei cinquanta giorni), ma considerare irrealistico che non lo faccia implica pensare che chiunque lo farebbe; mentre credo che verosimilmente ci sia anche chi non attuerebbe una simile linea d’azione.
Non ho praticamente seguito Buffy (né lo seguirò, almeno in Italiano… mi hanno detto che la traduzione fa pena e rovina tutto, a livello di The Master rose tradotto con Il Maestro rosa…); evito quindi commenti sull’argomento.

#501 Comment By mariateresa On 15 maggio 2009 @ 20:10

Chiedo scusa, ma ho disperato bisogno non solo di gamberetta, ma di tutti voi. Chi sa dove posso trovare gli orari dei treni che partono da Londra e arrivano ad Edimburgo? Sto facendo l’editing del mio racconto e mi sono resa conto di aver sbagliato conteggio di ore. Vi prego, aiutatemi!

#502 Comment By Gamberetta On 15 maggio 2009 @ 20:40

@mariateresa. Leggi qui.

#503 Comment By Mauro On 16 maggio 2009 @ 10:44

Scusa il doppio messaggio, ma mi sono accorto di aver sottinteso una cosa (magari è ovvia, ma sempre meglio specificare): ho ripetuto tutto il discorso dei marine perché mi interesserebbe particolarmente sapere se lo trovi un ragionamento plausibile; e, se no, perché.

#504 Comment By Gamberetta On 16 maggio 2009 @ 16:22

@Mauro. Settimana prossima rileggo i primi volumi del manga e poi ti rispondo con accuratezza.

#505 Comment By mariateresa On 17 maggio 2009 @ 22:21

Gamberetta, grazie mille! Comunque c’ero andata vicina col raggionamento…avevo mancato di appena mezz’ora.

#506 Comment By mariateresa On 17 maggio 2009 @ 22:22

Gamberetta, grazie mille! Comunque c’ero andata vicina col ragionamento…avevo mancato di appena mezz’ora.

#507 Comment By mariateresa On 17 maggio 2009 @ 22:22

Gamberetta, grazie mille! Comunque c’ero andata vicina col ragionamento…avevo mancato di appena mezz’ora.

#508 Comment By mariateresa On 18 maggio 2009 @ 21:25

Mi scuso per i tre post uguali…mi era andato in tilt il pc!

#509 Comment By Mariano On 20 maggio 2009 @ 15:09

Prima o poi la domanda banale doveva arrivare!
O magari “tornare” se è già stata fatta in passato…
Ma si…facciamola…!

@Gamberetta:

hai mai giocato/giochi a D&D? Se si, cosa ne pensi di questo gdr?

#510 Comment By Gamberetta On 20 maggio 2009 @ 17:05

@Mariano. No, in pratica non ho mai giocato. Mio fratello ogni tanto giocava, e io ci ho provato un paio di volte, ma ammetto di non essere mai entrata nello spirito della cosa e di aver accettato di partecipare solo per dar fastidio a lui e ai suoi amici.
Perciò non saprei che dire. In generale gli RPG carta & penna mi sono sempre parsi noiosi.
Ho invece giocato diversi RPG di D&D su PC, tipo Baldur’s Gate II o The Temple of Elemental Evil. Mi sono piaciuti entrambi.

#511 Comment By Mariano On 20 maggio 2009 @ 18:05

Grazie per la risposta.
Io non ci gioco più da un po’ e cioè da quando il gruppo si è un po’ spezzato per imepgni vari.
A parte questo, faccio un’ultima domanda idiota:

@Gamberetta
segui LOST? Se si, sei d’accordo con me nel giudicare che la sua costruzione narrativa ha molto da insegnare anche alla letteratura fantasy? Intendo il modo in cui è congegnata questa serie di successo, assolutamente fenomenale!

#512 Comment By Gamberetta On 21 maggio 2009 @ 15:16

@Mariano. Ho seguito Lost solo a spizzichi e bocconi. Penso lo riguarderò dal principio quando finirà e ci saranno in Rete i vari DVD.

#513 Comment By Drest On 24 maggio 2009 @ 10:25

@Gamberetta: I PnP non sono più noiosi di quanto può essere noioso leggere. Se giochi qualcosa di coinvolgente, con qualcuno che ti sa coinvolgere, penso sia alla pari, se non meglio, di un ottimo libro, proprio per la questione che descrivevi in uno dei tuoi articoli passati sullo “show, don’t tell”.
C’è però da dire che non so se ti godresti una campagna di D&D. Io personalmente, come master, avrei paura a farti giocare: se fossi anche solo per la metà puntigliosa di come sei nei tuoi articoli, mi distruggeresti la campagna nel mezzo della prima sessione, scovando 15 buchi narrativi, 12 espressioni errate e almeno un paio di acque bagnate.
Al contrario, però, ti vedrei non male come DM, se possedessi delle doti interpretative e di improvvisazione (cosa che non so – le hai? – e dando ovviamente per scontato che ti servirebbe almeno un pò di esperienza come giocatrice, prima).

p.s. non so come tu abbia fatto a giocare (e finire) il tempio del male elementale: per quando abbia i combattimenti più fedeli nelle meccaniche a D&D3e che ho visto, è IMPESTATO di bug all’inverosimile, nonchè trasposizione di una tra le campagne più noiose mai create (il fatto che sia roba ammodernata si sente…i dungeon andavano di più, na volta :D )

#514 Comment By Gamberetta On 24 maggio 2009 @ 13:16

@Drest. Non sto parlando in assoluto, sto parlando per me. Quel poco che ho visto degli RPG carta & penna mi ha annoiata, ma ribadisco che è un problema mio.

ToEE: sì, aveva molti problemi, un sacco di quest “rotte”, però sono riuscita a finirlo tutto sommato senza particolari disagi. Mi è piaciuto, perché i combattimenti erano ottimo e al tempo stesso c’era una certa libertà di azione. ToEE non è un “dungeon crawler” come può esserlo Icewind Dale.

#515 Comment By Drest On 25 maggio 2009 @ 00:28

mah, io non mi riferisco alle quest (che sono state ottimamente sistemate dal “Circle of Eight”) mi riferisco a bug più pesanti, come gli incantesimi che un round vanno e quello dopo no, quelli che proprio non funzionano come dovrebbero, i corpi che non si riesce a lootare, memory leak spaventosi e casuali…

ecco, quelli. :P

#516 Comment By Finnegan On 25 maggio 2009 @ 18:57

Ciao! Leggendo alcune recensioni e commenti sul blog, mi è parso di capire che apprezzi la narrativa di Lovecraft. Visto che l’argomento mi intressa per motivi di studio, volevo chiederti come concili la sua “aggettivazione incontrollata” con la tua concezione di scrittura pulita. In pratica: cos’è che rende le storie di Lovecraft così speciali da farti chiudere un occhio su tutti quegli “aborrito” e “blasfemo”?

#517 Comment By Gamberetta On 26 maggio 2009 @ 13:58

@Finnegan. È una bella domanda. Potrei dire che semplicemente Lovecraft “funziona”. Mi spiego: non è che c’è l’ho su con gli aggettivi in sé. Il problema è che quando arrivo alla fine di una pagina scritta come quella di Wunderkind che ho citato ho noia. Mi vien voglia di chiudere il romanzo. Invece raramente mi sono annoiata con Lovecraft.
Però sono convinta che sia nonostante gli aggettivi. Il caso di Charles Dexter Ward è affascinante perché strapieno di fatti oscuri, abominevoli, fantasiosi, nonostante lo stile non sia un granché (per esempio è più raccontato che mostrato).
Lo stesso Lovecraft diceva di non avere l’abilità narrativa di E.A. Poe o altri contemporanei. Però aveva sicuramente una fantasia eccezionale.
Inoltre non è che Lovecraft scrivesse come capita: magari avrebbe potuto compiere scelte migliori, ma c’è un’attenzione nel creare la giusta atmosfera che hanno in pochi. La crescente tensione ne La maschera di Innsmouth prima che gli uomini-pesce assaltino la camera del protagonista è difficile trovarla in altri romanzi.

#518 Comment By Lo Zeno On 26 maggio 2009 @ 16:47

@Finnegan, @Gamberetta: io vedo la differenza in Lovecraft nel fatto che i suoi aggettivi sono sempre accompagnatori di un oggetto. MI spiego in modo molto semplice: Lovecraft non descrive mai Un quadro che rappresenta l’immagine più abominevole che l’uomo possa concepire, ma semmai descrive un bassorilievo abominevole, rappresentante alieni dalla forma cilindrica con orrendi tentacoli posti a stella attorno alla bocca demoniaca, intenti in rituali blasfemi attorno ad un altare sacrilego.
La profusione di aggettivi è indubbia, ma almeno so che cosa è rappresentato in quel cavolo di quadro!

#519 Comment By barbara On 27 maggio 2009 @ 15:00

@lo zeno, le Montagne della Follia, uno dei miei racconti preferiti di Lovecraft, non il migliore ma ricordo che è stato uno dei pochi libri in grado di inquietarmi parecchio mentre lo leggevo.

@Gamberetta vorrei sapere cosa ne pensi di Barker, libri tipo Imagica se lo hai letto tu come lo definiresti? Potrebbe essere New Weird? Mi sembra che ci siano alcuni elementi in comune, anche se l’ho letto più di quindici anni fa e non lo ricordo molto bene.

#520 Comment By Gamberetta On 27 maggio 2009 @ 23:14

@barbara. Non ho letto Imagica, ma dubito c’entri qualcosa con il New Weird. E in generale non mi pare che nessuna opera di Barker si avvicini (magari qualche momento di Abarat). Il New Weird è molto weird, lo strano e il bizzarro devono abbondare, devono permeare l’ambientazione. Non basta una cosa strampalata qui e là, ci dev’essere il progetto di creare un intero mondo secondario weird.

#521 Comment By Mauro On 28 maggio 2009 @ 12:21

Sapete qualcosa su La Scacchiera Nera?

#522 Comment By barbara On 28 maggio 2009 @ 14:49

@Gamberetta, appunto perchè in Imagica si parte dal nostro mondo per finire a “Imagica”, un mondo alternativo parecchio strano, denso di simbologie religiose, creature strane, città fantastiche, regni ecc.
Dovrei rileggerlo perchè da adolescente lo avevo trovato troppo strano e abbastanza difficoltoso, mi chiedevo solo se non potesse ricadere almeno in parte nella definizione.
Comunque se vuoi darci un occhio forse potrebbe piacerti, i personaggi sono abbastanza ambigui ^^

#523 Comment By Gamberetta On 28 maggio 2009 @ 20:39

@Mauro. Io no, però i due romanzi precedenti di Miki Monticelli mi sembravano per bambini.

@Barbara. Ok, ho scaricato Imagica, proverò a leggerlo.

#524 Comment By Akenathon On 29 maggio 2009 @ 10:12

Edit di Gamberetta. Ehm, ok. Ma con John Woo non c’entra niente.

Salve a tutti
in quanto al libro “il nome del vento” di Patrick Tothfuss si puo’ tranquillamente usare il lapidario commento di Fantozzi nei riguardi de ” La corazzata Kotiomkin”. Vi basti sapere che la storia è quella di un ragazzino a cui il signore del male ammazza i genitori e che va all’universitá della Magia. Già sentito?
Risparmiate i soldi che è meglio.
Ciao

#525 Comment By Blakie On 29 maggio 2009 @ 12:39

Non c’è fine all’inconcepibile…in Spagna è stato pubblicato un bimbetto di 9 anni con la storia di ”Thok, il drago inutile”..e ha pure venduto 1000 copie il primo giorno in cui è uscito il libro (che almeno ha solo 38 pagine.)..
Ora, io dico, ma la gente è veramente impazzita o sono io che non sono di lunghe vedute?
Intano è uscito Bryan di BoscoGnocca 2! urrà

@Gamberetta.
Ti consiglio Lo stagno di Fuoco. L’ho finito qualche giorno fa e ne sono rimasto soddisfatto, anche se nel finale avrei preferito qualche chiarimento in più su vari aspetti, ma credo che questo sia stato voluto dall’autore stesso per lasciare spazio ad interpretazioni personali.

#526 Comment By Blakie On 29 maggio 2009 @ 12:43

@Mauro
Sul La Scacchiera Nera io so solo che dovebbe essere rivolto a young adults.
La trama ad una prima occhiata ricorda qualcosa del film Jumanji.

#527 Comment By Gamberetta On 29 maggio 2009 @ 14:47

@Blakie. È il solito discorso che si è fatto anche qui con Strazzulla, Ghirardi & soci: se sono così giovani, hanno scritto un romanzo, e sono pubblicati da una (grossa) casa editrice allora sono dei gegni. E chi non vorrebbe leggere il romanzo di un gegno?
E viste le vendite questo tipo di ragionamento pubblicitario ha funzionato in pieno. Dunque si continuerà. Magari il prossimo fantasy sarà scritto da un gatto.

Grazie per la segnalazione de Lo stagno di Fuoco, lo leggerò.

#528 Comment By Blakie On 29 maggio 2009 @ 15:22

@Gamberetta.
Prego. Magari se ti piace puoi farne una piccola recensione. Non è un fantasy in senso stretto. Niente mondo da medioevo, niente elfi (^.^ di questo sarai contenta). Viene affrontato un viaggio all’Inferno e la caratterizzazione di esso è particolare. Ci sono varie digressioni culturali secondarie raccontate da vari dannati (in pratica il signor Nadir aveva possibilità infinite avendo quasi tutta l’umanità dei dannati da far parlare). In alcuni passaggi magari lo scritto non è proprio charissimo, ma sono piccole pecche su quasi 800 pagine. Lo Stagno di Fuoco ha un finale per niente scontato e presenta elementi decisamente nuovi rispetto all’immaginario dantesco che un pò tutti abbiamo dell’inferno.

#529 Comment By Lara On 30 maggio 2009 @ 18:54

Oh, Lo stagno di fuoco. L’ho letto anche io, era una bella storia. Forse un po’ ridondante, ma niente male…

#530 Comment By Marzolino On 2 giugno 2009 @ 20:25

Ciao,
ti scrivo solo per dirti che il tuo blog mi piace moltissimo e che leggo sempre i tuoi post con interesse.

Mi dirai: “Ma allora perché mi lasci questi commenti, che ricordano quelli delle fan sfegatate della Troisi (quelle con la gigantografia di Sennar appesa sopra il letto) su ibs?”

Risposta: perché non ho il tempo di scriverti qualcosa di più originale e dettagliato…accontentati, oppure non accettarmi nel tuo fan club!

#531 Comment By Merphit Kydillis On 2 giugno 2009 @ 22:47

Ooops, scusate.. per sbaglio ho postato per 2 volte lo stesso messaggio :P Gamberetta, chiedo perdono, m’inghinocchio sui ceci x dimostrarti la mia sincerità…

#532 Comment By Mariano On 2 giugno 2009 @ 22:54

Il celebre aforsima attribuito ad A.Einstei.
Due cose sono infinite: “l’universo e la stupidità umana. Del primo non sono sicuro”.
Bene, con buona pace di tutti noi che qui e altrove ci ostiniamo a combattere la crociata del buon fantasy…Leggevo più indietro nei commenti di un romanzo uscito con un maghetto all’università di magia etc. Praticamente storia già sentita.
Dico: continuiamo a lottare contro la banalità.
Ma tutto questo sarà se siamo fortunati riducibile nelle sue dimensioni ma non del tutto eliminabile.
è un discorso analogo un po’ a certi film da cassetta.
Qunate storie trasmesse e ritrasmesse in tv hanno la stessa trama e cambiano solo i nomi dei personaggi? Beh, anche così continuano a fare successo (più o meno relativo successo).
Questo perché non tutti hanno il palato sopraffino.
Non tutti hanno il senso dell’appetito. A molti piace saziarsi con delle porcherie che rimepiono lo stomaco.
è come lottare contro i mulini a vento, ma speriamo bene…!
Paragone assurdo: ti faccio il film Supersizeme contro le multinazionali dei fast food….poco tempo dopo esce la legge che proibisce di fare causa a queste multinazionali.
Certo, qui si parla di letteratura. Ma contro la sete di denaro…

Oh tempore, oh mores….

#533 Comment By Klaus On 2 giugno 2009 @ 23:41

OT

Ho cercato anche io Gamberetta su FB, ma non l’ho trovata. :-(

/OT

#534 Comment By Gamberetta On 3 giugno 2009 @ 15:35

@Marzolino. Grazie! E sei il benvenuto nel Fan Club, però il tuo commento non c’entrava niente con Wunderkind.

@Merphit Kydillis. Ho cancellato il post doppio.

@Klaus. Non sono su FB. Passo – e purtroppo devo dire spesso perdo – già troppo tempo online. Tuttavia la pagina del Fan Club è pubblica e la possono vedere tutti anche se non si è iscritti.

#535 Comment By AngicourtJester On 4 giugno 2009 @ 12:42

scusate per il doppio. Gamberetta, se possibile rimuovere il primo.

#536 Comment By Merphit Kydillis On 4 giugno 2009 @ 16:05

Gamberetta, grazie… a dire il vero non ho ancora capito come ho postato per 2 volte lo stesso post. Forse ero stato posseduto dallo Spirito <.<
Comunque, riguardo il commento nella recensione del Bryan ho fatto un piccolo errore: volevo scrivere leggible non accettabile. Prendiamo ad esempio L’isola di Arturo : per me è un romanzo che ti mette angoscia, ma per alcuni è bello, anzi ci pescano pure delle metafore… tanto che la mia insegnante di lettere del secondo anno delle superiori c’è lo aveva assegnato per le vacanze natalizie. Quello è accettabile (sebbene provi un ribrezzo ogni volta che lo guardo).
Il romanzo di Federico Ghirardi: non è che sia accettabile, non è leggibile: se, come dice Gamberetta, fosse stata una parodia bene: ma secondo uno che fa 100 pagine la trama principale, 100 pagine sulle turbe mentali di Bryan che fa pensieri sconsci con Marta (e c’è una differenza d’età notevole fra i due), 100 pagine andarsene a zonzo con il suo nuovo amico tra orge e scavatori di tombe, e 100 pagine descrivere la “battaglia” fra le due organizzazioni… era meglio che faceva una fan fiction e la pubblicava nel suo sito.
Ultima cosa: ragazzo mio, non puoi parlare del fantomatico Talismano se me lo citi solo nel primo capitolo (giusto 3 pagine) e nel pensiero di un tizio che sta per figliare (scusate il termine :P): perché se NON mi dici cos’è questo oggetto e le sue caratteristiche, tanto valeva risparmiartelo…

#537 Comment By Hellfire On 4 giugno 2009 @ 16:52

Cercando tutt’altro mi sono imbattuto in questo:

Umberto Eco – come scrivere bene

Ho trovato in Internet una serie di istruzioni su come scrivere bene.
Le faccio mie, con qualche variazione, perché penso che possano essere utili a molti, specie a coloro che frequentano le scuole di scrittura.
1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.
10.Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11.Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”
12.I paragoni sono come le frasi fatte.
13.Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14.Solo gli stronzi usano parole volgari.
15.Sii sempre più o meno specifico.
16.La litote è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17.Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18.Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19.Metti, le virgole, al posto giusto.
20.Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21.Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso e! tacòn del buso.
22.Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
23.C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24.Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25.Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26.Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27.Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28.Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29.Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30.Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.
31.All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32.Cura puntiliosamente l’ortograffia.
33.Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34.Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve.
35.Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
36.Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
37.Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
38.Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.
39.Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
40. Una frase compiuta deve avere.
tratto da: Umberto Eco, La Bustina di Minerva, Bompiani 2000

#538 Comment By achille della ragione On 4 giugno 2009 @ 21:24

Un flagello ubiquitario: i writers
Da tempo le mura private e pubbliche di tutte le città italiane sono umiliate da scritte demenziali e disegni osceni e lo stesso dicasi delle carrozze ferroviarie, delle statue e dei monumenti anche i più famosi, imbrattati da vernici colorate, che penetrando in profondità creano danni irreversibili. Una situazione intollerabile, sconosciuta all’estero, dove tali scempi non solo non sono tollerati, ma nemmeno immaginabili.
Alcuni cattivi maestri, che si credono critici d’arte, hanno in passato tessuto le lodi di questa arte povera ed espressiva ed hanno cercato di spiegarci che si trattava di pittori incompresi, una fandonia alla quale stesso loro non credevano, ma blateravano in giro queste idiozie per mostrarsi alla page e anticonformisti.
Questa scriteriata devastazione deve essere fermata al più presto e per farlo, in attesa di una auspicabile normativa che preveda pene esemplari per i writers, basterebbe applicare la legge, imputando i trasgressori di danneggiamento aggravato e, quando molto spesso agiscono in gruppo, prevedere anche l’ipotesi dell’associazione a delinquere, che permette l’arresto, un escamotage ben noto alla magistratura quando vuole eseguire dei provvedimenti con grande risalto mediatico.
Non dovrebbe essere difficile raggiungere lo scopo, gli avversari da battere sono semplicemente dei giovani disadattati, non certo pericolosi criminali, per cui una eventuale sconfitta contro tali scalcagnati personaggi rappresenterebbe per le istituzioni una cocente sconfitta e la lampante dimostrazione di non saper gestire nemmeno l’ordinaria amministrazione.
Achille della Ragione

#539 Comment By Mariano On 5 giugno 2009 @ 17:38

Nelle mie folli navigazioni nel maremagnum del web, ho trovato questo:

Il link in questione rimanda a un articolo che parla di quanto sia fondamnetale il ruolo nei gichi di ruolo. Ossia dibatte in fondo sul significato stesso del ruolo.
L’autore parte da una diatriba tra Vampiri e D&D, che nella mia vita di giocatore di ruolo (ruolo nel senso vero della parola, e non entra e distruggi le creature e vinci), non ho mai avuto modo di affrontare direttamente.
I giocatori di D&D e Vampiri non sono necessariamente diversi tra loro. Ma questa è un’altra storia.
Mi sembrava utile far presente ai Gamberi questo articolo in quanto premia l’importanza dei dettagli nel gioco di ruolo, l’importanza del personaggio e delle descrizioni.
Un parallelismo con la letteratura salta subito all’occhio!

#540 Comment By Mariano On 5 giugno 2009 @ 17:42

La mia incapacità a linkare è venuta fuori. Riferito al mio precedente post.
Il link che dicevo è questo: http://idiscepolidellamanticora.wordpress.com/2009/03/10/fiaba-vs-fantasy-pt-ii-dd-vs-vampiri/

#541 Comment By Lu On 9 giugno 2009 @ 17:12

http://www.hoepli.it/libro/zeferina.asp?ib=9788895313085&pc=000010001001011
Per chi fosse interessato (mi pareva che qualcuno lo cercasse, era esaurito da un po’) è stato ristampato Zeferina, l’ho trovato anche in negozio, non l’ho letto ma ne ho sentito parlare bene.

#542 Comment By mariateresa On 9 giugno 2009 @ 22:16

Qualcuno di voi ha letto il libro di Elisa Rosso, il Libro del destino? Me lo consigliate?

#543 Comment By alicearth On 10 giugno 2009 @ 02:47

porca miseria ho sbagliato argaomento il ps era per Fan Club, vabbè non è serata.
Se si potesse togliere…

#544 Comment By Mariano On 10 giugno 2009 @ 17:05

@Gamberetta

Mi piacerebbe che prima o poi venisse redatta la recensione del Ciclo di Shannara di Terry Brooks. Non per niente. Forse più per la serie “Mal comune, mezzo gaudio”.Cioè secondo me tanto Gamberetta, che molti qui, lo troverebbero una micidiale boiata.
Non solo “stra-copia” il Signore Degli Anelli, ma ha precipitose cadute di stile (oddio! Lo stile in quel cosiddetto ciclo è una caduta in un baratro senza fondo), le descrizioni sono autenticamente soporifere, quasi scritte per allungare il brodo, addirittura ripetitive e i personaggi sono una serie strerminata di cliché.
Se vi fidate del mio giudizio, non leggetelo. Lo dico per il vostro bene. Ovviamente lo stesso consiglio a Gamberetta, in quanto non sono sadico, e dio ne scampi dalla lettura di un simile obbrobrio.
Tengo a ribadire che quando ho acquistato il libro ero reduce da una passeggiata in città che mi aveva sfinito.
Quindi, quando si fanno gli acuisti, bisogna farli a testa lucida. :D

#545 Comment By Mariano On 10 giugno 2009 @ 17:07

ERRATA CORRIGE del mio ultimo commento.

[strerminata ----> sterminata]
[acuisti --------> acquisti]

#546 Comment By Mariano On 10 giugno 2009 @ 17:10

sOb! hO appena letto la noticina di Gamberetta sugli errori di ortografia. Eviterò gli errata corrige in futuro. Chiedo venia.

#547 Comment By Mauro On 11 giugno 2009 @ 21:36

Rispondo a questo commento: http://fantasy.gamberi.org/2009/05/24/recensioni-romanzo-wunderkind/#comment-10964 e al successivo (non metto il collegamento ipertestuale perché mi dà problemi).

Potreste provare qualcuno dei giochi con manuali piccoli, senza una parte solo per il master e senza possibilità da parte del master di cambiare regole; per esempio, Dogs in the Vineyard ha un manuale di 160 pagine A5 e un sistema solido; difficile cercarci cavilli.
Altri esempi sono In a Wicked Age, Don’t Rest Your Head, My Life With Master; alcuni li trovi anche in vendita in PDF (quelli elencati tutti) a prezzi accessibili (per dire, In a Wicked Age costa dieci dollari).
Poi ce ne sono mille altri, dipende da cosa cercate. Alcuni sono anche stati tradotti in Italiano; se si possono dare collegamenti commerciali, vi segnalo le case editrici.

#548 Comment By Mariano On 12 giugno 2009 @ 17:01

Qualcuno di voi ha visto Legend of the seeker? Un telefilm “fantasy”…
Ho visto solo le prime due puntate. E mi sono fermato, perché a me pare una gran pacchianata. Una “sola”, come si dice a Roma.
Preso da Goodkind. Che ve ne pare?

#549 Comment By Angra On 15 giugno 2009 @ 13:44

@Davide: all’esordio di Licia Troisi uscì un editoriale molto critico di Silvio Sosio. Poi arrivarono i banner pubblicitari de Le Cronache, e da allora Licia Troisi in FM è diventata come per magia la regina del fantasy italiano.

Una volta Franco Clun ha avuto il coraggio di dire che

Per inciso, Mondadori non ha mai spedito in redazione un volume che sia uno.”

Già, probabilmente insieme ai soldi per i banner mandavano direttamente le recensioni da pubblicare.

Particolarmente comica è stata la vicenda della doppia recensione di Adhara. Ne era inopinatamente uscita su FM una da due stellette, così quattro giorni dopo l’onta di questo atto di lesa maestà è stata lavata con una recensione da quattro stellette, ad opera di un novello Parsifal alla sua prima recensione nominato cavaliere così su due piedi per mandarlo a difendere l’onore della regina.

#550 Comment By Davide On 15 giugno 2009 @ 14:07

Oddio, che tristezza… Intendiamoci, ho riso, ma abbastanza amaro.

Adesso mi cercherò pure le recensioni di tutti gli altri allegri amici del bosco, giusto per vedere su che cosa sono riusciti a sbrodolare.

In ogni caso, grazie mille per i link!

#551 Comment By Okamis On 15 giugno 2009 @ 15:18

@ Davide: ti rispondo qui riguardo la Strazzulla, visto che quello recensione l’ho scritto “io”. Metto le virgolette, in quanto mi fu chiesto di modificarla in più punti, in quanto ritenuta “troppo personale”. Alla fine ci vollero quattro mesi buoni e non so quante modifiche prima che me l’accettassero. Prima e ultima recensione che ho scritto per FM. Andai avanti solo per non dargliela vinta, esprimendo alla fine gli stessi concetti, ma con parole più “morbide”. Almeno mi permisero di non cambiare il voto originale (2/5).

Riguardo Ghirardi, non è mai stato recensito, ma se ne è parlato ampiamente poche settimane fa in merito alla notizia dell’uscita del suo secondo romanzo. In quel caso, però, anche molti addetti di FM non hanno riservato parole dolci per il pischello. Per la serie, c’è un limite a tutto ^_^

#552 Comment By Angra On 15 giugno 2009 @ 15:22

@Davide: possiamo anche parlare di Ghirardi, che dopo aver preso solo 2 stellette (nella scala di FM equivale a ‘nammerda) con Boscoquieto ora

Con il romanzo Bryan di Boscoquieto e il Talismano del Male, il giovane autore della Val Susa Federico Ghirardi, conferma le sue ottime doti di narratore.

e dal fratello di FM Horrormagazine:

Una nuova storia di fantasia e di magia scritta dal talento-rivelazione del fantasy italiano

#553 Comment By Maudh On 15 giugno 2009 @ 16:04

Signore e signori, propongo una petizione per ottenere maggiori informazioni sul prossimo romanzo di Gamberetta.
Per ora, ne ha solo accennato, e tutto ciò che si sà e il seguente:

È un libro di guerra, ambientato sulla Terra ma non quella che conosciamo. Sarà un romanzo feroce, niente a che vedere con Laura, anche se non mancherà una buona dose di weird. Comunque ne riparlerò più avanti.

Fate sentire la vostra voce! Anzi, il vostro MAIUSC!

#554 Comment By Okamis On 15 giugno 2009 @ 17:26

@ Angra:
Beh, consideriami che il 99% delle notizie inerenti le nuove uscite arrivano direttamente dagli uffici stampa delle case editrici, quindi non c’è da sorprendersi se i toni sono sempre entusiastici ^_^

#555 Comment By Angra On 15 giugno 2009 @ 20:13

@Okamis: d’accordo, ma non è mica serio. Messo così sembra il giudizio di chi scrive la notizia, e invece è quello della mamma dello scrittore.

#556 Comment By Drest On 16 giugno 2009 @ 11:21

@Mariano: Legend of the Seeker è bellissimo, una specie di hercules o xena con effetti speciali migliori! La sagra del trash…però sono riusciti a stupirmi nell’ultima puntata della prima stagione :D

(è raimi, maledetto raimi. non è proprio capace di fare qualcosa con una trama che duri più di un episodio, non ce la fa sto mbecille)

#557 Comment By Okamis On 16 giugno 2009 @ 11:34

Ritorno un attimo sulla questione della recensione della Strazzulla, solo per evitare fraintendimenti riguardo un paio di miei passaggi scritti di fretta.
In quel mio commento parlo di “concetti”, non di “contenuti”. Perché questa sottile differenza? Semplicemente per dire che non mi è stato chiesto di modificare nessuno dei miei pensieri inerenti il romanzo della Strazzulla, ma solo di pulire la forma.
Altra nota, riguardante invece i “tempi di consegna”. L’ironia, o se vogliamo il velo di nervosismo, di quel mio commento riguarda il fatto che in altre occasioni su FM sono state pubblicate recensioni “lampo” (vedi quella di Brisingr). Non mi lamento quindi dei tempi per la pubblicazione della mia recensione (ci possono stare quando si tratta della prima collaborazione, soprattutto se si è costretti a dialogare via e-mail), quanto della poca attenzione verso altre recensioni e recensori. Probabilmente ciò dipende anche dal fatto che (suppongo) le diverse recensioni pubblicate non vengono seguite sempre dalla stessa persona, ragion per cui l’attenzione verso tali aspetti (leggasi professionalità) può cambiare.

#558 Comment By Angra On 16 giugno 2009 @ 12:38

@Okamis: forse, più semplicemente, per FM le recensioni positive vanno bene sempre e comunque, mentre a quelle negative vanno a fare le pulci. Hanno anche ragione a starci attenti: scrivere recensioni negative è già di per per sé indice di invidia e maleducazione.

#559 Comment By Okamis On 16 giugno 2009 @ 14:33

Per ovvie ragioni, io posso parlare della mia esperienza e non di quelle altrui. Non posso quindi sapere se in altri casi recensioni positive abbiano necessitato di settimane di attesa o viceversa. Tieni presente, comunque, che per quanto ne so quei 4 mesi circa dipesero in parte anche da questioni personali della persona che si occupava della mia recensione. Se avessero voluto, avrebbero potuto o non pubblcarmi o far uscire una seconda recensione più positiva della mia, cosa non accaduta.

#560 Comment By Starsky On 18 giugno 2009 @ 15:46

È uno spasso veder dissertare di politiche editoriali gente che dimostra di non capirne assolutamente nulla!
Interessante comunque vedere quanto livore cola non solo da chi scrive ma anche da chi legge questo sito. get a life, siete in po’ patetici.

#561 Comment By Starsky On 18 giugno 2009 @ 15:48

Per Tapiroulant: la tua è un’impressione basata su tutti e due i libri che conosci?

#562 Comment By Angra On 18 giugno 2009 @ 15:53

@Starsky: se il fatto che non riesci a distinguere tra i concetti “non capire” e “non essere d’accordo” ti aiuta ad allietarti i pomeriggi, mi fa piacere per te. A volte basta poco per divertirsi.

#563 Comment By Lo Zeno On 18 giugno 2009 @ 16:28

Scrivo direttamente qua perché tanto verrei spostato in quanto off topic ovunque:
Ma fanno una scuola apposta per scrivere commenti cretini?
Dico, di tutti quelli che non sono d’accordo con le recensioni scritte qua (ed uso un’espressione morbida), ce ne fosse almeno UNO che non dico sappia argomentare le sue obiezioni, ma ci provasse quantomeno!
Nada.

Gli ultimi che ho letto stanno tra il “impara a leggere libri oltre che fumetti” e il “la tua opinione si basa sui entrambi i libri che hai mai letto?”

Neppure un tentativo di mostrare ipotesi-tesi e/o antitesi. Si va sull’attacco personale diretto, come se attaccare personalmente una persona dimostrasse la ragione di chi parla, come se sparare ad un coniglio servisse a decidere chi aveva diritto di precedenza ad un incrocio in cui è avvenuto un incidente.

Deve davvero esserci una scuola per Troll, altrimenti non mi spiego proprio… a me alle ELEMENTARI (si parla di oltre venti anni fa) avevano insegnato che per discutere bisogna portare evidenze. Mah.

#564 Comment By Tapiroulant On 18 giugno 2009 @ 17:32

@Starsky: Potresti dirmi quali punti della mia tesi sono sbagliati, e perché sarebbero sbagliati? Ma suppongo che essendo stati infognati, tu non mi risponderai.

#565 Comment By John Steed On 18 giugno 2009 @ 17:57

@Glorelen: complimenti per la tua prossima pubblicazione!
Spero che tu non abbia dovuto pagare molto, oggi si trovano editori a pagamento abbastanza economici.
js

#566 Comment By Gamberetta On 18 giugno 2009 @ 18:20

@John Steed. “John Steed”, non fare il troll. Hai cominciato a commentare come “Starsky”, continua a commentare come “Starsky”. Come è spiegato nel semplicissimo regolamento del blog, questo spacciarsi per più persone contemporaneamente non è gradito.
I primi due tuoi commenti sono finiti in Fogna perché davano del patetico e indirettamente ignorante ad altri commentatori, e anche questo non è tollerabile.

#567 Comment By maudh On 18 giugno 2009 @ 21:10

A Mariateresa #542: Piuttosto scemo: c’è l’erede al trono della città distrutta che viene nascosto in un paesotto, c’è la maga, gli elfi, i draghi… Ogni tanto c’era qualche pagina che lasciava ben sperare per futuri avvenimenti, ma deevidentemente oltre la fine del libro.
Devo pero dire che nonostante la storia banale lo stile era leggibile (le battaglie piuttosto dettagliate, “solo” pochi errori di coerenza militare, personaggi tutto sommato sopportabili (a parte gli elfi, mentre ricordo con affetto il demone alato, gli altri erano minimamente caratterizzati). Ah, si, mi sembra che addirittura dicesse che serviva molta forza per un arco.
Poi la magia era abbastanza particolare, si basava sull’evocazione delle ninfe dei vari elementi, oppure la classica negromanzia.
La cosa che mi aveva profondamente deluso erano stati i cattivi, ovvero gli “amorphi”, che con un nome simile io me li aspettavo fichissimi, e invece erano dei grossi orsi.
Alla fine non era male, ma se possibile scaricatelo, e non aspettarti capolavori. E neanche un buon libro.

#568 Comment By maudh On 18 giugno 2009 @ 21:34

Ah, e dimenticavo che io sono molto di manica larga, l’ho letto tempo fa e non rammento molto, e se lo leggesse Gamberetta gli darebbe -26
Comunque è qualche spanna sopra Troisi, Strazzu, Stupramarta.
Se non l’hai letto ti posso consigliare “Il raccoglitore di anime”?

#569 Comment By mister x On 19 giugno 2009 @ 12:18

Starsky dovrebbe essere silvio sosio ;)

#570 Comment By Angra On 19 giugno 2009 @ 13:55

@mister x: ROTFL! ^_^

In effetti…

http://www.fantascienza.com/blog/esseasterisco/about/

#571 Comment By mariateresa On 19 giugno 2009 @ 14:20

Grazie per la breve sintesi di Il libro del destino. Ho letto degli stralci e non mi è piaciuto tanto, anche se è leggibile. I personaggi li ho trovati male caratterizzate, specie quando parlano o si muovono. E ogni tanto ci sono quegli interventi diretti dell’autrice, sotto forma di riflessioni, che mi danno fastidio. Però è decente, da sufficienza. Appena trovo mamma di buon umore, me lo faccio regalare^^.
ps:una domanda. Si può respingere un manoscritto solo dicendo “Non fa per noi” entro nemmeno tre giorni? Lo ha fatto con me Età dell’Acquario, ne sono rimasta delusa. Mi aspettavo almeno una critica, invece niente. Pare che tutti amino i fantasy moderni, questi stile o Martin(o anche Brooks) o Troisi. Che ha di male il fantasy epico? Che poi il mio nemmeno epico è a dirla tutta.

#572 Comment By Maudh On 19 giugno 2009 @ 15:06

@Mariateresa
Certamente non è che sia una cosa particolarmente gentile, almeno qualche spiegazione io ce la metterei.
Comunque temo che il fantasy epico (che comunque io, scusa per la franchezza, mal sopporto) si stia prendendo un “momento di riflessione” , e se poi uno si legge le chiavi del fato come inizio, beh…
Comunque, lieto di esserti stato d’aiuto!

#573 Comment By mariateresa On 19 giugno 2009 @ 21:59

@Maudh:il punto è che il mio non è nemmeno vero fantasy epico. Mi sono ispirata a Tolkien, ma ho sviluppato le idee in modo del tutto diverso. Isgard è parallela al nostro mondo, la magia è intesa come arte individuale(forse unico vero concetto tolkeniano che ho ripreso)e non come capacità sovrannaturale. I normali sono le persone che hanno ripudiato l’arte e vivono con assolutà passività la vita, e compongono la società moderna, mentre gli speciali si servono della magia per migliorare il mondo nel quale vivono. Riprendo molre delle creature mitologiche, soprattutto quelle della mitologia nordica, ma l’elemento epico finisce qui. Inoltre, fate e folletti sono molto simili agli umani, se non forse addirittura più “sempliciotti” e spensierati.
Non ho capito perchè sono così mal vista. Il mio lavoro non è perfetto, ci ho dovuto lavorare molto sopra, sfruttando anche i consigli di Gamberetta, ma non ho copiato nessuno. Ho attinto da più fonti, ma non si può dire che non sia per lo meno diverso dagli altri lavori. C’è lo stile e l’impronta di Tolkien, tanto è che Isgard ha una sua storia strutturata in sei età, ma non è certo la Terra di Mezzo. Così come esistono scuole per studiare la magia, tipo alla Harry Potter, ma sono diversificate a seconda delle specialità e ognuno apprende a seconda del proprio elemento naturale. Rose non è un eroe, lotta solo per quello che ritiene giusto, per tutelare coloro che ama. E il più delle volte, per la sua inesperienza, ha grandi batoste. Forse tutto questo non piace, non è fico. Non lo so, io voglio solo raccontare una storia, e questo è il modo in cui mi piace farlo. Non capisco perchè Età dell’Acquario abbia pubblicato molti altri autori fantasy, come la Romagnoli, e ignorato totalmente me.

#574 Comment By Maudh On 19 giugno 2009 @ 22:51

@ Mariateresa:
Non so che dirti, non ho letto la tua opera, potrebbe essere uno schifo assoluto come un capolavoro degno di Tolkien, magari semplicemente l’aver scelto fantasy epico nel momento dei vampiri degli gnokki potrebbe aver minato il tutto assai seriamente agli occhi del tipo della casa editrice.
In quanto alle precedenti pubblicazioni fantasy dei suddetti, io pensavo che l’eta dell’acquario pubblicasse solo saggi sui felini, quindi non posso esprimermi.
Comunque sia auguroni per il tuo romanzo.

#575 Comment By mariateresa On 20 giugno 2009 @ 12:18

L’Età dell’acquario pubblica fantasy, infatto l’ho scelta perchè spiccava nella lista delle case editrici per fantasy. Ma la domanda è:perchè Romagnoli e non me? Cosa mi manca? Al di là del fatto che quello che ho scritto può piacere o meno, anche io sono un’esordiente come lo era lei tempo fa e anche io ho scritto un fantasy. Cosa cambia? Forse il tipo di fantasy, ma mi sembra sciocco. Hanno pubblicato diverse tipologie del genere negli ultimi anni. La cosa mi puzza parecchio, anche perchè in tre giorni non si può decidere già se pubblicare un libro o no. Cosa avranno fatto in tempo a leggere, solo il primo capitolo? Nemmeno quello forse. Io aspetto una risposta, anche se sospetto non mi sarà mai data.

#576 Comment By Marcuzzo On 21 giugno 2009 @ 00:45

Mariateresa, alle case editrici il primo capitolo basta e avanza per indirizzare un manoscritto alle rotative o al cestino. Hai provato con altre case editrici? Se sì, che ti hanno risposto (se hanno risposto)?

#577 Comment By Klytia On 21 giugno 2009 @ 15:59

Conoscendo le regole di questo blog mi piazzo volontariamente nella fogna dei commenti, poiché sarei OT in tutti gli altri canali e per il “fan club” mi sembra un po’ prematuro (°_°’).
Tempo fa, quando razzolavo per FM (e mi piaceva), criticai Gamberetta per i toni, ai limiti tra l’ironia e l’insulto, delle sue recensioni. I contenuti li ho invece sempre considerati approfonditi, cosa rara, documentati e ben scritti.
Da quel commento ne è passata di fuffa sugli scaffali e di autori, editori e, di recente, anche traduttori, con la spocchia del “Solo io S*ho come funziona la vita, l’universo e tutto quanto” (to’ le stesse critiche che fanno a Gamberetta).
Per fortuna c’è sempre la possibilità di tornare sui propri passi e quando leggo stralci da romanzi come come, Le chiavi del fato o Bryan di Vattelapesca (ma ce ne sono anche altri) che da soli gridano vendetta all’italiano, la letteratura, l’editoria e tutto quanto (senza dimenticare le piante inutilmente abbattute) be’ anche i toni sarcastici ci stanno tutti; soprattutto quando poi sono seguiti da discussioni esilaranti con commenti e di lettori ke nn sn dakkrd e di autori che vantano una maestria nell’uso del colorismo timbrico dell’aggettivazione evocativa, gne, gne, gne.
Continua così!

E dopo la sviolinata una domanda per Gamberetta se passa di qua.
Hai scritto che hai letto Veniss Underground e, se le stelline di aNobii non mentono, ti è piaciuto; ebbene sarei curiosa di leggere una recensione su questo romanzo, che una volta tanto non dovrebbe spussare di gamberi marci.
Essendo una sconosciuta che parte subito con una richiesta, non fa nulla se rispondi “no, ho già una lista d’attesa lunghissima di bellissimi fantasy scritti dai Tolkien e Gaiman nostrani” le leggerò ugualmente (^_^)

#578 Comment By Maudh On 21 giugno 2009 @ 17:04

Mi associo a Klytia, ed inoltre invoco il nome della dolce decapode per elemosinare una recensione del romanzo Esbat, di Lara Manni. So che hai dato alcuni consigli durante la stesura dello stesso, e per tanto vorrei sapere cosa ne pensi della versione finale (sempre se l’hai letta).

#579 Comment By Gamberetta On 21 giugno 2009 @ 17:36

@Klytia. Non credo recensirò Veniss Underground perché ormai l’ho letto diversi mesi fa – quasi un anno credo – e per recensirlo come si deve dovrei rileggerlo, non ho tempo.
È un buon romanzo. A me è piaciuto molto per la componente weird/bizzarra che Vandermeer usa bene come pochi altri. È però anche uno dei suoi primi scritti e una certa inesperienza si vede. L’idea di scrivere tre parti usando la prima, la seconda e la terza persona per narrare, è un’idea bizzarra, ma che distrae più che coinvolgere.
Ciò detto se ti piace il (new) weird e sei affascinata da ambientazioni inconsuete e fantasiose è un’ottima lettura. Ma lo Swanwick di Cuore d’Acciaio e The Dragons of Babel è meglio. E il Vandermeer di City of Saints and Madmen è ancora più strampalato di quello di Veniss Underground.
Prova a leggere The Situation sempre di Vandermeer che è corto e disponibile gratis senza pirateria. Così ti puoi fare un’idea se sia un autore che ti affascina.

@Maudh. Io ho dato alcuni suggerimenti all’autrice di Esbat e sono orgogliosa che ne abbia tenuto conto. Ma proprio per questo non posso recensirlo: sebbene in piccolissima parte, ci sono anche idee mie.
Ne parlerò comunque senza recensire settimana prossima. Per me è un bel romanzo, ma non sono appunto nella posizione di poter giudicare in maniera imparziale.

#580 Comment By Drest On 22 giugno 2009 @ 13:30

Gamberetta, dovresti veramente tirare su un forum da qualche parte, anche solo per commentare gli articoli.
Il blog inizia a essere limitante (oltre che è un macello da leggere).
Forse hai già risposto, ma come mai non lo fai?

#581 Comment By Tapiroulant On 22 giugno 2009 @ 13:40

Mi unisco al quesito di Drest.

#582 Comment By Gamberetta On 22 giugno 2009 @ 13:54

@Drest. I problemi sono due:
1) L’integrazione di wordpress con il futuro forum. Non ci sono soluzioni semplici – a meno di rinunciare a wp, non è un’opzione – l’unica fattibile è usare bbpress. L’ultima volta che avevo provato però era ancora alpha e non funzionava molto bene, adesso siamo alla 1.0-RC, ed è probabile vada meglio. In futuro farò gli opportuni esperimenti.
2) Non avrei tempo per amministrare il forum. Già non riesco a star dietro a spostare i commenti nelle giornate trafficate, figuriamoci gestire un forum pieno di Spinoni e gente del genere.

#583 Comment By Hellfire On 22 giugno 2009 @ 14:07

io ho fin troppo tempo da perdere, quindi se la linea di moderazione può limitarsi a cancellare lo spam e, al massimo, muovere gli off topic qui e là, di spazio sul mio sito ne ho quanto vuoi, qualcosa di essenziale dovrei essere capace di metterlo su anche io.
la trasparenza è adeguata, basta mettere qui i link diretti alle discussioni e magari un pulsante al sottoforum, nessuno dei tuoi lettori dovrà sorbirsi le cagate che scrivo a meno di non cercarle volontariamente.
eh, lo so, è come avere stephen hawking presentato da alvaro vitali.

#584 Comment By Gamberetta On 22 giugno 2009 @ 14:59

@Hellfire. Nessuno ti vieta di aprire un forum, mettere come thread i link ai miei articoli e discutere. Il problema è che poi metà della discussione avviene nei commenti e metà sul forum. Per quello ci dev’essere un’integrazione. E purtroppo non è un problema semplice.

#585 Comment By Drest On 22 giugno 2009 @ 15:23

Capisco, vorresti una soluzione a-la hardware upgrade.
Peccato, perchè ne guadagnerebbero molto, le discussioni. Per il problema dei moderatori, credo ci sarebbe più di una persona disposta ad accollarsi l’onere (io per primo), soprattutto se la linea di moderazione resta la stessa che adotti qui.

#586 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 23 giugno 2009 @ 23:43

Edit di Gamberetta.

Terrò presente, ma questo non c’entra nulla con Sanctuary.

buongiorno aragosta! volevo chiederti se potevi recensire il libro “maya fox- la predestinata” mi piacerebbe avere un giudizio da qualcuno. e quel qualcuno sei tu aragosta! ihihih

#587 Comment By Lidia On 25 giugno 2009 @ 07:32

@Gamberetta.
Ciao,
mi accomodo direttamente qui, perché non c’entra niente con altri articolo. Parlando di esordienti abbastanza recenti (anche se ormai siamo già al terzo libro), ti è capitato di leggere Hyperversum, il libro d’esordio del 2006 di Cecilia Randall?
Ho visto che hai commentato il suo racconto presente in Sanctuary, ma hai anche un’idea sull’autrice in generale?
Quel libro sul gioco di ruolo ambientato nel Medioevo mi incuriosisce, vorrei qualche parere.

#588 Comment By Angra On 25 giugno 2009 @ 11:53

Edit di Gamberetta.

Non degeneriamo. Grazie.

@SpinOne:

Tranne ad Angra, che crede che io sia un troll, e chi sono io per mettere in dubbio la fede di un uomo?

Risposta: un merdosissimo troll ^__^

#589 Comment By Angra On 25 giugno 2009 @ 12:20

@Gamberetta: be’, non è che si sia cominciato esattamente qui a degenerare…

#590 Comment By Doarcissa On 25 giugno 2009 @ 15:02

@ Gamberetta: potresti aggiungere tra i link in evidenza nella colonna di destra i collegamenti agli articoli “dichiarazione di intenti”? Tipo: Alcune note sullo scrivere recensioni… sperando che questo eviti di dover ripetere le stesse discussioni all’infinito con chi passa per caso e non conosce i precedenti.

Non sono tutti subdoli lurker come me, fortunatamente!

#591 Comment By Syrdon On 25 giugno 2009 @ 15:33

Ho una domanda letteraria per Gamberetta, che posto qui perché non ha attinenza con nessuna delle discussioni in corso: secondo te, la produzione di Valerio Evangelisti può essere considerata New Weird? (mi riferisco solo ai libri sull’inquisitore Eymerich, o al limite anche a quelli su Pantera). La questione è apparsa in seno a una discussione a cui ho partecipato di recente, e ha suscitato pareri contrastanti: mi piacerebbe avere l’opinione di una persona che di New Weird ne ha letto più di me.

#592 Comment By Hypnos On 25 giugno 2009 @ 15:33

Spinone:

“Che, ad esempio, in matematica non ci sono leggi, ma che si comincia col dire: “Posto che 1+1 faccia 2, tutto il resto ne consegue”.
Perché che 1+1 faccia 2, diceva lui, è un presupposto, non una certezza.
Quindi, è forse il caso di lasciar fuori le scienze.”

