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Tutti i denti del mostro sono perfetti

Nel 1997, con il numero 1322 Urania festeggiava i 45 anni di vita. Per l’occasione quel numero fu dedicato alla fantascienza italiana, con un’antologia intitolata: Tutti i denti del mostro sono perfetti. La si può trovare su emule cercando:

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Tutti i denti del mostro sono perfetti
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Copertina di Tutti i denti del mostro sono perfetti
Copertina di Tutti i denti del mostro sono perfetti

 

I racconti presenti sono:

“Alba Tragica” di Niccolò Ammaniti.
“L’immortalità” di Daniele Brolli.
“Il Buio” di Enzo Fileno Carabba.
“La Brigata Superciuk” di Sandrone Dazieri.
“Il Nodo Kappa” di Valerio Evangelisti.
“Sole Giaguaro” di Franco Forte.
“Prima della Svolta” di Barbara Garlaschelli.
“Alle Spalle” di Mario Giorgi.
“Le Copertine di Urania” di Michele Mari.
“La Balena del Cielo” di Luca Masali.
“Fabulaliena” di Silverio Novelli.
“Acqua” di Tiziano Scarpa.
“Snuff Movie” di Nicoletta Vallorani.
“Luci” di Dario Voltolini.

Non li ho letti tutti, ma da quel che ho letto il livello è molto scarso. Meglio però del livello medio del fantastico in Italia quindici anni dopo, che è tra l’atroce e il mi-sono-cavata-gli-occhi-e-ora-sono-felice.

L’introduzione del curatore, Valerio Evangelisti, è bizzarra: da un lato rimarca come la fantascienza non sia narrativa di serie B, ma letteratura e cultura; dall’altro quando si è trattato di scegliere gli autori per questa antologia, Evangelisti è subito corso a mendicare un racconto ad autori mainstream che non avevano mai scritto fantascienza in vita loro. È un genere così dignitoso la fantascienza che qualunque scrittore che passa per strada può scriverne senza alcuna preparazione.
D’altra parte sottolinea Evangelisti che si tratta di “carissimi amici”. E un racconto dei “carissimi amici” non lo si rifiuta mai. È anche presente un racconto dello stesso Evangelisti, che sarebbe pure giustificabile, sennonché è davvero poco elegante per il curatore di un’antologia inserire se stesso.

La mia modesta proposta (a parte quella di scuoiare gli autori italiani e fare con la pelle strofinacci): invitare nelle antologie di fantascienza scrittori che sappiano scrivere fantascienza, anche se non sono amici del curatore. Lo so, è una proposta assurda. La butto lì lo stesso. Non si sa mai.

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Rex tremendae maiestatis

Disponibile su emule l’ultimo romanzo di Valerio Evangelisti, Rex tremendae maiestatis. Occorre cercare:

Icona di un mulo MB169. Evangelisti, V. [IT] - Rex tremendae maiestatis.rar (4.183.573 bytes)

Copertina di Rex tremendae maiestatis
Copertina di Rex tremendae maiestatis

Trama:

Nel 1372 il nemico mortale di Nicolas Eymerich, Ramon de Tàrrega, viene trovato impiccato nel convento di Barcellona in cui era stato detenuto per anni. Ma il suo cadavere scompare e Ramon viene poco dopo avvistato in Sicilia. Isola in cui si succedono fenomeni misteriosi. Da strani dischi luminosi apparsi in cielo scendono creature gigantesche, ferocissime, che si nutrono di carne umana, forse al servizio di una delle due fazioni baronali che da trent’anni si contendono la Trinacria. L’intero equilibrio di poteri nel Mediterraneo rischia di essere compromesso. Eymerich deve ricorrere a ogni risorsa della sua intelligenza, e della sua lucida crudeltà, per sventare la minaccia e annientare il nemico.

Questo romanzo chiude le avventure dell’inquisitore Eymerich. Io ho letto solo il primo romanzo del ciclo, ormai tempo fa, e non ho più proseguito, dunque dubito che leggerò mai Rex tremendae maiestatis.

