Articoli con tag 'romanzi di Gamberetta'

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  1. Assault Fairies di Gamberetta
  2. S.M.Q. di Gamberetta
  3. Le Avventure della Giovane Laura di Gamberetta
  4. Laura e gli Anime di Gamberetta
  5. Laura & I Demoni dell’Editoria di Gamberetta

Assault Fairies

Il Duca è un grande appassionato di fatine, e mi ha sempre invitata a scrivere narrativa a proposito. Per molto tempo non gli ho dato retta – se vuoi le fatine, scrivitele tu![1] – ma l’anno scorso, durante i mesi di chiusura del blog, in un periodo di malinconia, mi è venuta voglia di scrivere un racconto con le fatine, in ricordo di momenti più felici.
Buttate giù poche pagine ci ho preso gusto. Ho scartato il progetto iniziale e mi sono messa d’impegno: ho creato un’ambientazione adatta (tra l’altro “rubando” pezzi di scenografia dal romanzo di guerra che porto avanti già da tempo), ho ideato una trama degna, ho inserito gli spunti che il Duca mi aveva suggerito in ambito fatine durante gli anni.

E così è nato il primo volume di Assault Fairies!

Assault Fairies

Siamo all’alba del ventesimo secolo, in un mondo che ricorda il nostro. Però è un mondo nel quale il Piccolo Popolo ha fondato una civiltà tecnologica e non ha alcun bisogno di nascondersi agli occhi degli umani.
La fatina Astride abita in un modesto appartamento a Londra, in volontario esilio dal Reame delle Fatine. Trascorre un’esistenza miserevole, costretta a lavorare come hostess in un locale notturno per pagare l’affitto. Finché una sera riceve una proposta che potrebbe cambiarle la vita. È l’occasione per riscattare il proprio onore di fatina e per salvare la città. Forse.

Postazione di artiglieria delle fatine
Postazione di artiglieria delle fatine

Assault Fairies potrebbe rientrare nel sottogenere dello steampunk del vaporteppa, e non mi offenderò se qualcuno lo catalogherà così, tuttavia penso che sia limitativo. Assault Fairies è abbastanza originale da meritarsi il proprio sottogenere. Assault Fairies è il primo (e che io sappia l’unico) romanzo esponente del military aetheric fairypunk!
Sì, ho appena fondato un nuovo sottogenere della narrativa fantastica, bando alla modestia!

Military Aetheric Fairypunk

Le caratteristiche del military aetheric fairypunk (MAFp), partendo dell’elemento cruciale:

Icona di un gamberetto Fairy. La presenza di fatine è fondamentale. Non può esistere MAFp senza fatine! Inoltre le fatine devono essere protagoniste o comunque devono essere elemento centrale della narrazione. Infine devono essere vere fatine, non le versioni edulcorate della Disney o dei libri per bambini.

Icona di un gamberetto Military. Combattimenti ed eventi bellici devono essere presenti e ed essere significativi per la trama. In rispetto dell’intima natura delle fatine, che le spinge alla carriera militare.
Come scrive Robert A. Heinlein nel suo celebre romanzo Starship Fairies[2]:

bandiera EN The most noble fate a fairy can endure is to place her own mortal body between her loved home and the war’s desolation.

bandiera IT Il destino più nobile per una fatina è porre il proprio corpicino mortale tra l’amata tana e la desolazione della guerra.

Icona di un gamberetto Aetheric. Il riferimento all’etere è simbolico: indica la necessità per chi vuole scrivere MAFp di inserire elementi scientifici/tecnologici. Il MAFp non è puro fantasy, è science-fantasy.

Icona di un gamberetto -punk. L’ho messo solo perché se no il nome suonava male! L’elemento “punk” può esserci come può non esserci, non è importante.

Invece è importante sottolineare che il MAFp non è legato a nessuna particolare ambientazione: può essere ambientato nell’epoca Vittoriana come durante la Seconda Guerra Mondiale, nell’antica Roma o cento anni nel futuro. Sulla Terra o altrove. Basta che si inseriscano gli elementi elencati.

military aetheric fairypunk
Il mio appunto originale nel quale colloco il military aetheric fairypunk alla confluenza tra romanzi di guerra, fantascienza tecnologica e fantasy fiabesco

Mi sono molto divertita a scrivere Assault Fairies. Mi sono divertita a ideare la personalità delle fatine e a costruire il loro Reame. Mi sono divertita a mescolare veri riferimenti storici (spesso poco conosciuti) con il fantastico. Mi sono divertita a vedere il mondo attraverso gli occhi di un esserino alto poco più di un palmo.
Spero che vi divertirete a leggere. Come sempre ogni commento sarà il benvenuto, e ricordatevi di votare nel sondaggio per la vostra fatina preferita!