Il tuo amico dev’essere un formalista spinto. Ma l’interpretazione prevalente presso i matematici contemporanei è che le “entità” matematiche esistano a prescindere dal pensiero umano, e che quindi la matematica venga scoperta, non inventata. Questo vale oggettivamente per l’universo intero, quindi eventuali alieni utilizzeranno magari un linguaggio diverso, ma scopriranno gli stessi concetti matematici, a partire dal fatto che 2 + 2 faccia 4, a prescindere da come lo dici.

La matematica è il linguaggio universale, e infatti è stata usata anche nei messaggi che la NASA e il SETI hanno lanciato nello spazio profondo nella speranza che raggiungano qualche civiltà aliena.

#593 Comment By Tapiroulant On 25 giugno 2009 @ 15:54

@Hypnos: Beh, di certo la tua ultima affermazione non dimostra nulla circa l’universalità del linguaggio matematico, dato che non mi risulta che qualche entità extra-umana abbia mai risposto a quei messaggi. Detto questo, io mi sento istintivamente più d’accordo con i formalisti circa la natura degli enti matematici: come si può dire che un numero esiste di per sé, se lo si può osservare soltanto all’interno di una pratica umana?

#594 Comment By Gamberetta On 25 giugno 2009 @ 16:22

@Doarcissa. Hai ragione. Sono mesi che dovrei preparare una pagina di FAQ, ma per una ragione o per l’altra non ho mai tempo. Magari quest’estate è la volta buona.

@Syrdon. Secondo me no. Non mi sembra che quello che scrive Evangelisti sia New Weird, non mi sembra che voglia “abbandonarsi al bizzarro” (“surrender to the weird” – dalla definizione di Vandermeer).
E non mi sembra sia utile includerlo nel New Weird. Se io – ma non solo io –, penso al New Weird, penso a Miéville, Vandermeer, la parte onirica dei romanzi della Swainston, lo Swanwick di Cuore d’Acciaio, ecc. Quando cerco un romanzo New Weird cerco quel tipo di ambientazione/stranezza, Evangelisti non risponde ai requisiti.

Tuttavia Vandermeer in appendice all’antologia The New Weird include nella lista di letture New Weird consigliate delle opere ancora meno weird di Evangelisti. Per dire Ash della Gentle (che con tutta la buona volontà non vedo dove sia il weird) o i Libri di Sangue di Barker (che anche nei racconti più bizzarri, tipo In collina, le città, rimane ampiamente nel weird tradizionale).
Perciò, per me, Evangelisti non è New Weird. E non lo è secondo la definizione di Vandermeer. Però il fatto che lo Vandermeer stesso sia il primo a partire per la tangente appiccicando l’etichetta New Weird dove capita, dimostra quanto nebuloso sia il concetto di “weird”.

#595 Comment By Syrdon On 25 giugno 2009 @ 17:36

@ Gamberetta. Grazie Gamberetta, è un’analisi che posso condividere. Però a questo punto mi sorge un’altra domanda: come distinguo il weird tradizionale dal New Weird? O meglio, se il secondo è caratterizzato dal “surrender to the weird” (accettando l’auctoritas di Vandermeer), che cosa caratterizza in specifico il primo? Esiste una definizione applicabile, per quanto nebulosa?
Lo chiedo perché tra gli esempi citati da Vandermeer mi pare di vedere una grande distanza: certi racconti di Barker sono invero bizzarri (In collina, le città era quello dei due giganti, ricordo bene?) ma cosa li accomuna ad Ash, che io nella mia testa ho sempre classificato come un “normale” fantasy in un mondo alternativo, con al massimo qualche infisso para-tecnologico non particolarmente rilevante?
Insomma, esistono dei criteri per dissipare un po’ la nebulosità della definizione “weird”?

#596 Comment By Gamberetta On 25 giugno 2009 @ 19:42

@Syrdon. Il weird tradizionale è quello dove un elemento di stranezza si introduce nella realtà. Se si immagina il weird come la bava di qualche mostro lovecraftiano, ne cadono solo poche gocce nel nostro mondo. Sappiamo che le poche gocce indicano che c’è tutto un universo di weird, ma questo universo non invade mai la realtà, minaccia solo.
Nel racconto di Barker è tutto al 100% realistico, è senza dubbio la Terra che conosciamo, tranne le due città-giganti che vanno a spasso.

Nel New Weird invece la realtà è sommersa di bava. Tanto che perde di significato capire se stiamo parlando della nostra di realtà o no. Non a caso Vandermeer all’inizio della definizione parla di “secondary-world”. In qualche misura è pleonastico, perché se ti “arrendi al bizzarro”, per forza alla fine crei un mondo secondario.

Per come la vedo io, il New Weird è il dopo delle storie weird. È il mondo dopo il risveglio di Cthulhu. Quello che prima era strano, diviene normalità. Infatti non mi vengono in mente romanzi New Weird con personaggi che si stupiscono del weird (mentre nel weird tradizionale è quasi un cliché che i personaggi rischino di diventare pazzi a contatto con lo strano, tanto lo strano è per loro estraneo e innaturale).

Comunque, per curiosità, questo è l’elenco di Vandermeer. I titoli anteriori al 2000 dovrebbero essere più precursori che vero New Weird, ma il confine non è chiaro (in verità niente è proprio chiaro…)

Clive Barker: The Books of Blood (vols. 1-3) (1984).
K. J. Bishop: The Etched City (2003).
David Britton: Lord Horror (1990), Motherfuckers: The Auschwitz of Oz (1996).
Richard Calder: Dead Girls (1992), Dead Boys (1994), Dead Things (1996), Cythera (1998), The Twist (1999), Malignos (2000), Impakto (2001).
Alan Campbell: Scar Night (2006).
Michael Cisco: The Divinity Student (1999), The Tyrant (2003), The San Veneficio Canon (2004), The Traitor (2007).
Storm Constantine: Wraeththu (omnibus) (1993).
Paul Di Filippo: A Year in the Linear City (2002).
Jefferey Ford: The Physiognomy (1997), Memoranda (1999), The Beyond (2001).
Mary Gentle: Scholars and Soldiers (1989), Rats and Gargoyles (1990), The Architecture of Desire: A Secret History (1991), Ash (2000).
Felix Gilman: Thunderer (2008).
M. John Harrison: The Pastel City (1971), A Storm of Wings (1980), In Viriconium (1982), The Course of the Heart (1992), Signs of Life (1996), Things That Never Happen (2002), Viriconium (omnibus) (2005).
Simon Ings: City of the Iron Fish (1994).
Kathe Koja: The Cipher (1991), Bad Brains (1992), Skin (1993), Strange Angels (1994), Kink (1996).
Leena Krohn: Tainaron (2004).
Jay Lake: Trial of Flowers (2006), Madness of Flowers (2008).
China Miéville: Perdido Street Station (2000), The Scar (2002), The Tain (2002), Iron Council (2004).
Michael Moorcock: The Stealer of Souls (1963), The Final Programme (1969), Gloriana (1978), Byzantium Endures (1981), The Laughter of Carthage (1984), Mother London (1988), Jerusalem Commands (1992), The Vengeance of Rome (2006).
Mervyn Peake: Titus Groan (1946), Gormenghast (1950), Titus Alone (1959).
Nicholas Royle: Counterparts (1993), The Matter of the Heart (1997).
Steph Swainston: The Year of Our War (2004), No Present Like Time (2005), The Modern World (2007).
Jeffrey Thomas: Punktown (2000), Deadstock (2007).
Jeff Vandermeer: Dradin, In Love (1996), City of Saints and Madmen (2001), Veniss Underground (2003), City of Saints and Madmen (2003; expanded edition), Secret Life (2004), Shriek: An Afterword (2006), The Situation (2008).
Conrad Williams: London Revenant (2004), The Unblemished (2006).

#597 Comment By Syrdon On 25 giugno 2009 @ 20:53

Grazie di nuovo: ora tutto comincia ad assumere una fisionomia più definita. Grazie anche per l’elenco, nel quale peraltro figurano titoli che mi lasciano davvero perplesso: tra quelli che ho letto (che non sono poi molti) vedo ad esempio Wraeththu, che in coscienza – anche con la migliore buona volontà del mondo – non riesco assolutamente a far quadrare con la definizione di Vandermeer…
L’unica idea che mi viene in questo momento è che forse ha voluto espandere la selezione fino includere quel che vediamo per non trovarsi con un elenco troppo scarno. Ma è una teoria come un’altra.
Per curiosità, Gamberetta, hai visto il film Franklyn, passato nei cinema qualche mese fa?

#598 Comment By Hypnos On 25 giugno 2009 @ 22:27

Tapiroulant:

“Beh, di certo la tua ultima affermazione non dimostra nulla circa l’universalità del linguaggio matematico, dato che non mi risulta che qualche entità extra-umana abbia mai risposto a quei messaggi. Detto questo, io mi sento istintivamente più d’accordo con i formalisti circa la natura degli enti matematici: come si può dire che un numero esiste di per sé, se lo si può osservare soltanto all’interno di una pratica umana?”

L’ultima affermazione era solo per sottolineare come esista un certo livello di consenso a livello scientifico riguardo l’universalità della matematica. Tutto qua.

Riguardo il seguito, non è il numero, ma il concetto che il numero esplicita a esistere indipendentemente dall’osservazione umana. “1″ è il modo che noi abbiamo per indicare un intero finito. Per esempio, una mela. Ora, prendendo un intero finito e aggiungendovi un altro intero finito avremo 2, a prescindere da come definiamo il 2 e l’atto del sommare. Insomma, ci saranno due mele.

Si potrebbe pensare che l’invenzione arrivi a livelli di complessità successivi, ma in realtà da quel 1+1=2 arrivi a cose come phi (1.61803399 ecc ecc ecc) che guarda caso si scopre poi esistere anche in natura, confermando il fatto che la matematica è un linguaggio – in questo soggettivamente umano – che però parte da regole reali e descrive una realtà oggettiva.

#599 Comment By Gamberetta On 25 giugno 2009 @ 23:44

@Syrdon.

Per curiosità, Gamberetta, hai visto il film Franklyn, passato nei cinema qualche mese fa?

Uhm, no. Però ho guardato adesso su IMDb e sembra potenzialmente interessante. Lo metto in download!

#600 Comment By Syrdon On 26 giugno 2009 @ 13:54

@ Gamberetta

Uhm, no. Però ho guardato adesso su IMDb e sembra potenzialmente interessante. Lo metto in download!

Mi è venuto in mente perché la Meanwhile City che appare nella parti “non terrestri” del film mi sembra abbastanza rispondente al criterio New Weird di cui si discuteva (e a giudizio mio e di altri avrebbe meritato più spazio nel film…)

#601 Comment By mariateresa On 1 luglio 2009 @ 13:24

Volevo ringraziare e scusarmi con tutti coloro i quali, a partire da gamberetta, mi hanno messa in guardia nei confronti di Dazieri e della Mondadori. Mi hanno rifiutata in meno di un mese, dicendo che il mio lavoro non rientra nella loro collana. E Licia Troisi allora cos’è? Non è fantasy anche quello? E tutti gli altri?
Mi rifiuto di credere ad una risposta simile. Ora comincio a dubitare della serietà di Dazieri e della casa editrice. Hanno pubblicato storie fantasy disgustose, scritte in poco più di qualche mese. Non dico che la mia storia sia migliore, però l’ho curata in ogni minimo dettaglio in ben 4 anni. Non un’incongruenza bellica, non un inforigurgito nè altro di sballato. Dove sbaglio?

#602 Comment By asterrrix On 1 luglio 2009 @ 14:05

mariateresa, che cosa ti hanno risposto nel dettaglio?? sn curioso

#603 Comment By Dr Jack On 1 luglio 2009 @ 14:30

@ mariateresa:
Andare in giro a lamentarsi della Mondadori perché non ti accetta un libro non mi sembra un attegiamento produttivo :p.

Non un’incongruenza bellica, non un inforigurgito nè altro di sballato.

Ce ne sono sempre, anche questo non mi sembra l’atteggiamento giusto :p.

In ogni caso la Mondadori ha già speso un casino per pubblicizzare la Troisi, mi sembra difficile che prenda un altro autore esordiente sul fantasy (a meno che non abbia parentele o simili immagino :p).

Quindi hai due scelte:
a) Cercare un altro editore o provare ad autopromuoverti per vedere se qualcuno ti nota.
b) fidanzarti (o commettere atti impuri) con un pezzo grosso della Mondadori.

#604 Comment By kanako91 On 1 luglio 2009 @ 17:12

@ mariateresa:

Volevo ringraziare e scusarmi con tutti coloro i quali, a partire da gamberetta, mi hanno messa in guardia nei confronti di Dazieri e della Mondadori. Mi hanno rifiutata in meno di un mese, dicendo che il mio lavoro non rientra nella loro collana. E Licia Troisi allora cos’è? Non è fantasy anche quello? E tutti gli altri?

Ringrazia per l’avviso ^^ E Licia Troisi non è fantasy ^^

Mi rifiuto di credere ad una risposta simile. Ora comincio a dubitare della serietà di Dazieri e della casa editrice. Hanno pubblicato storie fantasy disgustose, scritte in poco più di qualche mese.

Della serietà di certa gente si inizia a dubitare già solo vedendo cosa pubblicano. Credo che Gamberetta abbia già detto abbastanza riguardo ai loro “pupilli”.

Non dico che la mia storia sia migliore, però l’ho curata in ogni minimo dettaglio in ben 4 anni. Non un’incongruenza bellica, non un inforigurgito nè altro di sballato. Dove sbaglio?

Visto che le hai dedicato tanta cura, sei in pace con te stessa; entrambe le cose vanno bene (anche se c’è gente che se ne frega altamente dei particolari e non ha alcun senso di colpa, ma questi son dettagli u_ù).
Sbagli a credere che guardino la qualità del “prodotto” e non la vendibilità. Se il tuo libro non lo ritengono vendibile, non importa quanto ci hai lavorato sopra, non te lo pubblicano nemmeno se piangi in aramaico. Dopotutto devono cacciare soldi di tasca loro. ^^

Ah, sappi che non ho nulla contro di te (temo di esser stata un po’ antipatica XD).

#605 Comment By mariateresa On 1 luglio 2009 @ 17:19

Mi hanno semplicemente risposto che il mio libro non rientra nella loro collana. Comunque da un lato sono felice. Questo rifiuto mi darà modo di migliorare il libro. So che ci sono molte cose da aggiustare, anche se la forma in se è corretta. Speravo di farlo assistita da un editor interessato a pubblicarmi, ma se così non è pazienza. Ora avrò la possibilità di rendere migliore il mio lavoro

#606 Comment By Mauro On 2 luglio 2009 @ 10:16

Mi hanno rifiutata in meno di un mese, dicendo che il mio lavoro non rientra nella loro collana. E Licia Troisi allora cos’è? Non è fantasy anche quello? E tutti gli altri?

Da quanto dici, è fantasy decisamente diverso; non dico che non ci siano altri motivi, ma il semplice “È fantasy” non penso faccia rientrare automaticamente le due cose nella stessa collana.

Non un’incongruenza bellica, non un inforigurgito nè altro di sballato. Dove sbaglio?

Diverse persone, potenziali acquirenti, che hanno letto i tuoi racconti li hanno trovati ancora immaturi e bisognosi di una pesante revisione, quando non di una riscrittura; forse, attualmente sono meno validi di quanto pensi (lo dico senza intento critico, non è strano che un autore veda la sua opera meglio di com’è).

Gamberetta:

Settimana prossima rileggo i primi volumi del manga [Death Note] e poi ti rispondo con accuratezza

Novità?

Nel mentre, sarebbe possibile inserire nelle colonne “Ultimi commenti” la data del commento? Aiuterebbe a discriminare i nuovi dai vecchi.

#607 Comment By kanako91 On 2 luglio 2009 @ 11:02

@ Mauro:
scusa se mi intrometto nella conversazione ^^ Ho letto i messaggi precedenti e sono andata a controllare il particolare dei nomi falsi per gli agenti dell’FBI.
Fine volume 1. Elle è ancora una lettera nera sullo sfondo bianco di uno schermo e Ryuk ha appena avvisato Light dell’agente che lo segue da giorni. Così Light ha la geniale idea dell’autobus, dove scopre il nome del pedinatore.
Volume 2. Con la morte dell’agente, Elle decide di creare la “squadra anti-Kira” e, poichè ha capito che Light ha bisogno dei nomi per uccidere, dà agli agenti giapponesi che collaborano con lui dei nomi falsi.
Quindi, l’FBI non poteva conoscere il modus operandi di Kira e prendere le dovute precauzioni.

La “fissa” di Elle per Light diventa stancante (ho sempre odiato Elle u_ù), meno male che attorno al volume 6 o 7, non ricordo con precisione, c’è una svolta. ^^
In seguito, la storia di Kira si lega di più a televisione, polizia e pure la mafia.
Fino alla triste fine, sigh. Mi sarei aspettata di meglio.

#608 Comment By Mauro On 2 luglio 2009 @ 11:52

l’FBI non poteva conoscere il modus operandi di Kira e prendere le dovute precauzioni

Vero, l’ho notato dopo aver riletto i volumi per continuare la discussione. Oltre a quanto fai notare ci sono altri elementi; personalmente, dal primo volume mi ero annotato questo: Raye Penber [...] non sapeva che servisse il nome (non era ancora stato scoperto e pensa che, se Light fosse Kira, avrebbe già ucciso il dirottatore; ma non è detto che Light ne sapesse il nome). Inoltre, aveva ricevuto ordine dai suoi superiori di non mostrare il tesserino perché l’FBI stava indagando in segreto, o almeno questo riferisce Naomi Misora (nel secondo volume); se l’FBI avesse saputo della necessità del nome, glielo avrebbe detto (si spera).

Fino alla triste fine, sigh. Mi sarei aspettata di meglio

Mostra spoiler ▼

#609 Comment By Gamberetta On 2 luglio 2009 @ 13:02

@Mauro. Per Death Note, hai ragione. Non trovavo più dove avevo messo i file, e poi mi sono scordata. Adesso lo sto scaricando di nuovo.
Comunque ho già dato una riguardata al primo volume: L. lo sa subito che Kira ha bisogno di faccia e nome. Non può averne la certezza matematica, ma una ragionevole certezza sì.

Dato che le morti non sono a caso – e non lo sono, altrimenti non morirebbero d’infarto inspiegabile solo criminali – è ipotesi ragionevole supporre che l’assassino debba individuare le proprie vittime. Se spara loro con un fucile di precisione ha l’immagine nel mirino, se manda messaggi subliminali omicidi via cellulare deve conoscere il numero, se usa il voodoo deve possedere un oggetto personale, ecc.
Ora, quando L. manda in TV il falso L., fornisce a Kira due cose: immagine della vittima e nome. E Kira uccide. Dunque immagine + nome bastano. Il nome solo probabilmente non basta: non identifica in maniera univoca, specie a livello planetario, sarebbero morte molte più persone a causa dell’esperimento TV.
Questo non esclude che Kira possa individuare (e uccidere) anche usando altri mezzi, ma di sicuro può farlo con immagine + nome. Dunque il comportamento dell’agente dell’FBI è stupido in maniera inverosimile.

È incoerente anche il comportamento di L.: ripeto, perché non spara a vista a tutti i sospetti? Perché è buono? Non scherziamo!
Torniamo al falso L.: il vero L. non è sicuro di quali metodi usi Kira. Mettiamo che Kira possa uccidere solo sapendo il nome. Tutti quelli con quel nome al mondo muoiono. Se conosce anche la data di nascita, muoiono solo quelli con quel nome e data di nascita, se conosce anche l’ora solo quelli con nome, data, ora, ecc. Non è un’ipotesi assurda. Kira non ucciderebbe mai solo per nome perché non gli interessa tirar dentro degli innocenti, ma in caso di emergenza potrebbe farlo.
In altre parole il vero L. ha messo in pericolo di vita tutti gli L. Taylor (o com’era) del mondo. Quanti saranno? Un centinaio? Un migliaio? Di più?
Perciò non è che sia lawful good, è a tutti gli effetti un criminale pure lui. Ciò appurato, perché non fa la cosa semplice e spara a tutti i sospetti, appena ne ha?

Altre considerazioni domani o più avanti…

***

Per la storia dei commenti appena posso vedo cosa si può fare.

#610 Comment By kanako91 On 2 luglio 2009 @ 13:08

@ Mauro

Sigh, vero .-.
Sembra quasi un contrappasso, dopo tanta razionalità evviva il suo contrario. Anche perchè Light inizia a sbarellare, non vorrei dire. Aveva perso la sua lucidità man mano che andava avanti.
Triste, tanto genio sprecato u_ù

#611 Comment By Mauro On 2 luglio 2009 @ 15:36

Resto in attesa; nel mentre ti copio le mie considerazioni, cosí puoi già inserirle nelle tue:

Primo volume

L’arma di Kira può far morire a mezzo mondo per arresto cardiaco e non hanno la minima idea di cosa sia; si parla anche di “potere paranormale” (e, nel terzo volume, L ipotizza che a Kira basti desiderare la morte di chi vuole uccidere; ma non ho chiaro quanto sia serio).
Uccidere chi sia sospettato, innocente o colpevole che sia, è peggio di Kira, che uccide criminali (anche agenti dell’FBI, ma quando L ha i primi sospetti questo non è ancora capitato).
Inoltre, Le tue considerazioni sul falso L non mi sembrano cosí plausibili: se si va nel paranormale tutto è possibile, anche solo desiderare la morte. Ma, anche lasciando da parte quella possibilità, Kira ha sempre ucciso univocamente (morti contemporanee di omonimi dei criminali sarebbero state notate), quindi è piú che logico escludere nome, nome e data di nascita, ecc.; per una simile univocità, restano nome e immagine, che del resto è quello che L ha dato. Tutto questo inoltre è facile sapendo che in effetti nome e immagine sono quanto serve, lo è di meno senza saperlo, anche visto che appunto si va nel paranormale (vedendo una simile storia senza sapere il metodo di uccisione, non so quanto penserei “Lo fa tramite nome e immagine” e quanto in ogni caso prenderei sul serio l’ipotesi, soprattutto ipotizzando di calarmi in un contesto realistico, come L per quanto ne sappiamo considerava all’inizio).
Anche tralasciando che il tutto mi pare comunque diverso dall’uccidere sicuramente degli innocenti sulla base del “Penso che sei Kira, quindi ti ammazzo”, il rischio che citi non mi pare poi cosí plausibile (sarebbe però interessante sapere se la sfida che L lancia a Kira, di ucciderlo, sia effettivamente alla cieca o se ipotizzasse già che gli servisse l’immagine).
A parte questo, credo comunque che L non voglia risolvere cosí il caso (dice diverse cose in merito, anche se ora non le ricordo esattamente), uccidendo a caso finché (e se) piglia quello giusto (ma per escluderlo fa altre cose, come Mostra spoiler ▼

).

Raye Penber aveva escluso che Light fosse Kira, decidendo che avrebbe smesso di pedinarlo; qui c’era quanto già mandato prima sul sapere della necessità del nome, evito di ripeterlo.

Parti stupide: il nascondiglio del quaderno (se viene capovolto non è vero che si incenerirebbe, perché il quaderno cadrebbe; inoltre, definisce il buco sul fondo “impossibile da notare”, ma se ci entra il refil di una biro è piú che visibile; ancora, il quaderno ci metterebbe un po’ a bruciare, quindi in parte sarebbe recuperabile).
Dopo la fuga di informazioni dalla polizia, L stabilisce che Kira sia collegato a essa; logico, ma perché escludere un pirata informatico?
Light convince Raye Penber a far vedere il tesserino dicendogli che deve avere un modo di escludere che sia un complice del dirottatore; logico, ma il solo fatto che non l’abbia denunciato non basta? Piú che una cosa inverosimile, mi sembra in bilico: in teoria basta, ma potrebbe essere un complice messo lí anche per cercar di mantenere calmi gli animi (dice: “Ci penso io!” per fermare Light; e poi se la gestisce altrimenti).

Secondo volume

Light dovrebbe abitare a Tokyo (il padre lavora per la questura di quella città e i cadaveri degli agenti dell’FBI sono stati trovati “nell’area di Tokyo”, si torna quindi a considerazioni numeriche sui morti (vedi dopo).

Terzo volume

Sul rastrellamento: a parte che L capisce che Kira è a Tokyo dopo che l’FBI (e gli USA) ha lasciato, rischiare la vita di chissà quante persone nella speranza che un rastrellamento trovi uno che non si sa chi sia e che usa un’arma che non si sa come sia (né se esista) non mi pare molto logico, considerando anche che si parla di milioni di persone.
Sul bombardare a tappeto: vaporizzare oltre quaranta milioni di persone (oltre dodici milioni se si pensa alla sola Tokyo) e rischiare una guerra per uccidere Kira, che colpisce colpevoli e non ucciderebbe tutte quelle persone nell’intera vita, non mi pare molto sensato: per uccidere cosí tante persone Kira quanto dovrebbe andare avanti? Siamo sull’ordine dei mille anni facendo cento omicidi al giorno (trecentocinquant’anni per la sola Tokyo).
Pur con tutta la volontà di eliminare Kira, non mi sembrano metodi molto sensati.

#612 Comment By Mariano On 3 luglio 2009 @ 10:32

Wow!
Vedo che avete ripreso a parlare di Death Note! Ne sono felice.
Comunque si, concordo sul fatto che il manga in questione, e cartoon a seguire, dal puntodi vista della trama, siano del tutto inverosimili.
è una sviolinata di estetica giapponese che ha dimenticato di stare troppo con i piedi per terra…anche se, dal punto di vista finanziario, l’operazione può dirsi perfettamente riuscita.
Non è sempre facile fare un buon prodotto “di massa”. Semplicemente si lavora con fini diversi.
Al momento seguo “TIME OF EVE”. Vedremo cosa ne verrà fuori.

#613 Comment By mariateresa On 3 luglio 2009 @ 22:38

ho bisogno di un piccolo consiglio. Una notte buia, illuminata solo dalla luna piena molto pallida. Siamo a Londra, e per le strade si aggira un cavaliere d’altri tempi. Non conosce torce, ma deve scalare il muro di una villa e arrivare sul balcone senza farsi vedere e sentire. Si arrampica su di un albero i cui rami più esterni sfiorano il bordo del balcone. La distanza è poca, il cavaliere atletico. Salta e con un balzo va sulla balconata. Alcuni insistono nel dire che è una situazione inverosimile, che verosimile sarebbe farlo arrampicare o con una fune o a mani nude. Faccio notare che è molto buio, non ha funi, non deve farsi vedere. E che la facciata non ha certo spunzoni per appigliarsi.

#614 Comment By Anacarnil On 3 luglio 2009 @ 23:55

Dò il mio parere a Mariateresa.
L’albero è fuori dal cortile delimitato dal muro, ma i suoi rami lambiscono il balcone? Non è molto furbo il padrone di casa… Che utilità ha avere il muro se l’albero arriva fin sul balcone?
Poi, l’operazione di balzare dai rami più alti di un albero direttamente su un balcone… dipende anche dall’albero, deve essere molto solido e il cavaliere avere l’agilità da acrobata cinese.

Volendo, insomma, qualche punto debole lo vedo. Ma c’è molto di peggio in giro.

#615 Comment By mariateresa On 4 luglio 2009 @ 12:15

L’albero è nel cortile. Mi sono ispirata al mio hibiscus, i cui rami più esterni toccano il balcone. Ma sicuramente l’albero è molto più robusto. Mi sembra stupido dire di che tipologia è, data che il cavaliere non potrebbe mai vederlo con quella miseria di luce che c’è.

#616 Comment By Mauro On 4 luglio 2009 @ 12:39

Si dovrebbe leggere il brano, la verosimiglianza non dipende solo dalla situazione, ma anche dalla descrizione; per esempio: perché non ha una corda? È plausibile che ci sia troppa poca luce per arrampicarsi fuori dai rami, ma abbastanza per arrampicarsi tra i rami, che la diminuiscono ulteriormente? Per quanto atletico sia, è plausibile che riesca a correre su un ramo (se prende la rincorsa) o a coprire la distanza da fermo e partendo da una superficie instabile (se non la prende)? È plausibile che arrampicandosi tra i rami non venga sentito?
Tutto quello e altro ancora dipende molto dalla descrizione che fai della scena, dell’albero, dell’arrampicata, della villa, ecc.

#617 Comment By Anacarnil On 4 luglio 2009 @ 15:36

Se l’albero è dentro il cortile e il cavaliere prima scavalca il muro è già più credibile. Rimane il fatto della difficoltà di staccare da un ramo per saltare sul balcone. Fosse un albero molto grande, con grandi rami solidi che arrivano al balcone…

#618 Comment By mariateresa On 4 luglio 2009 @ 15:45

Alla fine ho dovuto cambiare, perchè ci sono pochi alberi così robusti.
Ho fatto si che con una magia le radici strisciassero fuori silenziosamente fino al muro, formando una sorta di rete di corde sulla quale potersi aggrappare. Tipo fagiolo magico^^

#619 Comment By mariateresa On 4 luglio 2009 @ 20:34

@gamberetta:hai recensito moltissimi fantasy, anche di vecchia data. Perchè un giorno di questi non fai un piccolo elenco di difetti e pregi del Signore degli Anelli? Mi incuriosisce sapere il tuo parere in merito a quest’opera.

#620 Comment By johnbuscema On 5 luglio 2009 @ 10:02

Obsequium amicos, veritas odium parit

#621 Comment By Gamberetta On 6 luglio 2009 @ 16:39

@Mauro. Solo per scusarmi. Il discorso riguardo Death Note è interessante, ma ancora per una settimana sarò piena di impegni e non potrò occuparmene.

#622 Comment By Mauro On 7 luglio 2009 @ 10:13

Nessun problema, prenditi tranquillamente il tempo che ti serve.

#623 Comment By gugand On 7 luglio 2009 @ 16:12

Death Note anche io l’ho trovato molto bello, ben fatto e molto verosimile fino alla morte di L al settimo volume, dopo le forzature/esagerazioni non si contano.
Sono anche io curioso di vederlo recensito dalla barca dei Gamberi(il manga differisce dall’anime per qualche dettaglio diverso e spiegazioni in piu’).

#624 Comment By Pyros On 14 luglio 2009 @ 15:21

Mi piacerebbe leggere un tuo commento su Watchmen di Zack Snyder. Io l’ho trovato inguardabile, penso che si sarebbe potuto trarre un film molto più bello visto l’opera originale da cui è tratto (la graphic novel di Moore e Gibbson è un capolavoro).

#625 Comment By Gamberetta On 14 luglio 2009 @ 21:36

@Pyros. Non ho letto il fumetto e dunque non posso fare paragoni. Il film è stupido e noioso. Il tizio blu non so se sia più ridicolo o idiota. Persino gli effetti speciali sono di seconda categoria. Non vale neanche lo spazio su disco occupato dal dvdr (perciò scaricate il divx! ^_^)

#626 Comment By Pyros On 15 luglio 2009 @ 00:23

Quello che pensavo. Leggi la graphic novel quando trovi il tempo, non te ne pentirai.

#627 Comment By Tapiroulant On 17 luglio 2009 @ 16:57

@Pyros: E così sono riuscito a portarti qui! Ho ho ho! Comunque non temere: con ogni probabilità, se il film le ha fatto schifo, la graphic novel originale le farà schifo di più. Io dico che il film è una trasposizione dell’opera se non al meglio delle possibilità, comunque con un livello di fedeltà molto alto (e tu del resto non hai mai saputo dimostrarmi il contrario).

#628 Comment By Merphit Kydillis On 18 luglio 2009 @ 08:40

Bah, io preferisco 300 di Frank Miller… il fumetto, non il film benisteso xP L’unica cosa bella della versione cinematografica sono i trailer. Sono andato a vedermi il film, ma mezz’ora dopo me ne sono uscito disgustato. Hanno storpiato il fumetto in maniera orrida. Come il Signore degli Anelli o Harry Potter: nei film ci sono scene che nel romanzo non sono MAI apparse, così come tagliano cose loro. Esempio: ne Il Calice di Fuoco, Harry (seppur indirettamente) riesce a far secco lo Spinato quando nel romanzo si limita a rubarbi l’uovo, mentre l’Eterno Legolas riesce a fare il 20 naturale con il d20 (dado da venti faccie) per tre volte di fila* contro una mandria di elefanti con una freccia facendo un ecatombe, manco fosse un ranger di livello epico (il ranger, ovviamente ha nemici prescelti +millemila contro Brutti, specializzato nel tiro dell’arco con peso max di 5 libbre).
Le opere più belle di Frank Miller sono, a mio parere, Batman: il ritorno del Cavaliere Oscuro e la sua versione dell’origine di DareDevil (lo stile narrativo mi ricorda Alan D. Altieri, chissà perché…).

*In Dungeons and Dragons, fare il 20 naturale con il d20 per tre volte di fila ammazzi chiunque, fregandosene se ha l’immunita, riduzione del danno, resistenza agli incantesimi e qualunque altra protezione, fosse pure Mordenkainen (il mago più potente di D&D). Quindi anche Demogorgon e Asmodeus (rispettivamente il demone e il diavolo più potenti di D&D tratti dall’accessorio Il Libro delle Fosche Tenebre) stanno in campana xP

#629 Comment By Vincent Law On 19 luglio 2009 @ 14:24

Cavolo, se continuate la discussione su Death note, mi unisco volentieri! :D

Tanto per scrivere un po’: quando Gamberetta qualche post più in basso dice che L dovrebbe sparare a tutti i sospetti, secondo me non ha senso. Oddio, forse avrebbe senso in un contesto poliziesco realistico, ma neanche tanto visto che è proprio illegale uccidere i sospettati (lol), Comunque Death note non è relistico, o almeno io non lo percepisco tale. Cioè, a partire da Kira e da L, di stranezze ce ne sono parecchie. E quindi (come poi secondo me si nota andando avanti con la lettura) a L interessa più che altro catturare kira, piuttosto che ucciderlo. Poi mi pare lo diceva anche Watari, o non so chi altro, che L investigava un po’ a random, e da bravo Caso Umano qual’è, lui la pone e se la gioca come una partita (a scacchi, credo, il paragone ci sta), una sorta di sfida. Che poi a volte mi chiedo chi sia il cattivo, mah.

Non centra niente ma ricordando death note non posso non dire: che finale del cazzo.

#630 Comment By Vincent Law On 19 luglio 2009 @ 14:27

…. metti un bottone per modificare i commenti, please, non dormo da 26 ore e quando mi rendo conto di tutti gli errori che faccio mi viene la nefrite -.-

#631 Comment By Tapiroulant On 20 luglio 2009 @ 10:34

@Vincent Law: Parli del finale del manga? Il finale dell’anime è un po’ diverso, e a me è piaciuto parecchio di più.

#632 Comment By Merphit Kydillis On 20 luglio 2009 @ 15:12

Bah, io preferisco il manga. I doppiatori italiani hanno storpiato l’anime (anche se il cartone era già storpiato di suo… perché farmi inquadratura ravvicinata e al rallentatore per mordere una patatina?!) Il finale del manga, a parer mio, è più drammatico e coinvolgente. Light, che prima si credeva Dio, si trova scoperto e braccato, e gettando l’orgoglio chiede aiutoa Ryuk. Ma lo shinigami scrive sul Death Note il nome di Light. Davanti ai presenti.
Negli ultimi secondi di vita, mentre il “Dio” si aggrappa alle gambe di un dio della morte, implorando pietà, ritorna alla mente il suo primo incontro con Ryuk: Hai ragione tu. L’inferno e il paradiso non esistono: tutti i morti vanno allo stesso posto.
Sarò sincero, non so se mi sono venuti i brividi quando ho visto la faccia da morto di Light, o per le due pagine nere che seguivano…

#633 Comment By gugand On 20 luglio 2009 @ 15:54

Io ho comprato del manga il primo numero, letto quello sono tornato in fumetteria a prendere anche il resto fino al quarto della versione Gold. Poi mi sono scaricato l’anime in giapponese sottotitolato in italiano e l’ho trovato bello. La versione italiana non l’ho apprezzata perche’ non trovavo adatte le voci, ma ho paura sia solo che perche’ le voci giapponesi le ho sentite per prime.
Per me era bello il gioco tra L e Light. L aveva solo fortissimi sospetti e nessuna prova concreta. Non si puo’ condannare una persona in base a dei sospetti o del discorso “non puo’ essere altrimenti”. L’unica forzatura della prima parte era l’insistenza di Light di uccidere L, nella pratica non aveva nessun motivo per farlo, tranne che per uno stupido orgoglio. Per fare cio’ si e’ dovuto esporre in prima persona diventando un sospettato. Nella seconda parte, specie il finale, le forzature sono numerose come la capacita’ di osservazione di Near di individuare Mikami, la esagerata mania di precisione di quest’utimo, il piano di Light che faceva acqua da tutte le parti e di conseguenza quello di Near (o viceversa).

#634 Comment By Pyros On 21 luglio 2009 @ 01:45

@Tapiroulant: non dico che il film di Snyder manchi di fedeltà all’opera originale, ma la fedeltà da sola non basta a rendere una pellicola un buon prodotto. Penso che l’opera di Snyder sia infatti molto cruda, troppo concentrata sull’immagine e troppo poco sulla recitazione, sulle scene e soprattutto sulla colonna sonora, che più commerciale di così non si poteva.
Si poteva fare di meglio, andando magari a discapito della fedeltà.

#635 Comment By Tapiroulant On 21 luglio 2009 @ 13:50

@Pyros: Intendi dire che il film è troppo immaginifico, troppo barocco nella fotografia? Io l’ho apprezzato proprio per questo; un mio amico che era con me in sala diceva che riusciva realmente a rendere l’atmosfera da fumetto, e quindi era una scelta azzeccata. In ogni caso non mi sembra che questo vada a scapito della recitazione.
Sulla colonna sonora non ho niente da obiettare: assolutamente terribile. Mancavano solo Like a Virgin e l’Inno alla Gioia e poi eravamo al completo (ma a quella aveva già pensato l’ultimo Die Hard. Uhm).

#636 Comment By Pyros On 21 luglio 2009 @ 21:40

@Tapiroulant: sarà stato barocco quanto vuoi, ma la CGI era talmente pesante da togliere la scena a tutto il resto. “Transformers 2″ (che ho visto oggi, il Cielo mi perdoni) è un film barocco, ma lì vabbè, la trama non esiste nemmeno, ci sono solo robot, strafighe e gli immancabili genitori americani deficienti – ma Watchmen no, dannazione!
Avrei preferito un Coppola alla regia, lui sì che sa sposare perfettamente fotografia e narrazione.

#637 Comment By Vincent Law On 23 luglio 2009 @ 01:41

beh, parlavo del finale del manga che, anche per i motivi già scritti da gugand, non mi è piaciuto. Certo, nel complesso è emozionante, molto forte la scena culmine di Light, ma… non mi ha appagato poi tanto. Giusto l’interrogativo sulla fine di Light e la sua (presunta) trasformazione in shinigami mi ha incuriosito. In parte perchè fin dall’inizio della “saga di near”, se così si può dire, non ho percepito lo stesso coinvolgimento come era accaduto con L, e in parte perchè Light sembra essersi instupidito. Per me, in sostanza, Death Note è i primi sei numeri: in pratica la “saga di L”, tutto il resto sono manovre commerciali e affini, compresi romanzi prequel o anime. E non è un caso se gli anime che mi colpiscono di più sono al massimo tartti da novel, e mai da manga già affermati.

#638 Comment By Maudh On 24 luglio 2009 @ 10:20

Ho scoperto ieri che su FM è stato recensito il libro Zeferina con un giudizio tutto sommato positivo (***) e mi è parso di ricordare che anche qui se ne era parlato in termini quasi entusiastici. Sono l’unico che l’ha trovato scadente? (Tant’è che a 80 pagine dalla fine mi sono comprato It e l’ho cestinato).

#639 Comment By Angra On 24 luglio 2009 @ 11:50

@Maudh: io l’avevo letto nella prima versione, quella pubblicata da Larcher, e mi era piaciuto. La trama era molto semplice e lineare, ma l’autore era bravo nell’evocare immagini e calarti nella storia. Era anche scritto al tempo presente e secondo me ci stava bene. So che l’altro editore ha preteso la riscrittura con i verbi al passato: io fossi stato l’autore l’avrei mandato a quel paese.

#640 Comment By Maudh On 24 luglio 2009 @ 16:28

@Angra: La versione di Asengard che ho letto io è al passato, se non sbaglio. Comunque, ho trovato la trama assolutamente senza senso, con un continuo passaggio di situazioni inverosimili (cioè, con tutte le creature presenti nel libro ci potresti ripopolare l’italia, ma a quanto si capisce l’ambientazione è di alcune decine di kmq), i personaggi non mi sono piaciuti affatto, eccezion fatta per Giossefi, e, in ogni caso, non c’ho capito na’mazza.
Ah, io non ho avuto nessuna voglia di continuare a leggere il libro da pg. 100 in poi, ma mi sono fermato solo verso le 250, poichèmi sono autocostretto a continuare la lettura.
Confrontato agli altri libri che avevo al mare, una delusione totale, altrimenti solo un romanzo mediocre.

PS: tutto Imho, naturalmente. Non pretendo di essere oggettivo, dico solo ciò che ho provato leggendo.

#641 Comment By Angra On 24 luglio 2009 @ 17:22

@Maudh: quindi 330 pagine? La prima versione, quella che ho letto io, ne avrà avute 150! Allora be’, stiamo parlando di due libri diversi ^__^

#642 Comment By Maudh On 24 luglio 2009 @ 23:36

Per la precisione 313 più bestiario e mappa. E in confronto It è un mostro di leggerezza (1237 pg). Temo che il libro sia stato snaturato completamente, in caso i risultati si leggono.

#643 Comment By mariateresa On 26 luglio 2009 @ 11:36

Ho bisogno di un parere, non mandatemi a quel paese se scoccio sempre. Gamberetta ne ha parlato di questo problema in un articolo, ma il mio caso è un po’ pi specifico. Se qualcuno mi aiuta gliene sarò immensamente grata.
Quello che so a riguardo di questo argomento l’ho ricavato dalle letture, ma voglio una conferma. In alcuni casi mi sembra sia lecito, soprattutto se si esprime qualcosa di importante, cambiare punto di vista dopo una scena con una diversa focalizzazione. Scena, non paragrafo. Intendo questo:

Quando entrambe sparirono alla vista dei due sovrani, Nùada guardò la moglie con aria pensierosa. :<>disse Fann con dolcezza, intuendo i suoi dubbi. Lui strinse la moglie fra le braccia, in cerca di conforto. :<>commentò<> <> <>rispose Nùada, il tono teso<>.

Ciò avviene appunto a conclusione di una scena, quando i personaggi precedenti spariscono. Credo sia corretto, tanto più he conservo la focalizzazione esterna.

#644 Comment By mariateresa On 26 luglio 2009 @ 11:41

Chiedo scusa, il pezzo non è venuto! Eccolo:

ho bisogno di un parere. Quello che so a riguardo di questo argomento l’ho ricavato dalle letture, ma voglio una conferma. In alcuni casi mi sembra sia lecito, soprattutto se si esprime qualcosa di importante, cambiare punto di vista dopo una scena con una diversa focalizzazione. Scena, non paragrafo. Intendo questo:

:-Hai fatto bene ad accoglierla-disse Fann con dolcezza, intuendo i suoi dubbi. Lui strinse la moglie fra le braccia, in cerca di conforto. :-Infondo è di una stirpe antica quanto la mia-commentò-e non sarà mai dalla parte di Isanhild. Ma non so, mi sembra di aver sbagliato. Accogliere stranieri, qualunque sia la loro razza, non porta bene-
-Ma la nostra legge prevede di essere ospitali con chi si trova in difficoltà e rispetta la natura. Io credo che Dio Padre e Dea Madre ci ricompenseranno per questa gentilezza-
-Ho uno strano presentimento, Fann-rispose Nùada, il tono teso-sento che questo non porterà bene alle fate-.

Ciò avviene appunto a conclusione di una scena, quando i personaggi precedenti spariscono. Credo sia corretto, tanto più he conservo la focalizzazione esterna.

#645 Comment By Angra On 26 luglio 2009 @ 12:40

Ciao Mariateresa, se il punto di vista fosse centrato su uno dei personaggi che sono usciti di scena allora potrebbe sembrare strano, se invece si è mantenuto neutrale credo che vada bene. Piuttosto, toglierei alcune cose che sono superflue perché già si capiscono benissimo dai dialoghi e dalle azioni:

-Hai fatto bene ad accoglierla-disse Fann con dolcezza, intuendo i suoi dubbi.
Lui strinse la moglie fra le braccia, in cerca di conforto.
-Ho uno strano presentimento, Fann-rispose Nùada, il tono teso-sento che questo non porterà bene alle fate-.

In questo modo eviti l’intrusione del narratore, che come ti dicevo è superflua in quanto si capisce già tutto, e la scena diventa più immediata agli occhi del lettore.

#646 Comment By mariateresa On 26 luglio 2009 @ 16:37

Grazie Angra, mi sei stato utile^^ Tenevo a mente di dover togliere il superfluo, ma spesso me ne dimentico. Sto scrivendo dall’inizio molte parti, correggendo altre e…una faticaccia enorme che si prenderà tutto l’anno, se non di più considerando che avrò la maturità. Ma credo che per diventare bravi scrittori si debba revisionare di continuo.

#647 Comment By lorenzo On 28 luglio 2009 @ 10:37

Ciao ho trovato il tuo blog interessante. Puoi contattarmi ? vorrei proporti una cosa. Grazie

#648 Comment By mariateresa On 30 luglio 2009 @ 14:17

@Gamberetta:vorrei sapere cosa ne pensi sia di Arthur e lo Stregone Nero di Claudio Tassitano sia di Il dominio della regola di Milena Debenedetti. Nel primo nutro speranze, avendo letto un estratto godibile, nel secondo ho dei dubbi perchè etichettato per adulti e inserito nella collana della Delos che a me non piace molto

#649 Comment By Gamberetta On 30 luglio 2009 @ 14:28

@mariateresa. Arthur e lo Stregone Nero l’ho letto: nel complesso non è un buon romanzo. Se vuoi qui c’è una recensione.
L’altro romanzo invece non l’ho letto e non è nella mia lista di lettura, dunque non esprimo giudizi.

#650 Comment By Angra On 30 luglio 2009 @ 15:09

@Mariateresa: Il dominio della Regola l’ho letto, trovandolo pessimo sotto molti punti di vista. Ne elenco alcuni:

1) La scrittura in sé è dilettantesca, a ogni paragrafo si soffre e si suda per quanto l’autrice fatica a comporre le parole in frasi. Pieno di avverbi inutili, a ogni pagina c’è una pioggia di leggermente, completamente, lentamente, velocemente, ecc.

2) I dialoghi fanno pietà, suonano falsi e innaturali e i personaggi parlano tutti nello stesso modo, dai re ai sapienti fino alla soldataglia. Pessima narrativa.

3) La magia funziona alla come capita, è ovvio che anche l’autrice non ne ha idea. Quando non sa come risolvere un passaggio nella trama si inventa una regola magica e poi te la spiega con qualche pagina di dialogo inforigurgitoso che potrebbe tornare utile in un campionato di sbadigli.

4) Le questioni militari vengono gestite in modo risibile. Ci sono generali che riguardo all’esercito nemico dicono che il fatto che questo sia allo sbando e privo di comando lo rende ancora più pericoloso. ROTFL!!! E’ ovvio a tutti, vero, perché questo non lo insegnano nelle accademie militari? Perché altrimenti gli ufficiali resterebbero tutti disoccupati! Poi ci sono altre chicche, tipo il fatto che per attaccare di sorpresa un accampamento nemico viene mandata avanti la fanteria, e solo quando è in atto il corpo a corpo entra in scena la cavalleria pesante, che a questo punto dovrebbe travolgere anche le proprie truppe.

5) Si parla di una regina spodestata che ha radunato un esercito per riprendersi il suo regno. Si arranca per tutta la storia in un buonismo vomitevole, sembra il centrosinistra guidato da Veltroni. Gli assedi si vincono a chiacchiere: la regina si reca in visita agli assediati e dice: “non dovete combattermi, vi assicuro che sono tanto buona e giusta” e allora quelli dicono “be’, in questo caso diventiamo subito tuoi sudditi fedeli” e rinunciano al loro potere e ai loro privilegi. E’ un mondo dove tutti tranne quei due o tre malvagi sono disposti a dare ragione a chi ce l’ha. Va da sé che questo non è né verosimile né interessante.

6) Ci sono incoerenze a non finire. La Regola è una specie di inquisizione che vigila per combattere l’uso della magia, perché in teoria sarebbe cattiva. La Regola è malvagia, e uno dei suoi esponenti è il principale nemico della regina. Poi arrivano dei maghi dalla Terra dei Maghi (non ricordo come si chiama) per aiutare la Regina, e si scopre che i maghi e il loro regno sono tanto buoni. Quando la Regina sconfiggerà la regola non ne farà concime per i campi, no, la lascerà in piedi perché comunque serve (a cosa??? la magia è buona!!!) solo raccomandandosi di essere tutti più buoni.

7) Ci sono almeno due deus ex machina a risolvere le situazioni più drammatiche, forse anche tre, ora non ricordo.

L’unica cosa di buono che c’era nella scorsa edizione era la copertina tratta da un dipinto di Albrecht Dürer. Dato che poteva trarre in inganno e far pensare a un bel romanzo, hanno saggiamente deciso di cambiarla con una delle pacchianate tipiche della collana Odissea, nella quale trova spazio anche il nuovo romanzo dell’autrice. Sul sito di FM c’è in anteprima il primo capitolo, una roba impubblicabile già dalla prima frase.

#651 Comment By mariateresa On 30 luglio 2009 @ 20:20

Che delusione che mi dai, Angra! Già ho perso interesse per il romanzo di Tassitano a causa di Okamis, ora ti ci metti pure tu! Cattivo!^^
Dio mio, non voglio leggere qualcosa che mi ricordi Licia Troisi! Su fm mi stanno massacrando con la storia che giudico troppo in generale, che ci sono ottimi autori italiani di fantasy, che dovrei leggere Giannone e Milena Debenedetti. Ma io non voglio, perchè da quello che sento e leggo in giro questa roba mi fa repulsione! Tra l’altro, mi sembra che la Giannone abbia pubblicato Il lamento dell’usignolo, che a mio tempo lessi disordinatamente qua e là su internet. E oggi mi sono scaricata il documento con il saggio su Le 100 cose che un cattivo non dovrebbe mai fare. Tra queste, c’era proprio la regola dove si diceva che per quanto attraente sia una ribelle il signore oscuro non se la porta a letto perdendo tempo quando la battaglia infuria! Il cattivo di questo libro fa proprio tutto il contrario.