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Romanzi italiani dei mesi perduti

Romanzi di narrativa fantastica italiani affiorati su emule in questi ultimi mesi.

Iniziamo con la nostra amata Licia. Licia non si prende mai una pausa, imperterrita sforna boiate una dietro l’altra. E il particolare deprimente è che i suoi romanzi sono tra i migliori che l’attuale fantasy nostrano possa offrire. Siamo messi male.

Comincio con il segnalare il romanzo più fresco, ovvero il terzo volume nella saga de La Ragazza Drago. Su emule occorre cercare:

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Copertina de La Clessidra di Aldibah
Copertina de La Clessidra di Aldibah

Trama:

Non c’è tregua per Sofia, giovane erede dell’ultimo dei draghi e unica speranza contro Nidhoggr, la feroce viverna nata per distruggere l’equilibrio del mondo. La battaglia per la conquista del Frutto di Eltaninn si è appena conclusa, ma il nemico è sempre in agguato: qualcosa di terribile è accaduto in una città lontana, un evento così infausto da offuscare il potere della Gemma dell’Albero del Mondo, custodita nelle segrete della casa di Sofia. Sofia e i suoi compagni di viaggio dovranno partire per Monaco di Baviera, la città in cui si annida la minaccia e al tempo stesso si cela la chiave per annientarla, combattendo una lotta contro il tempo per evitare il trionfo definitivo di Nidhoggr. Sulla loro strada incontreranno nuovi e vecchi alleati, e dovranno far ricorso a un manufatto antichissimo, che già in passato è stato utilizzato con esiti tragici. Il potere in esso racchiuso è immenso e pericoloso, ma è l’unico in grado di salvare il mondo.

Notare che La Clessidra di Aldibah (Aldimah? Aldiboh? Aldibah!) non conclude le vicende de La Ragazza Drago. Trattasi infatti di pentalogia e non di trilogia. Non è una splendida notizia?
Anche i primi due volumi si possono recuperare su emule, vedere le segnalazioni relative: questa e quest’altra.

Se La Ragazza Drago non è di vostro gusto, potete sempre apprezzare Licia nel secondo volume de Le Leggende del Mondo Emerso: Figlia del Sangue. Occorre cercare:

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Copertina di Figlia del Sangue
Copertina di Figlia del Sangue

Trama:

Il male che il popolo degli elfi ha seminato nel Mondo Emerso sta decimando la popolazione e ha gettato città e villaggi in un gorgo di violenza e disperazione. Mentre la sacerdotessa Theana cerca una cura per il morbo e la regina Dubhe organizza una debole resistenza contro le milizie elfiche, la sola speranza del Regno minaccia di svanire: Adhara, la ragazza senza passato. Perché Adhara è molto più che una guerriera: è un’arma, la più potente che il Mondo Emerso abbia mai posseduto nella lotta contro chi insidia la sua pace. E soprattutto, Adhara non è una predestinata: è una Consacrata, una creatura generata al solo scopo di combattere il Marvash, il male assoluto che eternamente si alterna al bene nei cicli della storia. Ma il suo destino era un altro, quello di una ragazza mortale abbandonata dalla vita su un prato, e quel destino ora vuole riprendere il suo corso, a costo di distruggerla. Un nuovo, imprevisto nemico ostacola Adhara nella sua missione: non più l’amore per Amhal e la sua anima dannata, non più la follia della peste, ma un’ombra inestinguibile che le chiederà un prezzo altissimo.

Per recuperare il primo volume de Le Leggende, guardate questa segnalazione.


Passiamo a Valerio Evangelisti.
È apparso su emule Metallo Urlante. Per trovarlo, cercare:

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Copertina di Metallo Urlante
Copertina di Metallo Urlante

È una raccolta di quattro racconti pubblicati da Evangelisti nel 1998. All’epoca Evangelisti scriveva ancora in maniera decente (niente a che vedere con la sciatteria degli ultimi due romanzi sui pirati) e certe idee hanno persino una parvenza di originalità. Il primo racconto, “Venom”, è in ordine cronologico la seconda avventura dell’inquisitore Eymerich.