Progetti futuri

Adesso posso tornare a S.M.Q. Ho provato a scriverlo contemporaneamente ad Assault Fairies, ma la mancanza di tempo e la troppa distanza tra le due storie hanno reso l’impresa impossibile.
Finito S.M.Q. riprenderò il romanzo di guerra e scriverò il secondo volume di Assault Fairies. Forse uno dei due lo metterò a puntate stile S.M.Q., devo ancora decidere.
Infine farò la revisione 2.0 di Laura, magari aggiungendo nuove avventure.

* * *

Assault Fairies
~Volume I~

Tabella riassuntiva delle caratteristiche del prodotto

Fatine hostess in locali notturni Icona per sì
Coniglietti fumatori Icona per sì
Uomini-elefante Icona per sì
Draghi galvanici Icona per sì
Giro-incrociatori elettrici Icona per sì
Fucili ipersonici Icona per sì
Operazioni a cervello aperto Icona per sì
Elfi Icona per no
Vampiri Icona per no
Licantropi Icona per no
Angeli Icona per no
Gnokki assortiti Icona per no
Ragazze con occhi di colori diversi Icona per no
Spade magiche Icona per no

Download

 Assault Fairies ~Volume I~ in formato PDF A4. Leggibile a video e ideale per la stampa (~806KB).

 Assault Fairies ~Volume I~ in formato ePub. Per i lettori di ebook (~183KB).

 Assault Fairies ~Volume I~ in formato Mobipocket. Per il Kindle e altri dispositivi portatili supportati (~287KB).

 Assault Fairies ~Volume I~ in formato RTF. Formato leggibile da Microsoft Word e da praticamente tutti i programmi di elaborazione testi (~2.432KB).

 Un archivio .ZIP contenente tutti i file di cui sopra (~1.444KB).

Il romanzo è distribuito con licenza Creative Commons 2.5 Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo. Per sapere in dettaglio quello che ci potete fare, consultate questa pagina. Inoltre date un’occhiata alle FAQ.

EDIT del 18 agosto 2011: Se volete aggiungere il romanzo alla vostra biblioteca di aNobii lo trovate qui. Se lo volete aggiungere alla biblioteca di goodreads è qui.
Ringrazio Kimberly Anne, Il Duca e ATNO per aver inserito le schede relative nei due siti.

Uno dei primi modelli di Giro-incrociatore elettrico
Uno dei primi modelli di Giro-incrociatore elettrico

* * *

note:
 [1] ^ Magari lo ha fatto. Dovete sapere che il Duca è bravo a scrivere, però è troppo timido per far leggere ad altri le sue opere.

 [2] ^ Lo so che nelle librerie è apparso con il titolo Starship Troopers e invece di fatine vi si trovavano esseri umani: Heinlein è stato costretto a modificare il romanzo per pubblicare. Questo a causa del complotto. Per maggiori informazioni, si veda l’articolo dedicato all’inaugurazione dell’Osservatorio Fatine.


Approfondimenti:

bandiera IT Osservatorio Fatine
bandiera EN Terrificanti macchine belliche retrofuturistiche
bandiera EN Starship Troopers Fairies su library.nu
bandiera EN calibre: un software per convertire gli ebook da un formato all’altro

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S.M.Q.

Ogni tanto mi viene chiesto cosa stia scrivendo dopo Laura. Sto scrivendo un feroce romanzo di guerra. È un romanzo non facile da scrivere perché richiede notevole documentazione e non ha una trama semplicissima. Così procedo con molta calma.

Ma occorre sempre tenere allenata la scrittura. Per questa ragione ho iniziato un secondo romanzo, più leggero e che non richiede eccessiva pianificazione. Il romanzo si intitola S.M.Q. e ho deciso di pubblicarlo online a puntate. La protagonista, Silvia, ha aperto un blog per l’occasione. Lì potrete leggere i vari capitoli via via che li aggiungerò e anche scaricare un file unico contenente tutti i capitoli fino a quel momento pubblicati.
Qui sui Gamberi aggiornerò solo questo articolo inserendo di volta in volta i link ai nuovi capitoli. Perciò se S.M.Q. dovesse piacervi, seguite il blog di Silvia.