#652 Comment By Angra On 30 luglio 2009 @ 21:24

@Mariateresa: se vuoi leggere autori fantasy italiani allora leggi Gianluigi Zuddas, specialmente Balthis l’Avventuriera. Purtroppo è fuori catalogo da decenni ma magari si trova ancora.

Accorato appello a Editrice Nord: perché invece di pubblicare delle emerite stronzate che nemmeno vendono non ristampate i romanzi di Zuddas? Grazie.

Anche La Compagnia della Selva Bella di Giuseppe Pederiali (ambientato nella bassa padana ai tempi di Federico II) è molto gradevole.

#653 Comment By Mauro On 31 luglio 2009 @ 18:41

Tra gli autori fantasy italiani io segnalerei la De Mari, personalmente ho apprezzato i suoi libri (L’Ultimo Elfo, L’Ultimo Orco e Gli Ultimi Incantesimi; qualche maggiore riserva sull’ultimo, ma comunque l’ho apprezzato); qualcuno li ha letti? Commenti?

Inoltre, se a qualcuno interessasse, prossimamente (18 Agosto negli Stati Uniti) uscirà The Princess of Landover, nuovo ed ennesimo libro della saga di Brooks; qui si può leggere il primo capitolo. Non l’ho ancora letto, se qualcuno ha commenti in merito è cosa gradita.

#654 Comment By Alex Frost On 31 luglio 2009 @ 20:26

Che dire di Landover.. a me i primi 5 libri son piaciuti tutti.
Trovo che l’idea di per se sia molto carina, ha un che di bizzarro e fantastico. Certo , qui leggendo certi commenti sembra che se non infili almeno una roba a 3 teste, frutto di un esperimento occulto-steam-cyber-culinario-fantasy non sia abbastanza fantastico..me mi accontento di molto meno :)

Ma il mio giudizio è molto di parte.. Terry Brooks è stato il mio autore preferito per una decina di anni e trovo che molte delle critiche che gli vengon mosse sian quasi infondate. Soffre molto della sindrome del “ho letto il suo primo libro e fa schifo/è copiato/qualcos’altro”… beh, grazie tante, uno può pure migliorare eh :D .. ecco, una discussione su Brooks con qualcuno dei suoi detrattori non mi dispiacerebbe XD

#655 Comment By Merphit Kydillis On 31 luglio 2009 @ 20:55

Nessun commento su Orchi di Stan Nicholls? Ho letto la prima trilogia e devo dire che è un pò originale, sebbene la narrazione sia piatta.

#656 Comment By mariateresa On 1 agosto 2009 @ 13:59

Io ho letto tempo fa L’ultimo elfo di De Mari, ma non ricordo quasi nulla perchè è stata una lettura discontinua. Ricordo però di averlo apprezzato. La De Mari è una delle poche autrici che si salvano nel fantasy italiano.
Che mi dite di Egle Rizzo e di Maringela Cerrino?

#657 Comment By Merphit Kydillis On 1 agosto 2009 @ 14:29

@ mariateresa: su Egle Rizzo c’è questo, ma sappi che non è molto positiva… del resto, ho provato a leggere Il viaggio di Aelin ma dopo qualche capitolo ci ho rinunciato. E meno male che l’avevo trovato in biblioteca, così non ci ho speso soldi <.<

#658 Comment By mariateresa On 1 agosto 2009 @ 15:01

C’è di peggio. Ho letto in Segnalazioni il terzo capitolo di Garmir l’eclissiomante. Non pensavo di poterlo dire, ma…Licia fa di meglio!!!

#659 Comment By Merphit Kydillis On 1 agosto 2009 @ 15:07

Gente, era da un pò che pensavo ad una cosa.
Che ne dite se c’incontriamo alla Lucca Comics 2009? Dato che con la squola ho finito (gli esami di statoli ho superati con un 76), a novembre ci vado di sicuro con la mia guida “fantasy”, ovvero Elisabetta Albini, grandissima donna che condivide gli stessi punti di vista di Gamberetta (anche perché si rifiuta di vendere i fumetti della Troisi dopo aver scoperto che era un plagio). Io mi prenoto al 100%… che dite, ci vediamo lì? Se lì incontriamo Ferrario e la Troisi, sarà una giornata indimenticabile ;)

#660 Comment By mariateresa On 1 agosto 2009 @ 17:10

La mia mente sta partorendo la malvagia idea di far valere i miei 18 anni e di andare a Lucca a discapito della scuola, checchè ne dicano i miei…l’idea di incontrare Licia è troppo, non resisto!

#661 Comment By Angra On 1 agosto 2009 @ 17:36

@Merphit Kydillis:

Volentieri, io ci vado tutti gli anni.

#662 Comment By Angra On 1 agosto 2009 @ 17:38

P.S. ma non per incontrare Ferrario e la Troisi!

#663 Comment By Merphit Kydillis On 1 agosto 2009 @ 20:11

La mia, ovviamente, era una battuta…
Intendevo: ci mettiamo d’accordo, ognuno va a Lucca con mezzi propri (io vengo con il pullmino), ci conosciamo sul vivo, ci divertiamo e già che siamo pure qualche foto-ricordo da mettere sul Facebook.
E se t’incontriamo la Troisi o Ferrario li sfottiamo (tipo: “Uah, ma te sì Ferrario, quelle delle Cronache!… o della Città Incantata?”)

Il mio indirizzo e-mail è ansemthesage@libero.it , parlare con qualcuno è un giusto modo per ammazzare la noia in cui vivo (parlare di libri, critiche, D&D o altro)
Chi mi ama mi segua :)

#664 Comment By Merphit Kydillis On 1 agosto 2009 @ 20:11

PS: L’invito vale anche per Gamberetta :D

#665 Comment By Elle On 1 agosto 2009 @ 20:44

Oddio scusa non era per questo topic il commento ma per la recensione di Wunderkind -.- ho fatto un pasticcio con la tastiera. Perdon.

#666 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 2 agosto 2009 @ 00:16

Posso dirti una cosa? guarda qua: http://www.qlibri.it/narrativa-italiana/fantascienza/la-strada-che-scende-nell%27ombra/ :mrgreen: leggi bene chi l’ha scritto!!! :mrgreen:

#667 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 2 agosto 2009 @ 00:18

e costa pure di più!!!!

#668 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 2 agosto 2009 @ 00:32

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/strazzulla-intervista/strazzulla-intervista/strazzulla-intervista.html?rss ahahah il terrorista! mo arriva binladen e fa saltare un villaggio e alla fine c’è tanto di performance! http://www.youtube.com/watch?v=X3med-8reH8 ehehehhe!!!!……………….. ma guarda te come giudica la gente questa!!! e poi dicono che è un libro di “grande successo”!…………………… si lo so non sta a me giudicare ma non ho resistito!!

#669 Comment By Pyros On 4 agosto 2009 @ 00:46

Come si fa a cambiare l’avatar che si visualizza nei commenti di questo blog? Io l’avevo impostato ancora diecimila anni fa per averne uno quando commentavo su Zorflick, ma non mi ricordo più come si fa.
Qualcuno mi sa dare una mano?

#670 Comment By Gamberetta On 4 agosto 2009 @ 11:13

@Pyros. Gli avatar sono gestiti via Gravatar. Perciò devi andare al sito Gravatar e cambiarlo lì.

#671 Comment By Pyros On 4 agosto 2009 @ 12:44

Ok, grazie! Vediamo se ha funzionato…

#672 Comment By TheManfromAntarctica On 4 agosto 2009 @ 12:46

No. Per qualche strana ragione, per cambiare password (non me la ricordavo più) ho dovuto cambiare anche nickname! oO”
Pazienza, almeno adesso ho un avatar decente.

#673 Comment By TheManfromAntarctica On 4 agosto 2009 @ 12:46

E invece no, non me l’ha preso…
Ma porc********… =_=

#674 Comment By Gamberetta On 4 agosto 2009 @ 12:54

@TheManfromAntarctica. Forse è colpa della cache del browser che mantiene l’avatar vecchio. Io adesso come avatar tuo vedo una specie di labirinto esagonale su fondo bianco.

#675 Comment By Merphit Kydillis On 4 agosto 2009 @ 14:16

@ SiGnOrA OsCuRa
No, scusa, ma fanno sul serio? Considerano il nuovo parto della Strazzulla un libro di fantascienza? Forse quando hanno letto che c’erano i gremlin si si sono confusi con l’onomino film

#676 Comment By Pyros On 4 agosto 2009 @ 14:28

Come faccio a svuotare la mia cache allora? Ho provato ad aggiornare la pagina ma io vedo sempre la mia vecchia scarpa bianca.
Il mio nuovo logo sarebbe l’esagono della DHARMA Initiative con dentro la sagoma dell’Antartide…

In ogni caso, visto che il nick non cambia niente, mantengo quello vecchio.

#677 Comment By Annaf On 4 agosto 2009 @ 14:34

@Merphit Kydillis: Non è che lo considerano fantascienza, hanno solo una sezione unica, “Fantascienza e Fantasy”, e quando cerchi qualcosa di fantasy esce come fantascienza (so che è un casino, purtroppo) u.u

#678 Comment By Pyros On 4 agosto 2009 @ 16:25

Ci sono riuscito, tutto a posto! ^_^

#679 Comment By p.coso On 5 agosto 2009 @ 16:22

Ciao Gamberetta!
Dando un’occhiata ai commenti nella segnalazioni di Esbat ho letto che secondo te la miglior produzione di fantastico risiede nella fumettistica e nell’animazione giapponese. Ebbene, potresti, per piacere, segnalarmi quei manga/anime che consideri migliori?

#680 Comment By Merphit Kydillis On 6 agosto 2009 @ 21:32

Meno male che esiste una sezione Off Topic…
Non so come, ma sul MSN ho attivato la sovrascrittura (così, se sbaglio una cosa, anziché correggerla comodamente devo cancellare mezza frase). Come faccio a levarla?

#681 Comment By Drest On 7 agosto 2009 @ 21:55

Edit di Gamberetta. Niente insulti verso altri commentatori. Possibilmente.

nah, è solo na cretina con l’accesso ad internet. è pieno, guarda i commenti alla recensione di twilight.

#682 Comment By gamberone On 9 agosto 2009 @ 01:35

No ragazzi, a proposito del ponte con l’intimo, ho visto questo video casualmente e ho pensato a questa recensione .Non potevo mancare di postarvelo.
un saluto a tutti

http://www.youtube.com/watch?v=0EQ9wZ2g4V

ditemi se avete gradito e…perdonatemi se fuoriluogo

#683 Comment By mariateresa On 9 agosto 2009 @ 12:31

@Gamberetta: sul mio blog ho commentato una tua affermazione che non ho trovato condivisibile. Senza insulti o roba del genere, solo dando il mio parere. Mi piacerebbe sapere cosa pensi riguardo alle mie osservazioni. Trovo utile scambiarsi pareri. Ovviamente l’invito è rivolto a tutti quelli che frequentano questo blog. Non sei costretta a rispondermi, nè lo sono gli altri. Quindi non disturberò più, prometto^^
http://edhwenden.blogspot.com/

#684 Comment By Landar On 9 agosto 2009 @ 14:14

@ gamberone ho paura che il link non porti da nessuna parte:
“L’URL contiene un ID video non corretto.”

#685 Comment By gamberone On 9 agosto 2009 @ 22:59

Edit di Gamberetta. Non c’entra davvero niente con Il Talismano del Potere.

Ops è vero!Non so perchè ma è scappata una g finale.Riproviamo

http://www.youtube.com/watch?v=0EQ9wZ2g4Vg

#686 Comment By Finnegan On 10 agosto 2009 @ 11:01

A proposito di New Weird, qualcuno ha letto “Perdido Street Station” di China Miéville? Sarei interessato a qualche parere prima di cimentarmi con le 800 e passa pagine…

#687 Comment By Annaf On 10 agosto 2009 @ 12:39

@mariateresa: Io ho postato la mia opinione nel tuo post di ieri, ma non riesco a capire se sia ancora in moderazione (hai i commenti moderati?) o se non sia proprio arrivato.

#688 Comment By Gamberetta On 10 agosto 2009 @ 15:32

@Finnegan. Se ne è già parlato qui e là. In sintesi: Miéville ha notevole fantasia e dunque se vuoi leggere un romanzo con una buona dose di weird o comunque un’ambientazione inusuale Perdido Street Station è una buona scelta. Ma Miéville ha uno stile tutt’altro che spettacolare. Spesso è farraginoso e lento, in diversi punti io mi sono annoiata. Dunque il consiglio è sempre il solito: scarica il romanzo da emule

eBook.ITA.2130.China.Miéville.Perdido.Street.Station.(doc.lit.pdf.rtf).[Hyps].rar (4.621.022 bytes)

e prova a leggere la versione elettronica. Compra il cartaceo solo se ti piace.

#689 Comment By mariateresa On 10 agosto 2009 @ 15:34

Chiedo scusa a quanti hanno postato sul mio blog, i commenti erano in coda di moderazione. Ora li ho pubblicati con risposte, spero, esaurienti.

#690 Comment By Finnegan On 10 agosto 2009 @ 19:37

@ Gamberetta: grazie per l’ennesimo buon consiglio, farò come suggerisci.

#691 Comment By Maudh On 11 agosto 2009 @ 15:31

Che ne pensate di Stephen King (in particolare IT e serie della Torre Nera)?

#692 Comment By Diego On 13 agosto 2009 @ 20:07

@Maudh: lo leggo da una ventina d’anni e lo adoro in tutte le sue forme ed estensioni. Però IMHO It, al contrario di altri (forse la maggioranza, mi rendo conto) NON lo considero il suo capolavoro, come nemmeno The Stand, L’ombra dello scorpione. Bellissimi libri, ma eccede proprio in quella che lui stesso ha definito ironicamente ‘elefantiasi letteraria’, che è forse il suo peggior difetto. Preferisco di gran lunga romanzi un po’ più asciutti come Misery, La zona morta, shining, Pet sematary, tanto per dire dei titoli. La Torre Nera, parlando nel complesso della saga, mi è piaciuta un sacco, però con alti e bassi che, considerando il volume di pagine e il tempo impiegato per scriverla, ci possono stare tranquillamente.
Secondo me, comunque uno storyteller favoloso.

#693 Comment By l’astuto procione On 14 agosto 2009 @ 09:24

@Maudh
la Torre Nera te la consiglio vivamente pure io… ha alti e bassi, com’è normale in una saga composta da 7 libri e scritta nell’arco di una ventina d’anni (il primo è dei primi anni ’80), ma nel complesso l’ho trovata magnifica.
concordo pure io con Diego sul fatto che S.King sia uno storyteller favoloso (ma direi che siamo in tanti a pensarla così ^^)

#694 Comment By l’astuto procione On 14 agosto 2009 @ 09:29

@Maudh
dimenticavo, “It” invece non l’ho letto ma me ne hanno sempre parlato bene.
prima o poi lo leggerò pure io :-)

già che ci sono ti consiglierei en passant i libri di Barker (Il mondo in un tappeto, Imagica), da qualche parte in questo blog erano stati citati ma non mi ricordo dove… secondo me meritano.

#695 Comment By Sireseppia On 17 agosto 2009 @ 00:50

Gamberetta
facci vedere il vero coniglietto Grumo!

Saluti da una sua fan!

#696 Comment By mariateresa On 19 agosto 2009 @ 16:59

@Gamberetta: Volevo sapere se hai letto Il silenzio di Lenth di Luca Centi. Pur con i suoi difetti anche considerevoli, l’ho trovato un buon inizio per il fantasy italiano che ha gli elementi per migliorare.

#697 Comment By Gamberetta On 19 agosto 2009 @ 17:51

@mariateresa. No, Il Silenzio di Lenth non l’ho letto.

#698 Comment By Landar On 21 agosto 2009 @ 01:08

Mi auto-trasferisco nella Fogna per un motivo ben preciso, vorrei fare una segnalazione: si trovano recentemente (e facilmente) sulla Rete episodi dell’ anime “Spice and Wolf II”. L’audio è in lingua originale, ma sono presenti sottotitoli in italiano. Tempo fa ho avuto modo di vedere la prima serie e ho notato che la qualità stilistica dei disegni è di qualità media, ma la storia è godibilissima. I dialoghi sono brillanti, la trama è buona, anche se con qualche sbavatura e la sigla di coda irrimediabilmente spassosa (quella della prima serie).

L’ambientazione è medioevale, il protagonista è un mercante itinerante di nome Lawrence che incontra sulla sua strada una divinità, Horo la Saggia (una ragazza con tratti da lupo). Quasi tutti gli episodi della prima serie sono incentrati su temi economici e sul commercio, ma questo è solo un pretesto, il vero scopo è mostrarci il rapporto che si crea tra Horo e Lawrence.

Wikipedia lo segnale come seinen, fantasy.

Mi sembra un buon esempio di anime/manga di livello discreto. Se fosse un romanzo sarebbe un fantasy classico.

Il mio consiglio è:cercatelo, guardatelo. La mia speranza è che la visione di questo anime potrebbe far cambiare idea a qualcuno di voi, farvi apprezzare di più il fantasy classico rispetto a quello urban o weird.

#699 Comment By eLLe On 21 agosto 2009 @ 22:01

Gamberetta sono la rompiballe di sempre XD
Ti volevo chiedere:

1) pubblicherai recensioni di romanzi del passato: nebbie di avalon, tolkien ecc ecc??
2) scriverai una recensione su The Host della Meyer?
3) e il diario del vampiro?
4) e sullo stile della rice e della hamilton?

Scusa se rompo XD è che vorrei un tuo parere su queste opere-autrici, visto che mi fido delle tue recensioni ^^

ah p.s opere della rice sono presenti in e-book su emule e così the host

#700 Comment By Gamberetta On 21 agosto 2009 @ 23:30

@eLLe.

1) pubblicherai recensioni di romanzi del passato: nebbie di avalon, tolkien ecc ecc??

In generale no. Comunque anche se capitasse sarebbero recensioni di romanzi poco conosciuti in Italia (non so, certi romanzi di Jack Vance o la trilogia di Gormenghast).

2) scriverai una recensione su The Host della Meyer?

No. Con la Meyer ho chiuso, è davvero troppo banale per darle una seconda possibilità.

3) e il diario del vampiro?

No. Basta anche con i vampiri, non ne posso più, per nuove recensioni vampiresche se ne riparla fra qualche anno.

4) e sullo stile della rice e della hamilton?

Magari in futuro qualcosa della Hamilton potrei recensirlo, ma in generale non è il fantasy che piace a me. Sui Gamberi cercherò di recensire, oltre agli autori italiani, science-fantasy, new weird, steampunk, bizarro fiction, ecc. Ovvero fantasy con un’abbondante dose di fantasia.

#701 Comment By dottor crimpioni On 25 agosto 2009 @ 16:54

MANNAGGIA LA MADONNA

#702 Comment By Pyros On 25 agosto 2009 @ 19:18

Ehi Gamby, hai mai letto “Red Mars” di Kim Stanley Robinson?

#703 Comment By adam On 26 agosto 2009 @ 03:48

ciao Gamberetta. A parte la passione per i manga, probabilmente sei la donna della mia vita. Come posso contattarti? (ohè, non sono un molestatore, ho 20 anni, sto parlando sul serio!)

#704 Comment By Gamberetta On 26 agosto 2009 @ 16:37

@Pyros. Mai finito. Ho letto un centinaio di pagine e mi sembrava molto noioso. Magari prima o poi lo termino.

@adam. Sì, ok, ma questo non c’entra niente con S.M.Q. L’indirizzo email del blog è in basso e nella colonna di destra.

#705 Comment By bAPHOMET On 26 agosto 2009 @ 18:55

PORCO DIO PORCO DIO PORCO DIO PORCO DIO!

#706 Comment By Pyros On 26 agosto 2009 @ 19:01

Noioso! Perche’? Io sto leggendo la versione inglese e mi sta piacendo tantissimo. A parte alcune descrizioni un po’ ripetitive per quanto riguarda i paesaggi marziani che a tratti mi ricordano certi interminabili passaggi del Signore degli Anelli, le dinamiche dei vari personaggi e l’intreccio fantapolitico mi sembrano molto ben esplorati e sviluppati. Non l’ho ancora terminato, comunque – sono al sesto capitolo dedicato a Frank Chalmers.

#707 Comment By Angra On 29 agosto 2009 @ 17:40

Tanto per sapere, a che età si diventa ufficialmente molestatori? Spero di esserci già dentro! ^__^

#708 Comment By Carraronan On 29 agosto 2009 @ 17:49

Tanto per sapere, a che età si diventa ufficialmente molestatori? Spero di esserci già dentro! ^__^

Io ne ho solo 26, ma in compenso ho la barba rossa e un elmetto chiodato con scritto “Mit Gott für König und Vaterland”!
Dici che basta? ^_^

#709 Comment By Gianluca On 30 agosto 2009 @ 10:45

Volevo chiedere un parere riguardo “il romanzo re artu” di stephen Lawhead. Ho finito di leggero e non mi parso un granché.
Lawhead ha scritto un bel po’ di romanzi e il romanzo di re artu fa parte di una Trilogia (Taliesin – Merlino – Artu). Io intelligentemente sono partito dall’ultimo, forse è quello il problema. Però.
Se Gamberetta avrà tempo di farlo, posso chiedere una opinione a riguardo? Gracias!!!!

#710 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:39

Hey, ma c’è qualcuno????? perfavore rispondete!!!1 sopretutto tu Landar!!

#711 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 13:52

Mi fa piacere che le mie idee siano state notate, ma vorrei che Gamberetta mi rispondesse, vorrei avere soltanto una TRANQUILLA conversazione e sottolineo TRANQUILLA, vorrei soltanto parlarle….

#712 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 14:01

W LICIA W DUBHE W NIHAL W SARNEK (CHE FIGOOOOOO!!! W SENNAR E W TUTTI GLI ALTRI PERSONAGGI, WAOH!!!

#713 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 14:57

MA VI COSTA TANTO RISPONDERMI? CAVOLO!!!!!!!

#714 Comment By Fantasyfan On 30 agosto 2009 @ 15:00

Ciao Ragazzi!!!!! sono FANTASYFAN!

#715 Comment By Fantasyfan On 30 agosto 2009 @ 15:01

vorrei dire che la Troisi fa schifo come i suoi libri, Gamberetta ha ragione a dire tutte quelle cose che io condivido pienamente, ma sopratutto vorrei dire a Lalla\Dubhe di starsi zitta, perchè sta dicendo un mucchio di cavolate!!!! siete con me?

#716 Comment By Lalla\Dubhe On 30 agosto 2009 @ 15:03

in Risposta a Fantasyfan….
se tu che dici un mucchio di cavolate, non ti permetto di parlarmi così!

#717 Comment By Gamberetta On 30 agosto 2009 @ 16:33

@Gianluca. Lawhead non lo conosco, non ho mai letto niente di suo. Onestamente non mi pare il sottogenere che mi entusiasmi, dunque dubito che lo leggerò in futuro.

#718 Comment By Gianluca On 31 agosto 2009 @ 12:45

Va beh, non è importante, molto epico ma a tratti noioso. Al momento ho iniziato “Lo specchio nello specchio” di M.Ende. Molto affascinante, onirico direi.

#719 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 1 settembre 2009 @ 00:01

devo provare una cosa vediamo se mi fa le facce: chikas_pink03.gif

#720 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 1 settembre 2009 @ 00:07

nooooooooooooooooooooooooo fallimento!!! T^T… a proposito, porgo le mie scuse a tutte le persone che frequentano questo blog e soprattutto a gamberetta. Ho appena scoperto questa sezione off topic e dunque, commentando sempre fuoriluogo negli altri post, scuramente vi avrò tediato con le mie insulse stupidaggini T^T… scusate e scusa a te aragosta per averti dato noia a spostare tutti i mie commenti (in un primo momento credevo tu mi avessi preso di miria e cancellassi tutti i mie commenti ^^) qua dentro. :)

Sorry… =)

#721 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 1 settembre 2009 @ 00:16

Shhhhhhhhhhhhhh!!!!!! sta zitta! non ti conviene esprimere la tua benevolenza in confronto di grande capo faccia ridente (la troisi, sia chiaro è un nome in codice che noi fans infiltrati/e usiamo per chiamarla! =) ) qua è pieno di persone carine che ti squoierebbero viva se solo potessero, dunque, shHhHhHhHh bisogna stare attenti a dove si dialoga, di questi tempi…sai, le diverse fazioni…

Ps: sono un infiltrata anche io!
PPs: grande capo faccia ridente me lo sono inventato io sul momento, non è assolutamente un nome in codice. Dunque non fare la figura di m***a e chiamarla così nel suo blog ^^
PPPs w Nhial e Dubhe ahahahah! sono le donne più sanguinarie… LA SPADA DI LA HIRE RECLAMA SaNgUEeEeEeEe!!!!!!!!!!!

#722 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 1 settembre 2009 @ 00:20

il commento sotto è riferito a Lalla\Dubhe
xCarraronan: ma fai acche tu il doppio gioco oppure sei un mastino addomesticato di Nostra Signora miss Gambera? mhhhhhhh la faccenda si fa alquanto sospetta, Watson… <___<

#723 Comment By gugand On 1 settembre 2009 @ 09:50

‘Sto blog mi sembra che cominci ad attirare gente con strane turbe psichiche.

#724 Comment By SiGnOrA OsCuRa On 1 settembre 2009 @ 22:28

xgugand : confermo in pieno! sono conscia della mia pazzia ^^

#725 Comment By Lalla On 3 settembre 2009 @ 21:14

@ Emile

Hai ragione.
Piuttosto: a che serve questo pezzo sui capelli? A eccitare improbabili lettrici? O chi l’ha scritto?

Mistero

ma tu sei registrato / a o veramente hai battuto la testa da piccolo quando sei caduto piu’ volte dal seggiolone??
vieni qui che te la raddrizzo ben benino quella testa di cazzo che ti ritrovi
Ti rendi conto della sentenza che stai sparando con una battutina di merda simile o che cosa?……
Magari sei tu il primo che lo piglia in culo, scemo!
Ma guarda te che cafone, troglodita e ignorante!!

#726 Comment By Lalla On 3 settembre 2009 @ 21:20

no. non è vero. non è possibile. io a quello che ha scritto emile non voglio credere.

manco io O.o
che coglione… davvero.

#727 Comment By ??? On 4 settembre 2009 @ 08:35

@ Lalla

1° Guarda che il commento era mio e non di Emile. Perciò il commento di Hellfire non era indignato per quello che avevo scritto io, ma per il passaggio di libro che Emile aveva citato poco prima in un commento.

2° La mia battuta faceva riferimento allo stesso post di Emile, perciò magari vallo a leggere. Emile aveva riportato un passaggio dal libro del signor Sergio Rocca in cui l’autore descriveva con stile pomposo e compiaciuto una scena pressoché inutile in cui due uomini/ragazzi descrivevano l’un l’altro il proprio aspetto.

Uno di loro è particolarmente emozionato:

“Nembo, colpito da tale misterioso effetto, non controllò le parole ed esclamò che un fascino travolgente come la passione traspariva dall’immagine di Lesto.”

La battuta voleva far riflettere sull’utilità del passaggio (che non c’è) e faceva anche riferimento al fatto che Rocca scrive in modo pomposo per compiacersi (cosa che mi sembra una forma di autoerotismo, ergo la battuta.)

Infine, Lalla, mi spieghi che c’è di male a essere omosessuale? No, perché nella tua reazione finita qui nella fogna tra le altre cose mi dai dell’omosessuale. Era per offendermi? Se sì, non lo trovo molto giusto. Che cos’hai contro le persone omosessuali?

Omosessuale non è un insulto, figuriamoci. Al massimo può essere percepito come insulto da chi trova che ci sia qualcosa di male nel termine.

Gli insulti che tu mi hai rivolto invece sono insulti oggettivi, ovvero che non possono essere percepiti tranne che come tali.

Ma va be’, Lalla, mi sembri una ragazza giovane, appassionata e in buona fede, perciò non ti preoccupare, facciamo finta di niente. Però ti do un consiglio: fa attenzione, se cominci ogni volta a insultare in modo gratuito, la gente non ti darà più credito. A chi non parla con calma non se ne da poi molto di solito.

Saluti.

#728 Comment By Lalla On 4 settembre 2009 @ 12:59

???
non rompere le scatole su quanto sono giovane ecc.. non mi conosci. E certe cpse che scrivi puoi tenertele benissimo per te
Io mi baso su quello che scrivete qui.
Poi…Non c’e’ nulla di male nell’ essere omosessuale per carita’ di Dio.
La gente pazza e’ chi confonde la pedofilia con l’omosessualita’ il che e’ peggio del pensare male di un omosessuale.
Comunque non e’ che rispiegandomi le tue affermazioni in modo piu’ corretto e spiegato mi fai cambiare idea sai,…
Sei tu che ci hai visto una sorta di omosessualita’ in quel passaggio di discorso diretto fra Nembo e l’altro… NON IO!
e per giunta lo vieni anche a scrivere!!

Dicendo che ha descritto con talmente enfasi l’aspetto fisico dei due ragazzi sembrando quasi un autoerotismo!!! MA CI SEI O CI FAI???

Questo e’ un modo indiretto di dare del frocio ad una persona!
Non e’ che se me lo spieghi in 300 parole passi per una persona piu’ corretta, sai?
Ma ragionate o cosa!!!
Nei manga e negli anime giapponesi c’e’ sempre stata un’ esaltazione della bellezza maschile..
Ragazzi per lo piu’ giovani , dove ne viene risaltata la bellezza e lineamenti, giovani, quasi “bambineschi” , ma non per questo gli inventori dei manga e degli anime sono tutti dei froci!! o dei PEDOFILI !!!
Capisco che la tua era anche una battuta ma certe battute tienitelo proprio per te!!!

#729 Comment By Annaf On 4 settembre 2009 @ 13:20

Sarà una mia impressione, ma Lalla mi sa tanto di fake di Rocca o qualcosa del genere.

Poi mi sto anche domandando dove Lalla abbia visto l’esaltazione della bellezza maschile nei manga/anime, visto che in quelli che ho letto/visto io, il più delle volte è esaltata la bellezza femminile (portata anche all’eccesso in certi casi)… ma probabilmente sono strana io a leggere/vedere cose… strane O_O visto che anche nei manga/anime per ragazze si trovano personaggi femminili più… del normale XD (non nego che ci siano anche manga/anime dove ci sia l’esaltazione della bellezza maschile, mi piacerebbe saperne i titoli (escludendo Marmalade Boy, Ufo Baby, Tokio Mew Mew e altri sul genere, ovviamente))

Consiglio per Lalla (qualora tu non fossi un fake di Rocca): Tesoro, rilassati, nessuno ti ha sparato, mi pare, e hanno cercato di essere comprensivi, anche se tu insulti a destra e a manca.
Se vuoi che gli altri portino rispetto a te, allora vedi di portarne prima tu agli altri. Insultare non serve a niente, se non a farti sembrare più infantile. Poi libera di fare come vuoi.

#730 Comment By Lalla On 4 settembre 2009 @ 13:40

Ma va be’, Lalla, mi sembri una ragazza giovane, appassionata e in buona fede, perciò non ti preoccupare, facciamo finta di niente. Però ti do un consiglio: fa attenzione, se cominci ogni volta a insultare in modo gratuito, la gente non ti darà più credito. A chi non parla con calma non se ne da poi molto di solito

.

Ah , guarda ne ho incontrate parecchie di persone cosi
dicevi loro una cosa.. passava da un orecchio e usciva dall’altro.
Amiche o amici che quando facevo notare loro qualcosa mi rispondevano male o mi trattavano come se io dovessi stare zitta, come se io non capissi un cazzo.
Sai, da quel momento.. l’ho lasciata proprio fare certa gente…
Non mi sono piu’ espressa, non mi sono piu’ fatta problemi delle mie relazioni con gli altri.
Io non dico piu’ niente, non muovo piu’ parerei ne’ critiche e me ne sto per i cazzi miei con gente migliore di quella ( spero..)
Adesso come sono ,sono …
Ma sai qual’e’ il bello caro ???, che se ne sono pure LAMENTATI!
. eh no!!
Io non sono la deficente di nessuno !!

Che mi si venga a rinfacciare anche delle cose che non ho fatto, che non ho nemmeno pensato.. questo no!!
Io posso agire per delle cose che non esprimo… che pero’ sono cazzi miei i motivi per la quale non esprimo determinate cose.. con l’unica differenza che se le dico non le dico tanto per dire.. ma spero di dirle a persone giuste ( COSA CHE NON E’ STATO….)
a me la gente che fa’ della psicologia spiccia dietro e poi fa’ la furba con me davanti mi fa letteralmente cagare, sai?

Poi sti ignoranti vengono giu’ dalle nuvole dicendo EH MA IO NON SAPEVO CHE TI STAVO FERENDO DICENDO QUELLE COSE… EH MA IO NON SAPEVO CHE TU AVESSI QUESTI PENSIERI…

Non sapevi cosa, non sapevi? SAPEVI TUTTO E BASTA.. VISTO CHE TI SEI ESPRESSO ANCHE DIETRO ALLE MIE SPALLE CON AMICI.. facendo un delirio di merda buttata addosso gratuitamente!

Poi dicono a me che cambio le carte in tavola?? AH SI? LA CARTE IN TAVOLA IO?
e tu che non mi dici da dove cazzo sono venute fuori tutte le tue paturnie di merda, cosa sei? CRISTALLLINO?????
Un altro finto gnorri…
Chi l’avra’ mai accusato di qualcosa quello , poi.. lo sa solo Iddio.
Io sono abbastanza intelligente e onesta da starmene in silenzio, quando soffro…
di male alla gente non ne voglio farne.. Quindi avrei sofferto e me ne sarei andata avanti per la mia strada
E avrei incontrato amici e amiche, forse , che mi sarebbero state vicine come volevo io
Perche’ pensare che le tue piu’ care amiche hanno sempre di meglio da fare che stare con te .. e che la persona piu’ importante il suo tempo lo occupa per andare a trombare… ti viene male , davvero!
Magari si scopa persino le tue amiche…. ….. ….. tse’ puo’ anche darsi ed io non me ne sono nemmeno mai accorta!

SCUSATEMI DOPO TUTTA STA CARRELLATA DI OFF TOPIC
“???” STAI BENE ATTENTO TU E GLI ALTRI DI COME PARLATE… NON SONO LA PRIMA SCEMA CAPITATA A TIRO, OK?
non darmi dell appasionata perche’ appassionata non sono…

#731 Comment By Lalla On 4 settembre 2009 @ 13:54

Consiglio per Lalla (qualora tu non fossi un fake di Rocca): Tesoro, rilassati, nessuno ti ha sparato, mi pare, e hanno cercato di essere comprensivi, anche se tu insulti a destra e a manca.
Se vuoi che gli altri portino rispetto a te, allora vedi di portarne prima tu agli altri. Insultare non serve a niente, se non a farti sembrare più infantile. Poi libera di fare come vuoi

I personaggi maschili nei manga vengono quasi sempre esaltati nella loro bellezza disegnandoli con tratti molto effemminati e dolci.. quasi come le protagoniste femmine. L’idea di bellezza in giappone e’ anche questa…ragazzi alti, mori, belli e effermminati nei tratti somatici.
Con questo pero’ non significa che tutti i mangaka siano dei froci pedofili!
Stessa cosa che ??? ha visto nel pezzo scritto da Rocca .
” Sembra quasi autoerotismo” a parte a mio parere le battutine del cavolo che fanno cadere i coglioni per terra proprio nel momento in cui metti in dubbio la sessualita’ di una persona .. che se lo pensi e ti esprimi ok. Ma cade li’ il discorso perche’ alla fine non sono cazzi tuoi di sapere se ad un uomo piacciono gli uomini o cosa..
Ma se lo dici anche in un posto dove il diretto interessato puo’ anche leggere sei doppiamente scemo. Se fosse capitato per caso l’autore qui.. capirei che e’ stato lui ad incappare nelle cose che hanno scritto di lui….e sono cazzi suoi…anche perche’ se non e’ nessuno che conosci che ti insulta ci metti una pietra sopra…ma sapendo che LUI ci bazzica qui , si esprime e scrive pure…la cosa mi sembra pressoche’ da persone poco intelligenti.
(… e GUARDA PARLO CON COGNIZIONE DI CAUSA.. VISTO CHE ANCH’IO SONO STATA ACCUSATA NELLA VITA REALE, DI VEDERE FROCI E RAGAZZI CHE SI FACEVANO I RAGAZZINI DAPPERTUTTO…..il che mi da’ ancora il vomito…letteralmente … Quindi non difendo nessuno.. anche perche’ non sono una seguace di Rocca… anzi!!!!)

Che non mi rilasso e’ vero.
Ma quando voglio difendere dei punti di vista altri o miei con delle persone che davvero, non riescono a capire, sono gnorri fino al midollo.. sinceramente mi da’ abbastanza sui nervi

#732 Comment By Annaf On 4 settembre 2009 @ 13:57

Lalla, sinceramente, cosa c’entra tutto il tuo discorso con quanto detto da ??? o Emile o altri? Cioè se hai problemi (come tutti, eh, non è che tu sei la principessa sul pisello), cosa vieni a sfogare le tue frustrazioni qui? Nessuno di noi ti ha fatto qualcosa e ci gridi addosso per cosa? Per essere al centro dell’attenzione? Se è così, hai sbagliato blog, per queste cose ci sono i forum di ragazze che si spalleggiano e si danno consigli sul prossimo ragazzo, sui vestiti da comprare, sulla musica da ascoltare. Qui si parla di libri, dei problemi che uno o l’altro di noi hanno non interessa perché non c’entrano con l’argomento del blog (anche se pensi che la fogna serva per questo, non è così).

Come ho già detto, prova a non insultare i tuoi interlocutori e vedrai che forse ti si darà retta con maggiore attenzione e non ti verranno dati consigli che tu reputi inutili.

#733 Comment By Lalla On 4 settembre 2009 @ 14:09

Si tutta quella pappardella era uno sfogo personale
Ma c’e’ un nesso logico anche se non si vede XD
Piu’ che altro non si capisce

Comunque non siamo vili dai.
Emile ha messo in dubbio quel passaggio del libro ecc ecc..
Che alla fine si espresso dal punto di vista letterario ed e’ ok Non se ne fa’ una piega..
Ma e’ quel ??? che ha detto cavolate
Perdonami Annaf, ma io preferisco chi s’incazza davanti a certe stronzate che dice la gente tanto per dare aria alla bocca, piuttosto che uno che ridendo e scherzando ti dice quello che pensa..
Con il metodo ridendo e scherzando ci parli con tua sorella!
Non ci vieni a parlare qui dicendo che l’autore si sta eccitando scrivendo certe cose..
Non e’ una questione Rocca o non Rocca, di quello che pensa lui me ne frego.
E’ abbastanza grande da venirsi qua a difendere se si sente colpito ( mi pare non abbia remore a farlo, da quel che leggo qui.)
Ma e’ le cazzate che una persona puo’ tirare fuori pur di smerdare un’altra ( o il suo operato) che mi infastidisce a priori.
Cosa che qui, succede MOLTO spesso ho notato

#734 Comment By Annaf On 4 settembre 2009 @ 14:23

Sarò strana io, ma dopo una giornata dura, dove non c’è stato spazio per un sorriso uno, vengo su internet e mi piace trovare gente che fa battutine a qualcuno che si prende troppo sul serio e che dovrebbe stare più “sciallo”, anche quando scrive un libro (scrivere dovrebbe essere divertimento allo stato puro, per molti (penso anche per Rocca) invece è un obbligo insindacabile).
Ritengo che chi si prenda troppo sul serio faccia del male a se stesso e agli altri. D’accordo voler dire la propria, ma incazzarsi non va bene, non ne vale neanche la pena. Te lo dico per esperienza personale. In questo blog praticamente tutti – Gamberetta per prima – usano l’ironia e il sarcasmo e io non ci vedo nulla di male, anzi, risollevano la giornata.
Rocca è venuto qui a offendere, non a difendersi da qualche commento di troppo o dalla recensione. È stato questo l’errore più grande, oltre al fatto di aver pubblicato a pagamento una cialtronata e aver preso troppo sul serio se stesso.

#735 Comment By Lalla On 4 settembre 2009 @ 14:29

La vera ironia io l’ho letta da altre parti Annaf…
Non qui.
Anzi il buon senso dell’ ironia l’ho lette in recensioni fatte a delle cose scritte da gente stessa che scrive anche qui.
Dire che un ragazzo ” s’attizza” scrivendo e’ il peggiore dei sarcasmi.. se ??? e chi per lui, non lo ha ancora capito nella vita .. LO IMPARI!
Anche perche’ non penso ce ne freghi di sapere se e’ omosessuale o no.
Chi se lo chiede e per giunta lo sentenzia qui, e’ perche allora e’ una sua morbosa curiosita’.

#736 Comment By ??? On 4 settembre 2009 @ 17:24

@ Lalla

Per favore rileggi il mio commento.

Ho scritto:

La battuta voleva far riflettere sull’utilità del passaggio (che non c’è) e faceva anche riferimento al fatto che Rocca scrive in modo pomposo per compiacersi (cosa che mi sembra una forma di autoerotismo, ergo la battuta.)

Mi sembra chiaro. A me non interessa nulla della sessualità di Rocca. Per me può amare anche gli alberi, se è per questo.

La battuta riguardava l’UTILITA’ DEL PASSAGGIO, ovvero: a che serve un passagio con due ragazzi (ma anche due gnomi, spazzini, budda, talebani, motociclette) che si descrivono a vicenda?

Il rifermento alla sessualità serviva solo a sottolineare e ridicolizzare l’INUTILITA’ del passaggio, come per dire: se non serve a niente perchè e stato scritto? Per eccitare le lettrici? o se stessi?

Più chiaro di così non riesco a spiegarlo, perciò questo è il mio ultimo commento al riguardo.

Saluti

P.s. “Appassionata” non era certo inteso come un’offesa. Volevo dire che si vede che tieni davvero a quello in cui credi. Forse, però, esageri un po’ e passi alle offese. A parte queste ultime, che come ho detto ho già perdonato, non ho ASSOLUTAMENTE (scusate l’avverbio maiuscolo) nulla contro di te.

#737 Comment By Maudh On 4 settembre 2009 @ 19:30

@l’astuto procione e Diego: grazie un po’ in ritardo, ero impegnato nel rosicare in Spagna (gli infamones tengono reparti fantasy che occupano metà della libreria media, tra reparti per giovin virgulti e quelli di fantasy vero e proprio).

#738 Comment By Maudh On 4 settembre 2009 @ 19:46

Per Gamberetta.
Ormai l’interrogativo è troppo forte per ignorarlo: che cavolo di musica ti piace? Ogni volta che tento di dedurlo mi viene in mente la buffa immagine di un CD con Cthulu e Melancthon armati di cornamuse in copertina!

#739 Comment By Lalla On 4 settembre 2009 @ 19:59

Il rifermento alla sessualità serviva solo a sottolineare e ridicolizzare l’INUTILITA’ del passaggio, come per dire: se non serve a niente perchè e stato scritto? Per eccitare le lettrici? o se stessi?

ecco nessuno ti ha mai insegnato, pero’ .. che ridicolizzare la gente sfottendola su degli orientamenti sessuali,della quale tu, tra l’altro non sai nulla e’ da scemi?
No perche’ ti ripeto. A me o a qualsiasa altra persona dotata di buon senso , ha dato fastidio ” questa bestemmia” che tu chiami ” sottolineatura” nascondenti dietro a un falso innocentisismo.
Ormai l’hai sparata.. per lo meno , sii umile e chiedi scusa.
Se non a lui. Alle appassionate come me che credono fortemente in quello che credono da sempre.

#740 Comment By Lalla On 4 settembre 2009 @ 20:03

Ah non esprimevo nemmeno il concetto bene mio caro ??? .
E’ dire cazzate a vanvera proprio ,che ridicolizza gli altri.
Prima di dare aria alla bocca facendo gli innocentini poi, si dovrebbe collegare quel pochetto il cervellino.
Perche’ agli occhi della gente non e’ che ti fai poi tanto bello e spudorato come credi.
Punto

#741 Comment By Annaf On 4 settembre 2009 @ 20:34

A me o a qualsiasa altra persona dotata di buon senso , ha dato fastidio ” questa bestemmia” che tu chiami ” sottolineatura” nascondenti dietro a un falso innocentisismo.

Ritengo di essere una persona dotata di buonsenso (come gli altri che commentano qui sempre), devo dire che la cosa non mi ha minimamente scalfita, anzi, mi ha divertita, mi ha fatto passare cinque minuti leggeri.
Chiama qualcun altro dotato di buonsenso che è d’accordo con te e poi riparliamone, perché ergersi a “paladino” e dire “a me e ad altri ha dato fastidio”, senza che questi “altri” neanche si facciano avanti, non è mai un bene e ti fa fare una brutta figura, perché di sicuro questi “altri” non esistono.

#742 Comment By ??? On 4 settembre 2009 @ 21:04

@ Lalla

Ok, basta. Ho scritto chiaro e semplice. Tu invece ti stai solo attaccando a quello che ti serve per controbatterre. Mi hai stufato, so…

It’s my fault, you know. You’re just a fucking little troll and I shouldn’t have fed you. Anyway I’m not gonna try to make you understand any longer, ok?

All I can do is tell you to go fuck yourself and get back to your disgraceful life (i.e. whoring for whatever kind of shit you use to fuck up your little fucken head like that, you fucking bulldyke)

I’m outta here.

Peace motherfucking slut! ^___^

#743 Comment By DearFather On 4 settembre 2009 @ 23:41

Edit di Gamberetta. Dato che non c’entra finisce in Fogna. Per quanto riguarda il fumetto, l’hanno sospeso, vedi qui.

Ho un commento che non c’entra. Volevo sapere che pensavi della graphic novel che sta uscendo a puntate tratta dai libri della Troisi.

#744 Comment By lilyj On 5 settembre 2009 @ 05:57

@???: I love you. Really! ^_-

#745 Comment By Fos87 On 5 settembre 2009 @ 15:59

@Lalla,
???, da quanto ho capito, non si riferiva ad un eventuale compiacimento di Rocca derivante dall’aspetto dei personaggi descritti, ma da quello che si prova nell’atto stesso dello scrivere. Molte persone che scrivono tendono, specialmente quando sono giovani, a buttarsi in descrizioni lunghe, pompose e perfettamente inutili giusto per il gusto di scrivere. Questa operazione è molto simile all’autoerotismo (in senso lato, ovviamente), in quanto non ha alcuna finalità precisa, se non l’autogratificazione.
Se Rocca in quella scena avesse descritto un procione che fa il bagno, ad esempio, sarebbe stata la stessa identica cosa: l’orientamento sessuale non c’entra niente.

PS: questa considerazione l’ho fatta lasciandomi trascinare dalla pia illusione (ma anche no) che tu stia parlando sul serio. In realtà sono abbastanza convinta che tu sia un fake venuto ad attaccare briga e basta.

#746 Comment By Gamberetta On 5 settembre 2009 @ 17:15

@Maudh. Non sono appassionata di musica. La ascolto quasi esclusivamente per tenere fuori il rumore del traffico mentre scrivo. Per questo ascolto più o meno tutto quello che mi capita scaricando i pacchi di MP3 del giorno: alle volte può essere Britney Spears o Avril Lavigne, alle volte può essere industrial piena di rumori strani (che ti fa rimpiangere il traffico), alle volte musica classica. Quello che passa.

#747 Comment By Maudh On 5 settembre 2009 @ 18:19

@Gamberetta: Niente Heavy Rabbit?

#748 Comment By Lalla On 5 settembre 2009 @ 19:28

oddio sto parare il sedere a vanvara proprio non concepisco..
nella vita ho imparato una cosa di sicuro… gli scemi falli annegare nel loro brodo… Saluti.

#749 Comment By Mike On 5 settembre 2009 @ 19:54

Ritengo di essere una persona dotata di buonsenso (come gli altri che commentano qui sempre), devo dire che la cosa non mi ha minimamente scalfita, anzi, mi ha divertita, mi ha fatto passare cinque minuti leggeri.

UUUUUUUUuuuuh cosa mi tocca sentire…guarda, nella mia maturita’ di donna che ho sempre cercato di mantenere fino adesso ti dico una cosa : ci sentiamo quando avrai ancora una decina di anni in piu’ ( soprattutto di cervello) cosi vedi come ti ” divertono” certe infamate.
Che tu le abbia dette , che tu le abbia scritte, che tu le abbia lette su di te per conto degli altri o che gli altri le abbiano fatte pensare a delle terze persone … credimi le infamati LO IMPARERAI che cosa vogliono dire nella vita, ciccia.
Cerchiamo di dirlo a Marco Carta e George Clooney che sono dei froci ( ma manco a loro , volendo guardare…) e non a delle persone che il loro nome devono farselo bene o male per merito dei loro lavori!

#750 Comment By Lalla On 5 settembre 2009 @ 19:56

cmq non sono MIKE ma Lalla! O.O

#751 Comment By Gamberetta On 5 settembre 2009 @ 19:58

@Lalla.

[...] nella vita ho imparato una cosa di sicuro… gli scemi falli annegare nel loro brodo… Saluti.

Ecco, noi anneghiamo volentieri, perciò ci puoi pure lasciare. Se però decidi di restare, per piacere, non spacciarti per altre persone, tipo il tale “Mike”, perché la prossima volta i messaggi li cancello. Grazie.

#752 Comment By Lalla On 5 settembre 2009 @ 20:03

@Lalla,
???, da quanto ho capito, non si riferiva ad un eventuale compiacimento di Rocca derivante dall’aspetto dei personaggi descritti, ma da quello che si prova nell’atto stesso dello scrivere. Molte persone che scrivono tendono, specialmente quando sono giovani, a buttarsi in descrizioni lunghe, pompose e perfettamente inutili giusto per il gusto di scrivere. Questa operazione è molto simile all’autoerotismo (in senso lato, ovviamente), in quanto non ha alcuna finalità precisa, se non l’autogratificazione.
Se Rocca in quella scena avesse descritto un procione che fa il bagno, ad esempio, sarebbe stata la stessa identica cosa: l’orientamento sessuale non c’entra nientE

Questa la trovo gia’ una spiegazione piu’ coerente ..
Adesso come tutte le pecore pero’ verrano fuori a dire che ANCHE LORO LA PENSAVANO COSI..!!!! che non mettevano in dubbio nulla… Fate Vobis.
Anche se il vostro discorso.. bah non fila comunque, scusate.
Scrivere una saga in dieci anni ( mettiamo il caso ) significa andarla a riprendere 10 anni dopo, con dei cambiamenti di scena, di narrazione, di svolte nelle scene stessa
Che cavolo vuol dire vedere pomposita’ in una scena?
Magari per lo scrittore e’ una scena da non tralasciare
Come in una canzone dove si compone un intro piu’ strumentale del solito per ” allungarla”.
Dietro c’e’ un lavoro di strumenti e composizione unita alla canzone stessa e quindi del prodotto finito, ultimato.