È apparsa su emule anche un’altra antologia di Evangelisti, ovvero Acque Oscure. Cercare:

Icona di un mulo Everbook.ITA.017.Valerio.Evangelisti.Acque.oscure.(epub.mobi.odt).rar (1.176.605 bytes)

Copertina di Acque Oscure
Copertina di Acque Oscure

I racconti presenti sono quasi tutti già apparsi in precedenza. Ma è comodo averli in un singolo ebook.

Con Acque Oscure si inaugurava Epix, una collana di romanzi e antologie fantasy & horror da affiancare in edicola alla fantascienza di Urania.
Epix ha chiuso dopo appena 15 numeri. Non c’è da stupirsi: ristampe, pessimi autori italiani, ristampe di pessimi autori italiani. Il “bello” è che il numero 16 sarebbe stata ancora una ristampa, ma la ristampa di un ottimo romanzo, ormai introvabile in cartaceo: Cuore d’Acciaio di Michael Swanwick. Peccato.
Ma d’altra parte è solo l’ennesimo segnale: se comprate i libri, se vi affidate alla buona volontà degli editori, perdete tempo & buttate i soldi. Armatevi di lettore di ebook e fate morire di fame questa gente. E godetevi l’edizione elettronica gratuita di Cuore d’Acciaio.
Già che parliamo di Mondadori ci sarebbe da parlare della vicenda oscena dei tagli a Urania, pratica che si sperava fosse sparita e invece è ancora viva e vegeta. Ma ho troppo schifo. Ribadisco: devono morire di fame e nient’altro.

Per un altro assaggio di Epix potete cercare:

Icona di un mulo Bluebook.1062.ITA.Salvatori.Claudia.Abel.rar (1.415.678 bytes)

Copertina di Abel
Copertina di Abel

Trama:

Il luogo: un’Europa un po’ America, un po’ museo e un po’ Terzo Mondo. Il tempo: un futuro che è già cominciato. E che è popolato di mostri. O forse no? Dopo un’intera storia di stragi di innocenti, l’umanità sembra aver finalmente superato la paura della diversità, ogni tipo di diversità. I mostri, da sempre nel sottosuolo, ora sono fra noi, allo scoperto, parte integrante del quotidiano. In questo gigantesco hinterland metaurbano di nebbie inquinanti e personalità borderline, tra possibile e impossibile, tra umani e non umani, si muove Abel, re degli zombi. Al suo fianco, una piccola zombi adottata da una coppia di umani. Nessuno è mai ritornato dalla grande tenebra in così tenera età. Indagando l’enigma, Abel viene risucchiato in un intrigo mostruoso (o forse fin troppo umano). Tra omicidi nell’ombra e rivelazioni crudeli, nel vortice dei paradossi di una società multi-tutto, Abel sarà costretto ad affrontare il cuore di tenebra che cela le sue stesse origini. Tutta la strada fino all’enigma terminale: umano, mostruoso… o entrambi?


Con Il Demone si conclude anche in edizione ebook la trilogia di Magdeburg di Alan D. Altieri. Cercare:

Icona di un mulo Bluebook.1066.ITA.Altieri.Alan.D.03.Magdeburg.Il.Demone.rar (4.737.365 bytes)

Copertina de Il Demone
Copertina de Il Demone

Trama:

Nazione germanica, Anno Domini 1631. L’illusione della pace svanisce con le nevi dell’inverno. Una primavera improvvisa e cruda tramuta la terra tedesca in una desolazione desertica. Venti torridi flagellano vallate e altopiani. Orde di corvi sono in attesa del banchetto a venire. Non dovranno attendere a lungo. La guerra eterna torna a esplodere. Magdeburg, città del destino e della dannazione, è nuovamente sull’orlo dell’abisso. A disperata difesa, le forze luterane sostenute dal Re di Svezia, ma ancora prive dell’appoggio militare dei principi germanici contrari all’assolutismo asburgico. In feroce attacco, l’esercito dell’Impero cattolico, migliaia di uomini allo stremo a causa di stenti, pestilenze, diserzioni. Un esercito ridotto a una macabra torma barbarica. Da ambo le parti, dominano niente altro che desiderio di morte e voglia di strage. Reinhardt von Dekken, un tempo temuto, rispettato principe di Turingia, è ormai un reietto. Il suo declino tra i pari di Germania appare inarrestabile. Il suo disegno di potere assoluto è disgregato. Perfino la sua terra, troppo a lungo risparmiata dalla furia del conflitto, si trova ora sotto una minaccia incombente. Quella di Albrecht von Wallenstein, signore della guerra eterna, teso alla ricerca di una torbida riscossa egemonica. Sordo a ogni appello di ragione, preda di un’ossessione demente, Reinhardt von Dekken compie la scelta estrema. Abbandonare il suo castello, trascinare il suo esercito, e se stesso nell’abisso della guerra eterna.