Capitoli pubblicati:

Icona HTML Capitolo 1.

Icona HTML Capitolo 2.

Icona HTML Capitolo 3.

Icona HTML Capitolo 4.

Icona HTML Capitolo 5.

Icona HTML Capitolo 6.

Icona HTML Capitolo 7.

Icona HTML Capitolo 8.

Icona HTML Capitolo 9.

Icona HTML Capitolo 10.

Icona HTML Capitolo 11.

Icona HTML Capitolo 12.

Il romanzo di guerra ha la priorità, dunque non garantisco un ritmo costante per S.M.Q., ma prometto di portare a termine la storia.

Con S.M.Q. sono voluta partire da un cliché, quello delle maghette negli anime, ma con l’idea di portarlo alle sue estreme conseguenze. Le mie fonti d’ispirazione vanno da Card Captor Sakura fino a Haruhi Suzumiya passando per H.G. Wells, Mack Reynolds, Rudy Rucker e un pizzico del Poul Anderson di Tau Zero. Andando avanti nel romanzo però ci sarà spazio anche per una buona dose di originalità, almeno spero.

Card Captor Sakura & Tau Zero
Fonti d’ispirazione: dal manga Card Captor Sakura al romanzo di fantascienza Tau Zero

La protagonista e voce narrante del romanzo è Silvia. Silvia ha alcuni punti in comune con Laura (giovane età, difficoltà in famiglia, problemi con alcool e droghe leggere) e forse abita persino nella stessa città, ma, a differenza di Laura, Silvia ha una normale intelligenza. E quando il Destino si accanirà contro di lei, avrà modo di combattere.
Ho deciso di scrivere il romanzo in prima persona, per esercizio, e sono abbastanza soddisfatta. Pur con tutte le cautele che derivano dal giudicare se stessi, credo che stilisticamente sia un testo migliore di Laura. Se non altro perché non sono più vincolata dall’avere come punto di vista una minorata mentale.

Ciò non vuol dire che Silvia risulterà più simpatica di Laura, o che sarà più facile identificarsi con lei. Anzi, Silvia è spesso sgradevole – indubbiamente per colpa della sottoscritta, il cui cuore trabocca di tristezza, odio, invidia e sadismo –, ma forse potrà cambiare. Perché questa è anche la storia di un incontro, l’incontro tra una ragazza e una persona speciale, che le stravolgerà la vita.

Devo aggiungere che le parti “scientifiche” sono per buona parte campate per aria e servono solo a dare colore alla storia. Si tratta di fantasy, al massimo di science-fantasy, non di fantascienza.

Come sempre ogni opinione — qui o sul blog di Silvia — sarà la benvenuta.

* * *

Approfitto per ringraziare di nuovo chiunque abbia letto Le Avventure della Giovane Laura, in particolare chi ha lasciato un commento o mi ha scritto in privato: faccio tesoro di ogni critica e di ogni consiglio. E se avete impiegato tempo a leggere e il romanzo non vi è piaciuto, accettate le mie sincere scuse.

Detto questo, vorrei dedicare due parole a chi ha trovato certi particolari – come i mostruosi gatti, i nekomata – troppo esotici, troppo orientali.
Seguite questo breve racconto:

Himeko sta portando il bestiame al pascolo, quando scopre di essere seguita da un gigantesco nekomata. Per la poveretta non ci sarebbe niente da fare se non intervenisse la Dea Amaterasu. La Dea, trasformatasi in enorme ratto, riesce infatti ad allontanare il terribile felino.

Qual è l’origine di questo racconto? Folklore nipponico? Invenzione di qualche manga-ka che si è preso troppe radiazioni atomiche? Parto del mio cuore marcio?

La Dea Amaterasu
La Dea Amaterasu (al centro)

In realtà io ho solo cambiato qualche termine a un fatto di cronaca italiano:

Negli anni ’20, nei pressi di Belluno, Serafina dal Pont scoprì un mostruoso gattomammone intento a spaventare alcune mucche al pascolo. La faccenda divenne pericolosa quando l’orribile gatto spostò la sua attenzione dal bestiame a Serafina. Ma per fortuna intervenne Santa Rita! La Santa, assunto l’aspetto di un gigantesco topo, indusse il gattomammone a inseguirla, finché entrambi non sparirono nella campagna.