#753 Comment By Lalla On 5 settembre 2009 @ 20:07

Ecco, noi anneghiamo volentieri, perciò ci puoi pure lasciare. Se però decidi di restare, per piacere, non spacciarti per altre persone, tipo il tale “Mike”, perché la prossima volta i messaggi li cancello. Grazie.

Gamberetta se leggi sopra ( e non spari cazz.. per una volta) vedi coi tuoi occhietti che mi sono scusata… Non sono Mike.. chi e’ Mike? ero io ad aver scritto…bah..

#754 Comment By Annaf On 5 settembre 2009 @ 20:11

ci sentiamo quando avrai ancora una decina di anni in piu’ ( soprattutto di cervello) cosi vedi come ti ” divertono” certe infamate.

Prima di tutto, cara Lalla/Mike/chiunque tu altro sia, mi è sempre parso di essere gentile con te. Ti ho dato della stupida? Ti ho dato della minorata mentale? Non mi pare proprio. Quindi evita di dire “ci risentiamo tra una decina d’anni” perché mi sembra di essere più vecchia di te, almeno a giudicare da come scrivi e da come ti sei posta qui (sfogando le tue frustrazioni e parlando dei tuoi problemi esistenziali).
In secondo luogo, leggi quello che vuoi, ma se qualcuno ti spiega le cose e poi non capisci, non dire che facciamo gli gnorri o altro, perché se avessimo fatto gli gnorri non ti avremmo di certo dato retta.
E dopo questo ultimo tuo commento, me ne torno ad ascoltare la radio (sì, questa sera ho di meglio da fare, tipo fangirlare per qualche cantante, visto che non ho avuto la possibilità di farlo dieci anni fa) e spero proprio che tu non mi risponda, perché non sei degna di rivolgermi di nuovo la parola.
Ciao tesoro, cresci che sei la prima ad averne bisogno.

#755 Comment By Lalla On 5 settembre 2009 @ 20:30

Annaf spiegami da dove hai letto dell’accanimento contro di te?
Tu mi hai espresso dei tuo pareri un po’ da altezzosa che mi pare tu sia e parecchio anche..
hai un anno in piu’ di me non mi far imparare come si sta al mondo , grazie ^^
Non mi chiamare tesoro.. apprezzo molto di piu’ l ‘”appassionata” di ” ???”
Io ho chiesto se ??? fosse un attimino registrato a sembrare quasi insinuasse qualcosa sulla sessualita’ di uno scrittore che pompa delle descrizioni
Non avevo nemmeno parlato con chicchesia, ma con lui.
Tu hai voluto intervenire. .. sparando anche parecchie cavolate, permettimelo
Sono a contatto con persone appasionate di manga e di anime con la quale si parla spesso di cio’. E credimi la bellezza maschile effemminata e’ quasi sempre protagonista di personaggi manga .. soprattutto perche’ in quei paesi orientali la bellezza dei tratti somatici maschili cosi ” bambineschi” e’ molta apprezzata, come anche la pelle molto chiara nelle ragazze giovani.
E ti dicevo che nessun mangaka pero’ e stato mai tacciato di ” eccitarsi” mentre scrive!
Visto che ??? ha scritto ” Serve ad eccitare eventuali lettrici? ” ( se ti hanno spiegato come ci si eccita quando sei entrata nella puberta’ allora puoi capire cosa intendeva….) e poi ha aggiunto O CHI L’HA SCRITTO???…
Mah si dai facciamo finta che si stava parlando della ” pomposita’” del passaggio del romanzo.. si si…
Perdonami ma se sei un’appassionata come me anche sentirtele dire di persona certe cose ti infastidiscono.
Se le scrivi cercando un secondo fine smerdatorio…allora beh, dai, fai lo gnorri e cerca sempre di essere in buona fede
Io mi rilasso intanto..
ciao ciao bedda.

#756 Comment By Annaf On 5 settembre 2009 @ 20:53

Annaf spiegami da dove hai letto dell’accanimento contro di te?

Mah, quoto da uno degli ultimi tuoi commenti:

Ritengo di essere una persona dotata di buonsenso (come gli altri che commentano qui sempre), devo dire che la cosa non mi ha minimamente scalfita, anzi, mi ha divertita, mi ha fatto passare cinque minuti leggeri.

UUUUUUUUuuuuh cosa mi tocca sentire…guarda, nella mia maturita’ di donna che ho sempre cercato di mantenere fino adesso ti dico una cosa : ci sentiamo quando avrai ancora una decina di anni in piu’ ( soprattutto di cervello) cosi vedi come ti ” divertono” certe infamate.
Che tu le abbia dette , che tu le abbia scritte, che tu le abbia lette su di te per conto degli altri o che gli altri le abbiano fatte pensare a delle terze persone … credimi le infamati LO IMPARERAI che cosa vogliono dire nella vita, ciccia.
Cerchiamo di dirlo a Marco Carta e George Clooney che sono dei froci ( ma manco a loro , volendo guardare…) e non a delle persone che il loro nome devono farselo bene o male per merito dei loro lavori!

La parte in corsivo che tu hai quotato e a cui hai ribattuto l’ho scritta io, quindi evita di farmi la santarellina e dirmi che me la sono presa inutilmente. Non è la prima volta che sbagli interlocutore e leggi quello che vuoi leggere senza curarti di guardare chi sia l’autore reale dei commenti.

E io chiudo qui, perché parlare con ragazzine isteriche che pretendono di avere ragione sempre e comunque dopo un po’ mi stanca e, come ho già detto, ho di meglio da fare.
Addio tesoro.

#757 Comment By Drest On 8 settembre 2009 @ 15:44

obvious troll is obvious.

e se non è un troll è chiaramente una minorata (non capisce assolutamente nulla).

saltatela su.

@Gamberetta: Aprici un forum con la funzione ignora, dai… :P

#758 Comment By Mauro On 8 settembre 2009 @ 23:47

Domanda tecnica sul sito: a volte mi manda i commenti direttamente; altre volte li mette in coda di moderazione, e io li vedo con la scritta “In coda di moderazione”; altre volte ancora, non li visualizzo proprio e immagino siano comunque in coda (qui ci sarà un mio commento doppio, temevo che semplicemente non l’avesse inviato; invece credo sia in moderazione a causa del numero di collegamenti presenti. Eliminate pure il primo).
Il criterio qual è? Giusto per sapere quando il commento non è stato inviato e quando invece è in coda senza essere segnalato.

#759 Comment By Enlil On 8 settembre 2009 @ 23:49

Non sapevo dove scriverlo, quindi ho deciso di rispolverare una discussione dei primordi.
I coniglietti sono un problema ontologico grave. L’esistenza del coniglio è la prova più schiacciante che l’universo non è soggetto ad alcun tipo di disegno o volontà intelligente. Nessun essere dotato di raziocinio, tanto meno chi dovrebbe incarnare il Raziocinio stesso, avrebbe permesso la coesistenza di due esseri come il coniglio e il sottoscritto. I leporidi sono uno scandalo tutto biologico, la violenta bestemmia del mondo animale, una continua pugnalata al cuore della sensibilità degli esseri umani. Il coniglio è l’animale più subdolamente fragile in natura, la distruzione e la cottura sono caratteristiche intrinseche alla sua essenza: nasce e prolifera (in modo incontrollato, al punto che le sue doti di amatore sono diventate proverbiali: al pari di quelle del riccio, che però ha il pregio di non sparpagliare il prezioso seme) solo ed esclusivamente per essere ucciso e quindi per prostrarci in parossismi di dolore empatico. Dovrebbero morire tutti in un colpo solo. Dovrebbero esaurire la loro linfa vitale in un tunnel quantistico, schiantarsi in entanglement di lame probabilistiche.

#760 Comment By Gamberetta On 8 settembre 2009 @ 23:59

@Mauro. È un problema con le misure antispam. Se ci sono troppi link, link a siti sgraditi da Akismet o da WordPress, combinazione di parole chiave, o IP di provenienza sospetti, il commento finisce tra lo spam.
In ogni caso, io cerco di controllare prima che lo spam venga cancellato automaticamente. Di solito riesco a recuperare i commenti.

#761 Comment By Il Duca Carraronan On 9 settembre 2009 @ 00:15

@Enlil
Tu che non ami i conigli da loro non sarai amato. Sventura ricada su di te, che odi lo sfinterico pelosetto! Sventura!
Ciò che voi avete fatto al più piccolo dei miei [coniglietti] io lo farò quattro volte a voi“, così si espresse Jesus Onofago, sulle cui abitudini culinarie la Chiesa si divide offrendo catini di uova sode o di asini bolliti!
Quattro volte sia il tuo nome maledetto, tu che non ami il coniglietto. Le schiere alate dei leporidi presidiano il ponte arcobaleno e quando verrà l’ultimo giorno e tenderai la braccia per essere salvato, i conigli non ti salveranno e per sempre brucerai nelle fiamme degli inferi.

#762 Comment By Clio On 9 settembre 2009 @ 00:29

Al Duca sarebbe piaciuto il coniglio di mia zia, Tamerlano, il coniglio più infoiato della costra occidentale, il terrore di caviglie, galline e gatti. Mia cugina si muniva di scopa per resistere ai suoi assalti galanti.
Ci sarà anche Tamerlano sul Bifrost? Perché, nel caso, io preferisco una crociera con sua altezza Hella e la sua nave di unghiette ^_^

#763 Comment By Enlil On 9 settembre 2009 @ 00:47

Vorrei innanzitutto precisare che io non odio i conigli: al contrario, se non li amassi visceralmente non potrei essere così profondamente turbato dalla loro desolante fragilità. L’eccidio incondizionato è una delle forme di amore più pure.
Non temo le ire lagomorfe.

#764 Comment By Mauro On 9 settembre 2009 @ 00:54

È un problema con le misure antispam. Se ci sono troppi link, link a siti sgraditi da Akismet o da WordPress, combinazione di parole chiave, o IP di provenienza sospetti, il commento finisce tra lo spam.

Immaginavo; quello che non capisco è perché a volte lo visualizzo con la scritta “In coda di moderazione” (o quello che è), altre volte invece non li visualizzo nemmeno (il criterio cui mi riferivo è quello per cui discrimina tra queste due opzioni). Comunque non è un problema, avuta la conferma so come regolarmi.

Approfitto dell’occasione per segnalare che i codici per gli elenchi sembrano non funzionare: nell’anteprima appare l’elenco puntato, ma il messaggio ne è poi privo.

#765 Comment By Il Duca Carraronan On 9 settembre 2009 @ 01:14

@Enlil
Il coniglio si ama spiritualmente e carnalmente. Pur con le sue febbri emorrargiche, la dermatite umida, la diarrea, il torcicollo, la capacità di spezzarsi la schiena da solo, l’urina multicolore, la costipazione letale, la coccidiosi, l’infarto per l’eccesso di paura, l’otite, la malocclusione dentale, gli sbalzi d’umore, la golosità irrefrenabile ecc… ecc…
è sempre un batuffolo da amare. Spiritualmente e carnalmente.

@Clio
Tamer l’Ano è un nome foriero di vogliosità sfinteriche!

#766 Comment By Tapiroulant On 9 settembre 2009 @ 11:24

@Enlil
Il coniglio si ama spiritualmente e carnalmente. Pur con le sue febbri emorrargiche, la dermatite umida, la diarrea, il torcicollo, la capacità di spezzarsi la schiena da solo, l’urina multicolore, la costipazione letale, la coccidiosi, l’infarto per l’eccesso di paura, l’otite, la malocclusione dentale, gli sbalzi d’umore, la golosità irrefrenabile ecc… ecc…
è sempre un batuffolo da amare. Spiritualmente e carnalmente.

@Clio
Tamer l’Ano è un nome foriero di vogliosità sfinteriche

Caro Duca, dopo questo post spero tanto che tu diventi uno scrittore talmente bravo e famoso che pubblicheranno la tua opera omnia in edizione critica in 20 volumi. Tra cent’anni, il tuo Epistolario andrebbe a ruba anche nei supermercati.

#767 Comment By Gamberetta On 9 settembre 2009 @ 23:14

@Mauro.

Approfitto dell’occasione per segnalare che i codici per gli elenchi sembrano non funzionare: nell’anteprima appare l’elenco puntato, ma il messaggio ne è poi privo.

Gli elenchi puntati/numerati non sono consentiti nei commenti, forse lo erano in vecchie versioni di WordPress, ma in questa ultima no. I tag consentiti dovrebbero essere solo:
<a>, <abbr>, <acronym>, <b>, <blockquote>, <cite>, <code>, <del>, <em>, <i>, <q>, <strike> e <strong>.

#768 Comment By Merphit Kydillis On 10 settembre 2009 @ 22:30

Gamberetta, recensirai Il Libro del Destino di Elisa Rosso? (Dimmi di sì, dimmi di sì, dimmi di sì…)
Se posso, vorrei postare una “testimonianza” di una ragazza che ha avuto l’ardire di dare delle critiche negative sul suo libro, ed ha avuto delle belle rispotaccie.
E se si visita il forum di Elisa Rosso, certuni additano i critici come invidiosi ai quali è stata negata la possibilità di pubblicare il proprio libro.
Direi pane per i tuoi denti :D

#769 Comment By Merphit Kydillis On 10 settembre 2009 @ 22:33

Dimenticavo: può un drago scambiare una mezzelfa (o pseudofata) per un goblin?

#770 Comment By Gamberetta On 10 settembre 2009 @ 23:28

@Merphit Kydillis.

Gamberetta, recensirai Il Libro del Destino di Elisa Rosso? (Dimmi di sì, dimmi di sì, dimmi di sì…)

Forse lo metterò come possibile scelta, se decido anche quest’anno di fare una recensione natalizia. Altrimenti niente. Sono stufa di perdere tempo con quelle che sono evidentemente boiate.

#771 Comment By Maudh On 11 settembre 2009 @ 12:11

@Gamberetta (da convincere a recensire la Rosso) Ti plego, ti plego, ti plego, ti pleeeeeeeeeego!

#772 Comment By Angra On 11 settembre 2009 @ 13:34

Non so, io non vorrei ipotecare il Natale con Elisa Rosso… da qui ad allora uscirà senz’altro qualcosa di peggio ^_____^

#773 Comment By ??? On 11 settembre 2009 @ 13:47

@ Angra

Tu la Rosso l’hai letta?

Come va col tuo romanzo?

#774 Comment By Merphit Kydillis On 11 settembre 2009 @ 14:26

@ Angra: ah, poi hai visto il link che ti avevo postato tramite e-mail? Quello che Princess riportava la “chiacchierata” con Elisa Rosso?
Cioè, ha parte che anziché 16 anni sembra che ne ha 5… certe risposte che lascerebbero allibita addirittura la Troisi!
Eynis non è antipatica. Sei tu che sei invidiosa di lei.

Se farsi pubblicare i propri romanzi significa comportarsi come una bimbominkia – o come Gielle e il Rocca, tanto vale che mi dedico alla coltivazione di bonsai.

#775 Comment By Maudh On 11 settembre 2009 @ 16:05

@Angra: La strada che scende a Malagrotta!

Comunque io la Rosso l’ho letta: a pezzi ridicoli si mischiavano pezzi quasi leggibili, e almeno scorreva. Forse per il mattatoio sarebbe meglio Bryan 2 o Malagrotta.
O, in quanto bestie sadiche, tutto il Rocca, sempre che ciò non implichi il suicidio di Gamberetta.

#776 Comment By Angra On 11 settembre 2009 @ 16:05

@???: no, non ho letto il libro di Elisa Rosso. Per i temi trattati (fantasy molto “classico”) e per il fatto che è stato pubblicato in una collana per ragazzi non mi attira. Poi magari è bellissimo, il che non è in contrasto con quello che ho scritto qualche post più sotto. Se invece è brutto questo non basta a farmi venir la voglia di vederlo massacrato. Un coro di venduti e lecchini come quelli che si levano per certa roba pompata da Mondadori sarebbe di stimolo, ma in questo caso non mi pare ci sia stato, e se c’è stato me lo sono scampato. Così a naso non mi aspetterei un bel libro, ma nemmeno una miniera di risate come Mitoancess o fastidioso (senza possibili sfumature positive nel termine) come Wunderkind, per cui temo che non potrebbe venirne fuori una recensione divertente. In altre parole, i problemi e gli errori che verrebbero fuori avrebbero probabilmente un sapore di già visto e sarebbero più o meno quelli che tutti ci aspettiamo. Sempre che, ripeto, non sia invece un bel romanzo.

Riguardo al mio romanzo, ho finito di rivedere il capitolo 5 e devo metterlo online. Durante la revisione ho trovato che era pieno di dialoghi stucchevoli e inforigurgiti, così la cosa mi ha preso molto più tempo del previsto.

@Merphit: sì, l’ho letto, ma non mi viene molto da dire. L’autrice prende le critiche esattamente come le prendono altri molto più grandicelli di lei, solo in modo più scoperto, e non è altrettanto abile (si fa per dire) a fare la splendida.

#777 Comment By Angra On 11 settembre 2009 @ 16:15

@Maudh:

Comunque io la Rosso l’ho letta: a pezzi ridicoli si mischiavano pezzi quasi leggibili, e almeno scorreva.

E’ quello che mi aspetterei, infatti.

O, in quanto bestie sadiche, tutto il Rocca,

Guarda che Mitoancess rulla! ^__^ Ha delle parti noiosissime, ma poi vengono fuori anche delle perle come quella dei capelli che ti fanno ridere fino ai crampi. O come quando finisce le frasi con ecc. ecc. (giuro). Prima o poi mi metterò a leggerlo tutto sul serio.

#778 Comment By Maudh On 11 settembre 2009 @ 17:25

@Angra: Prima finisci saxxon, che voglio sapere come va a finire.
Poi puoi anche suicidarti leggere il Rocca.

P.S. Ho comprato Il trono di spade di Martin: qualche opinione?

#779 Comment By Annaf On 11 settembre 2009 @ 23:33

P.S. Ho comprato Il trono di spade di Martin: qualche opinione?

Io l’ho comprato, l’ho iniziato e giace da mesi accanto al mio letto, pronto per essere ripreso in mano, anche se le prime frasi non mi hanno entusiasmata più di tanto. Aspetto di finire un po’ di roba prima di riprenderlo in mano, così da poter dare un giudizio più… appropriato ed elaborato^^

#780 Comment By Mauro On 12 settembre 2009 @ 00:33

Tenete presente che la traduzione dei libri di Martin non è… eccelsa. Ci sono frasi incomprensibili, errori corretti e poi reinseriti, cambiamenti arbitrari e voluti, ecc.
Per fare un paio di esempi: Mostra spoiler ▼

#781 Comment By Mauro On 12 settembre 2009 @ 17:13

Sapete come sia questo?

#782 Comment By mariateresa On 12 settembre 2009 @ 20:40

Ho deciso di creare una società tecnologicamente avanzata nel mio mondo secondario, ma per farlo ho bisogno di qualche base di steampunk, un genere che mi attrae ma mi allontana allo stesso tempo. Potete consigliarmene qualcuno? Vorrei solo capire come si può conciliare in modo coerente tecnologia e fantasy, senza andare nella fantascienza. Anche se alla fine andrò lì a parare con vampiri e licantropi.
ps:non resisto dal dire la mia su fantasy lover. dark fantasy equivale a gnokki fantasy, a quel che ho capito. Giudicate da voi. Elisa Rosso l’ho letta, ma devo rileggerla perchè diverse cose mi sono sfuggite. Non è male come la Strazzulla o il Ghirardi, forse è un gradino più su della Troisi. Accettabile, ma mediocre.

#783 Comment By Annaf On 12 settembre 2009 @ 20:45

@mariateresa: Leggiti Write Fantasy & Science Fiction consigliato da Gamberetta qui, troverai molti consigli utili.

#784 Comment By mariateresa On 12 settembre 2009 @ 22:10

Di manuali ne ho abbastanza. Preferisco fonti dirette. Carraronan mi ha consigliato qualcosa di Gibs, come steampunk tecnologico.

#785 Comment By lilyj On 13 settembre 2009 @ 00:54

@ Mauro: wow, quel libro promette benissimo!!! Julian e Kyrian sono dei nomi che fanno così antica Grecia! Ri-wow! XD (sto scherzando. La trama sembrerebbe interessante, ma ‘sta ca**ata dei nomi mi fa venire i brividi.)

#786 Comment By Merphit Kydillis On 13 settembre 2009 @ 12:24

@ mariateresa: Elisa Rosso è stata pubblicata dalla Piemme. Me la facevo più seria la casa editrice perché ha pubblicato cose dal livello di una fan fiction (ovvero !!?!, beeelisimo e robe varie), ma non solo sullo stile grafico.

Tanto per dirne una, i ribelli (cioè i buoni) addestrano orfani undicienni con allenamenti allucinanti… altrimenti, potreste spiegarmi come questi bambini riescono a sfuggire “con grande maestria” i soldati nemici, e prenderli a pugni con le mani occupate? Perché sprecare uomini valorosi quando si fà vedere al proprio bebé Walker Texas Ranger? Magari così impara qualcosa…

Altra fesseria, il commento che avevo postato precedentemente: draghi che scambiano pseudoelfe, mezzelfe (o quello che è) per un goblin.
Cioè, ma stiamo scherzando? È un drago, un rettiloide sputafuoco magico, che può campare fino a mille e passa anni… e ti scambia la protagonista (che, per dover di cronaca, ti schiva con nonchalanche una fiamamta) per un goblin? Cos’è, soffre di miopia e congiuntivite, oltre ad aver ingoiato un quintale di funghi allucinogeni?
Non ci mancano scene alla Licia (i cattivi che prima bruciano una città e dopo la saccheggiano, scene d’ammorre e altre troisiate) e anche i commenti dei “lettori” che vanno a dire a chi non la pensa come loro “Sei un invidioso, il tuo romanzo non è stato pubblicato, sei un fallito, ecc. ecc., gné gné gné son migliore di te”.

#787 Comment By Merphit Kydillis On 13 settembre 2009 @ 12:33

A proposito: se qualcuno passasse gentilmente a Pescara e mi prestasse la sua videocamera, mi fareste un gran favore, perché io e il mio amico dobbiamo fare ancora la video-recensione de Gli Eroi del Crepuscolo e delle creazioni della Troisi. Il mio amico in questione (che per la privacy si fa chiamare Ravnos) gli piacciono i romanzi di Nihal e Dubhe, ma non al livello di fanatismo, semmai come lettura “leggera”. Poi vammi spiegare quando una laureta di astrofisica ti sbaglia tattiche militari medievali…
Invece ha letteralmente sofferto quando l’ho obbligato a leggere la Strazzulla: si è fermato a metà del quarto capitolo. Non è granchè, ma almeno sa cosa dovrà affrontare…
Per chi se lo domandasse: gli ho fatto leggere Strazzulla perché voglio una recensione sincera: sarcastica e acida, ma sincera, e fondata su motivazioni logiche. Mi era sembrato disonesto fare la video-recensione quando i “conduttori” sono ignari degli argomenti che devono trattare.

#788 Comment By Maudh On 13 settembre 2009 @ 15:34

Annaf e Mauro, grazie. (anche se il Trono di spade ha perso 10 punti nella lista).

#789 Comment By Mauro On 14 settembre 2009 @ 11:43

Ulteriore elemento a favore della versione originale: sono meno libri; in Italiano, ogni libro è stato spezzato in due o tre volumi.
Personalmente sono molto tentato di provare la lettura del prossimo direttamente in Inglese…

#790 Comment By Uriele On 18 settembre 2009 @ 10:22

@ Mauro: anche perché se aspettiamo che traducano tutte le millemila pagine del prossimo “a dance with dragon” si diventa vecchi. Il grosso problema della versione italiana e che spezzando i libri non si ottiene un finale. Io quando ho finito il trono di spade stavo per gettare il libro nel fuoco, mi sembrava di aver comprato un libro a cui avevano strappato le ultime cento pagine. Poi mi hanno detto che era stato semplicemente spezzato ed effettivamente Grande Inverno ha una sua conclusione, aperta, ma una conclusione

#791 Comment By Pyros On 18 settembre 2009 @ 21:43

Gamberetta, ti segnalo una cosa che mi ha divertito moltissimo!
Le 20 frasi peggiori di Dan Brown: http://www.telegraph.co.uk/culture/books/booknews/6194031/The-Lost-Symbol-and-The-Da-Vinci-Code-author-Dan-Browns-20-worst-sentences.html

#792 Comment By Gary Sue On 19 settembre 2009 @ 11:26

I motivi sono 4 (errore mio)

#793 Comment By Uriele On 19 settembre 2009 @ 12:23

Lo metto direttamente qua perché è tutto OT

@ Mauro: grazie mille per Gente che Gioca. Hanno solo quello che hai detto tu della Gumshoe negli articoli, ma provo a cercare in play by forum per vedere se trovo qualche giocatore pronto a provare Trails.

#794 Comment By Angra On 19 settembre 2009 @ 15:32

@Gary Sue:

- Gamberetta ha una cultura basata principalmente sui manga e il mio romanzo di manga ha ben poco.

No, avevi detto bene prima, i motivi sono tre. Quello sopra non è un motivo, è una stronzata ^____^

#795 Comment By Uriele On 19 settembre 2009 @ 15:57

@ Angra: aveva detto che i motivi erano 2, quindi per rendergli giustizia metterei fra le stronzate anche il 4:

-Gamberetta ama l’azione e il movimento. Ad esempio ha detto che Vampire Kisses è carino… non è vero, è bruttino proprio perchè sterile. Una serie di eventi e basta, senza un minimo di riflessione. Il romanzo deve far riflettere.

#796 Comment By lilyj On 19 settembre 2009 @ 20:03

@ Gary Sue: “Il romanzo […]deve anche dare degli insegnamenti da applicare poi nella vita di tutti i giorni.”
Scusa, ma dove sta scritto? Sulle tavole dei Dieci Comandamenti?
Sinceramente preferisco usare la mia testa piuttosto che rifarmi al Verbo di chicchessia.

#797 Comment By mirko On 19 settembre 2009 @ 20:22

ciao Gamberi,
davvero utile questo blog. Continuate così.

Non c’entra nulla; Vorrei chiedere se esiste, su internet, una realtà simile a questa, dove si faccia critica di fumetto/graphic novel.

Comunque un saluto a tutti, e…
Evviva la critica!

#798 Comment By Gary Sue On 19 settembre 2009 @ 23:14

Angra ma io non ho offeso Gamberetta perchè ti infervori in questo modo, oltretutto utilizzando un linguaggio scurrile? Per te sono stronzate quei punti? Ok, liberissimo di pensarla come ti pare ma modera i termini e non stare sempre a difendere Gamberetta per paura di uscire dalle sue grazie -.- mamma mia.

Per gli altri che hanno detto che dico stronzate: il romanzo deve essere Verisimile, Utile e dilettare. Questa regola banalissima non l’ho inventata io, premetto prima che mi azzannate.
Il lettore legge per vari motivi
- c’è chi per svagarsi (fantasy e simili)
- chi per vedere i suoi ideali messi su carta (STORIE D’AMORE)
- chi tenta di esorcizzare i propri demoni (gialli, thriller, noir)
- chi vuole rivedersi nella storia (narrativa, romanzi di formazione)

Ora, dire che una persona ha una cultura basata prettamente sui manga non è un’offesa visto che mi piacciono molto. Oltretutto è quello che ho ricavato leggendo alcuni articoli di Gamberetta nonchè il suo romanzo le avventure della giovane Laura. Cosa ci sarebbe di male?

#799 Comment By Annaf On 19 settembre 2009 @ 23:59

Il lettore legge per vari motivi
- c’è chi per svagarsi (fantasy e simili)
- chi per vedere i suoi ideali messi su carta (STORIE D’AMORE)
- chi tenta di esorcizzare i propri demoni (gialli, thriller, noir)
- chi vuole rivedersi nella storia (narrativa, romanzi di formazione)

Personalmente tutte queste cose le ho trovate anche in un unico libro o in un solo genere, e non necessariamente “vedere gli ideali messi su carta” vuol dire “storia d’amore”, così come “esorcizzare i propri demoni” significa sempre “giallo, thriller, noir”, ecc.

Per ritornare IT, mi trovo assolutamente d’accordo con le nuove scelte di Gamberetta e sono curiosa anch’io di sapere chi è “ciccio” (XD)

#800 Comment By Angra On 20 settembre 2009 @ 12:06

@Gary Sue: intanto non mi infervoro, infatti ho messo la faccina che ride.

Ora, dire che una persona ha una cultura basata prettamente sui manga non è un’offesa visto che mi piacciono molto.

Infatti io mica ho detto che è un’offesa, ho detto che è una stronzata. Se preferisci posso dire che è una grossa forzatura, un’enorme imprecisione. E’ come dire che Adolf Hitler è noto soprattutto per essere stato un pittore della prima metà del ’900.

Ok, liberissimo di pensarla come ti pare ma modera i termini e non stare sempre a difendere Gamberetta per paura di uscire dalle sue grazie -.- mamma mia.

Questa invece chiamarla grossa forzatura o enorme imprecisione è riduttivo, stronzata rende molto meglio l’idea.

#801 Comment By dr Jack On 20 settembre 2009 @ 12:09

@ Gary Sue:

Per gli altri che hanno detto che dico stronzate: il romanzo deve essere Verisimile, Utile e dilettare. Questa regola banalissima non l’ho inventata io, premetto prima che mi azzannate.

Un po’ di persone qua sono molto protettive nei confronti di Gamberetta :p, che tra l’altro ha già dimostrato di sapersi difendere da sola.
Trascurando i tuoi post precedenti, secondo me la prima affermazione quotata deve essere modificata in: un romanzo deve essere utile e verosimile PER dilettare. Deve essere anche altre cose poi :).

Il lettore legge per vari motivi
- c’è chi per svagarsi (fantasy e simili)
- chi per vedere i suoi ideali messi su carta (STORIE D’AMORE)
- chi tenta di esorcizzare i propri demoni (gialli, thriller, noir)
- chi vuole rivedersi nella storia (narrativa, romanzi di formazione)

Non approvo questa teoria… però replico perchè la trovo divertente :). Se l’hai presa da qualcuno mi potresti dare la fonte che mi piacerebbe scoprire di più?

#802 Comment By Gary Sue On 20 settembre 2009 @ 13:03

Non approvo questa teoria… però replico perchè la trovo divertente :). Se l’hai presa da qualcuno mi potresti dare la fonte che mi piacerebbe scoprire di più?

Dal mio libro di critica letteraria. Comunque quello che si intende in quell’elenco è anche quello che dice spesso Gamberetta: se compro un libro fantasy pretendo che ci sia del fantasy. Che poi possono esserci tantissime altre cose è naturale e anzi più stuzzicante. Ma se compro un fantasy e poi ci ritrovo solo una storiella d’amore su un impianto horror- fantasy accennato (vedi Twilight) allora resto delusa.

#803 Comment By dr Jack On 20 settembre 2009 @ 13:14

@Gary Sue:
Ho cercato “Dal mio libro di critica letteraria.” Ma non l’ho trovato :p. Non potresti essere più precisa?
(non sto cercando di provocarti. Sono davverto interessato a scoprire come difende le 4 teorie che avevi esposto.)

#804 Comment By Gary Sue On 20 settembre 2009 @ 14:01

@Gary Sue:
Ho cercato “Dal mio libro di critica letteraria.” Ma non l’ho trovato :p. Non potresti essere più precisa?
(non sto cercando di provocarti. Sono davverto interessato a scoprire come difende le 4 teorie che avevi esposto.)

Puoi provocarmi quanto ti pare ;-) tanto sono i risultati finali che contano.

Si trova nel capitolo che riguarda il lettore. Il rapporto tra autore e lettore e l’orizzonte d’attesa. Se ti va di approfondire cerca pure su internet.

Ad ogni modo, visto che i lettori di questo blog sono così poco aperti alle idee altrui, da oggi eviterò di commentare anche se sicuramente leggerò le altre recensioni di Gamberetta visto che mi piacciono molto.

Bye bye.

#805 Comment By dr Jack On 20 settembre 2009 @ 14:33

@Gary Sue:

Puoi provocarmi quanto ti pare ;-) .

Ti ringrazio della gentile proposta, anche se provocarti con il tuo permesso perde un po’ del suo gusto :p.

Si trova nel capitolo che riguarda il lettore. Il rapporto tra autore e lettore e l’orizzonte d’attesa. Se ti va di approfondire cerca pure su internet.

Grazie della precisione e della specifica del capitolo. Se adesso mi dai anche titolo e autore magari… :p.

…visto che i lettori di questo blog sono così poco aperti alle idee altrui…

Già, chiedere i titoli dei libri per saperne di più è un’evidente atteggiamento di chiusura mentale.
(oh… me l’hai dato tu il permesso :p)

#806 Comment By scriterio On 20 settembre 2009 @ 16:12

Interessante prospettiva…

Credo che Gamberetta abbia fatto proprio bene. Anche se la questione non fa che sottolineare due punti dolenti:

- la mancanza di modestia degli scrittori.
Scrivere, con pochissime eccezioni significa essere un artigiano, e questo presuppone apertura mentale e modestia. Non mi risulta che l’arroganza, sebbene ammantata di coscienza di sé, porti molto lontano e per molto tempo.

- la carenza di editing professionale.
Gamberetta non avrebbe, a mio avviso, le richieste che ha se gli scrittori ravvisassero negli editor della casa editrice personale preparato…

@Gary Sue
Nonostante non sia un amante dello stile di dr. Jack, ti assicuro che qui

visto che i lettori di questo blog sono così poco aperti alle idee altrui

hai fatto un piccolo autogoal. Recupera un filo di atarassia e torna a discutere. Il tuo punto di vista è interessante e degno; non meriti di finire nel dimenticatoio come “quella che ha mollato perché non reggeva ad una discussione accesa”.
Saluti!

#807 Comment By p.coso On 20 settembre 2009 @ 23:28

Mi rendo conto non c’entri un tubo, ma a me basta che continui ad essermi utile con questo sito. Ne approfitto per ringraziarti.

#808 Comment By Lo Zeno On 21 settembre 2009 @ 11:57

@Gary Sue: va bene la coda di paglia, il punzecchiarsi a vicenda, eccetera, è tutto molto bello e divertente ma… il titolo e l’autore di quello strac***o di libro di critica letteraria? Quali sono? Lo scrivi o no, che qui c’è gente interessata a leggere certe cose, sai!

(ma sì, visto che qui ci si attacca tutti a vicenda uso il tono cattivo anche io, no?)

#809 Comment By dr Jack On 21 settembre 2009 @ 12:19

@ Lo Zeno:

ma sì, visto che qui ci si attacca tutti a vicenda uso il tono cattivo anche io, no?

Non volevo farne una moda :p, solo che Gary si è presentata muovendo critiche nascoste, e all’inizio non volevo neanche provocarla.
La tecnica del “ti dico il capitolo, ma non il titolo del libro” mi fa propendere per questa ipotesi:

Per gli altri che hanno detto che dico stronzate: il romanzo deve essere Verisimile, Utile e dilettare. Questa regola banalissima non l’ho inventata io, premetto prima che mi azzannate.

Questo lo potrebbe aver ha tratto da un testo (anche se forse travisato un po’).
Mentre questo:

Il lettore legge per vari motivi
- c’è chi per svagarsi (fantasy e simili)
- chi per vedere i suoi ideali messi su carta (STORIE D’AMORE)
- chi tenta di esorcizzare i propri demoni (gialli, thriller, noir)
- chi vuole rivedersi nella storia (narrativa, romanzi di formazione)

Potrebbero essere sue opinioni personali.
Chiaramente se qualcuno conosce un libro che dice queste cose potrebbe dircelo e svelarci questo mistero.

@scriterio:
Grazie per aver detto che ho uno “stile”.

Se nei messaggi guardate solo il positivo la vita è molto più piacevole ;).

#810 Comment By Gary Sue On 21 settembre 2009 @ 13:13

Il titolo non lo ricordo visto che l’esame l’ho dato due anni fa. Appena ho del tempo libero visto che sto preparando l’esame di linguistica, lo cercherò nello scatolone dei libri fotocopiati e ti farò sapere.

Ora un’ultima cosa vorrei dire: la saccenza deve essere supportata da qualcosa. Non tollero assolutamente che delle persone di cui non so niente e che non sanno niente di me, dei miei studi, delle mie conquiste e delle mie capacità, salgano in cattedra a volermi deridere o magari farmi inciampare sui miei stessi piedi per aver enunciato una teoria ben precisa che si può trovare anche su internet con una ricerca abbastanza breve.

Questo lo potrebbe aver ha tratto da un testo (anche se forse travisato un po’).

sinceramente tu hai rotto un tantino le scatole. http://www.repubblicaletteraria.it/AlessandroManzoni_poeticadelvero.htm

eccotelo a te. Che cavolo di critico sei se non conosci le basi della critica letteraria? Ma tu guarda questo come si permette di giudicare e di parlare e non conosce la regoletta base conosciuta anche dai bambini di 10 anni.

ma sì, visto che qui ci si attacca tutti a vicenda uso il tono cattivo anche io, no?)

Qui tutti usano il tono cattivo perchè si è dietro uno schermo attorniati da altri lettori di fantasy inaciditi. Faccia a faccia vorrei proprio vedere come e cosa fareste ma lasciamo perdere.
Tanto i geni siete voi… vero?
Non vedo l’ora di leggere una vostra opera… ;)

Devo accodarmi a tutti gli autori che hanno criticato questo blog ma non per Gamberetta che continuo a stimare, bensì per voi altri che vi credete chissà chi.

#811 Comment By dr Jack On 21 settembre 2009 @ 14:34

@ Gary Sue:
Non è che tu abbia proprio risposto alle mie richieste :p.
Ti ho provocato perché tu mi hai dato il permesso e perché lo trovavo divertente. Alla fine della fiera non mi sembra il caso di prendersela così.
Ora per dimostrarti la mia buona volontà eviterò di rispondere ai vari insulti che mi hai lanciato e ti ringrazio almeno dello sforzo che hai fatto per rispondere.
Ciau.

#812 Comment By Tapiroulant On 21 settembre 2009 @ 14:37

@Gary Sue: Mi permetto solo una breve considerazione: l’opinione di Manzoni sullo scopo della letteratura non è un comandamento inciso nella pietra, è appunto un’opinione. Piuttosto che astrarla come regola sempre valida, andrebbe storicizzata per essere capita: Manzoni era un Romantico e viveva in un periodo che si preparava al realismo letterario e ai suoi vari derivati. Ovvio che per lui la cosa più importante sia il Vero, che in quanto vero può e dev’essere Utile, e deve aver come mezzo l’Interessante per essere letto! Manzoni aveva ambizioni riformiste, voleva migliorare l’Italia attraverso la sua opera. Ma questo non significa che oggi si debba condividere la sua posizione. In che modo, del resto, Manzoni supporta le sue affermazioni? Con nient’altro che la sua autorità. Pertanto uno può anche ignorare le sue opinioni letterarie senza che ci perda molto.

#813 Comment By Gary Sue On 21 settembre 2009 @ 16:04

Ma questo non significa che oggi si debba condividere la sua posizione. In che modo, del resto, Manzoni supporta le sue affermazioni? Con nient’altro che la sua autorità. Pertanto uno può anche ignorare le sue opinioni letterarie senza che ci perda molto.

Infatti precedentemente ho detto che io in quanto individuo seguo la regola manzoniana (che poi anche altri dicevano che bisogna usare il dilettevole come mezzo e l’utile come scopo). Però se sei un critico o ambisci ad esserlo devi sapere delle cose chiave. Devi conoscere gli schemi della comunicazione di Jakobson; devi conoscere le differenze tra i vari critici; il formalismo russo; le regole del racconto di Prop e così via. Poi ovvio che puoi appoggiare o meno una determinata visione, ma devi avere il bagaglio culturale necessario per metterlo in discussione. Questo non significa che un non specialista non possa parlare di letteratura: tutti possono parlare di letteratura per quanto concerne la trama, lo stile approssimativo, il piace-non piace, però se si vuole entrare in un ambito più tecnico (si dice anche entrare nella scarzetta dalle mie parti) certe cose bisogna saperle altrimenti si fa brutta figura. Ad esempio io non posso parlare in modo approfondito di letteratura fantasy perchè non ho le conoscenze di base adatte. Posso dire mi piace, non mi piace, parlare dello stile (che confronterei con altri generi) e della trama, ma non posso sapere se ad esempio un racconto aderisce perfettamente ai canoni di un certo filone ecc ecc. Non ne sarei in grado.

#814 Comment By dr Jack On 21 settembre 2009 @ 16:37

Devi conoscere gli schemi della comunicazione di Jakobson; devi conoscere le differenze tra i vari critici; il formalismo russo; le regole del racconto di Prop e così via.

La mia opinione è differente:
- Sulla fiction:
Per scendere più nel concreto:
Schemi della comunicazione di Jakobson:
Non conosco a fondo gli schemi di Jackobson: trovo più convincente la struttura del metamodello creata da Bandler e Grinder. Tra l’altro… la struttura della comunicazione può tornare utile, ma le regole della fiction sono più importanti.

Tra l’altro “per entrare ambito più tecnico” le regole della fiction (o scrittura di genere) sono così tante che reputo davvero limitativo richiamare solo il formalismo russo quale giudice e regola determinante.

Ti pregherei anche di smettere di dire: “se non sapete quello che so io fate solo brutta figura”. Altrimenti mi ridò il permesso di provocare :).

#815 Comment By Gary Sue On 21 settembre 2009 @ 16:40

Ti pregherei anche di smettere di dire: “se non sapete quello che so io fate solo brutta figura”. Altrimenti mi ridò il permesso di provocare :).

Leggi tutto il commento, vuoi farmi passare per saccente quando ho specificato molto bene che io ad esempio non giudicherei mai approfonditamente un fantasy e così via. Leggi meglio il commento. Ripeto.

#816 Comment By Tapiroulant On 21 settembre 2009 @ 16:48

@Gary Sue: Sì ma allora, posto che le conoscenze di cui mi parli sono utili limitatamente all’ambiente accademico, e all’ambiente della critica specialistica, non vedo perché dovresti pretendere da Dr. Jack o da chiunque altro di aggiornarsi in merito. Questo blog, le sue recensioni, e le nostre discussioni, non entrano nel merito di questioni accademiche, si limitano a indirizzare il lettore e potenziale acquirente, consigliandogli la roba scritta bene e avvisandolo delle ciofeche. Una critica rivolta ai lettori non se ne fa niente della conoscenza delle tesi di Michail Bachtin o dei canoni della fiaba (per farne che, poi?); e non se ne fa niente nemmeno della frase del Manzoni, per quanto possa essere famosa o basilare. Quindi, con che scusa fare lo sbruffone con Mr. Jack? E a che scopo farsi bello della propria erudizione, in un contesto in cui non c’entra niente?

#817 Comment By Lo Zeno On 21 settembre 2009 @ 17:25

@Gary Sue
Io stavo solo cercando di fare del leggero sarcasmo, per smorzare i toni… Non ci sono riuscito, pazienza.

Però la coda di paglia ce l’hai sul serio: il commento di Dr. Jack era sensato, tu hai detto “dal mio libro di critica letteraria”, e lui ti ha fatto notare che se su Google cerco “il mio libro di critica letteraria” non è che riesco a trovare il testo preciso che tu hai citato. Poi sei passato a citare capitolo e paragrafo del Libro Ignoto, ma converrai, visto che sai cosa significa studiare, che senza gil estremi del libro ce ne si fa ben poco.

Il motivo per cui io (non parlo di Jack, ma solo di me) vorrei sapere che libro è non è per sfottere: è perché non mi basta mai che qualcuno mi dica “perché l’ho letto”, ma voglio che mi dica “perché l’ho letto qui, scritto da Tizio, e se te lo leggi trovi esattamente il contesto del discorso e le sue motivazioni”.
Se no, chiunque potrebbe esporre una sua tesi e convalidarla citando il suo proprio fantomatico, magari inesistente, libro di critica letteraria.

A prescindere dalla validità o meno delle tue argomentazioni (ripeto, a prescindere dalla validità o meno delle tue argomentazioni), se io adesso dicessi quanto segue:

per un romanzo di narrativa è necessario che l’autore sia in grado di scrivere tre lingue e che conosca quattordici sinonimi di ogni aggettivo che usa, e non l’ho inventato io ma lo dice il mio libro di critica letteraria.

pur essendo una palese stronzata, le tue affermazioni finora hanno lo stesso valore della mia, perché entrambi invochiamo un’autorità del settore (“il libro di critica letteraria”) senza dare estremi su come rintracciare detto libro, dove magari è possibile leggere sessanta pagine ben ragionate sul perché un autore di romanzi debba essere un thesaurus vivente.

Sarcasmo a parte, spero sia passato il messaggio.

#818 Comment By Gary Sue On 21 settembre 2009 @ 17:39

E a che scopo farsi bello della propria erudizione, in un contesto in cui non c’entra niente?

Io non ho fatto sfoggio: semplicemente il signore ha iniziato a punzecchiarmi insieme agli altri perchè sono nuova del blog e ho osato dire che Gamberetta ama i manga. Stop. Ovviamente se qualcuno inizia a prendermi per i fondelli io mi arrabbio e tento di dimostrare che non hanno ragione. É una cosa logica. Se non mi stuzzicano non rompo i maroni a nessuno, ma se mi stuzzicano è ovvio che reagisco.

pur essendo una palese stronzata, le tue affermazioni finora hanno lo stesso valore della mia, perché entrambi invochiamo un’autorità del settore (”il libro di critica letteraria”) senza dare estremi su come rintracciare detto libro, dove magari è possibile leggere sessanta pagine ben ragionate sul perché un autore di romanzi debba essere un thesaurus vivente.

se cerchi su internet i generi e l’orizzonte di attesa del lettore le ritrovi.

Una critica rivolta ai lettori non se ne fa niente della conoscenza delle tesi di Michail Bachtin o dei canoni della fiaba (per farne che, poi?); e non se ne fa niente nemmeno della frase del Manzoni, per quanto possa essere famosa o basilare.

E allora non salire in cattedra a fare rude sarcasmo (non tu dicevo in generale) ammetti di non saperne niente come io ho fatto del fantasy e fai una critica da lettore non professionista che comunque è apprezzabile ma non venire a prendermi per i fondelli solo perchè ti conoscono più gente sul blog e puoi pavoneggiarti. Questo è tutto. Io ne so poco di fantasy e infatti premetto smepre che ne so poco e i miei metodi di giudizio si basano sul gusto e quindi non sono tecnici.

#819 Comment By Gary Sue On 21 settembre 2009 @ 17:49

ah ps. Mi scuso per gli O.T con Gamberetta, non accadrà più.

#820 Comment By Tapiroulant On 21 settembre 2009 @ 17:54

@Gary Sue: Guarda, secondo me te la prendi per niente: il Dr. Jack m’è parso brioso e ironico, ma per nulla aggressivo. Il suo divertimento non era nemmeno gratuito, bensì motivato dalla tua iniziale reticenza a rivelare il titolo del libro che citavi. L’unico che abbia alzato un po’ troppo i toni a gratis è Angra, ma lo fa spesso, non è che ce l’abbia con te in particolare. In secondo luogo, mi sembra che nessuno, fuorché te, abbia mai preteso di avere conoscenze critiche o filologiche di livello accademico, anche perché non erano in discussione. Quindi, perché non lasciare cadere questa discussione infruttuosa?

#821 Comment By Gary Sue On 21 settembre 2009 @ 17:57

Guarda, secondo me te la prendi per niente: il Dr. Jack m’è parso brioso e ironico, ma per nulla aggressivo. Il suo divertimento non era nemmeno gratuito, bensì motivato dalla tua iniziale reticenza a rivelare il titolo del libro che citavi. L’unico che abbia alzato un po’ troppo i toni a gratis è Angra, ma lo fa spesso, non è che ce l’abbia con te in particolare. In secondo luogo, mi sembra che nessuno, fuorché te, abbia mai preteso di avere conoscenze critiche o filologiche di livello accademico, anche perché non erano in discussione. Quindi, perché non lasciare cadere questa discussione infruttuosa?

è già caduta.

#822 Comment By dr Jack On 21 settembre 2009 @ 18:05

@ Gary Sue:
D’accordo. Ho riletto. E’ inutile che cerchi di spostare l’argomento su “non giudicherei mai approfonditamente un fantasy e così via” quando il commento interno diceva altro.
Se subcomunichi messaggi con insulti nascosti non è corretto lamentarti se qualcuno reagisce. E’ meno subdolo essere diretti.
Se hai studiato comunicazione dovresti saperlo :). Faccio un esempio concreto:

tutti possono parlare di letteratura per quanto concerne la trama, lo stile approssimativo, il piace-non piace, però se si vuole entrare in un ambito più tecnico (si dice anche entrare nella scarzetta dalle mie parti) certe cose bisogna saperle altrimenti si fa brutta figura

Chiunque può aver letto qualcosina e esprimere un parere basato su concetti accademici come il formalismo russo, ma se prova a discutere delle regole della fiction senza conoscerle rischia di apparire ridicola.

Giusto per spostare il discorso ti dico quelle che secondo me sono le regola basi che io riconosco:
SHOW DON’T TELL
Le regole del conflitto
Le regole della suspance e della tensione (con annessi cliffanger)
Gestione dei personaggi e delle loro passioni trainanti
… per poi andare alle regole più avanzate come quella della premise… o altre più generalizzate come il viaggio dell’eroe di Campbell e relative idee derivate di Vogler.
Se cerchi nomi i manuali qua su Fantasy Gamberi ne trovi senza bisogno di andare da altre parti.
Io vorrei esprimere una propaganda: “basta ripetere la solita tiritera: ho ragione io tu sei scemo :p”.
Se ti interessa parlare di fiction o comparare quello che tu sai con le regole della fiction mi farà piacere. Se invece ci riprovi con la retorica smetterò di rispondere.

#823 Comment By Tapiroulant On 21 settembre 2009 @ 18:06

Ok.

#824 Comment By Gary Sue On 21 settembre 2009 @ 18:29

Se ti interessa parlare di fiction o comparare quello che tu sai con le regole della fiction mi farà piacere. Se invece ci riprovi con la retorica smetterò di rispondere.