Ho segnalato i primi due volumi qui e qui.


E per chiudere un romanzo di fantascienza di Mariangela Cerrino del 1989, L’Ultima Terra Oscura. Cercare:

Icona di un mulo Free-Book.ITA.0583.-.Mariangela.Cerrino.-
.L’Ultima.Terra.Oscura.zip
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Copertina de L’Ultima Terra Oscura
Copertina de L’Ultima Terra Oscura

Trama:

L’intera delegazione commerciale del Gafai, un paese con cui i rapporti diplomatici sono in una fase particolarmente delicata, scompare all’interno del Savastrom. Il Doma, che governa su Alwayr in simbiosi con il computer Artes, dice di non saperne nulla, anche se il Savastrom è il suo stesso palazzo. Anzi, dice che la delegazione non è mai esistita. Da queste premesse nasce un’avventura dai ritmi serrati, che attraversa i vari livelli del labirintico Savastrom per concludersi sulle pianure battute dal vento delle Basse di Stinge. Ma svelato un intrigo se ne scopre un altro di portata ancora più vasta e Phails il mercenario si troverà addirittura a dover sventare l’invasione di Alwayr, mentre Dolane il mago, l’ultimo uomo che possa interfacciarsi con Artes, userà le sue doti per scoprire chi regge veramente le fila del gioco e quali sono i suoi motivi.

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Recensioni :: Romanzo :: Le Maschere del Potere

Copertina de Le Maschere del Potere Titolo originale: Le Maschere del Potere
Autore: Errico Passaro

Anno: 1999
Nazione: Italia
Lingua: Italiano
Editore: Nord

Genere: Fantasy
Pagine: 184

Ho passato il pomeriggio di domenica scorsa a frugare tra le bancarelle di un mercatino natalizio. Mi piace rovistare tra i libri usati, ho sempre l’illusione di poter scoprire chissà quale prezioso manoscritto e portarmi via un tesoro a pochi euro. In realtà non ho mai trovato niente di notevole, se non qualche libricino più polveroso o malandato degli altri.
In compenso quest’anno ho trovato dei fantasy italiani di cui ignoravo l’esistenza. Per esempio questo Le Maschere del Potere recuperato a due euro.

Mercatino natalizio
Mercatino natalizio

Cercando in rete informazioni riguardo il romanzo e il suo autore ho trovato molto poco. La presenza del romanzo è constata all’epoca sul newsgroup it.arti.fantasy, ma oltre una stringatissima recensione non si va. L’autore è un po’ più conosciuto, sebbene più che altro per il suo ruolo di giornalista e collaboratore de Il Secolo d’Italia.
Ho però riesumato una bizzarra polemica: un articolo dell’Ottobre 2001 apparso su Le Monde diplomatique nel quale Valerio Evangelisti denuncia la presenza di una vena fascista nella narrativa fantascientifica italiana atta a corrompere la gioventù dietro il paravento del romanzo di genere. Evangelisti cita l’antologia Fantafascismo, curata da Gianfranco de Turris, il romanzo Occidente di Mario Farneti e in fondo all’articolo si sofferma in particolare proprio su questo Le Maschere del Potere.
Non discuto le tesi di Evangelisti, sebbene sospetti che Le Maschere del Potere non l’abbia neanche letto. Se a qualcuno interessa questa vicenda curiosa, l’articolo originale francese è qui. Una traduzione in inglese è qui (copia locale in PDF). La risposta di Gianfranco de Turris è qui.