E la morale della favola è un invito a non avere pregiudizi. La bellezza del fantastico giapponese risiede in parte proprio nel fatto che gli autori nipponici si fanno pochi scrupoli a mescolare culture, tradizioni, miti e leggende diversissime.
Non c’è un’intrinseca superiorità del folklore italico (o celtico, o indiano, o di qualunque altra provenienza) rispetto a quello di altri Paesi. E, come si è appena visto sopra, si possono trovare storie oscene in stile manga anche nella nostra immacolata tradizione.

Serafina dal Pont & il gattomammone
Serafina dal Pont fronteggia il gattomammone


Approfondimenti:

bandiera IT Il Blog di Silvia

bandiera EN Tau Zero in lingua originale su gigapedia
bandiera EN Card Captor Sakura leggibile online (tradotto in inglese)

bandiera EN La Dea Amaterasu su Wikipedia
bandiera IT Il Gattomammone su Wikipedia

 

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Le Avventure della Giovane Laura

C’è voluto molto più di quanto avessi preventivato, ma, dopo aver passato ogni minuto libero delle ultime settimane a fare l’editing del mio primo romanzo, posso dirlo concluso. Come promesso a suo tempo, è ora disponibile qui sul blog.

* * *

La Giovane Laura è una ragazza come tante: è stupida, ignorante come una capra, ingenua, impacciata, e non è neanche tanto bella. In compenso… niente! Non ha superpoteri, non legge nel futuro, non parla con i morti, non possiede alcuna conoscenza arcana.
Ciò non le impedirà di essere coinvolta in una serie di avventure fantastiche intrecciate fra loro. Laura dovrà affrontare felini diabolici giunti da un’altra dimensione, vedersela con uno psicologo che ha la brutta abitudine di assentarsi in un mondo bislacco abitato da fate assassine, e alla fine scoprirà che tutte le sue disgrazie sono legate a una misteriosa cospirazione d’insospettabili.
Le Avventure della Giovane Laura è un romanzo urban fantasy con una forte componente di bizzarro, anche se forse non tale da farlo scivolare nel new weird. Il tono è spesso umoristico o parodistico, ma non del tutto comico come accade in alcuni romanzi di Douglas Adams o Terry Pratchett. Ho cercato più d’imitare lo stile semiserio di certi anime e light novel giapponesi, o di film come Shaun of the Dead e Hot Fuzz. Un altro esempio abbastanza vicino, in termini di stile, potrebbe essere Blart di Dominic Barker.
Nonostante questo non è un romanzo pensato per un pubblico di ragazzini o bambini. O meglio, credo – spero – che la storia possa essere apprezzata sia da chi ha undici anni sia da chi ne ha il doppio o più. La scrittura semplice non dovrebbe creare ostacolo a nessuno e la vicenda mi auguro possa appassionare chiunque.

Un'illustrazione di Ryohei Hase
Un’illustrazione di Ryohei Hase per creare la giusta atmosfera

Una precisazione per i pochi che avevano seguito il progetto di Laura fin dall’inizio: sì, non è questo il piano originario. Mi sono resa conto che mischiare in un unico romanzo le avventure di Laura adolescente e Laura adulta avrebbe complicato oltremodo la storia senza portare alcun particolare beneficio. Perciò saranno due libri separati e autoconclusivi.

* * *

Ogni commento sarà il benvenuto. Saranno particolarmente apprezzati quei commenti che segnaleranno eventuali errori, incongruenze o semplici refusi. Infatti ho intenzione di proporre il romanzo alle case editrici e vorrei fosse il più curato possibile.
In quest’ottica saranno gradite risposte, anche nette, alla seguente domanda:
“Avresti pagato volentieri 15 euro o quanti potrebbero essere per leggerlo?”

Comunque, al di là di un futuro che spero sia nelle librerie, il romanzo rimarrà disponibile con licenza Creative Commons. In parole povere significa che è possibile copiarlo e ridistribuirlo senza limitazioni. Non solo, la licenza autorizza le opere derivate, perciò se volete tradurre Laura in polacco potete farlo, se volete utilizzare personaggi e ambientazione per delle vostre opere potete farlo, se volete trarne un film o un videogioco potete farlo.

In conclusione voglio ringraziare tutti quanti hanno letto le varie parti in anteprima e mi hanno dato pareri e suggerimenti. E un ringraziamento particolare al Capitano e al Coniglietto Grumo.

Buon divertimento.


EDIT del 16 Marzo 2009
Aggiunto il PDF pensato per lo schermo dell’iLiad. Si ringrazia Anacarnil per la conversione.