Smetti di rispondere ;-) io sono entrata per parlare di Gamberetta e non per subire un processo. Se i miei commenti ti infastidiscono, evitali. Punto. Non succede nulla.

#825 Comment By Angra On 21 settembre 2009 @ 21:35

@Gary Sue:

Io non ho fatto sfoggio: semplicemente il signore ha iniziato a punzecchiarmi insieme agli altri perchè sono nuova del blog

Ma neanche per idea!

e ho osato dire che Gamberetta ama i manga.

No, scusa, meno male che è tutto nero su bianco. Tu hai scritto:

- Gamberetta ha una cultura basata principalmente sui manga e il mio romanzo di manga ha ben poco.

E’ un po’ diverso, non ti pare? Dire che quella è una stronzata non è un’offesa, a tutti capita di dire stronzate. Un’offesa è dire che una persona ha una cultura basata principalmente sui manga, tanto vale dargli direttamente del mentecatto. E non lo dico per i manga, vale lo stesso discorso se al posto dei manga ci metti qualsiasi altra cosa.

#826 Comment By Lerajies On 21 settembre 2009 @ 23:12

Mi piace il blog, trovo invece l’utenza fastidiosa. Non ce l’ho con nessuno e potrei sbagliarmi, ma mi pare che la gente sia un po troppo protettiva(come ha già detto con qualcuno) con Gamberetta. Inoltre molti dei commenti mi sembrano un puro “Gamberetta ha sempre ragione”, nemmeno un opinione sul libro o sulla recensione, mah. Il Blog di Silvia è molto più piacevole :)

#827 Comment By The Jackal On 22 settembre 2009 @ 00:10

Ciao Gamberetta,

Approfitto del tuo (ottimo) intervento per inoltrare una richiesta a Gary Sue:

Per piacere, è possibile avere il titolo del testo di critica letteraria di cui parli? Sono seriamente interessato, senza alcuna vena polemica. Grazie in anticipo.

Rinnovo i complimenti a Gamberetta…

#828 Comment By Annaf On 22 settembre 2009 @ 01:40

@tutti quelli interessati al titolo del libro di critica
Non so se mi sbaglio, però a giudicare dagli esami che ha citato Gary Sue, dovrebbe seguire più o meno il mio stesso corso di laurea e il libro in questione potrebbe essere “Elementi di critica testuale” di Paolo Chiesa (è anche vero che tra “testuale” e “letterario” c’è un abisso, motivo in più per essermi sbagliata XD).
Come ho detto non so se il testo sia questo o un altro, è passato del tempo da quando l’ho letto per il mio esame di filologia, quindi potrebbe anche essere un altro e non contenere ciò che ha accennato Gary Sue. Intanto do questo titolo per quelli che vogliono “avvicinarsi alla materia”^^

#829 Comment By Vincent Law On 22 settembre 2009 @ 04:57

Eilà Gamberetta! Ogni tanto trovo il tempo di leggere il tuo blog ed eccomi qua.

Su quanto hai spiegato sopra mi trovi abbastanza stupito, magari inganno me stesso, o forse sono solo un ingenuo, ma trovo che le cose che hai scritto dovrebbero essere già stampate a chiari lettere nella testa di ognuno di noi, sotto forma di semplice “convivenza civile”. Però! se Hobbes resuscitasse si farebbe quattro risate. Il Patto sembra andato a farsi fottere dico io, in una società dove neanche si riconosce la semplice formula dare – avere. Ma supponiamo che io fossi ottimista: Chi sono allora quei molluschi che ti hanno mandato delle e-mail così? Da quello che dici sembra che nella tua casella giacciono messaggi del tipo:

- Salve Gamberetta, Sono Tizio blababla, e ho scritto Tarli Galattici, un Romanzo che blablabla, e vorrei sapere cosa ne pensi. Te l’ho spedito ieri con Bartolini, quindi dovresti fare in modo di trovarti a casa oggi, domani e dopodomani. Cordiali saluti, con affetto, Au Revoir, baciamano ecc.

- Salve Tizio, ho letto ciò che hai scritto e definirlo romanzo sarebbe come definire un accendino l’esplosione del Krakatoa. Prima di tutto [e segue la critica].

- ehi cucciola tu forse non sai che Io conosco blabla, e sono laureato qui, lì, e laggiù, quindi prima di sparare sentenze come una vipera blablabla, perche Io blablabla Io bla, Io, Io, IO.
Sono davvero arrivate mail così, Gamberetta? (Ironia a parte)

In caso la risposta sarà “sì”, temo ci aspettino anni bui e freddi. E non come diceva la casata degli Stark “L’inverno sta arrivando.” No, molto peggio. L’inverno è già arrivato, ma è scappato di corsa di fronte ad un nemico ancora peggiore: Regina Ignoranza.

P.S.
Lerajies & Co: Il mio commento non ha il fine di proteggere Gamberetta da… da cosa poi? Un glaucoma improvviso causato da un post maledetto? Mh, comunque, non ha il fine di proteggerla perché non sono così in confidenza con lei, perché penso possa proteggersi da sola ed infine, anche se inconsciamente stessi cercando di proteggerla, non me ne frega un tubo.

P.S. 2
Gary sue mi stai sulle balle.

#830 Comment By Tapiroulant On 22 settembre 2009 @ 09:15

@Vincent: Sì, credo proprio che Lerajies si riferisse a post come il tuo quando parlava di un’inclinazione al protettivismo non richiesto e a un’inutile gettare altra benzina sul fuoco ad utenti che (come Gary Sue) hanno già smesso di polemizzare.
Comunque ti informo che la storiografia contemporanea (ma anche la filosofia) non crede più minimamente nell’esistenza del ‘patto sociale’ di cui parlavano i contrattualisti di Sei e Settecento. A me Hobbes sta simpatico e mi piace, ma non avrei mai il coraggio di dire che ha ragione su qualcosa.

#831 Comment By Gary Sue On 22 settembre 2009 @ 11:26

Gary sue mi stai sulle balle.

Era più che prevedibile ;-) E ora dovrei andarmi a suicidare perchè ti sto sulle balle? No, aspettate, questa la voglio capire perchè è assurdo che su un blog di critica letteraria, entri una a dire “tizio mi sta sulle balle”. :-D oh cristu.
Vi faccio un appunto che vi farà capire quanto siete chiusi e limitati: le ragazzine del forum di Twilight sono più aperte di voi alle critiche. E con questo ho detto tutto. Sarà questo il motivo per cui certi libri vendono e certi altri no? Gli autori non se la tirano e creano mondi democratici senza intellettualoidi che mettono i puntini sulle i ad ogni parola? Può darsi.

Mi piace il blog, trovo invece l’utenza fastidiosa. Non ce l’ho con nessuno e potrei sbagliarmi, ma mi pare che la gente sia un po troppo protettiva(come ha già detto con qualcuno) con Gamberetta. Inoltre molti dei commenti mi sembrano un puro “Gamberetta ha sempre ragione”, nemmeno un opinione sul libro o sulla recensione, mah. Il Blog di Silvia è molto più piacevole :)

Super Quoto :-)

#832 Comment By Mariano On 22 settembre 2009 @ 12:02

Infatti precedentemente ho detto che io in quanto individuo seguo la regola manzoniana (che poi anche altri dicevano che bisogna usare il dilettevole come mezzo e l’utile come scopo). Però se sei un critico o ambisci ad esserlo devi sapere delle cose chiave. Devi conoscere gli schemi della comunicazione di Jakobson; devi conoscere le differenze tra i vari critici; il formalismo russo; le regole del racconto di Prop e così via. Poi ovvio che puoi appoggiare o meno una determinata visione, ma devi avere il bagaglio culturale necessario per metterlo in discussione. Questo non significa che un non specialista non possa parlare di letteratura: tutti possono parlare di letteratura per quanto concerne la trama, lo stile approssimativo, il piace-non piace, però se si vuole entrare in un ambito più tecnico (si dice anche entrare nella scarzetta dalle mie parti) certe cose bisogna saperle altrimenti si fa brutta figura. Ad esempio io non posso parlare in modo approfondito di letteratura fantasy perchè non ho le conoscenze di base adatte. Posso dire mi piace, non mi piace, parlare dello stile (che confronterei con altri generi) e della trama, ma non posso sapere se ad esempio un racconto aderisce perfettamente ai canoni di un certo filone ecc ecc. Non ne sarei in grado.

Quoto quanto riportato da un commento di Gary Sue. Il commento dovepiù a chiare lettere chiariva il proprio punto di vista.
Garu Sue è stata censurata? Secondo Pasolini chissà correrebbe questo rischio (La vera censura non sta nell’impedire la diffusione delle notizie ma avere l’impressione di non essere più compresi.
-Pier Paolo Pasolini). Ma non è questo che ci interessa. Questo è un punto di vista personale (per quanto legittimo, secondo le “regole” per avere ragione usate da Schopenahuer – non ho tempo di controllare dove va l’acca, ma avete capito…:D).

In ogni caso, un bagaglio tecnico è essenziale. Per esempio io mi farei difendere da un avvocato e andrei a comprare la frutta dal fruttivendolo. Non mi farei difendere dal fruttivendolo (per quanto magari possieda – ne dubito…- più oratoria di un avvocato) e andare a comprare la frutta da un avvocato. Questione di logica.

#833 Comment By Uriele On 22 settembre 2009 @ 12:12

Domandone? Ma se uno sta parlando SOLO narratologia perché dovrebbe farlo usando gli strumenti della critica letteraria (o anche se uno sta facendo SOLO una critica letteraria perché dovrebbe farla con gli strumenti della semiotica). Ci sono dei punti di contatto e delle aree grigie nelle varie materie, ma sono differenti.

#834 Comment By Annaf On 22 settembre 2009 @ 12:14

@Gary Sue: Non offenderti, ma vorrei capire cosa c’entrano tutti (dal primo all’ultimo) i tuoi interventi col post di Gamberetta.

#835 Comment By Gary Sue On 22 settembre 2009 @ 12:39

@Gary Sue: Non offenderti, ma vorrei capire cosa c’entrano tutti (dal primo all’ultimo) i tuoi interventi col post di Gamberetta.

IL primo c’entrava, i successivi sono stati risposte ad accuse dei tuoi colleghi. Scusa ma perchè i commenti degli altri cosa c’entravano?

Caccia alle streghe.

#836 Comment By Gary Sue On 22 settembre 2009 @ 12:44

Comunque avevo detto di non voler andare più OT ma se gli altri stuzzicano come posso non rispondere? Inizierebbero a dire che non so confrontarmi e bla bla bla altre cavolate solo per sputare veleno. Ad ogni modo visto che in questo blog si va a mi stai simpatico- non mi stai simpatico

Gary sue mi stai sulle balle.

Come ho già detto precedentemente non commenterò più. Leggerò ancora le recensioni di Gamberetta perchè mi piacciono molto, ma eviterò di intervenire vista la poca apertura mentale dei commentatori. Sembrate quasi una setta chiusa XD stile college americano XD dannazione!

Da questo momento in poi non risponderò più per non infastidire nè voi nè Gamberetta che odierà gli Ot. Ciao.

#837 Comment By Annaf On 22 settembre 2009 @ 12:47

Scusa ma perchè i commenti degli altri cosa c’entravano?

I commenti degli altri mi sono sembrati più una risposta al tuo primo, che ha dato il via, e non ho mai detto che c’entrassero o meno col post di Gamberetta.

#838 Comment By Gamberetta On 22 settembre 2009 @ 12:50

Sono terribilmente di fretta, comunque tutti i commenti OT finiranno in fogna stasera. Compreso il commento qui presente.

#839 Comment By Tapiroulant On 22 settembre 2009 @ 13:54

Visto che tanto andrà tutto in blocco in Fogna, mi permetto di dire ancora una cosa a Gary Sue. Ora, Vincent Law è chiaramente un provocatore che sputa sentenze per il puro gusto di prolungare la bagarre; ma come diamine fai a cascarci? Inoltre, mi sembra che qui nessuno abbia preso le sue difese o abbia quotato il suo intervento. Anzi, ci sono state diverse persone che hanno apertamente criticato gli atteggiamenti alla Vincent, e altre che quantomeno ne hanno preso le distanze. Quindi, perché prendere la sua frase a simbolo del comportamento di tutti i frequentatori del blog? E’ una cosa falsa e bassamente retorica.
Nessuno qui (beh, diciamo quasi nessuno) vuole cacciarti via… sii ragionevole…

#840 Comment By Lo Zeno On 22 settembre 2009 @ 15:40

@Gary Sue:
Mi sembra proprio che tu abbia un po’ la coda di paglia!
Tra gli utenti abituali di questo blog c’è l’abitudine ad usare un certo livello di ironia e sarcasmo nei commenti, certo. Ma questo SEMPRE, mica con TE o con ME o con Salcazzo da Vattelapesca. Se scambi ogni accenno di risposta non posata come un’offesa, qui fai fatica a trovarti bene certo.

poi:

Sembrate quasi una setta chiusa XD stile college americano XD dannazione!

Per il commento di UNO tu ti senti odiato/a (perdonami, ma non mi sono preso la briga di verificare il tuo genere…) da chiunque qui dentro? Cioè, visto che il bullo della scuola ti ha dato uno spintone pensi che tutti i liceali siano restii a far avvicinare i nuovi?
Tanto per mantenere la tua metafora, Vincent Law è il bullo del liceo. Capita, ce n’è uno in ogni scuola.

Ora, parlando invece di qualcosa che mi interessa di più:

se cerchi su internet i generi e l’orizzonte di attesa del lettore le ritrovi.

Ho provato a cercare, ma ho ottenuto solo un elenco di circa una trentina di libri sull’argomento; scremando un po’ e tenendo solo i libri didattici e/o in adozione in qualche istituto superiore o universitario, me ne restano venti; di qualcuno ho potuto leggere degli estratti, ma senza un titolo ed un autore precisi (una casa editrice anche non farebbe male) mi ritrovo con troppi libri da cercare, e dato che online non si trovano dovrei comprarli: per spendere soldi, vorrei appunto evitare di spenderli a vuoto e prendere solo quello giusto.
Avresti modo, che so, di ricontattare il professore del tuo corso e farti dire gli estremi del libro di testo?

#841 Comment By Franz Kakka On 22 settembre 2009 @ 17:25

Annaf
settembre 22nd, 2009 at 12:14

@Gary Sue: Non offenderti, ma vorrei capire cosa c’entrano tutti (dal primo all’ultimo) i tuoi interventi col post di Gamberetta.

Per farsi pubblicità al libro?

#842 Comment By lilyj On 23 settembre 2009 @ 00:39

Trovo ridicolo che Gary Sue si ricordi il numero e il titolo del capitolo in questione, ma non il titolo del libro stesso. O l’autore.
Qualcosa non mi torna.

#843 Comment By Vincent Law On 23 settembre 2009 @ 00:46

oè oè che polverone.
ma andiamo con ordine, per quanto si possa rendere ordinata una fogna lol.

Tapiroulant ha scritto:
@Vincent: Sì, credo proprio che Lerajies si riferisse a post come il tuo quando parlava di un’inclinazione al protettivismo non richiesto e a un’inutile gettare altra benzina sul fuoco ad utenti che (come Gary Sue) hanno già smesso di polemizzare.
Comunque ti informo che la storiografia contemporanea (ma anche la filosofia) non crede più minimamente nell’esistenza del ‘patto sociale’ di cui parlavano i contrattualisti di Sei e Settecento. A me Hobbes sta simpatico e mi piace, ma non avrei mai il coraggio di dire che ha ragione su qualcosa.

Eh, ma io ho detto che hobbes si rivolterebbe nella tomba, mica ho detto che il suo patto sarebbe applicabile oggi. Era una specie di battuta dai. Non credo di aver ostentato protettivismo, e soprattutto non mi pare di aver provocato Gary sue in nessun modo, semplicemente ho espresso il mio disaccordo con i pareri da lui/lei espressi in modo ristretto e volgare. Gary, se ti sei sentito/a offeso sarò lieto di offrirti un caffè e discutere sul fatto.

Gary Sue ha scritto:
Era più che prevedibile ;-) E ora dovrei andarmi a suicidare perchè ti sto sulle balle? No, aspettate, questa la voglio capire perchè è assurdo che su un blog di critica letteraria, entri una a dire “tizio mi sta sulle balle”. :-D oh cristu.
Vi faccio un appunto che vi farà capire quanto siete chiusi e limitati: le ragazzine del forum di Twilight sono più aperte di voi alle critiche. E con questo ho detto tutto. Sarà questo il motivo per cui certi libri vendono e certi altri no? Gli autori non se la tirano e creano mondi democratici senza intellettualoidi che mettono i puntini sulle i ad ogni parola? Può darsi.

Ma perchè in un blog di critica letteraria dovrei esprimere il mio parere per forza in 98765 righe di italiano forbito? E’ andata così Gary: avevo scritto un bel po’ di parole di disaccordo in merito a quanto hai detto, ma poi mi sono accorto che si poteva riassumere in “Mi stai sulle balle”. Sia chiaro, in base a quello che hai scritto, non quello che sei o fai, mica ti conosco. Comunque, come ho scritto sopra, se ti sei sentito/a offeso/a ti dico che non era mio scopo farlo, e se ne vuoi discutere sono qui.

Tapiroulant scrive:
[...]Ora, Vincent Law è chiaramente un provocatore che sputa sentenze per il puro gusto di prolungare la bagarre[...]

Ma che gusto trarrei a prolungare le polemiche? No, seriamente… A me piace discutere, e se le cose che ho scritto non hanno suscitato le mie intenzioni ok, marcia indietro, faccio mea culpa e starò più attento la prossima volta. Ma a che pro queste etichette?

Riconosco che sono dotato di ironia e sarcasmo quanto fassino di massa musculare, e riconosco anche di aver fatto l’errore di non chiedermi: “Mh, questa cosa sarà presa con leggerezza, oppure qualcuno potrebbe offendersi?”
Purtroppo sono abituato a prendere sempre i commenti in un blog con leggerezza, perchè per me si tratta di un momento di relax star qui a leggere, ma in futuro, se è questo che avete cercato di dirmi, terrò più da conto la sensibilità altrui.

#844 Comment By Maudh On 23 settembre 2009 @ 18:23

(Mi autoposto in fognain quanto OT e inutile)
Cavolo che Purga!!! XD La fogna va per i mille!

#845 Comment By Angra On 23 settembre 2009 @ 23:43

@Gamberetta: in realtà non mi sono sognato di dire a Gary Sue che dice stronzate. Ho parlato di una stronzata, che è una cosa molto diversa.

#846 Comment By Kirby On 28 settembre 2009 @ 17:50

Cavoli non conoscevo dell’esistenza di spellchecker (io ne ho proprio bisogno) , allora non ho perso tempo a vagare per questo blog.
Thank you

#847 Comment By Merphit Kydillis On 29 settembre 2009 @ 21:06

Girovagando per la rete, mi sono imbattuto in questo blog, in cui l’autore ha creato il cosidetto racconto interattivo. In pratica, uno espone vari elementi, e da essi ci si trae una storia: citando l’autore, (…) la trama non vi può essere che la libertà più assoluta (…) inserendo elementi inusuali e difficilmente correlabili tra loro, possono venir fuori dei capolavori. O delle boiate assurde.
Certo, l’autore non ha la pretesa di essere un Nume della Narrativa, ma la cosa mi attira parecchio. Gli ho, diciamo, posto la prima prova e voglio vedere cosa ne esce ^_^

#848 Comment By Alex Frost On 30 settembre 2009 @ 19:40

forse avresti dovuto leggere almeno i suoi precedenti racconti..
diciamo che dovrebbe fare un passo indietro e impararsi prima la sintassi… e non affogare lo scritto nelle virgole :D

#849 Comment By GIovane scrittore del blog (quello delle virgole) On 5 ottobre 2009 @ 11:47

x Alex Frost: la sintassi dovresti impararla tu, dato che “impararsi” la sintassi, non esiste da nessuna parte. Se scrivo con le virgole saran fatti miei e mi piacerebbe certe cose mi venissero dette in faccia, così da non essere costretto a cercarmele per il web.
Grazie per l’attenzione.

Salvo

#850 Comment By dr Jack On 5 ottobre 2009 @ 13:18

Qualcuno conosce questo libro?
Titolo: destino degli Eldowin
Autrice: Laura Iuorio
Casa editrice: fanucci

Volevo leggere qualche recensione o segnalazione in merito.
(recensione o segnalazione SERIA :))
Se non abbiamo niente mi vanno bene anche voci di corridoio :p.

#851 Comment By Vale On 5 ottobre 2009 @ 16:31

Dr Jack, in uno dei vecchi commenti proprio qui in fogna Gamberetta non ne parlava in maniera entusiasta…

#852 Comment By Vale On 5 ottobre 2009 @ 16:32

Stupida, ancora non ho imparato a usare i tags… Il commento era qui

#853 Comment By dr Jack On 5 ottobre 2009 @ 18:32

Grazie Vale, non lo avevo letto :).
Se qualcuno ne sa qualcosa di più mi toglie una curiosità (ora come ora non mi ha fatto venire voglia di leggerlo per giudicarlo personalmente).
Ciau.

#854 Comment By GiD On 5 ottobre 2009 @ 21:47

@ Gamberetta

Non sono fatti miei, ma la cosa mi incuriosisce troppo:

Posso chiederti cosa hai fatto alla signora Giulia Bonino?
(Penso che tu conosca il suo blog)

Se non ti va di rispondere va bene, mi tengo la curiosità. Ho chiesto solo perché mi ha stupito trovare un intero blog contro di te (di solito, chi vuole riesce benissimo a insultarti in un singolo post :D).

#855 Comment By Gamberetta On 5 ottobre 2009 @ 22:05

@GiD. Leggi questo vecchio commento.

#856 Comment By GiD On 5 ottobre 2009 @ 22:48

Grazie per la risposta.
Per il resto, sono senza parole. Mha!

#857 Comment By Mauro On 6 ottobre 2009 @ 21:51

Ho letto nuovamente notizie secondo cui Trail of Cthulhu dovrebbe venir pubblicato a Lucca da Stratelibri; la cosa sembrerebbe confermata.

#858 Comment By Vincent Law On 7 ottobre 2009 @ 00:51

ma parli del gioco che ricorda l’universo di lovecraft? se sì, buona notizia

#859 Comment By Mauro On 7 ottobre 2009 @ 18:52

Sì, è quello: in pratica l’ambientazione è quella di Lovecraft, il sistema è il Gumshoe (sito e Wikipedia), sviluppato esplicitamente per gestire avventure investigative (per esempio evitando proprio a livello di progettazione del sistema la possibilità che l’investigazione si fermi per un tiro andato male).

#860 Comment By Hellfire On 8 ottobre 2009 @ 12:49

#861 Comment By Ste On 8 ottobre 2009 @ 15:41

Ciao Gamberetta.

Mi sembra di capire che non ti piacciono molto (… credo che così sia abbastanza riduttivo rispetto alal realtà) i film di myazaki.
In effeti alcuni possono anche non piacere. Però per Nausicaa vorrei spendere due parole in sua difesa (al di là che possa o non possa paicere) è da tener presente che è una riduzione e un adattamento da un manga che meriterebbe almeno un’occhiata. ti assicuro che è decisamente meno melenso del film (sopratutto le scene di guerra sia tra umani che contro gli insetti), non difendo quindi il film ma il manga da cui è stato tratto.
Un saluto

#862 Comment By Mauro On 8 ottobre 2009 @ 19:49

Non ricordo dove se ne parlava, lo segnalo qui: il fumetto sulle Cronache delle Terre Emerse riprende: http://www.fantasymagazine.it/notizie/11056/ritorna-il-fumetto-delle-cronache-del-mondo-emerso/.

#863 Comment By cafeine On 9 ottobre 2009 @ 12:10

La crisi è arrivata anche su questo blog.
Dovrei avere qualche monetina in tasca… :D
Eh sì, sono tempi difficili.
Ora si spiega anche lo sbrocco del post precedente…

#864 Comment By cafeine On 9 ottobre 2009 @ 15:20

Ah, sono stata gettata nella fogna! :-)

Vabbè, la vita è ingiusta, si sa.
Sostenevo semplicemente che a mio parere è vergognoso accettare denaro dai lettori. Qui non stiamo sostenendo una causa o una campagna di vaccinazione per il terzo mondo o una giornalista perseguitata dal regime: questo è solo un blog amatoriale. Finchè qualcuno è disposto a pagare per l’editing, passi. Problemi suoi.
Effettivamente sono problemi suoi anche se qualcuno offre due gelati da dieci euro a Gamberetta.
Però non riesco a mettere a tacere un omino indignato nel mio cervello: IO mi sarei vergognata di accettare la mancia.

Nessun professionista lo fa. Oppure quelli di Kinart, un bellissimo sito di tutorial per disegnatori, sono tutti dei pezzenti.
Sono idioti anche quelli che mettono gratis lezioni di chitarra, danza, cucina e qualsiasi altra cosa su youtube.
Si, lo so, non sta scritto da nessuna parte che bisogna pagare per consultare Gamberi Fantasy (e ci mancherebbe!).
E non si può certo mettere il banner VIETATO OFFRIRE DENARO.
Però, secondo la mia personalissima idea di credibilità e dignità personale, si può gentilmente rifiutare.
A meno che, come sostenevo nel commento precendente, il padrone di casa non si sia asserragliato sul pianerottolo con due dobermann in attesa dei mesi d’affitto arretrati.
In quel caso, non c’era bisogno di una sfuriata come quella del post “fine della pacchia”. Bastava specificare che ormai a scrivere per diletto non si arriva più alla terza settimana del mese.
Non so se è soltanto la mia impressione, ma accettare offerte dai lettori mette in cattiva luce il blog e chi lo gestisce.
Sembra quasi che qualcuno, accorgendosi di aver ottenuto una fetta di pubblico adorante e una certa credibilità, abbia deciso di far fruttare la situazione.
Sinceramente, non me l’aspettavo.

#865 Comment By dr Jack On 9 ottobre 2009 @ 16:45

@ Cafeine:
Ognuno ha la sua morale, com’è giusto che sia.
- Farsi comprare per sponsorizzare un libro della troisi è male.
- Ricevere soldi non richiesti per un servizio utile e gratuito non mi sembra un crimine.

Certo… è vero che i soldi portano al male e sono sporchi di peccato.
E’ anche vero che cercare la ricchezza è diabolico.
Potresti proporre di bruciarla al rogo.:p

Stai suggerendo che Gamberetta deve vivere senza soldi?
Oppure che è disonesto guadagnarsi da vivere offrendo un servizio utile e facendo qualcosa di divertente?

(Te lo chiedo giusto perché siamo nella fogna ed è giusto divertirsi un po’, sia chiaro che finché si tratta di usi e costumi io rispetto tutti quanti)

Tra l’altro questo commento non ha niente a che fare con il fatto se Gamberetta li accetta o meno.
In realtà, trascurando il mio stile :p, sono interessato a sentire come mai non si dovrebbero accettare donazioni. (cosa che fanno abitualmente un sacco di società di software)

#866 Comment By Mauro On 9 ottobre 2009 @ 16:46

Nessun professionista lo fa

Se interessa cercherò i dati, ma ricordo che come minimo un gruppo musicale di un certo livello lo aveva fatto (mettere un loro disco gratuito in Internet, e chi voleva dava qualcosa).

Sono idioti anche quelli che mettono gratis lezioni di chitarra, danza, cucina e qualsiasi altra cosa su youtube

Non ci vedo particolari collegamenti: mettere il proprio lavoro a disposizione gratuitamente e accettare soldi per questo se ti vengono offerti non mi sembrano escludersi a vicenda; né ricevere offerte di soldi (e accettarle) rende idioti gli altri che hanno parimenti reso il proprio lavoro disponibile.

Non so se è soltanto la mia impressione, ma accettare offerte dai lettori mette in cattiva luce il blog e chi lo gestisce.
Sembra quasi che qualcuno, accorgendosi di aver ottenuto una fetta di pubblico adorante e una certa credibilità, abbia deciso di far fruttare la situazione

Avrebbe deciso di farla fruttare se chiedesse soldi per essere letta; ma se vengono spontaneamente offerti, perché no? Del resto, mi pare la letterale applicazione di quanto si è discusso (almeno, mi pare) altrove: un autore mette il suo lavoro gratuitamente disponibile, e se un lettore lo apprezza magari decide di dare qualcosa in cambio.
Certo: qui non si tratta di libri; è sufficiente a far cambiare il concetto?

#867 Comment By dr Jack On 9 ottobre 2009 @ 18:39

Se interessa cercherò i dati, ma ricordo che come minimo un gruppo musicale di un certo livello lo aveva fatto (mettere un loro disco gratuito in Internet, e chi voleva dava qualcosa).

Secondo me intendi i radiohead. C’è da considerare che poi si erano tirati indietro e qualcuno li ha accusati di aver utilizzato questo metodo come trucco per fare marketing.

In ogni caso se cercate informazioni sul programma open source joomla trovate un sacco di ditte software che offrono gratis il prodotto e permettono a chi vuole di fare donazioni.

La domanda rimane aperta se qualcuno vuole difendere l’idea “non bisogna accettare soldi dagli sconosciuti” mi farebbe piacere sentirlo.

#868 Comment By cafeine On 9 ottobre 2009 @ 22:09

@Jack

In realtà, trascurando il mio stile :p, sono interessato a sentire come mai non si dovrebbero accettare donazioni. (cosa che fanno abitualmente un sacco di società di software)

Questa non è una società, non è un gruppo musicale, non è un’associazione: è un blog. Un sito gestito praticamente da una sola persona che fa il bello e il cattivo tempo.
Posso pagare per dei servizi, come dici tu, anche se sinceramente non mi verrebbe mai in mente di inviare assegni a Megavideo, Emule o Youtube. Ma trovo ridicolo pagare per delle opinioni.
Ma il punto è un altro: io mi vergognerei di accettare denaro per le mie opinioni.
Evidentemente ho una considerazione di me troppo bassa. Mah.

Stai suggerendo che Gamberetta deve vivere senza soldi?

Io ho detto questo? E’ un mio problema? No.

@Mauro:

A me ha fatto una cattiva impressione, soprattutto il fatto di aver discusso della questione in pubblico.
E’ maligno pensare che ci sia sotto sotto la speranza di invogliare altri a seguire l’esempio? Oppure il mondo è tutto bontà, candore e coniglietti rosa?
Inoltre, paragonare Gamberetta ai Radiohead mi sembra inopportuno.
Sostengo semplicemente che:
-se sei un professionista nel campo editoriale, non hai bisogno di mance.
-se non sei un professionista, per semplice umiltà non dovresti accettare denaro per qualcosa che fai a livello amatoriale.

Perlomeno, IO farei così.

Se qualcuno volesse darmi 5 euro per leggere il mio blog, ringrazierei di tutto cuore ma non accetterei.

Sarò io l’idiota, mah!

Sinceramente, quando Gamberetta ha accettato quei pochi spiccioli mi sono sentita in imbarazzo al posto suo.

#869 Comment By dr Jack On 10 ottobre 2009 @ 10:27

@ cafeine:

Offrire opinioni è pari a qualsiasi altro tipo di servizio. C’è un sacco di gente che paga per comprare giornali che danno opinioni. Come ad esempio The Game Machine per i videogiochi per dirne uno.
Il fatto che sia una persona sola non mi pare un elemento importante. L’importante è il servizio.

Tra l’altro oltre a offrire opinioni qua si trovano recensioni, e anche suggerimenti su come scrivere… nonché da poco anche esercizi.
Tra l’altro considera che la proposta è arrivata su un articolo più didattico che opinionista.

Parlando di siti di recensioni mi pare di aver visto vari siti che recensiscono videogame e offrono la possibilità di fare donazioni.

Senza rimanere sul caso di Gamberetta, ma in generale secondo me se offri qualsiasi servizio (anche uno con recensioni e/o consigli) che aiutano il pubblico mi sembra lecito accettare donazioni da un utente che ha goduto di un servizio che gli è stato particolarmente utile.

Lo trovo molto più onesto che usare AdWords (almeno com’è impostato attualmente) e AdWords la usano tutti. Quello sì che è vendersi.

#870 Comment By Mauro On 10 ottobre 2009 @ 12:52

cafeine

Questa non è una società, non è un gruppo musicale, non è un’associazione: è un blog. Un sito gestito praticamente da una sola persona che fa il bello e il cattivo tempo.
Posso pagare per dei servizi, come dici tu, anche se sinceramente non mi verrebbe mai in mente di inviare assegni a Megavideo, Emule o Youtube. Ma trovo ridicolo pagare per delle opinioni.
Ma il punto è un altro: io mi vergognerei di accettare denaro per le mie opinioni

L’articolo sui manuali mi pare andare oltre; certo, sono le opinioni su com’è giusto scrivere, su quali sono le tecniche giuste, ma comunque sono basate su manuali, su conoscenze specifiche. A questo punto, qualunque manuale di scrittura è un’opinione, cambia solo l’autorevolezza dell’autore.
È vero che questo sito è gestito da una sola persona che può fare ciò che vuole; per quale motivo questo dovrebbe rendere vergognosa la possibilità di accettare soldi? Va da sé che li offriranno solo coloro che si troveranno d’accordo con le idee e la gestione, ma non capisco quale sia il problema.
E qui viene dato un servizio: sarà un’opinione, ma nel momento in cui leggo una recensione per sapere cosa ne pensa l’autore, e magari decidere l’acquisto anche su quella base, sto ottenendo un servizio. Se mi leggo la recensione del Cybook per decidere se comprare quello o un altro lettore (caso reale), sto ottenendo un servizio.

A me ha fatto una cattiva impressione, soprattutto il fatto di aver discusso della questione in pubblico

È stata sollevata in pubblico, nonostante fosse possibile farlo in privato; e, da quanto è stato detto, altre volte è capitato, immagino anche in privato, senza che venisse riportato qui.
Quindi, si è trattato di risposta pubblica a domanda pubblica; si può credere che sarebbe stato meglio farlo in privato, ma… nel rispondere pubblicamente a una domanda pubblica non vedo particolari problemi.

paragonare Gamberetta ai Radiohead mi sembra inopportuno

Sei tu che hai fatto il paragone con professionisti, dicendo “Nessun professionista lo fa”; detto quello, è ovvio che il paragone venga fatto con professionisti. Con chi altri avrei dovuto farlo?

-se sei un professionista nel campo editoriale, non hai bisogno di mance.
-se non sei un professionista, per semplice umiltà non dovresti accettare denaro per qualcosa che fai a livello amatoriale

Anche se lo faccio a livello amatoriale, se offro un servizio (e ho le capacità di offrirlo, altrimenti nessuno lo userebbe) perché non dovrei accettare di essere pagato?
Se non sono un linguista, ma mi viene chiesto di correggere un libro e l’autore si offre poi di pagarmi, perché accettare sarebbe una mancanza di umiltà?

dr Jack

Tra l’altro oltre a offrire opinioni qua si trovano recensioni, e anche suggerimenti su come scrivere… nonché da poco anche esercizi.
Tra l’altro considera che la proposta è arrivata su un articolo più didattico che opinionista

Cui si aggiunge il lavoro fatto per correggere i compiti; lavoro “richiesto”, nel senso che chiunque abbia mandato il testo immagino volesse un parere.

#871 Comment By Clio On 11 ottobre 2009 @ 01:33

Posto direttamente in fogna.
Sono di ritorno da una serata molto intellettuale con gente della truppa di scherma. Abbiamo fatto una specie di gioco di ruolo che si svolgeva nel seguente modo:
Uno dei partecipanti interpretava il signore oscuro, gli altri i suoi servi che avevano appena fallito una missione. Avevano caerte con delle scuse (ponte, palude mefitica, spaventapasseri…) e il gioco consisteva nel mettere insieme una storia che li giustificasse. C’erano carte per interrompere il compagno o addossargli la colpa. Il tutto è molto rapido e non si ha il tempo di pensare, bisogna improvvisare.
Il risultato era qualcosa del genere:
“A:mentre camminavamo abbiamo incontrato due succubi feroci (carta dei succubi)
B:(carta d’interruzione) ti sbagli, era un succubo e un’elfa malefica (carta dell’elfa)
A: Ah, già, ma… è perché tu avevi lo scudo (carta dello scudo) e quindi non ho visto bene. Spiega tu!
B: Sì, insomma, i due succubi…
Signore scuro : Non erano un succubo e un’elfa?
B: Er… Sì, ma avendo uno scudo non ho visto niente, in realtà!

Questo gioco deve esistere anche in Italia, anche se non ne conosco il nome. E adesso ho capito come fanno gli scrittori fantasy italiani ha costruire le loro trame ^_^

P.S. Mauro. Sei Mauro Malboro?

#872 Comment By dr Jack On 11 ottobre 2009 @ 10:41

Il gioco si chiama Si oscuro signore. I miei amici ne parlano molto bene, peccato che io non sia ancora riuscito a giocare :p.

#873 Comment By Clio On 11 ottobre 2009 @ 12:13

E’ molto divertente, specie dopo qualche bicchiere di vino, e devono giocarci molto nei salotti letterari dei numi del fantasy ^_^

#874 Comment By Giulia On 11 ottobre 2009 @ 12:29

@Clio. Oddio, una volta mi hanno accalappiato al negozio dietro il duomo per farmi giocare a quel gioco lì, sono andata a parare su qualcosa del tipo “è colpa sua, si è fermato al cinese” “era per prendere il pollo fritto per voi, mio signore” X)

#875 Comment By Clio On 11 ottobre 2009 @ 13:36

Sono uscte anche cose del genere:
-Siamo andati alla taverna e… e la cameriera ci ha dato la chiave del dongione, il dongione della vostra principessa! Allora siao andati e siamo entrati…

Non so voi, ma la cameriera della taverna che, guarda caso, ha le chiavi del dongione mi sa molto di colpo di gegno di scrittore fatasy. E non solo nostrano :D
Non per nulla nella lista dell’EvilOverLord c’è un punto riguardante il ruolo pericloso delle taverne.

#876 Comment By DRACHEOM On 11 ottobre 2009 @ 19:17

ma insomma possibile che non sappiate cos’ e’ l’ educazione!!! quante boiate dovro’ ancora sentir uscire dalla vostra bocca!!!abbiate almeno un po’ di contegno!!!

#877 Comment By Merphit Kydillis On 11 ottobre 2009 @ 19:43

@ Dracheom: Di solito, quando ci si viene in casa d’altri bisogna essere gentili. Potremmo smettere di dire boiate se sarai TU a mostrare un pò di contegno.
A proposito, di quali boiate ti riferisci? Se il romanzo ti è piaciuto buon per te: ho letto questo romanzo molto prima di conoscere Gamberi Fantasy e il mio giudizio non è cambiato da allora: è non sense. Cavoli, almeno la copertina fosse stata fedele alla trama del romanzo! Dopo quattrocento pagine mi sono accorto che:

1) Bryan non ha capelli rossi;
2) Bryan non ha una cicatrice sul naso;
3) Bryan non possiede nessun amuleto.

#878 Comment By lilyj On 11 ottobre 2009 @ 19:54

@ Dracheom: dammi una buona ragione per cui dovremmo starcene zitti a leccare il culo a qualcuno che pubblica cazzate del genere? L’educazione di questo ‘autore’ deve aver saltato la lezione n°13 “se vuoi fare lo scrittore non avere la faccia da culo da pubblicare merda e vantartene”. Per te è un bel libro? Uao, complimentoni. Ma evita commenti buonisti. Il tizio ha reso il suo ‘lavoro’ pubblico, quindi chiunque può criticare nel bene e nel male. L’educazione è solo un paravento per chi non ha nulla da dire o per chi non ha il coraggio d’usare il cervello in modo autonomo.

#879 Comment By DRACHEOM On 11 ottobre 2009 @ 21:19

Merphit Kydillis ma si puo’ sapere cosa ti ha fatto federico!?! forse insultare gratuitamente le persone ti pare un modo come un altro per non studiare! Lascialo in pace e prova a scrivere qualcosa tu se sei cosi bravo!

#880 Comment By DRACHEOM On 11 ottobre 2009 @ 21:49

ma cancellate ogni cosa che dico? insomma!!! dove e’ finita la liberta’ di parola!?!

lo dico ancora: quale diritto avete voi di trattare male un autore come un altro? e soporattutto vorrei vedere che avete scritto voi di cosi’ eclatante da avere esperienza in materia e se Merphit Kydillis prova a diri che ha letto il libro e dice quel che gli pare cio’ dimostra solo quanto poco siate informati!!!

allaprossima ;)

#881 Comment By lilyj On 11 ottobre 2009 @ 22:08

@ Dracheom: mi spieghi perché l’unico prerequisito per poter esprimere un’opinione su un qualsiasi libro è “avere scritto un libro fighissimo che ha venduto milioni di copie”? Cos’è, se non sono un autore pubblicato non ho diritto a rendermi conto di quanto un libro possa far schifo? O non ho diritto di dire che un libro fa oggettivamente schifo?
Ma allora nemmeno chi dice “tuailait è fikkissimo” ha diritto di dirlo?
Non eri tu che strepitavi per la libertà di parola?
E per la cronaca: i commenti vengono spostati qui in Fogna perché FUORI TEMA, non vengono cancellati. Non l’avevi ancora notato?

#882 Comment By Mauro On 12 ottobre 2009 @ 01:07

Di Sì, Oscuro Signore c’era in giro una versione dimostrativa gratuita, risalente a prima che entrasse in commercio; se vi interessa, potete vedere se la trovate ancora (tra parentesi, a memoria le carte mi piacevano di più, e di certo c’erano abbastanza Occhiatacce per una partita…).
Clio: no, salvo che sbagli nome; se intendi il Mauro della Ramingata, sono io.

#883 Comment By Merphit Kydillis On 12 ottobre 2009 @ 09:40

@ Gamberetta: Normalmente mi chiederei perplesso Ma perché mi ha spostato nella Fogna? Poi, ricordandomi dello scontro che Angra ebbe con avvocatospadaccino ho capito: pertanto, ti ringrazio che hai spostato la discussione con Dracheom qui, dato che ORA potrò esprimermi liberamente senza correre rischio di OT.

#884 Comment By Merphit Kydillis On 12 ottobre 2009 @ 09:44

@ Dracheom: Due sono le cose.. o hai saltato qualche parte, oppure ci godi nel trollare. Rileggiti BENE il mio commento precedente.
Fatto? Bene: come dovrai notare, non contengono ingiurie, minacce e/o intimidazioni nei tuoi confronti né per il Ghirardi. Ho detto solamente: dici che proferiamo boiate? Bene, illuminami: cosa ti ha fatto piacere Bryan? La psicologia del personaggio? L’originalità delle situazioni illustrate? La copertina che c’entra un cazzo di cane con la trama?

Se intendo insultare gli scrittori, potrei dedicarmi a frasi del tipo «Ma ‘sto tizio è un ricchione con i controfiocchi!» oppure «’sta stronza fa prima a farsi dare le analisi del sangue all’ASL che scrivere elfi e cazzi vari!». Essendo, invece, una persona civile (poi dimmi qual’è la tua concezione di persona perbene) dico: «Il Ghirardi può essere una brava persona, e avrà dedicato anima e corpo a Bryan. E dico sul serio. Ma, spiaciente, il suo primo romanzo non riesco a mandarlo giù dato che l’ho trovato senza senso per i miei canoni»
Poi, sarò coglione io che non ci avrò capito nulla, abituato come sono a leggere Weis-Hickman, Stephen King, Koji Suzuma e compagnia. Ma il libro l’ho riletto un bel pò di volte, nel caso avessi saltato qualche parte: sì, ho letto bene il romanzo, partendo dalla convizione che potesse essere buono, ma a mio parere si è rivelato una schifezza.
Soddisfatto? No? Beh, dimmi tu come risolvere questo scontro: sarebbe già buono se tu mi dicessi come e perchè il romanzo ti sia piaciuto. Se tu taci (o rispondi senza “illuminarmi”) a mio parere avrai torco marcio.

Ultime due cose: sei libero di sputtanarmi pubblicamente: io aspetto solo che mi rispondi. Se poi ti metti a fare il troll, rispondo in malo modo.
E QUESTO è il link giusto per il forum del Ghirardi:
http://bdbofficialforum.forumfree.net/

#885 Comment By Merphit Kydillis On 12 ottobre 2009 @ 21:08

Dopo che DRACHEOM ha saputo essere dello stesso piano di una fan di Edward Cullen, sono andato ad indagare sul forum del Ghirardi. Ci credereste che DRACHEOM è un moderatore? Sissignori, colui che viene a cianciare boiate sulla recensione di Gamberetta ricopre una carica importante per i fan di Ghirardi.
Ovviamente, non credo che l’autore di Bryan abbia ordinato ad un suo “fedelissimo” di screditare Gamberetta e noi poveri idioti che dicono “Ma il romanzo del Ghirardi non è un granché…” Semmai, la mia idea è che DRACHEOM, credendo di agire in buona fede, si è autonominato suo crociato… ma questo non gli dà il diritto di parlar male degli altri.

Come ricorderete, DRACHEOM non è stato capace di difendere un romanzo che lui ritiene buono: alle domande ha saputo rispondere solamente con frasi tipo Gamberetta ha scritto una recensione stupida e Prova a scrivere un romanzo, se vuoi giudicare il suo romanzo!
Qualcosa mi dice che la storia non finisce qui… e spero tanto che legga il mio commento. Che lo leggesse BENE!

#886 Comment By DRACHEOM On 12 ottobre 2009 @ 21:59

Caro Merphit Kydillis prima di tutto vorrei scusarmi per la mia stupidata sul vostro sito. Accetto la sfida, e per rispondere alla tua domanda potrei dire perche’ ho trovato BDB molto bello ed interessante.Mi ha coinvolto molto da vicino. Rispecchiandomi io stesso in Bryan ho saputo vivere un avventura emozionante che mi ha fatto divorare pagine e pagine molto velocemente.spero si sia capito perche mi9 e’ piaciuto cosi’ tanto BDB e perche’ lo difendo a spada tratta. ovviamente io non sono al tuo livello di lettura, tutto quello che hai letto fa spavento in confronto a quel che ho letto io ma il fatto che voi possiate giudicare una persona cosi’ facilmente mi manda in bestia!!!la maggior parte di voi non ha letto il libro e l’ unico che lo ha fatto e’ un tantino irascibile ed inizia a strmi simpatico. mi sembra l’ unico che possa dare un giudizio valido apparte gamberetta che credo abbia letto il libro almeno una volta. mi scuso ancora per il mio comportamento, non mi aspetto tolleranza ne da voi ne dal mio forum. arrivederci.

P.S.: 1-1 palla al centro

#887 Comment By Merphit Kydillis On 12 ottobre 2009 @ 22:47

@ Dracheom: scuse accettate. QUESTA era una risposta che aspettavo. Certo, anch’io quando leggo provo ad immergermi nei panni del protagonista… nel caso di Bryan sono uscito molto perplesso: come già detto prima l’ho trovato weird se mi è permesso il termine. Ma uno degli elementi principali della mia perplessità era il finale: mi è parso molto non sense. Il fatto che Bryan desse una fiducia totale a Morpheus…
Un’altra cosa: solo perché leggo Nyarlathotep, Raistlin e Sadako, questo non vuol dire che mi reputo superiore ai normali lettori. Certo, potrei dire che ho gusti “raffinati”, ma non cambia il fatto che il sottoscritto rimanga un ignorante della narrativa… un conto è scrivere fan fiction, un conto è scrivere un libro. Il giorno in cui un mio romanzo dovesse essere pubblicato, Nicolas Eymerich e Wulfgar busseranno alla mia porta. E non con intenzioni amichevoli ^_^”

Comunque sia: la cosa che ti ha mandato in bestia è stato la mia considerazione che il Ghirardi ha avuto tre anni di tempo per scrivere Bryan: dai quattordici ai diciassette anni la mentalità di un ragazzo cambia. Avendo letto che l’autore era “grande” ho pensato Sciverà come un adulto, più o meno, quando invece credevo di essermi trovato… beh, ti lascio immaginare il resto. Forse nel mio giudizio sul romanzo hai “tradotto” un certo astio nei confronti dell’autore. Effettivamente è vero: era la prima volta che mi capitava di rimanere deluso da un romanzo (ovviamente, prima di conoscere la Troisi).

Morale dela favola: 1-2, mi sono fatto autogol, credo. Speravo che finisse in questo modo, e ho cambiato opinione su di te. Quindi smetterò di pensarti come un troll, ma come una persona civile ^_^

#888 Comment By Merphit Kydillis On 12 ottobre 2009 @ 23:04

@ DRACHEOM
Mi sono scordato di una cosa: il motivo principale che mi ha portato a incazzarmi con te è stato la tua risposta alle mia domanda in maniera…. Guarda, il termine non mi viene in mente, ma ti faccio un esempio.

Un padre vede il figlio tornare da una vacanza-studio in Inghilterra durato due mesi. Gli dice: «Figliolo, com’è andata e cosa hai visto di bello?» e il figlio se ne esce: «Oggi in tv fa vedere Maria de Filippi che intervista Del Piero»

Ho reso l’idea?

#889 Comment By DRACHEOM On 12 ottobre 2009 @ 23:47

Direi di si, si capisce ^-^. Io continuo a considerare alcuni di voi un po superficiali ma certamente ho cambiato idea su Merphit Kydillis. mi sembra una persona abbastanza giusta e quando ho attaccato in malo modo il forum lui ha avuto la stessa reazione che ho avuto io quando lui e’ entrato nel mio. prima di andarmene aggiungo che aver addirittura ottenuto una rettifica delle regole da gamberetta in persona mi ha fatto piacere. IO NON HO ASSOLUTAMENTE PARLATO IN NOME DI FEDERICO. LA VOCE ERA LA MIA. se Merphit o qualcun altro vorra’ leggere il secondo libro e commentarlo io sarei ben felice di sentire la sua versione dei fatti e la sua recensione. io saro’ sempre in disparte a seguire i vostri movimenti e spero di non assistere ad un altro esempio di superficialita’.

grazie a tutti e buona notte dal vostro drago dagli occhi rossi di 14 anni

#890 Comment By Hellfire On 13 ottobre 2009 @ 15:14

Rispecchiandomi io stesso in Bryan

ai miei tempi la figura dell’erotomane non era poi così in voga. come cambiano i tempi…

#891 Comment By DRACHEOM On 13 ottobre 2009 @ 16:46

Rispecchiandomi io stesso in Bryan

ai miei tempi la figura dell’erotomane non era poi così in voga. come cambiano i tempi.

PER CASO HO CHIESTO LA TUA OPINIONE? se tu ritieni bryan di boscoquieto un libro porno sofo affari tuoi. io non lo sonsidero tale quindi dico quel che mi pare! che gente! capace solo di criticare!