Copertina di Fantafascismo
Copertina di Fantafascismo

Io credo che definire Le Maschere del Potere fantascienza fascista sia dare al romanzo più importanza di quanta abbia. Le Maschere del Potere è solo l’ennesimo esempio di pessima fantasy italiana.

La storia. Nel Mondo dell’Arcobaleno, mondo che esiste in un futuro indefinito e su un piano di realtà diverso dal nostro, i tre principali regni, Rodrom, Rodaire e Nahor si sono combattuti per millenni. Finché, dopo l’ennesima sanguinosa guerra, non hanno deciso di provare a istaurare un equilibrio che potesse garantire la pace. I tre regni sono diventati i Regni Uniti e si sono divisi i compiti: Rodrom si occupa della difesa e dell’ordine, i suoi cittadini sono guerrieri, il suo Re porta la Maschera del Leone ed è chiamato Vostra Autorità. Rodaire si occupa della religione e dei rapporti con gli Dei, i suoi cittadini sono sacerdoti, il suo Re porta la Maschera dell’Aquila ed è chiamato Vostra Saggezza. Nahor si occupa delle attività produttive, i suoi cittadini sono artigiani, contadini e mercanti, il suo Re non è mai specificato che Maschera porti ed è chiamato Vostra Ricchezza.
A ulteriore garanzia della pace le armi sono state bandite e ogni genere di disputa si risolve ricorrendo a combattimenti fra animali. Un problema personale può trovare soluzione in uno scontro fra due cinghiali, questioni più complesse tra città rivali possono vedere in campo eserciti di tori, serpenti e falchi.

Maschera del Leone
La Maschera di Vostra Autorità?

La pace è durata per mille anni, finché lotte interne non hanno paralizzato Nahor, lasciando lo scanno di Vostra Ricchezza vuoto. La rottura dell’equilibrio ha imbizzarrito gli Dei, tanto da spingerli a mandare inondazioni e carestie per punire gli uomini. Il clima di caos ha finito per favorire Vostra Autorità, nella persona del perfido Namuras. Costui ha assunto su di sé i poteri di Vostra Ricchezza e ha ideato un piano diabolico per liberarsi anche di Vostra Saggezza, rimanendo così unico Re dell’intero Mondo.
Il piano di Namuras ha successo e Fladnag, Vostra Saggezza, è privato del titolo ed esiliato dal proprio regno. Riuscirà a tornare e riprendersi ciò che era suo?

Il romanzo segue le avventure di Fladnag e dei suoi compagni di viaggio, l’addestratore Odorf e il giovane Mas, alla ricerca delle Tavole del Potere, che sole possono contrastare il dominio di Namuras. O qualcosa del genere. Infatti il problema numero uno de Le Maschere del Potere è che la storia non ha alcun senso.
Nella Presentazione, curata da Gianfranco de Turris, viene suggerita una possibile chiave di lettura in senso simbolico. Sarà. Non ho la preparazione storico-filosofica per dubitarne, ma sul piano letterale il romanzo è una stupidaggine, pura e semplice.

La narrazione è vaga, illogica e sconclusionata, tanto che all’inizio credevo fosse un sogno del protagonista. Purtroppo tale non è, e per tutte le 184 pagine si procede con lo stesso ritmo da sonnambulo o da ubriaco. Personaggi degni di tal nome non ne esistono. Anche Fladnag, il protagonista, è solo una marionetta nelle mani dell’autore. Il povero Re in esilio non ha personalità, non ha passato (se non oscuro a tutti, lui compreso), non ha motivazioni discernibili, non ha comportamenti coerenti. Non esiste se non come etichetta. Gli altri, compresi Namuras, Odorf e Mas, sono altrettanto eterei.
Come detto la trama non ha né capo né coda. L’ambientazione è appena accennata e per nulla originale. È il solito mondo pseudo medievale uguale a se stesso da secoli e secoli. L’unico particolare degno di attenzione è quest’idea delle lotte fra animali. Ogni tanto gli animali addestrati al combattimento appariranno, ma saranno sempre solo di contorno.
Come elementi fantastici siamo ai minimi termini. La magia non esiste. Creature fantastiche neanche. La spada del protagonista pare animata di vita propria in battaglia, ma forse è solo illusione o forse è il protagonista a essere posseduto dalla versione locale del Dio della Guerra, non è mai chiarito e in ogni caso non ha particolare importanza. Verso la fine compaiono per qualche pagina dei demoni, e par di capire che il loro ruolo nelle vicende del mondo sia più ampio di quanto appaia, ma anche qui non si entra troppo nei dettagli e comunque i demoni schiattano tutti quanti.