EDIT del 14 Marzo 2009
In attesa di valutare modifiche più sostanziali, ho cominciato a correggere i refusi e le imprecisioni che mi sono stati segnalati. Un ringraziamento a tutti quelli che hanno commentato qui o via mail.


 Le Avventure della Giovane Laura in formato PDF A4 (leggibile a video e ideale per la stampa)
 Le Avventure della Giovane Laura In formato PDF per iLiad (ottimizzato per lo schermo del lettore di ebook iRex iLiad)
 Le Avventure della Giovane Laura in formato Mobipocket (per i lettori di ebook e altri dispositivi portatili)
 Le Avventure della Giovane Laura in formato RTF (formato leggibile da Microsoft Word e da praticamente tutti i programmi di elaborazione testi)
 Le Avventure della Giovane Laura in formato OpenDocument (il formato di OpenOffice, la suite per ufficio gratuita e open source. Per chi trova insopportabile Word e ogni formato proprietario)
 Un archivio .zip contenente tutti i file di cui sopra.


Approfondimenti:

bandiera EN Foxit Reader per Windows/Linux, un’ottima alternativa all’Adobe Acrobat Reader
bandiera EN Il sito Mobipocket dal quale scaricare il Reader/Creator
bandiera IT Il sito italiano di OpenOffice.org

bandiera IT Douglas Adams su Wikipedia
bandiera IT Terry Pratchett su Wikipedia
bandiera EN Shaun of the Dead su IMDb
bandiera EN Hot Fuzz su IMDb
bandiera IT La mia vecchia recensione di Blart
bandiera EN light novel su Wikipedia

bandiera EN Il sito di Ryohei Hase

bandiera IT Creative Commons Italia

 

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Laura e gli Anime

Secondo Wikipedia, i primi anime trasmessi in Italia, a parte qualche film sparso, sono stati Vickie il Vichingo, Heidi e Atlas UFO Robot tra il 1977 e il 1978. Più o meno negli stessi anni è iniziata la diffusione degli anime anche negli altri paesi occidentali. Perciò sono circa trent’anni che il pubblico occidentale si nutre di anime, e una buona fetta di questi anime sono di genere fantastico.

Vickie il Vichingo
Vickie il Vichingo

A fronte di questo fatto, mi ha sempre stupito una considerazione: quanto poco gli anime abbiano influito sulla narrativa fantasy. In Giappone ci sono le cosiddette Light Novel, che sono legate agli anime per temi e stile, ma di questi romanzi ne sono stati tradotti in Occidente solo una minuscola parte. Abbiamo poi le fanfiction, che più spesso che non sfruttano ambientazioni e personaggi degli anime, ma le fanfiction non approdano in libreria, rimangono confinate al circuito dei fan. E poi?

Il nulla. Forse mi sbaglio, ma l’unico romanzo tradotto in Italia direttamente ispirato all’immaginario giapponese è Cielo di Fuoco di Chris Wooding.
Mi vergogno un po’ a parlare di questo romanzo, perché è la dimostrazione che c’è stata un’epoca durante la quale ero ingenua quasi a livello fan della Troisi. Quasi.
Cielo di Fuoco si presentava in libreria con un bel disegno in copertina in stile anime e queste parole: Oltre Tekken e Final Fantasy, più coinvolgente di Dragonball ed Evangelion, in anteprima assoluta, l’unico romanzo ispirato al mondo dei manga, degli anime, dei videogame. Se leggessi adesso una quarta di copertina del genere alzerei solo gli occhi al cielo, cinque anni fa la mia reazione è stata: “Lo voglio! Lo voglio! Lo voglio!”
A mia parziale discolpa c’è da dire che una volta letto tale romanzo non sono corsa a imbrattare Internet con messaggi del tipo “Chris Wooding è + bravissimo di Tolkien!!!” e anzi mi è venuto il dubbio che se si evita di andare oltre Tekken e Final Fantasy forse è meglio.

Copertina di Cielo di Fuoco (Broken Sky)
Copertina di Cielo di Fuoco (Broken Sky) edizione inglese

Ne sto rileggendo adesso qualche pagina, e in fondo non è neanche tanto brutto. Non è peggio della media del fantasy che circola. Un altro problema di questo Cielo di Fuoco (titolo originale: Broken Sky) è che l’edizione italiana non accenna da nessuna parte al fatto che questo è il primo volume di nove(!). Per forza rimangono in sospeso un sacco di questioni!
Magari qualche editore andrà a ripescarli gli altri otto volumi, magari no. Io non li comprerei, perché nel complesso non vale la pena, però non c’è dubbio che Wooding mantiene quello che promette: il romanzo è di chiara ispirazione “animosa” e se questo si sta cercando, si rimarrà soddisfatti.