#892 Comment By Annaf On 13 ottobre 2009 @ 17:40

@DRACHEOM: Vorrei farti notare che siamo in un paese libero, dove ognuno può dire la propria opinione (richiesta o meno da te, non fa differenza, visto che questo non è il tuo blog) e da quanto ha scritto Gamberetta nella recensione, riportando pezzi del libro, anch’io lo ritengo “piuttosto” spinto (per non dire altro) e penso che l’autore dia un’immagine delle donne alquanto superficiale e che rasenta l’insulto (leggere che una ragazza viene violentata ogni due per tre non è che faccia poi tanto piacere a una donna e fa pensare che, per l’autore, la figura femminile sia solo un oggetto, che non abbia diritto di opinione o di parola).
È vero, non ho letto il libro e non potrò giudicarlo appieno, ma ho letto gli spezzoni riportati da Gamberetta e ho capito che non è il genere di cose che leggo normalmente, ergo non fa per me e preferisco lasciarlo dove sta.

#893 Comment By Merphit Kydillis On 13 ottobre 2009 @ 20:24

@ Annaf: sicuramente non hai letto La Trilogia di Magdeburg: credo che il Duca potrebbe piacergli per via di mercenari elvetici (dragoni, credo) che, cani rognosi come sono, si dedicano a stupro, saccheggio e omicidio. Direi che è abbastanza forte… rispetto a Bryan.

Ovviamente, con questo non voglio dire che il Duca sia un spregevole signore della guerra che ogni giorno va a caccia di timide fanciulle elfe da s*d*m*zz*r* a sangue, con seguito un’orda di demoni allupati usciti da un qualche hentai ^_^

Ammetto di aver storto il naso riguardo ai “disturbi” del protagonista. Però ricordiamo che è un ragazzo, che cresce, e che pensa come un ragazzo della sua età. Poi, vabbé, se incontra mezzi-demoni con la capoccia grossa e ragazze-bikini…

Ma Altieri, come tema principale dei suoi romanzi, descrive l’apocalisse, l’annientameno della coscienza dell’uomo. Ne La Trilogia di Magdeburg troviamo individui spregevoli, dementi, assetati di sangue e morte… individui che vogliono la morte, per se stessa e per gli altri. La vita, il bene, la pietà: ognuno di queste cose vengono letteralmente bruciate di fronte all’insania della Guerra dei Trent’Anni, il cui culmine è stato Il Matrimonio di Magdeburg, descritto ne il Demonecon ritmo travolgente. Quando ho letto quel pezzo, mi è parso di sentire odore di bruciare e di udire le urla degli inermi, tanto ero preso dalla lettura. Diciamo che ho avuto tra le mani non una trilogia, ma il Male, dato che sono rimasto molto colpito dalla schiettezza e durezza di certe scene.

#894 Comment By DRACHEOM On 13 ottobre 2009 @ 21:45

Annaf questo messaggio garbati mi fa capire quello che vuoi dire a pieno e bnche’ non sia d’ accordo non ho alcuna intenzione di impedirti di pensarla come vuoi. il ragazzo di prima mi a giudicato come un pervertito!!!e la sua frase e’ stata un po’ schietta e offensiva.
Sembra proprio che questo forum mi attragga come una calamita quindi in base alla liberta’ di parola QUESTO BLOG MI E’ ACCESSIBILE
io me ne andro’ quando vedro’ che un po’ di buon senso vi e’ entrato nella zucca o in caso gamberetta mi sbatta fuori.

ciao a tutti

#895 Comment By Annaf On 13 ottobre 2009 @ 22:03

me ne andro’ quando vedro’ che un po’ di buon senso vi e’ entrato nella zucca o in caso gamberetta mi sbatta fuori.

Quindi chiunque abbia un’opinione contraria dalla tua non la può esprimere perché tu vuoi “far entrare del sale in zucca” a noi che, se permetti, abbiamo un po’ più di esperienza (di lettura) rispetto a un quattordicenne. Interessante versione della libertà di parola, non c’è che dire.

#896 Comment By DRACHEOM On 13 ottobre 2009 @ 22:43

Quindi chiunque abbia un’opinione contraria dalla tua non la può esprimere perché tu vuoi “far entrare del sale in zucca” a noi che, se permetti, abbiamo un po’ più di esperienza (di lettura) rispetto a un quattordicenne. Interessante versione della libertà di parola, non c’è che dire.

VEDIAMO UN PO’ SE DIMOSTRI DI AVERE DAVVERO TUTTA STA ESPERIENZA COME MERPHIL O SEI SOLO UN FANFARONE CHE HA VOGLIA DI CRITICARE.
1) non hai letto il libro quindi non sei in grado di dare un analisi dettagliata.
2)avrai letto piu’ di me ma non mi sembri in grado di sostenere una conversazione decente visto che: io parlo tu sfotti,io rispondo tu mi attacchi verbalmente….
3)se frequenti questo forum avrai letto almeno una 30 di fantasy e questo non lo metto in dubbio ma vorrei sapere se leggi per noia o se il tuo istinto ti imperssonifichi nei protagonisti.

ciao a tutti un saluto speciale a Gamberetta e a merphil ^_^

#897 Comment By Annaf On 13 ottobre 2009 @ 23:08

Prima di tutto, mi sembra chiaro dal nick che sono una donna, non un maschio u.u

1) non hai letto il libro quindi non sei in grado di dare un analisi dettagliata.

Non è necessario leggere tutto il libro per dare giudizi, quando verrà capito e assimilato questo concetto? Gamberetta ha riportato degli spezzoni dal libro, ho letto quelli insieme ad altro sparso nel web e mi sono bastati per farmi un’idea. Non mi sembra così difficile da capire u.u

2)avrai letto piu’ di me ma non mi sembri in grado di sostenere una conversazione decente visto che: io parlo tu sfotti,io rispondo tu mi attacchi verbalmente….

Sinceramente, sostenere una conversazione decente con te non è che mi interessi molto, anche perché io sono intervenuta solo perché tu vuoi la libertà di parola, ma gli altri non possono averla.

3)se frequenti questo forum avrai letto almeno una 30 di fantasy e questo non lo metto in dubbio ma vorrei sapere se leggi per noia o se il tuo istinto ti imperssonifichi nei protagonisti.

Questo non è un forum, ma è un blog, sono due cose leggermente diverse u.u Non ho letto una trentina (era questo che intendevi col numero?) di fantasy, diciamo che mi sto facendo una cultura nel genere, ma so perfettamente distinguere le boiate da libri scritti in modo decente. Secondariamente leggo perché mi piace leggere, non per noia o per trovare il mio nuovo idolo in carta e parole, è difficile che io mi rispecchi in qualche personaggio letterario.

Contento delle risposte?

#898 Comment By DRACHEOM On 13 ottobre 2009 @ 23:52

mi aspettavo solo questo u.u
se sei una ragazza ti chiedo scusa se non si e’ notato dalle mie risposte
continuo a pensare che l’ unico modo per parlarti civilmente sia staccarti la tastiera e darti un bel microfono per sentirti in tutt’ italia!!!vuoi la liberta’ di parola?PREGO. io lascio perdere rleggi quello che scrivi, ti e’ sembrato sensato? io non lo credo.ora ti lascio andare
^_^ e sappi che non voglio piu’ reagire. e’ come parlare con il muro.
buona notte e sogni d’oro piccola lettrice dalle piccole vedute

#899 Comment By Annaf On 14 ottobre 2009 @ 00:23

piccola lettrice dalle piccole vedute

Sarei di piccole vedute perché non mi va di leggere un libro che non mi interessa e che già so che non mi piacerebbe? Cosa del “leggo perché mi piace” non ti è chiaro? Dovrei leggere i libri che vuoi tu solo per farti un piacere personale? Per me il tempo delle letture obbligatorie è passato da un pezzo, per te penso sia solo all’inizio, quando sarai stato obbligato a leggere Alfieri, Dante, Boccaccio, Machiavelli, Casanova, Manzoni, Boito, Foscolo, Leopardi, Tomasi di Lampedusa, D’Annunzio, Verga, Levi, Eco, Shakespeare, Swift, Brontë, Austen, Stevenson, Orwell e tanti altri allora ne riparleremo (se ti fossi perso nell’elenco di autori citati, riparleremo delle letture obbligatorie). (E come vedi al liceo non ti fanno leggere romanzi fantasy – forse Orwell si avvicina un po’, ma rimane sempre molto lontano dal genere –, quindi diciamo che questa cultura me la sto “costruendo” da sola e il tuo autorucolo preferito non è contemplato)

E il “piccola lettrice” ti consiglio di risparmiartelo la prossima volta, altrimenti inizierò a usare termini come “tesoro”, “cucciolo”, “piccolo” e altri che non si confanno alla conversazione matura e decente che volevi portare avanti.

#900 Comment By Hellfire On 14 ottobre 2009 @ 01:42

PER CASO HO CHIESTO LA TUA OPINIONE?

ho per caso io chiesto la tua?

#901 Comment By dr Jack On 14 ottobre 2009 @ 13:32

PER CASO HO CHIESTO LA TUA OPINIONE?

ho per caso io chiesto la tua?

Per caso qualcuno ha chiesto di chiedere se ci chiediamo un’opinione?
Oh… c’è da far casino e non mi invitate :p?

(questo commento è puro spam)

#902 Comment By Merphit Kydillis On 14 ottobre 2009 @ 14:21

@ Dracheom: mi stai deludendo. E non poco.

#903 Comment By DRACHEOM On 14 ottobre 2009 @ 14:57

@ Dracheom: mi stai deludendo. E non poco.

scusa… hai ragione.

facciamo cosi’ piccola lettrice leggi quel che vuoi mettiti anche a bestemmiare sul blog che non mi interessa.
a quello d’ altri tempi dico che ha ragione lui. GIOVENTU’ BRUCIATA!!!tutti spacciatori e pervertiti. fai ance tu come ti pare.

XD puro spam

scusami ancora merphit e ciao

#904 Comment By lilyj On 14 ottobre 2009 @ 23:51

Ho capito: al signor dracheom interessa la solo libertà di parola sua e bon, finita lì. Perché quando qualcuno gli contesta qualcosa, la sua risposta è “non mi interessa, tralala!” (con tanto di mani sulle orecchie). E Annaf ha ragione da vendere: se una recensione è ben particolareggiata e approfondita non c’è motivo di non sfruttarla per poter decidere cosa leggere. Che poi io abbia dato un’occhiata al libro e l’abbia trovato ributtante è solo la ciliegina sulla torta ^_^ Ma questo al signor dracheom non interessa: lui vuole solo ficcarci a forza del sale in zucca. UAO!
PS: dire a qualcuno “piccola lettrice dalle piccole vedute” è un infantilismo di proporzioni epiche. Soprattutto dato il contesto.
Stai facendo davvero una figuraccia. Spero che tu te ne renda conto.

#905 Comment By DRACHEOM On 15 ottobre 2009 @ 15:51

Merphit puoi dirmi come contattare gamberetta? non ha senso farlo qui

alla Annaf chiedo veramente scusa. Non mi comporto mai così e spero che tu non abbia dato troppo peso alle mie parole. Hellfire non credo tu sappia cosa stai dicendo ed il fatto che tu stia discutendo con un 14 del fatto che mi sto’ comportando male rasenta il ridicolo.sai perche’ ho dato ascolto a Merphit? perche’ LUI mi ha fatto capire che si puo’ anche parlare con un gambero, Io ascolto solo chi mi sembra dalla parte del giusto e tu non mi sembri esserlo.

ciao merph!

#906 Comment By Annaf On 15 ottobre 2009 @ 19:05

alla Annaf chiedo veramente scusa. Non mi comporto mai così e spero che tu non abbia dato troppo peso alle mie parole.

Scuse pseudo accettate, ma devi ancora imparare a rapportarti con gli altri perché non puoi insultare così gente che manco conosci e che non sai se è più grande o più piccola di te. Dovresti anche imparare ad avere rispetto per gli adulti e/o coloro che hanno opinioni diverse dalle tue.
Personalmente chiudo qui questa questione.

#907 Comment By Mariano On 16 ottobre 2009 @ 12:00

@ Gamberetta

Dal momento che ultimamente mi sto appassionando allo Steampunk, mi piacerebbe una tua “analisi” o parere sul genere, e magari le differenze dallo steamfantasy, per quanto siano facilmente intuibili.
Mi piacerebbe inoltre un suggerimento su romanzi steampunk (magari pubblicati in Italia: quelli che consigia il Duca sono spesso stranieri).
Grazie 1000

Mariano

#908 Comment By Hellfire On 16 ottobre 2009 @ 16:34

ed il fatto che tu stia discutendo con un 14 del fatto che mi sto’ comportando male rasenta il ridicolo.

qualcuno me lo tradurrebbe?

#909 Comment By dr Jack On 16 ottobre 2009 @ 17:04

ed il fatto che tu stia discutendo con un 14 del fatto che mi sto’ comportando male rasenta il ridicolo.

qualcuno me lo tradurrebbe?

Ho due opzioni:
A) Il 14 è un numero della cabala negromantica essendo un 4 con l’aggiunta di un 1 e per questo chi l’ha usato accusa l’altro di parlare coi demoni.
B) Altrimenti si può supporre che 14 stia per quattordicenne e si stia facendo un po’ di trolling affermando che i teeneger non siano abbastanza maturi per comprendere dialoghi di elevata moralità.

Io opto per la A.

#910 Comment By Vincent Law On 17 ottobre 2009 @ 03:36

Mi associo. E’ sicuramente la A.

#911 Comment By Mauro On 17 ottobre 2009 @ 13:26

dr Jack

Il 14 è un numero della cabala negromantica essendo un 4 con l’aggiunta di un 1 e per questo chi l’ha usato accusa l’altro di parlare coi demoni

Quindi un chiaro riferimento a Bryan di Boscoquieto nella Terra dei Mezzidemoni?

#912 Comment By DRACHEOM On 18 ottobre 2009 @ 00:13

XD TUTTI SU DI ME!!! NOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma che ci sto a fare. sono un pungible XD. Probabilmente la meta’ di voi non mi sopporta e le meta dell’ altra meta’ vorrebbe uccidermi o bannarmi XD.Mi dite come posso parlare con gamberetta in privato?
qua sarebbe come parlare con tutti.

P.S.:ma sul forum io ho trattato male Merphit Kydillis? lo abbiamo insultato in massa? MERPHIT SALVAMI TU!!!

#913 Comment By dr Jack On 18 ottobre 2009 @ 12:10

Quindi un chiaro riferimento a Bryan di Boscoquieto nella Terra dei Mezzidemoni?

ahi ahi ahi Mauro :p.
Mi sa che il tuo cammino non ti ha ancora portato sul blog del Duca Carraronan, altrimenti conosceresti anche tu la fede quattrista.
Il numero 4, come sanno gli eruditi, è un numero sacro, mentre l’uno e un numero qualsiasi :p. Nessun riferimento (voluto) a Bryan.
Ora, bisognerebbe chiedere a un esperto ma secondo me parlare con un 14 rischia di essere un’azione empia.

@ DRACHEOM:
Smettila di lagnarti e comportati da uomo accettando il risultato delle tue azioni XD. Se vuoi rimediare prova, se no fregatene e tanti saluti.
Per sentire Gamberetta hai già provato a mandargli una mail all’indirizzo che lascia al pubblico? Cerca e troverai! Non è mica nascosto :p.
Il mio poi è solo spam :p, non lo faccio perché sei te.

#914 Comment By DRACHEOM On 18 ottobre 2009 @ 16:56

ok dr Jack, lo sapevo gia del indirizzo ma non so’ dove rtovarlo XD non lo vedo. Per la cronaca non mi sto’ lagnando. Al limite e’ il mio modo di scrivere che ti da quel idea li’. qualcuno di voi comunque non mi ha esattamente steso il tappeto rosso. grazie del aiuto

#915 Comment By Merphit Kydillis On 18 ottobre 2009 @ 17:04

@ DRACHEOM
Mi hai enormemente deluso. Pensavo di aver risolto la questione, ma evidentemente non è cosi. Fammi capire: a me dai retta, mentre con gli altri mostri il tuo vero volto?
Non ti piace ciò che ha scritto Hellfire? Questo è un blog: è come se entri in una sala da té, dove tutti sentono e commentano la loro. Non so come funziona un forum (specie quello tuo), ma credo che funzioni allo stesso modo. Ti ha irritato la battuta di Hellfire? Non te lo cagavi.

Inoltre non chiamarmi gambero: Gamberi Fantasy è un blog come tutti gli altri, non una religione new age, movimento politico, etnia, casta o classe sociale. Sono una persona che commenta su un blog, che pensa e ragiona come un coetaneo medio della mia età. E ne ho 19. È come se io chiamassi a te “Bryniano” perché sei del forum di BDB.
Come dovrai ricordarti, nè io nè Gamberetta non abbiamo parlato di giusto o sbagliato, come il sacro massacro di Valtellina, o lo schiavismo americano ai danni dell’Africa: entrambi abbiamo parlato di un romanzo che abbiamo letto e che NON ci è piaciuto, e l’abbiamo commentato (lei con recensione, io cone commenti veri e propri). FINE.

Non preoccuparti, nessuno ti bannerà… a parte Gamberetta, essendo l’amministratice. Forse non lo sai, ma a volte è capitato che qualcuno si è fatto passare per più di una persona per commentare su GF. Gamberetta l’ha scoperto e l’ha sputtanato pubblicamente. Mi spiace per FantasyFan, ma arrivare al punto di criticare la Troisi, sua diva, per attirare l’attenzione di Gamberetta ;P

Infine: chiamare Annaf “piccola lettrice” è quella che io considero una mossa sleale ed infantile, e questo mi fa ricordare Elisa Rosso. Entrambi infantili ed immaturi.

#916 Comment By dr Jack On 18 ottobre 2009 @ 18:20

@ DRACHEOM:
D’accordo. Voglio darti qualche indizio :).
Partiamo dalla più facile.

Metti caso che tu decidi di rispondermi. Ecco vai nell’apposito form.
Ma non rispondere. Prova a guardare più in basso. Se serve fai scorrere la pagina fino alla fine.

E’ una scritta rossa.

#917 Comment By DRACHEOM On 18 ottobre 2009 @ 18:49

ok grazie XD che imbranato che sono

#918 Comment By DRACHEOM On 18 ottobre 2009 @ 21:36

wow questa volta sono rimasto davvero colpito.inutile scusarsi ormai.
probabilmente e’ l’ ultima volta che scrivo nella fogna dei commenti.Fate finta che io non sia mai venuto a ficcare il naso in questo blog. Forse all’ inizio ero dalla parte del giusto ma ora non lo sono di certo. Visto che non sono riuscito ad inviare delle scuse a gamberetta via e-mail lo faccio da qui “scusa Gamberetta per i disordini che ho provocato nel tuo blog”. ORA FACCIO LE VALIGE. CIAO A TUTTI!!! CI RIVEDREMO QUANDO SARO’ CRESCIUTO UN PO’ O FORSE CI RIVEDREMO ANCHE DOMANI XD.ciao a tutti!!! ;)

#919 Comment By DRACHEOM On 18 ottobre 2009 @ 21:39

a ancora una cosa. La differenza tra me ed elisa e’ che io ho 14 anni ed e’ naturale che io sia ancora un po’ infantile mentre lei e’ ancora maggiorenne

#920 Comment By Annaf On 18 ottobre 2009 @ 22:39

Infine: chiamare Annaf “piccola lettrice” è quella che io considero una mossa sleale ed infantile

Era “piccola lettrice dalle piccole vedute”, il ché è anche peggio XD

#921 Comment By Maudh On 22 ottobre 2009 @ 22:04

@ Dracheom:
Elisa Rosso è nata nel 1993, quindi ha sedici anni, quindi è minorenne e ha alcuni anni più di te e me, non maggiorenne (“è ancora maggiorenne” lo do per errore di battitura).

Spam-spam-spam-spam-spam
p.s. Questi discrorsi sulla cabala sono chiare bestemmie al sacro 4,
L’InquisizioneInquisizioneInquisizioneInquisizione vi prenderà e vi piegherà al suo Volere!
Spam-spam-spam-spam-spam

#922 Comment By Magdalena On 24 ottobre 2009 @ 15:10

Da Wikipedia

Mostra spoiler ▼

Mio Dio ._.
oggi sto male.
In compenso il trailer di New Moon è figo XD
Peccato buttar via risorse così per una roba del genere.

#923 Comment By Mauro On 27 ottobre 2009 @ 18:47

Sapete qualcosa su questo?

#924 Comment By Gamberetta On 27 ottobre 2009 @ 22:21

@Mauro. Non l’avevo mai sentito. Comunque la versione inglese si può prendere qui.

#925 Comment By Merphit Kydillis On 31 ottobre 2009 @ 07:42

Se tutto va bene, domani andrò alla fiera di Lucca. Mi spiace che Licia non ci sia, ma mi consolerò con Gielle e compagni ^^

#926 Comment By Merphit Kydillis On 2 novembre 2009 @ 21:34

Lucca è stata un’esperienza davvero unica, e spero di ripeterla. Forse l’anno prossimo mi faccio un cosplayer…
Per aspettare l’intervista con Monte Cook, però, mi sono sorbito prima la rappresentazione dei romanzi Buio e Il Libro del Destino: il Principe delle Nebbie. Non sapevo se mettermi a ridere o agitarmi come una tarantola infettata dal G-Virus rinfacciando alla Rosso per il “diverbio” che ha avuto con Princess, la webmaster di MassacriFantasy.

Per quanto riguarda Elena P. non l’ho incontrata, ma come “ricordino” mi sono preso un libricino (gratuito, ovviamente…) che conteneva le prime pagine del romanzo. L’ho fatto leggere ad una mia amica, e questi ha esclamato «Ma che roba mi hai portato?!». Effetivamente, non ho capito se è ambientato in Italia o a Raccoon City: a parte Alma (non quella di F.E.A.R.), non ci sono nomi italiani.

#927 Comment By mariateresa On 7 novembre 2009 @ 21:43

@Gamberetta: scusa se ti disturbo, ma non c’è proprio nulla di Michael Swanwick disponibile su carta in italiano (o al massimo scaricabile come pdf in inglese)?

#928 Comment By Gamberetta On 8 novembre 2009 @ 22:52

@mariateresa. Pare che Cuore d’Acciaio e Dragons of Babel saranno (ri)pubblicati da Mondadori nel 2010, ma non è notizia certa.
In inglese si trovano facilmente su gigapedia, qui e qui.

#929 Comment By Diarista incostante On 9 novembre 2009 @ 09:48

non c’è proprio nulla di Michael Swanwick disponibile su carta in italiano (o al massimo scaricabile come pdf in inglese)?

Ti ho mandato una mail :)

#930 Comment By SirManfred On 9 novembre 2009 @ 14:24

Gamberetta: hai letto la quadrilogia “La guerra degli elfi” di di Herbie Brennan? Si tratta di modern fantasy molto divertenti che ti potrebbero ispirare qualche bella recensione. Il primo libro credo sia il migliore: si intitola “la guerra degli elfi” e trovi qualche informazione su wikipedia. Non credo che la wiki renda granchè giustizia al romanzo.

#931 Comment By Gamberetta On 9 novembre 2009 @ 23:48

@SirManfred. No, non ho letto i libri di Brennan, però vedo che sono disponibili su emule. Ci faccio un pensierino, anche se non assicuro niente.

#932 Comment By Davide On 17 novembre 2009 @ 01:57

Gamberetta, credo di dare voce al pensiero di molti qui chiedendo: il sondaggio per il regalo natalizio ci sarà per caso anche quest’anno?*_*

#933 Comment By Gamberetta On 17 novembre 2009 @ 14:29

@Davide. Certo che ci sarà il sondaggio! Lo aprirò verso il dieci di dicembre.

#934 Comment By Angra On 18 novembre 2009 @ 13:44

Sono andato a rileggere un pezzetto di Garmir l’Eclissiomante: spero che sia di nuovo nella rosa dei papabili!

#935 Comment By CUV4X On 18 novembre 2009 @ 15:55

@Gamberetta. Mi riallaccio ad un vecchio commento postato qui nella fogna (circa a pagina 8), in cui ti si chiedeva perchè consideri superiore il fantastico giapponese. Quali film, anime, manga ecc. ti portano a credere ciò?

#936 Comment By Gamberetta On 18 novembre 2009 @ 17:08

@CUV4X. È un discorso molto lungo, magari ci scriverò un articolo.
Però, per partire da qualche parte, quelli qui sotto sono i film live-action giapponesi usciti negli ultimi anni (2000+) di genere fantastico che mi sono piaciuti direi più di qualunque produzione occidentale:

Battle Royale di Kinji Fukasaku.
Gozu di Takashi Miike.
Kairo di Kiyoshi Kurosawa.
Memories of Matsuko di Tetsuya Nakashima.
Suicide Club di Shion Sono.
Survive Style 5+ di Gen Sekiguchi.
The Calamari Wrestler di Minoru Kawasaki.
Uzumaki di Higuchinsky.
Zebraman di Takashi Miike.

E ho messo solo il meglio. Quasi tutti i film di Miike, Tsukamoto, Kiyoshi Kurosawa, Ryuhei Kitamura e tanti altri, anche se non sono capolavori, contengono comunque trovate fantasiose interessantissime.

#937 Comment By emm On 19 novembre 2009 @ 18:02

Edit di Gamberetta. Offendere me è consentito, offendere gli altri commentatori no.

@len
emammamia come sei acetona!
Allora rettifico: slave e acetona

#938 Comment By CUV4X On 20 novembre 2009 @ 15:29

@Gamberetta. Grazie! Metto subito un paio di titoli in download. Puoi consigliarmi anche qualche manga o anime? Oppure aspetto direttamente l’articolo a riguardo, che effettivamente sarebbe ben gradito. Ma se preferisci aspettare di saperne maggiormente (come leggo nei commenti dell’articolo Fine della Pacchia) va bene lo stesso.

#939 Comment By Clio On 21 novembre 2009 @ 00:24

A me Battle Royale non è piaciuto =_= Le scene di scempio erano ben fatte, ma la storia per metterle insieme era talmente buttata lì che non sono riuscita a provare nessuna simpatia per i personaggi.
Bum, fuori un altro! Quanti ne mancano? Così tanti? Ma che cacchio fa il feroce ammazzasette psicotico?

Mi sa che io e Gamberetta non abbiamo gli stessi gusti, quanto a film XD coff… Azumi… coff-coff
Tranne Dororo, quello è piaciuto molto anche a me ^_^

#940 Comment By Gamberetta On 21 novembre 2009 @ 01:11

@CUV4X. Manga e anime sarebbe un elenco troppo lungo. Comunque sono una fan dei manga di Junji Ito (in particolare Uzumaki e Gyo), mentre l’ultimo che ho letto e mi è piaciuto è stato Apocalypse Meow di Motofumi Kobayashi.
Come anime il mio preferito rimane Evangelion. Negli ultimi anni probabilmente Haruhi Suzumiya è tra i più interessanti, anche se la brillantezza delle prime puntate non si è più vista nel resto della serie. Qualche altro titolo degli ultimi anni: Zero no Tsukaima (ma solo la prima stagione), Gantz e Claymore (ma il finale è deludente).

@Clio. Azumi non l’ho messo in lista perché non ci sono elementi fantastici. Però è strabello. ^_^
Per Battle Royale: il Takeshi Kitano che mangia i biscotti e dà fuori di matto vale da solo il download. E io facevo il tifo per il tizio che si era presentato volontario.
Visto che comunque non mi pare che apprezzi l’eleganza della violenza fine a se stessa, tra i film in elenco quello che ti potrebbe piacere di più è Memories of Matsuko, che ha i suoi momenti crudi, ma è una sorta di commedia surreale piena di trovate bizzarre.

#941 Comment By Clio On 21 novembre 2009 @ 15:15

A Gamberetta
Grazie per il consiglio, ora lo cerco ^_^
Comunque in Battle Royale io facevo il tifo per Mitsuko :D La ragazzina buona piaceva tanto al potagonista, ma era insopportabile =_= Ma c’è già un Battle Royale 2 o sbaglio?

#942 Comment By Gamberetta On 23 novembre 2009 @ 16:55

@Clio. Sì, c’è un Battle Royale II, diretto dal figlio di Fukasaku (il padre è morto durante le riprese – ma di morte naturale, non per un incidente). Purtroppo BR2 è proprio una stupidata. Certe idee della trama sarebbero anche state interessanti, ma il resto è realizzato malissimo, dalla recitazione alle scene d’azione.

#943 Comment By Sophitia On 23 novembre 2009 @ 23:11

@Gamberetta
Se hai apprezzato l’anime di Claymore ma non ti ha deluso il finale, e perchè il finale se lo sono inventati gli animatori di sana pianta, anche se magari lo sai già ^^: nel manga la battaglia di Pieta finisce in tutt’altro modo (metto sotto spoiler, anche cerco di dare poche anticipazioni)
Mostra spoiler ▼

Dopo la battaglia di Pieta, il manga va avanti con un colpo di scena pazzesco: si scopre finalmente cosa è il continente dove abitano le claymore e cosa è davvero l’Organizzazione: io non me lo sarei mai immaginata, avevo fatto delle ipotesi, ma quello non me lo aspettavo proprio!
La parte inedita del manga è dal 11 volume in poi (capitolo 50, quando inizia la guerra di Pieta), in Italia lo pubblica la Star Comics, ma potete leggere le scan in italiano qua… http://www.itascan.info/manga/Claymore/8/ ….

#944 Comment By Sophitia On 23 novembre 2009 @ 23:13

Scusate, la frase “Se hai apprezzato l’anime di Claymore ma non ti ha deluso il finale” è ovviamente
“Se hai apprezzato l’anime di Claymore ma ti ha deluso il finale”…
scusate.

#945 Comment By Gamberetta On 24 novembre 2009 @ 22:09

@Sophitia. Grazie della segnalazione. Purtroppo quest’anno sono rimasta indietro con la lettura dei manga che volevo. Dovrò trovare il tempo per rimediare.

#946 Comment By Doarcissa On 25 novembre 2009 @ 18:52

@ Eugenio
Ciao!
Gamberetta ti rispondera`, credo, ma nel frattempo lo faccio io, lei ha poco tempo, mentre io non ho un tubo da fare :).
Piccola introduzione dilettante a Gamberi Fantasy:
1 – prima di tutto leggi le FAQ! Rispondono a tutte le domande che hai posto;
2 – il tuo commento, come anche il mio, non c’entra molto con Harry Potter, quindi entrambi verranno con tutta probabilita` spostati in Fogna dei commenti;
3 – contando rapidamente i giudizi dati nella categoria “Recensioni”, quelle negative sono il 50% (35 su 70). 50 non e` la stragrande maggioranza di 100;
4 – sulla destra c’e` una “Link utili”, in cui ci sono articoli che spiegano quali siano i criteri in base ai quali si assegnano i voti. Lo stato d’animo del recensore non e` un parametro. Osserva:
Gamberetta e` invidiosa:
“Riferimenti culturali impossibili per il Mondo Emerso.” -> 1 gambero marcio
Gamberetta non e` invidiosa:
“Riferimenti culturali impossibili per il Mondo Emerso.” -> 1 gambero marcio

ovvero: la valutazione negativa dipende dalla pecca del testo (pecca DIMOSTRATA) e non da come si sente Gamberetta. Ovvero: passera` qualcuno mai di qui qualcuno che si concentri su cio` che e` scritto, e non su chi lo scrive?
4b – contando che Gamberetta non e` l’unica autrice del blog;

Prima di farti un’idea ti conviene fare un giro piu` ampio di cosi`: ci vuole un sacco di tempo per farsi un’idea di questo blog, ma almeno si evita di essere l’ennesimo passante che dice una malignita` banale (tra l’altro anche interrogandosi pensoso: “ma non sara` che…”).

come se io scrivessi questo commento dopo aver letto solo il titolo dal blog… sarei un po’ superficiale. Non trovi?

Che non hai scritto questo commento dopo aver letto solo il titolo dal blog e` EVIDENTE. Infatti sei il primo che commenta cosi`: “passavo di qua/ho letto qualche recensione/sei una scrittrice fallita e quindi invidiosa/non entriamo MAI nel merito, insinuiamo malafede e basta”.

Proprio il primo.

#947 Comment By lilyj On 25 novembre 2009 @ 22:39

Concordo con Doarcissa. Il motto di Gamberetta credo sia “carta canta”, quindi limitarsi a darle dell’invidiosa senza prendersi la briga di leggere quali sono i criteri di critica è solo superficialità e faciloneria.

#948 Comment By Gamberetta On 25 novembre 2009 @ 23:09

@Doarcissa/@lilyj. È nel diritto di Eugenio darmi dell’invidiosa. Non è il primo, né sarà l’ultimo. Mi sembra inutile discutere, tra l’altro in un articolo vecchio di più di due anni.

#949 Comment By Doarcissa On 25 novembre 2009 @ 23:40

@ Gamberetta
Hai ragione, ma il feed dei commenti ci mette almeno un minuto a caricarmi la pagina, e io, che in quel minuto ho elaborato alte aspettative sul possibile inizio di una discussione interessante, trovo un commento cosi` e ci rimango male. Mi riempie di stizza. Mi esimero` in futuro.

#950 Comment By Gamberetta On 26 novembre 2009 @ 19:42

@Doarcissa. Non ho capito il problema con il feed. Comunque lo dico per voi più che per me: se una persona si presenta e lascia un commento offensivo e superficiale a un articolo di due anni fa, 99 su 100 non ha nessuna voglia di discutere, vuole solo dare fastidio. Dunque è inutile replicare.

#951 Comment By Sophitia On 28 novembre 2009 @ 11:07

@Gamberetta
Prego :-) spero ti piaccia.
Ho letto, scusami, solo ora che non ti è piaciuto “Mononoke Hime” di Miyazaki; magari poi non ti piace ugualmente, ma volevo segnalarti che purtroppo l’edizione italiana (come quella americana e quelle di molti altri paesi europee) è molto censurata (scusami se magari lo sapevi già); non nelle immagini, ma nei dialoghi, a dir poco stravolti. Questo perchè in Occidente la distribuzione era a cura della Disney che ha pensato bene di ficcarci del buonismo inutile e tagliare tutti i riferimenti alla cultura giapponese….
Per esempio, a inizio film Ashitaka lascia il villaggio nel cuore della notte e una ragazza va a salutarlo; in Italia viene detto che è la sorella; in originale NON è assolutamente sua sorella….
Anche il finale, da noi è assurdamente buonista, con umani e natura che vanno daccordo, umani che capiscono i loro errori, vogliamoci tutti bene…. eccetera eccetera…. In originale non c’è niente di questo! Il dialogo finale è stato letteralemente stravolto passando da un approccio filosofico tipico orientale, per ricondurlo alla tipica struttura moralistica occidentale. Senza contare che in originale gli umani della città non hanno alcuna intenzione di “cedere” o cominciare a rispettare la natura… :-(

#952 Comment By Mauro On 28 novembre 2009 @ 15:12

’edizione italiana (come quella americana e quelle di molti altri paesi europee) è molto censurata (scusami se magari lo sapevi già); non nelle immagini, ma nei dialoghi, a dir poco stravolti

Sai dove si possa trovare un adattamento più fedele?

#953 Comment By Sophitia On 29 novembre 2009 @ 12:18

@Mauro
Si trova facilmente la versione integrale con audio giapponese e sottotitoli in inglese (io l’ho recuperata su emule, ma ho visto che si trova anche su torrent, basta cercare la versione sub) mi hanno detto che esiste anche una versione con sottotitoli in italiano, ma io non l’ho trovata (se la trovo posto il link!).

#954 Comment By Mauro On 1 dicembre 2009 @ 17:31

Grazie, vedo se lo trovo.

Drago Red

Invece mi stanno parlando molto bene di un certo “L’orda del Vento”

È un libro che incuriosisce anche me: i commenti di alcuni miei conoscenti sono a dir poco entusiasti, uno l’ha addirittura definito “capolavoro” e sta pensando di studiarsi il Francese per leggerlo in originale; ora sto cercando informazioni più approfondite, ma un’occhiata credo gliela darò

#955 Comment By Vincent Law On 6 dicembre 2009 @ 05:47

Ah! se si parla di robe otaku non posso non dire la mia.
Parlo di anime.
Beh perché i manga costano un sacco mentre grazie al lavoro dei fansubber possiamo vedere molti anime semplicemente scaricandoli gratis. Fino a quando non vengono licenziati in italia. Allora c’è il m*u*l*o :D

Vediamo quelli che secondo me sono ottimi anime.

Neon Genesis Evangelion. No comment, stupendo. I rebuild fanno cagare però.
Great Teacher Onizuka: l’anime rende meno del manga, che è migliore, ma rimane la storia del prof più cazzuto del mondo. Che spesso insegna perle di vita meglio di chiunque altro. Bellissimo spaccato (soprattutto nel manga) sulla vita solo apparentemente tranquilla degli studenti nipponici.
Ghost in the shell: allora qua è un casino. 3 film, due serie tv. I film sono puro spettacolo. Le serie molto carine. Per gli appassionati di sci-fi è un MUST.
Ergo proxy: altro anime MUST per gli sci-fi lover.
Welcome to the NHK: racconta la vita di un hikikomori. E lo fa bene.
PlanetES: Stupenda serie, che io ammiro soprattutto per lo sforzo evidente da parte degli autori di creare un anime sci-fi ambientato nel futuro che sia davvero plausibile.
La malinconia di Haruhi suzumiya: Io mi sono convertito all’Haruhiism da quando l’ho visto.
Spice and wolf: serie molto carina più che altro shojo (romantica), ma che offre un panorama godibile sulle società del medioevo orientale e che brilla, secondo me, per i dialoghi tra i protagonisti, davvero geniali.
Elfen Lied: stile di disegno un po’ bruttino, ma storia con i controcoglioni.
Tengen toppa gurren lagann: recente acquisto Dynit insieme a Code Geass, è un capolavoro della Gainax (evangelion). Nient’altro da dire se non EPICO.
Clannad: per gli amanti del sentimentale/romantico un must. Dolce.
Ef – a tale of memories: come sopra, ma più dolce ancora.
Baccano! : serie cosiddetta silent hit, cioè non sa la fila nessuno ma merita davvero.

altri molto belli che mi vengono in mente sono: Last exile, ToraDora, Sayonara Zetsubou sensei….

Tutte quelle che ho scritto (piu o meno) sono serie concluse e post 2000. Per gli anime in corso, oppure ante 2000, o i manga che consiglio a tutti, magari scrivo un altro post.

Scusate ma quando si parla di ste cose divento logorroico

#956 Comment By Vincent Law On 6 dicembre 2009 @ 05:49

Dimenticavo Higashi no Eden (Eden of the East), con i disegni di Honey and clover, pure lui merita.

Ok la smetto

#957 Comment By Sophitia On 8 dicembre 2009 @ 18:33

Se cominciassi a dire e discutere sui miei manga e anime preferiti, mi sa che scriverei un commento così lungo, ma così lungo, che Gamberetta tirerebbe lo sciacquone e sarei portata via addirittura della Fogna ^_^. Se volete però lo faccio XD anche se Vincent Law ha già citato ottimi titoli!
Perciò mi limito a fare una segnalazione, in quanto Rai4 (oltre agli anime che già manda) manderà in onda nel periodo natalizio dei film d’animazione integrali molto belli
10 dicembre – ore 21.10 – GHOST IN THE SHELL
17 dicembre – ore 21.10 – GHOST IN THE SHELL 2 – L’ATTACCO DEI CYBORG
24 dicembre – ore 21.10 – LA RAGAZZA CHE SALTAVA NEL TEMPO
25 dicembre – ore 13.55 – GHOST IN THE SHELL (replica)
25 dicembre – ore 18.50 – MILLENNIUM ACTRESS

#958 Comment By Uriele On 9 dicembre 2009 @ 15:06

Oddio, allora non sono l’unico ad essermi preso una cotta spaventosa per Baccano! Spero tanto che traducano le light novel in italiano. Il discorso sui punti di vista che modificano la storia ed il finale degli OAV mi è piaciuto un sacco. Su TTGL… perfettamente d’accordo: Kamina e le superevoluzioni del Tengen Toppa sono memorabili.

Ma qual’è il terzo film di Ghost? Conoscevo solo il primo, l’attacco dei Cyborg e le due serie di Stand Alone Complex che non ho ancora visto per intero

#959 Comment By Vincent On 9 dicembre 2009 @ 16:20

Uriele se uno dice: “Per quanto riguarda lo stile, dai brani letti, però continuo ad essere d’accordo con Gamberetta: è pomposo, pesante e artefatto oltre che poco efficacie”.
Chi ti può dire cose?
Non ti piace come scrive, okay.
Io ancora lo devo leggere, ma se non mi piacerà mica gli sputo in faccia perchè a me piace il “show, don’t tell”.
Io certi ragionamenti non li accetto, però mi sono stufato di ragionare con chi non accetta la diversità.
Io condivido il vostro modo di vedere la leteratura ma non lo impongo.

Gamberetta ha in mano un fucile. Al seguito Angra e Gugland. Fermo ad una vetrina della Feltrinelli, dall’altra parte della strada c’è un ragazzo smilzo, dalla carnagione chiara. Osserva la copertina de “Il mondo sommerso”. G. con voce stridula: “Show, don’t tell”. Prende la mira e spara. La testa del ragazzo esplode. Pezzi di cervello e sangue invadono la strada e si infrangono sulla vetrina.
Un solo grido si propaga per tutta la città.
I ragazzi di G. con i fucili sollevati al cielo, in un unico suono ossesso:
“Show, don’t tel”
“Show,don’t tell”
“Show, don’t tell”

#960 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 16:54

@Vincent: Io ho trovato molto bello Code Geass, anche se la seconda stagione è davvero infarcita di passaggi demenziali (tipo guerre che si risolvono in una battaglia), personaggi poco sfruttati e ritmo insostenibile. Un altro anime parecchio interessante degli ultimi anni è “Higurashi no naku koro ni”, una roba strana ambientata in un vecchio villaggio rurale che parte come un horror psicologico e poi prende derive completamente diverse. Ergo Proxy ha delle trovate carine e una bella atmosfera, ma si dà una patina intellettuale più di quanto possa permetterselo. Elfen Lied l’ho trovato pacchiano, mentre Ef, contrariamente a quanto pensassi, mi è piaciuto molto (più per il taglio registico che per la storia in sé); Haruhi Suzumiya è molto carino, e nulla da dire sullo splendido Evangelion. Di Baccano avevo sentito parlare, ma poi non l’ho mai visto.

#961 Comment By Vincent Law On 9 dicembre 2009 @ 17:15

il terzo film di GiTS si chiama Solid State Society, ed è diretto (a differenza degli altri 2) dallo stesso regista delle serie tv. E’ reperibile solo subbato, non è stato ancora doppiato in italiano. A me è piaciuto molto, ma tanti non hanno gradito il cambiamento di regia.

#962 Comment By Vincent Law On 9 dicembre 2009 @ 17:20

tapiroulant: si sono d’accordo, la seconda stagione di code geass fa un po’ schifo, ma per fortuna si riprende con il finale, che a me è piaciuto. Higurashi è meritevole, abbastanza psicotico lol
Per quanto riguarda ergo proxy, è vero che lo hanno riempito di Citazioni Forbite e di Elementi Filosofici, ma a me è piaciuto comunque :D
Purtroppo elfen lied, come ho scritto, ha un character design brutto, ma la trama secondo me merita assai. E anch’io ho apprezzato soprattutto la regia in Ef, mi ricordo il pezzo della telefonata di lei a lui, allucinante :D
Guardalo baccano perché ha degli spunti davvero interessanti

#963 Comment By Uriele On 9 dicembre 2009 @ 17:33

Il finale di code geass è inaspettatto e ben fatto, ma come per la prima serie ho visto le prime puntate e le ultime saltando quella pallosa lungaggine nel mezzo. Tutta la parte in mezzo ricordava la seconda serie di Death Note e non è un complimento.
La seconda serie di DN è uno dei fumetti più brutti che abbia mai letto; dopo la morte di L c’è stata una parabola demente discendente che neppure Detective Conan:

Mostra spoiler ▼

#964 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 18:08

@Vincent: Sì, il finale è bello, ma a onor del vero di passaggi gustosi ce ne sono parecchi anche nella seconda stagione. Per quanto riguarda Ergo Proxy, non è che mi infastidiscano le citazioni e l’intellettualismo in sé; è che alla fine la “sostanza” non m’è parsa all’altezza delle pretese che quest’anime aveva. E sì, la parte della telefonata in Ef è spettacolare.

@Uriele: Il problema di Code Geass secondo me è più complesso, e anche più retarded, di come dici tu. Nella seconda serie succede un assurdo: le prime otto puntate sono (salvando qualche, ma solo *qualche*, passaggio necessario), completamente inutili; al contrario quelle dopo, per rimediare alla lentezza di queste, devono premere il piede sull’acceleratore in una maniera a dir poco irritante. E così, un’anime che potevano, senza annoiare, spalmare in tre stagioni (direi che con tutto quel cast di personaggi e l’obiettivo piuttosto ambizioso: la conquista del mondo, c’era materiale da vendere), è stato condensato in fretta e furia in due, di cui un sesto è sprecato.

#965 Comment By Uriele On 9 dicembre 2009 @ 18:45

Inutile è la definizione esatta della parte centrale delle due serie di CG, hai ragione :D

E’ un peccato perché è una delle poche storie che affronta in modo più profondo il rapporto fra la liberazione e la violenza esercitata per ottenerla

Mostra spoiler ▼

#966 Comment By dr Jack On 9 dicembre 2009 @ 19:14

Gamberetta ha in mano un fucile. Al seguito Angra e Gugland. Fermo ad una vetrina della Feltrinelli, dall’altra parte della strada c’è un ragazzo smilzo, dalla carnagione chiara. Osserva la copertina de “Il mondo sommerso”. G. con voce stridula: “Show, don’t tell”. Prende la mira e spara. La testa del ragazzo esplode. Pezzi di cervello e sangue invadono la strada e si infrangono sulla vetrina.
Un solo grido si propaga per tutta la città.
I ragazzi di G. con i fucili sollevati al cielo, in un unico suono ossesso:
“Show, don’t tel”
“Show,don’t tell”
“Show, don’t tell”

…nel frattempo…

All’interno di una stanza buia e fuori mano si nascondeva la resistenza dei pochi intellettuali rimasti, ormai in via d’estinzione.
Il loro capo, intelligente, bello, socialmente indiscutibile si approntava a eseguire un discorso indimenticabile.
“Come tutti i liberi pensatori ben sanno l’analisi di un’opera parte dalla sua scomposizione, inestricabile non solo dal testo, ma anche dall’io interiore del lettore che introduce nel contesto i suoi gusti personalissi nonché leciti come già dimostrato molto spesso in passato da persone di cui non farò il nome ma che non puoi non conoscere. A meno che tu non sia stupido. C’è qualche stupido qua?”
Tutti gli intellettuali scossero la testa.

Decidi da che parte stare. Un solo consiglio…
Arruolati anche tu con le forze del male!

#967 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 19:20

@Vincent: Bellissima rappresentazione; ma:

Fermo ad una vetrina della Feltrinelli, dall’altra parte della strada c’è un ragazzo smilzo, dalla carnagione chiara. Osserva la copertina de “Il mondo sommerso”.

Ti riferisci al romanzo di Ballard? Perché se è così, non vedo come tu possa paragonare quel libro alle opere che Gamberetta stronca abitualmente.

#968 Comment By Clio On 9 dicembre 2009 @ 19:26

Con le forze del male, è chiaro: sono le uniche che non ti contano le cartucce >.>

Gamberetta ha in mano un fucile. Al seguito Angra e Gugland. Fermo ad una vetrina della Feltrinelli, dall’altra parte della strada c’è un ragazzo smilzo, dalla carnagione chiara. Osserva la copertina de “Il mondo sommerso”. G. con voce stridula: “Show, don’t tell”. Prende la mira e spara. La testa del ragazzo esplode. Pezzi di cervello e sangue invadono la strada e si infrangono sulla vetrina.
Un solo grido si propaga per tutta la città.
I ragazzi di G. con i fucili sollevati al cielo, in un unico suono ossesso:
“Show, don’t tel”
“Show,don’t tell”
“Show, don’t tell”

Vero. E dopotutto che ne può sapere lei? Mica è una scrittrice! Mica ha pubblicato! Si è ritagliata uno spazietto sul web e si è circondata di una loggia di accoliti cerebrolesi, punto. Non ha nessun titolo, nessuna legittimità.

C’è solo un piccolo problema.
“Show, don’t tell” non l’ha inventato la Malefica Regina dei Gamberi, lo dice David Gerrold in World of Wonder, se non erro.
Ops! Lo ha detto uno scrittore, uno scrittore importante.

Gente bella, quando imparete ad ascoltare il significato (ciò che viene detto e basta) e non il significante (chi lo sta dicendo)?

#969 Comment By Uriele On 9 dicembre 2009 @ 19:41

Gamberetta ha in mano un fucile. Al seguito Angra e Gugland. Fermo ad una vetrina della Feltrinelli, dall’altra parte della strada c’è un ragazzo smilzo, dalla carnagione chiara. Osserva la copertina de “Il mondo sommerso”. G. con voce stridula: “Show, don’t tell”. Prende la mira e spara. La testa del ragazzo esplode. Pezzi di cervello e sangue invadono la strada e si infrangono sulla vetrina.
Un solo grido si propaga per tutta la città.
I ragazzi di G. con i fucili sollevati al cielo, in un unico suono ossesso:
“Show, don’t tel”
“Show,don’t tell”
“Show, don’t tell”

…nel frattempo…

All’interno di una stanza buia e fuori mano si nascondeva la resistenza dei pochi intellettuali rimasti, ormai in via d’estinzione.
Il loro capo, intelligente, bello, socialmente indiscutibile si approntava a eseguire un discorso indimenticabile.
“Come tutti i liberi pensatori ben sanno l’analisi di un’opera parte dalla sua scomposizione, inestricabile non solo dal testo, ma anche dall’io interiore del lettore che introduce nel contesto i suoi gusti personalissi nonché leciti come già dimostrato molto spesso in passato da persone di cui non farò il nome ma che non puoi non conoscere. A meno che tu non sia stupido. C’è qualche stupido qua?”
Tutti gli intellettuali scossero la testa.

FG incominciò a torcersi le dita. Sopra di loro il zonzio delle raffiche, attutito dallo spesso soffitto, incombeva minaccioso.
” Per l’Arte! Parlate più piano o ci sentiranno.”disse” Se ci scoprono siamo finiti. Vi ricordate Micia, quello che quegli illetterati -”
Il falò alimentato pagine delle “Canzoni del Planetoide Fluttuante”; il corpo flaccido della giovane autrice che si dimenava fra le fiamme; la pelle del viso che si liquefaceva, il bianco che colava dalle cavità oculari ormai vuote e l’interminabile latrato. FG vomitò: chiunque in quella stanza sarebbe potuto essere il prossimo.