Demone
Demone

Leggere il romanzo è impresa estenuante. Seppure il lessico non sia tanto ricercato, la costruzione delle varie frasi lo è. Occorre di continuo uscire dalla storia per fermarsi a meditare sul significato dei paragrafi, significato che spesso non c’è, sepolto da una marea di parole piazzate secondo logica insondabile. Non migliora la situazione il fatto che moltissimi passaggi, anche cruciali, siano raccontati invece che mostrati.
Qualche volta, nei casi migliori, si può forse usare il termine onirico per definire l’atmosfera, ma il sogno dura al massimo mezza pagina, poi si scivola nell’incubo.

I dialoghi vanno letti per essere creduti. Tutti i personaggi parlano alla stessa maniera, e sempre, qualunque sia la situazione, si esprimono in maniera formale e paludata, insomma parlano proprio come un libro stampato. Non so a cosa mirasse l’autore, ma il risultato è al limite del ridicolo.

Sommando questi bei elementi ne vien fuori un romanzo oltre il noioso: Le Maschere del Potere è un romanzo soporifero. Le 184 pagine paiono dieci volte tante, e sono arrivata alla fine solo spinta dalla forza di volontà: sarebbe stato inglorioso farmi “sconfiggere” da un libercolo così piccolo!

Tornando per un attimo alle preoccupazioni di Evangelisti, come già detto le ho trovate infondate. Non ci ho visto niente di ideologico nel romanzo, se non una bruttezza allucinante. Non credo che nessuno, giovane o vecchio, dopo aver letto una roba del genere sia tentato dall’estrema destra, al massimo svilupperà un giusto sospetto nei confronti del fantasy italiano!
Comunque, per chi voglia frugare tra le tante frasi messe lì a occupar spazio, verso la fine qualche brano stile Cinegiornale Luce lo si può forse trovare, passaggi come:

Finiva il tempo del sonno, delle masse infiacchite da una pace sterile, e tornava il momento della morte inferta a sangue freddo, dell’odio impersonale, della distruzione organizzata.

o

Il momento dello scontro frontale, la solenne scadenza d’un millennio di pace, era ormai prossimo. Le virtù del guerriero, onore, lealtà, fedeltà, ospitalità, rispetto degli anziani, saggezza, coraggio, modestia, prudenza, queste virtù stavano per riemergere dal lungo oblio.

Ma stiamo parlando del penultimo capitolo. Per me, oltre alla sottoscritta e all’autore, non ci è arrivato mai nessuno fin lì, neanche Evangelisti.

Per concludere, un romanzo atroce. Tanto brutto che a tratti mi ha fatto rivalutare Licia Troisi. E mi spiace, ma questo al signor Passaro non posso perdonarlo!


Approfondimenti:

bandiera IT Le Maschere del Potere su Delos Store

bandiera IT Occidente su iBS.it
bandiera IT Fantafascismo su OrionLibri
bandiera IT Valierio Evangelisti su Wikipedia

 

Giudizio:

L’idea degli animali era carina… +1 -1 …ma non è sviluppata.
Nei casi migliori c’è un’atmosfera da sogno. +1 -1 Il resto del romanzo è un incubo.
-1 Personaggi inesistenti.
-1 Trama inesistente.
-1 Dialoghi che sarebbe stato meglio fossero inesistenti anche loro.
-1 Scrittura convoluta.
-1 Noioso è un complimento.
-1 Due euro buttati.
-1 È peggio della Troisi.

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