Già che sono in tema di trascorsi letterari imbarazzanti, aggiungo che nello stesso periodo leggevo avidamente fanfiction legate a Sailor Moon, Card Captor Sakura e Buffy the Vampire Slayer (che non è anime, ma l’influenza di Sailor Moon è evidente). Per fortuna non sono mai caduta nella tentazione di scriverne!

Sailor Moon: una volta era il mio idolo… uhm, anche adesso!

Non che ci sia niente di male a scrivere fanfiction, è solo che il livello è davvero basso. Se secondo Dazieri uno solo su cento esordienti fantasy è degno di pubblicazione (e l’eccezione risponde al nome Troisi), per me solo una fanfiction su 1.000 (sono buona oggi!) raggiunge una minima dignità letteraria. Però una buona fetta del piacere di una fanfiction deriva dal ritrovare personaggi e ambientazioni che già si amano, e tale piacere è scalfito solo in parte da una realizzazione approssimativa. Ne riparlerò.

Questa lunga premessa per dire che anche a me piacerebbe scrivere in stile “animoso” (possibilmente meglio di Wooding). Trovo in particolare che l’uso dell’(auto)ironia, del kawaii, da parte degli autori giapponesi sia il perfetto antidoto per quello che è uno dei problemi del fantasy, non di tutto, ma di una consistente porzione: il prendersi mortalmente sul serio.
Persino Leonida e i suoi Spartani facevano dell’ironia alla vigilia della Battaglia delle Termopili (ché spacconate quali “gli arcieri Persiani scagliano talmente tante frecce da oscurare il Sole, bene combatteremo all’ombra!” non se le sono inventate gli sceneggiatori di 300, sono prese da Erodoto), e bisognerebbe prendere mortalmente sul serio battaglie assurde con elfi, nanetti dai piedi pelosi, maghi e draghi? Eppure per moltissimi scrittori e loro fan tutto ciò è davvero da prendere mortalmente sul serio! Per la serie essere più realisti del Re.

Leonida I
Leonida I, Re di Sparta: persino lui aveva il senso dell’umorismo!

Ciò non vuol dire che un romanzo fantasy non possa essere serio, è solo che più spesso che non la ricerca forzata della serietà rende tali romanzi ridicoli.

Ma veniamo a noi. Di seguito potrete leggere una nuova avventura della mia “eroina”, Laura. Laura sarà protagonista di un romanzo a puntante (la struttura vuole imitare gli episodi della stagione di un anime) incentrato sulle nefande conseguenze della sua decisione di diventare scrittrice. Per saperne di più sul personaggio e sul romanzo ho preparato una pagina apposita, qui.
Avevo già messo online una puntata qualche mese fa, e ringrazio chi l’ha letta, ora è momentaneamente offline perché voglio modificare delle cose e reimpaginarla meglio.

Questo episodio è il seguito di quello, ma si può leggere senza grossi problemi anche non conoscendo gli antefatti.
Come detto ho cercato uno stile “animoso”, e per esempio apposta i personaggi parlano come fossero in un cartone animato, voglio che nella mente di chi legge appaiano i colori uniformi e brillanti degli anime. Per la storia in sé, lascio direttamente la parola a Laura:

Laura chiuse il Diario, tirò a sé una sedia e si rivolse ai mostriciattoli.
— Volete ascoltare una storia? Una storia vera ?
I gargoyle fecero cenno di sì con il capo.
— Allora vi racconterò di come la più soave tra le fanciulle conobbe il più coraggioso dei Principi Azzurri, e di come il Destino provò a negar loro la Felicità e infine di come l’Amore abbia trionfato.
I gargoyle avevano assunto un’espressione annoiata.
— È una storia piena di violenza, mostri, sangue e ci sono mutilazioni e una scena di sesso! — aggiunse, e subito tornò il sorriso sui musi delle creature.

Spero vi divertiate. Ogni commento sarà il benvenuto.


Aggiornamento del 9 Marzo 2009.

Questo racconto della Giovane Laura è adesso parte di un romanzo a lei dedicato. Per saperne di più e scaricarlo, consultate il relativo articolo.
Il racconto non sarà più aggiornato e rimarrà online solo come curiosità.


Aggiornamento del 24 Agosto 2008.