Sta diventando un giochino divertente :D

#970 Comment By Vincent On 9 dicembre 2009 @ 20:37

Per Clio: Ho l’ha detto uno scrittore, che paura!!!!
Ma aveva il fucile e diprezzava chi la pensava diversamente???

sì, sì, giochiamo:

Angra stava infilzando con una lama il costato dell’editore Vattela La Pesca mentre Gamberetta radunate le sue orde di troll si prestava a fucilare giovani scrittori in erba, vittime della loro infantilità.
I sudisti della letteratura, si erano definiti così, erano pronti.
Armi sulle spalle, canne puntate.
Gamberetta piegò gli angoli delle labbra verso l’alto.
I giovani scrittori in erba, i nordisti della letteratura, accussati di essere asserviti al vil padrone dell’arte commerciale, si stavano pisciando addosso.
Gamberetta esito per un momento.
Si godette quello spettacolo.
Quell’acqua calda e gialla che bagnava l’orlo dei jeans degli scrittori dissidenti alle regole.
Infine proruppe il suo verbo:”Fuoco!”
Partirono 12 raffiche.

Le strade della città ormai era in pieno caos, i muri, imbrattati di sangue nero, recavano la scritta “Show, don’t tell”, i marciapiedi densi di liquame e carne in poltiglia.
Tom e Matteo, nascosti all’interno dello scantinato della pizzeria di un tunisino, respiravano faticosamente.
“ma che succedde?”
“è la fine!”
“Ti rendi conto? Si stanno ammazzando” Matteo dondolava nervosamente con la testa
“Sì, intellettuali e gambarretisti” disse tom con gli ochi rivolti al pavimento polveroso.
“e dire che a noi piaceva solo leggere…”
“Neanche contro la mafia è stato sparso tanto sangue…”

#971 Comment By Vincent On 9 dicembre 2009 @ 20:40

Perdonate gli errori grammaticali, ho scritto di fretta.

#972 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 20:57

Ma ecco che i due lettori gridarono d’orrore, quando videro di fronte a loro aprirsi il mausoleo di Lenin. “La vostra mentalità piccolo-borghese non merita di vivere” dichiarò Lenin, e ignorando le grida disperate dei due lettori li trascinò con sé nelle viscere della terra.

#973 Comment By Clio On 9 dicembre 2009 @ 21:21

Sarà il caso di entrare nel clou?
Martina svoltò in un vicolo e si appiattì contro il muro, lottando per non ansimare. Il cuore a mille, ascoltò il frastuono degli stivali chiodati dei suoi inseguitori. Si avvicinavano. Strinse al petto il suo dattloscritto, le lacrime agli occhi.
-L’hai persa!
-Aspetta un secondo, vuoi?
-Attiva il rilevatore di castronerie, svelto!
-L’ho fatto! E se ora chiudi la fogna e la smetti di mandarlo in palla… di là!
Martina non poteva vederli, ma seppe che l’avevano trovata. SI voltò e corse, alla cieca. Uno degli inseguitori lanciò un grido di giubilo, uno sparo, schegge di asfalto volarono via accanto al suo piede. Inciampò, cadde travolgendo i bidoni della spazzatra.
Si ritrovò a terra. Copie di Twilight e Il libro del destino erano rotolate fuori assieme a carcatori vuoti, bucce di banana, assorbenti usati…
-Ecco la nostra piccola promessa del fantasy.
Tre di loro l’avevano accerchiata. Uno di loro teneva in mano una specie di walkie-talkie a forma di coniglio: il rilevatore. Quello che aveva parlato aggiustò il calcio del kashnikov contro la spalla. Martina chiuse gli occhi. Il suo ultimo pensiero fu per Elyuwuinhervynn, il suo personaggio, l’elfo immortale e sedicenne che, a differenza di ogni altro, aveva un neo sotto la pianta del piede destro. Elyuwuinhervynn il puro, che non l’avrebbe salvata…
Un lampo di luce filtrò attraverso le sue palpebre chiuse, qualcosa esplose.
-Il rilevatore!
-Spara, cazzo, spara!
Una raffica.
-E’ inutile che ve la prendiate con me. Non siete niente. Non siete minimamente alla mia altezza. Potrei tendere la mia salvifica mano soccorritrice, poiché lo impone il mio ruolo di educatore, ma so che voi trogloditi non riuscirete mai a sollevarvi oltre la merda di Stalin.
La voce era forte e maschia, chiara come un hirote eseguito con spirituale intelletto frammentato, rassicurante come il ventre metafisico dell’animo felino.
Martina aprì gli occhi. I Gamberettisti erano fuggiti, sola nel vicolo, l’accecante figura riverberante di un giovine virgulto dal viso trascendentale, emanante aura estremamente virile, indiscutibimente intellettuale, definitivamente irraggiungibile.
Martina seppe chi era: il Dio degli intellettuali, colui che era stato presagito dalle profezie, l’essere perfetto che avrebbe sconfitto il Male e riportato il mondo all’età dell’oro della riforma Gentile.
Senza fiato, si mise in ginocchio.
-Sei tu… Il prescelto…
Sergio Rocca sorrise dall’altro della sua inarrivabile inarrivabilità. L’autore di Ancess, the fetish keys stava per entrare in lizza.

#974 Comment By Vincent On 9 dicembre 2009 @ 21:38

Siamo nelle fogne!!!!
AH AH AH

Tapiroulant non credevo che eri davvero convinta che leggevano solo i borghesi…
Ah vero Lenin che fu trombato da Stalin non permettev al popolo di istruirsi.
Già…

#975 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 21:38

Applausi x°D

#976 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 22:01

@Vincent: Beh, non è esatto dire che Lenin fu trombato da Stalin, dato che Stalin gli succedette dopo la sua morte. Comunque, se hai notato che Gamberetta ha spostato in Fogna la nostra bellissima storia, perché continui a parlarne qui invece che là?

#977 Comment By Vincent On 9 dicembre 2009 @ 22:10

Si applausi!!!
Voi intellettuali mi fate morire.
Non hai capito neanche il giochino!!!
Biricchina!!!
Infatti, il giochino era arrivato a prendere per il culo sia i gambarettisti che gli intellettuali, he credono di poter imporre.
C’è gusto solo con Uriele, l’ho detto io.

#978 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 22:15

Maddai, non prenderla come una decisione ideologica, era solo per tenere in ordine. Anche perché la Fogna è accessibile e leggibile quanto l’altro topic…

#979 Comment By Uriele On 9 dicembre 2009 @ 22:22

Ora che Clio ha proposto l’eroe dei ribelli direi che manca solo copertina e titolo:

Io suggerisco questi:

http://img6.imageshack.us/img6/1176/crayfishlegacy.png

@Vincent: un po’ di autoironia, non si vuole prendere per il culo nessuno, ma il gioco è divertente. L’introduzione mi aveva fatto ridere, Dr. Jack che sa scherzare ha preso la palla al balzo, io ho continuato e Clio è andata avanti sulla stessa lunghezza d’onda.
Poi in questi giochi c’è sempre chi non capisce il senso. Ad esempio dopo il servizio di Giacobbo a Voyager sul Necronomicon, su Anobii è uscito questo, con tanto di recensioni fittizie e traduttori immaginari:

http://www.anobii.com/books/Necronomicon_Al_Azif/0120dc16c203ba8b1b/

Poi come al solito c’è chi non capisce lo spirito e la butta sulla politica, come la recensione di Ten :(

#980 Comment By Uriele On 9 dicembre 2009 @ 22:29

Scusate, pensavo che il commento si riferisse alla parte su Stalin…

La fogna è il posto ideale eravamo fuori tema e ci siamo messi a giocare, non siamo stati cancellati, ma semplicemente spostati dove era meglio. Non prendertela Vincent sono le regole e sono anche giuste: l’articolo era sul libro di Natale e su E-Doll. Il gioco poteva non interessare tutti.
Gamberetta non ha spostato nella fogna il discorso nato in LIBRI COME SE PIOVESSE, quello su copyright e CC, solo perchè, probabilmente, lo riteneva interessante e sapeva che nella fogna si sarebbe perso, ma questo è solo un gioco :)

#981 Comment By Vincent On 9 dicembre 2009 @ 22:33

vabbè,
quasi quasi potremmo scrivere un romanzo!
Cmq, bel pezzo Tapiroulant!

#982 Comment By Tapiroulant On 9 dicembre 2009 @ 22:44

Ma grazie!

#983 Comment By Angra On 10 dicembre 2009 @ 09:27

Riflessione del mattino.

Ogni volta tornano fuori i soliti discorsi, frutto della convinzione che parlare bene di qualcosa sia intrinsecamente buono, e parlarne male intrinsecamente sbagliato. In realtà, è banalmente ovvio che parlare bene di un truffatore è dannoso almeno quanto parlar male di una persona onesta, ma tant’è…
Forse il tutto deriva dalla convinzione, errata, che non si può parlar bene di qualcosa in modo maleducato. Un controesempio? “I romanzi della Troisi fanno vomitare i maiali” non è più maleducato di “La Troisi è parecchie spanne al disopra di tutti i premi Nobel per la letteratura passati e futuri”.

Si sentono spesso autori rispondere “Stai zitto tu, che non hai un Diploma di Letteratura Epica Aborigena della CEPU e non hai mai vinto il Premio Ulan Bator Magazine: non hai i titoli e le competenze per giudicare.” Come mai la stessa risposta non la danno a quelli da cui ricevono complimenti?

Un mondo in cui si plaude o si sta zitti (come molti si vantano di fare) non è un mondo più educato, è un mondo sull’orlo del baratro, come un Parlamento dove si può solo votare a favore o astenersi.

Se vale un argomento del tipo “non ascoltare Angra, è un rosicone invidioso”, allora vale anche il suo speculare “ma non ascoltare neanche me, sono un lecchino compulsivo”, o no?

#984 Comment By Vincent On 10 dicembre 2009 @ 11:06

Per Angra
Riflessione del mattino.

Ogni volta tornano fuori i soliti discorsi, frutto della convinzione che parlare bene di qualcosa sia intrinsecamente buono, e parlarne male intrinsecamente sbagliato. In realtà, è banalmente ovvio che parlare bene di un truffatore è dannoso almeno quanto parlar male di una persona onesta, ma tant’è…
Forse il tutto deriva dalla convinzione, errata, che non si può parlar bene di qualcosa in modo maleducato. Un controesempio? “I romanzi della Troisi fanno vomitare i maiali” non è più maleducato di “La Troisi è parecchie spanne al disopra di tutti i premi Nobel per la letteratura passati e futuri”.

Ma chi l’ha detto?
Mi sono riletto tutttttiiiiiii i commenti, non c’è stato uno che ha perlomeno insinuato una cosa del genere.
Non mi pare che romanzi di chicchessià, che per alcuni sono buoni e per altri mediocri, siano stati tacciati di letteratura maxima.
Sei tu e alcuni altri che avete questo timore referenziale.
E poi chi ha visto mai un fantasy ottenere un premio nobel????
Anche come battuta ironica fa….

Sei tu Angra che se uno ti dice che e-doll gli è piaciuto ti incazzzi come una iena e gli dici che Verso fa schifo e che il suo non è un capolavoro perchè non c’è lo show, don’t tell.
Senza renderti conto che il giudizio mi piace non sottointende l’affermazione CAPOLAVORO ASSOLUTO.

Fatti un giro anche in altri blog, e vedrai come una critica negativa può essere anche costruttiva.

#985 Comment By Angra On 10 dicembre 2009 @ 11:45

@Vincent:

Sei tu Angra che se uno ti dice che e-doll gli è piaciuto ti incazzzi come una iena e gli dici che Verso fa schifo e che il suo non è un capolavoro perchè non c’è lo show, don’t tell.

Sì, fammi vedere dove l’ho scritto.

Ti invece te ne esci con:

Non far caso ad Angra, è uno di quelli che aspetta ancora uan risposta da alcuni editori e si rode.

che è un “ragionamento” valido quanto non far caso a Vincent, è un lecchino, è più forte di lui, non ti pare?

E poi chi ha visto mai un fantasy ottenere un premio nobel????
Anche come battuta ironica fa….

Guarda che il Nobel non lo vincono le singole opere, ma gli autori (non è l’Oscar). Anche se fosse, non c’entra niente con quello che ho detto io.

Fatti un giro anche in altri blog, e vedrai come una critica negativa può essere anche costruttiva.

Questo romanzo fa cagare a spruzzo perché l’autore scrive sempre “gli azzurri occhi” e non “gli occhi azzurri” è una critica costruttiva. Confondi il tono coi contenuti.

Se è lecito dire questo romanzo non è solo bello, è splendido, allora deve essere lecito dire questo romanzo non è solo brutto, è una merda, altrimenti un dissenso che parla sottovoce e cammina in punta di piedi si deve confrontare con un consenso che urla sparando in aria.

#986 Comment By Vincent On 10 dicembre 2009 @ 17:00

No, io sono matto Angra non è una iena:
“l’arroganza di chi usa paroloni pensando di poter impressionare i bifolchi, o quella di chi crede di non avere niente da imparare da nessuno”
Quindi i lettori che non condividono le tue opinioni sono BIFOLCHI.
F. Verso scrive cercando di convincere i BIFOLCHI.
Del resto chi scrive Science-fiction in italia, diventa ricco, mooooltooo ricco.
I lettori saggi sono solo quelli come te.
I più bravi, i più intelligenti, i più belli.

“Ho letto gli incipit, che schifo”
Schifo: bell’argomentazione.
Esempio: lettore n. 1: l’incipit del romanzo di Angra fa cagare.
Angra: “Okay, dimmi dove è l’errore?” “Ah, va bene, hai
ragione! Ora lo modifico”.
Lettore n. 1: “Ora è meraviglioso!”
Lettore n. 2: “Veramente!”
Lettore n. 3: “No! é una merda!”
Lettore n. 4; “No! Fa cagare!”
Angra riflette, in fondo stanno pari, perchè cambiare?
Lettore n. 5: “Una storia vomitevole, come l’incipit”:.
Angra: “OKay, va bene, lo modifico.
Lettore n. 3-4-5: “BEllOOOO!”
Lettore n. 1- 2: “FA CAGAREEEEE!!!
Una soluzione c’è: fallo scrivere a loro, Angra!!

Io sarei lecchino????
Ho capito uno che non si schiera è lecchino.
Ho capito ad uno che possono piacere sia i paroloni che lo show, don’t tell, è un lecchino??????????????
Io non boicotto, Angra, te lo dico civilmente e ironicamente quello che penso. Non ho bisogno di urlare per difendere le mie idee, e non cerco di imporle.
Poi mi deve spiegare qualcuno che senso ha fare una critica a chi di ce che un libro è splendido????
Questa proprio non l’ho capita!!!!
Chi ha detto che E-DOll, per esempio, deve piacere a Gamberetta?

Per Dottor Jack
se per te non è “Autorità indiscriminata” imporre un unico metodo di scrittura, non so veramente cosa sia.
La recensione di G. non mi sembra istruttiva.
Perchè se F. Verso ha sostenuto che non si vuole adeguare totalmente a delle regole di scrittura, il discorso finisce.
Punto.
I lettori che non apprezzano questo metodo di scrittura non leggeranno più qualcosa di F. Verso; i lettori che apprezzano il suo stile, continueranno a leggerlo.
Nessuno delle due parti è mejo.
Poi se qualcuno si vuole sentire superiore, pazienza.
Continui pure a gettare merda dall’altra parte.
E già, la libertà di scelta fa male…

Concludo nessuno ha detto che G. non è libera di continuare le sue recensione, ma come lei è libera di criticare deve accettare di essere a sua volta criticata nei metodi e nei modi.

#987 Comment By Vincent On 10 dicembre 2009 @ 17:06

A questo punto dopo la clamorosa scoperta del duca (vero ideatore, a mio parere del sito gambery).
Pongo, una domanda: cosa è per voi un metodo nazista??
Prima che iniziano i commenti ironici alla Dottor Jack che non servano a niente.

P.S: stamattina in un servizio al tg3 una donna alla domanda perchè non si era accorta che Fidanzati era un mafioso ha risposto: “ma io mai avrei potuto pensare che una persona così educata potesse essere così cattivo”

P.S: Non mi riferivo a G. Prima di evitare polemiche per l’equazione G. = mafioso.

#988 Comment By dr Jack On 10 dicembre 2009 @ 17:48

@ Vincent:

Pongo, una domanda: cosa è per voi un metodo nazista??

E’ stato Eleas a usarlo, sarebbe lui a doversi spiegare come mai ha scelto un termine con una marea di significati.

Autorità indiscriminata

Hai ragione. Anche le regole possono essere messe in discussione.

Perchè se F. Verso ha sostenuto che non si vuole adeguare totalmente a delle regole di scrittura, il discorso finisce.

Vero.

Prima che iniziano i commenti ironici alla Dottor Jack che non servano a niente.

Grazie.
Cerco di stare all’altezza di quelli a cui controbatto. Più contenuto metti tu, più ne metto io.

Ma te la prendi troppo.

#989 Comment By Angra On 10 dicembre 2009 @ 17:55

@Vincent:

No, io sono matto Angra non è una iena:
“l’arroganza di chi usa paroloni pensando di poter impressionare i bifolchi, o quella di chi crede di non avere niente da imparare da nessuno”
Quindi i lettori che non condividono le tue opinioni sono BIFOLCHI.

LOL!

Quel quindi (il grassetto è mio) dove l’hai trovato, nell’uovo di Pasqua? ^__^

Io ho parlato, e mi sembra chiarissimo, dell’atteggiamento dello scrittore che pensa di avere a che fare con dei bifolchi, e nulla ho detto riguardo ai lettori, né nulla di ciò che ho scritto implica qualcosa in quel senso. Basta saper leggere.

#990 Comment By Angra On 10 dicembre 2009 @ 18:12

@Vincent:

Ho capito uno che non si schiera è lecchino.

Rotfl! Scusa ma è troppo bella…

«E io ch’avea d’error la testa cinta,
dissi: “Maestro, che è quel ch’i’ odo?
e che gent’è che par nel duol sì vinta?”.

Ed elli a me: “Questo misero modo
tengon l’anime triste di coloro
che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.

Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli”.

E io: “Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?”.
Rispuose: “Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ‘nvidïosi son d’ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. »

#991 Comment By Vincent On 10 dicembre 2009 @ 19:01

Chiudo qui il discorso, per non tediare utenti seri come Uriele.
Angra fai finta che questo post non esiste.
Così l’ultima parola è tua.
Bravo hai vinto.
Bandiera Bianca
Bandiera Bianca

Visto che sei più intelligente.
Hole!

#992 Comment By Angra On 10 dicembre 2009 @ 21:01

@Vincent:

LOL, sei proprio uno spasso! Tutte le volte arrivi e cerchi di infilarmi un dito nelle terga a tradimento, poi ti metti a frignare perché ci trovi una tagliola ^____^

#993 Comment By Uriele On 10 dicembre 2009 @ 22:08

Bhè, l’uscita degli ignavi non è malissimo come citazione anche se è poco show e molto tell. Potevi usare i neutrali di futurama:

” Quanto odio questi luridi neutrali, Kliff.I nemici sai da che parte stanno, ma i neutrali chi può dirlo. Mi danno la nausea”

“Cosa rende un uomo neutrale? La sete di denaro? Di potere? O ci siete nati con il cuore gonfio di neutralità?”

@Vincent: non tirarmi in mezzo, io non ho mai detto nulla contro Angra o il Duca o il Dr.Jack (contro Gugand sì, ma è un altra storia). Metti in conto anche una cosa: qui non siamo in democrazia ed è una cosa buonissima. Siamo in casa di qualcun altro, qualcuno che avrebbe tutto il diritto (e il dovere) di prenderci a calci in culo e censurarci.

Un articolo di Gamberetta vale come 1000 commenti di un qualsiasi utente perché:
1) E’ scritto bene
2) Introduce e approfondisce un argomento
3) Da lo spunto iniziale per tutti gli altri mille commenti, gli indirizza

Per quanto riguarda gli articoli sulla scrittura, Gamberetta al 90% si rifà a teorie comuni a moltissimi autori (altre volte sono regole un po’ più avanzate di grammatica) e aggiunge al tutto il suo marchio personale. Non è l’unico modo di scrivere fiction, ma è un metodo che funziona. Volenti o nolenti nella narrativa delle regole ci sono: quelle di base su cui sono tutti d’accordo (avverbi da usare solo quando necessario, evitare eccessiva aggettivazione) e altre che variano da autore ad autore ( io ho sentito spesso dire che le frasi lunghe e composte sono il male assoluto, la Kress propone di usare una struttura variabile per variare il ritmo, mantenere alta l’attenzione e focalizzare l’attenzione su una parte del testo).
Le regole devono essere assimilate e studiate da ogni autore, solo così potrà infrangerle in modo conscio e creare l’effetto desiderato. (Picasso sapeva disegnare in modo accademico, conosceva bene sia la prospettiva che l’anatomia). Chi scrive di core spesso non ha il controllo sullo strumento, ma sol solo sulla storia
Es: Se Michelangelo non avesse conosciuto le proporzioni del corpo umano, l’uso delle ombre e dei colori per dare spessore e profondità, il suo Adamo sarebbe stato così
L’idea di fondo è ancora buona, ma su una volta farebbe cagare. Gamberetta nel vecchio articolo sui dialoghi ha portato Saramago, se avesse parlato di punteggiatura avrebbe potuto citare Joyce, parlando di punti di vista si poteva citare John Barrett McInerney (citato in molti manuali perchè uno dei pochi a scrivere usando la seconda persona singolare come POV). Tutta questa gente forzava le norma classiche, ma lo faceva consapevolmente e conoscendo bene le regole sia della lingua, sia della punteggiatura, sia della narrativa. Molto spesso nei romanzi degli esordienti, quelli che si vedono sono solo errori inconsapevoli.

In breve: volenti o nolenti delle regole che fanno funzionare la storia ci sono. Se si parlasse di programmazione di un videogame o di un film, gli errori sarebbero più visibili (un immagine troppo esposta, una giraffa che entra nel campo visivo, un addetto alle luci con il panino che passa dietro alla porta, un programma che non compila, un gioco che non possiamo completare se non usando un offetto opzionale a cui non possiamo più avere accesso, ecc…). Nella narrativa questi errori non si maniferstano in modo così evidente, ma ci sono.

#994 Comment By Vincent On 10 dicembre 2009 @ 22:37

Angra vedi che la tagliola non me la sono trovata
perchè quello che si lamenta contro tutti gli scrittori sei tu, che non riesci a pubblicare e ti rodi.
Avevi bisogno di una spalla e l’hai trovata in gamberetta che li prende in giro.
In giro per la rete ci sono tutti i tuoi commenti lagnosi sin dal 2008.
Anche su blog che di Fantasy se ne sbattono come quello di Simone.

Avevo deciso di chiudere perchè i versi che mi hai dedicato mi hanno fatto capire che sei un poveretto/a che no ammette che è lui a lamentarsi e prendersela con gli altri perchè non ti pubblicano.

#995 Comment By Angra On 11 dicembre 2009 @ 11:06

@VIncent:

Angra vedi che la tagliola non me la sono trovata
perchè quello che si lamenta contro tutti gli scrittori sei tu, che non riesci a pubblicare e ti rodi.
Avevi bisogno di una spalla e l’hai trovata in gamberetta che li prende in giro.

Si, mi lamento contro tutti gli scrittori, LOL!
Brava Gamberetta, continua a prenderli in giro! Ma proprio tutti, eh! Mi raccomando!

Oh Signore, Vincent, hai una mente così semplice che fai tenerezza… ^____^

#996 Comment By Vincent On 11 dicembre 2009 @ 13:28

Caro Angra, la mente semplice lei ha una mente così semplice.
In ogni suo intervento non esiste mai un’argomentazione.
Ma riporta parole altrui.

CAro Angra, dispiace aver dimenticato di aggiungere scrivere a Tutti gli Scrittori, TUTTI GLI SCRITTORI FANTASY ITALIANI.

ARGOMENTA ANGRA
ARGOMENTA
SHOW, DON’T TELL

#997 Comment By Vincent On 11 dicembre 2009 @ 14:09

Uriele quello che dici è giusto in parte perché la creazione artistica non impone determinate leggi. (Vedesi Basquiat).
Il show, don’t tell è soltanto un consiglio non una regola.
Gli americani l’hanno fatta diventare una regola.
Come hai sostenuto e come ha detto Gamberetta, Saramago ha deciso di infrangere le regole.
Ma perché se il signor Verso dice la stessa cosa: “non ho voluto seguire il show, don’t tell” quindi ha deciso di non seguire la regola gli si dà addosso?
G. non avrebbe potuto dire va bene, accetto il tuo stile ma a me non piace.
L’arte di ogni corrente pittorica è nata dalla rottura.
Qui invece se uno non segue è tacciato di essere pigro, incompetente, fetente. Che magari qualcuno lo sarà:) ma perchè si fa di tutta l’erba un fascio sia dall’una che dall’altra parte?

Verso si è dedicato al suo romanzo.
Non sarà un capolavoro, ma si ci è dedicato.
Non ha scritto paroloni a caso.
E ha fatto delle scelte linguistiche e contenutistiche.
Poi se non è Dick, non possiamo crocifiggerlo per questo.
Inoltre G. si è limitata a leggere fino a pag 36.
Quindi non ha una visione totale dell’opera.
è dato che tu mi citi Leonardo, in un quadro si parla di visione totale del quadro. Non posso limitarmi ad osservare un ciuffo di capelli e dire che schifo. Perché l’insieme mi nasconde magari qualche altro difetto.
è l’insieme a volte è più delle sue parti.
Così avviene in ogni campo dell’arte e della vita.

E ci tengo a dire dico questo, perché c’è gente come Matteo che dice: “Tranquilla G. sto litigando io con lui da un’altra parte”.
Ecco perché parlo di modi e modi di fare le critiche, per evitare che si instilli un tale atteggiamento negli altri, che scambiano l’ironia per qualcosa di diverso.
Persone come te, che mettono l’onesta davanti a tutto, hanno giustamente fatto un passo indietro sul caso del colore della pelle di uno dei personaggi.
Angra è convinto che io non voglio che qualcuno dica che le cose non gli piacciono e invece non è così perché sennò andrei contro tutti.
Sono i modi che non mi piacciono perché non dimostrano intelligenza.
Io ho letto molti altri commenti negativi, e devo dire che per esempio nel sito di iguana c’è una critica costruttiva che è stata accolta anche dall’autore stesso.

Vi rendete conto del clima che si crea qui, o no?
O va bene fare discorsi solo su pezzi di commenti che ci interessano e ignorarne altri.

Poi se tutto quello che si dice qui o pensate qui è sempre sinonimo della parola di DIO. Sempre ragione, mai torto. Allora è un’altro discorso.

Angra argomenta questo:
“Ho letto gli incipit, che schifo”
Schifo: bell’argomentazione.
Esempio: lettore n. 1: l’incipit del romanzo di Angra fa cagare.
Angra: “Okay, dimmi dove è l’errore?” “Ah, va bene, hai
ragione! Ora lo modifico”.
Lettore n. 1: “Ora è meraviglioso!”
Lettore n. 2: “Veramente!”
Lettore n. 3: “No! é una merda!”
Lettore n. 4; “No! Fa cagare!”
Angra riflette, in fondo stanno pari, perchè cambiare?
Lettore n. 5: “Una storia vomitevole, come l’incipit”:.
Angra: “OKay, va bene, lo modifico.
Lettore n. 3-4-5: “BEllOOOO!”
Lettore n. 1- 2: “FA CAGAREEEEE!!!
Angra è di nuovo in difficoltà, chi fare felice.
Una soluzione c’è: fallo scrivere a loro, Angra!!

#998 Comment By Angra On 11 dicembre 2009 @ 14:39

@Vincent:

Caro Angra, la mente semplice lei ha una mente così semplice.

LOL, ti è partita la frizione? ^____^

#999 Comment By Uriele On 11 dicembre 2009 @ 15:05

Pensa noi che non lo abbiamo ancora letto (parlo di gente che si è messa a discutere della mancanza di pissing o altro) che visione dell’opera ancora più limitata abbiamo ^^

Un po’ mi ha incuriosito e me lo procurerò (a fine gennaio dovrei avere il guinzaglio un po’ più lungo e potrò leggere anche anche quello che normalmente non leggerei)

Per quanto riguarda Saramago posso parlare con poca cognizione di causa: ho letto solo Il vangelo secondo Gesù Cristo e Cecità (perché volevo andare a vedere il film NdU) che non sono neppure i suoi primi romanzi.
Sospetto però che i dialoghi e lo stile che lo contraddistinguono siano il frutto di studio ed evoluzione del suo stile con le opere.
Un autore alle prime armi dovrebbe cospargersi il capo di cenere ed emulare la struttura delle sue opere di riferimento (puoi conoscere tutta la teoria del mondo, ma se non la sai applicare non serve a nulla: posso conoscere le regole della fisica a memoria, ma se non le so applicare a un caso reale o non riesco a intuire l’influenza relativa dei vari fenomeni analizzando i dati sono conoscenze inutili).

Gli americani hanno solo formalizzato quello che esisteva già da prima in comodi manuali di scrittura basandosi sulla lettura o la scrittura di romanzi considerati belli. Cosa hanno in comune? Che cos’è che fa rimanere attaccato un lettore alla pagina? Le regole sono come quelle di un gioco di ruolo: puoi non rispettarle tutte e crearne di nuove nel masterizzare una sessione, ma devi capire qual è il nucleo: un gioco senza regole e senza struttura diventa ingiocabile o comunque poco divertente. Inizialmente seguirai il manuale come una bibbia, poi farai i tuoi cambiamenti per andare incontro ai tuoi giocatori e al tuo modo di dirigere una sessione (tirare ogni due metri per valutare gli incontri casuali, tolto; attenersi ai bonus di protezione standard invece che alla logica, via; affidarsi totalmente a tabella e dadi per azioni interpretative come ingannare o intimidire quando è molto più divertente e realistica l’interpretazione, via; elfi di Salvatore, a morte a morte a morte).

#1.000 Comment By Clio On 11 dicembre 2009 @ 21:41

Acc, si direbbe che Rocca-nyorai abbia neutralizzato ogni possibile replica delle Truppe del Male! E non ho nemmeno parlato dei due bodhisattva che lo accompagnano (pamy e moldy)

Come già detto da qualche utente illuminato, mostrare e non raccontare non è una regola assoluta imposta dall’America Tamarra, ma una dritta fortissimamente consigliata sin da sempe e sin da ovunque. Sarà mica che funziona?
Uno libero di respirare sott’acqua. Le srene ce la fanno. Se però è un essere umano qualsiasi e affoga, non si lamenti =_=

#1.001 Comment By Uriele On 11 dicembre 2009 @ 21:56

@ Clio: purtroppo è così, io speravo in un duca per continuare la storia, magari alternando i punti di vista fra “i perfidi e dispotici gamberettiani imperialisti” e i ” forti e valorosi fantanarratori ribelli”: stavo seguendo la fogna aspettando un seguito :)

#1.002 Comment By Clio On 11 dicembre 2009 @ 23:49

In effetti solo il Duca ha abbastanza potere per contrastare il Benefico Potere della Fanta-Triade, ma sembra disdegni il campo di battaglia :’(
Nessuno soccorre il Male nel momento di maggior bisogno?
Potremmo offrire un premio al Campione. Ricordo che Vetinari fece una cosa del genere quando ci fu quella spinosa vicenda del drago… (A me le guardie!, se non erro)

#1.003 Comment By Giulia On 11 dicembre 2009 @ 23:57

Ricordo che Vetinari fece una cosa del genere quando ci fu quella spinosa vicenda del drago…

Sua zia, se non sbaglio X)

#1.004 Comment By Giulia On 11 dicembre 2009 @ 23:58

quotato male, era la zia il premio, ma poi si è rifiutata.

#1.005 Comment By Anacarnil On 12 dicembre 2009 @ 00:45

Riguardo a Ghost in The shell, di cui si parlava qualche battaglia intellettuale più giù, Innocence è il secondo episodio?

#1.006 Comment By Clio On 12 dicembre 2009 @ 01:24

A Giulia
A dire il vero si era parlato anche del suo adorato cagnolino, ma poi non ne fecero di nulla :D
Spero che arrivi presto qualche noble difensore del Male, ho già preparato un equivalente del cerca-draghi. Posti link di una recensione e aspetti: roscchia rosicchia i primi avtar si faranno vivi. Certo, ci vuole qualcosa di veramente Nazista, Sadico, Scandaloso e Blasfemo per attirare i bodhisattva della Fanasia, ma il Male tutto può.

#1.007 Comment By Vincent Law On 12 dicembre 2009 @ 14:49

Riguardo a Ghost in The shell, di cui si parlava qualche battaglia intellettuale più giù, Innocence è il secondo episodio?

è il secondo film sì, ribattezzato qui in italia “l’attacco dei cyborg” (sob)

è il più strano dei tre, qualcuno lo ha definito “il primo noir di fantascienza”

#1.008 Comment By Vincent On 13 dicembre 2009 @ 20:32

Per Clio:
Per me il racconto può continuare. E non mi dilungo ancora sulla questione del Show, don’t tell. Resto fermo nella mia convinzione che si può narrare usando le regole e non (è un vizio immotivato dire che chi le trasgredisce è consapevole, dato che questo sembra essere concesso solo ai grandi). A me piacciono tutti i due modi. So gustare il meglio dalle cose. Voi giratela come volete, portate esempi illuminati, ma io dai miei gusti non mi muovo. C’è chi mangia solo l’uovo strapazzato, chi lo mangia anche bollito. Di vita ne ho una sola, prendo il meglio (per me) e affanculo tutto il resto. La Troisi non mi piace, ma al mondo non ci sono solo io, e se a qualcun altro piace ben venga. (Tra dieci anni, vediamo che fine hanno fatto i lettori della Troisi a livello cerebrale. Magari sono migliori di quelli che guardano uomini e donne. Ma anche qui, abbiamo l’arroganza di sostenere e prevedere che saranno dei deficienti!!!). Non campo di ideologie, campo di emozioni e esperienze. Io voglio questo da una storia, un’esperienza. Non cerco solo il buon scrivere. La storia deve avere anche un’ anima. G. scrive bene, ma le sue storie per me sono senza nessun alone. Si notano subito le regole, i trucchi da quattro soldi, come diceva Carver (ma no vado lì a centellinare le frasi, le parole). Io voglio altro, con o senza show, don’t tell. Chiunque può sostenere che una storia non è scritta bene, ma nessuno può dimostrare “oggettivamente” che fa schifo. G. e altri possono dire che la descrizione di Mosca fa schifo e altri 10 possono trarre piacere dalla suddetta descrizione. Ciò determina due visioni differenti, punto. Poi, si sa con le interpretazioni estetiche e con tutti i saggi, le teorie, le regole, i pensieri, ognuno può combattere a suon di citazioni e portare acqua al suo mulino, quindi come diceva Francesco si tornerà a parlare del sesso degli angeli.
Perché il punto non è dimostrare che Show, don’tell è mejo di Tell, don’t show. Qui si dimentica una cosa fondamentale: uno scrittore scrive per i lettori. E se i lettori approvano il suo modo di narrare, gli altri che non apprezzano possono semplicemente non leggere, criticare ma non dare istruzioni su come. Perché a quel punto lo scrittore accontenta loro e tradisce gli altri. Ma dove sta scritto che tutti devono adeguarsi???
Ma in quale legge naturale sta scritto che è così? Già solo il termine letteratura apre una voragine di dibattiti su generi di serie A e di serie B.
G. è convinta che il fantasy è un invenzione degli alieni per rincretinire la popolazione, io penso che questi discorsi servono invece a rincretinire la popolazione. Con tutti i problemi che ci sono al mondo che potremmo risolvere l’intrattenimento a tutti i livelli è la migliore invenzione degli alieni.

#1.009 Comment By Uriele On 14 dicembre 2009 @ 02:58

@Vincent: saper scrivere dei dialoghi, delle descrizioni e avere un minimo di stile e coerenza è l’abc, ma non finiscono lì le “regole”: c’è la costruzione dei personaggi (Characters Emotion & Viewpoint della Kress o Characters& Viewpoints di Orson Scott Card ne parlano) e c’è la costruzione della trama e la struttura che sono importanti in racconto/romanzo (“Plot&Structure” di Bell, “Beginnings, middles and ends” della Kress, il viaggio dell’eroe,…).

Se un romanzo è pieno di incoerenze, i soggetti delle frasi sono ambigui ed il testo è appesantito da avverbi e aggettivi che non arricchiscono la frase, difficilmente un lettore andrà avanti nel racconto. Poi anche se un racconto è scritto bene non è detto che sia eccezionale, vuoi per la mancanza di originalità, vuoi per dialoghi troppo sopra o sotto le righe, vuoi per personaggi poco empatici, vuoi per sviluppi che sembrano non portare a nulla.

Prova a leggere senza pregiudizi SMQ, non potrai mai dire, se sei in buona fede, che è scritto male e anche come storia non è malaccio. Il coniglietto Grumo è un personaggio eccezionale (divertente, ben caratterizato e con un carattere forte) , anche se non riesco a provare nulla per Silvia.

#1.010 Comment By Clio On 14 dicembre 2009 @ 12:44

A Vincent

Perché il punto non è dimostrare che Show, don’tell è mejo di Tell, don’t show. Qui si dimentica una cosa fondamentale: uno scrittore scrive per i lettori. E se i lettori approvano il suo modo di narrare, gli altri che non apprezzano possono semplicemente non leggere, criticare ma non dare istruzioni su come.

Un cuoco cucina per i clienti. Centinaia di migliaia di persone adorano il cibo di McDonald o Kentuky F.C., ciò non toglie che la loro cucina sia una porcheria cosmica. Sia oggettivamente una porcheria cosmica.
Come qualsiasi cosa, di un libro si può valutare oggettivamente la qualità (nota: parlo ora di romanzi contemporanei!): coerenza, verosimigianza (sì, anche nel fantasy), documentazione, e altri ancora. La regoletta del “mostra, non racconare” è oggettivamente più coinvolgente e di solito una caratteristica del romanzo (il che lo differenzia, per esempio, dalle favole).
Un libro in cui manca la coerenza interna, la documentazione, e in cui vengono tralasciate le regolette base dello scrivere, è un pessimo libro.
Scrivere senza rispettare le regole non vuol dire per forza scrivere porcherie, ma è probabile; come guidare in contromano sull’autstrada, che non vuol dire per forza schiantarsi.
Con questo, un pessimo libro può piacere!
La qualità non è misurabile in base a “quanto piace”, essendo questa una variabile contingente e comunqe soggettiva. Qualcosa di infima qualità può piacere un sacco (vedi il Big Mac).
Apprezzare boiate non vuol dire essere ignoranti o stupidi. Conosco gente con una certa cultura e un cervello ragguardevole che ha apprezzato Twilight o film trash come Super Hero. L’importante è essere coscienti che quelle ali di pollo che stai fagocitando sono piene di ormoni e fritte in olio esausto.
Infine riprendo:

gli altri che non apprezzano possono semplicemente non leggere, criticare ma non dare istruzioni su come.

E perché mai? Si può dre “fikixximo, cotinua coì!” e non “fa schifo, riscrivi daccapo!”? Tra l’altro ti assicuro che un “fa schifo per tale e tale ragione” è molto più utile di “blxxmo!11!!”.

#1.011 Comment By Cristiano On 15 dicembre 2009 @ 16:40

Piccola discussione a margine:

Perché

stupidaggini sociopolitiche che riflettono come uno specchio deformante l’attualità, o idiozie del genere

e

Il far trasparire le proprie posizioni penso sia da evitare.

?

A me non sembra necessariamente un delitto, se la cosa è gestita bene. Nei fumetti penso a “Hellblazer”, o a “Il ritorno del cavaliere oscuro”. Parlando di romanzi mi vengono invece in mente “Strega” o il futuro angosciante descritto da Evangelisti. Certo, la morale o la parodia fatta male non esalta nemmeno me, intendiamoci, ma al contrario amo molto un libro con un autore che prende posizione, se ben gestito a livello tecnico.
Senza nessuna volontà di aprire una polemica, ero solo curioso di approfondire.

#1.012 Comment By Darlene Alibigie On 15 dicembre 2009 @ 16:44

C’ha ragione Cristiano, eh.

#1.013 Comment By Angra On 15 dicembre 2009 @ 17:16

@Cristiano:

che in un romanzo ci siano le convinzioni dell’autore sui temi che vengono trattati è quasi inevitabile, ma come dici tu la differenza la fa il come viene gestita la cosa. ??? non intendeva che le convinzioni dell’autore non ci debbano essere, ma che non si deve sentire che è l’autore che parla. Lui questa cosa l’ha sentita, e se l’ha sentita ha ragione. La cosa strana è che così a rileggere mi sembra che quei discorsi fossero inevitabili. Immagino una situazione analoga nel nostro mondo, una islamica e un ateo che si innamorano e si mettono inseme (facciamo che lei è orfana e senza parenti che viene più semplice ^_^), e mi sembra inevitabile che presto lei cercherà di salvare lui dall’inferno, e lui cercherà di convincere lei che l’inferno è solo una favola e che comunque non ci si finisce mangiando la piadina romagnola. Ci sono altri aspetti invece nei rapporti fra i due personaggi che, quelli sì, avrebbero potuto andare anche diversamente, e vanno invece in un certo modo a causa delle mie convinzioni e della mia esperienza più o meno diretta, ma per qualche ragione invece la cosa non si nota.

Riguardo alle stupidate sociopolitiche, il problema è quando sono il fine dell’autore e il fantasy diventa l’ennesima occasione per dire la propria su qualcosa che non si conosce senza documentarsi, dimenticando che chi ha comprato il romanzo voleva leggere un fantasy.

#1.014 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 17:24

@Cristiano. Il discorso è lungo e complicato.
Ma per riassumere i punti cruciali:

1) Il problema del Narratore. Come più volte spiegato, il Narratore – comunque si manifesti la sua presenza – tende a ridurre la verosimiglianza, e questo non è l’effetto che di solito si vuole in una storia di narrativa fantastica.
Perciò gli interventi del Narratore devono avere un valore che superi la ridotta verosimiglianza.
Il valore può essere il divertimento: a me è piaciuta la presenza (comunque velata) del Narratore in Pan perché i suoi interventi erano ironici e divertenti – e tieni conto che io non condivido le idee del Narratore, io ero al 99% per Grayface, il “cattivo” (o almeno il “meno buono”) della storia.
Oppure i Narratore può inserirsi con un intervento sociofiloscientificologicomorale. È un grosso rischio: spesso sono interventi goffi, scontati, puerili. La ridotta verosimiglianza non è recuperata. Certo se vieni da Tuilait sarebbe tutto grasso che cola, ma in assoluto avere un Narratore che esprime idee filosofiche così sofisticate da valere il suo intervento non è facile trovarlo. È il solito problema delle opinioni: il fatto che siano le opinioni di uno scrittore, magari anche di un grande scrittore, non le rende di per sé interessanti. A meno che il grande scrittore non sia anche grande filosofo o grande scienziato. Non è sempre il caso.

2) Il problema dell’interpretazione. Mettiamo che uno scrittore inserisca un altro piano di lettura nel suo romanzo: non è solo un viaggio su Marte, è anche un’allegoria per quello-che-volete; non è solo la ricerca della Pietra Magica è anche un riflettere sull’Italia del dopoguerra. Ottimo? No. Perché se va male – e dato il livello pietoso degli autori italiani è la possibilità più concreta – il secondo piano di lettura si incrocia con il primo mandandolo a catafascio. Quando la ricerca della Pietra Magica non ha più coerenza in sé, ma ha coerenza solo se si prende in considerazione l’altro piano di lettura, la storia perde di verosimiglianza, e dunque come storia di narrativa fantastica diventa uno schifo.
E quando va bene, il secondo piano di lettura è superfluo. Prendiamo il mio favorito: La Guerra dei Mondi di H.G. Wells. È uscito da più di un secolo ed è stato continuamente ristampato in ogni angolo del mondo. È una storia in grado di entusiasmare chiunque, qualunque sia la sua cultura.
Secondo alcuni critici, La Guerra dei Mondi non è altro che una metafora per l’imperialismo britannico. È vero? È falso? Chi se ne frega? Se questa metafora dell’imperialismo sul serio importasse, il romanzo dovrebbe risultare incomprensibile, ora che non c’è più l’imperialismo britannico – ora che non si sa neanche cos’era l’imperialismo britannico. Eppure il romanzo è ancora totalmente godibile.
Dunque, perché inserire altri piani di lettura quando sono superflui? Un storia davvero bella è eterna. È slegata al qui e all’adesso. Una storia davvero bella non ha bisogno di interpretazioni.

Comunque, riprendendo la premessa iniziale, è un discorso lungo e complicato e non pretendo che nessuno la pensi come me. Ma, all’atto pratico, quando così tanti autori non sono neanche capaci di mettere insieme una storia decente a livello di testo – ben più di uno “scrittore” delle nostre parti non è capace di mettere assieme un paragrafo decente! – andare a cercare la metafora, il simbolo, l’allegoria è tra il patetico e il ridicolo.

#1.015 Comment By Cristiano On 15 dicembre 2009 @ 18:14

@Gamberetta e Angra:

Direi che vi siete spiegati benissimo e, con gli ultimi commenti, sento di condividere molto di più la vostra opinione.
D’accordissimo con Angra quando dice che gioca molto il modo con cui metti giù le cose… non so dirti quanto sia riuscito nel tuo romanzo perché non l’ho ancora letto, ma conto di farlo in questa pausa vacanziera :)
Concordo pure con Gamberetta sul discorso delle storie eterne, personalmente è anche uno dei miei metri di giudizio. Tanto per fare un esempio dei libri in cui l’intento “politico” rende abbastanza brutta e poco curata la parte narrativa, metto dentro “Actarus” di Morici. Oltre che l’umorismo nel romanzo mi ha lasciato un po’ indifferente, la storia per me fa fatica a reggersi in piedi.
E’ che magari, dovendo scegliere, c’è più gusto a sgranare gli occhi davanti a un mondo particolarmente bello, che fare un sorrisetto saputo da “sì, ho capito di che stai parlando”…
Sull’intervento maxi-filosofico del narratore… sì, in media sono un po’ una tagliola. Per come la vedo io, preferisco quando alcune riflessioni sono legate (ovvio, in modo credibile) a personaggi che mi vengono presentati come fallibili, o che vedremo contraddirsi sui propri principi. Almeno si lima un po’ l’impressione che arrivi l’Avatar del Narratore a snocciolarmi aforismi.

#1.016 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 18:47

Il discorso di Gamberetta è condivisibilissimo, vorrei però far notare che esistono libri eterni come 1984 che presentano un “secondo piano di lettura” assolutamente NON superfluo, nonostante il romanzo rimanga più che meritevole anche fermandosi al primo.
Ci sono poi casi come La Fattoria degli Animali, che diventano di difficile collocazione: la lettura di quel libro va TUTTA fatta su “due piani di lettura”; si possono ignorare i precisi riferimenti storici inseriti, ma perlomeno si deve avere sempre chiaro che la Fattoria non è altri che una rappresentazione della società umana e di sue determinate meccaniche.
E’ per questo un libro brutto o comunque poco valido? A mio parere assolutamente no (l’ho trovato anzi geniale in molti punti), però è vero che limitandosi a vederla come una bizzarra storia di animali parlanti lo si snatura totalmente.
Va precisato che, come ho già accennato, a mio giudizio per “arrivare al secondo piano” basta un MINIMO di intelligenza e non servono certo conoscenze specifiche particolari (quelle al massimo per arrivare ancora oltre e analizzare quello che del libro è in effetti legato indissolubilmente a certi avvenimenti storici), può essere questa forse una distinzione tracciabile (un’altra possibile è il fatto che non definirei certo il libro come un normale “romanzo di narrativa”).

@Angra: grazie per la risposta.

#1.017 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 18:57

@Emile. Lasciamo stare La Fattoria degli Animali che appunto non saprei se si possa classificare come “narrativa fantastica”.
Prendiamo invece 1984 che è fantascienza. 1984 estrapola progressi scientifici e mutamenti sociali per presentare un possibile futuro nel quale tutti sono spiati, il linguaggio è corrotto, non c’è libertà, ecc.
Questo è quello che c’è scritto, il significato letterale del testo. Quale sarebbe il secondo piano di lettura?

#1.018 Comment By Tapiroulant On 15 dicembre 2009 @ 19:10

Quale sarebbe il secondo piano di lettura?

Stalin.

(ma sono d’accordissimo nel dire che il libro è perfettamente godibile a prescindere dalla considerazione del contesto socio-politico degli anni ’40, e dalle fisime personali di Orwell. Anzi, direi che al limite il secondo piano di lettura è un valore aggiunto: il romanzo sta in piedi di per sé. Diversamente dalla Fattoria degli Animali, che invece rientra nel genere della fiaba allegorica - una rivisitazione moderna di Esopo e Fedro – e non sta in piedi da sola)

#1.019 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 19:21

Sono stato anticipato, la risposta l’ha data Tapiroulant.
Orwell prende spunto dalla Russia di Stalin e usa 1984 per criticarla ferocemente.

#1.020 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 19:25

@ Tapiroulant: 1984 si regge benissimo da solo, l’avevo specificato anche io. Ma dicendo che quel “secondo piano” è un valore aggiunto implicitamente smentisci che sia superfluo, se con superfluo intendiamo qualcosa di inutile, che poteva non esserci senza togliere nulla alla sua opera.

#1.021 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 19:35

@Emile. / @Tapiroulant. Ma appunto Stalin è del tutto superfluo per 1984. Anzi, Londra attualmente è la città più sorvegliata al mondo (quella con il maggior numero di telecamere che riprendono luoghi pubblici per metro quadrato), la città dove si possono vedere manifesti come questo:

che sembrano appunto uscire da 1984. E il comunismo non c’entra niente. Dunque io voto per il “secondo piano” come superfluo al 100%.
Poi può essere benissimo che Orwell e Wells abbiano avuto una spinta decisiva a scrivere per via del comunismo o dell’imperialismo, ma questo che importa (biografi esclusi)? Quella che rimane è l’opera. Le intenzioni dello scrittore non hanno importanza. Non è che cambia il romanzo se invece Orwell l’ha scritto perché si annoiava.