Racconto in versione 1.1. La principale differenza è che ho eliminato la maniera burocratica con la quale Laura si rivolgeva ai compagni di classe. Ho ricevuto diverse mail e non piaceva a nessuno. Tolti anche alcuni refusi rimasti malgrado le decine di riletture.


Download:
PDF da leggere a video o stampare
HTML online
Mobipocket per palmari, cellulari, lettori ebook e altri apparecchi portatili


Mostra una piccola nota tecnica (attenzione: contiene spoiler) ▼


Approfondimenti:

bandiera IT Vickie il Vichingo su Wikipedia

bandiera EN Il sito ufficiale di Chris Wooding
bandiera EN Broken Sky su Wikipedia

bandiera EN Kawaii su Wikipedia

bandiera EN Un sito dedicato alla Battaglia delle Termopili

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Laura & I Demoni dell’Editoria

Uno dei problemi legati al discutere di narrativa è il peso che hanno le opinioni rispetto ai fatti. Ogni tanto capita che si riesca a fare appello ai fatti, ma è raro, la maggior parte delle volte ci si dibatte nella palude delle opinioni.
Come giudicare le opinioni? Io ho un occhio di riguardo per le opinioni motivate, frutto di ragionamento, e tuttavia, se le basi del ragionamento non sono fatti, il ragionamento stesso, di per sé, ha limitato valore. Perciò, più spesso di quanto non vorrei, sono costretta a fare affidamento sull’autorità di chi ha espresso un’opinione.

In campo narrativa, chi ha autorità? Senza troppi giri di parole, solo colui che sa scrivere. Alla fine non contano i titoli, non contano le lauree, non conta l’esperienza, conta quello che sai fare. Si possono avere idee magnifiche riguardo la narrativa, ma per comprovare che siano tali, si deve mostrare che partendo da quelle idee si è scritto qualcosa di notevole. Io posso anche pensare che l’elettricità o la microbiologia siano scemenze, ma lampadine e farmaci mi dimostrano che partendo da quelle scemenze si ottengono meraviglie.

Una lampadina
L’elettricità è una gran trovata!

Perciò, quando devo “pesare” le opinioni di qualcuno in campo letterario, vado a vedere se e cosa ha scritto questo qualcuno. Magari le sue opinioni mi fanno storcere il naso, ma se constato che basandosi su quelle opinioni ha scritto qualcosa di bello, ho molte più difficoltà ad accantonarle. Anzi, può essere anche che mi renda conto che il tizio in questione aveva ragione.

Questa lunga premessa per dire che non mi stupirei se chi mi legge giudicasse le mie opinioni con lo stesso metro. Fra l’altro le mie opinioni sono spesso categoriche (“sputo sentenze”) e lasciano ben poco margine all’interpretazione. Dunque mi sembra giusto che possiate leggere come io scrivo, quando scrivo narrativa. Ero già stata invitata a farlo, e ancora ho colto un’allusione in tal senso nell’ambito di un’altra discussione su altro blog: non mi voglio tirare indietro.
Così potrete giudicare: quelli che mi seguono sanno bene quali sono le mie idee nell’ambito della narrativa, costruendo su quelle idee ho scritto quel che spero leggerete, ognuno valuterà se le idee erano buone ma la realizzazione carente o se appunto la realizzazione carente è colpa di idee malsane o se infine buone idee hanno portato a una buona storia.

La Storia di Laura

Al momento sto portando avanti diversi progetti. Il vantaggio di questo tipo d’impostazione è che se mi stufo di un’ambientazione e dei suoi personaggi, posso lo stesso continuare a scrivere passando all’ambientazione successiva.
Uno dei progetti è La Storia di Laura (titolo provvisorio).
Laura è un personaggio per metà ispirato alle vicende di una mia amica, e per metà una sorta di mio alterego letterario. La Storia di Laura vuole essere una sorta di anime. Tredici puntate, come una stagione di un cartone animato, puntate che volendo si possono leggere in autonomia ma che tutte assieme formano una storia coerente.

Quella che leggerete è la puntata numero 3. Ho scelto questa per un paio di motivi:

  • È la puntata finora più corta tra quelle che ho terminato.
  • È ambientata nel mondo dell’editoria, mondo che credo interessi a una bella fetta dei visitatori di questo blog.

La Storia di Laura è un fantasy, nel senso più ampio del termine. Le mie principali fonti d’ispirazioni sono Terry Pratchett, Tim Powers e gli anime. Perciò non aspettatevi nessuna copia più o meno brutta di Tolkien o roba in stile Dungeons & Dragons. Il mio scopo è divertirmi e far divertire. Nient’altro. Non si parlerà in forma allegorica di chissà quali Grandi Temi o Problemi Profondi. Troverete però azione, mostri e humor nero.

Sailor Mars
C’è chi trova ispirazione in Tolkien e chi in Sailor Mars

Dato che presento la terza puntata, è d’obbligo un riassunto delle puntate precedenti:

Laura è una ragazza come tante altre, al primo anno di Università. Divide un appartamento con l’amica Isa e passa le giornate tra scarso studio, lavoretti saltuari e ore di TV. Laura è una fanatica di telefilm e cartoni animati, e si sorbisce di tutto, da Buffy a Sailor Moon, da Stargate a Star Trek, da Hercules a Xena
Un bel giorno, complici imprevedibili circostanze, si ritrova nell’Unico Mondo, un pianeta lontano che sembra uscito dalla penna di uno scrittore fantasy. Laura, più per sbaglio che per scelta, contribuisce al trionfo delle forze del Male, e il locale Oscuro Signore, impressionato, decide di prenderla in moglie.
Passano i mesi e Laura inizia a sentir nostalgia di casa. Essere Imperatrice è gratificante, ma l’Unico Mondo è uno di quei mondi fantasy sempre ancorati a un perenne medioevo: niente TV, niente Internet, niente cellulari, nessuna amica e una marea di Elfi!
L’Oscuro Signore, sinceramente innamorato di Laura, si convince allora che sia necessario riportarla sulla Terra, e dato che senza di lei non può vivere, anche lui abbandona l’Unico Mondo. I due si sposano una seconda volta. L’Oscuro Signora trova impiego presso una ditta di import-export con l’Oriente, e Laura, stimolata dall’avventura appena vissuta, lascia l’Università per dedicarsi a una sua vecchia passione: scrivere fantasy!
Laura non può neanche immaginare quanto rimpiangerà tale decisione…

Un’ultima nota. Se volete, commentate pure. Ogni commento sarà il benvenuto, e sottolineo l’ogni. I commenti argomentati, positivi o negativi, saranno i più apprezzati, ma se volete dirmi in faccia che quel che scrivo fa schifo, liberissimi! Anzi, l’unico appello che faccio è alla sincerità e alla schiettezza: non dovete incoraggiarmi, non dovete preoccuparvi che mi possa offendere o no, dovete solo dirmi come la pensate (se vorrete farlo).

Ho inoltre aperto un indirizzo e-mail apposito: lastoriadilaura@gmail.com così se gli insulti che avete immaginato sono irripetibili in pubblico, potrete vomitarmeli addosso lo stesso (se decidete di usare l’e-mail, non cambiate il soggetto predefinito, “commento al racconto”, altrimenti la vostra opinione sarà in automatico catalogata come spam e cancellata).

SPAM
Le origini dello spam…

Ah, non è uno scherzo! Il racconto l’ho scritto davvero io, non è un estratto dal Secondo Più Brutto Romanzo del Mondo, perciò non apparirete furbi scrivendo apposta che è una schifezza!

Leggi La Storia di Laura Episodio 3: Laura & I Demoni dell’Editoria, in formato PDF, qui.
Leggi La Storia di Laura Episodio 3: Laura & I Demoni dell’Editoria, online, qui.
(Momentaneamente offline per revisione e nuova impaginazione.)

Il racconto è un ventina di pagine, perciò consiglio il PDF.

Ringrazio il Coniglietto Grumo kaos-whiteusagi16.gif e mio fratello per l’aiuto con l’editing e l’impaginazione, gli altri membri dell’equipaggio per il costante incoraggiamento e i preziosi suggerimenti e infine la vera Laura: senza di lei questa Storia non sarebbe mai neanche cominciata.


Approfondimenti:

bandiera EN Il sito ufficiale di Terry Pratchett
bandiera EN Uno dei migliori siti dedicati a Tim Powers
bandiera EN Sailor Moon su Wikipedia

bandiera EN Foxit Reader, un’ottima alternativa all’Adobe Reader per leggere i PDF
bandiera EN Sumatra PDF Viewer, un’altra ottima alternativa

Scritto da GamberolinkCommenti (34)Lascia un Commento » feed bianco Feed dei commenti a questo articolo Questo articolo in versione stampabile Questo articolo in versione stampabile • Donazioni