#1.022 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 19:44

Altra cosa: secondo me se anche un libro come 1984 non si ispirasse specificamente a qualche determinato evento storico sarebbe da considerare con due piani di lettura.
Perché a mio parere un libro di fantascienza con UN solo piano deve parlare di un mondo più o meno immaginario ma comunque senza la minima pretesa o interesse di fare impliciti paragoni con quello reale per sottolineare determinate storture della nostra società o qualsivoglia altro motivo.
Per fare un esempio banale: imo un autore A che parla delle vicende del pianeta Zyrion V col solo scopo di confezionare una storia avvincente ha realizzato un libro “ad un piano”, l’autore B che riflette su come la religione in generale stia secondo lui rallentando il progresso dell’umanità e su queste basi realizza un libro di fantascienza dove si parla di un popolo afflitto da questo tipo di problema (magari estremizzati) per fare una sua critica personale (e più o meno “nascosta” )alla nostra società per me ha creato qualcosa che di piani ne ha già due.
E questo a prescindere dall’importanza di simili tematiche all’interno dell’opera: possono occupare un 10% scarso del libro o anche meno, se sono state inserite con quell’intento la cosa non cambia (anche se naturalmente meno la cosa è importante nell’economia della storia più il “secondo piano” sarà superfluo o comunque poco importante).
Viceversa l’autore A può anche rendere Zyrion V abbastanza simile alla terra per molti aspetti, magari per mancanza di fantasia: ma se non lo fa allo scopo di “paragonare e criticare” il piano resta chiaramente uno.

#1.023 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 19:51

@ Gamberetta: dissento.
Le intenzioni dell’autore hanno eccome importanza se si riflettono nell’opera, e questo è il caso di 1984, che non può non far venire in mente certi paragoni ad un conoscitore della Russia di Stalin.
Per dire: io sono tutto tranne uno storico e la mia cultura è tutto tranne che vasta, ma anche io ricordo che leggendo il romanzo ho immediatamente associato mentalmente alcuni suoi elementi a quel preciso contesto storico/geografico e ho trovato il paragone interessante e sicuramente non superfluo.
E, ripeto, parlo da deciso ignorante in materia, conscio di essermi perso la maggior parte dei riferimenti.
Ma, come ho scritto nel mio altro reply, Russia o meno COMUNQUE parlarei di un secondo piano di lettura.

#1.024 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 19:58

Una precisazione, pardon: ovviamente se un autore non vuole fare consciamente nessun tipo di critiche o paragoni ma le sue idee e convinzioni finiscono ugualmente per trasparire chiarissimamente dalla sua opera allora il discorso cambia.
Viceversa un autore che VOGLIA fare critiche/paragoni ma non ne sia assolutamente in grado e la cui opera finisca per non avere al suo interno niente del genere (quantomeno di capibile da persone diverse da lui stesso) ovviamente avrà realizzato un libro ad un solo piano.

#1.025 Comment By Cristiano On 15 dicembre 2009 @ 20:09

Io rilancio e dico (per rispondere a Tapiroulant) che pure “La Fattoria degli Animali” si regge perfettamente in piedi da solo. A me non frega niente di sapere a quale dittatura si riferisca: racconta in modo ottimo come nasca UNA dittatura, che può essere nazista, marxista, veghiana o puffa.

Non seguo invece questo discorso:

Poi può essere benissimo che Orwell e Wells abbiano avuto una spinta decisiva a scrivere per via del comunismo o dell’imperialismo, ma questo che importa (biografi esclusi)? Quella che rimane è l’opera. Le intenzioni dello scrittore non hanno importanza. Non è che cambia il romanzo se invece Orwell l’ha scritto perché si annoiava.

E’ vero, c’è tutta una branca di critica che è d’accordo a considerare l’opera d’arte in modo indipendente dall’autore e che pensa sia legittimo anche attribuirle significati del tutto slegati dalla volontà di chi l’ha scritta-o-che-so-io… sinceramente, però, non mi ci trovo molto d’accordo. Anche se vivo pure senza sapere se Orwell ha scritto 1984 per ragioni “politiche” o perché ha mangiato pesante, nel giudizio al romanzo, sapere cosa gli passava per la testa mi aiuta a capire un po’ di percorso e maturazione, a cogliere dei riferimenti che magari sembrano messi lì a caso e non lo sono e a calarmi meglio nel contesto.
Poi, ok, è sempre l’opera in sé che ha l’ultima parola, ma il pensiero dell’autore non lo trovo così superfluo.

#1.026 Comment By scriterio On 15 dicembre 2009 @ 20:12

Se 1984 non avesse un chiarissimo riferimento allo stalinismo, varrebbe la metà, forse meno.

Personalmente ritengo la sottotraccia schiacciante, per peso e significato, sulla prima.
Claustrofobia, omologazione, tristezza e costante senso di disumanizzazione e sospetto rendono l’opera unica. Soprattutto perché nel 1948, quando fu scritta, lo stalinismo era più di uno spauracchio.

Un esempio errato, a mio avviso. Lo abbandonerei.

#1.027 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 20:15

@ Scriterio:Ma il mio voleva appunto essere un esempio di un libro in cui il secondo piano E’ importante.
Poi secondo me esageri sul suo peso, ma non ho mai nemmeno pensato che non avesse una sua importanza.

#1.028 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 20:23

@scriterio.

Se 1984 non avesse un chiarissimo riferimento allo stalinismo, varrebbe la metà, forse meno.

Non c’è nessun riferimento allo stalinismo nel romanzo, chiaro o no. È semplicemente un’interpretazione – così come è un’interpretazione dire che sono comunisti gli alieni de L’Invasione degli Ultracorpi e dire che è fascista la fanteria dello spazio.
Comunque io di interpretazioni non discuto, perché non è possibile offrire dati oggettivi e i pareri (mio compreso) non contano.

Inoltre più tardi sposterò tutto in Fogna perché siamo andati ben oltre l’OT.

#1.029 Comment By Cristiano On 15 dicembre 2009 @ 20:24

1984, come “La Fattoria degli Animali”, ha un sottotesto che non perde una virgola nemmeno se non si sapesse una ceppa di stalinismo. Proprio perché

Claustrofobia, omologazione, tristezza e costante senso di disumanizzazione e sospetto rendono l’opera unica

E tutte queste cose le puoi cogliere benissimo senza la minima preparazione sul periodo/discorso storico che è all’origine.

#1.030 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 20:47

Non c’é nessun riferimento ESPLICITO allo Stalismo, che è diverso.

#1.031 Comment By Tapiroulant On 15 dicembre 2009 @ 21:08

@Gamberetta:

Non c’è nessun riferimento allo stalinismo nel romanzo, chiaro o no.

Beh, oddio… I manifesti del Grande Fratello (se non ricordo male) hanno la faccia di Stalin. Il governo è rappresentato dal Partito, che si chiama Socing. Il volgo è chiamato prolet. Più esplicito di così…

Sulla questione dei piani. Io ho parlato di “al limite, valore aggiunto”, intendendo appunto che l’opera è completamente autonoma e fruibile indipendentemente dagli ulteriori piani di lettura – e questo è fondamentale per un romanzo moderno. Il valore aggiunto sta nel fatto che l’opera può dare anche più piacere nel momento in cui si colgono i piani di lettura successiva: per esempio molti qui hanno detto di aver apprezzato il romanzo di più perché comprendevano il contesto in cui era inserito. Ma naturalmente, è un interesse che non scatta con tutti (per esempio, non con Gamberetta), e che comunque non è necessario per la fruizione dell’opera. E’ un di più.

@Cristiano: Il secondo piano non era specificamente riferito allo stalinismo; anzi, sono d’accordo nel ritenere che La Fattoria degli Animali sia una metafora del meccanismo generale delle contro-rivoluzioni capitaliste. Ma il libro, di per sé, parla di animali. Quando tu capisci che parla dei meccanismi di instaurazione di una dittatura, sei già sul secondo piano, quello della metafora; dato che in una vera fattoria con veri animali queste cose non possono succedere, men che meno che i maiali si trasformino in uomini. Come dicevo prima, Orwell adotta il meccanismo delle fiabe alla Esopo, in cui gli animali diventano ‘parlanti’ e impersonificano vizi e abitudini sociali degli esseri umani.

#1.032 Comment By Uriele On 15 dicembre 2009 @ 21:22

Dune, se lo leggi adesso, ha come secondo piano di lettura la situazione mediorienale e lo sfruttamento delle risorse energetiche da parte della società occidentale.
1984 si riferisce allo Stalinismo e al comunismo oggi, è ancora storia moderna. Se il nostro bisbisnipote, che vive in una società anarchica, lo leggesse senza sapere nulla di capitalismo, comunismo e altre dittature, si gusterebbe la storia anche senza conoscere il sottotesto.

#1.033 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 21:31

Sigh.
Nessuno sta dicendo che 1984 non è fruibile senza il suo “secondo piano”, nessuno.
Il punto è che un “secondo piano” esiste eccome e che, questo secondo me, è interessante.

#1.034 Comment By Angra On 15 dicembre 2009 @ 21:33

A me non sembra che né La fattoria degli animali1984 abbiano due piani di lettura. La fattoria degli animali è un’allegoria, e di piani di lettura ha solo quello allegorico. 1984 non parla di un’altro mondo per parlare del nostro, parla proprio del nostro mondo immaginandolo qualche decennio avanti.

#1.035 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 21:37

@Tapiroulant.

I manifesti del Grande Fratello (se non ricordo male) hanno la faccia di Stalin.

Oppure di Lord Kitchener, vedi wikipedia.

Il governo è rappresentato dal Partito, che si chiama Socing.

Chiaro riferimento al partito nazionalsocialista dei lavoratori, più noto come partito nazista.

Il volgo è chiamato prolet.

Nella versione inglese è ‘proles’ che è molto meno “russo”.
Secondo me interpretare un’opera è perdere tempo, perché è valido tutto e il contrario di tutto. Dopodiché ognuno è libero di farlo, ovviamente.

#1.036 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 21:41

No.
Primo piano di lettura: “oh che bel libro che ha scritto Orwell, come è interessante la sua idea di questa fantascientifica società futura ecc”
Secondo piano: “aspetta un attimo, fantascientifica mica tanto! Orwell ha solamente estremizzato alcuni degli aspetti più terribili dello Stalinismo, che attraverso il suo racconto vuole analizzare e criticare”
Un conto è “parlare del nostro mondo nel futuro” in modo generico, un conto è farlo per effettuare chiarissimi paragoni con determinati eventi storici.

#1.037 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 21:42

Pardon, errore mio che dimentico di specificare a chi mi riferisco: il mio ultimo reply era per Angra.

#1.038 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 21:43

PS il mio ultimo reply era per Angra, scusate.

#1.039 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 21:43

@Emile. Quali eventi storici? Il Grande Fratello è ispirato da una pubblicità, altro che stalinismo!

#1.040 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 21:46

@ Gamberetta: infatti Orwell si ispirò ANCHE al nazismo, seppur in parte minore.
E se citi wikipedia, ti faccio notare come lì a più riprese si trovino frasi tipo: “Il totalitarismo del Grande Fratello sviluppa caratteristiche dell’URSS di Stalin e della Germania preconizzata dai nazisti[1].” , “”1984″ è, in effetti, un terribile ed efficace atto d’accusa da parte di Orwell nei confronti della pretesa staliniana di voler piegare la realtà e le persone ad un fine superiore, che formalmente coincideva con la felicità del proletariato, ma alla fin fine si identificava nell’ubbidienza cieca al partito comunista stesso, ed a Stalin.

Il nome “Grande Fratello” si ispira alla retorica comunista sovietica: Stalin si faceva chiamare “Piccolo Padre”, Palmiro Togliatti, alto dirigente dell’Internazionale Comunista staliniana, si faceva chiamare “Il Migliore” dagli aderenti al Pci [3],[4] . Così pure gli slogan, si ispirano agli slogan sovietici: a titolo di esempio, si possono citare “Lenin è semplice come la verità”, “La scienza di Lenin presidente fa forti le braccia ed anche la mente”, “Il partito è la saggezza del popolo” ecc.[5]” e via dicendo.
Poi wikipedia in se non è necessariamente la Verità Rivelata, ma in questo caso non fa che riportare quello che è conoscenza comune su 1984.

#1.041 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 21:50

@Emile. Di solito wikipedia inglese è più accurata della controparte italiana. Comunque non è quello il punto, il punto è che sono tutte interpretazioni. La tua vale la mia e vale quella di chiunque altro. Non c’è niente nel romanzo che davvero indichi in maniera esplicita o implicita che il Grande Fratello è Stalin piuttosto di una pubblicità o di Lord Kitchener.

#1.042 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 21:56


Per l’ultima volta perché mi pare che sia inutile: si tratta di una “interpretazione” su cui sono concordi TUTTI gli studiosi, che non è mai stata nemmeno lontanamente posta in dubbio visto quanto è LAMPANTE.
Anche parlare di “allegoria” nel caso de La Fattoria degli Animali è dare una certa “interpretazione” del libro, solo che in quel caso si tratta dell’interpretazione GIUSTA, senza se e senza ma, proprio come per 1984.
Poi per carità: libera di sostenere che hanno tutti preso lucciole per lanterne per decenni, che in realtà Orwell non aveva in mente proprio nulla e che certe “piccole” somiglianze sono al massimo coincidenze, per carità.

#1.043 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 22:05

@Emile. Dato che stiamo discutendo non mi sembra che l’interpretazione sia LAMPANTE. Comunque non capisco il problema: nessuno vuole privati del piacere del “secondo piano” di lettura. Per carità.
Io non lo vedo. E non riesco a trovare riferimenti nel testo che supportino il piano che mi indichi. Sarò stupida io, non è grave.

#1.044 Comment By Tapiroulant On 15 dicembre 2009 @ 22:14

@Gamberetta: Okay, devo ammettere che le tue risposte al mio post sono molto argute e ti faccio i miei complimenti^^ Oltretutto quella storia su Lord Kitchener non la conoscevo, quindi ti ringrazio.
Però… però!

Un conto è la fonte di ispirazione, un conto è lo scopo. Orwell ha utilizzato quel manifesto come ispirazione, ma è chiaro che non è lui il bersaglio: quello era un manifesto per arruolarsi, al contrario quelli del Grande Fratello sono manifesti esaltatori della società del controllo e della società giusta. Quindi, è chiaro che l’obiettivo polemico non è Kirchener.

Come dici tu spesso, si può stabilire che un romanzo faccia schifo oggettivamente. Ma si può anche stabilire – ed Emile ha ragione – che un’intepretazione è oggettivamente corretta.
Nel partito nazista non veniva messa tutta questa enfasi sul Partito, mentre invece nello stalinismo sì. La società di 1984 rispecchia, nella sua struttura generale (non certo negli elementi fantascientifici), quella stalinista, ma non quella nazista.
Se questo non dovesse bastare, basta controllare la biografia di Orwell. Comunista convinto fin da giovane, Orwell si dedicò alla distopia dopo le sue esperienze nella guerra di Spagna, dove apprese (contrariamente a quanto pensava) che lo stalinismo agiva contro gli interessi del comunismo e del proletariato, massacrando i rivoluzionari. Da allora si dedicò (tra le altre cose) allo studio della propaganda sovietica, e scrisse in quegli anni La fattoria degli animali e 1984. Che poi la sua attenzione fosse rivolta in generale a tutti i fenomeni di propaganda, di controllo dell’opinione, di controllo delle masse, etc., è un fatto; ma è anche un fatto che il suo primo bersaglio polemico e la sua prima fonte era lo stalinismo.

Ribadisco comunque che sono d’accordo con te sulla questione dei piani di lettura e dell’indipendenza del romanzo dal contesto per essere fruibile.

#1.045 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 22:15

Eh, lampante per chi conosce abbastanza la materia (ovvero lo stalinismo, dando per scontato che 1984 tu lo ricordi bene). Non tu, suppongo a questo punto; del resto è lampante anche che la Troisi faccia pena come scrittrice, ma non per questo saranno tutti d’accordo, anzi.
Comunque: wikipedia lo dà per scontato, la mia copia commentata di 1984 lo dà per scontato, la copia che avevo qualche anno fa idem, la prima recensione online (pur super breve) che ho trovato lo dà per scontato ( “l’opera è palesemente ispirata alla potenza sovietica imperante nell’est Europa staliniano” ): OGNI commento un minimo esaustivo (e competente) sull’opera lo darà per scontato e via dicendo, vedi tu.

#1.046 Comment By Tapiroulant On 15 dicembre 2009 @ 22:18

Rettifica: ho sbagliato nel dire che il manifesto di Kitchener fosse una campagna di arruolamento (avevo visto World War II e sono partito per la tangente); ma il succo rimane lo stesso, di per sé il manifesto originale non c’entra una sega col Grande Fratello. Sicuramente è la fonte di ispirazione, come dice Burgess, ma poi Orwell ha fatto il salto.

#1.047 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 22:24

PS questo “My recent novel [Nineteen Eighty-Four] is NOT intended as an attack on Socialism or on the British Labour Party (of which I am a supporter), but as a show-up of the perversions . . . which have already been partly realized in Communism and Fascism. . . . The scene of the book is laid in Britain in order to emphasize that the English-speaking races are not innately better than anyone else, and that totalitarianism, if not fought against, could triumph anywhere.” l’ha scritto Orwell in persona, e come si può vedere si parla chiaramente di determinati regimi totalitaristi, di come 1984 sia stato creato per mettere in guardia da questo tipo di cose.
Mi pare che questo chiuda la questione…

#1.048 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 22:25

@Emile. È lampante che la Troisi faccia pena come scrittrice? Proprio per niente. Vende centinaia di migliaia di copie, e se vai a vedere le recensioni degli “esperti”, specialmente al primo romanzo, vedrai che sono quasi tutte positive, alcune persino entusiastiche.
Diviene lampante che scrive male quando analizzi il testo. Se analizzi il testo di 1984 non è per niente lampante che lo stalinismo centri qualcosa.
E qui io chiudo. Come detto non mi interessa parlare di interpretazioni, è uno spreco di tempo (almeno per me).

#1.049 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 22:27

APPUNTO Gamberetta, è lampante che la Troisi è una capra per chi ne sa abbastanza da rendersene conto, esattamente come è lampante cosa volesse fare Orwell con 1984, a patto di saperne abbastanza.
Ma ho lasciato che l’autore parlasse al posto mio, direi che la frase che ho riportato è inequivocabile.

#1.050 Comment By Gamberetta On 15 dicembre 2009 @ 22:31

@Emile. L’autore può dire quello che vuole. Quando io ho detto che Le Avventure della Giovane Laura affrontano gravi problemi ecologici non ci ha creduto nessuno. Al massimo quelle sono le sue dichiarate intenzioni, se poi sono rispecchiate nel testo è un altro paio di maniche.

#1.051 Comment By Emile On 15 dicembre 2009 @ 22:35

Rotfl, siamo arrivati al punto che ti trovo la conferma dell’AUTORE STESSO che mi da ragione e tu che mi dici “chissenefrega, non sarà stato capace di farlo!”.

Ricapitoliamo:

-Orwell o ha mentito o voleva fare una cosa ma è un incapace e non ci è riuscito minimamente
-tutto il resto delle critica mondiale ha preso da sempre fischi per fiaschi pensando GUARDACASO le stesse cose
-nel testo non c’è nessun parallelismo nemmeno implicito con lo stalinismo, sono fantasie mie (e del resto del mondo)

Oook.

#1.052 Comment By Tapiroulant On 15 dicembre 2009 @ 22:36

@Gamberetta: Vabbé, ma non ti arrabbiare… Se tu chiudi la questione questo sarà allora il mio ultimo post sull’argomento. Riprendo quindi un’ultima cosa che tu affermi:

Diviene lampante che scrive male quando analizzi il testo. Se analizzi il testo di 1984 non è per niente lampante che lo stalinismo centri qualcosa.

Sguazzando su Wikipedia ho trovato questo, una cosa che non sapevo nemmeno io:

Il nome del grande nemico dell’Oceania, Goldstein, si ispira al vero cognome di Trotskij, Goldstein, il nemico numero uno dello stalinismo.

Era in effetti abitudine di Stalin (e degli stalinisti) dare dei trotskisti a tutti i dissidenti politici. E’ una cosa che si può verificare leggendo un altro romanzo di Orwell, Omaggio alla Catalogna (romanzo-reportage che parla della sua esperienza al fronte nella Guerra di Spagna).

Chiudo con una considerazione metodologica. Per interpretare un’opera, bisogna considerare anche l’extratesto (della serie “chi se ne frega”: lo diceva anche Freud). Non per godersi un’opera: ma se la si vuole interpretare, il contesto e la biografia personale dello scrittore diventano importanti. Orwell stesso (mica un critico: l’autore), ha scritto 1984 con l’intento di mettere in guarda la sua gente e pronosticare un futuro possibile; dunque con un intento che va al di fuori della storia stessa.
Se a te dell’intepretazione non può fregar di meno, benissimo, è del tutto lecito: ti leggi il romanzo, te lo godi, fine. Ma non puoi dire:
- Né che non possano esserci interpretazioni oggettive di un’opera.
- Né che l’interpretazione debba desumersi soltanto dal testo, trascendendo l’extratesto.
Perché queste due affermazioni sono oggettivamente sbagliate.

E ora mandami pure in Fogna^^’

#1.053 Comment By Cristiano On 15 dicembre 2009 @ 22:59

Ma io penso che il problema sia un altro.
Come dicevo prima, anche io concordo sul fatto che un’interpretazione diciamo oggettiva, in un’opera, esiste. Questo però non vuol dire che un romanzo non possa reggersi in piedi senza tenerne conto: che 1984 sia un’oggettiva critica allo stalinismo non influenza il fatto che le atmosfere e le emozioni che porta mi vengano trasmesse anche se io, questo, lo ignoro completamente.
E’ quando il sottotesto cannibalizza in modo totale la storia (e per storia intendo sia trama che atmosfera) che c’è un problema.

#1.054 Comment By Tapiroulant On 16 dicembre 2009 @ 10:04

@Cristiano: Ma su quello che dici, siamo d’accordo tutti.

#1.055 Comment By Cristiano On 16 dicembre 2009 @ 13:54

Ok, mi sono perso… e quindi si sta andando avanti a discutere se 1984 parla più o meno di stalinismo perché…?

#1.056 Comment By Emile On 16 dicembre 2009 @ 19:57

Perché secondo me è vero che quel piano di lettura non è fondamentale e che il libro si regge benissimo anche senza, ma è falso arrivare a dire che sia totalmente superfluo.

#1.057 Comment By AryaSnow On 16 dicembre 2009 @ 22:50

I riferimenti allo stalinismo di 1984 io li avevo visti al volo. Anche l’atmosfera generale che si respira sa proprio di “regme sovietico”. Magari è anche perchè sono di origini russe e certe cose le conosco di più.

Però è vero che il romanzo (uno dei miei libri preferiti in assoluto) è assolutamente godibile anche pensando a una generica dittatura. La questione dello stalinismo nello specifico non mi sembra così importante.

#1.058 Comment By Merphit Kydillis On 17 dicembre 2009 @ 10:14

@ Gamberetta: oramai è certo che non recensirai più romanzi della Troisi… rispetto la tua decisione, ma mi dispiace che tu non completi la recensione della seconda trilogia, Le Guerre.
Comunque, mi chiedevo: a quando gli articoli dedicati agli audiolibri? Mi piacerebbe sapere la tua opinione (con tanto di recensione) se tu usassi, come esempio, la Furia di Eymerich (scaricabile gratis): sono 30 episodi e durano una quindicina di minuti circa l’uno, con una stima di circa 6 ore per ascoltarli tutti… essendo un devoto fedele di Nicolas Eymerich, non potevo farmi sfuggire una sua avventura radiofonica (senza nemmeno spendere un centesimo ^_^).

#1.059 Comment By Gamberetta On 17 dicembre 2009 @ 12:07

@Merphit Kydillis. Non so. Ho provato in passato ad ascoltare qualche audiolibro, ma mi ha fatto una strana impressione, probabilmente perché non sono abituata. Comunque se capiterà l’occasione ne parlerò.

#1.060 Comment By Merphit Kydillis On 17 dicembre 2009 @ 12:53

Per quanto riguarda gli audiolibri ci sono due scelte: la prima (più facile) è affidarsi ad un lettore vocale. Cosa che risulta un pò fastidioso, dato che le voci elettroniche hanno quel genere di toni noiosi che guastano l’ascolto.

Per la seconda opzione (più difficile, ma molto appagante) si potrebbe fare una cosa simile agli sceneggiati radiofonici; si potrebbero vedere, ad esempio, i pro e contro rispetto al libro cartaceo, di come vengono mostrati e raccontati luoghi, persone ed eventi dalle parole dei personaggi (e da musiche e suoni di sottofondo per creare la giusta atmosfera, coinvolgendo ulteriolmente l’ascoltatore nella storia). Poi bisognerebbe scegliere anche i programmi per regolarizzare il tutto, e anche trascrivere un copione per i personaggi (con tanto di “particolari” come una pronuncia straniera o l’uso di un tono untuoso).

#1.061 Comment By Sophitia On 18 dicembre 2009 @ 10:52

Un’altra segnalazione di anime sulla tv italiana:
venerdì 18 dicembre alle ore 23.25, Rai Due (subito dopo il film Disney Alla ricerca di Nemo), trasmetterà in prima visione tv “I racconti di Terramare”, lungometraggio del 2006 diretto da Goro Miyazaki.
Il lungometraggio è tratto dalla saga “La Leggenda di Earthsea” di Ursula Le Guin.

Mostra spoiler ▼

#1.062 Comment By Vincent Law On 18 dicembre 2009 @ 20:30

A me il film su Terramare di Miyazaki junior ha fatto cagare, sinceramente

#1.063 Comment By Sophitia On 18 dicembre 2009 @ 22:34

Ecco allora abbiamo la stessa opinione XD

#1.064 Comment By Vincent Law On 19 dicembre 2009 @ 00:49

comunque la saga di terramare è nella collana best seller di mondadori, questa della casa editrice nord non la sapevo

#1.065 Comment By Sophitia On 19 dicembre 2009 @ 21:18

@ Vincent Law
Forse lo hanno ristampato, io ho il primo volume “Il mago di Earthsea”, ed è proprio della casa editrice nord, però ha già un po’ di annetti.
Ho rivisto il film ieri sera, comunque, è sì è noioso anche la seconda volta che lo si vede :-(

#1.066 Comment By Vincent On 22 dicembre 2009 @ 13:10

La discussione su 1984 ha confermato le mie opinioni:
G è convinta di avere sempre ragione, non lascia mai spazio agli altri, o per essere più chiari:

Lei può insegnare a noi disgraziati ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, noi non possiamo insegnare e consigliare nulla.
Noi sudditi, lei re.

Mai che avesse fatto un passo indietro.
Anche sul termine LAMPANTE!
Orgoglio???

#1.067 Comment By Mauro On 22 dicembre 2009 @ 21:54

Sulla questione dei livelli di lettura: iniziamo dal principio. Esistono diversi livelli di lettura? A prescindere dal fatto che siano utili, inutili, ben trasmessi, ecc.: esistono?
Personalmente credo di sí: se l’autore voleva comunicare qualcosa oltre alla trama, allora c’è un livello di lettura che va oltre la trama, ed è il semplice cogliere/ragionare su/ecc. quel qualcosa.
Passo successivo: il libro è slegato da questo secondo livello? Se lo è, è meglio; è meglio semplicemente perché significa che il libro sopravvivrà al morire di ciò che voleva significare: se faccio un libro che è specchio del nazismo in modo che sia totalmente legato a esso, scomparso il nazismo il mio libro sarà, ben che vada, poco interessante. Mal che vada, incomprensibile.
Passando al passo dopo, mi limito agli autori il cui voler comunicare qualcos’altro è comunque ben inserito; quindi non crea incongruenze, non sovrasta la trama, ecc.
Sotto quell’ipotesi, tale livello è utile? Dipende: se il lettore notandolo apprezza di piú il libro, è utile.
Se invece gli è indifferente, è inutile.
Se, infine, gli rovina la lettura, è dannoso.
Dipende dal lettore, in definitiva.

#1.068 Comment By Vincent Law On 23 dicembre 2009 @ 00:40

Vincent non ho capito il senso del tuo post, se vuoi essere re apri un blog, no?

#1.069 Comment By ??? On 24 dicembre 2009 @ 10:07

@ Vincent Law

Della questione di Orwell e dei livelli di lettura a me non interessa.
Trovo importante solo che le idee dell’autore non traspaiano, vengano forzate all’interno del romanzo e prendano il sopravvento.

Riguardo Vincent: i suoi commenti sul lavoro di Angra (scena dei topi) mi sembrano fatti abbastanza a cazzo, ma devo dire che qui in fogna non ha tutti i torti.

Non e questione di chi e re regina o petomane di corte.

Gamberetta ha aperto questo blog per dire la sua sul fantasy e sullo scrivere, ma anche per istruire e avviare un dialogo.

Penso che la cosa cominci a dare frutti, pian piano.

Se dico una cosa sensata e porto a riprova degli elementi che la avvalorano Lei la deve prendere in considerazione (anche quando va contro le sue convinzioni / quanto da lei detto prima etc etc).

Puo dire: forse e cosi; forse hai ragione tu, ma non ne son sicura…

Perche, diciamocelo, qui nessuno e perfetto e nessuno e sopra nessun’altro.
Neanche gli scrittori pubblicati son superiori a quanti qui usano la testa.

Se lo dimentichiamo diventiamo come G.L che non ti risponde perche lui e il dio osceno indescrivibile della minchia oscura e tu un povero mentecatto.

Quando tutti sanno benissimo cha a G.L gli rode il culo perche gli mostri i difetti e lui non e abbastanza onesto da dire:

“cavolo, non c’avevo pensato”

“m’e sfuggito, GRAZIE! La prossima volta controllo anche quel particolare”

Perche lui e la michia di dio che e stata pubblicata e ha il diritto di masturbarsi in un angolo chiudendo gli occhi alla verita e urlando

IO SONO UN’OSCENO SCRITTORE PUBBLICATO!

Almeno la Troisi sta zitta!

Scusate lo sfogo.

A volte prendo le cose troppo a cuore.

Saluti

#1.070 Comment By Vincent On 24 dicembre 2009 @ 15:49

Per Vincent Law:

Ti ha risposto ??? al senso del mio post.
Come puoi notare dai miei interventi non tutti sono giusti e non tutti sono sbagliati, non faccio il re e non lo voglio fare.
Quando G. dice una cosa giusta per me sono il primo quando dice una cosa sbagliato per me sono il primo.
Questa è la regola, molto più basilare del show don’t tell, dello scambio di idee: ammettere di avere sbagliato quando si sbaglia (altrimenti entriamo nel campo dei dogmi).
Altrimenti allora ci sentiamo tutti D’Andrea.

#1.071 Comment By Drest On 27 dicembre 2009 @ 00:22

vincent mi sembra ormai vagamente patetico °_°

#1.072 Comment By Angra On 27 dicembre 2009 @ 20:51

@Fea: grazie per l’apprezzamento.

Devo correggerti su una cosa: non ho smesso di leggere gli interventi di Vincent per il modo in cui si pone, ma per la sgradevole sensazione che provavo di sentire il cervello scivolare fuori dalle orecchie a ogni riga.

@Jean de la Motte Martense: grazie anche a te.

Su Vincent devi esserti perso qualcosa, perché sono settimane che su questo blog cerca di rompermi le palle in tutti i modi. Deve essersi innamorato di me, o qualcosa del genere… ^__^

#1.073 Comment By Tapiroulant On 27 dicembre 2009 @ 21:58

Perché improvvisamente Angra si comporta come Sergio Rocca con i suoi detrattori?

non ho smesso di leggere gli interventi di Vincent per il modo in cui si pone, ma per la sgradevole sensazione che provavo di sentire il cervello scivolare fuori dalle orecchie a ogni riga.

Oh, ti prego… –’ Che giustificazione puerile.
Il fatto che Vincent ti perseguiti (che sia vero o meno) non dovrebbe far decadere il tuo impegno di pubblico scrittore a rispondere alle critiche e perplessità dei tuoi lettori.

#1.074 Comment By Angra On 27 dicembre 2009 @ 22:06

@Tapiroulant:

ho risposto con disponibilità a tutti tranne che a Vincent. Secondo te, perché è il più intelligente e preparato ed è l’unico tra tutti che mi mette in difficoltà? Se c’è qualche argomentazione di Vincent che ti convince ponimela e ne discuterò volentieri qui con te, di perdere tempo invece a cercare qualcosa di sensato dentro alla valanga di stronzate che Vincent sta postando da settimane non se ne parla nemmeno.

#1.075 Comment By Tapiroulant On 27 dicembre 2009 @ 22:15

@Angra: Dovresti essere tu, piuttosto, a dimostrarmi che quelle che afferma sono stronzate, e non il contrario… Francamente trovo umiliante ripetere le domande di Vincent perché Vincent possa avere una risposta (umiliante sia per me che per lui), quindi me lo risparmierò.

ho risposto con disponibilità a tutti tranne che a Vincent. Secondo te, [lo faccio] perché è il più intelligente e preparato ed è l’unico tra tutti che mi mette in difficoltà?

No, secondo me lo fai perché ritieni di essere intellettualmente superiore a lui e perché di conseguenza lo disprezzi a tal punto da provare compiacimento nell’ignorarlo e deriderlo.

#1.076 Comment By Angra On 27 dicembre 2009 @ 22:29

@Tapiroulant:

Dovresti essere tu, piuttosto, a dimostrarmi che quelle che afferma sono stronzate, e non il contrario…

Senti, io all’inizio ci ho provato armato di tanta buona volontà. Ogni volta Vincent quadruplicava la dose di stronzate, e non eravamo ancora arrivati a pagina 12. Secondo te è possibile andare avanti così? E poi no, non è che uno si mette lì a sparare palesi stronzate e sono io a dover dimostrare che sono stronzate, non è così che funziona.

Francamente trovo umiliante ripetere le domande di Vincent perché Vincent possa avere una risposta (umiliante sia per me che per lui), quindi me lo risparmierò.

Questa sì, che sembra una scusa. Come preferisci, comunque.
P.S. a Vincent non gliene frega niente delle risposte: legge qualche parola, la quota alla cazzo e rilancia. A volte ho il sospetto che sia un software.

#1.077 Comment By Angra On 27 dicembre 2009 @ 22:55

@Tapiroulant:

Ripeto: se vuoi discutere del romanzo torniamo in topic e ne parliamo. Se invece vuoi parlare del povero Vincent maltrattato l’unica cosa che ti posso dire è che lui ha il diritto di scrivere dieci post al minuto, ma io ho il diritto di non leggerli.

#1.078 Comment By Anacarnil On 28 dicembre 2009 @ 00:26

Non è che faccia il tifo per uno o per l’altro. Ma Vincent, pur con i suoi modi, a volte isterici, mi ha fatto notare alcuni punti che dapprima mi erano sfuggiti. Come il fatto che l’umano capisce e parla il rattese. Non sono tutte stronzate quelle che dice, insomma.
Il tono è quello che è, ma non è certo la prima critica livida, distruttiva e “maleducata” su questi lidi.

#1.079 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 00:32

Grazie Jean!

Io attendo ancora delle risposte e intanto continuo a leggere.
Ho letto in fogna alcuni commenti.
Grazie Tapiroulant,
Angra si nasconde ancora dietro il problema del linguaggio dei topi ma ancora non ha dimostrato che le altre mie obiezioni, circa tre e non una trentina, sono stronzate.
Fiero di essere intellettualmente inferiore a lui.

#1.080 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 00:40

Grazie a Tapiroulant e Anacarnil, cmq non mi sento maltrattato perché mi aspettavo una reazione del genere.
ANGRA devi dimostrare a tutti che non mi interessano le risposte, così fai capire a tutti che oltre a un grande scrittore (che si lamenta per critiche alle prime 12 pag. quando lui legge solo gli incipit per decretare che un libro fa schifo) sei un grande mago!

#1.081 Comment By Angra On 28 dicembre 2009 @ 07:19

@Anacarnil:

la domanda sull’umano che non si sogna nemmeno di parlare ma capisce il rattese non è di Vincent ma di Francesca, e avevo già risposto a lei. Se Vincent continua a rifare domande a cui ho già risposto è appunto perché non gli interessano le risposte.

Qui la risposta che avevo dato a Francesca:

http://fantasy.gamberi.org/2009/12/14/marstenheim/#comment-17911

@Jean:

Ok, facciamo che vado indietro a cercare l’ultima critica di Vincent…

… fatto.

P 17 “Metà della faccia era deturpata da un’infezione che le aveva mangiato la pelle” = quale infezione?

Risposta: come risulta ben chiaro (basta leggere) il POV è quello del capitano dei soldati, non quello di un medico. Mettere il nome dell’infezione sarebbe stato un errore.

Inventala se è importante per la storia.

Risposta: Sei in grado di capire se è importante per la storia o no? In altre parole, ci fai o ci sei? E’ evidente a chiunque legga quel brano che non è per niente importante ai fini della storia il nome dell’infezione sulla faccia di una donna fra la folla, e che è solo un dettaglio che crea ambientazione.

Di domande a cazzo di cane ben documentate e argomentate come questa se ne possono fare dieci per ogni riga (basta aver solo voglia di rompere le palle), e Vincent ne sta infatti impestando il blog. Secondo te io dovrei passare le giornate a rispondergli?

#1.082 Comment By Mauro On 28 dicembre 2009 @ 11:35

Credo che la domanda sull’infezione fosse piú che altro di descrizione, che di nomenclatura (almeno, io l’ho interpretata cosí): “Metà della faccia era deturpata da un’infezione che le aveva mangiato la pelle” intende che su metà faccia non ha pelle; che parte della pelle di quella metà manca; o cosa? Un po’ come nel primo articolo sui manuali si parla di esplicitare il fatto che un personaggio è sporco.
Poi magari è assolutamente ininfluente, ma credo che il senso della domanda fosse quello.

#1.083 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 11:37

Per Angra:

1)Mi fa piacere vedere che hai risposto a quella più semplice, quelle un pò complesse tipo la descrizione della città, lasciamola perdere che non so cosa dire…

Risposta alla mia obiezione:
“come risulta ben chiaro (basta leggere) il POV è quello del capitano dei soldati, non quello di un medico. Mettere il nome dell’infezione sarebbe stato un errore”

Quindi solo un medico può riconoscere un’infezione un soldato no.
Questa è una stronzata!

Mi pare che ci siano molte persone infette o deturpate (a parte i non morti e vampiri) nella tua storia, quindi l’esistenza di una malattia deve essere per lo meno conosciuta, dato che da quanto si legge è evidente che quel soldato sta lì da parecchio tempo (si lamenta anche del fatto di stare lì a sorvegliare quei cenciosi!). Come dire che i soldati mandati in zone di guerra non vengono informati della possibile esistenza di una malattia. Magari non la possono riconoscere (ne dubito) e dicono il nome di una di quelli che sanno esistere in quel luogo.
Questa è una delle prime risposte che mi viene in mente, aspetto che il software mi fornisca altri risultati.

2) La risposta dato a Francesca non ha risolto i dubbi. Perchè i ratti cercano di imitare il linguaggio umano se l’umano capisce il loro?

Attendo le tue risposte sulle mie obiezioni più complesse non sulle frasette che servono per sottolineare delle sviste. (d’altronde non è il metodo Gamberetta?)

#1.084 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 11:40

Per Mauro:

Certo, il senso era anche quello, ma come vedi dalla risposta di Angra si può approfondire anche la complessità della sua trama.

#1.085 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 11:42

Per MAuro:

Un pò come questa piccola svista:

“Aveva indosso abiti costosi, ma l’aria di chi da tempo non fa un bagno” = Non ho capito. Cioè l’aria puzzava? O l’intuizione deriva dalla sua barba?
In questo caso sappilo, anche i comunisti si fanno il bagno.

#1.086 Comment By Angra On 28 dicembre 2009 @ 12:17

@Mauro:

l’esempio che citi nell’articolo sui manuali riguardava un personaggio centrale nella scena, con il punto di vista della protagonista su di lui e poca azione.

Qui invece parliamo di una situazione confusa, con il punto di vista di un ufficiale che fronteggia una folla dall’arcione di una cavalcatura che scalpita. La sua attenzione non può soffermarsi che per un istante sulla donna che ha gridato da in mezzo alla folla, di più non ha senso.

Una descrizione particolareggiata come quella dell’esempio dell’articolo dei manuali ha senso su un personaggio centrale della scena; regolarsi nello stesso modo sempre e comunque vuol dire interrompere continuamente la narrazione con descrizioni inutili. La donna è grassa o magra? Bionda o bruna? E chissenefrega? L’ufficiale le ha dato una rapida occhiata quando l’ha sentita gridare, e da lì a due secondi ricorderà solo una piaga schifosa che le copriva mezza faccia. Se fossero stati nella stessa carrozza durante un lungo e noioso viaggio per pagine e pagine certo l’avrebbe osservata meglio, e la descrizione sarebbe stata diversa.

Il punto è che Vincent sta cercando di scimmiottare Gamberetta (perché non Einstein?), ma non è che gli riesca benissimo

#1.087 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 12:40

Mauro dice:

“Metà della faccia era deturpata da un’infezione che le aveva mangiato la pelle” intende che su metà faccia non ha pelle; che parte della pelle di quella metà manca; o cosa?

e Angra invece di dire beh si magari si poteva aggiungere un “manca metà della faccia, deturpata da un infezione” (che nn è un grande sacrifico di meningi)
Angra argomenta tutta una situazione narrativa per non dire che s’ì magari si poteva show, ma mi è sfuggito:

“Qui invece parliamo di una situazione confusa, con il punto di vista di un ufficiale che fronteggia una folla dall’arcione di una cavalcatura che scalpita. La sua attenzione non può soffermarsi che per un istante sulla donna che ha gridato da in mezzo alla folla, di più non ha senso.
Una descrizione particolareggiata come quella dell’esempio dell’articolo dei manuali ha senso su un personaggio centrale della scena; regolarsi nello stesso modo sempre e comunque vuol dire interrompere continuamente la narrazione con descrizioni inutili. La donna è grassa o magra? Bionda o bruna? E chissenefrega? L’ufficiale le ha dato una rapida occhiata quando l’ha sentita gridare, e da lì a due secondi ricorderà solo una piaga schifosa che le copriva mezza faccia. Se fossero stati nella stessa carrozza durante un lungo e noioso viaggio per pagine e pagine certo l’avrebbe osservata meglio, e la descrizione sarebbe stata diversa”

A parte che se la visione era confusa, il soldato difficilmente percepisce solo l’infezione e non cosa manca alla faccia, o la vede o non la vede la faccia. Ammettiamolo era un po per “arricchire” il contenuto. (prima risposta che viene in mente).

Io non sto scimmiottando Gamberetta (e lo sostieni tu che anche se fosse non mi riesce) ma sto MOSTRANDO il tuo carattere:
Nessuno può farti un’obiezione.

#1.088 Comment By Mauro On 28 dicembre 2009 @ 14:11

Nel leggere “manca metà della faccia” – a parte che non ho chiaro perché dovrebbe essere meglio di “mangiato la pelle” – onestamente io immagino piú della semplice pelle mancante: l’occhio, magari naso e labbra, lineamenti appiattiti, ecc.; ben oltre la semplice pelle mangiata da un’infezione.
Prendendo la situazione come delineata qui da Angra, una descrizione cosí sommaria in effetti può avere senso. Anche perché il fatto di conoscere una malattia non implica il pensarne il nome al vederla: qualche tempo fa ho visto un camoscio malato; ho pensato che era un camoscio malato, non che aveva la cherato-congiuntivite infettiva. Eppure conoscevo la malattia.

#1.089 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 14:57

Seconda risposta alla questione posta da Mauro:

C’è una città in quarantena e una donna infettata. Vuoi dirmi che il soldato a capo delle guardie di una città in quarantena non fa un’associazione immagine – infezione? Non stiamo parlando di un infezione generale. E allora in tal caso hai ragione.
Per di più si sta preservando quella gente dal contagio con la peste verminosa, quindi non da un’infezione generica.
è lì in mezzo alla folla c’è una donna con:
“Metà della faccia era deturpata da un’infezione che le aveva mangiato la pelle”.
Magari il soldato avrebbe potuto pensare velocemente che la suddetta infezione aveva superato i confini della città.

Il tuo esempio dei camosci non regge, per me. Mica tu sei stato assoldato per difendere una riserva di camosci da una possibile infezione.

Vabbè ma io dico solo stronzate, no?

#1.090 Comment By Angra On 28 dicembre 2009 @ 15:41

Vabbè ma io dico solo stronzate, no?

No, mica… ^____^

http://fantasy.gamberi.org/2007/06/25/ciao/#comment-16717

#1.091 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 16:00

Capisco le tue intenzioni Angra, ma io non ci casco.
Se intendi farmi cadere nella trappola- lite, non ci riuscirai.
Infatti, io dico anche stronzate.
Non possiedo la verità assoluta.
Non pretendo che ogni parola che esca dalla mia bocca sia la luce.
Cmq con quel link non hai risposto al post.

Poi se ti interessa, cerca l’esistenza di una certa Chiara Gamberale.
Il mio intervento era ironico.
Ops, ma io dimentico di mettere le faccine :)

#1.092 Comment By Mauro On 28 dicembre 2009 @ 16:05

Vincent

Il tuo esempio dei camosci non regge, per me. Mica tu sei stato assoldato per difendere una riserva di camosci da una possibile infezione

Vero, ma il collegamento malattia-nome non è necessariamente automatico: il fatto di vedere una donna infetta, soprattutto di sfuggita, non implica automaticamente che il personaggio pensi al nome dell’infezione; soprattutto se per lui è l‘infezione: se un sopravvissuto della Seconda Guerra Mondiale vede foto del periodo non pensa necessariamente “Seconda Guerra Mondiale”, potrebbe pensare solamente “la guerra”; perché per lui quella è la guerra, non un’altra.

Vorrei inoltre sottolineare una cosa: il fatto che nel libro ci sia una descrizione cosí sommaria non dà necessariamente contro a quanto sostenuto in passato dall’autore; se per esempio è irrilevante che il lettore si immagini la pelle mangiata in un modo piuttosto che in un altro, dire “pelle mangiata” può essere sufficiente.
Angra si è detto d’accordo con quanto detto nell’articolo sulle descrizioni, e Gamberetta ha giudicato favorevolmente i miei compiti a casa; noterai che la mia descrizione è sommaria sotto diversi aspetti: non dice che le calze sono una alla coscia e l’altra al polpaccio; non dice che il busto è aperto sul davanti; non dice il colore del fucile, né delle mele; ecc. Quindi, secondo i criteri usati una descrizione sommaria può essere valida.
Magari la descrizione dell’infezione è insufficiente, nella situazione; ma che sia appena accennata non è automaticamente un errore, almeno non per lo standard che in questo sito si è usato per valutare le descrizioni. Quindi averla messa non è in sé indice di incoerenza con le posizioni passate.
Detto questo, si dovrebbe capire perché in quella specifica situazione si sarebbe dovuti essere piú specifici (nel caso); per quanto detto finora, non mi è parso che sia emersa tale necessità.

#1.093 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 16:28

Okay, mi spiego meglio.

Tu dici: “Detto questo, si dovrebbe capire perché in quella specifica situazione si sarebbe dovuti essere piú specifici (nel caso); per quanto detto finora, non mi è parso che sia emersa tale necessità”

Ti rispondo ancora una volta: “si sta preservando quella gente dal contagio con la peste verminosa, quindi non da un’infezione generica.
è lì in mezzo alla folla c’è una donna con:
“Metà della faccia era deturpata da un’infezione che le aveva mangiato la pelle”.
Magari il soldato avrebbe potuto pensare velocemente che la suddetta infezione aveva superato i confini della città”.

Abbiamo delle guardie che devono impedire il passaggio di una folla, perchè?
Perchè la città è contaminata, contagiata, infestata dalla peste verminosa (si scopre che mangia i corpi, più o meno).
Abbiamo un ufficiale a capo di queste guardie che devono impedire il passaggio (tanto che i Saxxon devono farlo di nascosto).
Quindi l’ufficiale sarà informato sui fatti (Si è accennato alla verosimiglianza, più in giù).
Vede un’infetta e fa finta di niente?
Vede un’infettata dalla peste e non capisce che infezione è?

Tu dici: “Il fatto di vedere una donna infetta, soprattutto di sfuggita, non implica automaticamente che il personaggio pensi al nome dell’infezione”.
Dissento ma non voglio convincerti, perchè lui è lì per l’infezione.
Se io sono al capo di un gruppo che deve impedire a chiunque di entrare in una zona in quarantena per causa di un contagio da malaria e il pdv è il mio non dico: ” Metà della faccia era deturpata da un’infezione che le aveva mangiato la pelle” ma: “metà della faccia era deturpata dalla malaria”. Questo però comporterebbe l’ammissione che l’infezione è uscita dai confini, che ha trasbordato.
Quindi questo pezzo è da eliminare, proprio perché c’è questo contrasto è sbagliato, non perché l’infezione non è descritta in modo impeccabile.

Mi spiego ancora meglio.
Se c’è una città in quarantena e si impedisce alla popolazione di entrare, ma a sua volta la popolazione fuori è vittima di altre infezioni, che cavolo di bisogno c’è di mettere una città in quarantena se già ci sono altre infezioni in giro e gente infettata.

“Gamberetta ha giudicato favorevolmente i miei compiti a casa”, e questo che c”entra?
Mica è lo stesso contesto del romanzo di Angra.
La mia obiezione è figlia del contesto del testo in cui si manifesta.
Mica avete risolto un’equazione matematica.
Mica Gamberetta è Dio, perciò se ti diceva che avevi sbagliato allora era per forza così.

A volte mi sembra di seguire discorsi del tipo della “regola di produzione”.

#1.094 Comment By Vincent On 28 dicembre 2009 @ 16:47

Anzì per tagliare la testa al toro,
Tu dici: “Quindi, secondo i criteri usati una descrizione sommaria può essere valida”

sono d’accordo tanto che in un commento ho detto che questa descrizione mi è piaciuta:

“L’odore di cadavere ammorbava l’aria già stantia di quelle stanze cadenti, dove i muri erano coperti di simboli tracciati con il sangue. Altre chiazze di sangue rappreso lordavano i pavimenti, mischiandosi alla polvere e ai calcinacci. Ran Shan fissava i segni rossi sulle pareti, scuotendo la testa”

e come leggi è sommaria:

1) Si potevano descrivere meglio i simboli (e trattandosi di un colonia potrebbero essere dei più diversi)

2) Si poteva descrivere meglio l’odore del cadavere

3) si poteva descrivere meglio le stanze cadenti

Quindi non ho contraddetto nessuna regola, ma in quel caso la descrizione